067 23.02.2010
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067 23.02.2010
X LEGISLATURA II COMMISSIONE PERMANENTE (agricoltura e foreste, sviluppo della montagna, pesca marittima e acquacoltura, industria, artigianato, commercio interno ed estero,fiere e mercati, turismo e terziario, sostegno all’innovazione nei settori produttivi,tutela dei consumatori, lavoro e cooperazione, formazione professionale) Verbale n. 67 Seduta del 23 febbraio 2010 PRESENTI Maurizio FRANZ Presidente Sì Paolo SANTIN Vicepresidente Sì Enio AGNOLA Vicepresidente Sì Piero TONONI Segretario Sì Stefano ALUNNI BARBAROSSA ASSENTI Sì Roberto ANTONAZ Sì Roberto ASQUINI Sì Maurizio BUCCI Sì Franco DAL MAS - Sandro DELLA MEA Sì Luigi FERONE Sì Daniele GALASSO Sì Daniele GEROLIN Sì Enzo MARSILIO Sì Paolo PUPULIN Sì - Federico RAZZINI Sì Alessandro TESOLAT Sì Gaetano VALENTI - Giorgio VENIER ROMANO Sì Franco DAL MAS sostituito da Paolo SANTIN Sì Gaetano VALENTI sostituito da Paolo SANTIN Sì TOTALE 15 - 4 Il giorno 23 febbraio 2010, alle ore 10.00, nell’Aula del Consiglio regionale, è convocata la II Commissione permanente, con il seguente ordine del giorno: ore 10.00: 1. Approvazione di verbali di sedute precedenti; 2. Audizioni sulla proposta di legge n. 86 “Norme per il sostegno all’acquisto dei carburanti per autotrazione ai privati cittadini residenti in regione, e di promozione per la mobilità individuale ecologica e il suo sviluppo”(d’iniziativa dei consiglieri Asquini e Narduzzi), con i seguenti soggetti: - Unione petrolifera; Grandi reti società consortile; Assopetroli; Ministero dell'Economia e delle Finanze; FIGISC; FAIB; FLAI; SOM Spa; TESLAMOTORS. ore 12.30 3. Audizioni delle RSU EATON di Monfalcone sulla situazione di crisi dello stabilimento; ore 15.00 4. Parere, ai sensi dell’articolo 8, comma 19, della legge regionale 17/2008, sulla delibera della Giunta regionale n. 32 del 14 gennaio 2010 concernente <<LR. 17/2008, art 8, comma 19. Schema di regolamento recante “Disposizioni per l’accreditamento degli organismi che erogano attività di formazione professionale che si realizzano tramite l’impiego di risorse a destinazione vincolata assegnate alla regione dallo Stato e dall’Unione europea, ai sensi dell’art. 17 della LR 76/1982”.>>. 5. Parere, ai sensi dell’articolo 8, comma 19, della legge regionale 17/2008, sulla delibera della Giunta regionale n. 33 del 14 gennaio 2010 concernente <<LR. 17/2008, art 8, comma 19. schema di regolamento recante “Disposizioni generali per l’attuazione delle attività di formazione professionale che si realizzano tramite l’impiego di risorse a destinazione vincolata assegnate alla regione dallo Stato e dall’Unione europea, ai sensi dell’ art 52 della LR 76/1982”. Approvazione preliminare.>>. (Presiede il Presidente Franz) E’ presente il funzionario della Direzione centrale attività produttive, dott.ssa Erica BOTTAI. Sono, altresì, presenti i soggetti di cui all’allegato 1 al presente verbale. 2 Il PRESIDENTE, alle ore 10.20, verificata la sussistenza del numero legale, dichiara aperta la seduta, ed, in relazione al punto 1 all’ordine del giorno, informa i presenti che è in approvazione il verbale n. ro 64 del 28 gennaio 2010, che si considererà approvato in mancanza di osservazioni entro il termine dell’odierna seduta. Dà, quindi, la parola ai soggetti intervenuti per le audizioni in merito al disegno di legge n. 86 “Norme per il sostegno all’acquisto dei carburanti per autotrazione ai privati cittadini residenti in regione, e di promozione per la mobilità individuale ecologica e il suo sviluppo”, come da punto 2 all’ordine del giorno. L’ING. GIANMARIA ORSOLINI DI ASSOPETROLI, dopo aver premesso di intervenire anche a nome di GRANDI RETI, ritiene che le finalità e l’opportunità della proposta di legge in esame abbiano il pregio di coniugare sia gli interessi dei cittadini, sotto il profilo della difesa del potere di acquisto, che quelli dell’erario, evitando una sensibile riduzione del gettito delle accise ed iva sui carburanti. Tiene a precisare, tuttavia, che sarebbe preferibile modificare il testo del provvedimento prevedendo il richiamo esplicito alla legge 549/1995 per la parte in cui non consente di avere prezzi alla pompa, dei carburanti venduti nella regione, inferiori a quelli praticati negli Stati confinanti. Deposita la memoria allegata sub 2 al presente verbale quale sua parte sostanziale ed integrante. Il SIG. GILBERTO FONTANINI DI LOGICA IMPIANTI e titolare del marchio Flai Petroli illustra la memoria allegata sub 3 al presente verbale quale sua parte sostanziale ed integrante. IL SIG. GIUSEPPE GIOVARRUSCIO PRESIDENTE DI CONFESERCENTI concorda sugli obiettivi che la proposta di legge si prefigge e preannuncia una memoria che farà pervenire alla Commissione quanto prima. IL SIG. GIORGIO MORETTI SEGRETARIO REGIONALE DELLA FIGISC CONFCOMMERCIO dà un giudizio nettamente positivo sulla proposta di legge n. 86 in materia di carburanti. Premessa una breve analisi del passato e del presente, egli afferma che il venir meno dell’efficacia di alcuni meccanismi di tutela, quali il regime di agevolata e la riduzione del prezzo, ha determinato un calo delle vendite, il conseguente depauperamento del tessuto lavorativo e una riduzione dei proventi erariali per lo Stato e per la Regione, nonché del circuito economico in genere. Non si può, pertanto, che essere favorevoli ad una modifica dei presupposti normativi che siano volti a sostenere il comparto e uscire dalla crisi. Auspica pertanto che questo provvedimento si tramuti effettivamente in legge anche se sullo stesso pare esservi la conclamata contrarietà da parte dell’Assessore alle risorse economiche. La non sostenibilità di qualsiasi meccanismo di tutela del mercato costituisce, infatti, una pregiudiziale importante al proseguo dell’iter legislativo. Egli crede, poi, che il provvedimento sui carburanti non venga ad incidere su scambi di natura internazionale tali da comportare una turbativa della normativa europea in materia di concorrenza ed aiuti di stato. Si augura, per tutte queste ragioni, che per il bene della popolazione e della sua categoria questo tema venga portato avanti da tutti e non soltanto da singoli consiglieri. L’AMMINISTRATORE DELEGATO DI TESLAMOTORS, CRISTIANO CARLUTTI, illustra le slides allegate sub 4 al presente verbale quale sua parte sostanziale ed integrante, dopo aver spiegato