LO SCUDO maggio 2014 - Diocesi di Brindisi
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LO SCUDO maggio 2014 - Diocesi di Brindisi
Maggio 2014 N° 5 Mensile cattolico d'informazione fondato nel 1921 Poste Italiane sped. in abb. post. DL 353/2003 (conv. in Legge 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Aut. Trib. BR n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673 Dir. Resp.: Ferdinando Sallustio - LO SCUDO: C.so G. Garibaldi, 129 - Ostuni - Tel 0831 331448 - [email protected] - Tip.: Nuova GA srl - Ostuni Ostuni: il voto è tutto un quiz “Giungemmo: è il Fine. O sacro araldo, squilla!”. Insomma, ci siamo. Prendo in prestito il magnifico incipit della poesia “Alexandros” di Giovanni Pascoli, per commentare la presentazione delle innumerevoli liste che si contenderanno i (pochi) posti in Consiglio nella grande sfida elettorale del 25 maggio, con possibile prolungamento all’8 giugno. Ventiquattro liste per cinque candidati a Sindaco, 559 “nomination” e una serie di situazioni che fanno venire in mente i titoli di famose trasmissioni TV, e di telequiz in particolare. Sarà “Avanti un altro!” perchè il Sindaco uscente Tanzarella dovrà lasciare la carica che ha tenuto, a più riprese, per quattordici degli ultimi ventidue anni; sarà “L’eredità” (per fortuna senza “ghigliottina”) per il rilevante numero di figli, coniugi e parenti di vari big della politica ostunese di oggi e degli anni passati presenti in lista; sarà “Rischiatutto” per chi si giocherà il futuro politico in queste elezioni; sarà “Lascia o raddoppia?” per chi ha amministrato in questi anni e si propone per la riconferma e per chi vuole prenderne il posto; sarà “Un posto al sole” per molti giovani che si affacciano alla politica; speriamo che nessuno voglia fare un “remake” del film “Il peccato e la vergogna”, o che gli elettori invochino il titolo della fiction “Che Dio ci aiuti!”. “Scherzi a parte”, concedeteci alcune brevissime considerazioni: di tutto il gigantesco dibattito pre-elettorale non è quasi rimasta traccia nelle liste dei candidati; di tutti coloro che su “Facebook” pubblicavano decine di considerazioni al giorno con vari interventi, alcuni puntuali ed opportuni, altri velleitari o fumosi, solo uno o due sono candidati; l’appello che, fin dal numero di febbraio del nostro giornale, le varie associazioni cattoliche della città avevano rivolto alle forze politiche sollevando una serie di problemi e di possibili soluzioni non è stato ritenuto degno di risposta da nessuno degli aspiranti Sindaci; al mondo cattolico si guarda come portatore di voti, come fornitore di servizi, per quante concrete opere di carità, di solidarietà e di promozione sociale esprime, ma non si stabilisce un dialogo nè un sereno confronto perchè la nostra comunità possa crescere e provare a superare disagi palesi o nascosti. Il 25 maggio si espri- Il me anche un importantissimo voto per le Europee; e se la politica internazionale guarda ai mercati, quella ostunese guarda al mercato, con i crocicchi dei candidati che fermano tranquilli e innocenti clienti delle bancarelle del sabato; ognuno di noi ha già almeno dieci bigliettini di colore diverso in tasca: tutti abbiamo parenti, cognati, tutti abbiamo amici (si spera) ma alcuni di loro si ricordano di noi solo ogni cinque anni; capiamo quanti locali commerciali vuoti ci sono in città (tanti, purtroppo) perchè per un mese sono occupati dai comitati e comitatini (tre sedie, un manifesto, una bella ragazza seduta e il gioco è fatto) e quella è l’unica concreta occupazione che le elezioni riescono a portare; c’è chi ha schedato le famiglie e sa già quanti voti gli verranno fuori da ciascuna sezione (ma se trova un voto in meno che succederà?) e si sa che, quando l’elettore, nonostante tutto, esce di casa per recarsi al seggio, prima di raggiungere la cabina dovrà superare uno sbarramento di candidati che lo guardano sorridenti o grifagni con le braccia conserte, ma con l’aria di dire “mi raccomando...”. Dicono tutti che questo impegno, che a tratti ha del sovrumano, non è per il loro interesse, ma per il nostro: sogniamo che sia vero. “Il sogno è l’infinita ombra del vero” diceva Pascoli nella stessa poesia. Proviamo a votare il candidato che, di qualunque colore sia, ci fa sognare di più. Magari funziona. FERDINANDO SALLUSTIO LA SCOMPARSA DI SANDRINO MASSARI Lo Scudo si associa al sincero cordoglio della famiglia, degli amici e di tutta la comunità cittadina (e non solo) per la scomparsa del prof. Alessandro Massari, avvenuta il 23 aprile scorso all’età di 92 anni. Ricordiamo Sandrino, che fino all’ultimo era stato nostro ottimo collaboratore a pag. 3. VILLANOVA: ABBATTUTO L'"ECOMOSTRO" gigantesco braccio meccanico afferra con un'enorme pinza le colonne del terzo piano, e le sbriciola: piano piano, come un dinosauro ferito a morte, l'"ecomostro di Villanova" viene giù un pezzo alla volta, tra gli applausi di una grande folla di scolaresche, cittadini, giornalisti, associazioni ed autorità. E' la mattina del 12 aprile 2014: cinque ore dopo non resta più nulla della struttura che doveva essere un albergo e che fu eretta nei suoi tre piani circa trent'anni fa. Il Comune l' ha fatta demolire con un finanziamento di circa 200mila euro, per metà sostenuto dalla Regione, dopo la sentenza definitiva contro i proprietari, coniugi Marzio, che ora, tuttavia, avanzano al Comune una richiesta di risarcimento di più di tre milioni di euro. L'abbattimento concludeva la "Settimana della bellezza" promossa da Legambiente, ed è stato presieduto da una cerimonia alla quale hanno preso parte, oltre al Sindaco Tanzarella, al Prefetto e al Questore di Brindisi, anche il presidente della Regione, Nichi Vendola, e l'Assessore regionale all'Urbanistica Angela Barbanente. Il Presidente Vendola ha sottolineato: "Sono pervenute alla Regione solo due rischieste di finanziamento per l'abbattimento di queste strutture, una dalla Procura di Lecce, l'altra dal Comune di Ostuni. Siamo ben lieti di avere accolto la richiesta di Ostuni e di essere qui presenti nel momento in cui la comunità locale si riappropria di un pezzo del suo territorio, della sua vita e della sua storia, con una grande festa popolare". La tecnica usata è stata di alta specializzazione (la ditta incaricata veniva dall'Umbria) proprio perchè quest'azione venisse fatta nel minor tempo possibile, salvaguardando l'ambiente circostante e con un corretto smaltimento della notevolissima quantità di macerie risultante dall'abbattimento. Macerie che testimoniano il successo in una battaglia, anche se vincere la guerra contro l'abusivismo e l'assalto al territorio sarà lungo e complicato (e si spera che, in questa "santissima" guerra, tutti abbiano voglia di continuare a combattere dalla parte giusta). Cambieranno i suonatori, ma quale sarà la musica? Il Sindaco uscente Domenico Tanzarella, nella vignetta del nostro Enzo bravissimo Farina, dà il “LA” ai 5 candidati alla sua successione, tutti rivolti verso di lui: Nicola Santoro (col violino), Gianfranco Coppola (coi piatti), Paolo Mariani (col contrabasso), Franco Colizzi (col piffero) e Vito Semerano (colla tuba). Ognuno vuole suonargliela a modo suo... D € 2,00 una copia Due giganti sugli altari di Mimmo Sacco atto carico di forte siue autentici gignificato. Commovente ganti della recenl’abbraccio tra i due. I te storia della Chiesa due Papi santi sono – Wojtyla e Roncalli – accumunati non solo sono santi. La canodalla santità di vita ma nizzazione è stata deanche da una visione cisa da Papa Francedi Chiesa Conciliare. sco che li considera Entrambi i pontefici sodue “uomini coraggiono stati convinti e tenasi”. ci fautori del dialogo È stato un avveniecumenico ed interrelimento universalmengioso. te partecipato. Un grande abbraccio di Queste raffigurazioni dei due amatissimi Papi Santi sono ope- La canonizzazione dei popolo, (circa un mi- ra dell'artista Salvatotre De Pasquale (Depsa), che è un ap- due Papi rappresenta lione di persone), una prezzato pittore, oltre che notissimo autore di canzoni (come l’espressione più augrande folla multilin- "Champagne") e programmi TV. Depsa è legatissimo alla no- tentica di una Chiesa gue e multicolore. Un stra Ostuni, dove spesso dimora. Le immagini sono disponi- che cammina accanto bili in tutte le edicole nella collana "Ritratti dei pontefici". all’uomo. E ancora , evento pienamente religioso, ancorato anzitutto alla fede, al culto e alla dato fondamentale, il loro insegnamento passa attraspiritualità popolare. Papa Francesco ha offerto al verso l’eredità del Concilio Vaticano II che ha visto in mondo un segno forte proponendo come “cristiani Giovanni XXIII (un Papa che, in occasione della sua esemplari” due Papi – Giovanni XXIII e Giovanni elezione fu considerato “di transizione”) il coraggioPaolo II - che sono ancora nel cuore di tanti perché so ideatore e in Giovanni Paolo II un fedele attuatore. L’avvenimento offre anche l’opportunità di valohanno guardato avanti, precorrendo i tempi. E di Papa Wojtyla a tutt’oggi non si è spenta l’eco del rizzare il Concilio e il suo messaggio ancora da scoprire nella sua interezza. suo forte invito: “non abbiate paura”. Coinvolgendo nella canonizzazione il suo predecessore Benedetto XVI Papa Bergoglio ha compiuto un (segue a pag. 8) I 90 ANNI DI MONS. TODISCO Il Auguri don Settimio nostro arcivescovo emerito mons. Settimio Todisco, per tutti “don Settimio”, ha compiuto 90 anni: una vita intera donata alla testimonianza della Fede, con competenza, intelligenza e doti pastorali unanimemente riconosciute. Tanti sinceri auguri, don Settimio, da tutti noi de “Lo Scudo”: Ti vogliamo bene. N *** ato a Brindisi il 10 maggio 1924, ha compiuto gli studi nel seminario diocesano di Ostuni ed in quello regionale di Molfetta. Viene ordinato presbitero il 27 luglio 1947, nella cattedrale di Ostuni, dall'arcivescovo di Brindisi Francesco De Filippis. Inizia il ministero in qualità di docente e di vice rettore nel seminario di Ostuni; contemporaneamente insegna religione nelle classi del Ginnasio ed è coadiutore nella parrocchia della cattedrale di Ostuni. Nell'ottobre del 1950 viene trasferito, con la nomina di rettore del seminario, nella rinnovata sede di Brindisi, tornando nella città natale. In questi anni colla- bora con la FUCI e l'Istituto Magistrale di Brindisi. L'arcivescovo Nicola Margiotta, nel giugno 1957, lo richiama a Ostuni nominandolo canonico teologo, prefetto di curia, delegato vescovile per l'Azione Cattolica ed assistente del Movimento Laureati. Nel 1962 gli viene affidato l'ufficio di vicario generale, e, l'anno successivo, riceve la nomina pontificia di Protonotario Apostolico. È arciprete del capitolo cattedrale, insegnante di religione nel Liceo classico e membro della Consulta dell'Istituto pastorale pugliese. (segue a pag. 8) 2 CITTà MAGGIO 2014 Non c’è più un euro? Europa, imprese e redditi degli ostunesi OTTANT’ANNI VERSO IL FUTURO E’ Festeggiati gli ottant’anni dalla istituzione del Liceo Classico “A. Calamo” di Enza Aurisicchio stata una festa per gli studenti, un nostalgico ricordo per ex liceali ed ex docenti, un invito a considerare la formazione classica come qualcosa di vivo e di attuale, da tesaurizzare e proiettare nel futuro. Sono stati questi i punti di forza della prima giornata celebrativa degli 80 anni del Liceo Classico, intitolato ad Antonio Calamo, oggi più esattamente sezione classica dell’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore “Pepe - Calamo”. Un orario insolito, quello scelto dalla dirigente scolastica, prof.ssa Annunziata Ferrara, per aprire la scuola alla città e a quanti hanno voluto condividere con tutto il personale scolastico questo storico momento. Una citazione dotta, il titolo del romanzo di Ippolito Nievo pubblicato nel 1867, ha segnato questa prima giornata di riflessione su un percorso formativo che attraversa tutto il Novecento, sempre in prima fila per la partecipazione alla vita sociale e culturale della città, riflettendone problematiche e aspirazioni al nuovo. Il Liceo è un ottuagenario che può raccontare una lunga esperienza e se si estende il ciclo scolastico alle classi ginnasiali, l’istituzione può ritenersi più che centenaria. La dirigente scolastica prof.ssa Annunziata Ferrara, ha tracciato con un rapido excursus, le principali tappe significative della storia del nostro liceo, nel discorso di apertura alla celebrazione. Dall’istituzione nel 1933, all’intitolazione nel 1957, al ridimensionamento successivo alla legislazione sull’autonomia scolastica e all’accorpamento con il Liceo Scientifico “L. Pepe” nell’Istituto d’Istruzione Secondaria “Pepe-Calamo”, i vari momenti che hanno scandito la vita scolastica dell’istituto sono stati abilmente sintetizzati e messi a fuoco nel loro intrinseco valore formativo e culturale. Sede prescelta da tanti studenti non solo ostunesi ma anche dei paesi limitrofi, Cisternino, Carovigno, San Vito e Ceglie Messapica, il liceo ha rappresentato un punto di riferimento importante e costante per la crescita culturale e civile della nostra città. La “storia” dell’istituto si è intrecciata con le “storie” personali di tanti alunni, di tante famiglie. Le carte ingiallite del primo registro degli studenti iscritti al ginnasio pareggiato nel 1865, i verbali dei consigli di classe del liceo del 1933 con rigorose annotazioni sulla disciplina e sul profitto, i tabelloni orari tracciati in bella grafia e tanto altro materiale, sono stati esposti per i visitatori. Sfogliando quelle pagine i liceali, oggi genitori o professionisti, hanno ripercorso anni dimenticati, riconoscendo i compagni di classe, facendo riaffiorare ricordi sbiaditi dal tempo che le numerosissime fotografie, raccolte dal 1944 quando i ragazzi indossavano la divisa fascista fino alle stampe a colori degli anni 90 del secolo scorso, hanno riacceso. Successi e risultati non solo disciplinari ma anche sportivi. Il gruppo sportivo poteva fregiarsi di tute su cui campeggiava a stampa Liceo Classico Ostuni e i diplomi affissi alle bacheche testimoniano i traguardi raggiunti dagli atleti. Non c’è stata soltanto una rievocazione del passato. Il presente, l’attualità, le numerose attività e l’impegno degli studenti nei diversi ambiti disciplinari hanno preso forma nei laboratori dell’espressività. Nel laboratorio scientifico i video realizzati dagli alunni delle prime liceali, partecipi di un progetto promosso dal CNR, hanno evidenziato il loro interesse su argomenti complessi e altamente specialistici come le nanotecnologie o l’attenzione per le problematiche connesse con l’alimentazione. Letture d’amore, curato dalla prof.ssa Maria Colacicco, ha riproposto in un’atmosfera suggestiva, ricreata dalla visione dei petali di rosa che emanavano un dolce profumo, l’eterno tema dell’amore, nei toni e negli accenti più diversi espressi in alcune delle più belle liriche scritte da autori greci e latini, declamati e commentati dagli studenti. Particolare interesse ha destato lo spazio destinato alle Persone- libro per la scenografia realizzata con cura e passione dai protagonisti, brani letterari essi stessi da diffondere e far conoscere in un toccante coinvolgimento emotivo. E ancora il laboratorio dedicato al Maggiore Antonio Ayroldi, martire delle Fosse Ardeatine, al quale è dedicata un’aula del liceo, con i reportage fotografici dei numerosi interventi del nostro istituto alla manifestazione romana del 24 marzo e alla sede di via Tasso dove il maggiore fu tenuto prigioniero. Per questa occasione la Banca Carime ha fatto dono all’istituto di una bacheca Gli occhi della memoria, dove rimarrà in mostra permanente e a monito dell’orrore della guerra, la vicenda umana e familiare di Antonio Ayroldi: le lettere dalla prigionia, le foto della famiglia, gli attestati militari. Il cimento con l’elaborazione di pezzi giornalistici e le copie “storiche” dei numerosi “fogli” pubblicati dagli studenti del classico, dal Raglio firmato nel 1957 dal compianto locorotondese Giuseppe Giacovazzo, asceso poi al ruolo di direttore della Gazzetta del Mezzogiorno e conduttore del TG1, a Buone notizie fino all’odierno Odissea, hanno avuto testimonianza nel laboratorio del giornalino scolastico. Dopo i saluti del sindaco avv. Domenico Tanzarella, del presidente del Consiglio d’Istituto avv. Nicola Santoro e del dirigente scolastico prof. Filippo Tarantino, un vivace dibattito ha suscitato l’intervento del prof. Luigi Miraglia presidente e creatore dell’accademia Vivarium Novum di Roma. L’istituzione, che raccoglie studenti provenienti da tutta Europa, sostenendoli con borse di studio, promuove l’insegnamento delle lingue classiche, latina e greca, in maniera nuova, concependole non come lingue esclusivamente letterarie ma vive, parlate e capaci di far dialogare persone di paesi diversi. Il principio da cui si parte è il metodo naturale, un apprendimento che ha inizio con la lingua parlata per procedere alla comprensione dei testi, superando la tradizionale assimilazione delle regole e delle strutture grammaticali, cercando di penetrare il contenuto e il messaggio che i testi e gli autori classici ci hanno trasmesso. Il prof. Miraglia ha dato dimostrazione dell’efficacia di questo metodo, leggendo un brano in latino di Cicerone, scelto a caso da un rappresentante del pubblico da un’antologia di testi classici, e formulando a due allievi dell’accademia dei quesiti riguardanti il testo letto. Chiara, immediata e fluente la risposta in latino di costoro, esposta