TAV_16.2 - analisi_effetti

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TAV_16.2 - analisi_effetti
PROVINCIA DI BRESCIA
REGIONE LOMBARDIA
CITTA’ DI LONATO D/G
Sportello Unico per Attività Produttive
“CONCAVERDE”
ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
RELATIVAMENTE A SUOLO, ACQUE, ARIA
ED IN RELAZIONE ALL’IMPATTO ACUSTICO
ex Art. 91 comma 2 della L.R. 12/2005 e DGR n 6/44161 del 9 luglio 1999
Dott. Ing. Francesco Rosa
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Dott. Ing. Alessandro Bignotti
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REDAZIONE : MARZO 2009
S.U.A.P. “CONCAVERDE.” – CITTA’ DI LONATO D/G
ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Indice
Premessa
........................................................................................................................3
Descrizione intervento .........................................................................................................4
Analisi degli effetti ..............................................................................................................10
Suolo ..............................................................................................................................11
Acque .............................................................................................................................14
Aria .................................................................................................................................16
Impatto acustico .............................................................................................................17
Allegato A:
PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO..........................................................18
S.U.A.P. “CONCAVERDE.” – CITTA’ DI LONATO D/G
ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Premessa
L’art. 97 della Legge Regionale n. 12 del 11 marzo 2005 (“Legge per il governo del territorio”)
rimanda la “disciplina dei S.U.A.P.” all’art. 5 del D.P.R. 447/98 che prescrive che il progetto sia
“conforme alle norme vigenti in materia ambientale, sanitaria e di sicurezza del lavoro”. Per la
verifica della compatibilità ambientale del progetto si applica quanto previsto della Giunta
Regionale della Lombardia con Deliberazione 9 luglio 1999 n. 6/44161.
La presente relazione ha lo scopo di fornire le informazioni prescritte dal punto 8 comma 8 della
suddetta deliberazione e nello specifico:
•
analisi degli effetti dell’intervento relativamente a suolo, acque, aria secondo i dati resi
obbligatoriamente disponibili dagli Enti competenti (o, in assenza di questi ultimi, con
rilievi effettuati dai soggetti attuatori), nonché l’indicazione di eventuali interventi necessari
a garantire il rispetto delle prescrizioni delle leggi di settore;
•
analisi degli effetti dell’intervento in relazione all’impatto acustico, ove prescritto dalla
vigente legislazione, ed indicazione di eventuali misure compensative.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Descrizione intervento
La presente relazione accompagna il S.U.A.P. denominato “Concaverde” interessante un
comparto sito nel Comune di Lonato.
L’intervento proposto riguarda un’area collocata a Sud del territorio comunale di Lonato d/G quasi
a confine col Comune di Castiglione delle Stiviere.
Attraverso la pianificazione negoziata si consentirà la trasformazione urbanistica delle aree a fini
turistico – ricettivi.
Allo stato attuale l’area interessata dall’intervento è definita del P.R.G. vigente come “Zona E3 –
zona di riserva naturale e tutela paesaggistica”.
Attualmente l’area del comparto, che ha estensione pari a circa 20.000 mq, è a destinazione
agricola.
Ambito intervento
Dal punto di vista altimetrico l’area si presenta leggermente declinante da NORD-OVEST verso
SUD-EST, caratterizzata da moderati cambi di pendenza. La strada che ne consente l’accesso è
la ex S.S. 567 “del Benaco” localizzata lungo tutto il lato meridionale del lotto di terreno in
questione.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
In previsione verranno riqualificate la via Slossaroli e la via Fornace dei Gorghi per consentire
l’accesso al comparto da sud ed il collegamento alla ex S.S. 567.
Le modifiche che si intendono introdurre allo strumento di pianificazione comunale sono volte a
consentire la realizzazione di un intervento di rilevanza territoriale finalizzato alla riorganizzazione
e riqualificazione dell’ambito urbano.
