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LIBRO BIANCO LE NUOVE FRONTIERE DELLA BANDA LARGA SATELLITARE una soluzione quick win contro il digital divide La banda larga non è più solo connettività ma un vero e proprio fattore di competitività economica e territoriale e un indicatore di qualità della vita. Di conseguenza, fenomeni di ”esclusione digitale” legati al digital divide non sono più accettabili, anche se circoscritti. In Italia meno del 5% della popolazione si trova in zone attualmente soggette a digital divide ma, data la polverizzazione di queste aree sull’intero territorio nazionale, la chiusura del gap digitale può essere onerosa e difficile da realizzare se lasciata alle sole reti “terrestri”, sia fisse che wireless. I servizi satellitari a banda larga bidirezionali resi disponibili dalla tecnologia Ka SAT ( offerti in Italia, in Europa e nel bacino del Mediterraneo da Eutelsat tramite Skylogic) risolvono invece in tempi estremamente brevi il problema della copertura delle aree soggette a digital divide, senza richiedere nuove infrastrutture, con costi e prestazioni allineati alle offerte ADSL tradizionali. Un’occasione da non perdere per gli utenti della banda larga e i soggetti pubblici e privati che vogliono contribuire alla modernizzazione del nostro paese. LIBRO BIANCO Premessa Banda larga in italia: diffusione e tecnologie abilitanti Lo stato del digital divide in italia Applicazioni a valore aggiunto abilitate dalla banda larga Il ruolo del satellite nella riduzione del digital divide e nello sviluppo dell’economia digitale Allegati: company profile eutelsat company profile skylogic scheda tecnica satellite ka-sat metodologia per l’individuazione delle aree in digital divide Glossario pag. 2 pag. 6 pag. 22 pag. 32 pag. 51 pag. 63 pag. 64 pag. 65 pag. 66 pag. 67 1 PREMESSA In tutto il mondo più sviluppato Internet si è velocemente affermato come un’infrastruttura fondamentale per sviluppo del tessuto economico e sociale dei singoli paesi. A fine 2011 gli utenti di Internet nel mondo erano quasi 2,3 miliardi, di cui circa 500 milioni nella sola Europa. L’essere connessi in rete è ormai una condizione irrinunciabile sia per gli individui che per le aziende, sia per comunicare che per accedere a servizi e applicazioni che di fatto coprono l’intero spettro delle nostre attività quotidiane: dalla posta (elettronica) alle operazioni bancarie (online), dal commercio (elettronico) all’accesso ai servizi pubblici (eGovernment), dalle relazioni interpersonali (social networks) all’accesso a notiziari e quotidiani (elettronici) e così via. Dato un utilizzo così intenso e pervasivo della rete, le prestazioni delle connessioni devono essere tali da garantire un’esperienza ottimale agli utenti connessi a Internet: collegamenti a banda stretta (ad es. inferiori a 512kbps) non sono infatti più sufficienti per permettere un uso regolare di Internet, sia per l’utenza aziendale che per i singoli 2 individui. Da qui la necessità di disporre capillarmente sul territorio di collegamenti a banda larga e, in prospettiva, ultralarga. L’Italia non fa eccezione. In poco più di dieci anni dal lancio commerciale di massa dei servizi di accesso a Internet (avvenuto alla fine degli anni ’90), anche nel nostro Paese la Rete si è affermata come un mezzo di comunicazione insostituibile per decine di milioni di cittadini e per la maggior parte delle aziende. Tuttavia, nonostante i progressi registrati negli ultimi anni, che hanno allineato l’Italia alla media dell’Unione Europea per ciò che riguarda la penetrazione della banda larga (fissa e wireless) sul totale della popolazione, si deve purtroppo rilevare che molte delle nostre famiglie e aziende si trovano ancora in una condizione discriminante di digital divide, ovvero nell’impossibilità di accedere a Internet ad almeno 2Mbps. Ciò dipende anche dalle caratteristiche del nostro Paese, sia orografiche che insediative, che si traducono nell’elevata frammentazione sul territorio della popolazione e delle aziende e alla loro localizzazione in aree che possono essere difficilmente raggiungibili da infrastrutture di rete altamente performanti. Da una parte vi è infatti la difficoltà “fisica” a portare la banda larga in determinati contesti geografici “meno favoriti” (in particolare le zone rurali, ma non solo) cui, dall’altra parte, si aggiunge la carenza di domanda aggregata per servizi di questo tipo, causata dalle dimensioni molto ridotte degli insediamenti abitativi e produttivi in tali aree, che quindi (per l’effetto congiunto di questi due fattori) risultano economicamente non attrattive per gli operatori che forniscono i servizi di accesso a Internet a banda larga. Per porre rimedio al problema dell’”esclusione digitale” sono state lanciate e/o sono previste numerose iniziative a livello pubblico, sia centrale che locale, sia a livello nazionale che sovranazionale. Tali iniziative in parte si rifanno agli obiettivi definiti dall’Agenda Digitale Europea (copertura del 100% della popolazione con servizi a 2Mbps entro il 2013) e in parte sono specifici delle singole realtà nazionali. Ad esempio, a livello centrale il Governo Monti ha annunciato un piano di investimenti per colmare il digital divide a cominciare dalle regioni meridionali, mentre numerose Regioni sono da tempo molto attive sul tema dello sviluppo delle reti telematiche sul territorio di loro competenza, arrivando anche a costituire proprie società di scopo che si occupano di pianificazione, sviluppo e gestione delle infrastrutture di telecomunicazione degli Enti collegati alla rete regionale. A fianco di queste iniziative pubbliche, anche gli operatori privati sono impegnati ad abbattere il digital divide e a promuovere le reti a banda ultra larga, su un numero comunque ancora limitato di città, a partire dai centri di maggiori dimensioni. Tuttavia, se affidati unicamente alle infrastrutture di rete terrestri, i piani anti digital divide rischiano di richiedere tempi e investimenti significativi, spesso incompatibili con l’attuale contesto economico e con il desiderio di cittadini e aziende di essere velocemente “inclusi” nell’economia e nella società digitale. I servizi satellitari di accesso a Internet a banda larga rappresentano allora una soluzione veloce da implementare, adeguata nelle prestazioni e cost effective per dotare famiglie e imprese in digital divide di collegamenti performanti e affidabili, alla stregua dei collegamenti ADSL oggi utilizzati nel nostro Paese. Il satellite non è più, infatti, un media “confinato” in settori specifici della comunicazione come avveniva in passato, quando ad esso era assegnato un ruolo primario nel mercato televisivo, nella difesa, nella meteorologia ecc. e in segmenti molto focalizzati dei servizi di telecomunicazioni, ovvero nel caso delle comunicazioni intercontinentali, dei collegamenti in situazione estreme (ad es. nelle zone desertiche, per i servizi radio marittimi) e a supporto dei grandi utenti, siano essi aziende private o enti pubblici, in particolare come back up delle loro reti terrestri di comunicazione. 3 La realtà è molto diversa e oggi il satellite, grazie all’evoluzione tecnologica, offre elevate prestazioni a costi competitivi con i servizi di accesso a Internet più diffusi, e può quindi essere utilizzato su larga scala per colmare in tempi brevi le aree scoperte dalla banda larga, e ridurre il numero degli “esclusi digitali”. A livello prestazionale, la qualità raggiunta dai servizi a banda larga satellitari è il risultato dei progressi avvenuti negli ultimi anni nelle tecnologie che sono alla base dei collegamenti satellitari, e degli investimenti effettuati da operatori come Eutelsat (in particolare con il lancio del satellite KA-SAT). Grazie a queste evoluzioni, il satellite è già oggi in grado di fornire servizi di accesso a Internet con prestazioni concorrenziali rispetto all’offerta ADSL (fino a 18Mbps in download e 6Mbps in upload) a costi comparabili con tali offerte, che rendono i servizi satellitari non più un dominio di pochi ma al contrario una possibilità accessibile a tutti. 4 L’essere i servizi satellitari a banda larga già “nell’aria” (in quanto l’intero territorio italiano è coperto dall’”impronta” del satellite KASAT) li rende inoltre velocemente utilizzabili da chiunque: l’unico requisito è l’installazione della parabola, non essendo necessario attendere che uno o più operatori di telecomunicazioni (fisse o wireless) decidano di investire e portino le proprie infrastrutture di rete nelle aree non ancora coperte dal servizio a banda larga. In sostanza: l’utilizzo del satellite permette di intervenire in pochi giorni (il tempo dell’installazione della parabola e dell’attivazione del servizio) nelle aree in digital divide, ovunque esse siano e non solo nelle aree rurali, senza dover attendere i tempi richiesti per la realizzazione di investimenti pubblici e/o privati la cui definizione è spesso il frutto di laboriose trattative tra i soggetti coinvolti, non sempre destinate a concludersi positivamente (ad esempio per le caratteristiche dei territori da coprire e/o per la scarsità della domanda aggregabile). E tutto ciò può avvenire, grazie al satellite, senza rinunciare ai livelli prestazionali delle migliori tecnologie a banda larga terrestri o dovendo sopportare costi eccessivi per gli utenti. Questo documento ha quindi l’obiettivo di fornire un quadro aggiornato dello stato dei servizi satellitari a banda larga, che sia una guida velocemente utilizzabile sia per i decisori pubblici e privati, che vogliano intervenire concretamente per affrontare ed eliminare il digital divide, che per gli utenti che vogliano agire per uscire, facilmente e in tempi brevi, dalla situazione di “esclusione digitale” che ancora li penalizza. Per fare ciò, verranno affrontati nei prossimi capitoli tutti gli snodi che impattano sul tema del digital divide, sulle sue conseguenze, e sulle modalità di porvi rimedio con il satellite: dal quadro dettagliato e aggiornato dello stato della banda larga in Italia nelle sue diverse tecnologie fisse e wireless (incluso il confronto tra le prestazioni dei servizi satellitari e le altre tecnologie di rete a banda larga) e dall’analisi delle dimensioni e delle caratteristiche del digital divide nel nostro Paese, passando ai vantaggi derivanti dall’uso di Internet a banda larga per aziende e famiglie, e terminando con l’analisi del ruolo e del valore che, nel contesto italiano, l’utilizzo dei servizi satellitari a banda larga bidirezionale può generare nel rendere Internet a banda larga un servizio realmente accessibile al 100% della popolazione. 00 0 011010010110 11001001111100010110101 0011111010 0001000101100010101000100011110101010010 010101100011 000101000001111110 101110111 10101000100010011110101011101 1 10011010 0 01011010101101010100111101 01011001111001010000111110100 00100010 0010001 11111101010101100111010001010101011110100010001000010001000100001001000001000010 0001001 1010100100010001000100001000000 01 10100101101001010100010101110100 01001111101010011100101010001000101100010101000100011110 10101001010101011000110001010000 11110101110111101011010101 1000111010001001111010101110 10101011110001010100110100101101 0 010110101010011110111 1111 0101011001111001010000111110100010001100010001000011111010101010001000111101000 010001000100011110 011001110100 01010101011110100010001000010001000100001001000001000010000100 1 0 1010100100010 111 00 000010000000101 10010100011001 0101111 01 1 0 1 0 00 1 10 1 0 1 00 01000 0 5 BANDA LARGA IN ITALIA: DIFFUSIONE E TECNOLOGIE ABILITANTI 6 010101000100111011010101110101010010101000010 001010101001010010010010100101001000101001110 101000100111011010101110101010010101000010100 DEFINIZIONE DI BANDA LARGA 010100100010010001010010010001000100010010010 101001101000100111011010101110101010010101000 010101010010010010010010010010011010001001110 Il tema della diffusione della banda larga pone innanzi tutto un problema definitorio. La banda larga è infatti un concetto evolutivo: nel tempo, grazie al progresso tecnologico e allo sviluppo del mercato dell’accesso a Internet, la linea di demarcazione tra accesso a Internet a banda “larga” e “stretta” si è gradualmente spostata verso velocità via via superiori, tanto che da qualche tempo ha fatto il proprio ingresso sul mercato una nuova categoria di servizi, quella degli accessi a banda “ultra larga”. In generale, il termine banda larga definisce un insieme di tecnologie che consentono di aumentare la velocità di comunicazione sfruttando infrastrutture e/o tecnologie innovative rispetto a quelle tradizionali (abilitate dalle linee telefoniche analogiche o digitali) e offrendo l’opportunità di usufruire di servizi ad alta interattività. Similmente, l’Unione Europea definisce la banda larga considerando l’aspetto prestazionale, e cioè come l’insieme di reti e servizi che consentono l’interattività a velocità “confortevole per l’utente”, mentre l’organismo di standardizzazione internazionale ITU-T (International Telecommunication Union – Telecommunication Standardization Bureau) definisce più precisamente, in una sua raccomandazione, la larga banda come “la capacità di trasmissione superiore a quella di una linea primaria ISDN a 1,5 o 2,0 Mbit/s”. Per gli scopi di questo documento, allineandosi alla definizione dell’ITU-T, e tenuto conto anche dell’obiettivo minimo fissato dall’Agenda Digitale Europea in termini di copertura della banda larga (100% della popolazione al 2013 con servizi a 2Mbps), si conviene di definire a “banda larga” i collegamenti su rete fissa in grado di raggiungere almeno 2Mbps in downstream. 