Rapporto di Sostenibilità 2015 di Expo 2015 S.p.A. Italiano.

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Rapporto di Sostenibilità 2015 di Expo 2015 S.p.A. Italiano.
EXPO MILANO 2015
IL MOSAICO DELLA SOSTENIBILITÀ
Expo Milano 2015 ha promosso un’esperienza internazionale, educativa, culturale e di
condivisione per tutti i Visitatori e Partecipanti, favorendo il dialogo tra i diversi soggetti e
contribuendo a rafforzare la cooperazione tra i popoli. Tanti sono stati gli aspetti innovativi:
la pervasività del Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, l’ingaggio dei Visitatori, il
coinvolgimento dei Paesi nei Cluster tematici, il contributo delle Imprese e della Società Civile
e le tante iniziative di approfondimento con il mondo della scuola e della ricerca. Inoltre,
Expo 2015 SpA ha prestato grande attenzione alla sostenibilità dell’Evento stesso scegliendo
di rendicontare in modo trasparente e comunicare a tutti gli Stakeholders gli impegni assunti
e i risultati raggiunti sotto il profilo sociale, economico e ambientale nell’organizzazione
dell’Esposizione Universale. A tale scopo è stato pubblicato il Rapporto di Sostenibilità, nel
2013 e nel 2014, elaborato seguendo le Linee Guida GRI-G4 del Global Reporting Initiative.
Il presente documento è l’occasione per dare uno sguardo ai principali risultati ottenuti
nell’organizzazione e gestione del Semestre Espositivo, prima della sua chiusura, focalizzando
l’attenzione sulle attività più significative e riportando i dati rilevati al 15 settembre e, ove
opportuno, stimati al 31 ottobre 2015, data di chiusura effettiva dell’Evento.
“Anche le modalità con cui viene
preparato e gestito il Sito Espositivo,
stimolata la partecipazione ed
organizzato il semestre dell’Evento
Expo Milano 2015, sono una
opportunità unica per adottare
criteri di sostenibilità e per
promuoverne la diffusione.
Coinvolgendo i molteplici attori
vogliamo raggiungere dei risultati
che stimolino a fare sempre meglio.”
Giuseppe Sala
Amministratore Delegato Expo 2015 SpA
Commissario Unico delegato del Governo per Expo
Milano 2015
INDICE
pag. 4
1
I NUMERI DI EXPO MILANO 2015
pag. 6
2
L’ITALIA COINVOLGE IL MONDO
pag. 8
3
ALLA SCOPERTA DEL SITO ESPOSITIVO
pag. 10
4
I VALORI DELLA SOSTENIBILITA’
pag. 14
5
I PROGETTI PIU’ SIGNIFICATIVI E I RISULTATI OTTENUTI
pag. 24
6
IL PROGRAMMA “TOWARDS A SUSTAINABLE EXPO”
L’EVENTO
1
I NUMERI DI EXPO MILANO 2015
Expo Milano 2015: un Evento unico e di straordinaria importanza sotto il profilo educativo,
culturale e scientifico, ospitato dalla città di Milano dal 1° maggio al 31 ottobre 2015 che ha
coinvolto tutte le Istituzioni del Paese a livello tanto nazionale che locale. “Nutrire il Pianeta
Energia per la Vita” il Tema declinato nei sei mesi dell’Esposizione con approfondimenti
sull’alimentazione e l’uso sostenibile delle risorse, sul diritto a un’alimentazione sana, sicura
e sufficiente per tutto il pianeta e sulla ricerca e condivisione di modelli di produzione e di
consumo più rispettosi dell’ambiente e dell’eguaglianza sociale.
L’assegnazione definitiva dell’Esposizione a Milano, che aveva già ospitato un’esposizione
universale nel 1906 sul tema dei trasporti in occasione dell’apertura dell’importante traforo
del Sempione, è stata ufficializzata il 31 marzo 2008 dal BIE, il Bureau International des
Expositions, organismo che a oggi conta 168 Paesi membri, e che sovraintende e
regolamenta il calendario, la campagna di candidatura, la selezione e l’organizzazione delle
Esposizioni.
A seguito di tale assegnazione, è stata costituita, il 1 dicembre 2008 dall’ Art. 4 del D.P.C.M.
22/10/2008, la società Expo 2015 SpA quale soggetto responsabile dell’organizzazione,
realizzazione e gestione di Expo Milano 2015, quindi anche della costruzione delle opere
infrastrutturali direttamente connesse al Sito Espositivo e i sistemi tecnologici correlati.
I Soci di Expo 2015 SpA:
40%
Ministero dell’Economia
e delle Finanze
20%
Regione Lombardia
10%
I Soci
Camera di Commercio
di Milano
10%
20%
Provincia di Milano
Comune di Milano
INVESTIMENTI
Opere a committenza
di Expo 2015 SpA:
€1,2 Miliardi
Opere a committenza
degli Sponsor:
€0,3 Miliardi
Opere a committenza
dei Partecipanti:
€0,9 Miliardi
PERSONALE
4
575
34
71%
Personale
Expo 2015 SpA
Età media
Personale
con laurea
48%
52%
27%
Uomini
Donne
Donne
Manager
5
2
L’ITALIA COINVOLGE IL MONDO
PARTECIPANTI E DELEGAZIONI
Il coinvolgimento di Paesi, Società Civile e Imprese
138
Partecipanti
Ufficiali
67
138 Partecipanti Ufficiali rappresentativi dell’86% della popolazione
mondiale.
67 Partecipanti Non Ufficiali, ad esempio Imprese e Organizzazioni della Società Civile.
Partecipanti
Non Ufficiali
9
Clusters
53
Capi di Stato
e Governo
9 Cluster: Padiglioni collettivi tematici su filiere alimentari specifiche
o particolari ecosistemi – Riso, Cacao e Cioccolato, Caffè, Frutta e
Legumi, Spezie, Cereali e Tuberi, Bio-Mediterraneo, Isole, Mare e
Cibo, Zone Aride. I Cluster hanno ospitato 81 Paesi a prescindere
dalla loro disponibilità di risorse economiche, coperte eventualmente
dal Programma di Assistenza creato da Expo 2015 SpA.
53 Capi di Stato e Governo hanno visitato l’Esposizione fino al 15 settembre e
molti altri sono attesi durante l’ultimo periodo dell’Evento.
Più di
270
Delegazioni
6
Più di 270 Delegazioni sono state accolte nel Sito Espositivo.
Questi incontri istituzionali sono stati fondamentali per instaurare
relazioni durature tra l’Italia e gli altri Paesi.
“Credo che Expo Milano 2015 possa essere
ricordata anzitutto come una straordinaria
piattaforma di relazioni internazionali, culturali,
economiche, sociali e di esperienze per i giovani.
Un’agorà planetaria dove confrontarsi e
approfondire, ma anche un luogo dove stare
insieme e divertirsi. In Padiglione Italia in
particolare, grazie al concept del Vivaio,
abbiamo visto tutti i giorni germogliare nuove
idee, amicizie e progetti per il futuro.
Una grande occasione per l’Italia,
Paese del saper fare, che ha saputo
costruire un successo globale facendo
riscoprire ai nostri cittadini, soprattutto
ai più giovani, orgoglio, fiducia e un
rinnovato senso di comunità.”
Diana Bracco
Commissario Generale di Sezione del Padiglione Italia
Presidente di Expo 2015 SpA
3
ALLA SCOPERTA DEL SITO ESPOSITIVO
DECUMANO, CARDO E AREA VERDE
Situato a nord-ovest di Milano, il Sito Espositivo è stato realizzato su una superficie di 1,1 milioni di m2
attraversata da due assi ortogonali, ispirati alla struttura urbanistica delle antiche città romane:
ENERGIA E ILLUMINAZIONE
Nei sei mesi di apertura di Expo Milano 2015 sono stati consumati 45 GWh di energia
elettrica, il 100% della quale “verde” cioè proviene da fonti di energia rinnovabile certificate
all’origine. Per quanto riguarda l’illuminazione del Sito e, in particolare quella esterna dei padiglioni,
si sono scelti, già in fase progettuale, corpi illuminanti LED outdoor ad elevata efficienza energetica,
che hanno permesso un notevole risparmio.
TECNOLOGIE SMART
Con il progetto di smart city, “Smartainability”, RSE – (Ricerca Sistema Energetico del Gruppo GSE), ha
valutato il livello di sostenibilità (benefici ambientali, economici, energetici e sociali) delle tecnologie
innovative implementate dai Partner sul Sito Espositivo rispetto a situazioni convenzionali.
Si stima che i risparmi, rispetto ad un progetto tradizionale siano stati:
Decumano
Il
(1.5 km di lunghezza e 35 m di larghezza, sviluppato lungo l’intero Sito
in direzione est-ovest) che ha ospitato tutti i padiglioni dei diversi Paesi Partecipanti.
CO2
90 mila MWh di energia primaria da fonte fossile.
21.000 t di CO , 36 t di ossidi di azoto, 62 t di anidride solforosa,
oltre 5.000 kg di particolato, di cui oltre 4.000 kg di tipo fine.
€ 6 milioni derivanti da minori costi di materiali e di manutenzione.
2
MOBILITÀ
Cardo
Il
(asse perpendicolare di 350 m orientato in direzione nord-sud) che ha accolto le
strutture realizzate per la partecipazione degli Enti, Partner e Sponsor italiani.
