Il profilo professionale dell`attuario

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Il profilo professionale dell`attuario
Il profilo professionale dell’attuario
Giampaolo Crenca
Presidente del Consiglio Nazionale degli Attuari
Carla Angela Mormino
Università “La Sapienza” di Roma
Riassunto. La professione dell’attuario, anche se ancora poco nota in Italia, può essere
considerata una delle più interessanti e richieste nel mondo del lavoro, in particolare nel
settore assicurativo, finanziario e previdenziale, con opportunità anche nel settore aziendale
per l’enterprise risk management. L’attuario basa le sue competenze sulla matematica, il
calcolo delle probabilità, la finanza su cui si fondano i modelli di valutazione dei rischi. Ad
esempio, calcola le tariffe delle assicurazioni danni e vita, valuta l’equilibrio tecnico dei
fondi pensione e i rischi aziendali. Negli ultimi anni la professione attuariale sta vivendo una
profonda evoluzione e sta seguendo da vicino le modifiche apportate dalle Direttive Europee
Solvency II e Basilea III. Si tratta di una professione riconosciuta dallo stato, per il suo
svolgimento è necessario conseguire un titolo di studio specifico che permette l’accesso
all’esame di stato al cui superamento è subordinata l’iscrizione all’albo professionale.
All’inizio del 2010 la Formazione Attuariale Continua, finalizzata all’aggiornamento
professionale, è stata resa obbligatoria per gli iscritti all’albo.
Parole chiave: Attuario; Risk Management; Assicurazioni; Finanza; Previdenza.
1. L’attuario in Italia
La professione di attuario è stata, secondo CareerCast.com, il principale sito sulla
ricerca di lavoro e il mercato del lavoro statunitense e canadese, la “professione
dell’anno 2010”, tenuto conto di fattori quali le prospettive di reddito, di crescita
professionale e il grado di stress (Light, 2011). Nel mondo gli attuari sono circa
80.000 (di cui 19.000 in Europa). La rilevanza sociale della figura dell’attuario è
connessa alle sue competenze matematico-probabilistiche, che gli consentono una
quantificazione dei fenomeni incerti e rischiosi. Il numero limitato di professionisti
in Italia (circa 900) è dovuto principalmente alla scarsa conoscenza di tale figura
professionale e all’elevato impegno degli studi universitari. Riguardo la prima
motivazione, l’Ordine degli Attuari ha elaborato una strategia per la comunicazione,
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Il profilo professionale dell’attuario
dallo sviluppo del sito alla pubblicazione su giornali degli interventi più significativi
dell’attuario nel campo delle pensioni, delle assicurazioni e della finanza. Per quanto
riguarda la seconda motivazione, è stata predisposta una campagna promozionale
nelle scuole superiori con il fine di destare l’interesse dei giovani per un percorso
formativo, certamente impegnativo, ma che offre ottime opportunità di lavoro.
La professione attuariale sta vivendo una profonda evoluzione: nuovi campi
professionali si stanno aprendo, come quello dell’enterprise risk management, ma
anche nei ruoli “tradizionali” si stanno modificando i contenuti per effetto delle
Direttive Europee Solvency II e Basilea III. Tale evoluzione si riflette sulla
formazione iniziale dell’attuario, richiedendo l’inserimento di nuovi contenuti
disciplinari e/o approfondimenti in materie tradizionali. Essa si riflette anche sugli
attuari ai quali si richiede, ora obbligatoriamente, l’aggiornamento delle conoscenze
acquisite.
Nel 1898 fu istituita l’Associazione Italiana per l’Incremento della Scienza degli
Attuari, brevemente designata con nome di Associazione Attuari. Gli scopi principali
erano due (Associazione Italiana per l’Incremento della Scienza degli Attuari, anni
vari):
1) Favorire gli studi di matematica applicata alle assicurazioni, alle operazioni
finanziarie ed alle scienze economiche-sociali;
2) Promuovere e curare il buon andamento tecnico delle casse pensioni e altre
istituzioni di previdenza private o dipendenti di amministrazioni pubbliche.
L’Associazione, nel suo breve periodo di attività (venne chiusa nel 1913), svolse
importanti ricerche quali la perequazione delle tavole di mortalità, la cassa nazionale
di previdenza per l’invalidità e vecchiaia, predispose il programma di studi per la
formazione dell’attuario e partecipò attivamente ai congressi internazionali degli
attuari.
Nel 1929 fu fondato l’Istituto Italiano degli Attuari, costituito in ente morale,
che “riprende, integra le tradizioni dell’Associazione degli Attuari ed ha lo scopo di
promuovere gli studi attuariali e in genere tutti gli studi attinenti la tecnica delle
assicurazioni”1. Lo Statuto iniziale è stato oggetto nel tempo di numerose revisioni
per adeguare i contenuti alle nuove realtà della professione.
La legge n°194 del 1942 regolamenta la professione di attuario, istituendo
l’Ordine degli Attuari, composto dal Consiglio Nazionale degli Attuari e dal
Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Attuari. Successivi interventi legislativi hanno
ampliato il ruolo professionale dell’attuario, adeguandolo alle emergenti richieste del
mercato.