che l’azienda a cui appartiene è un’impresa americana che produce veicoli elettrici. Il CONSIGLIERE ASQUINI ringrazia tutti i partecipanti alla seduta odierna che hanno saputo fornire indicazioni utili per lo sviluppo futuribile in questo settore. Chiede, peraltro, agli stessi interlocutori se vi siano altre osservazioni utili per poter migliorare la proposta di legge in esame ed, in particolare, agli 3 operatori del comparto petrolifero, se vi siano osservazioni in merito alla risistemazione delle “fasce” previste nella proposta di legge. Chiede, altresì, quali siano le migliorie del testo volte a renderlo “più forte” in Europa rispetto alle problematiche della concorrenza e degli aiuti di stato. Al rappresentante di Teslamotors chiede, invece, se personalmente egli ritiene vi potrebbe essere la possibilità per il Friuli Venezia Giulia di diventare sede di sviluppo tecnologico di prodotti correlati al settore della produzione di veicoli ad emissione zero, quali ad esempio quelli correlati alla componentistica. Tiene a precisare che ritiene gravissimo che l’Assessore regionale alle risorse economiche e finanziare, a titolo personale, si sia dichiarato contrario a qualsiasi tipo di intervento nel settore. IL SIG. GIORGIO MORETTI SEGRETARIO REGIONALE DELLA FIGISC CONFCOMMERCIO ritiene sia difficile dire se occorra uniformare tutto il territorio regionale dal punto di vista dell’intensità del contributo. Le diversità, a suo avviso, vanno mantenute. Può invece, a suo avviso, essere eliminata la norma del provvedimento che vincola i beneficiari residenti nelle aree dove vi è una maggiore intensità di contributo ad effettuare il rifornimento nei punti vendita situati nel territorio del comune di residenza. Il sig. CRISTIANO CARLUTTI di TESLAMOTORS, premesso che egli ritiene che la mobilità sia il motore di crescita e che sia una priorità garantire quella sostenibile, risponde alla sollecitazione del consigliere Asquini spiegando che in Friuli Venezia Giulia ci sono aziende che si occupano di componentistica ed anche Università molto buone. Con la conseguenza che, facendo leva sul territorio e sulle sinergie con il mondo accademico e scientifico, si potrebbe sicuramente sviluppare un’attività di filiera davvero strategica. Ritiene, pertanto, che questo possa sicuramente essere un discorso da approfondire. L’ING. GIANMARIA ORSOLINI DI ASSOPETROLI ritiene necessario che venga mantenuta una differenziazione per ciò che riguarda l’intensità dei contributi anche per distinguere le zone più vicine al confine dalle altre. Solo in questo modo è possibile evitare che vi siano dei cittadini che godono di vantaggi economici non giustificati. IL PRESIDENTE FRANZ, non essendovi altri interventi, ringrazia i presenti per aver partecipato alle audizioni e per i contributi svolti. Sospende la seduta alle ore 11.15. Alla ripresa dei lavori in sala gialla, alle ore 12.45, sono presenti i rappresentanti delle RSU dello stabilimento della Eaton di Monfalcone di cui all’elenco allegato sub 5 al presente verbale quale sua parte sostanziale ed integrante per essere sentiti, come da punto 2 all’ordine del giorno, sulla situazione di crisi del loro stabilimento. Sono, altresì, presenti i consiglieri Franco Brussa e Giorgio Brandolin, non appartenenti alla II Commissione, quale consiglieri eletti nella circoscrizione di Gorizia. Il PRESIDENTE FRANZ li ringrazia per la presenza e dà subito loro la parola. Interviene per primo IL SIG. THOMAS CASOTTO SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA FIOM CGIL di Gorizia che riferisce quella che è l’attuale situazione della Eaton. Lo stabilimento monfalconese di tale società è ormai fermo da quasi un anno, tanto è vero che il 14 aprile di quest’anno sarà il termine annuale di cassa integrazione straordinaria per i suoi lavoratori. In questo momento l’azienda dichiara di non aver prospettive per riaprire la produzione nonostante un carico di lavoro parzialmente aumentato 4 e a cui la stessa sopperisce con il lavoro straordinario presso altri siti. Il problema attuale è che gli ammortizzatori sociali ed, in particolare, la cassa integrazione straordinaria, sono ormai arrivati al termine. Dopo il 14 aprile 2010 ai lavoratori della Eaton di Monfalcone non rimarrà che accedere, se possibile, alla cassa integrazione in deroga, strumento applicabile per soli 4 mesi e che risulta del tutto incompatibile con lo svolgimento di lavori socialmente utili in quanto prevede obbligatoriamente l’accesso a percorsi formativi per almeno il 30 percento del monte ore lavorativo. L’incontro odierno è stato, pertanto, richiesto in modo da sollecitare all’Amministrazione regionale una modifica legislativa o regolamentare che proroghi il periodo di cassa integrazione in deroga e che renda compatibile tale strumento con lo svolgimento di lavori socialmente utili. In tal senso è stata portata ad esempio la normativa di altre Regioni quali, in particolare, il Piemonte e la Toscana. IL SIG. LIVIO MENON, COORDINATORE DELLE RSU EATON è consapevole del fatto che tutte le forze politiche condividono la necessità di intervenire in loro aiuto, anche in ragione del fatto che la questione riguarda il futuro di ben 330 persone, tuttavia la cosa indispensabile è che si trovi effettivamente una soluzione concreta per risolvere la loro vertenza. Il PRESIDENTE FRANZ conferma che il quadro della situazione risulta ben chiaro e preoccupante. Sarà, pertanto, cura della Commissione riferire in merito all’Assessore al lavoro in modo da valutare le possibili strade percorribili per un esito positivo della vertenza. Egli ritiene, anche, importante sottolineare la volontà dei lavoratori di costruire, pur nella difficoltà, un percorso di formazione e di riqualificazione professionale. Il CONSIGLIERE BRUSSA da atto del fatto che il monfalconese è stato, nel corso degli anni, politicamente trascurato. Ora la Eaton, come altre società, deve farsi carico delle conseguenze di questa situazione ed ovviamente ciò costituisce un vero e proprio dramma per un territorio come il loro. Si augura, pertanto, che la provincia di Gorizia venga vista, da ora in poi, in un’ottica diversa e migliorativa. Il CONSIGLIERE ANTONAZ si sarebbe aspettato la presenza di qualche rappresentante della Giunta regionale che perché, a suo avviso, la situazione di crisi in cui versa questa azienda è, purtroppo, destinata ad allargarsi anche