IU e la Galleria degli Uffizi stipulano un
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IU e la Galleria degli Uffizi stipulano un
IU e la Galleria degli Uffizi stipulano un’importante partnership per la digitalizzazione tridimensionale della collezione di sculture greche e romane del museo COMUNICATO STAMPA 25 maggio 2016 FIRENZE -- Un accordo collaborativo sottoscritto tra Indiana University e la Galleria degli Uffizi renderà possibile un’iniziativa senza precedenti per la digitalizzazione tridimensionale (3-D) dell’intera collezione del museo di 1.250 sculture greche e romane insostituibili. Il progetto concordato tra gli Uffici, uno dei musei d’arte più antichi e famosi al mondo, e il Virtual World Heritage Laboratory di IU prevede la creazione di modelli digitali 3-D ad alta risoluzione delle sculture degli Uffizi, che saranno quindi rese disponibili on-line gratuitamente entro il bicentenario di IU, nel 2020. La collezione degli Uffizi si trova sia nella galleria che a Palazzo Pitti e nei Giardini di Boboli, due altre famose sedi culturali di Firenze. Le 1.250 opere d’arte formano la terza collezione del suo genere in ordine di grandezza di un museo statale italiano. Raccolte in gran parte dalla famiglia Medici dal quindicesimo al diciottesimo secolo, le sculture includono alcune delle antichità classiche più ammirate nella storia dell’arte, in particolare la Venere dei Medici, il Fauno dei Medici, i Niobidi e l’Arianna. L’annuncio del progetto di digitalizzazione è stato dato oggi nel corso di una cerimonia tenutasi agli Uffizi, dove il Presidente di IU, Michael A. McRobbie e il Direttore degli Uffizi, Eike Schmidt hanno siglato l’accordo per l’attuazione del progetto. “Si tratta di un progetto storico ed enormemente ambizioso, che creerà opportunità ineguagliate per gli studiosi che potranno esaminare nella realtà virtuale uno dei principali istituiti culturali al mondo e le sue leggendarie collezioni”, ha detto McRobbie all’evento d’oggi. “È quasi impossibile esagerare l’impatto culturale e istruttivo di questa straordinaria e inventiva collaborazione. Sfrutteremo sia la competenza umanistica di IU nella cultura e nell’arte antica che la sua competenza tecnica per portare nella virtuale una collezione di antichità classiche che ha ispirato alcuni dei più grandi geni artistici nella storia dell’arte occidentale.” “La scansione digitale sistematica delle sculture antiche della collezione archeologica degli Uffizi offrirà un modo nuovo di compiere ricerche”, ha detto Eike Schmidt. “Consentirà ricostruzioni digitali della policromia originale, integrazioni e il restauro virtuale con una precisione finora impensabile. Inoltre, una mappatura e un rendering così dettagliati serviranno da ’copia di backup’ virtuale delle statue antiche e consentiranno di ammirarle dovunque nel mondo.” Il progetto sarà guidato da Bernard Frischer, Professore di Informatica ad IU, direttore del Virtual World Heritage Laboratory dell’università e uno dei più rinomati archeologi virtuali al mondo. Frischer è stato uno dei primi ricercatori universitari e usare la modellazione 3-D al computer per ricostruire siti locali culturali e ha diretto vari progetti importanti di modellazione, tra cui Rome Reborn, una ricostruzione virtuale dell’intera città di Roma antica cinta dalle Mura aureliane. Negli ultimi anni, ha focalizzato l’attenzione sulla digitalizzazione e restaurazione digitale di sculture antiche nonché sullo sviluppo di un modello di restauro 3-D della Villa Adriana, una delle residenze reali extraurbane più note e meglio preservate dell’Impero Romano. “È un grande onore ricevere da un museo della rinomanza di cui godono gli Uffici, la richiesta di digitalizzare la sua intera collezione di sculture antiche”, ha detto Frischer, aggiungendo che il progetto rappresenta per il Virtual World Heritage Laboratory di IU la fase successiva nell’applicazione di quanto ha appreso digitalizzando numerose statue antiche famose dei Musei Vaticani, dei Musei statali di Dresden e del Virginia Museum of Fine Arts. Sino a poco tempo fa, la digitalizzazione 3-D di complesse forme organiche come il corpo umano produceva risultati molto meno accurati rispetto a forme geometriche più semplici come sale, edifici e città, ha spiegato Frischer. L’attività condotta nel suo laboratorio ha dimostrato che è possibile registrare con precisione e riprodurre in modalità digitale forme organiche complesse come quelle del corpo umano, mentre varie innovazioni tecnologiche hanno consentito di aumentare la scala dell’acquisizione dei dati 3-D a una frazione del tempo e costo prima necessari, senza andare a scapito dell’accuratezza né della qualità visiva. “Siamo fiduciosi di riuscire a far fronte ai problemi posti dal nostro nuovo progetto agli Uffizi”, ha detto Frischer. “Il nostro obiettivo finale non è semplicemente quello di registrare lo stato attuale di monumenti antichi bensì di ripristinarne l’aspetto antico e ricollocarli nel loro contesto antico ricostruito in cui possano contribuire ad accrescere la comprensione di come l’arte abbia rispecchiato e concorso a plasmare i valori culturali più profondi di un popolo.” Il progetto concordato tra