Il trading online: un asset del mercato finanziario
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Il trading online: un asset del mercato finanziario
Il trading online: un asset del mercato finanziario italiano L L’articolo si focalizza sui risultati di un’analisi, promossa da Borsa Italiana, sui trader online. Emerge la fotografia di un settore che si è rivelato capace di profonde innovazioni e che oggi si trova a dover fronteggiare le nuove sfide poste dal contesto economico fortemente incerto. La significativa presenza di trader onli- verso la fine del decennio grazie all’a- ne è ormai da più di un decennio una zione di una pluralità di fattori, sia peculiarità, anche nel confronto inter- congiunturali che strutturali. Le priva- nazionale, dei mercati italiani e del si- tizzazioni di importanti aziende italia- stema dell’industria finanziaria che ne e i corsi azionari in rapida crescita, gravita intorno alla Borsa. In particola- sospinti anche da quella che si sarebbe re il trading online, ovvero la negozia- rivelata la bolla Internet, avvicinano in zione di strumenti finanziari via Inter- modo repentino molti italiani ai mer- net da parte di persone fisiche nell’am- cati azionari. L’attitudine comporta- bito della realizzazione dei propri in- mentale fai da te, piuttosto diffusa vestimenti personali, aggrega in Italia presso l’investitore retail domestico, fa una nicchia di soggetti la cui operati- sì che prevalga l’investimento diretto vità si caratterizza per un elevato con- rispetto a quello realizzato attraverso i tenuto di professionalità dal punto di prodotti del risparmio gestito. La mi- vista dell’ampia gamma di prodotti fi- crostruttura del mercato italiano, la nanziari negoziati, dell’elevata fre- sua elevata elevata liquidità e i ridotti quenza di negoziazione, delle tecnolo- costi di negoziazione si rivelano parti- gie di trading messe loro a disposizio- colarmene adatti ad accogliere l’opera- ne e della competenza finanziaria ac- tività di questi soggetti. Infine, rilevan- quisita. Questa tipologia di attività na- te è stata anche la presenza di alcuni sce a metà degli anni Novanta, quando intermediari che hannno saputo coglie- il mercato italiano diviene elettronico re questa opportunità di business fa- e la Borsa consente alle Sim la connes- cendo importanti investimenti sia dal sione ai sistemi di negoziazione anche punto di vista delle piattaforme di ne- attraverso elaboratori. Già dal 1995 i goziazione che della formazione finan- primi operatori iniziano a offrire servi- ziaria. L’innovazione tecnologica, che zi assimilabili al trading online1 e il fe- ha in questi anni cambiato in modo si- nomeno si sviluppa in modo accelerato gnificativo i mercati finanziari globali, 1 24 1·2013 Alessandra Franzosi Borsa Italiana Spa Directa Sim, il primo operatore a offrire una piattaforma di trading online, nasce infatti nel 1995. è stata ovviamente la condizione ne- co del trading online si è fatta promo- cessaria affinché, all’interno dell’indu- trice, nel corso della seconda metà del stria finanziaria domestica, potesse na- mese di settembre 2012, di un’indagi- scere e svilupparsi questo settore. Do- ne estensiva presso un campione di tra- po i primi anni di rapida crescita, nel der non saltuari definiti come coloro corso dell’ultimo decennio il trading che nel corso degli ultimi 12 mesi: (i) online ha conosciuto un fisiologico pro- hanno utilizzato Internet per la nego- cesso di consolidamento, con una forte ziazione di strumenti finanziari; (ii) fidelizzazione dei trader e una razio- hanno effettuato, in media, almeno nalizzazione dell’offerta di servizi