Situazione urbanistica
Il Comune di Lonato è dotato di un Piano Regolatore Generale Vigente approvato con
deliberazione di Consiglio Comunale n. 28 del 26-27-28 aprile 2006 e pubblicato sul BURL n. 38
del 20 settembre 2006.
Sulla base di tale nuovo PRG, l’Amministrazione Comunale ha provveduto a promuovere ed
approvare le varianti e gli atti di Programmazione Negoziata a valenza territoriale di seguito
elencati:
•
Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2 della LR 23/97, adottata con Delibera di
C.C. n. 15 del 15/03/2007 e approvata con Delibera di C.C. n. 41 del 14/06/2007;
•
Rettifica ex art. 25, comma 8 quinquies della LR 12/05, approvata con Delibera di C.C. n.
42 del 14/06/2007;
•
Programma Integrato di Intervento “ex Acciaieria Busi” adottato con Delibera di C.C. n. 74
del 05/12/2006 e approvato con Delibera di C.C. n. 38 del 22/05/2007;
•
Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2 della LR 23/97, adottata con Delibera di
C.C. n. 43 del 14/06/2007 e approvata con Delibera di C.C. n. 67 del 25/09/2007;
•
Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2 della LR 23/97, adottata con Delibera di
C.C. n. 52 del 04/07/2007 e approvata con Delibera di C.C. n. 75 del 30/10/2007;
•
Rettifica ex art. n. 25, comma 8 quinquies, LR 12/2005 approvata con delibera di C.C. n. 86
del 30/11/2007.
•
Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2 della LR 23/97, adottata con Delibera di
C.C. n. 87 del 30/11/2007.
•
Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2 della LR 23/97, adottata con Delibera di
C.C. n. 20 del 15/04/2008 e approvata con Delibera di C.C. n. 42 del 14/07/2008.
•
Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2 della LR 23/97, adottata con Delibera di
C.C. n. 55 del 30/09/2008 e approvata con Delibera di C.C. n. 80 del 29/12/2008.
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•
ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Rettifica ex art. n. 25, comma 8 quinquies, LR 12/2005 approvata con delibera di C.C. n. 61
del 18/11/2008.
•
Variante semplificata ai sensi dell’art. 2, comma 2 della LR 23/97, adottata con Delibera di
C.C. n. 62 del 18/11/2008 e approvata con Delibera di C.C. n. 7 del 24/02/2009.
E’ inoltre dotato di Zonizzazione Acustica del Territorio Comunale approvata con Deliberazione di
Consiglio Comunale n. 73 del 10 gennaio 1997.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Intervento di progetto
Il presente studio, in applicazione del regolamento recante norme di semplificazione dei
procedimenti relativi ad attività produttive di cui al D.P.R. 20 ottobre 1998, n. 447, modificato con il
D.P.R. 7 dicembre 2000, 440 (Sportello Unico per le Attività produttive), non propone una variante
allo strumento urbanistico comunale vigente ma si limita a mantenere l’ambito in oggetto come
attualmente azzonato dalle vigenti tavole di P.R.G. “E3 – zona di riserva naturale e tutela
paesaggistica”, la cui regolamentazione dei suoli è subordinata all’attuazione del progetto
specifico che dovrà rispettare le prescrizioni contenute nell’art. 97, comma 5 bis, della L.R. 12/05.
L’ambito di intervento, chiaramente individuato negli elaborati grafici a seguire, interessa proprietà
identificate presso l’Agenzia per il Territorio di Brescia al comune censuario ed amministrativo di
Lonato (N.C.T.R.) al fg. 61 map. 59 – 60 parte – 63 – 170 parte – 171 parte – 173 parte – 174 parte
– 175 parte per una superficie di circa 20.000 mq.
Le modifiche che si intendono introdurre sono essenzialmente volte a consentire la realizzazione
di un intervento di natura ricettiva composto da un motel, un ristorante ed un parcheggio da
cedere al comune, da localizzare in un area inserita in un contesto urbanizzato caratterizzato da
alta densità sportiva (tiro al piattello, kartodromo), commerciale (centro commerciale “il Leone”) e
ricreativa (multisala King, discoteca Dehor).