Circa il 20% del Sito Espositivo è superficie a verde: 250.000 m2 popolati da
12.000 alberi di cui circa 2.000 da frutto, come gelsi, meli, susini e albicocchi, 85.000 arbusti, 107.000
piante acquatiche e 150.000 essenze erbacee. Complessivamente oltre 250 specie autoctone
differenti a tutela delle biodiversità. Il progetto è stato sviluppato per intrecciare modelli di paesaggio
quali ambienti spontanei e costruiti, in equilibrio tra naturalità e rigore, sostenibilità e produzione,
funzionalità ed estetica.
ACQUA
Il Canale perimetrale al Sito Espositivo fa parte del progetto Vie d’Acqua: un insieme di interventi di
valorizzazione paesaggistica e ambientale degli spazi aperti nella cintura ovest della città, del Naviglio
Grande, del Canale Villoresi, degli storici fontanili e più in generale del reticolo idrico. Tale Canale ha
fornito acqua (meno pregiata di quella potabile) per gli impianti di raffreddamento, alimentati anche da 4
pozzi doppi per il prelievo di acqua di falda e per l’irrigazione del verde. All’interno del Sito sono state poi
adottate soluzioni tecnologiche, ad es. diffusori, riduttori di flusso e temporizzatori, per ridurre i consumi
idrici con risparmi fino al 50% rispetto agli impianti tradizionali. Inoltre, sono state capillarmente
installate 30 casette dell’acqua in vari punti del Sito Espositivo, garantendo una distribuzione ai
Visitatori di acqua sicura e di qualità. L’iniziativa è stata apprezzata dai Visitatori, tanto da consumare nei
sei mesi dell’Esposizione oltre 9 milioni di litri d’acqua. Infine, sul Sito sono state realizzate
11 vasche di fitodepurazione per una superficie complessiva di 9.000 m2, al fine di depurare
le acque superficiali di prima pioggia.
8
Particolare attenzione è stata dedicata alla mobilità dei Visitatori ovvero al raggiungimento dei 4 ingressi
al Sito Espositivo con i mezzi del trasporto pubblico locale: metropolitana, tram e treni, che per tutta la
durata dell’Evento si sono fermati anche nella stazione di Rho Fiera Expo Milano 2015.
È stato possibile raggiungere il Sito anche con i bus o con i mezzi privati e usufruire di uno dei parcheggi
di prossimità, serviti da sistema di navetta gratuita. Per chi proviene da Milano o Pero è stato poi possibile
arrivare al Sito anche in bicicletta al Gate Sud di Merlata, percorrendo l’itinerario “Greenroute”, un
percorso fra spazi nuovi della città e aree verdi, in gran parte in sede protetta. Allo stesso ingresso è
stato attivato un servizio di bike sharing con bici a pedalata normale e a pedalata assistita.
Per la circolazione interna al Sito, è stato attivato un servizio di bus-navetta (People Mover) con mezzi
ibridi multi-combustibile (benzina e metano).
RIUSO A FINE EVENTO
Partendo dall’attenzione alla scelta dei materiali a minor impatto, in ottica di “economia circolare”,
Expo 2015 SpA ha in previsione il piano per il riuso dei beni a fine Evento. Dove ciò non è possibile,
viene privilegiato l’invio al riciclaggio dei materiali componenti gli oggetti e i manufatti dismessi.
Attualmente, è in corso l’individuazione delle modalità di gestione operativa che coinvolge i soci e
gli attori sociali che hanno partecipato all’Esposizione Universale.
I beni in oggetto sono indicativamente:
Arredi interni
(da cucine
di ristorazione
a mobili vari),
Arredo
urbano
Cestini
per la raccolta
differenziata
Piante
in vaso
Arredi Expovillage
Arredi e
dedicato
strumentazione
a ospitare
uffici
le delegazioni
dei Paesi
9
SISTEMA DI GESTIONE CERTIFICATO
Expo Milano 2015 è stata la prima Esposizione Universale che, coerentemente con il tema trattato, ha
implementato strumenti per gestire al meglio impatti e prestazioni, ambientali, sociali ed economiche.
Il Sistema di Gestione per la Sostenibilità dell’Evento ha permesso, infatti, tramite obiettivi definiti e
monitorati, di alzare il livello di sostenibilità complessivo. Per questo, è stato certificato in
conformità alla UNI ISO 20121:2013, sia per la fase di pianificazione dell’Evento e
preparazione del Sito Espositivo, che per la fase di attuazione e gestione.
In tale ambito, la stesura e la diffusione di due Linee guida specifiche che richiamano una serie
di obiettivi di carattere ambientale nella prevenzione, riduzione e gestione degli impatti ambientali
connessi alla presenza in Sito dei Partecipanti ha permesso, da una parte di adottare soluzioni
sostenibili nella progettazione, realizzazione, dismissione e riutilizzo dei Padiglioni e dall’altra, di
adottare criteri di Green Procurement nell’ambito delle procedure di acquisto di beni e servizi che
i Partecipanti hanno effettuato.
Da ultimo l’applicazione diretta da parte di Expo 2015 SpA dei principi di Green Procurement
ha permesso di superare il 70% dei contratti di Partnership e Sponsorship sottoscritti contenenti
criteri green, in base all’oggetto dell’accordo.
4
I VALORI DELLA SOSTENIBILITÀ
I VALORI DI Expo 2015 SpA
Social legacy
Inclusione
Con la scelta del Tema “Nutrire il
Pianeta, Energia per la Vita”, si
intende stimolare le riflessioni e gli
approfondimenti su una delle
principali sfide che il mondo
odierno si trova ad affrontare, con
l’obiettivo di lasciare un’eredità di
i d e e e d i i n i z i at i v e s u lle q u a li
sviluppare soluzioni a lungo termine.
Il coinvolgimento e la partecipazione
attiva di tutti gli attori e della comunità
a livello globale sono posti a garanzia
di quella condivisione dei saperi
che caratterizza le Esposizioni
Universali sin dalle loro origini e
che farà di Expo Milano 2015 il punto
di incontro tra esperienza e
conoscenza.
Responsabilità
sociale
L’attuazione dei principi di sostenibilità
nell’ambito della progettazione,
della realizzazione e della gestione
dell’Evento mirano a ridurne al
minimo l’impatto ambientale,
consentendo a tutti gli Stakeholders
coinvolti di prendere parte a
un’esperienza realmente sostenibile,
che funga da esempio per gli eventi
futuri.
10
Innovazione
La presentazione di soluzioni
innovative al problema della crisi
alimentare globale, nonché le
soluzioni adottate per la costruzione
del Sito e delle Aree espositive e i
servizi all’avanguardia per la gestione
dell’Evento, consentiranno al Visitatore
di vivere un’esperienza unica e
indimenticabile, supportata da
tecnologie del futuro (la cosiddetta
Smart City).
11
Tra il 2009 e il 2015 sono stati sottoscritti:
• 3 Protocolli a favore dei lavoratori svantaggiati, disabili e dei soggetti in esecuzione di pena
• 16 tra Accordi e Protocolli per la legalità (8), la sicurezza (4) e gli orari di lavoro (4).
In particolare, l’ultimo, firmato il 31 luglio 2015, ha attivato una consistente attività formativa specifica
rivolta ai lavoratori dei Paesi dei Cluster, coinvolgendo gli enti bilaterali del Commercio e dei Pubblici
Esercizi, INAIL e Comune di Milano, con la supervisione di ASL, al fine di diffondere la cultura della
sicurezza sul lavoro.
5
CASCINA TRIULZA
I PROGETTI PIÙ SIGNIFICATIVI E I RISULTATI
OTTENUTI
Cascina Triulza, edificio permanente collocato all’interno del Sito Espositivo, era una tradizionale
costruzione rurale lombarda di fine ‘800, dedicata in origine ad ospitare la vita e le attività degli agricoltori.
È stata ristrutturata con criteri di sostenibilità secondo lo standard LEED NC (Leadership in Energy and
Environmental Design – New Construction) raggiungendo la certificazione di livello PLATINUM e,
rispetto ad un edificio tradizionale delle medesime dimensioni con impianti e apparecchiature standard,
ottenendo:
50%
70%
76%
un risparmio di circa
il 50% di acqua potabile
l’utilizzo del 70% del legno certificato
FSC (Forest Stewardship Council)
a garanzia che proviene da foreste
gestite in maniera sostenibile,
impiegato nella costruzione
un risparmio
del 76% di energia
elettrica
TUTELA DELLA SALUTE DEI LAVORATORI E DELL’AMBIENTE
L’insieme delle misure di prevenzione e protezione messe in atto, tanto nelle sedi aziendali quanto
nei cantieri e nel Sito Espositivo, hanno portato a risultati straordinari. Tra queste la sensibilizzazione e
formazione del personale e le verifiche costanti di tutti i soggetti coinvolti. Infatti, la dimensione dei lavori,
la numerosità della forza lavoro, la durata dei progetti sono fattori che hanno sollecitato una forte sensibilità
in relazione ai potenziali rischi legati alla sicurezza sul lavoro degli operai. In particolare il cantiere del
Sito Espositivo, durato 3,5 anni, ha interessato 9.500 imprese con un picco di maestranze di
10.000 unità, registrando dati più che positivi: 70 infortuni dall’inizio dei lavori, 0 infortuni mortali, 4
infortuni gravi (che hanno richiesto più di 40 giorni per la guarigione), 22 giorni la durata media di assenza
per infortunio.
