Marrakech - Turisti per Caso

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Marrakech - Turisti per Caso
Diario Marrakech
Terra di profumi
magici... Marrakech
Colori caldi, aromi penetranti. Due amiche, cinque giorni e un riad:
di Barbara Ramadoro
alla scoperta di una città dai mille volti
I
l viaggio a Marrakech in compagnia
della mia amica Sabrina inizia su Internet: prenotiamo uno splendido
riad. Già, ma cos'è un riad? È il corrispondente del nostro bed & breakfast. Arrivate in aeroporto alle 23,30
ora locale, ci apprestiamo a prendere
le valige. Brutta sorpresa: la mia era
a Casablanca. Facciamo la denuncia
e i dipendenti dell'aeroporto, con una
solerzia invidiabile, me la fanno riavere alle 7 della mattina successiva.
Il riad "Ambre et epices", nel cuore
del vecchio quartiere di Dar Elbach,
ci dà il benvenuto nella ex casa di un
commerciante di spezie, ristrutturata nel rispetto della tradizione marocchina. Le camere, a cui sono stati dati
A tavola carne
in umido
La tajine (o tajin) è una
portata tipica della
cucina marocchina. Si
prepara in diversi modi e
prende il nome dal piatto
in cui viene cotta. La
turista per caso Barbara
consiglia quella di pollo
con limone e olive verdi,
e di manzo con prugne e
albicocche.
i nomi delle sei principali tappe della
via delle spezie, hanno aria condizionata e splendidi bagni, ottima pulizia
e tè alla menta con biscotti fatti a mano a ogni ora del giorno. Niente televisore... Sabrina ne soffre la mancanza,
io no! La Jacuzzi è bellissima e ci si sta
benissimo. Una cosa da sottolineare è
il silenzio che aleggia nella struttura,
rotto a volte dalle ciabatte di Omar, il
fantastico tuttofare, o dal vociare allegro di Aouatif (il nome significa "emozione"), la responsabile del riad.
La parte nobile
della città vecchia
È il nostro primo giorno in città. Dopo l'ottima colazione servita da Omar
elle colorate,
brulica di bancar na e' il cuore
le
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El-F
Di giorno, di
rada. Piazza jema
forti
io al cibo da st
sapori e odori
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di sera fa spaz
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Ma
a
a
di una vacanz
1
Quando: autunno
Durata: 5 giorni
Viaggio: aereo
Costo a persona:
(spesa approssimativa)
700 euro
x t r f o i c e h
e la compagnia della preghiera del
Muezzin (la moschea è in una delle
stradine che portano al riad), emozionante anche se non si conosce nulla
della loro religione, ci apprestiamo a
guadagnare la "nostra Marrakech" al
seguito di Said, guida marocchina ufficiale che parla un buon italiano.
Con l'auto raggiungiamo la Medina,
dove visitiamo il palazzo della Bahia,
incanto di architettura araba e romanica con i suoi mosaici e le sue mille
stanze che sfociano in uno stupendo
cortile interno. Qui si affacciano le camere della favorita del re e delle sue
altre mogli. Visitiamo le tombe Saadiane dove Sabrina riesce ad immortalare, oltre alla miriade di gattini, anche una bella cicogna che sembrava
essersi messa in posa proprio per lei.
un dono che non
potete rifiutare...
All'uscita ci inebriano odori di spezie
e colori: il prevalente è il fleur d'orange, aroma dolce e fruttato, ma anche
il pepe, il cumino e il giallo dello zafferano... C'è da restare storditi e affascinati da una città che tiene in sé
tante cose di valore unico ma anche
tanta povertà.
Visitiamo Palais Badii e vediamo da
dietro la moschea della Koutoubia,
la più grande di Marrakech, dove sostano pigramente i venditori d'acqua
in costume tipico. Allegramente, in
cambio della mancia, si fanno fotografare con noi!
