AttuAzione dell` Approccio leAder per lo sviluppo rurAle

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AttuAzione dell` Approccio leAder per lo sviluppo rurAle
issn 1831-0869
relazione speciale n. 5
2010
corte dei conti
europeA
AttuAzione
dell’ Approccio leAder
per lo sviluppo rurAle
it
Relazione speciale
n. 5
2010
At tuazione
dell’approccio Leader
per lo sviluppo rurale
(presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE)
CORTE DEI CONTI EUROPEA
CORTE DEI CONTI EUROPEA
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Lussemburgo
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Internet: http://www.eca.europa.eu
Relazione speciale n.
5
2010
Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando
il portale Europa (http://europa.eu).
Una scheda catalografica figura alla fine del volume.
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2010
ISBN 978-92-9207-886-7
doi:10.2865/31028
© Unione europea, 2010
Riproduzione autorizzata con citazione della fonte.
Printed in Luxembourg
3
INDICE
Paragrafo
Glossario
I-X Sintesi
1-7 Introduzione
8-11 Estensione ed approccio dell’audit
12-114 Osservazioni
12-46
Attuazione da parte dei GAL delle caratteristiche di Leader per ottenere valore aggiunto
12-46I GAL hanno at tuato l’approccio Leader secondo modalità che limitano il potenziale valore
aggiunto delle «carat teristiche di Leader», benché la Corte abbia riscontrato di buone
pratiche
47-71
Sana gestione finanziaria da parte dei GAL
47-71I GAL non hanno tenuto in debito conto l’esigenza di efficienza e di procedure eque e
trasparenti
72-93
Gestione dei programmi Leader da parte della Commissione e degli Stati membri
72-93La Commissione e gli Stati membri non sono stati sufficientemente esigenti e sono in parte
corresponsabili, insieme ai GAL, di aver limitato il potenziale valore aggiunto dell’approccio
Leader. Non hanno adot tato misure sufficienti per contenere costi e rischi
94-114
Monitoraggio e valutazione svolti dalla Commissione e dagli Stati membri
94-114La Commissione e gli Stati membri non sono in grado di dimostrare il valore aggiunto
ot tenuto con l’at tuazione dell’approccio Leader, e non hanno ancora valutato i costi
aggiuntivi e i rischi connessi
115-126 Conclusioni e raccomandazioni
Allegato – Elenco dei progetti esaminati
Risposte della Commissione
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
5
GLOSSARIO
Approccio Leader: Una metodologia per realizzare gli obiettivi della politica di sviluppo rurale
dell’UE tramite un’attuazione dal basso verso l’alto piuttosto che tramite il tradizionale approccio
dall’alto verso il basso. «Leader» è l’acronimo francese di «collegamenti tra le azioni di sviluppo
rurale».
Asse 4: Lo sviluppo rurale nel periodo di programmazione 2007-2013 è articolato in quattro assi,
ossia gruppi coerenti di misure. L’Asse 4 è l’approccio Leader.
Effetto inerziale: Una situazione nella quale un progetto sovvenzionato sarebbe stato intrapreso
in tutto o in parte anche senza l’aiuto finanziario.
GAL: Gruppo di azione locale, ossia un partenariato pubblico-privato locale, che propone una
strategia di sviluppo locale e seleziona progetti.
Misura: Un regime di aiuti per attuare una politica. La misura definisce le regole per i progetti che
si possono finanziare.
Periodo di programmazione: Quadro pluriennale per la pianificazione e l’attuazione di politiche
UE quali lo Sviluppo rurale; il periodo di programmazione attuale è 2007-2013.
Programma di sviluppo rurale: Un documento preparato da uno Stato membro e approvato dalla
Commissione per la pianificazione e l’attuazione della politica di sviluppo rurale dell’UE.
Programma Leader: Un documento preparato da uno Stato membro e approvato dalla Commissione per pianificare e attuare l’approccio Leader. I primi programmi Leader, relativi al periodo 19911993, sono stati seguiti da Leader II (1994-1999). La presente relazione di audit riguarda Leader+
(2000-2006) e Leader Asse 4 (2007-2013), nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale.
Sana gestione finanziaria: Gestione corretta e trasparente del bilancio dell’UE conformemente al
regolamento finanziario e in particolare ai principi di economia, efficienza ed efficacia.
Stato membro: Nel contesto del presente audit, le autorità competenti per la gestione dei programmi Leader. Gli Stati membri designano un’autorità di gestione a tale fine. Ogni regione di
Stati membri quali Germania, Spagna e Italia dispone di un programma separato e di un’autorità
di gestione distinta.
UE: Unione europea.
Valore aggiunto: Nel contesto del presente audit, i vantaggi derivanti dall’approccio Leader, quali
la migliore identificazione di esigenze e soluzioni locali, maggiore impegno degli operatori locali
interessati e più opportunità di innovazione.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
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SINTESI
I.
Leader è una metodologia intesa a realizzare gli obiettivi della politica di sviluppo
r u r a l e d e l l ’ UE s e c o n d o u n a p p ro c c i o d a l
b a s s o ve r s o l ’a l to, i nve ce d i q u e l l o t ra d i z i o n a l e d a l l ’a l t o v e r s o i l b a s s o. R i s p e t t o
ai metodi di finanziamento tradizionali,
l’approccio Leader compor ta costi e rischi
più elevati, dovuti alla presenza di un
l i ve l l o supplementare di attuazione ed al
f a t t o c h e i l c o n t r o l l o d e i fo n d i UE v i e n e
a s s e gn a to a u n a m o l t i t u d i n e d i p a r te n a r i at i lo cal i (GA L: grup p i di azio ne locale) .
II.
I rischi e i costi supplementari di Lead e r s o n o gi u s t i f i c a t i d a l v a l o re a g gi u n to
c h e d ov re b b e d e r i va re d a l l ’a p p ro cc i o d a l
b a s s o v e r s o l ’a l t o e b a s a t o s u l p a r t e n a r i ato, p e r e s e m p i o l a m i g l i o re i n d i v i d u a zione di esigenze e soluzioni locali, il
m a g gi o re i m p e gn o d e g l i o p e rato r i l o c a l i
e p i ù o p p o r t u nit à di innovazio ne.
III.
L a Co r t e h a ve r i f i c a t o s e l ’i n i z i a t i v a Le a der sia stata attuata secondo modalità
c h e a p p o r t a n o u n v a l o re a g gi u n to, r i d u cendo allo stesso tempo al minimo i
r ischi per la sana gestione finanziar ia. Ha
valutato inoltre l ’operato dei GAL quanto
all’attuazione dei programmi Leader+
2000-2006, per i quali la spesa finale è
stata eseguita nel 2009. Infine, la Cor te
ha valutato le strategie dei GAL per l ’Asse
4 c h e s t a b i l i va n o i p i a n i p e r l ’at t u a z i o n e
d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r n e l p e r i o d o 2 0 0 7 2013.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
IV.
I G A L h a n n o a t t u a t o l ’a p p r o c c i o L e a d e r
secondo modalità che hanno limitato
il potenziale valore aggiunto in termini
d i « c a r a t t e r i s t i c h e d i Le a d e r » , b e n c h é l a
Corte abbia individuato alcuni esempi
d i b u o n e p ra t i c h e. L’a p p ro cc i o d a l b a s s o
v e r s o l ’a l t o è s t a t o l i m i t a t o n e i G A L c h e
hanno concesso la maggioranza degli
aiuti alle stesse organizzazioni che li com p o n e v a n o ; i l p o t e n z i a l e v a l o re a g g i u n t o
del partenariato non è stato ottenuto
n e i G A L d ove i l p ro ce s s o d e c i s i o n a l e e ra
dominato dalle autor ità locali; pochi GAL
sono stati in grado di dimostrare ele m e nt i d i i n n ova z i o n e o d i i nte ra z i o n e t ra
diversi settori nelle rispettive strategie
o p r o g e t t i . I G A L n o n s i s o n o fo c a l i z z a t i
sulla realizzazione degli obiettivi delle
propr ie strategie loc ali.
V.
L a Co r te h a r i s co nt rato i n o l t re d e b o l e z ze
nella gestione finanziaria da parte dei
GAL. In par ticolare, i GAL hanno finanz i ato p ro g e t t i s e n z a te n e re co nto d e l l ’e f f i c i e n z a . Le p ro c e d u re n o n s o n o s e m p re
state trasparenti, né hanno sufficiente m e nte g a ra nt i to u n p ro ce s s o d e c i s i o n a l e
all'interno dei GAL che fosse obiettivo
e d e s e n t e d a c o n f l i t t i d ’i n t e r e s s i . D e t t e
debolezze richiamano quelle rilevate
dalla Cor te n ella relaz ion e an n uale 2 0 0 0 .
VI .
La Commissione e gli Stati membri non
sono stati sufficientemente esigenti e
s o n o i n p a r te co r re s p o n s a b i l i , i n s i e m e a i
G A L , d i ave r l i m i t ato i l p o te n z i a l e va l o re
a g gi u nto d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r. L a Co m missione e gli Stati membri non hanno
adottato misure sufficienti per contenere
costi e r ischi. A dieci anni dal precedente
a u d i t d e l p r o g r a m m a L e a d e r, l a C o r t e
r i l e va c h e p e r s i s to n o l e m e d e s i m e d e b o lez ze.
7
SINTESI
VII .
La Commissione non ha ancora dimostrato l ’efficacia o l ’efficienza della spesa,
n é i l va l o re a g gi u nto o t te n u to s e g u e n d o
l ’a p p ro cc i o Le a d e r, n é i n q u a l e m i s u ra s i
s on o co ncret izzat i i r ischi no t i e n eppure
g l i e f fe t t ivi co st i di at t uazio ne.
VIII.
Dato il persistere delle debolezze, la
Co r te ra cco m a n d a c h e l a Co m m i s s i o n e e
g l i St at i memb r i chiar iscano e applich in o
l a n o r m at i va p e r r i d u r re i l r i s c h i o d e l l ’e f fetto inerziale, garantiscano procedure
d i s e l ezio ne dei p ro g et t i o b iet t ive e ade g u a t a m e n te d o c u m e n t a te e a s s i c u r i n o i l
funzionamento in pratica del principio
d i p a r t e n a r i a t o. Pe r r i s p e t t a r e i l r e g o l a m e n t o f i n a n z i a r i o o c c o r ro n o s o l i d e p ro cedure intese a evitare conflitti di inte resse. Ciò richiede la presentazione di
d i c h i a ra z i o n i d ' i nte re s s e, l a n o n - p a r te c i pazione alla valutazione e alla selezione
di progetti e la segnalazione di potenziali conflitti d'interessi all’autorità di
g e s t i one.
X.
L’ a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o d o v r e b b e
essere incentrata sul valore aggiunto
d e l l ’ a p p r o c c i o L e a d e r, n o n c h é s u l l ’e f f i c i e n z a e l ’e f f i c a c i a , e d e s s e r e i n t e g r a t a
da dati provenienti da sistemi di superv i s i o n e e c o n t r o l l o, a f f i n c h é l a C o m m i s s i o n e d i s p o n g a d i d a t i s u f f i c i e n t i , a t te n dibili e pertinenti che giustifichino il
va l o re a g gi u nto e l a s a n a g e s t i o n e f i n a n z iar ia dei programmi Leader.
IX .
Pe r l a r e s t a n t e p a r t e d e l p e r i o d o 2 0 0 7 2013, la Commissione dovrebbe far sì che
gli Stati membri impongano ai GAL di
d e f i n i re o b i e t t i v i m i s u ra b i l i , s p e c i f i c i p e r
la rispettiva area locale, che si possano
r e a l i z z a r e t r a m i t e i l p r o g r a m m a L e a d e r.
Gli Stati membr i dovrebbero r ichiedere ai
G A L d i re n d e re co nto d e l l a re a l i z z a z i o n e
d e g l i o b i e t t i v i d e l l a s t r a te gi a l o c a l e, d e l
conseguimento di un valore aggiunto tra m i te l ’ap p ro ccio Leader, no nché dell ’effic i e n z a d e l l a s p e s a p e r s o v ve n z i o n i e d e i
cos t i op erat ivi.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
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INTRODUZIONE
1. Le a d e r è l a m e to d o l o gi a d e l l ’ UE p e r at t u a re l a p o l i t i c a d i s v i l u pp o rural e t ramite un ap p rocc io dal basso ver so l ’alto; essa
presenta sette caratteristiche fondamentali (cfr. figura 1). Vie ne for nito sostegno finanziar io a «gruppi d ’azione locale» (co m u n e m e nte n o t i co m e G A L ) p e r at t u a re s t rate gi e d i s v i l u p p o
locali, in primo luogo attraverso la concessione di sov venzioni
a favore di progetti locali 1 (cfr. allegato per esempi di progetti
finanziati). I GAL sono par tenariati tra operatori del settore
pubblico e del settore privato (o di quello no -profit) di piccole
comunit à rural i 2 .
1
Le sovvenzioni sono cofinanziate
dall’UE e dalle autorità pubbliche
dello Stato membro interessato.
Nella maggior parte dei casi, la
sovvenzione copre solo una parte
dei costi complessivi del progetto:
anche il beneficiario è tenuto a
contribuire. Anche i costi operativi
dei GAL sono cofinanziati dall’UE e
dalle autorità nazionali o regionali.
2
Comunità rurali fino a 150 000
abitanti.
Figura 1
L e s e t t e c a r at t e r i s t i c h e p r i n c i pa l i
d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r
Elaborazione e
attuazione delle
strategie secondo
un approccio dal
basso verso l’alto
Partenariati
pubblico -privato
locali: i gruppi
d’azione
locale (GAL)
Strategie di
sviluppo basate
sulle esigenze
locali
L’approccio
Leader
Azioni integrate
e multisettoriali
Attività di
networking
Cooperazione
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
Innovazione
9
2. li obiettivi della politica ed il quadro giuridico sono defiG
n i t i d a i r e g o l a m e n t i d e l l ’ UE . G l i S t a t i m e m b r i s t a b i l i s c o n o i
pro grammi nazio nal i o regio nali per l ’attuaz ion e dell ’approc c i o Leader, che devo no essere approvati dalla Commission e. I
p o t e n z i a l i G A L fo r m u l a n o s t r a t e g i e l o c a l i i n b a s e a i re q u i s i t i
n a zio nal i o regio nal i e p resentan o doman da di fin an z iamento
alle autorità competenti. La selezione dei GAL, l’erogazione dei
contributi UE e dei cofinanziamenti nazionali, nonché l’attività
d i co nt ro l l o e mo nito rag gio dell ’attuaz ion e spettan o agli Stat i m e m b r i , m e n t re a i G A L s p e t t a l a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i d a
f i n a n z i a re. I n a l c u n i St at i m e m b r i , i G A L s e l e z i o n a n o p ro g e t t i
f i n o a una deter minat a do t azion e fin an z iar ia an n uale, mentre
le autorità nazionali o regionali si occupano della procedura di
r i c h i e s t a e d e ro g a z i o n e d e i f i n a n z i a m e nt i . I n a l t r i St at i m e m b r i i G A L s o n o r e s p o n s a b i l i d e l l ’i n t e r o p r o c e s s o, c o n b i l a n c i
a n n ual i o p l u r iennal i dai qual i erogare i fin an z iamenti.
3. L eader fu avviato nel 1991 come «Iniziativa comunitaria», seguito poi da Leader II (1994-1999) e Leader+ (2000-2006) 3 . Benché
il periodo di Leader+ si sia teoricamente concluso nel 2006, l’attuazione dei progetti e la relativa spesa sono potuti continuare
f i n o a l l a m e t à d e l 2 0 0 9 . I G A L Le a d e r + e ra n o 8 9 3 n e l l ’ UE - 1 5 e
281 nei nuovi Stati membr i. I l contr ibuto finale dell ’UE al pro gramma Leader+ sarà di circa 2,1 miliardi di euro.
4. p a r t i re d a l 2 0 0 7 , Le a d e r è s t a t o i n t e g r a t o n e l re g o l a m e n t o
A
s u l l o s v i l u p p o r u r a l e 4 q u a l e a p p ro cc i o a l te r n a t i vo a l l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d i u n o o p i ù d e i t re a l t r i a s s i d i d e t t a
p ol it ica (c fr. r iq uad r o 1).
Riquadro 1
3
Dal 2004-2006 i nuovi Stati
membri hanno potuto attuare
una misura analoga nei rispettivi
programmi operativi di sviluppo
rurale.
4
Regolamento (CE) n. 1698/2005
del Consiglio, del 20 settembre 2005,
sul sostegno allo sviluppo rurale da
parte del Fondo europeo agricolo
per lo sviluppo rurale (FEASR)
(GU L 277 del 21.10.2005, pag. 1).
I q uat t r o a s s i d e l l a p o l i t i c a d i s v i lu pp o r u r a l e 2007 - 2013
Asse 1:m isure intese ad accrescere la competitività del settore agricolo e forestale sostenendo la
ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione.
A sse 2: misure intese a valorizzare l’ambiente e lo spazio rurale sostenendo la gestione del territorio.
A sse 3: misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e a promuovere la diversificazione delle attività economiche.
A sse 4: utilizzo dell’approccio Leader per realizzare gli obiettivi degli Assi 1-3.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
10
5. N e l 2007 e all ’inizio del 2008 la Commissione ha approvato la
maggior par te dei programmi nazionali e regionali di sviluppo
r u r a l e 2 0 0 7 - 2 0 1 3 . A l l a f i n e d e l 2 0 0 9 , g l i S t a t i m e m b r i a ve v a n o s e l e z i o n a t o o l t re 2 0 0 0 G A L d e l l ’A s s e 4 . L a s p e s a p re v i s t a
d a ll ’ UE p er l ’Asse Leader du ra nte questo per iodo di programm a z i o n e s i a g g i r a s u i 5 , 5 m i l i a rd i d i e u ro ( c f r. f i g u ra 2 ) 5 , c o n
un cofinanziamento pubblico nazionale di ulteriori 3,4 miliardi
d i e uro.
5
L’asse 4 (Leader) rappresenta dal
5 % all’11 % della spesa prevista dei
programmi di sviluppo rurale negli Stati
membri dell’UE-15, e almeno il 2,5 %
di quella dei programmi nei nuovi Stati
membri.
6
Negli approcci «dall’alto verso il
basso», le autorità nazionali o regionali
definiscono le misure di spesa e i criteri di
6. selezione dei progetti, ed il loro personale
I l presupposto alla base dell ’approccio Leader è la presenza di
un valore aggiunto rispetto alla tradizionale attuazione dall’alto verso il basso 6 . Gli approcci dal basso verso l ’alto e l ’interaz i on e t ra diversi set to r i a l ivello loc ale dovrebbero mobilitare
i l p o t e n z i a l e l o c a l e. I g r u p p i l o c a l i d o v re b b e ro t ro v a r s i n e l l a
p o s i z i o n e m i g l i o re p e r i n d i v i d u a r e s o l u z i o n i l o c a l i i n t e g r a t e
e i n novat ive ai p ro b l emi l o cali e r isultare più reattivi. La parte c i p a z i o n e a l p ro ce s s o d e c i s i o n a l e a l i ve l l o l o c a l e d ov re b b e
generare entusiasmo e maggiore impegno, deter minando pertanto uno sviluppo rurale locale migliore e più sostenibile 7 . La
par tecipazione della comunità locale ottenuta tramite l’approc cio dal basso verso l ’alto può altresì compor tare impatti meno
tangibili, come il raffor zamento delle capacità e l ’acquisizione
d i m a g gi o re a u to n o m i a e re s p o n s a b i l i t à d a p a r te d e l l a p o p o l a z io ne l o cal e 8 (c fr. f ig u ra 3).
valuta le proposte di progetti e decide
in merito ai finanziamenti da concedere.
Determinati compiti dei regimi di aiuti
nazionali o regionali possono essere svolti
dal personale degli uffici locali.
7
«L’idea principale che sottende
l’approccio Leader è che […] le strategie
di sviluppo sono più efficaci quando
sono decise e attuate a livello locale
da operatori locali […]». Cfr. scheda
informativa della Commissione europea
«L’iniziativa Leader».
8
«Il rafforzamento delle capacità e
il coinvolgimento della popolazione
locale ottenuto con Leader deve essere
considerato come un valore aggiunto
supplementare per le comunità rurali»
(cfr. risposte della Commissione alla
relazione annuale sull'esercizio finanziario
2000, paragrafo 3.103).
F o n d i UE p r o g r a m m at i p e r l’A s s e 4 L e a d e r ( 2007 - 2013 )
p e r S tato m e m b r o
900
800
700
600
500
400
300
200
100
0
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(milioni di euro)
Figura 2
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
11
7. Figura 3
I GAL rappresentano un ulteriore livello di attuazione, che comp o r t a d e t e r m i n a t i c o s t i . D e l e g a re l e d e c i s i o n i a i p a r t e n a r i a t i
locali inoltre compor ta dei rischi per la sana gestione finanziar ia dei fondi UE in ter mini di equità, trasparenza e rendicontaz i o n e, n o n c h é i n te r m i n i d i e co n o m i a , e f f i c i e n z a e d e f f i c a c i a .
I n o c c a s i o n e d e l s u o u l t i m o a u d i t d e l p ro g r a m m a Le a d e r p e r
l a re l a z i o n e a n n u a l e 2 0 0 0 9 , l a Co r te ave v a r i s co n t r a to a l c u n e
gravi debolezze nella gestione finanziaria da par te dei GAL:
c a s i d i s ov ve n z i o n i re t ro d at ate, co n i l co n s e g u e nte r i s c h i o d i
u n e f fe t to i n e r z i a l e ; m a n c a n z a d i t ra s p a re n z a n e l l a s e l e z i o n e
dei progetti; potenziali conflitti di interessi; costi operativi
e levat i e p ro cedu re t ro p p o l un gh e. La Commission e h a r ispo s to che era co nsap evo l e dei r isc h i. La sua reaz ion e pr in cipale
è stata di incoraggiare le buone pratiche e la sana gestione
finanziaria emanando orientamenti e promuovendo lo scambio
d i info r mazio ni 1 0 .
9
Cfr. la relazione annuale
sull’esercizio finanziario 2000,
paragrafi da 3.96 a 3.112 (GU C 359
del 15.12.2001).
10
Questo punto viene approfondito
ai paragrafi da 72 a 77 e da 104 a 106.
R u o lo d e i G AL n e l l’at t ua z i o n e d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r
Che cosa dovrebbero
fare i GAL?
In che modo i GAL
forniscono valore aggiunto?
Migliori strategie
Coinvolgere vari
settori socio-economici
della comunità locale.
Formulare strategie locali
integrate.
Selezionare e finanziare
progetti per attuare le
strategie locali.
Condividere informazioni ed
esperienze attraverso la
comunicazione, le attività di
networking e la cooperazione.
migliore valutazione delle
esigenze locali;
Che cosa
possono ottenere i GAL?
Realizzazioni e risultati specifici
di attività e progetti.
migliore individuazione del
potenziale locale e di soluzioni
innovative ed integrate.
Migliore attuazione
Impatto: raggiungere gli obiettivi
di sviluppo rurale dell’UE come
adattati dalla strategia locale.
migliore selezione dei progetti;
monitoraggio più approfondito
e maggiore reattività;
maggiore impegno ed
entusiasmo.
Impatto indiretto: miglioramento
di altre attività locali (non rientranti
nel programma Leader).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
12
ESTENSIONE ED APPROCCIO
DELL’AUDIT
8. 9. Com e indicato so p ra, l ’ap p ro cc io Leader implic a costi e r isc h i
aggiuntivi r ispetto ai metodi più tradizionali e centralizzati di
attuazione della politica di sviluppo rurale, ma presenta anche
il vantaggio di fornire un valore aggiunto in vir tù delle sue
sette caratteristiche principali. Di qui il quesito che la Cor te si
è p o st a nel co rso del l ’audit : Leader è stato attuato in mo do da
fornire valore aggiunto, riducendo al contempo al minimo i rischi
p e r la s ana ges tione finanz iar ia?
La Co r te ha b asato l ’au dit su:
o questionari di audit riempiti da un campione casuale di 202
G A L in 23 St at i memb r i;
o un esame del l a do cu ment az ion e relativa a 2 7 di tali GAL;
o audit in loco ed esempi di casi specifici relativi a 13 di questi
GAL, nonché più di 60 progetti rappresentativi della gamma
d i p ro g et t i finanziat i dai GAL in question e ( c fr. elen co pro g et t i in allega to );
o audit del l e auto r it à di g est ion e degli 1 1 programmi Leader
interessati, che insieme rappresentano oltre il 40 % dei fondi
UE p ro grammat i p er il p er iodo 2 0 0 7 -2 0 1 3 ;
o audit del l e at t ivit à del l a Commission e relative a Leader.
A l l ’e p o c a d e l l ’at t i v i t à d i a u d i t s u l c a m p o, n e l p r i m o s e m e s t re
d e l 2 0 0 9 , i G A L ave va n o a p p e n a co m p l e t ato l ’at t u a z i o n e d e l le r isp et t ive st rategie di svil uppo loc ale Leader + 2 0 0 0 -2 0 0 6 1 1 ,
e d e ra n o s t a t i s e l e z i o n a t i d a g l i S t a t i m e m b r i s u l l a b a s e d e l l e
l oro st rategie del l ’Asse 4, che stabilivan o i pian i di attuaz ion e
d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r n e l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 . I G A L n o n ave vano ancora avviato la fase di attuazione di dette strategie,
t ra nne che in G er mania e Sp agn a (Aragon a) .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
11
I GAL in Polonia hanno attuato
programmi Leader+ provvisori, non
confrontabili con quelli degli altri
Stati membri.
13
10. L a Co r te h a e l a b o rato c r i te r i d i « b u o n e p rat i c h e » i n b a s e a l l a
normativa e a documenti e pubblicazioni della Commissione .
A f ro n t e d i t a l i c r i t e r i e n e i t e r m i n i d e l l e r i s p e t t i ve s t r a t e g i e
dell'Asse 4, la Cor te ha esaminato l ’operato, durante il periodo
di Leader+, dei GAL selezionati. L'audit è stato espletato presso
la sede dei GAL, in modo da rendere possibile un esame di tutta
la documentazione per tinente e un dialogo con il personale ed
i memb r i dei GA L su l co ntesto loc ale e sulla strategia seguita.
Si è altresì proceduto a controllare in loco i progetti selezionati
e a d inter vist are i p ro mo to r i d egli stessi.
12
12
Cfr. in particolare la
comunicazione della Commissione
agli Stati membri del 14 aprile
2000 recante gli orientamenti per
l’iniziativa comunitaria in materia
di sviluppo rurale (Leader+) (GU
C 139 del 18.5.2000, pag. 5), e gli
articoli 61-65 del regolamento (CE)
n. 1698/2005.
Laddove sono state individuate debolezze o buone pratiche, si
è p ro c e d u t o a d u n a v a l u t a z i o n e d e i re l a t i v i s i s te m i n a z i o n a l i
o re gio nal i di info r mazio ne su mon itoraggio e valutaz ion e, di
cont ro l l o e di p ro cedu re, p er deter min are se tali pratic h e fossero tipiche. La Cor te ha valutato l ’operato della Commissione
e degli Stati membri per quanto riguarda le attività di gestione,
monitoraggio, valutazione e super visione di Leader sulla base
d i un esame dei p ro grammi e delle n or me operative n az ion ali
e re g i o n a l i , n o n c h é s u l l a b a s e d e i r i s u l t a t i d i i s p e z i o n i , d e l l e
re l a z i o n i d i at t u a z i o n e e d e l l e re l at i ve va l u t a z i o n i . L' a u d i t h a
r i guardato l a val u t azio ne, svolta dalla Commission e, dell'Asse
4 deg l i 11 p ro grammi di svil uppo r urale interessati, n on ch é la
s e l ezio ne, o p erat a dag l i St at i membr i, dei GAL dell'Asse 4 .
11. Le osser vazio ni so no st rut t u rate secon do le pr in c ipali compe te n ze, co me seg ue:
o
attuazione delle caratter istiche di Leader da par te dei GAL;
o
sana g est io ne finanziar ia da par te dei GAL;
o
gestione dei programmi Leader da par te della Commissione
e deg l i St at i memb r i;
o
attività di monitoraggio e valutazione svolte dalla Commissio ne e dag l i St at i membr i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
14
Ta b e l l a 1
G AL s e l e z i o n at i e f o n d i s ta n z i at i p e r l’at t ua z i o n e d e l l e
s t r at e g i e d e l l’A s s e 4
( milion i di euro)
Riferimento GAL
Stato membro (Regione)
Fondi Asse 4
2007-20131
DE-BY
Germania (Baviera)2
2,6
DE-MV
Germania
(Meclemburgo-Pomerania Anteriore)2
5,4
IE
Irlanda
14,6
EL
Grecia
6,5
ES-A
Spagna (Aragona)
7,1
ES-CM
Spagna (Castilla-La Mancha)
3,9
FR (PL)
Francia (Paesi della Loira)
1,5
FR (LR)
Francia (Languedoc-Roussillon)
3,2
IT-TOS
Italia (Toscana)
7,6
HU
Ungheria
5,9
PL (WP)
Polonia (Pomorskie)
4,3
PL (WŚ)
Polonia (Świętokrzyskie)
2,1
PT
Portogallo
6,0
1
Ivi compresi cofinanziamenti nazionali o regionali.
2
Stanziamenti indicativi.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
15
OSSERVAZIONI
t t ua z i o n e d a pa r t e d e i G AL d e l l e
A
c a r at t e r i s t i c h e d i L e a d e r p e r ot t e n e r e
va lo r e agg i u n to
I G AL h a n n o at t uato l'a pp r o cc i o L e a d e r
s e co n d o m o d a l i tà c h e l i m i ta n o i l p ot e n z i a l e
va lo r e agg i u n to d e l l e « c a r at t e r i s t i c h e d i
L e a d e r » , b e n c h é l a Co r t e a b b i a r i s co n t r ato
e s e m p i d i b u o n e p r at i c h e
Approccio
d a l b a s s o ve r s o l ’a l t o
12. L’approccio dal basso verso l'alto mira a incoraggiare la par te -
cipazione allo sviluppo rurale locale coinvolgendo la comunità
locale, i gruppi di interesse economico e sociale e i rappres e nt ant i di ist it u zio ni p ub b l ich e e pr ivate. La comun ità loc ale
d ov re b b e e s s e re co i nvo l t a n e l l ’i n d i v i d u a z i o n e d e l l a s t rate gi a
locale più per tinente e nell ’attuazione delle attività (progetti)
n e cessar ie p er real izzare g l i obiettivi di tale strategia.
Tu t t i i G A L h a n n o o t t e n u t o u n c e r t o g r a d o d i p a r t e c i p a z i o n e
d e l l a co m u n i t à l o c a l e, m a a l c u n i h a n n o a s s e gn ato l a m a g gi o r
par te delle sov venzioni Leader+ alle stesse organizzazioni che
l i co mp o nevano
13. I G A L hanno p rov veduto co n var i mez z i ad in for mare la comu-
nità locale in merito alle oppor tunità in termini di sov venzioni
di progetti: con riunioni e manifestazioni pubbliche, mediante
volantini e pubblicazioni, nei propr i siti I nter net e attraverso i
propri membri. I n questo modo, oltre a rispondere alla domand a d i s o v ve n z i o n i g i à e s i s t e n t e, i G A L h a n n o p o t e n z i a l m e n t e
incoraggiato altri attori locali a prendere in considerazione
n u ovi invest iment i o al t r i p ro getti. I l GAL operante in Toscan a
( I t a l i a ) , a d e s e m p i o, d i s p o n e v a d i u n o s p o r te l l o i n fo r m a z i o n i
presso la camera di commercio locale. I programmi Leader sono
s t a t i p u b b l i c i z z a t i a n c h e s u l l a s t a m p a l o c a l e e m e d i a n t e t a rgh e esp o ste p resso il sito dei progetti. I n Un gh er ia, il GAL h a
p romo sso l a co no scenza di Le ader tramite c ar telli all ’in gresso
d i ogni vil l ag gio.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
16
13
In Grecia, le norme nazionali
vietano di prestare assistenza a tal
fine dopo la pubblicazione di un
invito formale a presentare proposte
di progetti. Ognuno dei promotori
di progetti intervistati aveva pagato
dei consulenti un importo tra 1 200
e 3 500 euro per la preparazione
delle domande di sovvenzione.
Foto 1: Ungheria - Cartelli indicanti che il villaggio partecipava
al programma Leader
14. Tutti i GAL inoltre disponevano di sedi locali dove il ­p ersonale
15. M o l t i
assisteva i promotor i dei progetti nella preparazione delle dom a n d e d i s o v v e n z i o n e 13. Q u e s t o « s e r v i z i o d i c o n s u l e n z a g r a ­
tuita» si è dimostrato un fattore impor tante per incoraggiare la
presentazione di domande, poiché i promotori inesper ti, in par ticolare di piccoli progetti, altr imenti si sarebbero fatti dissuadere dalle procedure lunghe e complesse (c fr. paragrafo 70).
Riquadro 2
p ro g e t t i r i g u a rd a v a n o p u re e s e m p l i c i s o v ve n z i o n i p e r
investimenti, studi o manifestazioni, ma alcuni GAL si sono
a l t re s ì a t t i v a t i n e l c o l l a b o r a re c o n a t t o r i l o c a l i p e r d i s c u t e re
e m e t te re a p u nto p ro g e t t i p i ù s t rate gi c i p a r te n d o d a l l e i d e e
iniziali. Nel M eclemburgo -Pomerania Anter iore (G er mania), ad
e s e m p i o, i l G A L h a i s t i t u i t o d e i g r u p p i d i l a vo ro, d e n o m i n a t i
«team di innovazione», per guidare e sostenere i promotori dei
progetti più complessi. In Irlanda, il GAL ha assunto «funzionari
p e r l o svil up p o » co n il co mp ito di r icerc are attivamente e sviluppare idee di progetti che avrebbero contribuito a realizzare
g l i o b iet t ivi del l a st rategia (c fr. riqua dro 2) .
R u o lo d e i f u n z i o n a r i p e r lo s v i lu pp o d i p r o g e t t i n e l G AL i n
Irlanda
I funzionari per lo sviluppo avevano il compito di analizzare, individuare e sviluppare progetti, nonché
di stimolare e promuovere attività e iniziative. Il funzionario per il «settore alimentare», ad esempio, era
incaricato di sviluppare e promuovere la marca regionale dei prodotti alimentari locali, promuovere iniziative di agricoltura alternativa, ecc. Il funzionario in questione ha curato un blog, organizzato incontri
e manifestazioni, partecipandovi, e ha incoraggiato l’elaborazione di progetti da parte di operatori del
settore alimentare, fornendo assistenza.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
17
16. Tu t t i
i G A L o g g e t t o d e l l ’a u d i t h a n n o c o n c e s s o s o v ve n z i o n i a
progetti promossi dalle stesse organizzazioni che li compone v a n o. I l p ro g r a m m a Le a d e r + a t t u a t o d a l G A L i n B av i e r a (G e rm a n i a ) h a c o i nvo l t o s o l o 1 2 p ro m o t o r i d i p ro g e t t i , d i c u i s e i
d i re t t amente co l l eg at i co n il G AL. I n sei degli 1 1 GAL Leader +
le sov venzioni hanno rappresentato dal 50 % a oltre il 90 % del
t o t a l e ( c f r. f i g u r a 4 ) . I n q u e s t o m o d o, i f i n a n z i a m e n t i d i s p o n i bil i p er l a co mu nit à in g ene rale si son o r idotti, limitan do le
p ossib il it à di u n co invo l gimento n ella gestion e di progetti.