Inoltre:
• un risparmio del 50% di acqua per gli scarichi reflui,
• la copertura del 64% del fabbisogno di energia elettrica potenzialmente fornito da un impianto
fotovoltaico.
COMPENSAZIONE DEL VALORE ECOLOGICO
30
35
74
90
Cantiere di
Expo Milano 2015
Indicatore medio
dell’incidenza di infortuni
sul lavoro nei cantieri
della Provincia di Milano
nello stesso periodo
Cantiere del tratto
ferroviario
ad alta velocità
TAV TO-NO nel 2005
Cantiere per
i Giochi Olimpici
Invernali
di Torino nel 2006
Il sistema di prevenzione e controllo messo a punto per garantire la legalità e la sicurezza degli ambienti
e delle condizioni di lavoro e l’eliminazione di possibili infiltrazioni delle organizzazioni criminali ha
previsto la definizione di una serie di Protocolli e Accordi sottoscritti da Expo 2015 SpA con Enti
pubblici e Organizzazioni sindacali. I contenuti di tali documenti sono recepiti all’interno dei contratti di
affidamento stipulati con le Imprese appaltatrici e subappaltatrici, fino all’ultimo livello dei subcontraenti
coinvolti.
14
Con l’urbanizzazione del Sito Espositivo si sono persi in termini di valore ecologico circa 160 ettari
equivalenti. Questa perdita viene compensata attraverso un programma di ricostruzione ecologica
bilanciata nella zona nord ovest di Milano, vale a dire un adeguato mix di interventi di riqualificazione
ambientale e di miglioramento ecologico su aree ricadenti nel territorio circostante il Sito. L’individuazione
degli interventi è stata avviata insieme all’Osservatorio Ambientale Expo 2015, istituito presso la Regione
Lombardia, nell’ambito della procedura d’impatto ambientale, sulla base delle 43 proposte progettuali
presentate da enti e attori locali. I soggetti proponenti scelti sono stati e saranno coinvolti sia nella fase
progettuale che nella gestione futura dei nuovi ecosistemi, programmata su un orizzonte temporale
di 20/30 anni in modo da assicurarne il consolidamento sul territorio. Expo 2015 SpA provvede, con il
supporto di ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste), sia alla realizzazione degli
interventi sia al loro mantenimento nei primi 5 anni (fase di avviamento degli ecosistemi), per un impegno
complessivo pari a 6 milioni di Euro. Gli interventi in attuazione, tutti con lavori già conclusi, in
corso o in fase di avvio, riguardano 18 ambiti progettuali. La superficie complessiva interessata è di
circa 95 ettari per un recupero ecologico stimato di 136 ettari equivalenti, corrispondente
all’85% del valore ecologico da compensare. Il calcolo del valore ecologico effettivamente recuperato
verrà poi verificato a lavori ultimati. Attualmente è in corso l’individuazione di ulteriori progetti al fine di
completare il programma compensativo.
15
PIANO DI MONITORAGGIO AMBIENTALE
COMPENSAZIONE DELLE EMISSIONI DI CO2
Il Programma di Monitoraggio Ambientale (PMA) è stato presentato da Expo 2015 SpA e approvato dagli
Enti competenti nella seduta plenaria dell’Osservatorio Ambientale al fine di monitorare la costruzione del
Sito Espositivo nelle diverse fasi, prima dell’apertura del cantiere, durante i lavori di costruzione, durante
il semestre espositivo e anche durante la fase di smantellamento. Sono state incluse nel monitoraggio
le seguenti matrici ambientali: rumore, vibrazioni, atmosfera, acque sotterranee, acque superficiali,
acque potabili, acque reflue, suolo (monitoraggio dell’ambrosia), ecosistemi, fauna e vegetazione. Il
cronoprogramma delle campagne di monitoraggio è stato scelto in funzione delle attività del cantiere e
della fase Evento, al fine di coordinare le attività di verifica rispetto alle attività più impattanti per ciascuna
componente.
Tutti i risultati ottenuti sono stati analizzati al fine di verificare il rispetto dei limiti normativi e per le
matrici ambientali ritenute più sensibili (atmosfera, acque superficiali, acque sotterranee e rumore).
ARPA Lombardia ha anche chiesto l’applicazione di un ulteriore metodo di valutazione - cosiddetto
metodo “Delta VIP” (Valore Indicizzato del Parametro) - basato sul confronto monte/valle degli esiti
analitici, a prescindere dal superamento o meno dei limiti normativi.
Questo metodo definisce delle “soglie” progressive al cui raggiungimento corrispondono azioni
gradualmente più impegnative, in funzione dei potenziali rischi ambientali. Le anomalie connesse con i
superamenti delle soglie di attenzione e di intervento riscontrati nei cantieri e sul Sito sono state sempre
risolte. In alcuni casi, le verifiche effettuate hanno portato a concludere che le criticità non erano
determinate da attività correlabili alle lavorazioni in corso nei cantieri o alle attività del Semestre; nei
restanti casi, le criticità sono state risolte adottando i necessari provvedimenti, a seguito di condivisione
della situazione con gli Enti competenti.
Seguendo le esperienze maturate da eventi simili di livello internazionale, ma per la prima volta nel
caso di una Esposizione Universale, Expo 2015 SpA ha sviluppato l’Inventario per la contabilizzazione
delle emissioni di gas a effetto serra dovute all’organizzazione dell’Evento, in conformità allo
standard UNI EN ISO 14064:2006. Le iniziative avviate consentirebbero, una volta confermate
le stime degli Inventari 2015/2016, di compensare il 100% delle emissioni di
responsabilità dell’Evento attraverso:
SICUREZZA ALIMENTARE
Per facilitare la comprensione e il rispetto delle normative vigenti in materia di sicurezza alimentare
dei servizi di somministrazione, vendita e confezionamento di sostanze e prodotti alimentari
presenti nel Sito Espositivo, è stata condotta da Expo 2015 SpA un’attività di verifica documentale
e di campionamento e analisi su alimenti, attrezzature (anche con tamponi), ambienti e personale.
Nei sei mesi di apertura i controlli sono stati svolti, da addetti abilitati, attraverso oltre 1.100
audit con l’obiettivo di:
Controllare la conformità di alimenti e ambienti di lavoro alla normativa vigente per
prevenire rischi per la salute pubblica e tutelare i Visitatori e lo staff (tossinfezioni o
intossicazioni per presenza di patogeni, tossine o sostanze tossiche) con analisi effettuate
presso Laboratori accreditati ACCREDIA;
Monitorare e valutare il livello qualitativo e gestionale del servizio di ristorazione offerto da
parte degli operatori del settore alimentare nonché la formazione del loro personale;
Analizzare documenti e procedure adottate per gestire e garantire la
qualità degli alimenti e dei prodotti venduti e somministrati.
Nel caso in cui durante l’audit siano state riscontrate potenziali anomalie gravi si è proceduto alla loro
immediata segnalazione per garantirne la corretta gestione.
Al lavoro di controllo interno si è affiancato anche quello delle Autorità competenti (ASL) che ha
riguardato le attività correlate alla sicurezza alimentare, all’igiene pubblica e alla prevenzione veterinaria
in un’ottica di vigilanza con finalità soprattutto preventive.
16
• il sostegno alla realizzazione di progetti di riqualificazione energetica di edifici pubblici a Milano,
Rho ed Arese per un contributo pari a 2,5 milioni di euro;
• l’offsetting, ovvero l’acquisto sul mercato volontario di crediti già generati da progetti coerenti con il
Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, per la maggior parte realizzati in Paesi soggetti al Programma
di Assistenza Expo e con certificazioni di terza parte che attestano anche benefici ambientali e sociali
aggiuntivi; a oggi sono stati acquisiti crediti per un valore di 560.000 euro.
RECUPERO DEL CIBO
RIFIUTI COME RISORSE
In coerenza con il Tema dell’Esposizione, grande attenzione è stata data alla prevenzione dello spreco
alimentare.
La raccolta effettuata da Bancoalimentare, con il supporto di Fondazione Triulza, dopo un mese di
sperimentazione con un tradizionale furgone a ingresso notturno, è entrata a regime con l’installazione
di un container refrigerato e l’uso di una cargo bike che facilita la raccolta capillare anche dei prodotti
deperibili da riutilizzare in tempi molto brevi. Sono stati contattati oltre 130 punti di ristorazione e oltre 15
sono diventati donatori stabili, 87 si sono resi disponibili in caso di eccedenze. Al 15 settembre,
con 27 recuperi, sono state raccolte 19 tonnellate di cibo che, con un valore medio di
2,7 euro al kg attribuito secondo la tipologia di prodotto recuperato, corrispondono a un valore
economico complessivo di oltre 51.000 euro. Le strutture caritative raggiunte dal
progetto sono state 14.
I quantitativi potrebbero non sembrare elevati per i bisogni delle fasce più deboli ma è un buon risultato
in termini di lotta allo spreco anche perché gli stessi ristoratori si sono organizzati al meglio, cercando
di ottimizzare acquisti e logistica di approvvigionamento.
