Cloni di SANGIOVESE a

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Cloni di SANGIOVESE a
RICERCA E SPERIMENTAZIONE/ VITIVINICOLTURA
Cloni di SANGIOVESE a
Nei test coordinati dal
Crpv, note sicuramente
interessanti per i due
biotipi riminesi Rotondo
e Ovale di Coriano.
TIZIANO BORGHI
Azienda Sperimentale “Terre Naldi”,
Faenza (RA)
MARISA FONTANA
Centro Ricerche Produzioni Vegetali Filiera vitivinicola, Faenza (RA)
Tab.1 - Materiali impiegati e caratteristiche della prova.
MATERIALI IMPIEGATI
CLONI
BIOTIPI
SG 4T
SG 19
SG 12T
Ovale di Coriano
APSG 1
Rotondo di Coriano
APSG 2
R10
R24
FEDIT 20 CH
FEDIT 21 CH
FEDIT 22 CH
L
a selezione clonale consiste nella individuazione e nella moltiplicazione vegetativa di individui di una stessa varietà che manifestano caratteristiche particolari. Si
tratta di un’attività che spesso ha messo in luce l’esistenza di una elevata
variabilità nelle popolazioni di alcuni vitigni coltivati; sicuramente il Sangiovese è uno di questi, visto che allo
stato attuale sono già state riconosciute 74 diverse selezioni clonali.
Per ottenere il riconoscimento di un
clone occorre procedere, secondo fasi
codificate per legge, ad una valutazione poliennale delle sue prestazioni agronomiche ed enologiche, nell’area tipica di coltivazione della varietà.
Le prove di confronto clonale finaliz-
LE PROVE
IN EMILIA-ROMAGNA
Nell’ambito dell’attività condotta dalle aziende sperimentali emiliano-romagnole - con il coordinamento del Centro ricerche produzioni vegetali ed il
finanziamento della Regione - le prove di confronto clonale hanno sempre
costituito una parte importante delle
valutazioni. In questo contesto si col-
FASI FENOLOGICHE
Nonostante l’analisi statistica abbia
mostrato delle differenze tra i cloni per
quanto riguarda germogliamento e fioritura, si tratta di differenze veramen-
12
•
MAGGIO 2006 •
6
F22CH
Ovale C
Rotondo C
a
ab
b
ab ab ab ab ab
a
a
F21CH
ab
F20CH
R10
a
R24
APSG2
0
APSG1
2
SG 19
4
SG 12T
cd abc ab
8
SG 4T
d
kg/ceppo
Rotondo C
Ovale C
F22CH
d bcd cd
F21CH
a abcd d
F20CH
d
R24
a
R10
SG 19
APSG2
SG 12T
APSG1
10
SG 4T
peso in grammi
locano i risultati della prova di confronto clonale descritta in tabella 1.
Come si può notare, la prova ha interessato nove cloni omologati e tre biotipi locali per una prima valutazione.
I dati rilevati nel periodo 1999-2002
sono stati sottoposti ad analisi statistica. Negli anni 2001 e 2002 sono state realizzate anche alcune microvinificazioni presso il Catev di Faenza,
onde avere indicazioni anche sulle
caratteristiche dei vini (vedi anche
“Agricoltura” n. 12, dicembre 2004).
Graf. 2 - Produzione per ceppo
(media 1999-2002).
Lettere differenti contraddistinguono valori significativamente
diversi per p ≤ 0,05% (test di Tukey)
106
Ubicazione: pedecollina cesenate
Schema sperimentale: parcelle randomizzate; 4 repliche per
ciascun clone
Forma di allevamento: Cordone speronato
Sesto d’impianto: 3,5 m x 1,5 m (1905 ceppi/ettaro)
Portinnesto: 420 A
Gestione del terreno: inerbimento tra le file più diserbo sulla fila
Periodo di rilevazione dati: 1999-2002
Parametri rilevati: germogliamento, fioritura, invasatura, fertilità
reale, peso medio del grappolo, produzione per ceppo, legno
di potatura per ceppo, indice di Ravaz, zucchero, pH e acidità
totale del mosto alla raccolta
zate all’iscrizione di un clone al “Registro nazionale delle varietà di vite”
forniscono indicazioni generali sull’attitudine di quel clone; sono quindi necessarie valutazioni comparative tra cloni in ambienti diversi, per
ricavare informazioni tecniche più
precise da trasmettere ai produttori.
Graf. 1 - Peso medio del grappolo
(media 1999-2002).
500
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
CARATTERISTICHE DELLA PROVA
Lettere differenti contraddistinguono valori significativamente
diversi per p ≤ 0,05% (test di Tukey)
CONFRONTO per 4 anni
(Foto Arch. Catev)
CH è quello che ha prodotto più legno.