che due negoziazioni al mese. ha visto affiancarsi agli storici interme- L’indagine è stata realizzata diari italiani anche operatori specializ- in collaborazione con i princi- zati di matrice internazionale. Nel 2011 pali broker online italiani che il business del trading online in Italia hanno sollecitato direttamen- si stima abbia intermediato più di 34 te i loro clienti. Sono state realizzate milioni di ordini, su mercati azionari e un totale di 558 interviste, 340 delle dei derivati, europei e americani2. quali da day trader e 218 da trader che Nel 2012 continua a rappresentare ol- pur essendo attivi non dichiarano un’o- tre il 20% degli scambi su mercati azio- peratività giornaliera3. A questa survey nari italiani. Per questa ragione Borsa è affiancata una ricerca che approfon- Italiana è tornata dopo alcuni anni ad disce il tema degli investitori in azioni, analizzare gli investitori privati che cioè di coloro che con finalità di rispar- operano sui suoi mercati. Nello specifi- mio hanno azioni in portafoglio in mo- Il 94% dei trader online è maschio fig. 1 Una stima dei trader online Conti di e-trading(1) Conti e-trading aperti 6,5 milioni Conti e-trading attivi 560.000 Cassettisti 385.000 Attivi 155.000 Day 18/20.000 1,2% propense al TOL 8% investitrici e utilizzatrici di Internet banking 60% utenti di Internet Famiglie con decisore finanziario(2) TOL su totale famiglie 0,55% [+/-0,16%] 93% famiglie bancarizzate 110.000 [+/-30.000] (1) Eseguiti al semestre: 1/12 Cassettisti; 13-200 Attivi; oltre 200 Day & Heavy. Fonte: eFinance Outlook (2011) (2) Intervallo di confidenza con errore statistico al 99%. Per “Propense al TOL” si intendono le famiglie che hanno manifestato un elevato interesse per la negoziazione online di prodotti finanziari. Fonte: Analisi di Borsa Italiana su dati GfK Eurisko - Multifinanziaria Retail Market, 2012 2 La quantificazione dei volumi del trading online è effettuata a partire dalla banca dati TOLIS (Trading Online Intelligent System) che dal 2008 e con frequenza mensile aggrega l’operatività online realizzata attraverso sei tra i maggiori broker online italiani (Directa Sim, FinecoBank, IWBank, Nuovi Investimenti Sim, Sella.it, WeBank). 3 La survey è stata realizzata attraverso un questionario Internet e con il supporto di GfK Eurisko. L’introduzione di una soglia minima di operatività è stata prevista nella convinzione che al di sotto di questa il profilo e le caratteristiche del trader online non siano differenziali rispetto a quelle degli investitori in azioni. 1·2013 25 fig. 2 Profilo socio-demografico TOTALE TOL (n=558) (1) Day Trader Trader Attivi (n=340) (n=218) Una stima del numero dei trader online Come per tutti i fenomeni che interessano un numero limitato di soggetti sul- AREA GEOGRAFICA Nord-Ovest Nord-Est Centro Sud e isole l’intera popolazione, la quantificazione 46% 21% 18% 15% 46% 20% 19% 15% 45% 24% 17% 14% della diffusione presso i risparmiatori dei trader online è piuttosto complessa e inevitabilmente soggetta a errori di stima non trascurabili. Nonostante ciò, SESSO Uomo Donna 94% 6% 94% 6% 94% 6% sembra comunque interessante proporre due tipologie di statistiche al momento disponibili e che paiono evidenziare ETÀ 18-34 anni 35-44 anni 45-54 anni Oltre 54 anni 9% 27% 29% 35% 7%* 27% 30% 36% 14%* 27% 27% 32% una certa coerenza. Partendo dai dati relativi alle famiglie che investono in azioni, è possibile individuare come prima proxy dei trader online coloro che hanno utilizzato di recente Internet per ne- *Differenze statisticamente significative rispetto al totale. Fonte: Indagine TOL Borsa Italiana, Settembre 2012 goziare