1
Fonte: Sito ufficiale dell’Istituto Italiano degli Attuari al link:
www.italian-actuaries.org/indexIE.htm
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
119
Al fine di fornire un primo inquadramento dell’attività professionale
dell’attuario, si può affermare che è un conoscitore della matematica, della statistica
e della matematica finanziaria con specializzazione nell’ambito probabilistico ed
esplica la sua attività, in particolare, nelle valutazioni inerenti ai fenomeni
quantitativi che presentano carattere di incertezza; a titolo esemplificativo, ma non
esaustivo, assicurazioni vita e danni, pensioni di base e fondi pensione, finanza
probabilistica, risk management, fondi sanitari integrativi.
La nota è nel seguito così articolata: nel Par. 2 si forniscono i requisiti formativi
e l’inquadramento giuridico dell’attuario, nel Par. 3 si illustrano le attività
dell’attuario, nel Par. 4 si descrivono le strutture organizzative in Italia, in primis
l’Ordine degli Attuari, e all’estero. Nel Par. 5 si evidenzia il ruolo della formazione
continua. Infine, nel Par. 6 si traggono le considerazioni conclusive e le prospettive
per la professione.
2. Inquadramento giuridico
La professione di attuario è regolamentata in Italia dalla Legge n. 194 “Disciplina
giuridica della professione di attuario” pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 69 del
25 marzo 1942. La legge n. 4/1999 ha inoltre previsto le due distinte figure
professionali: l’“Attuario” (sezione A dell’albo) e l’“Attuario Iunior” (sezione B
dell’albo).
Per svolgere l’attività professionale di attuario, sia se iscritti alla sezione A
dell’albo che alla sezione B, è necessario superare l’esame di stato, come
regolamentato dal DPR n. 328 del 5 giugno 2001, che indica anche il contenuto dei
programmi per entrambe le sezioni. I corsi di laurea che consentono l’accesso
all’esame di stato sono riportati nella Tab. 1.
Il programma relativo alla sezione A è stato formulato tenendo presente il “Core
Syllabus” approvato dal Groupe Consultatif Actuariel Européen, mirato alla
definizione dell’insieme di competenze dell’ “Attuario Europeo”.
Entrambi i programmi sono stati costruiti assumendo come quadro di riferimento
quello definito, da un lato, dagli attuali scenari finanziari ed assicurativi e, dall’altro,
dal materiale bibliografico disponibile e di agevole reperibilità. I testi di riferimento
comunque sono solo indicativi, riguardano le materie e le tematiche caratterizzanti
l’esame di Stato, ma non sono esclusivi ed esaustivi. Peraltro i programmi ed i
riferimenti bibliografici sono in via d’aggiornamento.
Gli esami di Stato si svolgono sia presso l’Università La Sapienza di Roma che
presso l’Università degli Studi di Trieste e sono previste due sessioni all’anno;
120
Il profilo professionale dell’attuario
indicativamente la prima sessione si svolge tra i mesi di giugno e luglio e la seconda
nei mesi di novembre e dicembre. Il tirocinio non è obbligatorio.
Tabella 1. Corsi, Facoltà e Classi di laurea che consentono l’accesso all’esame di stato,
A.A. 2009-10 (Fonte: MIUR)
LM-16 Corso di laurea in Finanza
Corso di laurea
Facoltà
Università degli studi
Scienze economiche e finanziarie
Economia “Giorgio Politecnica delle
Fuà”
Marche
Finanza, intermediari e mercati
Economia
Bologna
Sistemi informativi per l’azienda e la finanza Scienze statistiche
Bologna
Banca, assicurazioni e mercati finanziari
Economia
Firenze
Finanza
Economia
Foggia
Economia, finanza e assicurazioni
Economia
Salento
Economia e finanza
Economia
Milano-Bicocca
Analisi, consulenza e gestione finanziaria
Economia “Marco
Modena e Reggio
Biagi”
Emilia
Corso di laurea magistrale in finanza
Economia
Napoli “Federico II”
Finanza e statistica
Economia
Perugia
Finanza e assicurazioni
Economia
Roma “La Sapienza”
Finance
Economia
Roma “Tor Vergata”
Finanza e impresa
Economia
Roma Tre
Finance
Economia
Siena
“R.M.Goodwin”
Economia e finanza
Scienze politiche
Teramo
Finance and Insurance
Economia
Torino
Banca e finanza
Economia
Verona
LM-82 Corso di laurea in Scienze statistiche
Corso di laurea
Facoltà
Università degli studi
Scienze statistiche
Scienze statistiche
Bologna
Statistica, economia e impresa
Scienze statistiche
Bologna
Statistica e informatica per l’azienda e
Economia
Calabria
finanza
Scienze statistiche
Economia
Firenze
Statistica e tecniche decisionali
Scienze statistiche
Messina
Biostatistica e statistica sperimentale
Scienze statistiche
Milano-Bicocca
Scienze statistiche ed economiche
Scienze statistiche
Milano-Bicocca
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
121
Tabella 1 (segue). Corsi, Facoltà e Classi di laurea che consentono l’accesso all’esame di
stato, A.A. 2009-10 (Fonte: MIUR)
Corso di laurea interfacoltà in scienze statistiche
per le decisioni
Scienze statistiche
Scienze statistiche
Scienze statistiche demografiche e sociali
Scienze statistiche e decisionali
Scienze statistiche ed economiche
Scienze statistiche per le strategie aziendali
Scienze statistiche per le indagini campionarie
Scienze statistiche, economiche e manageriali
Statistica per l’impresa
Scienze politiche –
economia
Scienze statistiche
Economia
Scienze statistiche
Scienze statistiche
Scienze statistiche
Scienze statistiche
Economia “R.M.
