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C hiese nel mondo | stati uniti Crea in me un cuore puro I. Dichiarazione della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti sulla pornografia «Le vittime della pornografia sono molte. Ogni persona che vi appare è amata da Dio nostro Padre ed è figlia o figlio di qualcuno. La loro dignità è violata in quanto ciascuna di queste persone è usata per il piacere e il profitto altrui. La pornografia ha connessioni con la tratta di esseri umani a scopi sessuali e con lo sfruttamento sessuale a fini commerciali in tutto il mondo». Nella dichiarazione Crea in me un cuore puro: una risposta pastorale alla pornografia, approvata quasi unanimemente il 17 novembre scorso dalla Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB) nel corso dell’Assemblea generale a Baltimora, viene affrontato il serio problema pastorale e sociale della diffusione crescente della pornografia attraverso la Rete. Accanto ai risvolti psicologici e pastorali, un’attenta considerazione viene data al problema delle vittime che questo miliardario business produce: soprattutto elementi deboli, come i bambini e gli adolescenti, che come risultato dello sfruttamento e della violenza dell’industria pornografica ricevono danni indiretti, ma spesso anche diretti, dai quali occorrono molto tempo e risorse per un’eventuale guarigione. E la Chiesa, come «ospedale da campo», è chiamata a offrire amore, sostegno e speranza alle numerose persone coinvolte in questa forma di dipendenza. Origins 45(2015) 27, 3.12.2015, 461-474. Nostra traduzione dall’inglese. Il Regno - documenti 3/2016 Introduzione «Crea in me, o Dio, un cuore puro» (Sal 51,12). Come pastori della Chiesa cattolica, desideriamo offrire questa dichiarazione per infondere una parola di speranza e di guarigione a coloro che sono stati feriti dalla pornografia e per accrescere la consapevolezza della sua pervasività e delle ferite che essa provoca.1 Nel confessionale, nel nostro ministero quotidiano e nel nostro lavoro di ogni giorno con le famiglie abbiamo visto i danni corrosivi causati dalla pornografia: fanciulli derubati della loro innocenza; uomini e donne che si sentono fortemente in colpa e provano vergogna perché hanno guardato o guardano materiale pornografico in maniera occasionale o abituale; coniugi che si sentono traditi e traumatizzati; e uomini, donne e bambini sfruttati dall’industria della pornografia. Anche se la produzione e l’uso della pornografia sono stati sempre un problema, in questi ultimi anni il suo impatto è cresciuto in maniera esponenziale, in larga parte a causa di Internet e della tecnologia dei cellulari. Qualcuno l’ha persino descritta come 1 Cf. Catechismo della Chiesa cattolica, n. 2354. Per altri esempi dell’insegnamento recente, cf. anche Giovanni Paolo II, Discorso ai membri della «Religious Alliance Against Pornography», 30.1.1992; Pontificio Consiglio per le comunicazioni sociali, Pornografia e violenza nei mezzi di comunicazione: una risposta pastorale, 7.5.1989; EV 11/2237ss; Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB), Renewing the mind of the media, 1998; USCCB, Catechetical formation in chaste living: Guidelines for curriculum design and publication, 2008, spec. n. 11; USCCB, Marriage: love and life in the divine plan, 2009, spec. n. 49; e vescovo P.S. Loverde, Bought With a Price, 19.3.2014. Avvertenza: in questa dichiarazione sono citati vari riferimenti, tra i quali studi scientifici, articoli apparsi sui media e libri destinati al vasto pubblico. Il loro inserimento qui non implica la nostra adesione alle tesi di un autore o alle sue opere, né il nostro accordo con il punto di vista dell’autore sulla pornografia o su altre questioni morali, ma è semplicemente utilizzato per illustrare i vari punti della dichiarazione. 108 C hiese nel mondo una crisi di salute pubblica. Tutti, in qualche modo, sono toccati dall’aumentato uso della pornografia nella società. Tutti noi soffriamo le conseguenze negative della sua distorta visione della persona umana e della sua sessualità. Come vescovi siamo chiamati ad annunciare di nuovo la sovrabbondante misericordia e l’azione risanatrice di Dio, che troviamo in Gesù Cristo, nostro Signore e salvatore, e attraverso la sua Chiesa. I destinatari di questa dichiarazione sono numerosissimi, perché la pornografia tocca la vita di moltissime persone e richiede uno sforzo concentrato di collaborazione da parte di tutti noi per contrastarne i danni. La dichiarazione di per sé è rivolta principalmente ai genitori, al clero, ai pastori che guidano le diocesi e le parrocchie, agli educatori, ai professionisti che si occupano della salute mentale, e a tutti coloro che rivestono ruoli atti ad aiutare a proteggere i bambini dalla pornografia e a guarire uomini, donne e giovani che sono stati feriti dal suo uso. Auspichiamo anche che questa dichiarazione possa essere utile a uomini, donne e giovani che guardano essi stessi materiale pornografico, in maniera occasionale o abituale, o che sono stati vittime della pornografia. Infine ci rivolgiamo ai membri di altre religioni e a tutte le persone di buona volontà che vogliono lavorare insieme verso una cultura di purezza, che promuova la dignità di ciascuna persona e la sacralità della sessualità umana. Anche il contenuto della presente dichiarazione è molto ampio a causa della natura sfaccettata e multiforme di questo tema. Tale contenuto è strutturato come segue: – una panoramica della dottrina della Chiesa sulla sessualità, sulla persona umana e sulla castità; – una spiegazione del motivo per cui la pornografia è immorale e dannosa; – una rassegna degli effetti ad ampio raggio della pornografia nella nostra cultura; – uno sguardo più ravvicinato agli effetti che la pornografia ha su uomini, donne, giovani e bambini; – una parola di speranza e guarigione a coloro che sono stati feriti dalla pornografia; – un’appendice con un riferimento telematico a risorse mirate per destinatari particolari. Prevediamo di elaborare e fornire ulteriori risorse mirate a supplemento della presente dichiarazione. Preghiamo fervidamente perché questa dichiarazione possa contribuire ai molti sforzi positivi già intrapresi per aiutare uomini, donne e giovani a evitare il peccato della pornografia e ad abbracciare la libertà e la purezza di vita in Cristo. La libertà dalla pornografia è possibile! Nessuno deve combattere questa battaglia da solo. Il Regno - documenti 3/2016 II. La bellezza e la vocazione della persona umana in Cristo «Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza» (Sal 51,8). Sin dall’inizio della creazione, il mirabile piano di Dio per l’amore umano è stato inscritto nel cuore umano e nel corpo umano. «Maschio e femmina li creò» (Gen 1,27). La Chiesa custodisce, contempla e trasmette quello che ha ricevuto da Cristo. La Chiesa ha l’importante missione di seguire il suo Signore e, come lui, di aiutare il mondo a riscoprire il piano di Dio «da principio» (cf. Mt 19,4 e Mc 10,6). La luce di Cristo illumina la vera bellezza e la vera vocazione della persona umana, ed è una luce da trasmettere da una persona all’altra, invitando a un incontro con il Signore.2 Creati a immagine di Dio e chiamati all’amore Dio ha creato la persona umana, maschio e femmina, a sua immagine e somiglianza come coronamento della creazione. Ciascuno di noi è un dono, con l’inviolabile dignità di una persona. «Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere» (Sal 139,14). Solo in Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, è il mistero e l’identità della persona umana pienamente rivelata. «Cristo (…) svela anche pienamente l’uomo all’uomo e gli fa nota la sua altissima vocazione».3 In Cristo riconosciamo che ogni persona è creata per essere un figlio di Dio, figlio o figlia nel Figlio (cf. Rm 8,14-17). Ciascuno di noi è prediletto da Dio, Padre nostro. Questa è la buona notizia! «Dio è amore» (1Gv 4,8), l’una e trina comunione di Padre, Figlio e Spirito Santo.4 Poiché ciascuno di noi è creato a immagine di Dio, ci viene affidata la chiamata – la vocazione – dell’amore e della comunione.5 Ogni essere umano è fatto per una relazione d’amore con Dio e con gli altri. Gesù 2 Cf. Francesco, lett. enc. Lumen fidei sulla fede, 29.6.2013, n. 37, in Regno-doc. 13,2013,392; es. ap. Evangelii gaudium sull’annuncio del Vangelo nel mondo attuale, 24.11.2013, n. 3, in Regno-doc. 21,2013,641. 3 Concilio Vaticano II, cost. past. Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo, n. 22; EV 1/1319ss. 4 Cf. CCC 261-263. 5 Cf. Giovanni Paolo II, esort. ap. Familiaris consortio sui compiti della famiglia cristiana, 22.11.1981, n. 11, in EV 7/1557. 109 C hiese nel mondo nella sua vita, nel suo ministero e, alla fine, nella sua morte salvifica e nella sua risurrezione, ci mostra la via dell’amore come dono sacrificale e fecondo di sé. Ogni uomo e ogni donna, che siano chiamati o meno al matrimonio, hanno una fondamentale vocazione alla donazione di sé, all’amore fecondo a imitazione del Signore.6 Il dono e il linguaggio del corpo Uomini e donne scoprono la chiamata all’amore scritta nel proprio stesso corpo. La persona umana è un’unione di anima e corpo, e il corpo partecipa della dignità dell’immagine di Dio.7 Il corpo rivela o «esprime la persona».8 Esprime in maniera visibile l’anima invisibile di quella persona e manifesta la sua identità maschile o femminile. San Giovanni Paolo II ha fatto spesso riferimento al «significato sponsale del corpo».9 Ha insegnato che nel corpo, nella sua mascolinità o femminilità, è inscritto il suo proprio linguaggio, un linguaggio di dono e di comunione di persone. Il nostro corpo ci dice che proveniamo da un altro. Non ci siamo fatti da noi stessi, né siamo fondamentalmente isolati. Invece, ognuno di noi è un figlio o una figlia. Siamo in relazione con altri sin dall’inizio della nostra esistenza, in primo luogo con nostra madre e con nostro padre e, attraverso di loro, con l’intera famiglia umana. Il nostro corpo ci dice anche che siamo fatti per l’altro, che abbiamo la capacità di comunione feconda con l’altro, in particolare con una persona del sesso opposto se chiamati al matrimonio. Scritta nel nostro corpo è una chiamata a un amore sponsale, fecondo. Questa chiamata si realizza nel matrimonio così come nel celibato o nella verginità per il Regno (ad esempio il celibato sacerdotale e la vita 6 Cf. 7 Cf. CCC 2392. CCC 362-365. 8 Sacra congregazione per l’educazione cattolica, Orientamenti educativi sull’amore umano. Lineamenti di educazione sessuale, 1.11.1983, n. 22ss, in EV 9/440, che cita Giovanni Paolo II, Udienza generale, 9.1.1980, in Insegnamenti di Giovanni Paolo II, III-1, 1980. Quest’ultima si può trovare in Giovanni Paolo II, «Uomo e donna lo creò». Catechesi sull’amore umano, n. 14, 4, Città nuova, Roma 72006. Cf. anche USCCB, United States Catholic catechism for adults, Washington 2006, 412-413. 9 Cf. ad esempio «Uomo e donna lo creò», nn. 13-15; Familiaris consortio, n. 37, in EV 7/1641; e Veritatis splendor, n. 15, in EV 13/2570. Cf. anche Pontificio consiglio per la famiglia, doc. Sessualità umana: verità e significato. Orientamenti educativi in famiglia, 8.12.1995, n. 10, in EV 14/3363; Catechismo degli adulti, nn. 412-413. Il Regno - documenti 3/2016 consacrata). Nel donarci nell’amore, realizziamo il significato della nostra esistenza: «L’uomo (…) non [può] ritrovarsi pienamente se non attraverso un dono sincero di sé».10 A motivo del significato e della dignità mirabili che ci vengono comunicati dal nostro corpo – che comunica il nostro stesso sé –, il nostro corpo dovrebbe essere trattato con il più grande rispetto. Noi, e quindi il nostro corpo, non siamo destinati a essere usati ma amati. Come ha insegnato Karol Wojtyla (Giovanni Paolo II), l’opposto dell’amore non è l’odio, ma piuttosto l’usare una persona come se fosse un oggetto.11 Amare gli altri è riconoscerli come il dono che essi sono, ricercare ciò che è veramente buono e il meglio per loro, e mai usarli, e in tal modo oggettivarli come qualcosa di meno di una persona. Il corpo, dunque, non è grezza materia biologica aperta alla manipolazione, ma è piuttosto inseparabile da chi noi siamo.12 Come ha sottolineato papa Francesco, «Imparare ad accogliere il proprio corpo, ad averne cura e a rispettare i suoi significati è essenziale per una vera ecologia umana».13 La castità: una visione sana della sessualità umana La virtù e la vocazione della castità sono essenziali per esprimere l’amore in tutte le sue forme.14 Castità significa «la raggiunta integrazione della sessualità nella persona»15 e quindi l’acquisizione del dominio di sé e della libertà autentica nell’ambito sessuale dell’azione umana. È «una virtù che ci permette di fare ciò che è giusto, buono e veramente amorevole negli ambiti delle relazioni e della sessualità».16 La castità integra i nostri desideri interni di piacere sessuale nel nostro perseguimento complessivo dell’eccellenza morale e della santità. Castità può essere «una parola impopolare» ma, come ha indi10 GS 24, in EV 1/1395; cf. anche Giovanni Paolo II, «Uomo e donna lo creò», n. 15. 