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31. MARZO 2016
Un tessuto per tutte
le occasioni
Estate/Inverno - Brunico
Un tempo, il loden del lanificio Moessmer di Brunico foggiava gli abiti da caccia dell'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Oggi, il pregiato
tessuto della Val Pusteria si ritrova nelle creazioni di Louis Vuitton, Prada e Victoria Beckham. E viaggia per il paese a bordo di Trenitalia.
Le calze fatte ai ferri della nonna graffiano. Il tessuto di lana della ditta Moessmer, invece, accarezza la pelle come fosse velluto. Situata nel
tranquillo centro altoatesino di Brunico, l'azienda cura nei dettagli la lavorazione del vello di pecora da ben 122 anni. Tanta premura non passò
inosservata alla corte austro-ungarica, che scelse il lanificio come proprio fornitore poco dopo la sua fondazione nel 1894. Il monarca e il suo
seguito apprezzavano molto il loden della Val Pusteria, che non solo era robusto, impermeabile all'acqua e al vento, ma si distingueva anche per
una raffinata eleganza. L'ideale per le uscite di caccia di un imperatore.
Si pensa che il termine "loden" provenga da lodo , "abito di lana greggia" in alto tedesco antico, o lodi, "mantello" in alto tedesco medio. Il loden è
un tessuto molto compatto, ottenuto a partire da lana di tosa – prelevata, cioè, dall'animale vivo – attraverso vari tipi di lavorazione. Tra questi,
spicca la follatura, che consiste nell'intridere d'acqua la stoffa tessuta per poi premerla, sfregarla, pressarla e batterla fino a farla infeltrire e a
renderla impermeabile. In passato, il "loden follato" era particolarmente usato da contadini e popolani.
Da tempo, però, il loden si è scrollato di dosso la propria immagine grezza. Oggi, i tessuti Moessmer trovano posto nelle più prestigiose case di
moda del mondo. La lunga tradizione e gli alti standard dell'azienda di Brunico, che segue una politica di massima trasparenza in tutte le fasi della
produzione, dalla provenienza della lana di pecora alla scelta dei coloranti, hanno conquistato Prada, Armani, Dolce & Gabbana, Louis Vuitton,
Chanel e Victoria Beckham. Perfino la first lady degli Stati Uniti, Michelle Obama.
Il 30% della produzione Moessmer rimane in Italia. Il resto è commercializzato sul mercato europeo, americano e cinese. Il loden Moessmer varca
continuamente nuovi confini. Anche settoriali: affermatosi nel campo della moda, si è reinventato come elemento d'arredo per alberghi e rivestimento
per i sedili dei treni regionali, tanto che Trenitalia ha manifestato l'interesse di ricorrere al loden di Brunico per l'intera flotta. Non solo: il nome
Moessmer è ormai legato a doppio filo all'arte e alla cultura, giacché da alcuni anni la ditta mette a disposizione gratuita di talenti altoatesini,
tedeschi e francesi gli spazi di un antico capannone industriale convertito in atelier, in cui si lavora e si crea, tra l'altro, con stoffe Moessmer.
Un'ulteriore dimostrazione della versatilità dei tessuti Moessmer si è avuta nel luglio 2015, quando per l'inaugurazione della nuova sede del
Messner Mountain Museum – l'edificio progettato dall' archistar Zaha Hadid ed eretto in vetta al Plan de Corones per ospitare la nuova stazione
del circuito museale dell'alpinista Reinhold Messner – si è deciso di celare la struttura dietro a un "sipario" in loden blu.
Contatto:
Tuchfabrik Moessmer AG
Walther von der Vogelweide Str. 6
39031 Bruneck-Brunico
Telefono:
+39 0474 533 111
E-Mail:
[email protected]
Website:
www.moessmer.it
Tuchfabrik Moessmer
Tuchfabrik Moessmer
Tuchfabrik Moessmer
© Ingrid Heiss
© Ingrid Heiss
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Tuchfabrik Moessmer
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