7 UTILIZZO DELLA BANDA LARGA IN ITALIA VS I PAESI UE te re In questo scenario, a metà 2012 gli accessi a banda larga da rete fissa in Italia erano circa 13,5 milioni, cui si devono aggiungere circa 9,3 milioni di SIM “dati” per accesso a Mobile Internet via PC. m ob ile Dinamica degli accessi a banda larga di rete fissa e mobile 15 milioni 12 9 6 8 rete fissa 1H12 4Q11 3Q11 2Q11 1Q11 4Q10 4Q09 4Q08 0 4Q07 Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 3 Queste due grandezze ovviamente non si sommano, in quanto i collegamenti di rete fissa sono condivisi tra i vari componenti della famiglia o dell’azienda titolare del contratto, mentre le linee mobili configurano un utilizzo personale del servizio, e vi è una significativa sovrapposizione tra questi due fenomeni. In termini di prospettive di sviluppo, l’accesso a Internet a banda larga da rete fissa ha notevolmente rallentato la propria crescita. Ciò dipende innanzi tutto dai limiti fisiologici derivanti dalle caratteristiche della popolazione italiana sia in termini socio demografici (età, reddito, scolarità) che di alfabetizzazione informatica (ovvero la capacità di utilizzo di un PC), che nel nostro Paese risulta meno diffusa rispetto alla media dei paesi più sviluppati, inibendo quindi sia l’uso degli strumenti informatici che della NL DK LU FR Non a caso, negli ultimi due anni si è invece sviluppato significativamente l’uso delle connessioni a banda larga mobili, sia come effetto dell’esigenza di un numero crescente di utenti di disporre sempre e dovunque dell’accesso a Internet, sia come risposta (nelle aree coperte dal servizio mobile a banda larga) al digital divide di rete fissa. DE SE UK BE MT FI Tuttavia le prestazioni delle tecnologie mobili, pur avendo fatto negli ultimi anni significativi passi avanti, non sono ancora direttamente comparabili a quelle della banda larga fissa. EE CY SL Lo stallo nella diffusione degli accessi a banda larga fissa rende ancora più delicata la situazione del nostro paese nel contesto europeo. AT ES IE Considerando infatti la penetrazione degli accessi a banda larga di rete fissa rispetto alla popolazione, secondo i dati Eurostat il nostro Paese a fine 2011 presentava 22 accessi a banda larga ogni 100 abitanti, contro un valore medio dell’intera UE superiore a 26. IT CZ HU LT PT Penetrazione relativa della banda larga (accessi/popolazione) EL LV SK accessi in migliaia penetrazione relativa della banda larga (accessi/popolazione in %) PL BG 0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000 RO 30.000 Fonte: Eurostat, 2010 0% 5% 10% 15% 20% 25% EU27 30% 35% 40% 45% rete. Come sarà discusso più avanti, però, a limitare lo sviluppo dei collegamenti a banda larga contribuiscono anche i “buchi” di copertura delle infrastrutture di rete fissa che ancora caratterizzano il nostro Paese mantenendo in vita pericolosi fenomeni di “esclusione digitale” o digital divide. 9 L’insieme delle tecnologie che permettono di fruire di connettività a banda larga è molto articolato, e riporta essenzialmente a tre macro categorie di servizi: di rete fissa, di rete mobile e via satellite. LE PRINCIPALI TECNOLOGIE A BANDA LARGA Tali tecnologie hanno avuto nel tempo uno sviluppo molto significativo, e per il prossimo futuro è atteso un incremento altrettanto significativo nelle prestazioni. Evoluzione tecnologie a banda larga 1000 Mbit/s GPON VDSL2 Vectoring 1000 Mbit/s 50-100 Mbit/s 100 10 ADSL full ADSL 25-50 Mbit/s 20 Mbit/s LTE 20-? Mbps KASAT 10 Mbit/s 6-8 Mbit/s 2-6 Mbit/s 1-2 Mbit/s WiMAX HSDPA 0,3 Mbit/s 0,1 21-43 Mbit/s KASAT 20 Mbit/s 1 GPRS HSPA+ UMTS 5-10 Mbit/s 3,6-24,4 Mbit/s 0,384 Mbit/s 0,075 Mbit/s 0,01 20002005 2010 2015 10 Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 VDSL2 full ADSL2+ Prestazioni Downstream/Upstream richieste per tipologia di applicazione Navigazione web Videocomunicazione ad alta qualità TV standard video on demand Peer to peer, File sharing Videocomunicazione ad alta definizione TV standard “live” Giochi, formazione a distanza Web hosting Telemedicina Fonte: Telecom Italia TV ad alta definizione Storage remoto TV in 3D Backhaul reti mobili 100 5020105 Mbit/s Dal confronto tra le tecnologie fisse e wireless si vede come queste ultime solo da pochi anni abbiano superato la soglia dei Mbps (nominali), in particolare dal consolidarsi delle tecnologie HSDPA prima e WiMax poi, e sono attese raggiungere le prestazioni attuali dell’ADSL2+ (20Mbps) con la partenza dei servizi LTE. Le tecnologie di rete fissa si sono invece posizionate da tempo su 5 102050100 prestazioni nell’ordine dei Mbps, e anche in prospettiva si mantengono su un livello prestazionale decisamente superiore rispetto al wireless. Anche le tecnologie satellitari negli ultimi anni hanno fatto registrare uno sviluppo significativo delle prestazioni che recentemente, grazie ai servizi KA-SAT, hanno raggiunto la soglia dei 20Mbps e sono destinati in futuro a crescere ulteriormente. Un altro elemento critico per la qualità della banda larga è l’asimmetria dei collegamenti. Non è infatti solo la velocità massima in downlstream a determinare l’esperienza di utilizzo dei diversi servizi/applicazioni in rete, ma vi concorre anche la velocità disponibile in upstream. E ciò vale sia per le applicazioni business che consumer. 11 LE TECNOLOGIE A BANDA LARGA DI RETE FISSA Schema dei collegamenti ADSL I miglioramenti tecnologici nei sistemi trasmissivi hanno consentito gradualmente di ampliare la quantità di dati trasmessi (la banda) sui doppini che collegano gli utenti alla prima centrale telefonica della rete tradizionale. Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 filtro ADSL 12 modem ADSL Centrale telefonica Rete trasporto dati Per quanto riguarda i servizi di rete fissa, la maggior parte dei servizi a banda larga si appoggiano all’insieme delle tecnologie xDSL, nate per permettere l’uso delle reti telefoniche in rame (doppino) già esistenti, e utilizzate diffusamente nel mondo da più di una decina d’anni. Splitter Dslam Switch ISP Rete telefonica All’interno della famiglia delle tecnologie xDSL, l’ADSL è il servizio più diffuso. In termini prestazionali all’ADSL in senso stretto (1-2Mbps) si affiancano verso l’alto le soluzioni “Full ADSL” che arrivano sino a 8Mbps e verso il basso le soluzioni “ADSL Lite” quando non si superano i 640kbps. Le soluzioni ADSL2+ giungono invece sino a 20Mbps di velocità. I principali vincoli all’utilizzo delle tecnologie xDSL possono individuarsi nella necessità di attrezzare le centrali della rete telefonica con nuovi apparati, nei problemi derivanti dalla rete in rame esistente (per esempio, diminuzione delle prestazioni all’aumentare della lunghezza dei doppini) e nella possibilità di interferenze tra utenti di doppini collocati nello stesso fascio. Particolarmente critico è il problema del decadimento delle prestazioni dovuto alla distanza dalla centrale cui sono attestate le linee ADSL, tipico delle aree rurali e/o nelle quali gli utenti da raggiungere sono particolarmente dispersi sul territorio, che infatti sono anche quelle più spesso soggette a digital divide. L’introduzione generalizzata di questo tipo di tecnologie richiede, quindi, una serie di interventi ed investimenti per la modifica dell’attuale infrastruttura di accesso, con l’introduzione di tratte in fibra ottica e un cambiamento radicale nelle architetture di rete. Si tratta di un passo sostanziale verso un’architettura mista rame/ fibra, che costituisce un passaggio quasi obbligato nella realizzazione della rete di accesso di nuova generazione, in grado di servire una percentuale elevata della popolazione. Sempre nell’ambito delle reti fisse, a fianco del rame la fibra ottica rappresenta una soluzione molto più performante (sia in termini di velocità disponibile che di simmetria delle prestazioni) ma molto meno diffusa, almeno per quanto riguarda il nostro Paese. A livello architetturale, le reti in fibra ottica si distinguono in funzione del “punto di arrivo” della fibra: al massimo la fibra può arrivare direttamente all’unità abitativa da collegare e si parla quindi di Fiber To The Home (FTTH). Forme meno “estreme” prevedono che la fibra si arresti ai piedi dell’edificio da collagare (Fiber To The Building, FTTB) o nei pressi degli edifici (Fiber To The Curb, FTTC): in entrambi questi casi, però, le tratte finali del collegamento rimarranno in rame. ottica in aree pubbliche richiede infatti opere civili particolarmente onerose. Ciò fa sì che questa tecnologia sia circoscritta alle aree più densamente popolate ed economicamente più sviluppate. Anche in tali aree, comunque, i ritorni economici sono di lungo periodo con un livello di copertura che aumenta molto lentamente. Un ulteriore rallentamento alla diffusione dell’infrastrutturazione completamente in fibra ottica è dovuto alla maggiore complessità della terminazione in fibra, che rende più complessa l’erogazione del servizio telefonico tradizionale (mancanza di tele-alimentazione, necessità di apparati di terminazione ad hoc). A limitare la diffusione dei collegamenti in fibra ottica vi sono innanzi tutto gli elevati investimenti necessari alla realizzazione della nuova infrastruttura. La posa di fibra 13 Scenari di realizzazione delle reti in Fibra Ottica rame fibra FTTB armadio centrale secondaria primaria BIT RATE downstream: fino a 50 Mbit/s upstream fino a 10 Mbit/s BIT RATE downstream: fino a 100 Mbit/s upstream fino a 40 Mbit/s FTTH BIT RATE downstream: fino a 2,5 Gbit/s upstream fino a 1,2 Gbit/s 14 Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 FTTC LE TECNOLOGIE A BANDA LARGA WIRELESS La disponibilità di servizi a banda larga non è però legata soltanto alle infrastrutture di rete fissa: a determinarne la copertura complessiva concorrono infatti sia le reti wireless che mobili. Per quanto riguarda le prime, si tratta delle soluzioni Wi-Fi, Hiperlan e WiMAX. La famiglia delle soluzioni Wi-Fi e Hiperlan identifica le tecnologie di Wireless LAN (WLAN), conformi allo standard ETSI 802.11, che utilizzano le frequenze non soggette a licenza nella banda tra i 2,4 e 5 GHz per effettuare collegamenti a velocità che oggi sono dell’ordine di 100 Mbit/s, condivisi tra tutti gli utenti dello stesso Access Point. Si tratta di tecnologie pensate per la realizzazione di piccole reti locali private, spesso interne a una casa o a un edificio. Su ciò influisce il tipo di banda utilizzata, non soggetta a licenza e quindi non assegnata in esclusiva a soggetti specifici come nel caso delle reti mobili: ne deriva che le reti WLAN sono soggette a limitazioni per ciò che riguarda le potenze dei trasmettitori per ridurre la possibilità di emissioni che creino interferenze con altri apparati simili realizzati nella stessa area e operanti su bande di utilizzo “libero”. Di conseguenza, le coperture vanno da qualche decina a poche centinaia di metri e possono diminuire, sia per la presenza di ostruzioni (pareti, solai, alberi ecc.), sia per effetto di disturbi dovuti a fenomeni trasmissivi o di interferenze causate in alcuni casi anche dall’installazione di nuovi punti di accesso radio che vanno a modificare l’equilibrio della rete WiFi nella sua configurazione originaria. L’impossibilità di governare e tenere sotto controllo la proliferazione degli accessi radio in una determinata zona rende la qualità dei servizi di accesso WiFi imprevedibile e quindi non garantisce una soluzione sempre affidabile alla domanda di accesso a banda larga. Lo scenario non cambia anche considerando le soluzioni Hiperlan: nonostante la maggiore potenza disponibile, anche per queste reti è necessario tener presente che il servizio non può fornire le stesse garanzie di qualità e affidabilità delle reti cablate, o dei sistemi realizzati su bande licenziate, come nel caso ad esempio del WiMAX. 15 Le reti WiMAX riportano a un insieme di tecnologie che consentono la realizzazione di accessi wireless per terminali fissi o mobili. condivisa fra tutti gli utenti attivi coperti dall’antenna stessa, e ciò comporta limitazioni nella velocità di trasmissione massima per il singolo utente A differenza dei sistemi WiFi e Hiperlan, la tecnologia WiMAX, operando su frequenze soggette a licenza, e quindi assegnate in esclusiva al singolo operatore, è molto meno soggetta a interferenze che ne riducono la qualità del servizio. Inoltre, la tecnologia WiMAX è progettata per realizzare accessi su distanze molto più significative e per operare anche in condizioni di visibilità ottica parziale o assente, raggiungendo velocità tra 5 e 10Mbps. Un contributo più significativo alla diffusione della banda larga viene dalle reti mobili e dalla diffusione di servizi di Mobile Internet che anche in Italia (considerando la sola navigazione mobile da PC) conta ormai più di 9 milioni di utenti. Tuttavia anche in questo caso alcuni elementi strutturalmente connessi alla tecnologia WiMAX ne possono limitare significativamente l’ambito di utilizzo. Innanzi tutto, l’effettivo utilizzo di soluzioni WiMAX dipende dalla disponibilità di adeguate porzioni di spettro radio. Inoltre, come in tutti i sistemi radio, va tenuto conto che la banda complessiva resa disponibile da una singola antenna deve essere 16 In questo caso stiamo parlando degli standard di terza generazione, HSDPA (High Speed Download Packet Access) e HSDPA+ che hanno portato la banda nominale a disposizione dell’utente ad un livello confrontabile con quello dell’accesso fisso in tecnologia ADSL (fino a 14Mbps). Grandi aspettative sono a questo proposito associate allo sviluppo delle tecnologie LTE (Long Term Evolution) che dovrebbero elevare la banda disponibile agli utenti nell’ordine delle decine di Mbps. Tuttavia, anche nel caso delle reti mobili alcuni elementi connaturati alla natura stessa di queste tecnologie possono inficiare le prestazioni nominali ad esse attribuite. Innanzi tutto, le prestazioni risentono dell’intensità del segnale radio tra le antenne della rete e l’utente che varia sia per la localizzazione dell’utente (distanza dalla stazione radio base, utilizzo all’interno di locali e fabbricati, ostacoli alla trasmissione) sia per fattori contingenti (fenomeni atmosferici, disturbi, riflessioni temporanee di segnale, velocità di spostamento dell’utente, etc). Oltre a ciò, anche le reti mobili, come in genere ogni rete wireless, condivide le risorse radio della singola cella con gli altri utenti che in quel momento la utilizzano, riducendo in questo modo la banda a disposizione di ciascun singolo utente. Con le reti LTE, grazie alla maggiore ampiezza di banda disponibile, tali limitazioni, pur persistendo, risulteranno comunque attenuate, consentendo agli utenti un accesso a Internet Mobile realmente a banda larga. Tuttavia i tempi necessari per arrivare ad una copertura delle reti LTE sufficientemente capillare sull’intero territorio nazionale rendono questa tecnologia una soluzione interessante, al di fuori dei grandi centri urbani, solo nel medio lungo termine. Più in dettaglio il punto di partenza per la realizzazione delle reti e dei servizi LTE in Italia è rappresentato dalla gara per l’assegnazione delle licenze relative alle frequenza a 800MHz e 2600Mhz che si è conclusa a settembre 2011 e ha visto la partecipazione di tutti gli operatori mobili infrastrutturati operanti sul mercato italiano. A stabilire i tempi della copertura del territorio è proprio lo strumento della gara, che impone una serie di obblighi minimi associati all’assegnazione dei diritti d’uso delle frequenze, che vincolano gli operatori assegnatari a rispettare le seguenti scadenze, variabili in funzione della banda ad essi assegnata: • banda 800 MHz: gli aggiudicatari devono realizzare entro 36 mesi dalla disponibilità delle frequenze la copertura di almeno il 30% dei comuni presenti nelle liste associate ai lotti aggiudicati, e del 75% dei comuni entro 60 mesi; • banda 2600 MHz: gli aggiudicatari devono realizzare la copertura del 20% della popolazione nazionale entro 24 mesi dall’assegnazione dei diritti d’uso (o dalla disponibilità delle frequenze), e del 40% della popolazione nazionale entro 48 mesi, purché tale popolazione sia distribuita in tutte le regioni, con una copertura minima di almeno il 5% della relativa popolazione, fornendo un servizio dati per utente di almeno 2 Mbit/s nominali in download. 