Figura 4
S o v v e n z i o n i co n c e s s e a i G AL e a l l e o r g a n i z z a z i o n i c h e l i
co m p o n e va n o 1
100 %
75 %
66 %
90 %
80 %
48 %
70 %
47 %
60 %
56 %
54 %
50 %
40 %
30 %
20 %
10 %
0%
DE-BY
ES-A
% di spesa pubblica
1
ES-CM
FR (PL)
FR (LR)
PT
% di progetti
Comprese organizzazioni in cui i membri del GAL avevano un interesse diretto. I dati relativi all’Aragona escludono le sovvenzioni
a singole piccole imprese nei casi in cui il promotore del progetto sia membro del GAL. La politica di adesione ai GAL incoraggia il
coinvolgimento della comunità e pertanto non limita le possibilità di partecipazione (cfr. paragrafo 19).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
18
17. Tu t t i
i G A L h a n n o c o i n v o l t o, i n m i s u r a d i v e r s a , l a r i s p e t t i v a
c o m u n i t à l o c a l e n e l l a fo r m u l a z i o n e d e l l e s t r a t e g i e d e l l ’A s s e
4 . I G A L p r e s e n t i i n Fr a n c i a ( L a n g u e d o c - R o u s s i l l o n ) e B a v i e ra hanno organizzato seminari tematici in un processo part e c i p a t i vo i n t e s o a i n d i v i d u a re p u n t i d i fo r z a e d i d e b o l e z z a ,
o p p o r t u n i t à e m i n a c c e re l a t i v i a l l ’a re a l o c a l e ( a n a l i s i S W OT ) ,
n onché a discutere l a st rategia. Tutti i GAL h an n o organ iz z ato
i n c o n t r i p u b b l i c i p e r p r e s e n t a r e i l p r o g r a m m a Le a d e r e r a c cog l iere idee di p ro g et t i, ma in Toscan a, I r lan da, Por togallo e
Spagna (Castilla- La M ancha) non è r isultato chiaro se, e in che
m i s u ra, l a co nsul t azio ne avesse in fluen z ato l ’an alisi SW OT dei
G A L o l a d e f i n i z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d e l l a s t r a t e g i a l o c a l e. L a
c o n s u l t a z i o n e è s e r v i t a i n n a n z i t u t t o a s t i m o l a re e a v a l u t a re
i l l i ve l l o d e l l a d o m a n d a p e r l e d i ve r s e m i s u re e a r a cco g l i e re
p ro p o ste di p ro g et t i.
Par tenariati
locali fra settore pubblico e privato
18. U n a d e l l e c a rat te r i s t i c h e p r i n c i p a l i d e l l ’a p p ro cc i o
Le a d e r è i l
fatto che le decisioni dovrebbero esser prese non dalle autorità
p u bb l iche, b ensì da u n p iù ampio par ten ar iato locale, dove il
governo locale è presente, ma non detiene la maggioranza dei
voti 1 4 . I l co invo l gimento del l a comun ità può essere raffor z ato
c o n s e n t e n d o a t u t t e l e p a r t i l o c a l i i n te re s s a te d i p a r te c i p a re
a l G A L e g a ra nte n d o c h e s i a n o ra p p re s e nt at i t u t t i i p r i n c i p a l i
at to r i l o cal i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
14
Cfr. articolo 62 del regolamento
(CE) n. 1698/2005: i GAL dovrebbero
essere «rappresentativi dei partner
provenienti dai vari settori socioeconomici su base locale presenti
nel territorio considerato. A livello
decisionale, il partenariato locale
deve essere composto almeno per
il 50 % dalle parti economiche e
sociali e da altri rappresentanti della
società civile, quali gli agricoltori,
le donne rurali, i giovani e le loro
associazioni».
19
I G A L n o n h a n n o s e m p re re a l i z z a t o u n e f fe t t i vo p a r t e n a r i a t o
p u b b l ico -p r ivato
19. I GAL in Polonia e Aragona erano associazioni con una politica
Ta b e l l a 2
di adesione aper ta, per cui tutti i residenti o le organizzazioni
l o c a l i i nte re s s at i e ra n o i n co ra g gi at i a d a d e r i re. I l G A L i n Ara g on a, ad esemp io, aveva circa 5 0 0 membr i ( c fr. ta b ella 2) . Per
contro, il GAL in Grecia prevedeva un numero inferiore di membr i, su invito, escludendo potenzialmente altre organizzazioni
l o c a l i e re s i d e nt i c h e av re b b e ro p o t u to fo r n i re u n co nt r i b u to
a g giunt ivo al p ar tenar iato (c fr. riqua dro 3) .
Co m p o s i z i o n e d e i G AL L e a d e r +
DE-BY
DE-MV
IE
EL
ES-A
ES-CM
FR (PL)
FR (LR)
IT-TOS
HU
PT
49
15
41
22
22
13
21
7
Numero di membri del GAL
20
13
16
15
484
46
78
di cui membri del comitato decisionale
11
Riquadro 3
13
16
7
16
20
20
Co m p o s i z i o n e d e l G AL i n G r e c i a
Il GAL Leader+ era composto da membri la cui adesione avveniva solo in seguito ad invito, con un piccolo
gruppo di attori locali e con una struttura che consentiva al settore pubblico di influenzare la presa delle
decisioni. Era costituito sotto forma di società, con 15 azionisti, ed i comuni locali che detenevano il 97 %
del capitale sociale. Il consiglio d’amministrazione, composto da nove rappresentanti dei principali comuni
(nella maggior parte dei casi i sindaci) selezionava un comitato che avrebbe deciso in merito alle domande
di finanziamento dei progetti. Detto comitato era composto dai rappresentanti di tre comuni e di quattro
altre organizzazioni: la camera di commercio, un’associazione di coltivatori di prodotti biologici, un’associazione di donne e un’organizzazione di ricerca.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
20
20. Tu t t i
21. In tutti i GAL, i rappresentanti del settore pubblico nel comitato
22. L a
i GAL oggetto dell’audit comprendevano membri pro venienti da settori e gruppi diversi, di solito rappresentanti
d e l l e au to r it à l o cal i, dei set tor i del tur ismo e dell ’agr icoltura,
nonché delle piccole imprese. Tutti i GA L includevano membr i
d i s e s s o fe m m i n i l e a l l ’i nte r n o d e i p ro p r i co m i t at i d e c i s i o n a l i .
I gi ova n i s o n o u n gr u p p o d i r i fe r i m e nto i m p o r t a nte d e l l a p o l i t i c a d i s v i l u p p o r u r a l e d e l l ’ UE e i l l o r o c o i n v o l g i m e n t o n e l
processo decisionale può consentire di tener debitamente conto delle loro esigenze ed oppor tunità, e di attuare soluzioni
a p p r o p r i a t e . S u 1 3 G A L d e l l ’A s s e 4 , s o l o s e t t e a v e v a n o u n a
rappresentanza di giovani tra i loro membri (e solo i GAL di
S p a g n a e U n g h e r i a a l l ’i n t e r n o d e l c o m i t a t o d e c i s i o n a l e ) . G l i
a lt r i GA L hanno dichiarato che n ella loro zon a n on esistevan o
org anizzazio ni giovanil i, ma n on avevan o preso alcun a in iz iat i va sp ecifica p er co invo l g ere i giovan i n el GAL.
decisionale non superavano il 50 % dei membri, come disposto
dal regolamento. Solo i GAL della Francia avevano delle norme
i nter ne r ichiedent i u n «do p p io quor um», per c ui i membr i del
s e t to re « p r i vato » d ove va n o ra p p re s e nt a re a l m e n o i l 5 0 % d e i
v o t i i n o g n i r i u n i o n e d e l i b e r a n t e ( b e n c h é q u e s t a re g o l a n o n
s i a st at a semp re seg u it a).
Riquadro 4
Cor te ha riscontrato una serie di altri casi in cui i princip i Le a d e r n o n s o n o s t a t i r i g o ro s a m e n t e r i s p e t t a t i . I n Fr a n c i a
(Languedoc -R oussillon) il presidente del comitato decisionale
Leader+ deteneva il voto decisivo, assegnando di fatto la maggi o ra n z a a l s e t to re p u b b l i co. I m e m b r i « p r i vat i » d e l co m i t ato
del GAL dei Paesi della Loira, sempre in Francia, erano in larga
p a r t e a s s o c i a z i o n i c re a t e d a l l e a u t o r i t à p u b b l i c h e l o c a l i ( c f r.
r i q u a d r o 4 ) . D e t t o c o m i t a t o p r o p o n e v a p r o g e t t i a l S y n d i ca t
for m ato dal l e auto r it à l o cal i, ch e pren deva la dec ision e fin ale
s u l l e sov venzio ni ai p ro g et t i.
Co m p o s i z i o n e d e l G AL i n F r a n c i a ( Pa e s i d e l l a Lo i r a )
Il GAL ha condotto una valutazione interna, dalla quale è emerso che la composizione del comitato decisionale poneva tuttavia il problema della rappresentanza di tutti gli attori locali. I partner privati scelti provenivano quasi tutti dalle associazioni dei « Pays » (un raggruppamento di communes locali). Ognuna di queste
associazioni era presieduta da un rappresentante politico (delle communes). Anche se queste associazioni
avevano una conoscenza approfondita delle problematiche del territorio, sarebbe stato interessante che
avessero integrato responsabili di imprese locali o associazioni che non erano legate ai Pa y s. Inoltre, né la
Chambre de Commerce et de l'Industrie né la Chambre des Métiers erano rappresentate, solo la Chambre
d 'Ag r i c u l t ure aveva un proprio rappresentante in seno al comitato decisionale.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
21
23. I n Po r to g al l o, in al cu ne o ccasion i il GAL h a adottato decision i
s o l o c o n i v o t i d e l l e a u t o r i t à l o c a l i ( c f r. r i q ua d r o 5 ) . I n t a l i
c a s i, no n si è real izzato il p o ten z iale valore aggiunto del parte n ar iato nel p ro cesso decision ale.
15
Strategie
24. S e c o n d o
25. I
15
Anche il GAL in Baviera ha
approvato proposte di progetti
con pochi membri presenti
(cfr. riquadro 14).
di sviluppo locale basate sul territorio
l ’a p p r o c c i o b a s a t o s u l t e r r i t o r i o, i G A L d o v r e b b e r o
definire e attuare una strategia di sviluppo sulla base della
par ticolare situazione, dei punti di forza e di debolezza del
p ro p r io ter r ito r io. Per real izza re appien o il poten z iale di que s t o a p p r o c c i o, i G A L d o v r e b b e r o t r a d u r r e l e l o r o s p e c i f i c h e
e s i g e n ze e o p p o r t u n i t à i n o b i e t t i v i l o c a l i e at t u a re l e p ro p r i e
s t rategie fo cal izzando si su l l a realiz z az ion e di tali obiettivi.
Riquadro 5
GAL, nei loro obiettivi, dovrebbero definire con precisione
i r i s u l t a t i c h e i n t e n d o n o o t t e n e re s u l p i a n o l o c a l e t r a m i t e l e
proprie strategie, fornendo così un quadro di riferimento chiaro e o r i e n t a m e n t i p e r l a g e s t i o n e q u o t i d i a n a d e i p ro g r a m m i ,
nonché una base per la gestione della per formance e per la
re ndico nt azio ne.
G AL i n P o r to g a l lo : pa r t e c i pa z i o n e a l v oto
Il comitato decisionale del GAL comprendeva rappresentanti dei tre comuni (che assumevano a rotazione
le funzioni di presidente, vicepresidente e tesoriere), un’associazione culturale, un’associazione di piccole
imprese, un’associazione di industrie locali e un’associazione di agricoltori.
Gli auditor della Corte hanno esaminato i verbali di otto riunioni nelle quali sono stati approvati i progetti
selezionati. In tre casi, il numero di rappresentanti dei comuni e di quelli provenienti da altri settori si equivaleva. Nelle altre cinque riunioni, i tre comuni erano in maggioranza. In due occasioni, il GAL ha selezionato
dei progetti con i soli voti dei tre comuni.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
22
I GAL non si sono focalizzati sufficientemente sulla realizzazio n e deg l i o b iet t ivi del l a st rate gia loc ale ( basati sul ter r itor io) .
26. Gli obiettivi della strategia locale dei GAL Leader+ non erano spe -
27. Il raggiungimento degli obiettivi non sembrava essere una prio-
c i f i c i , m i s u ra b i l i e re a l i z z a b i l i e nt ro u n d e te r m i n ato p e r i o d o d i
tempo. Per la maggior par te erano talmente generici da potersi
a p p l i c a re a q u a l s i a s i zo n a r u ra l e ( c f r. e s e m p i o n e l riquadro 6 ) .
Obiettivi quali «combattere l’esodo dalle compagne e l’abbandono
dell’agricoltura tradizionale» (GAL in Portogallo) potrebbero esse re stati misurabili, ma in pratica non lo erano poiché non venivano
forniti indicatori relativi alla situazione iniziale, né valori-obiettivo
che mostravano la situazione da raggiungere. Gli obiettivi erano
espressi in modo indeterminato. Per esempio, l’obiettivo «promuovere l’identità del territorio migliorando e promuovendo ser vizi
e prodotti locali» (GAL in Grecia) descrive ciò che il GAL intende
fare, ma non la situazione che mira a realizzare.
Riquadro 6
r i t à p e r i G A L . I n Fra n c i a ( L a n g u e d o c - R o u s s i l l o n ) , a d e s e m p i o,
l’obiettivo centrale della strategia Leader+ era l’utilizzo di nuove
tecnologie al fine di migliorare la competitività dell’area rurale.
Quando è sor ta la possibilità di ottenere un cofinanziamento da
un programma nazionale per progetti nel settore del turismo, il
GAL ha aggiunto una nuova voce di spesa per finanziare strutture, come un centro per la pratica della mountain-bike.
G AL i n M e c l e m b u r g o - P o m e r a n i a A n t e r i o r e : e s e m p i o
d i o b i e t t i v i d e l l a s t r at e g i a lo c a l e
Erano stati definiti quattro obiettivi:
1) miglioramento dell’attrattiva della regione;
2) creazione di reti tra le regioni turistiche;
3) nuovi servizi e attività occupazionali;
4) m
iglioramento della struttura economica regionale grazie ad un atteggiamento aperto e alla promozione
di nuove opportunità per la creazione di posti di lavoro.
Ciascun obiettivo era seguito da una sezione denominata «obiettivo/strategia» dove si descriveva la situazione e ciò che il GAL intendesse fare, in termini generali, tipo: «sostenere iniziative per qualificare e formare donne e giovani». Non vi erano dichiarazioni specifiche in merito a ciò che ci si aspettava di ottenere
tramite l’attuazione della strategia, né erano fissati indicatori di base o valori-obiettivo per gli obiettivi
della strategia.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
23
28. Gli obiettivi della strategia locale non si sono rivelati un fattore
Riquadro 7
deter minante nella selezione dei progetti (cfr. riquadro 7). Ad
e s e m p i o, i l G A L i n Po r t o g a l l o h a p re v i s t o d i f i n a n z i a re s t r u t t u re t u r i s t i c h e co l l e g a te a l l e fo r t i te m a t i c h e te r r i to r i a l i d e l l a
strategia: la confluenza tra cultura locale e fiumi. Il GAL ha
concesso una sov venzione a un centro di go -k ar t per l’acquisto
di altri k ar t e di attrezzature per il cronometraggio, senza alcun
e vi d ente co l l eg amento co n l a tematica ter r itor iale.
G AL i n P o r to g a l lo : p r o g e t to p e r l’acq u i s to d i s e g n a l e t i c a
stradale
Uno degli obiettivi del GAL era lo studio, lo sviluppo e la promozione di itinerari turistici a tema. Il GAL ha
utilizzato la dotazione di bilancio della misura corrispondente per concedere al comune una sovvenzione per
l’acquisto di segnaletica stradale, incluse indicazioni stradali quali i segnali di «Stop», nonché di segnaletica
orizzontale in strade locali e parcheggi. Alcuni dei cartelli stradali indicavano la direzione per un’attrazione
turistica, ma il progetto non ha creato veri e propri itinerari turistici a tema.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
24
29. I GAL in Grecia, Toscana e Spagna
hanno attuato le r ispettive
s t r a t e g i e i n t e r m i n i d i « m i s u re » d e f i n i t e d a l l o S t a t o m e m b ro
p e r c l a s s i f i c a re p ro g e t t i s i m i l i a f i n i d i g e s t i o n e d i b i l a n c i o e
re n d i co nt a z i o n e. Ad e s e m p i o, i l G A L i n G re c i a ave va p re v i s to
misure quali il « sostegno agli investimenti per gli imprendito r i » , suddiviso in « p ro g et t i p er il tur ismo r urale » , « progetti per
nuove tecnologie», ecc. Ciascuna di queste voci è ulteriormente
c la ssificat a in azio ni qual i « fo r n itura di str utture r icettive » . I n
q u esto mo do si ag evo l a il mo n itoraggio e controllo delle attività dei GAL, ma si rischia anche che i GAL attuino le misure di
spesa (valutando e selezionando progetti in base all'ammissibil i t à ) senza tenere co nto deg l i obiettivi della strategia locale.
16
16
Questo vale, in misura minore,
anche per l’Irlanda.
17
Ad esempio, a seguito di un
invito a presentare proposte di
progetti relativi a strutture ricettive
per turisti, il GAL in Grecia ha
approvato sovvenzioni per progetti
che superavano del 20% il numero
previsto di nuove camere per turisti.
In considerazione dell’elevata
domanda, il GAL ha lanciato
un ulteriore invito a presentare
proposte di progetti relativi a
30. I G AL hanno so l l ecit ato p ro p oste di progetti c h e soddisfaces-
s e ro l e co n d i z i o n i d i a m m i s s i b i l i t à p e r u n a d at a m i s u ra , p i u t t o s t o c h e s o l l e c i t a re p ro g e t t i c h e a v re b b e ro c o n s e g u i t o u n o
s p e c i f i co o b i e t t i vo d e l l a s t rate gi a l o c a l e. I G A L va l u t ava n o l a
«confor mità» o «coerenza» del progetto proposto r ispetto alla
strategia, ma, poiché gli obiettivi erano talmente vasti, era
p rat i c a m e nte i m p o s s i b i l e e l i m i n a re u n p ro g e t to a m m i s s i b i l e,
a m eno che l e r ichieste p er q uella misura n on fossero già sup e r io r i al l e disp o nib il it à. I GAL h an n o contin uato a con cedere
s ov ve n z i o n i a n c h e q u a n d o g l i o b i e t t i v i i n te r m i n i d i re a l i z z a z i oni erano st at i rag giu nt i 1 7 .
31. L’a t t i v i t à
32. Il GAL in Irlanda, ad esempio, ha pubblicato un’analisi di quanto
d i m o n i t o r a g g i o e re n d i c o n t a z i o n e h a u l t e r i o r m e n te inco rag giato qu esto at teg giamento or ientato alle misure: i
GAL effettuavano monitoraggi, analisi e rendiconti dei progetti
at t uat i in rel azio ne a ciascu na misura di spesa, sen z a tuttavia
v a l u t a re s e g l i o b i e t t i v i d e l l a s t rate gi a l o c a l e fo s s e ro s t at i r i s p et t at i, né racco g l iere dat i in mer ito.
realizzato alla fine del programma Leader+. L’analisi conteneva
una sezione intitolata « Cosa abbiamo promesso» che elencava
gli obiettivi della strategia, seguita dalla sezione «Cosa abbiam o real izzato » che descr iveva i progetti attuati. Q uesti ultimi
e r a n o r a g g r u p p a t i p e r m i s u r a , c o m e a d e s e m p i o « Pro g e t t i d i
f o r m a z i o n e » , s e n z a i l l u s t r a r e c h e c o s a e r a s t a t o f a t t o, o c h e
cosa si era o t tenu to, in rel azion e agli obiettivi della strategia.
A n c h e i G A L i n Fr a n c i a e G e r m a n i a , c h e n o n e r a n o t e n u t i a
f a re r ifer imento a misu re nazion ali o region ali, h an n o redatto
l e r isp et t ive rel azio ni in ter min i di progetti attuati, ma n on di
ob iet t ivi rag giu nt i 1 8 .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
strutture ricettive per turisti.
18
Una parziale eccezione è il GAL
in Baviera, che ha organizzato
un seminario per valutare se gli
obiettivi strategici Leader+ venissero
rispettati.
25
33. A l
momento dell’audit, la maggior par te dei GAL non aveva
a n c o r a s t a b i l i t o i p ro p r i c r i t e r i d i s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i , n é i
dispositivi di monitoraggio e valutazione per il periodo di pro grammazione 2007-2013; dalle infor mazioni disponibili r isulta
però che hanno previsto di introdurre cambiamenti significativi.
Le strategie dei GAL per l’Asse 4 non presentano neanche obiettivi specifici a livello locale e tutti gli Stati membri, tranne uno,
impongono l ’utilizzo di misure comuni (c fr. paragrafo 84).
Approcci
innovativi e multisettoriali
34. Leader vuole essere un approccio innovativo. I GAL dovrebbero
35. Un’altra caratteristica distintiva è il fatto che l’approccio Leader
con cep ire e at t u are l e r isp et t ive strategie in modo da mobilit a re e re a l i z z a re l o s v i l u p p o r u r a l e l o c a l e a t t r ave r s o r i s p o s t e
innovative a problemi vecchi e nuovi delle aree rurali. I GAL
possono fornire valore aggiunto con iniziative che si diffe re n z i a n o d a g l i a l t r i p ro g r a m m i o d a l l e a t t i v i t à d e l l e a u t o r i t à
l o c a l i . Pe r t a n t o, p ro g e t t i c h e r i e n t r a n o n e l l e n o r m a l i a t t i v i t à
d e l l e auto r it à l o cal i, o che so n o ammissibili n ell ’ambito di alt r i p ro grammi, dovreb b ero essere fin an z iati da Leader solo in
circostanze eccezionali, debitamente giustificate in ter mini di
u n a sp ecifica esig enza st rategica.
dovrebbe prevedere un’impostazione multisettoriale per la conce z i o n e e l ’a t t u a z i o n e d e l l a s t ra te gi a , b a s a t a s u l l ’i n te ra z i o n e
t ra at to r i e p ro g et t i di diversi settor i dell ’econ omia locale.
I GAL sono stati in grado di fornire pochi elementi a dimo s t r a z i o n e d e l l ' i n n ov a t i v i t à o d e l l ' i n te r a z i o n e t r a s e t to r i n e l l e
strategie e nei progetti. I GAL hanno finanziato progetti che si
differenziavano poco da quelli di altri programmi dell’UE o che
cor r isp o ndevano al l e no r mal i attività delle autor ità locali
36. L’i n te r a z i o n e t r a a t to r i d i d i ve r s i s e t to r i h a av u to l u o g o a l l ’i n-
ter no del par tenar iato GAL, come descr itto ai paragrafi 18 - 23,
ma non in misura significativa nelle strategie o nei progetti dei
GAL. Alcuni GAL sono stati in grado di for nire esempi di interaz i o n e, c o m e n e l c a s o d e l l ’ I r l a n d a , d o ve l a s t r a t e g i a h a r i u n i t o
p ro d u t t o r i , d e t t a g l i a n t i e o p e r a t o r i d e l s e t t o re t u r i s t i c o n e l l a
commercializzazione di prodotti locali. La maggior par te dei
GAL ha però concesso sov venzioni a progetti indipendenti, so stenendo i promotor i nelle loro nor mali attività (c fr. allega to).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
26
37. In Leader+, la maggior par te dei GAL disponeva di criteri espliciti
per valutare l ’innovatività o il carattere sperimentale delle pro poste di progetti (c fr. tab ella 3) 19 . Nonostante tali cr iter i, i GAL
hanno approvato progetti che non presentavano caratteristiche
fo r t e m e n t e i n n o v a t i v e. I n G r e c i a , a d e s e m p i o, i m o d u l i p e r l a
domanda di sov venzione contenevano descr izioni di caratter is t i c h e i n n ov a t i ve o s p e r i m e n t a l i d e g l i i nve s t i m e n t i p re v i s t i i n
ristoranti, pensioni, lavorazioni di metalli, aziende vinicole, ecc.
che però in realtà non esistevano (c fr. riquadro 8).
19
La valutazione delle proposte di
progetti da parte dei GAL è trattata
al paragrafo 58.
38. I n Toscana, il GAL ha invitato a presentare proposte di proget-
Ta b e l l a 3
t i p e r l a m i s u r a « S o s t e g n o a l l e i m p r e s e p e r l ’i n n o v a z i o n e d i
p ro ce s s i e p ro d o t t i » . U n p ro d u t to re d i m e l e h a i nv i ato a l G A L
u n a p ro p o st a p er un p ro g et to ch e con sisteva prevalentemen t e n e l l ’a c q u i s t o d i n o r m a l i c a s s e t t e d a f r u t t a , c h e t u t t a v i a i l
GAL ha classificato come «investimento innovativo per r idur re
i costi di produzione e agevolare le operazioni di raccolta e
imballaggio», in base al fatto che era «innovativo per l’azienda
stessa». Questa classificazione ha assegnato al progetto 7 punti
s u u n m a s s i m o d i 1 0 p e r l ’i n n ova z i o n e. I l G A L i n U n g h e r i a h a
v a l u t a t o l e p ro p o s t e d i p ro g e t t i i n t e r m i n i d i « i n n o v a z i o n e e
novità» assegnando il punteggio massimo a tutti i sei i progetti
e s a m i n a t i . U n p r o g e t t o r i g u a r d a v a l ’a m m o d e r n a m e n t o d e l l e
strutture di una pensione, ivi compreso l ’acquisto di biciclette
p e r g l i o s p i t i , i l c h e ra p p re s e n t av a u n a n u ov a o p p o r t u n i t à i n
q u el l 'area. No n si p u ò dire l o stesso del progetto r iguardante
l a p re p a r a z i o n e d i p i a n i p e r l a p av i m e n t a z i o n e d i u n a s t r a d a
s t e r r a t a c h e c o n d u c e v a a i v i gn e t i d e l p ro m o to re, n é d e l p ro getto per raffor zare i mur i di una canonica affetti da problemi
d i su b sidenza.
S e l e z i o n e d i p r o g e t t i i n n o vat i v i
DE-BY
DE-MV
IE
EL
ES-A
ES-CM
FR (PL)
FR (LR)
IT-TOS
HU
PT
I GAL disponevano di criteri espliciti per valutare il carattere innovativo o sperimentale dei progetti
No
No
Sì
Sì
Sì
Sì
No
Sì
Sì
Sì
10-19
8
10
No
Peso del criterio «innovatività» nella valutazione generale (%)
n.d1
n.d1
n.d1
13
1
7
4
n.d1
n.d1
GAL in Francia e Germania non hanno documentato la valutazione di progetti a fronte di criteri di selezione, a differenza del GAL in Irlanda,
che non ha però assegnato punteggi.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
27
39. N e l l a
40. L a
re l a z i o n e a n n u a l e d e l 2 0 0 0 , l a Co r te h a o s s e r v a to c h e i
G A L ave v a n o c o n c e s s o s o v ve n z i o n i a p ro g e t t i c h e av re b b e ro
potuto essere finanziati nell’ambito di altri programmi. La Commissione ha replicato che «può essere [...] oppor tuno finanziare
n e l q u a d r o d i Le a d e r a l c u n i p r o g e t t i s i n g o l i c h e c o n s i d e r a t i
singolar mente dovrebbero beneficiare di un aiuto nell ’ambito
dei programmi generali, quando questi progetti sono essenziali
per la realizzazione di un programma di sviluppo innovativo di
u n p ar t ico l are gru p p o d ’azio ne locale».
Riquadro 8
m a g g i o r p a r t e d e l l e s ov ve n z i o n i e r a n o d e s t i n a te a p i cco l i
progetti, un carattere distintivo di Leader rispetto ad altri pro grammi di finanziamento dell’UE. Il GAL in Irlanda, ad esempio,
h a c o n c e s s o s o v ve n z i o n i p e r i m p o r t i c h e a n d a v a n o d a m e n o
di 1 000 euro a un massimo di 65 000 euro. Tuttavia, otto degli
1 1 G A L Le a d e r + h a n n o f i n a n z i ato p ro g e t t i i l c u i co s to to t a l e
e ra p a r i o s u p e r i o re a 2 0 0 0 0 0 e u ro ( c f r. e l e n co d i p ro g e t t i i n
allegato). Gli investimenti in aziende vinicole, oleifici, progetti
d i r ist rut t u razio ne di vil l ag gi, ecc. sarebbero stati ammissibili
nell’ambito di altri programmi di finanziamento dell’ UE. In que s t i casi, i GA L so no st at i in gra do di dimostrare ch e i progetti
e ra n o co e re n t i co n l a p ro p r i a s t rate gi a , m a , d at a l a m a n c a n z a
di specifici obiettivi locali (cfr. paragrafo 26), i GAL non hanno
p ot u to dimo st rare che i p ro g e tti eran o essen ziali.
C a r at t e r e s p e r i m e n ta l e d e i p r o g e t t i a pp r o vat i d a l G AL
in Grecia
In tutti i sei progetti del settore privato oggetto dell’audit, i moduli di domanda giustificavano la natura
sperimentale della proposta sulla base della messa in rete delle imprese. I moduli erano stati tutti compilati
da consulenti. Tuttavia, i promotori dei progetti intervistati non avevano partecipato a nessuna delle attività indicate. Ad esempio, il promotore del progetto del laboratorio per la lavorazione dei metalli non era a
conoscenza della rete di piccole imprese locali e non sapeva che la sua proposta di progetto comportasse
il fatto di parteciparvi.
Inoltre, nella domanda di sovvenzione il progetto era descritto come conforme alla strategia locale del
GAL, poiché riguardava prodotti tradizionali in ferro battuto che contribuivano a preservare le tradizioni e
il carattere degli edifici locali. Nella pratica, l’attività del candidato consisteva quasi completamente nella
realizzazione di progetti moderni in alluminio.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
28
41. I n o l t re, i l p o te n z i a l e va l o re a g gi u nto d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r s i
Riquadro 9
riduce se il programma costituisce semplicemente una fonte di
finanziamento aggiuntiva per le nor mali attività delle autor ità
l o c a l i . Pu r e s c l u d e n d o, i n l i n e a d i p r i n c i p i o, f u n z i o n i o b b l i g a tor ie come l ’istruzione, tutti i GAL hanno concesso sov venzio n i p e r p ro g e t t i p ro m o s s i d a l l e a u to r i t à l o c a l i , f a t t a e cce z i o n e
p e r i l G A L i n I r l a n d a ( c f r. r i q ua d r o 9 e d e l e n c o d i p r o g e t t i i n
­a l l e ga to ) . Al c u n i d i q u e s t i p ro g e t t i e ra n o gi à s t at i co m p l e t at i
prima della presentazione della domanda di sovvenzione Leader
( c f r. a d e s e m p i o r i q ua d r o 1 0 ) , e i n q u e s t i c a s i l e s o v ve n z i o n i
sono ser vite esclusivamente ad integrare i bilanci delle autorità
locali.
E s e m p i d i s o v v e n z i o n i L e a d e r + a l l e au to r i tà lo c a l i
GAL in Castilla-La Mancha: uno dei comuni che componeva il GAL ha promosso un progetto per recintare un
terreno di gioco per bambini. Il progetto consisteva nella costruzione di un muro di mattoni in stile rustico
con sopra una ringhiera di metallo, per un costo di 36 000 euro (di cui 26 500 finanziati dalla sovvenzione
Leader dell'UE, e 500 euro dalle autorità nazionali e regionali).
GAL in Grecia: uno dei comuni partecipanti al GAL ha promosso un progetto per il rinnovo della rete fognaria
e la ripavimentazione delle strade e dei marciapiedi del centro cittadino. Il finanziamento Leader+ (211 000
euro) ha coperto i costi relativi ad una piccola area. Il comune ha ottenuto un altro finanziamento nazionale
per un importo totale di 1,4 milioni di euro per completare il progetto nelle restanti strade.
Riquadro 10
E s e m p i d i s o v v e n z i o n i a fav o r e d i p r o g e t t i g i à co m p l e tat i
GAL in Toscana: progetto «Servizi al cittadino e al territorio locale». Dopo aver pubblicato un invito a presentare proposte di progetti nel maggio 2004, nella riunione del 12 luglio 2004 il GAL ha deciso di concedere
una sovvenzione di 121 470 euro a un consorzio di comuni (membro del comitato decisionale del GAL). La
convenzione di sovvenzione era datata 20 settembre 2004. Il progetto, riguardante un servizio veterinario
pubblico aperto 24 ore su 24 e un servizio di informazioni e concessione di licenze di caccia, pesca e per la
raccolta di funghi, era cominciato nel febbraio 2001, con la fattura finale datata 5 luglio 2004.
GAL in Francia (Paesi della Loira): un gruppo di c o m m u n e s (il cui presidente era membro del GAL) ha
intrapreso un progetto di informatizzazione e messa in rete di archivi di biblioteche. Nella relazione di
verifica dell’ente pagatore si afferma che «alla data della presentazione della domanda […] le attrezzature
informatiche erano quasi complete, la catalogazione era stata effettuata e il personale veniva formato ad
utilizzare il software. […] Alla data della selezione del progetto da parte del GAL, restava da pagare una
fattura di 91,20 euro».
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
29
42. Al momento dell ’audit, l ’attuazione dell ’Asse 4 non era ancora
cominciat a nel l a mag gio r p ar te dei GAL controllati. Le strate gie contengono però pochi impegni specifici ad innovare o ad
ot tenere u n'interazio ne t ra settor i.
Networking
e progetti di cooperazione
43. Il network ing consiste nello scambio di esperienze e mira a tra-
s fe r ire b u o ne p rat iche, a diffon dere l ’in n ovaz ion e e a mettere
a f ru t to l e co no scenze acquisite. I progetti di cooperaz ion e, a
cui par tecipano due o più GAL, possono fornire ulteriore valore
aggiunto grazie alla massa critica e alla complementarità, cons e nte n d o d i o t te n e re e f fe t t i c h e u n s i n g o l o G A L n o n s a re b b e
i n grado di o t tenere.
I GAL non hanno par tecipato attivamente ad attività di network i n g e a p ro g et t i di co o p erazion e
44. Tu t t i i GA L hanno al meno p ar tecipato a r iun ion i con altr i GAL
45. Tu t t i i GA L hanno p ar tecip ato a progetti di cooperaz ion e, con
a l l ’i n t e r n o d i r e t i r e g i o n a l i o n a z i o n a l i , b e n c h é t a l i r i u n i o n i
riguardassero in larga misura questioni organizzative. I l GAL in
I r l anda è st ato p ar t ico l ar mente attivo n el par tec ipare a semin a r i, visit ando e r icevendo GAL di altr i Stati membr i. I GAL di
Meclenburgo -Pomerania Anteriore, I rlanda e Por togallo hanno
cont r ib u ito, co n esemp i di b u on e pratich e relative a progetti,
a p ub b l icazio ni e b anche dat i dell ’UE.
l ’e c c e z i o n e d e l G A L i n U n g h e r i a . I G A L i n Fr a n c i a , To s c a n a e
Grecia hanno incontrato difficoltà organizzative, in par ticolare
per quanto concerne le diverse procedure applicate nell’ambito
d e i var i p ro grammi Leader region ali o n az ion ali. Alcun e delle
a t t i v i t à f i n a n z i a t e s i r i fe r i v a n o a v i s i t e , s c a m b i e c o n fe r e n z e
piuttosto che all’attuazione congiunta di un progetto. Il GAL in
Castilla-La Mancha ha utilizzato i fondi per i progetti di coope ra z io ne p er p ag are l ’ab b o namento alla rete region ale dei GAL
e per mettere a punto un sistema di gestione dei documenti in
v i s t a d e l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 . Q u e s te s p e s e av re b b e ro d ov u to
e s sere finanziate dai b il anci per le spese di eserc iz io dei GAL.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
30
46. Tranne che in Castilla-La M ancha, Ungher ia e Por togallo, nelle
s t rate gi e d e l l ’As s e 4 i G A L h a n n o fo r n i to d e t t a g l i d e i p re v i s t i
p ro g et t i di co o p erazio ne. Vi e ran o poc h i dettagli specific i re l at ivi al l e p reviste at t ivit à di net wor k in g.
20
Il regolamento finanziario
stabilisce che il bilancio UE venga
utilizzato conformemente al
principio di efficienza, definito
come il miglior rapporto tra risorse
impiegate e risultati ottenuti.
Sana gestione finanziaria
d a pa r t e d e i G AL
I G AL n o n h a n n o t e n u to i n d e b i to co n to
l’ e s i g e n z a d i e f f i c i e n z a e d i p r o c e d u r e e q u e
e t r a s pa r e n t i
Efficienza
della spesa per le sov venzioni
47. I G AL sp endo no i fo ndi UE l o ro assegn ati con ceden do sov ven -
zioni a progetti. Di conseguenza, dovrebbero assicurarsi che le
s ov venzio ni rap p resent ino il modo più effic iente di utiliz z are
i fo ndi p ub b l ici 2 0 .