L’ambito di intervento è ubicato in una posizione strategica per quanto riguarda la viabilità in
quanto si trova non lontano dall’aeroporto di Montichiari ed in fregio alla superstrada di grande
comunicazione che collega le grandi città della Pianura Padana (Mantova, Cremona, Parma), con
i principali poli turistici del lago di Garda.
Il progetto prevede la realizzazione di:
•
Un motel sviluppato su due piani fuori terra che ha un impianto architettonico a “L”, con il
vertice adibito al piano terra ad hall, reception, sala soggiorno, bar e servizi igienici
comuni, ed al piano primo da tre suites; le ali invece sono occupate da n. 96 camere
doppie, equamente suddivise sui due piani, tutte dotate di bagno. Le camere del piano
terra possono essere raggiunte dal corridoio interno, oppure dall’esterno, dal porticato
dove è anche possibile parcheggiare l’automobile. Per mantenere la caratteristica del
motel, che vuole l’automobile davanti a tutte le camere, e per evitare di creare antiestetiche
rampe per raggiungere ogni singola camera al piano primo, si è pensato di sfruttare il
dislivello creato dalla collina vicina per poter salire con le auto sul terrazzo di copertura del
piano primo dove possono essere parcheggiate sotto un porticato, per evitare la loro vista
dall’esterno, e tramite vano scala, scendere poi alla camera del piano primo; naturalmente
le camere possono essere raggiunte anche dal corridoio interno al motel. Al piano primo le
camere sono dotate anche di un terrazzo pergolato. Il motel ha forma architettonica
tradizionale, con tetto a padiglione con struttura in legno e copertura in coppi, porticati e
logge sempre in legno. Esternamente l’edificio è finito con intonaco al civile tinteggiato
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
con colore nella gamma delle terre chiare, i serramenti saranno in legno, canali di gronda
e pluviali in rame.
•
Un ristorante sviluppato su un piano fuori terra e che è ubicato nella zona più visibile dalla
tangenziale, per attirare anche clienti di passaggio. E’ sviluppato su un piano fuori terra, è
dotato di due sale ed è stato dimensionato per essere al servizio sia del Motel che dei
clienti esterni. Completa la struttura il blocco servizi e la cucina. Depositi, ripostigli e celle
frigorifere sono stati posizionati al piano interrato, raggiungibile tramite scala interna e
scivolo carraio.
•
Viabilità; Per quanto riguarda la viabilità esterna, al nuovo complesso si accede da Via
Slossaroli che è una strada secondaria che si immette dopo poche centinaia di metri sulla
superstrada Desenzano d/G – Castiglione d/S tramite uno svincolo sopraelevato.
•
Parcheggio; il progetto prevede la realizzazione di un parcheggio a raso posizionato in
fregio a Via Slossaroli..
•
Per quanto riguarda le sistemazioni esterne particolare attenzione è stata posta alla
sistemazione delle aree libere in modo tale da rendere il più sostenibile possibile, dal
punto di vista ambientale, l’intervento edificatorio, lavorando molto sul verde, mettendo a
dimora numerosi alberi di alto fusto (carpinus betulus, celtis australis, quercus robur,
fraxinus excelsior, ulmus siberiana, tilia platjphyllos) ed arbusti, da utilizzare come barriera
verde per mitigare e schermare il più possibile gli edifici.
Tra il ristorante ed il motel è prevista una netta separazione creata con sopralzi del terreno
e con barriere vegetali di arbusti e piante di alto fusto.
Tutte le zone di sosta delle auto, a raso, saranno permeabili e pavimentate con struttura
cellulare in pannelli di PVC riempite con ghiaietto colorato; i parcheggi e le strade interne
saranno contornati da filari di alberi di alto fusto e ampie zone a cespugli, che dovranno
fungere da schermo verde.
