and the WINNER is

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and the WINNER is
DICEMBRE
2010
DALLA PARTE DI CHI COMPRA
127 INSERTO
HOME ENTERTAINMENT
AFDIGITALE
ANNO 53
MENSILE
NUMERO 12
ANTEPRIMA
028 MICROSOFT XBOX 360 KINECT
€ 4,90 ITALY ONLY
DIGITALE
IT
TEST
058 COMPARATIVA TELEVISORI 3D
082 DECODER TELESYSTEM HYBRID BLOBBOX
086 SINTOAMPLIFICATORE DENON AVR 3311
092 HOME CINEMA 2.1 ONKYO HTX-22HDX
098 GIRADISCHI ACOUSTIC SOLID - SOLID 111
100 GIRADISCHI SCHEU ANALOG - CELLO
102 GIRADISCHI SRM TECH - AREZZO
108 ACCESSORI GIRADISCHI PRO-JECT
112 FOTOCAMERA SONY NEX 3
116 FOTOCAMERA CANON POWERSHOT S95
120 SMARTPHONE SAMSUNG I9000 GALAXY S
122 SMARTPHONE NOKIA N8
and the WINNER is...
5 TOP TV 3D: LA SFIDA DEI SOGNI
PHILIPS 58PFL9955H
SAMSUNG PS50C6900
LG 50PX950N
SHARP LC46LE925E
PANASONIC TX-P42VT20E
096 COMPARATIVA GIRADISCHI I TRE TENORI
ACOUSTIC SOLID - SOLID 111/SRM TECH - AREZZO/SCHEU ANALOG - CELLO
TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI
ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG
I tre tenori
Tre testine e tre bracci uguali per scoprire quanto le soluzioni
meccaniche di tre giradischi in acrilico possano influire
sul risultato finale. E il titolo non è scelto a caso…
Testo e Photo Roberto Amato
M
a ancora è troppo presto per parlarne, piuttosto perché una comparativa di giradischi? Perché non
se ne parla mai abbastanza ed ultimamente l’interesse verso l’analogico dà segni di un rinnovato interesse. Delle soluzioni come
quelle che andremo ad analizzare sono in grado di fornire prestazioni equivalenti se non migliori rispetto a lettori digitali di pari prezzo. Forse detta così l’espressione sembra alquanto demagogica o scaturita dai soliti luoghi
comuni, bisogna però dare a Cesare quel che è di Cesare: la musicalità garantita da un buon giradischi dona un fascino e una
godibilità particolare alla riproduzione. E sembra che della cosa se ne siano accorte pure le major, sono sempre di più le nuove produzioni disponibili anche
in questo formato. La comparativa riguarda dei modelli di giradischi realizzati in acrilico, in due
casi su tre anche il piatto è realizzato nello stesso materiale. Stiamo parlando dell’Acoustic Solid
modello Solid 111, dello Scheu
Analog modello Cello e dell’SRM
Tech modello Arezzo. Ci aspettavamo risultati abbastanza allineati considerata la fascia di prezzo e
la comunanza di braccio e testina,
e in fase di rodaggio questa previsione sembrava essere confermata. Come sovente succede invece
previsioni smentite. Dopo un adeguato rodaggio, giusto il tempo di far avvicinare le testine al loro valore di cedevolezza nomina-
096AF
le, le differenze sono venute fuori in modo tangibile. Le prestazioni dal punto di vista qualitativo
mom si discostano molto ma il carattere di ogni giradischi è diverso. Ciò, immaginiamo, rispecchia
le intenzioni dei progettisti e dimostra come ogni nostro oggetto del desiderio, per evitare delusioni, va inderogabilmente provato nell’ambiente e nel sistema
in cui andrà ad inserirsi. Cosa che
non sempre è possibile fare, magari le impressioni qui riportate
possono aiutare a muoversi nella direzione desiderata. In merito
al braccio Rega RB250/300 e alla
testina Denon DL-103 la scelta è
stata semplice, si tratta di prodotti che non hanno bisogno di presentazioni, nel loro segmento sono i modelli più diffusi. Difatti tutti e tre i giradischi sono disponibili con questo braccio e il listino indicato si riferisce al prezzo dei giradischi nella versione dotata appunto di questo braccio. Il modello RB300 installato sull’Acoustic Solid (chiamato WBT300) permette, rispetto al modello RB250,
la regolazione del VTA (angolo di
tracking verticale). La Denon DL103 è un’evergreen, anche se a
basso livello di uscita abbiamo evitato di ricorrere ad uno step-up
poiché il costo di una coppia di
trasformatori di qualità risulta un
eccessivo in rapporto a quello dei
giradischi nella configurazione in
prova. I preamplificatori phono utilizzati per la comparativa sono
diversi: Trigon mod. Vanguard II,
Lehmann Audio mod. Black Cu-
AF097
TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI
ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG
sterno a sua volta collegato all’alimentatore. La lucidatura delle
parti in alluminio dona un aspetto simile a quello dell’argento. La
trazione è affidata ad un cinghia
in silicone. L’importatore suggerisce in alternativa di provare anche una cinghia in nylon come
quella in dotazione al Cello, scelta da effettuare in dipendenza del
risultato finale che si vuole ottenere. Appena accettabile dal punto di vista “psicologico” la soluzione di utilizzare delle sottopunte
in plastica, esteriormente la finitura è impeccabile e non tradisce
la natura del materiale. A meno
che non si tratti di una scelta maturata in seguito a prove di ascolto avremmo preferito delle sottopunte in metallo.
be Statement, Heed Audio mod.
