Radiotelevisione svizzera // Missione servizio pubblico

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Radiotelevisione svizzera // Missione servizio pubblico
Radiotelevisione svizzera
CH–6903 Lugano
RSI.ch, [email protected]
Radiotelevisione
svizzera //
Missione servizio
pubblico
Radiotelevisione
svizzera //
Missione servizio
pubblico
Raccontare, raccontarsi
Raccontare un’azienda grande e articolata come la RSI in poche decine di pagine; offrire
una panoramica utile per orientarsi fra studi e palinsesti, fra uffici e dipartimenti, senza
cadere nella tentazione dell’elenco; accennare alla complessità della struttura istituzionale evitando lunghe e noiose descrizioni; mostrare le forti implicazioni sociali, economiche,
culturali delle attività di una radiotelevisione quotidianamente ispirata al rispetto per
i cittadini. Sono questi gli obiettivi principali della pubblicazione che avete fra le mani.
Il 2010, periodo cui questo ritratto fa riferimento, è stato un anno chiave nella transizione
della RSI (e dell’intera SRG SSR) verso il panorama sempre più movimentato e sempre
meno definibile della multimedialità. Ci è sembrato dunque il momento giusto per proporre, nelle pagine che seguono e attraverso il punto di vista di un’azienda di servizio
pubblico, una chiave di lettura utile e concreta delle trasformazioni in corso nell’universo
dei media e della comunicazione.
Basterà un primo sguardo per accorgersi che non si tratta del solito stampato aziendale.
Abbiamo voluto evitare le secche dei tecnicismi per privilegiare un’impostazione dinamica, vivace, colorata, in modo da dare, con la maggiore immediatezza e leggibilità possibile,
e quasi nella forma dell’istantanea, un quadro esaustivo della nostra azienda in quello che
è probabilmente il momento di più intensa trasformazione, a tutti i livelli, nella sua storia
lunga ormai ben otto decenni.
Dino Balestra
Direttore RSI
Pubblico
Ambienti
professionali,
economici e
associazionismo
Istituzioni
educative,
culturali,
sociali
e politiche
Fornitori
di beni
e servizi
Risorse umane
SRG SSR
Ambiente
CORSI
Stampa
Concorrenti
Questa pubblicazione descrive il rapporto fra
la RSI e il Paese, dedicando un’attenzione
particolare all’impatto del suo operato sulla
società, sulla cultura e sull’economia. È rivolta alla collettività in generale e più direttamente alle persone e agli ambienti che con la
RSI dialogano o che in qualche modo sono influenzati dalla sua attività. I principali stakeholders esterni all’azienda sono il pubblico, i
fornitori di servizi, i concorrenti, gli ambienti
professionali, economici e l’associazionismo,
le istituzioni educative, culturali, sociali e politiche, la stampa e l’ambiente, mentre i principali stakeholders interni sono il personale,
la CORSI e la SRG SSR.
La prima parte della pubblicazione illustra come, tramite la totalità della sua offerta, la RSI
adempia il mandato di servizio pubblico. Una
scelta di programmi rappresentativi è usata come spunto per un discorso trasversale sulle tematiche promosse e sostenute dalla RSI, che ne
definiscono il ruolo, stabilito nella Concessione
SSR, di promotrice dello sviluppo culturale e sociale della società in cui opera.
Nella seconda parte è presentata una panoramica del “dietro le quinte” di un’azienda dinamica, capace di proporre un’offerta di programmi
radiotelevisivi e multimediali grazie ai cambiamenti radicali in atto a tutti i livelli. La RSI lavora
per restare un’azienda all’avanguardia, proiettata verso l’alta definizione e verso processi interni
interamente digitalizzati e integrati, che possano
massimizzare le potenzialità della rivoluzione organizzativa che prende il nome di Convergenza,
nata per rispondere alle nuove esigenze di consumo di un pubblico sempre più frammentato.
Per la stesura di questa pubblicazione sono stati
utilizzati dati e studi aziendali interni, ma anche
rapporti di istituti di ricerca indipendenti. In particolare, è stato determinante far capo al Bilancio sociale RTSI 2003, ai Bilanci d’utilità SRG SSR
2003 e 2006, nonché al Rapporto di gestione
2009 della SRG SSR. Missione servizio pubblico
prende in esame l’anno 2010, ma anche se le cifre e gli esempi menzionati perdono di attualità
con il passare del tempo, resta evidente il significato sociale delle attività della RSI e il suo ruolo
di servizio pubblico.
Una nota formale: laddove siano stati usati termini di genere maschile, per semplificare e per
non appesantire la lettura, tali termini sono da
leggersi anche al femminile. Infine, un particolare
ringraziamento: a tutti i collaboratori che, con
grande pazienza e impegno, hanno contribuito a
realizzare questa pubblicazione.
Camilla Contarini
09 /
25 /
47 /
63 /
71 /
Ripensare e ripensarsi
Spettatore, visitatore, cittadino
Coltivare nuove idee e antiche certezze
Cambiare il mondo, una sfida quotidiana
dietro le quinte
1 1 / La prospettiva elvetica
Telegiornale e radiogiornale
Swissness
Mondo Svizzera
Il pluralismo
26 / Il pubblico della RSI
Un pubblico italofono
Il Prime Time, chiave del palinsesto tv
Caratteristiche del palinsesto radiofonico
Il pubblico anziano
64 / Sostegno all’ambiente
Liberalauto
Promozione della sostenibilità
Eco–mobilità aziendale
Un’azienda attenta alla questione ambientale
72 / La strategia RSI
Linee guida RSI
Strategia
12 / Informazione globale
Modem
Rete Uno
L’approfondimento
L’indagine
31 / Il pubblico tv
Attenti a quei due
Telecontrol nel 2010
I dati 2010
La concorrenza, budget a confronto
48 / L’offerta multimediale
RSI.ch
RSI online e la legge
Il flusso dell’informazione 24/7
La valorizzazione dei contenuti
Mobile
Podcast
14 / Dialogo e dibattito
Patti Chiari
I numeri di Patti Chiari
Vicini al pubblico
Una comunità virtuale
Dibattito pubblico
LA 1
34 / Il pubblico radio
Parzialmente scremato
Quando si dice l’eccellenza
Frontaliers
Radiocontrol
Oltre il 70% del pubblico potenziale
16 / Valutare la qualità
Baobab
Controllo interno della qualità
Studio di qualità su Baobab
Studio di qualità su Il giardino di Albert
Rete Tre
19 / Voglia di sapere
A colazione con Peo
La tv dei ragazzi
A spasso per la rete
RSI e la scuola
Non si finisce mai d’imparare a cura di
Comunicazione RSI
Stefania Verzasconi, Comano-Besso
RSI.ch, [email protected]
copyright 201 1
RSI Radiotelevisione svizzera
21 / Caro sport
Mondiali Sudafrica
Numeri mondiali per la RSI
Passione sportiva
Business Unit Sport
LA 2
Menu sportivo
Web sport
37 / Made in RSI vs. made in anywhere else
Serie televisive e fidelizzazione
L’intrattenimento è un servizio pubblico
Produzione propria vs. produzioni d’acquisto
Il mercato dei programmi televisivi
I diversi tipi di intrattenimento
41 / Immersione regionale
Voci del Grigioni italiano
Radiotelevisione on the road
L’attualità regionale
La Radio delle regioni
Linguaggio, abito del pensiero
42 / La musica, i concerti, la piazza
Dal palco degli studi radio
La cultura alla RSI
Estival
Le quattro stagioni di Estival
Un premio inatteso
45 / Le visite alla RSI
Percorso interattivo
Visitare gli studi della RSI
Durante una visita si può scoprire che...
52 / Musica e letteratura
Reteduecinque
Rete Due
Musicalmente RSI
Radio musicali
Il potere di un libro, libri al potere
I diritti d’autore
55 / Scampoli di mondo
Storie
Il potere del racconto, racconti al potere
50 sfaccettature possibili
L’analisi della nostra realtà
56 / Sostegno al cinema
Sinestesia
Pacte de l’audiovisuel
Cinema fra programmi e festival
I successi delle produzioni sostenute dalla RSI nel 2010
59 / La valorizzazione delle Teche
Le Teche RSI
Uso quotidiano di un patrimonio storico
Fuori dall’archivio
Forma e contenuto
ScuolaVisione
RSI, voce e specchio del nostro territorio
60 / L’Orchestra della Svizzera italiana
In Prima fila per la musica
2010: l’OSI e il suo pubblico
1935–2010: storia di una radio e della sua orchestra
OSI tecnologica
Il salvataggio dell’OSI
Il Coro della Radiotelevisione svizzera e i Barocchisti
66 / La solidarietà
Insieme
Pieno accesso alle trasmissioni televisive
Catena della solidarietà
Il braccio umanitario della SRG SSR
75 / La verifica della qualità
Management della qualità
Verifica della qualità
I rapporti con la stampa
CORSI
Formazione
79 / Progetti e riorganizzazione
Convergenza ed efficienza
Organizzazione della SRG SSR
I rapporti tra RSI e SRG SSR
84 / Responsabilità economica
La chiave di riparto
Le tasse di ricezione
Questioni finanziarie
Profilo economico-finanziario della RSI
I rapporti con i fornitori di beni e servizi
Flussi monetari generati dalla RSI nella Svizzera italiana
88 / Le risorse umane
Il Contratto collettivo di lavoro
Sondaggio tra il personale 2009
Struttura demografica e organico RSI
I costi del personale
Le pari opportunità
La sicurezza e la protezione della salute sul posto di lavoro
92 / Sviluppo tecnologico e multimediale
La distribuzione dei programmi
L’alta definizione e il tutto digitale
CSN, un’unica piattaforma informatica per tutti
Un’azienda multimediale
09 /
RIPENSARE E RIPENSARSI // In un’agenda fatta di impegni e doveri quotidiani, relazioni sociali e divertimento, la radio, la televisione e internet si inseriscono come una voce
in grado di raccontare il mondo vicino e quello lontano. Novità, aggiornamenti, scoperte
e opinioni – dalla propria città così come dall’intero globo – entrano giorno dopo giorno
nella vita delle persone. Ogni nuova notizia provoca domande (Sono d’accordo o no? Lo
sapevo già?) e porta a posizionarsi rispetto alla realtà a volte nel modo usuale, a volte
in modi nuovi e inaspettati. Finestra e specchio della società svizzera in generale e della
Svizzera italiana in particolare, la RSI con le sue proposte vuole portare il pubblico a cercare in ogni momento nuovi sguardi e nuove interpretazioni del mondo che lo circonda e
di cui fa parte.
10 / 1 1
Ripensare e ripensarsi
La prospettiva elvetica
Telegiornale e Radiogiornale
Le nuove tecnologie permettono agli utenti un accesso diretto
al flusso dell’informazione, scavalcando la mediazione tradizionale delle grandi testate in onda a orari fissi. Il ritmo dell’attualità si è fatto incalzante e le esigenze di ascoltatori e telespettatori sono aumentate: le notizie devono essere sempre nuove, le
immagini sempre più pertinenti, i suoni sempre più interessanti.
Ma in un bombardamento quotidiano di news provenienti dalle
fonti più disparate, il Telegiornale e il Radiogiornale restano ancora dei punti fermi, in grado di proporre un’informazione autorevole, caratterizzata da rilevanza, attendibilità ed esattezza.
Alla RSI la Convergenza (vedi pagina 79) ha portato alla creazione di un’unica redazione dell’Attualità che si occupa della produzione di Telegiornale, Radiogiornale e web news. Le redazioni
tematiche multimediali forniscono alle due testate contributi sugli avvenimenti locali, nazionali e internazionali. Si mettono in
comune le competenze, si sfruttano le sinergie e si discutono le
scelte di fondo, ma nel contempo si fa attenzione a preservare la
specificità dei diversi prodotti.
Sul web: RSI.ch/info
2’898
2’460
532
123
3’884
695
408
5’051
2’522
15’913
2’201
4’999
1’219
7 13
Contenuto tv per ore di diffusione 2010
Contenuto radio per ore di diffusione 2010
Fonte: Traffic System, sistema interno RSI
Fonte: Radioprogramma, sistema interno RSI
attualità e informazione
musica, teatro, religione
film e serie
intrattenimento
cultura e formazione
sport
trasmissioni per bambini
altre trasmissioni
Swissness
La RSI si contraddistingue dalle radio e televisioni estere poiché propone un’informazione dal
punto di vista svizzero. Può sembrare scontato,
ma è un fatto di primaria importanza per la cultura politica del Paese. Infatti, è nella propria radiotelevisione di servizio pubblico che tutti noi
cerchiamo un’interpretazione della realtà vicina
alla nostra cultura. Tutti alla RSI ricordano il picco di ascolti durante l’attacco alle Twin Towers
l’1 1 settembre 2001. Quei terribili attimi erano
in diretta su tutte le emittenti radio e tv captabili nella Svizzera italiana, dall’aggiornatissima
CNN americana alle concorrenti Rai e Mediaset
della vicina Italia. Eppure il pubblico scelse in
massa l’allora TSI, alla ricerca del punto di vista
svizzero in un evento di portata mondiale. Tanto
nell’emergenza quanto nel quotidiano, tanto nei
fatti più gravi o importanti quanto in quelli di minor rilevanza – e indipendentemente dal tema
affrontato – la lettura delle news RSI è sempre in
chiave cultura e interessi svizzeri.
Mondo Svizzera
La RSI non parla solo della Svizzera italiana ma
anche di fatti e protagonisti di tutto il Paese. Il
sistema informativo della RSI inserisce servizi sulle altre regioni linguistiche in tutti i suoi formati
radiofonici, televisivi, Teletext e online ogni volta
che la realtà lo richiede. Interviste, servizi e reportage sono realizzati dai corrispondenti, da inviati o da redattori in sede. In particolare, l’Informazione dispone di una significativa rete di
corrispondenti radiotelevisivi sparsi su tutto il
territorio elvetico (19 in tutto, il 10% di tutte le
forze dell’Informazione RSI). Senza contare la rete di giovani corrispondenti di Rete Tre dalle
principali città svizzere e i due corrispondenti
culturali stabili dalla Svizzera tedesca e romanda
di Rete Due.
musica
cultura e formazione
intrattenimento
attualità e informazione
sport
trasmissioni per bambini
Il pluralismo
Non può esserci pluralismo senza rispetto, tolleranza e comprensione reciproca. Sono questi infatti i valori che guidano la RSI e che trovano risposta in un’offerta mediatica declinata in una
varietà e vastità di proposte volte “all’istruzione
e allo sviluppo culturale, alla libera formazione
delle opinioni e all’intrattenimento” che “presentano gli avvenimenti in modo corretto e riflettono adeguatamente la pluralità delle opinioni”, come vuole l’articolo 93 della Costituzione
svizzera. Con le sue reti radiotelevisive e con la
sua offerta multimediale, la RSI tiene conto delle
opinioni e delle esigenze eterogenee del pubblico, proponendo un’ampia scelta di format e generi: informazione, approfondimenti, serie e lungometraggi, quiz, talk show, documentari.
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Ripensare e ripensarsi
INFORMAZIONE globale
Modem
Locale, nazionale, internazionale. Politica, società, economia. Dal conflitto in Afghanistan alle
decisioni del Consiglio federale che influiscono
sulla Svizzera italiana. Modem approfondisce svariati argomenti rimanendo sempre nella attualità.
Ogni giorno è una sorpresa, rare sono le volte in
cui la redazione può programmare con largo anticipo un’edizione. La sfida è quella di rendere
accessibili temi che a prima vista sono complessi,
complicati o molto tecnici. Ci si prova. Quando è
possibile, ci si reca sul posto, come accade in occasione delle sessioni del Parlamento svizzero,
quando Modem trasmette dalla sala dei Passi
perduti; come quando gli inviati furono a Preonzo, per seguire da vicino il pericolo della frana
che incombeva sopra il piccolo comune. Infine
Modem realizza anche reportage, come in occasione della caduta dell’ultimo diaframma della
galleria di base del San Gottardo per AlpTransit,
collaborando con altri colleghi della redazione Informazione.
Sul web: RSI.ch/modem
Rete Uno
Rete Uno è la principale rete radio della Svizzera
italiana ed è possibile ascoltarla in tutto il Paese.
È una rete generalista, che mette particolare attenzione nell’informazione. Rete Uno trasmette
– oltre al notiziario a ogni ora – cinque Radiogiornali e tre edizioni delle Cronache regionali nell’arco delle 24 ore. Anche l’informazione sportiva è
puntuale: radiocronache dei principali eventi, con
un occhio di riguardo all’hockey e al calcio nazionale. Novità annunciata nel 2010, che ha preso
avvio a febbraio 201 1, è Grigioni Sera, un radiogiornale speciale diffuso in splitting sul solo territorio retico, pensato per migliorare l’offerta di
notizie relative ai Grigioni agli italofoni dell’intero Cantone. Oltre all’informazione, su Rete Uno
sono numerose le rubriche di approfondimento
su temi d’attualità o di interesse generale: dallo
spettacolo alla musica, dalla cultura alla società.
Modem, Millevoci, Il Camaleonte, le Consulenze e
i magazine sono i suoi programmi principali. Pluralismo e varietà dell’offerta risultano anche evidenti nei programmi per bambini e in quelli per il
divertimento di tutti come Radiopeo, Ciao Zio,
Sabato Uno, Batto Quattro e Tacabanda. Riguardo agli ascolti, nonostante una flessione di due
punti percentuali, Rete Uno nel 2010 resta di
gran lunga il canale più ascoltato della Svizzera
italiana, con una quota di mercato del 47,5%, pari
a quasi 146mila persone al giorno.
Sul web: RSI.ch/reteuno
Grigioni Sera, novità 201 1 sul web: RSI.ch/grigionisera
L’indagine
Nell’aprile del 2010, nel corso di una settimana scelta a caso, si è svolto uno studio interno sulle reti radiofoniche RSI,
che ha dimostrato come vi sia sempre
stato spazio per avvenimenti e voci d’Oltralpe – attraverso servizi, ospiti, interviste, argomenti – in tutti i radiogiornali e
nella maggior parte delle trasmissioni
andate in onda. Modem, per esempio, in
quella settimana ha dedicato tre puntate su cinque a ospiti e argomenti di regioni linguistiche non italofone.
L’Approfondimento
Una radiotelevisione di servizio pubblico può e
deve concedersi il lusso di indugiare su argomenti di attualità o d’interesse generale per sviscerare il tema del momento. Il settore Dibattiti e approfondimenti dell’Informazione garantisce la
produzione di trasmissioni giornalistiche con alto
valore aggiunto, che richiedono spesso periodi di
gestazione medio-lunghi. Si tratta soprattutto di
magazine televisivi settimanali quali Falò e Patti
chiari, ma anche di dibattiti quotidiani su fatti
d’attualità (Modem e Contesto). L’ambizione è di
offrire al pubblico contributi giornalistici originali
e autorevoli. Oltre all’informazione, la RSI propone programmi di approfondimento per tutti i gusti: i temi di attualità di Laser su Rete Due e di
Modem su Rete Uno, i temi culturali delle Serate
evento di LA 2, i temi emergenti di Baobab (Rete
Tre), l’approfondimento scientifico de Il giardino
di Albert su LA 1 e su Rete Due, gli spunti musicali su vari programmi di tutte le reti radio e poi
cinema, letteratura e molto altro ancora.
Rete Uno: ore di programmazione
per contenuto nel 2010
Argomenti discussi a Modem fra il 12 e il 18 aprile 2010
4’105 / musica
348 / cultura e formazione
2’556 / intrattenimento
1’213 / attualità e informazione
466 / sport
72 / trasmissioni per bambini
8’760 ore totali di diffusione repliche comprese
Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI
12/04
1 3/04
14/04
15/04
16/04
L’incidente aereo a Katyn in cui è morto anche il presidente polacco Lech Kaczynski, con ospiti e studiosi italiani e polacchi.
L’arresto di operatori di Emergency in Afghanistan, con ospiti italiani.
La campagna contro le fragole fuori stagione lanciata in Romandia, con ospiti romandi e svizzero italiani.
L’assemblea generale degli azionisti UBS a Basilea, con ospiti dalla Svizzera italiana.
Il rapporto sulla politica di sicurezza, con ospiti svizzero tedeschi e svizzero italiani.
Dibattito pubblico
È fondamentale capire per poter prendere decisioni con cognizione di causa. Ciò è vero sempre
e in ambito politico a maggior ragione. Per questo, a ridosso di votazioni ed elezioni importanti
per la Svizzera italiana (per esempio nel 2010 le
elezioni dei nuovi consiglieri federali o le elezioni
politiche grigionesi) tutti i vettori RSI (tv, radio,
Teletext, online) partecipano in modo coordinato
alla copertura dell’evento. L’intero dipartimento
dell’Informazione aumenta gli spazi a esso dedicati (come fanno Le Cronache della Svizzera italiana di Rete Uno) e vengono proposte trasmissioni pensate per l’occasione. Democrazia diretta
Sul web: RSI.ch/la1
La caduta dell’ultimo diaframma della galleria di base
AlpTransit sul web: RSI.ch/alptransit
30
i temi trattati a partire
da segnalazioni
del pubblico
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI
49’300
10. HAUTE ROUTE: AVVENTURA SUGLI SCI 01/01 350
le telefonate e le e-mail arrivate durante
la puntata sui passaggi pedonali
del 6 gennaio
50’600
65
i temi trattati nel 2010
09. GENERATION 23/08 130
le telefonate e le e-mail che
arrivano in media durante
una puntata
54’100
Fonte: Traffic System, sistema interno RSI
08. Svizzera e dintorni 08/01 “Il sasso della catena” di Romano Venziano
le visite al sito RSI.ch/pattichiari e
730’000 le pagine consultate in media ogni mese
56’400
8’736 ore totali di diffusione
repliche comprese
07. CONTESTO 13/01 Problemi nei rapporti Svizzera-Italia a causa dello scudo fiscale italiano
I numeri 2010 di Patti chiari
62’300
1’008 / altre trasmissioni
06. Patti chiari 26/03 Puntata dedicata alle informazioni omesse sulla lavorazione della carne
241 / trasmissioni per bambini
62’500
LA 1
LA 1 è il primo canale televisivo della RSI ed è
dedicato a tutti gli italofoni della Svizzera. Nonostante sia possibile vederla in tutto il Paese, è
con il territorio della Svizzera italiana che essa
intrattiene rapporti privilegiati. Attivo dal 1958,
LA 1 è un canale generalista rivolto al grande
pubblico. Oltre ai programmi quotidiani e settimanali, che le assicurano mediamente il 23,9%
del mercato nelle 24 ore e il 29,5% nel Prime
Time, il 2010 è stato caratterizzato da eventi unici che hanno particolarmente impegnato gli addetti ai lavori. Uno su tutti, la caduta dell’ultimo
diaframma nella galleria di base del San Gottardo per AlpTransit. Un momento storico preparato
da più di 20 contributi radiotelevisivi e un sito
internet che hanno scandito la marcia di avvicinamento alla storica data del 15 ottobre 2010. In
questa giornata, 128 professionisti della RSI hanno reso possibile una diretta di 7 ore su LA 1 e di
9 ore su Rete Uno, con collegamenti da Sedrun,
Ersfeld, Lucerna, Bodio, Genova e Lussemburgo.
20’500
26 / sport
05. RABADAN: ECHI DI UN CARNEVALE 14/02 Vicini al pubblico
Ci sono molti modi di fare informazione. Uno di
questi è mettere i cittadini in condizione di far
valere i propri diritti, aiutandoli a farsi strada fra
i meccanismi, a volte complessi e incomprensibili,
della burocrazia. O ad avere a che fare con grandi e piccole imprese. Oppure a meglio comprendere temi di attualità, presentando diversi punti
di vista sulla stessa realtà con dibattiti e faccia a
faccia. E, soprattutto, mettendo gli spettatori in
condizione di porre essi stessi le domande che
più li preoccupano. È per questo che le trasmissioni informative sono il fulcro del palinsesto RSI
e sono trasmesse nel Prime Time televisivo (la
sera, fra le 18 e le 23) e radiofonico (la mattina,
tra le 6.00 e le 9.00), in particolare su LA 1 e
Rete Uno.
su LA 1, per esempio, propone serate speciali con
ospiti e tesi contrapposte prima della votazione.
Quindi, il giorno della decisione popolare, analizza e commenta i risultati. Quotidianamente e settimanalmente la RSI propone discussioni riguardanti l’attualità politica in diverse trasmissioni
radiotelevisive, come Contesto , Falò , Modem e
Millevoci.
63’400
Sul web: RSI.ch/pattichiari
Una comunità virtuale
Grazie agli strumenti messi a punto dal settore
Multimedia è possibile per il pubblico un’immediata interazione con buona parte dei programmi
radio e tv della RSI, prima, dopo e durante le trasmissioni. Il forum di Rete Tre, per esempio, forte
di una community che conta più di 6mila iscritti,
invita alla discussione sui temi più disparati, sia
quelli trattati nei vari programmi che in generale.
I forum di Falò e Patti chiari raccolgono le opinioni degli spettatori riguardo a inchieste passate e
a possibili tematiche future. Patti chiari, addirittura, realizza parte dei suoi servizi a partire dalle
segnalazioni del pubblico. Questi forum, inoltre,
permettono agli spettatori di mettere a confronto le proprie esperienze e di dialogare fra di loro.
Il sito di Liberalauto, per esempio, è stato creato
appositamente per mettere in contatto persone
che compiono percorsi simili (per andare al lavoro, ad esempio), così da poter condividere il viaggio in auto, risparmiando benzina e riducendo
l’inquinamento.
04. FALÒ 07/01 Puntata dedicata all’educazione dei figli e al mercato dei metodi di dimagrimento
Patti chiari
Patti chiari è un magazine dedicato ai diritti dei
cittadini in onda in prima serata su LA 1, volto alla
denuncia di abusi, ingiustizie, inganni e semplici
inghippi di cui tutti noi possiamo essere vittima.
Con gli strumenti dell’inchiesta giornalistica, dando alle parti l’occasione di esprimersi equamente
e con la collaborazione di esperti in studio, la trasmissione punta i suoi riflettori sui problemi della
gente comune. Patti chiari si pone come obiettivo di mettere a confronto clienti e aziende, cittadini e amministratori, medici e pazienti, attraverso un dialogo corretto, senza evitare domande
scomode, cercando risposte chiare e stringendo
un patto con i telespettatori per informarli correttamente su come far valere i propri diritti e far
sentire la propria voce.
72’100
743 / cultura e formazione
03. QUOTIDIANO 07/01 Nessuna vittima in Ticino per la pandemia di suina
3 15 / intrattenimento
le telefonate e le e-mail arrivate nel 2010
è l’audience della
puntata del 26 marzo sulla
carne truccata
73’100
3’288 / film e serie
4’500
49,6%
02. ATTENTI A QUEI DUE 07/01 154 / musica, teatro, religione
83’800
2’961 / attualità e informazione
è l’audience media
di Patti chiari
nel 2010
Le puntate più viste delle 10 trasmissioni più seguite nel 2010
DIALOGO E DIBATTITO
01. TELEGIORNALE 13/01 Terremoto di Haiti 32%
LA 1: ore di programmazione
per contenuto nel 2010
Ripensare e ripensarsi
Numero medio di spettatori in ogni minuto di un determinato programma o di una determinata fascia oraria
14 / 15
16 / 17
Ripensare e ripensarsi
valutare la qualità
Rete Tre: ore di programmazione
per contenuto nel 2010
6’120 / musica
351 / cultura e formazione
1’794 / intrattenimento
409 / attualità e informazione
34 / sport
52 / trasmissioni per bambini
Baobab
Baobab è il programma di approfondimento siglato Rete Tre.
Si prefigge di permettere ai giovani di costruirsi in modo
autonomo un’opinione su vari aspetti della realtà che li circonda da una parte; dall’altra, di permettere agli adulti di
cogliere senza pregiudizi le spinte di questa generazione
eterogenea e difficilmente etichettabile. Quindi, massima
attenzione è data ai temi emergenti: ambiente, ecologia, salute, scoperte scientifiche, applicazioni tecnologiche, formazione scolastica e professionale, nuove forme e modalità di
comunicazione, evoluzione del costume e del pensiero. Protagonisti del 2010 sono stati Biobab, venti inserti creati in
occasione dell’anno della biodiversità; Ora Buca, il magazine
studentesco di Baobab, un aggiornamento radiofonico settimanale dal mondo scolastico della Svizzera italiana, dalle
medie ai licei, dalle professionali all’università; Baoafrica ,
speciale dedicato al continente africano in occasione dei
Campionati mondiali di calcio.
Sul web: retetre.RSI.ch/baobab
8’760 ore totali di diffusione
repliche comprese
Fonte: Radioprogramma, sistema interno RSI
Controllo interno della qualità
Uno dei compiti del settore Sviluppo aziendale
della RSI è garantire l’allineamento dell’azienda
agli standard minimi di qualità SRG SSR (vedi
pagina 75). Annualmente il settore assicura lun
controllo qualitativo interno di alcuni programmi
e/o prodotti RSI. Quest’analisi tiene conto degli
aspetti qualitativi inerenti a contenuto e forma.
La qualità del contenuto è verificata attraverso
l’istituzione di un gruppo professionale interdipartimentale che, dopo il visionamento e l’ascolto dei programmi in esame, è tenuto a determinare il valore di criteri predefiniti e che sottolineano i parametri stabiliti dalla Concessione
SSR (credibilità, senso di responsabilità , rilevanza e professionalità giornalistica ). La valutazione dei criteri è confrontata con gli obiettivi, la linea editoriale e la drammaturgia dei programmi
analizzati. La forma, invece, è valutata da esperti
professionali e i criteri scelti garantiscono che gli
aspetti formali del programma siano efficaci e
rafforzativi della linea editoriale dello stesso. Per
la definizione dei criteri di valutazione, ci si è ispirati a studi scientifici sulla qualità. I risultati delle
tabelle riportati a lato sono la media matematica
di 17 criteri scelti per il contenuto dei programmi
radiotelevisivi, 12 criteri per la forma radio e 19
criteri per la forma tv.
Rete Tre
Ufficialmente Rete Tre è la rete giovane della
RSI, ma più precisamente è la community radio di
tutti coloro che adottano uno stile di vita giovanile e dinamico. Musica, cinema, sport e ambiente sono gli argomenti preferiti, senza disdegnare
la tecnologia, l’approfondimento giornalistico e il
varietà radiofonico, il tutto “in salsa Tre”. Informazione e approfondimento sono le parole chiave della programmazione, di cui però il divertimento è parte integrante. La musica, vera regina
dell’offerta, è sempre a stretto contatto con le
ultime novità discografiche, ma strizza volentieri
l’occhio a produzioni più datate e ai grandi classici. Si cerca insomma di offrire qualcosa a tutti
e, per i pubblici più di nicchia, spazi riservati sono proposti regolarmente. Una formula vincente,
che assicura a Rete Tre una quota di mercato del
17,7% nella Svizzera italiana, pari a oltre 94mila
ascoltatori al giorno (+2% rispetto al 2009) che
l’ha portata a essere eletta Swiss Radio of the
Year 2010 al Radioday 2010 svoltosi a Zurigo.
Sul web: retetre.RSI.ch
Risultati complessivi dello studio di qualità
su 5 edizioni di Baobab, Rete Tre, dall’8 al 12
novembre 2010.
Risultati complessivi dello studio di qualità
su 4 edizioni de Il giardino di Albert, LA 1,
dal 24 ottobre al 14. novembre 2010.
Baobab ha solide radici. Tutti i criteri relativi al
contenuto ottengono una buona valutazione
(superiore al 4 in una scala da 1 a 5, dove 5 è
considerato punto forte). Buono anche il risultato della valutazione della forma: sebbene leggermente inferiore all’esito globale sui contenuti, i
valori più bassi, ma sempre sufficienti, si rilevano
per i parametri “sottofondo o scelte musicali”, “livelli audio”, “voci dei moderatori” e “conduzione”. Quantitativamente il programma registra un
aumento della percentuale di share rispetto ai
primi undici mesi del 2009. Per l’estensione web
(comprensiva di podcast e accessi alla pagina dedicata) si delinea una tendenza al rialzo. (Fonte:
documento di lavoro interno)
Il giardino di Albert gode di ottima salute. Tutti i
criteri relativi al contenuto ottengono una buona
valutazione (superiore al 4 in una scala da 1 a 5,
dove 5 è considerato punto forte). Buono anche
il risultato della valutazione sulla forma, sebbene
leggermente inferiore all’esito globale sui contenuti, solo un criterio su 19 non raggiunge la sufficienza (il parametro “luci”). Il pubblico sembra
gradire anche quantitativamente il programma:
gli indici d’ascolto infatti registrano un ampio
conseguimento degli obiettivi. Solo i dati relativi
all’offerta web segnalano una lieve flessione.
Una nuova pagina de Il giardino di Albert è però
attiva da metà settembre 2010 e solo i prossimi
mesi permetteranno di valutare la reale tendenza dell’attrattività del prodotto multimediale. Il
calo, infatti, è generato anche dal contenimento
dei mesi estivi, da addebitare verosimilmente
all’assenza del programma dal palinsesto. (Fonte:
documento di lavoro interno)
Media globale, valutazione da 1 a 5
CONTENUTO
Credibilità
Senso di responsabilità
Rilevanza/pertinenza
Professionalità giornalistica
4,3
4,3
4,3
4,3
4,2
FORMA
Drammaturgia
Impatto audio
Realizzazione
3,9
4,5
3,5
4,0
Indici di ascolto rispetto
all’obiettivo di share (in %)
in crescita
Estensione multimediale tendenza
Page impressions e visite
in crescita
Fonte dei dati quantitativi: Telecontrol/RSI e NET-Metrix-Audit/RSI
Periodo: gennaio – novembre 2010
Media globale, valutazione da 1 a 5
CONTENUTO
Credibilità
Senso di responsabilità
Rilevanza/pertinenza
Professionalità giornalistica
4,4
4,5
4,4
4,4
4,5
FORMA
Drammaturgia
Impatto visivo
Impatto audio
Regia
3,9
3,8
3,7
4,6
3,5
Indici di ascolto rispetto
all’obiettivo di share (in %)
Estensione multimediale tendenza
Page impressions e visite
+1,4
stabile
Fonte dei dati quantitativi: Telecontrol/RSI e NET-Metrix-Audit/RSI
Periodo: gennaio – novembre 2010
18 / 19
Ripensare e ripensarsi
voglia di sapere
Colazione con Peo
Per quei bambini che il sabato e la domenica mattina si alzano presto ma non possono
fare troppo rumore per non svegliare i genitori, su LA 1 c’è Colazione con Peo. Lavoretti,
attività e curiosità da vedere e da copiare ma anche cartoni animati e tanti ospiti per
fare colazione in compagnia perché, si sa, “è la cosa più bella che ci sia”. Il Cane Peo e i
suoi amici Cippete, gli S-rini e, novità 2010, i Ta-Pit, stimolano la creatività e l’immaginazione dei bambini con storie magiche e filmati didattici che mantengono sempre il contatto con il territorio e la realtà locale. Quest’anno, per il suo quindicesimo compleanno,
Peo ha ricevuto una nuova casa, uno studio più grande e attrezzato di tutto punto in cui
giocare e far giocare i suoi piccoli fan. La parlantina del Peo dal 2008 è anche alla radio,
su Rete Uno, in due diversi appuntamenti: Peoparliamone e Radiopeo.
Sul web: RSI.ch/peo
La tv dei ragazzi
L’educazione attraverso i programmi è uno dei
caratteri distintivi della radiotelevisione di servizio pubblico, un compito espressamente indicato
nella Concessione SSR. I programmi per ragazzi
più o meno piccoli proposti dalla RSI evitano di
incoraggiare competitività e divismo, ma stimolano la creatività e la fantasia nel rispetto di tutto
e di tutti. Se per i più piccoli sono simpatici personaggi e esseri animati a creare storie fantastiche, in S-quot lo spazio è gestito in prima persona dalle classi delle scuole medie che partecipano
al programma. I ragazzi infatti collaborano con la
redazione e realizzano rubriche e filmati che vengono inseriti nella programmazione. Così essere
a S-quot non significa solo partecipare a un programma, ma anche imparare l’uso di mezzi e
linguaggi televisivi, oltre che divertirsi con discussioni in studio su tematiche di attualità, collegamenti con l’esterno, balli, musica e con gli
ospiti presenti.
A spasso per la rete
Le avventure del cane Peo e dei suoi amici non si
fermano alla tv e alla radio. È possibile trovarli
tutti in rete e continuare a giocare e imparare
con loro. Infatti, tutto ciò che è andato in onda è
disponibile anche online: non in un blocco unico,
ma diviso in varie sezioni così che i giovani internauti possano riascoltare solo la propria fiaba
preferita oppure provare a rifare l’ultimo esperimento del Peo (RSI.ch/peo). Online sono anche
gli S-rini (RSI.ch/srini) e S-quot (RSI.ch/squot),
che trasmette il suo appuntamento settimanale
anche in video live streaming e ha una versione
radiofonica.
RSI e la scuola
La RSI collabora con la scuola in diverse iniziative, la più importante delle quali è l’accesso all’immenso archivio multimediale della RSI per i docenti, che possono utilizzare i materiali di loro
interesse per le lezioni, grazie anche a progetti
come ScuolaVisione (vedi pagina 59). Inoltre, la
RSI accoglie da anni classi di tutta la Svizzera italiana e d’Oltralpe, offrendo una visita agli studi
radio e televisivi. Dal 2008 le visite sono diventate sempre più interattive e coinvolgenti (vedi
pagina 45). Ai ragazzi interessati, inoltre, viene
data la possibilità di trascorrere brevi periodi di
praticantato in forma volontaria all’interno della
azienda, ma anche di seguire veri e propri stage
e apprendistati. Nel corso del 2010 cinquantotto
ragazzi hanno potuto vivere un periodo di formazione e apprendimento alla RSI.
Non si finisce mai d’imparare
La vocazione educativa della televisione appare
sin dalle origini come un’istanza irrinunciabile e si
traduce nell’aura pedagogica che pervade negli
anni ‘60 tutti i programmi di approfondimento e
di cultura della tv. Oggi la maggior parte delle
trasmissioni della SRG SSR non sono prodotte
con l’intento primario di educare eppure hanno
una gran forza istruttiva. Basti pensare ai programmi per la tutela dei consumatori, quelli di
medicina e natura, ma anche quelli che trattano
di viaggi, cultura ed economia. Alcuni esempi
concreti sono Patti chiari, Lo sciamano, Il giardino
di Albert, il Filo della storia e Il Camaleonte.
1
studio televisivo
interamente dedicato
all’evento
23
Sudafrica 2010
I Campionati mondiali di calcio inchiodano
tutti davanti al televisore, senza distinzione
di genere o di età. Se il pubblico dei Mondiali è vasto ed eterogeneo, lo stesso si può
dire della copertura dell’evento da parte
della RSI, coordinata dalla BUS (vedi paragrafo dedicato). Trasmissioni di ogni genere
hanno raccontato l’Africa e i Mondiali 2010
da diverse prospettive con commenti, analisi, annotazioni di colore e di costume in grado di dipingere un affresco fatto di sport ma
anche di storia, cultura e tradizioni diverse
da quelle della Svizzera italiana.
BUS
La Business Unit Sport (BUS) è l’unità della SRG
SSR che si occupa della strategia sportiva per
tutte le unità aziendali. Visti i costi raggiunti dai
diritti di ripresa e/o di trasmissione degli eventi
sportivi di portata internazionale, è necessaria
un’unità centrale che gestisca la loro acquisizione per tutte le unità aziendali SSR. La BUS quindi
si occupa di tutte le pratiche legali, organizzative
e di pianificazione: i diritti, i sopralluoghi, l’alloggio per tutti i collaboratori, l’organizzazione dei
viaggi internazionali e interni, gli accrediti, il trasporto del materiale e via dicendo. La BUS si occupa anche della produzione di eventi sportivi e
la qualità delle sue prestazioni ha portato l’UER,
l’Unione Europea di Radiotelevisione, ad affidare
alla SSR la copertura di eventi di rilievo nell’ambito del circuito dell’Eurovisione. Ai Giochi olimpici
di Vancouver, per esempio, è stata la SSR a produrre e gestire le riprese delle gare di sci per il
mondo intero. La BUS produce anche eventi
sportivi di portata nazionale, come le gare di sci
di Adelboden e Wengen o i campionati di hockey
e di calcio.
688,0
208,0
202,5
180,0
355,5
525,0
591,0
i professionisti RSI inviati
in Sudafrica fra redattori, cameramen,
registi e montatori
108,0
1
pagina web creata
appositamente per i Mondiali
RSI.ch/sudafrica2010
1992
gli spettatori su LA 2 alle 21.15 del 25 giugno 2010 per Svizzera–Honduras
(pari a un’audience del 75,9%)
1994
1996
1998
2000
2002
2004
2006
2008
2010
2012
12
Passione sportiva
Lo sport infiamma, nel bene e nel male. Gli spettatori di un evento sportivo sono accomunati
dalla stessa passione, vivono le stesse emozioni,
si indignano e si esaltano per gli stessi avvenimenti. E questo al di là del ceto sociale, della lingua parlata, delle origini, delle aspirazioni future.
Per la durata dell’evento niente di tutto ciò importa. Ciò che conta è che la squadra del cuore o
il proprio beniamino vinca la sfida del momento.
Se poi a giocare è la Nazionale o un singolo sportivo rappresentante il Paese, allora i tifosi sono
tutti semplicemente svizzeri. Non svizzeri italiani
o svizzeri tedeschi, svizzeri di seconda generazione o svizzeri all’estero. Solo svizzeri. Per questo la
RSI punta molto sullo sport, la cui presenza è dominante sul canale LA 2.
1988
96’200
le trasmissioni che hanno dedicato
almeno una puntata ai Mondiali
e al loro contesto (senza contare quotidiani,
radiogiornali e telegiornali)
665,0
12
le trasmissioni create
ad hoc per l’evento
1984
Numeri mondiali
caro sport
1980
le partite trasmesse in diretta
fra radio, tv e web
Ripensare e ripensarsi
Andamento dei costi dei diritti dell’Unione
europea di radiotelevisione (UER) per i Giochi
olimpici 1980–2012 in milioni di franchi
Giochi olimpici invernali
Giochi olimpici estivi
1998 17,2
1999 6,0
2000
21,7
2001 7,0
2002
25,5
2003 15,8
2004
29,6
2005 8,3
2006
36,6
2007 1 1,2
2008
41,1
2009 9,5
64
20 / 2 1
Costi totali per grandi progetti della SRG SSR
dal 1988 al 2010 (Diritti di produzione)
in milioni di franchi
Giochi olimpici, Mondiali e Europei di calcio
Mondiali di sci alpino e sci di fondo
Fonte: SRG SSR, Comunicazione aziendale. (2009) Servizio pubblico,
la radiotelevisione per tutti. Berna, sul web: srgssr.ch
22 / 23
Ripensare e ripensarsi
Quota di mercato di LA 2
in % nelle 24 ore
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+
Fonte dati: Telecontrol/RSI
8,0 / gennaio
8,9 / febbraio
6,0 / marzo
7,6 / primo trimestre
6,0 / aprile
6,8 / maggio
18,0 / giugno
10,2 / secondo trimestre
8,9 / primo semestre
1 1,3 / luglio
6,8 / agosto
Top Ten trasmissioni 2010 su LA 2: dominano i Mondiali in Sudafrica
6,5 / settembre
Numero medio di spettatori in ogni minuto di un determinato programma o fascia oraria
8,2 / terzo trimestre
01. svizzera – honduras diretta 25/06 86’200
02. svizzera – honduras studio 25/06 79’900
5,9 / ottobre
03. olanda – spagna (finale) diretta 1 1/07 66’700
6,5 / novembre
04. cile – svizzera diretta 21/06
64’800
05. spagna – svizzera diretta 16/06 64’200
06. cile – svizzera studio 21/06
60’100
07. germania – spagna (semifinale) diretta 07/07
58’800
08. spagna – svizzera studio 16/06
56’700
09. olanda – spagna (finale) studio 1 1/07 55’000
10. svizzera – honduras introduzione 25/06 52’300
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI
7,2 / dicembre
6,5 / quarto trimestre
7,4 / secondo semestre
8,1 / anno
LA 2
Il secondo canale televisivo della RSI nasce nel
1997 con lo scopo di catalizzare il pubblico durante gli eventi sportivi. Manifestazioni come i Giochi olimpici o i Campionati mondiali di calcio portano molte ore di contenuti che non possono
essere interamente ospitati su un unico canale
generalista, il quale deve proporre programmi
per tutte le tipologie di pubblico. Inoltre, durante
gli eventi sportivi come le singole partite di hockey, il pubblico inevitabilmente si divide fra appassionati e non, e dunque bisogna evitare una
fuga di spettatori verso la concorrenza. Con il
tempo però il canale si è evoluto, anche grazie
allo sforzo in atto per offrire una programmazione di carattere culturale. Le Serate evento hanno proposto nel corso del 2010 una serie di appuntamenti arricchiti dalla presenza di ospiti di
particolare importanza. Ad esempio, il 6 ottobre
2010 la prima serata de LA 2 è stata dedicata
all’Africa, con ospite in studio il Premio Nobel per
la letteratura Wole Soyinka. In prima serata trovano spazio anche la grande documentaristica di
LA2DOC e i documentari di produzione RSI riproposti da Superalbum. Inoltre, dall’ottobre 2010, il
secondo canale invita quel prezioso pubblico che
ha visto nascere la RSI – gli over 60 – a sorridere
con il quiz Il gioco dei ricordi. Per quanto riguarda
gli ascolti, LA 2 raggiunge nel 2010 una quota di
mercato dell’8,1% nelle 24 ore e dell’8,6% nel Prime Time, riuscendo a superare i propri obiettivi
di rete (fissati al 7% sia nelle 24 ore che nel Prime Time).
Sul web: RSI.ch/la2
QdM, quota di mercato:
rapporto percentuale tra gli spettatori
che assistono a un dato programma
o presenti in una determinata fascia
oraria e il numero di spettatori davanti
al televisore nel medesimo periodo
considerato.
Menu sportivo
Nonostante alcuni sport siano molto più seguiti
di altri, la RSI si impegna a rendere conto di un
gran numero di discipline e trova spazio per gli
appuntamenti sportivi regionali. Nel 2010 abbiamo certamente seguito su LA 2 i Mondiali in Sudafrica e i Giochi olimpici a Vancouver (eventi
internazionali), ma abbiamo anche visto il campionato di hockey (nazionale), e ascoltato la cronaca di Rete Tre del Walking Lugano o del Gianetti Day (regionale). Le principali trasmissioni
sportive RSI, oltre le dirette e le repliche delle
gare, sono Sport Club, Sportsera, La Domenica
sportiva e Palla al centro in televisione, Penalty,
Sport Radio, Bi-Champions e Tira in radio, programmi che propongono commenti e approfondimenti di sport diversi e in stili diversi, a seconda del pubblico di riferimento.
Web sport
Per i Campionati mondiali in Sudafrica è stato
creato il sito RSI.ch/sudafrica2010, contenente
informazioni riguardanti l’attualità, i risultati in
diretta delle partite, le schede delle squadre e
degli stadi, dati statistici (risultati, classifiche,
albo d’oro) e commenti delle singole partite con
i relativi tabellini. Il tutto arricchito da contributi
audio e video. Ma soprattutto, tutte le partite
andate in onda su LA 2 sono state trasmesse anche in video live streaming su “Sport livestreaming” (RSI.ch/sport), mentre i risultati in tempo
reale erano su “Sportlive” (RSI.ch/sportlive), così
come era stato per le gare dei Giochi olimpici di
Vancouver. “Sport livestreaming”, inoltre, a seconda dei diritti in possesso della RSI e delle regole sancite dall’UFCOM, trasmette le partite di
calcio dei principali tornei nazionali e internazionali, l’hockey nazionale e le gare di sci più importanti. Il flusso di informazioni sportive di qualsiasi
genere è quotidianamente curato dal settore
Sport su RSI.ch/sport e nei programmi radio e tv
a esso dedicati.
LA 2: ore di programmazione per contenuto nel 2010
923 / attualità e informazione
255 / musica, teatro, religione
1’7 12 / film e serie
397 / intrattenimento
476 / cultura e formazione
2’496 / sport
455 / trasmissioni per bambini
1’888 / altre trasmissioni
8’602 ore totali di diffusione repliche comprese
Fonte: Traffic System, sistema interno RSI
25 /
SPETTATORE, VISITATORE, CITTADINO // Tu chi sei? Hai più o meno di 40 anni? Quante ore al giorno guardi la tv? La radio quanto la ascolti? E quando? Quali sono i tuoi programmi preferiti? Perché? Sei mai entrato nel sito RSI.ch? Domande certamente importanti per una radiotelevisione. Ma per la RSI, tu sei prima di tutto un cittadino: il principale
interlocutore. Per soddisfare i tuoi bisogni, la tua sete di conoscenza e di divertimento,
i professionisti della RSI fanno del loro meglio. Per cercare di capire quello che preferisci,
per migliorare costantemente il servizio che ti offre. E per parlare di cose di tuo interesse
e a te vicine la RSI viene da te, nel tuo territorio, nella tua regione ad ascoltare le tue
opinioni, a parlare dei tuoi problemi. La RSI sostiene gli eventi e le iniziative che immagina
siano di tuo interesse. E se vuoi, se ti va, ti invita da lei, a vedere come e dove avviene la
produzione dei programmi, perché ci si possa conoscere ancora meglio.
2 6 / 27
SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
Pubblico maschile e femminile 2010 dei vettori RSI in % nelle 24 ore
IL PUBBLICO DELLA RSI
Contatti medi delle tv RSI nel 2010 (24 ore, giorno medio)
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI
175’200 dalla Svizzera italiana
187’000 dalla Svizzera tedesca
102’600 dalla Svizzera francese
Contatti medi delle radio RSI nel 2010 (24 ore, giorno medio)
Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI
198’700 dalla Svizzera italiana
182’700 dalla Svizzera tedesca
55’300 dalla Svizzera francese
Contatti o penetrazione netta: numero di persone diverse tra loro
presenti per almeno 30 secondi in un determinato programma
Un pubblico italofono
La RSI propone per conto della SRG SSR programmi destinati al pubblico italofono della Svizzera. Quindi, naturalmente, la maggior parte dei
suoi radiotelespettatori risiedono nella Svizzera
italiana, un pubblico potenziale di 281’783 persone sopra i 15 anni per quanto riguarda la radio e
3 19’910 persone sopra i 3 anni per la televisione.
Questo è il mercato istituzionale della RSI. Ma, dal
censimento federale della popolazione del 2000
(un po’ vecchiotto, ma è solo nel 2010 che è stato introdotto il censimento annuale), emerge che
solo il 57% degli italofoni risiede effettivamente nella Svizzera italiana. Il restante 43% risiede
quindi nel resto del Paese e, per legge, “almeno
un programma radiofonico e un programma televisivo della SSR sono diffusi nell’intera Svizzera
in lingua tedesca, francese e italiana” (art. 30
LRTV). Non stupisce quindi che il 12% del pubblico medio RSI nelle 24 ore, che va a formare il
mercato effettivo dell’azienda, risieda Oltralpe.
Addirittura, i contatti medi giornalieri dei canali televisivi RSI dalla Svizzera tedesca superano
quelli dalla Svizzera italiana.
Il Prime Time, chiave del palinsesto tv
Il palinsesto è il cuore della radio e della televisione, la griglia strategica sulla quale si tenta di far
coincidere ogni programma con i tempi del suo
pubblico ideale. L’offerta generalista della RSI
mira a raggiungere il più vasto pubblico possibile, cercando di andare incontro a tutte le sue preferenze. Massima espressione di tale intento è la
fascia di Prime Time, cioè i programmi offerti da
LA 1 e LA 2 fra le 18.00 e le 23.00. Infatti, all’interno di questo orario, nell’arco della settimana trovano posto informazione, giochi, film, serie, sport
e programmi culturali, posizionati in determinati
momenti secondo logiche e strategie ben definite. Ad esempio, se gli uomini di martedì si gustano la Champions League su LA 2, l’offerta di LA 1
non può che essere dedicata alle donne, magari
con una serie tv campione d’ascolti come Grey’s
Anatomy. Oppure, cosa può battere il Grande
Fratello di Canale 5 al lunedì sera? Un film in prima tv su LA 1, non ancora trasmesso dalle concorrenti italiane. E ancora, cosa proporre il venerdì sera a coloro che non sono usciti a festeggiare
l’arrivo del week end e che “zappano” pericolosamente verso l’intrattenimento proposto dai canali tv d’oltre confine? Un programma apprezzato e a stretto contatto con la realtà locale come
Patti chiari.
Fonte dati tv: Telecontrol/RSI - Universo: Svizzera italiana/Persone 3+
Fonte dati radio: Radiocontrol/RSI - Universo: Svizzera italiana/Persone 15+
Caratteristiche del palinsesto radiofonico
Il Prime Time radiofonico coincide con la mattina,
in particolare fra le 6 e le 9 e si protrae fino a
mezzogiorno, mentre gli ascoltatori si preparano
per uscire o sono impegnati in faccende casalinghe; mentre si recano al lavoro o a scuola. Per
loro, tanta informazione e tanta musica, i fatti
del giorno più interessanti e curiosi, l’attualità
culturale, i giochi, la meteo e l’intrattenimento,
con programmi come il Radiogiornale e Furbo chi
legge di Rete Uno, il contenitore Shéhérazade di
Rete Due o Il Mattino di Rete Tre. Le radio RSI,
più che competere con le loro concorrenti (naturalmente sempre tenute d’occhio), devono confrontarsi principalmente con gli altri media, “colpevoli” di fagocitare la maggior parte del tempo
libero dei potenziali ascoltatori. D’altro canto, la
radio resta il media privilegiato proprio durante
attività lavorative di tipo manuale e casalingo,
negli uffici, nei negozi e in automobile. A questo
genere d’ascolto sono quindi dedicate le trasmissioni e la musica del pomeriggio. Di sera, con l’aumento esponenziale del consumo televisivo, la
radio predilige trasmissioni di contatto con i propri ascoltatori o dedicate a un pubblico di nicchia. Rete Tre ad esempio, delega la scelta musicale ai suoi fedelissimi, che tramite SMS possono
inviare le loro richieste agli animatori di SM3.
Rete Due propone i concerti di musica classica in
Prima Fila e di musica Jazz in Birdland , mentre
Rete Uno accompagna i nottambuli con Millevoci
nella notte.
57,6%
56,2%
43,8%
42,4%
LA 1
LA 2
61,7%
55,3%
44,7%
41,7%
38,3%
Rete Uno
58,3%
Rete Due
Rete Tre
2 8 / 29
SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
“una televisione dai toni misurati
e nemica del trash, una televisione
che detesta le urla, la volgarità
e la lacrima taroccata”
Corriere della sera, 25 gennaio 2006
Il pubblico italiano nel corso degli anni
Fin dal 1933, per gli italiani, Radio Monte Ceneri è
stata una voce credibile, indipendente dal regime fascista e da altri belligeranti. La sua diffusione in Italia era forte grazie alle onde medie. Da
allora, la voce della Svizzera italiana è sempre
stata percepita come un’alternativa autorevole:
anche quando, soprattutto negli anni ’70, grazie
a una serie di fortunate circostanze la tv svizzera
fu visibile lungo tutta la penisola. Tuttora il pubblico d’oltre confine la ritiene una “televisione
dai toni misurati e nemica del trash, una televisione che detesta le urla, la volgarità e la lacrima taroccata” (Corriere della sera, 25 gennaio
2006). Con l’adozione del digitale terrestre e
l’abbandono della trasmissione analogica nel
2006, e nel 2008 con lo spegnimento del trasmettitore radio del Monte Ceneri (decisioni queste prese a livello nazionale dall’Ufficio federale
delle comunicazioni), il rapporto con il pubblico
italiano si è indebolito. Era inevitabile: il mandato
pubblico della SSR non contempla la trasmissione di programmi tv al di fuori del territorio nazionale, né tantomeno la possibilità di investire risorse proprie per diffondere su territorio estero.
E sulla questione grava l’ostacolo insormontabile
dei diritti televisivi, legati in particolare alla fiction d’acquisto e ai programmi sportivi. Diritti
calcolati e versati dalla RSI in base alle dimensioni del suo pubblico potenziale in Svizzera. Il segnale televisivo della RSI arriva oggi sul territorio
italiano soltanto nelle zone più vicine al confine,
attraverso il cosiddetto overspill , vale a dire la
sforatura naturale, necessaria per la copertura
completa del territorio nazionale, prevista dalla
legislazione internazionale e regolata nei suoi
dettagli tecnici da norme precise e vincolanti.
Grazie all’ overspill un numero ristretto di telespettatori delle province di Como e di Varese
possono captare il segnale RSI in digitale terrestre. Grazie al web e alle nuove forme di fruizione digitale però la radiotelevisione svizzera sta
rinnovando il rapporto con la sua fedele comunità d’ascolto in Italia e nel mondo.
Il pubblico anziano
Spettatori e ascoltatori immancabili, vero zoccolo
duro del pubblico RSI sono gli over 60, bimbi e
ragazzi di ieri, affascinati dal volto della prima
signorina buonasera Mascia Cantoni o dalle notizie di Marco Blaser. Quel pubblico oggi rispolvera
quei momenti durante il quiz Il gioco dei ricordi
su LA 2, un viaggio a ritroso nel tempo, alla riscoperta di fatti e protagonisti della cronaca, della
politica, dello sport, della cultura e del costume,
proposto per la prima volta nel 2010. Sempre alla
terza età, ma anche alle donne, è dedicato il primo pomeriggio di LA 1 e LA 2 (quando lo sport
non prende il sopravvento). Così come il Prime
Time si rivolge ai suoi spettatori più fedeli, che
rappresentano oltre il 40% del pubblico RSI, con
programmi come la puntata di Falò sugli Anziani
attivi o quella di Cinepiù intitolata Incontri ravvicinati della terza età . Senza dimenticare i tanti
programmi radiofonici che in un modo o nell’altro
si rivolgono a questo pubblico: Millevoci con le
edizioni su Anziani indifesi e Città per anziani, Laser, la Radio delle Regioni e molti altri.
Fasce d’età del pubblico radio nel 2010 in % sulle 24 ore
Universo: Svizzera italiana/Persone 15+ Fonte dati: Radiocontrol/RSI
Rete Uno
4,8
4,8
8,6
26,0
55,8
Rete Due
0,8 1,6 5,0
16,6
75,0
Rete Tre
10,6
15–24
Fasce d’età del pubblico tv nel 2010 in % sulle 24 ore
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI
LA 1
4,0
8,2
12,2
17,4
15,3
42,9
LA 2
5,9
03–14
8,8
14,8
15–29
17,6
30–39
40–49
17,6
50–59
35,3
60+
19,8
25–34
28,1
35–44
45–59
29,0
60+
12,4
30 / 3 1
SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
38,7%
IL PUBBLICO tv
lo share medio di Attenti a quei due
70/80’000
spettatori per puntata
Attenti a quei due
È simpatico, familiare, difficile ma non impossibile. È la trasmissione più amata dal pubblico. Tutti
possono venire a giocare ad Attenti a quei due e
tutti possono ambire a portarsi a casa qualcosa.
Questa è la formula vincente del programma di
intrattenimento di punta della RSI, capace di catalizzare fra i 70 e gli 80mila spettatori tutte le
sere, da lunedì a venerdì. In onda dal 2006, Attenti a quei due è uno dei programmi che meglio
evidenzia il carattere di prossimità della RSI rispetto alla vita quotidiana del pubblico. Il mondo
della televisione della Svizzera italiana non è parte di una dimensione lontana, patinata, inarrivabile. I vincitori del gioco non sono fortunati sconosciuti, ma il potenziale vicino di casa di ogni
spettatore. O suo figlio. Oppure il gruppo delle
amiche della ginnastica. Infatti, con le edizioni in
prima serata del Torneo di Attenti a quei due o
con le puntate dedicate ai bambini, il programma
è entrato in contatto con realtà nostrane fatte di
amici, gruppi e associazioni. Si sono presentati e
raccontati, si sono divertiti e hanno fatto divertire. Attenti a quei due nel 2010 ha ospitato in
studio circa 3’700 partecipanti fra concorrenti e
pubblico e ha realizzato uno share medio del
38,7%.
Sul web: RSI.ch/attentiaqueidue
Telecontrol nel 2010
Per quanto possa essere ben fatto, se un programma non soddisfa i dati d’audience previsti è
da rivedere o, nei casi peggiori, da chiudere. Quei
dati li fornisce quotidianamente alla SRG SSR
l’istituto di analisi di mercato lHA, che ogni notte
richiama i dati raccolti dai rilevatori elettronici
distribuiti in famiglie, scelte come campione rappresentativo (panel). Il panel della Svizzera italiana è composto di 270 famiglie, 567 persone in
tutto. Il Telecontrol, questo è il nome dell’apparecchio, è collegato con televisori, decoder e lettori dvd e rileva automaticamente, ogni trenta
secondi, la rete e il programma sui quali sono sintonizzati, compreso il Teletext. Al Telecontrol è
collegato un telecomando speciale per la notifica, da parte del campione di telespettatori, del
consumo e del voto di gradimento dei programmi (da 1 a 6). A partire da gennaio 2010 è cambiato il metodo di rilevamento degli ascolti, in
modo da renderlo ancora più preciso: è cambiata
la quota di sostituzione per dati mancanti in caso
di un evento eccezionale (come un black out
elettrico), le fasce d’età sono passate da cinque
a sei, il panel viene aggiornato ogni anno e non è
più definito in base alla regione linguistica ma in
base alle 13 aree di concessione televisiva definite dall’UFCOM (la Svizzera italiana è una di queste). Teletext infine è ora conteggiato come consumo televisivo.
32 / 33
SPETATTORE, VISITATORE, CITTADINO
Budget RSI
183
ALT
1 3,3
E
%
23
,4%
,9
TE
LA
1
TNT
1,9
1,3%
RETE 4
1,3
%
LA
RSI
LETICINO
%
RETE
7
1,1
%
15
TNT
LA7
LETICINO
0,
%
9%
1,5
%
RSI
1
LA
29
,
5%
4 5
,5%
5,9%
ITALIA 1 7,1%
RSI LA
SF
R
%
L
8,3
%
CANA
8,6
%
RAI
%
1,8
2 5
,9%
4,
3
3,2
R
3 4,
4%
2
SF
TS
4%
RAI
LA
%
,9%
RAI 1 8
0,
1 1
RAI 2 6,3%
Quote di mercato nelle 24 ore (lu-do, in %)
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+
Fonte dati: Telecontrol/RSI
RSI
5%
1,3
2,7
E5
RAI
LE
5
9,
4%
TS
2 8,1%
RAI
IA 1
7,7%
CANA
ITAL
2’970
RE
TR
AL
TE
Budget RAI
milioni
Quote di mercato nel Prime Time (lu-do, in %)
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+
Fonte dati: Telecontrol/RSI
%
I dati 2010
Agli svizzeri italiani la RSI piace, nonostante la
forza della concorrenza estera pubblica e privata,
la frammentazione dell’offerta e le nuove modalità di consumo differite. Il pubblico tv potenziale
della RSI, che comprende i residenti nel Canton
Ticino e nel Grigioni italiano, nel 2010 ammonta
a 3 19’910 persone (dai 3 anni in su). Le reti RSI
convincono mediamente il 32% del pubblico nelle 24 ore (+0,5% rispetto agli obiettivi) e il 38,1%
nel Prime Time (-0,4% rispetto agli obiettivi). Per
il 2010 il bilancio complessivo è quindi positivo,
in particolare per quanto riguarda gli ascolti durante l’intera giornata. Nell’ultimo trimestre si registra un calo di share , sia nelle 24 ore che nel
Prime Time, dovuto a una diminuzione della quota di mercato de LA 2 rispetto ai mesi precedenti,
per la mancanza di eventi sportivi di grande richiamo.
La concorrenza di LA 1 e LA 2
Dai grafici risulta evidente che le televisioni italiane sono molto apprezzate nella nostra regione.
In Svizzera in generale il consumo televisivo di
programmi stranieri è il più alto d’Europa. Questo
avviene perché nessun altro paese è diviso in
quattro regioni linguistiche, tre delle quali confinano con paesi che parlano la stessa lingua della
regione svizzera confinante. Paesi questi dotati
di emittenti televisive molto più ricche della nostra. Basti pensare che i principali gruppi radiotelevisivi italiani, presi singolarmente, possono
contare su mezzi finanziari 20 volte superiori a
quelli della RSI. Nella Svizzera italiana, invece,
l’unica emittente locale concorrente della RSI è
Teleticino. Con sede a Melide, è al decimo posto
fra i canali più guardati nella regione, in particolare nella fascia dell’attualità serale.
milioni
brucerebbe il budget RSI
in 22,5 giorni
Budget Mediaset
3’929
milioni
brucerebbe il budget RSI
in 17 giorni
Budget 2009 a confronto (in euro)
(fonti: Conti annuali RSI 2009, Gruppo Mediaset
Bilancio 2009, Gruppo RAI Relazioni e bilanci 2009)
Popolazione Italia: 60 milioni
Popolazione Svizzera italiana: 350mila
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SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
IL PUBBLICO radio
Parzialmente scremato
Non c’è niente di più divertente la mattina che prepararsi per
andare a scuola o al lavoro mentre gli animatori di Parzialmente scremato raccontano le news più improbabili della giornata.
Il loro umorismo, la loro ironia e la musica che propongono
rendono il programma solare e positivo, di quelli in grado di
raddrizzare una giornata partita storta. Ogni mattina fra le
6.00 e le 9.00 un tema legato a una notizia del giorno, solitamente di costume, viene affrontato con commenti e scenette
divertenti e con l’aiuto degli ascoltatori, che sono invitati a
raccontare le loro esperienze o le loro opinioni al riguardo. Gli
ascoltatori possono anche partecipare al quiz delle 8.40, che
cambia tema più volte all’anno. L’ultimo del 2010, La Svizzera
italiana in un quiz, è un gioco legato alla storia, alla geografia
e ai personaggi locali, con telefonate in diretta dei concorrenti.
Insomma, Parzialmente scremato è un mix perfetto di divertimento, simpatia, interattività e curiosità, che invoglia gli ascoltatori a tornare sulle onde di Rete Tre nel corso della giornata.
Quota di mercato nelle 24 ore (lu–do, in %)
7 1% / RSI
47,5% / Rete Uno
5,8% / Rete Due e Radio svizzera classica
17,7% / Rete Tre
12,5% / altre reti SRG SSR
7,9% / Reti commerciali Svizzera italiana
8,1% / Reti estere
Universo: Svizzera italiana/persone 15+
Fonte dati: Radiocontrol/RSI
Sul web: retetre.RSI.ch/parzialmentescremato
Radiocontrol
Radiocontrol è un sistema di rilevamento dell’ascolto radiofonico creato in Svizzera nel 2001 e
successivamente adottato a livello internazionale. In grado dal 2009 di rilevare anche l’ascolto
di radio DAB e DAB+, si basa sull’utilizzo di un
orologio che, tramite un minuscolo microfono, rileva e registra i programmi che chi lo indossa
(100 persone la settimana, scelte fra 2’691 nella
Svizzera italiana) sta ascoltando, sia a casa che
fuori, per 24 ore al giorno. L’orologio non registra
altri segnali sonori, come le conversazioni o i
rumori di fondo. La riservatezza e l’anonimato
sono dunque garantiti. Diversamente da quanto
succede per la televisione, i dati sul consumo radiofonico vengono trasmessi alla RSI solo una
volta al mese. Le nuove modalità d’ascolto, per
esempio via internet in streaming oppure on
demand direttamente sul proprio lettore mp3,
sfuggono per il momento al rilevamento Radiocontrol.
Oltre il 70% del pubblico potenziale
Le tre reti radio RSI nel 2010 hanno conquistato
il 7 1% degli ascoltatori potenziali (281’783 persone dai 15 anni in su). Se a questo si aggiunge
l’ascolto delle altre reti radio della SRG SSR, pari
al 12,5%, si ottiene che l’insieme delle emittenti
SSR, nel 2010, ha raggiunto una quota di mercato pari al 83,5% (-0,6% rispetto al 2009). Il resto
del mercato se lo spartiscono le radio concorrenti: Radio 3iii con il 5,4% (+0,3%), Radio Fiume Ticino con il 2,5% (+0,3%) e le radio estere con
l’8,1% (+0,2%). Va specificato che queste cifre si
limitano al territorio della Svizzera italiana e non
considerano né i numerosi ascoltatori che la RSI
ha tra la popolazione italofona oltre San Gottardo, né le nuove modalità d’ascolto (internet, satellite, podcast, streaming), sempre più utilizzate
dal pubblico.
Quando si dice l’eccellenza
Rete Tre è la Swiss Radio of the Year 2010, per la
seconda volta dopo il 2008. È stata premiata a
Zurigo al Radioday 2010, cui hanno partecipato i
principali professionisti del campo della radiofonia in Svizzera. Il premio è dovuto alla spettacolare performance della rete giovane della RSI, che
ha ottenuto il più alto incremento di ascolti tra
tutte le radio della Svizzera italiana e romanda,
private o pubbliche che fossero. Nel primo semestre del 2010 Rete Tre ha toccato, nella Svizzera
italiana, una quota di mercato del 17%, +2,1 punti
rispetto allo stesso periodo del 2009 (contro,
per esempio, il +0,4 di Couleur 3, la radio giovane
della RTS) e +1,3 punti rispetto alla media dell’intero scorso anno. E se nel 2008 e nel 2010 a
Rete Tre il riconoscimento è arrivato per la quantità, nel 2009 il Prix Suisse se lo è aggiudicato
per la qualità del programma Frontaliers. La stessa giuria ha anche lodato le tre radio RSI per la
qualità generale dei loro contributi, sia dal punto
di vista ideativo-realizzativo sia da quello tecnico-produttivo.
Frontaliers
Frontaliers è la serie umoristica di Rete Tre, ideata e interpretata da Paolo Guglielmoni e Flavio
Sala, che ha per protagonisti il frontaliere italiano
Roberto Bussenghi e la guardia di confine svizzera Loris J. Bernasconi, divisi dalle transenne
di una dogana, ma anche da una serie di pregiudizi che gli autori volutamente esasperano. Paolo
Guglielmoni osserva che “il bersaglio di questa
satira è l’atavica rivalità Svizzera-Italia, su cui la
saga cerca di far riflettere. Se la nostra identità si
basa sul non essere italiani, allora è un’identità
fasulla. L’identità è un valore positivo, da riempire con quel che ci piace del nostro Paese, non
con quel che non ci piace degli altri. Vale anche
per gli amici italiani che spesso ci vedono come
un fantomatico Paese di Bengodi senza approfondire oltre. Anche noi, siamo più di così.” La
prima serie, nel 2008, è stata un tale successo
da spingere il Corpo delle Guardie di confine Regione Ticino a proporne una seconda, per informare divertendo sulle prescrizioni doganali, alla
luce dell’introduzione degli accordi di Schengen.
Entrambi i cd delle serie sono andati a ruba. Nel
2010 Frontaliers si è evoluto in Videofrontaliers
approdando su LA 1 con 16 sketch video trasmessi all’interno di S-Quot. I video sono reperibili anche online (corredati di trailer e backstage) e su
dvd. Di quest’ultimo, 15mila copie sono state vendute dalle Guardie di confine ai valichi presidiati
e 3mila regalate da Rete Tre nel giro di tre mesi, da dicembre 2010 a febbraio 201 1. In totale:
18mila copie che hanno raggiunto un pubblico
assolutamente trasversale, di qua e di là dal confine. Un risultato incredibile per un dvd “convergente”, frutto di un’operazione che ha coinvolto
la radio, la televisione e il multimedia, in grado di
realizzare un incasso superiore ai 100mila franchi. Tale cifra, in accordo con la Catena della
solidarietà, è stata interamente devoluta dalle
Guardie di confine all’Associazione Alessia per
l’acquisto di un’autoambulanza esclusivamente
predisposta per il trasporto urgente di bambini
sotto costante terapia intensiva.
36 / 37
SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
Made in rsi vs.
made in anywhere else
Top Ten serie tv in prima serata su LA 1 nel 2010
QdM % RM
01. GREY’S ANATOMY 24 episodi 28,0
36’200
02. CASTLE 29 episodi
26,3
35’100
03. THE MENTALIST 23 episodi 26,5
34’300
04. PRIVATE PRACTICE 3 1 episodi
24,8
31’200
05. THE GOOD WIFE 30 episodi 22,5
30’000
06. LIE TO ME 23 episodi
22,6
28’100
07. CRIMINAL MINDS 23 episodi
27,5
26’300
08. DESPERATE HOUSEWIVES 23 episodi
21,6
24’300
09. HAWTHORNE 6 episodi 18,4
23’200
10. BROTHERS & SISTERS 36 episodi 16,2
1 3’200
Universo: Svizzera italiana/Persone 3+ Fonte dati: Telecontrol/RSI
Serie televisive e fidelizzazione
Le serie sono il fenomeno degli ultimi anni, capaci di conquistare un pubblico trasversale e giovane, altrimenti difficile da raggiungere per una
radiotelevisione di servizio pubblico. Alta qualità
e trame avvincenti portano i fan a sintonizzarsi
sullo stesso canale, settimana dopo settimana.
Questa loro capacità di fidelizzazione di un pubblico solitamente sfuggente ne fa un prodotto
indispensabile per non perdere spettatori che
altrimenti si sintonizzerebbero su un canale della
concorrenza italiana per seguire lo stesso programma. La RSI è sempre attenta a scegliere serie adatte a una programmazione generalista di
servizio pubblico.
QdM, quota di mercato:
rapporto percentuale tra gli spettatori che
assistono a un dato programma o presenti in
una determinata fascia oraria e il numero
di spettatori davanti al televisore nel medesimo periodo considerato.
RM, Rating in migliaia:
numero medio di spettatori in ogni minuto
di un determinato programma o fascia oraria.
L’intrattenimento è servizio pubblico
La radio, i giornali, il web e la televisione sono
mezzi di comunicazione ma anche fonte di svago
e di relax, per i momenti in cui è necessario staccare dagli impegni della vita quotidiana. Per la
RSI, quindi, l’intrattenimento è un tassello fondamentale della programmazione, nonché un dovere sancito nell’articolo 2 della Concessione SSR.
Inoltre, grazie ai programmi d’intrattenimento è
possibile parlare di attualità, ammirare il proprio
territorio, far riemergere nozioni storiche o geografiche sepolte nella memoria e imparare cose
nuove. Insomma, è possibile promuovere il sapere sotto forma di gioco in un’atmosfera divertente. Per riuscire al meglio in tale obiettivo, le domande per i giochi radiotelevisivi della RSI sono
preparate da apposite redazioni che non mancano di dare risalto a fatti, temi e avvenimenti legati alla Svizzera, privilegiandoli rispetto a quelli
esteri, in modo da rafforzare il legame con il territorio.
3 8 / 39
13
SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
78
92
10
1’302
1’358
320
197
15
272
Ore di programma per tipo di produzione 2010
(Prima diffusione tranne repliche e senza pubblicità)
6
Fonte dati TV: Traffic System, sistema interno RSI
Ore di programmazione tv per contenuto:
Intrattenimento
Fonte dati Radio: Radioprogramma, sistema interno RSI
show, varietà musicali
circo
quiz e concorsi
cabaret, spettacoli umoristici
giochi a premi brevi
altro
LA 1
1’518
12
2’098
4’823
LA 2
3 13 149
3’348
2’049
Ore di programmazione tv per contenuto:
Fiction
film
telefilm
serie televisive (esclusi i gialli)
sceneggiati tv a episodi
gialli di serie
disegni animati
4’645
Totale TV
1’83 1
161
5’446
9’468
Rete Uno
4’381
32
3’862
485
Rete Due
2’032
890
1’630
3’1 19
1’089
Rete Tre
1’724
438
5’601
997
Totale Radio
produzione propria
altre reti RSI
altre reti SRG SSR
produzione di terzi
repliche
8’137
1’360 1’630
12’582
2’57 1
Produzione propria vs. produzioni d’acquisto
Dai programmi per bambini a quelli di cucina, tutte le trasmissioni d’intrattenimento sono prodotte dalla RSI ( Piattoforte , Generation e Odio i lunedì per citarne alcuni), mentre la fiction (i film e
le amatissime serie tv) è acquistata all’esterno,
tranne rare eccezioni, come le commedie dialettali targate RSI e la soap Affari di famiglia. Le trasmissioni proprie, che si tratti d’informazione o
svago, rendono le reti tv RSI uniche e inconfondibili rispetto alla concorrenza estera. Dal grafico si
nota la forte presenza di repliche in televisione,
dovuta soprattutto alla programmazione notturna. LA 2 e Rete Tre hanno più programmi d’acquisto, principalmente sport e fiction su LA 2 e musica su Rete Tre. Rete Due propone molti concerti prodotti dalle consorelle SRG SSR mentre
Rete Uno è il vettore che più produce e mette in
onda contenuti propri, nel 2010 il 53% delle ore
trasmesse (contro il 35% di Rete Due e il 30% di
Rete Tre).
Il mercato dei programmi televisivi
La RSI commercializza tutti i programmi di sua
produzione, co-prodotti o per i quali ha ricevuto specifico mandato di commercializzazione. In
pratica quindi, l’ufficio vendite, dopo aver controllato di avere tutti i diritti per ogni prodotto,
ne attiva e ne segue la promozione e la vendita.
Questa commercializzazione non incide molto sul
budget RSI (meno dell’1%), perché i programmi
non sono facilmente vendibili all’estero: la RSI è
una radiotelevisione di servizio pubblico e le tematiche che tratta sono solitamente ben ancorate al territorio e quindi di scarso interesse al di
fuori dello stesso. Inoltre, le consorelle della SRG
SSR hanno il diritto di diffondere gratuitamente
le produzioni RSI (di cui quest’ultima detiene tutti i diritti). I prodotti aziendali di maggior successo all’estero sono le animazioni d’autore, come i
cartoni di Bozzetto e Luzzati, e il cane Peo con le
sue rappresentazioni di pittori celebri nelle Peo
Gallery , che quest’anno sono state concesse in
licenza a un distributore giapponese, uno israeliano e uno brasiliano. In totale, nel 2010 sono
state vendute 61 produzioni RSI, per un valore di
circa 3 16’500 franchi.
Programmi RSI in vendita sul web: RSI.ch/vendita
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SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
Radio: ore di informazione
e attualità nel 2010
immersione regionale
Rete Uno
187,4 / radio, servizi
921,5 / attualità
104,6 / informazione
Rete Due
7,3 / radio, servizi
730,4 / attualità
L’attualità regionale
Il polso della Svizzera italiana è tastato quotidianamente dalla Redazione multimediale dell’attualità regionale, che costituisce il centro di competenza per tutto
quanto avviene nella regione e nella fascia di confine con l’Italia. È la principale
antenna RSI sul territorio e produce notizie per tutte le testate dell’Informazione,
online compreso. Realizza in particolare un’edizione giornaliera de Il Quotidiano
per la televisione, e per la radio tre edizioni giornaliere delle Cronache regionali e
un’edizione settimanale delle Voci del Grigioni italiano . La prossimità è quindi il
modus operandi di quest’area, oltre ovviamente a tempestività, originalità e autorevolezza. A conferma del proprio mandato di informazione nazionale e sovranazionale, e dell’attenzione particolare della RSI per il Canton Grigioni, a febbraio
201 1 ha preso avvio Grigioni Sera , un radiogiornale diffuso in splitting solo sul
territorio retico, pensato per migliorare l’offerta di notizie relative ai Grigioni al
pubblico italofono che vive in quel Cantone.
Voci del Grigioni italiano
Lo attesta il Guinness World Record: Voci del Grigioni italiano è la trasmissione radiofonica d’informazione settimanale più longeva al mondo.
Dal 1 939 la trasmissione costituisce un’arena
pubblica che valorizza i temi di attualità e che dà
la parola agli attori della realtà locale. Le valli Poschiavo, Bregaglia, Mesolcina e Calanca saranno
anche separate dalle montagne, ma questa rubrica è riuscita negli anni a ridurre le distanze e a
“far sentire la voce di casa”. Che questa trasmissione sia un piccolo gioiello amato e coccolato da
più di 70 anni lo dimostra anche il fatto di essere
fra le 10 più scaricate via podcast del 2010.
Radiotelevisione on the road
RSI, parte del tuo mondo. In tutti i modi possibili:
entra nelle case, nei negozi, nelle automobili, nei
computer, nei cellulari, nei lettori mp3. Prende la
Svizzera intera e la racconta in tutte le sue sfaccettature. Ma la RSI non è solo una presenza virtuale. È un’entità fisica tangibile. Può capitare di
incontrare i suoi inviati in città, alla ricerca delle
opinioni della gente sui più disparati argomenti.
La si vede all’opera, quando il Radiomobile è in
piazza a raccogliere le emozioni a caldo degli artisti impegnati in un evento, che siano gli esordienti di Palco ai giovani, gli artisti di Blues to
bop o le celebrità di Estival. E parla direttamente
con il proprio pubblico con trasmissioni che indagano realtà specifiche, come fa la Radio delle
Regioni.
La Radio delle Regioni
In onda dal 1978 al 1984, la Radio delle Regioni
ha proposto decine di indagini dalle valli della
Svizzera italiana, indagini costruite sull’ascolto
degli abitanti delle periferie e incentrate sull’assemblea pubblica. A 30 anni di distanza, come
sono cambiati questi luoghi? Per un confronto
fra passato e presente, a partire da nuove indagini e con l’ausilio dei materiali d’archivio conservati nelle Teche RSI, laddove possibile tornando a
intervistare gli stessi interlocutori di allora, la Radio delle Regioni riparte nel 2009 e continua per
tutto il 2010 e oltre. Il programma, oggi come allora, dedica alle regioni prescelte della Svizzera
italiana una settimana di momenti mirati, in cui
testate abituali di Rete Uno accolgono ospiti,
testimonianze, tradizioni e cronaca della regione
“sotto esame”, per osservare e discutere gli sviluppi e le nuove identità del territorio.
Sul web: RSI.ch/reteuno
Linguaggio, abito del pensiero
L’attenzione che la RSI riserva all’identità culturale e territoriale della Svizzera italiana passa
anche attraverso il dialetto, nel 2010 protagonista di diverse trasmissione radiotelevisive. Camaleonte in 3D, programma di Rete Uno, ha proposto in Parla come mangi una riflessione sul linguaggio, dallo slang giovanile ai diversi modi di
interpretare il dialetto di genitori e nonni. La domenica popolare di Rete Uno, per contro, riac-
cende a ogni appuntamento i ricordi del pubblico
sul mondo e sulle tradizioni di una volta, dedicando uno spazio speciale al dialetto nella letteratura, nella poesia e nel mondo agricolo e rurale di
ieri. Rete Tre, infine, ha preso il dialetto, spesso
relegato a folklore, cultura e radici, e lo ha “ringiovanito” nel fortunato Alla ricerca del dialetto
perduto, da cui è nato lo spin-off Chi l’è che l’a
dii, in cui frasi storiche da tutto il mondo sono
state tradotte in dialetto. Il 2010 di LA 2 parte da
Il caffè col dialettale , proponendo quotidianamente le più classiche produzioni della commedia dialettale targate RSI: opere che mescolano
allegramente dialetto e italiano. Il 2009 si era
appena concluso – su LA 1 – con la quarta serie di
Affari di famiglia, la soap RSI che narra le vicissitudini di tre generazioni della ticinesissima famiglia Britti. Qui risulta evidente il contrasto fra un
mondo legato alla tradizione – con il suo linguaggio, le sue metafore e i suoi punti di riferimento
– e un mondo più giovane, con il suo desiderio di
“metropoli”, con altri gusti e interessi differenti.
Sul web: RSI.ch/affaridifamiglia
99 / informazione
Rete Tre
68,2 / radio, servizi
341,2 / attualità
0 / informazione
Radio, servizi : meteo; traffico;
solidarietà; altro
Attualità : attualità regionale,
nazionale, internazionale; dibattiti; altro
Informazione : politica ed
economia regionale, nazionale,
internazionale; altro.
Le trasmissioni di Rete Tre su
soggetti politici ed economici
rientrano in altre categorie
(come “Educazione e cultura”
o “Conduzione”).
Universo: Svizzera italiana/Persone 15+
Fonte dati: Radiocontrol/RSI
42 / 43
SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
la musica, i concerti, la piazza
Dal palco degli studi radio
La musica e gli spettacoli targati RSI spaziano
dalla piazza agli studi radio, con ogni genere musicale. Rete Due, oltre alle stagioni di musica classica, organizza Tra Jazz e nuove musiche, concerti live allo Studio 2 di Lugano-Besso; e trasmette
Jazz concerto in diretta radiofonica. Nel 2010,
uno dei sei concerti della stagione è stato trasmesso in diretta dal Cinema Teatro di Chiasso,
nell’ambito della manifestazione Festival Jazz,
con cui Rete Due ha collaborato. Rete Uno propone invece un programma che racconta il mondo
dello spettacolo e i suoi protagonisti – Il Camaleonte – e organizza numerosi showcase gratuiti
molto apprezzati dal pubblico; qui gli artisti invitati – musicisti e attori del calibro di Piero Pelù,
Giovanni Allevi, Carlo Verdone, Nek e Max Pisu
(citando alcuni degli ospiti 2010) – si raccontano
e intrattengono il pubblico con i loro brani e le
loro storie.
Tra Jazz e nuove musiche sul web: RSI.ch/jazz
Il Camaleonte sul web: RSI.ch/camaleonte
Cultura alla RSI
Alla RSI una delle tre reti radio, Rete Due, è completamente dedicata alla cultura e innumerevoli
programmi radiotelevisivi, un sito internet e numerose offerte multimediali pongono un’attenzione particolare alla letteratura, al cinema, alla
musica e contribuiscono allo sviluppo culturale e
al rafforzamento dei valori del Paese. Complessivamente, nel 2010, sono state dedicate alla cultura 2’201 ore di trasmissioni radiofoniche e 1’627
ore di trasmissioni televisive. Ma non è tutto: la
RSI fa della promozione della cultura la propria
missione, con il sostegno diretto e indiretto a un
gran numero di manifestazioni, rassegne e istituzioni in tutto il Paese.
Un premio inatteso
Il 52. Grammy Award per il migliore album di jazz contemporaneo è stato assegnato nel febbraio del 2010
negli Stati Uniti a 75 di Joe Zawinul & The Zawinul Syndicate, album registrato dalla RSI in occasione dell’edizione 2007 di Estival. Il Grammy, prestigioso riconoscimento per la musica equivalente agli Oscar per il cinema,
premia ogni anno le migliori produzioni della scena musicale mondiale. Questo riconoscimento assume un
particolare significato e valore sia per Estival sia per la qualità e la professionalità della RSI, che ha realizzato
la registrazione del concerto.
Estival
Anche nel 2010 Estival si è svolto sull’arco di due
week end fra Mendrisio e Lugano, e ha proposto
18 concerti: grandi nomi della scena internazionale e momenti indimenticabili, tra cui le esibizioni del batterista Billy Cobham, del cantante
Khaled, degli Incognito, dei Tower of Power e
dell’Orchestra della Svizzera italiana che ha ospitato sul palco il celebre artista brasiliano Eumir
Deodato. Riconosciuto come il festival gratuito
più importante d’Europa, Estival è stato capace
di richiamare oltre 50mila persone, affermandosi
nuovamente come l’evento faro dell’estate della
Svizzera italiana e il palco più prestigioso a sud
delle Alpi. La RSI sostiene questo importante
evento con la diretta televisiva e radiofonica dei
concerti e numerose repliche durante l’anno sui
suoi differenti vettori.
Le quattro stagioni di Estival
Nel 2010 si sono gettate le basi per una futura
più ampia collaborazione con Estival. A partire
dal 201 1, nell’ambito di un progetto che vede
coinvolte la RSI e la Città di Lugano, verranno
proposti nuovi eventi musicali, tra i quali Aspettando Estival (week end primaverile di animazione musicale nel centro della città di Lugano), un
Estival autunnale a fine ottobre e una serie di
concerti jazz, tutti trasmessi in diretta radiofonica, sull’arco dell’anno.
50’000 persone 2’201 ore di trasmissioni radiofoniche 1’627 ore di trasmissioni televisive
32 pillole, una per ogni Estival, del direttore
artistico Jacky Marti sul web: RSI.ch/estival
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SPEtTATORE, VISITATORE, CITTADINO
le visite alla rsi
Uno studio televisivo da casa sembra una
normale stanza. In realtà il soffitto è altissimo
e ricoperto da un imponente impianto luci.
Visitare gli studi della RSI
Le visite guidate agli studi sono gratuite e aperte al
pubblico, a condizione di prenotare con almeno due
settimane di preavviso. Solitamente si richiede una
partecipazione minima di dieci persone. Le visite hanno una durata di circa 1 ora e 30 minuti e si svolgono
dal lunedì al venerdì, durante gli orari d’ufficio.
Visite agli studi di Comano:
richieste e informazioni: [email protected]
oppure: 091 803 53 21.
Visite agli studi di Besso:
richieste e informazioni: [email protected]
oppure: 091 803 94 95.
Percorso interattivo
Imparare qualcosa di nuovo è sempre interessante. Se in più ci si diverte, allora il ricordo dell’esperienza resterà indelebile. È in base a questo concetto che nel 2008 sono state ripensate le visite
agli studi televisivi e nel 2010 quelle agli studi
radiofonici RSI. Grazie ad animatori e animatrici
in grado di risvegliare l’interesse del proprio pubblico e grazie alle attività proposte, i visitatori si
fanno strada nei corridoi, imparando a distinguere il mezzo dal contenuto e rendendosi conto che
tutto ciò che viene trasmesso è frutto del lavoro
di moltissime persone. I visitatori spesso hanno
l’opportunità di entrare nei camerini e nella zona
trucco, di parlare con i DJ della radio (a volte anche di andare in onda), di osservare le scenografie dei programmi, di provare in prima persona a
condurre un Telegiornale o la Meteo , di giocare
con il bluescreen . Capire, vedere e toccare con
mano l’origine delle immagini e dei suoni permette ai ragazzi, ma anche agli adulti, un consumo
più consapevole di tutti i media radiotelevisivi
con cui quotidianamente entrano in contatto.
Il bluescreen
Il bluescreen è l’asso nella manica delle simpatiche guide che accompagnano i gruppi alla scoperta della televisione. Se i visitatori sono fortunati e lo studio giusto è libero, la magia degli
effetti speciali potrà scatenarsi. Potrà allora capitare di vedere una testa solitaria guardare divertita un corpo spaesato oppure di assistere a
un dibattito in piena regola con tanto di moderatore fra bimbi di prima elementare. Alcune registrazioni dei misteriosi eventi sono visibili all’indirizzo RSI.ch/visite.
Durante una visita agli studi radiotelevisivi
si può scoprire che…
La RSI possiede un guardaroba di più di 12mila
capi d’abbigliamento usati negli show televisivi
da fine anni ’50 ad oggi.
Spesso i presentatori, durante la trasmissione,
hanno una “pulce” nell’orecchio (un mini auricolare) per essere in contatto con la regia.
Le forti luci degli studi televisivi fanno apparire lucidi i visi dei presentatori. Per questo in tv
sono tutti sempre truccati, anche gli uomini.
I vestiti che indossano i presentatori non
sono casuali ma attentamente studiati da un
costumista.
I dvd usati dai professionisti sono coperti
di plastica rigida protettiva e hanno quindi bisogno di lettori speciali.
Il settore Documentazione Scritta delle
Teche RSI ha catalogato oltre un milione di articoli di giornale dal 1984 a oggi.
Il T-1000, il “computerone” di Rete Tre per
la diffusione musicale, contiene quasi 20mila
brani.
Una volta alla radio c’era una macchina apposita
per il lavaggio dei dischi in vinile.
47 /
COLTIVARE NUOVE IDEE E ANTICHE CERTEZZE // L’innovazione tecnologica non si
traduce solo in nuovi dispositivi elettronici a disposizione di tutti. Un computer in quasi
ogni casa svizzera, uno smartphone in mano a sempre più persone sono sintomatici di
profondi cambiamenti nel modo di rapportarsi alla realtà, nel modo di lavorare e di vivere
il quotidiano. I nuovi media sono strumenti che permettono nuove forme di comunicazione e un accesso all’informazione sempre più agile e personalizzato. Coltivare novità (che
siano di tipo tecnologico o nuovi modi di pensare) è il compito di un’azienda radiotelevisiva come la RSI, per sua natura specchio della società. D’altro canto, la perdita di identità
è uno dei problemi dell’era postmoderna in cui viviamo. Valori un tempo fondamentali
stanno assumendo significati nuovi, sfaccettati e decentrati. Oggi la nazione è multiculturale, la religione è una libera scelta, la famiglia assume nuove forme e la tradizione vive
in antitesi con l’innovazione, con il cambiamento costante del mondo che ci circonda.
In questa instabilità quotidiana è la cultura a porre i punti di riferimento. Quella cultura
che, nelle parole del direttore della RSI Dino Balestra, è “tutto ciò che ci unisce in quanto
membri della comunità di cui siamo parte e tutto ciò che ci divide per gusto, interessi,
aspirazioni, storia e territorio.”
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coltivare nuove idee e antiche certezze
l’offerta multimediale
Top pages RSI.ch
numero di pagine consultate ogni mese
01. HOME PAGE RSI RSI.ch
Attraverso il suo sito, la RSI offre i propri contenuti radiotelevisivi
sotto forma di audio e video on demand corredati di approfondimenti e informazioni aggiuntive, così che i messaggi, i valori e le informazioni proposte dalle trasmissioni non si esauriscano con la fine
della puntata ma trovino nuova vita. Il sito si rivolge soprattutto ai
residenti in Svizzera, in particolare ai giovani e ai “teleindipendenti”,
ma quotidianamente è visitato da utenti dal mondo intero. Inoltre,
l’età media degli internauti che consultano il sito della RSI è di 37
anni, nettamente inferiore all’età media del pubblico radiotelevisivo.
Con la sua offerta online la RSI è quindi in grado di raggiungere più
efficacemente le nuove generazioni, quelle dei “nativi digitali”, e si
posiziona al secondo posto fra i siti web più visitati nella Svizzera
italiana in campo mediatico con 163’500 Unique clients, circa l’1 1% in
più rispetto al 2009. L’offerta è articolata in quattro ambiti: i canali
delle reti radiotelevisive, i siti dei programmi, i canali tematici e i siti
speciali, creati per eventi particolari.
02. ZEROVERO 5’252’665
03. LA 1 5’039’848
04. METEO / SVIZZERA ITALIANA
05. INFORMAZIONE Il flusso dell’informazione 24/7
Le notizie costantemente aggiornate sul sito
RSI.ch/info garantiscono un flusso continuo di informazioni durante il corso della giornata. 24 ore
su 24, 7 giorni su 7 il News Desk – la redazione
multimediale incaricata di produrre le news online, il Teletext e i flash radiofonici e televisivi –
soddisfa il bisogno del pubblico di avere informazioni sempre più tempestive. Inoltre, i servizi di
tele e radiogiornali sono messi a disposizione sul
sito appena conclusa la trasmissione, facendo sì
che l’offerta multimediale della RSI non conosca
rivali nella Svizzera italiana.
Radio via internet
Ormai da diversi anni la radio online o in streaming è a tutti gli effetti un nuovo vettore. Sia sul
computer che sul cellulare, la radio via internet
conquista sempre nuovi fan, che principalmente si collegano durante le ore d’ufficio. Questo
comportamento è ancora più marcato in concomitanza di grandi eventi, come le elezioni del
Consiglio federale o particolari eventi sportivi.
Nel 2010 sono stati attivati 79’565 streaming radio via computer.
RSI online e la legge
In base all’articolo 35 della LRTV, che sancisce
che “la SRG SSR impiega la sua quota di canone
esclusivamente per sopperire all’onere derivante
dall’emittenza inerente ai programmi radiotelevisivi e all’ulteriore offerta editoriale”, la Concessione SSR precisa che l’offerta online debba sempre
essere relativa o contestuale ai programmi radiotelevisivi delle unità aziendali della SSR. Ciò
significa che l’offerta online deve servire in primo luogo a completare e ad approfondire i programmi radiofonici e televisivi; concretamente
l’uso di immagini e suoni non andati in onda è
dunque possibile solo se aggiunge comprensibilità alle trasmissioni a cui si riferisce e permette di
meglio contestualizzarle. Un esempio è la pagina
del sito RSI dedicato a Fryderyk Chopin creata
nel 2010 in occasione del ciclo di trasmissioni su
Rete Due per i 200 anni dalla nascita dell’artista.
Essa, infatti, non presenta solo informazioni riguardo le puntate andate in onda, ma contiene
molteplici documenti multimediali provenienti
dagli archivi RSI riguardanti il compositore, le repliche delle puntate a lui dedicate, link interessanti e testi esplicativi e formativi redatti per
l’occasione. La diffusione sul web di programmi
originali (senza diffusione radiotelevisiva pregressa o in contemporanea) è ammessa soltanto
se sono soddisfatte determinate condizioni (art.
9 cpv. 2 Concessione SSR).
Per la Concessione SSR sul web: RSI.ch/aboutrsi
24’453’985
3’573’125
2’896’924
06. LA 2
1’783’781
07. LA 1 / I CUCINATORI
1’731’482
08. SPORT
1’484’337
09. LA 1 / PALINSESTO
1’292’026
10. INFORMAZIONE / IL QUOTIDIANO 1’006’654
NET-Metrix-Audit/RSI
1Fonte:
1. RETE
UNO 2010
954’843
12. LA 2 / PALINSESTO 949’079
13. PIATTOFORTE 845’501
14. TELEGIORNALE
783’543
15. PATTI CHIARI 734’219
16. RETE TRE / GALLERIA FOTOGRAFICA
7 15’285
17. INFORMAZIONE / TICINO E GRIGIONI
693’243
18. RETE DUE
572’592
19. STREAMING LIVE / RETE TRE 536’016
20. PODCASTING 523’415
21. METEO / WEBCAM 522’651
22. LA RSI 509’189
23. FALÒ 464’584
Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI 2010
Provenienza dei visitatori
Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI
Svizzera / 5’265’416
Italia / 3’921’83 1
Altri paesi / 190’201
Stati Uniti / 130’204
Germania / 123’601
Francia / 54’413
Inghilterra / 47’209
Spagna / 25’404
Unione Europea / 21’549
Paese sconosciuto / 18’900
Belgio / 15’461
Canada / 15’218
Olanda / 13’594
Brasile / 13’062
Austria /1 1’739
Numero di visite al sito ogni mese. Un’unica visita comprende tutte le
richieste ricevute in successione ininterrotta da un server web provenienti da
un medesimo indirizzo IP. Si considera terminata una visita se tra due
successive richieste di pagina intercorre un tempo superiore ai 30 minuti.
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coltivare nuove idee e antiche certezze
I media più visitati
della Svizzera italiana
e le pagine delle consorelle
della RSI nel 2010
Top Ten download podcast del 2010
Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI
2’188’862 / Ticinonline
952’761 / RSI
799’621 / Ticinonews
467’004 / Corriere del Ticino
89’351 / LaRegioneTicino
43’458 / Mattinonline
34’358 / Giornale de Popolo
14’412’309 / SF
4’420’033 / TSR
2’743’037 / DRS
2’462’327 / Teletext
2’282’173 / Zattoo
2’222’549 / Swissinfo
821’058 / RSR
39’943 / RTR
26’749 / SRGSSR
Mobile
Nel 2010 la RSI ha fatto il suo ingresso nel mondo degli smartphone con diverse applicazioni:
una per ascoltare in diretta le radio RSI e per accedere alle news (RSI.ch mobile), una per consultare i palinsesti radio e tv ( RSI – Programmi Radio e TV ), una dedicata esclusivamente a Rete
Tre (Rete Tre). Queste app non sono che l’inizio
dell’esplorazione del nuovo, potentissimo media.
Il cellulare multimediale è il primo strumento di
comunicazione di massa interattivo e personalizzabile, sempre con l’utente, sempre acceso e in
grado di proporre gli stessi contenuti di tutti gli
altri media. Si prevede infatti che, andando avanti di questo passo, già nel 2013-2014 gli utilizzatori di smartphone supereranno per numero gli
utilizzatori di computer.
Podcast
La maggior parte dei programmi radiofonici RSI è
scaricabile gratuitamente sul proprio computer e
sul proprio smartphone tramite il podcasting. Il
sistema permette, appunto, di scaricare in modo
automatico file audio tramite un semplice software. Implementato sul sito RSI.ch nel 2006, il
podcasting riscuote sempre più successo anche
grazie all’avvento degli smartphone. Nel 2010
sono stati effettuati 5,7 milioni di download, quasi 2 milioni in più rispetto al 2009 (+33,4%), che
a sua volta aveva più che raddoppiato i download rispetto al 2008. Al primo posto assoluto
della classifica podcast, con 476’661 scaricamenti complessivi, riconfermando la supremazia del
2009, c’è Il Disinformatico di Rete Tre, rubrica
dedicata al web e curata dal noto giornalista informatico Paolo Attivissimo.
I podcast sul web: RSI.ch/podcast
Radio 01. IL DISINFORMATICO Scienza e tecnologia Rete Tre
476’661
02. PLUSVALORE Informazione
Rete Due
279’672
03. 365 LIBRI DA LEGGERE Lingua, letteratura e arte Rete Due 278’989
04. IL GIUDIZIO UNIVERSALE Cinema e video
Rete Tre
222’570
05. SKETCHES DI RETE TRE Giovani e humor Rete Tre
205’103
06. MILLEVOCI Informazione
Rete Uno
198’059
07. BAOBAB Magazine
Rete Tre
189’41 3
08. RADIOGIORNALE Informazione
Rete Uno
176’521
09. VOCI DEL GRIGIONI ITALIANO Informazione Rete Uno
167’366
10. Cronache della svizzera italiana Informazione Rete Uno
166’755
Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI
Podcast: evoluzione
download globali
Fonte: NET-Metrix-Audit/RSI
2007 / 1’291’1 18
2008 / 2’457’440
2009 / 3’813’829
2010 / 5’729’37 1
Download
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Rete Due: ore di programmazione
per contenuto nel 2010
coltivare nuove idee e antiche certezze
musica e letteratura
5’688 / musica
1’502 / cultura e formazione
701 / intrattenimento
837 / attualità e informazione
32 / sport
8’760 ore totali di diffusione repliche
comprese
Fonte dati: Radioprogramma, sistema interno RSI
Reteduecinque
La fascia pomeridiana di Rete Due, denominata
Reteduecinque , intrattiene il suo pubblico, proponendo concerti dell’Orchestra della Svizzera
italiana, approfondimenti, spunti suggeriti dall’attualità, interventi degli ascoltatori e incontri con
i musicisti in diretta. Al centro del programma ci
sono la musica di qualità e i suoi protagonisti,
presentati sempre in una declinazione accattivante, ritmata e diversificata per generi e modalità espressive. Reteduecinque predilige la musica classica ma si apre ad altri generi dedicando
l’ultima mezz’ora della fascia a esponenti del
Jazz, della canzone d’autore e della World music.
Rete Due
Rete Due fa della cultura la sua ragione d’essere.
L’intero palinsesto è costruito in funzione della
produzione e della riflessione culturale, in tutte
le sue forme. Rete Due organizza i Concerti d’Autunno, i Concerti dell’Auditorio e la rassegna Tra
Jazz e nuove musiche, sostiene diversi festival e
intrattiene rapporti privilegiati con le manifestazioni musicali della Svizzera italiana. Rete Due
accompagna l’ascoltatore ai concerti, alle mostre,
alle conferenze e ai festival letterari. Rete Due si
ascolta, ma si può anche leggere sul periodico
l’Onda. Di Rete Due si può infine far parte, iscrivendosi all’associazione Club Rete Due, che conta quasi 2’500 membri. Anche nel 2010, la seconda radio della RSI si conferma al primo posto per
quota di mercato tra tutte le reti culturali e musicali della SRG SSR, raggiungendo quotidianamente (insieme a Radio Svizzera Classica) 29mila
persone, il 5,8% del mercato potenziale.
Sul web: RSI.ch/retedue
Musicalmente RSI
Nel 2004 la SSR si è impegnata a sostenere la
musica svizzera con l’adesione alla Carta della
musica . Alla RSI questo impegno si concretizza
con la diffusione di produzioni nazionali secondo
le quote indicate dalla SRG SSR. Rientrano nella
categoria anche le dirette e le registrazioni che
vedono la partecipazione di compositori, interpreti o produttori elvetici. Oltre alla radio, alla RSI
la promozione della musica passa anche attraverso la televisione, con le registrazioni di concerti, la presenza a Estival, il programma settimanale Paganini, il sostegno all’OSI e al Coro RSI, la
presenza a contest musicali regionali come Palco ai giovani e ad altre grandi manifestazioni di
piazza. Inoltre, ogni anno, la RSI dà la possibilità
agli iscritti a scuole di musica ticinesi di esibirsi
all’interno dello Spazio RSI al Festival del film di
Locarno e durante Estival.
Radio musicali
Oltre alle reti radio principali, la SSR trasmette
anche tre reti che propongono esclusivamente
musica, senza interventi parlati: Radio Swiss Classic, Radio Swiss Jazz e Radio Swiss Pop. Queste
si pongono l’obiettivo di sostenere e far conoscere la musica elvetica e sono ascoltabili in tutto il
Paese attraverso satellite, DAB, DAB+ e via cavo.
Il potere di un libro, libri al potere
Rete Due rivolge un’attenzione particolare alla
letteratura. Un esempio: nel 2010 I Classici italiani, le lezioni di letteratura trasmesse da Rete Due
fino ad agosto 2009, sono state trasformate in
un canale multimediale dedicato alla storia della
letteratura italiana dalle origini a Italo Calvino sul
sito treccani.it. Al progetto, tuttora in evoluzione,
lavorano la RSI (Teche, Multimedia e Rete Due),
professori e studenti dell’Istituto di Studi Italiani
dell’USI e la Treccani. Oltre ai successi editoriali
online, Rete Due trasloca ogni anno, per cinque
giorni, al Festival internazionale del libro di Torino. Da questa postazione privilegiata incontra
esponenti dell’ambiente letterario e porta le loro
voci nella Svizzera italiana. Ma non solo: Rete Due
nel 2010 era presente anche ai festival letterari di casa nostra come Babel a Bellinzona (con
la redazione di Moby Dick ) e ChiassoLetteraria,
e LetterAltura in Piemonte. Questi eventi forniscono l’occasione per mettere alla prova la passione per la lettura degli ascoltatori, coinvolgendoli con interviste a grandi ospiti, collegamenti
in diretta e giochi online (RSI.ch/caratterimobili). Senza contare gli appuntamenti fissi, quotidiani e settimanali, sulle altre reti: Furbo chi legge e Furbo chi legge, la proposta su Rete Uno e
Festa Mobile su LA 1.
I diritti d’autore
La SSR è il maggior utilizzatore in Svizzera di opere e prestazioni protette, basti pensare a tutta la
musica, le opere letterarie, le fiction, le immagini
e i testi necessari alle sue 1 8 emittenti radiofoniche e alle sue 8 reti televisive. Per questo la
SSR versa ogni anno 30 milioni di franchi alle società di gestione dei diritti (fra cui la SUISA, la
Prolitteris, la Società svizzera degli autori, Suissimage e Swissperform). In tal modo gli autori
percepiscono i compensi che gli spettano.
Rete Due: percentuale di musica propria
trasmessa nel 2010
6
21
73
Previsione 201 1
4
18
78
musica propria
ripresa da altre reti RSI e da altre reti SRG
acquisita all’estero
Per Rete Uno e Rete Tre le ore di musica
di “produzione propria” e di “ripresa” sono
ininfluenti sulla percentuale
Fonte dati: Radioprogramma, sistema interno RSI
Musica svizzera trasmessa alla radio nel 2009
10% quota raggiunta 9,8%
Rete Due obiettivo SRG SSR 15% quota raggiunta 15,6%
Rete Tre obiettivo SRG SSR 8% quota raggiunta 9,3%
Rete Uno obiettivo SRG SSR
1 36’000 ascoltatori al giorno, 28% di musica svizzera
Radio Swiss Jazz 65’000 ascoltatori al giorno, 30% di musica svizzera
Radio Swiss Pop 270’000 ascoltatori al giorno, 28% di musica svizzera
Radio Swiss Classic
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coltivare nuove idee e antiche certezze
scampoli di mondo
Storie
Storie si inserisce nel contesto dell’offerta culturale della RSI con proposte
documentaristiche, accompagnate dalla presenza in studio di ospiti. Qui non si
intende “fare cultura” in senso tradizionale, ma piuttosto raccontare i fenomeni, le vicende, le storie, che animano il tessuto sociale e che riassumono la
cultura di un territorio, senza dimenticare gli orizzonti aperti sull’Europa e sul
mondo. Non va inoltre ignorata la funzione di recupero della memoria collettiva locale grazie all’utilizzo nel programma di materiali d’epoca custoditi negli
archivi aziendali. Con un’alta percentuale di documentari realizzati da autori
della Svizzera italiana e d’oltre San Gottardo, coadiuvati dalla RSI stessa, Storie si propone come vetrina privilegiata sulla produzione documentaristica
dell’azienda e come officina in cui viene mantenuto e sviluppato l’elevato standard qualitativo dei professionisti svizzeri attivi nel settore.
Sul web: RSI.ch/storie
Il potere del racconto, racconti al potere
La documentaristica ha una lunga tradizione alla
RSI. Sin dagli albori dell’emittente il documentario si è rivelato lo strumento migliore per scoprire una realtà che può acquisire senso compiuto
solo attraverso lo sguardo dichiaratamente soggettivo dell’autore. Nonostante i mezzi limitati,
nel corso dei decenni gli autori svizzeri italiani
hanno più volte dimostrato abilità tali da ottenere il riconoscimento di giurie nazionali e internazionali.
Premi 2010 dei documentari prodotti per Storie
Come Facia Smorta incontrò Pelle Rossa di Andrea Canetta
Award of Merit, Los Angeles cinema Festival of Hollywood
I nodi di Arnoldo e Qualche onda più avanti di Michael Beltrami
Premio Grande Cuore 2010 dell’Associazione Alzheimer svizzera per l’impegno
e la sensibilità dimostrata sulla malattia di Alzheimer.
50 sfaccettature possibili
Se alla documentaristica sono dedicati tre programmi specifici di prima serata (Storie su LA 1,
Superalbum e LA2DOC su LA 2), sull’arco di una
settimana fra radio e tv è possibile imbattersi in
oltre 50 programmi dedicati alla cultura. Musica, cinema, letteratura, religione e teatro sono
solo alcuni dei temi trattati. Nell’era della convergenza multimediale, il web offre inoltre un’opportunità preziosa per valorizzare questi contenuti, accessibili anche dopo la messa in onda
attraverso il podcast e lo streaming . Le novità
2010 in questa vasta offerta sono Cult Tv , magazine culturale audace e leggero, e Cinepiù , che
abbina la visione di film di particolare rilevanza a
una conversazione informale con gli ospiti.
L’analisi della nostra realtà
Con documentari, reportage e programmi, la RSI
affronta tematiche importanti e fa da cassa di
risonanza a realtà spesso inascoltate. Oggi la
Svizzera è un paese multiculturale. Basti pensare
che circa una persona su quattro non ha la cittadinanza elvetica e che la questione degli stranieri è tra le più sentite e discusse. In questo scenario, è evidente la grande responsabilità dei
media. Si tratta di rendere visibili le comunità
straniere e dar loro voce, evitando le marginalizzazioni e favorendo la tolleranza, l’integrazione e
la conoscenza di diritti e doveri reciproci. Ciò accade alla RSI non solo con trasmissioni nate con
questo obiettivo, come Il Ponte , ma anche con
le mille vicende, notizie e curiosità raccontate nei
documentari di Storie, nei reportage di Blu come
un’arancia, nella realtà quotidiana dei telegiornali nazionali e regionali. Per fare un esempio, la
puntata del 23 settembre di Falò è stata interamente dedicata al tema del voto agli stranieri e
dell’integrazione, con i documentari Dove passa
lo straniero e Basilea alle urne per tutti.
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coltivare nuove idee e antiche certezze
sostegno al cinema
Sinestesia
Il 2010 è l’anno di Sinestesia, diretto dal ticinese Erik Bernasconi e prodotto da ImagoFilm e RSI. Il film, girato quasi interamente nella Svizzera italiana con attori e troupe in
parte locali, è stato un successo di pubblico (con 10 settimane di permanenza nelle sale
della Svizzera italiana) e di critica. Infatti, è stato selezionato in diversi festival nazionali
e internazionali ed è riuscito ad aggiudicarsi il premio della giuria giovani al festival
Zoom di Igualada, in Spagna. In Svizzera ha ricevuto tre nomination ai Quartz 2010 (gli
Oscar svizzeri). Infine, nel maggio 201 1 a Seoul, Sinestesia sarà proiettato durante la
conferenza annuale di INPUT, grande laboratorio di presentazione e discussione dei migliori programmi delle televisioni di servizio pubblico di tutto il mondo.
Sul web: Sinestesia-film.ch
I successi delle produzioni sostenute dalla RSI nel 2010
Moving Forest di Niccolò Castelli coprodotto con
Cinédokké. Cortometraggio
3. premio nella sezione cortometraggi
al festival Cinéma Tous Ecrans di Ginevra, CH
Premio del pubblico nella sezione Castellincorto
a Castellinaria, Festival del cinema giovane, Bellinzona, CH
Cinema fra programmi e festival
La RSI sostiene il cinema a tutto tondo. Oltre ad
aiutare a fare cinema, si preoccupa anche della
sua promozione, dando largo spazio alla settima
arte nelle rubriche radiofoniche e televisive dedicate (Strahollywook, Ciak e Cinepiù, per citare
solo alcuni esempi); trasmettendo in prima visione film nazionali e internazionali; senza tralasciare la ripresa e la copertura giornalistica di iniziative ed eventi. Uno su tutti: il Festival del film di
Locarno. Anche nel 2010, infatti, la RSI è stata
host broadcaster , offrendo all’evento un’ampia
offerta declinata su radio, tv, web e Teletext, e
presenziando fisicamente a Locarno con lo Spazio RSI. Tre i film coprodotti dalla RSI presenti al
festival: Songs of love and hate di Katalin Gödrös,
Cosa voglio di più di Silvio Soldini e Murder – they
said! di Mihàly Györik. Anche Castellinaria, il festival internazionale del cinema giovane di Bellinzona, è un appuntamento fisso per la RSI, che con
Rete Tre ( media partner dell’evento) e tutti i
suoi vettori ne assicura la copertura. Nel 2010,
in diretta dell’Espocentro, Babobab ha proposto quotidianamente un’ora di approfondimenti,
di incontri e di curiosità. Anche Millevoci, Il Camaleonte, Il Foglio Volante , Ciak , Cult tv , S-quot , Le
Cronache della Svizzera italiana e Il Quotidiano
hanno offerto momenti speciali dedicati al festival. A Castellinaria 2010 sono state tre le pellicole coprodotte dalla RSI: La scuola è finita di Valerio Jalongo, Moving Forest di Niccolò Castelli e
Danny boy di Marek Skrobecki.
Festival del Film di Locarno sul web: RSI.ch/pardo
Castellinaria sul web: RSI.ch/castellinaria
Cronache Marxiane di Laura Solari coprodotto con
Circolo Palmer Eldritch. Cortometraggio di animazione
Swiss Competition, High Swiss Risk al Fantoche (International Festival für Animationsfilm), Baden, D
Danny Boy di Marek Skobeki coprodotto con
Archangel. Cortometraggio di animazione
Miglior cortometraggio di animazione all’Alpinale Short Film Festival, A
Miglior cortometraggio al Neuchâtel International Film Festival, CH
Le Quattro volte di Michelangelo Frammartino
coprodotto con Ventura Film. Film lungometraggio
Quinzaine des réalisateurs, Premio Europa Cinema Labels al Festival di Cannes, F
Quinzaine des réalisateurs, Palm Dog Awards: Special Jury Award al Festival di Cannes, F
Nastro d’Argento Speciale attribuito dal Sindacato dei giornalisti cinematografici italiani al Festival
di Taormina, I
Cinevision Award al FilmFest München, D
Premio Gobbo d’Oro al Bobbio Film Festival, I
Premio del pubblico all’Era New Horizons Film Festival di Wroclaw, Polonia
International Film Guide Award 2010 all’Era New Horizons Film Festival, Wroclaw, Polonia
FIPRESCI Award, Motovun Film Festival, Croazia
Gran Prix, Festival del cinema italiano di Annecy, F
The Golden Puffin - Discovery Award, Reykjavik International Film Festival, Islanda
FIPRESCI Award, Reykjavik International Film Festival,
Islanda
Prix de l’innovation, 39e Festival du Nouveau
Cinéma de Montréal, Canada
Dox:Award, Copenhagen’s International Documen tary Film Festival 2010, Danimarca
Peripheria di Marcel Barelli coprodotto con Head.
Cortometraggio di animazione
Prix du publique Coop, Festival internazionale
del film d’animazione Cinematou, Ginevra, CH
Taxiphone di Mohammed Soudani coprodotto
con Amka Films. Film lungometraggio.
Premio del pubblico al Festival del film Kino Otok
di Isola, Slovenia
Sinestesia di Erik Bernasconi coprodotto con Imago
Film. Film lungometraggio
Premio della giuria giovani al Festival Zoom
di Igualada, E
Come Facia Smorta incontrò Pelle Rossa
di Andrea Canetta
Award of Merit, Los Angeles cinema Festival
of Hollywood, USA
I nodi di Arnoldo di Michael Beltrami
Premio Grande Cuore 2010 dell’Associazione Alzheimer svizzera, per l’impegno e la sensibilità dimostrata sulla malattia di Alzheimer
Qualche onda più avanti di Michael Beltrami
Premio Grande Cuore 2010 dell’Associazione Alzheimer svizzera, per l’impegno e la sensibilità dimostrata sulla malattia di Alzheimer
Pacte de l’audiovisuel
Nel 1996 la SRG SSR e i principali attori del settore cinematografico svizzero danno vita al Pacte
de l’audiovisuel, una piattaforma per il sostegno
del cinema svizzero. Nel quadro del Pacte , tra il
1998 e il 2010 la SRG SSR ha investito oltre 260
milioni di franchi a sostegno del cinema, consentendo la realizzazione di oltre mille tra lungometraggi, cortometraggi, documentari, film per la tv
e animazioni, oltre un quarto dei quali coprodotti
dalla RSI. Nel 2010, la RSI ha deciso di sostenere
22 progetti (1 1 nell’ambito della documentaristica
e 1 1 nell’ambito della fiction) per un impegno totale di circa 2,3 milioni di franchi.
58 / 59
240
mila
ore di documenti audio e video
Le Teche RSI
240mila ore di documenti audio e video. È questo il prezioso patrimonio storico, culturale e artistico che le
Teche della RSI hanno accumulato fin dai primi anni ’30. Curiosando fra questi documenti, ci si accorge come
le Teche rivelino in che modo si sia vissuto, di cosa si sia parlato, quali siano stati i piaceri e le preoccupazioni
degli svizzeri di lingua italiana nel corso degli anni. Ciò dimostra quanto, sin dai tempi di Radio Monte Ceneri,
la RSI abbia contribuito – e continui a contribuire in modo determinante – nella sfera pubblica, a cultura e
divertimento della Svizzera italiana. Le Teche, insomma, sono la memoria collettiva della nostra regione.
coltivare nuove idee e antiche certezze
la valorizzazione delle teche
Uso quotidiano di un patrimonio storico
La digitalizzazione e il recupero dei materiali d’archivio sono due delle molteplici specialità dei
professionisti della RSI che si dedicano alle Teche. In collaborazione con un’azienda zurighese,
nel 2004 la RSI ha progettato Beta Suisse, un sistema automatico che permette la digitalizzazione di più di 20mila ore l’anno di materiale televisivo analogico. Questo sistema, unico in Svizzera,
è fondamentale non solo per la RSI, ma anche
per gli archivi delle consorelle d’Oltralpe. Massiccia è anche la digitalizzazione di altri formati
(come la pellicola o i prodotti radiofonici) realizzata con sistemi diversi. I nuovi materiali digitali
nutrono il Catalogo Multimediale, attraverso il
quale i collaboratori RSI (giornalisti e redattori in
primis ) possono accedere alle Teche dalla propria postazione di lavoro e inserire i filmati nei
propri servizi, valorizzando quotidianamente un
patrimonio storico.
Forma e contenuto
Per quanto i professionisti delle Teche RSI conoscano vita, morte e miracoli del proprio tesoro, la
fruizione delle stesse ai meno esperti può risultare ostica. Per questo la RSI collabora con numerose istituzioni per trovare le forme di utilizzo più
adatte all’utente finale. Un esempio è il progetto
ScuolaVisione. Un altro è il corso virtuale sui media sviluppato dall’Università della svizzera italiana attingendo agli archivi RSI. Le Teche e la SUPSI, invece, stanno mettendo a punto uno strumento che permetta di presentare la memoria
territoriale nei comuni e nelle aggregazioni. Infine, per restituire al pubblico l’intera memoria storica della Svizzera italiana, in collaborazione con
la rete bibliotecaria ticinese, il Cantone e la fondazione Vitali, è stata creata l’applicazione MMuseo, il Museo Multimediale che permette a studiosi e insegnanti di accedere tramite postazioni
esterne al Catalogo Multimediale della RSI.
Fuori dall’archivio
La valorizzazione del passato recente e lontano
del nostro territorio è avvenuta nel 2010 anche
per mano della CORSI. In appuntamenti pubblici caratterizzati dalla proiezione di filmati e registrazioni radiofoniche storiche, testimonianze
tangibili del profondo legame fra la RSI e il territorio, la CORSI ha incontrato cittadini e personalità regionali per discutere in un’atmosfera informale del ruolo del servizio pubblico radiotelevisivo. In queste serate, organizzate in varie
località della Svizzera italiana, memoria collettiva
e storie individuali hanno saputo risvegliare ricordi e suscitare sorrisi, commozione e, spesso, ammirazione.
ScuolaVisione
Il progetto ScuolaVisione è una collaborazione
tra la RSI, la Divisione della formazione professionale del Cantone Ticino e l’Istituto universitario
federale per la formazione professionale. ScuolaVisione propone ai docenti una nuova modalità
di fruizione e valorizzazione dei contenuti delle
Teche RSI. Con ScuolaVisione i docenti potranno
non solo scegliere i materiali dal Catalogo Multimediale, ma anche personalizzarli e aggiungere
informazioni che i ragazzi potranno consultare
in modo interattivo. Inoltre, i docenti potranno
condividere i materiali da loro modificati con gli
altri insegnanti della Svizzera italiana connessi
alla rete di ScuolaVisione.
RSI, voce e specchio del nostro territorio
Usando il materiale custodito nelle Teche, la RSI
ha voluto raccontare la storia del broadcasting
nella Svizzera italiana e la contestualizzazione
dei materiali d’archivio in due pubblicazioni. La
prima, curata dalla Comunicazione RSI nel 2009,
è Il tempo del tuo mondo. Cinquant’anni di TSI ,
una rievocazione della storia della nostra Radiotelevisione attraverso immagini, testi e 12 ore di
programmi televisivi su dvd. La seconda, anch’essa del 2009, si intitola Voce e specchio. Storia
della radiotelevisione svizzera di lingua italiana.
La stesura di questo imponente volume ha coinvolto le Teche della RSI, studiosi dell’Università
della Svizzera italiana, dell’Università di Losanna,
dell’Università di Friburgo e storici indipendenti.
Nel libro, gli autori analizzano l’influenza della
RSI sullo sviluppo della Svizzera italiana e, contestualmente, quale Svizzera italiana si rispecchia nella storia dell’istituzione Radiotelevisione
svizzera di lingua italiana.
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coltivare nuove idee e antiche certezze
l’orchestra della svizzera italiana
In Prima fila per la musica
Rete Due è la mente organizzatrice dei principali
eventi di musica classica sul territorio della Svizzera italiana. Il lavoro svolto, quindi, non è solo di
sostegno alla musica, ma è vera e propria cultura
che nasce e cresce sul territorio, pensata per
esso e che con esso interagisce. I concerti eseguiti dall’OSI all’Auditorio, che si tengono da gennaio ad aprile, per esempio, hanno sempre un
tema, un fil rouge da cui si parte per l’allestimento del programma. Nel 2010, le 17 serate di Dal
nuovo mondo hanno parlato dell’influenza, a partire dal XIX secolo, della musica americana sui
gusti del pubblico e sulla maniera di fare musica
in tutto il mondo. Rete Due ha contattato per
l’occasione i club, le scuole e gli ambienti americani della Svizzera italiana, che sono venuti ad
ascoltare, spesso per la prima volta, le opere dei
compositori della loro patria d’origine. Gli otto
Concerti d’Autunno di Rete Due, invece, hanno
portato il proprio pubblico (800–900 persone a
serata, di cui circa 500 abbonati fedeli) in un
viaggio al Nord, con opere di compositori provenienti dalla Germania alla Scandinavia. La politica
dei prezzi molto contenuti praticata dalla RSI per
i concerti di Rete Due assume una funzione sociale, permettendo a chiunque di assistere a
eventi altrove riservati a un’élite. Tutti i concerti
diventano programma radiofonico: alcuni vengono trasmessi in diretta nell’ambito di Prima
fila, altri replicati in momenti successivi.
2010: l’OSI e il suo pubblico
Nel 2010 l’Orchestra della Svizzera italiana ha incantato sia platee prestigiose di casa nostra (il
Gala della lirica di Chiasso, Estival Jazz, i Concerti
d’Autunno e quelli dell’Auditorio) e internazionali
(Milano, Roma, Costanza) sia bambini e famiglie
della Svizzera italiana: Soazza, Carona, Giubiasco,
Riva San Vitale, Olivone, Quinto, Disentis e Bris-
sago sono le otto cittadine che hanno ospitato
l’Orchestra per i Concerti estivi. Inoltre, 5’200 allievi delle elementari si sono emozionati sulle
note dei Concerti per le scuole. Per la prima volta
dalla nascita di questa iniziativa, l’OSI ha abbandonato l’acustica perfetta dell’Auditorio Stelio
Molo a Lugano-Besso per recarsi anche a Chiasso, a Bellinzona e a Locarno.
Sul web: orchestradellasvizzeraitaliana.ch
1935–2010: storia di una radio e della sua
orchestra
Gli albori della radio nella Svizzera italiana sono
tinti delle immagini evocate dalle note dell’Orchestra della Radiotelevisione della Svizzera italiana. Nel 1935, la neonata Radio Monte Ceneri,
affamata di contenuti musicali, rileva l’orchestra
del Kursaal. L’orchestrina di paese diventa così
un’orchestra radiofonica di portata nazionale,
con parte delle sue esecuzioni diffuse sulle altre
reti radiofoniche della SRG SSR, la quale, naturalmente, pretendeva l’eccellenza. Da allora molti
grandi maestri e solisti sono stati ospiti di quella
che nel 1991 è stata ribattezzata Orchestra della
Svizzera italiana, in un percorso che l’ha portata
all’affermazione e al riconoscimento internazionale. Basti ricordare le collaborazioni con Stravinsky, Berio, Honegger, Richard Strauss (che nel
1947 per l’Orchestra ha composto Duett-Concertino in fa maggiore ), Stokowski, Celibidache, Sawallisch e Chailly, Mikhail Pletnev e Alain Lombard, che riveste la carica di direttore onorario.
OSI tecnologica
Il 2010 vede la discesa dell’OSI nel campo del
multimedia: in occasioni particolari, le esecuzioni
musicali dell’Orchestra sono oggi accessibili gratuitamente e in diretta da qualsiasi computer
grazie al video live streaming . I concerti più im-
portanti sono sempre stati trasmessi su Rete
Due e (da qualche anno) riproposti sul sito web
della stessa oppure in podcast, ma l’innovazione
ha reso possibile, per esempio, assistere in live
streaming, dal Palazzo dei Congressi di Lugano,
al concerto dell’OSI diretta dal maestro Hubert
Soudant e accompagnata dal pianista ticinese
Francesco Piemontesi. Sono stati trasmessi in
streaming anche tutti i concerti del Progetto
Martha Argerich e alcuni concerti dall’Auditorio
Stelio Molo della RSI. E da dicembre 2010 l’OSI
ha anche un’applicazione per smartphone , OSI
Mobile , utile per rintracciare rapidamente le sue
attività (programmi, concerti, luoghi, solisti), seguire le news , guardare le immagini dei grandi
direttori e solisti all’opera con l’Orchestra e visualizzare un’ampia selezione video dei più suggestivi momenti di prove e concerti.
I concerti in video live streaming sul web: RSI.ch/auditorio
Il salvataggio dell’OSI
I tagli ai finanziamenti per l’Orchestra della Svizzera italiana decisi nel 2009 dalla SRG SSR sono
stati tanto dolorosi quanto necessari. Per legge il
sostegno alla cultura da parte dell’azienda è possibile solo attraverso la produzione e la diffusione di programmi radiotelevisivi. Quindi, la necessità di eseguire risparmi ha costretto l’azienda a
sacrificare le spese in ambiti non legati direttamente ai programmi, anche in considerazione del
fatto che l’OSI è l’unica orchestra in Svizzera sostenuta direttamente dalla SSR. In concreto, dal
1. gennaio 2013 l’Orchestra della Svizzera italiana
riceverà dalla SSR 1,5 milioni di franchi (a fronte
degli attuali 3,4 milioni). L’Orchestra e i suoi sostenitori, una parte significativa della popolazione della Svizzera italiana, hanno risposto con
forza all’annuncio dei tagli. La FOSI, la Fondazione dell’OSI, e la neo costituita associazione Amici
dell’Orchestra della Svizzera italiana sono riusciti
a coinvolgere privati ed enti pubblici nella vita
dell’Orchestra: cantone, comuni, aziende private
e singoli cittadini si sono mobilitati, riuscendo
con il loro impegno a supplire al taglio della SSR.
A sua volta la RSI ha garantito un maggiore impegno finanziario nell’ambito delle produzioni legate al programma. E adesso si guarda al futuro:
i prossimi passi sono la continuità operativa e il
consolidamento finanziario.
Il Coro della Radiotelevisione svizzera
e i Barocchisti
Unanimamente riconosciuto come uno dei migliori complessi vocali a livello internazionale, il
Coro della RSI è stato fondato nel 1936 da Edwin
Loehrer. Ha raggiunto rinomanza mondiale con
registrazioni radiofoniche e discografiche relative al repertorio italiano tra Cinque e Settecento.
I Barocchisti, invece, sono oggi apprezzati internazionalmente quale complesso di riferimento
per l’esecuzione del repertorio antico con strumenti storici. Le principali attività del gruppo
sono legate alle produzioni con il Coro della RSI.
Nel 2010 è da segnalare l’importante riconoscimento che la rivista musicale francese Diapason
ha voluto tributare ai due complessi, assegnando
loro il Diapason D’Or per il cd Vivaldi Arie da tenore con il solista Topi Lehtipuu e la direzione di
Diego Fasolis, pubblicato dalla rinomata etichetta discografica Naïve / Vivaldi Edition. Inoltre, la
giuria dell’Académie Charles Cros ha premiato la
produzione Faramondo, eseguita dal Coro della
RSI e dai Barocchisti, sempre per la direzione di
Diego Fasolis e realizzata da Rete Due per l’anniversario händeliano, che già nel 2009 era stata
insignita di diversi premi: il Diapason d’or Découverte, il Preis der deutschen Schallplattenkritik e
il Gramophone Editor’sChoice.
Un dato parziale ma significativo: la RSI è direttamente coinvolta
in 57 concerti degli 85 offerti nel 2010 a Lugano: i Concerti
dell’auditorio e i Concerti d’autunno (unicamente RSI), il progetto
Martha Argerich, Novecento e presente, i recital pianistici.
21
Concerti RSI
20
Progetto Martha Argerich
8
Lugano festival
8
Novecento e presente
8
Recital pianistici
20
Altri
63 /
CAMBIARE IL MONDO, UNA SFIDA QUOTIDIANA // Rendere il mondo un posto migliore è una grande sfida cui tutti possono partecipare. La RSI collabora con scelte ecosostenibili atte a ridurre l’impatto ambientale dell’azienda, con la promozione di azioni
volte al sostegno dell’ambiente, e con la solidarietà. In pratica: assicurare il pieno accesso
alle trasmissioni televisive anche a chi fra il pubblico è più sfavorito; farsi carico delle proprie responsabilità nei confronti dell’ambiente, privilegiando soluzioni che diminuiscano
i consumi energetici e le sostanze inquinanti; incentivare e promuovere il carpooling per
minimizzare le emissioni di CO2; collaborare con la Catena della solidarietà; dare spazio
radiotelevisivo alle diverse associazioni umanitarie; dare visibilità a iniziative volte a migliorare la società. È così che la RSI partecipa alla costruzione di un futuro più sostenibile.
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cambiare il mondo, una sfida quotidiana
sostegno all’ambiente
Liberalauto
Nato nel 2008, Liberalauto è un progetto basato sulla
consapevolezza ecologica, sulla socialità e sull’altruismo
per incentivare la condivisione dell’automobile fra persone che compiono lo stesso percorso, per recarsi al lavoro o per qualsiasi altro motivo. Rete Tre, sostenuta dal
cantone, ha messo a disposizione una piattaforma web
(liberalauto.ch) per mettere in contatto le persone, ha
creato uno spot e i suoi animatori non perdono occasione per promuovere il progetto attraverso la radio. Oggi,
le centinaia di percorsi segnalati sul sito indicano il successo dell’iniziativa. Inoltre, grazie all’app di Rete Tre per
smartphone, dal 2010 è possibile organizzare il proprio
carpooling in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo.
Promozione della sostenibilità
La RSI si impegna nella promozione della sostenibilità ambientale usando tutti i canali di cui
dispone. Se si immette la voce “ambiente 2010”
nel motore di ricerca interno al sito RSI.ch si trovano 10’600 risultati. Nello specifico, il 2010 è
stato l’anno della biodiversità e per l’occasione
Baobab ha proposto venti inserti intitolati Biobab dedicati alla flora e alla fauna in pericolo di
estinzione sul nostro territorio. Inoltre, a settembre la RSI ha dato largo spazio al Festival della
Mobilità furba ne Il Quotidiano, su Rete Tre naturalmente, e su Rete Uno ne Il Camaleonte. Il festival ha offerto una serie di occasioni per curiosare, testare e divertirsi con i mezzi di trasporto
rispettosi dell’ambiente e le relative fonti energetiche. Nel 201 1 Rete Tre è anche protagonista
del progetto RETE TREno – Tilo, in collaborazione
con le Ferrovie federali svizzere, volto alla promozione della mobilità sostenibile e dell’utilizzo del
treno.
Eco-mobilità aziendale
L’idea Liberalauto è piaciuta molto al Dipartimento del territorio del Canton Ticino che l’ha
inserito nel suo progetto a sostegno della mobilità aziendale. Così oggi, per le aziende e le organizzazioni che desiderano promuovere lo scambio di passaggi fra i propri collaboratori, la RSI
mette a disposizione sezioni dedicate del sito Liberalauto. La RSI stessa, naturalmente, ha la sua
pagina, liberalauto.ch/rsi, e incentiva l’utilizzo
del carpooling fra i propri collaboratori con sconti sui parcheggi aziendali. Inoltre, nel 2010 la RSI
ha raggiunto un accordo con l’Azienda Regionale
dei Trasporti del Luganese per potenziare l’offerta da e per Comano: 1 1 corse in più rispetto al
2009, i cui costi sono presi a carico in gran parte
dall’azienda, che offre anche uno sconto del 55%
sull’abbonamento per il mezzo pubblico a quei
collaboratori che decidono di non usare l’auto
per recarsi sul posto di lavoro.
Un’azienda attenta alla questione
ambientale
Socialità, ambiente, sostenibilità, innovazione e
cambiamento sono principi cari alla RSI, posti
alla base dell’organizzazione interna, ma anche
della promozione verso l’esterno tramite le trasmissioni, sostenendo iniziative ecosolidali e di
aiuto sociale. A livello di organizzazione aziendale, la RSI adotta misure volte a ridurre il consumo di energia e le emissioni inquinanti.
Centrale termica a legna Nel complesso di Comano, la centrale termica a gasolio è stata sostituita nel 2008 con una di nuova generazione,
funzionante per l’80% a legna e per il resto a gas.
Standard Minergie Sempre a Comano, la ristrutturazione dello Stabile M, che ospita uffici, l’asilo nido e il ristorante Ratatouille, è stata eseguita
secondo gli standard Minergie. In generale, tutte le ristrutturazioni avvengono nell’ottica di migliorare gli stabili con tecnologie all’avanguardia nel
risparmio energetico.
Risparmio energetico I passaggi comuni di tutti gli stabili sono dotati di luci ad accensione automatica, così da evitare sprechi. Inoltre, le lampade
usate sono di ultima generazione.
Materiali non inquinanti Le vernici e le colle usate sono sempre a base d’acqua, senza solventi chimici.
Controlli regolari Le misurazioni e gli accertamenti tecnici regolarmente effettuati dalle autorità cantonali preposte attestano che l’elettrosmog
prodotto dalle parabole di ricezione e trasmissione del centro RSI di Comano è entro i valori limite indicati dall’ordinanza sulla protezione delle radiazioni
non ionizzanti (ORNI). Dal 2010, inoltre, è in corso un’analisi per l’identificazione e la valutazione dei rischi per l’ambiente rappresentati dalla RSI
a Comano e dei rischi che attività di terzi svolte nei dintorni dell’azienda possono comportare per le attività, il personale e gli edifici della RSI, come
per esempio la costruzione della galleria Vedeggio-Cassarate.
Gestione responsabile dei rifiuti I materiali da smaltire o da riciclare sono separati accuratamente e tutte le ditte che collaborano con la RSI
sono tenute a fare altrettanto. L’umido, l’asciutto, gli arredi, le lampade al neon, il PET, il polistirolo, le cartucce per fotocopiatrici e stampanti e altro:
tutti i materiali sono smistati e depositati in apposite discariche o consegnati alle ditte specializzate nel riciclaggio.
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cambiare il mondo, una sfida quotidiana
la solidarietà
Pieno accesso alle trasmissioni televisive
Per non limitare la possibilità di guardare la televisione a chi magari non la può sentire o vedere
bene (disabili sensoriali) o a chi non la comprende a causa di limitate conoscenze linguistiche, la
SRG SSR offre diversi servizi.
Lingua dei segni
Da gennaio 2008 l’edizione quotidiana del Telegiornale delle 18.00 su LA 1 è anche in lingua dei
segni, grazie alla presenza in studio di un’interprete che traduce in diretta le notizie.
492 ore di trasmissioni RSI
sottotitolate nel 2000
5’724
ore nel 2010
Audiodescrizione
Nel 2010 sono stati diffusi 23 film audiodescritti
per non vedenti. L’audiodescrizione si può ricevere scegliendo il secondo canale sonoro disponibile sui televisori. Su questo canale, là dove
l’audio originale del film non basta a un non vedente per capire il contesto e ciò che succede,
sono aggiunte descrizioni degli ambienti e delle
azioni. In questo modo anche i disabili sensoriali
hanno elementi sufficienti per una buona comprensione.
Sottotitoli
Dal 2010 tutti i programmi della fascia serale
1 9.00–22.00 e diversi eventi particolari nel Day
Time sono sottotitolati da SWISS Teletext su tutte le prime reti tv svizzere di servizio pubblico. È
stata quindi raggiunta e superata una copertura
del 33% della programmazione SSR, come previsto dalla Legge sulla radiotelevisione. Questo risultato è stato ottenuto anche grazie all’abbinamento fra programmi di riconoscimento vocale e
programmi per la creazione e la messa in onda di
sottotitoli “classici”, che ha reso possibile sottotitolare anche trasmissioni in diretta, come Patti
chiari e Contesto. Nel 2010 sono state sottotitolate 5’724 ore di programmi in italiano (il 33,5%
della programmazione RSI), che rientrano nelle
20’397 ore di programmi sottotitolate della SSR
(35,1% del tempo complessivo d’antenna).
Il braccio umanitario della SRG SSR
La forza della Catena della Solidarietà sta nell’essere il braccio umanitario della SSR, che la sostiene in modo esclusivo, dispiegando tutti i propri
mezzi mediatici all’indomani di catastrofi naturali e belliche, con giornate speciali di raccolta
fondi. Due volte al mese è possibile ascoltare le
ultime novità della Catena dalle 9.05 su Rete
Uno, nell’ambito dell’emissione Sabato Uno. È per
questo che la Catena non ha bisogno di spendere in pubblicità. È per questo che riesce a devolvere la totalità delle donazioni alle azioni umanitarie che le hanno ispirate. L’amministrazione
della Catena, infatti, è finanziata dagli interessi
generati dalle donazioni stesse.
Insieme
Sono molte le organizzazioni attive in
Svizzera che operano nel campo della
solidarietà. Ogni domenica sera su LA 1,
Insieme ne presenta una diversa, dandole la possibilità di far conoscere i propri
progetti a potenziali donatori. In caso di
collette nazionali, Insieme e le sue trasmissioni gemelle sulle altre reti della
SRG SSR presentano la stessa iniziativa,
promuovendo così in tutto il Paese la
raccolta di fondi.
Sul web: catena-della-solidarietà.ch
Raccolte di fondi nel 2010
66
42
9
milioni di franchi
per il terremoto ad Haiti
milioni di franchi
per il Pakistan e per l’Asia
milioni di franchi
per bambini vittime delle guerre
Catena della solidarietà: i numeri 2010
247 progetti d’aiuto in 47 paesi con 39 organizzazioni assistenziali per 168 milioni di franchi.
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La RSI giorno per giorno nel 2010
21–28 gennaio forte presenza della RSI alle
Giornate cinematografiche di Soletta.
22 gennaio il Consiglio del Pubblico della CORSI
completa il suo organico.
Febbraio parte il progetto Vision Studi 2014,
volto ad aumentare la flessibilità, l’efficienza
operativa e la produttività degli studi televisivi.
12–28 febbraio i Giochi olimpici a Vancouver
anche su HD Suisse, oltre che su tutti i vettori
della RSI.
17 febbraio la Redazione Meteo RSI stipula
un accordo con l’emittente televisiva italiana
Studio1tv per la fornitura di informazioni
meteorologiche e supporti video.
24 febbraio il Consiglio d’amministrazione
della SRG SSR vara una serie di misure nell’ambito del progetto nazionale Efficienza che toccano la RSI nei settori della contabilità finanziaria,
dei servizi di posta e ricezione merci, mensa,
reception e dell’infrastruttura IT. Il CdA, nella
stessa seduta approva il Concetto pubblicistico
e organizzazione 2010 dell’Informazione RSI,
operativo dal 1. giugno 2010.
1. marzo è costituito il gruppo Technology
Board, il comitato di riferimento permanente per
tutti i progetti che hanno un impatto sull’architettura e sulla strategia tecnologica della RSI.
6 marzo al Premio del cinema svizzero “Quartz
2010” il film Sinestesia di Erik Bernasconi, coprodotto da ImagoFilm e RSI, si presenta con tre
nomination (miglior interprete femminile, miglior
interprete emergente, miglior sceneggiatura).
9 marzo è disponibile l’app gratuita per smartphone RSI – Programmi Radio TV.
9 marzo arriva alla RSI la nuova Unità mobile 1
per produzioni in HD.
18–19 marzo collaboratori radio RSI partecipano
al convegno EBU Multimedia meets radio a
Hilversum, nei pressi di Amsterdam: due giorni
di conferenze, workshop e discussioni sulla
relazione che si instaurerà tra il media elettronico più antico e quello più moderno.
25 marzo la Federazione svizzera dei sordi
è in visita alla RSI.
25 marzo il Direttore RSI illustra a tutti i collaboratori la seconda fase della Convergenza.
12 aprile la home page del sito RSI.ch è
rinnovata grazie a Labs, nuova piattaforma
multimediale RSI.
7–10 maggio 300 bambini dell’Istituto Scolastico Consortile di Taverne, Torricella e Bedano
registrano presso lo Studio 2 le canzoni del cd
Musicalmondo, presentato a Tacabanda (Rete
Tre) a novembre, il cui ricavato verrà devoluto
in beneficienza.
20 maggio 2010 Roger de Weck è designato
nuovo Direttore generale della SRG SSR. Entrerà
in carica il 1. gennaio 201 1.
31 maggio 2010 Rete Tre entra negli smartphone con l’app gratuita Rete Tre.
1. giugno 2010 è operativa la nuova struttura dell’Informazione, ora suddivisa in quattro
aree redazionali: News Desk, Attualità, Redazione multimediale regionale (REMARE,
già attiva dal 1. dicembre 2008), Dibattiti
e approfondimenti.
8 giugno l’unificazione dei dipartimenti Informazione e Sport a Comano è completa.
Luglio il compositore e pianista italiano Giovanni Allevi sceglie l’Auditorio Stelio Molo negli
Studi Radio RSI di Lugano-Besso per la registrazione del suo ultimo album Alien.
1 1 giugno – 1. luglio Progetto Martha Argerich
1 1 giugno – 1 1 luglio Campionati mondiali
di calcio 2010 in Sudafrica.
1 3 giugno diretta RSI delle Elezioni grigionesi
del 2010.
Agosto inizia la fase organizzativa definitiva
per il nuovo dipartimento Informazione.
4–14 agosto 63. Festival Internazionale del
film di Locarno 2010, la RSI si conferma host
broadcaster.
12 agosto il direttore delle FFS in visita alla
RSI, a sottolineare l’importanza politica e strategica della nostra regione per la politica dei
trasporti e per l’asse Nord-Sud.
26 agosto Rete Tre eletta radio svizzera
dell’anno al Radioday 2010 a Zurigo.
30 agosto il Consiglio d’amministrazione
della SRG SSR approva un ulteriore pacchetto
di risparmi di 20 milioni di franchi senza tagli
nell’offerta di programmi.
1 1–1 3 ottobre visita informale alla RSI di
Roger de Weck, il Direttore generale designato
della SRG SSR.
15 ottobre grande impegno delle reti radio
e tv della RSI per la caduta dell’ultimo diaframma della galleria di base del San Gottardo.
18–24 ottobre Decima settimana della lingua
italiana nel mondo a Basilea. Presente anche
la RSI.
3 novembre il Consiglio d’amministrazione
decide di armonizzare il sistema retributivo della
SRG SSR a partire dal 1. gennaio 201 1.
10 novembre annunciato in conferenza stampa
Grigioni Sera, un radiogiornale speciale diffuso
in splitting sul solo territorio retico per informare gli italofoni del cantone su ciò che avviene
nei Grigioni.
Dicembre parte il progetto DIPO, la digitalizzazione della produzione RSI.
Settembre lo Studio 1 produce ora anche in
alta definizione (HD).
9 dicembre in 1 1 ore sono vendute ai valichi
di confine le prime duemila copie di Videofrontaliers.
3–8 settembre collaboratori RSI partecipano
all’IFA Berlin, l’esposizione di tecnologia più
importante e tradizionale d’Europa, in cui sono
presentati i nuovi prodotti e servizi legati al
mondo dell’elettronica.
9 dicembre il Consiglio federale decide che dal
201 1 il canone di ricezione venga riscosso
da Billag SA con un’unica fattura annuale (fino
a ora ne venivano emesse quattro).
Sul web: unafattura.ch.
29 settembre il Consiglio d’amministrazione
della SRG SSR approva la fase finale della
Convergenza RSI, il concetto editoriale e organizzativo che prevede un’ulteriore integrazione
delle aree di programma Cultura e Intrattenimento.
17 dicembre il Consiglio d’amministrazione
approva il piano a medio termine SRG SSR per
il quinquennio 201 1–2015.
1. ottobre la fase finale della Convergenza
è presentata dal Direttore RSI a tutti i collaboratori.
6 ottobre è disponibile l’app gratuita per smartphone RSI.ch mobile.
21 dicembre 2010 esce l’applicazione gratuita
per smartphone dell’Orchestra della Svizzera
italiana OSI Mobile.
71 /
DIETRO LE QUINTE // In un mondo multimediale frammentato, la televisione e la radio
restano media privilegiati. La RSI solo con i suoi canali televisivi è capace di raggiungere quotidianamente 465mila telespettatori in tutta la Svizzera, di cui 175mila nella Svizzera italiana
e 437mila ascoltatori tramite Rete Uno, Rete Due e Rete Tre (199mila nella Svizzera italiana),
senza contare gli internauti raggiunti dal sito RSI.ch. Ciò pone la nostra Radiotelevisione nella
posizione unica di operare un significativo impatto sugli spettatori. La RSI è la voce in lingua
italiana della SRG SSR, un’azienda di diritto privato con mandato di servizio pubblico, gestita secondo i principi del diritto delle società anonime. In quanto azienda non profit, la
SSR è finanziata per circa il 75% dal gettito del canone radiotelevisivo e per circa il 25%
dalle proprie attività commerciali, godendo, in tal modo, della piena autonomia politica
ed economica. Con i suoi 1’152 dipendenti (1’043 posti a tempo pieno), la RSI genera un
volume d’affari annuo di circa 240 milioni di franchi, che la posiziona come leader del mercato mediatico della Svizzera italiana, in grado di rivaleggiare per quota di mercato con
le emittenti straniere, dotate di mezzi finanziari molto più cospicui. L’azienda ha le idee
chiare su quali siano i suoi valori, la sua missione, i suoi obiettivi. Le Linee guida della RSI
dichiarano che essa offre un servizio pubblico credibile, rilevante, indipendente, plurale
e professionale; il documento dedicato alla strategia aziendale mostra come raggiungere
questi obiettivi. La RSI concretizza i propri intenti principalmente tramite la produzione
di programmi radiotelevisivi, che devono rispettare i principi editoriali stabiliti nella Carta
dei programmi della SSR. Le Linee editoriali emanate dalla RSI sono la guida pratica necessaria ai collaboratori per rispettare i suddetti principi. Al contempo queste disposizioni
fanno parte del codice comportamentale, professionale e deontologico al quale si ispirano i collaboratori e si attengono alla Dichiarazione dei diritti e dei doveri dei giornalisti
stilata dal Consiglio svizzero della stampa.
La Carta dei programmi e la Concessione SSR sul web: RSI.ch/aboutrsi
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DIETRO LE QUINTE
La strategia rsi
Linee guida
Premessa
Le linee guida definiscono le direttive della RSI per quanto riguarda il mandato, i valori aziendali e il modo di operare dell’azienda.
La Strategia aziendale fissa gli obiettivi più importanti e le misure
necessarie per raggiungerli.
Mandato
La RSI
fornisce un servizio di pubblica utilità, attraverso i suoi programmi e le sue attività
fornisce prodotti in lingua italiana equivalenti a quelli nelle altre lingue ufficiali allo scopo di informare, intrattenere
e formare il pubblico
promuove la comprensione, la coesione e lo scambio fra le
regioni del Paese, le comunità linguistiche, le culture, i gruppi
sociali e l’integrazione degli stranieri
promuove la lingua e la cultura italiane in tutto il territorio
nazionale
favorisce la libera formazione delle opinioni del pubblico
contribuisce allo sviluppo culturale del Paese e al rafforza mento dei valori culturali nonché alla promozione della
cultura svizzera
nella sua offerta di programma e nelle sue attività persegue
elevati standard qualitativi ed etici.
Offerte di programma
Con l’insieme dei suoi programmi, nei limiti delle disponibilità
finanziarie, la RSI
dedica attenzione alla realtà internazionale, privilegiando
la realtà svizzera e quella della Svizzera italiana
prende in considerazione le esigenze e gli interessi del pubbli co e li soddisfa con un’offerta diversificata sui vari media
e vettori
interagisce con il pubblico, favorendo interventi con modalità
diverse, sui suoi vettori, in particolare il web
garantisce un’informazione tempestiva, completa, diversificata
da spazio a posizioni e opinioni diverse e controverse
stimola, promuove, approfondisce iniziative legate al mondo
culturale del Paese, in particolare per quanto riguarda
il cinema, la musica, la letteratura
propone un’offerta sportiva variegata, privilegiando la scena
sportiva nazionale e regionale, nonché la presenza svizzera
a livello internazionale e i grandi eventi internazionali.
Valori
I valori occupano un posto di rilievo nella cultura aziendale della
RSI e orientano il comportamento dei suoi collaboratori.
La RSI riprende i valori validi per tutta la SRG SSR.
Credibilità: la RSI informa in modo trasparente, basandosi sui
fatti e dando voce ad opinioni diverse. È responsabile dell’affidabilità dei suoi programmi e dei loro contenuti.
Indipendenza: i contenuti offerti dalla RSI vengono definiti senza
tener conto di alcun interesse politico o economico.
La RSI è trasparente, aperta alle critiche e si sottopone a controlli
interni ed esterni.
Pluralismo: la RSI definisce i suoi programmi prestando attenzione alla molteplicità di interessi delle maggioranze e delle minoranze
linguistiche e culturali presenti sul territorio nazionale. Il pluralismo caratterizza i programmi della RSI.
Innovazione: la RSI è attenta all’evoluzione dei bisogni e delle
aspettative del pubblico e cerca di rispondervi con adeguati cambiamenti tecnologici e con modifiche alla propria offerta di
programma.
Creatività: la RSI è aperta ai cambiamenti tecnici, sociali ed
economici, e incoraggia nuove idee e soluzioni per affermarsi in
un contesto di crescente competitività.
Lealtà: la RSI tutela la dignità umana, tratta in modo equo
e rispettoso tutte le persone. Offre ai suoi dipendenti condizioni
di lavoro all’avanguardia.
Principi operativi
La RSI propone un’offerta di qualità, consona alle specificità
di ogni vettore e ne verifica sistematicamente i risultati.
Qualità dei programmi e obiettivi quantitativi di ascolto non
sono in contraddizione
La RSI ricerca modalità di produzione efficienti ed efficaci
e attua un costante monitoraggio dei processi di produzione
Nella crescente offerta di mercato, la RSI promuove il marchio
dell’azienda, quello dei vettori e delle singole trasmissioni
La RSI sostiene la formazione, l’aggiornamento professionale
e l’inserimento di nuove leve.
L’informazione aziendale interna è prioritaria. La RSI comunica
in modo chiaro e uniforme, nel rispetto dei diritti della perso nalità e della privacy. Verso l’esterno, comunica in modo attivo
e reagisce con la massima tempestività.
Strategia aziendale RSI
della qualità. La RSI raggiunge una quota di mercato di almeno
il 3 1% sulle 24 ore e il 38% nel Prime Time (18.00-23.00) per
la televisione e il 70% per i programmi radiofonici.
Premessa
La strategia aziendale RSI si fonda sul mandato di servizio pubblico assegnato alla SRG SSR ed è vincolante. Gli obiettivi RSI sono
riuniti in cinque dimensioni strategiche, correlate l’una all’altra:
politica e società, finanze ed economicità, mercato e offerta, processi, personale. Servono a definire la pianificazione aziendale
a medio e a lungo termine. In particolare, rappresentano la base
degli obiettivi e del preventivo annuali. La RSI comunica i propri
obiettivi strategici e riferisce sulla loro realizzazione.
La RSI consolida la distribuzione dei suoi programmi
sul territorio nazionale
L’intera offerta della RSI è diffusa capillarmente in tutto il territorio della Svizzera italiana, su tutti i vettori. Una rete radiofonica
e un canale televisivo sono diffusi su tutto il territorio elvetico.
La RSI si adopera affinché tutta la sua offerta abbia una diffusione nazionale.
Gli obiettivi strategici
Politica e società
La RSI adempie al mandato di servizio attraverso
la prossimità e la fidelizzazione
La RSI rafforza la fidelizzazione del pubblico familiarizzato
con la lingua italiana in Svizzera, con programmi che considerano
gli interessi e le aspettative del territorio in cui opera.
Il core business della RSI è la realizzazione di programmi che
si differenziano chiaramente dall’offerta della concorrenza nelle
modalità e nella trattazione dei contenuti. La RSI attua iniziative
che, al di là dei singoli programmi, rafforzano il brand e la sua
percezione (simpatia), attraverso comunicazione, eventi, interattività, marketing e nuovi media (communities, social media).
La RSI vuole essere riconosciuta come parte irrinunciabile della
società civile. Per questo, si adopera in ogni modo e a ogni
livello per rafforzare e consolidare la propria immagine, il proprio
ruolo e la propria missione. Lo fa nei confronti di istituzioni,
partiti politici, media, associazioni professionali, sindacati ecc.
Finanze ed economicità
La RSI contribuisce a correggere il deficit strutturale
della SRG SSR
In questo ambito la RSI partecipa attivamente a tutti i progetti
nazionali. Predispone un sistematico controllo dei costi e una
regolare reportistica.
La RSI consolida i proventi finanziari
La RSI consolida il potenziale per la pubblicità, lo sponsoring
e la commercializzazione (vendita programmi, produzione di contenuti per terzi, prestazione di servizi, call media ecc.), in linea
con la strategia di commercializzazione della SRG SSR.
Mercato e offerta
La RSI mantiene la leadership di mercato
Promuove il miglioramento dell’offerta attraverso il Management
La RSI cresce nel settore Nuovi Media
La RSI vuole raggiungere il suo pubblico - inteso come individui
o communities - in modo differenziato, anche attraverso una
strategia crossmediale, multimediale e interattiva, promuovendo
un legame di prossimità digitale, complementare all’offerta dei
palinsesti.
La RSI risponde alla frammentazione del mercato
La RSI raggiunge sull’arco dell’intera giornata (24 ore) il proprio
pubblico, declinando l’offerta di programma su media e vettori
diversi in modo coordinato e differenziato.
Processi
La RSI favorisce l’innovazione dei programmi
La RSI promuove costantemente nuove modalità di realizzazione
di un’offerta integrata in un modello di convergenza. L’innovazione si applica all’intera gamma dei prodotti RSI e alle regole
di diffusione e di programmazione. La RSI sviluppa nuovi format
e adegua i palinsesti per mantenere la leadership di mercato.
La RSI persegue l’aumento della produttività
La RSI raggiunge questo obiettivo attraverso il controllo dei costi,
la costante verifica dei processi produttivi e degli investimenti,
nonché il continuo monitoraggio dei mutamenti che intervengono
nel pubblico e nel mercato. La RSI partecipa attivamente alle
iniziative nazionali allo scopo di incrementare produttività, sinergie e risonanza.
La RSI realizza le potenzialità della Convergenza
La RSI implementa progressivamente la nuova organizzazione
in tutti i settori aziendali, generando una nuova cultura aziendale
che assimili un’attitudine professionale di convergenza.
Attua automatismi e sinergie nelle e tra le aree, salvaguardando
al contempo la specificità dei vettori.
La RSI assicura il controllo della qualità
La RSI rende costanti i meccanismi per monitorare la qualità
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e li perfeziona. Adotta misure specifiche che consentano di raggiungere gli standard SRG SSR richiesti in questo ambito, in
particolare attraverso la selezione, la formazione, l’aggiornamento
professionale, le job rotation ecc.
Personale
La RSI rafforza le competenze manageriali
e promuove le nuove leve
La RSI riconosce l’importanza del Management di qualità:
seleziona e prepara i nuovi quadri sulla base di questo criterio.
L’azienda sostiene i suoi quadri nello sviluppo costante delle loro
competenze gestionali e richiede loro una partecipazione responsabile e attiva alla vita aziendale. La RSI identifica i potenziali
talenti, li forma e li accompagna lungo un percorso professionale
mirato e coerente con gli obiettivi strategici.
La RSI aggiorna costantemente il know-how
dei suoi collaboratori
RSI fa in modo che i suoi collaboratori sappiano rispondere a tutte le esigenze dell’azienda attraverso un adeguato programma
di formazione e di aggiornamento professionale. Nell’ambito del
Change Management, la RSI incoraggia la polivalenza e le job
rotation.
La RSI cura i rapporti con i suoi collaboratori
La RSI promuove a tutti i livelli l’identificazione e il senso di appartenenza del personale, attraverso una gestione coerente e responsabile dei collaboratori, momenti di dialogo, ascolto e confronto,
presenza e disponibilità dei superiori, coinvolgimento, iniziative di
aggregazione e comunicazione positiva. Garantisce un trattamento equo a tutti i collaboratori, indipendentemente da considerazioni legate a gender, età, categorie professionali ecc.
Quadro legale
La legislazione sulla radiotelevisione
L’attività della SRG SSR, di cui la RSI è una delle 6 unità aziendali,
si fonda sull’articolo 93 della Costituzione federale del 18 aprile
1999, sulla Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) del
1. aprile 2007, sull’Ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV) del
1. aprile 2007 e sulla Concessione SSR del 1. gennaio 2008.
La Costituzione federale
L’articolo 93 della Costituzione federale stabilisce che la legislazione sulla radiotelevisione è di competenza della Confederazione.
La radio e la televisione debbono contribuire all’istruzione e allo
sviluppo culturale, alla libera formazione delle opinioni e all’intrattenimento. Debbono, inoltre, tenere conto delle particolarità
del Paese e dei bisogni dei Cantoni, presentando gli avvenimenti
in modo corretto e riflettendo la pluralità delle opinioni.
La Costituzione federale garantisce l’indipendenza della radio
e della televisione, nonché la loro autonomia nella concezione
dei programmi. La Costituzione prevede, quale ente di controllo
e di istanza competente, un’Autorità di ricorso indipendente
in materia radiotelevisiva (AIRR), svincolata dalle autorità e dal
Parlamento.
La Legge federale sulla radiotelevisione
e l’Ordinanza sulla radiotelevisione
La Legge sulla radiotelevisione fissa il mandato, la diffusione,
l’organizzazione e il finanziamento della SSR. Secondo la Legge
federale sulla radiotelevisione (LRTV) e l’Ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV), la SSR adotta un’organizzazione tale da
assicurare la propria autonomia e indipendenza, una gestione
efficace, il rispetto delle aspirazioni delle regioni linguistiche,
una direzione e un coordinamento nazionali; la rappresentanza
del pubblico nell’organizzazione, una gestione conforme ai principi
del diritto in materia di società anonima. Chi vuole ricevere le reti
radiotelevisive è assoggettato al pagamento del canone il cui
ammontare è stabilito dal Consiglio federale, considerando:
il fabbisogno per finanziare i programmi e le ulteriori offerte
editoriali della SSR
il sostegno delle reti titolari di una concessione
i compiti connessi alla riscossione del canone, come pure
all’applicazione dell’obbligo di annunciarsi e di pagare il canone
il sostegno alla Fondazione per la ricerca sull’utenza radio televisiva
la creazione di reti di trasmettitori nell’ambito dell’introduzione
di nuove tecnologie.
La Concessione SSR
La Concessione precisa il mandato che la SSR deve adempiere
con tutte le sue reti radio-tv e con le “ulteriori offerte editoriali”:
DIETRO LE QUINTE
Nel campo della radio la SSR allestisce:
tre reti per ciascuna delle regioni linguistica italiana, tedesca
e francese, nonché una rete in romancio
due reti musicali, una nella Svizzera tedesca e una nella
Svizzera francese contenenti spazi della programmazione
di base (“programma di base”)
una rete dedicata ai giovani nella Svizzera tedesca
tre reti musicali tematiche che trasmettono musica classica,
jazz e pop
una rete d’informazione continua in tedesco
una rete nazionale in lingua inglese
Da un’azienda multimediale di servizio pubblico la pretesa
di massima qualità è scontata. Ottenerla lo è molto meno.
La Concessione SSR definisce quattro criteri qualitativi
che devono distinguere i programmi della SRG SSR: credibilità, senso di responsabilità, rilevanza, professionalità
giornalistica.
Per quanto riguarda la televisione la SSR allestisce:
due reti per ciascuna delle regioni italiana, tedesca, francese, nonché trasmissioni in romancio
una rete in tedesco che propone repliche
una rete per lingua (italiano, tedesco e francese) su internet che offre informazioni d’attualità e annuncia i programmi
una rete plurilingue in qualità HDTV
L’offerta online della SSR comprende:
contributi multimediali in relazione con i programmi
analisi e informazioni sulle trasmissioni
informazioni di base in relazione con le trasmissioni
di educazione
forum e giochi associati con le trasmissioni
un servizio online plurilingue per l’estero
La Concessione stabilisce inoltre che la SSR, per mezzo dei suoi
programmi e della sua offerta editoriale contribuisce:
alla libera formazione delle opinioni presentando un’informa zione completa, diversificata e fedele in particolare sulla realtà economica, politica e sociale
allo sviluppo della cultura e al rafforzamento dei valori culturali del Paese considerando con particolare attenzione letteratura, musica e cinema svizzeri
all’educazione del pubblico, in particolare trasmettendo programmi dai contenuti istruttivi
all’intrattenimento.
Fonte: SRG SSR, Comunicazione aziendale (2009).
Servizio pubblico. La radiotelevisione per tutti. Berna, sul web: srgssr.ch
La verifica della qualità
Non può esistere un servizio di qualità senza una gestione della
qualità, in grado di definire e implementare una serie di criteri
qualitativi verificabili.
Questi criteri, elaborati da un gruppo interregionale interno
SRG SSR e definiti Standard minimi qualitativi dei programmi
SRG SSR, sono adottati da tutte le unità aziendali.
Essi vanno a determinare quei parametri minimi che possano
garantire programmi e contenuti qualitativamente alti e agiscano
nelle diverse fasi di creazione di un prodotto, dalla formazione
dei propri collaboratori all’istituzione di processi di produzione,
dalla definizione di linee guida alla cultura della verifica e del
feedback. Sulla pagina web ufficiale della SSR (srgssr.ch) è possibile scaricare l’intero documento Standard minimi qualitativi
dei programmi SRG SSR.
1
Standard
di
qualità
6
Ricerca di
mercato e ricerca
sul pubblico
5
2
Gestione per
obiettivi e mandato
di programma
Qualità
dei
programmi
Formazione
4
Feedback
e controllo della
qualità
VERIFICA della qualità
Il servizio pubblico fornito dalla RSI è costantemente oggetto
di verifica tramite controlli interni ed esterni.
Management della qualità
Gli strumenti “Q”
più importanti
Nell’autunno del 2009 è stata eseguita una valutazione interna
per verificare lo stato dell’arte RSI in relazione alle richieste
degli standard minimi. Le oltre 40 interviste svolte a tutti i livelli
hanno permesso di identificare i provvedimenti necessari per
l’adeguamento dell’azienda alle linee espresse dagli standard
minimi, come pure di elaborare una strategia di implementazione degli stessi.
3
Risorse
e
processi
Controlli interni
Come dimostrano gli standard minimi di qualità, la RSI è fortemente orientata all’autoregolamentazione, che porta a una
verifica continua della qualità. I fattori che concorrono all’ottenimento del risultato auspicato sono diversi:
una visione chiara delle linee guida e la pubblicazione
di strategie aziendali condivise (vedi capitolo precedente)
la Carta dei programmi, un documento elaborato a livello
nazionale che serve a garantire la qualità e il rispetto
della Concessione SSR. La Carta vincola tutti i collaboratori
SRG SSR e le sue unità aziendali. Questi i punti chiave:
Al servizio del pubblico
Libertà e responsabilità
Integrità e indipendenza
Dovere di veridicità
Imparzialità, assenza di pregiudizi e pluralismo
delle opinioni
Trasparenza e formazione delle opinioni
Equità, protezione della personalità, dignità della persona, bisogno di protezione
Rispetto del pubblico
Responsabilità
La Carta dei programmi sul web: RSI.ch/aboutrsi
il Consiglio del pubblico (CP), organo della Società cooperativa per la radiotelevisione svizzera di lingua italiana CORSI.
Il CP ha funzioni rappresentative e consultive e assicura stretti
contatti fra i responsabili dei programmi e il pubblico.
Composto di 17 membri, rappresentativi della società della
Svizzera italiana, si organizza liberamente. Tra le competenze
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principali troviamo la verifica del raggiungimento degli obiettivi
in materia di programmi, la valutazione dei palinsesti generali
dei programmi, l’analisi critica dei prodotti della RSI attraverso
constatazioni, suggerimenti e proposte inerenti all’attività
di programma e la presentazione di relazioni sulla qualità dei prodotti della RSI. Nel 2010, il CP ha eseguito un’analisi qualitativa
parallela a quella condotta internamente dall’Ufficio qualità
della RSI, di cui due esempi sono riportati a pagina 17. Il CP può
sottoporre al Consiglio regionale e al Comitato del Consiglio
regionale questioni attinenti ai programmi; ha per il resto facoltà
di pubblicare in modo autonomo le sue valutazioni e le sue
indagini. Deve infine presentare un rapporto annuale all’Assemblea generale dei soci.
Il CP nomina un Mediatore con il compito di vagliare i reclami
relativi ai programmi e all’ulteriore offerta editoriale, in conformità con l’art. 91, cpv. 2 della Legge federale sulla radiotelevisione.
Possono essere sottoposti al Mediatore anche reclami riguardanti programmi online.
In generale, le relazioni annuali del CP sottolineano la buona
collaborazione e la disponibilità dei responsabili dei vari dipartimenti a fornire informazioni e spiegazioni in merito ai programmi
esaminati. Esprimono giudizi complessivamente soddisfacenti
sulla qualità dei programmi, ma formulano anche critiche puntuali
e suggerimenti, a fronte dei quali attendono una presa di posizione da parte della Direzione. Nel rapporto 2010, il CP ha
espresso un apprezzamento positivo sull’informazione e sull’approfondimento in generale, ma ha lamentato la mancanza di
programmi d’approfondimento in materia di economia, ritenuti
fondamentali per completare l’offerta informativa della RSI.
I gruppi di lavoro si sono invece occupati delle produzioni RSI
e dei documentari, riscontrando un’elevata qualità e un adeguato
spazio in antenna a loro dedicato, ma raccomandano una maggiore presenza di produzioni dallo spiccato carattere di prossimità
con il territorio della Svizzera italiana (in particolare fiction).
I gruppi di lavoro hanno anche analizzato l’offerta di giochi e intrattenimento, ritenuta in grado di fidelizzare il pubblico e di
reggere la concorrenza delle emittenti straniere, nonché i nuovi
supporti multimediali e le comunità virtuali, per i quali hanno
consigliato alla RSI di proseguire per la strada intrapresa,
cioè un misto di sperimentazione e cautela. Il rapporto integrale
del CP è pubblicato sul Rapporto di attività CORSI 2010.
l’Ufficio qualità, che garantisce l’allineamento della RSI agli
standard minimi SRG SSR. Annualmente questo settore assicura
anche l’organizzazione di un controllo qualitativo interno di
alcuni programmi/prodotti RSI. Questa analisi tiene conto degli
aspetti qualitativi inerenti a contenuto e forma. La qualità del
contenuto è verificata tramite l’istituzione di un gruppo professionale interdipartimentale che, dopo visionamento/ascolto, è tenuto
a determinare il valore in base a criteri predefiniti, che rispettano
i parametri stabiliti dalla Concessione SSR (credibilità, senso di
responsabilità, rilevanza e professionalità giornalistica).
La forma è invece valutata da esperti professionali (si veda pagina 17 per il risultato di due studi effettuati nel 2010).
il controlling dei programmi, istituito in ogni unità aziendale
quale strumento di verifica, sia quantitativa che qualitativa,
dell’attuazione del mandato di servizio pubblico.
I metodi di controllo sono diversi e comprendono l’analisi del successo dei programmi in termini di audience (Radiocontrol, Telecontrol e Webcontrol) e sulla base di criteri qualitativi.
Al controlling si aggiunge pure un ulteriore controllo professionale da parte degli addetti ai programmi e dei loro superiori.
studi commissionati dal Medienreferent, che monitorizza l’andamento dei risultati dei programmi in termini quantitativi e assiste le aree nell’interpretazione dei dati. Se necessario commissiona analisi ad hoc su singoli programmi o ricerche di mercato
di carattere più generale realizzate dal Servizio di ricerca SRG SSR
o eseguite da ditte specializzate su incarico SSR. Per esempio,
il 2010 è l’anno in cui anche alla RSI si cerca di dare una risposta
al grande quesito delle aree dell’informazione televisiva moderna globale: perché il telegiornale serale, da sempre fulcro del
palinsesto e trasmissione più guardata in assoluto, pur mantenendo la leadership è protagonista di una lenta ma inesorabile
discesa negli indici d’ascolto? E di conseguenza: cosa è necessario
modificare affinché i nativi digitali sentano ancora la necessità
di guardare il telegiornale serale, nonostante conoscano già, grazie a internet, buona parte delle notizie del giorno?
Controlli esterni
L’UFCOM, emanazione del DATEC
Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) è l’organo ufficiale deputato
alla vigilanza della qualità dei programmi. Il DATEC, tramite
l’Ufficio federale delle comunicazioni (UFCOM), conferisce incarichi a istituti esterni, ad esempio le università, per un monitoraggio scientifico della programmazione della SRG SSR,
e quindi della RSI.
L’Organo di mediazione e l’AIRR
La Legge federale sulla radiotelevisione (LRTV) stabilisce agli
articoli 4 e 5 una serie di esigenze minime sul contenuto dei programmi: fondamentali ad esempio sono la completezza e l’oggettività dell’informazione, la pluralità delle opinioni, il rispetto
della dignità umana e l’impegno a non fomentare atteggiamenti
discriminatori, l’odio razziale e la violenza. In Svizzera il controllo
dei mass media pubblici è particolarmente democratico, in quanto
in seno alle diverse società regionali (la CORSI per la Svizzera
italiana) è il Consiglio del pubblico, dunque i rappresentanti
dell’utenza, a vigilare affinché le norme della Concessione SSR
siano rispettate.
Nel 2010 sono stati inoltrati al Mediatore 12 reclami (6 per la
radio e 6 per la televisione). Le trasmissioni coinvolte sono otto
(sette casi di competenza del Mediatore, uno di competenza
dell’UFCOM). Due reclami erano relativi alla trasmissione tv Falò,
due alla trasmissione radio Modem; tre reclami riguardavano spot
pubblicitari (campagna Stop AIDS). Dei 12 reclami, 3 sono stati
evasi con l’invito ai reclamanti di inoltrare la rimostranza
all’UFCOM (autorità competente in materia pubblicitaria), 2 sono
stati ritirati, 4 sono stati respinti, 3 sono tuttora pendenti.
Tuttavia non è dato solo a questo organismo istituzionale la
facoltà di avanzare critiche contro una determinata trasmissione
per il mancato rispetto della Concessione; la legge, infatti, riconosce a ogni cittadino (art. 91-93) il diritto di inoltrare un reclamo
se ritiene che un’emissione abbia violato i già citati articoli 4 e 5
della LRTV o sia stato rifiutato l’accesso al programma.
L’autorità alla quale deve rivolgersi chi si ritiene leso da una trasmissione radiotelevisiva è l’Organo di mediazione, il quale
ha il compito di esaminare i diversi aspetti della vertenza e fungere, appunto, da Mediatore tra le parti in conflitto in vista di
una conciliazione.Una volta ricevuti e approfonditi gli estremi del
reclamo, il mediatore, nominato dal Consiglio del pubblico, discute
la questione con l’emittente e le trasmette eventuali raccomandazioni, predispone un incontro tra utente e azienda radiotelevisiva e informa le parti sulle diverse competenze, la normativa
applicabile e le vie legali, allo scopo di trovare un accordo e una
via di conciliazione.
La SRG SSR è un’associazione ai sensi degli articoli 60 e seguenti
del Codice civile svizzero. Essa costituisce l’Organizzazione istituzionale per l’attività aziendale della SSR, è al servizio della collettività e non si prefigge scopi di lucro. I soci dell’associazione
SRG SSR sono le quattro società regionali: l’associazione SRG
Deutschschweiz (SRG.D), l’associazione SSR Romande (RTSR), la
Società cooperativa per la radiotelevisione nella Svizzera italiana
(CORSI) e l’associazione SRG SSR Svizra Rumantscha (SRG.R).
Il loro compito è di produrre, elaborare e diffondere programmi
radiofonici e televisivi e ulteriori offerte editoriali. In particolare
esse:
la corsi
Come viene garantita la qualità dei programmi SRG SSR
DATEC
commissiona
Analisi
esterne
UFCOM
misure
riconosce
Controlli
interni
Garanzia
della
qualità
Un sondaggio del 2009 realizzato dall’Istituto di pubblicistica
e ricerche sui media dell’Università di Zurigo (IPMZ) su mandato
dell’UFCOM rileva che “i programmi radiofonici e televisivi della
SSR godono fra il pubblico svizzero di una credibilità oltre la
media e hanno il pregio di diffondere informazioni di rilievo politico, economico e culturale, di essere professionali e di avere
giornalisti responsabili”.
Il sondaggio sulla qualità dei programmi SSR e delle radio locali
nel 2009 è pubblicato sul web: bakom.admin.ch
Il Mediatore invia annualmente il rapporto sulla sua attività
al Consiglio del pubblico, che lo discute, al Consiglio regionale,
al Consiglio di amministrazione e al direttore della RSI, dopo
di che esso può essere divulgato. Se l’esito della procedura affidata al Mediatore non soddisfa il querelante, questi può inoltrare
ricorso all’AIRR, l’Autorità federale indipendente di ricorso in
materia radiotelevisiva incaricata di valutare i ricorsi contro programmi trasmessi alla radio e alla televisione. È pur vero tuttavia
che nella maggior parte dei casi la vertenza si chiude grazie
all’intervento del Mediatore e solo una minima parte di conflitti
è oggetto di ricorso presso l’AIRR. In veste di mediatori e di
arbitri, gli organi di mediazione svolgono quindi una funzione
assai importante nei rapporti tra emittenti e utenza e assicurano
un compito di vigilanza e valutazione che in ultima analisi è
democraticamente nelle mani del pubblico. (Fonte: CORSI (marzo
201 1), Il Mediatore, intermediario tra pubblico ed ente radiotelevisivo, sul web: corsi-rsi.ch)
assicurano “l’alta direzione” delle unità che allestiscono
la programmazione radiotelevisiva e l’ulteriore offerta edito riale nella propria regione
osservano e valutano le reti, nonché l’ulteriore offerta
editoriale
guidano e incentivano il dibattito sui principi e sullo sviluppo
del servizio pubblico audiovisivo
assicurano il radicamento della SSR tra gli abitanti
del Paese attraverso l’affiliazione di persone morali e giuridi che alle società regionali e alle società membro e rappre sentano i soci e la popolazione in seno agli organi
della SSR.
La Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua
italiana (CORSI), per il tramite della RSI, si adopera affinché siano
prodotti, elaborati e diffusi programmi radiofonici e televisivi,
e ulteriori offerte editoriali in lingua italiana in Svizzera.
Essa interpreta l’identità del Paese e promuove la specificità della
Svizzera italiana nel contesto nazionale e vigila affinché attraverso detti programmi siano tutelati e affermati le caratteristiche
linguistiche e culturali della Svizzera italiana e i valori dell’italianità in Svizzera.
La CORSI garantisce che la produzione di programmi audiovisivi
e multimediali, come pure le ulteriori offerte editoriali di servizio
pubblico fornite dalla RSI, siano complete e aventi pari valore
di quelle delle altre regioni linguistiche svizzere, in applicazione
del principio del federalismo sancito dall’art. 24 della LRTV.
La CORSI, in particolare:
a)si pronuncia sugli affari importanti inerenti ai programmi
e al contesto sociale della regione, che le vengono affidati dallo statuto o dal CdA SSR;
b)prende conoscenza dei rendiconti della RSI e richiede tutte
le necessarie informazioni e spiegazioni;
c)segue i programmi e l’ulteriore offerta editoriale della RSI stabilendo il loro orientamento e vigilando sulla loro qualità;
d)conduce e promuove il dibattito sui principi e sullo sviluppo
del servizio pubblico audiovisivo e multimediale;
e)persegue un vasto radicamento nella società svizzera di lingua italiana, attraverso l’affiliazione di persone fisiche e giuridiche;
f) contribuisce allo sviluppo della politica aziendale della SSR riaffermando il principio federalistico di equipollenza dei programmi nelle lingue nazionali;
g)assicura la rappresentanza dei soci in seno agli organi
della SSR.
Gli organi della CORSI sono:
l’Assemblea generale dei soci
il Consiglio regionale (CR)
il Comitato del Consiglio regionale (CCR)
l’Ufficio di revisione.
La rappresentanza del pubblico è assicurata dal Consiglio
del pubblico, assistito dal Mediatore.
Il Consiglio federale, con la decisione del 28 novembre 2007
relativa alla nuova Concessione, aveva chiesto un’analisi delle
strutture della SSR, sia per verificarne la conformità ai requisiti
odierni di corporate governance ed efficienza, sia per far elaborare delle proposte di riforma. Il 26 febbraio 2008 il Consiglio
d’amministrazione SSR ha avviato un progetto di verifica delle
strutture.
Entrata in vigore il 1. gennaio 2010, la riforma delle strutture
può essere riassunta nei seguenti assi portanti:
la SSR applica per analogia il diritto delle società anonime
e segue le regole della corporate governance. L’alta direzione
è unificata nella figura unica del CdA nazionale
il Direttore generale continua, conformemente allo Statuto attuale, a dirigere l’intera azienda, ma senza alcuna condivisio-
ne con altre istanze. I direttori delle unità aziendali gli sono
78 / 79
subordinati. Il Direttore generale non è più membro dei Comitati dei Consigli regionali.
attraverso l’Organizzazione istituzionale che controlla e accom pagna l’attività della SSR, incoraggia il dibattito pubblico
su un servizio pubblico moderno e influenza la qualità dei pro grammi, la SSR è radicata nella collettività.
i Consigli regionali e l’Assemblea dei delegati si vedono attribuire ulteriori informazioni (per esempio rapporti sulla strategia e sull’attuazione della strategia, sulla qualità
dei programmi e le politiche dei programmi) e ulteriori diritti (richieste di esame presentate dall’Assemblea dei delegati
al CdA in merito alla strategia e al servizio pubblico, richieste
di esame presentate dal CR al Comitato del Consiglio regio nale in merito alle politiche dei programmi).
i CCR si vedono attribuire un ruolo analogo a quello di un comitato di un consiglio d’amministrazione. Godono di diritti
di partecipazione su questioni ben precise relative alla pro grammazione, nell’ambito delle direttive nazionali:
decisioni sulle politiche dei programmi, compresa la suddivisio
ne dei mezzi finanziari nell’ambito delle direttive nazionali
proposte di nomina al CdA SSR per i direttori delle unità aziendali (UA) e per i quadri superiori di programma
proposte in materia di ubicazioni degli studi, di fusione delle UA e di organizzazione dei quadri superiori di programma
proposte in merito ad altri dossier conferiti loro dal CdA.
Come nel precedente, anche il nuovo Statuto delinea lo scopo della CORSI nell’articolo 2: “La società, quale società regionale della
SRG SSR, àncora l’azienda nel contesto sociale, partecipa e contribuisce al suo sviluppo”. Ciò significa che la CORSI da una parte
rappresenta l’utenza del servizio pubblico radiotelevisivo di lingua
italiana ma dall’altra deve fare da ponte fra la RSI e il territorio.
Per raggiungere quest’obiettivo la CORSI si è dotata prima di
tutto, già nel 2009, di un sito internet (corsi-rsi.ch) per il contatto,
l’informazione e l’interazione dei membri dei diversi consigli, dei
soci e del pubblico in generale. Inoltre, ha intrapreso una stretta
collaborazione con le Teche RSI, un patrimonio documentaristico
di indiscusso valore, custode della memoria storica della Svizzera
italiana, che la CORSI intende valorizzare e portare a conoscenza
del pubblico. Sempre in collaborazione con le Teche RSI ma anche
con altre istituzioni, la CORSI ha organizzato nel 2010 diverse
serate aperte ai soci e al pubblico in cui sono stati offerti spunti
di discussione con i responsabili di programma.
la FORMAZIONE
Il Management e i controlli sono sicuramente fattori fondamentali
per garantire la creazione di programmi di alta qualità contenutistica e formale, programmi in grado di attirare larghe fasce di
pubblico e di trasmettere il proprio appeal al mezzo multimediale.
Chi costruisce in massima parte la qualità sono però le persone
che pensano il prodotto, con professionalità, conoscenze e capacità, che lo organizzano e lo realizzano in prima persona. Proprio
per questo, nel 2010, la RSI ha investito 600mila franchi nella
formazione del proprio personale, a tutti i livelli, aggiornando le
oltre 50 professioni presenti all’interno dell’azienda.
Le sfide principali del 2010 sono state rappresentate dalla Convergenza in atto a livello nazionale, che per definizione impone
la crossmedialità, cioè la trattazione di una medesima tematica
nei diversi media, caratterizzati da linguaggi e modalità specifici.
La crossmedialità vuole che un redattore sia in grado di operare mentalmente e praticamente sui diversi vettori radio, televisione e multimedia. Questa capacità è ritenuta un fattore chiave
dalla SRG SSR, che la fissa quale sesto obiettivo della Strategia
aziendale 201 1: “Sfruttare le trasformazioni dei media con specialisti polivalenti. In un mondo dei media in costante trasformazione, la SSR promuove lo sviluppo dei profili professionali.
Incoraggia la polivalenza multimediale e la mobilità fra i vettori
affinché i collaboratori abbiano tutte le possibilità di svilupparsi in un contesto in continua trasformazione e di migliorare
la qualità dei programmi e delle offerte multimediali.
Sostiene i collaboratori nelle fasi di rapida trasformazione tramite una comunicazione attiva, inquadrando i cambiamenti in
un contesto sempre più ampio, chiarendo i nuovi ruoli, indicando
in modo chiaro gli obiettivi e affiancando con competenza
i col-laboratori”. Alla RSI la polivalenza è requisito fondamentale
per accedere ai livelli più alti della funzione di redattore.
La nuova organizzazione per aree tematiche della RSI, che ha
implicato la revisione completa dell’organigramma (vedi pagina
82), corrisponde a un nuovo assetto logistico e strutturale,
che presuppone, da parte dei collaboratori, la capacità di adeguarsi a nuovi spazi e a nuovi mezzi. La nuova organizzazione,
inoltre, ha portato alla revisione dei profili di parte dei collaboratori e dei quadri. Insomma, nuovi profili, nuovi compiti, nuova
formazione: la gestione del cambiamento in corso, così come lo
è stato nel 2010, sarà una delle principali sfide del settore
Svi-luppo e Formazione anche nei prossimi anni.
A ciò si affiancano le innovazioni tecniche, che vanno dal rinnovamento degli studi, al normale update tecnologico, al passaggio
all’HDTV (previsto per il 2012), alla formazione di nuove profes-
sionalità, come il videomaker. Da non dimenticare sono poi i corsi
di lingua, in particolare il tedesco, in cui l’obiettivo della formazione è spingere i partecipanti a ottenere un diploma riconosciuto,
come per esempio il Zentrale Mittelstufenprüfung per chi segue
il corso di terzo livello.
Nel 2010, a fronte di questi importanti cambiamenti, 758
dei 1’152 collaboratori (il 65,4% della popolazione aziendale)
hanno seguito almeno una formazione.
Infine, c’è la formazione di base, la formazione professionale
di giovani collaboratori (con contratti per praticanti, apprendisti,
stagisti universitari, di formazione e lavoro, di post-formazione)
cui la RSI ha dedicato spazio e attenzioni crescenti negli ultimi
anni. Nel 2010, 58 giovani hanno potuto seguire una formazione
in RSI (cui si aggiungono gli stage volontari di 1 o 2 settimane),
due in più rispetto al 2009, nonostante la flessione di 4,8 FTE
(Full Time Equivalent) nel personale in formazione.
Evoluzione FTE-contrattuali totali e in formazione
2010Corsi
Generico
52
Informatica
15
Introduzione
4
Lingue
6
Management
1 1
Programma
3 1
Tecnica
62
Totale
181
Nr. di corsi
92
17
6
17
12
102
121
367
PartecipantiGiornate
348
416
49
89
21
78
1 10
358
73
80
504
674
484
796
1589
2491
In parallelo ai corsi di formazione e di aggiornamento professionale, ai collaboratori è data la possibilità di attingere a due fondi
speciali destinati allo sviluppo personale e alla realizzazione di
progetti: il Fondo di creatività (per autori e interpreti) e il Fondo
d’incoraggiamento (per tutti gli altri). I collaboratori della SRG
SSR cedono illimitatamente al datore di lavoro tutti i diritti
d’autore e di usufrutto sulle loro opere. A titolo di contropartita,
l’azienda alimenta il Fondo di creatività con 1,3 milioni di franchi
e il Fondo d’incoraggiamento con 150mila franchi, per complessivi
1,45 milioni di franchi all’anno. I fondi sono amministrati da una
commissione che comprende 4 membri (2 rappresentanti della
SSR e 2 dell’SSM). Ogni cinque anni i collaboratori possono chiedere una partecipazione dei fondi per finanziare parzialmente un
progetto di sviluppo personale oppure finalizzato ad accrescere
la loro competitività sul mercato (corsi, workshop, soggiorni
linguistici, volontariato, progetti artistici ecc.).
La RSI partecipa anche alla formazione dei giornalisti della Svizzera italiana, cofinanziando il Corso di giornalismo organizzato dal
DECS del Canton Ticino. Finanziano il corso anche l’Associazione
svizzera editori di giornali – sezione Ticino, l’Associazione ticinese
dei giornalisti, il sindacato Comedia e il Sindacato svizzero dei
mass media – sezione di Lugano. La RSI dirige la commissione del
corso (nella quale è anche rappresentata) e partecipa attivamente alla realizzazione dello stesso, mettendo a disposizione le
proprie strutture.
1 065
40
1 060
1055
1 050
1 045
1 040
30
1035
1 030
1025
1 020
20
1015
1010
1 005
1 000
10
995
990
985
980
0
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
Totale FTE (scala sinistra)
FTE pagate (scala sinistra)
FTE in formazione (scala destra)
Studenti che hanno seguito una formazione di base
alla RSI nel 2010
Uomini
Praticanti
16
Apprendisti
8
Stage universitari
7
Stage formaz. e lavoro
2
Stage post- formazione
1
Volontari
33
Donne 7
5
8
4
0
19
Tot. 2010
23
1 3
15
6
1
52
Tot. 2009
20
13
20
2
1
45
DIETRO LE QUINTE
PROGETTI E ORGANIZZAZIONE
IL PROGETTO ‘‘CONVERGENZA ED EFFICIENZA’’
Il progetto Convergenza ed Efficienza (CO-EFF) della SRG SSR
nasce per migliorare la qualità del prodotto radiotelevisivo in
risposta alle nuove abitudini di consumo del pubblico e ai recenti
sviluppi tecnologici (la Convergenza) e per far fronte alle
difficoltà finanziarie dell’azienda (l’Efficienza).
La Convergenza
Secondo l’ultima edizione dello studio NET-Metrix-Base (2009-1),
dedicato a internet, l’80% degli svizzeri sopra i 14 anni naviga in
rete. Il 75% di essi ha un accesso ad alta velocità a internet.
Inoltre, il numero degli abbonati di telefonia mobile in Svizzera
supera quello degli abitanti (dati publisuisse). Le parole d’ordine
sono dunque multimedialità, interattività, transmedialità.
Oggi possiamo ascoltare la radio su internet, guardare la tv sul
cellulare, informarci sul mondo in tempo reale. Possiamo trovare
in rete qualsiasi programma (o quasi) a qualsiasi ora e usufruirne quando più ci piace. Anything, anytime, anywhere.
Per far fronte alle nuove forme di consumo e alle nuove esigenze del pubblico la SSR ha imboccato la strada della Convergenza
multimediale, che prevede l’integrazione di radio, televisione
e multimedia sotto il profilo editoriale.
Le radici della Convergenza affondano nella Visione 09, un progetto pilota messo a punto dalla RSI a partire dal 2006, successivamente sviluppato dalla SSR (2009) in un disegno di portata
nazionale, legittimando così le trasformazioni in atto alla RSI
e riconoscendole quali “un modello prezioso per il processo nazionale”. L’obiettivo era e rimane la Convergenza totale: logistica,
produttiva e contenutistica. Una tale innovazione si basa soprattutto su una nuova cultura professionale che comporta nuove
modalità di comunicazione e un nuovo modo di concepire, realizzare e distribuire i prodotti su un’audience mobile e frammentata.
Alla RSI la Convergenza ha portato alla creazione di dipartimenti
di programma trasversali (Informazione, Sport, Cultura, Intrattenimento) che coordinano e realizzano l’offerta su tutti i vettori:
radio, tv, multimedia. Un processo che fin dall’inizio ha calamitato
l’attenzione e che non è stato del tutto indolore – come sempre
avviene nelle fasi di forte cambiamento. In particolare, l’implementazione della Convergenza nel settore Informazione – che ha
portato al trasloco da Besso a Comano dei redattori della radio –
è stata accompagnata dalla reazione fortemente critica di una
80 / 8 1
parte della redazione. Indubbiamente lo spostamento fisico
di personale e risorse ha impegnato a fondo l’azienda: la ristrutturazione logistica è infatti intesa come un mezzo chiave per
raggiungere la Convergenza sul piano dei contenuti, mentre per
definire i nuovi assetti e i concetti pubblicistici dei nuovi dipartimenti sono stati organizzati appositi gruppi di lavoro.
Fin dal 2008 il progetto di Convergenza è oggetto di una intensa
strategia di comunicazione, che prevede sia la pubblicazione
di informazioni, dossier, opinioni e interviste sull’andamento dei
lavori sia incontri regolari della Direzione con i collaboratori.
Inoltre, a inizio 201 1, un gruppo di collaboratori delle diverse aree
di programma, della produzione e dei dipartimenti amministrativi sono entrati a costituire il gruppo .move, incaricato di diffondere fra i colleghi le informazioni relative al cambiamento e di
raccogliere feedback da riportare alla Direzione.
Per promuovere la nuova cultura professionale auspicata dalla
Convergenza, il settore Sviluppo e Formazione ha messo in atto
un piano di formazione capillare, portando i professionisti di
specifici vettori a conoscere gli strumenti di lavoro dei colleghi
esperti di altri media. In particolare, sono stati organizzati corsi
di avviamento all’uso delle piattaforme multimediali di scrittura nelle pagine web e Teletext, corsi di montaggio tv per i redattori radio e di montaggio radio per i redattori tv, e seminari
di approfondimento sulla scrittura multimediale per il web
e sull’adattamento delle notizie ai diversi vettori.
L’efficienza
Se la programmazione radiotelevisiva deve prendere in considerazione tutte le regioni linguistiche (con i costi che ne conseguono), ciò non è vero per le funzioni di supporto della SSR,
sia nazionali che regionali, e cioè:
infrastrutture informatiche
gestione immobiliare
logistica
finanze e controlling
risorse umane e formazione
consulenze giuridiche
comunicazione e marketing
Per questi settori vige infatti, senza eccezioni, la prospettiva
dell’azienda nazionale e il primato dell’economicità.
Su questo presupposto si basa il progetto Efficienza (EFF) nato
nel 2009, quando la SSR ha valutato che per il periodo 201 1–2014
sarebbero venuti a mancare, in media, 54 milioni di franchi all’anno per adempiere la sua missione di servizio pubblico.
Nel giugno 2010 questa necessità finanziaria è stata riconosciuta dal Consiglio federale, che già nel 2006 aveva appurato
la capacità della SSR di gestire in maniera attenta e mirata
le risorse a disposizione.
Il progetto EFF si poneva l’obiettivo di ridurre l’indebitamento
della SSR e, a lungo termine, l’equilibrio finanziario tramite una
Governance congiunta, l’armonizzazione dei processi e, dove
possibile, la centralizzazione di determinate attività, così da accrescere la produttività dei servizi di supporto. Grazie alle misure
del progetto, già a partire dal 2012 si prevede un forte risparmio
sui costi rispetto al budget 2009. I risparmi conseguiti sono
destinati al finanziamento di progetti editoriali di Convergenza.
A lungo termine, i mezzi svincolati saranno investiti nello sviluppo
dei programmi per incentivare le produzioni proprie, come
richiesto dalla Concessione SSR.
Struttura istituzionale SRG SSR 201 1
Struttura aziendale SRG SSR 201 1
ORGANIZZAZIONE DELLA SRG SSR
La SRG SSR è un’azienda di diritto privato del settore dei media,
gestita secondo i principi del diritto delle società anonime.
Struttura istituzionale SRG SSR
La SRG SSR è un’associazione. I soci dell’associazione SRG SSR
sono le quattro società regionali: l’associazione SRG Deutschschweiz (SRG.D), l’associazione SSR Romande (RTSR), la Società
cooperativa per la radiotelevisione nella Svizzera italiana (CORSI)
e l’associazione SRG SSR Svizra Rumantscha (SRG.R).
Si veda il paragrafo dedicato alla CORSI a pagina 77 per maggiori
informazioni.
Struttura aziendale SRG SSR
La RSI, Radiotelevisione svizzera di lingua italiana, è l’unità aziendale italofona della SRG SSR e risponde della sua attività alla
CORSI. Le sei unità aziendali sono coordinate dal Comitato direttivo (di cui il direttore RSI è uno dei 9 membri) e dalla Direzione
generale della SSR, cui la RSI risponde direttamente.
La Direzione generale, guidata dal 1. gennaio 201 1 dal direttore
generale Roger de Weck, svolge compiti di management,
coordinamento e comunicazione per il gruppo SSR.
A partire dal 1. gennaio 2010, la SSR è dotata di una direzione
strategica unica e una gestione operativa totale, a tutti i livelli.
Ciò significa, fra le altre cose, che le competenze gestionali
e di controllo finanziario della SSR sono svolte esclusivamente
dal Consiglio d’amministrazione centrale (che quindi se ne assume
l’intera responsabilità) e non più dalla direzione delle singole
unità aziendali. Questo in seguito alla riforma delle strutture voluta dal Consiglio federale in applicazione della nuova Legge sulla
radiotelevisione e della nuova Concessione.
Per un approfondimento sulla struttura della SSR si consiglia
la consultazione del sito internet aziendale: srgssr.ch.
SRG.D
SRG Deutschschweiz
Radio- und
Fernsehgesellschaft
der deutschen
und rätoromanischen
Schweiz
RTSR
Radio Télévision
Suisse Romande
CORSI
Società cooperativa
per la Radiotelevisione
svizzera di lingua italiana
Consiglio d’amministrazione
Société de radiodiffusion
et de télévision
de la Suisse romande
Direttore generale
Comitato direttivo
Mitgliedgesellschaften
Sociétés de radiodiffusion
et de télévision (SRT)
Aargau Solothurn
Bern Freiburg Wallis
Ostschweiz
Region Basel
Svizra Rumantscha
Zentralschweiz
Zürich Schaffhausen
Berne
Fribourg
Genève
Jura
Neuchâtel
Valais
Vaud
Assemblea generale dei soci
Radunanza generala
Direzione generale
Unità aziendali
Consiglio regionale
Comitato del Consiglio
regionale
Segreteria generale
Radiotelevisione
svizzera
Consiglio regionale
Comitato del Consiglio
regionale
CORSI
–Pianificazione
e processi
–Mercati e qualità
–Strategia
–Servizio giuridico
Publikumsrat
Conseil du public
Consiglio del pubblico
Cussegl dal public
Präsident
Président
Presidente
President
Ombudsstelle
Assemblea dei delegati
SRG.R
SRG SSR Svizra Rumantscha
Organe de médiation
Organo di mediazione
Comunicazione
Servetsch da mediaziun
– Relazioni politiche
– Comunicazione interna
– Comunicazione esterna
Radiotelevisiun
Svizra Rumantscha
Radio Télévision
Suisse
Schweizer Radio und
Fernsehen
Cussegl regiunal
Suprastanza
SRG SSR
Svizra Rumantscha
Conseil régional
Comité régional
RTSR
Swissinfo
Regionalrat
Regionalvorstand
SRG Deutschschweiz
Operazioni
Präsident
Regionalrat
Président
Regionalvorstand
Conseil
régional
Presidente
Comité
régional
Consiglio
regionale
President
Comitato
del Consiglio
regionale
Cussegl
regiunal
– Immobili
– Tecnica e informatica
– Media Services
Comitato
Swissinfo
Suprastanza
Finanze e Controlling
–
–
–
–
Business Unit Sport
Controlling
Finanze
Acquisti
Segretario centrale
Ufficio di revisione
Assemblea dei delegati
Presidente
Risorse umane
Consiglio
d’amministrazione
Responsabile
Revisione interna
Società affiliate
Technology and Production Center Switzerland
Teletext Svizzera SA
Publisuisse SA
Telvetia SA
Mxlab AG
MCDT AG
8 2 / 83
Struttura aziendale RSI
L’integrazione tra radio, televisione e multimedia cercata con la
Convergenza è fissata nella nuova organizzazione aziendale della
RSI. Nel 2010, infatti, si è lavorato per concludere il passaggio
da un’organizzazione vettoriale, che esplicita la divisione fra i tre
diversi media (cfr. Organigramma RSI 2009) a un’organizzazione
basata sulle aree tematiche radiotelevisive e multimediali
(Cultura, Intrattenimento, Sport e Informazione), i nuovi dipartimenti (cfr. Organigramma RSI 201 1).
Organigramma RSI 2009
I RAPPORTI TRA RSI E SRG SSR
La RSI collabora con la SRG SSR soprattutto a livello di Direzione
generale, che si riunisce una volta al mese con i direttori delle
unità aziendali, membri del Comitato direttivo, e che definisce le
strategie e i piani del gruppo e li sottopone al Consiglio d’amministrazione prima di coordinarne l’attuazione. Le direttive emanate
sono valide per tutte le unità aziendali. Con la sua opera di
Organigramma RSI 201 1
coordinamento e concertazione, il Comitato assicura che le unità
aziendali e la Direzione generale agiscano nell’interesse del
gruppo. Il Direttore generale è a capo del Comitato direttivo e
decide in caso di disaccordi all’interno dello stesso; rende conto
altresì al Consiglio di Amministrazione in merito al raggiungimento
degli obiettivi. Il Direttore generale, in sostanza, definisce gli
strumenti adeguati per la gestione dell’azienda e vigila sulla loro
attuazione. Visita regolarmente la RSI e le altre unità aziendali e
incontra i collaboratori per discutere dell’andamento dell’azienda.
Struttura del Comitato direttivo
e della Direzione generale SRG SSR
Direttore generale
SRG SSR
Direzione RSI
Direzione RSI
Comunicazione
Servizio
giuridico e
commerc.
Risorse
umane
Finanze e
amministrazione
Sviluppo
aziendale
Segreteria
generale
Palinsesti
e immagine
Direzione tv
Direzione
radio
Centro
multimedia
Unità che riportano direttamente al Direttore generale
Stati maggiori
Altre unità
* Membri del Comitato direttivo
Cultura
Intrattenimento
Sport
Informazione
Comunicazione
Finanze e
amministrazione
Risorse
umane
Comunicazione
Produzione
Relazioni
politiche
Reporting e rischi
Gruppo
Produzione
Mercati e qualità
Strategia Gruppo
Servizio giuridico
Direttore/Direttrice *
Operazioni Gruppo
Direttore RSI *
Riorganizzazione
Network Gruppo
Direttore SRF *
Coordinamento
misurazione audience
e qualità
Direttore RTS *
Coordinamento internazionale e marketing
del gruppo
Swissinfo
Risorse umane
Gruppo
interna
esterna
Direzione programmi
Informazione
Sport
Intrattenimento
Drama
Gli aspetti inediti e particolarmente importanti di questo nuovo
organigramma sono la semplicità e la chiarezza, che aboliscono
le suddivisioni e le complicazioni tra linea e stati maggiori, a tutto
vantaggio della trasparenza e della rapidità delle modalità
decisionali e della loro relativa comunicazione.
Una semplicità che porta ad una maggiore vicinanza al prodotto
e che favorisce la comunicazione trasversale fra i dipartimenti.
La nuova organizzazione migliora la possibilità di dialogo, contatto e coordinazione fra i diversi attori che concorrono alla creazione del prodotto radiotelevisivo e multimediale, requisiti questi
alla base della Convergenza.
Immobili
Tecnica
e informatica
Network
Produzione
Supporto
nazionale
(MSC)
Direttore RTR *
Coordinamento offerta
interregionale /
programmi nazionali
BU Sport
Direttore Finanze *
del Gruppo
Controlling
Finanze
Acquisti
84 / 85
DIETRO LE QUINTE
RESPONSABILITÀ ECONOMICA
TASSE DI RICEZIONE
QUESTIONI FINANZIARIE
La SRG SSR, tramite le sue reti radiotelevisive, fornisce
un servizio pubblico a tutta la società. È un’azienda al servizio esclusivo della comunità e non persegue nessuno scopo di lucro. La maggior parte del finanziamento (75%)
della SSR è assicurata dal gettito delle tasse di ricezione
radio-tv, mentre gli introiti della pubblicità tv, della sponsorizzazione radio-tv, della vendita di programmi e la fornitura di prestazioni contano per il restante 25%. Una quota
delle tasse di ricezione e della pubblicità televisiva viene
girata alla RSI per permetterle di adempiere al mandato
di prestazione, vale a dire per la produzione e la diffusione
in lingua italiana di un’offerta completa e di pari valore
a quella delle reti radiotelevisive che diffondono nelle altre
due lingue ufficiali (art. 24 cpv. 1, litt. a, LRTV).
Per la Svizzera romancia valgono disposizioni specifiche.
Tutti i nuclei familiari residenti in Svizzera e in possesso di un
apparecchio radio e/o televisivo sono tenuti a pagare le tasse di
ricezione. Sono esentati soltanto gli aventi diritto AVS e AI che
percepiscono prestazioni complementari.
Dal 2000 il canone è stato aumentato due volte: la prima volta
nel 2003 (+4,1%), per compensare l’esenzione dal pagamento dei
beneficiari di rendite complementari AVS/AI; la seconda volta nel
2007 (+2,5%), per finanziare le emittenti commerciali che
forniscono prestazioni di servizio pubblico.
Il canone in Svizzera è uno tra i più elevati in Europa. Offrire un
servizio pubblico di alta qualità, in 4 lingue nazionali (e in 10
lingue per quanto riguarda i programmi Radio) a una popolazione
residente di 7,9 milioni di persone, è relativamente oneroso.
Se la SRG SSR producesse i propri programmi in un’unica lingua
nazionale, i costi (e quindi le tasse di ricezione) scenderebbero
del 42%, come mostra questo grafico del 2008, che mette a confronto le diverse tasse di ricezione europee:
Nel 2009 la SRG SSR ha annunciato che, per poter adempiere
alla missione di servizio pubblico nel quadriennio 201 1–2014,
sarebbero mancati in media 54 milioni di franchi all’anno,
e questo nonostante le misure di risparmio e i progetti di efficienza già avviati.
LA CHIAVE DI RIPARTO
Nel 2010 le entrate provenienti dalle tasse di ricezione e dagli
introiti commerciali della SSR sono state pari a 1’458 milioni
di franchi, di cui il 75% (1’099 milioni) è stato ripartito fra le unità
aziendali sotto forma di attribuzioni:
Area linguisticaAttribuzione
Svizzera italiana
230 milioni
Svizzera romanda
351 milioni
Svizzera tedesca 497 milioni
Svizzera romancia
21 milioni
Tasse di ricezione 2008 per radio e televisione
in franchi svizzeri
Danimarca / 466,25
Svizzera* / 462,00
Norvegia / 425,43
Austria / 387,23
Germania / 342,79
Svezia / 335,08
Belgio / 288,83
Regno Unito / 284,98
Svizzera** / 277,00
Francia / 184.09
Italia / 168,22
Percentuale
21,0%
3 1,9%
45,2%
1,9%
Il restante 25% è stato impiegato per le attività della Direzione
generale (17 1 milioni di franchi), della Business Unit Sport
(92 milioni), dei servizi centrali del Media Service (83 milioni),
e a Swissinfo/Radio Svizzera Internazionale (12 milioni).
Strutture, queste, che si trovano tutte nella Svizzera tedesca.
Questa ripartizione delle risorse finanziarie tra le unità produttive
SSR consente di proporre programmi completi in italiano, realizzati nella Svizzera italiana, di pari valore a quello delle trasmissioni in lingua tedesca e francese, così come previsto dalla LRTV.
Il mandato di servizio pubblico può essere rispettato soltanto
attraverso una compensazione finanziaria interna fra le regioni
linguistiche. Ogni utente che paga la tassa di ricezione ha diritto
di ricevere un’offerta nelle tre lingue ufficiali e un’offerta sostanzialmente equivalente in ognuna delle tre regioni linguistiche.
**
**
in quattro lingue
ipotesi in una sola lingua
Fonte: SRG SSR, Comunicazione aziendale (2009).
Servizio pubblico. La radiotelevisione per tutti. Berna, sul web: srgssr.ch
Due i motivi di questo disavanzo strutturale: le persone esentate
dal pagamento del canone perché percepiscono prestazioni
complementari sono più di quelle previste dalle autorità federali
nel 2003 in sede di ultimo adeguamento del canone; dal 2000
inoltre la SRG SSR non beneficia di una reale compensazione
del rincaro.
Sulla capacità di gestione della SSR si è pronunciato nel 2006
il Controllo federale delle finanze, che nel suo rapporto ha riconosciuto che la SSR gestisce in maniera attenta e mirata le risorse
a disposizione.
Così, nel giugno 2010 il Consiglio federale ha riconosciuto
il bisogno di un maggior finanziamento alla SSR.
Nonostante il canone rimanga invariato, l’Esecutivo federale ha
consentito:
di innalzare il tempo riservato quotidianamente alla pubblicità dall’8 al 15% del suo tempo d’antenna. Inoltre, ha concesso
di interrompere le trasmissioni al di fuori del Prime Time, ossia tra le 23 e le 18, ogni 30 minuti. Tra le 18 e le 23, invece, le interruzioni pubblicitarie continuano a essere ammesse solo fra un programma e l’altro oppure ogni 90 minuti all’interno di
uno stesso programma.
di introdurre pubblicità nell’offerta online della SSR.
Questo cambiamento però crea nuova concorrenza tra la SSR
e la stampa e quindi, prima di accordare qualsiasi concessio ne, l’Esecutivo federale si aspetta che la SSR interpelli gli edito ri per cercare insieme una soluzione.
Nelle previsioni, il 2010 doveva concludersi per la SSR con un
deficit di quasi 75 milioni di franchi. In seguito alle misure di contenimento varate in tutte le unità aziendali (incluso il blocco
dei salari), al raggiungimento della copertura minima della Cassa
Pensione (con l’annullamento dei contributi straordinari del
datore di lavoro e degli assicurati previsti a questo scopo), al
rafforzamento della congiuntura economica e, quindi, dei ricavi
pubblicitari, il 2010 si è concluso con un deficit di 12,3 milioni
di franchi. Nel contempo si è assistito ad un rallentamento nel
rinnovo dei programmi, che ha prodotto una riduzione generale
dei costi di programma.
Questo risultato è il frutto di una serie di concomitanze positive
e non di una modifica della struttura dei costi della SSR.
Questa modifica dovrebbe intervenire nei prossimi anni (2012–
2014) in seguito alla realizzazione dei progetti Convergenza
ed Efficienza con i quali la SSR intende ridurre i costi non legati
al programma, i cosiddetti overhead. Per gli anni 2012–2014
la SSR ha come obiettivo l’equilibrio di bilancio, senza la richiesta
di una modifica della tassa di ricezione. Questo significa che
dal 2000 al 2014 le economie e le modifiche in termini di efficienza sono state tali da compensare il rincaro, da sopportare
l’aumento dei costi dei diritti per l’acquisto di film e di avvenimenti sportivi internazionali, e da poter finanziare le nuove offerte
come DRS4, WRS, HDTV e l’online.
Gli overhead
Nella contabilità gli overhead sono i costi per le attività di supporto non imputabili direttamente ai singoli prodotti (i programmi
radiotelevisivi e multimediali, nel caso della SSR), sebbene comunque associabili all’attività produttiva nel suo complesso. Ne sono
un esempio gli affitti, l’energia e le retribuzioni del personale
che non è direttamente coinvolto nella realizzazione dei prodotti,
ma che svolge attività di supporto nel suo complesso (come
finanze, risorse umane, logistica e comunicazione).
Rispetto alle altre unità aziendali, la RSI ha degli overhead più
bassi, come si evince da questo grafico relativo al budget 2010:
Svizzera tedesca
84,0
15,0
1,1
83,3
15,6
1,0
Svizzera francese
Svizzera italiana
88,9
10,2 0,9
totale programma
overhead
diffusione
Nel 2010 la RSI ha speso quasi il 90% del suo budget in costi legati direttamente al prodotto o ai costi fissi di fabbricazione
(mezzi tecnici, funzioni di supporto al programma ecc.), più di
quanto non facciano le consorelle, che hanno investito il 5%
in più della RSI in spese non legate direttamente alla produzione
di programmi radiotelevisivi e multimediali.
profilo economico-finanziario della RSI
La RSI ha chiuso il 2010 con un utile d’esercizio di 6 milioni di
franchi. La struttura dei ricavi mette in evidenza l’elevato grado
di dipendenza della RSI dalle attribuzioni nazionali, frutto della
perequazione finanziaria delle tasse di ricezione e dei proventi
della pubblicità operata dalla SRG SSR (96%). Il resto dei proventi
(4%) è il frutto della commercializzazione di propri programmi
e la vendita di prestazioni di servizio, soprattutto alla struttura
BUS per la ripresa tecnica degli avvenimenti sportivi nazionali.
Questi proventi sono percentualmente inferiori a quelli realizzati
da altre unità aziendali attive in mercati che presentano dimensioni e potenziale commerciale più interessanti.
A livello di costi, la parte preponderante è riconducibile ai
costi del personale, la cui percentuale si situa attorno al 54–55%
del totale. Questa percentuale è più alta se si considera unicamente il vettore radio, dove le necessità tecniche e le altre
componenti sono minime, rispetto all’apporto fornito dal personale. Un quarto circa dei costi è rappresentato dai costi di
programma e di produzione, ossia da tutti quei costi che, con
il personale, servono alla realizzazione dei programmi. Fra questi
vi sono i diritti, i compensi ad artisti e autori, i costi per i contributi di aziende esterne alle produzioni (in ossequio alla Concessione SSR), le spese di trasferta e così via. Il rimanente 20%
è rappresentato dai costi d’esercizio, per la manutenzione
delle attrezzature e degli immobili, l’affitto degli stabili (versato
alla Direzione generale) e per gli ammortamenti, destinati a
finanziare il rinnovo della dotazione tecnologica, che presenta
cicli di vita sempre più brevi, in considerazione dell’elevata
componente elettronica e di ingegneria informatica.
Se si volesse calcolare il costo diretto di fabbricazione dei prodotti propri, si avrebbe un costo attorno ai 50 franchi al minuto
per la radio e attorno ai 440 franchi al minuto per la televisione.
8 6 / 87
Dati economico-finanziari della RSI – 2010
RSI 2010
RSI 2009
Risultato d’esercizio
in 1’000 CHF
Ricavi d’esercizio
in 1’000 CHF
di cui Attribuzioni
in %
Proventi commerciali
in %
Altri proventi
in %
Costi d’esercizio
in 1’000 CHF
di cui Costi del personale
in %
Costi di progr. e produzione
in %
Altri costi d’esercizio
in %
Ammortamenti in %
6’053
-567
240’067
96,0
2,7
1,3
243’508
96,0
3,0
1,0
234’304
55,0
24,8
16,1
4,1
244’158
54,5
25,1
15,3
5,1
I rapporti con i fornitori di beni e servizi
Nel 2010 il settore Approvvigionamenti della RSI è stato integrato
in una nuova struttura specifica coordinata a livello nazionale.
Con l’implementazione della nuova organizzazione sono stati ridefiniti i processi di lavoro e le strategie inerenti gli approvvigionamenti di beni e servizi della SRG SSR. Fra queste strategie vi è
anche quella legata ai fornitori, la quale si basa sulla Politica degli
approvvigionamenti, e contempla i criteri di valutazione, la scelta
delle aziende fornitrici nonché le linee guida per una gestione
professionale dei rapporti commerciali. La nuova organizzazione
si prefigge di consolidare, dove possibile, i volumi d’acquisto
di beni e servizi necessari e comuni a tutte le società del Gruppo
SRG SSR, con l’obiettivo di stipulare accordi quadro con aziende
fornitrici regionali, nazionali o internazionali, che rispondono
maggiormente ai criteri di qualità, disponibilità ed economicità.
Con la nuova organizzazione degli Approvvigionamenti rimane
intatta l’autonomia dei settori specifici ubicati nelle varie società
della SSR, ai quali viene richiesta l’applicazione rigorosa delle
nuove direttive anche per gli affari svolti nelle rispettive regioni.
I principi generali della Politica degli approvvigionamenti della
SSR sono definiti a livello nazionale e sono validi per tutte le unità
aziendali (quindi anche per la RSI), le unità organizzative e le
società affiliate:
Gli obiettivi strategici ed economici da realizzare a livello nazionale e regionale in materia di approvvigionamenti sono fissati dal settore Approvvigionamenti della SSR o dal Management.
La competenza di emanare direttive in materia di approv vigionamenti spetta al settore Approvvigionamenti.
La SSR opera in modo neutrale su tutti i mercati.
La SSR intrattiene relazioni leali e corrette con tutti
i partner commerciali.
Tutti gli accordi e gli impegni in materia di approvvigiona mento sono stabiliti in forma scritta.
La SSR esige dai partner commerciali il pieno rispetto delle regole giuridiche ed economiche.
La SSR acquista di preferenza beni e servizi aventi
il minore impatto possibile sull’ambiente e che durante
il loro ciclo di vita consumano poche risorse naturali.
La SSR si avvale esclusivamente di fornitori che rispettano
le norme vigenti sulla sicurezza sul lavoro e che applicano correttamente le leggi sul lavoro.
La SSR rifiuta espressamente le offerte le cui condizioni
sono frutto evidente di dumping salariale (ad esempio
il ricorso al lavoro minorile o lo sfruttamento dei lavoratori).
Liberalità e doni attraverso i quali un fornitore miri a
rafforzare la propria posizione commerciale o a procurarsi vantaggi illeciti sono rifiutati. Dovessero presentarsi tali situazioni, queste verranno discusse internamente.
Le operazioni di compensazione o bartering possono esse re accordate esclusivamente dal superiore gerarchico.
Nelle trattative con i fornitori, il settore Approvvigiona menti rinuncia a concludere contratti di questo tipo.
Si può ricorrere a operazioni di compensazione in via del tutto eccezionale e solo se queste risultano essere di notevole interesse per la SSR. In ogni caso è necessaria
l’esplicita autorizzazione del CEO.
Nel 2010 la RSI ha fatto capo a 2’01 1 fornitori di beni e di servizi per una cifra d’affari globale di 89 milioni di franchi.
I fornitori svizzeri ne hanno beneficiato nella misura del 70%.
I fornitori della Svizzera italiana, con 35 milioni di franchi, totalizzano rispettivamente il 57% del totale speso in Svizzera e il
39% del totale globale. Alla Svizzera tedesca va una percentuale
del 36% di quanto speso in Svizzera. Bisogna tuttavia precisare
che una parte di beni e servizi della Svizzera tedesca vengono
acquistati presso filiali domiciliate nella Svizzera italiana.
In Italia viene versato il 28% di quanto speso all’estero, mentre
negli Stati Uniti si è acquistato per circa il 1 6%. Gli altri fornitori
si trovano prevalentemente nel resto d’Europa.
Acquisti di beni e servizi secondo la regione
del fornitore nel 2010
Regione
Svizzera italiana
Svizzera tedesca
Svizzera francese
Totale Svizzera
America
Italia
Resto d’Europa
Resto del Mondo
Totale globale
in 1’000 CHF
35’130
22’303
4’634
62’067
4’419
7’507
14’884
404
89’281
Flussi monetari generati dalla RSI nel territorio
della Svizzera italiana
Numero di fornitori
885
560
109
1’554
30
205
203
19
2’01 1
Flussi monetari generati in Svizzera dall’acquisto
di beni e servizi da parte della RSI nel 2010 (in franchi)
22 milioni
nella Svizzera
tedesca
Un’azienda con più di mille collaboratori come la RSI ha
un impatto finanziario sul territorio non indifferente e genera flussi monetari importanti, che possono essere identificati in tre macro categorie: la remunerazione al proprio
personale, i rapporti con i fornitori e l’impegno nell’ambito
della cultura.
Il personale
La RSI nel 2010 ha distribuito in tutto fra i propri collaboratori
circa 128 milioni di franchi, 1 10 milioni di remunerazione diretta
(che comprende gli stipendi e gli onorari pagati al personale,
sia esso in CCL o ausiliario, e le indennità) e 18 milioni di previdenza sociale. Circa il 12,5% della remunerazione diretta (13,8 milioni)
è costituito da oneri sociali a carico del dipendente. Ne consegue che il salario netto percepito dal personale ammonta a circa
1 14 milioni di franchi. Se si ipotizza che per le persone fisiche
l’onere fiscale medio è circa pari al 1 1% del salario netto, si può
calcolare che il gettito fiscale generato dalla remunerazione
al personale RSI ammonta a circa 1 1 milioni.
Risorse umane
remunerazione diretta1 al personale remunerazione indiretta2 al personale Gettito fiscale generato
In 1’000 CHF
127’731
1 10’033
17’697
1 1’000
include gli stipendi e onorari pagati al personale della RSI, sia esso
in CCL o ausiliario. Sono comprese pure tutte le indennità, mentre sono esclusi i rimborsi spese, che rientrano nel costo per acquisto di beni
e servizi.
2
rappresenta i costi della previdenza sociale a favore dei collaboratori.
1
4,6 milioni
nella Svizzera
romanda
I fornitori
Nel 2010 la RSI ha acquistato beni e servizi da aziende
della Svizzera italiana per 35 milioni di franchi, come illustrato
nel capitolo precedente.
35 milioni
nella Svizzera
italiana
L’impegno della RSI a favore della cultura
La RSI fornisce alla collettività, in particolare alle istituzioni
educative, culturali e sociali, contributi che si traducono anche
in prodotti radiotelevisivi e multimediali. Ad esempio, fornisce
al Festival del Film di Locarno un contributo mediatico in quanto
host broadcaster, riprendendo e diffondendo la manifestazione
in esclusiva, ciò che contribuisce ad accrescerne la notorietà,
con le ricadute che ne conseguono. Questo lavoro va naturalmente anche a vantaggio della RSI, che grazie al Festival crea programmi per i propri canali radio e tv e contenuti per il web.
Il sostegno che la RSI offre a numerose manifestazioni culturali
della Svizzera italiana è spesso irrinunciabile per la continuazione delle loro attività.
L’impegno finanziario della RSI nelle principali
manifestazioni culturali della Svizzera italiana nel 2010
Eventi e manifestazioniCosto netto in 1’000 CHF
Concerti dell’Auditorio
451
Concerti d’Autunno
340
Concerti Jazz
1 14
Progetto Martha Argerich
60
Produzioni radio di musica classica
83
Novecento e presente
15
Coro RSI
691
Contributo alla FOSI
3’400
Produzioni tv di musica sinfonica
41 3
Estival
98
Festival del Film di Locarno
325
Totale
5’990
I costi relativi ad altre manifestazioni regionali, come Castellinaria,
Chiasso Letteraria, Blues to Bop, Palco ai giovani e altre ancora,
sono sostenuti nel contesto della realizzazione di programmi
di attualità e approfondimento che ne danno copertura.
Conclusione
Nel 2010 gli svizzeri italiani hanno versato in tasse di ricezione
circa 47,5 milioni di franchi, che vanno a finanziare la SSR, le
emittenti radiotelevisive locali e regionali che svolgono un servizio
pubblico, le nuove tecnologie, l’UFCOM (per la gestione delle
frequenze a livello nazionale e il rispetto delle leggi sulla radiodiffusione), la Fondazione per la ricerca sull’utenza radiotelevisiva
e la società incaricata di riscuotere la tassa stessa (Billag SA).
Dal canto suo, la RSI ha distribuito sul territorio circa 174 milioni
di franchi fra personale e fornitori, e ha sostenuto costi per quasi
6 milioni di franchi in favore delle principali manifestazioni
culturali della Svizzera italiana, assicurandone inoltre anche la
copertura mediatica. Si tratta di dati parziali, in quanto non
comprendono, ad esempio, il gettito fiscale generato dai rapporti
tra i fornitori e l’azienda; inoltre il gettito fiscale generato dal
personale è frutto di una stima, e non è stato preso in considerazione l’indotto economico delle manifestazioni in relazione al
sostegno da parte dalla RSI. Nonostante tutto ciò, risulta evidente
il valore aggiunto finanziario (e non solo) che l’azienda crea
a favore del territorio svizzero italiano.
88 / 89
DIETRO LE QUINTE
LE RISORSE UMANE
e ore straordinarie) e nel campo d’applicazione del CCL.
Sono migliorate le disposizioni sulla trasparenza, le assicurazioni e lo sfruttamento dei proventi dei diritti d’autore.
Struttura demografica e organico RSI
Sondaggio tra il personale 2009
A fine dicembre 2010, 1’152 collaboratori avevano un contratto
con la RSI, per un totale di 1’043 FTE (Full Time Equivalent,
unità lavorative equivalenti a tempo pieno). A seconda della funzione e del grado d’occupazione, i collaboratori della RSI sono
vincolati da contratti di diverso tipo.