17 I SERVIZI INTERNET A BANDA LARGA VIA SATELLITE Evoluzione della capacità dei satelliti KA-SAT Spaceway-3 Spaceway-2 Spaceway-1 Anik F2 Ku tradizionale 0 10203040506070 capacità stimata in Gbit/s Seconda Generazione KA High Throughput Satellite (HTS) Prima Generazione KA KU 18 Fonte: Eutelsat analysis WildBlue-1 La tecnologia di trasmissione satellitare bidirezionale non è una novità, in quanto esiste da più di trent’anni sotto la sigla VSAT (Very Small Aperture Terminal). A lungo però questa tecnologia è stata dedicata ad un utilizzo professionale in campi molto specifici, quali le comunicazioni in situazione estreme (es. le piattaforme petrolifere). In seguito le reti VSAT si sono estese a coprire le esigenze di aziende multisede delocalizzate in luoghi non facilmente raggiungibili dalle reti di comunicazioni tradizionali. I costi del servizio erano però ancora elevati e quindi non accessibili alle piccole imprese e all’utenza residenziale. Per poter offrire un servizio Internet a banda larga accessibile al mercato di massa, il satellite ha dovuto attendere che si verificassero tre precondizioni: • La disponibilità di frequenze sufficienti a soddisfare numeri molto elevati di utenti; • La riduzione del costo per Mbps e quindi l’affermarsi di un rapporto elevato Mbps/MHz; • La disponibilità di apparati (modem e antenne) a prezzi ragionevoli. Nel primo caso si tratta di poter utilizzare una banda di frequenza libera, la banda Ka (in alternativa alla banda Ku attualmente saturata dai satelliti che coprono l’Europa), e poter riutilizzare le frequenze in zone sufficientemente lontane per evitare interferenze. La seconda implica l’impiego di un satellite che “illumini” il territorio per mezzo di un numero molto elevato di fasci: più i fasci sono piccoli, infatti, maggiore è la potenza con cui viene illuminato il suolo e quindi maggiore è la banda disponibile per MHz. L’ultima condizione riguarda la possibilità di produrre in massa i device necessari al servizio. Queste tre condizioni si sono realizzate contemporaneamente per la prima volta negli Stati Uniti, grazie all’operatore WildBlue. In Europa Eutelsat ha lanciato nel 2007 il servizio Tooway sulle quattro fasce in banda Ka del satellite Hot Bird6 cui è seguito il lancio del satellite KA-SAT che consente l’accesso a Internet fino a 18Mbps su tutto il territorio italiano. Più nel dettaglio, KA-SAT offre una capacità totale di 70Gigabps grazie all’utilizzo dello spettro della banda Ka sulla quale sono “ritagliati” 82 fasci multispot di 250km di diametro in grado di coprire 55 paesi in Europa e nel bacino del Mediterraneo, appoggiandosi su un’infrastruttura terrestre costituita da 10 “teleporti” in tutta Europa. Questi teleporti sono a loro volta collegati ai principali PoP europei e al backbone Internet e garantiscono quindi l’interconnessione dei collegamenti satellitari ai principali operatori di telecomunicazioni e ISP nazionali e inernazionali. Helsinki 101111011 001010110 011101011 0010110 101010100 Cork 1010001 Berlin Rambouillet Torino Udine Arganda Localizzazione dei teleporti KA-SAT Athens Larnaca Fonte: Eutelsat Palermo 19 Struttura della rete terrestre KA-SAT Cross Connection site 101111011 Dublin 001010110 011101011 0010110 101010100 1010001 Network Pop SG Helsinki Cork Berlin London Rambouillet Paris Frankfurt Torino Madrid Udine Cagliari Scanzano Athens 20 Cyprus Fonte: Eutelsat Arganda Per quanto riguarda le prestazioni offerte dal satellite per l’accesso a Internet a banda larga, la capacità complessiva (“banda passante”) va da uno o due Gigabps per i satelliti tradizionali ai 70Gigabps dei satelliti multispot quali KA-SAT, ed è condivisa tra tutti gli utilizzatori. Come nel caso dell’ADSL, anche per il satellite il servizio è asimmetrico per quanto riguarda le velocità in download e in upload. Un elemento potenzialmente critico del servizio satellitare è l’impatto esercitato su di esso dalle condizioni atmosferiche. La banda di frequenza Ka, infatti, utilizzando frequenze elevate è più sensibile alle intemperie rispetto alle bande Ku o C. Tuttavia questo problema riguarda principalmente i segnali televisivi, in quanto in questo caso il ricevitore non può dialogare con il centro di diffusione del segnale, mentre nel caso dei collegamenti Internet, poiché la ricezione è controllata dalla fonte di emissione, ogni errore di trasmissione è corretto automaticamente. All’interno del range di servizi di comunicazione che possono essere gestiti via satellite, oltre a Internet vi è ovviamente la voce. In passato i canali satellitari sono stati il mezzo di riferimento per i collegamenti telefonici internazionali, ad esempio per le comunicazioni transoceaniche, e ancora oggi sono offerti regolarmente da operatori quali Inmarsat per le comunicazioni marittime, e Iridium e altri per le comunicazioni a livello globale. L’evoluzione in questo campo è rappresentata dalla possibilità di gestire sui canali satellitari il protocollo IP e quindi i servizi VoIP (Voice over IP) e applicazioni a valore aggiunto quali la videocomunicazione. servizi di comunicazione grazie alla tecnologia con la quale è costruito. Innanzitutto, per tutta la durata della sua permanenza in orbita il satellite auto-genera l’energia di cui ha bisogno grazie all’utilizzo di pannelli solari. Sulla terra, invece, le emissioni elettromagnetiche di un’antenna satellitare sono equivalenti a quelle di un cellulare GSM, con il vantaggio però di essere puntata verso il cielo. Il satellite può inoltre gestire servizi quali la televisione ad alta definizione e il video on demand, insieme alla voce e all’accesso a Internet a banda larga, senza che questi servizi video consumino la banda passante a disposizione di Internet (i segnali video sono infatti raccolti da un ricevitore separato installato sull’antenna). Infine, in uno scenario globale nel quale assume crescente rilevanza l’attenzione alla salvaguardia dell’ambiente, il satellite può dare un contributo “green” all’erogazione dei 21 LO STATO DEL DIGITAL DIVIDE IN ITALIA 22 DIMENSIONI E CARATTERISTICHE DEL DIGITAL DIVIDE La disponibilità di collegamenti a banda larga è un elemento di differenziazione per ciò che riguarda la competitività, e quindi l’attrattività, del territorio. L’essere localizzati in un’area nella quale è presente la banda larga (e in prospettiva ultralarga) permette infatti alle aziende che vi sono insediate di avere accesso non solo a servizi di comunicazione molto performanti, ma anche ad applicazioni in rete innovative: l’effetto congiunto di questi fattori genera un innalzamento nei livelli di produttività, innovatività ed efficienza che contribuisce sempre più a migliorare le performance aziendali. Ciò a sua volta genera un circolo virtuoso attraverso la continua richiesta di servizi innovativi, la cui crescente disponibilità non solo rafforza la competitività delle aziende che vi fanno ricorso ma è essa stessa generatrice di nuova occupazione e di nuova imprenditorialità nelle aree più servite dai collegamenti a banda larga che sono quindi sia il fattore di stimolo della domanda di servizi e applicazioni innovativi, sia il fattore abilitante del loro sviluppo e della loro “produzione” sul territorio. Analoga importanza ha ovviamente la banda larga per le famiglie e gli individui, sia a livello ludico, sia per scopi formativi, per l’accesso al commercio elettronico, ai servizi di e-government ecc. L’essere al di fuori delle aree servite dalla banda larga (in particolare di rete fissa) è quindi un fattore penalizzante sempre più grave, sia per che utilizza l’ICT a supporto del proprio business che per chi utilizza l’ICT nella vita quotidiana. Da qui l’attenzione sempre più elevata all’abbattimento del digital divide. Purtroppo anche nel nostro Paese, nonostante la penetrazione raggiunta delle reti a banda larga, sia fisse che wireless, il digital divide è ancora una realtà, e anche se numericamente contenuto (in termini di percentuale sulla popolazione), è un fenomeno estremamente diffuso a livello territoriale. Per dimensionare e analizzare lo stato del digital divide in Italia il punto di partenza è la penetrazione a livello nazionale dei collegamenti a banda larga, ovvero, riprendendo la definizione data nel capitolo precedente, dei circuiti che consentono velocità di almeno 2Mbps. 23 A questo proposito, però, va tenuto conto che in realtà una quota dei collegamenti a 2Mbps nominali consentono in realtà prestazioni effettive significativamente meno performanti, soprattutto a causa della localizzazione (e delle caratteristiche tecnologiche) delle centrali sulle quali tali circuiti sono attestati e quindi della eccessiva distanza rispetto all’utenza, che causa un deperimento significativo delle prestazioni. Questi elementi prestazionali sono tutt’altro che secondari: quale che sia la definizione adottata di banda larga, è un dato di fatto che sotto i 2Mbps effettivi la qualità dell’esperienza dell’utente tende ad essere insufficiente per la maggior parte delle applicazioni e dei servizi Internet, sia per l’utenza domestica che, a maggior ragione, per quella business. Per affrontare e risolvere il tema del digital divide è necessaria un’analisi molto dettagliata dei territorio, al fine di identificare puntualmente le singole località che non sono ancora coperte da servizi a banda larga fissi e/o mobili. All’interno del progetto Osservatorio 24 Banda Larga – Obiettivo Ultrabroadband, Between ha realizzato un modello (descritto in dettaglio nell’allegato metodologico a questo volume), basato sulla suddivisione del territorio italiano nelle circa 382.000 zone censuarie Istat, che permette una lettura molto fine della copertura della banda larga, e quindi per converso delle aree in digital divide, per tutte le principali tecnologie di rete sopra descritte, a livello di singola regione, provincia e comune. In termini di copertura % sul totale dei comuni, lo scollamento tra copertura lorda e netta dell’ADSL Full comporta che ad oggi circa 1.880 comuni (ovvero poco meno di ¼ del totale dei comuni italiani) non sono ancora raggiunti dalla banda larga fissa. Dall’analisi di Between emerge che in termini di penetrazione sulla popolazione italiana, lo scollamento tra prestazioni nominali e effettive si traduce in un gap di circa 7pp: a fronte di una penetrazione lorda dei servizi a banda larga pari al 96% della popolazione, la copertura netta dei servizi che consentono prestazioni di almeno 2Mbps si riduce all’89% della popolazione, la differenza essendo spiegata sia dal persistere di collegamenti ADSL della “generazione” a 640kbps (ADSL Lite) che dai circuiti penalizzati dalla lunghezza dei collegamenti o dagli apparati di centrale che non consentono il raggiungimento dei 2Mbps nominali. Considerando il contributo congiunto delle reti a banda larga fisse, mobili e wireless “terrestri”, la situazione migliora ma il digital divide non si azzera del tutto: in termini di popolazione, la percentuale raggiunta da servizi ad almeno 2Mbps passa dall’89% al 96% circa mentre rimangono ancora completamente “scoperti” circa 500 comuni (equivalenti a circa il 6% del totale dei comuni italiani). Nel caso delle reti mobili e wireless “terrestri”, il contributo maggiore anti digital divide viene dalle reti HSDPA, che coprono l’86% della popolazione. Questi problemi di copertura non riguardano invece il satellite che, nel caso sel servizio KA-SAT, offre connettività a banda larga al 100% del territorio italiano. Copertura netta della banda larga di rete fissa (% sulla popolazione) 87% 88% 88% 89% ADSL Full 53% 54% 62% 64% ADSL+2 10% 2% 2007 10% 3% 2008 10% 4% 2010 10% 4% 2011 FTTx ADSL lite 10% 4% 2009 Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 Copertura netta della banda larga di rete mobile e wireless (% sulla popolazione) 100% 100% 100% 100% 100% 74% 80% 83% 84% 86% HSDPA 10% 13% 2% 2008 15% 3% 2009 21% 3% 2010 24% 4% 2011 Hiperlan WiMAX 2007 SAT Livello di copertura dei servizi a banda larga (numero di Comuni) Tecnologia Copertura 0-5% pop. Copertura 6-95% pop. Copertura 96-100% pop. ADSL FULL 1.880 3.196 3.020 ADSL2+ 5.830 1.606 660 HSDPA 1.692 4.425 1.977 Hiperlan 2.583 5.422 91 WiMAX 7.660 416 20 Satellite KA-SAT 0 0 8.196 25 Sinergie tra tecnologie fisse e mobili (almeno 2Mbps) Grazie al “footprint” di KA-SAT, che copre interamente il nostro Paese, l’uso del satellite non discrimina alcuna località quanto a copertura totale della popolazione con servizi a banda larga. Questa situazione è rappresentata graficamente nella seguente figura, dalla quale si evince immediatamente l’elevata frammentazione e distribuzione geografica delle aree non coperte da servizi a banda larga fissi, mobili o wireless “terrestri” ad almeno 2Mbps effettivi, nelle quali è invece il satellite la soluzione immediatamente disponibile per colmare questo gap e quindi azzerare il digital divide infrastrutturale. Il quadro peggiora sensibilmente se consideriamo i collegamenti a velocità superiori a 2Mbps: solo il 59% della popolazione può accedere a servizi da 8Mbps in su e solo il 15% a servizi ad almeno 20Mbps 26 96% Copertura di rete fissa Copertura di rete wireless Copertura solo SAT Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 Copertura servizi fissi mobili e wireless superiori a 2Mbps (% della popolazione) 59% Italia a 8Mbps 15% Italia a 20Mbps 27 Copertura territoriale delle reti fisse a banda larga (banda massima disponibile) Questo scenario non può però essere letto unicamente in termini quantitativi. A qualificare il digital divide italiano concorre infatti anche l’elemento territorialelocalizzativo: osservando la mappa della copertura a banda larga del nostro Paese emerge infatti immediatamente che i buchi di copertura della rete fissa a banda larga sono distribuiti ovunque, tranne che nelle aree metropolitane, e ciò rende molto difficile rimediare a questo gap prestazionale. no Broadband Max 640 kbps Fino a 8 Mbps Fino a 25 Mbps Oltre 25 Mbps L’elevata frammentazione del digital divide, infatti, non consente il raggiungimento di economie di scala/scopo nelle opere di infrastrutturazione necessarie per porre rimedio a questi deficit di copertura della banda larga su reti terrestri. Un argomento in più a favore del satellite che di fatto prescinde dalla necessità di infrastrutturare il territorio per offrire collegamenti a banda larga e annullare il digital divide. Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 28 010011011010100111010010010001100100010101011010111001 1010100101001000100010001000100001000100100101010100010 1111101001010010101010010100101010010010010010010010010 001010100100010001000000100001100100010101011010111001 I PIANI PER LA RIDUZIONE DEL DIGITAL DIVIDE 3 2020Adozione >100Mbps 50% 2 2020Copertura >30Mbps 100% 1 2013Copertura BB Base 100% Un primo impulso ad affrontare e risolvere il problema del digital divide viene dagli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Europea, che per i Paesi membri prevede la copertura del 100% della popolazione con servizi a banda larga ad almeno 2Mbps entro il 2013, e successivamente raggiungere il 100% della popolazione entro il 2020 con servizi ad almeno 30Mbps. Sempre per quella data il 50% della popolazione deve poter accedere servizi di accesso a banda ultra larga a 100Mbps. Questi obiettivi sono stati recepiti anche nel nostro Paese. Il punto di riferimento è il “Piano Romani” del 2009 che si pone l’obiettivo di dotare tutta la popolazione di una connessione a banda larga tra 2 e 20 Mbit/s entro il 2013 utilizzando, nelle aree meno densamente abitate, anche tecnologie wireless con velocità di almeno 2 Mbit/s. Pur non potendo attualmente contare su tutte le risorse previste, il piano è in fase di realizzazione grazie a risorse precedentemente assegnate ad Infratel Italia, a fondi comunitari FEASR destinati allo sviluppo broadband nelle aree rurali e a fondi che le Regioni hanno messo a disposizione del Ministero dello Sviluppo Economico. La seconda parte del Piano richiede ulteriori 800 milioni di Euro, grazie ai quali, insieme ad una quota prevista di cofinanziamento anche da parte degli operatori privati, pari a circa 200 milioni di Euro, si prevede di annullare il digital divide infrastrutturale, in linea con gli obiettivi strategici comunitari. Tale Piano prevede un fabbisogno di circa 1,5 miliardi di Euro in quattro anni (2009-2013). Obiettivi dell’Agenda Digitale Europea 29 Gli obiettivi infrastrutturali dell’Agenda Digitale Italiana Questi obiettivi sono ripresi e sviluppati all’interno dell’Agenda Digitale Italiana del Governo Monti, che si articola in sei macro aree di intervento: 1) infrastrutture e sicurezza, 2) Smart Cities, 3) eCommerce; 4) eGovernment, 5) Competenze digitali, 6) Ricerca e sviluppo. 1. Assicurare la copertura a banda larga di base per tutti entro il 2013, completando il Piano Nazionale Banda Larga. 2. Definire una serie di provvedimenti normativi volti ad accelerare lo sviluppo di reti a banda larga e ultralarga, in particolar modo nelle aree meno remunerative, semplificare i relativi regimi autorizzativi, promuovere la condivisione degli scavi e delle infrastrutture. 3. Assicurare – entro il 2020 - la copertura con banda larga pari o superiore a 30 Mbps per il 100% dei cittadini UE, attuando il Progetto Strategico per la Banda Ultralarga. 4. Stimolare l’uso di reti a banda larga, incrementando il numero di abbonamenti al servizio di connettività, rispettando così – entro il 2020 l’obiettivo europeo di avere il 50% degli utenti domestici europei abbonato a servizi con velocità superiore a 100 Mbps. 5. Gestione in modalità cloud computing dei contenuti e servizi della PA, mediante la realizzazione dei data center federati, mediante l’attuazione del Progetto Strategico Data - Center. 6. Assicurare la protezione dei dati di valore strategico e la relativa gestione del disaster recovery mediante i data center di prossima realizzazione. 7. Incremento dell’alfabetizzazione delle imprese, mediante l’attuazione del Progetto Strategico Data – Center. 8. Definire politiche di rafforzamento della sicurezza delle reti, volte alla lotta agli attacchi cibernetici, mediante la costituzione di un CERT (Computer Emergency Response Team). Fonte: Agenda Digitale Italiana, 2012 30 È importante notare come gli obiettivi dell’Agenda Digitale Italiana comprendano sia interventi infrastrutturali, sia lo stimolo allo sviluppo di applicazioni e servizi che di fatto sono la ragion d’essere delle reti a banda larga e ultralarga, come è il caso dell’eCommerce, dell’eGovernment, del Cloud Computing ecc. In questo modo tutti i soggetti che partecipano alla vita economica e sociale del Paese (le aziende, gli individui, la Pubblica Amministrazione) sono coinvolti come beneficiari e attori delle azioni previste dall’Agenda, e quindi responsabilizzati a concorrere al suo successo. A fianco di questi interventi, a livello di sistema Paese si registrano iniziative locali, spesso caratterizzate dalla collaborazione tra soggetti pubblici e privati, volti a colmare il digital divide in specifici insediamenti, sia abitativi che industriali. È il caso delle partnership realizzate tra soggetti pubblici locali (ad es. i Comuni) e operatori di telecomunicazioni per intervenire su situazioni giudicate critiche in termini di copertura a banda larga. In questi casi l’operatore di telecomunicazioni, valutati gli investimenti necessari per portare i servizi a banda larga o ultralarga ritenuti necessari, tende però ad intervenire solo in presenza di una domanda di tali servizi ritenuta sufficiente a giustificare il suo impegno (numero minimo di contratti garantiti) e comunque chiede ai soggetti pubblici locali una serie di facilitazioni per le proprie attività di infrastrutturazione (concessione di asset pubblici –es. cavidotti, pali ecc.- semplificazioni burocratiche ecc.) Per quanto molti soggetti territoriali si stiano attivando in questa direzione, comprese le associazioni di categoria, le Camere di Commercio ecc., è chiaro che un approccio di questo tipo richiede uno sforzo non indifferente ad entrambe le parti coinvolte (soggetti locali e operatori di telecomunicazioni) sia in termini di conoscenza puntuale del territorio che di relazione e concertazione per individuare le aree in digital divide. richiesto dall’operatore. Tutto ciò significa investimenti, tempi non brevi e soprattutto incertezza del risultato finale (qualora la domanda richiesta non si concretizzasse). Come sarà esaminato meglio più avanti, il ricorso a servizi satellitari a banda larga prescinde da tali problematiche, in quanto non richiede investimenti di infrastrutturazione e quindi prescinde da una domanda “minima garantita” e/o dalla concessione di asset pubblici e/o da semplificazioni burocratiche, rendendo tempi e modi della chiusura del digital divide molto più snelli ed efficaci. Oltre ovviamente allo sforzo economico richiesto all’operatore e alla necessità di garantire il livello di domanda di servizi a banda larga e ultralarga (numero di contratti) 31 APPLICAZIONI A VALORE AGGIUNTO ABILITATE DALLA BANDA LARGA 32 La banda larga è il fattore discriminante per l’utilizzo di Internet: in sua assenza le prestazioni della rete in fatto di velocità e latenza non permettono l’accesso alla maggior parte dei servizi e delle applicazioni online, posta elettronica inclusa. Se ciò vale per l’utenza domestica, a maggior ragione lo è per il business, dai professionisti alle grandi aziende, la cui attività viene gravemente danneggiata dal decadimento delle prestazioni di rete in assenza di banda larga. Il ventaglio delle applicazioni abilitate dalla banda larga, in ambito business e consumer, è praticamente infinito. Ovviamente l’esperienza con ciascuna di esse varia in funzione della banda effettivamente disponibile. Tecnologie per la banda larga e applicazioni abilitate Fibra Ottica 111101010111101001 1010111010001010000010001000011 1101010111101001001 ADSL2+/VDSL 1111010101111010010010001001011101001001101010 0101011101000101000 001111101010111101001001000100101 xDSL “evolute” 0100010000111110101011110100100100010010111010 ADSL base 01000100001111101010111101001001000100101110100100110101010 010101110100010100000100010000111110101011110100100100010010111010010011 0011111010101111010010010001001011101001001101 010101110100010100000100010000111110101011110100100100010010111010010011010101010010 0011111010101111010 01010111010001010000010001000011111010101111010010010001001 01000100001111101010111101001001 0011111010101111010010010001001011101001001101 01010111010001010000010001000011 01000100001111101010111101001001 1111010101111010010 (1 – 2Mb/s) (6 – 16Mb/s) (25 – 50Mb/s) (50 – 100Mb/s) (100–250Mb/s) > 250Mb/s • Mail • Videoconf. • Telepresenza • Alta Definizione • Streaming multiplo • Navig. Internet • WebConferencing • Hosting Remoto • Cloud Computing • Doc Sharing • eCommerce • Collaborative working • 3D applications • Realtà aumentata • Piena Virtual Collaboration 3D (voce in tempo reale e olografie 3D) • Audio conf (base) • Video Collaboration • RemoteStorage • Cloud • Altri servizi ancora da ideare!!! • Prime applicazioni Cloud Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 33 Alla base di tutto vi sono le applicazioni più tradizionali, nate in un contesto a “banda stretta” e che quindi richiedono un utilizzo ridotto di banda: la posta elettronica, la navigazione tradizionale su Internet, l’audio conferenza. Appena ci si sposta nell’area delle applicazioni interattive e multimediali l’esigenza di banda cresce però rapidamente: per servizi quali la videoconferenza, la collaborazione su web, il commercio elettronico e le forme più semplici di Cloud Computing. Le prestazioni necessarie per un utilizzo soddisfacente di tali applicazioni si collocano immediatamente nel range 6-16Mbps. Dalle stime presentate nel capitolo precedente sulla penetrazione di servizi >2Mbps se ne deduce che solo una percentuale compresa tra il 59% (popolazione che può accedere a servizi a 8Mbps) e il 15% (popolazione coperta da servizi a 20Mbps) degli italiani può quindi utilizzare efficientemente queste soluzioni. Ad essere penalizzate non sono solo le aziende: per quanto nel loro 34 caso i danni derivanti dalla scarsità della banda a disposizione siano maggiori in quanto ad essere limitato è l’uso che essi fanno dell’ICT a supporto del loro business, anche in ambito consumer le prestazioni di rete contano sempre di più sull’esperienza dell’utente. Innanzi tutto perché alcune delle applicazioni utilizzate in ambito business si replicano, anche se su scala ridotta, a livello individuale (ad es. nel caso dell’eBanking). In secondo luogo perché gli individui rappresentano in alcuni casi (ad es. nell’eCommerce) la controparte delle aziende che offrono tali applicazioni e quindi ne sperimentano gli stessi disservizi. Ma oltre a ciò, una parte dei servizi che iniziano ad affacciarsi sul mercato, in particolare nell’area dell’intrattenimento (es. smart TV, alta definizione, in prospettiva 3D ecc.) richiedono necessariamente collegamenti altamente performanti, di fatto amcora quasi inesistenti nel nostro Paese. Per quanto l’adozione o meno di applicazioni a valore aggiunto dipenda anche (e in alcuni casi principalmente) da gap culturali e comportamentali (ad esempio la diffusione di mezzi di pagamento elettronici nel caso dell’eCommerce) è un fatto che il nostro Paese è ancora gravemente in ritardo rispetto al resto dell’Europa (anche in prospettiva dell’Agenda Digitale Europea) nell’adozione di servizi a valore aggiunto abilitati dalla banda larga. Ma al di là delle singole applicazioni, l’esigenza di banda discende anche da un fattore quantitativo, dato dal diffondersi di un numero sempre maggiore di terminali sia su rete fissa (a cominciare dalle già citate smart TV) che mobile (tablet e smartphone), che rischiano di “intasare” le infrastrutture di rete esistenti quando non siano sufficientemente performanti. La banda larga è quindi l’abilitatore del futuro delle comunicazioni sia a livello economico, sia a livello sociale: la sua scarsità non è accettabile in un paese realmente moderno e sviluppato. Avanzamento obiettivi eCommerce Agenda Digitale Europea (cittadini) 80%70% 60%50% 40%30% 20%10%0% UK SE DK NL LU DE acquistano online all’estero FI acquistano online FR MT Cittadini che utilizzano eCommerce Fonte Eurostat. Indagine sull’uso dell’ICT nelle famiglie e tra gli individui: percentuale di individui tra 16 e 74 anni che hanno ordinato beni o servizi per uso privato nell’ultimo anno e che hanno ordinato da venditori online in altri paesi UE. Le linee verticali rappresentano gli obiettivi. AT BE IE EU27 SK SI CZ PL ES HU CY EE LV PT GR LT IT BG Fonte: Digital Agenda Scoreboard, UE Commission, Giugno 2012 RO 35 0% 10% 20%30%40% 50%60% PL DE IE AT CZ SE Avanzamento obiettivi eCommerce Agenda Digitale Europea (PMI) DK BE FI NL IT LU UK MT ES FR HU acquisti online SI vendite online SK EU27 IV eCommerce nelle PMI Fonte: Eurostat. Indagine sull’uso dell’ICT e del commercio elettronico nelle Aziende. Aziende con 10-249 dipendenti che hanno acquistato/ venduto online più dell’1% del loro fatturato nel 2010. Le linee verticali rappresentano gli obiettivi. PT EE IT RO EL CY BG Fonte: Digital Agenda Scoreboard, UE Commission, Giugno 2012 36 LA BANDA LARGA COME STRUMENTO DI BUSINESS Più volte in questo documento è stato sottolineato che la banda larga non è solo un fattore tecnologico ma concorre a definire la competitività e il successo delle aziende che vi fanno ricorso. Un modo per quantificarne l’impatto Impatto dell’ICT sulle performance delle PMI Crescita del fatturato Tasso di crescita annuale CAGR 2008-2009 E-commerce SI fatturato NO 0,3% SI % del fatturato più del 2% meno del 2% più del 2% % di Full Time Equiv più del 5% Fonte: McKinsey, 2011 5,3% fatturato 9,8% 0,3% esportazioni 5,3% 2,3% fatturato 1,3% meno del 5% 0,7% più del 5% esportazioni meno del 5% % del fatturato totale 2,4% meno del 2% Personale assegnato alle tecnologie web Esportazioni nette 5,9% esportazioni NO Investimenti in tecnologie web è quello adottato da uno studio di McKinsey su un campione di oltre 450 PMI italiane, da cui si evince che le aziende più “ICT intensive” sono anche quelle che presentano i migliori risultati dal punto di vista delle performance aziendali. 