Questar MC, Vincent PHO-8. Prossimamente anch’essi saranno oggetto di una comparativa. Ma ora è il momento di iniziare a conoscere i candidati.
ACOUSTIC SOLID SOLID 111
Fisicità importante
Il Solid 111 è il modello d’ingresso della Acoustic Solid, nella versione base alcune finiture (piedini anteriori, piatto e alcune parti
del motore) sono in nero anziché
alluminio lucido. Inoltre la versione d’ingresso prevede il braccio
WBT100 (corrispondente al Re-
ga RB100) al posto del WBT300.
Ci sentiamo di consigliare la versione con finitura nera in quanto
più economica e meno incline a
fare raccolta di impronte. Problema comune quello delle impronte anche alle parti in acrilico. L’imballaggio è ben fatto e la dotazione risulta essere la più ricca, all’interno della confezione troviamo
una robusta pochette di plastica, le chiavi esagonali, l’olio per il
perno, il disco stroboscopico, una
coppia di guanti bianchi in cotone e un tappetino realizzato con
un disco di acrilico. Il motore funzionante in continua è fisicamen-
te indipendente dal telaio ed è inserito in un robusto e pesante cilindro in metallo. Si appoggia su
dei piedini in gomma. Il telaio è
costituito da una lastra di acrilico da ben 2 cm di spessore. Le dimensioni del giradischi nel complesso sono generose. Dei tre è
l’unico ad avere il piatto in alluminio anziché in acrilico, lo spessore
supera i tre centimetri (3,4cm) ed
è di peso notevole. Molto bella la
basetta regolabile porta braccio
in metallo. La rotazione a 33 e 45
giri si comanda tramite un circuito di controllo/regolazione elettronica inserito in contenitore eDOTAZIONE RICCA
Nella confezione
troviamo una ricca
serie di accessori. Tra
le altre cose un piccolo
disco stroboscopico e
degli utili guanti di
cotone per non lasciare
impronte. Se ne
consiglia l’utilizzo specialmente per le parti
in alluminio lucido.
ACOUSTIC SOLID
Solid 111
SCHEDA TECNICA
TELAIO: rigido in acrilico
PIATTO: in alluminio da
30 mm
BRACCIO: WBT300
TRASMISSIONE: a cinghia
in silicone
MOTORE: sincrono
FINITURA: alluminio
ELETTRONICA DI
CONTROLLO: M1
DIMENSIONI: 450 x 340
x 190 mm
PESO: 13Kg
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HI-FI Carucci
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COSTRUZIONE
Come i grandi
Si tratta di un giradischi a telaio
rigido che adotta soluzioni tecniche spesso negate a modelli concorrenti anche di fascia superiore.
L’appoggio è garantito da tre torrette in alluminio dotate di punte. Queste risultano regolabili,
per la messa in piano, attraverso
un piccolo foro che le attraversa
e che permette di svitarle o avvitarle. Abbiamo richiesto la versione con WBT300 (corrispondente
al Rega RB300) che è dotato della
regolazione del VTA, l’angolo verticale che si forma tra l’asse della canna del braccio e il piano di
rotazione del piatto. In condizioni
ottimali retta e piano non devono
essere paralleli (braccio parallelo
al disco) ma alcune piccoli aggiustamenti possono portare a risultati magari più graditi. Il motore
non ha parti in contatto col telaio. È inserito in un pesante cilindro verticale dotato di ingresso di
alimentazione. Il perno del piat-
to è generosamente dimensionato, d’altronde considerato il peso
del piatto non poteva essere altrimenti. Molto pratica la soluzione
adottata per la piastra porta braccio: prevede una parte fissa avvitata al telaio e una coassiale rotante che si blocca tramite grano
con le chiavi esagonali fornite in
dotazione. Nella parte superiore
(che ruota coassialmente a quella
inferiore) si inserisce il braccio su
un foro eccentrico rispetto all’asse di rotazione della base stessa.
Questo sistema permette di regolare senza soluzione di continuità
e facilmente la distanza dell’asse
di rotazione verticale del braccio
rispetto all’asse di rotazione del
piatto in dipendenza della lunghezza del braccio installato. Inoltre un ulteriore grano permette di regolare l’altezza del braccio.
Unica nota stonata le sottopunte
realizzate in plastica e dotate di
feltro. Esteticamente valide ma al
tatto risultano inconsistenti.
SCHEU ANALOG CELLO
Classe superiore
Anche per Scheu Analog il Cello
rappresenta il modello d’ingresso
della gamma, è il più costoso tra
i giradischi in prova ma le finiture e la qualità del design sono di
pregio. L’imballo è molto protettivo e la dotazione prevede l’olio
di lubrificazione, un piccolo disco
stroboscopico e un rocchetto di filo i nylon. Il telaio anche in questo
caso di tipo rigido ma adotta delle soluzioni particolari. Appoggia
anch’esso su tre punti ma in configurazione particolare. Nella parte posteriore troviamo un perno
terminato con una punta regolabile in altezza. Nella parte frontale invece l’appoggio è costituito da due cilindri in acciaio di elevato diametro. Dei due quel-
SOLUZIONI MECCANICHE PARTICOLARI
È passato un po’ di tempo prima di accorgerci che le punte, installate sulle tre
torrette che sorreggono il telaio, sono regolabili. Un foro passante permette di
inserire una delle chiavi esagonali fornite in dotazione per avvitare o svitare le
punte stesse. D’altronde la messa in piano del giradischi è una delle regolazioni
irrinunciabili per il corretto funzionamento dello stesso. Nell’immagine in basso è
possibile vedere l’ottima soluzione adottata da Acoustic Solid per la basetta porta
braccio. Si tratta di due elementi circolari concentrici. Quello di sopra contiene un
foro eccentrico su cui inserire il braccio. La rotazione di quest’ultimo consente di
regolare senza soluzione di continuità la distanza dell’asse di rotazione verticale
del braccio dall’asse di rotazione del piatto.