Indiana University e gli Uffizi durerà cinque anni e includerà la formazione di studenti di storia dell’arte e di informatica ad IU nelle tecniche di acquisizione dati, modellazione digitale e pubblicazione on-line interattiva 3-D, la creazione di un numero limitato di modelli di restauro 3-D di sculture che interessino su base individuale partecipanti al progetto, e la pubblicazione di modelli 3-D su numerosi siti on-line, inclusi il database interno del Ministero della Cultura italiano, il sito web pubblico degli Uffizi e il Progetto di sculture digitali (Digital Sculpture Project), disponibile pubblicamente, del Virtual World Heritage Laboratory. Un ulteriore obiettivo del progetto sarà il lancio di un nuovo rapporto collaborativo tra gli Uffizi e il Sidney and Lois Eskenazi Museum of Art (questa è la nuova denominazione) di IU, che potrebbe includere prestiti reciproci di opere d’arte, lo sviluppo di mostre congiunte temporanee e la creazione di nuove visite virtuali della galleria. Sono già in corso piani per il primo di tali progetti: la creazione di un’esperienza nella realtà virtuale della Tribuna, una delle gallerie più importanti degli Uffizi. Il Mark Cuban Center for Sports Media and Technology dell’IU, ospitato in uno degli anfiteatri sportivi dell’università, collaborerà al progetto Tribuna, che si prevede sarà il primo di una serie di mostre effettuate all’Eskenazi Museum of Art tramite la tecnologia della realtà virtuale. “Ritengo che questa nuova collaborazione con la Galleria degli Uffizi porterà Indiana University in una posizione di prestigio internazionale nel mondo dei musei”, ha detto David A. Brenneman, Direttore Wilma E. Kelley dell’IU Eskenazi Museum of Art. “Non sono a conoscenza di alcun altro progetto che interessi un’importante università di ricerca e uno dei più rinomati musei d’arte internazionali, focalizzato sull’arte e la tecnologia, che sia ambizioso come questo.” IU Eskenazi Museum of Art, uno dei principali musei d’arte universitari degli Stati Uniti, raccoglie oltre 45.000 oggetti rappresentativi di quasi ogni civiltà che abbia prodotto opere d’arte nel corso della storia. La sua collezione, famosa nel mondo, presenta una gamma vastissima di oggetti, da 5.000 pezzi di gioielli antichi e superbe sculture africane e oceaniche, a dipinti di Claude Monet e Pablo Picasso. La parte di questo progetto condotta da IU sarà finanziata dall’Office of the Vice President for Research nell’ambito del suo programma di sovvenzioni New Frontiers in the Arts and Humanities, che vengono concesse a membri di facoltà impegnati in programmi innovativi di indagini erudite o di attività creative. Il progetto riceverà assistenza tecnologica dai servizi di informatica dell’università. Ci si aspetta che molte unità accademiche di IU si avvantaggeranno della collaborazione con gli Uffizi: la School of Art and Design e i dipartimenti di storia dell’arte, Francese e Italiano, gli studi classici nel College of Arts and Sciences, la School of Informatics and Computing, L’Hutton Honors College e il programma di studi all’estero di IU, che comprende un popolare programma di studi a Firenze che offre agli studenti l’opportunità di seguire corsi di arte, storia e letteratura del Rinascimento. “Questo progetto sarà l’iniziativa più ambiziosa nel suo genere mai intrapresa ed è probabile che diventi un modello per l’adozione della tecnologia digitale nei musei di tutto il mondo”, ha detto Fred H. Cate, Vicepresidente per la ricerca e Professore eminente. “I suoi prodotti costituiranno un’importante nuova risorsa on-line, i cui contenuti saranno rivolti a un vasto pubblico, che va da studiosi e professionisti di attività museali a studenti, al pubblico generale.” Le immagini digitalizzate tridimensionali delle sculture generate dal progetto saranno anche archiviate nella Digital Preservation Network. La funzione di questa rete è la preservazione e cura di oggetti e materiale digitali a lunghissimo termine – non solo per decenni, ma anche per secoli; il suo obiettivo è assicurare che le immagini digitali di oggetti insostituibili e altro materiale di enorme importanza culturale e scientifica possono sopravvivere a disastri causati da guerre, dalla natura e da terrorismo. La Galleria degli Uffizi, situata presso Piazza della Signoria nel centro di Firenze, ospita alcuni dei più importanti capolavori mondiali, comprese opere, fra altri, di Botticelli, Caravaggio, da Vinci, Fra Angelico, Michelangelo, Raffaello e Tiziano. È tra i musei più visitati in Italia, con oltre un milione e mezzo di visitatori all’anno. L’annuncio di oggi ha coinciso con il primo giorno del viaggio di una delegazione di IU in Italia e Polonia, guidata dal Presidente McRobbie e dal Vicepresidente per gli affari internazionali, David Zaret. Durante il viaggio, che durerà una settimana, McRobbie e i colleghi che fanno parte della delegazione contribuiranno a celebrare numerosi eventi speciali, compreso il 50º anniversario del programma di studi all’estero dell’IU, a Bologna. Nel corso del viaggio saranno disponibili resoconti periodici sul blog IU Goes to Italy and Poland, e tramite i canali ufficiali di IU sui social media Facebook e Twitter.