con una scioltezza e una naturalezza davvero sorprendenti. Anche la metrica, può suscitare l’interesse degli studenti, ha proseguito Miraglia, se si ripropone, in musica, l’alternarsi di quantità brevi e lunghe presenti nella poesia greca e latina. Gli accademici hanno così dimostrato, cantando brani catulliani e oraziani, la bellezza, l’armonia, la modernità di un testo scritto in metrica, lavorando sull’estensione e sull’apertura della vocalità. Nell’insegnamento tradizionale si ripropone attraverso l’uso dell’accento, l’alternanza sillabica di quantità brevi e lunghe, allontanandosi in questo dalla sensibilità degli antichi che basavano la metrica su un fondamento quantitativo e non accentuativo. Con le voci di Angela Semerano, giovane promessa della musica, di Marcella Notarpietro e di Marika Moro si è conclusa la serata. Il prossimo appuntamento è fissato per l’anno scolastico 2014-2015, durante il quale sarà presentato il volume sugli 80 anni della storica istituzione ostunese. Il direttore del TG4, Mario Giordano ha di recente pubblicato il volume “Non vale una lira - Euro, sprechi, follie: così l’Europa ci affama” (Mondadori). Senza nulla togliere all’indubbio valore dell’autore, che ha spesso dimostrato competenze ed indipendenza di giudizio al di là dei confini della sua scuderia, il pur ragguardevole elenco di vizi (certi) delle istituzioni economiche e politiche dell’Unione Europea non può far venir meno le altrettanto ragguardevoli virtù che l’Europa assicura e può ancora assicurare. Ricorrono quest’anno i settant’anni dal Manifesto di Ventotene, redatto dai grandi Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi “per un’Europa libera e unita”. Per i due antifascisti confinati in piena guerra sembrava un sogno che si potessero chiamare contemporaneamente alle urne 500 milioni di persone per un evento, le elezioni europee, che sarà comunque l’appuntamento libero e democratico più importante di tutta la storia del pianeta, alla pari con le elezioni recentemente tenutesi in India. La protesta è spesso giusta, ma non dimentichiamo l’assoluta importanza di questo voto, che non deve diventare sfogo di tensioni nazionali o esercizio di demagogia o di indifferenza. Magari si arrivasse ad elezioni democratiche anche per le istituzioni europee che detengono il reale potere decisionale (Commissione e Consiglio), intanto non rinunciamo al nostro residuo potere di scelta. E’ meglio una società democratica di una società “democritica”. Nell’attesa di trovare nuovi scenari per la rappresentanza popolare non dimentichiamo che Churchill diceva: “La democrazia è la peggior forma di governo, eccezion fatta per tutte quelle altre forme che si sono sperimentate finora”. Il buon sir Winston, pochi giorni dopo la fine della seconda guerra mondiale, dovette accettare una inattesa sconfitta elettorale cedendo la carica di Primo Ministro. *** Sul tema del possibile ritorno alla Lira vagheggiato da alcune forze (o debolezze) politiche come la Lega Nord, il Nuovo Quotidiano di Puglia ha intervistato il 27 aprile scorso chi se ne intende davvero, alcuni Imprenditori (la I maiuscola non è un errore di stampa) tra i quali Alfonso Casale, patron della Telcom spa: “Trovo questa polemica ridi- E’ cola: l’euro ha certamente avuto più effetti positivi che negativi sui consumi e sull’efficienza delle aziende. Addebitare alla moneta unica le nostre disgrazie mi pare irrazionale”. Secondo Casale i veri problemi sono piuttosto da ricercare altrove: “Dal fisco rapace, agli sprechi in molti settori, la burocrazia lenta, una classe politica spesso inadeguata e infine la crisi finanziaria ed internazionale. L’euro ha avuto il merito di avvicinarci al resto d’Europa ed evita speculazioni sui cambi, semplificando molte operazioni in ambito commerciale. Oggi le aziende competono su fattori reali e non monetari in ambito europeo. Mettere in discussione un traguardo raggiunto con tanta fatica è assurdo, quando invece bisognerebbe forse andare verso una moneta unica mondiale. Chi parla di possibili benefici per il Mezzogiorno non ha lavorato probabilmente ai tempi della Lira, oppure sogna una Repubblica del Sud, un po’ fuori dalla storia”. *** Diffusi i dati ufficiali dei redditi degli ostunesi nel 2012: la cifra pro capite media è di 15.909 euro annui, al secondo posto nella Provincia dopo Brindisi (18.889 euro) e prma di Mesagne (14.935 euro). Staccati gli altri Comuni: ultima Erchie con 11.878 euro. E’ però da dire che la distribuzione del reddito non è ovviamente uguale per tutti. Il Sindaco Tanzarella ha così commentato i dati: “La mia è una città di risorse e capacità. Il dato sulla disuguaglianza è un po’ lo specchio del nostro Paese, dove la ricchezza è concentrata spesso nelle tasche di pochi, ma è uno stimolo per continuare a contribuire a rendere più equa la distribuzione delle risorse. Nei periodi di crisi, le differenze aumentano e noi dobbiamo sforzarci di trovare occasioni di lavoro. Lo abbiamo fatto con i servizi e le opere pubbliche”. *** Il prof. Gilberto Muraro, cittadino onorario di Ostuni e ex presidente dell’Associazione Amici di Ostuni, è stato eletto Presidente della Banca Cariveneto, facente parte del gruppo IntesaSanPaolo. Muraro è professore emerito di Scienza delle Finanze, ex Rettore dell'Universita' di Padova, ha maturato varie esperienze in campo bancario e istituzionale. Ci felicitiamo con l’amico Gilberto per il nuovo prestigioso e meritato incarico ottenuto. MEMORIE DI UN NONAGENARIO: LA CLASSE DI MIMINO COLUCCI sicuramente, tra quanti hanno frequentato i primi anni del Liceo Classico, il più longevo degli “studenti”. Il nome del professore Domenico Colucci, classe 1922, non compare nell’elenco dei maturati nel Liceo di Ostuni nel 1940. Seguendo una prassi abbastanza consolidata a quei tempi, reintrodotta nel 2009 dal ministro Maria Stella Gelmini, alcuni studenti particolarmente dotati decidevano nel corso della seconda liceale di presentarsi da privatisti agli esami di maturità, dopo aver ottenuto l’idoneità per la terza liceale. Era naturalmente una prova impegnativa e difficile, che richiedeva una buona preparazione non solo delle materie dell’anno in corso ma anche di quelle dell’anno successivo. E che Mimino fosse bravo lo attesta un verbale del consiglio di classe del Tutti i professori sono d’accordo nel ritenere tra i migliori gli alunni: M.T. Nobile (poi laurata in Medicina e Chirurgia), Semeraro Nunzia (poi laureata in Lettere moderne), Colucci Domenico e Bagnulo Clemente. Racconta che si recò a Conversano, in alternativa a Monopoli, dove aveva sostenuto gli esami di passaggio dalla V ginnasiale alla I liceale (aboliti nel 1965), per affrontare gli esami di idoneità al terzo liceo, dal momento che nel Liceo di Ostuni, ancora parificato nel 1939, non erano certificabili quelle procedure. Erano anni critici, sentori di guerra erano nell’aria e molti per non essere arruolati si presentavano agli esami sprovvisti di qualsiasi conoscenza, sfidando la fortuna e sperando nella benevolenza e nell’umanità della commissione. Si tentava qualsiasi cosa pur di evitare una chiamata alle armi. In quell’anno furono presentate 107 domande di ammissione e tra i “maturandi” figuravano barbieri, piccoli artigiani, calzolai, falegnami, alcuni dei quali avevano già moglie e figli. Raggiunse Conversano dapprima in bicicletta per consegnare la documentazione necessaria mentre per le prove scelse il treno, l’unico mezzo pubblico di collegamento con la cittadina barese che costringeva, però, a un lungo percorso. Partito il giorno prima della prova e arrivato a Bari, trasbordò sulla linea della Sud Est per giungere dopo molte ore di viaggio a Conversano dove pernottò in una pensione. Al termine dell’orale riprese il treno da Conversano per Ceglie e poi con il pullman giunse in Ostuni. Il risultato gli fu comunicato grazie all’interessamento del vescovo di Conversano che gli comunicò: avete conseguito concordemente sette in tutte le materie. In quella sessione furono promossi in sei o sette, ricorda il prof. Colucci. Si UN PENSIERO PER GLI ANZIANI: AL FOCOLARE IL 5 PER MILLE avvicinano le scadenze per la presentazione dei modelli 730 e della Dichiarazione dei redditi: come sappiamo lo Stato destina il 5 per mille del gettito fiscale alle associazioni culturali e di promozione sociale. Chi volesse destinare la propria quota al Focolare di Ostuni può indicare nell’apposita casella il Codice fiscale 81002130748. Per quanto riguarda la destinazione dell’8 per mille alla Chiesa cattolica occorre firmare la casella già predisposta: è opportuno che lo facciano anche i titolari del solo CUD, consegnandolo ai patronati o ai parroci, per consentire il sostegno alle opere della Chiesa. 3 Terza Pagina A OSTUNI Patrimonio dell’umanità? Intervista di Ferdinando Sallustio Cristina Franco, nella quale è espressanche Ostuni potrebbe rientramente detto che all’interno di tale candire nel “Patrimonio dell’umanidatura potrebbero essere collocate addità” censito dal 1972 dall’UNErittura le grotte carsiche della Puglia preiSCO, l’Organizzazione delle Nastorica; allo stesso titolo, dunque, uliveti, zioni Unite per l’Educazione, la masserie, gravine e grotte che connotaScienza e la Cultura. Nell’elenco no il Salento e parte delle Murge, purché delle 981 bellezze universalmencostituiscano elementi “strutturali” della te riconosciute figurano 49 siti formazione complessa e complessiva italiani, tre dei quali in Puglia (Cadel territorio, come tali risalenti nel temstel del Monte, Alberobello e po e saldamente integrati nella sua imMonte Sant’Angelo) e ormai da magine storica. E’ da dire che, almeno fiquasi otto anni Ostuni aspira ad nora, ci si è mossi verso una dimensione inserirvi il Centro Storico, individella rete che abbraccia per il solo Baduato assieme alle città antiche rocco i centri del Salento geografico. Nel di Lecce, Galatina, Galatone, corso della convention rotariana sopra Nardò, Martina Franca e Francavilla Fontana. Nel marzo scorso Il prof. Raffaele Coppola nominata, peraltro, si è riusciti a spingere verso la consapevolezza che, per un importante convegno a Lecce ha fatto il punto della situazione con la presenza proseguire sulla via dell’ambito riconoscimento codei rappresentanti di nove Rotary Club del Salen- me Patrimonio dell’Umanità, occorre più impegno to: l’incaricato del Rotary Club per i rapporti con e duttilità, senza mancare di allargare i confini dell’UNESCO è il prof. Raffaele Coppola, ordinario di la proposta, ponendosi anche in rete “con altri siti Diritto ecclesiastico all’Università di Bari e Promo- contigui, dotati di adeguate caratteristiche” tore di Giustizia della Corte d’Appello dello Stato Quanti siti sono presenti nella “tentative list” italiadella Città del Vaticano, su nomina diretta da parte na? E quanti ne vengono scelti ogni anno? Nella Tentative List UNESCO sono presenti 41 siti di Papa Francesco. Il Rotary Club, con i suoi un milione e duecentomi- italiani, fra cui il nostro, che oggi non è più ai primi la soci, è il più grande Club di servizio al mondo, e posti a cagione della lentezza e dell’indecisione riunisce componenti delle varie comunità per la con cui finora si è operato. Ogni anno vengono promozione della solidarietà e di eminenti attività scelti non più di un sito culturale e di uno naturale. culturali e sociali. Da tempo, anche attraverso l’at- Qual è il ruolo del Rotary Club nell’elaborazione di tività del progetto distrettuale pluriennale “Trulli questo complesso ed ambizioso progetto? Mare”, il sodalizio si batte per l’inclusione delle bel- Il Rotary può far molto in questa direzione, specie lezze naturali e architettoniche della Puglia nel Pa- se prenderà piede il progetto di promozione del dialogo interculturale attraverso un Memorandum trimonio UNESCO. of Understanding fra UNESCO e Rotary, di cui è Abbiamo rivolto tre domande al prof. Coppola: La candidatura all’ìnserimento del territorio di fra i principali promotori il Governatore del DistretOstuni nel Patrimonio mondiale dell’umanità rico- to 2100, Maria Rita Acciardi, che ha ottenuto la nosciuto dall’UNESCO è compresa nella dizione pronta adesione del Governatore del Distretto “Paesaggi del Salento e centri del Barocco lecce- 2120 ( Puglia e Basilicata), Renato Cervini, anche se”. E’ possibile che questa formula possa ricom- con la mia collaborazione. Molti dei principi fondaprendere anche la spettacolare presenza di uliveti, mentali che il Rotary potrebbe attuare come piano masserie, gravine e grotte che connotano il Salen- di azione corrispondono a ciò che da tempo stiamo tentando di fare, al livello del nostro Distretto, anto e parte delle Murge? “ Il territorio di Ostuni è senz’altro compreso nella che con la delega a chi scrive per i rapporti con dizione “Paesaggi del Salento e Centri del Baroc- l’UNESCO. Credo che l’interclub del 29 marzo, nel co leccese”. Nel corso dell’interclub rotariano del delicato gioco patrimonio culturale e paesaggio, 29 marzo 2014 è stato riproposto il dilemma della possa considerarsi addirittura antesignano di tale estensione della candidatura, se debba limitarsi al- Memorandum o, almeno, perfettamente conforme le sole espressioni dell’architettura barocca o se al suo spirito. Il testo esplicativo del sito “Paesaggi queste debbano più correttamente intendersi co- del Salento e Centri del Barocco leccese”, specie me l’ornato, il culmine di tutto il costruito e finanzia- nella traduzione italiana da me curata, insiste sul to, alla cui base vi sono i nostri ulivi millenari ed il prodigioso movimento che, legando valori materiasistema grottale ( gravine e frantoi ipogei). I com- li ed immateriali, prospettive di valorizzazione e petenti uffici UNESCO si manifestano giustamente gestione del patrimonio culturale e paesaggistico, riservati sul punto. Alcune interpretazioni del- distingue in modo speciale (direi inimitabile) le tel’odierno Ministero per i beni e le attività culturali stimonianze del Barocco degli edifici religiosi e delvanno nel senso proposto da te proposto, come di- le architetture civili ricollegabili alla sua fioritura nel mostra la lettera del 18 giugno 2004, a firma del Basso e nell’Alto Salento. dott. Giuseppe Proietti, esibita a Lecce da Maria Il Rotary: 30 anni del Progetto “Trulli-Mare” 3 maggio al Palazzo Ducale di Martina Franca ha avuto luogo la condivisione dell’anniversario del progetto "Trulli Mare" - creato trenta anni fa dal Rotary Club per iniziativa del compianto Franco Anglani, ex Sindaco di Ostuni ed ex Governatore del Distretto 2120 del Rotary. A presentare le caratteristiche di questa invenzione, Gianni Lanzilotti, delegato distrettuale del progetto Trulli Mare. I club che ne fanno parte oggi sono dodici: Brindisi, Brindisi Appia Antica, Brindisi Valesio, Ceglie Messapica, Fasano, Francavilla Fontana, Grottaglie, Manduria, Martina Franca, Monopoli, Ostuni e Putignano. Lanzilotti redasse il progetto di mobilità sostenibile “Le vie di mare e di terra” per consentire i collegamenti fra i porti, le strade e le strutture turistiche e ambientali anche dell’entroterra. Il progetto valorizza gli uliveti secolari, l’agroalimentare, il riutilizzo e la promozione dell’architettura rurale. Angela Barbanente, vice presidente della giunta regionale e assessore alla qualità del territorio della regione Puglia, ha sviluppato il tema "Ambiti di paesaggio: le vie del Trulli-Mare": “Dev’esserci una coscienza collettiva dei valori del paesaggio; spesso accade che sono i visitatori esterni che ci fanno apprezzare i nostri beni, il loro valore, il loro incanto. Negli ultimi decenni la città ha letteralmente “mangiato” la campagna. Si sono dunque perse consapevolezze e valori importanti. Studenti quali- ficati, nel campo e non, non sono a conoscenza di concetti fondamentali, alla base non solo delle radici ma di elementi che sono stati parte integrante della storia; un esempio potrebbe essere la lama: chi fra i giovani può dire di conoscerla? La cultura di luogo plasma l’esperienza e la persona. Occorre la consapevolezza dell’abitare il territorio, ambiente di vita. E’ questa la “tutela del paesaggio” di cui parla l’articolo 9 della nostra Costituzione”. Gianfranco Ciola, direttore del Parco delle Dune costiere ha sottolineato l’importanza di “nuove forme di economia intorno alla conoscenza e alla corretta fruizione di questo patrimonio, con il coinvolgimento e la sinergia di molti interventi singoli che possono far superare i problemi in luogo dell’intervento di un “salvatore della Patria”: io dico di venire a trovarci undici mesi l’anno, tranne che in agosto, quando, spesso, il turismo lascia solo ceneri fumanti. Per me - ha concluso Ciola - il turismo è: bellezza che diventa denaro”. Presente anche Gianpietro Vigorelli, presidente e direttore creativo dell’agenzia internazionale pubblicitaria D’Adda-Lorenzini-Vigorelli BBDO, che ha firmato campagne pubblicitarie per i più famosi marchi italiani e stranieri (Campari, Swatch, Coop, BMW e Barilla) ottenendo numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. MAGGIO 2014 N Saluto a Sandro Massari di Lorenzo Cirasino essuno di noi, caro SANDRO, avrebbe potuto immaginare che il tuo cuore forte e generoso potesse inaspettatamente cominciare a fare strani capricci e cessare, senza possibilità di appello, i suoi battiti. E forse tu stesso, nonostante qualche acciacco, non avevi avuto il tempo di pensare ad una tale evenienza. Sorretto dalla forza della fede e confortato