Molta attenzione è stata posta in fase di progetto all’isolamento termoacustico ed
all’utilizzo delle fonti alternative di energia:
o
isolamento termoacustico curato sia come spessori, che come materiali per garantire
contemporaneamente oltre ad un miglior confort abitativo, ed un maggior risparmio
energetico, anche un basso carico energetico per una migliore sostenibilità
ambientale; tutto ciò comporta vantaggi significativi in termini di consumi e quindi di
costi, ma comporta anche vantaggi ambientali;
o
impiego, almeno in parte, di fonti energetiche alternative, quali pannelli solari e
fotovoltaici, che consentono produzione di acqua sanitaria e di energia elettrica con
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immissioni nulle di anidride carbonica nell’atmosfera, a tutto vantaggio del nostro
ambiente.
Per evitare spiacevoli soluzioni architettoniche i pannelli solari e fotovoltaici verranno
collocati in zone nascoste, per non alterare l’architettura del complesso.
Tutte le informazioni specifiche riguardanti il S.U.A.P., riportate nella presente relazione, sono
state estrapolate dagli elaborati allegati al S.U.A.P. stesso.
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Analisi degli effetti
Si è provveduto ad analizzare i possibili effetti significativi causati dell’intervento sull’ambiente,
secondo quanto predisposto dal criterio attuativo “indirizzi generali per la valutazione ambientale
di piani e programmi” approvato con D.G.R. 8/1563 del 22/12/2005 in attuazione dell’art. 4 della
L.R. 11 marzo 2005, n.12, che recepisce la Direttiva 2001/142/CE.
Detti effetti, secondo l’allegato I di tale criterio, devono comprendere quelli secondari, cumulativi,
sinergici, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi.
Nella valutazione di ciascun aspetto si sono seguiti i criteri enunciati dall’allegato II e si è quindi
tenuto conto di:
•
probabilità, durata, frequenza e reversibilità degli effetti;
•
carattere cumulativo degli effetti;
•
natura transfrontaliera degli effetti;
•
rischi per la salute umana o per l’ambiente (ad esempio in caso d’incendi);
•
entità ed estensione nello spazio degli effetti (area geografica e popolazione
potenzialmente interessate);
•
valore e vulnerabilità dell’area che potrebbe essere interessata a causa: delle speciali
caratteristiche naturali o del patrimonio culturale, del superamento dei livelli di qualità
ambientale o dei valori limite, dell’utilizzo intensivo del suolo;
•
effetti su aree o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o
internazionale.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Suolo
Il Comune di Lonato è dotato di uno studio geologico del territorio comunale approvato nell’anno
solare 2003 e di cui l’allegato “A01_PA_r00_Relazione Urbanistica” riporta stralci inerenti al
presente ambito di intervento.
Successivamente, su incarico dell'Amministrazione Comunale di Lonato (BS), è stata eseguita
un’integrazione di tale studio, tenuto conto dei nuovi apporti legislativi prodotti dalla Regione
Lombardia negli ultimi anni, in materia di pianificazione territoriale e problematiche geologiche.
A seguito della Deliberazione dell’Autorità di Bacino n°18 del 26/4/2001 “Adozione del Piano
stralcio per l’assetto idrogeologico per il bacino idrografico di rilievo nazionale del Fiume Po” e
del successivo D.P.C.M. del 24/5/2001 (pubblicato sulla G.U. della Repubblica Italiana n°183 del
8/8/2001) di approvazione, il PAI è entrato definitivamente in vigore portando effetti immediati in
termini di indirizzi urbanistici e limitazioni d’uso del suolo.
In applicazione della D.G.R. n° 7/7365 del 11/12/2001, “Attuazione del Piano Stralcio per l’Assetto
idrogeologico del Bacino del Fiume Po (PAI) in campo urbanistico. Art.17, comma 5, della Legge
18 maggio 1989 n°183”, il Comune di Lonato è inserito tra i comuni non esonerati
dall’applicazione delle procedure di cui all’art. 18 delle NdA del PAI (All. C della D.G.R. n°7/7365).