al resto del territorio regionale. Ritiene sia indispensabile attrezzarsi per vedere di risolvere queste situazioni in modo da sostenere il reddito di chi perde il posto di lavoro. Chiede che l’Amministrazione regionale garantisca l’accesso alla cassa integrazione in deroga con il mantenimento del reddito prodotto dai lavori socialmente utili e pertanto sollecita l’invio di una richiesta in tal senso all’Assessore al lavoro. Nel passato si sono dati tanti fondi a imprese e banche, ritiene sia giunto il momento di spostare parte di quel denaro a favore delle famiglie. IL CONSIGLIERE DELLA MEA chiede i dati numerici relativi ai lavoratori della Eaton di Monfalcone che hanno trovato posto di lavoro, anche a tempo determinato, e se vi sia stata qualche commessa per capire se vi sia la possibilità di dare una continuità allo stabilimento. IL SIG. THOMAS CASOTTO SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA FIOM CGIL segnala che ormai il mercato si è spostato ad est, in Germania e Polonia, e visto l’innalzamento dei costi di trasporto anche la loro ditta ha spostato ad est la propria attività. Ciò che preme loro è di salvare lo stabilimento e la sua produttività ed anche l’azienda, almeno nei fatti, pare orientata in tal senso. Tanto è vero che gli impianti vengono regolarmente sottoposti a manutenzione ordinaria. 5 Per quanto riguarda i dati numerici IL SIG. LIVIO MENON, COORDINATORE DELLE RSU EATON riferisce che 15 lavoratori hanno trovato un nuovo posto di lavoro a tempo indeterminato e 10 a tempo determinato. Più del 10 percento della forza lavoro è impegnata in lavori socialmente utili, un altro 10 percento risulta in lista di attesa. Chiedono chiarezza sulla possibilità di modificare il regolamento della Regione sui lavori socialmente utili consentendo che siano cumulabili con la cassa integrazione in deroga ed auspicano che la prospettiva per lo stabilimento di Monfalcone abbia un futuro certo stante il fatto che l’azienda continua a produrre in altri siti e sembra non voler chiudere definitivamente lo stabilimento della provincia di Gorizia. IL CONSIGLIERE BRANDOLIN riferisce di aver seguito la crisi della Eaton di Monfalcone, azienda tecnologicamente moderna, con una fabbrica caratterizzata da ambientalizzazioni spinte ed una viabilità attuata e quindi posta logisticamente in posizione ottimale. La difficoltà del ricollocamento nella zona del monfalconese è ormai nota in considerazione della crisi alla SME, alla Ansaldo e alla Fincantieri. Egli ritiene, pertanto, che la Giunta vada sollecitata a trovare delle soluzioni e che i Comuni vadano aiutati a presentare e sostenere economicamente progetti socialmente utili. Sollecita il Presidente ad informare l’Assessore competente sulle questioni e sulle richieste emerse quest’oggi. IL CONSIGLIERE PUPULIN ritiene sia necesario modificare i termini massimi di utilizzo della cassa in deroga, altrimenti si corre il rischio che la riapertura dello stabilimento non coincida con i tempi degli strumenti di tutela. La formazione professionale, poi, è vincolata da fondi dell’Unione Europea: forse si potrebbe pensare al trasferimento dei fondi del FSE – Fondo Sociale Europeo per risolvere le problematiche lavorative, ma a questo punto i livelli su cui lavorare sono tre, regionale, nazionale e comunitario. Ritiene opportuno avere, come Commissione, un confronto serio con l’Assessore al lavoro sulle soluzioni percorribili in casi come quello prospettato oggi in modo da valutare come “ritarare” gli strumenti in essere. IL CONSIGLIERE SANTIN concorda con quanto affermato dal collega che lo ha preceduto. Ritiene che la modifica al regolamento sull’incongruità degli strumenti di sostegno debba essere fatta subito. Tiene a precisare che ha appena sentito telefonicamente l’Assessore regionale al lavoro che, per un disguido, non era a conoscenza della riunione odierna. La stessa si è raccomandata di riferire che vi è la sua massima disponibilità sulla vicenda anche se deve ricordare che le difficoltà maggiori attengono alla parte datoriale che ha iniziato a delocalizzare l’attività in Polonia. Si dice, infine, disponibile a vedersi a breve in sede ristretta anche con l’Assessore per valutare altre linee di trattativa con l’azienda. IL SIG. THOMAS CASOTTO SEGRETARIO PROVINCIALE DELLA FIOM CGIL ringrazia per l’incontro sottolineando come per loro sia fondamentale il fattore tempo. Ricorda anche che la Eaton fa parte di Automotive, vale a dire dell’indotto Fiat, per cui vi fu un accordo con il Ministero sul fronte pensionistico che potrebbe risolvere la questione almeno per alcuni dei lavoratori dello stabilimento. Non essendovi altri interventi, IL PRESIDENTE si impegna a riferire all’Assessore al lavoro quanto emerso in questa sede riportandogli quelle che sono le richieste fondamentali. Si tratta, ora, di capire quali modifiche – legislative o regolamentari – siano percorribili per migliorare la situazione della Eaton di Monfalcone e, indirettamente, delle altre aziende che possono trovarsi nella medesima situazione. A questo punto sospende la seduta. Sono le ore 13.50. 6 Alla ripresa dei lavori in sala azzurra, alle ore 15.15, sono presenti l’Assessore regionale all’istruzione, formazione e cultura e il Direttore centrale della Direzione di riferimento, Giuliano Abate. IL PRESIDENTE lascia la parola all’Assessore Molinaro per l’illustrazione dei punti 4 e 5 all’ordine del giorno relativi, rispettivamente al parere su due delibere di Giunta rispettivamente in materia di accreditamento e di formazione professionale. L’ASSESSORE illustra dapprima i contenuti delibera della Giunta regionale n. 32 del 14 gennaio 2010 concernente <<LR. 17/2008, art 8, comma 19. Schema di regolamento recante “Disposizioni per l’accreditamento degli organismi che erogano attività di formazione professionale che si realizzano tramite l’impiego di risorse a destinazione vincolata assegnate alla regione dallo Stato e dall’Unione europea, ai sensi dell’art. 17 della LR 76/1982”.