dall’amorevole cura dei tuoi figli ti sentivi al sicuro. D’altronde la tua voglia di vivere per poter essere utile agli altri era ancora tale e tanta che avevi un’agenda di impegni abbastanza ricca, fra cui al primo posto la pubblicazione di un interessante e puntuale profilo autobiografico che riassume i passaggi fondamentali della tua lunga e intensa vita. Una vita lunga che ha attraversato quasi tutto il ‘900 e conosciuto sacrifici privazioni e rischi ma anche soddisfazioni piaceri ed onori. Una vita lunga ed intensa spesa al servizio di alcuni ideali e valori per te irrinunciabili:la famiglia, l’insegnamento e l’impegno religioso civile e sociale. Valori che tu Sandro hai incarnato e testimoniato con grande spirito di servizio e che oggi rappresentano per noi una sorta di testamento spirituale, raccolto in alcuni capitoli di un libro che merita di essere pubblicato e diffuso. Si tratta di memorie il cui valore va oltre il mero racconto delle vicende umane, familiari e professionali o la rievocazione dei momenti più significativi del proprio impegno sul versante politico-amministrativo e di quello civile e culturale: è una vera e propria lezione di umanità e di fede di cui oggi si avverte un grande bisogno. Il valore della famiglia al primo posto ! Anzitutto quella di origine della quale tu ci hai raccontato - e lo hai scritto pure nel numero di febbraio de Lo Scudo – diversi episodi rivelatori del collante affettivo che vi univa e grazie al quale eravate pronti ad affrontare qualsiasi sacrificio e rischio. Mi riferisco alla circostanza che vide te, tuo fratello Donato, ancora bambino, e la vostra mamma in piena guerra salire a bordo di un treno merci che da Ostuni doveva portarvi a Foggia con lo scopo di poter riabbracciare il vostro Papà che lavorava nel Gargano. Ti assicuro che fa venire i brividi pensare come il desiderio di rivedere la famiglia unita fosse più forte del rischio connesso al divieto assoluto delle autorità militari di far viaggiare persone su un carro merci. E dopo la famiglia di origine quella costruita insieme con la tua inseparabile e premurosa Tina che doveva diventare la mamma dei tuoi 4 figli - Adriana, Fabio, Marco e Marcella - che sono stati la ragione principale delle vostra vita. E poi il lavoro, come studio prima e insegnamento dopo , che ti portò a Roma agli inizi della seconda guerra mondiale per conseguire la laurea a prezzo di grandi sacrifici e poi nel mondo della scuola per istruire e formare alla vita tante generazioni di giovani ostunesi . E quindi la risposta all’impegno missionario lanciato dalla Azione Cattolica subito dopo la guerra con un progetto denominato ‘ Per un’aratura sociale e Lettere al Direttore religiosa del Mezzogiorno ‘ che ti consentì, in qualità di Presidente della GIAC, di conoscere – rimanendone giustamente orgoglioso - Giuseppe Lazzati, i cui meriti agli occhi di Dio e della Chiesa gli sono valsi l’avvio del processo di beatificazione lo scorso 5 luglio su impulso di Papa Francesco. Una esperienza comune a tanti giovani laureati, particolarmente brillanti, chiamati a vivere da protagonisti il riscatto civile culturale e sociale dell’Italia, ed in particolare del Mezzogiorno, che si era incamminato da poco sulla difficile ma esaltante strada della democrazia. Una fucina preziosa per la formazione di buona parte di quella classe dirigente e di governo che ha retto le sorti del nostro Paese per quasi 50 anni. E poi la lunga pagina che tu Sandro hai potuto e saputo scrivere da amministratore comunale nella fase cruciale dello sviluppo della nostra Città, dotandola di strumenti urbanistici e di servizi infrastrutturali (dalle case alle scuole , dall’ospedale al porto) per aiutarla a crescere ed affermarsi come uno dei centri più importanti della nostra Regione dal punto di vista del richiamo turistico, così come oggi viene conosciuta in Italia e all’estero. E ultimo, ma non per ultimo, l’aspetto religioso e culturale che ha animato il tuo impegno civile e sociale. Da componente la Consulta Pastorale della Parrocchia dell’Annunziata a te particolarmente cara a collaboratore assiduo e qualificato de Lo Scudo e infine a Presidente ultraventennale della Università della Terza Età prima e delle Tre Età dopo. Grazie alla tua tenacia e ad una fiducia incrollabile nella cultura come leva per lo sviluppo di una persona libera e consapevole, sei stato capace, con l’aiuto e la collaborazione di molti, di tenere in vita e dare lustro ad un’Associazione che ha rappresentato un luogo di crescita culturale di alto profilo non solo per i docenti impegnati ma per il pubblico coinvolto. All’UNITRE, caro Sandrino, hai dedicato tempo e risorse incalcolabili, il cui valore oggi siamo in grado di apprezzare sempre più e meglio e di custodire e rilanciare nel tuo nome. L’ispirazione e la ragione di tutto questo penso si possa trovare in quello che tu annotavi acutamente tra gli appunti, che servivano da guida alle tue lezioni nel 1947, nel capitolo dedicato a “L’uomo e il cittadino”: “ Il valore dell’uomo è dato dalla sua anima che si manifesta come intelligenza, sentimento, ragione ed amore… L’uomo non è perfetto se non è membro cosciente di una società da cui riceve ed a cui deve donare, superando il proprio egoismo” . E tu caro Sandro hai saputo ricevere e donare tanto alla tua famiglia, ai tuoi amici e alla comunità ostunese tutta. Per questo ti diciamo grazie e forti della idea, che tu stesso scrivevi sempre in quegli appunti, secondo la quale “ in Cristo ripariamo le nostre iniquità e ritroviamo la nostra salute e la nostra felicità” ti salutiamo per questo viaggio ultraterreno dove potrai ricongiungerti alla tua cara Tina che non ha mai smesso di starti accanto e di aspettarti. CIAO AMICO SANDRO Gentile sig. Direttore, Sono la pronipote di un “personaggio” al quale il suo giornale ha dedicato un articolo in uno scorso numero del giornale: “Zze Pìtte”. Mi dispiace inviarLe questa lettera che vuole, innanzitutto, trasmettere la mia più profonda tristezza e dispiacere che ha seguito la lettura del predetto articolo. L’autore, oltre a riportare inesattezze, ha anche mostrato dubbi riguardo all’esistenza o meno del suddetto, cercando, invece, tutti i modi per evidenziare i lati peggiori di quest’uomo ridicolizzandolo e facendolo passare, per chi non lo ha mai conosciuto, per lo “scemo del paese” o, peggio, per un imbroglione. Non so ancora per quale motivo abbia infierito sulla sua memoria dal momento che nella nostra famiglia era invece beneamato e apprezzato per la sua bontà e generosità. Zio Benedetto (Locorotondo) era un uomo che, come tanti altri, si è adeguato al semplice e popolare stile di vita della sua epoca e non è mai salito agli onori della cronaca per fatti gravi. Al contrario, e queste sono fonti certe (!!), era un uomo estremamente sensibile, generoso e socievole oltre che un abile “paretare” e mostrava, oltretutto, un apprezzabile desiderio di conoscenza. Invito, quindi, il sig. Carmelo Zurlo a verificare prima l’autenticità delle sue informazioni qualora dovesse decidere di presentare un altro “personaggio” da lui ritenuto degno di attenzione solo per fini grotteschi o ricerca di effimera notorietà. Cordiali saluti DOMENICA FRANCIOSO 4 Cultura MAGGIO 2014 ORTI EXTRAMOENIA TRA PASSATO, PRESENTE E FUTURO GLI... ODORI DELLA CRONACA Dal Consorzio Torre San Leonardo riceviamo e pubblichiamo L’11 Aprile 2014, si è tenuto nella sala convegni dell’Hotel Monte Sarago il dibattito pubblico “L’ultima spiaggia libera! Una vasca di liquami in spiaggia… grazie alle deroghe”, organizzato dal Consorzio Villaggio Torre San Leonardo, il cui tema è stato già oggetto di un approfondito articolo pubblicato sul numero di marzo de Lo Scudo, a firma dell’arch. Eliana Pecere. Moltissime persone hanno affollato l’aula ed è stato quindi raggiunto l’obiettivo principale del convegno: informare gli ostunesi circa l’assurda ubicazione, a ridosso della spiaggia del Pilone, di una vasca di raccolta e rilancio liquami, approvata favorevolmente dalla Giunta Comunale e , “grazie allo strumento della Deroga“, dalla Giunta Regionale. Al dibattito pubblico erano stati invitati il Sindaco e i consiglieri comunali; presenti tutti e cinque i candidati Sindaci. Ha aperto i lavori il Presidente del Consorzio, col. Vitantonio Laricchia, noto meteorologo di Rai3, che ha inquadrato il problema e che ha dovuto chiarire alcune questioni rivoltegli nella conferenza stampa del 10 Aprile indetta dal Sindaco, assente al dibattito pubblico organizzato dal Consorzio. Il Vicepresidente di Legambiente di Bari, dott. Gianfranco Algeri, ha evidenziato il fatto che il caso presentato è di ampio interesse non solo per la comunità locale, ma anche per quella regionale. La difesa della bellezza del territorio è in linea con la politica di Legambiente e va sostenuta proprio laddove è promossa dai cittadini che vivono quei luoghi. L’avv. Anna Rita Marasco, esperta amministrativista, ha rilevato sia la “potenza” eccessiva che la deroga ha nel superare, sul momento, ogni altro strumento di tutela e di governo del territorio, sia la “debolezza” che ne consegue quando, il tempo, rivela l’inadeguatezza di alcune scelte opere. L’esistenza di alternative localizzative rende impossibile l’applicazione della deroga e l’evoluzione legislativa regionale (PPTR) ne prevede il ricorso solo se le opere pubbliche non abbiano né alternative localizzative né progettuali, condizione ben più restrittiva rispetto a quella in questione. L’ing. Primo Stasi, consulente tecnico del Consorzio nel ricorso al TAR, ha dimostrato che localizzando tale vasca in posizione più baricentrica rispetto ai villaggi turistici serviti, è possibile non solo giun- gere ad una soluzione tecnicamente migliorativa e più rispettosa del paesaggio e dell’ambiente, ma anche economicamente più vantaggiosa sui successivi costi di gestione dell’impianto. L’arch. Maurizio Marinazzo, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Brindisi, ha sottolineato che proprio le opere pubbliche dovrebbero dare un segnale di correttezza e di rispetto delle procedure, di compatibilità ambientale e di sostenibilità e non risolversi in ferite inferte al territorio. Il Presidente WWF di Ostuni-Cisternino-Fasano, dott. Roberto Zizzi, ha segnalato alcuni punti di grande criticità del progetto di AQP e ha ricordato che un analogo impianto, ubicato a Torre Canne, puntualmente ad agosto, nel periodo di massimo utilizzo, va in tilt, con conseguenti sversamenti di fogna sulla strada. Nel successivo dibattito hanno preso la parola alcuni intervenuti. Il sig. Giancarlo Scalone, a nome del Comitato di salvaguardia della spiaggia del Pilone, ha ricordato che nel mese di giugno 2012, furono ben 2.000 i cittadini che dimostrarono il loro dissenso, firmando un documento contro questo grave attacco all’ambiente. L’ing. Raffaele Pecere ha evidenziato l’incongruenza progettuale di un impianto che “porta a passeggio” (andata e ritorno) i liquami che da Cala di Rosa Marina (a sud) giungono al Pilone (a nord) per poi essere rilanciati verso Diana Marina (molto più a sud). Anche nell’ipotesi di dotare ogni villaggio turistico di un proprio impianto di sollevamento, comunque il sito predetto è da escludersi per l’alta criticità idro-geologica e paesaggistica. In chiusura, il prof. Alfredo Anglani ha voluto precisare che l’atteggiamento del Consorzio sarà sempre quello della ricerca del confronto, proprio perché l’interesse alla realizzazione dell’impianto fognario è alto. Pertanto ci si augura che gli Enti coinvolti (AQP, Comune di Ostuni, Regione Puglia), senza aspettare l’esito del ricorso pendente al Consiglio di Stato, si impegnino a ricercare soluzioni ubicazionali che tutelino la bellezza del paesaggio e che rispettino l’ambiente. ARCH. ELIANA PECERE PROF. ING. ALFREDO ANGLANI IL GABBIANO atterra dopo il volo invernale Il di Teresa Lococciolo nostro piccolo stormo atterra, dopo le fatiche invernali, al Cinema Teatro Roma il 22 maggio alle ore 20,30 presentando la spettacolo teatrale Perfettamente imperfetto, ideato e preparato dall’ormai collaudata compagnia teatrale de La luna nel pozzo. L’associazione” IL GABBIANO” costituita nell’ormai lontano 2004, presso la parrocchia Madonna del Pozzo, da un gruppo di genitori, adulti e ragazzi sensibili ai problemi dei disabili e motivati da due principi fondanti della nostra società e cioè l’art. 4 della Costituzione che recita: “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie scelte un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.” e dal comandamento “ Amatevi come io ho amato voi.” I volontari del Gabbiano sono adulti e numerosi ragazzi che con la loro presenza hanno reso possibile l’avvio di un’attività teatrale che si è rivelata molto efficace per la socializzazione, l’espressione della creatività e, soprattutto, nel rendere visibile la reciprocità tra chi dona e chi riceve consentendo a tutti un cammino di crescita relazionale e spirituale. Guardarci nella nostra limitatezza, nelle nostre personali “disabilità” può aprirci a visioni altre da quella con cui leggiamo normalmente la realtà. Contattare i nostri limiti, ammetterli ed accettarli può essere la chiave per rinunciare alla nostra onnipotenza ed affidare fiduciosamente le nostre sorti in mani altrui o di Dio, per chi crede. Cambiare lenti può aprire strani scenari dove può succedere di scoprire che la menomazione e la conseguente disabilità, spesso procura serenità, accettazione, buona relazionalità, benessere, salute, oppure può succedere di capire che al fondo di tutto ci sono solo le nostre paure dell’altro e della sua diversità. E’ poco quello che facciamo rispetto ai diritti e ai bisogni di questi ragazzi e delle loro famiglie, ma ci consola quanto ha detto Madre Teresa di Calcutta: Quello che noi facciamo è solo una goccia nell’oceano, ma se non lo facessimo l’oceano avrebbe una goccia in meno. Per consentire tutto ciò vi invitiamo a venire numerosi a vedere il nostro spettacolo Perfettamente imperfetto. CULLA La sorellina Angela Maria Trinchera con i genitori Roberta e Giuseppe, i nonni, gli zii e la cuginetta Annamaria accolgono e annunciano con grande gioia la nascita del piccolo CARLO avvenuta sabato 3 maggio 2014 presso l’Ospedale “Perrino” di Brindisi. Lo spazio è una risorsa e va utilizzata al meglio. Pertanto è necessario un confronto tra ciò che gli orti, in questo caso, erano in passato e ciò che si vorrebbe diventassero in futuro, ossia delle aree utilizzate ex novo con funzioni non necessariamente agricole, nonostante questa sia una vocazione apparentemente condivisa. La Biblioteca comunale di Ostuni, sabato 26 aprile 2014, è stata teatro di interventi produttivi e di un intenso dibattito circa questa tematica indubbiamente molto cara a tutti gli ostunesi. Fotografie e slide hanno permesso ad un pubblico molto vario di viaggiare tra la storia degli orti e lo stato dei lavori attuali, per approdare infine ad una serie di ipotesi intorno alle possibili prospettive di gestione futura, con la consapevolezza che molto lavoro ancora ci sarà da svolgere. Oggi ci troviamo, grazie ad interventi della pubblica amministrazione e finanziamenti della regione Puglia, di fronte a circa 4 ettari di orti divenuti una grande proprietà unica e pubblica, liberata progressivamente da una condizione di degrado che, dopo l’abbandono da parte dei proprietari a causa di un processo di modernizzazione e nuove richieste di mercato, si stava manifestando con un’ingente presenza di rifiuti ed erbacce. Per continuare a contrastare tale situazione e sfruttare al meglio questo patrimonio prezioso che il paese possiede, i protagonisti del workshop invitano la collettività a riflettere su alcune ipotesi aperte e suscettibili di cambiamento, in merito all’utilizzazione di queste aree che potrebbero riprendere a coltivare prodotti tradizionali come finocchi, viti, susine o nuove colture, di nicchia, particolari con un proprio marchio, risolvendo i problemi riguardanti la risorsa idrica. L’ area potrebbe restare nella disponibilità del comune che provvederebbe alla manutenzione e alla costruzione (già in parte avvenuta) di terrazzamenti collegati con gradini in pietra, camminamenti, piccoli par- Il cheggi, usufruibili da cittadini e turisti alla stregua di altri luoghi pubblici. In tal modo verrebbe enfatizzata una funzione estetico-ornamentale e ricreativa, oltre che strettamente agricola dell’area, inserita nel tessuto della città. In passato questo paesaggio dava reddito alla popolazione; ora è importante anche per dare supporto al turismo e generare profitto sufficiente per continuare a gestirlo. Altra ipotesi potrebbe essere un’utilizzazione di tipo sociale, terapeutica o didattica degli orti, divisi per lotti da destinare ad anziani, meno abbienti, associazioni, scuole. Queste ultime hanno partecipato attivamente alle iniziative di recupero, sommate a moltissimi altri progetti prolifici. Il liceo classico “Calamo” ha condotto una ricerca di tipo storico degli orti grazie ad un ingente mole di antichi documenti; l’istituto agrario “Pantanelli” ha studiato vecchie varietà coltivate. Qualsiasi progetto non può chiudersi positivamente se di pari passo non si ragiona sulla gestione, punto più delicato del futuro degli orti, i quali oltre che essere proprietà comunale, devono essere pubblici in modo tale che tutti i cittadini si sentano proprietari e possano averne cura. A tal fine sarebbe opportuno realizzare da parte degli