Un cammeo importante per Enzo G. Castellari nel film di Quentin

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Un cammeo importante per Enzo G. Castellari nel film di Quentin
Dal Festival Internazionale di Cannes un’intervista al regista italiano più amato da Quentin Tarantino: Enzo G. Castellari. Che a Cinemecum svela il suo prossimo progetto un "Codice
silenzioso". di Daniele Gramiccia
Un cammeo importante per Enzo G.
Castellari nel film di Quentin Tarantino “Inglorious Basterds” che partecipa a Cannes e che è in
parte il remake del famoso film "Quel maledetto treno blindato" dello stesso regista italiano.
Castellari, come nasce la collaborazione con Tarantino?
Quentin già sei anni fa mi ha annunciato che avrebbe voluto sviluppare il remake del mio film.
Da allora ha avuto inizio una fase di contatti che si sospesero soltanto per la preparazione e la
successiva realizzazione di "Kill Bill". Quindi ci siamo incontrati a Venezia tre anni fa e ricordo
che lui in quella sede ha chiesto di vedere il mio "Inglorius Bastards" nel grande schermo,
perché fino ad allora lo aveva potuto vedere solamente in Vhs.
Che
ricordi
ha
dell’incontro
con
Quentin?
Ricordo con piacere che ero seduto tra lui e Joe Dante e che ogni volta che appariva sullo
schermo una scena che piaceva particolarmente a Quentin, lui mi dava dei “cazzotti” dietro la
schiena e rideva. E' coinvolgente anche quando ride. La cosa che più mi ha colpito è il fatto che
appena finito il film si è alzato in piedi e ha urlato a tutto il pubblico: “Il mio maestro, il mio
maestro” poi mi ha preso in braccio e mi ha fatto fare delle giravolte. Quello per me è stato un
tributo alla mia professionalità e al mio cinema.
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Ci racconti del film e del suo cammeo.
Sono stato a Berlino dove Quentin ha voluto che facessi un generale tedesco che gridasse:
“FIRE”. Anche questo ripreso dal mio vecchio film. Sulla trama invece posso raccontare che
tutto gira intorno ad un piccolo gruppo di soldati ebrei americani, conosciuti come Basterds,
scelti per una missione violenta: diffondere il terrore tra le fila naziste uccidendo e togliendo lo
scalpo ai tedeschi. La loro strada incrocierà quella di una ragazza ebrea francese che gestisce
un cinema a Parigi.
Ci dobbiamo aspettare un film alla
Tarantino o alla Castellari?
Un film sicuramente alla Tarantino. Certo con qualche nozione e ripresa come dicevo poco fa
del mio "Inglorious Bastards", ma poi il film è totalmente pensato e girato con la sua
impostazione.
Un’esperienza che l'ha portata sicuramente una nuova ondata di energia?
Un’esperienza unica, stupenda, che mi ha riscoperto totalmente. È stato bellissimo lavorare
con premi Oscar come il direttore della fotografia Bob Richardson e la costumista Anna
Sheppard, per non parlare di Brad Pitt, Eli Roth e Diane Kruger.
Mentre era a Berlino stava lavorando
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ad un progetto di spessore sociale insieme alla NUCT di Cinecittà Studios e Ministero
dell’Interno, giusto?
Sì, il progetto si chiama “Codice Silenzioso” ed è un corto-mediometraggio dedicato alla
denuncia e alla lotta contro la pedopornografia online. Un importante messaggio che io e la
"NUCT" di Cinecittà Studios, nella persona di Giuseppe Di Palma, vogliamo portare a termine.
Appena tornerò da Cannes ricomincerò a lavorarci su.
Mi è capitato di vedere qualche scena in montaggio di un film che si chiama "Caribbean
Basterds", lei cosa c’entra?
E' un film che mi è stato commissionato. L’ho finito di girare ed è in fase di montaggio. È un
omaggio a "Clockwork Orange" (arancia meccanica). Ci sono dei giovani straricchi figli di
commercianti d’armi che per protestare contro l’azione economica dei genitori assalgono gli
yacht dei soci. Il problema è che poi i giovani si lasciano prendere la mano e compiono azioni
violente e raccapriccianti. Molto sesso e molta azione, tutto girato nelle isole dei Caraibi con un
cast di giovani promesse e bellissime attrici del posto.
Un anno pieno di attività che le
porterà via molto tempo, come farà con la scuola? Insegnerà ancora alla "NUCT" di
Cinecittà Studios?
La "NUCT" è una struttura molto seria e il mio impegno con loro sarà di tale livello. C’è in
programma qualcosa che va oltre all’insegnamento. C’è ancora un film che vorremmo
realizzare insieme e poi naturalmente il prossimo anno abbiamo concertato di fare un corso
insieme a Ruggero Teodato e Stefano Reali dove gli alunni a fine anno, apprese le nozioni dai
nostri diversi punti di vista e generi, si sfideranno a suon di cortometraggi. Sarà costruttivo e
divertente.
Vai all'altro articolo su "Inglorious Basterds", "La vendetta di Quentin" . Inoltre negli
approfondimenti l'articolo di Filippo Primo su "Quel maledetto treno blindato"
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