I GAL non hanno cercato di massimizzare l’efficienza della spe s a per l e sov venzio ni
48. 49. U n chiaro indicato re del l 'effetto in er z iale è il fatto ch e il pro -
U n o d e i r i s c h i p e r l ’e f f i c i e n z a d i u n q u a l u n q u e p r o g r a m m a d i
s ov ve n z i o n i è l ’e f fe t to i n e r z i a l e, o s s i a i l f at to c h e i l p ro m o to re
avrebbe potuto intraprendere il progetto comunque, anche senza
la sov venzione, la quale per tanto non for nisce alcun vantaggio
aggiuntivo. I GAL dovrebbero essere in una posizione migliore,
rispetto ai gestori di programmi impostati dall’alto verso il basso,
per valutare il r ischio di un effetto iner ziale, in vir tù delle loro
conoscenza della realtà locale e dei contatti con il promotore al
momento della preparazione della domanda di sov venzione.
motore abbia già av viato il progetto pr ima della decisione del
G A L in mer ito al l a co ncessio n e della sov ven z ion e. Con l ’ecce z i on e del l a G er mania, t ut t i i GAL h an n o con cesso sov ven z ion i
a progetti di tale tipo. A seconda dei casi, i promotori del
p ro g e t to i n q u e s t i o n e e ra n o d i s p o s t i a i nt ra p re n d e r l o a n c h e
senza la sovvenzione (il che indica l’effetto inerziale), oppure la
sov venzione era stata loro promessa prima del completamento
delle procedure di valutazione del progetto e della relativa
d e cisio ne.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
31
50. S olo il GAL in I r landa ha stabilito delle procedure per valutare
l e pro p o ste di p ro g et t i in mer ito al r isc h io di effetto in er z iale
(benché, anche in questo caso, la documentazione delle verific h e effet t u ate fo sse inadeg uata) . Gli altr i GAL h an n o con side rato la data di avvio del progetto come una semplice questione
d i ammissibilità.
51. O gn i
52. I noltre, i GAL in Francia e Toscana hanno aper tamente favorito
21
Tranne che per le sovvenzioni alle
imprese, disciplinate dalle norme UE
in materia di aiuti di Stato.
S t ato m e m b ro h a a p p l i c ato n o r m e d i ve r s e i n m ate r i a d i
a m m i s s i b i l i t à . I n G re c i a , I r l a n d a , S p a gn a e U n g h e r i a i p ro g e tti erano ammissibili se iniziavano a par tire dalla data della
d o m a n d a d i s o v v e n z i o n e . I n Po r t o g a l l o, i p r o g e t t i p o t e v a n o
com inciare 90 gio r ni p r ima della doman da. I n Fran cia e in To scana si richiedeva solo che il progetto non fosse concluso
a ll a dat a del l a do manda di sov ven z ion e 2 1 . S econ do i GAL que s t a co ndizio ne s’intendeva r ispettata purch é il promotore del
p ro g e t to n o n ave s s e p a g ato l a f at t u ra f i n a l e re l at i va a i co s t i ,
anche se il progetto era già mater ialmente completato (c fr. riq uad r o 10).
Riquadro 11
progetti già completati, in quanto le sovvenzioni potevano
essere approvate ed erogate in tempi rapidi, senza il rischio di
r i t ardi (c fr. r iq uad r o 11). I n questo modo, i GAL h an n o potuto
evitare «disimpegni», ossia la procedura con cui alcuni Stati
m e mb r i annu l l ano il sal do no n speso del bilan c io dei GAL alla
con cl usio ne del l ’esercizio.
E s e m p i d i G AL c h e h a n n o fav o r i to p r o g e t t i co m p l e tat i
GAL in Toscana: l’invito a presentare proposte per «interventi di ristrutturazione e miglioramento di borghi»
stabiliva i criteri di selezione dei progetti, con un massimo di 30 punti disponibili. Un criterio era il grado di
«disponibilità» del progetto, con un massimo di 12 punti assegnati se il promotore era in grado di completare
i pagamenti finali del progetto entro 30 giorni dalla presentazione della proposta.
GAL in Francia (Languedoc-Roussillon): un’associazione universitaria (membro del GAL) aveva intrapreso un
progetto per il restauro e l’apertura al pubblico di un vecchio arboreto, sostenendo le spese finali nell’agosto 2008. Il GAL ha selezionato il progetto il 16 settembre 2008 e firmato la convenzione di sovvenzione il
1° ottobre. Il verbale della riunione del GAL spiega che, al fine di esaurire il residuo del bilancio Leader+,
occorreva selezionare progetti già completati, in modo che le sovvenzioni potessero essere erogate prima
della fine di ottobre.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
32
53. U n
u l t e r i o re r i s c h i o p e r l ’e f f i c i e n z a è i l f a t t o c h e i p ro m o t o r i
possano non sfor zarsi di attuare i progetti al minor costo possibile a fronte della necessaria qualità. Questo rischio aumenta
q u ando l a sov venzio ne rap p re senta un a quota elevata dei co s t i d e l p ro g e t to ( a l c u n i G A L h a n n o co n ce s s o s ov ve n z i o n i p e r
l’80 % o addirittura il 100 % dei costi 22 ). I noltre, esiste il rischio
c h e l e f at t u re ve n g a n o g o n f i ate a r t i f i c i a l m e nte. S o l o i G A L i n
I r landa, Grecia e To scana dispon evan o di procedure soddisface nt i p er val u t are l a ragio nevolez z a dei costi dei progetti del
s e t to re p ub b l ico e p r ivato.
54. A i
55. I l
f i n i d e l l a m a s s i m a e f f i c i e n z a , l ’i m p o r t o d e l l a s o v v e n z i o n e
d ovreb b e essere il minimo ne cessar io per ren dere fattibile un
p r o g e t t o e f a r s ì c h e o t t e n g a g l i e f f e t t i a u s p i c a t i . Tu t t a v i a ,
m o l t i G A L h a n n o co n ce s s o a t u t t i i p ro g e t t i l a s te s s a p e rce n t u a l e d i s o v ve n z i o n e ( f i n o a l m a s s i m o i m p o r t o a m m i s s i b i l e ) ,
a p re s c i n d e re d a l l a p ro b a b i l e re d d i t i v i t à d e l p ro g e t to o d a l l a
d i s p o nib il it à di al t r i finanziamenti 2 3 .
G A L i n Fr a n c i a ( P a e s i d e l l a L o i r a ) h a a u m e n t a t o i t a s s i d i
sovvenzione alla fine del periodo di Leader+ per esser cert o d i u t i l i z z a re t u t t a l a d o t a z i o n e d i b i l a n c i o. Co s ì , a d e s e m p i o, u n’a u t o r i t à l o c a l e c h e ave v a c h i e s t o u n a s o v ve n z i o n e d i
12 000 euro per l’informatizzazione e la messa in rete di archivi
di biblioteche si è vista concedere una sovvenzione di oltre
2 5 0 00 eu ro p er l o stesso p ro getto.
Procedure
eque e trasparenti
56. I GAL impegnano fondi pubblici quando selezionano i progetti,
m a n o n s o n o a u to r i t à p u b b l i c h e te n u te a r i s p o n d e re d i f ro n te alla collettività dell'utilizzo degli stessi. Di conseguenza,
o c c o r re u n g r a d o e l e v a t o d i t r a s p a re n z a e c h e i G A L s i a n o i n
grado di dimo st rare di aver costantemente seguito procedure
cor ret te.
Le pro cedu re no n hanno l imitato in misura sufficiente i r isch i
d e r ivanti dalla delega di potere decisionale ai GA L
57. Solo i GAL in Meclemburgo -Pomerania Anteriore e Francia (Pae ­
si della Loira) hanno pubblicato sui r ispettivi siti web i ver bali
d e l l e r i u n i o n i p e r l a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i . L a m a g gi o r p a r te
d e i G A L h a i nv e c e p u b b l i c a t o e l e n c h i o d e t t a g l i d i t u t t i o d i
p a r te dei p ro g et t i at t uat i ent ro la fin e del programma.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
22
Ivi compreso il cofinanziamento
nazionale.
23 Questo modo di procedere ha il
vantaggio della semplicità e della
trasparenza, ma non comporta
necessariamente l’utilizzo più
efficiente del bilancio dell’UE.
33
58. I GAL in Germania e Francia non disponevano di formali, docu-
m e nt ate p ro cedure di val u t azion e dei progetti. I n alcun i casi,
i ver b al i dei co mit at i decisio nali for n ivan o un breve r iassunto
d e l l a d i s c u s s i o n e, s e n z a t u t t av i a s e m p re e v i d e n z i a re i f a t to r i
c o n s i d e r a t i . I G A L i n G r e c i a , Po r t o g a l l o, S p a g n a , U n g h e r i a e
Toscana hanno val ut ato i p ro getti in modo comparativo, asse gnando un punteggio alle proposte a fronte di criteri standard
di selezione dei progetti; si tratta di una buona pratica, ma
nella maggior par te dei casi la base per l’assegnazione dei
p u nte g gi n o n e ra d o c u m e nt at a e s i s o n o r i s co nt rate e v i d e nt i
i n co ngruenze (c fr. r iq uad r o 12) . Nessun GAL h a documentato
il processo di valutazione e selezione dei progetti in misura
sufficiente da consentire una ver ifica della validità delle decis i on i.
24
Cfr. articolo 52 del regolamento
(CE, Euratom) n. 1605/2002 del
Consiglio, del 25 giugno 2002, che
stabilisce il regolamento finanziario
applicabile al bilancio generale delle
Comunità europee (GU L 248 del
16.9.2002, pag. 1):
1. È fatto divieto agli agenti
finanziari e ad ogni altra persona
partecipante all’esecuzione del
bilancio, alla gestione, alla revisione
contabile o al controllo, di adottare
un’azione da cui possa derivare un
conflitto tra i loro interessi e quelli
delle Comunità. In tal caso, l'agente
interessato è tenuto ad astenersi da
59. Data l a nat u ra l o cal e dei GA L, un o dei maggior i r isch i per l ’ef-
f i c i e n z a e i l v a l o r e a g g i u n t o d e i p r o g r a m m i L e a d e r, n o n c h é
per la reputazione dell ’UE, è quello di un conflitto di interessi,
q u a n d o i p ro m o to r i d e i p ro g e t t i p o s s o n o i n f l u e n z a re l e d e c i sioni di selezione a proprio favore. Il rischio è superiore nei
GAL che non dispongono di procedure trasparenti, obiettive e
b e n do cument ate, co me il l u strato in preceden z a.
tali azioni e ad informarne l'autorità
competente.
2. Vi è conflitto di interessi quando
l'esercizio imparziale e obiettivo
delle funzioni dell’agente finanziario
o di un’altra persona di cui al
paragrafo 1, è compromesso da
motivi familiari, affettivi, da affinità
politica o nazionale, da interesse
economico o da qualsiasi altra
comunanza di interessi con il
beneficiario».
Riquadro 12
Va lu ta z i o n e d e l l’ e f f e t to d e i p r o g e t t i s u l l’o cc u pa z i o n e
d a pa r t e d e l G AL i n P o r to g a l lo
Il GAL ha assegnato un punteggio a ciascuna proposta di progetto, ma non disponeva di documentazione
relativa alla valutazione di criteri di selezione quali «mantenimento e creazione di occupazione». Di conseguenza, non è stato in grado di spiegare le evidenti incongruenze. Ad esempio, in base al criterio dell’occupazione il GAL ha assegnato cinque punti alla proposta di progetto «Investimenti in uno stabilimento di
confezionamento di miele», che comportava la creazione di due nuovi posti di lavoro.
Sono stati assegnati cinque punti anche ad altre due proposte (entrambe promosse da organizzazioni
aderenti al GAL): «Acquisto di videocamera e proiettore per un’associazione culturale», che dichiarava di
contribuire al mantenimento di un posto di lavoro già esistente, e il progetto per la segnaletica stradale
municipale (cfr. riquadro 7) che non comportava né la creazione né il mantenimento di posti di lavoro.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
34
60. I l rischio si presenta in modo più evidente quando il promotore del progetto
61. Tutti i GAL oggetto dell’audit hanno concesso sov venzioni alle stesse orga-
è u n m e m b ro d e l l ’o rg a n i s m o d e c i s i o n a l e d e l G A L . An c h e n e i G A L d i p i cco l e
dimensioni, un membro ha l’oppor tunità di influenzare le decisioni anche senza par tecipare al voto. Le autorità greche hanno vietato ai GAL di concedere
sovvenzioni al proprio personale o ai propri membri, nonché a persone fisiche
o giuridiche che agiscono per conto di questi ultimi e a coniugi e parenti di
primo grado. Nessuno degli altri GAL ha previsto simili norme. La disposizione
greca non si applica ai membri del GAL nella loro funzione di rappresentanti di
organizzazioni pubbliche o senza fini di lucro, benché le sovvenzioni concesse
in questi casi siano limitate al 25 % del bilancio del GAL.
Riquadro 13
nizzazioni che li componevano (cfr. paragrafi 24 - 33), sov venzioni che non
sono state considerate eccezioni. I GAL presentano norme interne diverse in
mer ito ai r ispettivi comitati decisionali (c fr. riquadro 13) che tuttavia non
soddisfano i requisiti del regolamento finanziar io dell ’UE 24 . I n par ticolare,
in alcuni GAL tali nor me r iguardano solo i membr i che promuovono direttamente un progetto e r ichiedono esclusivamente l ’astensione dal voto.
Va lu ta z i o n e d e l l e p r o c e d u r e d e i G AL p e r e v i ta r e co n f l i t t i d i
interessi (Leader+)
Contesto:
Ai membri del comitato decisionale non dovrebbero essere concesse sovvenzioni nel caso in cui essi abbiano una «comunanza di interessi» con il promotore del progetto nei termini dell’articolo 52, paragrafo 2,
del regolamento finanziario.
Una comunanza di interessi può sussistere in particolare in caso di progetti promossi da membri della
struttura gestionale o del comitato decisionale del GAL, in quanto la valutazione della proposta può essere
influenzata (anche inconsapevolmente) dal rapporto con il promotore. Questo vale sia che il membro del
GAL promuova il progetto a titolo personale, sia che rappresenti un’organizzazione pubblica o privata.
Criteri:
1. Se un membro del comitato decisionale di valutazione o selezione del GAL ha un qualsivoglia rapporto
professionale o personale con il promotore del progetto, ovvero un interesse professionale o personale
nello stesso, deve presentare una dichiarazione scritta che spieghi la natura di tale rapporto/interesse,
dichiarazione che deve formare parte integrante del fascicolo del progetto. Ai sensi del regolamento
finanziario, ogni comunanza di interessi, ivi compresi interessi familiari, affettivi, politici ed economici,
deve essere dichiarata.
2. Il membro interessato non deve partecipare in alcun modo al processo di valutazione e selezione e non
deve essere presente durante la discussione della proposta di progetto. Tale comportamento deve essere
documentato nei verbali.
3.Laddove vi sia comunanza d’interessi, il GAL è tenuto a riferire la questione all’autorità di gestione, conformemente al regolamento finanziario.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
35
Riquadro 13
GAL
Dichiarazione di
interessi e nonpartecipazione al
voto
Segnalazione
all’autorità
di gestione
Commenti
DE-BY
Le norme operative prevedono che i membri del GAL con un interesse in un progetto non
debbano partecipare alla discussione né al voto, e che ciò venga documentato. Dai verbali
delle riunioni non sempre risulta chi era presente e chi ha votato. L’autorità di gestione ritiene
che tali norme non si applichino ai rappresentanti di organizzazioni del settore pubblico che
promuovono progetti.
DE-MV
Le regole del GAL prevedono che i membri del GAL con un interesse in un progetto
non debbano partecipare alla discussione né al voto. Non vi è alcun riscontro di tale
­non-parteci­pazione nei verbali delle riunioni.
IE
Le regole del GAL obbligano i membri a non prendere parte alla riunione durante la discussione di proposte di progetti nei quali hanno un interesse, o se hanno partecipato alla precedente
valutazione dei progetti. Inoltre il GAL tiene un registro degli interessi dei membri, che sono
soggetti a una politica di rotazione.
Le norme nazionali stabiliscono che le decisioni concernenti progetti nei quali un membro del
GAL o del suo personale detenga un interesse siano notificate all’autorità di gestione prima
dell’approvazione formale del progetto. Nota: il funzionamento di tale procedura non è stato
verificato nel corso del presente audit.
EL
I membri del comitato decisionale e della struttura gestionale del GAL, nonché i loro parenti
di primo grado, non possono promuovere progetti Leader a titolo personale o in qualità di
imprenditori. Tuttavia, questo non vale per i membri del GAL che rappresentano organizzazioni
senza fini di lucro, i quali hanno il permesso di partecipare al voto.
ES-A
Le regole del GAL prevedono che i membri con un interesse diretto o indiretto in un progetto
non debbano partecipare alla discussione né al voto. Nota: il funzionamento di questa procedura non è stato verificato nel corso del presente audit.
ES-CM
Le regole del GAL prevedono che i membri con un interesse in un progetto non debbano
partecipare alla discussione né al voto, ma solo se si tratta di interessi personali o economici.
Dai verbali delle riunioni non emerge che i rappresentanti di autorità locali si siano astenuti dal
voto in relazione ai propri progetti.
FR (PL)
Le regole del GAL prevedono che un membro che promuove direttamente un progetto si
astenga, senza tuttavia lasciare la stanza. Dai verbali delle riunioni del comitato decisionale
emerge che il promotore ha partecipato alle discussioni e a volte che la votazione è stata unanime, senza alcun riferimento all’astensione del promotore. Le disposizioni non si applicano ai
membri che detengono un interesse in un progetto che non promuovono personalmente.
FR (LR)
Il GAL non dispone di regole formali. Dai verbali risultano casi in cui il promotore di un progetto ha partecipato alla discussione e al voto.
IT-TOS
Il GAL non dispone di regole formali, nonostante un obbligo in tal senso imposto dall’autorità
di gestione.
HU
Le norme si applicano solo a membri del GAL con un interesse p ersonale in una proposta, i
quali sono tenuti a dichiarare tale interesse prima della riunione e ad astenersi dalla discussione e dal voto.
PT
I membri del GAL con un interesse in una proposta di progetto sono tenuti ad astenersi dal
voto ma non devono lasciare la stanza e possono partecipare alla discussione. I verbali delle
riunioni non sempre indicano che i rappresentanti delle autorità locali si siano astenuti dal
voto sui propri progetti.
Conclusioni:
Criterio rispettato Criterio non rispettato Criterio non controllato
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
36
62. L a d o c u m e nt a z i o n e d e l vo to è r i s u l t at a i n a d e g u at a i n c i n q u e
63. L a p re s e nte re l a z i o n e d e s c r i ve e s e m p i d i p ro g e t t i s o l o l o nt a -
d e g l i 1 1 G A L Le a d e r + , i n q u a n t o d a i ve r b a l i d e i c o m i t a t i d e c i s i o n a l i n o n s e m p re e m e rg e c h i e ra p re s e nte e c h i h a vo t ato
( c f r. r iq uad r o 13). I n Baviera, Toscan a e n ei GAL fran cesi i verb a li documentano casi nei quali il promotore del progetto ha
par tecipato alla discussione e al voto sul progetto in questione
( c f r. r iq uad r o 14).
Riquadro 14
namente collegati agli obiettivi della strategia, di progetti che
erano già stati completati e di progetti che hanno sovvenzionato normali attività delle amministrazioni locali. La maggior parte d i t a l i p ro g e t t i e ra n o p ro m o s s i d a l l e s te s s e o rg a n i z z a z i o n i
aderenti ai GAL (cfr. riquadri 7, 9, 10, 11, 12 e 14). Le debolezze r isco nt rate met to no in evid en z a il r isch io c h e i membr i dei
G A L p o s s a n o ave r i n f l u e n z ato d i re t t a m e nte o i n d i re t t a m e nte
l e d e c i s i o n i , i n m o d o t a l e d a c a u s a re u n i m p i e g o i n e f f i c a ce o
i n efficiente dei fo ndi del l ’ UE.
G AL IN BAVIERA : MANCATO RIS P ETTO DELLE RE G OLE DI VOTO
Il progetto per la realizzazione di un lago balneabile è stato incluso nella strategia del GAL con un contributo Leader di 150 000 euro.
L’effettivo contributo Leader è stato di 1,03 milioni di euro: quasi il 50 % del bilancio complessivo del GAL.
Benché il regolamento interno del GAL richiedesse un quorum di sei membri per deliberare, dalla documentazione è emerso che solo quattro di essi hanno partecipato al voto sull’approvazione del progetto. I nominativi
dei presenti non sono stati registrati, salvo per il presidente del GAL, sindaco della cittadina promotrice del
progetto. Secondo le norme operative di Leader+ in Baviera, ai membri del GAL non era consentito discutere e votare su progetti nei quali detenevano un interesse, e tale astensione doveva essere documentata. In
risposta alle osservazioni della Corte, le autorità bavaresi hanno replicato che a loro parere la partecipazione
del sindaco è accettabile, in quanto quest’ultimo non aveva un interesse p ersonale nel progetto.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
37
Efficienza
operativa
64. I GAL sostengono dei costi di gestione, quali stipendi del perso-
nale, uffici, viaggi, pubblicità, ecc. Nell ’interesse dell ’efficienz a , t al i co st i dovreb b ero essere limitati e manten uti n ei limiti
d e i b i l a n c i a p p rovat i d a l l e a u to r i t à d i g e s t i o n e. I l f at to d i d i sporre di personale locale in uffici locali per trattare un numero
r i d o t to d i p ro g e t t i , d ov re b b e co n s e n t i re a i G A L d i e s s e re p i ù
re at t i v i d i q u a nto s a re b b e p o s s i b i l e i n u n p ro gra m m a g e s t i to
a l i ve l l o n a z i o n a l e o re g i o n a l e. Co m e r i s u l t a t o, l ’e s a m e d e l l e
domande di sovvenzione ed i pagamenti dovrebbero essere più
ra pidi, co n una mino re necess ità di procedure burocratic h e.
25
Attività definite nel regolamento
come studi sulla zona interessata,
eventi informativi e promozionali,
ecc.
I requisiti amministrativi a livello locale hanno prodotto notevoli
costi operativi, voluminosi adempimenti burocratici e r itardi
65. I costi non progettuali sostenuti dai GAL oggetto dell’audit varia-
66. I d at i d i c u i s o p ra co m p re n d o n o i co s t i s o s te n u t i d a i G A L p e r
67. La maggior par te dei GAL nominalmente si sono mantenuti nei
no dal 12 % al 32 % delle spese finanziate con fondi pubblici in
Leader+. I costi preventivati dai GAL per il per iodo di programmazione 2007-2013 vanno dal 6 % al 28 % (cfr. figure 5 e 6).
«animare il territorio» (stimolare l’interesse locale) 25 . In generale, i GAL hanno classificato come «animazione» il lavoro svolto
d a l p erso nal e p er inco rag giare le proposte di progetti. Alc un i
GAL inoltre hanno considerato come «animazione» il tempo
dedicato ad assistere i promotor i di progetti nella preparazio n e d e l l e d o m a n d e d i s o v ve n z i o n e, n o n c h é i l t e m p o d e d i c a t o
a l l ’at t ivit à di mo nito rag gio e ren dicontaz ion e dell ’attuaz ion e
d e i p ro g e t t i . N u m e ro s i G A L n o n h a n n o d i s t i nto i co s t i d i a n i mazione dalle spese amministrative e di gestione, e altri hanno
r i p a r t ito in mo do ar b it rar io il tempo del per son ale.
limiti dei rispettivi bilanci per i costi di gestione Leader+ benc h é, a cau sa dei b assi l ivel l i d i attuaz ion e in GAL come quello
u n gherese, qu esto dato ab b ia rappresentato un a percentuale
più elevata della spesa totale rispetto a quanto pianificato
or i ginar iamente. I l GA L in I r l an da h a esaur ito la propr ia dotazi o n e fi n an zi ar i a p er i co s t i d i ges t io n e e h a u ti l iz z ato i fon di
p e r l ’animazio ne, no nché ul ter ior i fin an z iamenti dall ’autor ità
di gestione, per copr ire i costi. I l GAL di Castilla-La M ancha ha
u t i l i z z a t o i fo n d i p e r i p ro g e t t i d i c o o p e r a z i o n e p e r c o p r i re i
costi di gestione (cfr. paragrafi 43 - 46). Altri GAL hanno dovuto
u t i lizzare fondi propr i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
38
Figura 5
Co s t i n o n p r o g e t t ua l i co m e p e r c e n t ua l e d e l l a s p e s a
p u b b l i c a L e a d e r + ( co m p r e s a q u e l l a p e r a n i m a z i o n e )
35 %
30 %
25 %
20 %
15 %
10 %
5%
0%
DE-BY
DE-MV
IE
EL
Co st i di animazio ne
Figura 6
ES-A
ES-CM
FR (PL) FR (LR)
Costi di gestion e
IT-TOS
HU
PT
Tot a l e
Co s t i n o n p r o g e t t ua l i ( co m p r e s i q u e l l i p e r l’a n i m a z i o n e )
co m e p e r c e n t ua l e d e i b i l a n c i d e l l’A s s e 4 d e i G AL
30 %
25 %
20 %
15 %
10 %
5%
0%
DE-BY DE-MV
IE
EL
ES-A ES-CM FR (PL) FR (LR) IT-TOS HU PL (WP) PL (WŚ) PT
Co st i di animazio ne
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
Costi di gestion e
Tot a l e
39
68. I co st i o p erat ivi no n rap p resentan o n ecessar iamente un a spe -
s a inefficace. Ad esemp io, il GAL in I r lan da h a sosten uto costi
e l evat i p er l ’animazio ne p erch é h a utiliz z ato 2 ,5 un ità di pers on al e equ ival ente a temp o p ien o per lo sviluppo di progetti,
p e r s o n a l e c h e s i è d i m o s t rato m o l to at t i vo n e l l o s t i m o l a re l o
s vi l u p p o rural e l o cal e (c fr. p aragrafo 1 5 ) .
69. I n
70. I n prat ica, l ’at t uazio ne di Lead er + è stata eccessivamente bu-
71. I dati disponibili sul tempo occorso per l’approvazione delle do-
26
In alcuni Stati membri queste
procedure sono di competenza delle
autorità nazionali e regionali, il che
incide sui tempi impiegati.
aggiunta alle questioni di cui sopra, i dati non si possono
u t i l i z z a re p e r co n f ro nt a re l ’e f f i c i e n z a t ra p ro gra m m i d i ve r s i , a
causa delle diverse responsabilità dei GAL nella gestione delle
domande di sov venzione e dei pagamenti. I n Ungher ia, il GAL
n o n s v o l g e v a p i ù a l c u n r u o l o fo r m a l e n e l p r o c e s s o u n a v o l t a
t ra s m e s s a l a l i s t a d i p ro g e t t i p ro p o s t i a l l ’a u to r i t à d i g e s t i o n e
competente per le verifiche circa l’ammissibilità, la decisione di
finanziamento, la convenzione di sov venzione e tutte le fasi del
monitoraggio dell’attuazione del progetto, della rendicontazio n e e d e l l ’e ro g a z i o n e. Pe r co n t ro, i l G A L i n I r l a n d a e r a co m p e tente per l ’intero processo, dall ’elaborazione del progetto alla
ver ifica dell ’attuazione e all ’erogazione delle sov venzioni.
ro c rat i c a : l a m a g gi o r p a r te d e i G A L r i c h i e d e va m o d u l i l u n g h i
e dettagliati per le domande di sovvenzione, con molteplici
allegati e documenti giustificativi da presentare anche per i
progetti più piccoli (cfr. riquadro 15); va però notato che quas i t u t t e l e p ro c e d u re e r a n o d e f i n i t e d a l l e a u t o r i t à d e g l i S t a t i
membr i e non dai GAL. I l personale dei GAL assisteva i promo tor i nelle procedure amministrative anche se, seppur con que s to aiuto, u n so ndag gio t ra i promotor i dei progetti con dotto
da un GAL in Francia (Languedoc-R oussillon) ha riscontrato che
i l 4 7 % d i e s s i c o n s i d e r av a « re l a t i v a m e n te d i f f i c i l e » l a p ro ce d u ra p er l a do manda di sov ve n z ion e.
mande di sov venzione e dei pagamenti non erano completi né
coerenti, ma mostrano che la maggior par te dei GAL ha impie gato diversi mesi per l’esame dei fascicoli 26 . Per contro, in alcuni
casi il GAL in Irlanda ha ricevuto ed esaminato la richiesta di
pagamento, nonché effettuato il pagamento al promotore nello
stesso giorno. I ritardi in Ungheria erano dovuti a incompletezza
o i m p re c i s i o n e d e l l e d o m a n d e d i a p p rova z i o n e d e i p ro g e t t i e
di pagamento, a dimostrazione del fatto che le procedure pro babilmente erano eccessivamente complesse per un regime di
aiuti diretti a progetti locali di piccola dimensione.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
40
Riquadro 15
E s e m p i d i p r o c e d u r e e cc e s s i va m e n t e b u r o c r at i c h e
GAL in Grecia: i potenziali promotori dovevano compilare una domanda di circa 22 pagine e presentare 15
documenti giustificativi, attestanti tra l’altro l’età, il completamento del servizio militare, il fatto di non essere
un funzionario pubblico, di non essere andato in pensione per motivi di salute, ecc. Le domande incomplete
venivano respinte. La guida alla compilazione della domanda per i promotori consisteva di 32 pagine.
GAL in Ungheria: la domanda per il progetto «Canonica» era di 60 pagine, per una sovvenzione di circa
4 500 euro. La domanda relativa ad un altro progetto comprendeva 126 pagine, per una sovvenzione di
circa 5 400 euro.
Il GAL ha impiegato sette mesi per esaminare le domande e presentarle all’organismo pagatore regionale
per la verifica e l’approvazione. Il periodo di tempo totale trascorso dalla domanda alla firma del contratto
per i sei progetti esaminati è stato tra gli 11 e i 16 mesi.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
41
G e s t i o n e d e i p r o g r a m m i L e a d e r d a pa r t e
d e l l a Co m m i s s i o n e e d e g l i S tat i m e m b r i
L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n s o n o
s tat i s u f f i c i e n t e m e n t e e s i g e n t i e s o n o i n
pa r t e co r r e s p o n s a b i l i , i n s i e m e a i G AL , d i
av e r l i m i tato i l p ot e n z i a l e va lo r e agg i u n to
d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r . N o n h a n n o a d ot tato
m i s u r e s u f f i c i e n t i p e r co n t e n e r e co s t i e r i s c h i
Requisiti
della
Commissione
e degli
Stati
membri per
Leader+
72. I l valore aggiunto dell’approccio Leader non deriva dalla Commissione o dagli Stati membri, bensì dalle attività dei GAL.
A n a l o g a m e nte, l a re s p o n s a b i l i t à p r i m a r i a d i u n a s a n a g e s t i o n e f i n a n z i a r i a s p e t t a a i G A L , c h e p re n d o n o l e d e c i s i o n i c i rc a
l a s p e s a d e i fo n d i d e l l ’ UE. L a Co m m i s s i o n e e g l i St at i m e m b r i
possono for nire or ientamento ai GAL e dovrebbero assicurarsi
che la normativa, le regole operative e i sistemi di gestione
d e f i n i s c a n o g l i s t a n d a rd m i n i m i r i c h i e s t i ; d o v re b b e ro a l t re s ì
for n ire i giu st i incent ivi affinch é i GAL c rein o valore aggiunto
e re al izzino una sana g est io ne fin an z iar ia, evitan do ostacoli e
d i s incent ivi.
Gli Stati membri non hanno stabilito né fatto applicare re q u isit i minimi efficacaci ai fini della san a gestion e fin an z iar ia
e d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r, n o n o s t a n t e l ’i n c o r a g g i a m e n t o d e l l a
Com missio ne
73. I rischi per una sana gestione finanziaria descritti nella presente
re l azio ne so no b en no t i, no n d a ultimo perch é già eviden z iati
dalla relazione annuale della Cor te del 2000, nella quale erano
state rilevate simili debolezze: sov venzioni retrodatate da parte dei GAL con il conseguente rischio di effetto inerziale; scarsa
trasparenza nella selezione dei progetti; potenziali conflitti di
i n t e re s s i ; e l e v a t i c o s t i o p e r a t i v i e p ro c e d u re e c c e s s i v a m e n t e
l u n g he.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
42
74. All’epoca, la Commissione aveva risposto alle osser vazioni del-
75. L a
76. L a
77. C i a s c u n o
l a C o r t e d i c h i a r a n d o d i a v e r i n c o r a g g i a t o « l ’a p p l i c a z i o n e d i
procedure aper te e trasparenti»; di aver incoraggiato i GAL
« a c o n c e d e re u n l i ve l l o d i a i u t o a d e g u a t o a l l e c i rc o s t a n z e d i
c i a scu n p ro g et to », di aver «sollevato» la question e dei r itardi
nei pagamenti con gli Stati membr i, di aver «invitato» gli Stati
m e m b r i a fissare u n massimal e per i costi di eserciz io Leader +
p a r i al 15 % deg l i st anziamenti totali per i GAL; e c h e il rego lamento per l ’attuazione dei fondi strutturali aveva introdotto
d e i l imit i intesi a evit are l a con cession e di sov ven z ion i a pro g e t t i co m p l e t at i p r i m a d e l l a p re s e nt a z i o n e d e l l a d o m a n d a d i
s ov venzio ne.
Co m m i s s i o n e h a i s t i t u i t o u n O s s e r v a t o r i o Le a d e r + c o n u n
Pu n t o d i c o n t a t t o, c h e h a o r g a n i z z a t o e p r o m o s s o s e m i n a r i ,
prodotto pubblicazioni e gestito banche dati, tutte attività
intese a condividere le migliori pratiche tra i GA L e a sostenere
le a u to r it à di g est io ne e l e reti n az ion ali o region ali.
n o r m a t i v a s t a b i l i s c e p o c h i r e q u i s i t i p e r Le a d e r + a l i v e l l o
dell’UE, a par te le condizioni generali di ammissibilità e i mec c a n i s m i d i re n d i co n to e co n t ro l l o c h e s i a p p l i c a n o a l l a s p e s a
di tutti i fondi strutturali. Gli Stati membri (o le regioni) hanno
formulato le proprie disposizioni e regole operative, approvate
d a l l a Co m m i s s i o n e a l l ’i n i z i o d e l p e r i o d o d i p r o g r a m m a z i o n e
Le a der+.
S t a t o m e m b ro h a s t a b i l i t o r e q u i s i t i d i v e r s i a i q u a l i
d o v e v a n o a t t e n e r s i i G A L ( c f r. r i q u a d r o 1 6 ) . A d e s e m p i o, l e
autorità irlandesi, diversamente da altre autorità di gestion e, r i c h i e d e va n o a i G A L d i va l u t a re l e p ro p o s te d i p ro g e t t i i n
te r m ini di effet to iner zial e e d i effetti collaterali. Laddove gli
St at i memb r i no n hanno fissato dei requisiti, o n el c aso in c ui
n o n l i a b b i a n o c o n t ro l l a t i n é l i a b b i a n o f a t t i a d e g u a t a m e n t e
r i s p e t t a re, l e p re s t a z i o n i d e i G A L s o n o s t ate d e l u d e nt i , co m e
indicato ai paragrafi da 12 a 71. Con poche eccezioni, i GAL
h a n n o f at to p o co p i ù c h e s e g u i re l e p ro ce d u re s t a b i l i te d a g l i
Stati membr i, senza realizzare appieno i vantaggi dell ’approc c i o Le a d e r, n é a u to re g o l a m e nt a r s i d i p ro p r i a i n i z i at i va a i f i n i
d i una sana g est io ne finanziar ia.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
43
78. I n effetti, gli Stati membri hanno tollerato una cattiva gestione
79. Una par ticolare debolezza nell ’attuazione di Leader in tutti gli
f i n a n z i a r i a co n s e nte n d o l a co n ce s s i o n e d i s ov ve n z i o n i a p ro getti av viati pr ima che il GA L avesse preso una decisione sulla
d o m a n d a d i s o v ve n z i o n e. L a n o r m a t i v a n o n o b b l i g a va i G A L
a co n ce d e re f i n a n z i a m e nt i re t ro at t i v i , m a e s s i h a n n o l a s c i ato
i ntendere che fo sse accet t ab ile far lo.
Riquadro 16
Stati membri era costituita dal fatto che gli Stati non riteneva no i GAL responsabili del raggiungimento degli obiettivi delle
r i s p e t t i ve s t r a t e g i e l o c a l i . G l i S t a t i m e m b r i h a n n o a p p ro v a t o
l e s t r a t e g i e Le a d e r + d e i G A L c o n t e n e n t i o b i e t t i v i g e n e r a l i e
i n d e t e r m i n a t i , e n o n h a n n o i m p o s t o a i G A L i l m o n i t o r a g g i o,
l a va l u t a z i o n e e i l re n d i co nto i n m e r i to a l l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b iet t ivi del l a r isp et t iva strategia, o comun que n on h an n o
f at to r isp et t are t al i requisit i.
E s e m p i d i d i v e r s i r e q u i s i t i d i at t ua z i o n e
La Toscana ha introdotto requisiti per i principali attori locali che devono essere rappresentati nel GAL.
L’Irlanda ha stabilito delle regole per garantire una procedura equa e trasparente per la nomina dei membri
e la composizione dei GAL.
La normativa francese richiede un «doppio quorum» nel comitato decisionale dei GAL, per garantire un
partenariato attivo.
