AttuAzione dell` Approccio leAder per lo sviluppo rurAle
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AttuAzione dell` Approccio leAder per lo sviluppo rurAle
issn 1831-0869 relazione speciale n. 5 2010 corte dei conti europeA AttuAzione dell’ Approccio leAder per lo sviluppo rurAle it Relazione speciale n. 5 2010 At tuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale (presentata in virtù dell’articolo 287, paragrafo 4, secondo comma, del TFUE) CORTE DEI CONTI EUROPEA CORTE DEI CONTI EUROPEA 12, rue Alcide De Gasperi 1615 Luxembourg Lussemburgo Telefono +352 4398-1 Telefax +352 4398-46410 E-mail: [email protected] Internet: http://www.eca.europa.eu Relazione speciale n. 5 2010 Numerose altre informazioni sull’Unione europea sono disponibili su Internet consultando il portale Europa (http://europa.eu). Una scheda catalografica figura alla fine del volume. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea, 2010 ISBN 978-92-9207-886-7 doi:10.2865/31028 © Unione europea, 2010 Riproduzione autorizzata con citazione della fonte. Printed in Luxembourg 3 INDICE Paragrafo Glossario I-X Sintesi 1-7 Introduzione 8-11 Estensione ed approccio dell’audit 12-114 Osservazioni 12-46 Attuazione da parte dei GAL delle caratteristiche di Leader per ottenere valore aggiunto 12-46I GAL hanno at tuato l’approccio Leader secondo modalità che limitano il potenziale valore aggiunto delle «carat teristiche di Leader», benché la Corte abbia riscontrato di buone pratiche 47-71 Sana gestione finanziaria da parte dei GAL 47-71I GAL non hanno tenuto in debito conto l’esigenza di efficienza e di procedure eque e trasparenti 72-93 Gestione dei programmi Leader da parte della Commissione e degli Stati membri 72-93La Commissione e gli Stati membri non sono stati sufficientemente esigenti e sono in parte corresponsabili, insieme ai GAL, di aver limitato il potenziale valore aggiunto dell’approccio Leader. Non hanno adot tato misure sufficienti per contenere costi e rischi 94-114 Monitoraggio e valutazione svolti dalla Commissione e dagli Stati membri 94-114La Commissione e gli Stati membri non sono in grado di dimostrare il valore aggiunto ot tenuto con l’at tuazione dell’approccio Leader, e non hanno ancora valutato i costi aggiuntivi e i rischi connessi 115-126 Conclusioni e raccomandazioni Allegato – Elenco dei progetti esaminati Risposte della Commissione Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 5 GLOSSARIO Approccio Leader: Una metodologia per realizzare gli obiettivi della politica di sviluppo rurale dell’UE tramite un’attuazione dal basso verso l’alto piuttosto che tramite il tradizionale approccio dall’alto verso il basso. «Leader» è l’acronimo francese di «collegamenti tra le azioni di sviluppo rurale». Asse 4: Lo sviluppo rurale nel periodo di programmazione 2007-2013 è articolato in quattro assi, ossia gruppi coerenti di misure. L’Asse 4 è l’approccio Leader. Effetto inerziale: Una situazione nella quale un progetto sovvenzionato sarebbe stato intrapreso in tutto o in parte anche senza l’aiuto finanziario. GAL: Gruppo di azione locale, ossia un partenariato pubblico-privato locale, che propone una strategia di sviluppo locale e seleziona progetti. Misura: Un regime di aiuti per attuare una politica. La misura definisce le regole per i progetti che si possono finanziare. Periodo di programmazione: Quadro pluriennale per la pianificazione e l’attuazione di politiche UE quali lo Sviluppo rurale; il periodo di programmazione attuale è 2007-2013. Programma di sviluppo rurale: Un documento preparato da uno Stato membro e approvato dalla Commissione per la pianificazione e l’attuazione della politica di sviluppo rurale dell’UE. Programma Leader: Un documento preparato da uno Stato membro e approvato dalla Commissione per