L’area di interesse, secondo le carte di fattibilità geologica, ricade in parte in “Classe di fattibilità
2a** – “Aree ad alta vulnerabilità delle acque sotterranee – Associate a potenziali fenomeni di
amplificazione sismica e/o liquefazione dei terreni”, ed in parte in “Classe di fattibilità 2b – Ambito
delle
colline
moreniche
maggiormente
articolate,
a
morfologia
ondulata
con
ripiani
subpianeggianti; alternanza di zone boscate, oliveti, vigneti, e prati permanenti”.
Per quanto riguarda la classificazione, dove è prevista l’edificazione, non si segnalano particolari
restrizioni; gli interventi sono subordinati ad indagine geotecnica (D.M.LL.PP. 11/3/88) e geologica
che valuti la compatibilità dell’intervento con le caratteristiche geologiche, geomorfologiche ed
idrogeologiche dell’area, con attenzione alla regimazione delle acque superficiali. Si raccomanda,
pertanto, di non modificare il naturale scorrimento delle acque meteoriche e di ridurre al minimo
gli sbancamenti ed i riporti di materiali, al fine di non alterare l’equilibrio naturale del pendio.
L’impermeabilizzazione delle superfici sarà consentito solo laddove necessario.
Il territorio di Lonato è complessivamente stabile e al suo interno non si rilevano frane di grosse
dimensioni, inoltre, i luoghi oggetto d’intervento ed in particolare dell’edificazione, sono stabili e
non interessati da fenomeni geomorfici in atto o da problematiche di carattere idraulico.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Dal punto di vista sismico il comune di Lonato ricade in zona sismica 3 secondo la normativa
sismica (OPCM n. 3274 del 20 marzo 2003) e, anche se non si rilevano problematiche particolari,
si rimanda allo studio geologico di dettaglio che verrà predisposto in fase di progettazione
esecutiva.
L’area di intervento è caratterizzata da depositi morenici caratterizzati da ghiaie e sabbia in
abbondante matrice limoso-argillosa, a bassa permeabilità, e depositi fluvio-glaciali di
rielaborazione dei materiali morenici, costituita da ghiaie e sabbie eterogenee con matrice fine
variabile, a permeabilità media.
Il medio e basso valore di permeabilità stimato nei vari settori dell’area d’intervento non consente
una
facile
dispersione
nel
terreno
delle
acque
piovane
provenienti
dalle
superfici
impermeabilizzate, pertanto si raccomanda una valutazione puntuale del coeff. di permeabilità dei
terreni e dell’effettiva presenza e profondità della falda freatica, prima del corretto
dimensionamento del sistema di smaltimento più idoneo.
Dal P.T.C.P. della provincia di Brescia (tavola 3a.27 “Ambiente e rischi – Atlante dei rischi idraulici
ed idrogeologici” e 3b.27 “Ambiente e rischi – Carta inventario dei dissesti”) si evince che l’area di
intervento non rientra tra quelle classificate a rischio, e, pertanto, non si segnalano problemi di
compatibilità dell’intervento con quanto previsto dal Piano Territoriale di Coordinamento
Provinciale.
Il S.U.A.P. nel suo complesso prevede l’impermeabilizzazione di circa la metà della superficie
territoriale, e, in considerazione del fatto che la parte non impermeabilizzata ed i terreni che la
circondano sono caratterizzati da permeabilità medio-bassa, sarà necessario, come già detto,
prestare molta attenzione al dimensionamento del sistema di raccolta delle acque meteoriche,
senza alterare il seppur scarso naturale deflusso delle acque nel sottosuolo.
Alla luce delle caratteristiche geologiche e considerando che la prevista destinazione d’uso è
prevalentemente turistico-ricettiva, con l’esclusione di attività produttive incompatibili con le altre
destinazioni sopraspecificate, non si può prevedere alcun tipo di effetto o di degrado, a breve o a
lungo termine, del suolo sottostante la superficie d’intervento.