Fatto questo giro, ci dirigiamo nella Mellah, il tipico quartiere ebraico circondato da mura, famoso per i
suoi mercatini delle spezie. Qui, dopo la visita a svariati negozi, ci soffermiamo in una "farmacia omeopatica": acquistiamo prodotti all'olio
di Argan, pepe nero, noce moscata e
incenso puro, sorseggiando un ottimo tè alla menta, specialità del luo-
Diario Marrakech
spagna
È talmente bella che sembra ci sia il mare
oceano
atlantico
S
assoluta. Ma se vi capita di andarci, approfittate anche
e dovessimo fare quel giochino in cui uno ti dice
una parola e tu rispondi la prima cosa che ti viene in della comunicativa e della gentilezza dei Marocchini:
mente, allo stimolo “Medioriente?” noi probabilmente molti sono legati all’Italia, perché ci sono stati o
risponderemmo di getto “Marrakech!”. Infatti, questa perché vorrebbero venirci. Parlare con loro – come
abbiamo fatto noi grazie al nostro amico Patrick che ci
città del Marocco ha rappresentato il nostro primo
accompagnava – ci ha fatto scoprire molte sfumature di
contatto (scioccante, entusiasmante) col Marocco in
una cultura assai complessa, molti aspetti del Marocco
particolare e, in generale, con l’Oriente Mediterraneo
e anche di noi stessi. E oggi è più che mai indispensabile
(poi io-Syusy mi sono innamorata anche dell’Egitto,
della Siria, della Turchia, ma questa è un’altra storia…). capire di più il Mediterraneo che ci unisce e coinvolge
tutti.
Syusy e Patrizio
Io-Patrizio l’Oriente, così come me l’immaginavo (più
di come me lo immaginavo) l’ho incontrato la prima
volta in piazza Jama El-Fna coi suoi odori, le sue
bancarelle, i suoi giocolieri, i suoi artisti di piazza, i
suoi cantastorie e i suoi ciarlatani. Il suo nome pare
che significhi letteralmente “l’assemblea del nulla”,
ma in realtà è il “Casino del Tutto”. Poi nel Suq ho
incontrato un “farmacista” che voleva a tutti i costi
vendermi della lucertola tritata, con la scusa che era
un afrodisiaco straordinario (definiva il suo effetto
“la guerra mondiale”). Intanto io-Syusy ero ammirata
dall’abilità incredibile dei vari artigiani che lavoravano il
legno, il vetro e il ferro. Per non parlare dell’architettura:
181
37
oltre alla Moschea Kutubyia ci sono interi quartieri di
case meravigliose. Molti italiani hanno comprato una
tipica casa
con giardino
e ci sono
andati
ad abitare, STATO CONF. TRACCIA PART.
TERRA
STATO TERRA
CITTÀ
PALAZZO
per non parlare dei tanti architetti, designer e stilisti
che si ispirano allo stile della città e magari si fanno
realizzare qui i propri progetti. A Marrakech abbiamo
mangiato per la prima volta cibo mediorientale (poi
MONUMENTO
da qui siamo andati sulle montagne dell’Atlante, dove
io-Patrizio
ho
mangiato
carne
di
capra
e
m’è
venuta
la
STRADA
PRINCIPALE
STRADA STATO
STRADA CITTÀ
diarrea del turista, ma anche questa è un’altra – brutta
STRADA SECONDARIA
– storia…). Comunque Marrakech è talmente bella,
solare, viva, leggera che… ti sembra che ci sia persino
il mare! Dire che merita un viaggio è dire una banalità
marocco
marrakech
algeria
MARE
FIUME
PARCO
STATO CONFINE
01
MARE
go: non rifiutate, sarebbe considerata una grave scortesia.
tajine e cous cous
Di fronte alla moschea della Koutoubia c’è uno splendido ristorantino, dove a pochi (per noi) dirham si
possono mangiare un’ottima tajine
di pollo al limone e olive verdi, delle deliziose omelettes, un cous cous
Royale da leccarsi i baffi. Unica pecca: il caffè, che di espresso italiano
ha ben poco. Il nome del ristorante
non lo ricordo, ma è situato proprio
sopra al bar “Ground zero” dove i gelati sono una vera delizia e al tavolo si
può mangiare per pochi dirham uno
spuntino al volo
Attraversiamo piazza Jema El-Fna
con la sua aria stanca e sonnolenta.