pianificare e attuare l’approccio Leader. I primi programmi Leader, relativi al periodo 19911993, sono stati seguiti da Leader II (1994-1999). La presente relazione di audit riguarda Leader+ (2000-2006) e Leader Asse 4 (2007-2013), nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale. Sana gestione finanziaria: Gestione corretta e trasparente del bilancio dell’UE conformemente al regolamento finanziario e in particolare ai principi di economia, efficienza ed efficacia. Stato membro: Nel contesto del presente audit, le autorità competenti per la gestione dei programmi Leader. Gli Stati membri designano un’autorità di gestione a tale fine. Ogni regione di Stati membri quali Germania, Spagna e Italia dispone di un programma separato e di un’autorità di gestione distinta. UE: Unione europea. Valore aggiunto: Nel contesto del presente audit, i vantaggi derivanti dall’approccio Leader, quali la migliore identificazione di esigenze e soluzioni locali, maggiore impegno degli operatori locali interessati e più opportunità di innovazione. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 6 SINTESI I. Leader è una metodologia intesa a realizzare gli obiettivi della politica di sviluppo r u r a l e d e l l ’ UE s e c o n d o u n a p p ro c c i o d a l b a s s o ve r s o l ’a l to, i nve ce d i q u e l l o t ra d i z i o n a l e d a l l ’a l t o v e r s o i l b a s s o. R i s p e t t o ai metodi di finanziamento tradizionali, l’approccio Leader compor ta costi e rischi più elevati, dovuti alla presenza di un l i ve l l o supplementare di attuazione ed al f a t t o c h e i l c o n t r o l l o d e i fo n d i UE v i e n e a s s e gn a to a u n a m o l t i t u d i n e d i p a r te n a r i at i lo cal i (GA L: grup p i di azio ne locale) . II. I rischi e i costi supplementari di Lead e r s o n o gi u s t i f i c a t i d a l v a l o re a g gi u n to c h e d ov re b b e d e r i va re d a l l ’a p p ro cc i o d a l b a s s o v e r s o l ’a l t o e b a s a t o s u l p a r t e n a r i ato, p e r e s e m p i o l a m i g l i o re i n d i v i d u a zione di esigenze e soluzioni locali, il m a g gi o re i m p e gn o d e g l i o p e rato r i l o c a l i e p i ù o p p o r t u nit à di innovazio ne. III. L a Co r t e h a ve r i f i c a t o s e l ’i n i z i a t i v a Le a der sia stata attuata secondo modalità c h e a p p o r t a n o u n v a l o re a g gi u n to, r i d u cendo allo stesso tempo al minimo i r ischi per la sana gestione finanziar ia. Ha valutato inoltre l ’operato dei GAL quanto all’attuazione dei programmi Leader+ 2000-2006, per i quali la spesa finale è stata eseguita nel 2009. Infine, la Cor te ha valutato le strategie dei GAL per l ’Asse 4 c h e s t a b i l i va n o i p i a n i p e r l ’at t u a z i o n e d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r n e l p e r i o d o 2 0 0 7 2013. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale IV. I G A L h a n n o a t t u a t o l ’a p p r o c c i o L e a d e r secondo modalità che hanno limitato il potenziale valore aggiunto in termini d i « c a r a t t e r i s t i c h e d i Le a d e r » , b e n c h é l a Corte abbia individuato alcuni esempi d i b u o n e p ra t i c h e. L’a p p ro cc i o d a l b a s s o v e r s o l ’a l t o è s t a t o l i m i t a t o n e i G A L c h e hanno concesso la maggioranza degli aiuti alle stesse organizzazioni che li com p o n e v a n o ; i l p o t e n z i a l e v a l o re a g g i u n t o del partenariato non è stato ottenuto n e i G A L d ove i l p ro ce s s o d e c i s i o n a l e e ra dominato dalle autor ità locali; pochi GAL sono stati in grado di dimostrare ele m e nt i d i i n n ova z i o n e o d i i nte ra z i o n e t ra diversi settori nelle rispettive strategie o p r o g e t t i . I G A L n o n s i s o n o fo c a l i z z a t i sulla