>>. Ricorda che la redazione di un nuovo testo del Regolamento in materia di accreditamento degli enti che gestiscono attività di formazione professionale, adottato nel testo precedente con decreto del Presidente della Regione 12 gennaio 2005 n. 7, nasce dall’esigenza di dare attuazione agli indirizzi di semplificazione e razionalizzazione delle procedure amministrative in materia di attività formative dettati dalla legge finanziaria 2009. La stesura del nuovo regolamento ha avuto pertanto quale obiettivo prioritario la consistente riduzione della quantità di disposizioni recate dal testo in vigore, al fine di creare uno strumento snello, contenente solamente le disposizioni fondamentali destinate a fornire il quadro normativo di riferimento per i successivi atti di dettaglio tecnico e per l’attività amministrativa che ne deve fare applicazione. Siffatta impostazione del Regolamento ripercorre le scelte effettuate anche da altre Regioni (fra le quali Emilia Romagna, Veneto e provincia di Trento) e risponde a quella funzione dell’istituto dell’accreditamento che ormai ha assunto fondamentale importanza e che consiste nell’assicurare un adeguato livello qualitativo degli organismi formativi. Le amministrazioni pubbliche infatti tendono sempre di più ad utilizzare l’accreditamento per orientare i privati verso standard di qualità richiesti e condivisi, nella prospettiva della leale collaborazione tra settore pubblico che finanzia e settore privato che realizza gli interventi formativi programmati per il perseguimento delle finalità pubbliche. Questo ruolo dell’accreditamento, quale forma di garanzia del livello della qualità posseduta dagli organismi formativi, unitamente all’evoluzione dei rapporti istituzionali tra i soggetti coinvolti nel sistema e nel procedimento dell’accreditamento stesso, impone un progressivo superamento della logica del mero controllo tecnico amministrativo, condotto in base a criteri rigidi e statici, delle condizioni di accesso al sistema della formazione professionale. Per questi motivi la scelta di fondo operata nella riscrittura del Regolamento è stata quella di dettare solamente i principi normativi ed enunciare i requisiti essenziali per l’accreditamento, demandando poi alla Giunta Regionale di fissare i parametri e le modalità tecniche per la verifica della sussistenza dei requisiti stessi, in relazione alle diverse tipologie formative, raggruppate per ambiti omogenei. Il Regolamento rimette, inoltre, alla medesima delibera giuntale la determinazione della documentazione comprovante il possesso dei suddetti requisiti, restando poi evidentemente compito dell’ufficio di verificare caso per caso la rispondenza delle situazioni concrete, come risultanti dalla suddetta documentazione, ai parametri prefissati. In particolare, anche nell’ottica del rapporto di pari dignità che deve intercorrere tra ogni pubblica amministrazione e cittadini, non si richiede più la sistematica effettuazione di ispezioni e sopralluoghi, che divengono strumenti di accertamento meramente eventuali ed integrativi, sia ai fini del rilascio e rinnovo dell’accreditamento, sia ai fini della verifica della permanenza dei requisiti prescritti, in funzione del mantenimento della qualifica di soggetto accreditato. Da questa impostazione discendono notevoli vantaggi sotto il profilo della semplificazione delle procedure e specificamente quali la flessibilità, l’adattabilità e la modificabilità. Sotto il primo profilo, per effetto della sensibile 7 riduzione degli elementi di rigidità che nell’attuale sistema derivano dal quadro normativo di riferimento molto dettagliato e puntuale, il procedimento si potrà svolgere in forme molto più flessibili e aderenti alla complessità e varietà della casistica del settore. Sotto il secondo profilo, invece, il sistema di accreditamento previsto si presta a recepire in maniera molto celere i cambiamenti imposti dall’evoluzione delle regole tecniche pro tempore vigenti, adattandosi agli eventuali nuovi standard e seguendo i parametri di idoneità e conformità tecnica nelle loro eventuali variazioni. Per quanto riguarda la modificabilità, infine, il nuovo sistema di accreditamento diventa uno strumento funzionale a indirizzare gli operatori del settore formativo verso standard di qualità che possono essere costantemente modulati e finemente tarati, in base alle esigenze e situazioni rilevate nel contesto socio-economico. A questo punto l’Assessore illustra la delibera della Giunta regionale n. 33 del 14 gennaio 2010 concernente <<LR. 17/2008, art 8, comma 19. schema di regolamento recante “Disposizioni generali per l’attuazione delle attività di formazione professionale che si realizzano tramite l’impiego di risorse a destinazione vincolata assegnate alla regione dallo Stato e dall’Unione europea, ai sensi dell’ art 52 della LR 76/1982”. Approvazione preliminare.>>. Il testo proposto vuole essere una riscrittura organica delle regole essenziali che riguardano l’impiego dei finanziamenti destinati dalla Regione ad attività di formazione professionale, realizzate mediante risorse di fonte esterna (statali ed europee). rispetto all’attuale Regolamento (emanato con D.P.Reg. n. o7/Pres. del 9 gennaio 2008), nel quale sono mescolate regole e criteri di gestione di operazioni di formazione professionale con disposizioni che riguardano altri aspetti collaterali come, ad esempio, la gestione dell’assistenza tecnica e delle altre attività di consulenza della Regione. Si può pertanto assitere ad una concentrazione sulla materia dei rapporti Regione- enti attuatori di progetti formativi. La riscrittura complessiva si rende, peraltro, necessaria proprio perché il testo vigente, risultato di ripetuti interventi di aggiornamento, integrazione e adeguamento parziale, non segue un ordine logico rigoroso, definito in funzione della chiara e certa regolazione del rapporto Regione-operatori, ma somma un complesso di disposizioni di diversa natura (enunciazioni generiche, disposizioni di mero indirizzo, norme di minuto dettaglio o di enumerazione esemplificativa e non esaustiva di casi) usando una terminologia (termini e definizioni di istituti normativi) a volte impropri. Nella stesura si è tenuto conto, inoltre, di numerose indicazioni pervenute dalla consultazione degli operatori del settore e, principalmente, della unanime osservazione formulata dagli stessi sulla esigenza di spostare il baricentro del rapporto con l’ente finanziatore (Regione) dalle questioni attinenti alla regolazione minuta delle modalità di gestione amministrativa dell’attività formativa agli elementi di merito che qualificano l’ordinato, corretto ed efficiente svolgimento delle operazioni formative. La struttura delle norme segue l’iter di svolgimento dell’intervento regionale nelle