Goodwin”
Scienze politiche
Economia
Napoli “Federico II”
Padova
Palermo
Roma “La Sapienza”
Roma “La Sapienza”
Roma “La Sapienza”
Roma “La Sapienza”
Siena
Torino
Venezia “Ca’
Foscari”
LM-83 corso di laurea in scienze statistiche attuariali e finanziarie
Corso di laurea
Facoltà
Università degli studi
Statistica per le decisioni attuariali e finanziarie Economia
Bari “Aldo Moro”
Sistemi informativi per l’azienda e la finanza
Scienze statistiche Bologna
Banca, assicurazioni e mercati finanziari
Economia
Firenze
Scienze statistiche ed economiche
Scienze statistiche Milano-Bicocca
Metodi quantitativi per le decisioni aziendali
Economia
Napoli “Parthenope”
Finanza e statistica
Economia
Perugia
Scienze attuariali e finanziarie
Scienze statistiche Roma “La Sapienza”
Scienze statistiche e finanza
Economia
Salerno
Scienze statistiche e attuariali
Economia
Sannio di Benevento
Finance and insurance
Economia
Torino
Scienze statistiche e attuariali
Economia
Trieste
Nella Tab. 2 è presentata la serie storica dei laureati e degli immatricolati (solo
scienze statistiche attuariali e finanziarie)2.
2
Fonte: elaborazione Cresme su dati MIUR (2008 dato non definitivo)
122
Il profilo professionale dell’attuario
Tabella 2. Serie storica iscritti dei laureati e degli immatricolati (solo scienze statistiche
attuariali e finanziarie)
VO
L
Tot.
Var
07/01
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
0
1.272
1.272
1
1.173
1.174
0
1.149
1.149
Immatricolati
0
0
1.111
1.164
1.111
1.164
0
1.102
1.102
0
1.017
1.017
0
983
983
-20%
32
216
722
248
20
245
717
265
40%
Laureati
VO
177
216
183
163
179
83
LS
0
0
1
15
53
131
L
15
539
668
730
766
821
VO+LS
177
216
184
178
232
214
Legenda: VO - “Corso di Laurea vecchio ordinamento”, L - “Laurea
Specialistica”.
triennale, LS – “Laurea
Esame di stato di Attuario Iunior3
Per il sostenimento dell’esame di stato di Attuario Iunior, il requisito richiesto è
quello di aver conseguito uno dei seguenti titoli:
− Diploma di laurea in Scienze Statistiche e Attuariali secondo il vecchio
ordinamento didattico (previgente la riforma di cui al D.M. 509/99).
− Diploma di laurea afferente ad una delle seguenti classi 19/S, 90/S, 91/S, 92/S, 37
(D.M. 509/99), LM-16, LM-82, LM-83, L41 (D.M. 270/04).
− Diploma universitario in Moneta e finanza, Scienze assicurative o Tecniche
finanziarie e assicurative.
L’esame si articola in 4 prove: due prove scritte, una prova pratica e una prova orale:
− la prima prova scritta, di carattere generale, concernente le metodologie
quantitative di base impiegate nell’ambito delle tematiche assicurativoprevidenziali e finanziarie;
− la seconda prova scritta concernente l’analisi e la selezione di prodotti di natura
assicurativa, previdenziale e finanziaria;
− la prova pratica sull’approccio tecnico-statistico o di trattamento informatico di
basi di dati, relativamente a problemi assicurativi, finanziari e previdenziali;
− la prova orale basata sulla discussione di argomenti attinenti all’offerta e alla
gestione tecnica dei servizi finanziari, assicurativi e previdenziali, rivolta in
particolare a verificare le conoscenze teorico-pratiche e la capacità di
3
Fonte: Sito ufficiale dell’Università “La Sapienza” di Roma:
www.uniroma1.it/studenti/laureati/eds/professione.php?cod=B2
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
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comunicazione del candidato, nonché la conoscenza della legislazione e
deontologia professionale.
Esame di stato di Attuario4
Per il sostenimento dell’esame di stato di Attuario, il requisito richiesto è quello
di aver conseguito uno dei seguenti titoli:
− Diploma di Laurea Specialistica afferente ad una delle seguenti classi 19/S, 90/S,
91/S, 92/S (D.M. 509/99).
− Diploma di Laurea Magistrale afferente ad una delle seguenti classi LM-16, LM82, LM-83 (D.M. 270/04).
- Anche in questo caso l’esame si articola in 4 prove, due prove scritte, una
prova pratica e una prova orale. In particolare:
− la prima prova scritta, di carattere generale, concernente gli strumenti
probabilistici, statistici e della finanza matematica, di impiego in ambito
assicurativo, finanziario e previdenziale;
− la seconda prova scritta su temi tecnico-attuariali e matematico-finanziari
delle assicurazioni vita, danni e della previdenza;
− la prova pratica consistente nella elaborazione di un progetto tecnicoattuariale o di analisi valutativa di un caso aziendale, nell’ambito delle
tematiche tecnico-attuariali delle imprese di assicurazioni e degli Enti di
previdenza;
− la prova orale su argomenti della tecnica attuariale e della finanza
matematica nel campo delle assicurazioni e della previdenza, rivolta in
particolare a verificare la cultura professionale del candidato, la sua
capacità operativa di sintesi e di comunicazione, nonché la conoscenza
delle regole applicative, delle linee guida e dei codici deontologici di
settore, della legislazione professionale.