Più che il peso del legno di potatura
in sè stesso, però, interessa il rapporto tra il peso di produzione e questo
valore, detto “indice di Ravaz” (grafico 3), che ci fornisce un idea dell’equilibrio vegeto-produttivo.
Nel caso di controspalliere ben equilibrate il valore dell’indice di Ravaz
dovrebbe variare tra 5 e 8; pertanto si
può desumere che soltanto i cloni
APSG e il clone R10 sono squilibrati
nel senso di un eccesso di produzione. I cloni più equilibrati, invece, risultano essere SG 19, R24, Ovale di Coriano e FEDIT 20 CH, anche se tutti i
restanti hanno comunque un buon
comportamento agronomico.
te minime (2-4 giorni), che all’
atto pratico sono poco significative. Il clone più precoce a
germogliare è risultato il clone SG 19, seguito da SG 12T,
APSG1, R10, Fedit 20 CH e 21
CH, Ovale di Coriano. In merito alla fioritura il più precoce
è risultato SG 12T e i più tardivi Fedit 21 CH e 22 CH, con
un ritardo di quattro giorni.
Graf. 3 - Indice di Ravaz derivato
dal rapporto tra peso di produzione e legno
di potatura per ceppo (media 1999-2002).
Rotondo C
Ovale C
F22CH
F21CH
F20CH
R24
R10
APSG2
APSG1
SG 19
SG 12T
SG 4T
kg/ceppo
QUALITÀ DEI MOSTI
Passando all’esame dei principali parametri qualitati12
vi ottenuti sui mosti alla
raccolta, eseguita contem10
poraneamente su tutti i bio8
tipi, non emergono differenze significative per quan6
to riguarda il tenore zuc4
cherino, che varia attorno
CARATTERISTICHE
alla media generale di 21,29
2
VEGETO-PRODUTTIVE
gradi Brix (alcol potenzia0
Il Sangiovese è notoriamente
le di circa 12,40 gradi).
8,4 8,5 6,3 10,3 10,4 8,8 7,1 7,6 7,9 7,8 7,2 8,0
una varietà molto fertile e si
Risultano significativamente
ab ab a b b ab ab ab ab ab ab ab
è voluto verificare, nell’am- Lettere differenti contraddistinguono valori significativamente
dissimili, invece, i valori di
biente della prova, se vi era- diversi per p ≤ 0,05% (test di Tukey)
acidità totale (grafico 4) e
no delle differenze in tal senpH (grafico 5): R10 presenta
so. L’analisi statistica non ha
il valore di acidità totale più
evidenziato differenze significative 300 grammi. Di contro, i cloni APSG basso e il pH più elevato, tanto che si
tra i vari cloni, anche se R10, Roton- e FEDIT sono risultati quelli con i può affermare che anche dal punto di
do di Coriano e SG 12T hanno fatto grappoli più grandi.
vista qualitativo questo clone non rierilevare i valori di fertilità reale (nume- Il peso di produzione per ceppo (gra- sce a raggiungere un buon equilibrio
ro grappoli/numero gemme lasciate) fico 2) risulta influenzato dalla dimen- compositivo. I cloni SG 12T, SG 19 e
e potenziale (numero grappoli/nume- sione dei grappoli oltre che dalla fer- Rotondo di Coriano risultano quelli
ro gemme schiuse) più bassi; fertilità tilità dei diversi cloni, visto che con la con valori di acidità più alti e nonoreale sotto 1,06 e fertilità potenziale potatura invernale si è intervenuti cer- stante il già buon tenore zuccherino
sotto 1,35, con valori medi rispetti- cando di uniformare quanto più pos- (21,25; 21,60 e 21,60 Brix) avrebbero
vamente di 1,20 e 1,50.
sibile il carico di gemme per pianta potuto affrontare un ulteriore periodo
Il parametro “peso medio del grap- (mediamente 18 gemme/pianta).
di maturazione sulla pianta, compatipolo” (grafico 1) ha messo in eviden- Per verificare la vigoria dei vari sog- bilmente con l’andamento climatico.
za i cloni SG 4T e SG 19, entrambi getti a confronto, si è pesato il legno
con grappoli di peso inferiore ai 250 asportato con la potatura, da cui si
I VINI
grammi; seguono i due biotipi di Coria- desume che SG 4T è il clone meno Purtroppo non è stato possibile effetno con peso comunque inferiore ai vigoroso, mentre il clone FEDIT 22 tuare le microvinificazioni di tutti i
•
MAGGIO 2006 • 107
RICERCA E SPERIMENTAZIONE/ VITIVINICOLTURA
Graf. 5 - pH del mosto alla raccolta
(media 1999-2002).
8
7
6
5
3
2
Lettere differenti contraddistinguono valori significativamente
diversi per p ≤ 0,05% (test di Tukey)
cloni, con ripetizioni di almeno un
biennio, pertanto si sono avute solo
alcune indicazioni di massima sul
comportamento enologico dei vari
biotipi (tabella 2).