11 Cf. K. Wojtyla (Giovanni Paolo II), Amore e responsabilità. Morale sessuale e vita interpersonale, Marietti, Torino 1980. 12 Cf. Benedetto XVI, lett. enc. Deus caritas est, 25.12.2005, n. 5, in EV 23/1548. 13 Francesco, lett. enc. Laudato si’ sulla cura della casa comune, 24.5.2015, n. 155, in Regno-doc. 23,2015,34. 14 Cf. CCC 2337-2350. 15 CCC 2337. 16 USCCB, Catechetical formation in chaste living, n. 7. 110 C hiese nel mondo cato papa Francesco, l’amore è casto.17 «Tutti noi nella vita siamo passati per momenti in cui questa virtù è molto difficile, ma è proprio la via di un amore genuino, di un amore che sa dare la vita, che non cerca di usare l’altro per il proprio piacere».18 La castità è opposta alla lussuria, che è un desiderio disordinato di piacere sessuale separato dal vero significato della sessualità e dell’amore coniugale.19 Mentre la lussuria usa un’altra persona come mezzo di gratificazione sessuale, la castità afferma la persona nella sua interezza, corpo e anima, al di sopra delle sue qualità sessuali. La castità ci aiuta a riconoscere la grande bontà e il profondo significato della sessualità umana e del desiderio sessuale autentico come ordinato all’amore di un uomo e una donna nel matrimonio.20 La persona casta cerca anche di coltivare la virtù della modestia, che ispira le proprie scelte nel modo di vestirsi e comportarsi in conformità alla dignità, persino al mistero, di se stessa e degli altri, una conformità che include apprezzamento e rispetto per il corpo umano.21 Anche se vivere una vita casta è «un’opera di lungo respiro»,22 è un percorso al pieno sviluppo della persona umana. La castità ci chiama ad affidarci alla grazia di Dio e a perseverare con fortezza al fine di resistere alla tentazione e a prendere la decisione giusta in circostanze difficili. Tutti noi siamo chiamati a vivere una vista casta. Nel matrimonio, la castità assume il carattere di amore inesauribile, fedele e fecondo e implica l’intima espressione fisica, sessuale dell’amore.23 La bontà del piacere sessuale trova il suo posto appropriato all’interno dell’amplesso di marito e moglie. Nei loro voti matrimoniali pronunciati davanti a Dio e alla Chiesa, un uomo e una donna liberamente e senza riserva si donano l’uno all’altra come marito e moglie. L’amore coniugale è onnicomprensivo, un dono totale di sé, aperto a una nuova vita. Come attesta la sacra Scrittura, questo amore casto e santo riceve il suo significato dall’amore fedele e fecondo di Dio, ed è in analogia con questo amore di Dio (cf. Ef 5,32).24 17 Francesco, Incontro con i giovani, Torino, 21.6.2015, in Regno-doc. 25,2015,6. 18 Ivi. 19 Cf. CCC 2351. 20 Cf. CCC 2360. 21 Cf. CCC 2521-2524. Cf. anche Sessualità umana: verità e significato, n. 56, in EV 14/3426. 22 Cf. CCC 2342. 23 Cf. CCC 2360-2379. 24 Cf. Benedetto XVI, Deus caritas est, n. 11, in EV 24/1560. Il Regno - documenti 3/2016 Peccato e redenzione Dio ci ha creato per amore e per l’amore, ma sappiamo che tutta la storia è segnata dal peccato dei nostri progenitori e dal nostro proprio peccato.25 Il peccato lede la nostra relazione con Dio, con noi stessi, con gli altri e con tutta la creazione. Abbiamo tutti bisogno della grazia del Signore, grazia che include la sua misericordia e la sua azione guaritrice. La sacra Scrittura testimonia il particolare danno che il peccato causa alla relazione tra uomo e donna (cf. Gen 3,7s). Con il peccato originale, l’esperienza della concupiscenza (l’inclinazione al peccato) è entrata nella storia umana, insieme alla sofferenza e alla morte.26 La comunione originaria di uomo e donna è ora minacciata dal peccato. Compreso il peccato di lussuria. Ma sappiamo che il peccato non ha l’ultima parola. Cristo ha redento il genere umano e ci ha reso possibile non solo adempiere alla legge di Dio ma anche vivere una vita nuova di libertà nello Spirito Santo. In Gesù, la redenzione e la guarigione sono offerte a ciascuna persona. «Guarendo le ferite del peccato, lo Spirito Santo ci rinnova interiormente “nello spirito”, ci illumina e ci fortifica».27 Il Vangelo è davvero una notizia molto bella. Il nostro corpo e la sessualità sono inclusi nell’opera redentrice di Cristo, che produce una nuova creazione, portata a compimento nella gloria dell’avvento definitivo del regno di Dio (cf. Rm 8,18-23). Il corpo umano ha una dignità così grande! Nell’incarnazione il Figlio divino ha assunto una natura umana totale, corpo e anima. Mediante la sua risurrezione, noi preconizziamo e pregustiamo la risurrezione del nostro proprio corpo. Nel battesimo, il nostro corpo è reso tempio dello Spirito Santo (cf. 1Cor 6,19). Certamente, nessuno di noi è libero dalla debolezza e dalla concupiscenza, che rimangono dopo il battesimo. Ciascuno di noi è coinvolto nel dramma del peccato e della redenzione; siamo sfidati a mettere da parte l’egoismo e a tendere sempre verso un amore più perfetto. Ma il Signore ci invita con tutte le nostre debolezze ad avere fiducia e a dimorare in lui: «Ti basta la mia grazia; la forza infatti si manifesta pienamente nella debolezza» (2Cor 12,9). 25 Cf. CCC 385-421. Cf. CCC 405. 27 CCC 1695. 26 111 C hiese nel mondo III. Mettere in luce il peccato della pornografia «Pietà di me, o Dio, nel tuo amore: nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità» (Sal 51,3). La dottrina della Chiesa sui danni e sull’immoralità della pornografia si fonda sull’affermazione, più grande, dell’inviolabile dignità della persona umana pienamente rivelata in Cristo e sul dono della sessualità umana e del matrimonio nel disegno di Dio. Quando la Chiesa segue il Signore nel sostenere la verità della persona umana, questo implica il rifiuto di tutto ciò che potrebbe danneggiare questa verità. Dire sì al Signore getta luce sul corrispondente no alle tenebre del peccato, compresa l’ingiustizia. Nel nostro dovere di ministri e pastori di annunciare Cristo, dobbiamo affermare con chiarezza che tutta la pornografia è immorale e dannosa e l’uso della pornografia può portare ad altri peccati e a volte anche a crimini.28 Definire la pornografia Il Catechismo della Chiesa cattolica definisce la pornografia in questo modo: «La pornografia consiste nel sottrarre all’intimità dei partner gli atti sessuali, reali o simulati, per esibirli deliberatamente a terze persone. Offende la castità perché snatura l’atto coniugale, dono intimo degli sposi l’uno all’altro. Lede gravemente la dignità di coloro che vi si prestano (attori, commercianti, pubblico), poiché l’uno diventa per l’altro l’oggetto di un piacere rudimentale e di un illecito guadagno. Immerge gli uni e gli altri nell’illusione di un mondo irreale».29 Lo status morale della pornografia è chiaro da questo passo: produrre o utilizzare materiale pornografico è gravemente sbagliato. È una materia grave a causa del suo oggetto. È un peccato mortale se viene commesso con piena consapevolezza e deliberato consenso. L’ignoranza involontaria e i fattori che compromettono il carattere volontario e libero 28 Ad esempio: Codice degli Stati Uniti, Titolo 18, c. 110, «Sfruttamento sessuale e altre violenze sui bambini» (sez. 2251-2260A). I membri del clero cattolico, oltre alla violazione delle pertinenti norme penali federali o statali, possono ricadere sotto le norme del diritto canonico relative all’acquisizione, al possesso o alla distribuzione di immagini pornografiche di bambini al di sotto dei 14 anni di età. Cf. Congregazione della dottrina delle fede, Norme sui delitti più gravi, 21.5.2010, art.6, § 1, 2, in EV 26/1881. 29 CCC 2354. Il Regno - documenti 3/2016 dell’atto possono diminuire la colpevolezza morale di una persona.30 Questo peccato ha bisogno del perdono del Signore e dovrebbe essere confessato all’interno del sacramento della penitenza e della riconciliazione. I danni che provoca a una persona, alle sue relazioni, alla società e al corpo di Cristo hanno bisogno di guarigione. La pornografia non può mai essere giustificata ed è sempre sbagliata. La pornografia non consiste solo in immagini visive (che possono essere reali o virtuali, comprese quelle generate da computer), ma può anche essere in forma scritta o audio (ad esempio certi romanzi rosa, certa letteratura erotica, o conversazioni telefoniche, produzioni diffuse da social media, video chat on-line, ecc.). La pornografia comprende ciò che a volte viene distinto come pornografia «soft-core» e «hard-core». Si tratta di una distinzione artificiosa; tutta la pornografia è dannosa e sbagliata, mentre gli effetti su una persona possono variare a seconda dell’intensità del contenuto. La pornografia non è arte.31 Perché la pornografia è un’offesa contro la castità e contro la dignità umana Guardare deliberatamente materiale pornografico è un peccato grave contro la castità. L’intimità sessuale e il piacere che ne deriva sono doni di Dio e dovrebbero rimanere personali e privati, goduti solo all’interno del sacro vincolo del matrimonio. Tale intimità non dovrebbe essere messa in mostra o essere guardata da alcuna altra persona, anche se quella persona è il proprio coniuge. Né il corpo umano dovrebbe essere esposto o trattato in un modo che lo renda oggetto sessuale e che lo riduca a uno stimolo erotico. Nel suo insegnamento Gesù è chiaro sul fatto che l’immoralità sessuale non è solo una questione 30 Cf. CCC 1854-1864, specialmente n. 1860. Cf. anche CCC 2352 sulla masturbazione e la valutazione della responsabilità morale del soggetto. Cf. CCC 31. 31 L’arte autentica cerca di comunicare verità e bellezza e conduce lo spettatore alla contemplazione. Quando raffigura il corpo umano o una relazione d’amore, è possibile che essa includa degli aspetti sessuali, ma non in un modo esagerato al punto da oscurare il soggetto nella sua integrità. La pornografia, in contrasto, riduce le persone ritratte ai loro attributi sessuali, con lo scopo di provocare nello spettatore intensi desideri sensuali. Cf. Wojtyla, Amore e responsabilità. Morale sessuale e vita interpersonale. Per spiegazioni cattoliche sull’arte, cf. CCC 2501; Giovanni Paolo II, Lettera agli artisti, 4.4.1999; Benedetto XVI, Discorso agli artisti, 21.11.2009. 112 C hiese nel mondo di azioni che una persona compie, ma anche una questione di ciò che avviene nel suo cuore: «Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore» (Mt 5,27-28). Indipendentemente dal rapporto tra le parti, guardare in modo lussurioso un’altra persona – come soltanto un oggetto sessuale di cui godere, da controllare e da usare – è un peccato. È una visione perturbata della persona perché è diretta all’uso, come fosse una cosa, piuttosto che all’amore, che pertiene alle persone. È per questo che la pornografia non può mai essere giustificata nemmeno all’interno del matrimonio.32 In maniera analoga, la pornografia è anche un peccato grave contro la dignità umana. Come afferma il catechismo, filmare o fotografare le parti intime del corpo o atti sessuali «lede gravemente la dignità» delle persone che «vi si prestano», di tutti coloro che sono responsabili della produzione o della diffusione di materiale pornografico, e del pubblico in generale.33 La pornografia disumanizza le persone fotografate o riprese, in quanto le trasforma in oggetti d’uso. Coloro che producono e diffondono materiale pornografico danneggiano il bene comune, incoraggiando e persino inducendo altri a peccare. Producono grave danno alle donne e agli uomini che acconsentono a essere raffigurati nel materiale pornografico, spesso per disperazione dovuta alla mancanza di denaro o per un immiserimento del senso.34 Peggio ancora, in alcuni casi i produttori di materiale pornografico si approfittano di coloro che non possono nemmeno dare il proprio consenso – i bambini e altre vittime della tratta di esseri umani –, cosa che è al contempo un grave peccato e un crimine odioso. Gli effetti del peccato Il peccato offende Dio e ferisce sempre la persona che pecca, così come la comunità. Scegliere con piena consapevolezza e deliberato consenso qualcosa che è gravemente contrario alla legge divina è commettere un peccato mortale,35 cosa che «distrugge la carità nel cuore dell’uomo (…) distoglie l’uomo da Dio, che è il suo fine ultimo e la sua beatitudine».36 32 Cf. Marriage: love and life in the divine plan, 48-49. Cf. CCC 2354. 