Le autorità di gestione in Grecia, Ungheria e Toscana hanno imposto ai GAL di valutare ciascun progetto a
fronte di un insieme comune di criteri oggettivi.
In Grecia, l’autorità di gestione ha imposto un limite del 25 % alle sovvenzioni concesse a organizzazioni
aderenti ai GAL, imponendo loro così di coinvolgere la comunità locale in generale nell’attuazione della
strategia.
In Irlanda, le regole operative specificano che «se i progetti sono ammissibili a ricevere contributi ai sensi
di altri regimi e programmi, in generale dovrebbero essere considerati non ammissibili agli aiuti nell’ambito
di Leader».
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
44
Requisiti
della
Commissione
e degli
Stati
m e m b r i p e r l ’A s s e
4
80. L a
Commissione e gli Stati membri avrebbero dovuto trarre
insegnamento dai precedenti per iodi di programmazione Lea­
d e r p e r f a r s ì c h e fo s s e ro d i s p o n i b i l i o r i e n t a m e n t i e re q u i s i t i
a d e g uat i p er il p er io do 2007-2 0 1 3 .
I l p r i n c i p a l e c a m b i a m e nto p e r i l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 è i l f at to
c h e g l i St at i memb r i p er l o p iù r ic h iedon o ai GAL di attuare le
m i su re p r incip al i del p ro gramma di sviluppo r urale
81. Per il periodo di programmazione 2007-2013 il quadro giuridico
82. La Co mmissio ne ha emanato un or ientamento r ivolto agli Sta-
83. Al mo mento del l ’audit
è costituito dai regolamenti sullo sviluppo rurale. Come per Lea­
der+, esistono poche disposizioni specifiche riferite a Leader. I
regolamenti limitano i costi di gestione dei GAL, ma il tetto del
20 % è comunque più elevato r ispetto a Leader+ e può essere
a g gi rato c l a s s i f i c a n d o t a l i co s t i co m e « a n i m a z i o n e » , u n a vo ce
non soggetta a limitazioni. Il passaggio dai regolamenti sui fondi strutturali a quelli sullo sviluppo rurale introduce l ’obbligo
di ver ificare la ragionevolezza dei costi dei progetti.
t i m e m b r i p e r l a p r e p a r a z i o n e d e l l ’A s s e 4 e h a a p p r o v a t o i
p ro gra m m i Le a d e r n a z i o n a l i o re gi o n a l i i n co n co m i t a n z a co n
l ’a pp rovazio ne dei p ro grammi di sviluppo r urale. Da allora, la
Com missio ne ha co nt inu ato a for n ire sostegn o, in par ticolare
at t raverso l a rete euro p ea di sviluppo r urale.
g l i St ati membr i n on avevan o comple tato le rispettive regole operative, che per tanto non hanno
p o t u t o e s s e re v a l u t a t e. I n b a s e a l l e i n fo r m a z i o n i d i s p o n i b i l i ,
è probabile che persistano le debolezze individuate nella pre s e nte rel azio ne.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
27
Ad eccezione delle autorità di
gestione in Germania e Aragona.
45
84. N e l p er io do di p ro grammazio n e 2 0 0 7 -2 0 1 3 è probabile c h e la
s c a r s a fo c a l i z z a z i o n e s u l l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d e l l e
strategie locali si aggravi ulteriormente poiché, contrariamente
alle indicazioni della Commissione , tutte le autorità di gestio n e o g g e t t o d e l l ’a u d i t ( a d e c c e z i o n e d i q u e l l e d e l l a B a v i e r a )
ora richiedono ai GAL di seguire una serie di misure comuni
d e finite nei p ro grammi di sviluppo r urale.
28
Nelle linee-guida per l’attuazione
dell’Asse 4 emanate dalla
Commissione si afferma che è
importante poter sostenere attività
non corrispondenti alle misure del
programma di sviluppo rurale, al fine
di mantenere la natura innovativa di
Leader.
85. Alcuni Stati membri hanno ulteriormente ridotto la por tata dei
programmi Leader a misure specifiche, prevalentemente quelle
d e l l ’As s e 3 . Co s ì f a ce n d o, s i è fo r te m e nte l i m i t at a l a c a p a c i t à
d e i GA L di p ro p o r re st rategie locali per gli obiettivi pr in cipali
d e g l i As s i 1 e 2 d e i p ro gra m m i d i s v i l u p p o r u ra l e re l at i v i a l l a
competitività e all’impatto ambientale di agricoltura e silvicolt u ra (c fr. r iq uad r o 17).
29
I GAL in Irlanda, Portogallo e
Polonia erano limitati ad attuare le
misure dell’Asse 3 (più una misura
per «piccoli progetti» in Polonia).
I GAL in Grecia potevano attuare
anche una misura dell’Asse 1. I GAL
in Aragona e Toscana potevano
attuare due misure dell’Asse 1. I GAL
in Castilla-La Mancha e in Ungheria
potevano attuare tutte le misure del
86. Poiché ciascuna misura definisce il tipo di progetti e i ben efi-
Riquadro 17
programma di sviluppo rurale.
c i a r i a m m i s s i b i l i , l e p o s s i b i l i t à c h e i G A L fo r m u l i n o s o l u z i o n i
i n n o v a t i ve e m u l t i s e t t o r i a l i s p e c i f i c h e p e r l ’a re a l o c a l e s o n o
r i d o t t e. L a n a t u r a d e i p r o g e t t i d a a t t u a r e è s i m i l e p e r t u t t i i
G A L i n o g n i S t a t o m e m b ro e a n c h e i n g e n e r a l e, p o i c h é n e l l a
maggior par te dei casi le misure del programma di sviluppo
rurale vengono attuate prevalentemente secondo approcci trad i z io nal i, dal l ’al to verso il b asso.
G AL i n P o r to g a l lo : l e m i s u r e h a n n o l i m i tato l a c a pac i tà d e l
G AL d i r i s p o n d e r e a l l e e s i g e n z e d e i s e t to r i ag r i co l i lo c a l i
La strategia del GAL si prefigge l’obiettivo di combattere l’esodo rurale e l’abbandono dell’agricoltura tradizionale, ma poteva realizzarlo solo mediante le misure dell’Asse 3 del programma di sviluppo rurale. Ciò
ha limitato le possibilità di formulare soluzioni locali per migliorare la competitività dei settori delle olive e
del vino, malgrado la loro importanza per l’economia rurale locale. Le misure ambientali volte ad affrontare
le questioni della biodiversità e del cambiamento climatico nel settore agricolo locale sono state escluse
dall’ambito dei programmi Leader, così come le misure forestali.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
46
Selezione dei GAL
200 7 - 2013
p e r l ’a t t u a z i o n e d i
Leader
nel periodo
87. A l f i n e d i a s s i c u ra re l ’e f f i c a c i a d i Le a d e r e o t te n e re u n va l o re
a g gi u nto, g l i S t at i m e m b r i d ov re b b e ro s e l e z i o n a re e s c l u s i va m e nte GA L co mp etent i e co n strategie di qualità elevata.
30
Con l’eccezione della Toscana, che
non ha assegnato punteggi.
G l i St at i memb r i hanno sel ezion ato GAL con strategie c arenti
88. I n tutti gli Stati membri oggetto dell'audit, il processo di sele -
89. L a
zione dei GAL è stato poco o per nulla competitivo, nonostante
i l reg o l amento p reveda che de bba esser lo.
Riquadro 18
maggior parte delle autorità di gestione hanno valutato
e assegnato un punteggio alle strategie proposte dai GAL a
f ronte di cr iter i p er t inent i, se lez ion an do tutti i GAL ch e otte n e v a n o u n p u n t e g g i o m i n i m o ( t i p i c a m e n t e d e l 5 0 % ) 3 0 . Tu t t e
l e a u to r i t à d i g e s t i o n e i n c l u s e n e l c a m p i o n e h a n n o a cce t t ato
tutti i GAL che avevano presentato una candidatura valida (con
p o c h e e c c e z i o n i n e i c a s i d i c a n d i d a t u re d o p p i e p e r l a s t e s s a
z o n a ) . Pe r d e f i n i z i o n e , i G A L c o n u n p u n t e g g i o b a s s o e r a n o
b e n a l d i s o t to d i q u e l l o c h e l e a u to r i t à d i g e s t i o n e r i te n e va n o e s s e re i l p o s s i b i l e l i ve l l o d i co m p e te n z a e d i q u a l i t à d e l l a
s t rate gi a ra g gi u n gi b i l e d a i G A L . I n u n a d e l l e re gi o n i f ra n ce s i ,
a d esemp io, l ’au to r it à di g est ion e h a scelto dei GAL ben ch é la
l o r o c a n d i d a t u r a fo s s e s t a t a v a l u t a t a d i q u a l i t à i n s u f f i c i e n t e
( c f r. r iq uad r o 18).
S e l e z i o n e d e i G AL d a pa r t e d e l l’au to r i tà d i g e s t i o n e i n
Francia
Ai termini del bando, il comitato di selezione avrebbe dovuto selezionare fra 10 e 12 GAL, ognuno con una
dotazione media di 1,5 milioni di euro. Delle 18 candidature ricevute, l'autorità di gestione ne ha valutato
due di buona qualità, otto di media qualità e otto di qualità insufficiente. Tutti i 18 GAL sono stati selezionati, e la dotazione media si è di conseguenza ridotta a 1,1 milioni di euro.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
47
90. I n
p a r t i c o l a r e , d a l l ’a u d i t è e m e r s o c h e l e s t r a t e g i e p r o p o s t e
d a i G A L p e r l ’A s s e 4 e r a n o s c a r s a m e n t e s t r u t t u r a t e , n o n c h é
pr ive di obiettivi specifici e di una chiara logica di inter vento,
e co n p o c h i o n e s s u n r i fe r i m e nto a d at t i v i t à d i m o n i to ra g gi o
e v a l u t a z i o n e. A s e g u i to d e l l a v a l u t a z i o n e d e l l e s t ra te gi e d e i
GAL, pochi Stati membri hanno richiesto inter venti per ov viare
a ll e deb o l ezze individu ate. Di con seguen z a, ai GAL son o state
assegnate ingenti somme dal bilancio dell ’UE per attuare strate gie carent i p er un p er io do di sette an n i.
Approvazione
da parte della
sviluppo rurale
2007-2013
Commissione
dei programmi di
91. I l
m o m e n to c h i ave i n c u i l a Co m m i s s i o n e p u ò d e te r m i n a re l e
modalità di attuazione dell ’Asse 4 da par te degli Stati membr i
era l’approvazione dei programmi di sviluppo rurale nazionali e
regionali. La Commissione dovrebbe assicurarsi che i programmi stabiliscano le condizioni necessarie e prevedano tutele
a f r o n t e d e i n o t i r i s c h i p e r i l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p r o c c i o
Le ader.
L a Co m m i s s i o n e è s t a t a p o c o e s i g e n t e n e l l ’a p p ro v a z i o n e d e i
p rogrammi di svil up p o rural e
92. I programmi di sviluppo rurale sono documenti di alto livello, di
c u i l ’Asse 4 è so l o una p icco l a par te. Per la maggior par te essi
contenevano pochi dettagli concreti in merito alle modalità di
attuazione dell’approccio Leader. Gli Stati membri hanno mess o a p u nto mo l te del l e disp o siz ion i relative a Leader soltanto
d opo che i p ro grammi erano s tati approvati.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
48
93. L a
Commissione non è stata esigente nell’approvare i prog r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e, i l c h e h a c o n d o t t o a l l a s i t u a z i o n e
descritta ai paragrafi 80 - 90. La Commissione ha accettato
programmi che non prevedevano una selezione competitiva
dei GAL (malgrado ciò fosse previsto dal regolamento), che co stringevano i GAL ad attuare misure definite a livello nazionale
(nonostante la Commissione indicasse che i GAL non dovessero
seguire una serie prestabilita di misure), privi di piani specifici
p e r real izzare l ’innovazio ne o l ’interaz ion e tra settor i ( ben ch é
le ist ruzio ni p er l e val ut azio n i della Commission e in dic assero
l a p r io r it à del l ’innovazio ne) e per l ’attività di mon itoraggio e
va lu t azio ne (b enché nel l e co n clusion i della valutaz ion e intermedia di Leader+ si affermi che tali attività dovrebbero essere
integrate nei programmi fin dall’inizio). La Commissione non ha
valutato elementi chiave per il valore aggiunto dell ’approccio
Leader, quali i requisiti degli Stati membri per la composizione
e i l grado di ap er t ura dei GA L.
M o n i to r agg i o e va lu ta z i o n e s v o lt i d a l l a
Co m m i s s i o n e e d ag l i S tat i m e m b r i
L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n s o n o
i n g r a d o d i d i m o s t r a r e i l va lo r e agg i u n to
ot t e n u to co n l’at t ua z i o n e d e l l’a pp r o cc i o
L e a d e r , e n o n h a n n o a n co r a va lu tato i co s t i
agg i u n t i v i e i r i s c h i co n n e s s i
Monitoraggio
Leader
e v a l u t a z i o n e d e l l ’e f f i c a c i a d e l l ’ a p p r o c c i o
94. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero utilizzare i mec-
c a n ismi g est io nal i, l e ver ifiche sui GAL, gli in dicator i di mon it o r a g g i o e l e re l a z i o n i a n n u a l i p e r c o n t ro l l a re l ’a t t u a z i o n e, i
r i s u l t at i e g l i i m p at t i d e i p ro gra m m i Le a d e r. Q u e s to n o n s o l o
p e r e s s e re i n gra d o d i p re n d e re p e r te m p o m i s u re co r re t t i ve,
m a a n c h e p e r fo r n i re d a t i s u f f i c i e n t i , a t t e n d i b i l i e p e r t i n e n t i
per le valutazioni, nonché per confermare l’efficacia e il valore
a g giunto del l ’ap p ro ccio Leade r.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
49
I GAL, gli Stati membri e la Commissione hanno monitorato
l ’at t u azio ne dei p ro grammi Le ader…
95. L’at t u a z i o n e d e i p ro gra m m i
96. Tu t te l e au to r it à di gest io ne hann o preparato un a valutaz ione
Le a d e r + è s t at a a m p i a m e nte m o nitorata. GA L e autorità di gestione hanno registrato gli estre mi delle sovvenzioni concesse e dei pagamenti erogati per
o gn i p ro g e t to. Le a u to r i t à d i g e s t i o n e h a n n o r i c h i e s to a i G A L
d i p rep arare rel azio ni di at t uaz ion e an n uali conten enti la de s c r izio ne del l e at t ivit à svo l te e h an n o compilato i dati per gli
i n d i c a t o r i d i m o n i t o r a g g i o, r i fe r i t i p r i n c i p a l m e n te a l n u m e ro
d i p ro g et t i e al l ’ammo nt are de lle sov ven z ion i, classific ate per
t i p o di b eneficiar io e set to re di spesa. Le autor ità di gestion e
hanno presentato a loro volta alla Commissione relazioni di
at t u azio ne annu al i.
« i nte r m e d i a » d i Le a d e r + n e l 2 0 0 3 , co n u n a g gi o r n a m e nto n e l
2005. La Co mmissio ne ha incar icato un con sulente ester n o di
p rep arare una rel azio ne di sintesi.
…ma esistono pochi elementi probator i dell ’efficacia dei pro gra m m i Le a d e r n e l co n s e g u i re g l i o b i e t t i v i d i s v i l u p p o r u ra l e
o i l val o re ag giu nto del l ’ap p rocc io Leader
97. N on o st ante t u t te queste at t ività, dal momento c h e i GAL n on
98. Una parziale eccezione riguarda i posti di lavoro creati o salva -
hanno effettuato valutazioni né redatto relazioni sul raggiungimento degli obiettivi della strategia locale, mancano elementi
p ro b a t o r i q u a n t o a i r i s u l t a t i e a g l i i m p a t t i d e i f i n a n z i a m e n t i
Leader sullo sviluppo rurale. Non sono disponibili infor mazio n i c h e c o n fe r m i n o s e ( e i n q u a l e m i s u r a ) i p ro g r a m m i Le a d e r
a b b i a n o r i d o t t o l ’e s o d o d a l l e zo n e i n t e re s s a t e, a u m e n t a t o l e
o p p o r t u n i t à p e r i g i ov a n i , p ro m o s s o l a d i ve r s i f i c a z i o n e d e l l e
e co no mie rural i, ecc.
g u a rd at i co n i p ro g e t t i Le a d e r, m o n i to rat i d a g l i St at i m e m b r i
su invito della Commissione per tutti i programmi dei fondi
s t r u t t u ra l i . Tu t t av i a , l a Co r te h a r i s co nt rato c h e l e d e f i n i z i o n i
u t i lizzate so no inco erent i e ch e i dati, n ella maggior par te dei
casi non verificati dalle autorità di gestione, erano poco attend i b il i o credib il i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
50
99. L e
100. L a
101. I l potenziale valore aggiunto dell’approccio Leader non risiede
102. I l po tenzial e del l ’ap p ro ccio Leader per otten ere simili impatti
valutazioni del 2003 sono state effettuate prima che la
m a g g i o r p a r t e d e i G A L a v v i a s s e l ’a t t u a z i o n e d e i p r o g r a m m i
Le a d e r, e i r e l a t i v i a g g i o r n a m e n t i p r i m a c h e s i s o s t e n e s s e r o
spese significative. Non è stata data risposta a molte domande
sollevate in seguito alla valutazione, oppure nel rispondere
c i s i è b a s at i s u i p a re r i d i co l o ro c h e ave va n o b e n e f i c i ato d e l
p ro gramma.
m a n c a n z a d i d a t i ( o l a l o ro i n a t t e n d i b i l i t à ) re n d e d i f f i c i l e
stabilire quanto siano efficaci i programmi Leader nel produrre
e f fet t i ai fini del l o svil u p p o rurale, in ter min i assoluti o in re la z io ne al l ’efficacia di al t r i metodi ( in par ticolare i programmi
ge n eral i).
solo nei r isultati e negli impatti delle realizzazioni mater iali (i
progetti attuati grazie alle sov venzioni Leader). Anche il coinvolgimento della comunità locale, ottenuto grazie all’approccio
d a l b a s s o v e r s o l ’a l t o, p u ò p r o d u r r e i m p a t t i m e n o t a n g i b i l i ,
q u a l i « i l r a f fo r z a m e n t o d e l l e c a p a c i t à » e l a « re s p o n s a b i l i z z a z i one del l a p o p o l azio ne l o cal e ». Negli or ientamenti strategic i
p e r l ’Asse 4 si r it iene che Lead er dovrebbe «svolgere un r uolo
impor tante per la pr ior ità or izzontale del miglioramento della
gover nance».
è evidenziato dagli esempi contenuti nelle pubblicazioni sulle
migliori pratiche fornite dai Punti di contatto, nelle valutazioni
e in vari studi. Tuttavia, poiché non è stata condotta una siste m a t i c a a t t i v i t à d i m o n i t o r a g gi o o re n d i co n t a z i o n e s u q u a n to
o t te n u to d a i G A L i n q u e s te a re e, t a l i e s e m p i re s t a n o c a s i i s o lati. I n mancanza di dati attendibili e per tinenti, le valutazioni
non sono state in grado di dimostrare la frequenza e la por tata
d i tal i imp at t i.
Monitoraggio
e valutazione di costi e rischi
103. L’a t t i v i t à
d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e d ov re b b e a n c h e fo r n i re at tendib il i el ement i p ro bator i e valutaz ion i c irc a i costi e
i r i schi del l ’ap p ro ccio Leader.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
51
L a Co m m i s s i o n e e g l i St at i m e m b r i n o n h a n n o m o n i to rato n é
va lu t ato i co st i ag giunt ivi e i possibili r isc h i
31
L’efficacia di tali raccomandazioni
è messa in dubbio dai risultati delle
osservazioni della Corte in questi
104. R i g uardo al l e deb o l ezze individuate dalla Cor te n ella relaz io ne annuale del 2000, la Commissione ha risposto che per la
m a g gi o r p a r te e s s e e ra n o re l at i ve a r i s c h i i n e re nt i a d u n p ro gramma decent rato co me Lea der, e c h e « la Commission e e gli
St at i memb r i so no co nsap evo li di questi r isc h i n el sor vegliare
i p ro gra m m i e n e l co nt ro l l a re c h e l a l o ro at t u a z i o n e av ve n g a
s e co ndo i p r incip i di u na sana gestion e fin an z iar ia».
105. La Commissione verifica l’osser vanza dei regolamenti e può pro -
106. Le verifiche della Commissione hanno confermato i rischi indi-
107. Le ve r i f i c h e e f fe t t u ate d a g l i S t at i m e m b r i s u l l e o p e ra z i o n i f i -
Stati membri, da cui emerge che le
debolezze persistevano nel 2009.
32
Va notato che non si tratta di
un obiettivo delle verifiche della
Commissione.
por re rettifiche finanziar ie. I controlli effettuati durante il pe riodo di Leader+ hanno riguardato i programmi di Por togallo e
Francia nel 2005. I ser vizi della Commissione hanno riscontrato
che mancavano criteri formali per la selezione dei progetti, che
le procedure relative ai conflitti di interessi erano inadeguate,
c h e i G A L d e l i b e r av a n o s e n z a u n « d o p p i o q u o r u m » e c h e e s s i
n o n d i s p o n e va n o d i p ro ce d u re p e r ve r i f i c a re l a ra gi o n e vo l e z z a d e i co s t i d e i p ro g e t t i p ro p o s t i . I s e r v i z i d e l l a Co m m i s s i o n e
hanno presentato delle raccomandazioni agli Stati membr i interessati, ma non hanno ritenuto oppor tuno proporre rettifiche
finanziarie 31 . Inoltre, i ser vizi della Commissione hanno verificato la conformità ai regolamenti delle sov venzioni retrodatate e
dei tassi di finanziamento, ma non hanno sollevato le questioni
dell ’effetto iner ziale o dell ’efficienza.
viduati nella relazione annuale del 2000 (e nel presente audit),
ma non forniscono una base per stabilirne la por tata e l’impatto n eg l i St at i memb r i interessati o a livello UE 3 2 .
nanziarie dei GAL (riguardanti almeno il 5 % della spesa di
Le a der+) hanno fo r nito l ’o p p or tun ità di ver ific are e segn alare
l ’incidenza dei rischi per la sana gestione finanziar ia. Tuttavia,
con qual che eccezio ne in al cun i Stati membr i, dette ispez ion i
n o n h a n n o r i g u a r d a t o l ’e q u i t à e l a t r a s p a r e n z a d e l l e p r o c e dure dei GAL per la selezione dei progetti, né la validità (e
la rel at iva do cu ment azio ne) della valutaz ion e delle proposte,
dei verbali di voto e neppure la corretta applicazione delle
p ol it iche in mater ia di co nfl itto di interessi.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
52
108. G l i
Stati membri non hanno utilizzato i rispettivi sistemi di
g e s t i o n e o l e re l a z i o n i d i at t u a z i o n e a n n u a l i d e i G A L p e r m o n i torare l ’equ it à e l a t rasp arenz a del processo dec ision ale dei
GAL, la percentuale di sov venzioni concessa a membri dei GAL,
l ’e f f i c i e n z a d e l l e s o v ve n z i o n i o l ’e f f i c i e n z a d e l l e p ro c e d u re e
dei costi operativi dei GAL. I n Francia, l’autorità di gestione ha
m o n i to rato l e at t i v i t à d e i G A L p a r te c i p a n d o co m e o s s e r vatore a l l e l o ro r iu nio ni, ma ha man ifestamente tollerato pratich e
c o m e l a p re s e n t a z i o n e d i p ro p r i p ro g e t t i d a p a r te d i m e m b r i
d e i G A L , l e s o v v e n z i o n i r e t r o d a t a t e e l ’a u m e n t o d e i t a s s i d i
f i n a n z i a m e n t o p e r e s a u r i r e l a d o t a z i o n e d i b i l a n c i o ( c f r. a d
e s e mp io il p aragrafo 55).
33
Ad esempio, in un sondaggio
tra promotori di progetti effettuato
da un GAL in Francia (Paesi della
Loira) è emerso che il 71 % avrebbe
intrapreso iI progetto anche senza la
sovvenzione Leader.
34
La Commissione ha chiesto
al contraente incaricato della
valutazione finale di Leader+ di
accertare l’incidenza dell’effetto
inerziale, ma durante Leader+ non è
stato effettuato alcun monitoraggio,
né sono stati raccolti dati per tale
109. N e i c a s i i n c u i s i n g o l i G A L h a n n o i nte r v i s t ato i p ro m o to r i d e i
110. All o stesso mo do, in mer ito all ’equità e alla trasparen z a delle
accertamento.
p r o g e t t i , d a l l e i n fo r m a z i o n i d i s p o n i b i l i e m e r g e c h e l ’e f f e t t o
i n e r z i a l e co s t i t u i s ce u n r i s c h i o i m p o r t a n te 3 3 . Le v a l u t a z i o n i a
l i ve l l o UE n o n fo r n i va n o i n fo r m a z i o n i s u l l ’e f fe t to i n e r z i a l e n é
s u l l 'ent it à del l e sov venzio ni retrodatate 3 4 .
Riquadro 19
p ro c e d u re d e i G A L , l e v a l u t a z i o n i i n d i c a n o c h e e s i s to n o p ro b l emi, ad esemp io, r ig uardo a ll ’obiettività della selez ion e dei
progetti, ma non forniscono alcuna informazione sulla por tata
o s u l l ’imp at to di t al i deb o l ezze ( c fr. riqua dro 19) .
E s t r at to d a l l a s i n t e s i d e l l e r e l a z i o n i d i va lu ta z i o n e
intermedia di Leader+
«Un partenariato sbilanciato o rapporti di potere poco equilibrati nel GAL possono portare alla selezione
inadeguata di una serie di progetti, spesso a vantaggio dell’istituzione del settore pubblico. La composizione
dei GAL spesso è poco equilibrata e predomina il settore istituzionale».
«Le informazioni nelle relazioni [di valutazione] e negli studi di casi tendono a concentrarsi su questioni
quali burocrazia, rapporti tra autorità di gestione e GAL, finanziamenti e insufficiente autonomia dei GAL.
Questioni gestionali più fondamentali quali strutture, sistemi di gestione, pianificazione e controllo al livello
dei GAL non sono evidenziate nelle relazioni. Inoltre, le risposte alle domande non si riferiscono affatto al
ruolo dei [comitati decisionali] nella gestione del programma».
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
53
111. Come già indicato ai paragrafi 64 - 71, le informazioni sui costi
o p e r a t i v i d i Le a d e r n o n e r a n o co n f ro n t a b i l i , n é a t te n d i b i l i , e
s o p r a t t u t t o e r a n o i n c o m p l e t e, p o i c h é i n a l c u n i S t a t i m e m b r i
m o l t e f u n z i o n i ve n i v a n o s vo l t e d a l l e a u t o r i t à d i g e s t i o n e. Le
valutazioni hanno rilevato «l’eccessiva burocrazia» di Leader+ 35 ,
ma non hanno valutato i costi. Di conseguenza, non è possibile
d e ter minare l ’efficienza del l ’a pproccio Leader.
35
Cfr. sintesi della valutazione di
Leader+: «le relazioni di valutazione
intermedia fanno ripetuti riferimenti
a quanto segue: i) eccessiva
burocrazia; ii) rapporti difficili tra
autorità di gestione e di altro tipo
da un lato e GAL e promotori dei
progetti dall’altro; iii) problemi nel
reperimento di cofinanziamenti;
Monitoraggio
e valutazione nel periodo
2007-2013
iv) ritardi nel finanziamento e
v) insufficiente autonomia del
GAL. La conseguenza di queste
112. La Commissione e gli Stati membr i dovrebbero trar re insegna-
m e n t o d a i t re p re c e d e n t i p e r i o d i d i p ro g r a m m a z i o n e Le a d e r
p e r f a r s ì c h e v i s i a u n’a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r e f f i c i e n te e d e f f i c a ce p e r i l p e r i o d o
2 0 0 7-2013.
carenze è stata una perdita di
efficienza gestionale. L’eccessiva
burocrazia che provoca ritardi
nel finanziamento dei progetti è
considerata il principale problema
gestionale che ostacola l’impatto e
addirittura sminuisce alcune delle
altre caratteristiche interessanti di
L' at t uazio ne del l 'Asse 4 è iniziata in assen z a di elementi
e s s enzial i dei sistemi di mo nitoraggio e valutaz ion e
Leader+».
36
«[In Leader+], la valutazione
113. L a
dei programmi non era integrata
r e l a z i o n e d i s i n t e s i d e l l a v a l u t a z i o n e i n t e r m e d i a Le a d e r +
r a c c o m a n d a v a fo r t e m e n t e d i m i g l i o r a r e i s i s t e m i d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e e d i i s t i t u i r l i d a l l ’i n i z i o d e l p e r i o d o d i
p ro g r a m m a z i o n e 2 0 0 7 - 2 0 1 3 3 6 . L a Co m m i s s i o n e h a i n t ro d o t t o
u n Q u adro co mu ne di mo nito raggio e valutaz ion e (QCMV ) per
i programmi di sviluppo rurale, che ha fissato alcuni quesiti
s p e c i f i c i d i va l u t a z i o n e s u l va l o re a g gi u nto d i Le a d e r, s u l m i glioramento della governance e sull'efficacia, ma ha ridotto
gli indicator i di monitoraggio specifici per Leader ai seguenti:
numero di GAL e popolazione nelle aree Leader, elementi cons i d erat i dal l a Co mmissio ne come in dic ator i di par ten z a per la
misura dell'obiettivo relativo alla governance. I l QCMV consentiva alle autorità di gestione di elaborare indicatori aggiunt i v i , m a n e s s u n a d i q u e l l e o g g e t t o d e l l ’a u d i t l o h a f a t t o p e r
Le a d e r. I n o l t re, n e s s u n o d e i G A L o d e l l e a u t o r i t à d i g e s t i o n e
o g g e t t o d e l l ' a u d i t a ve v a p re s o d i s p o s i z i o n i p e r l a r a c c o l t a e
la comunicazione delle infor mazioni relative ai costi, ai r ischi,
a l l 'efficacia e al val o re ag giunto dell'approcc io Leader.
nella fase di elaborazione e non si
era tenuto sufficientemente conto
di caratteristiche essenziali per la
valutazione, ad esempio i dati di
partenza». Raccomandazione: «Si
dovrebbe concepire ed inserire nel
programma l'accompagnamento dei
gruppi di azione locale tramite una
combinazione di valutazione esterna
e autovalutazione assistita».
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
54
114. Alla fine del 2009, la Commissione, tramite la R ete europea di
valutazione per lo sviluppo rurale, ha istituito un gruppo di lavoro a tema Leader per esaminare le difficoltà incontrate dagli
Stati membr i, incluso quanto segue: la preoccupazione che gli
indicatori e la misurazione economica introdotti dal QCMV non
r ilevassero in maniera adeguata gli effetti di Leader ; significat i ve s f i d e m e to d o l o gi c h e n e l l a v a l u t a z i o n e d e l l a g ove r n a n ce ;
par tecipazione e capacità nelle comunità rurali e problemi per
fo r n i re s t a t i s t i c h e a f f i d a b i l i p e r l a v a l u t a z i o n e d e i b e n e f i c i d i
Leader. A metà del 2010 detto gruppo ha redatto una bozza di
d o c u m e n t o d i l a v o r o s u l c o m e r i l e v a r e g l i i m p a t t i d i Le a d e r.
Tuttavia, il lavoro di detto gruppo arriva troppo tardi per le va lutazioni intermedie (che devono essere completate nel 2010) e
le possibilità di una valutazione dell'Asse 4 saranno limitate, dal
momento che le per tinenti infor mazioni non vengono raccolte
né comunicate a livello di GAL (c fr. paragrafo 113).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
55
CONCLUSIONI
E RACCOMANDAZIONI
I G AL h a n n o at t uato l’a pp r o cc i o L e a d e r
s e co n d o m o d a l i tà c h e l i m i ta n o i l
p ot e n z i a l e va lo r e agg i u n to i n t e r m i n i d i
« c a r at t e r i s t i c h e d i L e a d e r » , b e n c h é l a
Co r t e a b b i a r i s co n t r ato e s e m p i d i b u o n e
p r at i c h e
115. N e l
116. L’a p p ro cc i o d a l b a s s o ve r s o l ’a l to è r i s u l t ato l i m i t ato n e i G A L
117. Le strategie locali dovrebbero costituire il cardine dell’approc-
p e r i o d o Le a d e r + i G A L o g g e t t o d e l l ’a u d i t h a n n o a t t u a t o
c i rca 1 000 p ro g et t i che so no an dati a vantaggio delle impre s e e co m u n i t à l o c a l i i nte re s s ate. M a Le a d e r è q u a l co s a d i p i ù
d i q u e s to : d ov re b b e a p p o r t a re u n va l o re a g gi u nto r i s p e t to a i
programmi tradizionali, in vir tù di un approccio specifico. Nella
m i s u r a i n c u i l e c a r a t t e r i s t i c h e p r i n c i p a l i d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r n o n ve n g o n o p i e n a m e n t e r i s p e t t a t e, i l p o t e n z i a l e v a l o re
a ggiu nto no n p uò essere real iz z ato.
che hanno concesso la maggioranza delle sovvenzioni alle stesse organizzazioni che li componevano; il potenziale valore aggi unto del p ar tenar iato no n è stato realiz z ato n ei GAL dove il
p ro cesso decisio nal e era do min ato dalle autor ità loc ali; poc h i
G A L s o n o s t a t i i n g r a d o d i m o s t r a re n e l l e p ro p r i e s t r a te gi e o
n e i p r o g e t t i e l e m e n t i i n n o v a t i v i o u n’i n t e r a z i o n e t r a s e t t o r i
d i v e r s i . Tu t t a v i a , v i s o n o s t a t i a l c u n i c a s i i n c u i i G A L h a n n o
veramente coinvolto la comunità locale e hanno dato il via
a p ro g e t t i l o c a l i d i s u c c e s s o t r a m i t e l e a t t i v i t à d i « a n i m a z i o ne».
c i o L e a d e r, c o n f e r e n d o a i p a r t e n a r i a t i l a l o r o ra i s o n d ' ê t r e e
promettendo un valore aggiunto attraverso soluzioni locali
studiate per raggiungere gli obiettivi locali di sviluppo rurale.
N e l l a p rat i c a , l e s t rate gi e s i s o n o d i m o s t rate q u a s i i r r i l e va nt i
e poco più che uno strumento per richiedere finanziamenti
all’autorità di gestione. Nessun GAL ha monitorato o relazionato sulla propria per formance riguardo al raggiungimento degli
ob iet t ivi del l a p ro p r ia st rategia.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
56
I G AL n o n h a n n o t e n u to i n d e b i to
co n to l a n e c e s s i tà d i p r o c e d u r e e q u e
e t r a s pa r e n t i e d i e f f i c i e n z a
118. I
119. I
120. I co s t i d e l l ’at t u a z i o n e d i Le a d e r s o n o co n s i s te nt i , a c a u s a d e l
GAL non hanno preso abbastanza sul serio la necessità di
trasparenza, di una documentazione della valutazione dei progetti e delle decisioni di selezione, nonché la necessità di pro cedure intese a evitare qualsiasi r ischio di conflitti di interessi
diretti o indiretti. Ciò, oltre ad aumentare le probabilità che le
decisioni di sov venzione vengano prese senza tenere in debita
considerazione l’efficienza, mette a rischio anche la reputazio ne dell’UE. È verosimile che le pratiche osser vate in alcuni GAL,
co m e l e d e c i s i o n i d i s ov ve n z i o n e p re s e d a p o c h e p e r s o n e e a
f avo re del l e p ro p r ie o rg anizzaz ion i, si r ivelin o dan n ose per la
g over nance l o cal e anziché p oten z iar la.