Gli iscritti nella sezione B dell’Albo Nazionale degli Attuari ammessi a
sostenere l’esame di stato per l’iscrizione nella sezione A sono esentati dalla prima
prova scritta.
Nella Tab. 3 è riportata la serie storica degli esaminati e abilitati all’esercizio
della professione5.
4
Fonte: Sito ufficiale dell’Università “La Sapienza” di Roma:
www.uniroma1.it/studenti/laureati/eds/professione.php?cod=B1
5
Fonte: elaborazione Cresme su dati MIUR
124
Il profilo professionale dell’attuario
Tabella 3. Serie storica esaminati e abilitati all’esercizio della professione di
attuario e attuario junior
Attuario
Esaminati
Abilitati
% abilitati
Attuario
Iunior
Esaminati
Abilitati
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
3
2
66,7
53
36
67,9
56
26
46,4
122
101
82,8
4
4
100
84
56
66,7
91
51
56,0
76
55
72,4
96
57
59,4
66
42
63,6
37
19
51,4
1
1
1
1
3. L’attività professionale dell’Attuario
L’oggetto dell’attività professionale dell’attuario (iscritto nella sezione A dell’albo) è
il seguente6:
a. la formulazione e l’elaborazione per la costituzione di piani tecnici, la
trasformazione, il riassetto, la liquidazione di imprese ed enti di assicurazione
sulla vita e danni, di capitalizzazione e di previdenza;
b. il calcolo ed il processo valutativo delle basi tecniche, delle riserve tecniche, delle
strutture tariffarie e contributive per l’operatività tecnico-gestionale di imprese ed
enti di cui alla lettera a);
c. l’analisi dei rischi di impresa e dei rischi finanziari connessi con l’esercizio di
attività assicurative e previdenziali;
d. i metodi di organizzazione di uffici statistico-attuariali degli enti e delle imprese
di cui alla lettera a);
e. l’analisi e la revisione attuariale di bilanci e portafogli assicurativi, di bilanci
tecnici di fondi pensioni, relativi reporting e certificazioni;
f. la progettazione tecnico-attuariale di tariffe assicurative vita e danni e di fondi
pensione, la progettazione di prodotti finanziari, lo sviluppo di software
applicativo;
6
Fonte: Sito ufficiale dell’Ordine Nazionale degli Attuari:
www.ordineattuari.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=1
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
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g. le altre prestazioni che implicano calcoli, revisioni, rilevazioni ed elaborazioni
tecniche matematico-attuariali, inerenti la previdenza, le assicurazioni ovvero
operazioni di carattere finanziario;
h. la revisione contabile del bilancio e delle situazioni economiche infrannuali dei
fondi pensione e delle compagnie di assicurazione, per la parte relativa alle poste
con contenuto tecnico-attuariale (attività riservata per legge);
i. il ruolo di attuario incaricato per le compagnie di assicurazione sulla vita (attività
riservata per legge);
j. il ruolo di attuario incaricato per le compagnie che esercitano il ramo assicurativo
della responsabilità civile auto (attività riservata per legge).
L’oggetto dell’attività professionale dell’Attuario Iunior (iscritto nella sezione B
dell’albo) è il seguente7:
a. la gestione delle procedure di controllo e di validazione dei dati di portafogli di
rischi, propri dei sistemi assicurativi privati e sociali, delle strutture e dei mercati
finanziari;
b. la gestione operativa dell’offerta di servizi finanziari, assicurativi e previdenziali
da parte di imprese assicuratrici, istituti di credito, società di intermediazione
mobiliare, società di gestione del risparmio ed altre istituzioni operanti nel
campo della finanza e della previdenza;
c. le valutazioni, con metodologie standard, per il confronto tra polizze assicurative
- nonché tra fondi pensione, prodotti finanziari e altre forme di risparmio gestito
- finalizzato a permettere una scelta consapevole da parte dell’utente;
d. l’elaborazione dei piani di ammortamento per prestiti a lunga scadenza e simili
in quanto comportino rilevazioni e accertamenti di specifica indole matematicofinanziaria-attuariale;
e. i calcoli e i progetti occorrenti per la valutazione di nude proprietà e di usufrutti.
È di seguito riportato un elenco più completo e analitico delle attività, riservate e
non, ma comunque non esaustivo di tutte le possibili attività che l’attuario può
svolgere:
− Tutte le attività riservate dalla legge previste dal D. Lgs n. 209/2005 e relativi
regolamenti applicativi, con particolare ma non esclusivo riferimento all’attuario
incaricato vita, attuario incaricato RC auto, attuario incaricato dalla società di
revisione nonché le attività previste dal D.Lgs n. 124/1993 e successive
modificazioni ed integrazioni, nonché da qualsiasi altra normativa presente e
futura per la quale si concretizzi un’attività professionale da parte dell’attuario e
7
Fonte: Sito ufficiale dell’Ordine Nazionale degli Attuari:
www.ordineattuari.it/index.php?module=subjects&func=viewpage&pageid=1
126
−
−
−
−
−
−
−
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−
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−
Il profilo professionale dell’attuario
sia prevista o richiesta specificatamente e obbligatoriamente la sottoscrizione di
un lavoro, elaborato o documento da parte di un attuario iscritto all’albo
professionale.
Calcolo del valore del portafoglio e dell’Embedded Value di una compagnia di
assicurazione vita, danni, a qualsiasi fine destinati.