3,0% 2,4% 37 Più in dettaglio, dai risultati dell’analisi emerge che le aziende che più investono in ICT (in particolare nelle infrastrutture web based e quindi collegate direttamente alla banda larga) e nelle sue principali applicazioni (eCommerce), e/o si dotano di strutture interne adeguatamente dimensionate, nella media riportano risultati di ordini di grandezza superiori alle aziende che invece sono più restie ad investire in questa direzione. Ad esempio, le aziende del campione che hanno sviluppato applicazioni di eCommerce nel triennio analizzato (2008-2010) hanno sperimentato una crescita media annua del fatturato del 5,9% contro un modestissimo 0,3% di chi non ha seguito questa strada. Questo divario è ancora più sensibile se si considera gli investimenti in tecnologie web come percentuale del fatturato dell’azienda: quando questo rapporto è superiore al 2%, la crescita media annua del fatturato sfiora il 10% contro lo 0,3% di chi non arriva a questa soglia. L’ICT e la banda larga non sono però solo fattori di sviluppo del business: essi impattano sull’azienda nel suo 38 complesso, rappresentando un elemento fondamentale di efficienza, razionalizzazione e contenimento dei costi. Di seguito vengono riportati alcuni esempi di servizi e applicazioni innovative abilitate dalla banda larga, che concorrono alla competitività e quindi al successo delle aziende che vi fanno ricorso. La piramide dei servizi di Cloud Computing La banda larga impatta immediatamente a livello delle infrastrutture ICT permettendo, grazie ai nuovi modelli detti di “Cloud Computing”, di ottimizzare e razionalizzare le infrastrutture IT aziendali, abbassando nel contempo le soglie all’ingresso per l’uso di tali tecnologie rendendole accessibili ad una base di aziende più ampia che in passato, in particolare professionisti, micro imprese e PMI. Le caratteristiche delle reti di accesso di nuova generazione, con velocità molto elevate e tempi di latenza alla trasmissione e ricezione delle informazioni molto bassi, consentono modelli di Information Technology per le aziende, soprattutto quelle medie e piccole, basati sui principi della virtualizzazione. In altri termini è conveniente dotarsi di accessi a banda larga e acquisire i servizi di Information Technology (sia hardware che software) rinunciando ai propri data center ed andando ad utilizzare i servizi software acquisendoli da software implementati in data center industriali e specializzati di terze parti. Il vantaggio di questo modello è che Fonte: Italtel, 2011 Cloud Computing Apps Saas - Software as a Service Piattaforma Paas - Platform as a Service Infrastruttura Foundation la spesa informatica cresce solo se cresce il business dell’azienda e la disponibilità dei servizi e dei dati è elevatissima. Questo modello di servizio IT prende il nome di “Software as a Services (SaaS)” e le infrastrutture IT che erogano tali servizi sono parte di quello che viene identificato come “Cloud Computing”, che comprende anche i modelli “Platform as a Service” (PaaS) e “Infrastructure as a Service” (IaaS). Questo modello comincia ad essere interessante anche per le grandi aziende, quando queste avviano servizi e/o prodotti molto innovativi che, inizialmente, non è conveniente caricare con costi infrastrutturali e software di rilievo. Al di là delle definizioni dei servizi, un elemento chiave del modello applicazioni, servizi database, middleware, piattaforme di sviluppo Iaas - Infrastructure as a service server, storage, reti Virtualizzazione, Provisioning, Sicurezza, Portale, Billing di Cloud Computing è l’elemento infrastrutturale abilitante, sia a livello di risorse IT (capacità di calcolo) che ancora di più a livello di rete geografica. Non è pensabile che il modello del Cloud possa diffondersi senza il supporto di collegamenti in grado di garantire performance adeguate tra l’utente (grande organizzazione o PMI) e le risorse che utilizza “as a service”, sia a livello di velocità trasmissiva che di sicurezza, affidabilità e continuità del servizio. In mancanza di un’infrastruttura abilitante di questo tipo verrebbero a mancare i presupposti prestazionali che sono alla base del passaggio crescente a piattaforme IT virtualizzate e condivise, che non possono tollerare un decadimento della qualità dell’accesso alle risorse IT remotizzate. 39 eCommerce e Web 2.0 Lo sviluppo del commercio elettronico è uno degli obiettivi chiave dello sviluppo digitale del prossimo futuro, tanto da essere incluso sia negli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea che di quella italiana. Come è stato detto poco sopra, il nostro Paese è ancora lontano dagli obiettivi europei, che prevedono che 1/3 delle PMI di ciascun Paese membro acquisti e venda online per un controvalore equivalente ad almeno l’1% del fatturato. Questo ritardo è molto grave innanzi tutto perché di fatto inibisce una delle possibili leve della ripresa economica, ovvero vendere sui i mercati esteri per compensare la caduta della domanda sul mercato interno, una possibilità che è sempre più strettamente legata ai canali online e che gli altri paesi dell’Unione sfruttano più intensamente di noi. Dall’altro lato, il ricorso contenuto agli acquisti online riduce i benefici potenziali in termini di efficienza dei processi di acquisto e di contenimento dei costi aziendali. 40 A limitare l’adozione di eCommerce e eProcurement tra le aziende italiane concorrono sicuramente fattori non tecnologici, quali ad esempio una cultura manageriale ancora scettica nei confronti dei benefici dell’ICT sul business, incertezze sulle normative che si applicano alle transazioni online, l’elevata frammentazione della catena del trasporto ecc. La disponibilità diffusa di banda larga è però a sua volta un fattore abilitante lo sviluppo di queste applicazioni, in quanto è solo da un’”esperienza” ottima a livello di interazione online tra chi vende e chi acquista che le resistenze psicologiche e culturali sopra accennate possono essere superate. E un’esperienza ottimale a livello di applicazioni interattive e transazionali non può prescindere dalla disponibilità e dalla qualità della banda a disposizione di chi vende e di chi acquista, azienda o individuo che sia. Un’altra tendenza in corso nel mondo business è l’ingresso delle aziende nell’universo dei social networks, visti non più come un contesto unicamente ludico e individuale ma come piattaforme attraverso le quali fare business, tenere contatti, farsi conoscere o addirittura fare recruiting. Secondo una recente indagine di Between, una quota significativa delle aziende italiane ritiene che l’essere presenti sui principali motori di ricerca è lo strumento che meglio può supportare la propria strategia di comunicazione, al di fuori della pubblicità tradizionale, Questa potenziale evoluzione verso strumenti web 2.0 deve però essere supportata, oltre che da un’adeguata strategia di gestione dei diversi media, anche e soprattutto dalla disponibilità di banda adeguata per garantire l’esperienza “accattivante” che l’uso dei social networks richiede, anche in termini di velocità dell’interazione tra i soggetti coinvolti. Senza dimenticare che una quota crescente di contenuti che le aziende associano alla presenza su questi networks sono video (si pensi ad esempio al canale YouTube) la cui fruizione richiede assolutamente un’elevata ampiezza di banda. Penetrazione sito web e eCommerce tra SOHO e SME 50% Sito Web 40% 37% 39% 6% 10% 2010 2011 SoHo: 38% SME: 74% 30% 20% 10% 0% 2009 eCommerce SoHo: 9% SME: 22% base: totale delle imprese Valutazione sull’applicabilità dei canali pubblicitari alla propria azienda Fonte: Between, Osservatorio Banda Larga Obiettivo Ultrabroadband, 2012 Pubblicità attraverso Google e altri siti Volantinaggio Facebook Un account su Linkedin Un account su Twitter 38% 34% 14% 25% SME 17% SoHo 23% 32% 20% 26% 19% base: totale delle imprese (M+A d’accordo) 0%20% 40% 41 Telepresence e Unified Communication and Collaboration Le reti a banda larga permettono di svolgere numerose tipologie di attività in posti di lavoro decentrati rispetto alla sede aziendale, con ambienti di lavoro multi-aziendali in cui i lavoratori potranno agire per la maggior parte del tempo minimizzando gli spostamenti con benefici per la mobilità e per il contenimento dell’inquinamento ad essa associato. Un approccio simile vale per la gestione di gruppi di lavoro intra aziendali localizzati su più sedi, che grazie alle applicazioni di Unified Communication and Collaboration potranno interagire da remoto senza vedere compromessa la qualità della relazione con gli altri appartenenti al team di lavoro e quindi la qualità dell’output finale. Questo trend è oggi particolarmente vero per le aziende multinazionali che negli ultimi anni stanno dotandosi di sistemi di Telepresenza, ossia videoconferenza ad alta definizione, che richiedono flussi a qualità garantita nell’ordine di alcuni Mbps per ogni schermo di cui è dotata una sala, in modo da minimizzare gli 42 spostamenti e nello stesso tempo incrementare i contatti tra le varie sedi. Il costo di tali nuovi sistemi sta rapidamente scendendo rendendo possibile l’adozione molto più distribuita: alberghi e centri congressi stanno dotando i propri spazi attrezzati per sale riunioni con tali dispositivi e anche le aziende di media dimensione stanno facendo lo stesso. Benefici ancora maggiori si otterranno quando le aziende e la PA daranno ai propri dipendenti la possibilità di lavorare da casa tramite collegamenti ad alta velocità ed alta affidabilità quali quelli delle reti a banda ultra larga. In questo caso il dipendente può lavorare da casa interagendo con i sistemi aziendali con i colleghi e i clienti sia in voce che in video grazie alle prestazioni di collaborazione via web garantite dalla banda larga. Applicazioni abilitate dalla banda larga nella P. A. Gli obiettivi dell’”Amministrazione Digitale” tendono a semplificare il rapporto tra imprese e PA e tra cittadini e PA affidando tutte le transazioni, sia informative che dispositive, alla rete ed evitando che imprese e cittadini per interagire con la PA abbiano a disposizione il solo, dispendioso, canale “fisico”: lo sportello. L’obiettivo è di realizzare flussi informativi e interattivi con le applicazioni e banche dati della PA in modo da snellire le relazioni tra le parti coinvolte, semplificare le richieste da parte dei cittadini e delle imprese, garantire tempi certi di espletamento delle transazioni. Per molte delle transazioni la rete a banda larga, e in prospettiva ultralarga, è il presupposto per accedere a questi servizi. Ciò è particolarmente vero quando si tratta di inviare/scambiare immagini di grandi dimensioni e/o ad elevata risoluzione. È il caso ad esempio della telemedicina (teleconsulto a distanza, invio di immagini ad altissima definizione ecc.) o dello scambio in rete di informazioni grafiche relative a richieste (DIA) ristrutturazioni o edificazioni di nuovi stabili corredate da documentazione fotografica, e in prospettiva entrare in contatto per spiegazioni e delucidazioni con i funzionari in videoconferenza ad alta definizione analizzando le stesse immagini e gli stessi grafici. Un altro esempio riguarda le applicazioni di “democrazia partecipativa” con le quali, ad esempio, si chiede ai cittadini di cooperare con la PA (soprattutto locale) per documentare con video, con foto ecc. possibili elementi critici nelle città e nei quartieri con richieste e proposte di soluzione. A livello più alto, il punto di arrivo di questa categoria di applicazioni, se adeguatamente supportate a livello di prestazioni di rete e sicurezza, è la partecipazione con canali dedicati ai lavori del Parlamento e delle Commissioni, la possibilità di stabilire link diretti con i leader politici fino al voto digitale. Di seguito vengono descritte alcune delle principali applicazioni in ambito Pubblico legate alla diffusione della banda larga. 43 Scuola Digitale e Formazione Professionale continua e-Learning Sanità Digitale e Telemedicina La disponibilità diffusa di accessi a banda larga e a banda ultra larga permette un grado di automazione molto più avanzato di quello odierno ed un grado di utilizzo delle attuali risorse del Sistema Sanitario Nazionale più ottimizzato a beneficio di un sensibile contenimento della spesa e, nel contempo, di un miglioramento della qualità del servizio misurabile, ad esempio, nella riduzione dei tempi di attesa di accesso alle cure. Viene reso possibile, inoltre, il collegamento di strumenti diagnostici remoti rispetto agli ospedali, ampliando così sensibilmente le casistiche di assistenza a domicilio e riservando sempre di più i ricoveri ai casi realmente importanti e necessitanti di interventi diretti (Telemedicina, Teleassistenza e Teleconsulto). La maggior parte delle applicazioni per la Sanità Digitale richiedono la diffusione della banda larga, in attesa dei collegamenti a banda ultralarga. Le applicazioni più innovative di Telemedicina, Teleassistenza e Teleconsulto richiedono infatti collegamenti molto veloci e soprattutto affidabili in modo da consentire il trasferimento sicuro e immediato delle informazioni diagnostiche e di monitoraggio e la connessione video ad alta definizione con medici e specialisti per il contatto virtuale con il paziente. L’evoluzione del sistema scolastico in senso digitale è un passaggio fondamentale per costruire la società del futuro, garantendo a chi si sta formando ora tutti gli strumenti necessari per governare il bagaglio di conoscenze che sarà richiesto per essere competitivi sul mercato del lavoro (e quindi indirettamente per garantire la competitività del sistema economico che queste risorse umane utilizzerà). Tra gli obiettivi più importanti della scuola digitale troviamo: • connettere le scuole di ogni ordine e grado, per supportare ed abilitare sia la diffusione dei PC come strumento a disposizione di ciascuno studente sia la didattica arricchita da contenuti scaricati in tempo reale dalla rete; • abilitare la didattica digitale con strumentazioni evolute quali le Lavagne Interattive Multimediali (LIM) e l’uso di biblioteche digitali di supporti didattici; • sviluppare il progetto di interazione digitale tra famiglia e scuola sia per le più semplici interazioni amministrative 44 (iscrizione, pagamento tasse scolastiche, visualizzazione del registro di classe relativo ai propri figli, autorizzazioni, presa visione delle pagelle elettroniche), sia per una maggiore partecipazione ed interazione dei genitori con i docenti (videocomunicazioni) ed ai consigli di classe con presenza sia fisica che virtuale in modo da incentivare la partecipazione; • assicurare la partecipazione alle lezioni ed alla vita scolastica anche agli studenti che per periodi limitati o più lunghi sono costretti al ricovero ospedaliero (iniziative “smart inclusion”) o a degenze presso le proprie abitazioni. Al focus sulle attività scolastiche si affianca poi l’attenzione alla formazione professionale, anche in prospettiva “lifelong education”, sia al fine di tenere costantemente aggiornate le competenze professionali dei lavoratori che di riqualificare le categorie di lavoratori più “deboli” attraverso l’accesso all’uso degli strumenti ICT. L’importanza del tema è tale che nell’Agenda Digitale Italiana un percorso di lavoro è interamente dedicato alle “Competenze Digitali”, che comprende obiettivi quali: • Estendere il modello della scuola digitale (banda larga per la didattica nelle scuole; cloud per la didattica; trasformare gli ambienti di apprendimento; contenuti digitali e libri di testo /adozioni; formazione degli insegnanti in ambiente di blended e-learning; LIM – e-book; e-participation...); dell’inclusione fino alla formazione nelle categorie professionali, stimolando sia l’uso dell’ICT in questi contesti che la conoscenza dell’ICT, propedeutica ad una sua diffusa adozione a supporto delle attività scolastiche e formative. • Affrontare il problema dell’inclusione sociale (diversamente abili, stranieri, minori ristretti, ospedalizzati, anziani...) anche attraverso soluzioni di telelavoro; • Promuovere l’uso delle ICT nei vari settori professionali, del mondo del lavoro pubblico e privato, per garantire la riqualificazione e la formazione professionale continua; • Sostenere attraverso campagne di comunicazione istituzionale l’utilizzo delle tecnologie e la promozione delle conoscenze. Come si vede, si spazia dall’ambiente scolastico al tema 45 Giustizia e Sicurezza Digitali Per quanto riguarda la Giustizia il focus è sulla necessità di abbreviare radicalmente i tempi dei vari gradi di giudizio pur mantenendo intatta o incrementando la profondità degli atti e della documentazione istruttoria a beneficio della qualità del giudizio. Le principali azioni che possono accompagnare lo sviluppo della rete sono: • la razionalizzazione, evoluzione e messa in sicurezza delle infrastrutture ICT della Giustizia; • la trasmissione telematica degli avvisi di reato, le notifiche telematiche nel processo civile, la registrazione digitale degli atti giudiziari; • l’accesso on line a tutti i procedimenti e le sentenze, la produzione e fornitura dei certificati giudiziali digitali. 