Nei sei mesi di Expo è stato raggiunto un importante obiettivo: il 70% di raccolta
in agosto e settembre (66% il valore medio cumulativo dal 1° maggio al 15
settembre) all’interno del Sito Espositivo, un valore superiore a quello della Città di Milano (54%)
e a quello stabilito dagli obiettivi europei (65%). La raccolta differenziata ha permesso di inviare
a riciclo oltre 2.800 t di rifiuti nei primi 140 giorni di Expo Milano 2015, che hanno consentito
un risparmio di 252 tonnellate di CO 2, di 2,7 milioni di kWh di energia elettrica e di oltre 31.000
metri cubi di acqua.Questo è quanto rilevato dal contatore ambientale implementato da CONAI
– Consorzio Nazionale Imballaggi – in collaborazione con AMSA - Gruppo A2A, società a cui il
Comune di Milano ha affidato il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani. Il contatore
è stato creato per quantificare l’impatto evitato rispetto a un conferimento indifferenziato del
rifiuto in discarica, e basato su un modello di misurazione delle fasi di raccolta, trasporto, pretrattamento e recupero dei rifiuti attraverso metodologie di LCA (Life Cycle Assessment).
differenziata
E non solo, i quantitativi raccolti e avviati a riciclo negli spazi dell’Esposizione permettono di produrre
(si utilizza un “ri-prodotto tipo” a titolo esemplificativo per ogni materiale):
143.000
1.700
1.500
1.800
felpe di pile dalla
plastica PET
caffettiere moka
(dall’alluminio)
panchine dalle altre
plastiche miste
armadi dalle cassette
in legno
34.000
chiavi inglesi dallo
scatolame in acciaio
3,5
oltre
900.000
bottiglie dal vetro
122
milioni di scatole di
scarpe dagli imballaggi
in carta e cartone
tonnellate di compost
dalla frazione organica
Per raggiungere l’obiettivo prefissato del 70%, oltre a un rilevante sforzo di pianificazione ed
organizzazione condiviso con AMSA - Gruppo A2A, Expo 2015 SpA ha messo in campo azioni di
sensibilizzazione e supporto ai partecipanti: sono già stati realizzati 900 incontri “one
to one” e oltre 90 incontri formativi con il personale dedicato alle operazioni di pulizia
e gestione rifiuti delle varie aree espositive al fine di richiamare le corrette modalità di separazione delle
diverse frazioni, così come diversi incontri di sensibilizzazione per tutti i Volontari presenti in Sito e
iniziative di educazione ambientale per i Visitatori durante l’attesa agli ingressi tra settembre e ottobre.
VOLONTARI
FEEDING KNOWLEDGE
Il Programma Volontari per Expo Milano 2015, ha avuto come scopo principale
quello di permettere a tutti i cittadini, italiani e non, che volevano far parte di
questo grande Evento, di attivarsi nell’accoglienza e nel supporto per i Visitatori
e i Partecipanti. La presenza dei Volontari in Sito, attraverso la loro opera di
informazione e sensibilizzazione è stata un forte messaggio di integrazione,
universalità e solidarietà, trasferendo i valori e i contenuti del Tema.
Feeding Knowledge è stata un’iniziativa strategica di Expo Milano 2015 che ha
contribuito a creare la legacy dell’Esposizione Universale. Si è basata sull’idea
che lo sviluppo e la condivisione delle conoscenze sono lo strumento principale
per trovare soluzioni concrete nella battaglia contro la “food insecurity”.
Dal 2012, il Programma ha raggiunto significativi risultati: un network
internazionale di oltre 2.000 esperti, 10 uffici locali nei Paesi dell’EuroMediterraneo, un database di quasi 800 articoli di ricerca e 3.000 organizzazioni
di ricerca, 5 white papers sulle priorità di ricerca legate alla Food Security,
749 Best Practices sulla Food Security selezionate tramite
una Call internazionale, 1 policy paper sulla creazione di un concreto sistema
di condivisione delle conoscenze sulla Food Security nel Mediterraneo.
13.350
Totale
candidature
4.265
Numero totale
di volontari
al 15 settembre
5.945
Proiezione
numero totale
al 31 ottobre
13
18/87
periodi
Il Volontario
di servizio:
più giovane
10 da 14 giorni
ha 18 anni.
e 3 da 15 giorni Il più anziano 87
43
Paesi di
provenienza
ACCESSIBILITÀ
Expo 2015 SpA è stata attenta ad assicurare un’esperienza di visita accessibile e fruibile per tutti, nel
rispetto dei valori di accoglienza e pari opportunità. A tale scopo, la Società ha avviato da subito un
programma finalizzato a garantire la massima accessibilità del Sito Espositivo, la fruibilità delle visite,
dei contenuti e della comunicazione, una buona qualità dell’accoglienza e dei servizi per il pubblico, a
beneficio di tutti i Visitatori, inclusi quelli con disabilità e con altre esigenze specifiche (persone anziane,
con problemi di salute, con intolleranze alimentari, madri in gravidanza, famiglie con bimbi piccoli etc.).
Questi i dati al 15 settembre:
21.000
7.200
Biglietti ridotti venduti a persone con disabilità
di cui 4.000 Season Pass o altre formule di ingressi
su più giorni.
Noleggi di mini scooter elettrici
e carrozzine manuali
PROGETTO SCUOLA
La visione e i valori della scuola, dalle scuole dell’infanzia alle Università,
sono determinanti per diffondere i contenuti e garantire l’eredità della
manifestazione: per questo docenti e studenti sono stati invitati ad
approfondire il tema di Expo Milano 2015 attraverso specifici percorsi
formativi e didattici, avviati nelle classi durante gli scorsi anni, e soprattutto
attraverso le visite didattiche e i viaggi di istruzione in Sito. Tramite questi
ultimi, gli studenti hanno potuto arricchire la loro esperienza, attraverso
itinerari ad hoc e un confronto globale sul tema dell’alimentazione con i
coetanei, anche di altre nazioni.
Sono stati venduti più di un milione di biglietti per studenti.
Più di 170 Atenei italiani hanno aderito al progetto “Le Università in
Expo”, con biglietti a 10 euro per studente.
20
18 Best Sustainable Development Practices (BSDP) sono state premiate alla
fine della competizione:
• 5 BSDP hanno vinto la realizzazione di un film prodotto da Expo 2015 SpA
• 13 BSDP hanno vinto la realizzazione di una photo story prodotta da Expo 2015 SpA.
Feeding Knowledge rappresenta il punto di partenza per la creazione di un Centro
di Ricerca Euro-Mediterraneo sulla Food Security.
WE-WOMEN FOR EXPO
WE-Women for Expo parla di nutrimento e sostenibilità e lo fa per la prima volta
mettendo al centro di un’Esposizione Universale la cultura femminile. Ogni donna
è depositaria di pratiche, conoscenze, tradizioni legate al cibo, alla capacità di
nutrire e nutrirsi e di “prendersi cura”. Grazie a WE-Women for Expo le donne dei
Paesi Partecipanti all’Esposizione sono state invitate a esprimersi su nutrimento
del corpo e nutrimento della libertà e dell’intelligenza, con la convinzione che la
sostenibilità del pianeta passa attraverso una nuova alleanza tra cibo e cultura e
che le artefici di questo nuovo sguardo e nuovo patto per il futuro debbano essere
le donne.
Molti eventi sono stati organizzati sia prima che durante i sei mesi dell’Esposizione.
La rincorsa verso l’Evento ha visto il coinvolgimento di 140 ambasciatrici
italiane e straniere, testimonial e divulgatrici, ognuna nel proprio settore,
del messaggio di Women for Expo. Grazie al loro impegno, alle organizzazioni
non governative e organizzazioni no-profit che hanno supportato il progetto e al
potere comunicativo dei social-network, è stato possibile trasmettere il messaggio
di Women for Expo a milioni di donne in tutto il mondo. Durante l’Evento, si sono
svolte due importanti Women’s Weeks, durante le quali sono stati organizzati più
di 50 eventi, inclusi incontri, conferenze e spettacoli, tutti incentrati sulle
donne.
INCONTRI TRA IMPRESE
Expo Milano 2015 ha rappresentato una piattaforma globale per generare opportunità di investimento.
In particolare, per il consolidamento dell’immagine complessiva del Paese e del prestigio del Made in
Italy, Padiglione Italia, forte della collaborazione con Promos - agenzia della Camera di Commercio di
Milano specializzata nell’internazionalizzazione delle imprese - ha organizzato più di 600 meeting
B2B tra aziende italiane e straniere. Questo è stato reso possibile anche grazie alla
21
piattaforma di Expo Business Matching (EBM), realizzata in collaborazione tra Promos, Expo 2015 SpA,
Fiera Milano e Pwc. Nell’ambito del progetto ICE (Istituto Commerciale Estero) “Expo is Now” sono poi
stati organizzati più di 500 incontri tra aziende il cui settore di appartenenza non è solo
il comparto food ma anche quello tessile, meccanico, biomedicale, etc.