Valutazione delle riserve sinistri con metodologie statistico-attuariali o con altre
metodologie e valutazione delle altre riserve tecniche nei rami danni.
Progettazione, predisposizione o revisione di leggi, statuti, regolamenti,
convenzioni, contratti, clausole, note o schede informative, schede sintetiche nel
settore della previdenza, delle assicurazioni e dei prodotti e servizi
assicurativo/finanziari.
Progetti finanziari per mutui con o senza obbligazioni.
Progettazione di un archivio anagrafico-economico degli assicurati.
Consulenza ed analisi per la soluzione di problemi demografici e/o finanziari a
mezzo di elaboratori elettronici.
Consulenza per la stipula di contratti di lavoro nazionali ed aziendali.
Indagini statistiche, anche campionarie, di carattere economico, demografico e
sociale.
Modelli, analisi e interpretazioni di risultanze statistiche e costruzione dei relativi
indici.
Costruzione di tavole biometrico-finanziarie o per la determinazione di frequenze
di eventi aleatori ripetibili.
Costruzione di tariffe per le assicurazioni vita.
Costruzione di tariffe per le assicurazioni danni.
Impianto o riorganizzazione di un ufficio attuariale o di un ufficio di gestione
quantitativa dei patrimoni.
Studi e valutazioni connessi alla programmazione territoriale, industriale e
commerciale.
Studi e valutazioni connessi alla politica degli investimenti e all’attività di
controllo e gestione del rischio finanziario e degli investimenti.
Valutazioni di qualsiasi natura relative all’applicazione dei principi contabili
internazionali International Accounting Standards/International Financial
Reporting Standards, nonché relative all’applicazione di altri principi contabili.
Progettazioni, valutazioni e bilanci riguardanti la gestione di trattamenti relativi
all’assistenza sanitaria complementare.
Valutazioni riguardanti la riserva dei pensionati ed altre valutazioni relative alle
gestioni di trattamenti di fine lavoro, di fondi pensione, di assistenza sanitaria
complementare.
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
127
− Valutazioni di danni alla persona.
− Valutazioni attuariali riguardanti perizie o arbitrati giudiziari ed extra giudiziari,
diverse dalle valutazioni di danni alla persona.
− Responsabile e membro di organismi di sorveglianza di forme di previdenza
complementare e relative attività connesse.
− Progettazione, valutazione e bilanci tecnici riguardanti la gestione di trattamento
di fine rapporto, di fondi pensione, di casse previdenziali.
− Elaborazione dei bilanci tecnici di enti, fondi e casse di previdenza e/o assistenza.
3.1 Documenti di riferimento per lo svolgimento dell’attività di attuario
Numerose sono le linee guida professionali emanate dal’Ordine e disponibili sul sito
www.ordineattuari.it, di seguito riportate:
− Regole applicative dei principi attuariali, linee guida per l’attuario incaricato
delle compagnie di assicurazione sulla vita.
− Linee guida per la classificazione dei contratti emessi dalle compagnie di
assicurazione in base ai principi contabili internazionali.
− Regole applicative dei principi attuariali e linee guida per l’attuario che presta
attività lavorativa professionale nelle compagnie di assicurazione contro i danni.
− Assicurazioni vita: linee guida su determinazione del rendimento prevedibile e
riserva aggiuntiva per rischio di tasso di interesse.
− Linee guida per le valutazioni attuariali relative a fondi di previdenza
complementare.
− Linee guida per la verifica di congruità delle riserve tecniche (Liability Adequacy
Test) delle compagnie di assicurazione vita in base ai principi contabili
internazionali.
− Linee guida per l’attività di revisione attuariale delle compagnie di assicurazione
e riassicurazione.
Sono in corso di elaborazione le linee guida relative all’attuario incaricato RC
Auto, all’attuario che opera nel ramo vita, all’attuario che opera nei fondi sanitari
integrativi, nonché la rivisitazione di quelle relative all’attuario incaricato vita e
dell’attuario che opera nei rami danni.
Ulteriori note di natura tecnica sono state pubblicate dall’Ordine, quali il
documento di confronto tra l’attività svolta dall’attuario incaricato e quella svolta
dall’attuario incaricato dalla società di revisione e quello relativo ad alcune
precisazioni tecniche e metodologiche inerenti alle valutazioni attuariali secondo il
principio IAS 19.
Di grande rilievo poi il codice deontologico che regola il comportamento che
l’attuario deve tenere nei rapporti professionali, con i clienti, con gli enti della
128
Il profilo professionale dell’attuario
professione, con collaboratori e dipendenti, con i tirocinanti, disciplinando anche la
concorrenza.
4. Strutture organizzative della professione attuariale
Gli iscritti all’Albo degli Attuari (dati 2009) sono in totale 874 (872 iscritti alla
sezione A dell’Albo e 2 iscritti alla sezione B dell’Albo). La suddivisione per sesso
vede 500 iscritti di sesso maschile e 374 di sesso femminile.
Nella Fig. 1 è riportata la distribuzione per età degli iscritti all’Ordine degli
Attuari8. Da tale grafico è possibile desumere che il 79% circa degli iscritti ha meno
di 50 anni di età.
Nella Tab. 4 sono indicate le prime province per presenza degli attuari iscritti
all’Albo9. Si osserva la forte concentrazione nelle città di Roma, Milano e Trieste
dove hanno la propria sede i principali enti previdenziali pubblici e privati e le
primarie compagnie di assicurazione.