G A L n o n h a n n o t e n u t o c o n t o d e l l ’e f f i c i e n z a , i n p a r t i c o l a r e
concedendo finanziamenti a progetti già in corso, o addirittura
completati, prima che venisse presa la decisione di sov venzio n e. I n al cu ni casi, p are che il loro obiettivo sia stato quello di
spendere il massimo possibile, invece di ottenere i massimi
r i s ul t at i p o ssib il i.
livello di attuazione aggiuntivo: fino a un terzo del bilancio
d e l GA L, in ag giunt a ai co st i s osten uti da autor ità di gestion e
e o rg a n i s m i p a g a t o r i p e r l e a t t i v i t à d i e l a b o r a z i o n e, m o n i t o raggio e controllo. Procedure rigide, anche per i progetti molti
p i c c o l i , e r i t a rd i h a n n o l i m i t a t o l ’e f f i c i e n z a , b e n c h é, i n l a r g a
m i s u ra, der ivassero da requisiti imposti dagli Stati membr i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
57
L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n s o n o
s tat i s u f f i c i e n t e m e n t e e s i g e n t i e s o n o i n
pa r t e co r r e s p o n s a b i l i , i n s i e m e a i G AL , d i
av e r l i m i tato i l p ot e n z i a l e va lo r e agg i u n to
d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r . N o n h a n n o p r e s o
m i s u r e s u f f i c i e n t i p e r co n t e n e r e co s t i e
rischi
121. I GAL sono i principali responsabili della realizzazione del valore
122. Tu t t a v i a ,
aggiunto di Leader e di una sana gestione finanziaria, ma i rischi
sono ben noti. La Commissione e gli Stati membr i condividono
l a r e s p o n s a b i l i t à i n m e r i t o a l l a s u p e r v i s i o n e d e l l ’o p e r a t o d e i
G A L e q u a n t o a l f a r s ì c h e e s s i s e g u a n o l ’a p p r o c c i o Le a d e r e
perseguano costantemente i più alti standard di sana gestione
finanziaria. Un operato carente sotto tale aspetto non dovrebbe
essere tollerato, anche negli Stati membr i che attuano Leader
p e r l a p r i m a vo l t a , p o i c h é s i s a re b b e ro d ov u t i t r a r re d e g l i i n segnamenti dai precedenti per iodi di programmazione.
dieci anni dopo il precedente audit della Cor te su
Leader, p ersisto no l e stesse gravi debolez ze. La Commission e
ha risposto alle osser vazioni contenute nella relazione annuale
2000 della Cor te con «incoraggiamenti», or ientamenti e racco m a n d a z i o n i a g l i S t a t i m e m b r i c h e t u t t av i a n o n s i s o n o d i m o s t rat i efficaci.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
58
R acco m a n d a z i o n e 1
Alla luce delle persistenti debolezze, la Commissione dovrebb e g a ra n t i re c h e l a l e gi s l a z i o n e s i a s u f f i c i e n te m e n te c h i a ra
in mer ito agli standard r ichiesti nel caso specifico di Leader.
Alcuni semplici requisiti a livello UE possono sostituire l ’esigenza di regole operative divergenti a livello di programma,
s e m p l i f i c a r e l e p r o c e d u r e, m i g l i o r a r e l a c o e r e n z a e fo r n i r e
c h iar i cr iter i di co nt ro l l o nel le seguenti aree:
( a ) esclusione di progetti av viati prima della decisione di sovvenzione, onde eliminare un rilevante rischio di inefficienza (effet to iner zial e);
( b)necessità che la selezione dei progetti da par te dei GAL si
basi su valutazioni documentate che dimostrino la validità
e l ’e q u i t à d e l l e d e c i s i o n i i n t e r m i n i d i c r i t e r i c o e r e n t i e
p er t inent i;
( c) n orme per far sì che i par tenariati non siano dominati dalle
au to r it à l o cal i al l e r iu nio ni per la selez ion e dei progetti.
I noltre, gli Stati membri dovrebbero far sì che vengano istituite procedure efficaci per ovviare alle debolezze individuate nella presente relazione, e che venga controllata la
co r ret t a ap p l icazio ne di det te procedure.
123.
I n p a r t i c o l a re, l a Co m m i s s i o n e e g l i S t a t i m e m b r i h a n n o t o l lerato situazioni in cui i GAL non dispongono di procedure
e f f icaci p er evit are i co nfl it t i di interessi. Le debolez ze osservate evidenziano il r ischio che i membr i dei GAL possano aver
influenzato le decisioni, direttamente o indirettamente, con la
con seg uenza di u n imp ieg o in efficace o in efficiente dei fon di
d e l l ’ UE.
R acco m a n d a z i o n e 2
I l re g o l a m e n t o f i n a n z i a r i o v i e t a q u a l s i a s i a z i o n e c h e p o s s a
determinare un conflitto di interessi. Alla luce di ciò la Comm i s s i o n e e g l i S t a t i m e m b r i d o v re b b e ro a s s i c u r a r s i c h e v i
siano delle tutele efficaci, e ver ificare che funzionino cor rett a m ente. I memb r i dei co mit ati decision ale o di valutaz ion e
dei progetti del GAL che abbiano un interesse personale,
politico, professionale o imprenditor iale in un progetto pro posto devono dichiararlo per iscr itto e astenersi da qualsiasi
discussione, valutazione o decisione in merito al progetto. La
q uest io ne dovreb b e essere sottoposta all ’autor ità di gestio n e, co nfo r memente al reg o l amento fin an z iar io.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
59
124. B e n c h é p e r Le a d e r s i a fo n d a m e nt a l e l ’i n d i v i d u a z i o n e d i s o l u -
zioni locali a problemi locali con un approccio dal basso verso
l ’a l t o, t u t t e l e a u t o r i t à d i g e s t i o n e t r a n n e u n a h a n n o i m p o s to d e f a c to u n s i s te m a d a l l ’a l to ve r s o i l b a s s o p e r i l p e r i o d o
2 0 0 7-2013, imp o nendo ai GA L di attuare le misure comun i del
programma di sviluppo rurale, contrar iamente alle indicazioni
d e ll a Co mmissio ne. I n qu esto modo è for se più semplice con t r o l l a r e L e a d e r, m a s i l i m i t a l a p o s s i b i l i t à d i s t r a t e g i e l o c a l i
i n novat ive e p er t anto anche il poten z iale valore aggiunto c h e
gi ust ifica l ’ap p ro ccio Leader 3 7 .
37
L’importanza di ciò è sottolineata
nella scheda informativa della
Commissione, che definisce
l’approccio Leader come «una
metodologia per mobilitare e
realizzare lo sviluppo rurale nelle
comunità locali piuttosto che una
serie fissa di misure da attuare».
R acco m a n d a z i o n e 3
L a Co m m i s s i o n e d o v re b b e ve r i f i c a re c o n g l i S t a t i m e m b r i
s e l e m i s u re e s i s te nt i l i m i t a n o l a c a p a c i t à d e i G A L d i e l a b o rare e attuare strategie locali innovative e multisettoriali per
ra ggiu ng ere g l i o b iet t ivi degli Assi da 1 a 3 della politic a di
s v i l u p p o r u ra l e. G l i St at i m e m b r i d ov re b b e ro m o d i f i c a re l e
rispettive norme nella misura necessaria per consentire ai
GAL di formulare soluzioni locali che non cor r ispondono alle
m isu re del p ro gramma di sviluppo r urale.
125. N e l l a g e s t i o n e co n d i v i s a n o n s p e t t a a l l a Co m m i s s i o n e a p p ro -
va re t u t t i i d e t t a g l i d e l l e d i s p o s i z i o n i d i at t u a z i o n e n a z i o n a l i
e re gi o n a l i , m a p r i m a d i a p p rova re i p ro gra m m i 2 0 0 7 - 2 0 1 3 l a
Com missio ne avreb b e dovuto assicurar si ch e fossero presenti
e l e m e n t i f o n d a m e n t a l i p e r i l s u c c e s s o d i L e a d e r ( c f r. s o t t o ) .
G l i St at i memb r i hanno sel ezion ato GAL con strategie c arenti.
D i c o n s e g u e n z a , n e l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 i l b i l a n c i o UE v i e n e
utilizzato in un modo meno efficiente, meno efficace e con un
m i no r val o re ag giu nto p o tenz iale di quanto si sarebbe potuto
ot te nere.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
60
R acco m a n d a z i o n e 4
L a Co m m i s s i o n e d o v re b b e a s s i c u r a r s i c h e g l i S t at i m e m b r i
riesaminino le strategie dei GAL per il periodo 2007-2013 e impongano ai GAL di fissare obiettivi misurabili, specifici per le
rispettive aree locali, e che si possano realizzare tramite il pro gramma Leader nella par te restante di detto periodo. Gli Stati
membri dovrebbero poi richiedere ai GAL di rendere conto
del raggiungimento degli obiettivi della strategia locale, della
r e a l i z z a z i o n e d i v a l o r e a g g i u n t o m e d i a n t e l ’a p p r o c c i o L e a ­­­­­­
der e dell ’efficienza dei finanziamenti e dei costi operativi.
I noltre, gli Stati membri dovrebbero valutare se questa magg i o re re s p o n s a b i l i t à a i f i n i d i u n a s a n a g e s t i o n e f i n a n z i a r i a
consenta di snellire gli attuali sistemi di gestione, super visio ne e controllo, riducendo la necessità di verificare l’osser vanza delle condizioni di ammissibilità alle misure.
R acco m a n d a z i o n e 5
In vir tù della responsabilità che le compete in materia di sana
gestione finanziaria del bilancio dell’UE, la Commissione do vrebbe controllare i futuri programmi in maniera sufficiente m ente det t ag l iat a p er quanto r iguarda gli elementi specific i
c h e s o n o f o n d a m e n t a l i p e r i l v a l o r e a g g i u n t o, l ’e f f i c a c i a e
l ’e fficienza di Leader.
G l i S t at i m e m b r i d ov re b b e ro f a r s ì c h e i n f u t u ro i G A L co rre g g ano l e deb o l ezze individ uate n el processo di selez ion e,
i n mo do da disp o r re di st rate gie e di pian i di attuaz ion e del
p i ù al to l ivel l o.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
61
L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n
s o n o i n g r a d o d i d i m o s t r a r e i l va lo r e
agg i u n to ot t e n u to co n l’at t ua z i o n e
d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r , n é h a n n o va lu tato
i co s t i agg i u n t i v i e i r i s c h i co n s e g u e n t i
126. I l bil ancio del l ’ UE ha ero g ato oltre 2 miliardi di euro per
Lea der+ e ha programmato un contributo superiore a 5 miliardi di
e u ro p er il p er io do 2007-2013. La Commission e n on h a an cora
d i m o s t r a t o l ’e f f i c a c i a e l ’e f f i c i e n z a d e l l a s p e s a , i l v a l o r e a g gi unto o t tenuto co n l ’ap p ro ccio Leader, in ch e misura si son o
concretizzati i rischi noti, né i reali costi di attuazione. Gli Stati
membri non hanno raccolto né convalidato le necessarie infor mazioni, per cui non esistono sufficienti elementi probatori che
possano ser vire da base per la valutazione. Dal presente audit
è e merso che il valore aggiunto e la sana gestione finanziar ia
d i Leader no n si p o sso no dare per scontati.
R acco m a n d a z i o n e 6
L a Co m m i s s i o n e d o v r e b b e a d o t t a r e m i s u r e u r g e n t i c h e l e
consentano di poter rendere conto del valore aggiunto e del la sana g est io ne finanziar ia d i Leader.
I l m o n i to ra g gi o d ov re b b e e s s e re i n d i r i z z ato ve r s o i n d i c ato r i d e l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p r o c c i o L e a d e r, l ’e f f i c i e n z a e
l ’e f f i c a c i a , p i u t t o s t o c h e s u l l ’a t t u a z i o n e . I d a t i d o v r e b b e r o
e s sere ver ificat i al l a fo nte, almen o a c ampion e. Con sideran d o l a d i m e n s i o n e e l a n at u ra d i Le a d e r, n o n c h é l e d i f f i co l t à
i n co nt rate fino ra nel l ’o t tenere dati per tin enti, con frontabili
e a t t e n d i b i l i , l a Co m m i s s i o n e d ov re b b e p re n d e re i n e s a m e
a pp ro cci p iù efficaci ed efficienti, quali il mon itoraggio dett a g l iato di camp io ni st at ist ic amente validi di GAL, mediante
indicatori, ispezioni e studi di casi strutturati, con un’adeguat a ver ifica dei dat i da p ar te d i un valutatore in dipen dente.
La Commissione dovrebbe coordinare gli Stati membri , per
f a r sì che i meccanismi di super vision e e controllo for n isc an o g a r a n z i e c i rc a l ’e q u i t à e l a t r a s p a re n z a d e l l e p ro c e d u re,
nonché dati comparabili sui costi, e integrino il monitoraggio
d el l ’efficacia e del l ’efficienza .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
62
L a p re s e nte re l a z i o n e è s t at a a d o t t at a d a l l a s e z i o n e I , p re s i e d u t a d a M i c h e l CRETIN , m e m b ro d e l l a Co r t e d e i c o n t i , a Lu s s e mb u rg o, nel l a r iu nio ne del 2 1 luglio 2 0 1 0 .
Pe r la Co r te d e i co nti
Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA
Presi d e nte
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
63
ALLE G ATO
ELENCO DEI P RO G ETTI ESAMINATI 1
(e u ro )
Costo totale
ammissibile
Sovvenzione
Leader2
Settore pubblico locale
2 063 969
1 031 984
Settore privato
396 403
74 325
Associazione
30 293
3 787
Autorità ecclesiastiche
165 016
111 386
Studio per un museo della tecnica
Associazione
131 498
88 106
Casa di cura residenziale per pazienti affetti da demenza
Associazione
1 063 000
154 000
Settore pubblico locale
11 265
5 914
Illuminazione pubblica per piazzole di sosta urbane
Associazione
6 959
3 476
Studio di fattibilità e sito web per progetti di sviluppo urbano
Associazione
17 969
14 375
Impianti per la lavorazione della carne
Settore privato
34 485
14 250
Costruzione di un sentiero lungofiume
Associazione
40 937
31 377
Costruzione di una taverna e relative attrezzature
Settore privato
414 712
228 091
Ripavimentazione di strade nel centro cittadino
Settore pubblico locale
210 942
210 942
Costruzione di una distilleria e relative attrezzature
Settore privato
254 154
127 077
Costruzione di un ristorante e relative attrezzature
Settore privato
367 421
202 081
Costruzione di una cantina e relative attrezzature
Settore privato
387 480
193 740
Costruzione di una pensione e relative attrezzature
Settore privato
334 436
181 799
Costruzione di nuovi locali per un laboratorio per la lavorazione di metalli
Settore privato
202 087
111 147
Descrizione del progetto
Tipo di promotore
DE-BY
Realizzazione di un lago balneabile
Acquisto di un locomotore
Acquisto di attrezzature per la raccolta e la lavorazione della frutta
DE-MV
Restauro di una chiesa, comprensivo di strutture turistiche
Studio di consulenza: coordinamento delle linee di navigazione passeggeri
IE
EL
1
La Corte ha selezionato progetti rappresentativi della gamma di progetti finanziati da ciascun GAL in termini di tipo di promotore, natura del progetto
(investimenti, studi, eventi, ecc.) e dimensione del progetto in termini finanziari. Sono stati preferiti i progetti completati fra il 2006 ed il 2008.
2
Elemento finanziato dall'UE, eccetto in Irlanda, Grecia e Ungheria, dove l'importo include il cofinanziamento nazionale.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
64
(euro)
Descrizione del progetto
Tipo di promotore
Costo totale
ammissibile
Sovvenzione
Leader2
ES-A
Acquisto di attrezzature per asili (I)
Associazione
29 910
14 955
Acquisto di attrezzature per asili (II)
Associazione
39 000
19 500
Sistemazione di un impianto di depurazione delle acque
Settore privato
369 000
30 050
Ristrutturazione di case per il turismo rurale
Settore privato
222 597
30 051
GAL
180 000
60 000
Costruzione di un hotel sotterraneo
Settore privato
277 187
30 051
Acquisto di attrezzature per una panetteria ecologica
Settore privato
189 599
25 596
Attrezzature per la lavorazione dell’olio d’oliva
Settore privato
78 993
28 437
Costruzione di un albergo rurale
Settore privato
617 026
98 130
Ristrutturazione di una piazza in un villaggio
Settore pubblico locale
30 450
8 583
Ripristino di un’area giochi comunale
Settore pubblico locale
36 096
26 532
Settore privato
409 179
69 050
GAL
254 847
150 254
Settore privato
245 061
40 012
Associazione
59 994
21 997
Settore pubblico locale
219 272
91 950
Associazione
16 070
7 794
Settore pubblico locale
50 312
25 156
Associazione
4 097
3 277
Settore privato
51 227
7 684
Sistema informatico dell’amministrazione locale
Settore pubblico locale
80 830
40 415
Restauro di un edificio storico
Settore pubblico locale
393 803
129 360
Itinerario turistico «Vino e mare»
Settore pubblico locale
162 014
81 007
Università
33 626
14 757
Associazione
12 507
5 865
Strutture pubbliche di accesso a Internet
Settore pubblico locale
327 900
120 431
Costruzione di circuiti per mountain bike e attrezzature per un centro noleggi
Settore pubblico locale
107 281
32 845
Sistemazione di un centro di informazioni sulle risorse idriche
ES-CM
Ampliamento di uno stabilimento alimentare
Pannelli informativi presso siti turistici
Costruzione di alloggi per il turismo rurale
FR (PL)
Evento di musica contemporanea
Costi di gestione e retribuzione del personale di un teatro
Corso di insegnamento a distanza in materia agricola
Informatizzazione e messa in rete di archivi di biblioteche
Miglioramento del sito internet di un’associazione culturale
Modernizzazione del sistema informatico di un’azienda locale
FR (LR)
Ripristino e apertura al pubblico di un arboreto
Studio su immobili vacanti e creazione di una banca dati
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
65
(eu ro )
Descrizione del progetto
Tipo di promotore
Costo totale
ammissibile
Sovvenzione
Leader2
IT-TOS
Acquisto di un telaio
Settore privato
120 000
18 000
Attrezzature igieniche per azienda alimentare
Settore privato
90 000
13 500
Settore pubblico locale
293 438
33 609
Acquisto di cassette da frutta e potenziamento del sistema di irrigazione
Settore privato
30 970
4 646
Acquisto di un trattore
Settore privato
37 000
13 218
Settore privato
63 000
9 450
GAL
101 894
30 670
Settore pubblico locale
243 000
52 232
Settore pubblico locale
10 514
7 980
Settore privato
20 962
9 433
Lavori di costruzione per rafforzare l’edificio di una canonica
Autorità ecclesiastiche
6 009
4 506
Strutture per una pensione
(vasca Jacuzzi esterna, deposito biciclette e magazzino, ecc.)
Settore privato
2 760
2 361
Settore pubblico locale
10 507
7 880
Settore privato
2 960
2 516
Associazione
7 000
5 250
Ripavimentazione di strade di un villaggio
Acquisto di macchinari per la lavorazione del legno
Mostra fotografica itinerante
3
Servizi ai cittadini (servizio veterinario e informazioni)
3
HU
Laboratori artigianali della comunità
Ristrutturazione di una cantina
Gite sulla neve e attrezzature da sci per studenti
Progetto per asfaltare una strada sterrata che serve dei vigneti
PT
Acquisto di attrezzature di proiezione
Acquisto di attrezzature per la lavorazione dell’olio d’oliva
Settore privato
199 500
69 825
Acquisto di attrezzature per la lavorazione e la commercializzazione del miele
Settore privato
39 600
13 860
Ammodernamento di una cantina3
Settore privato
100 000
35 000
Acquisto di attrezzature aggiuntive per karting
Settore privato
24 922
8 723
Settore pubblico locale
92 048
69 036
GAL
136 067
102 050
Segnaletica stradale
Creazione di un negozio di prodotti agricoli
3
Esame dei soli documenti del fascicolo.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
66
ALLE G ATO
Foto 2: Francia (Languedoc -R oussillon) -
Foto 3: G ermania (M eclemburgo -­P omerania
­I tinerario turistico « Vino e mare »
­A nteriore) - R estauro di una chiesa,
­c omprensivo di strutture turistiche
Foto 4: I talia ( Toscana) - Acquisto di cassette da
Foto 5: Spagna (Aragona) - R istrutturazione di
frutta
case per turismo rurale
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
67
Foto 6: Francia (Languedoc -R oussillon) -
Foto 7: G recia - Costruzione di una distilleria e
­S trutture pubbliche di accesso a I nternet
relative attrezzature
Foto 8: Por togallo - Acquisto di attrezzature
Foto 9: G recia - Costruzione di una taverna e
aggiuntive per k ar ting
relative attrezzature
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
68
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
SINTESI
I.
I l m e t o d o Le a d e r è u n o s t r u m e n t o p o l i t i co p e r co i nvo l g e re at t i va m e nte e i m p e gnare attori locali nello sviluppo delle
r i s p e t t i v e c o m u n i t à g r a z i e a l l ’a p p r o c c i o
« d a l b a s s o v e r s o l ’a l t o » c h e l o c o n t r a d distin gue.
Le a d e r è u n a r i s o r s a fo n d a m e nt a l e p e r i l
rafforzamento della società civile nelle
zone rurali. Attualmente esistono oltre
2 0 0 0 g r u p p i d i a z i o n e l o c a l e ( G A L ) c h e
mettono in atto strategie di sviluppo
l o c a l e c o n i f i n a n z i a m e n t i UE p e r l o s v i luppo r urale.
Leader è par te integrante della politica
di sviluppo r urale 2 0 0 7 -2 0 1 3 .
L a Co m m i s s i o n e n o n co n d i v i d e l a va l u t a z i o n e d e l l a Co r te s e co n d o c u i i G A L r a p p re s e n t a n o u n l i ve l l o d i a t t u a z i o n e s u p p l e m e nt a re. L a g e s t i o n e d e l l a p o l i t i c a d i
sviluppo rurale è condivisa dalla Commissione e dagli Stati membri nel rispetto
del principio di sussidiarietà. L’attuazione
di Leader compor ta una specifica caratte r istica obbligator ia, ossia il trasfer imento
a livello locale di una par te consistente
dei compiti di gestion e.
Per quanto riguarda i costi, le attività
p ro m o s s e d a i G A L n e l q u a d ro d e i r i s p e t tivi bilanci per le spese di esercizio e animazione sono collegate alla pr ior ità or izz o n t a l e d i p ro m u o ve re l o s v i l u p p o d e l l e
capacità degli attori locali e assistere
poten z iali promotor i di progetti.
In merito all’attuazione dell’approccio
Leader nel periodo di programmazione
corrente, la Commissione ha preso una
serie di iniziative mirate a incoraggiare
ulteriormente le buone pratiche e una
san a gestion e fin an z iar ia.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
69
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
II.
La creazione di capacità a livello locale
determina un aumento dell ’attività di svil u p p o l o c a l e, c o n l a m e s s a i n c o m u n e d i
r i s o r s e l o c a l i , l a c re a z i o n e d i re t i m i r a t e
all ’apprendimento reciproco e un approc cio integrato nell’affrontare complesse
questioni economiche e sociali. Questi
aspetti svolgono un ruolo impor tante per
l a p r i o r i t à o r i z zo nt a l e d e l m i g l i o ra m e nto
d e l l a g over nance nel l o svil u p p o r urale.
IV.
I membri dei GAL sono impor tanti protagonisti dello sviluppo di un territorio
r u ra l e. L’a p p ro cc i o d a l b a s s o ve r s o l ’a l to,
c a rat te r i s t i co d i Le a d e r, d ov re b b e e s s e re
applicato in modo da consentire alle
o rg a n i z z a z i o n i l o c a l i o a i s i n g o l i m e m b r i
d i u n GA L di avere u n ru o l o r il evante.
I GAL sono incoraggiati a presentare strategie innovative di sviluppo locale, ma
l ’i n n o v a z i o n e è s o l o u n o d e i c r i t e r i d i
selezione dei GAL. Una strategia di sviluppo locale non può limitarsi soltanto
a d a p pro cci innovat ivi.
Pe r q u a n t o r i g u a rd a i p ro g e t t i i n t e g r a t i ,
la maggior parte delle strategie locali
comprendono diverse misure e si applicano a numerosi settori o aree di intervento. Esistono esempi di buone pratiche
re l at i ve a programmi che introducono un
approccio integrato e che saranno pro mosse dalla R ete europea per lo sviluppo
r u ra l e (RESR ).
V.
Gli Stati membri devono garantire l’assenza di conflitti d'interessi nell’amb i t o d e l l a g e s t i o n e c o n d i v i s a . Le p r o c e dure decisionali e i criteri di selezione
a p p l i c a t i d a i G A L n o n r i e n t r a n o n e l p ro gramma, bensì nell’attuazione locale
valutata dall’autorità di gestione nella
selezione del GAL. Gli Stati membri poss o n o a n c h e a p p l i c a re n o r m e c o m u n i p e r
t u t t i i GA L ist it u it i a l ivel l o nazion ale.
La Commissione, soprattutto nei suoi
a u d i t m a n o n s o l o, p r e s t a a t t e n z i o n e a l
processo di selezione dei progetti e ad
aspetti quali trasparenza, conflitto di
interessi, ecc. Nel periodo di programmazione 2000-2006, la Commissione ha
e f f e t t u a t o l ’a u d i t d i 3 7 p r o g r a m m i L e a d e r + s u 7 3 ; 1 3 p ro gra m m i s o n o s t at i s o t toposti ad audit più di un a volta.
VI.
Pe r l ’at t u a l e p e r i o d o d i p ro gra m m a z i o n e
2007-2013, sono state incluse le necessarie disposizioni giuridiche nel rego l a m e n t o F E A SR 1 e n e l l e s u e m o d a l i t à d i
applicaz ion e 2 .
Inoltre, nella fase di progettazione e
approvazione del programma, la Comm i s s i o n e h a fo r n i to i n d i c a z i o n i a g l i St at i
membri attraverso la «Guida sull’applicazione dell’asse Leader», contenente
consigli specifici sul potenziale valore
a g gi u nto d i Le a d e r, q u a l e l a co p e r t u ra d i
t u t t i g l i a s s i , l ’i n n ov a z i o n e, n o n c h é l ’a p procc io integrato e ter r itor iale.
Inoltre, la Commissione ha richiesto un
approccio strategico nei confronti di
Leader nel quadro dei piano strategici
n a z i o n a l i . N e l c o n t e m p o, g l i S t a t i m e m bri hanno potuto operare scelte diverse
in merito alla por tata dell’applicazione
d e l m e to d o Le a d e r, i n r i s p o s t a a l l e e s p e r i e n ze s p e c i f i c h e a l l i ve l l o d e i G A L e a l l e
esigenze individuate nelle r ispettive analisi.
1
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
2
Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del
20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte
del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR)
(GU L 277 del 21.10.2005, pag. 1) e regolamento (CE)
n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, recante
disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005
del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (GU L 368
del 23.12.2006, pag. 15).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
70
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
La Commissione contribuisce costantemente al miglioramento delle proce d u re p e r i s i s te m i d i g e s t i o n e e co nt ro l l o
n e g l i St at i m e m b r i , fo r n e n d o i n d i c a z i o n i
e co n s u l e n ze n o n c h é r a cco m a n d a z i o n i a
seguito degli audit e appor tando corre z i on i finanziar ie, dove o p p o r t u no.
VII .
La valutazione ex-post di Leader+, attualmente in corso e la cui relazione finale
è p re v i s t a ve r s o l a f i n e d e l 2 0 1 0 , p re n d e
i n e s a m e g l i a s p e t t i d e l l ’e f f i c a c i a e d e f f i cienza della spesa di Leader. È prassi cons u e t a v a l u t a re e x- p o s t l ’e f f i c a c i a e l ’e f f i cienza degli strumenti politici. Questa
va l u t a z i o n e f a p a r te d e l n o r m a l e c i c l o d i
va lu t azio ne del l e p o l it iche e l a s celta dei
tempi è stata dettata dal fatto che nel
g i u g n o 2 0 0 9 , 4 0 d e i p ro g r a m m i Le a d e r +
e ra n o anco ra at t ivi.
L a Co m m i s s i o n e ( gr u p p o d i l avo ro te m a tico della R ete europea per la valutazione
dello sviluppo rurale) ha recentemente
p u b b l i c ato i l p ro g e t to f i n a l e d i u n d o c u m e nto d i o r i e nt a m e nto s u l l a va l u t a z i o n e
d e l l ’i m p at to di Leader 3 .
VIII .
L’ a t t u a z i o n e d i p r o c e d u r e i n t e s e a e v i tare il rischio di conflitti d'interessi,
conformemente al regolamento finanziario applicabile al bilancio generale
dell’Unione europea, è di competenza
d e g l i St at i memb r i.
3
La Commissione prenderà in considerazione la revisione della «Guida sull’ap p l i c a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » p e r q u a n t o
co n ce r n e l a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i , o n d e
chiarire ulteriormente la necessità di pro cedure valide che r ispettino pr incipi fond a m e n t a l i q u a l i l a t r a s p a re n z a , l a p a r i t à
di trattamento, l’adozione di criteri di
s e l e z i o n e o b i e t t i v i o l a co m u n i c a z i o n e d i
in for maz ion i sulle dec ision i adottate.
IX.
La Commissione garantisce che gli
o b i e t t i v i s t a b i l i t i a l i ve l l o d i p ro g r a m m a
saranno sostenuti da indicatori che gli
Stati membri richiederanno ai GAL al
f i n e d i p ro d u r re d a t i a g g re g a t i a l l i ve l l o
dell ’asse Leader.
Gli obiettivi delle strategie locali dovreb bero essere stabiliti, nella misura del possibile, nel r ispetto dei cr iter i SMART (spe c i f i c i , m i s u ra b i l i , ra g gi u n gi b i l i , r i l e va nt i ,
defin iti n el tempo) .
X.
Il Quadro comune per il monitoraggio e
l a v a l u t a z i o n e ( QCMV ) 4 s i c o n c e n t r a s u l
v a l o re a g gi u n to d i Le a d e r, i n p a r t i co l a re
in relazione al suo impatto. Tuttavia, l ’impatto di Leader è più difficile da misurare, poiché si riferisce principalmente
allo sviluppo di capacità locali (capitale
sociale) ed è deter minato dal processo di
s v i l u p p o l o c a l e. G l i St at i m e m b r i d e vo n o
g a ra nt i re l a d i s p o n i b i l i t à d i i n fo r m a z i o n i
adeguate per il mon itoraggio.
Capturing impacts of Leader and of measures to improve
Quality of Life in rural areas (Impatto di Leader e delle misure
4
per migliorare la qualità della vita nelle aree rurali), progetto
(QCMV) fornisce un unico quadro di riferimento per il
di documento di lavoro 4, 21 giugno 2010, Rete europea per la
monitoraggio e la valutazione di tutti gli interventi di sviluppo
valutazione dello sviluppo rurale.
rurale per il periodo di programmazione 2007-2013. Il QCMV
Il Quadro comune per il monitoraggio e la valutazione
stabilisce metodi per migliorare i risultati del programma,
garantendo il controllo dei programmi e consentendo la
valutazione del raggiungimento di obiettivi definiti.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
71
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
I l QCMV p r e v e d e q u e s i t i s p e c i f i c i p e r l a
valutazione di Leader in mer ito al miglio ra m e nto d e l l a g ove r n a n ce, a l l a m o b i l i t a zione del potenziale di sviluppo endog e n o, a g l i a p p r o c c i e a l l a c o o p e r a z i o n e
multisettor iali e al contr ibuto for nito alle
p r i or i tà di al t r i assi.
INTRODUZIONE
6.
La creazione di capacità a livello locale
determina un aumento dell’attività di
s v i l u p p o l o c a l e, c o n l a m e s s a i n c o m u n e
di risorse locali, la creazione di reti che
consente l’apprendimento reciproco
e un approccio integrato nell’affrontare complesse questioni economiche e
s o c i a l i . Q u e s t i a s p e t t i s vo l g o n o u n r u o l o
impor tante per la pr ior ità or izzontale del
miglioramento della governance nello
s vi lu pp o ru ral e 5 .
5
Quarta priorità degli orientamenti strategici comunitari per
7.
L a Co m m i s s i o n e n o n co n d i v i d e l a va l u t a zione della Cor te che i GAL rappresentino
un livello di attuazione supplementare.
La gestione della politica di sviluppo
rurale è condivisa dalla Commissione e
dagli Stati membri nel rispetto del princ i p i o d i s u s s i d i a r i e t à . L’ a t t u a z i o n e d i
Le a d e r co m p o r t a u n a s p e c i f i c a c a rat te r i stica obbligator ia, ossia il trasfer imento a
livello locale di una par te consistente dei
compiti di gestione. Q uesto non significa
necessariamente una duplicazione delle
attività.
Per quanto riguarda i costi, le attività
p ro m o s s e d a i G A L n e l q u a d ro d e i r i s p e t tivi bilanci per le spese di esercizio e animazione contr ibuiscono alla pr ior ità or izz o n t a l e d i p ro m u o ve re l o s v i l u p p o d e l l e
capacità degli attori locali e assistere
p o te n z i a l i p ro m o to r i d i p ro g e t t i e va n n o
b e n a l d i l à d e l l a p o r t a t a d i q u a n t o p ro pongono le autor ità nazionali o regionali
nei programmi di sov venzione dall’alto
ver so il basso.
il periodo di programmazione 2007 - 2013 come definita nella
decisione 2006/144/CE del Consiglio del 20 febbraio 2006.
Per quanto concer ne l ’attuazione dell ’ap proccio Leader nel periodo di programmazione corrente, la Commissione ha
preso una serie di iniziative mirate ad
in coraggiare ulter ior mente le buon e pratic h e e un a san a gestion e fin an z iar ia:
-
i p r i n c i p i e s s e n z i a l i d e l l ’i n i z i at i va Le ader son o stati defin iti n ell ’ambito di
un quadro giur idico per tin ente;
-
sono state fornite indicazioni nella
fase di definizione e approvazione del
programma con la « Guida sull’applicaz ion e dell ’asse Leader » ;
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
72
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
-
sono stati istituiti dei gruppi di r ifless i o n e a l l ’i n t e r n o d e l s o t t o c o m i t a t o
Le a d e r d e l l a R e t e e u ro p e a p e r l o s v i l u pp o ru ral e (RESR ) co n il man dato di
esaminare i problemi di attuazione. La
R e t e c o n t i n u a c o n l ’a t t i v i t à d i s c a m bio di risultati, esperienze e k now-how
t ra g l i at to r i co i nvo l t i n e l l ’at t u a z i o n e
d e l l ’i n i z i at i va Le a d e r, c h e e ra gi à u n a
pr ior ità di Leader II e Leader+ (con gli
O s s e r v a t o r i e u r o p e i L e a d e r II e L e a d er+).
PORTATA E APPROCCIO DELL’AUDIT
8.
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
punto 7.
9.
Nel 2009 la maggior par te delle strategie
locali Leader+ si erano concluse e l’attua zione delle strategie locali 2007-2013 non
era ancora iniziata, con un livello di attività generalmente basso.
OSSERVAZIONI
R isposta comune ai punti 13-15 e al
riquadro 2:
La Commissione apprezza che la Cor te
riconosca le buone pratiche dei GAL nel
promuovere il coinvolgimento e la par te cipazione a livello locale.
16.
L’a p p ro cc i o Le a d e r o r i e nt ato a l p ro ce s s o
compor ta la definizione e l ’attuazione di
u n a s t r a te gi a c h e co i nvo l g e l a co m u n i t à
locale in generale.
Le organizzazioni aderenti ai GAL sono
organizzazioni rappresentative e attive
localmente nel territorio rurale. La Comunicazione della Commissione su Leader+ 6 ,
che costituiva il documento di riferimento
per i programmi Leader+ nazionali e
regionali, stabilisce al punto 12: « I gruppi
d i a z i o n e l o c a l e d e vo n o e s s e re l ’e s p re s sione equilibrata e rappresentativa dei
par tner dei vari ambienti socioeconomici
del ter r itor io » . I par tner sono un insieme
di enti pubblici ed esponenti della società
civile. I par tner sono anche i principali
autori delle strategie e nella maggioranza
d e i c a s i r a p p re s e n t a n o u n a p a r t e c o n s i stente della popolazione del ter r itor io. È
p e r t a n t o n o r m a l e c h e u n a c e r t a p e rc e n tuale dei progetti provenga da queste
organizzazioni aderenti. I membri dei GAL
possono svolgere un ruolo impor tante per
l’attuazione della strategia di sviluppo
locale. I noltre, andrebbe sottolineato che
l ’e f fe t t i v o c o i nv o l g i m e n t o d i a l t r i a t t o r i
operanti sul territorio nell’attuazione della
s t r a t e g i a l o c a l e d i p e n d e fo r t e m e n t e d a l
contesto locale. Ad esempio, attualmente
i membri dei GAL in Grecia possono bene ficiare di progetti fino al 30% della spesa
p u b b l i c a d e s t i n a t a a l l a s t r a t e g i a l o c a l e.
I n c o n s i d e r a z i o n e d e l l ’a m p i a v a r i e t à d e i
membri dei GAL, sarebbe difficile imporre
a livello UE una quota specifica di progetti
promossi da altr i attor i. Gli Stati membr i
d ov re b b e ro g a ra n t i re l ’a m p i a p a r te c i p a zione della comunità in generale.
6
Comunicazione della Commissione agli Stati membri del
14 aprile 2000 recante gli orientamenti per l’iniziativa
comunitaria in materia di sviluppo rurale (Leader+).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
73
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
19.
La Commissione conviene con la Cor te
che sarebbe auspicabile una politica di
adesione aper ta e la prenderà in consid e ra z i o n e n e l l a d e f i n i z i o n e d e l l a p o l i t i c a
p os t- 2 013.
