per saperne di piu` sulla bulimia nervosa

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CARATTERISTICHE DELLA BULIMIA NERVOSA (BN)
La Bulimia Nervosa è una condizione patologica di recente riscontro ed è stata descritta
per la prima volta nel 1979 dal prof. Russell in un articolo intitolato "Bulimia nervosa:
un'inquietante variante dell'anoressia nervosa". Dal 1980 in poi sono stati compiuti più di
sessanta studi, per valutarne l'incidenza e la prevalenza, che hanno fornito dei risultati
abbastanza omogenei: il disturbo colpisce circa l'1% delle giovani donne. In Italia gli
studi di prevalenza hanno fornito risultati simili a quelli ottenuti negli altri paesi
occidentali:
Italia del nord 0,5-1%; Italia centrale 1-0,7%, Italia del sud 1,7%.
Il disturbo,come per l'anoressia nervosa, si presenta tra i 12 e i 25 anni, ma con un
picco di maggior frequenza tra i 17-18 anni , più tardivo rispetto all’anoressia nervosa.
Gli uomini sono colpiti raramente e non abbiamo dati che affermino che il disturbo sia in
aumento tra i maschi.
La bulimia nervosa è presente soprattutto tra i bianchi, mentre è rara tra gli
afroamericani e nei paesi in via di sviluppo. Per quanto riguarda la classe sociale la
bulimia nervosa sembra essere, come l'anoressia nervosa, distribuita in modo
omogeneo.
I Pazienti presentano in genere un peso nella norma o lievemente al di sopra o al di
sotto di esso, a causa del fatto che i tentativi di perdita di peso sono frequentemente
interrotti da episodi di abbuffate. Il controllo del peso è il pensiero dominante ed è
caratterizzata da abbuffate ricorrenti e condotte di eliminazione per controllare il peso
corporeo. Il termine bulimia etimologicamente significa “fame bovina”; il termine bulimia
ha portato con se la doppia connotazione di avere un appetito grande quanto quello di
un bue o la capacità di mangiare un bue. L'abbuffata è un episodio in cui vengono
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assunte
molto
rapidamente
grandi
quantità
di
cibo,
preferendo
gli
alimenti
maggiormente disponibili, quelli più “proibiti” o che non richiedono una lunga
preparazione, spesso mescolando sapori anche molto diversi fra loro. Durante l'abbuffata
il soggetto affetto da
Bulimia Nervosa vive la sensazione di perdere il controllo nei
confronti del cibo. Tutto avviene in tempi brevi e con dei rituali che sono accompagnati
da un forte senso di disagio, di vergogna e di colpa. Agli episodi di perdita del controllo
sul cibo fanno seguito contromisure di compenso rispetto all'eccessiva ingestione di
alimenti. Ha così inizio il circolo vizioso della bulimia nervosa che alterna abbuffate e
comportamenti eliminativi e di restrizione in un crescendo di senso di colpa, vergogna e
insoddisfazione personale. Le condotte di eliminazione tipicamente utilizzate per il
controllo del peso sono: il vomito autoprovocato, l'abuso di lassativi, l'assunzione di
farmaci anoressizzanti, ormoni tiroidei e diuretici. Queste condotte possono provocare
notevoli danni, come vedremo, dal punto di vista biologico. Nei casi tipici sono spesso
presenti sintomi di depressione ed ansia e un sottogruppo di pazienti abusa di sostanze
ed ha comportamenti autolesionistici.
COME CAPIRE SE SI SOFFRE DI BULIMIA NERVOSA (BN)