Tabella 4. Prime province per presenza degli Attuari iscritti all’Albo (dati 2009)
Roma
Milano
Trieste
Torino
Firenze
Verona
Benevento
8
9
Iscritti 2009
470
130
43
27
15
13
8
Iscritti ogni 100.000 abitanti
1,14
0,33
1,82
0,12
0,18
0,17
0,45
Fonte: elaborazione Cresme su dati dell’Ordine degli Attuari
Fonte: elaborazione Cresme su dati dell’Ordine degli Attuari
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
129
Figura 1. Distribuzione per età degli iscritti all’Ordine degli Attuari (dati 2009)
4.1 L’Ordine degli Attuari
L’Ordine degli Attuari è composto dal Consiglio Nazionale degli Attuari e dal
Consiglio dell’Ordine Nazionale degli Attuari.
Il Consiglio Nazionale degli Attuari è costituito da quindici componenti che
rimangono in carica per cinque anni.
Il Consiglio Nazionale ha sede legale presso il Ministero della Giustizia, che è il
suo principale referente. Esso mantiene i rapporti con la Presidenza del Consiglio dei
Ministri, il Ministero delle Attività Produttive, il Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali, il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e opera
in collegamento con il mondo delle libere professioni soprattutto mediante la
partecipazione alle iniziative del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e dei
Collegi Professionali. Inoltre mantiene i collegamenti e gli opportuni contatti con la
professione attuariale negli altri Paesi, sia dell’Unione Europea che a livello
extraeuropeo; delibera in secondo grado sui provvedimenti disciplinari e provvede
all’aggiornamento del Codice Deontologico.
130
Il profilo professionale dell’attuario
L’Ordine Nazionale degli Attuari è amministrato da un Consiglio di undici
componenti che viene rinnovato ogni quattro anni.
Ad esso competono i seguenti principali compiti:
− la regolare tenuta e l’aggiornamento dell’Albo;
− le funzioni disciplinari di primo livello;
− lo sviluppo di iniziative per la formazione permanente e l’aggiornamento
professionale degli iscritti;
− la partecipazione alle iniziative dei comitati territoriali degli ordini e collegi
professionali.
Al fine di facilitare il rapporto con gli iscritti e di assicurare la presenza sul
territorio l’Ordine si è dotato di comitati regionali in Emilia Romagna, FriuliVenezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Toscana e Veneto.
I comitati regionali sono un’emanazione dell’Ordine Nazionale, coadiuvano e
rappresentano il livello locale e costituiscono un punto di riferimento e aggregazione
per tutti gli attuari afferenti. Promuovono, d’intesa con il Consiglio dell’Ordine, ogni
attività utile allo sviluppo e all’affermazione della professione. L’attività dei comitati
regionali è disciplinata da un apposito regolamento.
Nell’ambito dell’Ordine sono poi costituite diverse commissioni e gruppi di
lavoro quali:
− Commissione Assicurazione Vita;
− Commissione Ias Assicurativi;
− Commissione Assicurazione Danni;
− Commissione Certificazione;
− Commissione Pensioni;
− Commissione Formazione;
− Commissione Rapporti Internazionali;
− Commissione Deontologia, Normativa e Regolamenti;
− Commissione Fondi Sanitari Integrativi;
− Commissione Comunicazione (sito, ufficio stampa, iniziative promozionali);
− Gruppo di lavoro Formazione-Gestione Crediti;
− Gruppo di lavoro Formazione-Gestione Accrediti;
− Gruppo di lavoro Finanza;
− Gruppo di lavoro Riassicurazione;
− Gruppo di lavoro Solvency II;
− Gruppo di lavoro Risk Management Aziendale;
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
131
4.2 Altri organismi della professione attuariale in Italia e in ambito internazionale
Altri organismi che interessano la professione attuariale sono l’Istituto Italiano degli
Attuari, la Società Iniziative Formazione Attuariale, l’Ente di Previdenza e
Assistenza Pluricategoriale ed altri organismi europei ed internazionali.
− Istituto Italiano degli Attuari. È un ente morale, fondato nel 1929; ha lo scopo di
promuovere gli studi attuariali e finanziari nonché quelli attinenti alla tecnica
delle assicurazioni e fondi pensioni. Organizza seminari e riunioni scientifiche
periodiche, congressi nazionali e colloquia internazionali, costituisce una
biblioteca specializzata; ha curato la pubblicazione del Giornale dell’Istituto
Italiano degli Attuari fino al 2010, anno in cui si è effettuata la fusione
nell’European Actuarial Journal, pubblicato dalla Springer. Sono previste varie
categorie di soci, sia enti sia persone fisiche. Tra queste ultime sono compresi,
oltre agli attuari (soci effettivi), studiosi di discipline finanziarie, economiche e
giuridiche (soci aderenti). L’Istituto è membro fondatore del Groupe Consultatif
Actuariel Européen e partecipa alle attività dei suoi comitati europei con propri
rappresentanti; organizza, per conto del Groupe Consultatif, scuole estive e
colloquia. Inoltre l’Istituto è membro, fin dalla sua fondazione, dell’Associazione
Attuariale Internazionale nei cui comitati è rappresentato da propri
rappresentanti.