azioni. Si tratterebbe di circa 110 mila nuclei familiari. Il dato sulle fami- do diretto. Grazie ad essa, è stato pos- glie consente anche la quantificazione sibile mettere in luce le peculiarità dei di bacini di prossimità del fenomeno: trader online nonché stimare una pos- l’1,2% delle famiglie (circa 250 mila) ha sibile penetrazione del fenomeno sul dichiarato infatti di essere interessato a totale degli investitori italiani 4. negoziare online strumenti finanziari fig. 3 Distribuzione territoriale dei trader online 47,5% 1,8 NORD OVEST • Milano 13,8% • Torino 6,3% • Genova 3,8% 10,8 30,3 10,0 4,7 7,7 21,7% 2,2 7,7 NORD EST 2,9 7,3 1,3 17,9% CENTRO • Roma 14,7% 6,1% SUD E ISOLE 3,6 4,1 1,6 2,0 2,2 Fonte: Indagine TOL Borsa Italiana, Settembre 2012 4 Gli investitori in azioni sono descritti utilizzando i contenuti dell’Osservatorio Multifinanziaria Retail di GfK Eurisko che da 25 anni raccoglie informazioni sulle scelte finanziarie delle famiglie italiane attraverso la realizzazione di 5.000 interviste ogni anno, rappresentative di circa 20 milioni di nuclei familiari. I contenuti della ricerca sono disponibili al seguente link: http://www.borsaitaliana.it/borsaitaliana/ufficio-stampa/comunicati-stampa/2012/ricercaretail.htm. 26 1·2013 fig. 4 mentre l’8% (ovvero circa 1,6 milioni di Profilo socio-demografico(2) famiglie) dichiara di utilizzare l’Internet banking. La seconda fonte informativa TOTALE TOL (n=558) considera invece i conti di e-trading e individua in Italia circa 560 mila conti attivi, ovvero conti che presentano almeno una operazione di negoziazione. Di questi circa 180 mila mostrano un’operatività non saltuaria e sono quelli più coerentemente assimilabili al mondo del trading online. Di questi circa 18/20 mila evidenziano un’operatività giornaliera e sono riconducibili ai cosiddetti day trader . 5 Profilo dei trader online I risultati della survey confermano che dal punto di vista delle caratteristiche socio-demografiche, i trader online (TOL) presentano delle indubbie speci- PROFESSIONE Lavoratore autonomo Trader online Lavoratore dipendente Dirigente, alto funzionario, quadro Impiegato, insegnante Altre posizioni non professionali Day Trader Trader Attivi (n=340) (n=218) 40% 19% 38% 51% 28%* 26%* 23% 4%* 56%* 13% 21% 8%* 14%* 21%* 32%* 22% 23%* 21%* TITOLO DI STUDIO Elementare/media inferiore Media superiore Università 9% 48% 43% 8% 51% 41% 10% 45% 45% REDDITO NETTO FAMILIARE > 2,500 euro al mese < 2,500 euro al mese 57% 40% 58% 38% 56% 42% PATRIMONIO FAMILIARE > 100 mila euro all’anno < 100 mila euro all’anno 57% 36% 60% 33% 54% 42%* *Differenze statisticamente significative rispetto al totale. Fonte: Indagine TOL Borsa Italiana, Settembre 2012 ficità. Ben il 94% dei TOL è un uomo. Il 43% è laureato e il 40% è un lavoratore autonomo (51% tra i day tarder, il Nel 64% dei casi i TOL hanno più di 45 28% dei quali dichiara di essere trader anni, percentuale che era meno del 50% di professione); il 57% dichiara di ave- in una precedente indagine del 2005 se- re un patrimonio finanziario superiore gnalando un consolidamento e un minor ai 100 mila euro. ricambio generazionale del segmento. fig. 5 Anni di esperienza come trader online Day Trader Trader Attivi (n=340) (n=218) – Fino a 4 anni 26% 22%* 33%* 26% 22%* 31%* 21% 19% 35%* 17%* – Da 5 anni a 9 anni – Da 10 anni 20% – Da oltre 10 anni 28% – *Differenze statisticamente significative rispetto al totale. Fonte: Indagine TOL Borsa Italiana, Settembre 2012 5 I dati sulle famiglie sono di fonte GfK Eurisko (2012) mentre quelli sui conti di e-trading sono di fonte e Finance Outlook (2011). I due ordini di grandezza appaiono equiparabili se si considera che in una famiglia vi possono essere più trader e che lo stesso trader può avere più conti attivi aperti. Per il dato sulle famiglie è possibile quantificare un errore statistico pari allo 0,16% (intervalli di confidenza al 99%). 