Si tiene a precisare che l’area d’intervento e quelle nelle immediate vicinanze non fanno parte di
zone o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale e che
non è previsto un utilizzo intensivo del suolo.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Si rimanda per maggiori approfondimenti alle indagini geologiche e geotecniche di dettaglio,
redatte secondo quanto richiesto dal D.M. LL.PP. 11/03/1988 e dallo Studio Geologico Comunale,
ed in particolare per qualsiasi intervento di nuova edificazione o ampliamento previsto
sull’intero territorio comunale si richiede uno studio idrogeologico per la determinazione
delle caratteristiche di permeabilità dei terreni, allo scopo di consentire laddove possibile,
lo smaltimento delle acque di pioggia raccolte dalle superfici impermeabili per diretta
infiltrazione nel terreno.
Alla luce di quanto sopra esposto si può affermare che l’intervento non comporterà nessun
tipo di effetto sul suolo che possa comportare rischi per la salute umana e per l’ambiente
immediati o cumulati, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, positivi o negativi.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Acque
Il Comune di Lonato è dotato della documentazione relativa allo Studio del Reticolo Idrico minore
redatta ai sensi della DGR n.7/7868 del 25/01/2002 modificata con DGR dell’01/08/2003. La
documentazione afferente a tale studio si compone della Relazione tecnica, del Regolamento di
Polizia Idraulica e delle rappresentazioni cartografiche del sistema idrografico. Le aree del
presente intervento non sono direttamente interessate dal passaggio di alcun corso d’acqua;
tuttavia, si segnala la presenza in corrispondenza del confine nord-ovest di un corso d’acqua
appartenente al reticolo idrografico minore di competenza comunale con una fascia di rispetto a
medio grado di tutela.
Come si evince dall’estratto cartografico inerente l’individuazione del reticolo idraulico comunale
(allegato alla relazione urbanistica del presente S.U.A.P.), all’interno dell’area oggetto di
intervento non sono presenti canali del reticolo idraulico principale e minore. Si constata quindi
che l’intervento non produce contrasti con le prescrizioni di cui al vigente R.I.M.
La zona interessata dal presente S.U.A.P. si colloca in un’area inedificata, caratterizzata
nell’intorno da edifici a carattere commerciale e ricettivo serviti da tutte le opere di urbanizzazione
necessarie; l’insediamento di progetto verrà pertanto collegato a tali servizi.
Come si evince dalla relazione idrogeologica preliminare allegata al presente S.U.A.P. e redatta
dal Dott. Geol. Damiano Scalvini, l’ambito possiede caratteristiche litologiche che non consentono
una facile dispersione nel terreno delle acque meteoriche.
Il S.U.A.P. prevede un sistema di raccolta separato delle acque bianche e nere:
•
le acque nere provenienti dall’insediamento verranno collettate nella fognatura comunale
esistente attraverso la connessione che verrà praticata sulla Ex S.S. 567 all’altezza della
rotatoria esistente;
•
le acque meteoriche, dopo idoneo trattamento, dovranno essere smaltite secondo quanto
progettato sulla base dei risultati dell’apposita relazione idrogeologica.
La rete fognaria esistente è ritenuta idonea, fatte salve le verifiche di dettaglio con l’ente
erogatore, a sopportare l’incremento di portata dovuto al nuovo insediamento previsto dal
S.U.A.P..
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Le acque nere proverranno da scarichi di tipo civile e rispetteranno le tabelle previste dalla
normativa vigente.
Considerando le destinazioni d’uso ammesse dall’intervento, sono previsti solamente scarichi di
tipo domestico (o assimilabili), poiché, come definito dalla normativa vigente agli effetti dei
recapiti e della depurazione, per scarico di acque reflue domestiche si intendono le acque reflue
provenienti da insediamenti di tipo residenziale e da servizi derivanti prevalentemente dal
metabolismo umano e da attività domestiche.