34 Cf. la sezione nella parte 4 sulle vittime della pornografia. 35 Cf. CCC 1859, 1874. 36 CCC 1874. 33 Il Regno - documenti 3/2016 Il peccato mortale spezza la relazione di una persona con Dio e mette a rischio la sua salvezza. Il perdono è necessario ogni volta che pecchiamo, ed è sempre disponibile nel sacramento della penitenza e della riconciliazione. Gesù più e più volte ha dimostrato la sua grande misericordia nei confronti dei peccatori, non condannandoli, ma dicendo: «Va’ e d’ora in poi non peccare più» (cf. Gv 8,1-11). Tuttavia il persistere nel peccato può rendere più difficile ascoltare la chiamata di Dio e rispondere alla sua offerta di misericordia, specialmente se è implicata una dipendenza. L’uso della pornografia ferisce chi ne fa uso, riducendo potenzialmente la sua capacità di una sana intimità umana e di sane relazioni. La pornografia presenta una visione distorta della sessualità umana, che è in contrasto con l’amore autentico, e danneggia il senso di autostima di una persona. L’uso occasionale può trasformarsi in un uso più frequente, che può poi portare a una dipendenza dalla pornografia, e questo è un problema crescente, come sarà discusso qui di seguito. Il peccato danneggia anche la comunità. Può accrescere l’isolamento tra le persone a causa dei sentimenti di vergogna e di rimorso che genera. Sgretola la fiducia tra i membri della famiglia, e danneggia la capacità dei genitori e di altri adulti di essere modelli di comportamento virtuoso per i bambini. Il collegamento della pornografia con altri peccati L’uso della pornografia è connesso o può portare ad altri peccati, oltre a quelli già citati, in particolare la masturbazione. La masturbazione, che è la deliberata stimolazione erotica spesso fino al punto dell’orgasmo, si verifica comunemente con l’uso di materiale pornografico. Anche se la cultura popolare la considera ampiamente accettabile, la masturbazione è sempre gravemente contraria alla castità e alla dignità del proprio corpo.37 Analogamente ad altri peccati contro la castità, la masturbazione cerca il piacere sessuale al di fuori del reciproco dono di sé e della feconda intimità dei coniugi all’interno del matrimonio, in questo caso persino al di fuori di qualsiasi rapporto. Inoltre, la pratica della masturbazione ha potenti effetti neurologici che possono trasformarla in un comportamento fortemente dipendente.38 Tuttavia, la vera li37 38 113 Cf. CCC 2352. Cf. P.C. Kleponis, Integrity restored: helping Catholic C hiese nel mondo bertà da questa abitudine distruttiva è possibile con la grazia di Cristo. Come verrà esaminato più avanti, l’uso della pornografia ha anche connessioni dirette con peccati come l’adulterio, la violenza domestica, l’abuso di bambini nella pedopornografia e la tratta di esseri umani a scopo di sfruttamento sessuale. Può essere implicata anche nell’uso della contraccezione e nella pratica dell’aborto, dato che promuove e addirittura esalta la promiscuità e una visione della sessualità priva di amore o di apertura a nuova vita. In sintesi, la pornografia presenta e promuove una visione distorta della sessualità umana in cui la persona ritratta, uomo o donna, viene trattata come un mero strumento di piacere. La pornografia condivide e favorisce quella che papa Francesco ha condannato come la «cultura dell’usa e getta», in cui cose e persone vengono usate e scartate.39 Nega l’eguale dignità e la complementarietà tra uomo e donna e colpisce al cuore il piano di Dio riguardo alla comunione tra le persone, sostituendo un’immagine dei desideri lussuriosi propri di chi ne fruisce – immagine che, in ultima analisi, è illusoria – alla realtà di una vera e autentica relazione con un altro essere umano. Le relazioni amorevoli e caste, con tutte le loro sfide e le loro lotte, sono l’unica via a una vera intimità e comunione, così come a una felicità a lungo termine. IV. La pervasività culturale della pornografia: scenario, tendenze «Le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi» (Sal 51,5). La Chiesa ha sempre avuto il compito di «scrutare i segni dei tempi» e di «interpretarli alla luce del Vangelo».40 La pornografia, sebbene non nuova, è un «segno» particolarmente oscuro del mondo moderno, un segno che danneggia innumerevoli uomini, donne, bambini, matrimoni e famiglie. Oggi può essere considerata una «struttura di peccato».41 È families win the battle against pornography, Emmaus Road Publishing, Steubenville OH 2014, 38-41; e W.M. Struthers, Wired for intimacy: how pornography hijacks the male brain, IVP Books, Downers Grove ILL 2009, 169-174. 39 Cf. Laudato si’, specialmente n. 123, in Regno-doc. 23,2015,27; Francesco, Discorso al Parlamento europeo, Strasburgo, 25.11.2014, in Regno-doc. 21,2014,676; e Discorso all’Istituto Dignitatis humanae, Roma, 7.12.2013. 40 GS 4, in EV 1/1324. 41 Cf. CCC 1869; GS 25, in EV 1/1396; Pontificio con- Il Regno - documenti 3/2016 così pervasiva in ampi settori della nostra società che è difficile da evitare, è ardua da eliminare e ha effetti negativi che vanno al di là delle azioni di qualsiasi singola persona. Allo stesso tempo, come con qualsiasi peccato, la diffusione della pornografia nella nostra società si radica nei peccati personali degli individui che la producono, la propagano e la utilizzano, e in tal modo la perpetuano ulteriormente facendone una «struttura di peccato». Nei paragrafi che seguono, noi come ministri e pastori valuteremo la sua presenza nella nostra società. A imitazione di Gesù, il medico divino, esaminiamo la malattia della pornografia al fine di offrire una cura adatta: la sovrabbondante misericordia e l’amore donati da Dio nei sacramenti e nell’accompagnamento che la Chiesa offre a coloro che lottano strenuamente per giungere alla purezza. Una serie di vittime Le vittime della pornografia sono molte. Ogni persona che vi appare è amata da Dio nostro Padre ed è figlia o figlio di qualcuno. La loro dignità è violata in quanto ciascuna di queste persone è usata per il piacere e il profitto altrui. La pornografia ha connessioni con la tratta di esseri umani a scopi sessuali e con lo sfruttamento sessuale a fini commerciali in tutto il mondo,42 un male che noi, come vescovi, abbiamo condannato strenuamente.43 Molte vittime della tratta a scopi sessuali (per lo più donne e ragazze) sono costrette a prostituirsi, cosa che può includere la pornografia come «addestramento» o come loro «prodotto».44 Tutta la siglio della giustizia e della pace, Compendio della dottrina sociale della Chiesa, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2004, n. 119; Giovanni Paolo II, lett. enc. Sollicitudo rei socialis nel ventesimo anniversario dell’enc. Populorum progressio, 30.12.1987, nn. 36-37, in EV 10/2639-2645; Id., esort. ap. Reconciliatio et paenitentia sulla riconciliazione e la penitenza, 2.12.1984, n. 16, in EV 9/118. 42 Cf. N.J. Bouché, «Exploited: Sex Trafficking, Porn Culture and the Call to a Lifestyle of Justice», in Purehope, 2009; e D.E. Guinn, J. DiCaro (a cura di), Pornography: driving the demand in international sex trafficking, Captive Daughters Media, Los Angeles 2007. 43 Cf. USCCB, Commissione sulle migrazioni, On Human trafficking, 2007. Cf. anche Francesco, Discorso ai partecipanti alla Conferenza internazionale sulla tratta delle persone umane, Roma, 10.4.2014. Il costante lavoro del programma anti-tratta della USCCB si può trovare nel sito web www.usccb.org/about/ anti-trafficking-program. 44 M. Farley, «Renting an organ for ten minutes: what tricks tell us about prostitution, pornography and trafficking», 114 C hiese nel mondo pedopornografia è automaticamente un traffico di esseri umani e un crimine, perché implica lo sfruttamento sessuale di un minore per fini di lucro ed è contro la volontà del bambino a causa dell’incapacità di dare un consenso.45 Anche gli attori di film pornografici sono esposti a gravi rischi, quali la possibilità di contrarre infezioni sessualmente trasmissibili e di abusare di droghe e alcol.46 L’uso della pornografia ha anche degli effetti collaterali in tutti gli aspetti della cultura. La visione di materiale pornografico condiziona uomini (e donne) a guardare gli altri esseri umani semplicemente come oggetti sessuali47 piuttosto che come persone che meritano rispetto e amore. Si viene addestrati a uno «sguardo pornografico» e a un’«abitudine a oggettivare».48 Le donne, in particolare, possono cominciare a vedere sé stesse e a presentarsi come oggetti sessuali, abbigliandosi o comportandosi in maniera sessualmente provocante anche in giovane età49 e ricercando un’immagine idealizzata, falsata di bellezza femminile che può portare a maltrattamenti del proprio corpo, tra cui i disturbi alimentari. Donne (e uomini) possono sentirsi indotti a coinvolgersi in atti sessuali degradanti che sono rappresentati nella pornografia.50 Vi sono anche danni collaterali più gravi in termini di violenza contro le donne. Gran parte della pornografia è violenta,51 e quando, ad esempio, gli uomini la guardano vi è una maggiore probabilità di abusare sessualmente della fidanzata o della moglie.52 in Pornography: driving the demand in international sex trafficking, 144-152. 45 Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America, Trafficking victims protection Act, 2000 e successive riapprovazioni. 46 Centers for disease control and prevention, webpage: «HIV Risk Among Adult Sex Workers in the United States», 11.6.2015: «Vi è un forte nesso tra attività sessuale e uso di sostanze alcoliche e stupefacenti»; M. Javanbakht et al., «Adult film performers: transmission behaviors and STI prevalence», documento presentato alla Conferenza dei Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, 2014; J.D. Griffith et al., «Pornography actresses: an assessment of the damaged goods hypothesis», in The Journal of sex research 50(2013) 7, 621-632. 47 J. Peter, P.M. Valkenburg, «Adolescents’ exposure to a sexualized media environment and their notions of women as sex objects», in Sex Roles 56(2007), 381-395. 48 M. Morrow, «Pornography and penance», in Leaving and coming home: new wineskins for Catholic sexual ethics, a cura di D. Cloutier, Eugene, Cascade Books, Oregon 2010, 70. 49 Cf. American psychological association, «Report of the APA Task force on the sexualization of girls: executive summary», 2007 (aggiornato nel 2010). 50 C. Sun, A. Bridges, J. Johnson, M. Ezzell, «Pornography and the male sexual script: an analysis of consumption and sexual relations», in Archives of sexual behavior (pubblicato on-line nel dicembre 2014). L’accettabilità e il mito dell’innocuità Il Regno - documenti 3/2016 Visibilità pervasiva Nella società americana vi è attualmente una maggiore presenza di immagini erotiche, ipersessualizzate e pornografiche di quanto sia mai avvenuto prima. È diventato comune e normale vedere queste immagini mentre si leggono riviste, si visionano contenuti nei social media, si fa shopping on-line o in un centro commerciale, e mentre si guarda un film o la televisione. L’intrattenimento popolare stesso è stato ipersessualizzato. Romanzi che un tempo sarebbero stati classificati come erotici oggi sono popolari, per non parlare del genere del romanzo rosa manifestamente sessuale. Videogiochi, testi musicali, video musicali, abbigliamento e persino abiti «seri» sono diventati progressivamente sempre più sessualizzati, compresi i prodotti mirati a bambini e adolescenti.53 Mantenere la purezza è una sfida seria in questo ambiente, così come lo è l’imparare i confini opportuni, necessari per vivere castamente e avere relazioni sane. La pornografia viene spesso travisata come un passatempo innocuo (usando eufemismi come «intrattenimento per adulti» o «club per soli uomini») o addirittura promossa come buona – ad esempio, come un aiuto per favorire l’intimità coniugale –. Non è raro sentire l’uso della pornografia descritto come «normale» per gli uomini, implicando in tal modo che gli uomini sono, per così dire, «programmati» per guardare tali cose. Molte persone, più uomini che donne, non ritengono che l’uso di materiale pornografico costituisca un’infedeltà nei 51 A. Bridges et al., «Aggression and sexual behavior in best-selling pornography videos: a content analysis update», in Violence against women 16(2010) 10, 1065-1085. 