Sicuramente interessanti si sono rivelati i biotipi reperiti nel Riminese
(Ovale e Rotondo di Coriano), i cui
vini hanno presentato valori di alcol,
estratto, polifenoli e antociani decisamente superiori agli altri.
Il vino ottenuto con le uve di R10,
invece, ha confermato i problemi
agronomici propri di questo clone.
Tra i cloni FEDIT, il 20 CH ha dimostrato una migliore adattabilità all’ambiente della prova.
Il clone SG 12T, uno dei più coltivati in Romagna, è piuttosto plastico e in questa prova è risultato pena-
APSG1
APSG2
R10
R24
F22CH
Ovale C
Rotondo C
0
a
a
a
a
b
ab ab ab ab
a
a
F21CH
SG 19
a
1
F20CH
SG 12T
Rotondo C
b
SG 4T
Ovale C
ab ab ab ab ab
F22CH
a
F21CH
ab ab
F20CH
APSG1
b
R24
SG 19
b
R10
SG 12T
ab
1
0
APSG2
pH
4
3
2
SG 4T
Grammi/litro
Graf. 4 - Acidità totale del mosto alla raccolta
(media 1999-2002).
Lettere differenti contraddistinguono valori significativamente
diversi per p ≤ 0,05% (test di Tukey)
lizzato dalla produzione elevata e
da una raccolta leggermente anticipata.
Interessante anche il biotipo SG 19,
che non risulta omologato per problemi di sanità (presenza di virosi).
VALUTAZIONI FINALI
Compatibilmente con l’ambiente
della prova e i sesti d’impianto adottati, emergono alcuni elementi interessanti. Innanzitutto il clone R10,
probabilmente selezionato con finalità produttivistiche (grappolo grosso, elevata produzione per ceppo),
non si dimostra un clone idoneo per
produzioni di pregio e risulta ben
poco equilibrato, sia per gli aspetti
vegeto-produttivi, che qualitativi.
Anche i cloni APSG e il clone FEDIT
22 CH si sono rivelati eccessivamente produttivi, a discapito della
qualità di mosti e vini. Il clone SG
4T, risanato dopo la sua omologazione nei primi anni ’70, ha invece
evidenziato un buon equilibrio vegeto-produttivo e una interessante
composizione del mosto; purtroppo non si è riusciti a fare una vinificazione, ma ci sono tutti i presupposti per una sua riconsiderazione.
Interessanti, infine, come si diceva
i due biotipi individuati nel Riminese: inoltre sarebbe opportuno
inserire il clone SG 19 nei futuri
programmi di selezione clonale,
dopo una accurata valutazione sanitaria ed un suo eventuale risanamento. ■
Tab. 2 - Alcuni dei principali parametri analitici riscontrati nei vini.
CLONI
Alcol
compl.
(% vol.)
Alcol
effettivo
(% vol.)
R10
R24
FEDIT 20CH
FEDIT 21CH
FEDIT 22CH
Ovale Coriano
Rotondo Coriano
10,65
12,82
11,87
12,23
11,75
14,39
13,73
10,57
12,73
11,80
12,15
11,67
14,22
13,64
21,10
23,50
22,40
22,40
22,70
27,40
24,80
SG 12T
SG 19
APSG1
APSG2
FEDIT 20CH
FEDIT 21CH
FEDIT 22CH
11,05
11,72
11,78
11,63
11,88
11,75
11,46
11,05
11,72
11,65
11,55
11,80
11,67
11,46
24,8
25,3
25,3
23,5
25,0
25,0
24,8
108
•
MAGGIO 2006 •
Estratto
secco
totale
(g/l)
Estratto
netto
(g/l)
pH
VENDEMMIA 2001
20,80
3,19
22,90
3,12
22,20
3,17
22,10
3,11
22,40
3,18
25,60
3,06
24,30
3,12
VENDEMMIA 2002
24,80
3,40
25,3
3,30
23,17
3,30
22,18
3,30
23,62
3,40
23,74
3,40
24,80
3,40
Acidità
totale
(g/l)
Intensità
colorante
Tonalità
Polifenoli Antociani
totali
(mg/l)
(mg/l)
5,27
5,65
5,48
5,71
5,57
6,37
5,94
3,02
7,98
5,20
6,00
3,70
10,68
7,65
0,63
0,51
0,57
0,52
0,62
0,48
0,51
876
1822
1715
1449
1427
2139
2019
110
190
173
151
140
253
336
6,02
6,04
5,92
5,60
5,61
6,11
5,90
3,39
4,94
4,24
3,67
3,94
4,04
3,19
0,89
0,77
0,80
0,84
0,89
0,85
0,97
1415
1886
1546
1473
1595
1479
1496
115
123
113
100
102
122
118

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