1·2013 27 fig. 6 zione relativa. I TOL hanno in media due Criteri di scelta dell’intermediario online principale Ridotti costi di negoziazione 73% conti di trading aperti e il 49% opera Day Trader (n=340) Trader Attivi (n=218) 74% 70% Semplicità della piattaforma 35% 33% 38% Ampiezza della gamma di prodotti/strumenti 35% 29%* 43%* 21% 19% der e 41% degli attivi). I ridotti costi di negoziazione sono ancora il principale criterio di scelta del broker online con cui lavorare (73% degli intervistati), mentre una piattaforma di facile uso e Facilities nella piattaforma di negoziazione 20% l’ampia offerta sono citate entrambe dal 35% degli intervistati. La quasi totalità degli intervistati (91%) si avvale del PC 17% Offerta di marginazione Altro con più di un broker (53% dei day tra- 4% 22%* 9%* 3% 5% per effettuare attività di trading, benché i nuovi strumenti quali smartphone (13%), iPhone (10%) e iPad (9%) stiano Numero medio di conti % che dichiara di utilizzare più di un intermediario % che ha cambiato l’intermediario/broker online principale negli ultimi 12 mesi TOL 2 2,1 1,8 conoscendo una significativa diffusione. 49% 53% 41%* Tra le fonti informative consultate nello 11% 13% 9% svolgere l’attività di trading prevalgono ovviamente i canali virtuali: siti Internet per il 74% degli intervistati e blog e Fonte: Indagine TOL Borsa Italiana Settembre 2012 *Differenze statisticamente significative rispetto al totale. social network per il 26%. La carta stampata è utilizzata dal 37% dei TOL men- Non a caso, infatti, circa il 50% dei TOL tre il 17% segue seminari e corsi di for- ha dieci o più anni di esperienza come mazione. Relativamente alle scelte di in- trader (percentuale che sale al 56% tra vestimento che attengono all’intero pa- di day trader). La distribuzione territo- trimonio familiare (e non solo dunque a riale del trading online è abbastanza quella parte di risorse destinata al tra- omogenea nelle varie regioni italiane, ding) rispetto agli investitori in azioni tenuto conto ovviamente della popola- totali, i TOL si caratterizzano per un più fig. 7 Fonti informative per l’acquisto/vendita di prodotti finanziari Siti Internet generici, sito internet del proprio intermediario/broker, di altre società finanziarie, delle società quotate, siti Internet specializzati in temi finanziari Libri, sms e alert su cellulare, alert/pubblicazioni via posta elettronica, corsi di formazione o seminari, borsino video presso le banche, depliants informativi delle banche Day Trader (n=340) 73% Siti Internet 35% Altre fonti Stampa 35% Trader Attivi (n=218) 69% 81% 39% 36% 33% 43% 24% 30% 22% 23% 15% 32% Quotidiani o riviste, pubblicità su riviste/quotidiani Social network/Blog Forum Internet/news groups su temi finanziari, Facebook, Twitter, altri social network, blog sui traders specializzati Radio Tv Programmi televisivi, programmi radiofonici, televideo, pubblicità in TV Referenti Familiari/amici/colleghi di lavoro, commercialista/ragioniere, consulente indipendente, promotore finanziario, impiegato di banca 26% 23% 22% Corsi di formazione e seminari raggiungono il 17% Fonte: Indagine TOL Borsa Italiana, Settembre 2012 28 1·2013 fig. 8 elevato livello di autonomia dichiarando in media di gestire personalmente i Strumenti finanziari negoziati online due terzi delle loro risorse. Anche la propensione al rischio è maggiore: i