sue fasi essenziali e ne definisce le rispettive procedure e i corrispondenti titolari. Criterio guida generale per la stesura delle disposizioni riferite a ciascuna fase è la distinzione tra le regole generali e di metodo, che in quanto stabili e comuni devono rimanere parte del regolamento, e le disposizioni di specificazione e di dettaglio, che vengono rinviate ad altra sede (delibera, avviso, circolare applicativa), con conseguente drastica riduzione del peso e delle dimensioni del nuovo testo regolamentare proposto, rispetto a quello tuttora vigente (passando in tal modo dagli attuali 90 a meno di 20 articoli). Elemento innovativo, introdotto come strumento-guida per la semplificazione dell’intervento regionale, è il “piano dell’operazione formativa”, che è definito come il documento che accompagna ogni operazione e fa da base di riferimento essenziale per tutto il rapporto tra soggetto finanziatore (Regione) e ente attuatore (operatore) nelle diverse fasi. Altra significativa novità è la previsione di momenti specifici di consultazione e collaborazione diretta in sede tecnica tra Regione e operatori, in fase di elaborazione di modelli e 8 formulari da utilizzare per la redazione delle proposte o della documentazione di verifica e controllo sulla gestione delle operazioni. Terminata l’illustrazione di entrambi i regolamenti IL DIRETTORE CENTRALE DELLA DIREZIONE ALL’ISTRUZIONE, FORMAZIONE E CULTURA, Giuliano Abate, illustra ai consiglieri alcune modifiche che si intendono portare in fase di approvazione definitiva dei testi regolamentari in Giunta regionale. Il testo di tali modifiche viene allegato sub 6 al presente verbale quale sua parte sostanziale ed integrante. Il CONSIGLIERE VENIER ROMANO non concorda sulla nuova previsione di cui all’articolo 2, comma 1, della delibera della Giunta regionale n. 32 del 14 gennaio 2010 laddove si prevede che possano ottenere l’accreditamento tutti i soggetti pubblici o privati per i quali l’attività di formazione professionale, esercitata senza fini di lucro, figuri tra le finalità istituzionali. Ritiene si tratti di materia legislativa e non regolamentare. Nel complesso ritiene che i provvedimenti illustrati abbiano un’ottima impostazione di snellimento burocratico. IL CONSIGLIERE MARSILIO plaude lo sforzo di semplificazione complessiva di entrambi i provvedimenti. Non concorda, tuttavia, sulla necessità di estendere la possibilità di effettuare attività formativa a soggetti che non facciano tale attività in maniera preponderante, forzando le previsioni di cui alla legge regionale 76/1982. Il DIRETTORE CENTRALE, Giuliano Abate, riferisce che tale formulazione non deriva dalla volontà di allargare il numero dei soggetti che fanno formazione, bensì da esigenze di tipo generale. L’espressione “finalità di lucro” ha nel corso degli anni ingenerato una serie di difficoltà applicative di non poco conto per cui si è ritenuto di utilizzare una nuova formulazione, migliorativa rispetto all’ormai datato articolo 17 della legge regionale 76/1982, in modo che ciò che rilevi sia che la contabilità relativa alla formazione sia autonoma e separata da quella relativa alle altre eventuali attività dell’organismo erogatore. IL CONSIGLIERE MARSILIO comprende la buona volontà, ma ritiene che oggi vi sia comunque una adeguata pluralità di soggetti che erogano formazione professionale sul territorio regionale. Chi non può farlo per mancanza dei citati requisiti può comunque convenzionarsi con uno dei soggetti accreditati affinché tale servizio gli venga assicurato. Ritiene pertanto che i soggetti abilitati ad erogare formazione in regione siano sufficienti e competenti, con la conseguenza che ritiene inutile allargare la relativa platea. Si può altrimenti correre il rischio di non avere professionalità adeguate e creare maggiori difficoltà sui controlli. Ribadisce, infine, che tale questione deve essere affrontata in sede di modifica legislativa. L’ASSESSORE, accogliendo le sollecitazioni dei consiglieri, propone pertanto di modificare il testo dell’articolo 2, comma 1 del regolamento sull’accreditamento come segue: <<Possono ottenere l’accreditamento tutti i soggetti, pubblici e privati, che non perseguono fini di lucro per i quali l’attività di formazione professionale figuri tra le finalità istituzionali e che risultino in possesso di uno dei seguenti requisiti:>>. Il CONSIGLIERE PUPULIN chiede se all’articolo 4, comma 3, del regolamento sulla formazione professionale gli stage siano da ricomprendere nelle 300 ore. 9 Il DIRETTORE CENTRALE, Giuliano Abate, risponde affermativamente e ricorda che ciò si evince dalla definizione di “operazione formativa” di cui al precedente articolo 3, per cui l’attività di stage non è separabile dall’attività didattica. Non essendovi altri interventi, IL PRESIDENTE, pone in votazione rispettivamente e separatamente la delibera della Giunta regionale n. 32 del 14 gennaio 2010 e la delibera della Giunta regionale n. 33 del 14 gennaio 2010 con le modifiche rispettivamente proposte in sede di discussione. La COMMISSIONE esprime parere favorevole all’unanimità su entrambi i provvedimenti come modificati oralmente e testualmente nel corso della discussione. Esauriti i punti all’ordine del giorno il PRESIDENTE dichiara chiusa la seduta. Sono le ore 15.55. IL PRESIDENTE Maurizio Franz IL CONSIGLIERE SEGRETARIO Piero Tononi LA RESPONSABILE DELEGATA DI PO Irene Carlesi 10 ALLEGATO 2 Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia Consiglio Regionale IIa Commissione Permanente alla c.a. Presidente Maurizio FRANZ Roma, 22 febbraio 2010 Oggetto: PdL n. 86 – Audizione del 23 febbraio 2010 Con riferimento all’invito pervenuto, inerente il provvedimento in oggetto all’esame della Commissione da Lei presieduta, le scriventi Associazioni intendono manifestare un meritevole apprezzamento al lavoro svolto. Le finalità e l’opportunità della proposta di legge, a firma dei consiglieri Asquini e Narduzzi, hanno il pregio di coniugare sia gli interessi dei cittadini, sotto il profilo della difesa del potere di acquisto, che quelli dell’Erario, evitando una sensibile riduzione del gettito delle accise ed iva sui carburanti. Al contempo, si apprezza la volontà di sviluppare soluzioni per la mobilità che siano ecosostenibili – maggiori incentivi e contributi per le auto ibride – e gli indubbi vantaggi, in materia di inquinamento