Le persone affette da BN presentano tutte e cinque le seguenti caratteristiche :
1.
Abbuffate ricorrenti
Un'abbuffata, traduzione del termine inglese "binge-eating", si definisce sulla base di
due caratteristiche che devono essere entrambe presenti:
Mangiare, in un periodo definito di tempo (per es., un periodo di due
ore) una quantità di cibo significativamente maggiore di quella che la
maggior
parte delle persone mangerebbe nello stesso tempo e in
circostanze simili.
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Sensazione di perdere il controllo durante l’episodio (per es.,
sensazione di non riuscire a smettere di mangiare o di non controllare
cosa o quanto si sta mangiando).
2.
Comportamenti di compenso
La seconda caratteristica importante della bulimia nervosa è che le abbuffate devono
essere seguite da condotte compensatorie, finalizzate a prevenire l'aumento di peso. Il
mezzo più frequentemente usato è il vomito che, in alcuni casi, può essere autoindotto
dopo l'assunzione di qualsiasi cibo, e non necessariamente dopo un'abbuffata. Dopo le
abbuffate alcune pazienti utilizzano altri mezzi di compenso ingerendo grandi quantità
di lassativi per provocarsi una diarrea acquosa, o dei diuretici, degli enteroclismi o deii
farmaci tiroidei;sono stati anche rilevati casi di alcune bulimiche diabetiche che non
assumevano l'insulina dopo un'abbuffata. Alcuni individui affetti da bulimia nervosa non
usano il vomito o prodotti eliminativi, ma digiunano o fanno esercizio fisico in modo
eccessivo.
3.
Frequenza delle abbuffate e dei comportamenti di compenso
Le abbuffate e le condotte compensatorie inappropriate si verificano
entrambe in media almeno una volta alla settimana per 3 mesi.
4. I livelli di autostima sono indebitamente influenzati dalla forma
e dal peso
del corpo
Come nella Anoressia Nervosa, anche nella Bulimia Nervosa le ragazze si preoccupano
molto del cibo , del peso e delle forme del corpo e il loro valore dipende dal controllo di
questi tre fattori. Sentono costantemente il bisogno di seguire una dieta e sono
terrorizzate dall'idea di aumentare di peso; se questo accade si deprimono e fanno di
tutto per dimagrire: spesso è proprio questo il motivo che le spinge a cercare una cura.
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5. Il disturbo non si manifesta esclusivamente nel corso di episodi di
anoressia nervosa
Questo significa che ci sono due disturbi del comportamento alimentare, e non uno solo;
così a una persona che si abbuffa e vomita ma ha un peso basso (inferiore all'85% del
peso standard per età e altezza) verrà diagnosticata soltanto l'anoressia nervosa con
abbuffate/condotte di eliminazione, mentre se il peso è al di sopra dell'85% di quello
standard si avrà una diagnosi di bulimia nervosa.
La Bulimia nervosa viene suddivisa in due sottotipi:
con condotte di eliminazione
il soggetto utilizza regolarmente vomito autoindotto o uso inappropriato di
lassativi, diuretici o enteroclismi)
senza condotte di eliminazione
il soggetto utilizza regolarmente altri comportamenti compensatori
quali il
inappropriati,
digiuno o l’esercizio fisico eccessivo
Le persone che seguono condotte di eliminazione hanno, rispetto a quelle che non lo
fanno:

un peso corporeo più basso

un'alterazione più marcata dell'immagine corporea

una maggior ansia nei confronti dell'alimentazione

una più elevata frequenza di comportamenti autolesionisti e progetti di suicidio

un'età più precoce d'insorgenza del disturbo

un'elevato tasso di comorbidità per depressione, disturbi d'ansia e di abuso d'alcol

un'elevata incidenza di abusi fisici e sessuali subiti

maggiori problemi di disidratazione e di squilibrio elettrolitico
(in particolare l'ipopotassiemia).
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Livello di gravità attuale
Lieve: Una media di 1-3 episodi di condotte compensatorie
•
inappropriate per settimana.
•
Moderato: Una media di 4-7 episodi di condotte compensatorie
inappropriate per
•
settimana.
Grave: Una media di 8-13 episodi di condotte compensatorie
inappropriate per settimana.
•
Estremo: Una media di 14 o più episodi di condotte compensatorie
inappropriate per settimana.
In remissione parziale: non tutti i criteri non sono stati soddisfatti per un
periodo prolungato di tempo.
In remissione piena: nessuno dei criteri è stato soddisfatto per un periodo
prolungato di tempo.
Codici diagnostici:
ICD-9: 307.51;
ICD-10: F50.2
SEGNALI DI ALLARME SPECIFICI DI BULIMIA NERVOSA (BN)
 Evidenze della presenza di abbuffate :
scomparsa rapida di cibo dal frigo, comperare grandi quantità di cibo, rubare del
cibo,
presenza di cibo sotto il letto o nell'armadio
 Evidenze della presenza di vomito autoindotto:
andare in bagno subito dopo aver mangiato, tracce o odore di vomito nel water,
calli o erosioni sul dorso delle mani
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 Alternanza di dieta ferrea e episodi di alimentazione eccessiva con possibili
modificazioni importanti di peso
 Alimentazione eccessiva nei momenti di stress
 Mangiare grandi quantità di cibo, tra cui molti dolci, senza aumentare di peso
 Mangiare di nascosto
 Gonfiore delle ghiandole salivari e corrosione dei denti
 La persona parla in modo entusiastico di come si possa mangiare senza
aumentare di peso
 Usare pillole o erbe per andare di corpo
 La persona enfatizza su quanto la magrezza possa rendere felici
 Modificazioni rapide d'umore
 Presenza di altri atti impulsivi (cleptomania, abuso di alcol o di droghe,
promisquità sessuale,
 Autolesionismo
 Crampi muscolari e il battito cardiaco alterato, inusuali nei teen-ager
COMPLICANZE MEDICHE DEI MEZZI DI COMPENSO
Vomito
 Erosione dello smalto e
aumento della carie
 Lacerazioni all’esofago
 Mal di gola cronico
 Difficoltà ad inghiottire
 Crampi allo stomaco
 Anemia
 Ipertrofia delle parotidi
 Problemi digestivi
 Squilibri elettrolitici ( ipotassiemia
che può determinare aritmie cardiache e
danni renali)
 Disidratazione
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Abuso di lassativi
 Crampi all’addome
 Stitichezza
 Cattivo assorbimento dei grassi,delle proteine e del calcio
 Squilibri elettrolitici
 Disidratazione
Abuso di diuretici
 Stanchezza
 Riflessi lenti
 Squilibri elettrolitici
 disidratazione
QUALI SONO LE CURE PIU’ EFFICACI
Terapia cognitivo comportamentale
La terapia più efficace della bulimia nervosa, sembra essere la terapia cognitivo
comportamentale (CBT), messa a punto all'inizio degli anni Ottanta da Fairburn.. Il
trattamento è diviso in 3 fasi finalizzate ad erodere i principali fattori comportamentali e
cognitivi di mantenimento del disturbo (dieta ferrea, abbuffate, vomito autoindotto e
preoccupazione estrema per il peso e l'aspetto fisico). Studi più recenti ed accurati
hanno evidenziato che la CBT determina un’iniziale diminuzione nella frequenza delle
abbuffate, (finalizzata alla loro totale scomparsa) accompagnata da una significativa
riduzione dei livelli di restrizione alimentare, ed una diminuzione significativa della
preoccupazione per il peso e le forme del corpo . La terapia, infine, procura un notevole
miglioramento della depressione, un aumento dell'autostima e della funzionalità sociale e
una diminuzione dei disturbi di personalità spesso associati alla bulimia nervosa. Le
ricerche effettuate hanno dimostrato un buon mantenimento dei risultati sia a sei mesi
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che a uno e a sei anni di follow-up (Fairburn et al, 1993b). Se la terapia cognitivo
comportamentale fallisce possono essere indicati altri forme di trattamento quali :
Terapia cognitivo comportamentale focalizzata sui fattori interpersonali e
deficit del concetto di sé
Terapia farmacologica con antidepressivi e la terapia interpersonale.
Se la terapia ambulatoriale fallisce è necessario prendere in considerazione un
trattamento in regime di day-hospital o di ricovero in una struttura specializzate nella
cura dei disturbi del comportamento alimentare.
COSA FARE PER AIUTARE CHI SOFFRE DI BULIMIA NERVOSA
 Esprimere alla persona ammalata la propria preoccupazione
 Non arrabbiarsi (effetto controproducente)
 Accettare i propri limiti e chiedere aiuto a professionisti esperti in disturbi del
comportamento alimentare
 Non considerare il problema come “scarsa volonta’”
 Rendere la persona col disturbo più consapevole del problema
(ciò aumenterà la sua motivazione al cambiamento)
 Non assumere il controllo della situazione
 Non fare commenti sul peso e sull’aspetto fisico
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