GARANZIA: 2 anni
1.250 euro
PREZZO DI LISTINO
450 mm
098AF
34
0
mm
190 mm
MISURE
AF099
TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI
ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG
lo di sinistra contiene il motore e
l’elettronica di controllo. Si aziona tramite un interruttore a levetta a tre posizioni: 33 giri, spento,
45 giri. Sempre nello stesso cilindro è contenuto il motore con la
puleggia che fuoriesce dalla parte superiore due potenziometri
che servono alla regolazione della velocità di rotazione. Questi cilindri sono meccanicamente collegati al telaio tramite l’interposizione di o-ring. D’altronde non
sarebbe stato opportuno collegare rigidamente il motore al telaio.
Il contatto con la superficie di appoggio è realizzato con dei piedini in gomma abbastanza morbida. Quindi dei tre appoggi due
sono smorzati (o-ring verso il te-
laio e piedini in gomma sulla superficie di appoggio) e uno rigido (punta in metallo). Molto bello
il piatto in acrilico satinato bianco, opportunamente non è dotato di alcun tappetino e dal punto
di vista estetico è veramente bello. Un’altra finezza è rappresentata dal fatto che il perno di rotazione è contenuto nello spessore del
piatto e non fuoriesce dalla parte
sottostante il telaio. Le piastre sono di forma circolare e sono fissate al telaio tramite tre viti. Le dimensione sono le più compatte tra i modelli in prova e la trasmissione è garantita da una cinghia in nylon da legare manualmente nella lunghezza opportuna. Operazione questa che può i-
nizialmente mettere a dura prova
la nostra pazienza. Nel caso ci si
trovasse a realizzare da soli il nodo consigliamo di provare la soluzione pratica esposta in seguito.
La notevole capacità di sintesi espressa dal design dà luogo ad un
oggetto che si fa notare per l’elegante minimalismo delle forme e
la funzionalità.
COSTRUZIONE
Forma e funzione
La descrizione esteriore rispecchia in pieno anche la tipologia
costruttiva. Come detto è un telaio rigido che adotta delle soluzioni particolari. Tra le parti non visibili da citare il perno di rotazione molto ben fatto. Il piatto va ad
DOTAZIONE STANDARD
Più essenziale la
dotazione di accessori
del Cello: un disco
stroboscopico. Il rocchetto di nylon serve a
realizzare la cinghia di
trasmissione. La siringa
contiene l’olio di
lubrificazione del perno
del piatto.
SCHEU ANALOG
Cello
SOLUZIONI INTEGRATE
Una delle due torrette cilindriche frontali contiene il motore, l’elettronica e i
relativi controlli. I due potenziometri posti a destra e a sinistra dell’interruttore di
accensione (a due posizioni) servono alla regolazione fine della velocità per i 33
e i 45 giri. Una soluzione che contribuisce all’elegante pulizia del design.
TELAIO: rigido in acrilico
PIATTO: in acrilico
satinato bianco da
30 mm
BRACCIO: RB250
TRASMISSIONE: a
cinghia in nylon
MOTORE: sincrono
FINITURA: acrilico
trasparente
DIMENSIONI: 430 x 330
x 150 mm
PESO: 7Kg
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CINGHIA FAI DA TE
La cinghia di trasmissione del Cello è in nylon e va preparata in proprio. È una
operazione che le prime volte può risultare non semplicissima da effettuare,
specialmente se si è da soli. Bisogna garantire la giusta tensione per ottenere un
buon attrito e non incorrere in precoci e fastidiose rotture.
appoggiarsi su una sfera in ceramica. Per l’installazione del braccio sono previste delle piastre intercambiabili in acrilico da scegliere in funzione del modello
che si vuole adottare. Lo spessore dell’acrilico costituente il telaio
è di 1,5 centimetri mentre il piatto
è spesso quasi 3 centimetri. L’alimentatore esterno è della Monacor. È identico a quello utilizzato
nel giradischi della SRM Tech anche se in quel caso il marchio riportato è un altro. Il taglio e la finitura del telaio è di eccellente
qualità. Bellissimo il piatto in acrilico con finitura in bianco satinato. Per quanto riguarda l’elettronica di controllo i due potenziometri posti a fianco del cilindro/
supporto di destra consentono di
regolare facilmente la velocità di
rotazione col disco stroboscopico fornito in dotazione. Altrettanto facilmente però possono essere urtati costringendo saltuariamente alla verifica della corretta regolazione. La finitura delle
parti metalliche è in acciaio lucido. Come nel caso precedente occhio alle impronte che sembrano
essere ricercate sia dalle parti metalliche che da quelle in acrilico.