46 Risulta evidente l’incremento delle esigenze di connettività e di sicurezza per tutti i soggetti del mondo della Giustizia, compresi gli studi legali secondo le varie dimensioni. Per quanto riguarda la sicurezza, le infrastrutture di rete a banda larga e ultra larga faranno da supporto dell’azione delle forze di Pubblica Sicurezza, considerata la situazione peculiare del nostro Paese, sia per la presenza di alcune aree endemicamente a rischio ove risulta difficile fronteggiare con mezzi ordinari l’azione della malavita organizzata, sia per la ricchezza del patrimonio artistico e culturale da salvaguardare, a beneficio anche di una decisa crescita del flusso turistico. APPLICAZIONI A BANDA LARGA IN AMBITO CONSUMER 0% 10%20%30% 40%50%60%70%80%90% 100% SE NL DK LU FI UK BE DE AT Fonte: Digital Agenda Scoreboard, UE Commission, Giugno 2012 Se in ambito business la banda larga è una determinante della competitività delle aziende, nel mondo consumer essa può essere considerata come un fattore sempre più importante di qualità della vita. FR EE SK IE EU27 È quindi preoccupante constatare il ritardo che, anche in ambito individuale, il nostro paese ha accumulato nell’adozione di Internet (e di riflesso della banda larga). Sempre secondo la Digital Agenda Scoreboard pubblicata dalla Commissione Europea a giugno 2012, l’Italia è infatti ancora agli ultimi posti in quanto a utilizzo regolare di Internet da parte dei suoi cittadini. HU LV MT SI CZ ES LT PL CY PT % di utenti regolari di Internet e di non utenti per paese UE IT GR BG utenti regolari di internet non usano mai internet RO 100% 90%80%70% 60%50%40%30%20%10% 0% 47 Streaming video Nella classifica UE, l’Italia è al quart’ultimo posto in termini di utenti regolari di Internet e ancora ben lontana dal raggiungere gli obiettivi fissati dall’Agenda Digitale Europea (utilizzo regolare di Internet da parte del 75% della popolazione). Per quanto riguarda invece i comportamenti degli italiani collegati a Internet, nelle famiglie la banda larga su rete fissa è utilizzata innanzi tutto per applicazioni multimediali (streaming video, condividere foto ecc.), per connettersi ai social networks (che a loro volta sempre più spesso sono associati al caricamento e alla fruizione di contenuti multimediali) e per applicazioni di instant messaging e chat. Per la natura stessa di queste applicazioni è evidente la rilevanza che collegamenti a banda larga realmente performanti hanno nell’esperienza e quindi nella soddisfazione degli utenti consumer. In più, una via per fare crescere l’adozione di servizi a valore aggiunto quali l’eBanking e l’eCommerce (ad oggi ancora relativamente poco utilizzati) è di garantire un’elevata qualità delle interazione sottesa alle 48 Social network Fonte: Between, 2011 98% 92% 85% 83% 80% Condivisione foto/video Instant messaging/chat Applicazioni utilizzate dalle famiglie con banda larga su rete fissa 54% eBanking 33% News 41% Peer to peer 40% eCommerce Voip operazioni che vengono gestite con queste applicazioni, un obiettivo irraggiungibile senza collegamenti a banda larga. Dato questo profilo di utilizzo dei servizi online, la sensibilità alla qualità dei collegamenti è molto elevata anche tra le famiglie che già utilizzano la banda larga: per 2/3 circa di esse, infatti, la lentezza dei collegamenti è il principale problema percepito nell’uso di internet e più del 50% riferisce questa criticità espressamente alla fruizione di contenuti audio e video. Principali problemi riscontrati nell’utilizzo di Internet 65% Lentezza della navigazione Problemi nell’invio di documentivoluminosi In questo contesto non stupisce che la maggior parte delle famiglie esprima un atteggiamento estremamente positivo rispetto allo sviluppo dell’offerta di servizi a banda ultra larga, che permetteranno di incrementare ulteriormente la soddisfazione per i servizi che più spesso utilizzano in rete. 62% Difficoltà nella condivisione di contenuti con altri utenti 57% Difficoltà di accesso ad alcuni siti 56% Scarsa qualità contenuti audiovideo 51% Valutazione sullo sviluppo di servizi di rete a banda ultra larga Anche in Italia servono queste reti ultra veloci 77% Non vedo l’ora che siano disponibili anche in Italia 64% Sarà finalmente possibile avere la stessa velocità in download e upload Servono solo nelle grandi città Non ci sono servizi che ne hanno realmente bisogno I tempi non sono ancora maturi Fonte: Between, 2011 58% 25% 24% 20% 49 Il “fattore banda” è quindi di fondamentale importanza anche per le famiglie e gli individui: per quanto la loro sensibilità non derivi da elementi dil business, e quindi da valutazioni sui ritorni economici delle applicazioni che utilizzano, la tipologia di servizi più popolari nel contesto consumer rende questo cluster altrettanto sensibile alla qualità dei collegamenti che utilizzano. Una tendenza che si inserisce nel filone dei servizi di entertainment online, che abbiamo visto essere le applicazioni più diffuse tra le famiglie con collegamenti a banda larga, è la diffusione di servizi e devices televisivi sempre più performanti: dalle televisione ad alta definizione, e in prospettiva a 3D, alle cosiddette “connected (o smart) TV”. La disponibilità di reti a banda larga permette la diffusione della TV ad alta definizione (sia attuale che futura) e soprattutto l’interattività, con la partecipazione dello spettatore in modo attivo e configura uno scenario nel quale allo spettatore verrà data la possibilità di usufruire di molti canali ad alta definizione con una qualità impensabile sulle 50 reti via radio. La diffusione della televisione trasmessa su reti a banda larga porta inoltre alcuni vantaggi a livello infrastrutturale molto rilevanti, in quanto questi servizi daranno la possibilità di ricevere un segnale televisivo di qualità anche nelle posizioni meno favorevoli dal punto di vista della ricezione radio. IL RUOLO DEL SATELLITE NELLA RIDUZIONE DEL DIGITAL DIVIDE E NELLO SVILUPPO DELL’ECONOMIA DIGITALE 51 52 Nei capitoli precedenti di questo documento si è messo in evidenza quanto sia importante, addirittura fondamentale per lo sviluppo sia economico che sociale del nostro Paese, e per non perdere contatto con il resto del mondo più sviluppato, garantire a tutti, cittadini, aziende e Pubblica Amministrazione, l’accesso a Internet a banda larga e alle applicazioni che grazie a esso possono essere gestite. infrastrutturazione del territorio, e quindi investimenti difficilmente giustificabili economicamente e/o lo sviluppo di progetti concertati tra amministratori locali e ISP o operatori di telecomunicazioni tradizionali. Si è però anche evidenziato come nel nostro Paese, nonostante una diffusione apparentemente molto capillare della banda larga a 2Mbps, rimangano numerose zone “buie”, ovvero non coperte dal servizio. La frammentazione territoriale di queste aree in digital divide, unita alle caratteristiche insediative non attrattive che le caratterizzano (per la morfologia del territorio, per la numerosità della popolazione, per la scarsa presenza di attività economiche, per le caratteristiche della popolazione residente), rendono incerti i tempi di un recupero di queste zone alla banda larga, se ciò deve avvenire unicamente attraverso tecnologie, fisse e wireless, che richiedono attività di Sotto questo aspetto, il satellite può dare un contributo determinante alla soluzione del digital divide, sia in termini di investimenti richiesti, che di tempi di attuazione che di prestazioni offerte e costi del servizio. La chiusura del digital divide non è però un’opzione lasciata alla libera scelta e iniziativa dei singoli soggetti coinvolti: è una necessità inderogabile per il Paese. I LIMITI DELLE TECNOLOGIE NON SATELLITARI Copertura banda larga con tecnologie fisse e mobili (almeno 2Mbps) 4% • 4.500 nodi di rete da connettere 10100011111101010100100010001010001001101010001001001000100100101010101000101111010101101 01111101101111101011010101110100100101000111111010101001000100010100010011101010001001001 00010010010101010100010111101010110101111101101111101011010101110100100101000111111010101 00100010001010001001101010001001001000100100101010101000101111010101101011111011011111010 1101010111010010010100011111101010100100010001010001001 1010100010010010001001001010101010 00101111010101101011111011011111010110101011101001001010001111110101010010001000101000100 11010100010010010001001001010101010001011110101011010111110110111110101101010111010010010 Le tecnologie per offrire 10001111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111101010110101 11110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001101010001001001000 10100011111101010100100010001010001001101010001001001000100100101010101000101111010101101011111011011111010 10010010101010100010111101010110101111101101111101011010101110100100101000111111010101001 servizi a banda larga 11010101110100100101000111111010101001000100010100010011101010001001001000100100101010101000101111010101101 00010001010001001110101000100100100010010010101010100010111101010110101111101101111101011 01111101101111101011010101110100100101000111111010101001000100010100010011010100010010010001001001010101010 sono numerose, e tutte 01010111010010010100011111101010100100010001010001001 10101000100100100010010010101010100 001011110101011010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 1010100010010010 01011110101011010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 00100100101010101000101111010101101011111011011111010110101011101001001010001111110101010010001000101000100 disponibili nel nostro 10101000100100100010010010101010100010111101010110101111101101111101011010101110100100101 11010100010010010001001001010101010001011110101011010111110110111110101101010111010010010100011111101010100 00011111101010100100010001010001001 101010001001001000100100101010101000101 10101000100100 Paese. Il loro10001000101000100110101000100100100010010010101010100010111101010110101111101101111101011010101110100100101 utilizzo 10001001001010101010001011110101011010111110110111110101011010111110110111110101101010111 0001111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111101010110101111101101111101011 congiunto, tuttavia, non è 01001001010001111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111101 01010111010010010100011111101010100100010001010001001110101000100100100010010010101010100010111101010110101 11110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 10101000100100100010010010101010100 sufficiente per annullare il 01011010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001101010001 00100100010010010101010100010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010 01011110101011010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 10101000100100100 digital divide. 001010001001 10101000100100100010010010101010100010111101010110101111101101111101011010101 0100100101010101000101111010101101011111011011111010110101011101001001010001111110101010010001000101000100 11010010010100011111101010100100010001010001001 101010001001001000100100101010101000101111 1 101010001001001000100100101010101000101111010101101011111011011111010101101011111011011111010110101011101 01010110101111101101111101010110101111101101111101011010101110100100101000111111010101001 Come è già 00100101000111111010101001000100010100010011010100010010010001001001010101010001011110101011010111110110111 stato esposto, 00010001010001001101010001001001000100100101010101000101111010101101011111011011111010110 11010110101011101001001010001111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111101010 11010111110110111110101100100110101000100100100010010010101010100010111101010110110111110101101010111010010 le aree scoperte rimangono10101110100100101000111111010101001000100010100010011010100010010010001001001010101010001 01111101011111011011111010110111111011011111010110101011101001001010001111110101010010001 010100011111101010100100010001010001001 1010100010010010001001001010101010001011110101011010111110110111110 molto numerose, anche 00010100010011010100010010010001001001010101010001011110101011010111110110111110101101010 101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 1010100010010010001001001010101010001011110101011 11101001001010001111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111 01011111011011111010101101011111011011111010110101011101001001010001111110101010010001000101000100110101000 se complessivamente 110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 10101000100100100010 1001001000100100101010101000101111010101101011111011011111010110101011101001001010001111110101010010001000 01001010101010001011110101011010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100 riguardano “solo” il 4% 10100010011010100010010010001001001010101010001011111011011111010110101011101001001010001111110101010010001 010001010001001 10101000100100100010010010101010100010111101010110101111101101111101010110 0001010001001 101010001001001000100100101010101000101111010101101011111011011111010110101011101001001010001 della popolazione. 