Faccio la classica foto con la scimmietta che, povera, per l’occasione
era anche vestita con una gonnellina
e una maglietta: che tristezza, povera bestiolina… la sua mano nella mia
mi ha riempito il cuore di tenerezza, è
una bambina… le lacrime mi scendono senza poterle trattenere!
LAGO/FIUME
PARCO
Passata l'emozione, ci buttiamo nel
dedalo di vie sempre più strette ed
affollate, piene di motorini, carretti trainati da asini, commercianti che
invitano nel loro negozio, desideri e contrattazioni sul prezzo. C’è da
perdere la testa tra profumi e odori contrastanti, nel caldo secco del
pomeriggio. Solo acqua fresca, rigorosamente in bottiglia, e Said ci tirano fuori dall’evanescente mondo del
souk.
Riprendiamo per un lungo giro in auto. Stavolta andiamo verso La Palmeraia: si trova all’esterno della Medina e introduce alla città nuova, ricca
di villaggi turistici da urlo, ma molto
meno caratteristica. L’aspetto è quasi europeo. Qui fotografiamo dromedari e palme, palme e dromedari. Poi
il paesaggio cambia fino a vedere il
meraviglioso campo da golf (immenso!) e l’ingresso nella città nuova dove, dopo aver attraversato un grande
uliveto, finiamo per vedere una vasca con acqua rossiccia, brulicante di
carpe non commestibili, dove i turisti
gettano pane per vedere i pesci liti-
2
STATO
PARCO 2
01 sapori tipici
Una tajine di pollo
con limone e olive
verdi.
02colori Mercatino
di spezie per le vie
della città.
03 mille luci
02
La sera, piazza Jema
El-Fna si riempie
di baracchini che
propongono cibo
da strada (foto
del Turistapercaso
alecrisan).
03
Diario Marrakech
01 Teatro all’aperto
© Prometheus72 / Shutterstock.com
Djemaa el-Fna, la
piazza di Marrakech.
L’intrattenimento è
affidato a giocolieri
incantatori di
serpenti, mentre
bancarelle di ogni
tipo occupano tutto
lo spazio rimanente.
02SET NATURALE
01
A Marrakech,
Ouarzazate (nella foto
la Kasbah in Dades
Valley) ed Erfoud è
stato girato il film
Prince of Persia: le
sabbie del tempo.
garselo. Giro di ritorno lungo la prima
parte delle mura e sosta al Dar Maia, punto di svincolo dei taxi e nostro
ritrovo per ogni uscita e ritorno al riad, dove ci aspettano Omar e la cena:
tajine d’agnello e cipolle, e di manzo con prugne e albicocche. Davvero sublimi, al riad la cucina è ottima.
Sentito il salmodiare del Muezzin, lasciamo il tavolo, portando con noi il
tè alla menta. Andiamo di corsa sul
solarium e riusciamo a vederlo dalla
sua torre chiamare gli altri minareti.
Uno spettacolo da brividi.
03
03 forme e colori
Architettura tradizionale marocchina.
secondo giorno,
pane e tappeti
Con calma, dopo l’ottima e abbondante colazione, la sempre indaffarata Aouatif ci prenota per il giorno
successivo un bel massaggio (niente
02
hammam per noi con qualche problemino di pressione) e un’ottima cena
al ristorante “Le Marrakchi”, con musica e balli tipici del luogo.
Usciamo da sole, ma prima prendiamo nota del giro che dovremo fare per tornare al riad e non perderci.
Mentre chiacchieravamo, un signore
si avvicina, parlando un buon italiano
e inquadra Sabrina come una donna
dai lineamenti berberi! Ci accompagna a visitare un forno dove ci fanno
vedere come si fa il pane e poi a un
negozio di tappeti che a noi interessava molto: acquistiamo un tappetino rosso con disegni berberi favolosi e due cuscini viola (non potevano
mancare).
Continuiamo il giro del souk per approdare finalmente a piazza Djema
El Fna, morente dal calore e dalla se-
I ricordi di viaggio di altri turistipercaso
01
01 Maghreb
02
03
Volti e colori ripresi da Claudia30384. 02 che incanto! Cobra a Marrakech di honey-sunny. 03 take away Il cous cous è servito di Claudia30384.