SRM TECH AREZZO
Design originale
Dopo due giradischi di origine
teutonica ci spostiamo ora in terra di Albione. Dei tre modelli rappresenta il progetto più recente ed ha già riscosso discreto apprezzamento di pubblico e critica. Quello che ci è piaciuto meno è la scelta dell’imballagio praticamente improvvisato (plastica da imballaggio e fiocchi di polistirolo) che risulta si protettivo
ma veramente poco curato. Esteticamente il progetto è originale e si discosta dalle forme canoniche. Una prima piastra di acrilico costituisce la base di appoggio
su cui si inserisce, tramite punte e
sottopunte in metallo, una seconda piastra a tre razze contenente il motore. Su questa seconda
piastra, tramite l’interposizione
di tre supporti in gomma morbida si appoggia una terza piastra
in acrilico che sorregge il volano
collegato tramite una doppia cinghia alla puleggia del motore. Su
questo volano infine si appoggia
il piatto realizzato in acrilico nero
dotato di un tappetino in neoprene. Una volta posizionato il piatto
le cinghie di trasmissione non sono più visibili. Sulla terza piastra
di acrilico è fissato anche il braccio di lettura. Questa terza piastra è disponibile in due versioni:
con piastra braccio fissa o di tipo
intercambiale come quella in prova. La basetta che sostiene il bracciobraccio si collega al telaio tramite l’interposizione di materiale
smorzante. Il progetto è alquanto originale. Le dimensioni sono generose. Alimentatore e pulsante di accensione sono esterni.
Il design atipico e l’ottima qualità
dell’acrilico utilizzato per il telaio
(spessore 1 cm) ne fanno un oggetto molto particolare.
COSTRUZIONE
Soluzioni particolari
Difficile dare una definizione della tipologia di telaio che è sicuramente smorzato ma non flottante. Il collegamento tra la piastra di base e quella che supporta il motore avviene attraverso
tre punte regolabili che permettono di mettere in piano il giradischi. La piastra contenente il motore invece prevede delle fresature che permettono l’inserimento
di un volano metallico opzionale che va a collocarsi meccanicamente tra la puleggia motore e il
volano sottopiatto. L’interruttore
di accensione è esterno. Il cambio
velocità si può effettuare solo manualmente. Si deve alzare il piatto in (da 1,5 cm di spessore) dal-
GARANZIA: 2 anni
1.602 euro
PREZZO DI LISTINO
445 mm
100AF
41
9
mm
153 mm
MISURE
AF101
TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI
ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG
la sede e spostare manualmente
le cinghie di trasmissione sulle relative pulegge del motore. Soluzione sicuramente poco pratica
ma che raramente si avrà necessità di effettuare. La dotazione di
accessori è nulla e il perno motore arriva già lubrificato e installato. Dal punto di vista costruttivo è
il modello più complesso. Tutte le
parti sono appoggiate una sull’altra senza collegamenti rigidi, l’originalità del progetto costituisce
sicuramente un valore aggiunto
ed è un elemento di distinzione.
La lavorazione dell’acrilico è di
buon livello, specialmente considerando la complessità del telaio dell’Arezzo. Per rendere operativo il giradischi bisogna solo posizionare una sull’altra le piastre
del telaio, avvitare il braccio (che
è in posizione obbligata) sulla relativa piastra e posizionare le cinghie. Tutte operazioni abbastanza semplici da eseguire.
CONSIDERAZIONI VARIE
Alcune particolarità
Dedichiamo un po’ di spazio ad
alcune annotazioni o particolarità dei giradischi in esame iniziando dal “tappetino” in acrilico fornito in dotazione al Solid 111. È
una moda tutta tedesca quella
di utilizzare una superficie di appoggio del disco più rigida rispetto ai tradizionali tappetini in feltro o sughero. Viene utilizzato in
diverse configurazioni, da solo,
sotto il tappetino in feltro o sopra di esso. Non siamo andati a
fondo più di tanto nella questione ma, utilizzato da solo abbiamo notato che si guadagna qual-
SRM TECH
Arezzo
Telaio: composto
in acrilico
Piatto: in acrilico nero
da 15 mm
Braccio: RB251
Trasmissione:
a cinghia
Motore: sincrono
Finitura: acrilico
trasparente
Dimensioni: 438 x 390
x 125 mm
Peso: 7 Kg
DISTRIBUITO DA
Art of Music s.a.s.
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cosa in termini di solidità dell’immagine e analiticità a costo però
di una maggiore sterilità del suono. All’occorrenza può essere utilizzato per compiere alcune operazioni di fine-tuning che possono migliorare la qualità di riproduzione. Lasciamo quindi a voi la
decisione di provare e scegliere la
soluzione ottimale in base ai vostri gusti o alle vostre necessità.
La cosa non deve comunque lasciare indifferenti più di tanto visto che Scheu Analog non fornisce alcun tappetino con il Cello
suggerendo così l’utilizzo del disco direttamente appoggiato sul
piatto in acrilico. Molto gradevole alla vista e al tatto è risultato il
modello in neoprene in dotazione all’Arezzo.
Sempre a proposito del Solid 111
questo è disponibile in diverse
configurazioni. Quella base con
finitura nera è dotata di braccio
WBT100 e una testina MM che
può essere una Grado MM Black
o una Ortofon M2 Red, il tutto per
un prezzo di listino al pubblico di
1.050 Euro. Con il Cello abbiamo
dovuto fare esperienza con la legatura del filo di nylon (proprio
quello da pesca) da utilizzare come cinghia di trasmissione. La casa consiglia di tagliarne uno spezzone da 1,1 metri, realizzare sulle estremità libere un normalissimo nodo e stringerlo una volta sistemato in posizione di lavoro. Se l’operazione viene eseguita
da soli non risulta così facile come sembra. Abbiamo trovato una soluzione utilizzando un piccolo cilindro da circa un pollice di
diametro o poco più (il contenitore dei rullini fotografici o qualcosa di equivalente) su cui abbiamo disposto del biadesivo, il filo
è stato fatto passare dal piatto e
dal cilindro. Il primo nodo viene
tenuto fermo dal biadesivo. Una
volta realizzato il secondo o anche il terzo tagliare la parte in eccesso. A questo punto prendendo la cinghia dal nodo si tende
leggermente fino a farla passare
dalla puleggia del motore. Ci ritroveremo cosi una cinghia di trasmissione con una tensione sufficiente a garantire un buon attrito.