R i qu adro 3
La composizione del GAL in Grecia
oggetto dell ’audit della Cor te è confor me
a l q u a d r o n o r m a t i v o v i g e n t e d e l l ’ UE . L a
selezione dei progetti è di competenza di
uno speciale comitato decisionale comp os to p er il 50% da p ar t ner p r ivati.
20.
Dalla sintesi della valutazione intermedia di Leader+ emerge che il costante
coinvolgimento dei giovani negli organismi decisionali è molto raro. Questo
può essere dovuto al fatto che le organizzazioni giovanili locali non sono ben
strutturate né molto frequenti nelle zone
r u ra li .
2 1 . R i sp os ta com une a i punti 21-2 2 :
Durante i negoziati per l’approvazione
d e i p r o g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR )
per il per iodo 2007-2013, la Commissione
h a co nt ro l l ato c h e fo s s e i n c l u s o i l p r i n c i pio della rappresentanza minima del 50%
della società civile nei par tenar iati, come
disposto dall ’ar ticolo 62, punto 1, lettera
b ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 .
Tale requisito si applica al livello decisio n a le.
Tu t t a v i a , l a C o m m i s s i o n e p r e n d e r à i n
c o n s i d e r a z i o n e l a re v i s i o n e d e l l ’o r i e n t a mento esistente al fine di evitare errate
i nte r p ret azio ni.
23.
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a i
punti 2 1 -2 2 .
R iq uad ro 5
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a i
punti 2 1 -2 2 .
25.
Il grado di precisione necessario
dovrebbe essere definito dallo Stato
m e m b r o, c h e p u ò a d a t t a r l o a l c o n t e s t o
spec ifico di un dato ter r itor io.
26.
Gli obiettivi della strategia di sviluppo
locale dovrebbero essere per quanto poss i b i l e i n l i n e a co n i c r i te r i SMA RT ( s p e c i fic i, misurabili, realiz z abili, trasfer ibili) .
I finanziamenti per lo sviluppo rurale
sostengono le attività di assistenza e for mazione svolte dalle autorità responsabili
del programma attraverso la sotto -misura
«acquisizione di competenze», ovvero
dalle reti r urali n az ion ali.
Alcuni scenari costituiscono tendenze a
lungo termine che non si possono conf i n a re n e l l ’o r i z zo n te te m p o r a l e d i 7 a n n i
delle strategie di sviluppo locali, come ad
e s e m p i o « l ’e s o d o d a l l e c a m p a gn e e l ’a b bandono dell’agricoltura tradizionale»
cui fa r ifer imento la Cor te.
R iq uad ro 6
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
punto 2 6 .
R i qu adro 4
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a i
p u nt i 21-22.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
74
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
27.
L a Co m m i s s i o n e n o n c o n d i v i d e n e c e s s a riamente la conclusione della Cor te che
i l c e n t ro d i m o u n t a i n - b i k i n g n o n c o n t r i b u i s c e a l l ’o b i e t t i v o d e l l a c o m p e t i t i v i t à
n e l l ’a r e a s t a b i l i t o n e l l a s t r a t e g i a d i s v i lu p p o l o cal e.
28.
La Commissione concorda con la Cor te
che nel complesso i progetti devono
e s s e re f u n z i o n a l i a g l i o b i e t t i v i s t rate gi c i
locali. Tuttavia, la misura in cui i progetti
si inseriscono nella più ampia strate gi a te r r i to r i a l e d e v ’e s s e re d e te r m i n a t a a
l i ve l l o l o c a l e d a i G A L . I p ro g e t t i p o s s o n o
anche fornire un valore aggiunto a una
te m at i c a te r r i to r i a l e co nt r i b u e n d o a d u n
ob i e t t ivo g eneral e del l a st rategia.
R i qu adro 7
La Commissione condivide il parere che
Leader non dovrebbe sostenere le attività
spettanti per legge alle autorità locali.
Tu t t a v i a , i p r o g e t t i a t t u a t i d a i c o m u n i
dovrebbero essere ammissibili a titolo
di Leader se rientrano in un concetto
regionale più ampio e contribuiscono
agli obiettivi della strategia di sviluppo
loc a l e.
29.
L’ a t t u a z i o n e d i u n a s t r a t e g i a i n t e r m i n i
d i « m isu re » no n imp l ica necessar iamente
c h e i p ro g e t t i n o n s i p o s s a n o v a l u t a re e
s e l e z i o n a re co n r i fe r i m e nto a g l i o b i e t t i v i
strategici locali. I programmi possono
prevedere una struttura generale per le
s t rate gi e l o c a l i c h e g a ra nt i s c a i l r i s p e t to
di entrambe le tipologie di criteri, come
a d e s emp io nel caso del l a Sp agn a.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
30.
G l i i nv i t i a p re s e n t a re p ro p o s te e l ’e f fe t t i v a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i d e vo n o s vo l gersi a livello locale, da par te del GAL,
per garantire la coerenza tra le condizioni
di ammissibilità e gli obiettivi strategici.
31.
In Leader+ l’attività di monitoraggio e
valutazione della strategia di sviluppo
locale era raccomandata dagli orientam e nt i Le a d e r + s u l l a va l u t a z i o n e. I n o l t re,
le attività di valutazione al livello dei GAL
eran o ammissibili al cofin an z iamento.
32.
L’ « analisi dei risultati » come strumento di
comunicazione con il pubblico non si può
assimilare a una valutazione completa
della strategia loc ale.
L’ a t t u a z i o n e d i p r o g e t t i è i l r i s u l t a t o
immediato delle attività dei GAL. Misura r n e l ’i m p a t to s p e s s o è d i f f i c i l e, p o i c h é
molti di essi sono collegati al processo di
sviluppo ( sviluppo di c apac ità, ecc.) .
33.
L’at t u a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r e ra a p p e n a
iniziata al momento dell ’audit nella mag gior parte degli Stati membri visitati
dalla Cor te.
R i g u a rd o a l l a c i t a t a « m a n c a n z a d i o b i e ttivi specifici a livello locale», si veda la
r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l p u n t o 2 6 .
I n re l a z i o n e a l l ’ « i m p o s i z i o n e d e l l ’ u t i l i z zo
di misure comuni» da parte degli Stati
membr i, si veda la r isposta della Commission e al punto 8 4 .
75
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
34.
L’ i n n o v a z i o n e è u n a c a r a t t e r i s t i c a
d e l l ’a s s e L e a d e r [ a r t i c o l o 6 1 , l e t t e r a e ) ,
d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 ] , m a
non è obbligator ia a livello dei GAL [ar tico l o 6 2 , p a ra gra fo 1 , l e t te ra a ) , d e l re g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 ] . I G A L s o n o
i n co ra g gi at i a p re s e nt a re s t rate gi e i n n o v a t i v e d i s v i l u p p o l o c a l e , m a l ’i n n o v a zione è solo uno dei criteri di selezione
dei GAL e per tanto non dev ’essere necessariamente presente in tutti i progetti
f i n a n z iat i.
Le strategie di sviluppo locale coprono
u n’a m p i a g a m m a d i o b i e t t i v i d i s v i l u p p o
da realizzare attraverso una data serie
di progetti. Alcuni progetti che non si
p o s s o n o co n s i d e r a re i n n ov a t i v i p o s s o n o
co m u n q u e r i s u l t a re n e ce s s a r i p e r l a s t ra t e g i a e d e s s e r e f i n a n z i a t i d a Le a d e r. G l i
attori locali che gestiscono la strategia
hanno bisogno di un minimo di flessibilità in merito alle opportunità di finanz i a m e nto.
36.
I GAL dovrebbero garantire la coesis te n z a, la sinergia e la complementar ietà
d e i p ro g et t i nel l ’area interessat a .
Mentre la strategia locale dovrebbe
essere integrata e prevedere l ’interazione
t ra s e t to r i , p e r i s i n g o l i p ro g e t t i p u ò n o n
e s s e re co sì.
37.
In Leader+ i GAL erano incoraggiati a
presentare strategie di sviluppo locale
i n n ovat i ve, m a l ’i n n ova z i o n e e ra s o l o u n
c r i te r i o di sel ezio ne t ra g l i al t r i.
38.
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
punto 3 7 .
L a Co m m i s s i o n e t i e n e a s o t to l i n e a re d u e
punti:
-
non si può escludere il carattere innovativo di un progetto solo perché
riguarda l’acquisto di prodotti stand a r d . Pu ò t r a t t a r s i d i u n’i n n o v a z i o n e
per il settore interessato o implicare
processi in n ovativi n ei meccan ismi di
mar ketin g;
-
i due progetti in Un gh er ia, per i quali
l a Co r te s e m b ra n u t r i re q u a l c h e d u b b i o i n m e r i t o a l l o ro « c a r a t t e re i n n o vativo», devono essere valutati nello
spec ifico contesto locale.
Tu t t av i a , n e l l ’a m b i to d e l l a g e s t i o n e co n divisa, la Commissione non è responsabile della scelta dei progetti da finanz iare.
40.
I l f a t to c h e s i n g o l i p ro g e t t i f i n a n z i a t i d a
Leader siano anche ammissibili ad altri
f i n a n z i a m e n t i UE n o n m e t t e i n d u b b i o
la legalità e la regolarità del sostegno
fo r n i t o d a Le a d e r. I n o l t r e, s p e t t a a l G A L
s t a b i l i re i n u n co nte s to l o c a l e s e u n p ro getto aggiunge valore all’attuazione della
strategia. Non tutti i progetti devono forn i re u n co nt r i b u to d e l l o s te s s o p e s o a g l i
o b i e t t i v i d e l l a s t rate gi a , p o i c h é i n a l c u n i
casi si può fornire un valore aggiunto a
una concreta tematica ter r itor iale contr ibuendo ad un obiettivo generale di più
ampia por tata.
L’ i n n o v a z i o n e n o n s i p u ò v a l u t a r e i n
termini assoluti. È innovativo ciò che è
nuovo per il ter r itor io interessato, ov vero
s e i l meto do è at t uato p er l a p r ima volta.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
76
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
41.
L a C o m m i s s i o n e c o n d i v i d e l ’o p i n i o n e
d e l l a Co r t e s e c o n d o c u i i n l i n e a d i p r i n c i p i o Le a d e r n o n d o v r e b b e s o s t e n e r e l e
n o r m a l i at t i v i t à d e i g ove r n i l o c a l i . Tu t t a via, cer ti progetti promossi dai comuni
sono componenti legittime di una strategia di sviluppo locale, dove i comuni
svolgono un ruolo fondamentale nel pro cesso di sviluppo locale. Se questi progetti comunali rientrano nella strategia
di sviluppo locale, o almeno sono in linea
co n g l i o b i e t t i v i d i t a l e s t rate gi a , n o n c ’è
m o t i vo d i r i te n e re c h e i l va l o re a g gi u nto
d e ll ’a pp ro ccio Leader r isul t i r idotto.
I n mater ia di qualità della vita e patr imo n i o r u r a l e ( e n t r a m b e p r i o r i t à d i Le a d e r +
e a s s e 3 ) l e a u to r i t à l o c a l i s o n o i p ro m o tori più comuni. Inoltre, in alcuni Stati
membr i come la Spagna, i comuni sono di
d i m e n s i o n i t a l m e nte p i cco l e d a a p p a r i re
come i promotor i ideali di progetti locali,
s p e s s o a c a u s a d e l l ’a s s e n z a d i a d e g u a t i
p rom oto r i p r ivat i.
La Commissione conviene con la Cor te
che i progetti non avrebbero dovuto
essere completati prima della presentazione della domanda di sov venzione Lead e r. S i ve d a n o l e r i s p o s t e d e l l a Co m m i s s i on e ai r iquadr i 9 e 10.
R i qu adro 9
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
p u nto 41.
I progetti infrastrutturali attuati dai
comuni non rientrano di per sé nei loro
com p it i o b b l ig ato r i.
Se questo tipo di attività di rinnovamento
u r b a n o è p re v i s to d a l l a s t rate gi a l o c a l e e
se gli abitanti partecipano allo sviluppo
del progetto non c ’è motivo di escluder lo
d a l f i n anziamento Leader.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
R iq uad ro 1 0
GAL in Tosc ana: La Commissione intende
e s a m i n a re i n m o d o a p p ro fo n d i to l a q u e stione della data di inizio dell ’ammissibi l i t à d e l p ro g e t to, te n e n d o co nto d e l l ’e s i genza di un approccio armonizzato nei
finanziamenti comunitari in gestione
con divisa.
R i g u a r d o a l l a To s c a n a , l a s i t u a z i o n e
n e l l ’a m b i t o d i L e a d e r + e r a l a s e g u e n t e :
i preparativi del programma Leader+
hanno compor tato l’ampia consultazione dei par tner locali. Inoltre, alcuni
dei territori coper ti da Leader avevano
gi à p a r te c i p ato a l l e p re ce d e nt i i n i z i at i ve
comunitar ie. A seguito dell ’approvazione
del programma, era legittimo che i GAL
si aspettassero che i progetti sarebbero
stati ammessi al sostegno, una volta com p l e t ate t u t te l e p ro ce d u re n e ce s s a r i e p e r
l ’attuaz ion e del programma.
I n q u e s t o c a s o s p e c i f i c o, p e r u n p e r i o d o
molto lungo, nel quale avrebbe già
dovuto cominciare l ’attuazione delle strategie, ai GAL non erano per venuti inviti a
presentare proposte di progetti. Al fine
di garantire l’attuazione efficace delle
strategie locali, i GAL avevano dovuto
accettare che le autorità pubbliche
av viassero progetti non commerciali, che
erano deter minanti per l ’attuazione delle
strategie locali, in un momento in cui
n o n e ra n o i n gra d o d i co n o s ce re l a d e c i sione in mer ito alla sov venzione. Diversam e n t e, i l s o s t e g n o p e r i m p o r t a n t i i n t e r venti relativi alle strategie di sviluppo
l o c a l i s a re b b e s t a t o s o s p e s o a l m e n o p e r
tre anni. Naturalmente questi progetti
rispettavano i criteri di selezione delle
strategie locali ed erano conformi alle
per tin enti disposiz ion i UE.
77
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
G AL i n F r a n c i a ( P a e s i d e l l a L o i r a ) .
La Commissione intende esaminare in
modo approfondito la questione della
d a t a d i i n i z i o d e l l ’a m m i s s i b i l i t à d e l p ro g e t to, te n e n d o co nto d e l l ’e s i g e n z a d i u n
a p p ro cc i o a r m o n i z z ato n e i f i n a n z i a m e nt i
com u n it ar i in g est io ne co ndivisa.
42.
L’ i n n o v a z i o n e è u n a c a r a t t e r i s t i c a
d e l l ’a s s e , c h e t u t t a v i a n o n è o b b l i g a t o r i a p e r i G A L . I l co m i t a to d i s o r ve g l i a n z a
d e l p r o g r a m m a d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR )
determina il peso di ciascun criterio di
s e l e z i o n e d e i G A L , i v i co m p re s a l ’i n n ova z i o n e , d o p o l ’a p p r o v a z i o n e d e l l o s t e s s o
programma di sviluppo rurale [ar ticolo
7 8 , l e t t e r a a ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n .
1698/2005]. I GAL sono incoraggiati a
presentare strategie innovative di sviluppo locale, ma l ’innovazione è solo uno
d e i c r iter i di sel ezio ne dei GA L.
La Commissione ha richiamato l’attenzione degli Stati membri sui potenziali
problemi nell’attuazione di progetti inno vat i v i t ra m i te i l gr u p p o d i r i f l e s s i o n e d e l
s o t to co m i t ato Le a d e r d e l l a R e te e u ro p e a
per lo sviluppo rurale (RESR). I l gruppo di
r i f l e s s i o n e ce rc a d i fo r n i re i n d i c a z i o n i s u
com e g arant ire l ’innovazio ne.
45.
D a l m o n i t o r a g g i o d e l l ’O s s e r v a t o r i o Le a d e r + è e m e r s o c h e i G A L Le a d e r + h a n n o
partecipato per l’83% alla cooperazione
interterritoriale e per il 68% alla coope ra z i on e t ransnazio nal e.
La par tecipazione ad attività di rete e a
progetti di cooperazione solitamente è
più comune tra i GAL con maggiore espe rienza. I nuovi GAL si concentrano maggi o r m e nte s u l l ’at t u a z i o n e a l i ve l l o l o c a l e
d e l l a s t r a t e g i a d i s v i l u p p o l o c a l e. A n c h e
l a m atur ità generale del programma è un
f a t t o re c h e a g e vo l a l ’a t t i v i t à d i re t e e l a
coop erazio ne.
L’a t t u a z i o n e d i u n p r o g e t t o d i c o o p e r a zione è più complessa di un nor male pro g e t to l o c a l e ( r i ce rc a d i u n p a r t n e r p e r l a
c o o p e r a z i o n e, d e f i n i z i o n e d i u n a c c o rd o
di cooperazione, necessità per ciascun
GAL di ottenere la sovvenzione dal suo
programma, ecc.). Occorre pertanto il
s u p p o r t o t e c n i c o d e l l e a u t o r i t à d e l p ro g r a m m a , c h e p u r t ro p p o n o n e r a o n o n è
sempre presente in misura ragionevole in
tutti i programmi.
In Leader+ le attività relative a visite,
scambi e conferenze potevano essere
finanziate nel quadro dell’azione «coo perazione». Le visite ad altri GAL sono
una fase preliminare nello sviluppo di un
progetto di cooperazione. Non sempre
si arriva alla successiva elaborazione di
u n’a z i o n e c o n g i u n t a , c h e i m p l i c a i l r a g g i u n g i m e n t o d i u n a c c o rd o. A l c u n i S t a t i
membri hanno concesso finanziamenti
spec ifici per le az ion i preparator ie.
46.
L’a t t i v i t à d i re t e è l ’e l e m e n t o d e l l ’i n i z i a tiva Leader che è guidato prefer ibilmente
d a l l e re t i n a z i o n a l i e d e u ro p e e. È q u i n d i
possibile che i singoli GAL non siano in
grado di inserire nelle rispettive strategie
dettagli specifici in merito alle previste
attività di rete.
48.
Secondo il parere della Commissione, il
c r i te r i o p i ù r i l e v a n te p e r d e te r m i n a re s e
un progetto dovrebbe essere finanziato
d a Le a d e r è l a m i s u ra i n c u i co nt r i b u i s ce
agli obiettivi della strategia di sviluppo
loc ale.
Pe r q u a n t o c o n c e r n e i l « p e s o m o r t o » s i
veda an c h e la r isposta al punto 1 0 9 .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
78
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
R i sp o sta com une a i punti 49- 52:
La Commissione intende esaminare in
modo approfondito la questione della
d a t a d i i n i z i o d e l l ’a m m i s s i b i l i t à d e i p ro g e t t i , t e n e n d o c o n t o d e l l ’e s i g e n z a d i u n
a p p ro cc i o a r m o n i z z ato n e i f i n a n z i a m e nt i
com u n it ar i in g est io ne co ndivisa.
R i q u adro 11
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
p u nto 49.
53.
Nel periodo di programmazione
2007-2013 è obbligatorio verificare la
ragionevolezza dei costi dei progetti
[ar ticolo 26, paragrafo 2, lettera d), del
re golamento (CE) n. 1975/2006].
54.
Te n e n d o c o n t o d e l l ’ a m p i a v a r i e t à d e i
p roge tt i Leader, p o t reb b e essere diffic ile
gi u d i c a re a p r i o r i f at to r i q u a l i i l gra d o d i
re d d i t i v i t à e g a ra nt i re n e l co nte m p o c h e
s i ot te ng ano i r isu l t at i desiderat i.
56.
Le autor ità pubbliche rappresentante nei
G A L ( co m u n i ) , e c h e co s t i t u i s co n o f i n o a l
50% dei membri dei GAL, sono di per se
stesse democraticamente responsabili.
I noltre, i GA L in alcuni Stati membr i sono
r iconosciuti come enti pubblici (ad esemp i o i n Francia).
Inoltre, per il periodo di programmazione corrente ai sensi dell’articolo
6 2 , p a r a g r a f o 2 , d e l r e g o l a m e n t o ( CE )
n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 , i G A L h a n n o l ’o b b l i g o d i
garantire la capacità di amministrare
fon d i pu b b l ici.
L a C o m m i s s i o n e c o n c o r d a s u l l ’e s i g e n z a
di un grado elevato di trasparenza e sulla
conseguente necessità che i GAL siano in
grado di dimostrare di avere seguito coe re nte m ente p ro cedure co r ret te.
Tu t t a v i a , n e l l a m a g g i o r a n z a d e g l i S t a t i
membri sono state adottate norme sulle
procedure interne relative alla traspare n z a d e c i s i o n a l e, a l f i n e d i e v i t a re c o n flitti di interessi o ricorsi. Il gruppo di
r i f l e s s i o n e s u l l ’a p p ro cc i o d a l b a s s o ve r s o
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
l ’alto del sottocomitato Leader della R ete
e u ro p e a p e r l o s v i l u p p o r u ra l e h a r i u n i to
d i ve r s e t i p o l o gi e d i p ro ce d u re d i q u e s to
t i p o i n u n p ro g e t to d i re l a z i o n e c h e p re sto sarà reso dispon ibile al pubblico.
R isp ost a comune ai punt i 5 7 -5 8 :
La Commissione prenderà in esame la
r e v i s i o n e d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i c a z i o n e
d e l l ’a s s e Le a d e r » n e l l ’i n t e n t o d i c h i a r i re
ulteriormente il rispetto dei principi di
base nella selezione dei progetti (tras p a r e n z a , p a r i t à d i t r a t t a m e n t o, u t i l i z z o
di criteri di selezione obiettivi, comunicazione delle decisioni) sulla base delle
buon e prassi raccolte.
59.
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
punto 5 6 .
60.
S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e
ai punti 1 6 e 5 6 .
Pe r e v i t a r e c a s i v e r i e p r o p r i d i c o n f l i t t i
di interessi sono necessarie procedure
appropriate. La Commissione prenderà
in considerazione l ’oppor tunità di for nire
u l te r i o r i i n d i c a z i o n i s u l l e n o r m e s u i co n f l i t t i d i i n t e re s s i n e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i caz ion e dell ’asse Leader » .
79
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
61.
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
p u nto 60.
I membr i dei GA L sono organizzazioni del
te r r i to r i o r u ra l e, ra p p re s e nt at i ve e at t i ve
localmente. Di conseguenza è normale
che una percentuale di progetti provenga
d a q u e s te o rg a n i z z a z i o n i . L’e s c l u s i o n e d i
questi progetti costituirebbe un serio
ostacolo al successo dell ’attuazione della
s t rate gia di svil u p p o l o cal e.
Tu t t a v i a , g l i S t a t i m e m b r i s o n o t e n u t i a
garantire l’assenza di conflitti di inte re s s i .
R i q u adro 13
La Commissione è d’accordo sul principio che i membri del comitato decisionale non dovrebbero partecipare alle
d e c i s i o n i i n s i t u a z i o n i d ove s u s s i s t a u n a
«comunanza di interessi» con il promotore del p ro g et to.
Si veda anche la risposta della Commiss i on e al p u nto 60.
R i q u adro 14
La Commissione conviene con la Cor te
che dovrebbero esistere norme chiare
sui conflitti di interesse, di cui tenere
conto nella decisione di finanziare un
p roge tto.
63.
In 15 Stati membri è stato attuato Lead e r + e i n a l t r i 6 St at i m e m b r i u n a m i s u ra
di tipo Leader+. I modelli di attuazione
utilizzati negli Stati membri variano in
m i s u ra significat iva.
La qualità di una strategia (obiettivi,
priorità, monitoraggio e valutazione)
non garantisce di per sé l’assenza di
c o n f l i t t i d i i n t e re s s i . L a Co m m i s s i o n e h a
gi à r i s p o s to a i p re ce d e n t i p u n t i ( d a 5 6 a
6 1 ) i n m e r i t o a l l a n e ce s s i t à d i n o r m e s u i
co n f l i t t i d i i nte re s s i a l l i ve l l o d e i G A L n e l
quadro del meccanismo di attuazione
d e l l a st rategia.
64.
In media i costi di esercizio sono limit at i e ra p p re s e nt a n o i l 1 5 % d e l s o s te gn o
pubblico alla strategia di sviluppo locale,
al di sotto del massimale del 20% stabil i to n e l l ’a r t i co l o 3 8 d e l re g o l a m e nto (CE )
n . 1 9 7 4 /2 0 0 6 .
L’e s i s t e n z a d i p e r s o n a l e l o c a l e i n u f f i c i
locali non garantisce necessariamente
u n a p i ù r a p i d a v a l u t a z i o n e d e i p ro g e t t i .
Inoltre, la presenza di personale locale
non rende obsolete le procedure ammin i s t rat i ve, c h e re s t a n o co m u n q u e n e ce s sarie ai fini di una sana gestione finanz iar ia.
65.
L a g e s t i o n e l o c a l e d e l p ro gra m m a m i ra a
m i g l i o r a re l ’a t t u a z i o n e ( a d e s e m p i o gr az i e a l s o s te gn o p i ù m i rato e a l l a m i g l i o re
assistenza ai beneficiari). La vicinanza dei
GAL ch e for n iscon o assisten z a e in for maz i o n i a i p o te n z i a l i b e n e f i c i a r i a cce l e ra l a
preparaz ion e delle doman de.
I compiti dei GAL non sono supplementari
né duplicati, bensì sono compiti delegati,
che non vengono svolti a livello di programma (controllo, selezione dei progetti
e pagamenti in cer ti programmi di svil u p p o r u ra l e ) . I co s t i d e i co nt ro l l i re l at i v i
alle verifiche in loco possono risultare
in fer ior i se son o effettuati da enti locali.
Non esistono prove sufficienti di ritardi
a g g i u n t i v i d e r i v a n t i d a l l ’a p p r o c c i o L e a d e r. N e l l ’ UE e s i s t o n o d i v e r s i m o d e l l i d i
attuazione di Leader che compor tano
compiti aggiuntivi al di là della selezione dei progetti (approvazione dei pro g e t t i e / o e ro g a z i o n e d e i p a g a m e nt i i n 3 9
programmi nel periodo corrente). I GAL
dotati di autonomia finanziar ia e amministrativa in generale prevedono procedure
più brevi.
Si veda anche la risposta della Commission e al punto 6 4 .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
80
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
66.
L e a d e r + n o n p r e v e d e v a l ’o b b l i g o d i
d i s t i n g u e r e i c o s t i p e r l ’a n i m a z i o n e d a i
costi amministrativi. Nel periodo corrente
occorre operare questa distinzione. La
« Guida sull’applicazione dell’asse Leader »
contiene una definizione di animazione e
d i a cq u i s i z i o n e d i co m p e te n ze, c h e ve r rà
u lte r i o r mente chiar it a.
67.
Le o s s e r va z i o n i d e l p u nto 6 7 d ov re b b e ro
e s s e r e c o n s i d e r a t e a l l a l u c e d e l l ’e s e m pio positivo sui costi operativi citato al
p u nto 68.
I GAL ungheresi operanti nel quadro della
misura tipo Leader+ 2004-2006 erano più
fo c a l i z z a t i s u l l o s v i l u p p o d e l l e c a p a c i t à ,
p o i c h é l ’a p p ro c c i o Le a d e r e r a n u ovo n e l
p a e s e.
69.
G l i S t a t i m e m b r i d e c i d o n o i n m e r i to a l l e
responsabilità concrete dei GAL in base
al principio di sussidiarietà, adeguandole ai rispettivi sistemi amministrativi
e a l l e r i s p e t t i v e p r a s s i . N e l l ’ UE e s i s t o n o
diversi modelli di attuazione di Leader
che comportano compiti supplementari
p e r i G A L , a l d i l à d e l l a f u n z i o n e b a s i l a re
di selezione dei progetti (approvazione
d i p ro g e t t i e / o e ro g a z i o n e d i p a g a m e n t i
i n 39 p ro grammi nel p er io do di programm a z i on e co r rente).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
70.
S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e
al punto 6 4 e al punto successivo.
La Commissione è a conoscenza di casi in
cui le procedure per le domande stabilite
dagli Stati membr i non implicano un rap por to ragionevole tra le dimensioni di un
p ro g e t to e l a n e ce s s i t à d i re n d i co nto. G l i
S t a t i m e m b r i h a n n o g i à s o l l e v a t o i l p ro blema nel periodo di programmazione
corrente e insieme alla Commissione
s t a n n o r i c e rc a n d o s o l u z i o n i a p p ro p r i a t e
per questi casi.
L a Co m m i s s i o n e s o s t i e n e a n c h e l o s c a m bio di buone prassi a questo proposito, in
p a r t i co l a re n e l q u a d ro d e l s o t to co m i t ato
Leader della Rete europea per lo sviluppo
r urale.
Tuttavia, la Commissione e gli Stati membri devono garantire una gestione effic a ce d e l l ’at t u a z i o n e d e l p ro gra m m a , c h e
compor ta inevitabilmente un cer to livello
di on er i ammin istrativi per i GAL.
R iq uad ro 1 5
G AL i n U n g h e r i a . N e l c o r s o d i ­L e a d e r +
(misura tipo Leader+) l’attuazione
d e l l ’i n i z i at i va Le a d e r e ra co m p l e t a m e nte
n uova in Un gh er ia.
81
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
71.
S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e
a i p u nt i da 64 a 70.
A parte la decisione degli Stati membri
sulle responsabilità concrete dei GAL,
l ’e s a m e d e i f a s c i c o l i d a p a r t e d e i G A L
d e v ’e s s e re v i s to a l l a l u ce d e l p ro ce s s o d i
sviluppo delle capacità. Laddove gli Stati
membri offrono maggiori possibilità ai
G A L i n t e r m i n i d i f o r m a z i o n e , l ’i n t e r a zione con le autorità risulterà più agevole.
L a Co m m i s s i o n e e g l i S t a t i m e m b r i s o n o
stati poco esigenti e condividono con i
GAL parte della responsabilità di aver
limitato il potenziale valore aggiunto
d e l l ’a p p r o c c i o Le a d e r. N o n h a n n o p r e s o
misure sufficienti per limitare costi e
rischi
Pe r l ’at t u a l e p e r i o d o d i p ro gra m m a z i o n e
2007-2013, le necessarie disposizioni
gi u r i d i c h e s o n o s t ate i n c l u s e n e l re g o l a mento FEASR 7 e nelle relative modalità di
a p p l i cazio ne.
7
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
Inoltre, la Commissione ha fornito indicazioni agli Stati membri nella fase di
progettazione e approvazione del prog r a m m a , a t t r a ve r s o l a « G u i d a s u l l ’a p p l i cazione dell’asse Leader», contenente
consigli specifici sul valore aggiunto
p o t e n z i a l e d i Le a d e r, q u a l e l a c o p e r t u r a
di tutti gli assi, l ’innovazione, l ’approccio
integrato e ter r itor iale.
Inoltre, la Commissione ha richiesto un
approccio strategico nei confronti di
Leader nel quadro dei piani strategici
n a z i o n a l i . N e l c o n t e m p o, g l i S t a t i m e m bri hanno potuto operare scelte diverse
in merito alla por tata dell’applicazione
d e l m e to d o Le a d e r, i n r i s p o s t a a l l e e s p e r i e n ze s p e c i f i c h e a l l i ve l l o d e i G A L e a l l e
esigenze individuate nelle r ispettive analisi.
La Commissione contribuisce costante m e nte a l m i g l i o ra m e nto d e l l e p ro ce d u re
per i sistemi di gestione e controllo negli
Stati membri, con indicazioni e consulenze, fornendo raccomandazioni a
seguito degli audit e appor tando corre z ion i fin an z iar ie, dove oppor tun o.
La Commissione continuerà a prendere le
i n i z i a t i v e n e c e s s a r i e p e r m i g l i o r a r e l ’a t t u a z i o n e d e l m e t o d o Le a d e r a l l a l u c e d i
tutti gli elementi che ne dimostrino la
n ecessità.
Si vedano anche le risposte della Comm i s s i o n e a l p u nto 7 e a l c a p ove r s o p r i m a
del punto 6 5 .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
82
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
72.
I l valore aggiunto di Leader è for temente
i n f l u e nzato dalle autor ità di gestione del
programma, la cui responsabilità principale consiste nel definire norme adeg u a t e p e r l ’ a p p r o c c i o L e a d e r, f o r m a r e i
GAL affinché acquisiscano le necessarie
competenze e incoraggiarli a sfruttare
i nte ra m ente il p o tenzial e di Leader.
L’ a s s e L e a d e r r i c h i e d e i n p a r t i c o l a r e
n o r m e s p e c i f i c h e s u l l ’a m m i s s i b i l i t à , p e r
co n s e nt i re i l s o s te gn o a p ro g e t t i i n n ova t i vi , i ntegrat i e ter r ito r ial i.
Attualmente la Commissione e gli Stati
membri (autorità di gestione e GAL)
s t a n n o e f fe t t u a n d o u n a re v i s i o n e a p p ro fondita per definire meglio il ruolo dei
GAL, il ruolo dello sviluppo delle capacità, i cr iter i di ammissibilità e una suddivisione più chiara dei compiti tra autor ità
di gestione e GAL. I l processo si svolge in
m o d o co s t r u t t i vo e co o p e rat i vo n e l q u a dro della Rete europea per lo sviluppo
r u ra l e ( gr u p p o d i r i f l e s s i o n e d e l s o t to co m i t ato Leader).
Alcune autorità di gestione del programma hanno già proposto modifiche
sostanziali alla struttura dell’asse Lead e r n e i r i s p e t t i v i p ro g r a m m i d i s v i l u p p o
r u r a l e ( a t t r ave r s o m o d i f i c h e a i PSR ) , c h e
comprendono miglioramenti alle carenze
i n d i v i d u ate d a l l a Co r te n e i p ro gra m m i d i
s vi lu pp o ru ral e o g g et to di au dit.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
73.
La sana gestione finanziar ia di Leader nel
suo complesso è un principio chiave da
r ispettare. La Commissione ha sottoposto
ad audit 37 dei 73 programmi Leader+
p e r i l p e r i o d o d i p ro g r a m m a z i o n e 2 0 0 0 2006. La Commissione sta effettuando
l’audit di misure Leader+ e Leader nel
quadro del suo programma generale di
a u d i t , te n e n d o co nto d e i r i s c h i s p e c i f i c i ,
for mulando raccomandazioni dove necess a r i o e a p p o r t a n d o co r re z i o n i f i n a n z i a r i e
in casi motivati.
Il contesto di attuazione di Leader si
è evoluto dal 2000, non ultimo a causa
della diversa struttura dell’attuazione
n e l l ’a r c o d e i d i v e r s i p e r i o d i d i f i n a n z i a mento. Questo a sua volta implica che
molti Stati membri hanno dovuto adattare le proprie strutture amministrative
per l ’attuazione di Leader.
La Commissione continuerà a prendere le
i n i z i a t i v e n e c e s s a r i e p e r m i g l i o r a r e l ’a t t u a z i o n e d e l m e t o d o Le a d e r a l l a l u c e d i
tutti gli elementi che ne dimostrino la
n ecessità.
83
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
76.
Il 14 aprile 2000, la Commissione,
agendo conformemente all’articolo
2 1 , p a r a g r a f o 1 ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE )
n. 1260/1999, ha definito gli orientamenti che descrivono nel dettaglio
obiettivi, campo di applicazione e modal i t à d i a t t u a z i o n e d e l l ’i n i z i a t i v a d i s v i l u p p o r u r a l e L e a d e r + . Ta l i o r i e n t a m e n t i
sono stati utilizzati come documento di
r i f e r i m e n t o p e r l ’a p p r o v a z i o n e d e i p r o gra m m i.
77.
I l f at to c h e u n o St ato m e m b ro n o n a b b i a
fissato dei requisiti per alcuni aspetti
specifici non implica necessariamente
u n a p re s t a z i o n e c a re n t e d e l G A L . A l c u n i
GAL stabiliscono questi requisiti al livello
dell’attuazione della strategia locale,
g a ra ntendo buone prestazioni in assenza
d i u n e l e vato gra d o d i co nt ro l l o d a p a r te
d e l l e autor ità di gestione.
La Commissione intende for nire maggior i
indicazioni per affrontare i rischi citati
d a ll a Co r te.
78.
S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l
p u nto 49.
79.
La Commissione concorda con la Cor te
s u l l a n e ce s s i t à d i i m p e gn a r s i p e r l a q u a l i t à d el l e st rategie di svil up p o l oc ali.
L’a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e
dei risultati delle strategie dei GAL è un
punto delicato in alcuni Stati membri. Il
m o t i vo p o t re b b e r i s i e d e re n e l l ’ u n i c i t à d i
Le a d e r r i s p e t to a l l e t ra d i z i o n a l i m e to d o l ogi e di at t uazio ne.