3
Diario Marrakech
o
Un'altra Turista per cas
enza
ci racconta la sua esperi
olo
di Daniela Somma Lombar
La favola di Marrakech
Fai da te con famiglia. Il meglio? Quell'indimenticabile massaggio all’hammam...
S
ono partita con mio marito e i miei figli di 11 e 14
anni alla volta di Marrakech. Ho organizzato tutto da sola, leggendo i forum su Internet. Dopo mille
racconti, mi sono buttata. Innanzitutto, ho cercato il
riad. La scelta è caduta sul Riad Ker Saada sia per le
ottime recensioni che per la posizione, cinque minuti
a piedi dalla famosa piazza Jeema El Fna. Ho, quindi,
cercato il volo e, dopo averlo prenotato, ho comunicato al riad il nostro arrivo. Saremmo dovuti essere solo
in quattro, poi alcuni amici si sono aggiunti, portando
allegria e spensieratezza. Arrivati in aeroporto, troviamo un omino con un cartello ben in vista con i nostri
nomi, quindi ci siamo precipitati da lui per raggiungere
il riad. Appena giunti a destinazione, il proprietario,
Cheriff, ci ha accolto con una buonissima spremuta
di arance e ci ha accompagnato nelle nostre camere. Avevamo una suite con quattro letti. La camera
è molto bella, come pure il bagno arricchito da piastrelle colorate. Decidiamo di uscire a fare un giretto:
Cheriff ci accompagna per indicarci la strada. Un giro
veloce in piazza, poi torniamo al riad in quanto alle
17 abbiamo prenotato un hammam con massaggi al
famosissimo Les Bains de Marrakech, che riceve solo
su appuntamento. Lasciamo i ragazzi in camera e via
all'hammam. L'impressione appena giunti è pazzesca: fa a pugni con l'ambiente circostante! Profumo
buonissimo ovunque, silenzio e musica dolce di sottofondo, tappeti, tende leggerissime svolazzanti! Uno
spettacolo! Noi donne siamo state accompagnate in
uno spogliatoio dove ci hanno consegnato ciabatte e
accappatoio. Abbiamo indossato solo la parte inferiore del costume, dopodiché ci hanno fatto accomodare
te: anche il terreno sembra chiedere
pietà per il caldo. Giriamo un po’ per
le vie e scopriamo anche un Internet
point sotto al "Ground zero". Pranzo e al riad a riposare, per poi uscire la sera e vedere di nuovo la piazza
nella sua estrema vitalità. Attraversata la strada che porta qui dal riad, ecco apparire la piazza della moschea
della Koutubia piena zeppa di gente
a passeggio. Girando a destra, i primi calesse distesi pigramente ad attendere i clienti lungo la via che porta in piazza.
La piazza brulica di gente: chi si fa
tatuare all’hennè, chi ascolta rapito
il flauto dell’incantatore di serpenti
che con grande maestria, maneggia
cobra come se fossero gattini, chi si
fa la foto con le scimmiette, chi sorseggia un’aranciata ai vari banchi che
circondano il perimetro della piazza,
in un locale 'tiepidarium' per acclimatarci. Da lì a poco
sono arrivati i nostri mariti. Ci hanno fatto sdraiare
su alcuni lettini bianchi, ricoperti di spugna calda e
soffice e, coppia per coppia, ci hanno accompagnato
all'hammam. Sono entrata con mio marito in questo
locale umido, bordato di marmo caldo. Ci hanno fatto
sedere e la ragazza addetta all'hammam ci ha versato
un secchio di acqua calda sulla testa. Dopodiché ha
cominciato a lavarci prima con il sapone nero, poi con
l’argilla, quindi con un olio alla rosa. Finita questa fase,
ha cominciato il lavaggio con un guanto di crine che
ha asportato tutte le cellule morte della nostra pelle.