10111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001101010001001001 1111101010100100010001010001001 101010001001001000100100101010101000101111010101101011111011011111010101101 00010010010101010100010111101010110101111101101111101011010101110100100101000111111010101 01111101101111101011010101110100100101000111111010101001000100010100010011010100010010010001001001010101010 00100010001010001001101010001001001000100100101010101000101111101011111011011111010110111 0010111101010110101111101101111101011010101110100100101000111111010101001000100010100010011010100010010010 11101101111101011010101110100100101000111111010101001000100010100010011010100010010010001 00100100101010101000101111101011111011011111010110111111011011111010110101011101001001010001111110101010010 00100101010101000101111010101101011111011011111010110101011101001001010001111110101010010 00100010100010011010100010010010001001001010101010001011110101011010111110110111110101101010111010010010100 00100010100010011010100010010010001001001010101010001011111011011111010110101011101001001 01111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111110110111110101101010111010010010 0100011111101010100100010001010001001 1010100010010010001001001010101010001011110101011010 100011111101010100100010001010001001 1010100010010010001001001010101010001011110101011010111110110111110101 111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 10101000100100100 101010111010010010100011111101010100100010001010001001 1010100010010010001001001010101010001011110101011010 01001001010101010001011110101011010111110110111110101011010111110110111110101101010111010 1111101101111101010110101111101101111101011010101110100100101000111111010101001000100010100010011010100010 01001010001111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111101010 01001000100100101010101000101111010101101011111011011111010110101011101001001010001111110101010010001000101 11010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001101010001001 00010011010100010010010001001001010101010001011111010111110110111110101101111110110111110101101010111010010 00100010010010101010100010111110101111101101111101011011111101101111101011010101110100100 01010001111110101010010001000101000100110101000100100100010010010101010100010111101010110101111101101111101 101000111111010101001000100010100010011010100010010010001001001010010010010 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010100010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 1010100010010010001001001 010101010001011110101011010111110110111110101101010111010010010100011111101010100100010001010001001 1010100 • Ca. 500 comuni totalmente privi di copertura a banda larga 96% • 4000 comuni con una situazione di parziale copertura almeno 2 Mbps 53 Livello di diffusione limitato (soprattutto per uso professionale) medio VDSL 2 elevato 120 Mbps 100 Impatto della distanza sulle prestazioni delle tecnologie di rete fissa a banda larga VDSL 80 60 40 ADSL 2+ 0 20 0 54 ADSL 0,5 1 2 3 4 5 Per quanto estremamente diffuse e consolidate, queste tecnologie non sono sempre la soluzione migliore per una soluzione rapida e cost effective al problema del digital divide. distanza tra l’utente da collegare e la centrale alla quale è attestata la linea a banda larga, e che questo decadimento delle prestazioni riguarda tutte le principali tecnologie di rete fissa. Innanzi tutto c’ è un problema tecnologico legato alle caratteristiche delle zone in digital divide e alle prestazioni delle reti a banda larga terrestri: è risaputo, infatti che queste ultime tendono a decadere significativamente all’aumentare della Se per le tecnologie che consentono la maggiore ampiezza di banda (VDSL) il peggioramento nelle prestazioni avviene già entro il raggio di un chilometro dalla centrale cui sono attestati i relativi collegamenti, per le tecnologie più diffuse (ADSL 6 Km e ADSL2+) la distanza massima che consente di fruire di prestazioni realmente a banda larga è maggiore rispetto al caso precedente, ma comunque non permette di coprire tutti i casi di digital divide, molto spesso riferiti a contesti territoriali molto distanti rispetto alle reti degli operatori di telecomunicazioni e/o morfologicamente poco adatti alla copertura a banda larga in rete fissa. Costo delle reti FTTx per abitazione raggiunta per tipologia di insediamento (Francia) Fonte: Eutelsat analysis Association des Règions de France 7 6 5 4 3 2 Recenti analisi 1 dimostrano come il costo dell’infrastrutturazione in fibra del territorio cresca di alcuni 0 ordini di grandezza man mano che ci si allontana dalle aree urbane. Ad esempio, nel caso della Francia, per raggiungere in fibra il 10-20% della popolazione più disperso e remotizzato può costare 10-20 volte in più rispetto alle aree più densamente popolate. x 18 Costo di realizzazione per abitazione, k€ A maggior ragione questi vincoli di contesto valgono per le reti in fibra: come si è detto, la posa di fibra ottica in aree pubbliche richiede infatti opere civili (scavi, pose pozzetti, palificazioni ecc.) particolarmente onerose e ciò fa sì che questa tecnologia sia circoscritta alle aree più densamente popolate ed economicamente più sviluppate. x 10 x 1,5 0% 10%20%30%40% 50%60%70% 80%90%100% Popolazione cumulativa URBANA SUBURBANA Elevata densità abitativa RURALE REMOTA Aree a maggior dispersione Dispersione della popolazione 55 Standard WiFi e prestazioni (velocità, copertura) Standard WIFI velocità massima teorica Portata Banda di frequenza 802.11 b 11 Mbps 140 m 2,4 GHz 802.11 a 54 Mbps 120 m 5 GHz 802.11 g 54 Mbps 120 m 2,4 GHz 802.11 n 600 Mbps 250 m 2,4 e 5 GHz Un discorso parzialmente simile vale per le reti wireless. Anche in questo caso i vincoli sono sia economici che tecnologici. Nel primo caso i problemi possono paradossalmente sorgere proprio per lo sviluppo atteso delle reti mobili di quarta generazione (LTE) che dovranno, tra l’altro, garantire la diffusione dei servizi di Mobile Internet e l’incremento delle prestazioni attualmente disponibili. Gli investimenti che gli operatori mobili dovranno sostenere per implementare queste nuove reti inevitabilmente dreneranno risorse allo sviluppo delle reti mobili delle generazioni precedenti (oltre che allo sviluppo della banda ultralarga su rete fissa, nel caso degli operatori integrati) e ciò potrà impedire o limitare lo sviluppo di servizi a banda larga mobili nelle aree attualmente 56 non servite che sono anche, tranne casi particolari, quelle meno redditizie dal punto di vista della domanda potenziale. Nel caso delle reti wireless (WiFiWLAN, WiMAX) il problema è invece anche tecnologico. Come è stato descritto nel primo capitolo di questo documento, infatti, le reti WLAN sono soggette a limitazioni per ciò che riguarda le potenze dei trasmettitori per ridurre la possibilità di interferenze con altri apparati simili e di conseguenza le coperture vanno da qualche decina a poche centinaia di metri e possono diminuire, sia per la presenza di ostruzioni sia per effetto di disturbi dovuti a fenomeni trasmissivi o di interferenze causate in alcuni casi dall’installazione di nuovi punti di accesso radio. Nel caso del WiFi le prestazioni variano in funzione degli standard adottati, sia in termini di velocità nominale che di copertura del servizio. Nel caso delle reti WiMAX, l’effettivo utilizzo di tali soluzioni dipende dalla disponibilità di adeguate porzioni di spettro radio. Inoltre, come in tutti i sistemi radio, va tenuto conto che la banda complessiva resa disponibile da una singola antenna deve essere condivisa fra tutti gli utenti attivi coperti dall’antenna stessa, e ciò comporta limitazioni nella velocità di trasmissione massima per il singolo utente. I SERVIZI KA-SAT PER ABBATTERE IL DIGITAL DIVIDE Copertura KaSAT Eutelsat-Skylogic 100% Fonte: Eutelsat- Skylogic, 2012 copertura effettiva Copertura su tutta Europa e parte del bacino del Mediterraneo Con il satellite il problema della copertura del territorio è risolto alla fonte: in particolare nel caso del satellite KA-SAT la sua “impronta” copre infatti sia l’Europa che i principali paesi del bacino del Mediterraneo e quindi raggiunge già oggi il 100% della popolazione italiana con servizi di accesso a Internet a banda larga fino a 18Mbps. Ciò permette di annullare il digital divide su tutto il territorio italiano senza attendere l’intervento degli operatori di telecomunicazioni fisse e mobili e senza richiedere investimenti infrastrutturali di sorta, ovunque si trovino le aree non raggiunte dalla banda larga. 57 Il contributo del satellite alla copertura del digital divide (copertura di rete fissa e mobile ad almeno 2Mbps) Il servizio satellitare, infatti, non richiede alcuna infrastruttura “terrestre” se non l’installazione della parabola e i collegamenti alle reti degli operatori di telecomunicazioni e ISP nazionali e internazionali gestiti attraverso i “teleporti” distribuiti sul territorio coperto dal segnale satellitare. Nel caso del satellite KA-SAT di Eutelsat, come si è anticipato nel primo capitolo, i teleporti sono 10, dei quali ben tre localizzati in Italia, a Torino, Scanzano e Udine. 58 Copertura di rete fissa Copertura di rete wireless Copertura solo SAT Localizzazione dei teleporti KA-SAT Helsinki 101111011 001010110 011101011 0010110 101010100 Cork 1010001 Berlin Rambouillet Torino Udine Arganda Athens Cyprus Il punto di forza del satellite non è però solo nella velocità del deployment del servizio sul territorio: grazie alla tecnologia KA-SAT, infatti, sia le prestazioni del servizio di connettività a Internet (fino a 18Mbps in download e 6Mbps in upload), che i prezzi ad essi associati, sono assolutamente competitivi rispetto alle principali offerte a banda larga non satellitari fonte: Eutelsat Scanzano presenti sul mercato italiano. Ricorrere al satellite non è più un’opzione per pochi, caratterizzati da esigenze “estreme” (di copertura del servizio in aree delocalizzate, di continuità del servizio ecc.), ma una possibilità per tutti, sia nel mercato residenziale che tra le aziende, anche di piccole dimensioni. 59 L’OFFERTA SATELLITARE A BANDA LARGA DI EUTELSATSKYLOGIC Eutelsat Communications è uno dei leader mondiali nei servizi satellitari con 30 anni di attività nel business satellitare, 27 satelliti in orbita (cui se ne stanno per aggiungere altri 7), particolarmente ben posizionati per coprire i paesi Europei, il Medio Oriente, l’Africa, l’Asia centrale e per fornire connettività verso il continente americano. Nel concreto, l’offerta satellitare KA-SAT è gestita da Eutelsat attraverso la controllata Skylogic, basata a Torino e responsabile delle attività commerciali e operative per tutti i paesi coperti dal segnale del satellite. In Italia l’offerta dei servizi di Skylogic è veicolata attraverso una rete di partner qualificati distribuiti sull’intero territorio nazionale, in modo da creare una catena completa di operatori in grado di gestire endto-end il servizio, dalla piattaforma satellitare fino all’installazione e alla manutenzione degli apparati in casa dell’utente. 60 L’approccio end-to-end per la gestione del servizio KA-SAT Operatore satellitare Operatore Broadband Società europea leader nei servizi satellitari, gestisce il satellite KA-SAT Consociata di Eutelsat Cliente per i servizi broadband affiliate, gestisce le vendite di Tooway™, le attività di engineering e le network operations Channel Partners Service providers e distributori Installatore Cliente B2B2C L’ampiezza del portafoglio di offerta dei servizi Skylogic/KA-SAT ToowayTM Consumer / SOHO Professional data network Aziende e Istituzioni B2B Il portafoglio dell’offerta ruota attorno alla famiglia di servizi “Tooway” che comprende una gamma di servizi di connettività in grado di affrontare le esigenze di tutti i principali segmenti di clientela, dalla famiglia alla grande impresa, agli enti della PA, sia per ciò che riguarda l’accesso a Internet a banda larga che per i servizi televisivi. Satellite News Gathering Agenzie media - Aziende Broadcasting TV nazionali e locali Aziende Fonte Eutelsat - Skylogic, 2012 61 Per ciascun segmento di clientela, l’offerta Tooway è ritagliata per offrire le prestazioni più adatte per l’utilizzo di Internet a banda larga. Si va infatti da collegamenti “base” da 2Mbps in download e 1Mbps in upload, indirizzata principalmente al mercato consumer, fino ai collegamenti progettati ad hoc per le reti dati dei grandi utenti che possono arrivare sino a 18Mbps in download e 6Mbps in upload. In mezzo a questi estremi, Tooway offre una serie di alternative, differenziate sia per l’ampiezza massima di banda disponibile che per la qualità del servizio, progettate per coprire le esigenze di tutte le fasce utenti. Al di là della famiglia di servizi Tooway, l’offerta Skylogic comprende anche collegamenti ancora più performanti che possono giungere siano a velocità di 50Mbps in download e 20Mbps in upload. Al di là delle prestazioni massime in termini di banda disponibile, un altro elemento qualificante l’offerta Eutelsat-Skylogic è l’adozione di una “fair access policy” in virtù della quale non vengono più definite limitazioni nell’uso della banda in funzione del consumo in un determinato periodo di tempo, ma solo nel caso di congestione dell’accesso (“soft traffic sharing”). Data però la capacità di ciascun “fascio” (500Mbps) e la dispersione territoriale degli utenti connessi, la probabilità di sperimentare una congestione del traffico molto limitata e quindi la possibilità di una riduzione della banda imposta dal sistema è di fatto molto remota. La gamma di servizi Tooway OFFERTE TOOWAY ToowayTM ToowayTM 12 18 ToowayTM 18 Max 2 8 Max Download 2 Mbps 8 Mbps 12 Mbps 18 Mbps 18 Mbps Max Upload 1 Mbps 2 Mbps 4 Mbps 6 Mbps 6 Mbps ToowayTM ToowayTM Fonte Skylogic, 2012 62 COMPANY PROFILE EUTELSAT Eutelsat è un operatore leader nel mercato satellitare, con capacità commercializzata su 27 satelliti che forniscono servizi fissi e mobili per le telecomunicazioni a tutta l’Europa, oltre che al Medio Oriente, l’Africa, molte parti dell’Asia e delle Americhe. In cifre, Eutelsat è il terzo operatore satellitare mondiale e il numero 1 in Europa, Africa e Medio Oriente. Detiene una quota di mercato mondiale del 14% e del 32,6% in Europa occidentale, centrale ed orientale e in Russia (fonte: Euroconsult 2010). Eutelsat raggiunge più di 200 milioni di abitazioni attraverso servizi televisivi satellitari e via cavo, e nell’anno fiscale 2010/2011 ha fatturato più di 1,2 miliardi di Euro, in crescita del 4,6% rispetto all’esercizio precedente. La sede è a Parigi e lavorano nella società più di 700 persone di 30 nazionalità. Eutelsat nasce nel 1977 sotto forma di organizzazione internazionale europea e si dota di uno statuto permanente nel 1985. Il primo satellite è lanciato nel 1983: da allora, ne sono stati lanciati oltre 35 in orbita geostazionaria. Nel 1985 Eutelsat diventa il primo operatore satellitare a trasportare in formato digitale in tutta l’Europa occidentale le dorsali della teleselezione telefonica internazionale. Eutelsat è stato il primo operatore satellitare a trasmettere i canali televisivi nella diffusione diretta via satellite, grazie alla posizione premium dei satelliti HOT BIRD™ lanciati a metà degli anni 90 per permettere un’offerta televisiva di centinaia di canali dalla stessa posizione orbitale. Alla fine del 2005 la società entra con successo in borsa, quotata su listino Euronext di Parigi. I suoi satelliti ad oggi sono utilizzati per trasmettere 4.000 canali televisivi e 1.100 stazioni radio. Ai servizi di broadcasting si affiancano servizi per reti aziendali, servizi di posizionamento e comunicazioni mobili, connettività alla dorsale Internet e accesso in banda larga per le applicazioni terrestri, marittime e aeree. 