atmosferico, che deriverebbero dalle ridotte percorrenze necessarie per effettuare il rifornimento che, altrimenti, verrebbe effettuato negli Stati confinanti con grave danno sia erariale che per le aziende italiane del settore. La procedura d’infrazione aperta a carico della Regione per la presunta violazione della Direttiva 2003/96/CE e non ancora conclusa, richiede, tuttavia, un’attenta valutazione della conformità del provvedimento in esame alle norme comunitarie. Entrando nel merito dell’articolato, si evidenzia come non ci sia alcun riferimento a garanzia del rispetto della disposizione di cui all’art. 3, comma 1, della Legge n. 549/1995, la quale non consente di avere i prezzi alla pompa, dei carburanti venduti nella Regione, inferiori a quelli praticati negli Stati confinanti. Tale disposizione, se non ricompresa, potrebbe essere oggetto di una nuova contestazione da parte della commissione Europea. Sarebbe infine opportuno prevedere una norma transitoria al fine di poter meglio gestire il passaggio dalla procedura prevista dalla Legge regionale n. 47/1996 a quella nuova. Ringraziando per l’attenzione prestata e auspicando una rapida approvazione del provvedimento, Le porgiamo cordiali saluti. GRANDI RETI ASSOPETROLI ALLEGATO 3 LO.GI.CA. spa Capitale Sociale €. 1.000.000,00 interamente versato Piazzale della Stazione, 3 33013 GEMONA DEL FRIULI Tel. 0432 981051 – Fax 0432 971007 – e-mail:[email protected] P.IVA/COD. FISC./CCIAA UD 02265930301 – REA n. 247712 SPETT/LE REGIONE FVG II Commissione Permanente TRIESTE c.a. dott.ssa IRENE CARLESI Gemona, 16 febbraio 2010 OGGETTO: audizione del 23 febbraio 2010 – proposta di legge n. 86 Nel ringraziare per l’invito all’audizione in oggetto, la scrivente società, operante nelle 4 province della Regione, esprime la propria approvazione e compiacimento per la proposta dei consiglieri Asquini e Narduzzi. Si augura che la norma venga approvata nella forma e nei contenuti della proposta suddetta così da produrre, sinergicamente alla L.R. 14/2008 ed alla nuova Legge in corso di approvazione, quei benefici che permettano agli operatori del settore (gestori, retisti, soc. petrolifere e imprese dell’indotto) di riappropriarsi della remunerazione, venuta meno negli ultimi 3 anni, in particolare nelle zone più prossime al confine orientale. Parimenti esprimiamo la nostra approvazione per la proposta di incentivi all’acquisto di veicoli e per lo sviluppo di sistemi di propulsione a emissioni zero o ibridi. Esprimiamo qualche riserva per la modulazione degli incentivi che, ai commi 11 e 12 dell’art. 4, prevedono che, nell’arco di 40 mesi, siano penalizzati in modo pesante (50%) coloro che non saranno in grado di sostituire l’auto; inoltre, un così repentino sviluppo di richieste alternative di approvvigionamento da nuove fonti di energia, se attuato, potrebbe causare carenza nella creazione delle infrastrutture e conseguentemente nell’offerta. Sotto il profilo della legittimità e della conformità con le norme europee sulla concorrenza, poi, si dovrebbe trovare una metodologia che ci metta al riparo da eventuali ricorsi dei vicini confinanti. Nel ribadire il nostro consenso, salutiamo cordialmente. LO.GI.CA. spa ALLEGATO 4 Veicoli Elettrici senza compromessi Audizione c/o II Commissione Consiglio Regionale 23 Febbraio 2010 Cristiano Carlutti Vice President Sales & Operations Europe Chi e’ Tesla Motors Costruttore con tecnologia radicalmente innovativa – 100% elettrico Basata a San Carlos nella Silicon Valley con presenza in USA e in Europa Marca leader nel prodotto a zero emissioni (ZEV) Partner di Daimler Oltre 1.000 vetture consegnate, 2.000 prenotate 600+ dipendenti – 2- Il meglio della Silicon Valley e dell’industria dell’auto Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Chi e’ Tesla Motors /2 Showrooms Los Angeles Menlo Park (CA) New York Seattle Chicago Miami London Munich Monaco Electric Prossime aperture in Europa Milano – Copenhagen - Zurich - Vienna - Parigi Strutture San Carlos: Quartier generale, assemblaggio batterie e motori Los Angeles: Centro design Auburn Hills: Engineering Hethel (UK): Assemblaggio telaio e scocca Roadster Londra: Direzione Europa 3- Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Tecnologia innovativa e automobili “vere” “Powertrain” 100% elettrico Tesla Roadster § 1.000 vetture consegnate a clienti § 0-100 in 3.7 secondi (versione Sport) Tesla Model S • Berlina sportiva • Oltre 2.000 prenotazioni • Avvio produzione nel 2012 § Prestazioni elevatissime § Zero emissioni § Autonomia >350 km Fornitura a OEM* di Powertrain • Partnership con Daimler • Altre partnership in discussione * Original Equipment Manufacturer 4- Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Numerosi aspetti “macro” e “micro” Prezzi materie prime in crescita Introduzione normative ambientali Riscaldamento globale Incremento veicoli a carburanti alternativi Effetti collaterali dell’Etanolo Incremento performance batterie 5- I consumatori stanno diventando sempre piu’ coscienti e responsabili e cercano alternative ecologiche Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Sicurezza nazionale Produzione e domanda autovetture Vetture passeggeri nel 2009 Produzione (1) Europa (2) Unita' % variazione vs. 2007 Domanda (4) 13.958.000 -18% Europa (2) 601.400 -53% USA (3) 5.608.000 Giappone % variazione vs. 2007 14.481.545 -10% Russia 1.465.917 -42% -47% USA (3) 10.402.215 -35% 6.840.700 -31% Giappone 3.923.740 -11% India 1.813.200 23% India 1.815.205 20% Cina 8.139.500 51% Cina 8.380.870 58% Russia 1) Stima di IHS Global Insight; 2) EU+EFTA; 3) Incl. veic. Comm.li ; 4) Fonte: VDA 6- Unita' Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Basse emissioni: quale futuro prossimo? Motori a combustione interna • Ulteriori margini di miglioramento • Forti riduzioni delle emissioni imposte dalle normative • Necessario un contributo importante alla riduzione delle emissioni CO2 Carburanti alternativi • Potenziale riduzione CO2 attraverso biocarburanti, GPL, metano • Necessita’ di infrastrutture di distribuzione dei carburanti I prossimi passi • Veicoli elettrici • Veicoli ibridi • Celle a combustione • Idrogeno (?) 7- Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Confronto dell’efficienza I veicoli alimentati da motori elettrici sono piu’ efficienti dei motori a combustione interna (ICE) di oltre il 60% Efficienza energetica * Motore Percorso ICE PetrolioBenzina Impianto-Serbatoio x ~80% EV PetrolioElettricita’ Incl. perdite nella trasmissione e nella ricarica Serbatoio-Ruote = ~16% = ~26% ~20% x ~30% Totale ~85% …e meno carburante si consuma, meno CO2 si emette!!! Fonte: Plugged-in, Deutsche Bank, * Efficienza percorso Estrazione-Raffinazione identici per ICE e EV 8 - Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali …ma non c‘e’ solo il CO2! Le vetture elettriche portano benefici contribuendo a: – Riduzione dell’inquinamento sonoro – Riduzione delle polveri sottili (PM10) – Riduzione dei panorami cittadini “grigi” 9- Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Le chiavi del successo degli EV Politiche ambientali • Incentivi al mercato (EU, nazionali, regionali) • Incentivi alla ricerca / produzione • Collaborazione e coordinazione Approntamento del mercato • Infrastrutture di ricarica • Domanda del mercato, comprensione da parte del cliente Standardizzazione • Interfacce comuni (es. veicoli-infrastruttura) • Standard globali 10 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Quale dimensione di mercato degli EV? • Secondo alcuni rappresentanti dell’ACEA* , una quota di mercato degli veicoli elettrici del 3%-10% entro il 2020-2025 e’ possibile. • La quota puo’ sembrare non elevata… ma molti dei membri ACEA non hanno al momento dei progetti di vetture ibride o elettriche oltre lo stato embrionale. • La vera dimensione del mercato e’ pero’ oggi difficilmente prevedibile in quanto richiede una collaborazione coordinata di tutti gli attori: ØCostruttori ØAutorita’ politiche ØMercato * European Automobile Manufacturers’ Association 11 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali L’offerta di mercato: performance ed efficienza Motori a combustione interna Roadster PERFORMANCE Carburanti alternativi Ibridi Volt 2010 EFFICIENZA ENERGETICA / BASSE EMISSIONI 12 - Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Vetture elettriche precedenti L’offerta di mercato: EV puri vs. Ibridi Incremento dell’utilizzo di elettricita’ Vetture a motore 100% elettrico come la Tesla sono distinte dagli ibridi che consumano idrocarburi Esempio Powertrain Caratteristiche Ibridi • Toyota Prius • Motore elettrico e piccola batteria • Motore a benzina • Puo’ spegnere il motore quando si ferma • Puo’ recuperare energia dalla frenata • Il motore ICE puo’ ricaricare la batteria Ibridi Plug-in • Chevrolet Volt • Motore elettrico = batteria limitata • Motore a benzina (principalmente per aumentare l’autonomia • Puo’ spegnere il motore quando si ferma • Puo’ recuperare energia dalla frenata • La batteria puo’ essere ricaricata dalla rete (sui percorsi brevi utilizza il 100% di elettricita’ EV puri • Tesla Roadster • Nissan Leaf (annunciata) • BYD (annunciata) • Powertrain esclusivamente elettrico • Utilizza solo elettricita’ • Puo’ recuperare energia dalla frenata • Non consuma idrocarburi, utilizza il percorso energetico piu’ efficiente nel 100% del suo utilizzo 13 - Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali L’offerta di mercato: i ‘First-movers” Sebbene Tesla sia attualmente l’unica azienda che produce autovetture elettriche con prestazioni autostradali, I concorrenti globali stanno entrando nel mercato Esemplificativo Introduzione EV Marca Modello 2008 2009 2010 Tipo vettura Reva/G-Wiz (India) Mini car Tesla Roadster (U.S.A.) Sportiva Mitsubishi iMiev (Giappone) Compatta Nissan Leaf (Giappone) Berlinetta BYD (Cina) Berlinetta Chevrolet Volt (U.S.A.) Berlinetta 14 - Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali L’offerta di mercato: Tesla Model S Prototipo marciante completato: avvio produzione previsto nel 2012 5 adulti + 2 bambini Miglior capacita’ di carico della categoria Accelerazione 0-100 kmh: 5.7 secondi Autonomia: 250 km, 370 km, 480 km 15 - Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Gli incentivi attuali - USA Federali o Simolo di 2.4 mld $ per la produzione di batterie, componenti, infrastrutture o Credito fiscale per l’acquisto di vetture (max 7.500$) o Incentivi fiscali per kit di conversione in veicoli elettrici o Utilizzo delle corsie dedicate a vetture con piu’ passeggeri o Programma governativo di acquisto di migliaia di veicoli elettrici o Finanziamento per 8.5 mld $ per l’approntamento di fabbriche per la produzione di vetture elettriche Locali o Parcheggi gratuiti o scontati o Obblighi nella realizzazione di parcheggi (n. minimo punti di ricarica) o Esenzione da vari tipi di tasse e imposte di registrazione o Crediti fiscali locali 16 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Gli incentivi attuali - Cina Nazionali o Piano di stimolo per l’incremento della capacita’ produttiva per un totale di 500.000 BEV, HEV, PHEV* e di vendite di questi veicoli per una quota del 5% del mercato entro il 2011 o Nuova politica di sviluppo dell’industria automobilistica (ancora in discussione): o Obiettivo della Cina di diventare il produttore n. 1 di veicoli a “nuova energia” entro il 2015 o Quota di mercato dei veicoli a “nuova energia” del 20% entro il 2015 * Battery Electric Vehicles, Hybrid Electric Vehicles, Plug-ins Electric Vehicles 17 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Gli incentivi attuali - Cina Locali (in 13 citta’ pilota) o Target del 5% del mercato nel 2011 (Shanghai) o del 15% del mercato entro il 2020 (Guangzhou) o Investimento in 10.000 taxi a nuova energia (Shanghai) o Investimenti per supportare l’industrializzazione (Shanghai) o Investimento in 800 city bus EV (Beijing) o Investimento in 500 taxi elettrici entro il 2010 (Beijing) o Piano di costruzione di strutture di sostituzione delle batterie al posto delle attuali stazioni di servizio (Beijing) o Incentivi per acquirenti privati (Guangzhou) o Costruzione di infrastrutture di ricarica entro il 2010 (Guangzhou) o Obbligo dei nuovi edifici di avere strutture di ricarica (Guangzhou) o Strutture di ricarica gia’ esistenti (Shenzhen) 18 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Politiche di supporto: iniziativa USA-Cina o Sviluppo congiunto di prodotti e degli standard e protocolli dei test delle batterie e dei veicoli elettrici o Oltre una dozzina di citta’ con programmi di introduzione dei veicoli elettrici o Task force USA-Cina per creare una roadmap per identificare i fabbisogni di R&S e le problematiche nella produzione, introduzione e uso dei veicoli elettrici