Troppo bello! Finito l’hammam, ci hanno accompagnato nuovamente in una camera relax offrendoci tè
alla menta e riposo. Trascorsi una decina di minuti, ci
hanno portato in Paradiso: una sala buia illuminata
solo dalle candele, con due lettini di spugna bianchi
divisi in due da una tenda leggerissima arancione. Ci
attendevano due massaggiatrici che ci hanno portato
a scoprire quanto sia bello farsi massaggiare dalla testa ai piedi dolcemente. Non ci sono parole per descivere quello che abbiamo provato! Finito, purtroppo, il
massaggio, abbiamo fatto la doccia e siamo tornati dai
nostri ragazzi al riad. Abbiamo cenato lì con cous cous
di pollo e verdure, poi a nanna. Il giorno dopo abbiamo
incontrato la nostra guida, Hicham, un marocchino vissuto in Italia per molti anni: è molto bravo e parla un
ottimo italiano. Con lui abbiamo visitato i posti di maggior interesse. Ci ha anche portato in un ristorantino
dove con 5 euro abbiamo mangiato carne alla griglia,
insalata, patatine fritte, acqua e coca cola. Esattamente come da noi. Finito il nostro giro, nel pomeriggio ci
Si scrive hammam,
si legge spa
All’ingresso della
Medina, Les Bains de
Marrakech è uno degli
hammam più celebri
della città (2 Derb Sedra,
Bab Agnaou, Kasbah
Marrakech, tel. +212 24
381428). Una spa di lusso
che si può prenotare
su Internet (www.
lesbainsdemarrakech.
com). I prezzi? Il
massaggio rilassante di
un’ora costa 350 Dirham
(circa 30 euro). Il top è il
massaggio sincronizzato
a quattro mani, che costa
700 Dirham (un’ora).
01
siamo concessi un caffè sulla terrazza della piazza e
poi ci siamo diretti in un ristorante da lui consigliatoci,
Al Fassia, gestito unicamente da donne dal gusto raffinato e dal buon cibo. Abbiamo speso 15 euro a persona con bottiglia di vino inclusa. Il giorno dopo Cheriff ci
ha organizzato una gita per le cascate di Ouzoud che,
devo dire, si sono rivelate una vera sorpresa: natura,
scimmiette dolcissime in libertà, barchette che ti portano sotto la cascata e ti fanno bagnare, tutto nell’ilarità generale. Bellissima giornata. Al ritorno, cena in
pizzeria: i ragazzi avevano voglia di cibo occidentale e
quindi ristorante Casanova con una pizza eccezionale!
La festa è finita... il giorno dopo c'è il nostro volo di
rientro. Un'esperienza bellissima sia per noi che i miei
ragazzi. Come è bello conoscere altre culture!
chi entra ed esce dal souk, chi suona tamburi e fa roteare la testa con il
classico cappellino con la nappa pendente. E, poi, al centro, stand di ristorazione di tutti i tipi con spiedini di
carne, omelettes, tajine, cous cous,
kebab… I profumi si fondono: spezie,
cibo e odorini meravigliosi di cavalli e
asini che ogni tanto si fanno sentire.
Decidiamo di non addentrarci nel
souk, ma di girare per le vie laterali
della piazza in cerca di una cena leggera, dato che non avevamo una gran
voglia di mangiare. Dopo aver cercato invano una copia del fumetto “Topolino” per la mia collezione, stanche
per il troppo caos, ce ne andiamo al
Ground zero a mangiare hamburger
e coca, aspettando il canto del Muezzin.
Torniamo di gran lena al riad per prepararci alla lunga traversata del gior-
4
02
01 les bains de marrakech
Lussuosa spa per concedersi una
giornata di relax fra massaggi,
piscine e ottime tisane.
02Tombe saadiane Risalgono
al XVI secolo. Si possono visitare
dalle 8 e 30 alle 18.