63 COMPANY PROFILE SKYLOGIC Skylogic è la società consociata di Eutelsat specializzata nella banda larga. Leader europeo nei servizi di comunicazione satellitare a banda larga dedicati alle imprese, alla pubblica amministrazione e ai privati. Skylogic ha sede a Torino con filiali commerciali in diversi paesi europei quali Germania, Inghilterra, Francia, Spagna, Grecia, Polonia e Turchia Le reti satellitari Skylogic sono interconnesse con la fibra ottica dei maggiori operatori del settore e garantiscono collegamenti in Europa, bacino del Mediterraneo, Medio Oriente, Nord Africa e Americhe. I due teleporti Skylogic – SkyPark a Torino e Skylogic Mediterraneo nei pressi di Cagliari – sono tra le più grandi piattaforme al mondo dedicate ai servizi via satellite e sono supportate da un team altamente specializzato che garantisce 24 ore su 24 l’assegnazione della banda, il controllo dell’intera rete e la qualità del servizio. Skylogic fornisce connettività satellitare flessibile e personalizzata per le imprese e la pubblica amministrazione. Grazie alla 64 capacità all’avanguardia della flotta di Eutelsat, potenziata dal satellite KA-SAT, Skylogic fornisce servizi a banda larga con performanti velocità di upload/download e una trasmissione dei dati sicura e affidabile, a prescindere dalla localizzazione geografica degli utenti. La gamma di soluzioni proposta da Skylogic attraverso i suoi distributori certificati, comprende un’offerta completa di progetti “chiavi in mano” adattabili sia per il cliente business che per l’utente finale. L’infrastruttura KA-SAT in pillole SCHEDA TECNICA SATELLITE KA-SAT Il segmento terrestre di KA-SAT Helsinki Cork Berlin Rambouillet Udine KA-SAT è un satellite per servizi di telecomunicazioni ad altissima velocità di proprietà di Eutelsat. Torino Arganda Il satellite fornisce servizi di accesso a Internet a banda larga in Europa e nel Mediterraneo. È posizionato a 9° Est su un’orbita geostazionaria. Il satellite è equipaggiato con quattro antenne multi-feed, un sistema evoluto di puntamento, e un ripetitore ad elevata efficienza. Palermo Athens Larnaca • 10 gateways in Europa • Connesso ai principali PoP europei e backbone Internet Satellite: 82 fasci in banda Ka. Frequenze riutilizzate 20 volte È configurato con 82 fasci, il che ne fa il più avanzato satellite multi-spot attualmente in orbita. 10 Gateways in tutta Europa 82 Ka-band fasci di 250km di diametro Più di 70 Gbps Capacità totale Ogni fascio è associato ad un transponder a 237MHz che consente di raggiungere un throughput di 475Mbps per ciascun fascio. 55 Paesi coperti in Europa e nel bacino del mediterraneo 350 M€ Investimento di Eutelsat nel satellite KASAT satellite e nel segmento di terra 9° Est Posizione orbitale, localizzato vicino al satellite Eutelsat HOT BIRD™ TV (13 Est) 31 Maggio 2011 Lancio dei servizi attraverso l’infrastruttura KA-SAT 16 anni La vita utile di KA-SAT Fonte: Eutelsat-Skylogic, 2012 65 METODOLOGIA PER L’INDIVIDUAZIONE DELLE AREE IN DIGITAL DIVIDE Between nell’ambito del progetto Osservatorio Banda Larga – Obiettivo Utrabroadband ha messo a punto un algoritmo matematico per il calcolo delle coperture di rete fissa e rete mobile. Le fonti informative di infrastruttura vengono incrociate a livello di sezione censuaria con i database ISTAT delle imprese e della popolazione per avere un link diretto con il territorio. Il modello si basa sulla ripartizione dell’Italia in sezioni censuarie, per un totale di circa 382.000 zone censuarie ripartite sugli 8.098 comuni italiani: le zone censuarie risultano di dimensioni (kmq) più ridotte nelle aree più densamente popolate, più estese nelle aree a bassa densità di popolazione. Mediante l’algoritmo messo a punto ciascuna sezione censuaria viene “valorizzata” a seconda della disponibilità o meno della banda larga. Per quanto riguarda la rete fissa ogni zona censuaria viene associata alla propria centrale fissa di riferimento (Area di Centrale) o all’eventuale concentratore (UCR). L’associazione sezione censuaria – apparato 66 di rete viene fatta sulla base di un algoritmo di prossimità che garantisce un’elevata affidabilità del dato. Mediante la conoscenza della tipologia di allestimento della centrale/UCR di riferimento (ADSL light, ADSL full, ADSL 2+), è possibile valorizzare in modo puntuale la sezione censuaria con la corrispettiva disponibilità di banda nominale. Le analisi si estendono anche a valutare le effettive prestazioni erogabili nella sezione censuaria (grazie alla distanza baricentrica dalla centrale di riferimento) ed eventuali problematiche relative a linee lunghe. L’algoritmo per valutare il livello di copertura della rete mobile e le sue prestazioni è più semplificato rispetto a quello di rete fissa e si basa sulle informazioni che gli operatori mobili mettono a disposizione sui loro siti web. L’informazione viene sempre elaborata a livello comunale. I valori di copertura mobile sono arricchiti anche dai dati di copertura Hiperlan/ WiFi che l’Osservatorio Banda Larga raccoglie con cadenza trimestrale da un panel di circa 160 Wireless Internet Service Provider (WISP). GLOSSARIO 3G Servizio di telefonia mobile di terza generazione con alte velocità per il servizio dati, con accesso continuo e maggiore capacità per i servizi voce. Le velocità sono significativamente superiori ala generazione precedente e permettono la visione di video in pieno movimento, l’accesso ad alta velocità a Internet e la videoconferenza. UMTS e CDMA2000 sono standard della tecnologia 3G 4G Tecnologie e standard di quarta generazione per la telefonia mobile. La velocità di trasmissione dati è fino a 10 volte più alta dello standard 3G. L’obiettivo è il progressivo passaggio delle reti mobili da reti 2G e 3G verso il protocollo IP e l’integrazione nella Next Generation Network Accesso disaggregato [o unbundling of the local loop] Possibilità da parte di altri operatori di accedere alla rete telefonica pubblica fissa dell’operatore storico per poter fornire servizi a banda larga e vocali Access point [Punto di Accesso] Dispositivo che riceve e invia un segnale radio e che permette all’utente mobile di collegarsi a una rete senza fili (wireless) Antenna parabolica Si intende un’antenna ad apertura dotata di specchio parabolico, chiamato riflettore, e può essere utilizzata sia in trasmissione che in ricezione Banda larga [Broadband o BB] Collegamento a una rete di telecomunicazioni, tipicamente Internet, che permette di trasmettere contemporaneamente diverse forme di informazioni (voce, dati, immagini, video) a una velocità superiore a quella consentita da un modem collegato alle tradizionali linee telefoniche (analogiche o digitali) Banda Ka (K-above) E’ una porzione della banda K della banda delle microonde dello spettro elettromagnetico. La Banda Ka si trova approssimativamente dai 18 ai 40 GHz. La banda 20/30 GHz è adoperata nelle comunicazioni satellitari 67 Banda Ku E’ usata principalmente per i satelliti televisivi Backbone Parte della rete di telecomunicazioni che sopporta il traffico più intenso e da cui si estendono le diramazioni della rete necessarie a servire le aree locali. Bluetooth Sistema di trasmissione dati a onde radio per brevi distanza Cella [radio] Elemento unitario di una rete radio cellulare usata per la telefonia mobile Copertura lorda [rete fissa] Misura della copertura (rapporto percentuale tra popolazione servita e popolazione telefonica) che prende in considerazione tutti gli utenti attestati su centrali attrezzate per fornire un determinato servizio xDSL Copertura netta [rete fissa] Misura della copertura (rapporto percentuale tra popolazione servita e popolazione telefonica) che prende in considerazione solo gli utenti che, non essendo interessati da problematiche tecniche in rete di accesso (lunghezza dei doppini, apparati, etc.), possono effettivamente accedere ad un determinato servizio xDSL Digital Divide Disuguaglianze nell’accesso e nell’utilizzo delle tecnologie della cosiddetta “società dell’informazione”. Divario, disparità, disuguaglianza digitale significano difficoltà di usufruire di tecnologie che utilizzano una codifica dei dati di tipo digitale rispetto a un altro tipo di codifica precedente, quella analogica Digital Inclusion Facoltà data a persone, aziende, enti o istituzioni di accedere alle tecnologie digitali (uso di computer, Internet, etc). Viene agevolata da azioni e comportamenti di persone, aziende, istituzioni (per esempio educazione e formazione per l’utilizzo di computer, creazione di infrastrutture da parte degli operatori, contributi pubblici, etc.) DSL o xDSL [Digital Subscriber Line] Tecnologia che, attraverso un modem, utilizza il normale doppino in rame e trasforma la linea telefonica tradizionale in un collegamento digitale ad alta velocità per il trasferimento di dati in modalità simmetrica o asimmetrica DSLAM [Digital Subscriber Line Linea Digitale di Accesso Multiplata: linea di accesso multipla telefono/Internet che consente un collegamento ad alta prestazione di velocità alla dorsale Internet Access Multiplexer] attraverso tecniche multiple 68 Doppino [telefonico o in rame] Coppia di fili di rame (generalmente bianco e rosso) usato per trasmettere il segnale telefonico. Collega l’armadio di distribuzione alla sede d’utente Download Azione di scaricare o prelevare dalla rete dei dati (per es. un file da un sito Web) Downstream Velocità di trasferimento dei dati in ricezione dal server al client EDGE [Enhanced Data rates for Evoluzione dello standard GPRS per il trasferimento dati sulla rete cellulare GSM che consente maggiori velocità di trasferimento dei dati (circa 5 volte superiore al GSM Evolution] GPRS) E- Government Processo di informatizzazione della Pubblica Amministrazione che consente di trattare la documentazione e di gestire i procedimenti con sistemi digitali utilizzando le tecnologie ICT FAS [Fondo Aree Sottoutilizzate] Strumento di finanziamento delle politiche di sviluppo per le aree sottoutilizzate del Paese Fibra ottica [o fibra] Cavo realizzato con una fibra di vetro attraverso la quale viene trasmesso un segnale luminoso FTTx [Fiber To The …] Qualsiasi architettura di rete che usa collegamenti in fibra ottica. Le soluzioni si differenziano per il punto della rete in cui arriva la connessione in fibra rispetto al cliente finale (armadio di distribuzione, edificio, unità immobiliare) FTTC [Fiber To The Cabinet] Architettura di rete in cui la fibra arriva fino all’apparato (armadio di distribuzione) posto sul marciapiede, da cui partono i collegamenti in rame verso il cliente FTTB [Fiber To The Building Architettura di rete in cui la fibra arriva fino alla base dell’edificio da collegare, mentre il cablaggio verticale resta in rame FTTH [Fiber To The Home] Architettura di rete in cui la fibra arriva fino alla sede del cliente (abitazione, negozio, etc) Hz, MHz, GHz [Hertz, Megahertz, Gigahertz] Unità di misura della frequenza Hiperlan [HIgh PErformance Radio LAN] Connessione in banda larga tramite ponti radio HSPA [High Speed Packet Access] Famiglia di protocolli per la telefonia mobile che estendono e migliorano le prestazioni dell’UMTS, aumentandone la velocità di trasmissione. Ne fanno parte l’HSDPA e l’HSUPA HSDPA [High Speed Downlink Packet Access] Protocollo introdotto nello standard UMTS che aumenta la velocità in download fino a 14,4/28,8 Mbit/s HSUPA [High Speed Uplink Packet Access] Protocollo introdotto nello standard UMTS che aumenta la velocità in upload fino a 5,76 Mbit/s 69 70 KA-SAT E’ un satellite per telecomunicazioni a banda larga di proprietà di Eutelsat ICT [Information and Communications Technology] Insieme delle tecnologie utilizzate per l’informazione e la comunicazione Internet Rete dati più conosciuta al mondo basata sul protocollo TCP/IP IP [Internet Protocol] Insieme dei protocolli/regole di trasmissione usati per l’interscambio di dati su Internet IPTV [Internet Protocol Television] Contenuti televisivi diffusi in Internet mediante utilizzo del protocollo IP IRU [Indefeasible Right of Use] Diritto di utilizzazione pluriennale di una infrastruttura in fibra ottica già esistente, tipicamente realizzata e posseduta da un operatore di telecomunicazioni ISP [Internet Service Provider] Operatore che offre servizi di accesso a Internet e altri servizi correlati (es. posta elettronica ecc.) IT [Information Technology Tecnologia utilizzata nella gestione e nel trattamento dell’informazione (apparecchi digitali, programmi,…) LAN [Local Area Network Tipologia di rete informatica contraddistinta da un’estensione territoriale non superiore a qualche chilometro LTE [Long Term Evolution] Nuova generazione per i sistemi di accesso mobile a larga banda. Si colloca in posizione intermedia fra gli attuali standard 3G (come l’UMTS) e quelli di quarta generazione (4G) ancora in fase di sviluppo Modem Dispositivo utilizzato per la conversione del segnale da un formato digitale a un formato analogico e viceversa per la rice-trasmissione tra PC e rete di trasmissione MPLS [Multi Protocol Label Switching] Tecnologia per reti IP che permette di instradare flussi di traffico multiprotocollo tra nodo di origine e nodo di destinazione tramite l’utilizzo di identificativi (label) tra coppie di router NGN [Next Generation Network] Rete d’accesso di nuova generazione, basata sulla fibra ottica e in grado di abilitare servizi d’accesso a banda larga ultra larga Posta Elettronica Certificata [PEC] Strumento che permette di dare a un messaggio di posta elettronica lo stesso valore di una raccomandata con avviso di ricezione tradizionale PIL [Prodotto Interno Lordo] Valore complessivo dei beni e servizi prodotti all’interno di un Paese in un certo intervallo di tempo (solitamente l’anno) e destinati a usi finali (consumi finali, investimenti, esportazioni nette) PON [Passive Optical Network] Rete ottica, priva di elementi attivi nel percorso da Sorgente a destinazione, utilizzata di solito in configurazioni punto-multipunto Protocollo Insieme delle regole e dei formati dei messaggi che due elaboratori devono adottare per lo scambio dei messaggi, file o per accedere alla rete SIM [Subscriber Identity Module] Smart card denominata SIM card che contiene un microprocessore che consente di accedere a determinati servizi come telefonare con un cellulare, pagare con una carta di credito, etc UMTS [Universal Mobile Telecommunication System] Standard delle comunicazioni mobili di terza generazione. È un sistema di trasmissione a larga banda in cui i dati viaggiano su una larghezza di banda dell’ordine di 2Mbit/s al secondo garantendo comunicazioni più rapide, qualità migliore e transito di contenuti multimediali Upload Invio di un file (o più genericamente di un flusso di dati) da un PC a un sistema remoto attraverso una rete informatica Upstream Velocità in invio dal client utilizzato al server cui si è collegati VoIP [Voice over IP] Tecnologia che consente di effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet (o altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP) Wi-Fi [Wireless Fidelity] Acronimo che indica dispositivi che possono collegarsi a reti locali senza fili (WLAN) WiMAX [Worldwide Interoperability for Microwave Access] Tecnologia che consente l’accesso senza fili a reti di telecomunicazioni a banda larga su lunghe distanze Wireless Trasmissione senza fili WLAN [Wireless LAN] Rete locale senza fili che sfrutta la tecnologia wireless 71 pubblicazione realizzata per Skylogic Between SpA - Milano hanno collaborato per Skylogic: Achille de Tommaso, Stefano Festa, Giulia Ambrogi progetto grafico e illustrazioni: Giovanna Baderna - Milano stampa: C&M print s.a.s. - Vignate (Mi) stampato: settembre 2012 www.skylogic.it 72 SpA da: