Confessions - Cinema G. Verdi
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Confessions - Cinema G. Verdi
Cineforum G. Verdi – Breganze www.cineverdi.it Confessions (Kokuhaku) CAST TECNICO ARTISTICO Regia Tetsuya Nakashima Sceneggiatura Tetsuya Nakashima Soggetto Kanae Minato Fotografia Shoichi Ato Atsushi Ozawa Montaggio Yoshiyuki Koike Distribuzione Tucker film Paese Giappone 2010 Durata 106’ INTERPRETI E PERSONAGGI Takako Matsu Yuko Moriguchi Yukito Nishii Shuya Watanabe Kaoru Fujiwara Naoki Shimomura Ai Hashimoto Mizuki Kitahara Mana Ashida Manami Moriguchi Masaki Okada Yoshiteru Terada 1997. Un quattordicenne studente di scuola media, poi definito il «mostro di Kobe», terrorizza la città e il Giappone: uccide a martellate una bimba di dieci anni e strangola un bimbo di undici, che poi decapita esponendone la testa davanti al cancello di una scuola. 2001. Uno squilibrato di trentasette anni penetra indisturbato in una scuola elementare di Osaka pugnalando a morte otto bimbi di prima e seconda elementare. 2003. A Nagasaki, un ragazzo undici anni confessa di aver ucciso, dopo aver cercato di violentarlo, un bimbo di quattro anni buttandolo dalla terrazza di un posteggio multipiano. 2004. Una ragazza di undici anni uccide 39° anno Latitudini con un taglierino una compagna di classe di dodici, convocata per l’esecuzione in un’aula deserta durante la pausa di refezione; poi, tutta insanguinata e con l’arma del delitto in mano, torna tra i compagni e gli insegnanti. Questi sono alcuni fatti di cronaca. E non sappiamo se Tetsuya Nakashima, e prima lui Kanae Minato, autrice del romanzo che ispira il film, abbiano voluto raccontare la realtà. E’ molto probabile. Le ferite sono ancora aperte nell’anima del Giappone come lo sono negli Stati Uniti per le vicende del Virginia Tech, o di Columbine. Ma qui lo sguardo è diverso. Confessions mette in scena, senza mezze misure, il fallimento delle istituzioni educative e della famiglia, il malessere profondo che permea una società atrofizzata e competitiva, e un mondo adulto del tutto inadeguato nel rapporto genitori-figli. Lo fa con uno sguardo spietato e gelido, lucido e onirico. Non esiste più la purezza lattea nell’animo dei giovani (sporcata dal latte infetto dell’indifferenza); ragazzi dilaniati da un individualismo feroce, apatici e annoiati nei rapporti interpersonali, che punteggiano dialoghi via sms con insulsi “emoticons”, unità di misura di relazioni inesistenti. Il disprezzo per ogni forma di rispetto (compreso quello verso di sé, e per la propria vita) è evidente fin dall’esordio, alunni vocianti, sprezzanti, disinteressati e refrattari ad ogni sentire “altro”. Qualcuno si chiede: ma è veramente importante la vita di tutti ? Confessions Proprio di tutti ? Nella domanda sta la cifra emotiva del vuoto che li circonda, e che in realtà è solo disperato desideriobisogno di attenzione. Stride il gesso sulla lavagna mentre l’insegnante traccia l’ideogramma “vita”: parte la prima confessione. Trenta minuti iniziali che tolgono il fiato. Il film procede secondo il punto di vista dei vari protagonisti che si passano un ideale testimone, da una confessione all’altra. Un unico monologo, fino all’esplosione finale. La struttura narrativa può evocare Rashomon di Kurosawa e a tratti Elephant, di Gus Van Sant (i corridoi vuoti, evidentemente simbolici, ne costituiscono a mio avviso una chiara citazione). La regia è strabiliante, estrema nella cura e nell’eleganza formale; ogni inquadratura limpida e ordinata nei minimi dettagli. La fotografia grigia e “cobalto” è gelida, opprimente, e ci accompagna nel malessere esistenziale, negli ambienti, nelle relazioni asfittiche e soffocanti che il racconto scioglie e allo stesso tempo fa convergere. L’utilizzo della ripresa con il carrello ci disorienta, le inquadrature, “a piombo”, dall’alto provocano un senso 24 marzo 2014 di schiacciamento che ci spinge a cercare aria. Magnifica la colonna sonora che accosta Bach ai Radiohead. E una nota a parte merita l’uso magistrale del ralenty, strumento narrativo non replicabile fuori dal linguaggio del “cinema”. Se da un lato Nakashima se ne serve (anche) in modo classico, cioè per enfatizzare, evidenziare e amplificare alcune sequenze chiave, per altro verso l’uso insistito di questa punteggiatura, lungi dall’inflazionarne il significato, accentua la sensazione di paralisi che permea tutto il film. Fino all’esplosione finale, in reverse, che chiude il cerchio e ci (ri)porta ad un altro tema tipico del cinema orientale (dichiarazione iniziale del film): la vendetta. La professoressa Moriguchi è più feroce della Sposa di Tarantino e forse anche di Old Boy o di Lady Vendetta. La sua vendetta è una beffa atroce, ma è anche la condanna definitiva a una vita senza amore, e chiude per sempre l’unico spiraglio di luce appena aperto. G. Stefano Messuri [email protected] Cineforum G. Verdi – Breganze www.cineverdi.it IL REGISTA 39° anno Latitudini Confessions La locandina L’ATTRICE Confessions 24 marzo 2014 ll cortometraggio Guang di Quek Shio Chuan Malesia - durata 13’ Cortometraggio malese, vincitore del Festival Alto Vicentino 2012. NOME: Tetsuya Nakashima DATA DI NASCITA: 02/09/1959 LUOGO DI NASCITA: Fukuoka (Giappone) NOME: Takako Matsu DATA DI NASCITA: 10/06/1977 LUOGO DI NASCITA: Tokio (Giappone) (2010) Confessions (2008) Paco and the Magical Book (2006) Memories of Matsuko (2004) Tora to lion to gonin no otoko (2004) Kamikaze Girls (1998) Beautiful Sunday (1997) Happy-Go-Lucky (2012) Dreams for Sale (2011) Someday (2010) Confessions (2009) Villon's Wife (2008) K-20: Legend of the Mask (2007) Hero (2007) Tokio tower (2006) Suite dreams (2004) The Hidden Blade • • Colonna sonora Se la fotografia e il montaggio di Confessions raggiungono livelli di visionarietà straordinari, non meno immaginifica è la colonna sonora. Musiche magnetiche e ipnoriche scandiscono impeccabilmente il ritmo del racconto. Si passa dalle musiche giapponesi a quelle occidentali tra le più varie immaginabili : The xxx, Boris, “That’s the way (I like it)”, Johann Sebastian Bach, fino a raggiungere il vertice assoluto con “Last Flowers”, firmata dai Radiohead. Curiosità • Confessions è ispirato all'omonimo romanzo di Kanae Minato (in Italia pubblicato da Neri Pozza con il titolo "Confessione"). Il film è estremamente fedele al romanzo originale nella trama e nella descrizione dei personaggi anche se nel libro di Kanae Minato la psicologia dei ragazzi è descritta con maggiore profondità. • Il film di Nakashima è stato candidato all’Oscar come miglior film straniero nel 2011. In Italia è stato distribuito con due anni di ritardo e solo grazie al coraggio della piccola casa di distribuzione di Udine Tucker film. Confessions ha vinto il Black Dragon Audience Award all’Udine Far East Festival 2011, il più importante festival europeo del cinema asiatico. L’attrice Takako Matsu in Giappone è anche una famosa cantante pop. E’ stata una bambina-prodigio fin da piccola, cresciuta in una famiglia di danzatori di Buyo (danza tradizionale giapponese). Già a 16 anni ha debuttato al Kabuki-za di Tokyo, il teatro più importante e prestigioso di rappresentazioni di “ kabuki”. sinossi Guang è la storia di un ragazzo autistico, un racconto autobiografico del sorprendente giovane regista malese,Quek Shio Chuan, appena ventiseienne, il cui fratello è realmente autistico. Nel racconto il protagonista cerca disperatamente un bicchiere particolare. Nessuno sa spiegarsi la costante ricerca di questo bicchiere che manca alla sua collezione. Per rendere palpabile e vero l’universo interiore del ragazzo, Quek impiega giochi di luce, colori e suoni che amplificano quelle che sono le percezioni del protagonista. Movimenti di camera morbidi, precisi, focalizzano gli oggetti che catturano l’attenzione di Wen. Echi e riverberi gli giungono filtrati, alterati. Quello che riesce a cogliere da tutto il complesso ambiente che lo circonda va a formare solo il suo mondo e quello di nessun altro. Una storia di rara e commovente poesia. Un ringraziamento al Festival Alto Vicentino di Santorso per la collaborazione nella proposta dei cortometraggi di Latitudini _______________________________ Gli altri film di Latitudini 2014 Re della terra selvaggia Il sospetto La bicicletta verde 3,87 4,44 4,28 Appuntamento al 2015 con nuove emozionanti latitudini da scoprire