Inoltre, Padiglione Italia ha sostenuto i Paesi assistiti nell’ambito dei Cluster nell’organizzazione dei
Business Forum durante i Nationa Day degli stessi: questo ha permesso alle aziende italiane di ottenere
una panoramica molto approfondita sui settori di attività più significativi dei Paesi Partecipanti. Per
capire, i numeri di partecipanti al Business Forum del Senegal sono emblematici: circa 400 partecipanti
totali, fra cui il Presidente della Repubblica, circa 100 aziende italiane e 2 field visit sul territorio in Veneto
e a Parma per conoscere sul campo le attività messe in atto dalle regioni italiane.
EVENTI NELL’EVENTO
Al fine di aumentare l’attrattività della visita e per dare la massima opportunità ai Partecipanti di esprimere
i propri contenuti relativi al Tema dell’Esposizione, Expo 2015 SpA ha coordinato l’organizzazione di
centinaia di eventi promossi da vari soggetti. La priorità è stata assicurata innanzitutto ai National Day,
celebrazione della giornata nazionale dei Partecipanti Ufficiali e alle iniziative di grande impatto sulla
Visitor Experience. A tutti è stata garantita visibilità attraverso la promozione all’interno del Sito Espositivo
e all’esterno sui canali ufficiali di comunicazione. Oltre a questi, Expo 2015 SpA ha realizzato dei propri
eventi per dare la massima diffusione ai principali contenuti di comune interesse.
L’offerta complessiva di eventi è stata molto ricca, ad oggi:
700
1.100
150
1.000
330
Musica
Spettacolo
Cibo
Cucina
Scuola e
bambini
Cerimonie
e convegni
(inclusi i
National Day)
Arte e
Cultura
Ci si aspetta un considerevole aumento degli eventi previsti per gli ultimi quaranta giorni dell’Esposizione
Universale, tanto da superare i 4.000 eventi complessivi entro il 31 ottobre 2015.
SOCIAL NETWORKS
Tutta la comunicazione sui canali social di Expo Milano 2015 è stata orientata alla massima diffusione e
coinvolgimento della community virtuale su tutto quello che accade intorno e dentro al Sito Espositivo.
Quindi la copertura degli eventi live, la condivisione dei contenuti prodotti dai soggetti partecipanti in
Expo (Paesi, Terzo Settore, Partner, Corporate) e di progetti di soggetti terzi sono alcuni dei temi che
sono stati quotidianamente pubblicati. Ampio spazio e rilevanza sono stati dati anche all’interazione con
i fan/follower della community, in costante crescita.
I numeri dall’inizio del 2015:
Pagina Facebook
(@Expo 2015 Milano):
da 980,000 a
1.700.000
fans.
22
Account Twitter
(@Expo2015Milano):
da 300,000 a
650.000
followers.
Account Instagram
da 36,000 a
Account Pinterest
da 9,500 to
followers.
followers.
230.000
14.000
6
IL PROGRAMMA “TOWARDS A SUSTAINABLE EXPO”
UNA LEGACY PER IL FUTURO
Ideato dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e da Expo
2015 SpA per stimolare e promuovere, presso tutti i Partecipanti all’Esposizione
Universale di Milano una maggiore attenzione verso le esigenze della sostenibilità
e per valorizzare le iniziative volontarie che contribuiscono a rendere l’Esposizione
di Milano un Evento più sostenibile.
È la prima Esposizione Universale che incoraggia fortemente l’impegno nel limitare al minimo l’impatto
ambientale derivante dalla propria partecipazione e che mette in luce le soluzioni più significative (best
practices, tecnologie innovative, idee e progetti originali), diffondendole anche come legacy per il futuro.
Towards a Sustainable Expo è stato ideato per confrontare tali soluzioni scelte dai Partecipanti, denominati
“Player”, in quattro categorie:
• l’architettura sostenibile in relazione ai progetti dei Padiglioni e delle Aree Espositive;
• la sostenibilità del cibo offerto dal servizio di ristorazione o di catering;
• l’applicazione di criteri di green procurement per allestimenti, imballaggi e merchandising;
• altre iniziative o progetti particolari su temi ambientali e di sostenibilità.
Ogni categoria è stata rappresentata, nell’icona del Programma, da un elemento geometrico diverso
che, con i bordi colorati, identificava la categoria alla quale il Player partecipava. L’icona è stata ideata
dal Politecnico di Milano ed impressa graficamente sulle targhe del Programma consegnate a ciascun
Player per esibirle all’ingresso della propria area espositiva.
Triangolo blu
Food & Beverages
Esagono verde
Green Procurement
Freccia gialla
Design & Materials
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Quadrato rosso
Other Initiatives
Design &
Materials
Food &
Beverage
Green
Procurement
Other
Initiatives
Si riportano di seguito delle brevi schede riepilogative delle iniziative di sostenibilità più rilevanti adottate da
ciascun Player del Programma. Alla data del 15 settembre, i Leader del Programma, ovvero quei Player cui
è stato riconosciuto un particolare impegno per la sostenibilità, non sono ancora stati annunciati.
ANGOLA
Il Padiglione dell’Angola è stato progettato con l’adozione di alcune
soluzioni sostenibili tra le quali: schermature con funzione di frangisole
ai fine dell’ombreggiamento dell’edificio per ridurre l’impatto diretto del
sole, consentendo comunque il passaggio della luce naturale; utilizzo di
tecnologie per il risparmio energetico e idrico; utilizzo di sistemi smart per
la gestione del raffrescamento e del controllo delle luci.
AUSTRIA
Seguendo il proprio tema «L’aria è cibo», il Padiglione dell’Austria ha accolto
i Visitatori in un bosco che occupa il 48% dell’area espositiva, garantendo una
temperatura all’interno del Padiglione di circa 5° più bassa che all’esterno.
La sostenibilità della struttura deriva da: la prevalenza di spazi aperti e la
limitazione di quelli chiusi a solo i servizi e pochi uffici; il raffrescamento
procurato dall’aria fresca prodotta dal bosco e spinta negli spazi chiusi grazie
a un sistema di tubi; un grande pannello fotovoltaico istallato sul tetto che
è in grado di assorbire sia la luce del sole che quella della luna; l’impiego
di lampade a LED; l’uso di legno certificato ed infine il sistema domotico di
controllo a distanza per la gestione dei consumi di acqua ed energia.
Alla fine dell’Evento il Padiglione sarà smontato e restituito al costruttore. Gli
alberi verranno invece donati a un museo sulla montagna.
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AZERBAIJAN
BRASILE
L’Azerbaijan ha deciso di mostrare la sua ricchezza in biodiversità visto che
ospita ben 9 degli 11 tipi di clima esistenti. La struttura sarà quindi riutilizzata
alla fine dell’Evento come parco botanico a Baku.
A parte il progetto di riuso, altri elementi di sostenibilità del Padiglione sono
stati: l’installazione di un sistema fotovoltaico integrato nei vetri da 25 Kw;
l’adozione di un sistema innovativo di controllo e monitoraggio dei consumi
chiamato « killerwatt » che ha permesso fino al 20% di risparmio energetico;
il sistema di condizionamento ad alta efficienza energetica e un buon
sfruttamento della ventilazione naturale; la parete di legno a schermatura
dell’edificio per ridurre l’impatto diretto del sole garantendo allo stesso
tempo il passaggio della luce naturale; infine, l’adozione di tecnologie per il
risparmio idrico.
Il Padiglione del Brasile ha posto grande attenzione alla selezione dei
materiali impiegati preferendo materiali riciclati (es. lana di vetro), naturali e
certificati (es. sughero per i rivestimenti) o comunque riutilizzabili o riciclabili.
Rimarchevole la riduzione dei consumi energetici grazie a diversi
accorgimenti tecnici volti a minimizzare la necessità di climatizzazione del
Padiglione: 2/3 dell’edificio all’aperto, lucernari per la ventilazione notturna
e impianti a ridotto consumo energetico.
BAHRAIN
CILE
Il Padiglione è stato progettato come uno spazio aperto in cui si apre
un paesaggio continuo di dieci mini frutteti, tipici di questo Paese. Le
caratteristiche da segnalare in materia di architettura sostenibile sono le
seguenti: il fatto che si tratti di uno spazio aperto ha consentito di non dover
climatizzare gli ambienti con un notevole vantaggio in termini di risparmio
energetico, (fatta eccezione per un piccolo spazio di rappresentanza), la
scelta del bianco sia per i pavimenti che per i pannelli ha favorito il riflesso
della luce lasciando fresche le superfici; i pannelli prefabbricati in cemento
armato sono stati posati a secco, senza giunzioni; infine, l’utilizzo del sistema
di controllo dell’umidità del terreno e l’irrigazione governabile in remoto
che hanno consentito di contenere i consumi idrici.
Per quanto riguarda il riutilizzo della struttura, è già previsto che alla fine
dell’Evento il Padiglione verrà trasferito in Bahrain e sarà riconvertito in un
giardino botanico.
Il Padiglione del Cile è stato interamente realizzato in legno certificato
proveniente da foreste gestite in maniera responsabile e sostenibile. Il Paese
ha effettuato il calcolo delle emissioni di CO2 derivanti dalla costruzione del
Padiglione e, al fine di poterle compensare, ha previsto l’acquisto di crediti
CER generati da progetti di produzione di energia elettrica da biomassa.