52 C.A. Simmons, P. Lehmann, S. Collier-Tennison, «Linking male use of the sex industry to controlling behavior in violent relationships: an exploratory analysis», in Violence against women 14(2008) 4, 406-417; J. Hinson Shoppe, «When words are not enough: the search for the effect of pornography on abused women», in Violence against women 10(2004), 56-72. 53 Cf. B. Gunter, Media and the sexualization of childhood, Routledge, New York 2014. 115 C hiese nel mondo confronti del coniuge o del fidanzato/fidanzata.54 La pornografia inoltre desensibilizza i suoi fruitori che, col tempo, possono cercare e guardare contenuti più estremi e degradanti, a mano a mano che aumenta la loro assuefazione.55 Tecnologia L’aumentata diffusione di Internet rappresenta la differenza più drammatica che si registra tra la pornografia dei decenni passati e quella più recente. Mentre i media on-line possono costituire una via feconda per l’evangelizzazione e l’incontro personale,56 Internet corre anche il rischio di fare appello a un desiderio di gratificazione immediata e di sostituire la presenza reale delle persone con una «realtà virtuale». On-line la pornografia è immediatamente accessibile, apparentemente anonima, per lo più gratuita e ha l’apparenza di serbare inesauribili novità. Questa potente combinazione ha avuto effetti devastanti su molti uomini e donne. La diffusa disponibilità di Internet si traduce nel fatto che la pornografia è nelle case, nei luoghi di lavoro e spesso letteralmente a portata di mano, sulla punta delle dita, con il dilagare di strumenti tecnologici mobili. L’anonimato che si percepisce in Internet può allettare una persona a guardare immagini o a coinvolgersi in attività che avrebbe esitato a compiere off-line, e la presenza di novità che caratterizza la pornografia via Internet può in se stessa essere intossicante, alternando la chimica del cervello e inducendo chi guarda questi materiali a continuare a 54 P. Paul, Pornified: how pornography is damaging our lives, our relationships, and our families, Holt Paperbacks, New York 2005, 163. In un sondaggio indipendente commissionato dall’autrice e condotto dalla Harris Interactive, il 34% delle donne e il 17% degli uomini hanno equiparato la visione di materiale pornografico con l’ingannare. Il 41% degli uomini e il 18% degli uomini hanno detto che la pornografia non dovrebbe mai essere considerata inganno. Indagini più recenti hanno confermato le stesse tendenze: ChristianMingle.com e JDate.com, «State of dating in America», 2014 e MSNBC. com Survey, 2007. 55 P. Paul, «From pornography to porno to porn: how porn became the norm», in The social costs of pornography: a collection of papers, a cura di J.R. Stoner jr., D.M. Hughes, Witherspoon Institute 2010, 3-20, qui 8-9. 56 Cf., ad esempio, Francesco, Messaggio per la XLVIII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 1.6.2014; Benedetto XVI, Messaggio per la XLVII Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, 12.5.2013. Cf. anche Pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, La Chiesa e Internet e Etica in Internet, 22.2.2002, in EV 21/66-95 e 96-127. Il Regno - documenti 3/2016 cliccare.57 A differenza di una rivista, Internet non ha una pagina finale. Un’industria di peccato La pornografia è un grande business. Le stime delle entrate raggiungono facilmente i miliardi di dollari ogni anno.58 L’industria della pornografia è aggressiva, scaltrita e regolata solo sporadicamente, anche se è illegale produrre, vendere, detenere o guardare materiale pedopornografico o pornografia con contenuti considerati «osceni».59 Molte aziende investono fortemente su lobbisti che sollecitino ordinanze basate sul concetto di «libertà di parola» per contrastare le accuse giudiziarie di indecenza e di oscenità.60 I produttori di materiale pornografico spesso utilizzano materiali gratuiti on-line come esca per intrappolare nuovi utenti e creare in essi una dipendenza, così che essi poi paghino per accedere a dei materiali «esclusivi». Gli agenti di mercato che operano in questo campo puntano a giovani uomini in particolar modo con annunci sessuali su siti web dedicati a sport popolari e ai social media. Altre imprese, come ad esempio catene alberghiere, società di distribuzione via cavo e drugstore, traggono grandi profitti dalla diffusione della pornografia e 57 Studi hanno mostrato ciò che è noto come l’«effetto Coolidge», cioè che l’esposizione a nuove immagini sessuali causa un rinnovato interesse sessuale, dovuto largamente a un aumento del neurotrasmettitore dopamina. Cf. E. Koukounas, R. Over, «Changes in the magnitude of the eye-blink startle response during habituation of sexual arousal», in Behavior research and therapy 38(2000) 6, 573-584; P. Zimbardo, N.D. Coulombe, Man (Dis)connected: how technology has sabotaged what it means to be male, Rider, London 2015, 113-114. 58 Cf. P.M. Barrett, «The new Republic of porn», in Bloomberg Businessweek, 21.6.2012. I numeri esatti sono impossibili da calcolare, perché molte delle imprese operanti nel campo della pornografia sono private, e inoltre vi è disaccordo riguardo a che cosa «conti» come pornografia. Oltre a ciò, Barrett riporta che tra il 2007 e il 2011 le entrate globali provenienti dalla pornografia potrebbero essersi ridotte della metà a causa dell’aumentata disponibilità di pornografia gratuita on-line. 59 Codice degli Stati Uniti, titolo 18, c. 71, «Obscenity», sez. 1460-1470; e c. 110, «Sexual exploitation and other abuse of children», sez. 2251-2260. Per una spiegazione di queste leggi e un esempio di un’attuazione più coerente di tali leggi, cf. il sito web waronillegalpornography.com/laws, un progetto del Centro nazionale sullo sfruttamento sessuale (National center on sexual exploitation, già «Morality in media»). 60 Ad esempio vi è la Free speech coalition, un’associazione di categoria dell’industria dell’«intrattenimento per adulti» negli Stati Uniti. Cf. l’attività del Centro nazionale sullo sfruttamento sessuale, che si batte per l’applicazione di leggi severe contro la pornografia. 116 C hiese nel mondo contribuiscono alla sua accessibilità. L’industria della pornografia e la sua portata così ampia sono un chiaro segno che la pornografia nella nostra società è diventata una struttura di peccato. Contenuto Tutta la pornografia sfrutta sia le persone che vi sono ritratte e sia il fruitore, ed è priva di amore e di relazione. Ma i tipi di contenuti disponibili oggi stanno diventando sempre più grossolani, violenti, degradanti e addirittura satanici con rappresentazioni evidenti di pratiche occulte. La maggior parte delle scene pornografiche includono aggressioni e violenze fisiche o verbali, comunicando il messaggio che il sesso è violento, ed è rozzo e degradante.61 Molte scene includono anche attività sessuali tra persone dello stesso sesso, e sono viste da persone indipendentemente dall’orientamento sessuale nella vita reale. Le scene pornografiche di solito coinvolgono persone reali, ma possono anche essere generate da computer. La crescente vulnerabilità dei fruitori Data la diffusione e la facilità d’accesso della pornografia nella società odierna, tutti sono vulnerabili. Sono in molti a lottare contro l’uso della pornografia, e tra questi vi sono fedeli cattolici, persone di fede, persone che non professano alcuna fede religiosa, sposati e single, padri e madri, giovani e anziani, membri del clero e consacrati.62 Alcuni hanno visto materiale pornografico solo pochissime volte, forse involontariamente; alcuni lo guardano di tanto in tanto; mentre altri si trovano a guardare materiale pornografico in maniera compulsiva, magari nonostante le loro migliori intenzioni di resistere. Anche se coloro che usano la pornografia sono più uomini che donne, il numero delle donne che ne fruiscono è in crescita.63 61 Bridges et al., «Aggression and sexual behavior in best-selling pornography videos». 62 Le indagini recenti includono la Relationships in America Survey (2014) – finanziata dall’Austin Institute for the study of family and culture –, che ha messo in luce che il 43% degli uomini (il 26% di essi frequenta la chiesa settimanalmente) e il 9% delle donne nell’ultima settimana hanno avuto accesso a siti pornografici; e la ProvenMen.org pornography addiction Survey (2014), condotto dal Barna Group, ha evidenziato che il 64% degli uomini guarda materiale pornografico mensilmente (il 55% sono uomini sposati), e il 29% di giovani uomini (di età compresa tra i 18 e i 30 anni) la guarda ogni giorno. 63 Secondo il Pew Research Center, dal 2007 al 2013 il Il Regno - documenti 3/2016 L’uso della pornografia è particolarmente elevato tra i giovani adulti,64 e si è rilevato che l’età media della prima esposizione alla pornografia è di appena 11 anni; è più probabile che i maschi siano esposti a materiale pornografico in età più precoce rispetto alle femmine e che guardino contenuti più estremi prima dei 18 anni d’età.65 V. Uno sguardo più ravvicinato agli effetti della pornografia «Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro» (Sal 51,4). Tutti gli uomini e le donne sono creati a immagine di Dio e sono chiamati ad amare Dio e gli altri. L’uso della pornografia danneggia la capacità di uomini e donne di diventare ciò che sono chiamati a essere. Rende a loro più difficile avere relazioni basate sul dono di sé e sul rispetto reciproco. Osteggia la vocazione dell’uomo ad amare e proteggere le donne e a sacrificarsi per loro, e mina la capacità della donna di amare e di prendersi cura con profondo affetto di un altro essere umano come un dono e di essere accolta come un dono. Ora daremo uno sguardo più ravvicinato al costoso tributo che uomini, donne, giovani e bambini pagano alla pornografia, con particolare attenzione al matrimonio e alla vita familiare. Uomini Gli uomini sono particolarmente esposti alla pornografia, perché il cervello maschile è fortemente attratto dalle immagini sessuali, una sorta di «magnetismo visivo»66 sfruttato aggressivamente numero delle donne che hanno riferito di guardare «video per adulti» è aumentato dall’1% all’8%. Cf. Pew internet & American life project, «Online Video 2007», 18, e Pew Research Center, «Online Video 2013», 3. La Relationships in America survey ha evidenziato che l’uso di pornografia è più comune tra le giovani donne: il 19% di donne al di sotto dei 30 anni ha riferito di aver avuto accesso a materiale pornografico nell’ultima settimana, in confronto al 3% delle donne tra i 50 e i 60 anni di età. 64 Cf. Relationships in America, 27. 65 Kleponis, Integrity restored, 116, che cita «Pornography Statistics», Family Safe Media, 2010. Cf. anche C. Sabina et al., «The nature and dynamics of Internet pornography exposure for youth», in Cyberpsychology and behavior 11(2008), 691-693. 66 Struthers, Wired for intimacy, 84-85. 117 C hiese nel mondo dall’industria della pornografia. Vi è una varietà di ragioni per cui un uomo potrebbe guardare materiale pornografico, da un’«attività ricreativa», alla ricerca di un conforto per ferite emotive (ad esempio una bassa autostima, una sensazione di non essere amabile),67 al desiderio di un senso di potere. Gli effetti della pornografia su coloro che la guardano sono meglio documentati e meglio compresi. Sono inclusi effetti fisiologici, economici, emotivi, mentali68 e spirituali (si veda sotto). Chi usa la pornografia può spesso sperimentare un profondo senso di vergogna e un’erosione dell’autostima. Gli uomini, in particolare, possono sviluppare un’identità narcisistica69 e un ipertrofico senso di «machismo». L’uso della pornografia può distorcere la propria visione della sessualità, del matrimonio70 e dell’altro sesso, e può causare confusione circa la propria identità e le proprie inclinazioni in campo sessuale (una confusione esacerbata dalla visione di pornografia omosessuale). Dal punto di vista spirituale, come ogni peccato, l’uso della pornografia danneggia la propria relazione con Dio. Coloro che ne fruiscono credono spesso, erroneamente, che Dio non potrebbe mai amarli ed è possibile che disperino della sua misericordia e della sua capacità di guarirli. Donne La pornografia non è solo una questione maschile. Le donne usano la pornografia per ragioni simili a quelle degli uomini e sperimentano effetti 67 J.B. Bransfield, Overcoming pornography addiction: a spiritual solution, Paulist Press, New York 2013, 16-20. 68 È stato dimostrato che la visione di materiale pornografico interferisce con la memoria a breve termine: C. Laier, F.P. Schulte, M. Brand, «Pornographic picture processing interferes with working memory performance», in The Journal of sex research 50(2013) 7, 642-652. 69 T.E. Kasper, M.B. Short, A.C. Milam, «Narcissism and Internet pornography use», in Sex & marital therapy 41(2015) 5, 481-486. Questo studio ha evidenziato che le ore trascorse a guardare materiale pornografico sono correlate con un più elevato livello di narcisismo nei fruitori. Il narcisismo si riferisce a un ipertrofico senso di importanza di sé, un profondo bisogno di ammirazione e una mancanza di empatia per gli altri da parte di una persona. 70 È stato dimostrato che l’uso regolare di pornografia ha correlazioni con il sostegno della ridefinizione del matrimonio, così come con la critica del matrimonio in generale: M. Regnerus, «Porn use and supporting same-sex marriage», dibattito pubblico, 20.12.2012; P.J. Wright, A.K. Randall, «Pornography consumption, education, and support for samesex marriage among adult US males», in Communication Research 41(2014) 5, 665-689. Il Regno - documenti 3/2016 simili.71 Benché non sia raro per le donne guardare in maniera compulsiva gli stessi contenuti estremi degli uomini, esse hanno tradizionalmente avuto la tendenza a gravitare verso forme di pornografia che promettono legami relazionali e sentimenti, come la letteratura erotica o le interazioni inappropriate nei social media e nelle video chat.72 Le donne si trovano inoltre ad affrontare le sfide dell’erronea asserzione che l’uso della pornografia sia per loro liberatorio e la falsa percezione sociale che solo gli uomini usino la pornografia o lottino con la dipendenza da pornografia, cosa che può causare un profondo senso di vergogna e di isolamento. Dipendenza Sia la scienza sia le testimonianze personali confermano che molte persone che iniziano a guardare materiale pornografico in maniera occasionale diventano in seguito consumatori compulsivi, i quali si sentono intrappolati in un circolo vizioso di fantasie, rituali, azioni compulsive e disperazione.73 La visione di materiale pornografico, di solito in combinazione con la masturbazione, colpisce direttamente i percorsi cerebrali di ricompensa ed è stato notato che ha sul cervello effetti simili a quelli che hanno la cocaina in un tossicodipendente o l’alcol in un alcolista.74 71 Per racconti in prima persona di donne che hanno lottato contro l’uso della pornografia e la relativa dipendenza e hanno trovato la guarigione, vedi M. Fradd (a cura di), Delivered: true stories of men and women who turned from porn to purity, Catholic Answers Press, San Diego 2013. 72 Cf. Kleponis, Integrity restored, 79; S.E. Rhoads, Taking sex differences seriously, Encounter Books, San Francisco 2004, 51-52; e O. Ogasa, S. Gaddam, A billion wicked thoughts: what the Internet tells us about sexual relationships, Plume, New York 2011. Come esempio recente, le donne rappresentavano l’80% degli acquirenti della trilogia di Cinquanta sfumature di grigio (Bowker market research’s books & consumer monthly survey, novembre 2012). Cf anche A. Bonomi et al., «Fiction or not? Fifty shades is associated with health risks in adolescents and young adult females», in Journal of Women’s Health 23(2014) 9, 720-728, che ha evidenziato che le ragazze che leggevano Cinquanta sfumature di grigio era più probabile che manifestassero segni di disturbi alimentari di coloro che non leggevano questa trilogia, e che avessero un ragazzo verbalmente violento. 73 Cf. Bransfield, Overcoming pornography addiction, 28-30; e Kleponis, Integrity restored, 33-57. 74 Le ricerche scientifiche su questo fenomeno includono: V. Voon et al., «Neural correlates of sexual cue reactivity in individuals with and without compulsive sexual behavior», in PloS one 9(2014) 7; S. Kühn, J. Gallinat, «Brain structure 118 C hiese nel mondo Dopo aver utilizzato la pornografia, la persona ne desidera di più e col passare del tempo ricerca un numero maggiore di immagini o di materiali più estremi per ottenere lo stesso «sballo». Una persona dipendente dalla pornografia può diventare ossessionata dal vedere materiale pornografico; può mettersi in situazioni di rischio crescenti per guardarla (come ad esempio accedendovi nel posto di lavoro), può continuare a guardarla nonostante le conseguenze negative che ciò ha per sé e per altri e può sentirsi fuori controllo o incapace di fermarsi.75 Può anche negare che esista un problema. Mentre la dipendenza dalla pornografia può avvenire tramite contenuti digitali gratuiti on-line, i fruitori compulsivi di pornografia possono spendere ingenti somme di denaro per contenuti on-line «esclusivi», per frequentare degli strip club o per andare in cerca di prostituzione.76 In una persona affetta da dipendenza, la responsabilità morale può essere attenuata a seconda delle circostanze, ma la situazione è particolarmente grave.77 Le dipendenze sono molto difficili da superare, e serve aiuto per riconquistare la propria libertà. Invitiamo le molte buone persone che soffrono di dipendenza dalla pornografia a confidare nella misericordia del Signore e a cercare aiuto, sostegno e risorse appropriati (cf. Appendice). Bambini e giovani I giovani nati nell’era digitale sono cresciuti immersi nei media e in Internet, e molte volte sono più ferrati nel navigare in questo mondo rispetto ai loro genitori.78 Poiché si stima che l’età media della priand functional connectivity associated with pornography consumption: the brain on porn», in JAMA Psychiatry 71(2014) 7, 827-834; D.L. Hilton, «Pornography addiction. A supranormal stimulus considered in the context of neuroplasticity», in Socioaffective neuroscience & psychology 3 (2013); D.L. Hilton, C. Watts, «Pornography addiction: a neuroscience perspective», in Surgical neurology international 2(2011) 19. Cf. anche Struthers, Wired for intimacy, 83-111; M. Bennett, «The new narcotic», dibattito pubblico, 9.10.2013. 75 Cf. M.R. Laaser, Healing the wounds of sexual addiction, Zondervan, Grand Rapids 2004. 76 Per il collegamento tra uso della pornografia e prostituzione cf. M.A. Layden, «Pornography and violence: a new look at the research», in The social costs of pornography, 57-68, qui 66. 77 Vedi sopra, nota 30. 78 All’età di 5 anni, metà dei bambini usa Internet quotidianamente; all’età di 13 anni i tre quarti di ragazzi e ragazze possiedono un cellulare. In media, ragazzi e ragazze tra i 15 e i 18 anni passano almeno un’ora al giorno a guardare materiale Il Regno - documenti 3/2016 ma esposizione alla pornografia sia sugli 11 anni,79 molti bambini esposti alla pornografia sono ancora più giovani. Quasi tutti gli adolescenti maschi e oltre la metà delle adolescenti vedono materiale pornografico prima dei 18 anni d’età, spesso accidentalmente, ad esempio trovando una «scorta» segreta e nascosta di un membro della famiglia o imbattendosi in un sito web pornografico attraverso un annuncio pop-up o per errore.80 Altre volte un bambino può cercare on-line un termine che ha sentito e non ha capito, o cercare intenzionalmente materiale pornografico per curiosità. Programmi di educazione sessuale possono trattare la pornografia come neutrale o persino buona, arrivando in alcuni casi anche a usarla come «strumento didattico».81 Bambini e adolescenti sperimentano una pressione da parte di coetanei e persino da membri della famiglia a guardare materiale pornografico. Vi sono sempre più giovani che producono loro proprio materiale pornografico nella forma di fotografie o video sessuali condivisi con coetanei.82 Il «sexting» (l’invio di messaggi sessualmente espliciti e/o immagini inerenti al sesso; ndt) è associato con altri comportamenti sessuali rischiosi83 e accuse di pedopornografia,84 e tragicamente ha persino portato mediatico sui loro telefoni: Covenant Eyes, «Protecting your family on-line: a how-to guide for parents», 2013. Il 71% degli adolescenti ha messo in atto dei comportamenti per nascondere ai propri genitori quello che fanno on-line: J. Le, «The digital divide: how the online behaviour of teens is getting past parents», McAfee.com, giugno 2012. 79 Vedi sopra, nota 65. 80 C. Sabina et al., «The nature and dynamics of Internet pornography exposure for youth»; L.M. Jones, K.J. Mitchell, D. Filkelhor, «Trends in youth Internet victimization: findings from three youth Internet safety surveys 2000-2010», Journal of adolescent health 50(2012), 179-186. 81 C. Coleman, «Some parents angry about graphic sex education book», USA today 6.5.2014; V. Rocha, «Textbook shelved after sex toy, bondage topics spark protest», LA Times 11.8.2014. 82 Cf. Internet watch foundation, «Emerging patterns and trends report no. 1: youth-produced sexual content», 10.3.2015; K. Martinez-Prather, D.M. Vandiver, «Sexting among teenagers in the United States: a retrospective analysis of identifying motivating factors, potential targets and the role of a capable guardian», in International journal of cyber criminology 8(2014) 1, 21-35; A. Lenhart, «Teens and sexting», in Pew research center, 15.12.2009. Il sexting sta diventando sempre più comune anche tra adulti: cf. A. Lenhart, M. Duggan, «Couples, the Internet and social media», in Pew research center, 11.2.2014. 83 J.R. Temple et al., «Teen sexting and its association with sexual behaviors», in Pediatrics and adolescent medicine 166(2012) 9, 828-833. 84 J. Jouvenal, «Teen “sexting” case goes to trial in 119 C hiese nel mondo al suicidio, quando l’immagine viene condivisa con destinatari non voluti.85 Essere esposti alla pornografia può essere traumatico per i bambini e i giovani. Vederla li deruba della loro innocenza e dà loro un’immagine distorta della sessualità, delle relazioni, degli uomini e delle donne, cosa che in seguito può pregiudicare il loro comportamento. Può anche renderli più vulnerabili alle violenze sessuali, poiché la loro comprensione del comportamento appropriato può esserne danneggiata.86 Un bambino esposto alla pornografia può provare un misto di piacere, dolore, disgusto, senso di colpa e curiosità. Senza un genitore o un altro adulto degno di fiducia con cui parlare a fondo di questi sentimenti, può allontanarsi dalle relazioni familiari e tornare a guardare del materiale pornografico per cercare di capire i propri sentimenti. I bambini e gli adolescenti che guardano materiale pornografico ricevono in effetti una forma di educazione sulla sessualità da ciò che stanno vedendo. È più probabile che accettino di avere rapporti sessuali prematrimoniali,87 che considerino le donne come oggetti sessuali88 e che sopravvalutino la diffusione di certe pratiche sessuali degradanti.89 Inoltre tendono ad avere un’attività sessuale più precoce rispetto ai loro coetanei90 ed è più probabile che prendano parte a comportamenti sessuali rischiosi,91 il Fairfax county», in Washington Post 17.4.2013; M. Miller, P. Hirschkorn, «”Sexting” leads to child porn charges for teens», in CBS News 5.6.2010. Per un’analisi giuridica della questione cf. M.G. Leary, «Self-produced child pornography: the appropriate societal response to juvenile self-sexual exploitation», in Virginia journal of social policy and the law 15(2008) 1. 85 R. Kaye, «How a cell phone picture led to girl’s suicide», CNN 7.10.2010; «Jessica Logan suicide: parents of dead teen sue school, friends over sexting harassment», in Huffington Post 18.3.2010. 