Heaven Gourmet Club Restaurant
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Heaven Gourmet Club Restaurant
2 ristoranti Roma 3 Vista dall’acquario; vista della zona discoteca, sulla destra il divano/acquario Heaven Gourmet Club Restaurant Il restyling di uno dei locali storici della Capitale Enrico Fulfaro Michele Frese Testo - Genni Ceresani Foto - Valentina Gala Intervento Ristrutturazione di un ristorante Luogo Roma Progettisti Enrico Fulfaro, Michele Frese Committente Eudemonia Srl Anno di redazione e realizzazione 2011 Imprese esecutrici Punto Lab, Tre&R Srl, MGM Gestioni, Iso Srl, Chirone Roberto, Uncinotti Flavio, Vetreria Preneste Imprese fornitrici Ceramiche Appa Nuova, Studio Tiesse Illuminotecnica, Afa Arredamenti, Quasar Contract Gruop, Gigadream Consulting Srl, Acquari Bazar di G. Gori Dati dimensionali 400 Mq A pochi centinaia di metri dal Circo Massimo e dal Colosseo, proprio di fronte alle Mure Aureliane, esisteva la storica discoteca Heaven che per quasi vent’anni ha incontrato e soddisfatto le esigenze del pubblico romano. Nel 2011, il patron David Bisceglia ha deciso di dare una nuova veste al locale e così, grazie all’ausilio progettuale degli architetti Enrico Fulfaro e Michele Frese (con la collaborazione Laura Iacovacci), la discoteca è stata trasformata in due anime distinte: un ambiente dedicato alla ristorazione e un altro riservato all’intrattenimento e al divertimento notturno. L’ Heaven Gourmet Club Restaurant, che fin da subito si è (ri)affermato come punto di riferimento per le notti romane, è caratterizzato da una soluzione architettonica fortemente legata al contesto, la cui primordiale bellezza e la sua panoramicità hanno suggerito al progettista la traccia da seguire nel lavoro di riqualificazione. La linearità compositiva e la cura dei minimi dettagli è volta a valorizzare quella flessibilità spaziale e funzionale tipica degli ambienti, restituendo così l’immagine di un locale dall’aspetto fortemente identificativo. Infatti, un elemento che caratterizza il progetto è il gioco tra i volumi interni, utilizzati ora come contenitori chiusi, ora come diaframma, definiti e animati dalla diversa presenza di luce. Da questo intento, la scelta di localizzare nella zona più alta, sotto un divano progettato ad hoc, un acquario lungo circa 7 metri che diventa il protagonista dell’area disco insieme alla quinta in legno e vetro opalino retroilluminata con led RGB. La luce infatti è l’altro elemento fondante, impiegata per creare dinamicità, profondità e voluminosità. Anche un maggior utilizzo della luce naturale, ricercata attraverso lo spostamento del bancone bar e della rimozione delle tramezzature esistenti, ha contribuito a realizzare un ambiente arioso, luminoso e caldo. La pianta di forma trapezoidale allungata ha suggerito inoltre la divisione dello spazio in tre zone distinte: in asse con l’ingresso, è stato posizionato il primo privè con un pavimento in legno di rovere; a seguire la zona bar e la pista da ballo con pavimento in resina color grigio argento e infine una zona più intima e confidenziale. Nell’ingresso, un volume prismatico in resina color bronzo ospita la reception e il guardaroba. Particolare cura naturalmente è stata dedicata ai sistemi audio/video e ai corpi illuminanti: faretti a pavimento, strip led segnapasso accanto alle lampade a sospensione e delle applique che creano un’atmosfera sobria e avvolgente, adatta a un locale notturno. Controsoffitti in cartongesso insonorizzati incisi da elementi incassati sono stati utilizzati per l’alloggiamento di faretti e completano uno spazio totalmente ripensato e ridistribuito. Questo progetto si distingue per la capacità di coniugare i diversi aspetti che concorrono alla definizione di un’idea architettonica unica. Un nuovo stile, una nuova vita, nuovi colori e nuovi scenari riconfermano la forte identità di questo affascinante locale storico, tra le mete più ambite del popolo notturno della Capitale. 4 ristoranti Roma 5 Pianta; vista panoramica Parete; vista privè “la libreria”; particolare della parete rivestita in pietra 6 ristoranti Roma 7 Vista panoramica Particolari dell’acquario, balaustra in cristallo e quinta in rovere retroilluminata; vista dei servizi igienici, granito nero e gres porcellanato bronzo