Il Contratto collettivo di lavoro
La capacità della RSI di assolvere il mandato di servizio pubblico
dipende dai collaboratori, così come il mantenimento e il consolidamento del ruolo di leader sul mercato con un’offerta di qualità
e prossimità. Nell’azienda l’importanza del fattore umano è in
rapporto con il numero di persone occupate, 1’152 al 3 1 dicembre
2010, e il livello di formazione del personale, e rappresenta
il 55% del totale dei costi operativi.
La SRG SSR, e di riflesso la RSI, è l’unica azienda del settore radiotelevisivo in Svizzera ad aver adottato un Contratto collettivo
di lavoro (CCL) che riconosce i seguenti principi:
a) la SSR rispetta il principio delle pari opportunità, senza distinzione di sesso, origine, lingua, grado d’occupazione, appartenenza politica, sindacale o religiosa.
b) la SSR si impegna a realizzare pari opportunità tra uomini
e donne a tutti i livelli e si preoccupa di essere d’esempio;
mira a consentire alle donne l’accesso a tutte le professioni
e a tutti i livelli gerarchici dell’azienda. In tal modo verrà
incrementata la percentuale di donne a ogni livello e in ogni
funzione in cui sono sottorappresentate.
c) la SSR si adopera affinché tutti possano realizzarsi secondo
le proprie competenze ed esperienze professionali e lavorare
in maniera creativa e produttiva; accetta il lavoro a tempo
parziale per tutte le funzioni e in tutti i livelli gerarchici,
posta la compatibilità con gli obiettivi dell’azienda e di pro gramma.
d) la SSR riconosce la funzione costruttiva del suo partner contrattuale SSM. Le parti contraenti promuovono le loro relazioni reciproche.
e) le parti contraenti si impegnano affinché la SRG SSR possa assolvere pienamente il suo mandato di servizio pubblico.
La SSR impone alle produzioni su mandato gli stessi requisiti
di qualità richiesti per le sue produzioni.
Nel 2009 la SRG SSR ha condotto un sondaggio al quale hanno
partecipato 3’925 dei suoi 6’189 dipendenti, con un tasso di
risposta del 63,3%. Una partecipazione elevata, che ha permesso di ottenere un quadro preciso del clima di lavoro all’interno
dell’azienda. Alla RSI, dove il tasso di partecipazione è stato
del 57,7%, la “soddisfazione riferita alla situazione lavorativa”,
il “commitment” e la “attrattiva” della SSR come datore di lavoro
sono risultati “molto buoni”, seppur in leggero calo rispetto al
sondaggio svolto nel maggio 2006. Per la gran parte degli intervistati, la SSR si impegna per il proprio personale di più rispetto ad altre aziende mediatiche in Svizzera. Rispetto al sondaggio
precedente è migliorato (anche se vi sono margini di miglioramento) il giudizio relativo al “Carico di lavoro”. Una valutazione
relativamente critica è riservata alla qualità delle “Informazioni”,
alla “Organizzazione” e al “Comitato di Direzione”, anche se
vi sono significative differenze fra le diverse Aree e il giudizio
è migliore fra i giovani, in termini d’anzianità d’azienda.
Quanto alla “Convergenza dei media”, nel complesso il personale della RSI riconosce la sua necessità per il successo futuro
dell’azienda. L’aspetto più critico riguarda le informazioni ricevute
in materia. Anche qui vi sono importanti differenze fra le Aree,
con un giudizio migliore nelle funzioni di supporto e nella Produzione, e più negativo nell’Informazione e nello Sport. In un confronto con le altre unità aziendali della SSR, il tema della Convergenza presenta alla RSI un risultato migliore rispetto a RSR,
Swissinfo e TSR, mentre in genere, le donne hanno fatto registrare una posizione più positiva rispetto agli uomini.
Contratti ed effettivi nel 2010
Contratti
Dirigenti e Quadri
CCL
Ausiliari
Formazione
Totale personale occupato
Uomini
52
653
4
24
733
Donne
13
381
13
12
419
Totale
65
1034
17
36
1 152
Le donne rappresentano il 36,4% del personale, in leggera diminuzione dal 2009, quando erano il 36,6%. I settori nei quali è più
difficile reclutare personale femminile sono quelli delle professioni tecnico-informatiche e dello sport, mentre nelle Risorse umane la componente femminile è preponderante. Si rileva ancora
una scarsa rappresentanza di donne a livello dirigenziale (sono il
20%), in aumento però rispetto al 2009 quando erano circa il 18%.
Altre caratteristiche dei collaboratori RSI
I collaboratori RSI lavorano per l’azienda in media da oltre 16 anni.
Il 16% del personale lavora in azienda da meno di 10 anni, mentre
il 21% da meno di 5. L’età media del personale è di 45 anni.
Distribuzione dei collaboratori
per fascia d’età
65 anni e oltre
6
55–64 anni
244
40–54 anni
568
25–39 anni
Distribuzione dei collaboratori secondo il sesso
nelle diverse aree di attività
Sport
27
9
3 14
15–24 anni
20
collaboratori
Distribuzione dei collaboratori
per titolo di studio
Programma tv
27
42
Università
Distribuzione dei collaboratori secondo il sesso
nelle varie tipologie di contratto
Programma radio
75
50
Formazione1
Produzione
274
67%
49
33%
Ausiliari
24%
Multimedia
37
33
76%
CCL
63%
Informazione
106
92
37%
Dirigenti e Quadri
Nel 2008, la SSR e il Sindacato svizzero dei mass media (SSM)
hanno siglato un nuovo Contratto collettivo di lavoro (CCL),
entrato in vigore il 1. gennaio 2009, per una durata di quattro
anni. L’elemento centrale è l’introduzione della gestione annua
dei tempi di lavoro, che permette di gestirli non più in base
mensile, bensì nell’arco dei 12 mesi. Ci sono inoltre stati miglioramenti per quanto concerne la salute e la sicurezza sul lavoro
e progressi nel campo salariale (indennità per orari irregolari
Oggi è molto importante il tempo che ciascuno può dedicare
a se stesso e ad attività non lavorative. La RSI è particolarmente
sensibile a questo desiderio e concede facilmente delle riduzioni del grado di occupazione. In alcuni casi, invece, è l’azienda
stessa ad attribuire contratti a tempo parziale (in genere 80%),
per favorire la ripartizione del lavoro su un numero maggiore
di collaboratori, riducendo i rischi in caso d’assenze, e garantire
il rispetto dei vincoli della Legge sul lavoro e del CCL. A fine 2010
ben 386 collaboratori su 1’152 (il 33,5%) lavoravano a tempo
parziale mentre 766 collaboratori avevano un grado occupazionale pari al 100%. Nonostante la tendenza degli ultimi anni
evidenzi un leggero aumento del tempo parziale in ambo i sessi,
il fenomeno resta tipicamente femminile: il 57% delle donne
lavora a tempo parziale, contro il 20% degli uomini.
80%
uomini
donne
personale in formazione: CCL praticanti, apprendisti e stagisti
(di formazione, post-formazione/lavoro).
1
20%
Direzione e stati maggiori
187
144
uomini
donne
3 18
Scuola professionale superiore
43
Formazione professionale superiore
105
Brevetto d’insegnamento
27
Maturità liceo
196
Tirocinio completato
419
Senza formazione professionale
32
Altri titoli di studio
12
titolo di studio
90 / 9 1
Provenienza dei collaboratori
per distretti
Bellinzona
90
Blenio
3
Grigioni
15
Leventina
7
Locarnese e Vallemaggia
76
Lugano
781
Mendrisio
1 10
Riviera
10
I costi del personale
Le pari opportunità
Il capitale di un’azienda audiovisiva risiede nel know-how e nella
creatività dei suoi dipendenti. Le elevate qualifiche e il ruolo
riconosciuto dalle aziende di settore spiegano gli elevati costi del
personale della RSI, rispetto ai costi d’esercizio complessivi.
Nel 2010 la RSI ha erogato 128,7 milioni di franchi tra stipendi,
indennità, prestazioni sociali e altri oneri di personale, pari in media a 123mila franchi per un posto a tempo pieno. Tra il 2009
e il 2010 gli stipendi non sono aumentati, a causa delle misure
di risparmio imposte dalla SRG SSR. Lo stipendio medio, calcolato
in base alle unità lavorative a tempo pieno, è stato nel 2010
pari a 96’794 franchi per i collaboratori in CCL e 146’258 franchi
per i quadri. Un premio di valutazione è stato ottenuto dal
44,6% delle donne con un contratto CCL (170 su 381 collaboratrici) e dal 51,8% degli uomini (338 su 653 in CCL).
In media ogni collaboratrice ha ricevuto 1’467 franchi, mentre
gli uomini hanno ottenuto un premio medio di 1’634 franchi.
La redistribuzione dei premi di valutazione, leggermente più elevata per gli uomini, è influenzata dal grado occupazionale dei
collaboratori: l’80% di essi ha un contratto a tempo pieno, contro
il 43% delle donne.
Il rispetto per le pari opportunità e il Diversity Management
(la gestione e la valorizzazione delle differenze nelle relazioni di
lavoro) alla RSI sono ancorati nel primo e nel secondo principio
del preambolo del Contratto collettivo di lavoro (CCL).
Le misure concrete intraprese sono diverse. Alcune mirano a migliorare la compatibilità tra lavoro e famiglia: la possibilità di
lavoro part-time “per tutte le funzioni e in tutti i livelli gerarchici”;
un orario di lavoro flessibile; migliori condizioni contrattuali per
i congedi di maternità e paternità nel CCL 2009 rispetto al
precedente; e l’asilo nido aziendale (40 bimbi iscritti nel 2010),
un aiuto concreto alle madri che esercitano anche un’attività
professionale. Altre misure, invece, mirano al sostegno del personale che si trova in situazioni difficili e all’avanzamento della
cultura aziendale in tema di pari opportunità.
Costi del personale 2010
Per un organico di 1’152 collaboratori (1’043 unità a tempo pieno)
Altri cantoni svizzeri
16
Totale RSI (in 1’000 CHF)Costo1 (in 1’000 CHF)
Stipendi
104’901
100,6
Assegni e indennità
5’132
4,9
Prestazioni sociali
17’698
17,0
Altre spese
986
0,9
Totale a carico dell’azienda
128’7 17
123,4
Italia
40
Altre nazioni
4
1
Domiciliati, frontalieri e dimoranti al 31 dicembre 2010
Permesso B (dimora)
Permesso C (domiciliati)
Permesso G (frontalieri)
Totale Totale
12
39
35
86
costo per unità a tempo pieno.
Nel 2003, la Direzione ha istituito il Gruppo Antenna (GA), con
il compito di monitorare il rispetto delle pari opportunità in azienda e di proporre misure per valorizzare le potenzialità al femminile, partendo dal presupposto che la diversità rappresenti
un valore nella gestione delle risorse umane. Il GA, composto da
collaboratori di diversi dipartimenti RSI, opera in sinergia con
il dipartimento delle Risorse umane e della Formazione.
Nonostante la Convergenza abbia assorbito buona parte delle
energie e degli sforzi di questi dipartimenti, nel 2010 il Gruppo
Antenna si è assicurato il proseguimento del Coaching al femminile, un progetto nell’ambito del Diversity Management pensato per le collaboratrici, per la loro valorizzazione e il sostegno
alla loro carriera con strumenti adeguati.
Inoltre, dopo la revisione del regolamento sulle molestie sessuali
e sul mobbing, la RSI ha aderito alla relativa campagna nazionale
e nel 2009 ha promosso un incontro di sensibilizzazione per
i quadri. A questo è seguito, nel corso del 2010, il workshop Mobbing e molestie sessuali, organizzato dalla Formazione e aperto
a tutto il personale. Durante i quattro incontri sono stati messi in
luce da un consulente esterno i diritti e i doveri di quanti si trovano in contatto diretto o indiretto con problematiche del genere.
Il workshop è stato seguito da 57 collaboratori (29 donne e 28
uomini).
Infine, nel 2010 si è conclusa la ricerca SUPSI (durata 2 anni) sugli
ostacoli nei percorsi di carriera femminili, svolta in parternariato
con la RSI e con l’Agenzia federale per la promozione dell’innovazione. Dallo studio è emerso che l’introduzione di adeguati elementi organizzativi, come il lavoro basato sul raggiungimento degli
obiettivi, potrebbe favorire la conciliazione tra famiglia e lavoro
facendo sì che i tempi parziali, tipicamente femminili, non
risultino discriminanti.
La sicurezza e la protezione della salute
sul posto di lavoro
La RSI è particolarmente sensibile ai problemi legati alla sicurezza e alla protezione della salute sul posto di lavoro. È infatti l’unità
aziendale della SRG SSR più evoluta in materia di sicurezza.
In conformità con le norme legali, ha elaborato un piano interno,
sistematico ed evolutivo a tutela dei collaboratori. Questo piano
ha lo scopo di valutare tutti i potenziali pericoli derivanti dalle
strutture e dalle attività dell’azienda, e quindi adottare misure
idonee a contrastarli.
Il Servizio sicurezza, che risponde direttamente al Direttore RSI,
è diviso in tre aree: sicurezza sul lavoro, antincendio e antintrusione, che verificano periodicamente la situazione alla RSI relativa
alla propria area di competenza, ma non solo.
Sicurezza sul lavoro
Due volte all’anno organizza campagne di prevenzione della
salute su tematiche diverse. Nel 2010 sono state proposte in primavera la campagna In forma per l’estate e in autunno L’ergonomia in ufficio. Da alcuni anni l’azienda può contare su una
struttura di Pronto soccorso in continua evoluzione, la cui validità
è stata provata in più occasioni. Scopo della struttura è di prestare i primi soccorsi in modo rapido e competente, ricorrendo
all’intervento di soccorritori interni – 40 volontari formati appositamente – fino all’arrivo degli specialisti della Croce Verde di
Lugano. Il servizio è garantito 24 ore su 24 per 365 giorni l’anno
grazie anche all’impiego degli agenti di sorveglianza. Infine, la
Commissione sicurezza e sanità RSI, composta da rappresentanti
dei settori interni e del sindacato, esercita il dovere d’informazione e di consultazione del personale in materia di sanità e sicurezza sul lavoro, consiglia la Direzione, segnala i rischi presenti nei
processi produttivi e controlla i correttivi messi in atto.
Riguardo ai possibili rischi causati da campi elettromagnetici,
le misurazione e gli accertamenti tecnici effettuati regolarmente
dalle autorità cantonali preposte attestano che l’elettrosmog
prodotto dalle parabole è entro i valori limite indicati dall’Ordinanza sulla protezione delle radiazioni non ionizzanti (ORNI).
Non vi è quindi pericolo per la salute delle persone.
Antincendio
Il Gruppo Interno di Spegnimento (GIS) è composto da volontari
provenienti da diversi settori appositamente formati dai pompieri
della città di Lugano. Il GIS è in grado di contrastare l’emergenza
incendio fino all’arrivo dei soccorsi. Inoltre, il settore antincendio
organizza annualmente una simulazione, testando tutti i mezzi
tecnici presenti in azienda e – quando possibile – anche l’evacuazione totale degli stabili di Comano e Besso, per testare le
procedure previste dalla Squadra evacuazione.
Antintrusione (security)
La security si occupa dell’elaborazione e dell’aggiornamento
delle normali procedure di sicurezza, ma anche del piano d’emergenza in caso di situazioni critiche di ogni tipo, quali una pandemia o una panne elettrica che blocchi parte della produzione.
Da qualche anno è stata istituita anche una cellula di crisi,
composta da 12 rappresentanti di dipartimento e capitanata dal
Direttore RSI, incaricata di gestire eventi straordinari di grave
entità.
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DIETRO LE QUINTE
SVILUPPO TECNOLOGICO
E MULTIMEDIALE
La distribuzione dei programmi
La Legge federale sulla radiotelevisione prevede che “i programmi
radiotelevisivi della SRG SSR sono diffusi capillarmente almeno
nella rispettiva regione linguistica. Almeno un programma radiofonico e un programma televisivo della SSR sono diffusi nell’intera
Svizzera in lingua tedesca, francese e italiana”. Inoltre, il Consiglio
federale “si assicura per altro che per ogni modalità di diffusione
vi siano frequenze e canali a disposizione delle altre emittenti”
(art. 30 LRTV). Ispirandosi a una strategia follower la SSR e la RSI
si pongono all’avanguardia del progresso tecnologico senza
però assumersi i rischi di introdurre per la prima volta sul mercato una nuova tecnologia.
Distribuzione dei programmi radiofonici
Distribuzione dei programmi televisivi
L’alta definizione e il “tutto digitale”
Etere
Ricezione delle reti RSI e SSR con un’antenna sul tetto, un’antenna da interni o un’autoradio.
DAB (Digital Audio Broadcasting) – ricezione digitale di tutte
le reti della nostra regione linguistica con l’aggiunta di altre
reti SSR tra cui le prime delle altre aree del paese.
Ogni area dispone di un pacchetto digitale diverso.
Il prossimo obiettivo è di passare dal DAB a DAB+ che, a pari infrastrutture, permette di aumentare il numero di reti trasmesse e la relativa qualità.
OUC (Onde Ultra Corte) - ricezione analogica delle reti della nostra regione linguistica e della prima rete delle altre aree.
Cavo
Ricezione delle reti della nostra regione linguistica e della prima
rete delle altre aree del Paese.
Satellite
Ricezione digitale di tutte le 19 reti della SSR via Hotbird 8 e 9
di Eutelsat.
Internet
Ricezione digitale di tutte le 19 reti della SSR con il live streaming
delle singole radio SRG SSR.
Nonostante la diffusione della radio digitale non sia ancora ottimale, nel giro di quattro anni le vendite hanno fatto registrare
un’impennata, passando da 15mila apparecchi di ricezione a poco
meno di 650mila (dati dell’inverno 2010). In Svizzera la copertura DAB è già uguale, se non superiore a quella delle OUC/FM
e il potenziale del mercato è grande. Ciò lo si deve da un lato alle
attività promozionali della SSR e dall’altro allo spegnimento dei
trasmettitori in Onde Medie del Monte Ceneri (2008), di Beromünster (2009) e di Sottens (2010), le cui reti sono ora trasmesse via etere in DAB/DAB+. Il DAB+ è il prossimo obiettivo della
SSR, perché, a pari infrastrutture, permette di aumentare il numero di reti trasmesse e la relativa qualità, e rappresenta soltanto
il 15% dei costi sostenuti per il segnale OUC.
Nel corso del 2010 sono stati inaugurati due nuovi trasmettitori DAB: Monte Bré e Frasco. Con queste infrastrutture è stata
ulteriormente migliorata la ricezione a Lugano e dintorni
(per esempio a Tesserete) e nell’alta Valle Verzasca. Così, a fine
2010, il 98% della popolazione svizzera è in grado di ricevere
le reti radiofoniche digitali della SSR. Sul web: digitalradio.ch
Etere
DVB-T (Digital Video Broadcasting – Terrestrial)
Ricezione digitale in tutto il Paese. In questa modalità nella svizzera italiana si ricevono LA 1, LA 2 e le prime reti delle altre regioni linguistiche.
DVB-H (Digital Video Broadcasting – Handhelds)
Dove presente si possono ricevere le 8 reti tv della SRG SSR.
Cavo
Si ricevono LA 1, LA 2, SF 1, SF zwei, SF info, TSR 1, TSR 2 e HD
suisse (attiva fino al 2012).
Satellite
Ricezione delle 8 reti tv SSR via Hotbird 8 e 9 di Eutelsat.
Si tratta di una modalità sempre più apprezzata. Le reti tv della
SSR sono criptate (per questioni di natura giuridica e di diritto
d’autore) e per poterle vedere occorre la scheda SatAccess.
HDTV (High Definition Television): dal 2012 sarà possibile ricevere SF 1, SF zwei, TSR 1 , TSR 2, LA 1 e LA 2 anche in HD.
Internet
Sul sito web RSI.ch è possibile scaricare numerose trasmissioni
già andate in onda e in alcune occasioni anche in live streaming.
Molti servizi internet permettono la fruizione dei contenuti tv
delle reti SRG SSR direttamente sul computer o su smartphone
(come per esempio Wilmaa, Zattoo per PC e TeleboyTV, TV air
per smartphone).
IPTV
Internet Protocol Television: la trasmissione delle reti televisive
avviene tramite protocollo IP. Attualmente soltanto Swisscom TV
offre questa modalità, che consente di captare tutte le reti della
SSR e altri pacchetti digitali a seconda della regione linguistica.
Nel 2012 tutto sarà definitivamente più nitido. La High Definition
TV (HDTV) – importante progetto della SRG SSR – rivoluzionerà
il mondo del piccolo schermo dalla produzione alla distribuzione,
nonché le abitudini di consumo da parte del pubblico.
L’alta definizione, infatti, è sinonimo di qualità televisiva ai massimi livelli: nel formato 16:9 offre una risoluzione di gran lunga
superiore e una capienza di informazioni all’incirca cinque volte
più grande rispetto all’attuale Standard Definition (SD).
In aggiunta al suono Dolby Digital, l’alta definizione regala sensazioni cinematografiche nel salotto di casa.
Il Big Switch è stato programmato per il 29 febbraio 2012.
In questa data la SSR diffonderà per la prima volta i suoi sei programmi televisivi regolari – SF 1, SF zwei, TSR 1, TSR 2, LA 1, LA 2 –
anche in qualità HD. Il canale HD suisse, attivo dal 2007 e pioniere nel campo della free TV satellitare ad alta definizione in
Europa, verrà disattivato. Fino al 2015 circa continuerà la diffusione dei canali anche nell’attuale formato SD. Al termine di questa
fase, detta simulcast, anche SF info passerà allo standard HDTV.
Tutti coloro che ricevono i segnali televisivi direttamente dal
satellite dovranno dotarsi di un ricevitore HD compatibile entro
e non oltre il 2015. L’attuale tipologia SD continuerà a essere
presente sul digitale terrestre (DVB-T), mentre l’alta definizione
verrà diffusa via satellite, cavo (Cablecom) e IPTV (Swisscom TV).
Il passaggio all’alta definizione è per la SSR un progetto di lunga
durata e impegnativo. Richiede nuove infrastrutture tecniche,
nuovi mezzi e processi di produzione e tecnologie distributive diverse. Anche nei prossimi anni, la RSI continuerà a realizzare
grossi investimenti nelle nuove infrastrutture produttive, anche
se la maggior parte di queste somme rientra nei normali programmi d’investimento per il rinnovo dell’apparato tecnologico
dell’azienda.
Molti sono i settori coinvolti nella migrazione all’HD: la Produzione, gli Archivi, gli Acquisti e i Palinsesti, senza dimenticare lo
Sport, con i contratti che devono essere adattati per la diffusione
dei contenuti in HD. Per meglio coordinare le operazioni, la RSI
ha deciso per un progetto che ricalca in grandi linee la struttura
organizzativa adottata a livello nazionale, così da gestire al meglio
l’importante salto qualitativo.
Dalla fine del 2010, due dei cinque studi televisivi della RSI sono
dotati di tecnologia HDTV, così come due delle quattro unità mobili. Sono altresì in corso diversi progetti che porteranno l’azienda
a centrare il passaggio all’HD nel 2012, nonché a sfruttare
appieno le possibilità – in termini di flessibilità ed efficienza –
offerte dal “tutto digitale”. Dal 2004 è in atto la transizione dai
nastri a tutti quei supporti e processi di produzione basati sulla
tecnologia IT (detta file based production). Ciò permette un
aumento della produttività e della flessibilità delle strutture, con
ricadute significative in termini di efficienza e interazione tra
i centri produttivi, e, soprattutto, offre una serie di nuove possibilità per il programma. I progetti in corso nel 2010 vanno dalla
digitalizzazione della produzione all’aggiornamento tecnologico
in chiave HD del sistema di produzione news, dal rifacimento
di alcune infrastrutture alla creazione di un nuovo sistema
di interscambio files.
Un futuro lontano a 3 dimensioni
La SSR segue con interesse gli sviluppi della tecnologia 3D, ancora agli albori in ambito televisivo. I costi di questa tecnologia sono
ancora molto elevati: essa richiede nuovi metodi di produzione,
nuovi equipaggiamenti, personale appositamente formato e un
nuovo transponder satellitare, perché l’HDTV in 3D necessita
di una capacità di trasmissione da 1,5 a 2 volte superiore rispetto
all’HDTV normale (che sarà comunque realtà solo dal 2012).
La SSR quindi, seguendo le raccomandazioni dell’Unione europea
di radiotelevisione (UER), in materia di HDTV in 3D, attenderà
gli sviluppi del mercato (strategia follower).
CSN, un’unica piattaforma informatica per tutti
Il Corporate Services Network (CSN) è un progetto informatico
d’importanza strategica per la SRG SSR. Nato nel dicembre 2009,
si pone l’obiettivo di allestire un’unica piattaforma centrale,
grazie alla quale un unico provider (Corporate Service Provider
CSP) fornirà servizi informatici a tutte le sue unità aziendali,
unità organizzative e società affiliate.
Oggi la SSR è confrontata a un arcipelago di sistemi estremamente eterogeneo e complesso: in più parti dell’azienda vengono
utilizzati sistemi identici o simili, e addirittura sono in corso
progetti informatici che perseguono i medesimi obiettivi, ma
all’insaputa gli uni degli altri. Basti pensare che solo alla RSI sono
usati più di 20 sistemi informatici diversi. Inoltre, le tecnologie
applicate a mass media e comunicazione stanno convergendo,
dunque anche la SSR deve poter disporre di una piattaforma
permeabile e potente, capace di agevolare e sostenere il processo di Convergenza.
Il CSN, che innescherà una serie di sinergie, porterà a una
diminuzione dei costi informatici e farà aumentare la sicurezza IT.
Non da ultimo, con questo progetto la SSR soddisferà uno dei
principali dettami della nuova Concessione, ossia “trovare soluzioni comuni e sfruttare al massimo le sinergie”.
A fine 2010 il team di progetto sta collaborando con i responsabili
dell’informatica nelle diverse unità aziendali per la progettazione
e la realizzazione, con particolare attenzione alle infrastrutture
della produzione.
Un’azienda multimediale
Multimedia
Una pagina web è un aspetto importante della realizzazione pratica della Convergenza fra vettori, uno spazio virtuale dove
il prodotto può assumere una forma nuova. I contenuti televisivi
possono essere ospitati all’interno di una pagina web a fianco
di contenuti radiofonici, e internet offre per sua natura la possibilità di correlare il tutto secondo nuovi punti di vista.
Tra il 2000 e il 2007 vi è stata una Convergenza di tipo editoriale, che ha visto la produzione di siti web caratterizzati dalla
sistematica confluenza di prodotti radiofonici, televisivi e d’archivio. Ne sono stati testimonianza siti speciali come quelli organizzati in occasione dei grandi campionati di calcio o dei Giochi
olimpici, quando – in un solo prodotto organico – si poteva
seguire la cronaca, rivedere gli eventi sportivi, partecipare ai
giochi, ma anche ridere con Rete Tre.
Dal punto di vista editoriale, la Convergenza offre la possibilità
di creare redazioni fortemente specializzate in specifici ambiti
tematici dove si creano le condizioni per una feconda circolazione
di idee. È ben intuibile la sfida che queste redazioni si trovano
di fronte: trasmettere i contenuti elaborati nelle forme specifiche
dei vettori per cui esse lavorano, cioè la radio, la televisione
e il web.
Le conseguenze editoriali per il web
Così come i vettori radiofonici e televisivi non saranno più, in
quanto tali, il focus della attività redazionale del settore multimedia, anche il sito web della RSI non disporrà più di una redazione
propria. Attualmente il sito RSI.ch è articolato in canali, corrispondenti alle aree tematiche e ai vettori cui il pubblico è abituato
a far riferimento (LA 1, LA 2, Rete Uno, Rete Due, Rete Tre).
Le conseguenze pratiche
L’attività online è ripartita in tre ambiti. I contenuti sono prodotti nei dipartimenti Informazione, Sport, Cultura, e Intrattenimento.
Al dipartimento Palinsesti e Immagine compete il compito di
studiare l’architettura del sito e di garantirne l’uniformità graficostilistica, mentre le attività di ricerca e sviluppo, assieme con
quelle di supporto all’utenza, sono affidate all’area Sviluppo
aziendale. Questa tripartizione è coerente con la natura intrinseca delle attività editoriali per il web, che prevedono contenuti
organizzati e strumenti di pubblicazione sviluppati ad hoc.
Emerge tuttavia la necessità di trovare un’adeguata collocazione
a un centro di competenza che salvaguardi l’organicità del sito
web, che è più della somma delle sue parti, esattamente così
come le radio RSI sono più della somma delle varie rubriche che
le compongono.
LABS
Se una pagina web è una delle realizzazioni pratiche della
Convergenza, Labs è lo strumento che dà nuova forma al prodotto multimediale. Uno strumento user friendly integrato con
i diversi sistemi di produzione aziendale (Traffic system, Radioprogramma, Catalogo Multimediale), in grado di offrire da ogni
computer l’accesso a tutte le risorse RSI. Implementato nell’aprile
2010 Labs, un nuovo Content Management System (CMS), è
andato ad affiancarsi ai sistemi preesistenti: Magnolia, Leonardo
e Scriba. Esso ha la peculiarità di offrire un’interfaccia utente
(sul fronte redazionale) estremamente intuitiva e versatile rispetto ai suoi predecessori, e l’ambizione di essere una piattaforma
editoriale con cui cercare qualunque tipo di prodotto multimediale per il web, accedendo facilmente a tutte le fonti di dati
disponibili in azienda: agenzie stampa, Catalogo Multimediale,
archivi foto, Arteria e così via.
Il nuovo CMS è stato implementato per rendere il processo produttivo funzionale alle varie redazioni, che possono così non
solo abbreviare i tempi di produzione e garantire maggiore tempestività nella creazione e nella pubblicazione di articoli, ma
soprattutto arricchire di contenuti multimediali le pagine web
del sito RSI.ch.
L’offerta multimediale
La SSR adempie al suo mandato attraverso tutti i canali a sua
disposizione: alle tradizionali radio e televisione si aggiungono
l’offerta online, il Teletext, le offerte per la telefonia mobile e,
in futuro, i servizi supplementari della televisione digitale.
Queste offerte multimediali sono parte integrante del servizio
pubblico. Con la sua strategia multimediale la RSI “persegue
prioritariamente obiettivi pubblicistici, tiene conto dello sviluppo tecnologico e si adegua alle mutate necessità del pubblico”.
RSI.ch
Il sito web della RSI offre informazioni integrative e complementari ai contenuti radiotelevisivi. Attraverso la sua offerta
on demand, la RSI valorizza le produzioni proprie e ne aumenta
costantemente la diffusione tramite le nuove tecnologie,
come per esempio il podcast. Le principali notizie d’attualità
vengono arricchite con immagini e filmati. Inoltre, si pone particolare attenzione al fatto che l’accesso dei disabili sensoriali al sito
sia possibilmente senza barriere, e si è alla ricerca di nuove
soluzioni in questo ambito.
Tramite il proprio sito la RSI si rivolge a un pubblico interessato
a tematiche di rilevanza sociale, culturale e politica, grazie anche
a collegamenti sempre nuovi tra i contenuti dei diversi media,
alla composizione di dossier su tematiche di attualità e all’apertura delle Teche RSI (progetto MMuseo).
Teletext
Offre contenuti attuali e servizi continuati tramite il mezzo televisivo e, quando possibile, fa riferimento alle trasmissioni della
RSI. È un mezzo molto popolare, soprattutto in caso di eventi straordinari, usato mediamente da più di 65’400 persone al giorno
solo nella Svizzera italiana (1,8 milione in Svizzera). Grazie a una
diffusione tecnica del 97%, Teletext raggiunge 6,7 milioni di
persone in tutto il Paese.
Mobile
Nel 2010 la RSI ha proseguito la sua esplorazione del mondo
della telefonia mobile mettendo a disposizione del pubblico
alcune applicazioni gratuite per smartphone: RSI.ch mobile, Rete
Tre, OSI Mobile. Sono allo studio anche applicazioni per tablet.
Con l’offerta multimediale la RSI offre i suoi contenuti sotto
forma di audio e video on demand arricchendoli di informazioni
aggiuntive. Anche questo è un modo per rinsaldare e rinvigorire
il legame con il pubblico.
redazione
Camilla Contarini, RSI
coordinamento redazionale
Nico Tanzi, RSI
art director
Gianni Bardelli, RSI
progetto grafico e impaginazione
Ackermann Dal Ben Communication Design, Lugano
fotografie
Loreta Daulte, Minusio
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