Diario Marrakech
o
Un altro Turista per cas
enza
ci racconta la sua esperi
arco
del Turistapercaso villam
Il Marocco non ferito
L'altra faccia del Paese: le cascate
di Ouzoud e il deserto di Merzouga
L
a mia famiglia ed io siamo appena rientrati da
un tour in Marocco. Eravamo un po’ scettici per i
problemi ben noti in questo periodo nel Nord Africa,
ma ci siamo rivolti a Nourdine di Nomadexperience,
il quale ci ha proposto un tour insolito, immerso nel
vero Marocco. Siamo così partiti senza temere imprevisti. Il nostro tour è iniziato da Marrakech, dove
siamo arrivati: avendo già visitato la città in altre occasioni e volendo mantenere intatto il ricordo, non
abbiamo voluto vedere la ferita subita ultimamente
da questa meravigliosa città (il turistapercaso villamarco si riferisce all'attentato dello scorso aprile).
Siamo, quindi, subito partiti per le cascate di Ouzoud, facendo il passo del Tizi-N-Outfi (2150 metri)
che attraversa le montagne del medio Atlante e i tanti villaggi berberi lungo il percorso. Qui il paesaggio e
i colori delle montagne cambiano continuamente anche con il passare del tempo e, quindi, della luce del
sole: dall’ocra, al rosa, al rosso fino al blu petrolio.
Abbiamo fatto una sosta a Im-n-Ifri, fino a raggiungere l’incantevole luogo delle cascate. I miei due bimbi
non capivano più niente: camminavano rincorsi dalle
scimmiette che abitano la zona! Per dei bambini che
vivono in una grande città, questo è stato l’inizio di
una favola. Il giorno seguente siamo andati a Imilchil:
un tempo era il territorio della tribù nomade Hadidou
(che viveva in questa regione soprannominata ‘Piccolo Tibet’). Nei giorni a seguire abbiamo raggiunto il
deserto di Merzouga, passando dalle gole del Todra,
la strada delle mille kasba, il villaggio di Tineghir e la
kasba ebraica. Prima del tramonto siamo giunti nel
deserto: qui siamo partiti a dorso di cammello verso
le dune dell’Erg Chebbi per passare un’incredibile e
indimenticabile notte in una tenda berbera. Non si
possono immaginare gli sguardi dei figli nell’incanto
del deserto, nei suoni dei tamburi. Il tour è proseguito per Zagora, Ouarzazate (nella foto) e Gole del
Dades, per concludersi ancora a Marrakech, da dove
siamo ripartiti per casa.
Penso che un viaggio lo possano affrontare tutti:
ormai i siti ci aiutano nel programmare percorsi e
tappe. Il valore aggiunto è dato da chi ti accompagna
con discrezione, umanità e attenzione anche per le
richieste forse più superficiali.
no dopo: addentrandoci fra le montagne, arriveremo ad Ourzazate,
terra dei Touareg…
01
01 incontri Gli incantatori di serpenti sono una vera attrazione.
02Volanti Tappeti al mercato: Barbara e Sabrina ne hanno
comprato uno berbero rosso con intrecci bianchi e neri.
02
“una grande lacoste!”
Alle 6 e 15 in punto il solerte Omar
è già pronto con la nostra colazione: lo yogurt con marmellata di fichi
e il miele caldo sono irresistibili. Per
non parlare delle frittelline della cuoca del riad.
Alle 7 siamo già al nostro posto nella splendida auto che ci porterà a
Ourzazate con Kamal, bel ragazzo di
24 anni che parla un buon italiano,
molto gentile e riservato.
Mamma mia, il viaggio non finisce
mai, ma è proprio vero ciò che ci aveva detto Aouatif: il panorama è mozzafiato.
Abbiamo perfino visitato la città dove, ci hanno detto, è stato girato il
film Prince of Persia. Lì ho dato il meglio di me. Un bambino con in mano
un lucertolone, mi ha offerto di toccarlo ed io a Kamal: “Ma che animale
è?”. E lui, non sapendo come spiegarmelo, mi ha detto: “Una grande Lacoste!”. Ho riso da lì fino ad Ourzaza-
5
te! Abbiamo visitato il negozio di uno
scultore e pittore berbero e la sua
casa, dove la signora, stava, ovviamente, facendo il tè alla menta. Che
splendidi colori alle pareti e sui letti: i tappeti regnano sovrani in quella casa.
Dopo altre due ore di viaggio, finalmente, arriviamo a destinazione. Lo
scenario che si apre davanti a noi è
unico: una città moderna in perfetto connubio con lo stile berbero. Qui
pranziamo in un ottimo ristorante e
ripartiamo alla volta della Casa del re
e dell’immenso campo da golf che è
lì vicino. Fatte le foto di rito, si parte per il ritorno e giù strada su strada
con un caldo terribile!
Arrivati a Marrakech è, probabilmente, l’ora di punta: per tornare al riad
ci siamo letteralmente immersi in un
traffico allucinante tutto attorno alle
mura della città vecchia. Al riad doccia calda, ma non troppo e, finalmente, l’ottima cena servita a bordo piscina da Omar: spiedini di carne e riso
bianco con verdure saltate e tajine di
manzo con frutta secca e uva passa.
Sfinite andiamo a nanna, ma già pre-
Diario Marrakech
gustiamo quello che ci riserva la giornata successiva.
01
01 rock the Kasbah
La città fortificata
di Ait-Ben-Haddou è
patrimonio mondiale
dell’Unesco.
02made in italy
Una veduta esterna
delle tombe
Saadiane, ornate
all’interno anche
da marmi italiani.
02
shopping in centro
Sveglia a un’ora quasi decente e colazione con Omar, per poi andare in
centro per gli ultimi regali e spesucce
varie (ci siamo regalate uno splendido tappeto berbero rosso con intrecci
bianchi e neri!). Poi tappa al "Ground
zero" per una bella coppa di gelato
per il pranzo: il caldo ci toglie la fame e aumenta il bisogno di bere. Sotto al “Ground zero”, come dicevamo,
c’è un piccolo punto Internet: non fatevi ingannare dalla scritta “Escursioni”, all’interno trovate computer per
la navigazione a pochissimi dirham e
avete la possibilità anche di stampare dal pc o da penna usb.
massaggi, danzatrici e
musica, prima dei saluti
Tornate al riad, ci aspetta l'esperienza più bella che abbiamo vissuto in
Marocco: il massaggio totale con
olio di Argan ed essenze varie.
Stanza semioscurata, io appena uscita dalla Jacuzzi, lunga sul letto a occhi chiusi e odore di menta, eucalipto, incenso ovunque! La signora che
mi ha fatto il massaggio aveva qualcosa di unico nelle mani: erano bollenti! È stata una sensazione meravigliosa! Doccia calda dopo massaggio
e poi, di nuovo pronte a uscire per cena. Andiamo al ristorante "Le Marrakchi", splendida mistura di raffinatezza e costume locale che ci delizia
con un’ottima cena accompagnata da
musica marocchina dal vivo. Piccola
delusione: mi aspettavo la danza del
ventre, ma ho trovato solo musica.
Ceniamo con calma quando, a un certo punto, la musica si fa più animata
e i camerieri si trasformano in tonanti
tamburellatori di mani, alcuni di loro
suonano, altri cantano. L’atmosfera
si fa sempre più calda: ed ecco uscire da una porta laterale due splendide danzatrici del ventre. L’atmosfera,
ora, è bollente, il pubblico è in visibilio… era proprio come l'avevo immaginato! Terminata l’esibizione, terminiamo anche noi la nostra cena con
macedonia al Fleur d’orange: cibo da
Dei!
Torniamo al riad e ci affrettiamo a
mettere in ordine le ultime cose: il
giorno dopo abbiamo il volo per il ritorno a casa. Salam aleikum… Barbara e Sabrina!
Come, dove, quanto
Dal riad ai ristoranti giusti, tutto quello che devi sapere per vivere Marrakech
Link e indirizzi utili
Ambasciata d'Italia, 2
Zankat Idriss Al Azhar B.P.
111, Quartier Hassan, Rabat,
tel. +212 537 219730; cellulare per i casi d'emergenza nei
giorni di chiusura degli Uffici:
+212 661 221324. www.ambrabat.esteri.it/ambasciata_rabat.
Documenti
Per entrare in Marocco è
necessario il passaporto
in corso di validità. Per viaggi
di gruppo organizzati è sufficiente la carta d’identità valida per l’espatrio. Per soggiorni turistici di una durata
massima di tre mesi è consentito l'ingresso senza visto.
Non è permesso uscire dal Marocco con la moneta nazionale
(Dirham). Alla fine del viaggio
si possono convertire in euro
solo i Dirham acquistati in precedenza, presentando le relative ricevute.
VEL
TRA
Sicurezza e salute
La situazione di sicurezza
nel Paese può considerarsi buona. Il consiglio è, co-
munque, quello di evitare i
quartieri degradati, non frequentare luoghi isolati e, in
generale, non portare con sé
oggetti di valore. Bisogna,
poi, rispettare sempre cultura
e religione diverse dalla propria. L’omosessualità viene
considerata reato ed è, quindi,
perseguibile. Per i tour nel deserto bisogna rivolgersi sempre ad agenzie e accompagnatori esperti.
Lo scorso aprile, come è noto, Marrakech è stato teatro di
un attentato con vittime anche
straniere. I responsabili sono
stati arrestati e non sono, comunque, risultati legati a organizzazioni terroristiche internazionali.
La qualità delle strutture medico-sanitarie pubbliche non è
pari al livello europeo. Le cliniche private a pagamento sono migliori ma il costo di un
ricovero può essere considerevole. Si consiglia di stipulare una polizza assicurativa
internazionale. Le farmacie sono numerose e generalmente
ben fornite mentre il servizio
di ambulanza è inadeguato. È
consigliabile, specie fuori dai
centri abitati, bere acqua imbottigliata. Meglio evitare insaccati locali, verdura cruda,
frutta non sbucciata e latte
non pastorizzato. Contattare
immediatamente un medico in
presenza di morsi o graffi da
parte di animali, anche domestici. Per periodi di permanenza prolungati sono consigliate,
previo parere medico, le vaccinazioni contro la rabbia (soprattutto per i bambini), l’epatite A e B.
Moneta
L’unità monetaria ufficiale è il Dirham marocchino
(MAD). 1 euro equivale a circa
11 MAD.
Fuso orario
La differenza è di –1 ora rispetto all’Italia, -2 quando
da noi vige l’ora legale.
Dove dormire
Riad Ker Saada (28 Derb
el Arsa, Quartier Kennaria, www.riadkersaada.com).
6
Accogliente, rilassante, con camere colorate e colorate. Al
mattino si fa una buona colazione in terrazza. Doppia da
45 euro.
Riad Ambre et Epices (89 Arset
Aouzal, Bab Doukkala Medina,
www.holidaysriad.com). Quasi
nascosto fra i vicoli della Medina, ha camere pulite e confortevoli e propone una colazione molto varia. Doppia 80
euro.
Riad Dar Maia (31 Derb Zouina, www.riad-dar-maia.com).
Un punto di forza è la colazione sulla terrazza con vista sulla città. Buon indirizzo anche
per cenare. Doppia 80 euro.
Dove mangiare
Al Fassia (Guéliz, 55 Blvd
Mohammed
Zerktouni,
Nouvelle Ville, www.alfassia.
com). Gestito da donne, serve
gustosissime porzioni abbondanti di cibo marocchino, in
un ambiente accogliente. Da
10 euro.
Ristorante Casanova (221 av.
Yacoub el Mansour). Pasta,
pizza e dolci “a prova di italia-
no vero”. A partire da 10 euro.
Ground Zero (279 avenue Mohamed V, tel. +212 24 391765,
www.marrakechgroundzero.
com). Specialità marocchine e
gustosi gelati.
El Marrakchi (52 rue des Banques, lemarrakchi.com). Cibo
marocchino e atmosfera raffinata, perfetto per la cena.
Tour Operator
Nomadexperience (info@
nomadexperience.com,
www.nomadexperience.com).
Tour operator con base a Ouarzazate, organizza viaggi personalizzati alla scoperta della
realtà nomade e più autentica
del Paese, in auto o moto. Nei
tour non vengono mescolati
gruppi di estranei e gli accompagnatori parlano anche italiano.
Meteo
Lungo le coste del Paese
il clima è temperato.
Nell’interno le temperature sono elevate in estate, con picchi di oltre 40 gradi. Gli inverni sono miti.

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