86 La pornografia è anche usata dai suoi consumatori per far sì che i bambini e i giovani se ne sentano complici, così da ridurre le probabilità che essi riferiscano la violenza subita. 87 M. Flood, «The harms of pornography exposure among children and young people», in Child abuse review 18(2009), 384-400. 88 Peter, Valkenburg, «Adolescents’ exposure to a sexualized media environment». 89 J. Manning, «Hearing on pornography’s impact on marriage & the family», Udienza del Senato degli Stati Uniti, 10.11.2005; Flood, «The harms of pornography exposure». 90 Manning, Udienza del Senato; J. Brown, K. L’Engle, «X-rated: sexual attitudes and behaviors associated with US early adolescents’ exposure to sexually explicit media», in Communication research 36(2009), 129-151. 91 Un comportamento sessuale a rischio include l’avere più partner sessuali e l’uso di sostanze alcoliche o stupefacenti durante gli incontri sessuali. D. Braun-Courville, M. Rojas, Il Regno - documenti 3/2016 che mette a maggior rischio di gravidanze in età adolescenziale o di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile. Sono anche a maggior rischio di sviluppare, più avanti nella vita, una dipendenza dal sesso.92 Per le ragazze, una società iper-sessualizzata in generale e la pornografia in particolare possono contribuire a creare una bassa autostima, disordini alimentari e depressione.93 I dati indicano che i bambini ripetutamente esposti alla pornografia hanno maggiori probabilità di vessare o molestare sessualmente altri bambini, imitando i comportamenti che hanno visto.94 Tragicamente, bambini e giovani sono anche vittimizzati dall’essere costretti o obbligati a partecipare alla produzione di materiale pedopornografico. La pedopornografia è illegale,95 implica violenze ed è una forma di tratta di esseri umani a causa dell’incapacità del bambino di esprimere il suo consenso.96 Vi sono molte ragioni concrete per cui un bambino possa diventare vittima della pedopornografia: tra tali ragioni l’estrema povertà, la deplorevole incuria da parte dei suoi genitori o dei suoi tutori, o la manipolazione da parte di produttori di pedopornografia.97 Bambini e giovani sfruttati in questo modo si trovano ad affrontare gravi effetti collaterali e necessitano di copiose risorse per guarire dal punto di vista emotivo, psicologico e fisico. Soprattutto necessitano di sapere che la violenza da loro subita non è stata una loro colpa o una loro scelta, indipendentemente da come li ha ingannati chi l’ha perpetrata. «Exposure to sexually explicit web sites and adolescent sexual attitudes and behaviors», in Journal of adolescent health 45(2009), 156-162. 92 Manning, Udienza del Senato, che cita R.E. Freeman Longo, «Children, teens and sex on the Internet», in Sexual addiction & compulsivity 7(2000), 75-90. 93 American psychological association, «Report of the APA task force on the sexualization of girls». 94 M. Ybarra et al., «X-rated material and perpetration of sexually aggressive behavior among children and adolescents: is there a link?», in Aggressive behavior 37(2011) 1, 1-18; Brown, L’Engle, «X-rated»; e S. Bonino et al., «Use of pornography and selfreported engagement in sexual violence among adolescents», in European journal of developmental psychology 3(2006) 3, 265-288. 95 Codice degli Stati Uniti, titolo 18, c. 110, «Sfruttamento sessuale e altri abusi sui bambini», sez. 2251-2260A. Vedi anche sopra, nota 28. 96 Trafficking victims protection act. 97 Per maggiori informazioni riguardo alle circostanze che rendono i bambini vulnerabili all’essere usati nella pedopornografia, cf. ECPAT International, «Questions & answers about the commercial sexual exploitation of children», 42008, 25-29. 120 C hiese nel mondo Matrimonio e futuri matrimoni L’usare o il realizzare pornografia all’interno del matrimonio è sempre sbagliato e non può mai essere giustificato.98 Viola la castità coniugale e la dignità dei coniugi. L’uso della pornografia all’interno del matrimonio danneggia gravemente la fiducia e l’intimità dei coniugi, sia a causa dell’uso della pornografia in sé, sia per l’inganno e le bugie cui di solito ricorre un coniuge nascondendo il proprio comportamento all’altro. Questa situazione è stata riconosciuta da avvocati matrimonialisti come un fattore determinante in oltre la metà dei divorzi.99 Il coniuge che scopre il proprio marito o la propria moglie usare materiale pornografico spesso si sentirà tradito; molti sperimentano un senso di trauma simile al disturbo da stress post-traumatico.100 I dati indicano anche è più probabile che mariti e mogli che usano materiale pornografico abbiano relazioni extraconiugali.101 Contrariamente all’idea comune che la pornografia possa essere un aiuto all’intimità coniugale, l’uso di pornografia tende a diminuire la soddisfazione sessuale e l’interesse per il sesso102 e negli uomini può portare all’impotenza.103 98 Cf. «Marriage: love and life in the divine plan», 48-49. P.F. Fagan, «The effects of pornography on individuals, marriage, family and community», in Marriage and religion research institute, dicembre 2009; J. Dedmon, «Is the Internet bad for your marriage?», in Online affairs; «Pornographic sites playing greater role in divorces», Comunicato stampa, 2003; Rapporto dell’American Academy of matrimonial lawyers; e Pamela Paul, «The Porn Factor», in Time 19.1.2004. 100 B.A. Steffens, R.L. Rennie, «The traumatic nature of disclosure for wives of sexual addicts», in Sexual addiction & compulsivity 13(2006) 6; B.A. Steffens, M. Means, Your sexually addicted spouse: how partners can cope and heal, 2009; e Kleponis, Integrity restored, 102-110. 101 P.J. Wright et al., «More than a dalliance? Pornography consumption and extramarital sex attitudes among married US adults», in Psychology of popular media culture 3(2014) 2, 97-109; S. Stack, I. Wasserman, R. Kern, «Adult social bonds and use of Internet pornography», in Social science quarterly 85(2004), 75-88. 102 Wright et al., «More than a dalliance?»; A.J. Bridges, «Pornography’s effects on interpersonal relationships», in The social costs of pornography, 89-110, qui 104-106; J.P. Schneider, «Effects of cybersex addiction on the family: results of a survey», in Sexual addiction & compulsivity 7(2000), 34-58. Si noti che, al contrario, un’indagine ha evidenziato che le persone felicemente sposate avevano il 61% di probabilità in meno di riferire di aver guardato materiale pornografico negli ultimi 30 giorni (Stack, «Adult social bonds»). 103 Voon et al., «Neural correlates of sexual cue reactivity»: secondo questo studio, menzionato sopra, l’entità dei dan- Un coniuge potrebbe anche sentirsi degradato dalle richieste del partner di forme avvilenti di attività sessuale, comuni nella pornografia.104 Al contrario, il progetto di Dio per il matrimonio e la castità all’interno del matrimonio portano vera felicità e autentica intimità alle coppie; la Chiesa vuole questo per tutti i mariti e tutte le mogli! Per uomini e donne single, il guardare materiale pornografico può rendere più difficile discernere e abbracciare una vocazione, che si tratti di vocazione al matrimonio, al sacerdozio o alla vita consacrata. Può danneggiare la capacità di avviare e mantenere un rapporto oblativo di fiducia e di rispetto reciproci, in parte perché tale abitudine addestra i fruitori a usare un’altra persona per il proprio piacere fisico. La pornografia accresce l’isolamento e può scoraggiare i giovani adulti dall’intraprendere prima di tutto la costruzione di una relazione, perché promette «soddisfazione» da una fonte poco esigente.105 Senza dubbio, la pornografia alimenta la cultura dell’hook-up (sesso disimpegnato; ndt), promuovendo incontri sessuali senza relazione.106 Un giovane deve assumersi dei rischi per conquistare il cuore di una donna; non affronta di certo tali rischi guardando delle immagini sul computer. A causa della vergogna e del senso del proprio disvalore che derivano dall’uso della pornografia, alcuni giovani adulti possono sentire di non «meritare» una relazione autentica, sana. 99 Il Regno - documenti 3/2016 ni e delle disfunzioni sessuali tra i fruitori compulsivi maschi (età media 25 anni) di pornografia nei loro rapporti intimi è maggiore della media, anche se non mentre viene usato materiale pornografico. Cf. anche Kleponis, Integrity restored, 66-67; Zimbardo, Man Dis(connected), 107-110; G. Wilson, Your brain on porn: Internet pornography and the emerging science of addiction, Commonwealth, Richmond VA 2014, 27-36; e G. Wilson, «Why do I find porn more exciting than a partner? Neuroscience reveals how Internet porn can trump real sex», in Psychology today 17.1.2012. 104 Sun et al., «Pornography and the male sexual script»; e E. Ryu, «Spousal use of pornography and its clinical significance for AsianAmerican women: Korean women as an illustration», in Journal of feminist family theory 16(2004) 4, 75-89. 105 M. Malcolm, G. Naufal, «Are pornography and marriage substitutes for young men?», in Institute for the study of labor, novembre 2014; M. Regnerus, J. Uecker, Premarital sex in America: how young Americans meet, mate, and think about marrying, Oxford University Press, Oxford 2011, 93-100. 106 È stato dimostrato che l’uso della pornografia è correlato con una maggiore accettazione (consenso) del sesso prematrimoniale in generale: J.S. Carroll et al., «Generation XXX: pornography acceptance and use among emerging adults», in Journal of adolescent research 23(2008) 1, 6-30; P.J. Wright, «American’s attitudes toward premarital sex and pornography consumption: a national panel analysis», in Archive of sexual behavior 44(2015) 1, 89-97. 121 C hiese nel mondo Il ruolo dei genitori e la famiglia Nel suo Messaggio per la Quaresima 2014, papa Francesco ha rimarcato: «Quante famiglie sono nell’angoscia perché qualcuno dei membri – spesso giovane – è soggiogato dall’alcol, dalla droga, dal gioco, dalla pornografia!».107 I genitori oggi si trovano di fronte a sfide sempre più complesse per proteggere l’innocenza dei propri figli. La pornografia può entrare in casa attraverso diverse porte. La più ovvia è costituita dai media e dalla tecnologia, che comprendono non solo i computer, i tablet e i cellulari, ma anche i videogiochi connessi a Internet. Molti genitori sentono di avere ben pochi strumenti per comprendere i vari dispositivi che i loro figli utilizzano, e tanto meno per monitorarli o per installare controlli o filtri. Un’altra sfida che i genitori si trovano ad affrontare è l’occasione di eventi quali i campeggi o i pigiama party, dove i bambini potrebbero essere esposti alla pornografia da coetanei o anche da altri adulti, mentre i loro genitori non sono presenti. L’uso della pornografia da parte di un qualsiasi membro della famiglia priva la casa del suo ruolo di rifugio sicuro e ha effetti negativi su tutta la vita di una famiglia, attraverso le generazioni. Genitori alle prese con la dipendenza da pornografia perdono tempo a guardare materiali pornografici e, a causa della loro compulsione, possono anche infliggere oneri finanziari alla famiglia. La paternità viene gravemente colpita, perché un figlio vedrà suo padre come un modello, e una figlia guarderà suo padre per capire come un uomo dovrebbe trattare una donna. Infine, data la forte correlazione tra la pornografia e il divorzio, molti bambini subiscono gli effetti del divorzio dei loro genitori come un «danno collaterale» dell’uso della pornografia. VI. La Chiesa come «ospedale da campo»: misericordia, guarigione e speranza per mezzo di Gesù Cristo «Aspergimi (…) e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve» (Sal 51,9). Papa Francesco ha ricordato alla Chiesa la sua chiamata a diventare un «ospedale da campo» per 107 Francesco, Messaggio per la Quaresima 2014. Il Regno - documenti 3/2016 i feriti del mondo.108 Tutti noi siamo feriti, a partire dal peccato originale e dalle sue conseguenze, così come dai nostri propri peccati. Sulla scia della cosiddetta rivoluzione sessuale, molti sono stati feriti dai loro propri peccati, dai peccati di altri, dalla confusione e dalla rottura di relazioni e famiglie. In particolare gli effetti della pornografia sull’anima possono essere profondi, e l’uso della pornografia in sé può essere un segno di altre ferite emotive. Nessuna ferita, tuttavia, è così profonda da non poter essere raggiunta dalla grazia redentrice di Cristo. La Chiesa come ospedale da campo è chiamata ad annunciare la verità della persona umana nell’amore, a proteggere le persone – specialmente i bambini – dalla pornografia e a offrire la misericordia del Signore e la guarigione per coloro che sono feriti dalla pornografia. Sono disponibili molti mezzi di supporto per coloro che ne sono stati lesi e desiderano essere liberi da essa e dai suoi effetti. Cristo è la nostra speranza! Attraverso l’effusione dello Spirito Santo e la missione della sua Chiesa, Gesù continua a donarci se stesso, così che possiamo seguirlo e dimorare in lui. Lo incontriamo in vari modi: attraverso la sacra Scrittura, i sacramenti e tutto l’insegnamento e la vita della Chiesa. Gesù è la via della libertà. La Chiesa dice: «Non abbiate paura!» Venite al Signore Gesù, la cui misericordia dura in eterno! Il Signore non si stanca mai di perdonare.109 Ben consapevoli della misericordia di Dio, vorremmo ora rivolgere qui la nostra attenzione e applicare questo atteggiamento di speranza alle concrete circostanze che i membri del corpo di Cristo e tutte le persone si trovano ad affrontare. Come vescovi responsabili della cura pastorale di coloro che sono stati o potrebbero essere colpiti dalla pornografia, desideriamo specificamente rivolgerci ai cattolici che si trovano in una serie di circostanze e offrire opportunità di orientamento, guarigione e grazia. In questo modo siamo consapevoli della particolare importanza di leader e genitori cattolici che possano realizzare la visione e la missione della Chiesa ed essere canali della misericordia e della verità del Signore in maniera diretta ed efficace con la loro testimonianza e il loro servizio. 