interessati un regolamento (di cui esiste già una bozza). L’essenza di vera e propria cornice tra centro storico e piana olivetana conferisce alla zona degli orti un’immensa bellezza che, assieme alla grande memoria storica che conservano, dovrebbero spronarci a unire le nostre competenze e a non abbandonare mai il desiderio e la volontà di restituire loro una nuova funzionalità. Nel prossimo numero del giornale approfondiremo il tema, ripercorrendo il filo rosso del recupero che parte nel 1994 con un progetto di un gruppo di tecnici, che cominciò a dare corpo ad un sogno, che forse potrà a breve realizzarsi. ILARIA SANTORO Progetto Salvamare 2014 19 aprile si è svolta la prima giornata di pulizia delle spiagge e dei fondali organizzata da: Apnea Energy; ARIF; Borgo Ostuni; Casa della Musica; Circolo della Vela di Ostuni; Ciuchino Biricchino; Croce Rossa Italiana; Diving Puglia; GAIA Environmental Tours, Education & Events; Immergibili; Lido Morelli; Lido Stella; Luzzart; Madera Bike; Parco Naturale Regionale delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo; Rotary Club “Ostuni - Valle d’Itria - Rosamarina”; Salviamo Il Bianco; Serapia; e Slow Food Condotta Piana degli Ulivi. L’obiettivo degli ideatori del Progetto Salvamare 2014 è quello di ripulire la nostra meravigliosa costa e di sensibilizzare contestualmente gli utenti (soprattutto le nuove generazioni), a mezzo di incontri tematici ed apposita cartellonistica, sul concetto di “mare pulito” e sull’importanza che esso ha per la nostra salute. La spiaggia, infatti, è innanzitutto un ambiente naturale: rami, porzioni di tronchi e radici, foglie di posidonia depositati dalle mareggiate non rendono la spiaggia sporca, perché si tratta di materiale organico che contribuisce ad alimentare e conservare le dune costiere; lo sporco è ben altro ed è rappresentato solo da tappi, bottiglie, cassette di polistirolo e tutto quello che la “civiltà” riversa in mare. Il primo intervento ha interessato la zona marina di Lido Stella, in località Pilone, ad Ostuni ed ha permesso l’eliminazione di decine di sacchi di rifiuti di vario genere. Durante la mattinata alcuni dei materiali spiaggiati, prima di essere differenziati e smaltiti, sono stati utilizzati dall’artista Marzia Ghezzo (Gran teatro del Click) per realizzare con i bambini presenti una scultura sulla sabbia raffigurante un enorme pesce. Nel pomeriggio, invece, Amalia Franco e Alberto Cacopardi hanno rappresentato sulla spiaggia del Camping Villaggio Il Pilone uno spettacolo teatrale molto suggestivo: “Maggio”. Il prossimo appuntamento è fissato per il 10 di questo mese sempre in località Pilone. G. P. 5 Speciale Elezioni S MAGGIO 2014 OSTUNI - ELEZIONI COMUNALI 25 MAGGIO 2014 ono ventiquattro le liste dei candidati che concorreranno alle elezioni amministrative del 25 maggio prossimo (si vota solo la domenica, dalle 7 alle 23): undici a sostegno di Gianfranco Coppola, nove schierate per Nicola Santoro, due che sostengono Franco Colizzi, una per Vito Semerano e una per Paolo Mariani. Accanto a partiti tradizionali, vi sono movimenti e liste civiche: con Coppola “La Puglia prima di tutto”, il “Movimento politico Schittulli” che prende il nome dall’oncologo presidente della Provincia di Bari, “Fratelli d’Italia”, “No Euro”, “Forza Italia”, che precisa “Berlusconi per Ostuni”, il “Partito delle Aziende”, “Ostuni Tricolore”, “Futuro giovani”, “Noi ora”, “Democrazia Cristiana” e “Coppola Sindaco per il cambiamento”; con Santoro ci sono il PD, Sinistra Ecologia e Libertà, il PSI, “Tanzarella per Ostuni”, “Ostuni che lavora”, il “Circolo Liberal”, il movimento “17 marzo liberi”, “Ostuni in movimento” e una lista congiunta “Italia dei valoriProgetto città”. Con Colizzi “Ostuni Città Nuova” e “Ostuni Bene Comune”; con Semerano “Forte Tutuccio”, con Paolo Mariani fa il suo esordio nelle elezioni amministrative il Movimento 5 stelle. I candidati sono in totale 559: 332 uomini e 227 donne, molte di più della “quota rosa” di un terzo prevista per legge. Novità assoluta e molto importante è quella della “doppia preferenza di genere”: si possono votare, scrivendone il cognome, due candidati della stessa lista invece di uno, purché di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza non sarà valida. Restano in vigore le norme che consentono il voto disgiunto (si può indicare un candidato Sindaco e dare la preferenza a candidati consiglieri di altro schieramento); si può votare solo per un candidato Sindaco, o solo per una lista o per un candidato consigliere (nel qual caso il voto si estende al candidato Sindaco); se nessun candidato otterrà al primo tur- no la maggioranza assoluta si terrà il ballottaggio il prossimo 8 giugno; in questo caso vi potranno essere apparentamenti fra i candidati ammessi al ballottaggio e quelli esclusi; la coalizione che vincerà il ballottaggio (o al primo turno) otterrà il sessanta per cento dei seggi (14 su 24) se avrà superato la soglia del quaranta per cento; se un gruppo di liste supererà il cinquanta per cento al primo turno ma il suo candidato Sindaco, che non avrà superato la soglia, perderà il ballottaggio il premio di maggioranza a favore del vincitore non scatterà (si tratta della cosiddetta “anatra zoppa”). E’ stato introdotto uno sbarramento al 3 per cento che ciascuna coalizione o lista isolata deve ottenere per avere seggi, e soprattutto è stato ridotto il numero dei consiglieri da eleggere (da 30 a 24) e degli assessori da nominare (da 10 a 6). Dei trenta consiglieri comunali uscenti se ne ripresentano ventuno: nel PD Angelo Melpignano, Pier Luigi Sozzi, Giuseppe Colucci e Madia Cariulo; in “Tanzarella per Ostuni” Antonio Calamo, Renato Flore e Vittorio Tagliente; in “Ostuni che lavora” Giovanni Parisi e Giuseppe Zurlo; nel PSI Antonio Indiano, Luisa Danese e Vincenzo Nacci, nei “Liberal” Fabrizio Putignano, in Forza Italia Guglielmo Cavallo, nei “Fratelli d’Italia” Christian Continelli e Antonio Galizia, in “Noi ora” Ernesto Camassa, Antonio Molentino e Salvatore De Pasquale; anche Gianfranco Coppola e Vito Semerano sono consiglieri uscenti. Si ripresentano sei assessori in carica: nel PD Francesco Prudentino, in “Tanzarella per Ostuni” Niki Lo Tesoriere e Tommaso Moro, in “Ostuni che lavora” Antonio Blasi e Andrea Pinto, nei “Liberal” Angela Matarrese, più il Sindaco uscente, capolista di “Tanzarella per Ostuni”; cinque consiglieri (Montanaro e Pomes del PD, Moro del PSI, Adele Milone di Forza Italia e Carparelli) e tre assessori (Buongiorno del PD, Francioso dei “17marzo liberi” e Santoro del LE LISTE Nell’ordine in cui compaiono sulla scheda Candidato Sindaco Francesco Colizzi Nato ad Ostuni il 22 dicembre 1954, medico psicoterapeuta, consigliere comunale del PCI-PDS-DS dal 1984 al 2002, assessore all'Urbanistica dal 1990 al 1993, consigliere regionale nel 1995-96, segretario provinciale dei DS, presidente nazionale dell'Associazione italiana Amici di Raoul Follereau (AIFO) dal 2005 al 2011, ha seguito e promosso progetti di solidarietà in vari Paesi del mondo. Nel 2013 ha fondato il movimento "Ostuni Città Nuova". OSTUNI BENE COMUNE: Nicola Andriola, Carlo Balestra, Gregorio Carella detto Rino, Leonardo Cirasino, Danilo Coppola, Federica Farina, Veruska Geri, Francesco Greco, Laura Greco, Giovanni Greco, Marina Jellamo, Danilo Leggiero, Concetta Nacci, Leonardo Antonio Nicoletti, Letizia Pacifico, Carlo Italo Pasquale Pais, Alessandro Prezioso, Giuseppe Saponaro, Giancarlo Scalone, Anna Maria Sternativo, Alberto Vannetti, Anna Maria Vitale, Maria Concetta Vitale, Vincenzo Pignatelli. “OSTUNI CITTÀ NUOVA CON COLIZZI SINDACO”: Isabella Asciano detta Isa, Marianna Calamo, Francesco Caroli detto Ciccio, Roberta Cisternino, Angelo Clarizia, Isabella Faggiano, Luigi Francioso detto Gino, Giacinto Giglio, Maurizio Lococciolo, Rosa Lofino, Paolo Moro, Giovanni Narracci, Maria Isabella Notaro detta Marisa, Antonella Orsi, Carmela Palmisano detta Carmen, Vera Palmisano, Altomare Pomarico detta Mara, Giulio Saponaro, Giuseppina Saponaro detta Giusy, Leonardo Antonio Semeraro detto Leonardo, Giovanna Sgura, Nicola Giovanni Solari detto Nico, Pietro Tanzarella, Sabrina Trucchi Candidato Sindaco Nicola Santoro Nato ad Ostuni il 10 agosto 1955, avvocato, consigliere comunale nelle liste dei DS nel 1998, fu poi per sei anni Difensore civico. Componente del consorzio dell'ASI (Area di sviluppo industriale) di Brindisi, e presidente del GNA (Gruppo assistenza neoplastici) di Ostuni. Il 30 marzo scorso ha vinto le primarie di coalizione del centrosinistra ostunese, ottenendo la candidatura a Sindaco. “PARTITO DEMOCRATICO”: Angelo Malpignano, Marina Buongiorno, Carmela Cariulo, Patrizia Chie- co, Giovanna Ciaccia detta Gianna, Mariangela Cirasino, Giuseppe Colucci detto Peppino, Giovanna Epifani, Angelo Giannotte, Fabio Giorgino, Eugenio Greco, Anna Labbate, Gianna Caterina Matarrese detta Giovanna, Fabrizio Monopoli, Maria Nacci, Anna Maria Palma, Angelo Pomes, Francesco Prudentino, Vincenzo Putignano, Annalisa Siena, Pierluigi Sozzi, Giuseppe Tagliente, Mariangela Ugenti, Gabriele Zuccalà “CIRCOLO LIBERAL OSTUNI”: Angela Matarrese, Giovanni Andriola, Grazia Andriola, Marco Brunetti, Maria Grazia Buongiorno, Vincenzo Ciacciola, Vitalba Conserva, Alessandra De Rinaldis, Giuliano Carmelo Ghionda, Priscilla Gustapane, Donato Marangi, Eugenio Martucci, Cataldo Melpignano, Vincenzo Molendino, Nicola Napoleone, Fabrizio Putignano, Carlo Francesco Rodio, Oronzo Semeraro, Simona Simone, Pasquale Strada, Marco Vignola. “OSTUNI IN MOVIMENTO”: Alessandra Barletta, Marilena Demitri, Donatella Fedele, Angela Greco, Rosalia Quaranta, Maria Luigia Salvatori, Silvia Saponaro, Angela Trisciuzzi, Palma Zaccaria, Annalisa Zizza, Vincenzo Baccaro detto Enzo, Alessandro Rocco Ancona, Pasquale Del Prete detto Lino, Francesco D’Errico, Valdimiro Vincenzo Giannotte, Andrea Mele, Francesco Monopoli, Domenico Saponaro, Marco Semeraro, Doriana Gallone, Agostino Valente, Violetta Vitti, Giuseppe De Pasquale detto Pippo. “MOVIMENTO 17 MARZO-LIBERI”: Isabella D’Attoma, Maria Aportone, Maria Cavallo, Emilia Francioso, Camilla Laporta, Carola Marolo, Rosanna Rosselli, Assunta Vita, Angelo Brescia, Rocco Caliandro, Martino Cito, Sebastiano Marco Aurelio Devincentis detto Ninì, Pietro Legrottaglie, Giuliano Martini, Cataldo Mola, Manuel Moro, Angelo Semeraro, Giuseppe Sgura, Daniele Talliente, Errico Turi, Donato Ugenti, Domenico Vincenti, Giampiero Vitale, Francesco Zaccaria. “PARTITO SOCIALISTA ITALIANO”: Roberto Maria Calamo Specchia, Antonio Cellie, Annapaola Ciraci, Luisa Danese, Domenico Del Grosso, Luigi Benedetto Cosimo Epifani detto Luigi, Simone Geri, Carmelo Greco, Domenico Greco, Antonio Indiano, Maristella Laveneziana, Pasquale Lavolta, Vincenzo Nacci detto Enzo, Luigi Parisi, Maria Concetta Proto, Cosimo Sacco, Niny Santoro, Graziano Schiavone, Raffaella Specchia, Isabella Taliente, Giuseppe Tanzarella, Grazio Antonio Turi, Francesco Paolo Ungaro, Floriana Zizza. “TANZARELLA PER OSTUNI”: Domenico Tanzarella, Vita Apruzzi, Raffaele Calabrese, Antonio Calamo, Madia Canzio, Andrea Capone, Marco Carani, Rita Cavallo, Stefania Cestelli, Angela Dalia, Cosimo Fanizzi, Renato Flore, Anna Maria Galizia, Antonio Ivano Laveneziana, Nicola Lotesoriere detto Niki, Filomena Marzio, Angelo Melpignano, Tommaso Moro, Angelo Bartolo Pacifico, Caterina Petraroli detta Catia, Caterina Proto, Concetta Saponaro, PSI) lasciano il posto in lista a figli, mogli, fratelli o cognati: candidato (in una lista diversa da quella del padre) anche il figlio del Sindaco, Giuseppe Tanzarella (PSI). Candidato per Santoro anche Andrea Mele (Ostuni in movimento) figlio del Sindaco di Carovigno. Molti gli ex amministratori e candidati sindaci che ritornano in gara: con Coppola ci sono Elio Spennati (Movimento Schittulli) e Rocco Colucci (DC), con Santoro Roberto Calamo (PSI), Luca Marzio e Augusto Iaia (IDV-Progetto Città), Vincenzo Putignano (PD) Giulia Anglani (SEL), Ermanno Pepe (Ostuni che lavora); con Colizzi c’è Leonardo Nicoletti (Ostuni Bene Comune). La più anziana fra i candidati è Maria Vittoria Galeone (No Euro) nata il 7 novembre 1937, la più giovane è Katia Vincenti della lista “Futuro Giovani” nata il 12 gennaio 1996. In quest’ultima formazione tutci candidati hanno meno di 21 anni. Gli elettori chiamati alle urne sono 27484. Lo spoglio per le europee partirà alle 23 di domenica; quello per le comunali alle 14 di lunedì 26. Riccardo Semerano, Vittorio Tagliente. “SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀ”: Giulia Anglani, Massimo Anglani, Luigi Salvatore, Luigi Calò, Mimma Cavallo, Luana Colucci Moro, Francesco Farina, Stefania Farina, Francesco Gatti, Agostino Grassi, Mario Liso, Antonia Rosa Lodeserto, Raffaele Martucci, Giacomo Melpignano, Gianfranco Moro, Marcello Pacifico, Florindo Perrini, Dora Rodano, Emilio Rossano, Davide Giovanni Saccomanno, Anna Maria Semerano, Carmine Specchia, Pietro Spennati, Debora Zaccaria. “OSTUNI CHE LAVORA”: Antonio Blasi, Antonella Brucoli, Angelo Cariulo, Filomena Caroli, Maria Cavallo, Lucio Clemente, Alberto D’Amico, Angelo Raffaele Flore, Vincenzo Iaia, Angela Lacorte, Angelo Minetti, Carmine Moro, Giovanni Orlandino, Nicoletta Palma, Vincenzo Palmisano, Giovanni Parisi, Filomena Passiatore, Ermanno Pepe, Andrea Pinto, Rosa Santoro, Mariella Sasso, Clara Venza, Rosa Zizzi, Giuseppe Zurlo “ITALIA DEI VALORI – PROGETTO CITTÀ”: Antonio Ayroldi, Angelica Anglani, Vincenza Barnabà, Pasqua Cappello, Elisabetta Cervellera, Leonardo Coletta, Marisa Colucci, Pietro Cucci detto Piero, Rosa Fenech, Patrizia Gentile, Francesca Greco, Agostino Iaia detto Augusto, Daniele Lacorte, Luca Oronzo Francesco Marzio detto avvocato Luca, Roberto Marzio, Manuel Raffaele Miccoli, Domenico Pascale, Doriana Punzi, Andrea Roma, Graziana Roma, Maria Teresa Santoro, Crocifissa Schena detta Isa, Candida Sciannocchia, Stella Suma. re comunale dal 2002. Nell'autunno scorso è stato designato candidato sindaco della coalizione di centrodestra. “FUTURO GIOVANI OSTUNI”: Lorenzo Sgura, Andrea Cuman, Leonardo Cavigliano, Angelo Palmisano, Angelo Francesco Colucci, Valerio Caroli, Angelo Lococciolo, Simone Epifani, Alberto Roma, Giuseppe Melpignano, Edoardo Grado, Katia Vincenti, Martina Pastore, Claudia Tuttolomondo, Marisa Fumarola, Flavia Melpignano. “MOVIMENTO POLITICO SCHITTULLI”: Antonio Andriola, Antonio Buttiglione, Giovanni Cesario, Mariagiovanna Rita D’Amico, Vincenzo Lanzillotti, Serafina Laveneziana, Francesca Macchitella, Stella Mangieri, Meri Marabini, Angelo Menna, Maria Fedela Monopoli, Ivan Moro, Cosimo Giuseppe Palmisano, Salvatore Pecere, Claudio Raffaele Peciccia, Giulio Petraroli, Graziana Prete, Francesco Proto, Filomena Prudentino, Valentina Saponaro, Giuseppe Semerano, Elio Spennati, Anna Sumerano, Leonardo Zito. “COPPOLA SINDACO PER IL CAMBIAMENTO”: Giuseppe Bagnulo, Giuseppe Francioso, Francesco Semerano, Laura Specchia, Valeria Cervellera, Michele Conenna, Angelo Emidio D’Amico,Valeria Fedele, Antonio Lococciolo, Carmen Lofino, Cosimo Marcellini, Leonardo Marseglia, Francesco Miccoli, Leonardo Monopoli, Romualdo Parisi, Loredana Pecere, Margherita Penta, Antonio Pignatelli, Paolo Pinna, Alessandra Schiavone, Laura Sgura, Francesco Summa, Gianfranco Tanzariello, Michele Tattoli. “FRATELLI D’ITALIA”: Christian Continelli, Antonio Raffaele Galizia, Alessandro Antelmi, Luigi Barletta, Enrica Bruno, Giovanna Cariulo, Maria Antonella Cavallo, Sara Ciola, Marika Corona, Agostino Francioso, Paolo Frallonardo, Antonia Greco, Luigi Indiano, Piergiuseppe Mola, Graziella Nannavecchia, Mariangela Petraroli, Grazia Roma, Pierangelo Semeraro, Emanuel Domenico Scarafile, Valeria Sozzi, Giorgio Specchia, Antonella Spina, Franco Strada, Lucrezia D’Aversa. “NO EURO”: Giovanni Angiolla, Salvatore Colella, Daniele Epifani, Tonino Dell’Orso, Umberto Fanelli, Maria Vittoria Galeone, Alessandro Fanelli, Cosimo Giacovelli, Vita Maria Moro, Luigi Maida, Amedeo Turi, Salvatore Sbano, Daniele Stanisci, Dario Stanisci, Anna Rita Stefano, Emanuela Monaco, Michelina Piccigallo, Teresa Carmela Sgura, Raffaele Palmisano, Andrea Monachino, Francesca Lorenzina Scaligeri, Pietro Scaligeri, Francesco Semeraro, Antonia Locorotondo “FORZA ITALIA – BERLUSCONI PER OSTUNI”: Guglielmo Cavallo, Maria Emanuela Baccaro detta Manuela, Angela Maria Bari, Marcella Calamo, Vittorio Carparelli, Giulio Ciotola, Rita Antonella De Anna, Salvatore Di Franco detto Salvo, Mario Fanelli, Giovanbattista Farina, Luigi Francioso, Simona Ladisa, Antonio Maiorano, Olga Manna, Elisabetta Melchiorre della Elisa, Maurizio Melpignano, Guido Milone, Rosanna Pinto, Leonardo Puppi, Claudio Santoro, Massimo Saponaro detto Max, Francesco Strozza, Valeria Zizza, Marilena Zurlo. Candidato Sindaco Paolo Mariani Nato a Milano il 3 settembre 1969, infermiere del 118, è il più giovane dei candidati a sindaco. Componente di varie associazioni di volontariato, tra i fondatori del gruppo ostunese del Movimento 5Stelle. “MOVIMENTO 5 STELLE”: Alessandro Cavallo, Angelo Consoli, Angelo Turi, Antonia Nacci, Domenico D’Errico, Donato Tanzarella, Elisa Ferrari, Francesco Palmisano, Giovanni Roma, Giuseppe Tagliente, Isabella Dentamaro, Isabella Moro, Lucia Cisternino, Marcello Fortunato Manelli, Maria Giovanna Furone, Onofrio Fortunato, Oronzo Turchiarulo, Paola Loparco, Pasqua Bagnulo, Pierluigi Santorsola, Pietro Claudio Ancona. Candidato Sindaco Gianfranco Coppola Nato a Stigliano (Matera) il 2 febbraio 