Tutto sommato questa prassi può
rientrare a pieno diritto fra quelle
operazioni come la pulizia del disco o le varie regolazioni necessarie per un corretto utilizzo del giradischi. La manualità insita nella gestione di un giradischi permette di instaurare un rapporto
meno distaccato e freddo col nostro sistema di riproduzione. Per
quanto riguarda il modello Arezzo di SRM Tech è possibile montare un volano opzionale che dovrebbe migliorare la regolarità di
rotazione e isolare maggiormente il piatto dalle vibrazioni indotte dal motore. L’Arezzo utilizza
per la trasmissione una coppia di
classiche cinghie in gomma ma
fornite a coppie selezionate.
Guardando le immagini dei tre
giradischi provati su questo numero non si può non notare come tre giradischi apparentemente semplici, comparabili per fascia di prezzo e materiali, mostrano scelte progettuali molto diverse. Si tratta di particolari che possono fare la differenza. Ogni prodotto è frutto di un mix di compromessi che possono essere i
più svariati. Scheu Analog ad esempio punta moltissimo sulla qualità della realizzazione. Acoustic Solid si affida a soluzioni importanti preferendo magari risparmiare su aspetti secondari che non influiscono la prestazione finale. Per finire abbiamo
apprezzato molto l’originale soluzione proposta dalla SRM Tech
nel risolvere il telaio dell’Arezzo.
PROGETTO ORIGINALE
In questo particolare è possibile vedere la particolare soluzione meccanica adottata per il collegamento delle tre parti che costituiscono il telaio dell’Arezzo. Oltre a
risultare efficace dal punto di vista meccanico il design risulta particolarmente gradevole e originale. Un aspetto sicuramente qualificante per L’Arezzo.
DOPPIA CINGHIA
In quest’immagine è stato tolto il piatto. È possibile notare la doppia cinghia
fornita in coppia selezionata utilizzata per trasferire la trazione dal perno motore
al volano sottopiatto. Per il cambio velocità bisogna spostarle sulle pulegge più
grandi. Il volano arriva già installato ed è in acrilico satinato.
Garanzia: 2 anni
1.250 euro
Prezzo di listino
102AF
438 mm
39
0
DOTAZIONE ESSENZIALE
Nessun accessorio opzionale, nella confezione troviamo quanto necessario a rendere operativo il giradischi. Non è presente nemmeno l’olio
per il perno del piatto poiché il volano arriva già installato.
mm
125 mm
MISURE
AF103
TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI
ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG
PROVA D'ASCOLTO
Caratteri
DIVERSI
SOFTWARE: Orff, Carmina Burana, James Levine - Chicago
Symphony Chorus and Orchestra, Deutsche Grammophon; Billy Cobham’s Glass Menagerie,
Smokin’, Elektra Musician; Dire
Straits, Brothers in arms, Vertigo,
180gr; Tuck & Patti, Tears of Joy,
Windham Hill Records; David Lee
Roth, Eat’ em and smile, Warner
Bros; The Last Emperor, Ryuichi
Sakamoto, David Byrne and Congsu, Virginia Movie Music; Themes,
Vangelis, Polydor; Hell Freezes
Over, Eagles, Geffen, 180gr.
HARDWARE: Preamplificatori Phono: Trigon Vanguard II;
Lehmann Audio Black Cube Statement; Heed Audio Questar MC;
MADE IN GERMANY
Sempre più diffuso in
Germania l’utilizzo di
un tappetino in acrilico.
Può essere utilizzato da
solo o in combinazione
col classico tappetino in
feltro, sia posizionato
al di sotto sia messo
sopra. Quello fornito
con il Solid 111 è ben
realizzato ma il suo
spessore implica la
correzione del VTA.
BASTA INGEGNARSI
Nell’immagine è possibile vedere la soluzione
che abbiamo utilizzato
per realizzare con
facilità la cinghia in
nylon da utilizzare con
il Cello.
DESIGN E UPGRADE
Guardando il solo telaio è possibile apprezzare la pulizia progettuale di cui è dotato il Cello. Nell’immagine in
basso si nota la predisposizione all’alloggiamento del volano opzionale dell’Arezzo.
Vincent PHO-8.
Amplificatore: Sugden A21 Classic.
Diffusori: Tannoy Stirling; Totem
Acoustic Mite.
Le modalità
della comparativa
Si è posta molta cura agli accorgimenti necessari a garantire le stesse condizioni a tutti i giradischi in
prova. È una condizione irrinunciabile dovendo esprimere un giudizio che mira a individuare le differenze condizionate essenzialmente dalla parte meccanica. La
regolazione del braccio e della te-
una buona dinamica ed ariosità. Il
passare delle ore ovviamente ha
ulteriormente migliorato le prestazioni. Considerato il clima un po’
freddo e la necessità di rodare velocemente le testine il peso di lettura iniziale è stato impostato a 3,2
gr., dopo il rodaggio la regolazione è passata a 3 gr. Le sessioni finali invece sono state effettuate con
un peso di 2,8 gr. circa. Con il Cello
durante l’uso abbiamo ruotato accidentalmente più volte la regolazione impostata tramite i potenziometri posti a fianco dell’interruttore di accensione. È il prezzo da pagare a fronte di un design gradevole e pulito, possibilmente con l’uso
ci si abitua ad attivare l’interrutto-
stina sui tre giradischi è stata effettuata con la stessa dima. Stessa
attenzione è stata posta anche al
numero di ore di rodaggio così da
garantire a tutti i modelli le stesse
condizioni. Rappresenta un buon
punto di partenza per farsi un’idea
abbastanza “oggettiva” della meccanica. I preamplificatori phono utilizzati sono stati diversi e faranno parte anch’essi di una comparativa nei prossimi numeri.