− SIFA srl. La SIFA (Sviluppo Iniziative Formazione Attuariale), i cui soci sono
l’Istituto Italiano degli Attuari, il Consiglio Nazionale degli Attuari e l’Ordine
Nazionale degli Attuari, ha l’obiettivo di organizzare e gestire corsi di
formazione professionale, convegni, seminari e tavole rotonde rivolti
all’approfondimento delle problematiche tecniche, finanziarie, gestionali ed
amministrative delle imprese di assicurazioni vita e danni, dei fondi pensione e
delle società del settore finanziario. Ha inoltre il compito di organizzare corsi per
la formazione permanente degli attuari.
− Ente di Previdenza ed Assistenza Pluricategoriale. Gestisce la previdenza
obbligatoria di base degli attuari, dei chimici, dei geologi, dei dottori agronomi e
dei dottori forestali che svolgono la libera professione.
A livello internazionale la professione attuariale italiana è presente nei seguenti
organismi:
− Groupe Consultatif Actuariel Européen (Henty, 2003): è stato fondato nel 1978 per
iniziativa delle associazioni attuariali di sette paesi della Comunità Europea
(Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda e Gran Bretagna) per
rappresentare la professione attuariale, presso le istituzioni europee, nel dibattito
sulle direttive che possono avere impatto sulla professione. Attualmente le
associazioni attuariali sono trentasei in rappresentanza di trenta paesi. Il Groupe
132
Il profilo professionale dell’attuario
Consultatif, grazie alla qualità delle attività professionali svolte per le istituzioni
europee, è ora loro interlocutore privilegiato per questioni tecniche e attuariali e
consultato sin dalle prime fasi della elaborazione dei documenti legislativi
europei. Le attività del Groupe Consultatif sono anche determinanti nel processo
di convergenza verso una professione europea, promuovendo:
a. il professionalismo, con l’introduzione del Mutual Recognition Agreement,
che disciplina la mobilità degli attuari nei paesi dell’Unione, del modello
delle norme deontologiche e delle linee guida;
b. la formazione, con la redazione del Core Syllabus, ovvero un modello di
curriculum di studi, sottoscritto da tutte le associazioni, e l’introduzione del
Continuous Professional Development per l’aggiornamento dei professionisti.
I colloquia, summer schools annuali e le pubblicazioni tecniche realizzati dal
Groupe hanno contribuito in modo rilevante al processo formativo comune. Il
Groupe Consultatif può considerarsi la piattaforma per la professione attuariale in
Europa.
− International Actuarial Association. L’Associazione Attuariale Internazionale
fondata nel 1895, ristrutturata nel 1998, è l’associazione delle associazioni
attuariali istituite nei vari paesi del mondo. Comprende le sezioni a cui gli attuari
possono iscriversi individualmente. I suoi scopi sono quelli di rappresentare la
professione attuariale, di promuoverne il ruolo, la reputazione ed il
riconoscimento in ambito internazionale e quello di promuovere il
professionalismo, sviluppare modelli standard per la formazione dell’attuario,
incoraggiare la ricerca con la partecipazione delle associazioni membri e delle
sezioni. Le attività svolte attengono alle strategie e i programmi che richiedono
un coordinamento internazionale. Attualmente sono 62 le Associazioni Full
Members e 23 quelle associate. Sono soci istituzionali: l’International
Association of Insurance Supervisor, l’International Accounting Standards
Boards, l’International Social Security Association e l’International
Organization of Pension Supervisors. Sono membri osservatori l’Organization
for Economic Cooperation and Development e l’Asian Development Bank.
L’Associazione svolge le sue molteplici attività attraverso i comitati, ai quali
partecipano i rappresentanti eletti dalle singole associazioni nazionali. I comitati
provvedono, in relazione alle loro specifiche competenze tecniche, alla
redazione dei documenti in risposta alle richieste rivolte da organismi
internazionali. Uno dei comitati, Advice and Assistance, è impegnato nello
sviluppo dell’attuariato nei paesi in cui la professione è limitatamente
organizzata sia sul piano della professione che della formazione. L’Associazione
distribuisce newsletters e pubblica documenti e testi di natura tecnicoprofessionale e organizza, attraverso le associazioni nazionali, ogni 4 anni il
Congresso Internazionale degli Attuari, e ogni anno i colloquia delle sezioni.
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
133
L’associazione può considerarsi la piattaforma per la professione attuariale a
livello internazionale. Negli ultimi anni è andato maturando tra l’ International
Actuarial Association e il Groupe Consultatif un efficace spirito di
collaborazione e di coordinamento su tematiche di comune interesse.
5. La formazione attuariale continua
La Formazione Attuariale Continua (FAC), è stata avviata dal Consiglio Nazionale
degli Attuari e dell’Ordine Nazionale degli Attuari all’inizio del 2009; l’attuazione di
tale strumento è avvenuta mediante la definizione di uno specifico regolamento,
frutto del lavoro congiunto del Consiglio Nazionale e dell’Ordine Nazionale e della
pubblica consultazione.
In linea con quanto già realizzato da altre forme professionali, le finalità della
FAC sono (art.1 del Regolamento):
1. mantenere aggiornate le conoscenze e le capacità professionali degli attuari
durante tutto l’arco di vita professionale;
2. realizzare condizioni permanenti per l’esercizio della professione in maniera
competente ed efficiente e consolidare ed estendere le specifiche conoscenze e
competenze tecnico-professionali;
3. garantire la qualità delle prestazioni professionali fornite a tutela dell’interesse
pubblico.