1954, generale dell'Esercito Italiano, ha svolto numerose missioni in varie parti del mondo. Fratello dell'indimenticato Michele, sindaco di Ostuni negli anni Ottanta, è consiglie- (segue a pag. 6) 6 Speciale Elezioni MAGGIO 2014 (continua da pag. 5) “NOI ORA”: Francesco Anglani, Martino Bagnardi, Giuseppe Andrea Bax, Francesco Blonda, Ernesto Camassa, Luca Cavallo, Rosa Cirasino, Salvatore De Pasquale, Sabrina Fama, Luigi Frallonardo, Elena Lanzillotti, Cosimo Lavecchia, Cosimo Maldarella, Antonio Molentino, Miriam Morelli, Anna Pastore, Madia Rapanà, Giuseppina Rizzo, Angelo Semerano, Cosimo Semeraro, Leonardo Antonio Suma, Raffaella Tanzarella, Francesca Tanzariello, Elena Claudia Trifan. “LA PUGLIA PRIMA DI TUTTO”: Cosimo Lubes, Rosalia Andriola, Bruno Biancofiore, Mariangela Buongiorno, Maria Cesario, Anna Danese, Marco Elia, Cosimo Errico, Raffaella Formica, Antonio Iaia, Angela Lofino, Arcangelo Lotesoriere, Salvatore Mingolla, Gianpiero Mongelli, Roberto Pastore, Vitantonio Pecere, Mary Cosma Petraroli, Gianluca Piacentini, Alessandro Puppi, Luigi Putignano, Antonio Spezzaferro, Giuseppe Sofia, Marika Suma, Massimo Taliente. “DEMOCRAZIA CRISTIANA”: Rocco Colucci, Francesco Marzio, Erminia Alosa, Francesco Barnaba, Giuseppe Calamo, Marco Cardone, Domeni- co Cavallo, Michele De Luca, Elisa D’Urso, Vito Iaia, Nicoletta Leoci, Giovanni Lococciolo, Daniela Locorotondo, Maria Locorotondo, Leonardo Marseglia, Giovanni Massimo Melpignano, Lea Nicoletti, Giovanni Petraroli, Concetta Piccoli, Angela Semeraro, Giuseppe Sgura, Stella Speciale, Domenico Antonio Tina, Nunzia Totero. “OSTUNI TRICOLORE”: Lucia Andriola, Francesco Beato, Egidio Bruno, Maria Stella Francesca Buongiorno, Gianna Ciaccia, Giuseppe Cisternino, Valentina Colucci, Giuseppe Corona, Elena Anna Maria De Marinis, Manuela Epifani, Giovanni Fedele, Donato Francioso, Caterina Giannotti, Massimo Giannotti, Francesco Guitti, Gessica Puppi, Giovanni Puteo, Francesco Roma, Salvatore Schirosi, Giuseppe Alessandro Sorada, Laura Spalluto, Pietro Specchia, Pierluigi Veneziano, Angela Zizzi. “Partito delle aziende”: Michele Piccirillo, Cosimo Giorgio Semeraro, Domenico Zurlo, Antonella Ayroldi, Romina Capone, Maristella Cariulo, Domenico Conte, Rosaria Fumarola, Mariangela Legrottaglie, Loredana Prodi, Alessandro Saponaro, Alessia Valente, Oronzo Zurlo, Donata Maria Biasi, Francesco Bolli, Giuseppe Cervellera, Giuseppe Di Turi, Vincenzo Ingellis, Pasquale Lancellotti, Pasquale Rendina, Rocca Macchia, Giovanna Vitucci. Candidato Sindaco Vito Semerano Nato a Ostuni il 21 marzo 1946, imprenditore edile, eletto in Consiglio comunale dal 1972 ad oggi per la DC e poi per varie liste di centrodestra e civiche, fu candidato sindaco con la lista "Forte" nel 2002. E' stato anche vicepresidente della Giunta provinciale. “FORTE TUTUCCIO”: Claudio Cardone, Sante Antelmi, Francesco Argentieri, Angela Cavallo, Rita Cavallo,, Isabella Clarizia, Roberto Colucci, Pietro Convertini, Oronzo De Iure, Giuseppe Epifani detto Pino, Giuseppe Flore, Paola Flore, Vito Lanzilotti, Giuseppe Marzio, Maria Elena Milone, Dario Saponaro, Massimo Saponaro, Alessandro Semerano, Carmine Semerano, Silvana Simone, Maria Carmela Sternatia, Giulio Pasquale Tanzarella, Lucia Testone, Rosanna Flore. LISTE ELEZIONI EUROPEE 2014 – CIRCOSCRIZIONE SUD (Campania, Puglia, Calabria, Abruzzo, Basilicata, Molise) Il 25 maggio si vota anche per l’elezione dei 73 rappresentanti italiani nel Parlamento europeo. L’elettore può esprimere fino a tre preferenze. Nel caso di più preferenzeespresse, queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza. Ecco i candidati della Circoscrizione Sud che comprende la Puglia. PARTITO DEMOCRATICO: Pina Picierno, Gianni Pittella, Anna Petrone, Elena Gentile, Andrea Cozzolini, Pino Arlacchi, Massimo Paolucci, Mario Pirillo, Giuseppe Ferrandino, Mario Serpillo, Stefano Minerva, Roberta Capone, Maria Saladino, Mario Maiolo, Milena Miranda, Rosaria Leserri, Nicola Caputo. FORZA ITALIA: Raffaele Fitto, Raffaele Baldassarre, Mario Clemente Mastella, Barbara Matera, Aldo Patriciello, Crescenzio Rivellini, Sergio Paolo F. Silvestris, Domenico Giovanni Arena, Simona Capasso, Alessandro Cecchi Paone, Johnny D’Andrea, Federica De Benedetto, Marzia Ferraioli, Fulvio Martusciello, Santo Raffaele Mercuri, Iris Savastano, Maria Tripodi. MOVIMENTO 5 STELLE: Isabella Adinolfi, Daniela Aiuto, fabio Alemagna, Paolo Angelini, Michele Cammarano, Cristian Casili, Pasquale Casmirro, Valeria Ciarambino, Rosa D’Amato, Luigia Embrice, C' Laura Ferrara, Maria Ipri, Antonella LaricI 28 Paesi dell’Unione chia, Piernicola Pedicini, Melania Pomante, Alfredo Ronzino, Vincenzo Viglione. Europea Lega Nord: Matteo Salvini, Angelo Attaguile, Antonio Coppola, Marco Cristiano, Gianfranco Vestuto, Luigi Pergamo, Teresa Vittoria Cataldi, Ferdinando De Francesco, Paolo Colangelo, Claudia Taini, Francesco Montanino, Susanna Anvar Susanna, Enrica Giovanna Brambilla, Michela Callegari, Giovanna Oltolini, Massimiliana Spinelli, Ilaria Villa. NUOVE CENTRO DESTRA-UDC: Lorenzo Cesa, Massimo Cassano, Giuseppe Gargani, Gino Trematerra, Angelo Cera, Filippo Piccone, Giuseppe Scopelliti, Paolo Romano, Gerardo Brusco, Andrea Caroppo, Pasquale D’Acunzi, Vincenzo DI Pierro, Massimo Ferrarese, Luigi Melica, Denis Domenico Nesci, Tommaso Scotto Diminico, Loredana Strianese. SCELTA EUROPEA: Bruno Tabacci, Stefania Schipani, Sergio Barile, Nicola Benedetto, Maria Rosaria Arrighi, Rossella CaL’ALTRA EUROPA CON TSIPRAS: Ermanno Rea, stellano, Gennaro Cirillo, Manuela Formicola, Anna- Barbara Spinelli, Gano Cataldo, Antonia Battaglia, maria Frullini, Pietro Funaro, Raffaele Picardi, Enri- Silvana Arbia, Franco Mario Arminio, Costanza co Pierangeli, Raffaele Podromo, Antonia Sallustio, Boccardi, Anna-Lucia Bonanni, Antonio Di Luca, Massimiliano Stellato, Daniele Toto, Antonio Turdò. Riccardo Di Palma, Enzo Di Salvatore, Raffaele Elezioni da favola C’era una svolta (o una conferma?) era una volta, un re? No! Una principessa? Neppure; un castello incantato con torri altissime e oscure segrete animate da lamentosi fantasmi? Non credo. E un bosco tenebroso dimora di un orco malvagio? Non per questa volta. Ma, allora, si domanderanno, impazienti, i miei tre lettori, cos'è, che c'era una volta? Miei cari,abbiate un po’ di pazienza: iniziamo prima di tutto ad eliminare i draghi con tanto di fumo e fiamme, che, oggi, non farebbero paura neanche ai più piccoli, anzi, sarebbero protetti dagli animalisti come specie in via di estinzione. Non prendiamo poi in considerazione le ragazzine con il cappuccio rosso che per andare a trovare la nonna prendono la via della foresta invece del tram,e poi, incontrano il lupo cattivo; delle sirenette dei mari del nord innamorate perse di belli e impossibili ne parlano anche troppo i settimanali che trovate dalle vostre sciampiste, e mettiamo da parte le cenerentole che, povere e sfortunate che sono, una volta tanto che erano riuscite a farsi invitare alla serata danzante aziendale, perdono pure la scarpetta e passano tutta la notte sospirando e sperando che la riporti il ragioniere di turno. Ma, e finalmente ci siamo, ho trovato: c'era una volta una Città, conosciuta come la Città Bianca per il candore delle sue case e delle sue antiche strade, che era molto famosa nelle terre più lontane del mondo di allora e meta ambita di viaggiatori. Un incantesimo, emanato da un potentissimo Mago del Tempo, la teneva avvinta, ormai da decenni. La Bianca Città era come una bella fanciulla che dormiva, candida e algida, adagiata mollemente sui colli. Ma anche i maghi, invecchiando, diventano sentimentali: così un sortilegio legislativo stabiliva che si svolgesse un voto per la scelta di un nuovo mago. Ne arrivarono da più parti, da centro, da sinistra e da destra: un gruppo di saggi veggenti (il mago in carica più tre maghetti) scelse un apprendista, che voleva però subito fare nuovi incantesimi con un principe rosso che ora vuole svegliare la bella addormentata. Giammai! Rispose il mago uscente, e l’apprendista rinunciò a qualsiasi magia. Si presentarono quindi altri due candidati principi ed una fata, e il popolo della loro parte di regno ne scelse uno come mago designato; poi ne arrivarono altri: un generale con le stellette, un candidato con cinque stelle, un costruttore di castelli, e col principe rosso divennero così cinque gli aspiranti incantatori. Chiamarono poi 559 folletti, ognuno dei quali chiedeva di essere votato: non c’erano più né orchi né lupi cattivi, ma c’erano molti gnomi e molti figli e figlie degli eroi che avevano animato le parti precedenti della fiaba. Ventiquattro liste di pozioni, leggende e mappe del tesoro. Come finirà? Chi avrà in mano la bacchetta magica? Chi lo sa. Noi non ce l’abbiamo, la sfera di cristallo. Perciò, amici maghi, fate, elfi, principi di ogni colore, non prendetevela: per una volta, siamo noi cittadini a raccontare le favole… IL PASSATOR CORTESE La parola allo psicologo S Ì viste quanda liste? Na scappa giurne ca na ssènde ca li cunzigghjére e l’assèssure so’ cumme bandiére a vviènde, so’ tipe ca cangene culure. Ma po', nu' tutte ime viste ca pe lli vutazione a mmagge so’ vvinde e cchjù li liste: sajètta…ca nge vò curagge! Sarà ca pe lli buche de la strata nge volne propi’assà progètte; e ppe vète la villa alluminata li cunzìgghje on’a jèsse arména sètte. Artesane, giuvene disoccupate, ngunune pe ll’attane s’à menate, mbiècate, mièdece, avvucate, tutte quande s’one candidate. Agnune lu motive sua téne pe vvulè jèsse elètte a llu comune. I’ vulèva la promèssa cu mmanténe de penzà, pe' prima cosa, a Stune. ROSARIO SANTORO Ferrara, Eleonora Forenza, Teresa Masciopinto, Valeria Parella, Antonio Maria Perna, Claudio Riccio. FRATELLI D’ITALIA-AN: Giorgia Meloni, Giovanni Alemanno, Luca Belmonte, Maria Adele Bottaro, Fausto De Angelis, Giuseppe Gallo, Antonio Iannone, Giovanna Maietta, Giovanni Mirarchi, Vincenzo Pagano, Giandomenico Pilolli, Mariolina Pizzuto, Luigi Rispoli, Elisa Russo, Antonio Tavani, Pietro Venezia, Domenico Zeoli. GREEN ITALIA-VERDI EUROPEI: Fornaro Vincenzo, Bonelli Angelo, Sansone Maria Anna, Romano Giusy Elisa, Brindisi Gaetano, Cuconato Francesco, De Bartholomaeis Bemedetta Cecilia detta Cecilia, Della Seta Roberto, Esposito Antonella, Esposito Luigi detto Gigi, Lomelo Domenico detto Mimmo, Mazzotti Francesca, Millich Enzo, Palladino Elena Giovanna, Pulita Nabil, Ruocco Roberto, Granata Benedetto detto Fabio. Voto... a perdere? del dott. Franco Sponziello ere fa (siamo a fine aprile), Ferdinando Sallustio mi propone di scrivere qualcosa sulle prossime elezioni amministrative. Gli ricordo che in questo spazio scrivo argomenti che riguardano la psiche e i disturbi psicologici. Lui sorride sardonico, io intuisco l’ironia e accetto. In realtà le elezioni, anche quelle amministrative, dovrebbero essere prese molto più sul serio di quanto negli ultimi anni siamo stati abituati a fare. Si tratta di un diritto-dovere che molti di noi, però, vivono sempre più solo come dovere. Ci aspettiamo che le cose cambino in maniera netta: niente più favoritismi e nepotismi; una giustizia allo stesso tempo imparziale e incisa; stop alle ‘ruberie’ da parte dei politici; benessere economico e vivibilità decente (meno criminalità, soprusi, ecc.). Insomma, se da una parte questi elementari principi del vivere in comunità sembrano scontati, d’altro canto ogni giorno sono calpestati. Ci prende un senso d’inadeguatezza e di sopraffazione, affossando qualsiasi speranza di cambiamento, per cui meglio disinteressarsi e astenersi dal votare. Oppure, votare uno qualsiasi, magari perché è un conoscente o un parente più o meno prossimo o è simpatico o perché lo fa qualcuno della mia famiglia o… Quello dell’astensione, è un atteggiamento mentale che mi ricorda cosa ci poteva capitare quando eravamo piccoli: sarà successo a molti di non essere scelti, se non addirittura rifiutati, per un certo gioco di gruppo. Le aspettative erano di partecipare come tutti gli altri e si poteva vivere quell’esclusione come completa disfatta, una riprova della nostra inadeguatezza. Alcuni reagivano e facevano di tutto per essere reintegrati, molti altri si convincevano di non essere all’altezza e rimuginavano sull’ingiustizia subita: meglio disinteressarsi, tanto… Appartenere a un altro mondo, rispetto a chi ci governerà o affidarsi a un leader che fa e provvede, è una forma di delega comune a molti. È un po’ come se ammettessimo di non essere in grado di gestirci e demandassimo ad altri questo compito. Lo voto perché mi è simpatico… In Italia, in particolare, vige una strana abitudine che è talmente radicata da apparire scontata: affidarsi a una persona solo perché simpatica o apparentemente sicura di sé o, ancora, simbolo di potenza. Spesso, infatti, votiamo per simpatia più che per ponderata valutazione delle reali capacità del candidato e, soprattutto, della fattibilità delle proposte. Chi si candida lo sa bene e, anche in buona fede, sorride e si rende disponibile al di là del verosimile. Non è quello che più o meno consciamente, ci aspettavamo dai nostri genitori o da chi rappresentava l’autorità? Benevolenza e attenzione ci facevano (e ci fanno tuttora) sentire meno anonimi, più unici e valorizzati, salvo poi rimanere delusi per la nostra fiducia mal riposta. Superfluo sottolineare che non mi riferisco a nessuno degli attuali candidati che personalmente stimo, benché anch’io abbia le mie ben precise preferenze. Il consiglio è di fare un piccolo sforzo per votare consapevolmente, da persone mature che, almeno in queste occasioni, non si fermano all’apparenza. Trascuriamo, per quanto possibile, l’aspetto esteriore, le simpatie parentali, il piacere a ‘pelle’. Se non siamo sicuri, perché non conosciamo le capacità e la professionalità (in una parola la storia) di chi votiamo, cerchiamo di leggere attentamente le proposte e valutarne la fattibilità. Insomma, teniamo bene a mente che chi ci rappresenterà deve possedere le qualità adatte e il giusto senso della democrazia, tale da non farci sentire ancora una volta esclusi dal… gioco. Per inviare domande: dott. Franco Sponziello [email protected] oppure direttamente alla redazione de “Lo Scudo”. 7 Attualità N Intravedo l’Arte e l’Anima el mese di aprile si sono svolti i primi due eventi della rassegna dedicata ad Arte, Musica, Cultura, Spiritualità, Beni culturali, Ambiente e Natura “Intravedo l’Arte e l’Anima”, organizzata dalle associazioni Arteorema, Amici della Biblioteca Diocesana “R. Ferrigno”, Italia Nostra - Sez. Messapia e M.E.I.C. - Gruppo di Ostuni, con il patrocinio del Parco delle Dune Costiere da Torre Canne a Torre San Leonardo e la direzione artistica della Prof.ssa Antonella Cavallo. Il primo evento si è svolto sabato 12 aprile presso la chiesa del Purgatorio. Protagonista della serata il Maestro Marco Falgheri (18711918), nato da una nobile famiglia ostunese Cartolina ricordo della prima rappresentazione di Maricca a ed emigrato a Taranto dove ebbe un enorme Torino (11.10.1902) successo, dirigendo la Filarmonica Paisiello. Domenica, infatti, a Piazza San Pietro a Roma 4 paNella prima parte della manifestazione l’Avv. Gian- pi hanno monopolizzato l’attenzione del mondo intemichele Pavone ha ripercorso la storia della famiglia ro: Papa Francesco, alla presenza del Papa emeriFalgheri, giunta ad Ostuni nel XVI secolo, soffer- to Benedetto XVI, ha celebrato la messa per la ca- Opera di Daniela Marzio raffigurante Giovanni Paolo II mandosi poi sul profilo del compositore con dati inediti rintracciati sulla stampa dell’epoca. La Stampa e La Gazzetta di Bari, infatti, riportavano ogni reazione del pubblico alle rappresentazioni delle opere e, in particolare, di Maricca, ospitata per la prima volta nel teatro Vittorio Emanuele di Torino nel 1902. Subito dopo la Prof.ssa Cavallo ha accompagnato al pianoforte il soprano Teresa Panuzio, facendo apprezzare alla platea le bellissime melodie composte dal Falgheri. Al termine della manifestazione, i presenti hanno avuto modo di visitare la mostra allestita presso l’oratorio della chiesa con fotografie, strumenti e spartiti originali del Maestro, gentilmente concessi per l’occasione dai suoi discendenti tuttora residenti a Taranto, città che – auspicabilmente – ospiterà presto una nuova cerimonia in suo ricordo. Sabato 26 aprile, invece, alla vigilia di una giornata storica, presso il Monastero delle suore oblate Benedettine di Villa Specchia si è tenuto un oratorio musicale sul tema “Pacem in Terris” tra gli scritti di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II per preparare gli animi all’evento dell’indomani. M nonizzazione di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II (al secolo Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla). Papa Francesco, peraltro, ha scelto per l’occasione, come pastorale, la croce astile di Paolo VI. In entrambe le circostanze sono state esposte le opere dell’artista Daniela Marzio, alcune delle quali sono state gentilmente concesse alle associazioni organizzatrici per devolvere il ricavato della vendita a favore delle iniziative di valorizzazione e restauro degli edifici religiosi che hanno ospitato e ospiteranno il calendario degli eventi. I prossimi appuntamenti sono i seguenti: - Domenica 11 maggio ore 10:00, laboratorio di liuteria (a cura di M. Augusta Di Leonardo e M. Ornella Ceci) – Centro di Cultura D. Cirignola ore 19:30, riscoperta della Chiesa dello Spirito Santo e concerto di