AMBULATORIO VETERINARIO ALBA

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AMBULATORIO VETERINARIO ALBA
AMBULATORIO VETERINARIO ALBA
Dir. San. Dott.ssa Valeria Valerii
Via G. De Benedictis, 26 - Teramo
Tel. 0861. 190646
www.ambulatoriovalerii.it
L’IGUANA - ALCUNI CONSIGLI PER UNA CORRETTA GESTIONE
Le iguane sono sauri arboricoli che in natura vivono nelle foreste tropicali sud
americane, vicino ai corsi d’acqua. Da adulti possono raggiungere i 2 metri di
lunghezza, ed è segnalata una longevità massima in cattività di addirittura 12
anni, benché la media si attesti molto più in basso. Le iguane dovrebbero essere
tenute singolarmente, sia perché sono rettili solitari che possono aggredire i
compagni di terrario, che perché garantire gli spazi necessari a più di uno di questi
animali è difficoltoso. E’ possibile l’allevamento in colonie, con un maschio e molte
femmine. In natura, le iguane raggiungono la maturità sessuale attorno ai 4 anni
d’età, ma in cattività, solitamente ipernutrite, possono iniziare la produzione di
uova, che avviene a prescindere dalla presenza del maschio, anche a due anni.
Sono animali eliotermici, ossia che assorbono il calore dal sole, e non dal terreno.
Le iguane possiedono la “ghiandola del sale”, tramite la quale espellono
attraverso il naso le quantità eccessive di quest’ultimo, sotto forma di una sottile
polvere bianca espulsa attraverso gli starnuti.
Il terrario. Dovrebbe essere di dimensioni adeguate alla taglia del soggetto, ossia
lungo almeno 1,5- 2 volte la lunghezza totale dell’esemplare, ed alto 2,5 volte la
lunghezza dell’iguana. Deve essere facilmente pulibile, possibilmente con il fondo
non di legno perché potrebbe marcire con l’umidità, con una buona aerazione e
non trattato con vernici e altre sostanze tossiche. Dovrebbe sempre essere
garantita la presenza di un rifugio in cui nascondersi.
Fonti di luce, calore e UVB. All’interno del terrario bisogna assicurare una
temperatura adeguata, che per l’iguana è, per il giorno, di 24°C nel punto più
freddo e 38°C nel punto più caldo, con una temperatura media di 30° C. La
temperatura media di notte è di 26°C, con gradiente di 20-24°C. Le lampade
riscaldanti devono essere posizionate in modo da avere un gradiente di
temperatura (più caldo da una parte e più freddo dall’altra), in modo che
spostandosi l’iguana possa regolare la temperatura corporea. Il cibo può essere
posto nella parte calda del terrario. La temperatura può essere fornita da
lampadine ad incandescenza di circa 100 watt, che riscaldano e forniscono la
luce necessaria contemporaneamente o da lampadine ad infrarossi, che invece,
fornendo solo il calore, hanno bisogno di un’altra fonte per l’illuminazione. La fonte
di illuminazione e calore deve essere lasciata accesa per 12 ore, in modo da
fornire un ritmo giorno – notte di 12h/12h. E’ importantissima la presenza di neon
UVB 5% appositi per rettili (Reptisun UVB 320, iguana light 5.0 Zoo med, Reptistar o
Reptigloo), che devono essere lasciati accesi per almeno 4-6 ore al giorno, e che
hanno l’importantissima funzione di permettere il metabolismo del calcio. I neon
vanno cambiati ogni 6 mesi, perché gradualmente perdono la percentuale di
raggi UVB prodotta, anche se continuano ad emettere luce. Tra lampadina, neon
UVB e il soggetto non devono essere interposti i vetri, che filtrando lo spettro di
luce, renderebbero inutile l’esposizione agli ultravioletti. La distanza ideale neonrettile è di circa 20 cm, e tutte le fonti di calore sono da schermare bene, in modo
che l’iguana non possa raggiungerle fisicamente, per evitare ustioni. Vanno tolte
tutte le fonti di calore che provengono dal basso, come tappetini riscaldanti,
serpentine e soprattutto le rocce con all’interno dei componenti elettrici
riscaldanti. Queste ultime, in particolare, perdono dopo un po’ di tempo
l’isolamento, e sono responsabili della maggior parte delle ustioni a questi rettili. Il
mantenimento di una percentuale di umidità del 90% è indispensabile, e bisogna
monitorarla con degli igrometri, meglio se due, uno posto nel punto caldo e uno
nel punto freddo.