Iniziamo a PRENDERE GIRI
Le DL-103 già dopo circa 50 ore di
rodaggio iniziano a esprmersi con
Rega RB251
Denon DL 103
I giradischi di questa comparativa sono tutti disponibili con il
braccio RB251 o il predecessore RB250, molti altri produttori di
giradischi fanno ricorso a questo braccio: è un dato che deve
far riflettere. Ci sono oggetti per i quali il passare del tempo
sembra non avvenire, il braccio in questione è uno di questi.
È commercializzato ormai da più di trenta anni e offre delle
prestazioni elevate a fronte di un investimento contenuto. Il
modello RB301 (che si differenzia anch’esso dal 300 solo per
il tipo di attacco alla basetta ) aggiunge al 251 la possibilità
di regolare l’altezza del braccio (VTA, Vertical Traking Angle)
e la vite del contrappeso è realizzata in metallo, per il resto è
assolutamente identico. Il nuovo tipo di attacco prevede il fissaggio del
braccio dall’alto tramite tre viti. Non mancano nemmeno le critiche, fra le
più diffuse la soluzione adottata per il contrappeso e il cavo in dotazione.
Specialmente su quest’ultimo aspetto Roy Gandi non si è mai interessato
alla possibilità di fornirne uno di prestazioni e qualità migliore. Nonostante tutto da sempre continua ad avere un ampio apprezzamento. Come
ogni buon prodotto non ci sono segreti di pulcinella: la prestazione è
Anche in questo caso, come per il braccio della Rega, ci troviamo davanti ad un
prodotto addirittura più anziano ma che, nonostante tutto, realizza volumi di
vendita inavvicinabili a prodotti similari. Anch’essa spesso è fornita in dotazione
a giradischi di fascia media. È una MC (Moving Coil, bobina mobile) dal basso
livello d’uscita attualmente in vendita a 195 Euro. Gode di tutte le caratteristiche
peculiari di questa tipologia di testina (ariosità, dinamica etc.) e si abbina
discretamente all’RB251/301. Lungo quasi 50 anni di servizio si è saltuariamente
aggiornata e/o proposta in diverse varianti. Al momento è disponibile anche
nella più performante (e costosa) versione DL-103R. Dotata di uno stilo sferico
dal punto di vista della cedevolezza risulta alquanto dura. Il punto di forza è la
musicalità di cui è capace, i concorrenti diretti sono veramente pochi anche
ampliando la scelta a modelli un po’ più costosi. Se si vuole realizzare un sistema
di costo contenuto ma di buone prestazioni la scelta è quasi obbligata. L’utilizzo
di buoni trasformatori di step-up per alzare il livello di uscita è la soluzione
migliore per sfruttarne al meglio le potenzialità, così facendo però si vanifica in
parte l’estrema convenienza dovuta al contenuto prezzo di listino. Una soluzione
può essere quella di iniziare con la sola testina e, se si è in possesso di un buon
giradischi, pianificare nel tempo l’acquisto di uno step-up di qualità.
104AF
frutto del felice disegno della canna realizzata in unica fusione e dalla
qualità dei cuscinetti. La versione in vendita direttamente dalla Rega
(immagine a fianco) ha un prezzo di listino di appena 250 Euro, ma molti
produttori di giradischi lo offrono in dotazione anche su modelli dal
costo di un ordine di grandezza superiore o più. Magari con delle piccole
modifiche che riguardano generalmente i le critiche sopra riportate.
Esistono diverse ditte che offrono modifiche più o meno drastiche
dedicate a questo braccio, in altro incorniciato ne presentiamo una.
re con sicurezza senza rischiare di
andare a modificare la velocità. L’Arezzo non consente la regolazione
della velocità di rotazione. L’elettronica del Solid 111 permette una regolazione abbastanza agevole step by step tramite pulsanti.
Diamo voce ALLE ORECCHIE
Considerato il costo degli oggetti
in prova ci aspettavamo una prestazione di buon livello è cosi è stato, dei distinguo però si sono via
via mostrati in modo sempre più
chiaro. Evitiamo di tediarvi con lunghi elenchi riferiti a questo o quel
brano iniziando subito a evidenziare le differenze fra i contendenti.
In ordine alfabetico iniziamo con il
AF105
EDITORS’ CHOICE
TESTCOMPARATIVA GIRADISCHI
IT
ACOUSTIC SOLID – SRM TECH – SCHEU ANALOG
rispecchiare tale condizione. Paga
agli altri due concorrenti qualcosa
in termini di dettaglio e larghezza
dello stage, ma in larghezza e profondità la prestazione è ottima. Ha
già ottenuto in patria diversi riconoscimenti e si appresta a riscuotere ottimi consensi oltre i confini
nazionali. Per quanto riguarda la silenziosità meccanica il miglior risultato è stato ottenuto dal Solid
111, a seguire il Cello e l’Arezzo.
I tre tenori
Ritornando al titolo di apertura
immaginiamo che a questo punto
avete già immaginato quali sono
le affinità tra i famosi tre tenori e
i giradischi di questa comparativa.