80.
I preparativi per un nuovo periodo di
finanziamento hanno dovuto essere
avviati mentre in molti Stati membri la
fase di attuazione dei programmi Lead e r + e d e l l a m i s u ra t i p o Le a d e r + n o n e ra
an cora molto avan z ata.
I n o l t r e , l ’e s p e r i e n z a d e l l a d i f f u s i o n e
s i s te m at i c a ( m a i n s t re a m i n g ) d i u n’i n i z i a tiva comunitaria innovativa era comple t a m e n t e n u ov a p e r l a Co m m i s s i o n e e g l i
Stati membri. Il mainstreaming di Lead e r è u n p ro c e s s o c h e r i d u c e l ’i n f l u e n z a
della Commissione sul contenuto del pro gra m m a e n e l q u a l e, a l i ve l l o d i g e s t i o n e
d e l p ro gr a m m a , u n o s p e c i f i co a p p ro cc i o
l o c a l e s p e r i m e n t a l e d e ve c o e s i s t e re c o n
n or me comun i.
L a Co m m i s s i o n e s e g u e c o n a t t e n z i o n e i l
d i b a t t i t o i n p r o p o s i t o, p a r t e c i p a n d o a i
comitati di monitoraggio e al comitato
per lo sviluppo rurale e attraverso la R ete
e u r o p e a p e r l o s v i l u p p o r u r a l e ( RESR ) .
U n o d e i c o m p i t i p r i n c i p a l i d e l l a RESR i n
q u e s to c a s o è d i t ra r re i n s e gn a m e nto d a l
processo di main streamin g, in dividuan do
ostacoli e buon e pratich e.
81.
Pe r q u a n t o r i g u a r d a i c o s t i d i e s e r c i z i o,
nella legislazione relativa all’attuale
p e r i o d o d i p ro gra m m a z i o n e è s t ato i n s e rito un massimale pari al 20% del soste gno pubblico alla strategia di sviluppo
locale, sulla base degli insegnamenti
tratti dai periodi precedenti e tenendo
conto dei diversi modelli di attuazione di
Leader.
La Commissione intende fornire indicazioni più specifiche agli Stati membri su
come monitorare, valutare e migliorare
più efficacemente le strategie dei GA L e i
r i s p e t t ivi r isu l t at i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
84
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
I costi ammissibili sono definiti all'articolo 59 e all'articolo 63, lettera c), del
r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 . I n o l t r e ,
i l p u n t o 5 . 3 . 4 . 3 d e l l ’A l l e g a t o II d e l re g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 p r e v e d e c h e
i p ro g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e d e b b a n o
fo r n i r e u n a s t i m a i n d i c a t i v a d e l l a q u o t a
d e l l e s p e s e c h e s a rà d e s t i n at a a i co s t i d i
e s e rc i z i o, a l l ’a cq u i s i z i o n e d i co m p e te n ze
e a l l ’a n i m a z i o n e, c o n s e n t e n d o u n m o n i tora g gio finanziar io di t al i co st i.
I co s t i d i e s e rc i z i o s o n o co l l e g a t i a l l ’a m ministrazione di base e alla gestione
f i n a n z i a r i a d e l p ro gra m m a e d ov re b b e ro
risultare chiaramente separati dalle spese
p e r l e a t t i v i t à d i a n i m a z i o n e e l ’a c q u i s i z i o n e d i co m p e te n ze. S e co n d o l a « G u i d a
s u l l ’a p p l i c a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » , l ’a n i mazione richiede risorse aggiuntive e
competenze di comunicazione diverse da
quelle necessarie per le funzioni finanziar i e e a mminist rat ive.
Pe r i l p e r i o d o c o r r e n t e , e n o n o s t a n t e i l
massimale del 20%, in media solo il 15%
del sostegno pubblico alle strategie di
sviluppo locali è stato programmato per i
co s t i di esercizio.
La Commissione intende chiarire ulter i or m ente l ’esat t a demarcazio ne tra costi
di esercizio e di animazione, fornendo
u l te r i o r i i n d i c a z i o n i s u l l ’a p p l i c a z i o n e d e l
pr incipio di ragionevolezza, in un aggiorn a m e n t o d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i c a z i o n e
d e l l ’a s se Leader » .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
82.
La Rete europea per lo sviluppo rurale
( RESR ) è u n e l e m e n t o t r a i n a n t e p e r l ’a t tuazione efficiente della politica di sviluppo rurale e per il potenziamento delle
p re s t a z i o n i g e n e r a l i d e l l ’a s s e Le a d e r. L a
Commissione ritiene che la Rete sia lo
s t r u m e nto p i ù i d o n e o p e r re a l i z z a re p ro gre s s i , a t t r ave r s o l ’a n a l i s i , l o s c a m b i o d i
i n f o r m a z i o n i , l ’i n d i v i d u a z i o n e d i b u o n e
pratiche e attività di sostegno alla valutazione [ar ticolo 67 del regolamento (CE)
n . 1 6 9 8 /2 0 0 5 ] .
83.
La Commissione lavora costantemente
con gli Stati membri, in particolare
attraverso la Rete europea per lo svil u p p o r u r a l e ( s i ve d a n o l e r i s p o s t e d e l l a
Co m m i s s i o n e a i p u n t i 7 2 e 8 0 ) . L a d d o ve
o p p o r t u n o, p r e n d e r à i n i z i a t i v e a g g i u n tive al fine di migliorare ulteriormente
l ’attuaz ion e di Leader.
84.
L'ar ticolo 63, lettera a), e l'ar ticolo 64 del
r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 s t a b i l i scono che il sostegno concesso a titolo
dell’asse Leader dovrebbe ser vire per
l ’attuazione di strategie di sviluppo locali
a i f i n i d e l ra g gi u n gi m e nto d e g l i o b i e t t i v i
d i u n o o p i ù d e g l i a l t r i t re a s s i . L’a r t i co l o
64 offre la possibilità di utilizzare i cr iter i
d i a m m i s s i b i l i t à d e l l e m i s u re p re d e f i n i te
s u l l ’a m b i t o d i a p p l i c a z i o n e d e i p r o g e t t i
a m m i s s i b i l i , m a n o n e ra i nte s o a l i m i t a re
l ’a p p l i c a z i o n e d e l l e m i s u r e p r e d e f i n i t e .
L a r e s t r i z i o n e a l l ’i n t e g r a z i o n e d i m i s u r e
i n a l c u n i p ro gra m m i d i s v i l u p p o r u ra l e i n
effetti rappresenta una potenziale limitaz i o n e d e l l e p o s s i b i l i t à o f fe r t e d a Le a d e r
in fatto di progetti in n ovativi e integrati.
85
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
D a l l a f i n e d e l 2 0 0 9 n u m e ro s i S t a t i m e m b r i ce rc a n o d i m o d i f i c a re i r i s p e t t i v i p ro grammi nell ’intento di migliorare l ’efficacia dell ’attuazione di Leader, prevedendo
u n a m a g gi o re f l e s s i b i l i t à gra z i e a l l ’i nt ro d u z i o n e d i m i s u re i nte grate o s p e c i a l i . I n
larga misura si tratta di una conseguenza
del dibattito animato dalla Commiss i o n e n e l l ’a m b i to d e l s o t to co m i t ato Le a der della Rete europea per lo sviluppo
r u ra l e.
Andrebbe sottolineato inoltre che in altr i
St at i m e m b r i è p re v i s t a l ’a m m i s s i b i l i t à d i
op e ra z io ni al di fu o r i del l e misure.
La Commissione prenderà in esame l ’ade guamento del quadro giuridico per il
p e r i o d o c o r re n t e ove n e c e s s a r i o, ov ve ro
la revisione della « Guida sull’applicazione
d e l l ’a s s e Le a d e r » a l f i n e d i m i g l i o r a re l e
i n d i c a z i o n i a g l i St at i m e m b r i i n m e r i to a l
f i n a n z i a m e n to d i p ro g e t t i ( i n n ov a t i v i ) a l
d i f u or i del l e misure p reviste.
85.
Agli Stati membr i è stato consentito ope rare scelte diverse in merito all’ambito
di applicazione del metodo Leader in
r i s p o s t a a l l ’e s p e r i e n z a s p e c i f i c a a l i ve l l o
di GAL e alle esigenze individuate nelle
r i s p e t t ive anal isi.
Leader è disponibile come strumento per
i tre assi nella maggior parte dei programmi di sviluppo rurale. Solo 21 programmi su 90 si limitano all’attuazione
dell ’asse 3 .
R iq uad ro 1 7
Benché effettivamente le possibilità di
migliorare la competitività dei settori
d e l l e o l i ve e d e l v i n o s i a n o s t a t e p o t e n z i a l m e n t e l i m i t a t e , a t t r a v e r s o l ’a s s e 3 è
possibile sostenere, ad esempio, la diver sificazione di attività non agricole collegate a questi settori, nonché fornire
sostegno alla creazione e allo sviluppo di
m i c ro i m p re s e. Al c u n e at t i v i t à a m b i e nt a l i
sono ammissibili nell ’ambito delle misure
dell ’asse 3 .
Si veda anche la risposta della Commission e al punto 8 5 .
86.
Sono possibili modifiche al programma
p e r t e n e re i n m a g g i o r c o n t o l e e s i g e n z e
di Leader.
Si vedano anche le risposte della Commission e ai punti 8 4 e 8 5 .
L’a p p ro cc i o d e l m a i n s t re a m i n g a p re Le a der a tutti gli assi. Gli Stati membri poss o n o s ce g l i e re d i l i m i t a re Le a d e r a l l ’a s s e
3, che tuttavia presenta un ambito di
a p p l i c a z i o n e m o l t o a m p i o, c h e c o p r e l a
q u a l i t à d e l l a v i t a e l ’e co n o m i a r u ra l e n e l
s u o c o m p l e s s o, a l d i f u o r i d e l l e a t t i v i t à
agricole e forestali. Inoltre, non sono
sempre necessarie misure relative agli
obiettivi degli assi 1 e 2 per realizzare gli
ob i e t t ivi st rategici l o cal i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
86
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
88.
Una procedura di selezione competitiva
è sostenuta dalla presenza di criteri di
selezione qualitativi in aggiunta ai cr iter i
minimi di ammissibilità/esclusione nei
programmi degli Stati membri. I criteri
d i s e l e z i o n e q u a l i t a t i v i s u l l ’o m o g e n e i t à
e sul contenuto delle strategie consentono una valutazione comparativa tra le
d o m a nde, evitando l ’eccessiva selettività
e p e r m e t t e n d o l a s e l e z i o n e d i u n’a m p i a
g a m m a d i g r u p p i . N e l c o n t e s t o d e l l ’a p provazione del programma, la Commiss i o n e h a ve r i f i c a t o l ’e l e n c o d e i c r i t e r i d i
s e l e z i o n e o g g e t t i v i , i v i co m p re s a l a p re s e n z a di cr iter i di sel ezio ne qual itativi.
89.
I GAL devono soddisfare i requisiti
minimi definiti nell’ar ticolo 62, parag r a fo 1 , l e t t e r a a ) , d e l r e g o l a m e n t o (CE )
n. 1698/2005 in mer ito al contenuto della
strategia di sviluppo locale. I n aggiunta a
q u e s t i re q u i s i t i m i n i m i , s o n o co n s i d e rate
prioritarie numerose caratteristiche di
Le a d e r ( a d e s e m p i o, r i l e va n z a d e l l a s t ra tegia per l’area interessata, qualità del
p a r t e n a r i a t o, i n n o v a z i o n e ) c h e d o v r e b bero anche garantire un cer to livello qual i t at i vo.
R iq uad ro 1 8
I n Fr a n c i a i G A L s o n o s e l e z i o n a t i d a u n
c o m i t a t o d i s e l e z i o n e r e g i o n a l e, p r e s i e d u to d a p re fe t to e p re s i d e n te d e l Co n s i glio regionale. Le loro decisioni si basano
s u l l ’a n a l i s i d i u n c o m i t a t o d i e s p e r t i . I n
a l c u n i c a s i , l a q u a l i t à d i a l c u n e p ro p o s te
d i G A L v i e n e d a p p r i m a gi u d i c at a i n s u f f i ciente, ma a seguito di indicazioni spe cifiche e di interventi di assistenza, le
proposte vengono migliorate e infine
accettate. Q uesto processo è pienamente
in linea con la priorità orizzontale dello
sviluppo rurale di migliorare la govern a n c e 8 e c o n l ’i nv i t o d e l l a C o m m i s s i o n e
agli Stati membri ad incoraggiare la
capacità di creare par tenariati locali, le
attività di animazione e la promozione
dell ’acquisizione di competenze, che pos sono contribuire a mobilitare il potenz i a l e l o c a l e, co m e p re v i s to d a g l i o r i e nt a menti strategici comun itar i.
90.
L a p ro c e d u r a d i s e l e z i o n e v i e n e d e f i n i t a
in dettaglio a livello nazionale, in linea
con il pr incipio di sussidiar ietà. Una volta
ricevute le proposte, lo Stato membro
d e ve d e c i d e re i n m e r i to a l l a n e ce s s i t à d i
r ichiedere un miglioramento delle strate gie. I n taluni Stati membri/regioni la sele z i o n e è s t at a o rg a n i z z at a i n d u e to r n ate,
per concedere ai nuovi GAL un per iodo di
te m p o p i ù l u n g o p e r p re p a ra re l a s t rate gia e per consentire a quelli respinti nella
pr ima tor nata di presentare una strategia
di sviluppo locale migliorata (ad esempio
Repubblica slovacca; Baviera in German ia) .
8
Quarta priorità degli orientamenti strategici comunitari per
il periodo di programmazione 2007 - 2013 contenuta nella
decisione 2006/144/CE del Consiglio del 20 febbraio 2006: «Le
risorse destinate all’asse 4 (Leader) dovrebbero […] ma sono
anche determinanti per la priorità orizzontale del miglioramento
della governance e per la mobilitazione del potenziale di
sviluppo endogeno delle zone rurali».
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
87
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
I l valore della strategia di sviluppo locale
d e v ’e s s e r e v a l u t a t o n e l c o n t e s t o l o c a l e
con c reto di u na sp ecifica zo na rurale.
92.
Oltre ai requisiti citati al punto 91, la
Commissione ha considerato rilevanti
an c h e altr i cr iter i qualitativi.
I noltre, la Commissione valuterà le possib i l i t à d i m i g l i o r a re l e s t r a t e g i e e s i s t e n t i
a l l a l u ce d e l co n ce t to d i g e s t i o n e co n d i visa e delle competenze degli Stati membri.
Tu t t a v i a , i n u n s i s t e m a d i g e s t i o n e c o n divisa, l’applicazione di tali criteri è di
competenza delle autorità di gestione del
programma al livello dello Stato membro.
91.
Le attività nel quadro dell’asse Leader
s o n o s t ate a p p rovate d a l l a Co m m i s s i o n e
sulla base dei requisiti legislativi stabil i t i d a l re g o l a m e n t o (CE ) n . 1 9 6 8 / 2 0 0 5 e
d e g l i O r i e nt a m e nt i s t rate gi c i co m u n i t a r i
c h e d e f i n i s co n o l e p r i o r i t à p e r l a p o l i t i c a
d i s v i luppo rurale.
N e l c o n t e s t o d e l l ’a p p r o v a z i o n e d e l p r o gramma, la Commissione ha esaminato gli
elementi chiave contenuti nell ’Allegato 2
d e l re g o l a m e nto (CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 9 . Tu tt a v i a , s u c c e s s i v a m e n t e a l l ’a p p ro v a z i o n e
del programma, le autorità di gestione
h a n n o d ov u to d e f i n i re u l te r i o r i e l e m e nt i
a g gi u nt i v i i n m e r i to a l l a g e s t i o n e d i Le a d e r.
9
Il regolamento (CE) n.1974/2006 stabilisce chiaramente
gli obblighi che la Commissione è tenuta a rispettare per
l’approvazione dei programmi di sviluppo rurale:
-
procedura e tempi di selezione dei gruppi di azione locale,
compresi criteri di selezione obiettivi, numero indicativo
previsto di gruppi di azione locale e percentuale prevista di
territori rurali interessati da strategie di sviluppo locale;
-
giustificazione della selezione di zone con popolazione
non ricompresa nei limiti di cui all’articolo 37, punto 3 del
regolamento (CE) n. 1974/2006;
-
procedura di selezione delle operazioni poste in essere dai
gruppi di azione locale;
-
descrizione dei canali finanziari applicabili ai gruppi di azione
locale;
-
-
cooperazione interterritoriale e transnazionale,
procedura, tempistica e criteri obiettivi per la selezione dei
progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale;
-
gestione dei gruppi di azione locali, acquisizione di
competenze e animazione sul territorio;
-
limite alla quota del bilancio dei gruppi di azione locale
destinata alla gestione degli stessi;
-
stima indicativa della quota delle spese di cui all’articolo 59,
lettere da a) a d), del regolamento (CE) n. 1698/2005 che sarà
destinata all’acquisizione di competenze e all’animazione per
l’asse Leader.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
88
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
93.
L a Co m m i s s i o n e n o n co n d i v i d e l a va l u t a z i o n e d e l l a Co r te. Le at t i v i t à n e l l ’a m b i to
dell’asse Leader sono state approvate
dalla Commissione sulla base dei requisiti legislativi stipulati dal regolamento
( CE ) n . 1 9 6 8 / 2 0 0 5 e d e g l i O r i e n t a m e n t i
strategici comunitari che definiscono le
priorità della Comunità per la politica
di sviluppo rurale. I n tale contesto, la
Commissione ha esaminato gli elementi
chiave contenuti nell ’Allegato 2 del rego lamento (CE) n. 1974/2006. Si veda anche
la risposta della Commissione al punto
91.
La Commissione ha rilevato che alcuni
St at i m e m b r i h a n n o m i g l i o rato, o s t a n n o
migliorando, i rispettivi programmi di
s v i l u p p o r u r a l e p e r r a f f o r z a r e l ’e f f i c a c i a d e l l ’ a t t u a z i o n e d e l m e t o d o L e a d e r,
prevedendo una maggiore flessibilità
g r a z i e a l l ’i n t r o d u z i o n e d i m i s u r e i n t e grate o s p e c i a l i . I n l a rg a m i s u ra , s i t rat t a
d i u n a c o n s e g u e n z a d e l d i b a t t i t o a l l ’i n te r n o d e l l a R e te e u ro p e a p e r l o s v i l u p p o
r u r a l e e d e i g r u p p i d i r i f l e s s i o n e Le a d e r
in mater ia di approccio « bottom-up » (dal
b a s s o verso l ’al to) e « innovazio n e » .
N e l g i u g n o 2 0 1 0 , a d e s e m p i o, l a Fr a n c i a
ha proposto una nuova sottomisura per
L e a d e r, v o l t a a d i n t e g r a r e p r o g e t t i n o n
r i e nt rant i nel l a misu ra esistente.
I re q u i s i t i co n ce r n e nt i l a co m p o s i z i o n e e
l ’a p e r t u ra d e i G A L , o l t re a q u a nto d i s p o s t o d a l l ’a r t i c o l o 6 1 , p a r a g r a f o 1 , l e t t e r a
b ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 ,
sono di competenza degli Stati membri,
data la diversità delle strutture giuridic h e o di so stegno dei GA L.
La Commissione e gli Stati membri non
sono in grado di dimostrare il valore
aggiunto ottenuto con l’attuazione
d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r, n é h a n n o va l u t ato
i costi aggiuntivi e i r isc h i impliciti
Leader è un approccio innovativo per
il quale inizialmente vi era un numero
l i m i t a t o d i s t r u m e n t i d i v a l u t a z i o n e. N e l
corso del tempo le metodologie utilizzate
s i s o n o e vo l u t e, i n p a r t e g r a z i e a l l e a t t i vità della Commissione, e sono tuttora
i n e vo l u z i o n e. Ce r t a m e nte è p o s s i b i l e u n
u l t e r i o r e m i g l i o r a m e n t o, e a t t u a l m e n t e
la Commissione sta completando un
d o c u m e n t o d i l a v o r o 10 s u l l a v a l u t a z i o n e
d e l l ’i m p a t t o d i L e a d e r, m a p r e c e d e n t i
va l u t a z i o n i h a n n o gi à m e s s o i n e v i d e n z a
i l c o n t r i b u t o d i L e a d e r, i n d i v i d u a n d o n e
gli effetti. È attualmente in corso una
v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i Le a d e r + a f f i d a t a
a un ester n o.
La valutazione dei costi aggiuntivi è
compresa nelle attività di valutazione
d e l p ro gra m m a , c h e p re n d o n o i n e s a m e i
r isultati e gli effetti dei programmi, valut a n d o n e t r a l ’ a l t r o l ’e f f i c i e n z a ( m i g l i o r
ra p p o r to t ra r i s o r s e i m p i e g ate e r i s u l t at i
o t t e n u t i ) . L a c a p a c i t à d i e f fe t t u a re v a l u t a z i o n i d i q u e s t o t i p o r i g u a rd o a Le a d e r
è in costante sviluppo, con la messa a
punto di metodologie in n ovative.
Si veda anche la risposta della Commission e al punto 6 .
10
Capturing impacts of Leader and of measures to improve
Quality of Life in rural areas (Impatto di Leader e di misure per
migliorare la qualità della vita nelle zone rurali), progetto di
documento di lavoro 4, 21 giugno 2010, Rete europea per la
valutazione dello sviluppo rurale.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
89
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
94.
La Commissione concorda con questo
a p p r o c c i o, c h e è g i à i n a t t o. Po i c h é p e r
il periodo 2007-2013 è previsto il mains t r e a m i n g d i Le a d e r, l e s u e a t t i v i t à s o n o
incluse nelle relazioni annuali sui pro gressi e gli indicatori di monitoraggio
comprendono i risultati di iniziative
a t t u a t e a t t r a v e r s o L e a d e r. I l s i s t e m a d i
v a l u t a z i o n e c h e s i a p p l i c a a i p ro g r a m m i
d i s v i l u p p o r u r a l i co p re a n c h e Le a d e r. S i
sta esaminando la possibilità di integrare
il Quadro comune per il monitoraggio
e la valutazione con indicatori a livello
n a z i onal e.
96.
Una delle conclusioni principali della
valutazione inter media è stata che il pro cesso di programmazione era ancora in
u n a f a s e t ro p p o p re m at u ra p e rc h é s i r i u s c i s s e a i n d i v i d u a r e l ’i m p a t t o d i Le a d e r.
M o l t i G A L ave v a n o a p p e n a c o m i n c i a t o a
m e t te re in at to l e r isp et t ive st rategie.
97.
N e l l ’e l a b o r a z i o n e d e i d a t i d i m o n i t o r a g gio di Leader+ si è tenuto conto della
d i f f i c o l t à d i o t t e n e re d a t i s u f f i c i e n t i n e l
quadro di Leader II .
Pe r q u a nto co n ce r n e i l p e r i o d o co r re nte,
l e i n fo r m a z i o n i d i b a s e s o n o r i c avate d a l
Q u a d ro c o m u n e p e r i l m o n i t o r a g g i o e l a
v a l u t a z i o n e ( QCMV ) . I n o l t r e , è i n c o r s o
una valutazione ex-post di Leader+ (si
veda la r isposta al punto 9 6 ) .
I n o l t re, l a Co m m i s s i o n e h a re ce nte m e nte
co m p l e t ato u n d o c u m e nto d i l avo ro co n tenente indicazioni rivolte a Stati membri
e re s p o n s a b i l i d e l l e v a l u t a z i o n i s u c o m e
m i g l i o r a re n e l l o s p e c i f i c o l a v a l u t a z i o n e
dell ’impatto di Leader n elle zon e r urali.
Una valutazione ex-post di Leader+ è
stata ora affidata ad un esterno, allo
scopo di valutare i risultati ottenuti nel
co r s o d e l l ’i n te ro p e r i o d o d i p ro gr a m m a zione. La relazione finale dovrebbe essere
d i s p on ib il e ent ro l a fine del 2010 .
… m a e s i s t o n o p o c h e p rove d e l l ’e f f i c a c i a
dei programmi Leader nel realizzare gli
obiettivi di sviluppo rurale o del valore
aggiunto dell ’approccio Leader
Come già accennato, nel corso della valu t a z i o n e i nte r m e d i a d i Le a d e r + m o l t i p ro gra m m i d i s i n g o l i G A L s i t rovava n o n e l l e
f a s i i n i z i a l i d i at t u a z i o n e, p e r c u i l a va l u t a z i o n e s i è i n ce n t r a t a s u l l ’i s t i t u z i o n e d i
Le a d e r + , s u l l a s e l e z i o n e d e i G A L , e cc. L a
valutazione ex-post in corso dovrebbe
fo r n i re i n fo r m a z i o n i s u l l ’e f f i c a c i a d i Le a der+ in relazione agli obiettivi, nonché
sul valore aggiunto dell’approccio Lead e r.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
90
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
98.
Le at t i v i t à d i m o n i to ra g gi o e va l u t a z i o n e
delle politiche socioeconomiche si sono
c o s t a n t e m e n t e e v o l u t e d a l l ’i s t i t u z i o n e
dei fondi strutturali. Un passo avanti
significativo per la politica di sviluppo
r u ra l e 2 0 0 7 - 2 0 1 3 è s t ato l a c re a z i o n e d e l
Quadro comune per il monitoraggio e
l a v a l u t a z i o n e (QCMV ) , c h e p e r l a p r i m a
volta fornisce un quadro di riferimento
co e re nte p e r t u t t i g l i St at i m e m b r i . Pe r i l
p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 Le a d e r n o n v i e n e p i ù
attuato in programmi separati, bensì rap presenta una componente obbligatoria
d e i p r o g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR )
i nte grato co me qu ar to asse di t utti i pro grammi. È pertanto soggetto alle stesse
nor me di attuazione e al sistema di monitoraggio e valutazione applicati a tutte le
altre attività di sviluppo rurale finanziate
d a l l ’ UE . I p r i m i r i s u l t a t i d e l l ’ a t t u a z i o n e
d e l QCMV s i r i s c o n t r a n o n e l l e r e l a z i o n i
annuali sui progressi, mentre le prime
i n fo r m a z i o n i re l at i ve a l l ’i m p at to d e i p ro grammi saranno fornite con le relazioni
intermedie da presentare alla Commiss i on e ent ro il 31 dicemb re 2010.
99.
Le valutazioni intermedie di Leader+ sono
state effettuate in una fase del ciclo di
v i t a d e l p ro gra m m a c h e i n m o l t i c a s i s i è
r ivelata prematura per individuare l ’effett i v o i m p a t t o e c o n o m i c o. L a v a l u t a z i o n e
s i è p e r t a nto co n ce nt rat a s u l l ’i s t i t u z i o n e
d i Le a d e r + , s u l l a s e l e z i o n e d e i G A L , e c c.
L a va lut azio ne ex-p o st di Leader+ attualmente in corso dovrebbe fornire maggiori
informazioni sull ’impatto complessivo del
p rogramma.
100.
I dati, pur non essendo esaustivi, non
dovrebbero essere considerati insufficienti.
Le re l a z i o n i s u l l a va l u t a z i o n e i nte r m e d i a
di Leader+ non indicano che il metodo in
s é n o n è e f f i c a ce, b e n s ì c h e i l s u cce s s o o
l ’i n s u cce s s o f i n a l e d e l p ro gra m m a l o c a l e
dipende da fattori legati alle modalità
d i a t t u a z i o n e. Q u a n d o i l m e t o d o è s t a t o
at t u ato i n m o d o e f f i c a ce s i s o n o e v i d e n ziati effetti positivi. Ancora una volta,
o c c o r r e r i c o r d a r e c h e L e a d e r, i n q u a n t o
s t r u m e n t o i n n o v a t i vo p e r p ro m u o ve re i l
potenziale locale, ovviamente può pre sentare successi e fallimenti nella sua
a t t u a z i o n e e c h e i l v a l o re d e l l ’a p p ro cc i o
non risiede soltanto nella misurazione
dei successi, ma anche nel tener conto in
futuro dei motivi degli in successi.
102.
S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e
ai punti 9 7 , 9 9 e 1 0 0 .
103.
L’a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e
dovrebbe tenere conto dei costi di attuaz i o n e e g e s t i o n e e v a l u t a re i l s u cce s s o o
i l f a l l i m e nto ­c o m p l e s s i vo d e l l a s t rate gi a
d e i G A L . Le a d e r p u ò re gi s t ra re s u cce s s i e
f a l l i m e n t i n e l l ’a t t u a z i o n e d e i p r o g e t t i e
s a re b b e i m p o s s i b i l e i n d i v i d u a re e s o s te nere i progetti innovativi e ambiziosi se si
scegliessero solo progetti a basso rischio;
d i co n s e g u e n z a u n a ce r t a p e rce nt u a l e d i
i n s u cce s s i è i n e v i t a b i l e e n o n d e n o t a u n
fallimento sistematico. Quindi, il successo
o l ’i n s u c c e s s o d o v r e b b e r o e s s e r e g i u d i cati al livello della strategia dei GAL.
Q u e s te p ro b l e m a t i c h e ve n g o n o c i t a te i n
d i ve r s i p u nt i d e l l e va l u t a z i o n i ( s i ve d a n o
le r isposte della Commissione ai punti 94
a 102).
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
91
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
105.
La Commissione ha sottoposto ad audit
37 programmi Leader+ su 73 per il
periodo di programmazione 2000-2006;
13 programmi sono stati oggetto di audit
p i ù d i una volta.
Pe r q u a n t o r i g u a r d a Le a d e r + i n Fr a n c i a ,
l’audit del 2005 è stato seguito da un
a u d i t d i fo l l o w - u p n e l 2 0 0 6 . A i p ro b l e m i
r i l e vat i n e l 2 0 0 5 , c u i s i r i fe r i s ce l a Co r te,
n o n h a e f fe t t i v a m e n t e f a t t o s e g u i t o u n a
correzione finanziaria, poiché mancava n o i n d i c a z i o n i d i re t te d i p e rd i te f i n a n ziar ie. Tuttavia, è in corso una cor rezione
f i n a n z i a r i a re l at i va a q u e s to p ro gra m m a ,
dovuta a carenze nei controlli in merito
all’attuazione dell’ar ticolo 4 (verifiche
amministrative e in loco) e dell ’ar ticolo 9
(ver ifiche dell ’autor ità di pagamento) del
re golamento (CE) n. 438/ 2001.
Per quanto concerne l ’audit in Por togallo,
nella sua lettera sui risultati nel 2005
la Commissione ha presentato alcune
raccomandazioni in merito al miglioramento del sistema di controllo in mate r i a d i « co n f l i t to d i i n te re s s i » e « r a gi o n e vo l e z z a d e i c o s t i d e i p ro g e t t i p ro p o s t i » .
Alle autorità portoghesi è stato raccomandato di garantire che nelle norme
p ro ce d u ra l i d e i G A L ve n i s s e ro i nt ro d o t te
d i s p o s i z i o n i s p e c i f i c h e co n ce r n e n t i p o s s i b i l i co n f l i t t i d i i nte re s s i . Lo St ato m e m bro ha replicato come segue in merito
alla questione dei conflitti di interessi:
« Le n u o ve i s t r u z i o n i p u b b l i c a t e n e l g i u gno 2006 prevedono già che chiunque
detenga un interesse personale in un
caso debba astenersi dalla votazione. Per
quanto concerne le domande che coinvo l g o n o te r z i n o n a p p a r te n e n t i a l l ’ u n i t à
decisionale, ma che sono membri del
GAL, non si ritiene necessario applicare
questa norma poiché l ’unità decisionale è
co n s i d e rat a i n d i p e n d e nte e d è co s t i t u i t a
da diversi membri». In materia di ragionevolezza dei costi, si è raccomandato
q u a nto s e g u e : « S u l l a b a s e d e i p r i n c i p i d i
s a n a g e s t i o n e f i n a n z i a r i a [ co m e d i s p o s to
d a l l ’a r t i c o l o 3 8 , p a r a g r a fo 1 , d e l re g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 2 6 0 / 9 9 ] , s i r a c c o m a n d a
che (ad esempio sopra un cer to importo
di spesa) siano richieste diverse offer te
( a d e s e m p i o t re ) e / o c h e i p re z z i d i c h i a -
r a t i s i a n o c o n f r o n t a t i c o n p r e z z i d i r i fe r imento stan dard, ch e dovrebbero essere
documentati » . Lo Stato membro ha r ispo s to co m e s e g u e : « Pe r q u a nto co n ce r n e l e
offer te, occorre tenere presente che i GAL
di norma richiedono più di una offer ta,
m a n o n s e m p re h a n n o av u to l ’a cco r te z z a
di conser vare una documentazione di tali
c o n f ro n t i . Tu t t a v i a , n e l l e i s t r u z i o n i p e r i
p ro g e t t i d e i G A L s i r i c h i e d e gi à d i r i s p e t t a re l e n o r m e g e n e ra l i s u g l i a p p a l t i p u b blici per piccoli impor ti, nonché di rispett a re l a l e g g e n a z i o n a l e DL 1 9 7 / 1 9 9 9 ( c h e
stabilisce le norme relative agli appalti
pubblici di servizi) nel caso di importi
superiori a 200 000 euro. Comunque,
queste istruzioni ai GA L saranno ulter ior mente raffor z ate » . Sulla base della r ispo sta dello Stato membro la Commissione
ha concluso che non sussisteva un r ischio
immediato per il fondo e ha deciso di non
applicare un a cor rez ion e fin an z iar ia.
107.
La Commissione riconosce che in alcuni
casi la documentazione sulle verifiche era
c a r e n t e . Tu t t a v i a , u n a d o c u m e n t a z i o n e
carente non implica necessariamente la
man cata esecuz ion e di controlli.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
92
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
108.
La Commissione prenderà in considerazione la revisione della « Guida sull ’applic a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » n e l l ’i n t e n t o d i
fornire ulteriori indicazioni sulle buone
pratiche in merito a questi aspetti in
f u t u ro.
109.
L a va lut azio ne ex-p o st di Leader+ attualmente in corso affronta il problema del
« p e s o m o r to » . S i t rat t a d i u n a s p e t to c h e
si può valutare al meglio ex-post, sulla
b a s e d i i n d a gi n i e a n a l i s i co m p a ra t i ve, e
che non dipende dai dati di monitoraggio
r a cco l t i n e l co r s o d e l p e r i o d o ( s i ve d a l a
n ot a 34 del l a Co r te).
Per quanto riguarda la nota 33 della
Cor te, il fatto che un progetto avrebbe
potuto andare avanti in assenza del
f i n a n z i a m e nto d i Le a d e r n o n i m p l i c a c h e
avrebbe avuto lo stesso successo senza il
vantaggio della consulenza e del soste gn o fo r n i t i n e l l ’a m b i to d e l p ro ce s s o Le a d e r.
I n ogni caso, nella pratica è spesso molto
difficile prevedere se un progetto avrebbe
p o t u to e s s e re re a l i z z ato i n a s s e n z a d i u n
sostegno. Questo può dipendere da caratter istiche specifiche inerenti al progetto.
O cco r re re b b e t rova re u n ra p p o r to ra gi o nevole tra il r ischio del « peso mor to » e le
s p e c i f icit à di o gni p ro g et to.
110.
A s e g u i to d e l l a r i l e va z i o n e d i a l c u n i p ro blemi specifici (non sistematici) relativi
a l l a t ra s p a re n z a , n e l l a re l a z i o n e f i n a l e d i
va l u t a z i o n e d i Le a d e r II ( p a g. 2 4 6 ) s i ra c comanda di aumentare l ’attività di formazione e di fornire indicazioni più chiare ai
G A L i n mater ia.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
R iq uad ro 1 9
P r i m o e s t r a t t o. L’e f f e t t i v o e q u i l i b r i o d i
p o te re a l l ’i nte r n o d e l G A L è d e te r m i n ato
dal contesto culturale e istituzionale a
livello locale e region ale.
I l r i s c h i o c h e i G A L p o s s a n o e s s e re d o m i nati dal settore istituzionale è considerato n e l l ’a r t i co l o 6 2 , p a ra gra fo 1 , l e t te ra
b), del regolamento (CE) n. 1698/2005 che
stabilisce che il par tenariato locale debba
e s s e re co m p o s to a l m e n o p e r i l 5 0 % d a l l e
p a r t i e co n o m i c h e e s o c i a l i e d a a l t r i ra p presentanti della società c ivile, ecc.
Q u e s t a c o n d i z i o n e è u n r i s u l t a t o fo n d a m e n t a l e, te n e n d o co n to d e l l ’i m p o r t a n z a
dei finanziamenti pubblici complementar i n ell ’attuaz ion e di Leader.