108 Come citato in A. Spadaro sj, «Intervista a papa Francesco», 19.8.2013, in La Civiltà cattolica 164(2013) 3918, 19.9.2013, 449-477. 109 Cf. Francesco, Evangelii gaudium, n. 3, in Regno-doc. 21,2013,641; Id., bolla Misericordiae vultus di indizione del giubileo straordinario della misericordia, 11.4.2015, in Regnodoc. 13,2015,1ss. 122 C hiese nel mondo A coloro che vengono sfruttati dall’industria della pornografia Voi siete prediletti e amati da Dio! La Chiesa vi è vicina, è vicina in special modo a coloro che sono vittime del traffico e dello sfruttamento sessuale a fini commerciali, e a tutte le bambine e i bambini che sono coinvolti nella produzione di materiale pedopornografico e che quindi sono vittimizzati e violentati. Il modo in cui siete stati trattati è deplorevole e gravemente ingiusto, e noi continueremo a lavorare per la giustizia e la libertà per tutti gli uomini, le donne e i bambini schiavizzati. Indipendentemente da ciò che avete vissuto nel vostro passato, ricordatevi che continuate a essere amati da Dio, che avete una dignità inviolabile e che siete degni di rispetto e di amore. Venite al Signore attraverso la sua Chiesa per ricevere la sua cura per voi. Permettetegli di fasciare le vostre ferite e di donarvi la sua forza. Sappiate che ci sono gruppi di sostegno e risorse disponibili per aiutarti (vedi Appendice). Esortiamo chiunque sia stato sfruttato in maniera criminale a denunciarlo immediatamente alle autorità civili competenti e a intraprendere azioni appropriate ad assicurare la vostra sicurezza e a proteggervi. A coloro che sono colpevoli di sfruttare altri attraverso la produzione di pornografia Il Signore, nella sua grande misericordia e giustizia, vi chiama a distogliervi dai vostri peccati e a seguirlo. Gesù vi sta passando accanto: non esitate a cambiare la vostra vita. Scendete, come Zaccheo, e fate ammenda per il danno che avete provocato (cf. Lc 19,1-10). Nessun peccato è troppo grande perché non sia perdonato, ma vi esortiamo a pentirvi, a convertirvi e a porre fine al vostro coinvolgimento nel diffondere la distruttività della pornografia. Se siete anche (o siete stati) implicati nello sfruttamento criminale, vi sollecitiamo a denunciare le vostre azioni e a consegnarvi alle autorità civili. Dio può servirsi dei vostri errori passati per aiutare gli altri. Gesù ha chiamato san Paolo, il «primo» dei peccatori, a essere apostolo; possa egli liberare e guarire anche voi (cf. 1Tm 1,15). Agli uomini e alle donne che fanno uso di pornografia Siete figlie e figli amati del Padre. Non abbiate paura di accostarvi all’altare della misericordia e a chiedere perdono. Molte persone buone lottano Il Regno - documenti 3/2016 contro questo peccato. Non siete soli; c’è sempre speranza! Satana, il padre delle menzogne, usa la vergogna e la paura per tenere le anime lontane dalla misericordia di Gesù, ma Dio, il più amorevole dei padri, sta aspettando di incontrare con gioia coloro che si pentono e di donare loro la grazia di cui hanno bisogno per combattere future tentazioni. Ricevete i sacramenti regolarmente per ottenere l’aiuto di Dio nelle vostre prove, in special modo il sacramento della penitenza e della riconciliazione, mediante il quale il Signore perdona una persona che si trova in stato di peccato mortale, così che quell’uomo o quella donna possa ricevere degnamente il sacramento dell’eucaristia. Non lasciate che gli ostacoli del rifiuto, della vergogna, della paura, della disperazione o dell’orgoglio vi impediscano di affidarvi alla grazia del Signore. Credete nella potenza di Dio! Domandate allo Spirito Santo la grazia e la forza. Abbiate fiducia nella misericordia di Gesù. Chiedete il sostegno della preghiera di intercessione dei santi in paradiso. Conoscere la verità di chi siete in Dio e ricevere aiuto spirituale sono passi fondamentali, ma coloro che fanno uso di pornografia hanno spesso bisogno di ulteriore assistenza. La libertà dalla pornografia è una scelta quotidiana e richiede una formazione continua. La Chiesa vi incoraggia a cercare un supporto continuo quali la consulenza psicologica, la direzione spirituale, la psicoterapia di sostegno individuale, i gruppi di sostegno, i gruppi di terapia per coppie, le riunioni e i ritiri per uomini e donne. Questi sono tutti i mezzi da utilizzare mentre ricercate la libertà (cf. Appendice). È disponibile un software per computer per monitorare le attività on-line e per bloccare i materiali pornografici; potrebbe essere un mezzo necessario per evitare l’immediata occasione di peccato. Se il vostro uso della pornografia è diventato una dipendenza, è ancor più cruciale che ve ne assumiate la responsabilità e che ricorriate al supporto di professionisti che possono aiutarvi nell’identificazione e nella guarigione di eventuali ferite emotive che possono stare alla radice dell’uso di materiale pornografico. Nel caso siate sposati, vi sono professionisti di counseling che possono aiutarvi a rivelare al coniuge la vostra lotta con la pornografia in una maniera che porti alla guarigione e alla ricostruzione della fiducia. È importante trovare un consulente che vi sosterrà nel seguire gli insegnamenti della Chiesa sul matrimonio e sulla castità. Coltivare la castità richiede lavoro, come accade per qualsiasi crescita nella virtù. È un compi- 123 C hiese nel mondo to permanente e una scelta quotidiana. Siate pazienti, perseverate e non scoraggiatevi. Se cadete, rialzatevi, andate al Signore nella confessione e cercate la sua misericordia nel sacramento della penitenza e della riconciliazione e ricominciate da capo. Non c’è nessuna vergogna nel confessare peccati ripetuti di questo tipo. Una volta che siete liberi, aiutare altri a trovare la loro strada per uscire dal problema dell’uso della pornografia può essere un modo efficace per rimanere impegnati e forti nella propria guarigione. Dio può usare la vostra esperienza per toccare il cuore e la vita degli altri che stanno lottando. A coloro che sono stati feriti dall’uso della pornografia da parte del coniuge Siete immensamente amati da Dio nostro Padre! Non siete soli né dovete provare vergogna se il vostro coniuge fa uso di pornografia. La Chiesa vi accompagna con amore e tenerezza mentre vi confrontate con questo peccato e con i suoi effetti sul vostro matrimonio e sulla vostra vita familiare. Siete stati profondamente feriti. Vi siete sentite traditi, ingannati e persino traumatizzati quando avete appreso che il vostro coniuge fa uso di materiale pornografico attraverso la sua stessa confessione o perché voi stessi l’avete scoperto. È anche possibile che abbiate affrontato maltrattamenti o atti di violenza. Se vi trovate in un ambiente pericoloso, allontanatevi insieme ai vostri figli da ogni pericolo e cercate aiuto.110 Cristo può alla fine guarire queste ferite, e spesso questo processo richiede tempo. Cercate conforto nella preghiera, nell’accostarvi ai sacramenti e nell’adorazione eucaristica. La collera nei confronti del vostro coniuge è naturale e spesso giustificata, e può essere d’aiuto avere un direttore spirituale o un consulente preparato e affidabile per aiutarvi a rielaborare emozioni forti e intense. Dio vuole guarire il vostro matrimonio.111 Alcuni di voi possono avere un coniuge che sente l’esigenza di cercare aiuto. L’incoraggiamento, l’amore incondizionato e la speranza fiduciosa di un coniuge può essere una grande fonte di forza per una persona che sta lottando per essere pura. 110 Cf. USCCB, «When I call for help: a pastoral response to domestic violence», 1992 (ripubblicato nel 2002). 111 In casi in cui vi sia una situazione di continui violenti maltrattamenti, guarire un matrimonio può non essere possibile. Come già detto, è vitale allontanarsi da qualsiasi pericolo, assicurare la sicurezza propria e dei propri figli, e cercare aiuto e sostegno appropriati. Il Regno - documenti 3/2016 Per chi tra voi ha il coniuge che ha reazioni di negazione o di rifiuto di un aiuto, sappiate che la Chiesa è qui per voi. Pregate perché il vostro coniuge cambi il suo modo di vedere e cerchi delle opportunità che lo incoraggino. Ponete chiari confini, se possibile, come installare programmi di monitoraggio on-line, ripulire la casa da ogni materiale pornografico, prendervi cura della vostra propria salute e rifiutare di essere usati come scusa dell’uso di materiale pornografico da parte del vostro coniuge. Per i coniugi di persone affette da dipendenza vi sono gruppi di sostegno e consulenti che possono aiutare in questa lotta (cf. Appendice). E ricordate: non siete soli! La Chiesa vuole aiutarvi e incoraggiarvi e chiede a coloro che ne hanno abbastanza coraggio di riconoscere la propria esperienza relativa a questo problema per aiutare altri coniugi all’interno della comunità che sono nel problema. A tutti i genitori Grazie per il vostro grande amore e il vostro grande sacrificio! Siete prediletti da Dio Padre, dal quale la vostra paternità e maternità ha preso nome. Voi siete i primi custodi e maestri dei vostri figli e siete chiamati a essere i loro modelli di amore casto e fecondo. La Chiesa vi è estremamente grata perché formate, proteggete e guidate la Chiesa domestica. Mentre crescono, i figli, sicuri dell’amore che i loro genitori provano per loro e l’uno per l’altro, avranno chiari vantaggi nel navigare tra le sfide del mondo. I figli hanno il diritto di ricevere un’«autentica educazione alla sessualità e all’amore», cosa che comprende una formazione alla castità.112 È una vostra grande e cruciale responsabilità insegnare ai vostri figli il vero senso della sessualità umana, rendendoli capaci di vedere la sua bellezza come un’espressione dell’amore totale. Già da una tenera età, i vostri figli possono imparare l’autocontrollo, la modestia e il rispetto per gli altri dalle vostre parole e dalle vostre azioni. L’educazione alla castità include anche il fare tutto quello che potete per proteggere i vostri figli dalla pornografia e aiutarli, man mano che maturano, a rifiutarla insieme ad altri peccati sessuali. Vi sono buoni strumenti per aiutarvi in questo importante compito (cf. Appendice). 112 Giovanni Paolo II, lett. enc. Evangelium vitae sul valore e l’inviolabilità della vita umana, 25.3.1995, n. 97, in EV 14/2489. Cf. anche Pontificio consiglio per la famiglia, Sessualità umana: verità e significato. 