L’Arezzo è senza dubbio Pavarotti, caldo, espressivo, emozionante. Magari un interprete talvolta
presente un pizzico più del dovuto in termini di calore, ma questa
è una caratteristica generalmente gradita ai più. Il Cello è Carreras, tecnico, preciso, generalmente irreprensibile, con una voce forse non robustissima sui registri
più gravi ma sempre padrone di
se stesso. Molto arioso, un senso
del timing perfetto e di livello superiore rispetto agli altri due. Nella sua fascia di prezzo sembra essere il giradischi ideale da tenere
in una piccola sala di incisione ed
è perfetto per chi preferisce una riproduzione molto precisa e dettagliata. Lo stage sonoro è solidissimo ed ampio in tutte le direzioni.
Per finire il Solid 111 è Domingo, il
giusto mix tra tecnica e sentimento, una prestazione a tutto tondo
convincente anche in virtù del fa-
vorevole prezzo di acquisto e delle
soluzioni tecniche adottate.
Conclusioni
Un vincitore in una comparativa
deve esserci, siamo sicuri però che
le informazioni fornite sono sufficienti per farsi un’idea abbastanza
chiara sulle peculiarità di ognuno
di questi giradischi. Il podio più alto se lo è guadagnato il Solid 111,
vuoi per la prestazione equilibrata, per alcune soluzioni di pregio o
per il favorevole listino. Non possiede il calore dell’Arezzo e nemmeno la capacità analitica del Cello ma nel complesso offre una ottima prestazione ad un prezzo sicuramente concorrenziale. Fra i tre
è quello che registra la migliore sinergia col braccio Rega e la testina
della Denon utilizzata. Di questo
bisogna tenerne debita considerazione. L’Arezzo e il Cello esprimono
dei caratteri che sembrano essere
quasi agli antipodi. Ognuno di essi tende a favorire un certo tipo di
ascolto. Ribadiamo che le differenze di cui stiamo parlando non sono eclatanti ma tangibili e consentono ai giradischi di esprimere una
impostazione che può soddisfare
di volta in volta l’ascoltatore di turno: c’è che preferisce stare seduto
in prima fila e non perdersi nemmeno un crine dell’archetto del
solista e chi invece, magari davanti a un bel camino, intende godersi una rilassante serata in compagnia della musica preferita. Inutile negare che l’esperienza d’ascolto, volente o nolente, implica una componente soggettiva legata
all’esperienza personale.
Cello
Arezzo
PERCHÉ COMPRARLO
PERCHÉ COMPRARLO
PERCHÉ COMPRARLO
PERCHÉ NON COMPRARLO
PERCHÉ NON COMPRARLO
PERCHÉ NON COMPRARLO
Se non gradite una riproduzione molto
analitica e dettagliata
Solo se gradite soluzioni costruttive più
semplici o non vi ritenete dei melomani
VALUTAZIONE
DELL'INVESTIMENTO
VALUTAZIONE
DELL'INVESTIMENTO
VALUTAZIONE
DELL'INVESTIMENTO
Per la prestazione equilibrata
Per il favorevole rapporto
qualità/prezzo
Ottimo investimento, la dotazione è la
più ricca e fra i tre è l’unico ad adottare
soluzioni ricercate come per la basetta
del braccio o per il motore.
106AF
»Design
7
La versione in finitura alluminio
lucido non ci ha convinto pienamente, il
colpo d’occhio è comunque assicurato.
Dimensioni importanti e telaio in acrilico
di elevato spessore.
»Utilizzo
10
»Costruzione
8
»Prova di ascolto
9
Prestazione molto equilibrata ed ottima
sinergia col sistema braccio/testina
utilizzato. Non si segnalano carenze
degne di nota.
IN SINTESI
»Design
9
Capacità di sintesi e finiture di alto livello.
La pulizia delle linee esalta il fascino dei
materiali utilizzati.
8
L’unica nota di rilievo riguarda la vicinanza dei potenziometri di regolazione della
velocità all’interruttore di accensione.
»Costruzione
Alcune soluzioni meccaniche sono di
pregio anche se le finiture in generale
sembrano meno curate rispetto agli altri
due giradischi.
»Qualità/prezzo
La cura delle finiture, il design e le
prestazioni giustificano ampiamente
il prezzo di listino. Si tratta di un
eccellente prodotto in grado di fornire
prestazioni di alto livello.
»Utilizzo
Molto pratico sia in fase di messa a punto
sia di gestione.
Un upgrade consigliato
Isokinetic (www.cabezon.eu) è una ditta che produce accessori e
kit di upgrade per bracci e giradischi. Purtroppo al momento non è
distribuita in Italia e bisogna darsi da fare in rete. Comprende diverse
soluzioni dedicate ai bracci della Rega. Abbiamo avuto modo di provare
un kit chiamato “ISOtone Cardas Rega internal tonearm rewire kit” che
sostituisce interamente il cablaggio del Rega RB250. Prevede fra l’altro
il cavo di terra separato che notoriamente non è disponibile sui questi
bracci. Il cablaggio è realizzato con dell’ottimo filo litz della Cardas e il Kit
è completo di tutto: cavo terminato con dei buoni spinotti RCA, terminali
per la testina e relativa guaina termoretraibile. Il prezzo di vendita sul
sito è di 99 £, noi lo abbiamo trovato in un famoso sito di aste on-line
ad un prezzo più basso. Per il montaggio è necessario avere una certa
manualità. Sconsigliamo le improvvisazioni, meglio rivolgersi ad un
tecnico capace per avere garanzia di risultato ed evitare di fare danni. Il
risultato è andato ben oltre le nostre aspettative e pertanto ne consigliamo caldamente l’uso. Il valore dell’investimento è veramente modico in
relazione al salto qualitativo ottenuto. Tutti i possessori degli RB251/301
troveranno sul sito parecchie altre soluzioni per il mogging del braccio.