Gli oltre 130 prodotti in vendita nel Padiglione sono stati selezionati
prediligendo i medi e piccoli produttori cileni e le cooperative di tutto il
Paese. Inoltre, oltre il 50% dei prodotti in vendita proviene da progetti di
imprenditoria femminile al fine di incoraggiare e promuovere le pratiche
artigianali locali e contribuire così a diffondere la cultura tradizionale cilena
nell’ Esposizione, sostenendo i piccoli produttori.
BELGIO
COLOMBIA
Le più rimarchevoli scelte in materia di sostenibilità operate dal Padiglione
del Belgio sono state: la scelta di materiali sostenibili per la struttura
(principalmente legno certificato e vetro), l’ampio utilizzo di fonti di energia
rinnovabili attraverso pannelli fotovoltaici sia tradizionali che innovativi
(integrati nel vetro) e la pala eolica dimostrativa ed ideale per le aziende
agricole; l’installazione di un raccoglitore dell’acqua piovana; la limitazione
del cemento nelle fondazioni; l’uso di lampade a LED.
Inoltre, l’area espositiva ha messo in mostra alcuni metodi innovativi per
produrre cibo come le colture acquaponiche (allevamento di pesci integrato
con la coltivazione di piante di modo da convertire gli escrementi dei pesci
in nutrimento per le piante), l’allevamento di insetti, le culture idroponiche
(un metodo di coltivazione delle piante tramite soluzioni nutrienti a base di
acqua senza l’impiego di terreno) e la produzione di funghi dai fondi di caffè.
Il Padiglione della Colombia è stato interamente realizzato con legno
derivato da boschi certificati provenienti dal Friuli Venezia Giulia. Si è
optato per una copertura verde i cui benefici vanno dalla protezione
dell’impermeabilizzazione, alla regolazione del microclima attraverso
l’abbassamento della temperatura dell’aria interna e al contrasto dell’effetto
isola di calore.
L’uso della tecnologia a secco è stato preferito per consentire una più
facile rimozione della struttura a fine Evento, per poterlo poi riutilizzare in
Colombia.
26
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ECUADOR
ISRAELE
L’Ecuador ha partecipato per la prima volta ad un’Esposizione Universale. Il
Padiglione è stato facilmente riconoscibile grazie alla copertura realizzata
interamente con catene colorate che richiamano i tipici colori brillanti del
Paese.
Il Padiglione si è caratterizzato anche per alcune soluzioni architetturali
pensate per ridurre il suo impatto ambientale come ad esempio la
realizzazione di un tetto verde che ha coperto metà della struttura e
l’adozione di tecnologie innovative per migliorare i risparmi idrici ed
energetici.
Il Padiglione di Israele si è distinto per l’originalità della sua parete di verde
agricolo verticale.
L’elemento espositivo ha messo in risalto diversi tipi di colture tipiche del
Paese, mostrando l’efficacia dell’irrigazione utilizzata mediante tecnica “a
goccia” con un sistema che ha previsto anche il recupero dell’acqua, ideale
per zone caratterizzate da siccità.
La struttura verrà reimpiegata probabilmente tramite mantenimento in loco
destinando il sito ad un centro per l’agricoltura oppure tramite riconversione
in struttura con finalità sportive.
FRANCIA
LITUANIA
La Francia ha adottato i seguenti elementi per ridurre il proprio
impatto ambientale: la scelta di una struttura aperta al fine di evitare
l’installazione di un sistema di condizionamento per l’area espositiva; la
massimizzazione dello sfruttamento della luce naturale; il tetto verde
e un giardino vegetale all’ingresso; l’impiego di legno certificato; il non
impiego di elementi finiti per le pavimentazioni (ad eccezione della
cucina per ragioni igieniche); l’adozione di lampade a LED e sensori di
rilevamento del movimento per le luci nei bagni e sulle scale.
Il Padiglione è stato progettato non solo per poter poi essere smantellato
ma anche per poter servire diverse funzioni. La destinazione finale è
ancora da determinare.
Le principali soluzioni di sostenibilità adottate nella costruzione del Padiglione
della Lituania sono state: il sistema di ombreggiamento esterno (per lo
spazio adibito a bar e ristorazione) dato dalla struttura stessa che consente
di creare spazi aperti confortevoli per la fruizione; la riduzione di spazio
interno con conseguente riduzione di uso di impianti di climatizzazione,
l’uso di materiale sostenibile tra cui il legno per il pavimento e per il blocco
centrale del Padiglione; l’adozione di un sistema di controllo energetico con
sensori di presenza e l’uso di lampade a LED.
Il Padiglione è stato concepito per essere smantellato e riutilizzato in quasi
tutte le sue parti. Altri elementi quali arredi, elettrodomestici, ascensori e
scenografie verranno riutilizzati per altri eventi e alcuni saranno donati ad
associazioni caritatevoli.
IRLANDA
MALAYSIA
Il Padiglione dell’Irlanda si è caratterizzato per la particolare facciata laterale
a forma di vela. Questa caratteristica rientra tra le soluzioni di sostenibilità
a livello architettonico dal momento che la forma a vela ha permesso
l’attenuazione della radiazione solare sulle facciate est della struttura.
Le altre soluzioni per la minimizzazione della radiazione solare incidente
sono state: le alberature per la facciata ovest, e per il tetto, la copertura
verde e i sistemi di schermatura tipo pergolati.
Altri elementi di sostenibilità sono stati: le pareti in legno e i serramenti in
alluminio e la presenza di un impianto d’illuminazione composto da luci a
LED controllato da un sistema di gestione, anche in remoto.
Il Padiglione della Malaysia ha la forma di quattro semi ed è stato costruito
con il “glulam” ovvero un legno lamellare innovativo e certificato, ricavato
da materiale di origine locale sostenibile.
Le altre soluzioni sostenibili nella costruzione del Padiglione sono state: la
riduzione del numero di componenti e materiali, con vantaggi nella fase
di smantellamento e recupero dei materiali impiegati; l’utilizzo di elementi
prefabbricati facilmente assemblabili per contenere i tempi di costruzione e
semplificare le fasi realizzative con conseguenti minori impatti; la riduzione al
massimo dello spazio climatizzato per ridurre i consumi; l’adozione di soluzioni
tecnologiche per il risparmio idrico; l’adozione di soluzioni per l’efficienza del
sistema luci attraverso l’utilizzo di lampade a LED e a basso consumo.
Per quanto riguarda la seconda vita del Padiglione, la struttura è stata pensata
per essere smontata e riutilizzata come centro polifunzionale in Malaysia.
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MESSICO
QATAR
Il Padiglione del Messico ha presentato diversi accorgimenti tesi a
minimizzare i consumi energetici grazie a: l’adozione del sistema di
controllo di tutti gli impianti di climatizzazione ed illuminazione; lo
studio accurato dei flussi di ventilazione naturale e i relativi sistemi
tecnologici a supporto delle strategie progettate; la selezione di
finestre ad elevate prestazioni capaci di garantire un’ottima riduzione
della radiazione solare; inoltre, la copertura della struttura a verde per
il 60% e le superfici realizzate con materiali ad alto valore di riflessione
solare al fine di minimizzare l’effetto isola di calore.
Il Padiglione del Qatar ha preso ispirazione dal “Jefeer”, il cesto che ricopre
un ruole fondamentale per la cultura del cibo del Paese. Sviluppato seguendo
la visione nazionale del Qatar per il 2030, il Padiglione ha rappresentato
il tema della sostenibilità, dando rilevanza al ruolo delle tecnologie per la
coltivazione in serra (ad esempio, il metodo idroponico, l’impiego di biopesticidi e la “rigenerazione acquifera”, un nuovo metodo per desalinizzare
l’acqua). Queste best practices, insieme al tema della sicurezza alimentare
sono fondamentali per il Paese. Alla fine dell’Esposizione il Padiglione verrà
parzialmente riutilizzato al fine di proseguire il progetto sulla sicurezza
alimentare a Doha, finalizzato ad aumentare la consapevolezza della
popolazione del Qatar sui processi di produzione del cibo.
MONACO
SLOVENIA
Il Padiglione di Monaco si è distinto per l’accurata scelta dei materiali
impiegati: container giunti al loro ultimo viaggio e deviati quindi dallo
smaltimento come rifiuti e legno di conifera certificato e quindi con
controllo garantito di tutta la filiera.
Si tratta di un edificio leggero che non ha gravato sul suolo, grazie a plinti
esportabili e riciclabili; la copertura del tetto è a verde e, infine, è stato
installato un sistema che ha permesso di raccogliere l’acqua piovana per
irrigare le piante e le colture.
La struttura a termine evento sarà smontata e riassemblata in Burkina Fasu,
diventando la sede dei corsi di formazione per operatori della Croce Rossa
all’interno di un complesso più ampio.
Le principali soluzioni di sostenibilità adottate dal Padiglione della
Slovenia sono state: l’assenza di un sistema di climatizzazione (eccetto
che per gli uffici); la presenza di un sistema di ombreggiamento fornito
da tende regolabili a seconda della necessità; l’utilizzo di legno certificato
da filiere sostenibili; la realizzazione di una parete verde con irrigazione
computerizzata in remoto; l’uso in prevalenza di materiali naturali quali
legno e vetro; la presenza di una vasca di raccolta dell’acqua per irrigare
il verde presente; l’uso di lampade a LED.
Per la seconda vita del Padiglione è stato previsto il riutilizzo del materiale
riciclabile e lo smantellamento e ricostruzione della struttura da riportare
in Slovenia per la quale si sta valutando la destinazione d’uso migliore.