musica classica (violino A. Cavallo, pianoforte G. Mazzoni) - Domenica 8 giugno ore 17:00, sonvegno “La piana oivetata tra minacce, prospettive di tutela e valorizzazione” (intervengono: Dott. Gianfranco Ciola, Dott. Felice Suma, Dott. Franco Nigro e Antonio Laera) – Masseria Morrone ore 19:00, spettacolo di musica delle piante “Segreto canto” (con la partecipazione di Alfonso De Filippis) – Masseria Morrone - Lunedì 9 giugno ore 19:30, 6° Saggio Finale degli allievi Arteorema - Teatro Slow Cinema - Sabato 14 giugno ore 19:30, riscoperta della Chiesa di San Francesco di Paola e concerto (pianista M. D’Ippolito) Jubilate Deo Associazione onlus avvia le sue attività per l’Africa olti amici da anni collaboravano, a livello privato, all’opera missionaria in Costa d’Avorio (1999) e in Congo (Repubblica Democratica) dal 2004. In questi anni, grazie ai nostri sacrifici, tanti giovani hanno potuto realizzare la loro vocazione, 3 sono già Sacerdoti e altri già laureati e diplomati. La gioia più grande è stata la ricostruzione della Chiesa parrocchiale a Buisegha – Kamango (RdC), dove purtroppo c’è di nuovo la guerra. L’idea di realizzare l’Associazione onlus mi è proposta da un amico al ritorno dal viaggio nella Diocesi di Bunia (RdC), vissuto per 1 mese con me nel giugno 2011. Il 9 maggio 2013 l’idea diventa realtà e alcuni amici Ostunesi decidono di costituire l’Associazione onlus, affinchè questa opera di beneficenza privata possa essere ricosciuta dallo Stato Italiano. Il logo e il nome scelto parlano da soli. L’arcobaleno segno di speranza che unisce tutti i popoli nella reciproca solidarietà, con l’intercessione dello Spirito Santo, inneggiando a Dio. La finalità unica è intervenire a favore dei più bisognosi ovunque. Praticamente nel 2013-’14 con le quote dei soci e offerte varie, diano a 31 giovani di Bunia (RdC) la possibilità di studiare. Questo può avvenire anche adottando un bambino a distanza. Consapevoli del periodo difficile che noi stessi viviamo, i soci valutano la possibilità di intervenire a favore di alcune famiglie in difficoltà del nostro territorio, collaborando con altre associazioni che hanno le medesime finalità caritative. Tante gocce d’acqua riempiono quel bicchiere da porgere ai fratelli più assetati di noi… ovunque! Per informazioni, iscrizioni, adozioni a distanza o eventuali contributi rivolgersi presso la Parrocchia “Madonna del Pozzo”- Ostuni. D. FRANCO LEGROTTAGLIE MAGGIO 2014 “B Ostuni è doppiamente felice di Giacomo Mindelli ecause I’m happy…” (Perché sono felice) è il refrain del singolo Happy di Pharrell Williams, pubblicato il 21 novembre scorso ed ancora in vetta a tutte le classifiche musicali mondiali. Il video del brano, ambientato per le strade di Los Angeles, riprende non solo il celebre cantante statunitense, ma anche le esibizioni di gente comune, di ogni sesso, colore, età e condizione sociale, che canta e balla sulle note della canzone, celebrando così un vero e proprio inno alla felicità. Sulla scia del noto video di Pharrell Williams, sono stati realizzati tantissimi altri videoclip in città e paesi di tutto il mondo: New York, Londra, Parigi, etc. La nostra cittadina però è doppiamente felice, perché può vantare due video: un primo video amatoriale; ed un secondo video, professionale, realizzato dal videomaker ostunese Beppe Blasi e sovvenzionato dall’Amministrazione Comunale. Naturalmente, ben si comprende che la realizzazione di questo secondo videoclip, dal titolo “Ostuni is Happy too” (Anche Ostuni è felice), proposta dall’associazione “Progetto Skaddia” e da “Ostuni Shopping”, nasce da un intento di carattere promozionale sulla città di Ostuni, giusta delibera della Giunta Comunale del 7 aprile scorso con cui si approvava lo stanziamento di euro 2.750,00 per la sua produzione. La clip infatti riprende gli elementi caratteristici del nostro territorio, il centro storico, la piana degli ulivi e diverse attività commerciali, nonché alcuni personaggi significativi, quali il maestro Alfredo Lofino (min. 2.54), l’ex sindaco Vittorio Ciraci (min. 3.15) e il primo cittadino in carica Domenico Tanzarella (min. 4.03) che si esibisce in un’inaspettata spaccata. Sia il video amatoriale (realizzato da Giuseppe Semeraro e Michele Conenna) che quello “professionale” sono visibili su You Tube e sul sito www.comune.ostuni.br.it, nella sezione “Foto e video gallery”. Informa di Giovanna Turco, dipendente BCC Ostuni D Eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione omenica 13 aprile si è svolta presso la Biblioteca Comunale l’assemblea annuale soci (che sono più di 1.200, aumentati di quasi 150 nel solo anno 2013) della Banca di Credito Cooperativo di Ostuni per esaminare il bilancio dell’esercizio 2013 e per rinnovare le cariche sociali. La riunione è stata partecipatissima, a testimoniare l’interesse che suscita l’Istituto di Credito presso la propria base sociale. I principali risultati del bilancio dell’esercizio 2013 sono: utile oltre 963.000 euro (il più alto risultato d’esercizio fin dalla nascita della Banca, nel lontano 1957). Le Banche di credito cooperativo non distribuiscono dividendi, per cui il risultato d’esercizio comporta l’incremento del patrimonio della stessa Banca, che attualmente ammonta a 20 milioni di euro. La raccolta complessiva (ossia il danaro che i risparmiatori versano in banca) è di 134 milioni di euro, decisamente in crescita se si pensa che era di 85 milioni di euro del 2004. Ciò dimostra la fiducia che la clientela ripone nell’Istituto di Credito. Gli impieghi (ossia il danaro che la Banca concede alla propria clientela sotto forma di erogazione di mutui, aperture di credito in conto corrente, sconti commerciali, ecc.) sono cresciuti dai poco più di 30 milioni del 2004 agli attuali 73 milioni del 2013. Questo dato dimostra il sostegno che la Banca di Credito Cooperativo di Ostuni dà al tessuto economico e alle famiglie del proprio territorio, mentre altre banche riducono il credito e costringono al rientro i propri clienti. Pur osservando una rigorosa politica di contenimento dei costi la Banca, nel corso dell’ultimo anno, dopo aver installato uno sportello bancomat a Villanova, ha aperto una nuova filiale a Montalbano di Fasano, realizzando in questo modo il principio di servizio proprio delle cooperative e consentendo lo sviluppo di un territorio contiguo al nostro, dove è l’unica presenza bancaria. La nuova filiale sta già dando i primi buoni risultati ed è in costan- te crescita. Il rinnovo delle cariche ha visto, nel consiglio di amministrazione, la riconferma del Presidente, dott. Francesco Zaccaria, da due anni alla guida dell’Istituto di credito, e dei Consiglieri Francesco Moro, Angelo Legrottaglie, Mario Guagliani, Gianni Pace e a Gian Piero Calò, e il nuovo ingresso di tre donne: si tratta delle imprenditrici Giusy Tamborrino, Federica Milone ed Elena Martucci. Il collegio sindacale ha visto la riconferma del suo Presidente dott. Filippo Marseglia e della componente prof.ssa Rita Cavallo e il nuovo ingresso della dott.ssa Rosa Parisi. Nel corso del suo discorso, il Presidente ha rivolto un sentito ringraziamento al Direttore Generale Rag. Paolo Mecantonio e a tutto il Personale della Banca nonché, per il proficuo impegno, ai consiglieri che non si sono ricandidati, ossia l’imprenditore Titino Anglani, l’imprenditore di Carovigno Pietro Melpignano e il dott. Lino Argentieri di Brindisi. Un vivo ringraziamento è stato rivolto anche alla dott.ssa Madia Ciola, componente del collegio sindacale negli ultimi sei anni. Il Presidente Zaccaria ha sintetizzato il programma del nuovo Consiglio di Amministrazione, basato sullo sviluppo delle filiali (è la prima volta che la BCC di Ostuni ha quattro filiali) con, ad esempio, dotazione di un’area self alla filiale di Carovigno (per consentire le operazioni di versamento e prelievo 24 ore su 24), sull’incremento delle operazioni di piccolo e medio importo, sullo sviluppo dei prodotti previdenziali, assicurativi e di accrescimento del risparmio (come i piani di accumulo). Nella Banca di Credito cooperativo di Ostuni riponiamo tutta la nostra fiducia per uno sviluppo sostenibile e solidaristico del credito nel territorio dove sono presenti le filiali di Ostuni, Carovigno, Brindisi e Montalbano. Ne abbiamo davvero bisogno. 8 Cronaca Chiesa MAGGIO 2014 E’ Il restauro del Calvario dell’Annunziata stato presentato venerdì 11 aprile u.s. al pubblico convenuto nella chiesa di Maria Ss. Annunziata il restauro del gruppo del Crocifisso collocato nell’ultima cappella della navata destra, conosciuto come il Calvario dell’Annunziata. La scelta del giorno non è stata casuale. Don Giovanni Apollinare nel venerdì che ha preceduto la Settimana Santa ha voluto così sottolineare il valore spirituale trasmesso dall’opera, messaggio di salvezza e di speranza per gli uomini che soffrono e che possono trovare un riscatto ai dolori della vita. L’intervento di restauro, finanziato con grande generosità e con spirito di solidarietà da alcune famiglie della parrocchia, è stato realizzato nel corso di due anni dalla dott.ssa Francesca Marzano di Brindisi, sotto l’alta sorveglianza della Sovrintendenza ai Beni Storici nella persona della dott.ssa Rosa Lorusso. Alla cerimonia di presentazione sono intervenuti l’Arcivescovo mons. Domenico Caliandro, il sindaco avv. Domenico Tanzarella e in sostituzione della restauratrice, assente per motivi di salute, la sorella dott.ssa Chiara Marzano. La serata è stata introdotta dalla dott.ssa A. Moro direttrice della Biblioteca Comunale ed è stata pausata da brani musicali eseguiti da Davide Saccomanno. Il Crocifisso si può ritenere realizzato dal frate Angelo da Pietrafitta, un francescano laico vissuto nella seconda metà del XVII secolo, per affinità stilistiche riscontrabili con il Crocifisso della chiesa di San Francesco a Lequile (Le). Diverse per fattura e per qualità, le figure della Madonna e di San Giovanni, comunque prodotte dalla composita bottega che faceva capo al frate francescano, pronta a soddisfare le numerose richieste provenienti da diverse istituzioni ecclesiastiche pugliesi. L’intervento richiesto dall’opera è stato lungo e laborioso. Le tre statue erano state manomesse da precedenti restauri e si mostravano in precarie condizioni di conservazione, attaccate da insetti xilofagi che avevano letteralmente consunto le dita di San Giovanni. Il gusto estetico di un certo momento storico aveva anche attenuato il crudo e drammatico realismo dei segni della Passione, alterando la primitiva definizione delle piaghe. Per renderle meno realistiche sono state asportate, in un momento imprecisato, le elaborazioni a rilievo, tipiche della maniera di fra’ Angelo, ricavate con cartapesta, carta pergamena e con stucco lavorato, in modo da rimarcare con particolare verismo i margini sanguinolenti delle ferite sul corpo. Un procedimento analogo era stato riservato alla ferita del costato con versamento di sangue coagulato e alle numerose tumefazioni disseminate sul corpo di Gesù, anche queste livellate e appiattite. Il colorito del volto di Cristo, oscurato da verniciature posticce, è stato riportato alla coloritura primitiva, sulla quale ombreggiature blu e grigie aggravavano lo stato di sofferenza fisica. Maggiori i danni rilevati sulla statua dell’Addolorata: parte della testa era stata completamente ricostruita, aumentando la volumetria della fi- MOVIMENTO PER LA VITA gura, perché compromessa dal tarlo, ugualmente responsabile della consunzione di parti delle braccia, del piede destro, del mantello e della mano sinistra. Strati sovrapposti di porporina e di verniciature avevano modificato l’originaria lamina d’argento che rivestiva la superficie della veste sulla quale era disteso uno strato pittorico in lacca rossa del quale si è persa ogni traccia. Nel mantello sono stati individuati ben sei livelli pittorici per cui si è proceduto ad una coloritura applicata a velature e a piccoli tratteggi. Nella figura di San Giovanni, saggi eseguiti sul rivestimento cromatico degli abiti, anch’essi frutto di numerose ridipinture, hanno rivelato una primitiva colorazione in verde della veste sopra della lamina argentea e del manto in rosso sempre disteso su di una sottostante lamina argentea. Non essendo possibile ripristinare gli antichi colori, le cui tracce erano poco consistenti, il metodo seguito è stato quello di rimuovere lo sporco e le vernici successive, operazione che ha riportato alla luce la cintura e i risvolti delle maniche in foglia d’oro. Il gruppo del Calvario torna così a rappresentare l’eterno rinnovarsi della vita dalla morte, infondendo speranza e pace per quanti credono nella bellezza della creazione. Durante la manifestazione è stato presentato un opuscolo curato dalla comunità parrocchiale con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale, dell’Amministrazione Comunale e del Banco di Credito Cooperativo dal titolo Il restauro del Calvario dell’Annunziata in Ostuni. Dopo alcune riflessioni introduttive proposte dal Presidente del Consiglio regionale della Puglia, del Sindaco, dall’Arcivescovo e dalla comunità parrocchiale il testo si sviluppa ripercorrendo l’itinerario teologico della Passione, sintetizzando le vicende storiche della cappella che accoglie il gruppo del Calvario e tracciando un profilo storico ed artistico della figura di fra’Angelo da Pietrafitta. Le complesse problematiche affrontate durante il restauro sono contenute nella parte finale del testo che si conclude con un pensiero del dott. Aldo Scalera sull’esperienza del dolore. Prezioso corredo dell’opuscolo, l’ottimo commento fotografico e il progetto grafico sono stati affidati al fotografo Giuseppe Sacchi di San Vito dei Normanni. Un plauso alla sensibilità dei benefattori che oggi come ieri si fanno interpreti della bellezza e della tutela del patrimonio storico-artistico della chiesa, all’arch. Vincenzo Lorusso, membro del consiglio pastorale e consulente tecnico della parrocchia, per l’alacre e premurosa attività di coordinamento in merito al restauro e alla pubblicazione del fascicolo e infine un ringraziamento a Don Giovanni Apollinare che in continuità con quanto hanno realizzato i suoi predecessori, è costantemente impegnato nella cura e nella custodia dell’apparato liturgico della parrocchia, per consegnarlo come testimonianza di operosità e di fede alle future generazioni. ENZA AURISICCHIO RAGAZZI OSTUNESI VINCONO IL CONCORSO EUROPEO Si sono conclusi i lavori della Commissione costituita per decretare i vincitori del 27° concorso scolastico europeo dal tema “Matrimonio, vuoi unire la tua vita alla mia?”. La competizione ha visto coinvolti oltre 320 elaborati pugliesi, tra disegni, tesi letterarie, riflessioni personali e materiale audiovisivo. Ai partecipanti che hanno superato la prima selezione è stato assegnato un credito formativo, stimato in circa 30 ore di studio ed impegno per la progettazione e realizzazione; coloro che hanno invece oltrepassato il secondo vaglio della giuria si imbarcheranno per un viaggio–premio al Parlamento Europeo di Strasburgo. Novità introdotta nell’ultima edizione è l’attribuzione di un riconoscimento extra - concorsuale ad un lavoro particolarmente apprezzato dalla commissione ma non rientrante nella rosa dei vincitori. L’11 maggio presso la sala “Fellini” del Nicotel di Corato saranno premiati i ragazzi vincitori. La scelta della data non è casuale, in quanto si celebrerà anche la ricorrenza della festa della mamma. «I ragazzi hanno avuto difficoltà a rimanere sul tema, spostando l’attenzione su altre tematiche come divorzio ed omosessualità. Le argomentazioni non avevano vie di mezzo. I giovani autori hanno visto o idealizzato il matrimonio come una catastrofe, leggendo in chiave pessimistica la realtà sociale che li circonda. Si è inoltre notato un impoverimento dei valori, confusione e mancanza di punti di riferimento», ha commentato a fine lavori Maria Grazia Sasso. Il dirigente scolastico Angela Adduci afferma invece che «nonostante tutto c’è stata una notevole partecipazione da parte delle scuole, con elaborati di buon livello che hanno rivelato un’apertura significativa alle tematiche di recente discussione, come per esempio la costituzione delle coppie di fatto. Effettivamente i lavori non erano incentrati sul matrimonio, ma in particolar modo sull’amore nella sua accezione più ampia». Tra i vincitori della sezione crediti concorso europeo 2014 ci sono gli alunni ostunesi: Serena Marzio e Antonio Nisi del Liceo Classico “A. Calamo” e Adriana Pugliese e Loredana Lobefaro dell’Istituto Tecnico “J. Monnet”. (segue da pag. 1) Due giganti sugli altari (segue da pag. 1) Auguri don Settimio Il 15 dicembre 1969 viene eletto vescovo titolare di Bigastro ed ammiistratore apostolico sede plena delle diocesi di Molfetta, Giovinazzo e Terlizzi. Viene ordinato vescovo nella cattedrale di Ostuni il 15 febbraio 1970, dal cardinale Corrado Ursi, coconsacranti l'arcivescovo Nicola Margiotta ed il vescovo Achille Salvucci. Il 24 maggio 1975 diviene arcivescovo della sede metropolitana di Brindisi: sotto il suo episcopato avviene l'unificazione della diocesi di Ostuni e dell'arcidiocesi metropolitana di Brindisi. Diventa arcivescovo emerito, il 5 febbraio 2000, per raggiunti limiti di età. I suoi successori sono stati mons. Rocco Talucci (2000-2012) e l'attuale arcivescovo mons. Domenico Caliandro. *** Nel 1970 il prof. Silvio Carrino, in occasione della nomina episcopale, dedicò a don