Per la prestazioni di livello elevato
Per la qualità del prodotto e l’ottimo
design
Nessuna segnalazione degna di nota
PAGELLA
Solid 111, senza tanti giri di parole
è quello che nel nostro sistema ha
potuto esprimersi al meglio. L’equilibrio generale è ottimo, dopo pochi minuti la musica tende a rapire l’ascoltatore “costringendolo” a
godersi l’evento musicale. Anche
gli altri contendenti sono molto
musicali ma il buon equilibrio mostrato dal Solid 111 nei vari aspetti che caratterizzano la riproduzione sembra essere quello più riuscito. Abbiamo in particolar modo apprezzato una gamma acuta estesa
e definita ma al contempo rotonda
e mai stancante. Passando al Cello
si percepisce subito uno stage ancora più stabile e definito. Il senso
di ariosità è maggiore e l’immagine gode di una eccellente stabilità
e precisione. L’equilibrio timbrico
però sembra favorire i registri più
acuti e con alcune incisioni la riproduzione può risultare un fredda. In
compenso la capacità di restituire
ogni più piccolo dettaglio è superiore agli altri due giradischi. La colonna sonora del film di Bertolucci
“L’ultimo Imperatore” suona in maniera sublime, gli strumenti acustici sono resi con un realismo emozionante. Dell’Arezzo abbiamo subito apprezzato un registro medio/
basso un pizzico più presente senza per questo rinunciare ad un corretto equilibrio tonale. Questa caratteristica dona alla riproduzione un gradevole calore che rende
molto piacevole l’ascolto sia dei repertori più classici sia di quelli elettrici. Le voci, godono di uno spessore naturale e rilassante. È il prodotto di progettazione più recente e la prestazione fornita sembra
Solid Trasparent
9
10
Il migliore della comparativa, realizzazione impeccabile sotto ogni punto di vista.
»Prova di ascolto
8
Equilibrio timbrico tendente al chiaro
ma con capacita analitica di alto livello.
Registra il miglior palcoscenico sonoro
dei tre.
»Qualità/prezzo
8
Voto meritato, sacrificando qualcosa negli
aspetti secondari o in qualche finitura
l’Acoustic Solid ha messo ha segno un
prodotto molto concorrenziale.
Paga un listino superiore ai contendenti
ma giustificato dal livello delle finiture,
un prezzo più basso avrebbe forse
generato un ex - equo con il vincitore
della comparativa.
È un giradischi che offre tanto per il prezzo di
acquisto. È capace di una prestazione di rilievo
pur non raggiungendo punte di eccellenza
in nessun aspetto in particolare. Fa della
sobrietà il suo punto di forza. L’equilibrio è
ottimo e questo gli consente una riproduzione
che difficilmente può entrare in crisi a causa di
una incisione non ottimale. Adotta soluzione
ricercate per le componenti fondamentali ma
tende al risparmio su alcuni aspetti secondari.
Se il limite di budget è questo rappresenta
un’ottima e definitiva scelta. Ampie le
possibilità di personalizzazione.
Senza tanti giri di parole offre per alcuni
aspetti una prestazione superiore al Solid
111 e all’Arezzo. Paga un listino superiore
e un’impostazione timbrica un po’ troppo
aperta causata magari da una sinergia non
ottimale con il sistema braccio testina. Solidità,
ampiezza della scena e capacità analitica di
elevato livello. Insostituibile per chi gradisce
una situazione di ascolto di tipo monitor:
riesce a sviscerare anche gli intrecci sonori più
complicati con un facilità sorprendente. È un
prodotto maturo destinato ad orecchie esigenti
ne sappiano sfruttare al meglio le peculiarità.
Per la prestazione complessiva e il
design
Per il timbro caldo e la facilità di messa
a punto
È il prodotto dal design più originale
dei tre e di progettazione più recente.
In virtù di questo e della prestazione
offerta rappresenta un ottimo
investimento.
»Design
9
Non è facile proporre qualcosa di nuovo
ma la SRM TEch con questo prodotto ci è
riuscita e pure bene.
»Utilizzo
9
Semplice sotto ogni aspetto, dei tre,
grazie alla basetta porta braccio dedicata
è il più semplice da mettere in funzione.
Anche la gestione non pone particolari
problemi.
»Costruzione
8
Di qualità l’acrilico utilizzato, soluzioni
originali e aperte a futuri upgrade.
»Prova di ascolto
8
Offre una riproduzione corretta con una
leggera ambratura sul medio basso molto
gradevole. Di impostazione moderna è
capace di ottime performance.
»Qualità/prezzo
8
Se il vostro gusto è in accordo con quanto
offre questo giradischi è un acquisto che
potete fare ad occhi chiusi.
È stato questo giradischi a suggerirci l’idea di
questa comparativa. Propone finalmente in
questo settore qualcosa di nuovo. Moderno
nell’impostazione timbrica ed anche
originale per soluzioni meccaniche e design.
Offre una impostazione timbrica che sembra
essere quella che per ora è gradita ai più.
Nell’ambito di una riproduzione corretta e
di qualità dona alla riproduzione un registro
medio e medio basso leggermente caldo
ma assolutamente in linea con la migliore
tradizione inglese. Sicuramente da ascoltare
e valutare con attenzione.
AF00107