124 C hiese nel mondo Genitori e tutori, proteggete la vostra casa! Vigilate sulla tecnologia che ammettete nella vostra casa e fate attenzione all’ampiezza di contenuti sessuali persino nella televisione e nei film popolari e alla facilità con cui tali contenuti arrivano attraverso Internet e i dispositivi mobili. Imparate a usare dei programmi di filtro che possano aiutarvi a proteggere la vostra casa. Favorite la franchezza e la fiducia con i vostri figli, così che sappiano che possono venire da voi se vedono un’immagine sessuale; parlandone con loro con tutta calma, potete fornire loro un quadro sano nel quale interpretarla. Lo Spirito Santo è la vostra guida mentre valutate la situazione specifica propria di ogni figlio. Nessuno di noi è perfetto, e i genitori sono i primi a rappresentare il modello della misericordia e del perdono di cui tutte le famiglie hanno bisogno. Fate affidamento sulla misericordia del Padre, specialmente se dovete affrontare la difficile situazione di un bambino che ha visto o utilizza materiale pornografico. Molte buone famiglie ne hanno fatto esperienza; non siete soli, e la Chiesa è qui per voi. A tutti coloro che lavorano con bambini e giovani Nonni, padrini e madrine, insegnanti, educatori religiosi, ministri della gioventù e responsabili della sicurezza dei minori: i genitori vi hanno affidato la responsabilità di proteggere i loro figli dai pericoli non solo fisici, ma anche psicologici, morali e spirituali. Potete avere una grande influenza sui bambini e sui giovani che sono affidati alla vostra cura, e potete aiutare a fornire ai genitori gli strumenti di cui hanno bisogno per proteggere ed educare i loro figli. I bambini sono vulnerabili a tutte le influenze, buone o cattive. Create un ambiente adatto all’apprendimento della castità essendo modelli di vita casta e insegnandola. Siate vigili sull’accesso alle tecnologie e teneteli sotto controllo in modi adeguati all’età. Ai giovani si dovrebbe insegnare che alcuni tipi di siti web o programmi informatici sono inappropriati e immorali. Assicuratevi di spiegare i motivi per cui sono inaccettabili. Ai giovani Siete amati e prediletti da Dio e chiamati alla grandezza! Cristo vi chiama a essere forti, coraggiosi testimoni della castità e della speranza. L’aIl Regno - documenti 3/2016 dolescenza e la giovinezza possono essere un periodo difficile e confuso, e il desiderio di intimità sessuale può essere forte. Mostrate ai vostri amici e ai vostri coetanei che la castità porta libertà e gioia! Inoltre pone le basi di un matrimonio felice e duraturo. Rifiutate le menzogne di una cultura che vi dice che la propria gratificazione è la strada alla felicità. Rifiutate le pressioni che cercano di indurvi a trattare l’attività sessuale come un’attività ricreativa. Rifiutate di oggettivare il vostro corpo o il corpo di qualcun altro attraverso immagini o video sessuali. Dio vi ha creato a sua immagine, e la Chiesa vi guarda con compassione e amore, indipendentemente da quello che gli altri possono pensare, dire o fare. Ancor più, il vostro corpo è un tempio dello Spirito Santo e siete stati fatti per la grandezza. Se siete già coinvolti nell’uso di materiale pornografico, scegliete ora di abbandonare quella strada e di volgervi verso relazioni autentiche e ricercate il perdono del Signore nel sacramento della riconciliazione. Gesù vi ama e ha dato la sua vita per voi. Non abbiate paura di chiedere aiuto o consiglio a vostra madre o a vostro padre o a un adulto di fiducia, un familiare o un ministro pastorale se siete cresciuti in un ambiente dove si è fatto un uso regolare di pornografia o se ne siete stati esposti in età precoce. Ai pastori e agli altri membri del clero Portiamo la testimonianza della gioia e della libertà della castità. Il nostro esempio di castità come ministri ordinati, con il complemento della castità di altri nel matrimonio, nella vita consacrata o come persone celibi o nubili contribuisce a mostrare al mondo che è possibile perseverare nella virtù con l’aiuto di Cristo e che è un dono, non un peso. Riconoscendo il danno causato dal peccato della pornografia, invitiamo i fedeli ad accostarsi spesso al sacramento della riconciliazione, assicurando loro che è chiaramente e prontamente disponibile. Siamo anche consapevoli che il clero e i nostri fratelli e le nostre sorelle che vivono nelle comunità religiose conducono lotte in questo campo. Accostiamoci noi stessi alla sorgente della misericordia, sapendo che abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore per vivere una coerente testimonianza della castità. Prendiamo il coraggio di predicare sulla castità, guardando a Cristo stesso, e di attirare l’attenzione 125 C hiese nel mondo sul danno della pornografia nei modi appropriati. Dobbiamo considerare il nostro ruolo nel proteggere i bambini dalla pornografia come un nostro sacro dovere, così come un aspetto del nostro impegno a creare ambienti sicuri per i minori in accordo con la nostra costante applicazione della Carta per la protezione dei bambini e dei giovani.113 Auspichiamo di riuscire a educarci sull’uso di strumenti affidabili per il sostegno pastorale dei fedeli e per la guarigione dall’uso della pornografia e dalla sua dipendenza, e a renderle disponibili a famiglie, parrocchiani e altri che sono affidati alla nostra cura. Dobbiamo anche trovare e promuovere consulenti degni di fiducia e gruppi di sostegno a livello locale, ai quali possiamo indirizzare uomini e donne per ricevere aiuto e guarigione. Soprattutto, cerchiamo di vivere nella nostra propria vita la testimonianza di un cuore gioioso e puro. L’importanza della formazione nei seminari e della formazione continua dei sacerdoti, oltre alla formazione per i diaconi permanenti, è d’importanza cruciale così come lo sono la confessione regolare, la direzione spirituale, il sostegno fraterno e lo sviluppo di amicizie autentiche. Questa formazione e questo supporto continui sono vitali anche per tutti coloro che vivono una vita consacrata. Non dobbiamo isolarci. Se uno di noi o un nostro fratello membro del clero sta lottando con la pornografia, auspichiamo di non avere paura di riconoscerlo e chiedere aiuto immediatamente. A tutte le persone di buona volontà La Chiesa promuove una cultura in cui la purezza, la castità e l’amore autentico siano apprezzati e sostenuti, e in cui si respinga e si rifiuti la pornografia. La Chiesa è grata a tutti coloro che stanno lavorando per riconoscere la natura deleteria e distruttiva della pornografia e che stanno intervenendo energicamente contro la sua proliferazione. Auspichiamo di poter lavorare insieme per la realizzazione di leggi e per una cultura che eliminino la pornografia dal posto prominente e privilegiato che occupa attualmente e combattano le sue numerose ingiustizie, costruendo invece una cultura che onori la vera dignità e il vero senso della sessualità umana. 113 Il testo della Carta e altre informazioni sul lavoro che la Chiesa svolge per proteggere bambini e giovani si possono trovare in www.usccb.org/issues-and-action/childand-youth-protection/charter.cfm; in italiano su Regno-doc. 13,2002,437ss. Il Regno - documenti 3/2016 VII. Conclusione: il Signore è ricco di misericordia «Fammi sentire gioia e letizia» (Sal 51,10). In conclusione, assicuriamo a tutti coloro che stanno lottando con il peccato della pornografia, e si stanno sforzando di coltivare la castità: non siete soli nella vostra lotta. Gesù è con voi, e la Chiesa vi offre amore e sostegno. Abbiate fiducia nello Spirito Santo e fatevi guidare da lui. La misericordia e il perdono del Signore sono sovrabbondanti! «Quanto dista l’Oriente dall’Occidente, così egli allontana da noi le nostre colpe» (Sal 103,12). La grazia e l’aiuto concreto di Dio sono sempre disponibili. La guarigione è sempre possibile. Ringraziamo tutti gli uomini, le donne e i giovani che stanno contribuendo a costruire una cultura di amore autentico e di castità e che stanno aiutando altri a vivere una vita di libertà e di purezza. La Chiesa guarda anche ai santi. Il loro esempio e la loro intercessione sono un grande aiuto per noi. In modo particolare, invitiamo a una rinnovata devozione alla sacra Famiglia e all’affidamento al Cuore immacolato di Maria e al sacro Cuore di Gesù. Come molti di noi, Gesù, Maria e Giuseppe hanno sperimentato le gioie e le difficoltà della vita familiare quotidiana – e lo hanno fatto con grande amore e purezza –. Il centro del loro amore casto era Gesù Cristo, e in tal modo il loro amore serve da modello per tutti. Gesù dovrebbe essere al centro del nostro amore così come delle nostre relazioni. Giuseppe era un uomo giusto ed è un potente intercessore per tutti coloro che stanno lottando per essere puri, in special modo gli uomini. Il Cuore immacolato di Maria e il sacro Cuore di Gesù rivelano la purezza e la libertà destinati al cuore di ogni donna e di ogni uomo. Preghiera Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Sì, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto: così sei giusto nella tua sentenza, sei retto nel tuo giudizio. Ecco, nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre. 126 C hiese nel mondo Ma tu gradisci la sincerità nel mio intimo, nel segreto del cuore mi insegni la sapienza. Aspergimi con rami d’issòpo e sarò puro; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia: esulteranno le ossa che hai spezzato. Distogli lo sguardo dai miei peccati, cancella tutte le mie colpe. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Sal 51,3-12 In generale, incoraggiamo l’esame di tutti i programmi e di tutte le risorse per valutare se nel loro insegnamento e nella loro prassi sono applicati i principi cattolici. Il contenuto della pagina web comprende la seguente serie di risorse: – elenco dei gruppi di sostegno e di programmi di recupero per coloro che sono stati colpiti dalla pornografia: per gli uomini e le donne che usano o che sono dipendenti dalla pornografia, e per i loro coniugi e altri famigliari; per uomini e donne coinvolti nell’industria della pornografia; e per altri ancora. – Consigli e risorse per genitori, per nonni e per tutti coloro che lavorano con bambini e giovani e vogliono proteggere la loro innocenza. Appendice – Risorse per la predicazione, per sacerdoti e La Chiesa cattolica e molte altre comunità e or- diaconi. ganizzazioni sono impegnate a fornire a uomini, – Strumenti di filtraggio per Internet, per blocdonne, genitori e dirigenti gli strumenti di cui han- care i contenuti pornografici sui computer e su tutti no bisogno per trovare la libertà dalla pornografia e i dispositivi connessi a Internet. per aiutare altri a fare lo stesso. Si prega di visitare – Risorse educative con ulteriori informazioni R1f_Danielou:Layout 1 25-02-2016 15:40 Pagina 1 R1f_Prigent:Layout 23-02-2016 14:23 Pagina 1 sui danni della pornografia. il sito web 1della USCCB www.usccb.org/cleanheart per una selezione aggiornata delle risorse connesse – Altre dichiarazioni cattoliche sulla pornografia... e altro ancora. con la presente dichiarazione. PIERRE PRIGENT JEAN DANIÉLOU Dalle parole di Gesù alla Bibbia La teologia del giudeo-cristianesimo Gli anni decisivi del cristianesimo (100-250) I I l volume è dedicato alla ricostruzione del periodo arcaico della storia della Chiesa. Descrive la complessa realtà etnica, sociologica e culturale – di origine giudaico-pagana – del cristianesimo primitivo, che prima di esprimersi nelle forme dell’ellenismo ha conosciuto un’originaria espressione di struttura semitica. ntorno all’anno 100 il cristianesimo si espande in modo vivace e diversificato. Un secolo e mezzo di dibattiti approderà a un consenso sui libri canonici e su una Bibbia composta da due testamenti. Comprendere quegli anni decisivi significa mettere in luce i temi e i problemi che accompagneranno il cristianesimo lungo tutta la sua storia. «BIBLICA» pp. 208 - € 22,50 NELLA STESSA COLLANA «ECONOMICA EDB» pp. 672 - € 30,00 DELLO STESSO AUTORE SANTIAGO GUIJARRO LA PRIMA EVANGELIZZAZIONE NELLA CHIESA DELLE ORIGINI pp. 208 - € 24,00 Edizioni Dehoniane Bologna LE ORIGINI DEL CRISTIANESIMO LATINO STORIA DELLE DOTTRINE CRISTIANE PRIMA DI NICEA Via Scipione Dal Ferro, 4 - 40138 Bologna Tel. 051 3941511 - Fax 051 3941299 Edizioni Dehoniane Bologna www.dehoniane.it Il Regno - documenti 3/2016 127 pp. 480 - € 26,50 Via Scipione Dal Ferro, 4 - 40138 Bologna Tel. 051 3941511 - Fax 051 3941299 www.dehoniane.it