TOL dichiarano che il 16% del loro patrimonio è dedicato ad attività speculative, contro il 9% degli shareholders. Va pe- 84% Azioni italiane Day Trader (n=340) Trader Attivi (n=218) 81% 87% Futures/opzioni 45% 54%* 32%* Titoli di stato italiani 45% 46% 45% 33% 45%* 25% 29% 24% 27% 21% 18% 10% 10% 11%* 5% 9% 8% rò detto che il 60% del patrimonio dei TOL è a vario titolo destinato a liquidità e a forme di risparmio associate a obiet- ETFs/ETCs 38% tivi finanziari di medio-lungo termine e che nel complesso il loro portafoglio appare diversificato anche a favore degli strumenti del risparmio gestito (il 57% dichiara infatti di possedere fondi comuni o gestioni patrimoniali, percentuale pari al 50% tra gli investitori in azioni). Operatività online dei trader Azioni esterne 27% Obbligazioni corporate italiane 25% Titoli di stato/ obbligazioni estere Covered Warrant/certificates 20% Paesi sviluppati: 18% Paesi emergenti: 10% 10% Forex Spot 8% CFD 8% CFD su indici azionari/azioni: 7% CFD su materie prime: 3% CFD su forex: 4% Con riferimento all’attività di negoziazione online, la gamma prodotti negoziata *Differenze statisticamente significative rispetto al totale. Fonte: Indagine TOL Borsa Italiana, Settembre 2012 dai TOL è ampia e da questo punto di vista, oltre che per la frequenza di negozia- stante azionario: futures (35%) e opzioni zione, la loro operatività può essere assi- (18%). Gli obiettivi del trading di prodotti milata a quella degli investitori professio- derivati sono innanzitutto legati alle op- nali. L’84% negozia azioni italiane: la qua- portunità offerte dalla leva (55%), alla pos- si totalità azioni blue chips e il 40% small sibilità di cogliere repentini mutamenti del caps. La diffusione delle azioni estere ri- mercato (31%) e in parte anche di porre in guarda il 30% dei trader online. Se si con- essere operazioni di copertura (19%). siderano i criteri di scelta delle azioni da Tra gli altri strumenti finanziari diffusi pres- negoziare, prevalgono le modalità tipiche so i trader online, il 45% negozia titoli di di chi effettua attività a alta frequenza: in- Stato italiani e il 38% ETFs (45% dicatori di analisi tecnica favorevoli (43%) dei trader attivi), dato quest’ulti- e elevata liquidità dello strumento (24%). mo in crescita rispetto alle inda- Importante è anche però, seguendo logi- gini precedenti come peraltro il che più assimilabili a quelle della finanza FX e i CFD benché su valori anco- l’attività di trading comportamentale, anche la familiarità/co- ra ridotti (16%). Se si considera- prevalgono i canali virtuali noscenza dell’azione (23%). no i volumi di intermediazione Gli strumenti derivati sono diffusi presso il riconducibili al trading online6 , si stima che 45% dei trader online (54% dei day tra- nel 2011 siano stati intermediati 20,5 mi- der). I più scambiati sono quelli a sotto- lioni di ordini eseguiti su mercati cash e 6 Tra le fonti informative consultate nello svolgere Fonte TOLIS, si veda nota 2. 1·2013 29 fig. 9 Volumi di negoziazione totali realizzati dai trader online (milioni di ordini) 35 _ 34 _ Di questi 34,6 milioni di ordini del 2011: 33 _ • 20,5 milioni di ordini sono stati eseguiti sui mercati cash 32 – • 14,1 milioni di lotti sono stati eseguiti sui mercati derivati 2008 2010 2009 – – – – 30 – – 31 – 2011 Fonte: Elaborazioni Borsa Italiana su fonte dati Trading Online Intelligent System (vari anni) fig. 10 Volumi di negoziazione eseguiti dai trader online sui mercati cash (milioni di ordini) 25 20 15 _ Italia Europa Usa _ Ripartizione degli ordini del 2011: _ • 92% su mercati cash italiani 10 – • 5% su mercati cash USA 5– 2008 2009 