Settimio questa bella poesia: Don Settimie Menzegnore Oh ce ppriésce! Siènde li cambane cumme sunene a ffesta vedemmane, pare ca ì Pasca iosce a stu paise, ma cumme vone amare li stunise! Lu Papa, cu la ggioia jinda llu core à ffatte don Settimie Menzegnore, e Vèscheve a Molfetta l'à mannate, lassanne stu paise scunzulate. Na sse putva fà li fatte sove? E,ce a 'ngunune era scì rrompe l'ove, propria qquà bbasce era zzeppà li muse? Na nne stàvene prièvete cchjù suse? Ma ie sarà ca so' nu capacchjone!.. Ca cumme a don Settimie na nne stone, peddenne l'one fatte Menzegnore. Agghja cercà perdone a llu Segnore! Ce mu li uèchje achiute nu muménde e picca picca rete me tremende, quanda recorde, agne angulu, agne via, me fasce penzà sémbe a Segneria. E te véche a lla scola prefessore, o péte péte ca sta scive fore, o de settembre 'nnanze a lla casédda, ncugghj'alla mamma tova vecchjarédda. Sembe fuscinne, sembe tise tise, sobb'alla faccia sembe lu surrise, ciò ca descive era cu llu core, peddenne t'one fatte Menzegnore. Lu Papa ì nu crestiane de ggedizie, e benga l'ì vvenute cusse spizzie e don Settimie a nnu n'ave arrebbate, certe ca cu lla cape l'à penzate! Lu Menzegnore ì jomme de cusciénza, deve tenè lu core e tanda sciènza; e ce li manca a Don Settimie nueste? Propia a llu poste gghjuste l'one puéste. Benga lu core na mme disce vola, sièndeme, Don Settì, n'anda parola: pure mu ca sì fatte Menzegnore, nì pertà sembe a tutte jinda llu core? Cu llu penziere ì corre sembe a Stune? Ce te serve l'aiute de 'ngunune, mena nu fiscche, senza seggezzione, e nu venime tutte a pregessione. Parte cundende a chjine d'allerìa, lu Segnore t'à mmise jinda sta via; fatte curagge e mmà na tt'assermae, E l'anno prossimo anche il continuatore del Concilio, Paolo VI, verrà dichiarato santo, e questo il volere di Papa Francesco, annunciato dal Vaticano. Wojtyla e Roncalli hanno aiutato la grande famiglia cristiana ad affrontare la sfida della disaffezione dei giovani e di vaste zone dell’Occidente e la sfida della modernità. Entrambi strenui difensori della pace: la considerano una conquista indispensabile per l’umanità. Va detto che la sua realizzazione è, purtroppo, lenta e faticosa. Lo confermano, oggi, le gravi e cruente crisi in Siria ed Ucraina e l’annoso conflitto tra Israele e Palestina. Due Papi che “hanno conosciuto la tragedia del XX secolo ma non ne sono stati sopraffatti”. Sono parole di Papa Bergoglio che auspica che i due nuovi santi possano insegnarci ad addestrarci nel mistero della misericordia. Quest’ultima, assieme a gioia e speranza, vengono considerate, giustamente, le coordinate della sua azione pastorale. Francesco, il Papa più popolare della storia, parla una lingua nuova, detesta l’avanzata, in molti Paesi, del “pensiero unico”. Un uomo provvisto di un forte carisma naturale che suscita, spontaneamente, attrazione e fascinazione su cui si Criste l'aiuta chide buene assae. Vite sta fodda, uarda sti crestiane, sté ssiènde cumm'abbattene li mane? tutte pe Ssegneria, cu devuzione, so' currute qqua josce a pregessione. Ce 'ngunune sté cchjange a lla scunnuta, senza cu pènza manghe a lla veduta, lassa cu sfoga, lassa cu rrepìta, pure de priésce se chiange 'nda la vita. *** Ecco una testimonianza che gli dedica la prof.ssa Silvana Giovene Marseglia. In Sulla mia Cetra innalzerò il mio canto quelle tre o quattro volte in cui la vita ci offre l’opportunità di scegliere tra l’avere un’anima di tutti i giorni e il vivere per un ideale, se lungo la nostra strada si fa passo un uomo intelligente e per giunta innamorato dell’Assoluto, è sempre una benedizione della Provvidenza. Negli anni Sessanta in Ostuni un sacerdote autorevole, don Settimio Todisco, uomo di fede capace di dare senso ai gesti dell’esistere, serviva la sua comunità rendendosi disponibile al dialogo, all’ascolto, alla guida spirituale. In un’epoca di transizione tra il pre e il post Concilio si respirava già aria di orizzonti sconfinati, di libertà dei figli di Dio; il sacro si sposava con il profano della vita quotidiana, la responsabilità con il rischio, l’amore per la Chiesa con quello per la comunità degli uomini. Un laicato consapevole del proprio ruolo nella Chiesa e nella città degli uomini maturava un comune sentire, operava strappi con ogni forma di clericalismo, si poneva in dialogo con il mondo. Questo sacerdote profeta guardava lontano ed educava a saper leggere i segni dei tempi, a fare discernimento, a riconoscere l’irrepetibile valore del proprio tassello nel grande mosaico della storia sacra e profana, in un momento in cui le certezze interiori andavano riconquistate con fatica e coerenza. Divenuto Vescovo, l’erede diretto degli apostoli di Gesù Cristo, era normale che nel Pastore di anime prevalesse il tratto che più lo avvicinava al suo Maestro… “SI VIS” (Se vuoi…) nel quale la rispettosa libertà della scelta di seguire il Risorto, diveniva maturità di Fede, unità di intenti, comunione di servizio. Lavorare incessantemente per costruire una Chiesa incarnata nella storia degli uomini, adulta nella Fede, proiettata a definire il Volto di Cristo nel terzo millennio, è quanto di più sacrosanto si possa chiedere a chi è stato scelto dalla Provvidenza a guidare quel Resto d’Israele presente in questo microcosmo diocesano. Temo che questa Chiesa locale che negli anni spesso si è sfilacciata e dove molti vivono la solitudine della diaspora, abbia avuto un Padre che non meritava: autorevole senza voler essere autoritario, amorevole senza voler essere paternalista, suscitatore dell’eterna novità della Fede in Gesù Cristo per non avere appunto un’anima di tutti i giorni. Per noi tutti che abbiamo avuto il grande privilegio di percorrere insieme un tratto del faticoso cammino della vita, Sua Eccellenza Monsignor Settimio Todisco resta ieri come oggi sempre semplicemente don Settimio perché nella Chiesa di Dio chi siede a capotavola “sia come l’ultimo dei servitori”. innesta una profonda fede. La sua azione pastorale incarna la “rivoluzione della tenerezza” incentrata sui poveri e sui sofferenti e la radicalità del messaggio cristiano ma nel segno della gioia e della speranza. Si può ormai dire tranquillamente che la sua popolarità riveste un carattere straordinario, come straordinaria è la sua “auctoritas”. Questa la si conquista nel mondo attuale puntando nella direzione opposta alla “volontà di potenza”. La Chiesa di Francesco sa prendere l’iniziativa senza paura, sa cercare chi è lontano ed arrivare agli incroci delle strade per invitare gli esclusi. Con i suoi gesti, le sue parole, ed esortazioni, mira a costruire un modo nuovo di essere Chiesa. Però va detto, anche: più il suo aratro scava in profondità, più la terra, secca e riarsa, tende ad opporre resistenza. Fuori metafora si avverte una sorta di sorda opposizione che si alimenta e cresce “non solo nella vecchia Curia ma anche in qualcuno che non vuole perdere i suoi privilegi”. (Sono parole del Cardinale Maradiaga, uno dei più vicini a Papa Francesco). Un Papa dalla forte sensibilità verso i problemi sociali, pronto a sostenere i bisogni dei lavoratori come ha fatto recentemente difendendo i quattromila operai dell’acciaieria di Piombino a rischio chiusura. Sempre in quest’ottica è opportuno segnalare la visita di Papa Francesco nella nostra terra, a Taranto e all’Ilva, l’anno prossimo. La notizia è stata data dall’Arcivescovo della città, Mons. Santoro. (Il suo predecessore, Benedetto XVI era venuto a Brindisi nel 2008). Merita anche ricordare l’imminente viaggio di Papa Francesco in Terra Santa alla fine di maggio. (Ne avevamo già parlato su questo mensile e vi ritorniamo solo per segnalare che il Papa sarà raggiunto anche da un gruppo di pellegrini pugliesi). Non si può parlare di Papa Francesco senza soffermarsi anche su un aspetto “esterno”: la sconfinata pubblicistica sul pontefice. Questo fenomeno editoriale lo si può considerare la conseguenza di una personalità nuova “spiazzante” e analizzata senza tregua. Una rapida notazione finale. Guardando globalmente alla sua azione pastorale si ha la sensazione che nella sua “teologia del popolo” di derivazione latino-americana, una certa cultura italiana e curiale, impastata di erudizione ed elitaria quasi per antonomasia, si inserisca come un’esperienza a lui piuttosto estranea. E ancora, senza toni trionfalistici (un atteggiamento ben lontano dal suo stile sobrio e familiare) si può constatare che la Chiesa sta vivendo una nuova, autentica Primavera. MIMMO SACCO 9 RICORDI Il rituale delle benedizioni e la religiosità popolare (13ª parte) di Dino Ciccarese BENEDIZIONE DELLE ARMI E DEGLI ESERCITI PER CONTRASTARE I NEMICI DELLA CHIESA Sequenza Santo Vangelo secondo Matteo (Mt. 24,3-8; Mc. 13,3-8; Lc. 21,7-9) In quel tempo (sedutosi sul Monte degli Ulivi), i discepoli si avvicinarono a Gesù e in disparte gli dissero: Dicci quando accadranno queste cose e quale sarà il segno della tua venuta e della fine del mondo; e rispondendo Gesù disse loro: io sono il Cristo. Guardatevi che nessuno vi inganni. Molti verranno in mio nome dicendo: Io sono il Cristo; e sedurranno molti. Sentirete parlare di guerre e di pensieri di guerre. Guardate di non allarmarvi. E’ necessario che ciò avvenga, ma non è ancora la fine. Si solleverà infatti popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno epidemie, carestie e terremoti in vari luoghi; ma queste cose rappresentano l’inizio delle sofferenze. “Lode a te o Cristo. Signore non secondo i nostri peccati; né retribuiscici secondo le nostre iniquità: conosciamo da sempre la tua misericordia: perché siamo fatti eccessivamente miseri. Aiutaci Dio che sei nostra salvezza, e per la gloria del tuo nome, o Dio liberaci e sii comprensivo verso i nostri peccati, per il tuo nome. Tu sei Dio che fai solo cose mirabili, portasti nelle genti la tua virtù: liberasti col tuo braccio il tuo DEFUNTI Popolo, i figli di Israele e Giuseppe. Sappiano le genti perché il tuo nome è Dio. Tu solo l’Altissimo sopra tutta la terra, Dio mio ponili come carro e siano canna avanti la faccia del vento. Preghiamo Imploriamo la tua clemenza, Onnipotente Dio, affinché queste armi che i tuoi soldati si apprestano a cingere per sconfiggere gli avversari della fede, siano ricolme, della tua immensa benedizione, non nuocciano loro per niente; ma servano per la vittoria sulla terra e per conseguire il premio dell’eternità nei Cieli. Preghiamo Dio, ai popoli che credono in te, consenti di non essere presi da terrori, di insegnare loro le preci e che il popolo nemico si consacri a te e ti riverisca; affinché la pace consentita dalla tua pietà, renda sicuri da ogni nemico i confini dei Cristiani. Dio che contrasti la guerra e che sconfiggi con la potenza della tua difesa coloro che sperano di assalirti, aiuta i tuoi servi imploranti la tua misericordia: affinché sconfitta la violenza dei tuoi nemici, lodiamo te per l’incessabile azione della grazia. Benedicendo l’esercito si dica: Vi benedica Dio, Dio nostro. Vi benedica Dio e lo temano tutti i paesi della terra. Non sia turbato il vostro cuore, né atterrito. Fortificatevi e siate vivi e saldi. Ricevete l’armatura di Dio, affinché possiate resistere nella 4 maggio 1916 17 aprile 2014 «Io vi lascio, ma sono sicura che porterete nei vostri cuori un ricordo che non cancellerete mai». Donna di una fede incrollabile, ricca di sani valori morali, religiosi e sociali. La sua infinita bontà e la sua grande generosità si sono diffuse per tutta la città di San Benedetto. La famiglia ed i suoi cari erano alla base della sua esistenza e del suo amore e, pur nella sofferenza, non dimenticava quelle persone che erano state più sfortunate di lei. Un ricordo ed una preghiera perché possa riposare fra le braccia della Mamma di tutte le Mamme. I tuoi cari ved. Tanzarella amante della vita, piena di entusiasmo per il futuro che immaginava in Ostuni, ha sempre reagito con forza e con determinazione ai momenti critici, infondendo fiducia e ottimismo ai suoi cari. Irene con i figli Giulia e Roberto e Manfredi con la moglie Adriana e i figli Paolo e Silvia, conserveranno immutato nel tempo il suo sorriso, la sua dedizione per la famiglia, la sua grande voglia di vivere. ANNIVERSARI RICCARDO APRILE 16 aprile 1989 16 aprile 2014 È giunto il 25° anniversario della morte di GIUSEPPE TANZARELLA Con affetto Natalia Signore, leggi nei nostri cuori e nei nostri pensieri il dolce ricordo che conserviamo per il nostro caro e trasmettilo a lui che vive nella Grazia del Padre per la sua vita terrena che da tutti viene ancora ricordata integerrima, onesta e virtuosa; osserva le lacrime dei nostri occhi per il dolore ed il ricordo dolcissimo che conserviamo, malgrado il trascorrere del tempo. Giuseppe, ripensa ai giorni vissuti insieme a noi e continua a proteggerci dal Cielo affinché anche noi possiamo giungere alla meta divina in perfetta sintonia con quell’amore che non ci hai mai risparmiato. Un affettuoso abbraccio dai tuoi cari: tua moglie Domenica, i figli Lina, Anna e Matteo, i generi Enzo e Nicola, la nuora Lucia ed i magnifici nipoti. 6 giugno 2005 La signora 6 giugno 2014 MARGHERITA SANTORO Costantemente rivolgiamo il nostro pensiero e le nostre preghiere affinché tu possa dimorare nella Patria Celeste ed ottenere dall’Eterno Iddio benedizioni per noi che continuiamo a vivere su questa terra. La tua gioia nel godere l’amore del Padre è anche la nostra gioia che ci dà la forza di vivere. La moglie Giovanna, il figlio Gianni, la nuora Antonella, il nipote Simone lo custodiscono nei propri cuori con immenso amore. Una Santa Messa di suffragio verrà celebrata nella chiesa parrocchiale di San Luigi Gonzaga venerdì 6 giugno 2014 alle ore 19,00. 6 maggio 1974 Aprile 2006: Sua Eccellenza l’Arcivescovo Rocco Talucci incontra la Redazione nella sede de Lo Scudo; Sandro Massari è il secondo da sinistra. vedova Mataresse si è spenta il 27 aprile u.s. Lascia un vuoto incolmabile nei figli Manuela, Giovanna e Silvio, nel genero Andrea, nella nuora Rosaria, nei nipoti Aldo, Giorgia, Enzo, Sara e Davide, nel fratello Peppino e nella sorella Teresa e i nipoti tutti. La nipote Giorgia così ricorda la nonna: Rossetto rosso, scarpe alte, una donna estroversa e stravagante a noi piace ricordarti così. La tua storia è una bella storia di vita e non basterà una lettera per descriverla. I tuoi consigli saggi e pacati, le tue domande curiose, la tua pazienza inaudita, il tuo essere modesta e sicura, il tuo gusto per il bello resterà nei nostri cuori e continueremo a custodire tutto ciò come un tesoro che continuerà a far parte di noi, e sarà un modo per averti più vicina. Qui tutti hanno qualcosa da raccontare sul tuo conto, sono nostalgici, ma io so che tu non vorresti fosse così, già immagino il tuo volto dispiaciuto. Mi ha sempre affascinato il tuo modo di guardare il mondo, dicevi di essere alla ricerca della verità e allora, adesso, prometti di guidarci, di continuare a essere con noi la sera qui a casa tua, sii con noi sempre perché noi continueremo ad essere al tuo fianco e a fare tutto quello che prima facevamo con te. Fai buon viaggio e abbi cura di splendere. FELICE GHIONDA sarto BENEDIZIONE DEI FANCIULLI “Ti chiediamo Onnipotente Dio, di degnarti benedire questi fanciulli, per i quali imploriamo la tua clemenza e con la forza dello Spirito Santo fortifica i loro cuori, santifica e decora con purezza di costumi la loro vita, proteggi e informa le loro coscienze con opere buone, dispensa fortunate occasioni, concedi pace, elargisci salute, dona carità, difendili sempre (con la tua protezione e forza) da tutte le diaboliche e umane insidie. Preghiamo Signore Gesù Cristo, tu che abbracciavi i fanciulli a te offerti e che venivano da te (il sacerdote impone le mani sul capo dei fanciulli) e benedicevi imponendo le mani sopra di loro, dicendo: “lasciate che i fanciulli vengano da me e non glielo vietate; tale è infatti il Regno dei Cieli e i loro Angeli vedano sempre il volto di mio Padre”, ti imploriamo di assicurare al fanciullo/a presente soprattutto l’innocenza ed ai loro familiari la devozione. Con clemenza benedicili oggi per il tramite del mio ministero, affinché progrediscano sempre nella tua grazia e misericordia e pervengano felicemente al traguardo desiderato; per te Salvatore del mondo. La benedizione di Dio Onnipotente, del Padre, figlio e Spirito Santo scenda su di voi, vi custodisca e diriga e rimanga sempre con voi”. Prof. SANDRO MASSARI Signore Gesù, oggi hai chiamato a te Sandrino, che ha vissuto la sua vita moltiplicando i talenti da te ricevuti. È stato testimone fedele del tuo amore; ha scelto, come diceva Paolo VI, la Politica come testimonianza migliore della carità. Ha vissuto tutti i suoi giorni nell’esprimere la fede ordinando le cose terrene secondo Dio. La sua testimonianza diventi esempio per tutti di fedeltà al Vangelo e di amore alla propria comunità civile ed ecclesiale. (Preghiera letta da Lucia Marseglia durante il funerale). + 25 aprile 2014 Ha dedicato la sua vita alla famiglia e al lavoro. Ha sofferto moltissimo per la perdita del marito prima, degli adorati figli Tonino e Bruno, della nuora Franca e del genero Giulio. Siamo sicure però che risorgerà in Paradiso nello splendore della gloria di Gesù, tenendosi per mano con i suoi cari. Le tue figlie Pina ed Anna, il genero Titino, la nuora Maria, i nipoti ed i pronipoti che non potranno mai dimenticarti. 