OMAN
SPAGNA
Il Padiglione dell’Oman è stato realizzato con alcune soluzioni in ottica di
sostenibilità: l’acqua utilizzata per il Padiglione è stata recuperata e messa
in riciclo continuo per alimentare le fontane e gli elementi scenografici che
hanno animato il percorso di visita. La struttura inoltre è stata realizzata
in metallo certificato secondo gli standard Leed, con pavimentazione
mediante autobloccanti di cemento riutilizzabili. L’intero Padiglione sarà
recuperato per un 50% nelle parti esterne e per un 70% nella struttura. La
copertura è stata realizzata con sabbia stabilizzata e ghiaia in sostituzione al
tetto verde per coerenza al fatto che, in Oman, il mantenimento di un tetto
verde richiederebbe un consumo inefficiente di acqua.
Il “polmone” del Padiglione della Spagna è stato realizzato dal patio
composto da alberi di arancio, simbolo dell’identità iberica. Una delle scelte di
sostenibilità è stata proprio quella di ridurre al massimo l’uso degli impianti di
climatizzazione con la realizzazione di numerosi spazi esterni. Le altre soluzioni
di architettura sostenibile sono state: l’uso prevalente del legno (per strutture,
percorsi, chiusure box, etc.), anche certificato da filiera sostenibile; le chiusure
in policarbonato compatto o alveolare, un materiale eco-efficiente, durevole e
resistente agli impatti, trasparente, quindi con un’ottima visibilità e trasmissione
della luce, e infine termostabile, ovvero con un’eccellente resistenza al
calore; il ricorso alla protezione solare con tende interne (in copertura); la
presenza di pergolato idroponico con fragole che, insieme agli alberi d’arancio,
ha realizzato la schermatura, l’utilizzo di sistemi di illuminazione e macchinari a
basso consumo energetico e di tecnologie per il risparmio idrico.
30
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TURCHIA
CIR - FOOD
Il Padiglione della Turchia è stato organizzato come un spazio aperto senza
barriere di ingresso, attraversabile dai Visitatori. Il Padiglione ha voluto
rappresentare la cultura e la natura del Paese, con diverse esposizioni e un
giardino (con 50 melograni), circondato da chioschi e aree mercato.
Tra gli elementi di sostenibilità si segnalano: lo sfruttamento della ventilazione
naturale con conseguente limitazione del condizionamento agli spazi
chiusi per l’unico, piccolo, edificio presente sul lotto del Padiglione che
ha contenuto uno spazio espositivo e gli uffici; il recupero di parte dei
materiali dell’allestimento che saranno riutilizzati in Turchia per esposizioni
locali; l’utilizzo di lampade a basso consumo e soluzioni per il risparmio
energetico; infine, l’utilizzo di tecnologie per il risparmio idrico.
CIR - Food ha prestato grande attenzione alla selezione dei propri fornitori,
preferendo produzioni biologiche e/o prodotti tradizionali con certificazione
DOP o IGP (formaggi, salumi, olio etc.)
Grazie all’ADI, Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, CIR-Food ha
fatto elaborare dei folders, uno per ciascun format di vendita presente in Sito
(Tracce, ViaVai, Let’s Toast e Chiccotosto) che contengono l’elenco dei piatti
offerti riportandone, oltre alla presenza di eventuali allergeni e l’elenco degli
ingredienti, anche il “Termometro del Mangiarsano”, ovvero un’indicazione sulla
valutazione nutrizionale globale della porzione di alimento/piatto/prodotto
alimentare che si voleva assumere, distinguendo tra prodotti che possono essere
tranquillamente consumati più volte nell’arco della giornata, prodotti che
richiedono un minimo di riflessione circa l’equilibrio nutrizionale del pasto
nell’intera giornata e, infine, quelli per i quali è bene prestare attenzione.
Inoltre, CIR ha curato anche la scelta degli arredi dei propri locali, prediligendo
mobili facilmente smontabili e riutilizzabili e realizzati principalmente in monomateriali riciclati e/o riciclabili (materiali di recupero come pallet e cassette di
plastica e legno certificato FSC o PEFC).
USA
Il Padiglione USA è stato progettato fin dall’inizio prestando attenzione
alla sostenibilità con, ad esempio, l’installazione di un grande vetro
intelligente sulla terrazza e la parete verticale coltivata con il proprio
sistema di irrigazione efficiente. In particolare, il Food Truck Nation e
il Terrace Bar sono stati concepiti nel rispetto del “life cycle thinking”
prestando grande attenzione alla riduzione dei rifiuti, specialmente in
relazione al packaging primario e alle operazioni di logistica.
Inoltre, il Padiglione USA ha promosso il Programma Student Ambassador:
120 studenti dei college americani, selezionati tra oltre 1.000
richiedenti, per passare 3 mesi nel Padiglione come ambasciatori del
messaggio incentrato su come sfamare 9 miliardi di persone entro il
2050. Gli ambasciatori hanno interagito ogni giorno con i Visitatori e
supportato le Terrace Talks, le conferenze organizzate settimanalmente
per discutere su argomenti relativi alla sostenibilità e alla food security.
Il Padiglione Coca Cola è stato progettato per poter essere interamente
riutilizzato come campo da basket a fine Evento.
Il risparmio energetico è stato garantito dalla scelta di non installare impianti
di raffrescamento dell’aria grazie all’adozione di una tecnologia innovativa
che prevede l’utilizzo di elementi naturali diversi per le facciate e la copertura:
legno, vetro, acqua e verde. Inoltre, sono state impiegate solo luci a LED.
Ispirata a criteri di sostenibilità sia ambientale che sociale poi, è stata la scelta
dei prodotti di merchandise in offerta presso lo store: oggetti realizzati in
gran parte con materiali recuperati dalle lattine e dalle bottigliette di Coca
Cola e trasformati in oggetti di design grazie alla creatività e al lavoro
manuale di donne, altrimenti prive di ricavi economici, in Turchia e nelle
Filippine.
CARLSBERG ITALIA
COOP
Carlsberg Italia ha presentato l’innovativo metodo di spillatura DraughtMaster™,
che si basa sull’utilizzo di fusti in PET riciclabile al posto di quelli tradizionali
in acciaio e, soprattutto, non richiede l’immissione di anidride carbonica
nell’impianto per permettere alla birra di essere spillata, consentendo così
un considerevole abbattimento dell’impatto ambientale.
Il risparmio nelle emissioni di anidride carbonica (CO2) ottenuto grazie
all’impiego di questo sistema nel Birrificio Angelo Poretti, è stato messo
in evidenza tramite l’iniziativa l’Orologio degli Alberi, ovvero assumendo
l’impegno di piantumare nuovi alberi in Lombardia, a fine Evento, pari a 1
albero ogni 3 fusti di birra in PET consumati in Sito per raddoppiare l’effetto
di rimozione della CO2. Infatti, l’impiego di 3 fusti in PET invece di quelli
tradizionali equivale ad un risparmio di CO2 emessa pari a quella consumata
da 1 albero in un anno di vita.
Nel Supermercato del Futuro di Coop, per ognuno degli oltre 1.400 prodotti offerti,
sfiorandoli, è stato possibile visualizzare su schermi installati sopra agli espositori,
informazioni relative a: origine delle materie prime del prodotto, allergeni, il dato
nutrizionale e soprattutto l’impatto ambientale causato per la produzione espresso
in CO2 equivalente. Negli spazi espositivi di Coop sono stati mostrati esempi di
agricoltura innovativa volti ad aumentare le superfici coltivabili e ridurre i consumi
di acqua (ad es. serre galleggianti autosufficienti che purificano l’acqua del mare
con l’energia solare, impianti di coltivazione verticale idroponica, fattorie del mare
etc.). Coop inoltre, ha realizzato numerosi laboratori per insegnanti e bambini
finalizzati ad educare al consumo consapevole: nel corso del Semestre hanno
partecipato oltre 400 classi per circa 8.000 studenti. Infine, Coop ha inventariato le
emissioni di CO2 causate dalla realizzazione e gestione della propria area espositiva
e le ha compensate, parzialmente, tramite l’acquisto di crediti Gold Standard.
32
COCA-COLA
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EUROCHOCOLATE
ILLYCAFFÈ
Eurochocolate, in qualità di Official Content Provider del Cluster Cacao e
Cioccolato, ha progettato e costruito i Padiglioni The Chocolate Factory Lindt,
Baci Perugina e Italian Chocolate Districts secondo i criteri di sostenibilità.
I tre Padiglioni, infatti, sono stati realizzati con la tecnologia costruttiva in
legno lamellare e tamponatura perimetrale costituita da pannelli in strati
incrociati Xlam. Tutto il legno impiegato è certificato PEFC e proviene,
quindi, da foreste gestite in modo sostenibile. Questa tecnologia, inoltre,
ha consentito una costruzione “a secco” sia in fase di montaggio sia di
smontaggio così da minimizzare la produzione di materiali difficilmente
separabili ed evitare l’eccessiva produzione di polveri derivanti dalla fase di
demolizione.
illycaffè ha portato nella propria area Espositiva delle mini tostatrici
permettendo ai Visitatori di avvicinarsi all’ultima fase del processo di
trasformazione, da materia grezza a prodotto finito del caffè; la tostatura.