S e c o n d o e s t r a t t o. L e v a l u t a z i o n i i n t e r medie di Leader+ sono state effettuate in
u n a f a s e d e l c i c l o d i v i t a d e l p ro gr a m m a
c h e i n m o l t i c a s i s i è r i ve l at a t ro p p o p re m a t u r a p e r v a l u t a re l e q u e s t i o n i g e s t i o n a l i c i t a t e d a l l a Co r t e. Le re l a z i o n i s u l l a
valutazione intermedia si concentrano
m a g gi o r m e n te s u p ro b l e m i r i l e v a t i n e l l e
f a s i i n i z i a l i d e l l ’a t t u a z i o n e , p e r c u i n o n
deve sorprendere che si ponga fortemente l’accento su questioni quali la
burocrazia e il livello di autonomia e il
r e l a t i v o i m p a t t o s u l l ’e f f i c a c i a d e l l ’ a t t u a z i o n e. L a v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i Le a d e r + at t u a l m e nte i n co r s o d ov re b b e fo r n i r e m a g g i o r i i n fo r m a z i o n i s u q u e s t i o n i
gestion ali più fon damentali.
N e l c o n t e m p o, u n o d e i g r u p p i d i r i f l e s sione del sottocomitato Leader della R ete
e u ro p e a p e r l o s v i l u p p o r u ra l e ( RESR ) s t a
discutendo il ruolo dei comitati decisionali nella gestione dei programmi,
nonché altre questioni collegate all’att u a z i o n e d e l l ’a p p r o c c i o d a l b a s s o v e r s o
l’alto nel periodo di programmazione
c o r re n t e. I r i s u l t a t i s a r a n n o d i s c u s s i c o n
gli Stati membri in seno al comitato per
l o s v i l u p p o r u r a l e ( CSR ) a l f i n e d i o t t e n e re l ’i m p at to d e s i d e rato n e l l ’at t u a z i o n e
dell ’approccio Leader.
93
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
111.
S i ve d a n o l e r i s p o s te e l e o s s e r va z i o n i a i
p u nt i 64-71.
L a v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i Le a d e r + p re n d e rà i n esame l ’efficienza e l ’effic ac ia dei
vari meccanismi di attuazione utilizzati
d a g l i S t a t i m e m b r i ( c h e t r a l ’a l t r o c o m por tano oneri differenti per i GAL e di
c o n s e g u e n z a i n c i d o n o i n m i s u r a d i ve r s a
s u i co s t i o p e rat i v i ) . L’ « e cce s s i va b u ro c ra zia» a cui si fa riferimento nella sintesi
delle valutazioni inter medie si r ifer isce ai
s i s te m i d i g e s t i o n e d e i p ro gra m m i i m p o s t i d a l l e r i s p e t t i ve a u to r i t à , c h e i n a l c u n i
casi andavano notevolmente al di là dei
re q u i s it i int r inseci del meto do Leader.
112.
Gli insegnamenti tratti dalle precedenti
valutazioni di Leader ser vono a rispondere alle esigenze dei programmi corre nt i . G l i at t u a l i i n d i c ato r i d i m o n i to ra g gio rappresentano un adeguamento dei
p re c e d e n t i i n d i c a t o r i e s i b a s a n o s u u n a
g e ra rchia di o b iet t ivi che co nsente l ’an alisi e la comunicazione degli obiettivi dei
programmi e mostra come inter venti a
l i ve ll o l o cal e dovreb b ero co nt r ibuire agli
ob i e t t ivi st rategici g eneral i.
113.
La relazione di sintesi della valutazione
i nte r m e d i a d i Le a d e r + p ro p o n e va d i i s t i tuire una serie di indicatori comuni a
l i v e l l o UE , r i d u c e n d o s o s t a n z i a l m e n t e i l
numero di quesiti, for nendo or ientamenti
sui metodi per monitorare gli indicator i e
istituendo un quadro di riferimento per la
valutazione mediante un gruppo di lavoro
consultivo. Tutte queste raccomandazioni
sono state seguite nella definizione del
Q u a d ro c o m u n e p e r i l m o n i t o r a g g i o e l a
va l u t azione (QCMV ).
I l QCMV è s t a t o c o m p l e t a t o e p r e s e n tato alle delegazioni degli Stati membri
nel comitato per lo sviluppo rurale nel
d i c e m b re 2 0 0 6 , b e n p r i m a d e l l ’a p p ro v a zione dei programmi, affinché gli Stati
membri potessero preparare in anticipo
l ’i s t i t uzio ne di st ru t t u re adeg uate.
Agli Stati membri sono state fornite
esplicite indicazioni generali su come
i s t i t u i re e u t i l i z z a re i l s i s te m a d e l QCMV.
I n o l t re, è a p e r to u n d i a l o g o p e r m a n e n te
p e r m i g l i o r a re i l QCMV, s e g u i t o i n p a r t i colare nell ’ambito della R ete europea per
la valutazione dello sviluppo rurale che
comprende esper ti degli Stati membr i ed
è sostenuta da un Helpdesk che lavora
i n p e r m a n e n z a s u q u e s t i o n i re l a t i ve a l l a
valutaz ion e.
L’i n d i c a t o r e d i b a s e p e r Le a d e r è l a p e r ce nt u a l e d i p o p o l a z i o n e co p e r t a d a l G A L
a i f i n i d e l l a m i s u r a z i o n e d e l l ’o b i e t t i v o
d e l l a g ove r n a n ce ( c a p a c i t à l o c a l e d i e l a borare e attuare strategie di sviluppo)
contenuto negli orientamenti strategici
comun itar i.
G l i a l t r i i n d i c a t o r i d e l QCMV p e r Le a d e r
sono limitati, in linea con la tendenza
a l l a s e m p l i f i c a z i o n e d e l s i s te m a d i m o n i toraggio rispetto a Leader+ e ad includ e re Le a d e r n e l l ’a p p ro c c i o g e n e r a l e. G l i
indicatori di monitoraggio di Leader+
erano numerosi rispetto a quelli applic at i a l l ’a s s e Le a d e r, m a d ’a l t ro c a nto n o n
riguardavano gli obiettivi politici gene rali dell ’UE per il per iodo 2 0 0 0 -2 0 0 6 .
I n g e n e r a l e, l ’i m p a t t o v i e n e v a l u t a t o
attraver so il processo di valutaz ion e.
P e r q u a n t o r i g u a r d a l ’o b i e t t i v o d e l l a
g ove r n a n c e, g l i i n d i c a t o r i d i m o n i t o r a g g i o p o s s o n o fo r n i r e u n u t i l e c o n t r i b u t o,
ma non sono sufficienti per una valutaz i o n e. Q u e s t o è u n o d e i m o t i v i p e r c u i è
stato elaborato un documento sulla valu t a z i o n e d e l l ’i m p a t t o d i Le a d e r 1 1 , c h e t r a
l ’a l t r o a l l e p a g g. 2 6 - 2 9 e 4 9 - 5 0 f a r i fe r i mento alla gover nance proponendo degli
in dic ator i di impatto.
È p r e v i s t a l a v a l u t a z i o n e d e l l ’e f f i c a c i a e
d e l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p r o c c i o L e a d e r. I c o s t i d i r e t t i d i e s e r c i z i o d e i G A L
co p e r t i d a f i n a n z i a m e nt i p u b b l i c i Le a d e r
son o n oti.
11
Cfr. nota 3 risposta della Commissione.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
94
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI
114.
L a C o m m i s s i o n e s i a t t e n d e c h e l ’i m p o stazione scelta per il periodo corrente,
come spiegato nella risposta al preced e n t e p u n t o 1 1 3 , c o n s e n t a u n a m i g l i o re
v a l u t a z i o n e d e l l ’a p p r o c c i o Le a d e r. I n o l tre, il gruppo di lavoro tematico della
Rete europea per la valutazione dello
sviluppo rurale può fornire indicazioni
a g gi u nt ive.
I n t a l s e n s o, l a Co m m i s s i o n e h a re ce n te mente completato un progetto finale di
documento di lavoro sulla valutazione
d e l l ’i m p at to d i Le a d e r n e l l e zo n e r u ra l i 1 2 .
Il primo progetto del documento di
l avo ro è s t ato p re s e nt ato a g l i St at i m e m bri nell ’aprile 2010, quando il lavoro sulle
va l u t a z i o n i i nte r m e d i e e ra a n co ra a l l ’i n i z i o. I l d o c u m e n t o d e s c r i ve n e l d e t t a g l i o
m e t o d i e fo n t i d i d a t i p e r l a v a l u t a z i o n e
di ciascuno degli indicatori relativi ai
quesiti di valutazione che non si basano
s u i d at i d i m o n i to ra g gi o d e l QCMV, b e n s ì
si ser vono di altr i metodi valutativi, quali
triangolazioni, sondaggi, studi di casi,
g r u p p i d i r i f l e s s i o n e, a n a l i s i d i m o l t i p l i c a t o r i , s e r i e d i d a t i d e r i v a t i , e c c. Q u e s t o
d o c u m e n t o d i o r i e n t a m e n t o o f f r i r à l ’o p por tunità di effettuare degli aggiustamenti nel processo di monitoraggio e
va lu t azio ne.
Tu t t a v i a , e s i s t o n o l i m i t i n e l l a r a c c o l t a
dei dati dei GAL. Le differenze tra le strategie non consentono di raccogliere le
stesse informazioni in tutti i GAL, poiché l’attuazione di una strategia locale
è determinata dal processo. La valutaz i o n e i n d i v i d u a l e d e v ’e s s e r e l i m i t a t a , a l
f i n e d i r i s p e t t a re l a re l a z i o n e t ra co s t i e d
e f f i c i e n z a d e l l o s t e s s o p ro c e s s o d i v a l u t a z i on e.
12
Cfr. nota 3 risposta della Commissione.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
115.
La Commissione conviene che tutte le
caratteristiche dell’approccio Leader
dovrebbero essere attuate nella misura
più ampia possibile al fine di ottenere
il massimo effetto di sviluppo sul territo r i o. M a r i co rd a c h e l ’e l e m e nto ce nt ra l e
d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r n o n s o n o i s i n g o l i
progetti isolati dal contesto locale, bensì
l ’a t t u a z i o n e d i u n a s t r a t e g i a g e n e r a l e d i
sviluppo locale.
Come menzionato dalla Cor te nella sua
d e f i n i z i o n e d e l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r, q u e s t ’ u l t i m o co m p re n d e
u n a m i g l i o re i d e n t i f i c a z i o n e d i e s i g e n ze
e s o l u z i o n i l o c a l i , u n m a g gi o re i m p e gn o
delle parti interessate e una maggiore
a p e r t u r a a l l ’i n n o v a z i o n e . I n o l t r e , c o m p re n d e l a c re a z i o n e d i c a p a c i t à a l i ve l l o
locale che deter mina un aumento dell ’at t i v i t à d i s v i l u p p o l o c a l e, c o n l a m e s s a i n
comune di risorse locali, la creazione di
r e t i c h e c o n s e n t e l ’a p p r e n d i m e n t o r e c i proco e un approccio integrato nell’affrontare complesse questioni economiche e sociali. Questi aspetti svolgono
un ruolo importante per la priorità orizzontale del miglioramento della governance nello sviluppo rurale. Il processo
d i s v i l u p p o d e l l e c a p a c i t à è u n e l e m e nto
ch iave n ell ’attuaz ion e di Leader.
95
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
116.
Le organizzazioni aderenti ai GAL sono
organizzazioni rappresentative e localmente attive nel territorio rurale. La
Comunicazione della Commissione su
L e a d e r + 13, c h e c o s t i t u i v a i l d o c u m e n t o
di riferimento per i programmi Leader+
nazionali e regionali, dichiara al punto
12: «I gruppi di azione locale devono
essere l ’espressione equilibrata e rappre sentativa dei partner dei vari ambienti
socioeconomici del territorio». I partner
sono un insieme di enti pubblici ed espo n e n t i d e l l a s o c i e t à c i v i l e. I p a r t n e r s o n o
a n c h e i p r i n c i p a l i a u to r i d e l l e s t rate gi e e
nella maggior par te dei casi rappresent a n o u n a p a r te co n s i s te nte d e l l a p o p o l a z i o n e d e l t e r r i t o r i o. È p e r t a n t o n o r m a l e
che una cer ta percentuale dei progetti
p ro ve n g a d a q u e s t e o rg a n i z z a z i o n i a d e renti. I membr i dei GA L possono svolgere
un ruolo impor tante per l’attuazione
d e l l a st rategia di svil up p o l o cal e.
Per quanto riguarda la composizione
dei par tenariati, durante i negoziati che
h a n n o p o r t a t o a l l ’a p p rov a z i o n e d e i p ro g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR ) p e r i l
periodo 2007-2013, la Commissione ha
controllato che fosse incluso il principio della rappresentanza minima del
5 0 % d e l l a s o c i e t à c i v i l e n e i p a r te n a r i a t i ,
come disposto dall’ar ticolo 62, parag r a fo 1 , l e t t e r a b ) , d e l re g o l a m e n t o (CE )
n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 . Ta l e re q u i s i to s i a p p l i c a a l
l i ve ll o decisio nal e.
I n o gni caso, la Commissione prenderà in
c o n s i d e r a z i o n e l a re v i s i o n e d e l l ’o r i e n t a mento esistente al fine di evitare interp re t a zio ni er rate.
I n o l t re, l a Co m m i s s i o n e i nte n d e i n co ra g gi a re u n a p o l i t i c a d i a d e s i o n e p i ù a p e r t a
a l l i ve l l o d e i G A L n e l l a d e f i n i z i o n e d e l l a
p oli t i c a p o st-2013.
13
Comunicazione della Commissione agli Stati membri del
14 aprile 2000 recante gli orientamenti per l’iniziativa
comunitaria in materia di sviluppo rurale (Leader+).
I n r e l a z i o n e a l l ’i n n o v a z i o n e o a l l ’i n t e r a z i o n e t ra s e t to r i d i ve r s i , i G A L s o n o i n co raggiati a presentare strategie innovative
di sviluppo locale, ma quello dell ’innovazione è solo uno dei vari criteri di selezione dei GAL. Q uindi l ’aspetto dell ’inno va z i o n e n o n è n e ce s s a r i a m e nte p re s e nte
in tutti i progetti sostenuti. I noltre, non è
realistico aspettarsi che la maggior par te
dei progetti Leader sian o in n ovativi.
S econdo il parere della Commissione, singoli progetti possono essere finanziati da
Leader nella misura in cui contr ibuiscono
alla realizzazione degli obiettivi della
strategia di sviluppo locale. Si vedano
anche le risposte della Commissione ai
punti 1 6 , 2 1 -2 2 e 3 4 - 3 8 .
117.
Il ruolo centrale delle strategie di sviluppo locale per l’attuazione dell’asse
Leader è rispecchiato dalla misura spe cifica «attuazione delle strategie di sviluppo locale » . Lo stesso vale per Leader+
co n l a « A z i o n e 1 : s o s te gn o a s t rate gi e d i
sviluppo territoriale integrate di natura
s p e r i m e nt a l e b a s ate s u u n a p p ro cc i o d a l
basso ver so l ’alto » .
Le a d e r v i e n e at t u ato at t rave r s o s t rate gi e
di sviluppo locale sostenute da misure
a d e g u ate. G l i S t at i m e m b r i s o n o re s p o n s a b i l i d e l l a q u a l i t à d e l l a s t ra te gi a d i s v i luppo locale selezionata e del rispetto
d e i r e q u i s i t i d i a t t u a z i o n e, t r a c u i l ’a t t i vità di monitoraggio e valutazione delle
strategie.
Il successo della strategia dipende dal
valore dei singoli progetti approvati. I
GAL sono attori chiave nel garantire la
qualità dei progetti selezionati sulla base
di criteri oggettivi in relazione agli obiet tivi strategic i gen erali.
G l i S t a t i m e m b r i s o n o t e n u t i a p re n d e re
le misure necessar ie per garantire l ’applic a z i o n e d e i p r i n c i p i d i b a s e d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r e l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e ttivi della strategia di sviluppo loc ale.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
96
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
118.
L a C o m m i s s i o n e c o n c o r d a s u l l ’e s i g e n z a
di un elevato grado di trasparenza e sulla
conseguente necessità che i GAL siano in
grado di dimostrare di avere seguito coe re nte m ente p ro cedure co r ret te.
La Commissione prenderà in esame la
r e v i s i o n e d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i c a z i o n e
d e l l ’a s s e Le a d e r » n e l l ’i n t e n t o d i c h i a r i re
ulteriormente il rispetto dei principi di
b a s e nel l a sel ezio ne dei p ro g et t i ( trasparenza, par ità di trattamento, utilizzazione
d i c r i te r i d i s e l e z i o n e o g g e t t i v i , co m u n i cazione delle decisioni) sulla base delle
b u on e p rat iche racco l te.
I membr i dei GA L sono organizzazioni del
te r r i to r i o r u ra l e, ra p p re s e nt at i ve e at t i ve
localmente. Quindi è normale che una
percentuale di progetti provenga da que s te o rg a n i z z a z i o n i . L’e s c l u s i o n e d i q u e s t i
p ro g e t t i c o s t i t u i re b b e u n s e r i o o s t a c o l o
p e r i l s u cce s s o d e l l ’at t u a z i o n e d e l l a s t ra te gi a d i svil up p o l o cal e.
Tu t t a v i a , g l i S t a t i m e m b r i s o n o t e n u t i a
garantire l’assenza di conflitti di inte re s s e.
Si vedano anche le risposte della Comm i s s i one ai p u nt i 56 – 61 e 117.
119.
La Commissione intende esaminare in
modo approfondito la questione della
d a t a d i i n i z i o d e l l ’a m m i s s i b i l i t à d e i p ro g e t t i , t e n e n d o c o n t o d e l l ’e s i g e n z a d i u n
a p p ro cc i o a r m o n i z z ato n e i f i n a n z i a m e nt i
com u n it ar i in g est io ne co ndivisa.
Te n e n d o c o n t o d e l l ’ a m p i a v a r i e t à d e i
p roge tt i Leader, p o t reb b e essere diffic ile
gi u d i c a re a p r i o r i f at to r i q u a l i i l gra d o d i
re d d i t i v i t à e n e l co nte m p o g a ra nt i re c h e
s i ot te ng ano i r isu l t at i desiderat i.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
120.
La Commissione non ritiene che i costi
d i at t u a z i o n e d i Le a d e r s i a n o n e ce s s a r i a mente con sistenti.
La gestione della politica di sviluppo
rurale è condivisa dalla Commissione e
d a g l i St at i m e m b r i , n e l r i s p e t to d e l p r i n c i p i o d i s u s s i d i a r i e t à . L’ a t t u a z i o n e d i
Le a d e r co m p o r t a u n a s p e c i f i c a c a rat te r i stica obbligator ia, ossia il trasfer imento a
livello locale di una par te consistente dei
compiti di gestion e.
I compiti dei GAL non sono supplementari né duplicati, bensì compiti delegati
che non vengono svolti a livello di programma (controllo, selezione dei progetti
e pagamenti in cer ti programmi di sviluppo rurale).
M ediamente i costi di esercizio sono limit at i e ra p p re s e nt a n o i l 1 5 % d e l s o s te gn o
pubblico alla strategia di sviluppo locale,
al di sotto del massimale del 20% stabil i t o a l l ’a r t i c o l o 3 8 d e l r e g o l a m e n t o (CE )
n . 1 9 7 4 /2 0 0 6 .
Non vi sono prove sufficienti di ritardi
a g g i u n t i v i d e r i v a n t i d a l l ’a p p r o c c i o L e a d e r. N e l l ’ UE e s i s t o n o d i v e r s i m o d e l l i d i
attuazione di Leader che compor tano
compiti aggiuntivi al di là della selezione dei progetti (approvazione dei pro g e t t i e / o p a g a m e nt i i n 3 9 p ro gra m m i n e l
periodo corrente). I GAL dotati di autono mia fin an z iar ia e ammin istrativa in gen e rale prevedon o procedure più brevi.
Si vedano anche le risposte della Commission e ai punti 7 , e 6 4 - 7 1 .
97
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
121.
Per quanto concer ne l ’attuazione dell ’ap proccio Leader nel periodo di programmazione corrente, la Commissione ha
preso una serie di iniziative mirate ad
i n corag giare ul ter io r mente l e b uon e prat i c h e e u na sana g est io ne finanziar ia:
-
i p r i n c i p i e s s e n z i a l i d e l l ’i n i z i at i va Le a der so no st at i definit i nel l ’a mbito di
u n quadro giu r idico p er t inente;
-
sono state fornite indicazioni nella
fase di definizione e approvazione del
programma con la « Guida sull’applicaz i o ne del l ’asse Leader » ;
-
sono stati istituiti gruppi di riflessione
a l l ’i n t e r n o d e l s o t t o c o m i t a t o L e a d e r
della R ete europea per lo sviluppo ru r a l e ( RESR ) , c o n i l m a n d a t o d i e s a m i n a re i p ro b l emi di at t uazio ne. La R ete
c o n t i n u a c o n l ’a t t i v i t à d i s c a m b i o d i
risultati, esperienze e know-how tra
gli attori coinvolti nell’attuazione
d e l l ’i n i z i at i va Le a d e r, c h e e ra gi à u n a
pr ior ità di Leader II e Leader+ (con gli
O s s e r v a t o r i e u r o p e i L e a d e r II e L e a d e r+).
Attualmente la Commissione e gli Stati
membri (autorità di gestione e GAL)
s t a n n o e f fe t t u a n d o u n a re v i s i o n e a p p ro fondita per definire meglio il ruolo dei
GAL, il ruolo dello sviluppo delle capacità, i cr iter i di ammissibilità e una suddivisione più chiara dei compiti tra autor ità
di gestione e GAL. I l processo si svolge in
m o d o co s t r u t t i vo e co o p e rat i vo n e l q u a dro della Rete europea per lo sviluppo
r u ra l e ( gr u p p o d i r i f l e s s i o n e d e l s o t to co m i t ato Leader).
I noltre, la Commissione ha sottoposto ad
audit 37 dei 73 programmi Leader+ per
il per iodo di programmazione 2000-2006.
L a C o m m i s s i o n e s t a e f f e t t u a n d o l ’a u d i t
di misure Leader+ e Leader nel quadro
del suo programma generale di audit,
tenendo conto dei r ischi specifici, for mulando raccomandazioni dove necessar io e
a p p o r t a n d o co r re z i o n i f i n a n z i a r i e i n c a s i
motivati.
Il contesto di attuazione di Leader si
è evoluto dal 2000, non ultimo a causa
della diversa struttura dell’attuazione
n e l l ’a r c o d e i d i v e r s i p e r i o d i d i f i n a n z i a mento. Questo a sua volta implica che
molti Stati membri hanno dovuto adattare le proprie strutture amministrative
per l ’attuazione di Leader.
La Commissione continuerà a prendere le
i n i z i a t i v e n e c e s s a r i e p e r m i g l i o r a r e l ’a t t u a z i o n e d e l m e t o d o Le a d e r a l l a l u c e d i
tutti gli elementi che ne dimostrino la
n ecessità.
Leader r ichiede una capacità amministrat i va c h e co n s e nt a d i g e s t i re l a s p e c i f i c i t à
d e l m e t o d o. G l i S t a t i m e m b r i c h e h a n n o
a d e r i t o a l l ’ UE d o p o i l 2 0 0 4 n o n h a n n o
potuto ben eficiare dei tre per iodi di pro gra m m a z i o n e d e l l ’i n i z i at i va co m u n i t a r i a .
La Commissione è consapevole di que s t a l a c u n a e p e r q u e s t i p a e s i co n m i n o re
esperienza sono stati organizzati semin a r i d i fo r m a z i o n e TA IE X ( u n o s t r u m e nto
di assistenza tecnica preadesione) sul
m e t o d o L e a d e r. A n c h e l a R e t e e u r o p e a
per lo sviluppo rurale contribuirà allo
s c a m b i o d i e s p e r i e n ze s u l l e p ra s s i a m m i n i s t r a t i v e n e c e s s a r i e p e r l ’a t t u a z i o n e d i
Leader.
Si vedano anche le risposte della Commission e ai punti 7 2 , 7 3 , 9 1 e 1 1 3 .
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
98
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
122.
La Commissione constata dei miglioram e n t i n e l l ’a t t u a z i o n e d i Le a d e r i n m o l t i
Stati membri e non può quindi condivid e re la co ncl usio ne del l a Co r te.
I noltre, la Commissione è convinta che gli
sforzi intrapresi nell’attuale periodo di
programmazione congiuntamente con gli
S t a t i m e m b r i p e r l a vo r a re s u p ro b l e m i e
s o l u z i o n i co nt r i b u i ra n n o i n m i s u ra s i gn i f i c a t i v a a m i g l i o r a r e u l t e r i o r m e n t e l ’a t t u a z i one g eneral e del l ’ap p ro ccio Leader.
Racco m a nd azio ne 1
a ) La Co mmissio ne intende esamin are in
m o d o a p p ro fo n d i t o l a q u e s t i o n e d e l l a dat a di inizio del l ’ammissibilità dei
p rogetti, tenendo conto dell ’esigenza
di un approccio armonizzato nei finan ziamenti comunitari in gestione cond i v isa.
b) L a Co m m i s s i o n e i nte n d e fo r n i re u l te riori indicazioni in proposito in un agg i o r n a m e n t o d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i cazione dell ’asse Leader » per l ’attuale
p er io do di p ro grammazio ne.
c ) Simili norme sono già previste dall ’att u a l e q u a d r o g i u r i d i c o. L’a r t i c o l o 6 2 ,
paragrafo 1, lettera b), del regolament o (CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 s t a b i l i s c e c h e a l
livello decisionale il par tenariato lo c a le dev ’essere composto almeno per
i l 50% da rap p resent ant i del l a soc ietà
c i v il e.
Tu t t a v i a , l a C o m m i s s i o n e r i c o n o s c e c h e
l ’e n u m e r a z i o n e d e i p r i n c i p i p o t r e b b e
e s s e re p i ù s p e c i f i c a , e p re n d e rà i n co n s i ­
derazione la revisione degli or ientamenti
e s i s te n t i p e r c h i a r i re u l te r i o r m e n te l ’a p plicazione obbligatoria della regola del
«doppio quorum» che si applica alla
composizione dei GAL e al livello decisio n ale.
123.
Gli Stati membri devono garantire l’assenza di conflitti di interessi nell’amb i t o d e l l a g e s t i o n e c o n d i v i s a . Le p r o c e dure decisionali e i criteri di selezione
a p p l i c a t i d a i G A L n o n r i e n t r a n o n e l p ro gramma, bensì nell’attuazione locale
valutata dall’autorità di gestione al
momento della selezione del GAL. Gli
Stati membri possono anche applicare
norme comuni per tutti i GAL istituiti a
livello n az ion ale.
Ra ccoma nda z ione 2
La Commissione conviene con la Cor te
che per quanto r iguarda il processo decis i o n a l e d o v re b b e ro v i g e re n o r m e c h i a re
s u l co n f l i t to d i i nte re s s i , c h e d ov re b b e ro
essere seguite r igorosamente.
L’a r t i c o l o 6 1 , p a r a g r a fo 1 , l e t t e r a b ) , d e l
r e g o l a m e n t o (CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 p r e v e d e
c h e a l l i ve l l o d e c i s i o n a l e i l p a r t e n a r i a t o
debba essere composto almeno per il
50% dalle par ti economiche e sociali e da
altr i rappresentanti della società c ivile.
L a Co m m i s s i o n e i n t e n d e a n c h e p ro m u o vere le buone pratiche con la «Guida
sull ’applicazione dell ’asse Leader » e chie derà agli Stati membr i di garantire e ver ific are tutele effettive.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
99
RISPOSTA DELLA
COMMISSIONE
124.
I l s o t t o c o m i t a t o Le a d e r d e l l a R e t e e u ro pea per lo sviluppo rurale (RESR) ha preso
in esame il «mainstreaming amministrat i vo » d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r. I l 2 0 m a g gi o
2010 sono state presentate le relazioni
preliminari dei gruppi di riflessione, comp re n s ive di racco mandazio ni.
125.
Le attività nel quadro dell’asse Leader
s o n o s t ate a p p rovate d a l l a Co m m i s s i o n e
sulla base dei requisiti legislativi stabil i t i d a l re g o l a m e n t o (CE ) n . 1 9 6 8 / 2 0 0 5 e
d e g l i O r i e nt a m e nt i s t rate gi c i co m u n i t a r i
c h e d e f i n i s co n o l e p r i o r i t à p e r l a p o l i t i c a
di sviluppo rurale.
Buone pratiche e raccomandazioni conc re t e s i p o t re b b e ro d i f fo n d e re a g l i S t a t i
membri con un aggiornamento della
«Guida sull’applicazione dell’asse Leader».
N e l c o n t e s t o d e l l ’a p p r o v a z i o n e d e l p r o gramma, la Commissione ha esaminato gli
elementi chiave contenuti nell ’Allegato 2
d e l r e g o l a m e n t o (CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 . Tu t t a v i a , s u c c e s s i v a m e n t e a l l ’a p p ro v a z i o n e
del programma le autorità di gestione
h a n n o d ov u to d e f i n i re u l te r i o r i e l e m e nt i
a g gi u nt i v i i n m e r i to a l l a g e s t i o n e d i Le a der. Si veda la r isposta al punto 9 1 .
Racco m a nd azio ne 3
Modifiche ai programmi di sviluppo
r u r a l e ( PSR ) i n t e s e a m i g l i o r a r e l ’ a t t u a z i o n e d e l l e s t r a t e g i e l o c a l i s o n o s e m p re
p os s i bil i.
Inoltre, la «Guida sull’applicazione
d e l l ’a s s e L e a d e r » p u ò e s s e r e r i v i s t a p e r
m i g l i o r a re l e i n d i c a z i o n i a g l i S t a t i m e m br i in mer ito al finanziamento di progetti
( i n n o v a t i v i ) a l d i f u o r i d e l l ’e l e n c o d e l l e
m i s u re.
Dalla fine del 2009 numerosi Stati membri
stanno cercando di modificare i rispett i v i p ro gra m m i n e l l ’i nte nto d i m i g l i o ra re
l ’e f f i c a c i a d e l l ’at t u a z i o n e d i Le a d e r, p re ve d e n d o u n a m a g gi o re f l e s s i b i l i t à gra z i e
a l l ’i n t r o d u z i o n e d i m i s u r e i n t e g r a t e o
speciali. Si tratta in larga misura di una
co n s e g u e n z a d e l d i b at t i to a n i m ato d a l l a
Co m m i s s i o n e n e l l ’a m b i to d e l s o t to co m i tato Leader della R ete europea per lo svil u p p o ru ral e.
La procedura di selezione delle strate gie di sviluppo locale viene definita nel
dettaglio al livello degli Stati membri,
in linea con il principio di sussidiarietà.
I GAL sono tenuti a rispettare i requis i t i m i n i m i s t a b i l i t i a l l ’a r t i c o l o 6 2 , p a r a g r a fo 1 , l e t t e r a a ) , d e l r e g o l a m e n t o (CE )
n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 i n m e r i to a i co nte n u t i d e l l a
strategia di sviluppo loc ale.
Inoltre, la strategia di sviluppo locale
dovrebbe essere approvata dagli Stati
membri nel contesto locale della zona
r urale specific a.
Ra ccoma nda z ione 4
La relazioni sulla valutazione interme dia previste per la fine del 2010 comp re n d e r a n n o r a c c o m a n d a z i o n i i n m e r i t o
a modifiche del programma di sviluppo
r u r a l e, p e r a l l i n e a r n e i c o n t e n u t i c o n g l i
o b i e t t i v i . L a Co m m i s s i o n e c o g l i e r à q u e sta opportunità per discutere con gli
St at i m e m b r i l ’at t u a z i o n e d e l l ’a s s e 4 e i n
p a r t i co l a re l a p o s s i b i l i t à d i m i g l i o ra re l a
q u a l i t à d e l l e s t rate gi e d i s v i l u p p o l o c a l e
e la relativa attuazione, tra l’altro con
un’attività di mon itoraggio e valutaz ion e
più effic ace al livello dei GAL.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
100
In par ticolare è prevista la raccolta e la
diffusione di buone pratiche sul monitoraggio al livello dei GAL attraverso
la Rete europea per lo sviluppo rurale
(RESR), nonché sulla valutazione nel contesto della Rete europea per la valutaz i on e del l o svil up p o rural e.
Racco m a nd azio ne 5
N e l c o n t e s t o d e l l ’a p p r o v a z i o n e d e l p r o gramma per il periodo di programmazione corrente in gestione condivisa, la
Commissione ha esaminato gli elementi
chiave contenuti nell ’Allegato 2 del rego l a m e nto (CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 . Tu t t av i a , s u c cessivamente all’approvazione del programma le autorità di gestione hanno
dovuto definire ulteriori elementi aggiuntivi in merito alla gestione di Leader in
l i n e a co n il p r incip io di su ssidiar ietà.
126.
La valutazione intermedia di Leader+
è stata effettuata in una fase iniziale
dell’attuazione della strategia dei GAL.
Tu t t a v i a , l a v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i L e a der+, attualmente in corso e la cui relazione finale è prevista verso la fine del
2010, prende in considerazione aspetti
q u a l i l ’e f f i c a c i a e l ’e f f i c i e n z a d e l l a s p e s a ,
ecc. È normale che l ’efficacia e l ’efficienza
di strumenti politici siano valutate expost. Questa valutazione fa par te del norm a le cicl o di val ut azio ne del l e politic h e.
Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
Le informazioni pertinenti contenute
n e l l a va l u t a z i o n e ex p o s t d i Le a d e r + f u n geranno da base per l’ulteriore lavoro
della Commissione sull’approccio Leader.
Occorre considerare le limitazioni inere n t i a l l o s v i l u p p o l o c a l e n e l l ’i n t e n t o
di individuare e diffondere norme semplici e procedure appropriate che mitig h i n o p o s s i b i l i r i s c h i e g a ra nt i s c a n o u n a
gestion e fin an z iar ia affidabile.
Ra ccoma nda z ione 6
È in corso un dialogo per manente con gli
S t a t i m e m b r i p e r m i g l i o r a re l ’a t t u a z i o n e
d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r at t rave r s o i l s o t to c o m i t a t o Le a d e r d e l l a R e t e e u r o p e a p e r
lo sviluppo rurale (RESR). La Commissione
h a a p e r to a n c h e u n d i a l o g o co n g l i S t a t i
membri in merito al miglioramento del
Q u a d ro c o m u n e p e r i l m o n i t o r a g g i o e l a
va l u t a z i o n e, i v i co m p re s i g l i i n d i c ato r i d i
m o n i t o r a g g i o p e r Le a d e r. R e c e n t e m e n t e
la Commissione ha completato un prog e t to f i n a l e d i d o c u m e nto d i l avo ro s u l l a
v a l u t a z i o n e d e l l ’i m p a t t o d i Le a d e r n e l l e
zon e r urali.
Le differenze tra le strategie non consen tono di raccogliere le stesse infor mazioni
i n t u t t i i G A L , p o i c h é l ’a t t u a z i o n e d i u n a
strategia locale è determinata dal pro ce s s o. L a va l u t a z i o n e i n d i v i d u a l e d e v ’e s s e re l i m i t a t a a l f i n e d i r i s p e t t a re l a re l a z i o n e t ra co s t i e d e f f i c i e n z a d e l p ro ce s s o
stesso di valutazione.
Corte dei conti europea
Relazione speciale n. 5/2010
Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale
Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea
2010 — 100 pagg. — 21 × 29,7 cm
ISBN 978-92-9207-886-7
doi:10.2865/31028
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(http://publications.europa.eu/others/agents/index_it.htm).
QJ-AB-10-009-IT-C
L’approccio Leader consiste nell’at tuare la politica di
sviluppo rurale dell’UE tramite gruppi di azione locali
(GAL). Ciò comporta costi e rischi specifici, ma il seguire un
approccio dal basso verso l’alto e basato sul partenariato
a p p o r ta p ot e n z i a l m e n t e u n va lo r e agg i u n to. N e l l a
presente relazione, la Corte rileva come i GAL abbiano
at t uato l’a p p r o cc i o L e a d e r s e co n d o m o da l i tà c h e n e
hanno limitato il potenziale valore aggiunto, e come
abbiano concesso finanziamenti a proget ti senza tenere in
debito conto l’efficienza. Le procedure seguite non sempre
sono state trasparenti e non hanno dimostrato in modo
sufficiente se i GAL abbiano adot tato decisioni in modo
obiet tivo, esenti da conflit ti di interessi. La Commissione
non ha ancora dimostrato l’efficacia e l’efficienza della
spesa o il valore aggiunto ot tenuto mediante l'approccio
Leader, né in che misura si siano concre tizzati i rischi
noti, e nemmeno ha documentato gli effe t tivi costi di
at tuazione.
CORTE DEI CONTI EUROPEA