2010 – – – – 0– – • 3% su mercati cash europei 2011 Fonte: Elaborazioni Borsa Italiana su fonte dati Trading Online Intelligent System (vari anni) 30 1·2013 14,1 millioni di lotti eseguiti su mercati dei è ben più diversificata per quanto attie- derivati. L’operatività sui mercati cash è ne all’operatività sui derivati. In questo tuttora fortemente concentrata sui mer- caso i mercati italiani intercettano il 41% cati di Borsa Italiana, che attraggono il dei volumi, contro il 38% degli altri mer- 92% degli ordini totali. Il 5% raggiunge i cati europei e il 21% dei mercati statuni- mercati americani mentre il restante 3% tensi. Il principale derivato italiano è il altri mercati azionari europei. Tra i mer- contratto future sull’indice MIB mentre cati gestiti da Borsa Italiana, l’85% degli nei mercati europei prevale l’operatività ordini è eseguito su azioni, il 6% riguar- su sottostanti quali Eurostoxx 50, Dax e da ETFs, il 5% reddito fisso e il 4% cove- Bund mentre tra quelli americani quella red warrants e certificates. La situazione sui futures su valute e materie prime. fig. 11 Volumi di negoziazione eseguiti dai trader online sui mercati dei derivati (milioni di ordini) 7 _ 6 _ Italia Europa Usa 5_ Ripartizione degli ordini del 2011: 4_ • 41% su mercati derivati italiani 3_ • 38% su mercati derivati USA 2– • 21% su mercati derivati europei 2008 2009 2010 – – – – 0– – 1– 2011 Fonte: Elaborazioni Borsa Italiana su fonte dati Trading Online Intelligent System (vari anni) Conclusioni dei mercati, circa un quinto della capitalizzazione totale del mercato azionario ita- Quella del trading online si è dunque rive- liano è detenuta dai rispamiatori e oltre lata un’esperienza d’eccellenza per il siste- un quarto degli scambi su azioni domesti- ma finanziario domestico. Il settore è sta- che quotate è ad essi riconducibile. to capace di profonde innovazioni tecno- È indubbio che l’attuale fase di incertez- logiche, di prodotto e di tecniche di edu- za economica abbia avuto impatti nega- cazione finanziaria che hanno consentito tivi sia sulla partecipazione al mercato di mettere a disposizione della clientela re- che sull’operatività. Nessuno dei trader tail strumenti di trading assimilabili a quel- intervistati dichiara però che abbandone- li degli operatori professionali, un’ampia rà a breve il trading online. gamma di asset class in cui investire e pro- Sull’ulteriore sviluppo del trading online grammi di formazione continua su tema- e sulla possibilità che il mercato italiano, tiche spesso molto avanzate. sia azionario che dei derivati, continui a Di questi investimenti ha potuto benefi- beneficiare del contributo in termini di li- ciare l’intera industria dell’Internet ban- quidità generata da questi soggetti, pe- king favorendo anche i segmenti più mass sano in questo momento sia i rischi deri- market della clientela. Questi fattori sono vanti dal protrarsi della situazione di in- inoltre alla base della tenuta del settore in certezza economico-finanziaria che una questi anni di dinamiche di mercato di cer- possibile evoluzione normativa che po- to non favorevoli. Le analisi di Borsa Italia- trebbe incidere negativamente sull’ope- na evidenziano infatti come nell’ultimo ratività di questi soggetti e soprattutto quinquennio oltre 2 milioni di famiglie ita- sulla loro relazione privilegiata con il liane abbia continuato a detenere e nego- mercato domestico. ziare azioni direttamente e come il bacino di quasi 200 mila trader online sia rimasto Alessandra Franzosi; Institutional Investors sostanzialmente stabile. Dal punto di vista and Market Analysis - Borsa Italiana Spa 1·2013 31