Per il funzionamento della FAC è stata avviata una complessa macchina
operativa che prevede, tra l’altro, l’azione della Società Sviluppo Iniziative
Formazione Attuariale, con l’ausilio della Commissione Formazione, dell’Istituto
Italiano degli Attuari e dei due Consigli; sono stati altresì costituiti gruppi di lavoro
volti sia ad organizzare la registrazione e le modalità di contabilizzazione dei crediti
formativi maturati da ciascun iscritto, sia a quantificare i crediti spettanti per casi non
individuati direttamente dal Regolamento.
Come espressamente previsto dal regolamento, per il 2009 l’applicazione della
FAC ha avuto solo valore sperimentale, mentre il primo ciclo effettivo di FAC, con
attribuzione dei crediti formativi a ciascun iscritto, decorre dal 1 gennaio 2010 e
termina il 31 dicembre 2012.
L’avvio del programma di FAC rappresenta un risultato molto importante, di
carattere strategico per la categoria degli attuari, che hanno voluto dotarsi di un
sistema di aggiornamento obbligatorio a tutela dell’interesse generale e a garanzia di
un elevato livello qualitativo delle prestazioni professionali fornite.
134
Il profilo professionale dell’attuario
6. Conclusioni
La professione di attuario è un importante punto di contatto tra la teoria,
rappresentata dai modelli matematici e statistici, e la pratica, ovvero è l’applicazione
di tali modelli al fine di valutare problematiche reali. Il ruolo dell’attuario nella
società odierna è reso ancora più importante e centrale dallo sviluppo del mercato
assicurativo, dalla forte crescita del settore previdenziale e dalla maggiore necessità
di gestione del rischio nelle aziende e nelle attività finanziarie. Si tratta di una
professione che non si limita all’analisi dei soli “numeri”, ma allarga i suoi orizzonti
alla loro lettura ed interpretazione nell’ambito di una visione strategica e prospettica
di supporto alle scelte delle imprese e degli enti. In tal senso, dunque, si può
affermare che, relativamente alle tematiche di cui si occupa, l’attuario svolge altresì
una funzione sociale, oltre che puramente tecnico-consulenziale, a sostegno delle
attività socio-economiche e finanziarie e quindi dello sviluppo del paese.
Bibliografia, sitografia e normativa di riferimento
ASSOCIAZIONE ITALIANA PER L’INCREMENTO DELLA SCIENZA DEGLI
ATTUARI (anni vari), Bollettino dell’Associazione Italiana per l’incremento della
scienza degli attuari. Milano.
LIGHT J. (2011), The best and worst jobs, The Wall Street Journal, 4 gennaio 2011.
Sito ufficiale dell’Istituto Italiano degli Attuari: www.italian-actuaries.org/indexIE.htm.
Sito ufficiale dell’Ordine Nazionale degli Attuari: www.ordineattuari.it/index.php?module
=subjects&func=viewpage&pageid=1.
SITO UFFICIALE DELL’UNIVERSITÀ “LA SAPIENZA” DI ROMA:
www.uniroma1.it/studenti/laureati/eds/ professione.php?cod=B2
www.uniroma1.it/studenti/laureati/eds/professione.php?cod=B1
SITO UFFICIALE DEL MIUR: http://anagrafe.miur.it
HENTY J. and THE GROUPE CONSULTATIF ACTUARIEL EUROPÉEN (2003) The
actuarial profession in Europe: 25 years of the Groupe Consultatif, Information Press
Ltd, Eynsham, Oxford.
LEGGE 9 FEBBRAIO 1942, n. 194, Disciplina giuridica della professione di attuario,
Gazzetta Ufficiale n. 69 del 25 marzo 1942.
LEGGE 14 GENNAIO 1999, n. 4 (art. 1 comma 18), Disposizioni riguardanti il settore
universitario e della ricerca scientifica, nonché il servizio di mensa nelle scuole,
Gazzetta Ufficiale n. 14 del 19 gennaio 1999.
Il profilo professionale dello statistico: ruoli, competenze e prospettive
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DPR N. 328 DEL 5 GIUGNO 2001, Modifiche ed integrazioni della disciplina dei requisiti
per l’ammissione all’esame di Stato e delle relative prove per l’esercizio di talune
professioni, nonché della disciplina dei relativi ordinamenti, Gazzetta Ufficiale 17
agosto 2001 n.190 - Supplemento Ordinario n.212/L.
The Actuary Professional Profile
Summary. The actuary can be considered one of the most interesting professions in the
world and also in Italy, although this profession in our Country is not still well known.
Actuaries work usually in Insurance, Financial and Welfare fields but, in the last years, also
in the enterprise risk management, being deeply involved in the firms’ business. The actuary
is an expert of probability, mathematics and finance and uses these three subjects for the
risks’ evaluation. Some examples are the calculation of the premium rates in Life and
General Insurance, to define the technical equilibrium in pension funds and to manage the
firms’ risks. In the last years the actuarial profession is living a deep evolution, particularly
due to the new European Directives Solvency II and Basilea III. Recognized by the Italian
legislation as a profession since 1942, to become an actuary involves before a specific
degree and afterwards a State examination that allows to be enrolled in the “Albo Nazionale
degli Attuari”. From 2010, the actuarial training has been compulsory, in order to keep up
to date all the actuaries enrolled.
Keywords: Actuary; Risk Management; Insurance; Finance; Welfare.