2 giugno 2002 2 giugno 2014 Malgrado gli anni passino velocemente il mio pensiero è rivolto sempre a Te, a mamma e a Peppino ed è impossibile dimenticarvi. Mi mancate tanto BENEDIZIONE DELLA BANDIERA DI GUERRA – BANDIERA MILITARE “Onnipotente sempre eterno Dio, che sei la benedizione di tutti quanti e la forza dei trionfanti; accogli benevolo le preghiere della nostra pochezza e santifica con celeste benedizione questa bandiera, preparata per uso bellico; affinché sia efficace contro le nemiche e ribelli nazioni e forte della tua protezione, incuta timore al nemico del popolo cristiano e mercè i tuoi Santi intercessori, sia fondamento e sicura fiducia nella vittoria. Tu infatti sei Dio, contrasti le guerre e assicuri l’ausilio del celeste aiuto a coloro che sperano in te. Si asperga e a chi è consegnata in mano si dica: Prendi la bandiera santificata dalla celeste benedizione e possa intimorire il nemico del popolo cristiano; Dio ti dia la grazia che nel suo nome ed onore, possa potentemente incunearti incolume e sicuro tra i nemici”. ISABELLA LACORTE MARIA CALABRESE N.D. NINETTA GIOVENE circostanza sfavorevole ed in ogni caso rimanere fermi. Tenete perciò armati i vostri lombi nella verità; indossate la corazza della giustizia ed incamminatevi per la promozione della pace Evangelica. Sempre agendo secondo la fede, con la quale possiate eliminare tutte le malevoli armi ed indossare l’elmo della salvezza e la spada che è lo spirito e la parola di Dio”. Giovedì Santo 17 aprile si è addormentata nel Signore Giovedì 6 marzo 2014 in San Benedetto del Tronto, con l’animo sereno e circondata dall’amore dei suoi cari, ha raggiunto il Cielo A Padova il 15 aprile scorso ci ha lasciato all’età di 91 anni la MAGGIO 2014 6 maggio 2014 «Coloro che ci hanno lasciato non sono degli assenti, sono solo degli invisibili. Tengono i loro occhi pieni di gloria puntati nei nostri pieni di lacrime» S. Agostino TITINO CAVALLO Lieve è il ricordo delle tue carezza perché breve è il tempo che ci hai dato. Forte è la tua assenza ma più forte è il tuo richiamo d'amore che scandisce ogni battito del nostro cuore. Carmela, Domenico con i piccoli Pietro ed Edoardo. 8 maggio 2008 8 maggio 2014 È stato ricordato il 6° anniversario della scomparsa di CARMELO PACIFICO Non è possibile dimenticare chi si è amato tanto e noi ti abbiamo amato enormemente perché sei stato un esempio luminoso di onestà, correttezza e garbo. Dal cielo dove il Signore ti ha chiamato per avvolgerti nel suo eterno amore, ricordati dei tuoi cari e proteggili lungo il loro cammino; fa che essi camminano sempre nella pace e che non vacilli mai il loro piede e prega la Vergine che venga allontanato da loro ogni sorta di male. La moglie Lucrezia, i figli ed i nipoti lo custodiscono nel proprio cuore ed elevano preghiere. 22 maggio 2012 22 maggio 2014 Dott. GINO MILONE Quando eri con noi ci hai donato i valori più belli, ora invece ci hai lasciati per un mondo certamente migliore dove tutti ti sorridono, dove non ci sono più sofferenze fisiche ma solo tanta serenità e beatitudini. Ti ricordiamo con immutato affetto tua moglie Antonietta, i tuoi figli Adele con Piero, Marilena con Fabio, Angela con Bonaventura, Domenico con Valentina, Guido e gli adorati nipoti. Una S. Messa sarà celebrata sabato 24 maggio 2014 alle ore 19,00 nella chiesa di San Luigi Gonzaga. 10 CRONACA BREVE MAGGIO 2014 E’ Calcio: campionato concluso di Tonino La Centra calato il sipario sulla 23ª edizione del massimo torneo regionale, ”L’Eccellenza”, interpretato dall’Ostuni Sport sin dalla sua istituzione nel lontano 1991. Durante tutti questi anni, per il sodalizio ostunese, ci sono state più rose che spine. Una sola retrocessione avvenuta nell’anno successivo alla sua istituzione e in seguito, tutti ottimi piazzamenti e promozioni nella serie superiore fino al campionato di serie “D” del 2011, anno in cui avvenne la sciagurata radiazione per mancata iscrizione al campionato di Eccellenza. E mentre tutti gli sportivi credevano che il calcio nella “Città Bianca” sarebbe scomparso, ecco, come per incanto, si ricominciò a parlare di calcio, non più come Ostuni Sport, ma come ASD Ostuni 1945. Il merito lo si deve ad un calciofilo, l’avvocato Luca Marzio, che acquistò il titolo di 1ª categoria dal Montalbano nel 2011 e vinse il campionato. Partecipò al campionato di Promozione nel 2012 e per l’ottimo piazzamento viene ammesso per la 14ª volta nel massimo torneo regionale. Ma tornando all’attualità, il campionato appena concluso si è dimostrato essere uno dei più difficili della sua storia. E’ stato un torneo avvincente. Ha avuto la meglio il Gallipoli con tre punti di vantaggio sull’Andria. Ma in partenza erano ben più le squadre che avrebbero meritato il salto di categoria, dal Mola al Molfetta, dalla Virtus Francavilla al Vieste e al Casarano. Anche l’Ostuni, partito in ritardo con la preparazione, ma rinforzatosi strada facendo, avrebbe potuto dire la sua. Almeno avrebbe potuto far parte di quel gruppetto di squadre che parteciperanno ai play-off se avesse avuto più continuità nei risultati. Infatti a partite disputate ad alto livello, (vedi la vittoria sul blasonato Andria, sulla Virtus Francavilla, sul Vieste, il pareggio conseguito contro il Casarano, le ottime prestazione contro il Gallipoli), hanno fatto seguito partite, contro squadre modeste, disputate senza mordente, senza carattere, senza voglia di voler far bene. Eppure gli ingredienti, se così li vogliamo chiamare c’erano. In porta aveva Francesco Musacco, uno dei migliori portieri della categoria; una D Notizie flash di Danilo Santoro difesa attrezzatissima con elementi di categoria superiore come Ciaramitaro e Camassa; centrocampisti del calibro di Quaresimale e Giorgetti; gli attaccanti Volpicelli e Turitto che in due hanno messo a segno più della metà dei gol realizzati dall’intera squadra, senza contare i giovani Zizzi, Solidoro, Caputo e quant’altri. E allora ci si chiede perché la squadra ha retto atleticamente fino in fondo, ma non ha saputo interpretare mentalmente come gestire partite molto facili. Si notava in alcuni giocatori uno stato abulico, di discontinuità: in una equipe che si rispetti soltanto uno poteva far cambiare questo stato di cose e questi era l’allenatore. Luciano Bruni, allenatore dell’ASD Ostuni 1945, ex giocatore di alte qualità, oltre a saper preparare le partite a seconda degli avversari che incontra, oltre a saper preparare gli schemi, oltre a saper preparare i giocatori atleticamente, la dove non esiste un preparatore atletico, ma, ed è la cosa più importante deve saper gestire nel migliore dei modi uno spogliatoio che nel caso dell’ASD Ostuni 1945 stava dando segni di insofferenza. L’allenatore, considerato da tutti il padre dei calciatori, colui che deve dare l’esempio a tutti, è colui che dopo tutte le gare e gli allenamenti deve rendersi conto dello stato psico fisico degli atleti. Ciò il buon Luciano Bruni non lo ha fatto, ma siamo certi che in seguito lo farà, ad Ostuni ha fatto la sua prima esperienza da allenatore di queste categorie. Ha tutte le carte in regola per essere un ottimo tecnico. In chiusura, proponiamo,in sintesi,ai nostri assidui lettori,un quadro completo del campionato appena trascorso.Nelle gare dei play-off, l’Andria,seconda classificata incontra in casa propria il Molfetta quinta classificata, mentre il Mola, terzo classificato incontra in casa propria il Casarano quarto classificato. Le squadre si incontrano in una partita unica con eventuali tempi supplementari. In caso di parità passa al turno successivo la migliore classificata in campionato. Il seguito dei risultati dei play-off ed il risultato dei play-out al prossimo numero de “Lo Scudo”. ue anni di energia elettrica praticamente gratis, 22.000 euro di ammanco alle casse dell’ Enel. I carabinieri della Stazione di Ostuni hanno tratto in arresto in flagranza di reato per furto aggravato continuato in concorso, due fratelli ostunesi, nelle vesti rispettivamente di legale rappresentante della ditta “Petrol Service Esso” e gestore del distributore di carburanti denominato “Menga Petroli”, sulla strada fra Ostuni e Carovigno I militari, nel corso di verifiche effettuate con il personale ispettivo dell’Enel, hanno accertato che i due, mediante l’apposizione di magneti, avevano manomesso due contatori elettronici per l’erogazione di elettricità di proprietà di “Enel distribuzione S.p.A. I magneti sono stati sottoposti a sequestro. Dopo le formalità di rito, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, gli arrestati sono stati condotti le presso rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari. *** intervento della Corte Costituzionale, che ha modificato le linee guida della legge Fini-Giovanardi, ha permesso a cinque ostunesi arrestati nell’operazione Pantera (marzo 2012) di ottenere uno sconto di pena in appello. Caduta l’equiparazione dell’"erba "alla cocaina, i presunti spacciatori di mariuana hanno ottenuto, così, la revisione della loro condanna in primo grado. *** apinata, il 2 maggio scorso, la sede del Banco di Napoli in Via Vittorio Continelli: due malviventi armati di pistole giocattolo hanno fatto irruzione in banca dopo le 16, in prossimità dell'orario di chiusura, dopo essersi creati un varco da un locale attiguo a quelli dell'istituto di credito. *** carsa illuminazione del centro storico: l’Associazione “Salviamo Il Bianco” interroga l’amministrazione Comunale. Attraverso una lettera dai toni estremamente pacati ed ispirati ad un senso di leale collaborazione, gli associati chiedono al sindaco Domenico Tanzarella e agli Assessori competenti, un intervento mirato per risolvere il problema. in particolare verso Viale Oronzo Quaranta, la cinta muraria e la parte sovrastante la stessa, con affaccio panoramico. Grave, secondo i rappresentanti di “Salviamo Il Bianco” è soprattutto la situazione di buio presente nella zona del- L’ R S F CESTISTICA OSTUNI: INIZIANO I PLAY OFF di Domenico Moro Antonio Caloia, espulso nell’ultima inalmente i tanto sognati partita di campionato, che dovrà sconplay off sono arrivati: la luntare due turni di squalifica, e Carlo ga cavalcata di Morena e comMenzione, infortunato proprio nell’ultipagni giunge al momento decisimo turno di campionato. Assenze pevo della stagione. Dopo aver santi per il roster della Città bianca terminato la regular season del che dovrà ricorrere a tutta la sua especampionato regionale di serie C rienza ed al calore della sua tifoseria di basket, la Cestistica Ostuni, per superare questo primo ostacolo giunta al secondo posto a soli che si presenta abbastanza ostico e due punti dalla capolista e neo pieno di insidie. promossa Udas Cerignola, si tufLa formazione biancorossa naturalfa nella nuova avventura che la mente ha dalla sua lo sfavore dei provedrà impegnata nei quarti al nostici, non avendo nulla da perdere, meglio di due vittorie su tre conma tutto da guadagnare cercando di tro la Cestistica Barletta, formaben figurare dopo un girone di ritorno zione guidata da coach Gino Dequasi del tutto negativo, cercando angni, che ha terminato la sua avcora una volta come già accaduto in ventura stagionale al nono pocampionato di creare e mettere in diffisto in classifica dopo aver dispucoltà i ragazzi di Beppe Vozza per tentato un girone di ritorno abbatare un eventuale sgambetto alla Cestanza deludente (nove gare con stistica Ostuni che gode dei favori dei sette sconfitte). Mimmo Morena pronostici, essendo sulla carta una squaE’ una formazione, quella barlettana, che può vantarsi di avere fra le proprie fila Diego dra di caratura superiore ai barlettani. Onetto, un classe ‘73 che durante l’arco della stagione ha La prima gara dei play off ha visto un inizio combattuto fra avuto una media punti di 23,7 e che gli sportivi della Cit- i due quintetti con gli ospiti desiderosi di ben figurare nel tà bianca ricordano bene per il suo passato da avversario palasport ostunese, ma i ragazzi gialloblu, pur privi di Casempre combattivo e sempre decisivo sul rettangolo di loia e Menzione hanno iniziato a gestire tranquillamente la gioco; inoltre i bravi ed agguerriti Maurizio Vorzillo, Pino partita e per il Barletta è stata notte fonda, anche se gli Auricchio, Nicola Degni, Gianluca Balducci e la guardia ospiti hanno tentato con qualche fallo al limite di innervoGatta che rientra dopo due giornate di squalifica, che si- sire Morena e compagni, ma i gialloblu non sono caduti nella trappola portando a casa la vittoria (98 – 73). curamente daranno il loro valido contributo. Nelle due gare di campionato Menzione e compagni han- Giovedì 8 maggio si replica in quel di Barletta e sarà il no vinto entrambe le partite, al Pala Gentile i barlettani rettangolo di gioco a dare il suo verdetto e se sarà necessfiorarono il colpaccio dopo una gara tiratissima fra i due sario la Cestistica ha dalla sua la possibilità di giocarsi la quintetti, mentre in quel di Barletta fu necessario ricor- gara decisiva al Pala Gentile, per decretare la formaziorere all’over time per sancire la vittoria dei ragazzi di Bep- ne che andrà alle semifinali di questi play off per affrontare la vincente fra Diamond Foggia – Technoacque Fasape Vozza. I gialloblu nelle prime due gare non potranno utilizzare no. R Un impegno per gli amministratori e iceviamo pubblichiamo questa foto commentata da parte di un giovanissimo lettore: “Ecco cosa resta in Villa ad Ostuni lì dove c'erano i giochi per noi bambini!!!!”. Antonio Francesco Sallustio. Lo so che è il figlio del direttore di questo giornale, che sono io, ma la sua segnalazione interessa tutti i bambini ostunesi e che passano ad Ostuni le vacanze. Speriamo che venga al più presto ripristinato il parco giochi della Villa comunale dove il passaggio dei vandali ha lasciato solo una specie di patibolo al posto delle altalene. (F.S.) la Cattedrale e del suo caratteristico campanile. *** arà un mese davvero intenso per il Centro Sportivo Italiano, comitato di Ostuni. L’11 maggio in Piazza Libertà ci sarà il “Csi Day”, una giornata interamente dedicata al connubio bambini e sport. Inoltre per i 70 anni del Centro Sportivo Italiano ci sarà un appuntamento memorabile sabato 8 giugno: l’incontro in piazza San Pietro con Papa Francesco. A questo appuntamento sarà presente anche una delegazione che partirà dalla Città bianca *** E’ previsto per il 4 giugno il rinnovo del consiglio direttivo e del Collegio sindacale dell’Unitre di Ostuni. Ecco il programma delle prossime settimane, il venerdì alle 18,30 in biblioteca: il 9 maggio “Assassini, duelli e briganti-Note storiche sui crimini ostunesi dal XVI al XIX secolo” con l'Avv.Gianmichele Pavone, cultore di storia locale; il 16 maggio, “Voci e immagini della Puglia” - Prof.ssa Milena D'Amore; il 23 maggio, “Coltivare la passione per le cose belle e buone-L'esempio di Nicoletta Petrachi” a cura della Prof.ssa Luisa Prudentino (Università del Salento); il 30 maggio, “Francesco Trinchera, storico dell'economia e patriota-Una nuova stagione di studi” Prof. Pierangelo Buongiorno (Università del Salento); il 6 giugno, “Un triennio si chiude e...” con il Prof. Lorenzo Cirasino (Presidente UNITRE. *** Giovedì 15 maggio alle 18.30 al Cinema Roma, il Concerto di primavera lirico sinfonico della Soc coop "Il pentagramma" concluderà la stagione concertistica del Comune (Ingresso gratuito). *** Dal 13 al 16 maggio nuovo appuntamento con il concorso nazionale musicale intitolato alla memoria di Antonio Legrottaglie (1979-2001). Il 13 alle 19 serata inaugurale al Cine Teatro Roma con l'esibizione dell'orchestra giovanile "S.G. Bosco", vincitrice del 3° Premio al Concorso Nazionale "Mennella" di Ischia, due brani assieme al Coro Legrottaglie ed esibizione di diversi ospiti. Il 16 alle 17 sempre al Cinema serata di premiazione con le esibizioni delle orchestre vincitrici e assegnazione Premi e borse di studio *** S Sabato 17 maggio alle 18:30, Biblioteca comunale, Auditorium “G. Semerano” la Sala Studio della Biblioteca comunale, verrà dedicata alla memoria del prof. Luigi Greco “custode del sapere senza tempo, affinché resti segno tangibile della continuità delle nostre radici storiche”. *** Si concludono gli appuntamenti con la lettura dell’Inferno di Dante (21 maggio alle 18,30 in biblioteca) e con “Una serata all’opera, una serata in concerto”, organizzate dal tenore Joe Fallisi: il 12 maggio allo Slow Cinema alle 21 “Il barbiere di Siviglia” diretto da Claudio Abbado, il 19 alle 21 lo storico concerto di Fabrizio De Andrè al teatro Brancaccio di Roma. Un gruppo di appassionati ha rivolto alla futura Amministrazione una petizione perché possano proseguire le letture di Dante con il Purgatorio ed il Paradiso. OGGI SPOSI Mercoledì 23 aprile 2014 ROMANO PENTASSUGLIA e MARGARYTA KALASHNYKOVA Mensile Cattolico d'Informazione Anno XCII - Numero 5 - MAGGIO 2014 Corso G. Garibaldi, 129 - 72017 Ostuni (Br) Tel./Fax 0831.331448 [email protected] Part. IVA 00242540748 Associato UNIONE STAMPA PERIODICA ITALIANA Iscritto alla FEDERAZIONE ITALIANA SETTIMANALI CATTOLICI Abbonamento annuo: € 20,00 Estero: € 50,00 - C.C.P. n. 12356721 Aut. Trib. Br n. 38 del 21.7.1956 - Iscriz. R O C n° 5673 Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/2/2004 n° 46) Art. 1, comma 1, S1/BR - Filiale di Brindisi Aut. Filiale Poste Brindisi - Pubbl. inf. 45% Direttore Responsabile: Ferdinando Sallustio Redazione Enza Aurisicchio - Gianfranco Ciola - Domenico Colucci Paola Lisimberti - Giacomo Mindelli Gianmichele Pavone - Alfredo Tanzarella jr. 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