Le acque meteoriche non conterranno inquinanti del suolo come oli o sostanze pericolose per
l’ambiente e per la salute umana, e comunque l’intervento dovrà prevedere la realizzazione di
pozzetti di prima pioggia e fosse disoleatrici per le acque meteoriche provenienti dalle
autorimesse interrate e dalle zone impermeabilizzate.
Inoltre sarà realizzato un impianto duale per gli usi potabili e non potabili dell’acqua, che
consentirà lo sfruttamento delle acque pluviali raccogliendole con idonei sistemi prima della loro
dispersione.
L’intervento non prevede attività con lavorazioni che possano comportare sversi di sostanze
pericolose e, in considerazione della corretta progettazione delle opere fognarie, è legittimo
escludere rischi di inquinamento dai vicini corpi idrografici superficiali (in lato nord-ovest).
Per maggiori dettagli sulla fattibilità idrogeologica dell’intervento si rimanda ad apposito studio in
fase di progettazione esecutiva .
Alla luce di quanto sopra esposto si può affermare che l’intervento non porterà ad effetti
sull’acqua che possano originare rischi per la salute umana o per l’ambiente immediati o
cumulati, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, positivi o negativi.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Aria
Considerando le destinazioni d’uso ammesse dall’intervento, le emissioni degli inquinanti in
atmosfera saranno dovute agli impianti di condizionamento ed al traffico veicolare indotto.
Gli impianti di riscaldamento previsti dal progetto per il Motel, verranno realizzati nel rispetto della
normativa vigente, ed in particolare della legge n.10 del 9 gennaio 1991 “Norme per l’attuazione
del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell’energia, di risparmio energetico e
di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia”, così come modificate dal D.lgs. n. 192 del 2005 e dal
D.lgs. n. 311 del 2006.
Per quanto attiene gli aspetti ambientali dell’intervento, in merito all’efficienza energetica degli
edifici nonché il rendimento degli impianti termici in relazione alle emissioni, è prevista la
realizzazione delle strutture secondo i principi di eco-sostenibilità tenendo presente tutti gli aspetti
che contribuiscono alla conservazione dell’energia.
Gli impianti termici delle strutture turistico-ricettive saranno alimentati autonomamente a gas
metano con caldaie di potenza inferiore ad 1 MW, rientrando perciò tra quelle considerate ad
inquinamento poco significativo ai sensi del DPR 203/88.
Si tiene a precisare che l’area d’intervento e quelle nelle immediate vicinanze non fanno parte di
zone o paesaggi riconosciuti come protetti a livello nazionale, comunitario o internazionale.
Il S.U.A.P. non prevede alcun tipo di attività produttiva e quindi non sono prevedibili emissioni che
possano causare incidenti, dare origine ad inquinamenti significativi dell’aria o danno ambientale.
Le emissioni generate dal riscaldamento e dal traffico indotto dal nuovo insediamento possono
essere considerate trascurabili, anche in considerazione del fatto che la nuova struttura turisticoalberghiera, è collocata in adiacenza alla Ex S.S. 567, strada di tipo C ed appartenente alla “Rete
Secondaria” ai sensi del PTCP e del PTVE della Provincia di Brescia, ed in prossimità di un
contesto urbanizzato caratterizzato da alta densità sportiva (tiro al piattello, kartodromo),
commerciale (centro commerciale “il Leone”) e ricreativa (multisala King, discoteca Dehor).
Alla luce delle considerazioni sopra esposte si può affermare che l’intervento non porterà
ad effetti sull’aria che possano originare rischi per la salute umana o per l’ambiente
immediati o cumulati, a breve o lungo termine, permanenti o temporanei, positivi o negativi.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Impatto acustico
Per quanto riguarda l’impatto acustico si rimanda allo specifico studio di “Previsione di clima
acustico” redatto dal tecnico competente in acustica ambientale Reg. Lomb. 042/03 Luigi
Cornacchia.
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
Allegato A:
PLANIVOLUMETRICO DI PROGETTO
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ANALISI DEGLI EFFETTI DELL’INTERVENTO
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