Arredamento e substrato del terrario. Le iguane sono rettili che in natura passano
la maggior parte del loro tempo sugli alberi, che sporgono i loro rami sui fiumi,
quindi, per una gestione corretta, si devono porre nel terrario rami ben fissati sui
quali l’iguana possa arrampicarsi. E’ importante che i rami abbiano un diametro
maggiore rispetto a quello del tronco dell’iguana. Nella parte bassa del terrario
bisogna porre una vasca nella quale il rettile possa nuotare. Il fondo del terrario
dovrebbe essere monouso, facile da sostituire e in grado di non causare danno se
ingerito. Con queste caratteristiche si trovano: carta di giornale, pellettato di erba
medica o tappetini di plastica. MAI utilizzare la sabbia per la cassettina del gatto
o pietrisco. La pulizia del fondo del terrario deve essere fatta almeno una volta al
giorno, utilizzando candeggina al 3%. Particolare attenzione va fatta alla vasca
nella quale l’iguana va a nuotare: durante ogni bagno questa espellerà le feci e
l’urina, e bisognerà immediatamente cambiare l’acqua. In natura infatti le iguane
defecano dagli alberi o mentre nuotano nei fiumi e non hanno molti contatti con
le proprie feci; pertanto lasciare le deiezioni per lunghi periodi a contatto con il
rettile può predisporre a grossi problemi. Per quanto riguarda gli arredi,
dovrebbero essere: facili da pulire, di dimensioni tali da non poter essere ingeriti
dall’animale, privi di superfici in grado di causare lesioni e non tossici.
Alimentazione. Un’alimentazione scorretta è responsabile della maggior parte di
problemi medici e della mortalità nelle iguane.
LE IGUANE SONO ANIMALI ERBIVORI DURANTE TUTTA LA LORO VITA.
Nel 1960 si credeva che le iguane giovani fossero insettivore, e quindi con un
apporto di proteine animali importante, per poi divenire erbivore superato l’anno
d’età. In seguito, con lo studio di questi animali, si è scoperto che sono erbivori per
tutta la durata della loro vita, e che la supplementazione di proteine di origine
animale è molto dannosa, e concorre ad abbassare la vita media dell’iguana.
L’iguana possiede un tratto d’intestino simile a quello presente nei ruminanti, nel
quale vivono una serie di batteri che digeriscono le fibre vegetali, e che hanno
bisogno di una temperatura di 30°C per funzionare, per cui spesso le iguane si
mettono nel punto più caldo del terrario subito dopo aver mangiato, e non
riescono a digerire correttamente se la temperatura ambientale è troppo bassa.
Le iguane giovani vanno nutrite una volta al giorno, mentre per le adulte può
andare bene anche 3 volte a settimana. Le insalate vanno lavate, asciugate e
tagliate sottili, e bisogna fornirle a temperatura ambiente o lievemente calde. È
possibile preparare un quantitativo maggiore di alimento e conservarlo per
qualche giorno in frigorifero, se ci si ricorda di riscaldarlo prima di somministrarlo al
rettile.
Ingredienti: ogni pasto dovrebbe contenere ingredienti di tutte le categorie:
1. Vegetali ricchi di calcio (solitamente quelli di colore più scuro) : 30-40%
della dieta, due o più tipi per pasto. – cicoria, foglie di rapa, foglie di
senape, dente di leone, prezzemolo, scarola, spinaci, indivia, pellettato
di alfalfa.
2. Altri vegetali: 30-40% della dieta, verdure miste refrigerate, zucchine,
patate dolci, peperoni, broccoli, carote grattate, piselli, zucca,
peperone dolce, piselli, fagioli, cavolini di Bruxelles.
3. cereali/fibre: opzionali, circa il 20% della dieta – tutti I cereali da pane.
4. Frutta: non più del 15% della dieta - papaia, melone, mele, pesche,
fragole, banane con la buccia, kiwi, fichi, susine, pomodori, uva.
1. Vitamine/supplementazione minerale: Per evitare carenze e
ipervitaminosi, bisogna fornire una dieta corretta e varia, ed
effettuare supplementazione di vitamine e calcio con
moderazione. Si può miscelare 1 parte di vitamine con due parti di
calcio carbonato in polvere e somministrarli:
Giovani: un pizzico piccolo per pasto
Adulti : un pizzico pieno due volte a settimana
Femmine adulte: un pizzico pieno per ogni pasto da dicembre fino
alla deposizione delle uova.
L’iguana non necessita di vaccinazioni, ma solo di una corretta gestione.
Uno dei primi sintomi di malessere e/o malattia dei rettili in generale è
l’anoressia. Se la vostra iguana
dovesse smettere di mangiare, è
consigliabile portarla dal veterinario. Altri sintomi a cui fare attenzione sono:
alterazioni della muta, deformità dello scheletro, assenza di defecazione,
difficoltà respiratorie. In tutti questi casi, è bene ricorrere al veterinario.

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