o Produzione di materiale informativo per incrementare la comprensione delle tecnologie dei veicoli elettrici 19 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Gli incentivi attuali - Francia o Investimenti pubblici per 1.5 mld Euro per la realizzazione di 1 mln di punti di ricarica entro il 2015 o Incentivi all’acquisto di 5.000 Euro o Acquisto di 100.000 veicoli entro il 2015 da parte di societa’ statali e PA o Dal 2012 sara’ obbligatorio di integrare strutture di ricarica nella costruzione di nuovi edifici (case ed uffici) o Dal 2012 sara’ obbligatorio integrare strutture di ricarica in tutti i parcheggi per uffici 20 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Gli incentivi attuali – Germania & UK Germania o Finanziamento per 500 mln Euro entro il 2011 per progetti di produzione batterie, punti di ricarica, etc. o Esenzione dalla tassa di circolazione per 5 anni o Incentivi all’acquisto in discussione Regno Unito o Sei citta’ investiranno 30 mln £ per realizzare infrastrutture di ricarica o Londra: piano di realizzazione di 25.000 punti di ricarica entro il 2015 o Finanziamento per ca. 250 bus a bassa produzione di CO2 (di cui 55 EV) o Flotta pubblica: stima di 100.000 veicoli, di cui 1.000 a Londra prima possibile o Incentivi di 2-5.000 £ nel periodo 2011-2014 (BEV, PHEV) o Incentivi fiscali per le aziende / company cars o Riduzione IVA per consumi domestici elettricita’ 21 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Gli incentivi attuali – Portogallo o Obiettivi del governo: - Almeno il 20% del rinnovo delle flotte dovra’ essere elettrico - Realizzazione di punti di ricarica: 320 punti entro il 2010, 1.350 punti entro il 2011 o Incentivi di 5.000 Euro fino al 2012 o Esenzione dalle tasse di immatricolazione e circolazione o Flotte: riduzione del 50% del trattamento fiscale 22 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Situazione dell’Europa Investimenti • Situazione economica difficile • Accesso limitato ai finanziamenti • Rischio che gli investimenti e quindi la penetrazione di mercato siano bloccate Politiche di supporto in USA, Cina e Giappone • Attivita’ ben coordinate • Iniziative di promozione della E-mobility • Vantaggio dei “First Movers” Competitivita’: rischi ed opportunita’ • Opportunita’ di sviluppo competenze ed engineering • Impatto potenzialmente positivo sull’occupazione e sulla generazione di valore aggiunto 23 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali Conclusioni La mobilita’ e’ un’ attivatore di crescita economica e di sviluppo sociale • Visione: una mobilita’ davvero sostenibile L’industria automobilistica e’ parte della soluzione • Continui investimenti nella tecnologia • Nuovi attori entrano nel settore La cornice data dalle normative e’ determinante • Puo’ contribuire allo sviluppo di una base produttiva europea • Puo’ rinforzare la ricerca e facilitare la creazione di elementi di vantaggio competitivo • Puo’ creare o soffocare un mercato La E-mobility • E’ la soluzione per il futuro per segmenti rilevanti del mercato • Il suo sviluppo puo’ essere accelerato da politiche di mobilita’ sostenibile 24 Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali 25 - Copyright 2010 Tesla Motors Inc. – Informazioni confidenziali ALLEGATO 6 al verbale n. 67 dd. 23.02.2010 PROPOSTE DI MODIFICA ALLA DGR n. 32 del 14 gennaio 2010 APPROVATE DALLA II COMMISSIONE CONSILIARE NELLA SEDUTA DEL 23.02.2010 - Il comma 1 dell’articolo 2 è così riformulato: <<1. Possono ottenere l’accreditamento tutti i soggetti pubblici e privati, che non perseguono fini di lucro, per i quali l’attività di formazione professionale figuri tra le finalità istituzionali, e che risultino in possesso dei seguenti requisiti: a) disponibilità di sedi formative idonee rispetto alle norme in materia di accessibilità, sicurezza ed igiene ed adeguate rispetto alle esigenze formative in termini di risorse infrastrutturali e logistiche; b) affidabilità patrimoniale, economica e finanziaria; c) dotazione di risorse professionali in possesso di adeguate credenziali e capacità gestionali, atte a garantire, in un contesto organizzativo stabile e trasparente, il presidio funzionale dei processi di lavoro necessari per la produzione dei servizi formativi; d) adeguatezza, in termini di efficacia ed efficienza, dei risultati dell’attività formativa svolta in precedenza; e) adeguatezza degli strumenti di relazione stabile con il territorio regionale e con gli attori del contesto istituzionale, sociale, produttivo ed economico locale.>>. PROPOSTE DI MODIFICA ALLA DGR n. 33 del 14 gennaio 2010 APPROVATE DALLA II COMMISSIONE CONSILIARE NELLA SEDUTA DEL 23.02.2010 - All’articolo 1, comma 2, l’espressione “di cui alla deliberazione della Giunta regionale dd. 14 dicembre 2007, n. 3161, approvato dalla Commissione europea con decisione c(2007) 5717 dd. 20 novembre 2007 è sostituita dalla seguente “approvato dalla Commissione europea decisione c(2007) 5480 del 7 novembre 2007”. - All’articolo 4, comma 3, sono apportate le seguenti modifiche: alla lettera a), le parole <<e si svolge>> sono soppresse; alla lettera b), le parole <<i limiti>> sono sostituite dalle parole <<il limite>>. - All’articolo 8, comma 2, sono apportate le seguenti modifiche: alla lettera b), le parole <<della programmazione dell’attività formativa>> sono sostituite dalle parole <<dell’operazione formativa>>; alla lettera d), le parole <<nel corso dello svolgimento di ciascuna operazione>> sono soppresse. - Al comma 1 dell’articolo 10 sono apportate le seguenti modifiche: le parole <<della programmazione dell’attività formativa>> sono sostituite dalle parole <<dell’operazione formativa>>; dopo le parole <<compiti ausiliari>> è aggiunta la parola <<amministrativi>>. - Al comma 3 dell’articolo 10 le parole <<della direzione>> sono soppresse. - Al comma 4 dell’articolo 10 dopo la parola <<subordinato>> sono aggiunte le parole <<e parasubordinato>>. - Dopo il comma 3 dell’articolo 12 è aggiunto il seguente comma: <<4. I soggetti attuatori, previa acquisizione di apposita garanzia fidejussoria da parte di un istituto di credito, possono richiedere l’erogazione anticipata di un importo non superiore al 95 per cento dei finanziamenti impegnati a loro favore per i quali, ai sensi dei commi, 2 e 3, è prevista la liquidazione a saldo sulla base della verifica di cui all’articolo 9, comma 1, lettera b).>>.