Inoltre, l’iniziativa ha permesso all’Azienda di rendere protagonisti i Paesi
ospitati nel Cluster del caffè: ogni settimana infatti, è stato tostato il caffè
di uno dei 10 Paesi del Cluster, per essere offerto in vendita ai Visitatori in
pacchetti realizzati in materiale interamente biodegradabile e compostabile.
illycaffè, inoltre, ha organizzato, nel corso del semestre, numerosi eventi
incentrati sul tema della filiera del caffè e su come l’Azienda operi per
renderla il più sostenibile possibile, prestando sempre molta attenzione
alla minimizzazione degli impatti ambientali derivanti da tali eventi (ad es.
impiegando esclusivamente supporti digitali per le strategie comunicative).
VANKE
Il Padiglione China Vanke si è contraddistinto per la facciata esterna che
richiama l’immagine di un drago ed è composta da 4.000 lastre. Tali
“scaglie di drago” sono caratterizzate da elevate prestazioni anti-inquinamento
e autopulizia. Prodotte con l’innovativa tecnologia Bios Self-Cleaning, questi
componenti ceramici, in presenza di luce solare, attivano una reazione
capace di abbattere gli agenti inquinanti presenti nell’aria e di decomporre
lo sporco che si deposita sulla loro superficie, per poi rimuoverlo grazie
all’azione naturale dell’acqua piovana. Dopo la chiusura dell’Evento, i
componenti metallici del Padiglione saranno riciclati e le 4.000 piastrelle
saranno messe all’asta (il progetto “Long Plan”, dove long è “drago” in cinese).
Il ricavato dell’asta verrà devoluto per il rinnovamento dell’area circostante
l’antico Tempio dei 5 Draghi nella provincia cinese dello Shanxi.
LAVAZZA
Lavazza ha caratterizzato la sua partecipazione all’Esposizione con la cura
nella selezione dei propri fornitori sotto il profilo sociale ed ambientale, sia
per quanto riguarda l’offerta di cibo e bevande, sia per quella del merchandise
che, più in generale, su tutti gli elementi di packaging impiegati.
L’Azienda ha realizzato lo studio dell’impronta di carbonio dei due tipi
di caffè offerti nella propria area espositiva e ha organizzato, insieme
ad AMSA, un sistema di recupero dei fondi di caffè generati dalle attività
di somministrazione e vendita al pubblico, per destinarli alla cooperativa
sociale il Giardinone che li trasforma in compost e substrato per funghi
compostabili.
INTESA SANPAOLO
Intesa Sanpaolo ha partecipato all’Esposizione con due Padiglioni: uno
più grande, denominato “The waterstone”, con spazi espositivi, ed uno più
piccolo che ha ospitato una filiale, un’area self-service ed una terrazza.
Per entrambi i Padiglioni, Intesa Sanpaolo ha adottato diverse soluzioni di
sostenibilità come, ad esempio, l’impiego di materiali ecologici e riciclabili,
in particolare il legno e l’uso di colori chiari per ridurre l’incidenza di
radiazione solare. Il rivestimento in pannelli ha contribuito alla schermatura
dell’ambiente interno, così come la presenza di un sistema di pompe di
calore che ha coperto le necessità in caso di eventuali sbalzi di temperatura
grazie anche alla presenza di un sistema di gestione di temperatura e
umidità in remoto. Il Waterstone sarà riutilizzato nella città di Milano mentre
le postazioni bancomat saranno reimpiegate per il Giubileo. Inoltre, Intesa
Sanpaolo ha organizzato con le sue aziende partner eventi sulle energie
rinnovabili, la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale, sfruttando
l’occasione garantita da Expo Milano 2015 per discutere e sviluppare una
rete intorno ai temi della sostenibilità.
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NEW HOLLAND AGRICULTURE
Il Padiglione di New Holland Agriculture ha posto la sostenibilità al
centro della logica costruttiva: dall’originale tetto interamente verde,
irrigato grazie al recupero dell’acqua piovana, all’installazione di un
impianto fotovoltaico per soddisfare in parte il fabbisogno energetico
dell’edificio; dall’attenzione posta allo sfruttamento della ventilazione
naturale per ridurre il consumo energetico, all’illuminazione a LED.
Inoltre, il Padiglione è stato realizzato con tecnologia a secco e senza
fondazioni pesanti o impiego di calcestruzzo, in modo da poter essere
smontato al termine dell’Esposizione e rimontato in un altro sito,
probabilmente come customer center dell’Azienda.
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SANPELLEGRINO
WAA-AMIA CONAF
Il Gruppo Sanpellegrino ha supportato FEMTEC (Federazione Mondiale
del Termalismo e Climatoterapia) e la ‘Carta dei Valori e degli Impegni’ di
Milano, nell’organizzare l’11 giugno all’interno dell’Esposizione, l’evento dal
titolo “Hydration and health, the hidden link”: è stata questa l’occasione
per presentare il Manifesto dell’Idratazione e il Consunsus paper sui rischi
e i danni per la salute derivanti da un’idratazione sbagliata o inadeguata.
Inoltre, in collaborazione con AMSA e con il proprio brand Levissima, ha
realizzato 3 cargo-bike da far girare per la città di Milano, nel corso dei mesi
estivi del 2015, da operatori di AMSA allo scopo di sensibilizzare i cittadini
sull’importanza della raccolta differenziata dei rifiuti anche fuori casa,
e promuovendo nello specifico il riciclo delle bottiglie in PET e in vetro.
Con il materiale raccolto, Sanpellegrino farà realizzare degli arredi urbani
da destinare al recupero di un’area di verde pubblico della città. L’iniziativa
ha contribuito al recupero di oltre 24.000 bottiglie in PET, educando circa
mezzo milione di persone sul modo corretto di riciclare i rifiuti.
Sia il manufatto che gli impianti del Padiglione della WWA-AMIA CONAF
(World Association of Agronomists Consiglio Ordine Nazionale dei dottori
Agronomi e Forestali) sono stati realizzati nel segno del risparmio, sia
economico che energetico. A tal scopo, ad eccezione della sala centrale,
l’intera struttura non è stata climatizzata. È stata privilegiata la tecnologia a
secco e l’illuminazione a LED. Per ridurre l’impatto delle fondazioni è stata
scelta la tipologia a plinti isolati in sostituzione di una soluzione diffusa per
permettere la rimozione completa della struttura a fine evento. La seconda
vita della struttura prevede varie possibili destinazioni d’uso.
Tra le altre iniziative di sostenibilità, WAA-AMIA CONAF ha calcolato e
compensato le emissioni di CO2 causate dalla realizzazione del Padiglione.
Infine, durante il World Congress degli Agronomi che si è svolto in Sito,
numerosi tavoli tematici sono stati organizzati con il coinvolgimento di
molti diversi Stakeholders e Partecipanti.
SAVE THE CHILDREN
Il percorso di visita nello spazio di visita di Save the Children ha permesso il
“gemellaggio” con un bambino e di seguirlo nella vita nel suo villaggio con
le difficoltà quotidiane legate alla ricerca del cibo. Il Padiglione ha adottato
diverse soluzioni di sostenibilità: l’assenza di sistemi di raffrescamento
meccanizzati, favorito dalla struttura aperta che consente un sistema di
ventilazione naturale; la presenza di un tetto verde in copertura; per le
strutture portanti (tetto, pilastri, travi, coperture) l’utilizzo prevalente di
legno certificato; la presenza di un impianto fotovoltaico “dimostrativo” che
ha prodotto circa un 1kw alimentando le luci perimetrali; l’installazione di
una vasca di recupero delle acque piovane e di un sistema di irrigazione che
misura l’umidità del terreno, regolandone il funzionamento in relazione ai
reali bisogni; la presenza di lampade LED e di altre soluzioni tecnologiche
per contenere i consumi energetici. Inoltre, dopo l’Evento il Padiglione verrà
riutilizzato in Somaliland come espansione di un ospedale già esistente.
FONDAZIONE TRIULZA
Fondazione Triulza, gestore della Cascina Triulza, il Padiglione dedicato alle
Organizzazioni della Società Civile, ha promosso nel corso del semestre
numerose iniziative connesse al Tema dell’Evento e alla sostenibilità tra cui:
- Carta dei Valori: la Fondazione ha formato una Commissione Etica allo scopo
di elaborare una Carta con gli impegni e i valori da far sottoscrivere a tutti i
partecipanti alle attività della Cascina nonché un questionario di valutazione delle
organizzazioni per selezionare quali ammettere alle iniziative del Padiglione;
- organizzazione di eventi di intrattenimento, esperimenti e laboratori per
bambini dai 4 ai 10 anni riguardanti l’acqua, il cibo sano e la sostenibilità
ambientale. I workshop sono stati organizzati da 18 diverse organizzazioni e
circa 1.500 bambini hanno partecipato tra maggio e agosto;
- presentazione e promozione del Manifesto “Terra Viva” che analizza e
denuncia i limiti dell’attuale modello di economia lineare, avanzando proposte
innovative sull’adozione di un modello di economia rigenerativa circolare.
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CREDITS
Expo 2015 SpA
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Preparato dalla Funzione sostenibilità di Expo 2015 SpA
con il supporto di IEFE-Bocconi
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