realizzazione degli obiettivi delle propr ie strategie loc ali. V. L a Co r te h a r i s co nt rato i n o l t re d e b o l e z ze nella gestione finanziaria da parte dei GAL. In par ticolare, i GAL hanno finanz i ato p ro g e t t i s e n z a te n e re co nto d e l l ’e f f i c i e n z a . Le p ro c e d u re n o n s o n o s e m p re state trasparenti, né hanno sufficiente m e nte g a ra nt i to u n p ro ce s s o d e c i s i o n a l e all'interno dei GAL che fosse obiettivo e d e s e n t e d a c o n f l i t t i d ’i n t e r e s s i . D e t t e debolezze richiamano quelle rilevate dalla Cor te n ella relaz ion e an n uale 2 0 0 0 . VI . La Commissione e gli Stati membri non sono stati sufficientemente esigenti e s o n o i n p a r te co r re s p o n s a b i l i , i n s i e m e a i G A L , d i ave r l i m i t ato i l p o te n z i a l e va l o re a g gi u nto d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r. L a Co m missione e gli Stati membri non hanno adottato misure sufficienti per contenere costi e r ischi. A dieci anni dal precedente a u d i t d e l p r o g r a m m a L e a d e r, l a C o r t e r i l e va c h e p e r s i s to n o l e m e d e s i m e d e b o lez ze. 7 SINTESI VII . La Commissione non ha ancora dimostrato l ’efficacia o l ’efficienza della spesa, n é i l va l o re a g gi u nto o t te n u to s e g u e n d o l ’a p p ro cc i o Le a d e r, n é i n q u a l e m i s u ra s i s on o co ncret izzat i i r ischi no t i e n eppure g l i e f fe t t ivi co st i di at t uazio ne. VIII. Dato il persistere delle debolezze, la Co r te ra cco m a n d a c h e l a Co m m i s s i o n e e g l i St at i memb r i chiar iscano e applich in o l a n o r m at i va p e r r i d u r re i l r i s c h i o d e l l ’e f fetto inerziale, garantiscano procedure d i s e l ezio ne dei p ro g et t i o b iet t ive e ade g u a t a m e n te d o c u m e n t a te e a s s i c u r i n o i l funzionamento in pratica del principio d i p a r t e n a r i a t o. Pe r r i s p e t t a r e i l r e g o l a m e n t o f i n a n z i a r i o o c c o r ro n o s o l i d e p ro cedure intese a evitare conflitti di inte resse. Ciò richiede la presentazione di d i c h i a ra z i o n i d ' i nte re s s e, l a n o n - p a r te c i pazione alla valutazione e alla selezione di progetti e la segnalazione di potenziali conflitti d'interessi all’autorità di g e s t i one. X. L’ a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o d o v r e b b e essere incentrata sul valore aggiunto d e l l ’ a p p r o c c i o L e a d e r, n o n c h é s u l l ’e f f i c i e n z a e l ’e f f i c a c i a , e d e s s e r e i n t e g r a t a da dati provenienti da sistemi di superv i s i o n e e c o n t r o l l o, a f f i n c h é l a C o m m i s s i o n e d i s p o n g a d i d a t i s u f f i c i e n t i , a t te n dibili e pertinenti che giustifichino il va l o re a g gi u nto e l a s a n a g e s t i o n e f i n a n z iar ia dei programmi Leader. IX . Pe r l a r e s t a n t e p a r t e d e l p e r i o d o 2 0 0 7 2013, la Commissione dovrebbe far sì che gli Stati membri impongano ai GAL di d e f i n i re o b i e t t i v i m i s u ra b i l i , s p e c i f i c i p e r la rispettiva area locale, che si possano r e a l i z z a r e t r a m i t e i l p r o g r a m m a L e a d e r. Gli Stati membr i dovrebbero r ichiedere ai G A L d i re n d e re co nto d e l l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d e l l a s t r a te gi a l o c a l e, d e l conseguimento di un valore aggiunto tra m i te l ’ap p ro ccio Leader, no nché dell ’effic i e n z a d e l l a s p e s a p e r s o v ve n z i o n i e d e i cos t i op erat ivi. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 8 INTRODUZIONE 1. Le a d e r è l a m e to d o l o gi a d e l l ’ UE p e r at t u a re l a p o l i t i c a d i s v i l u pp o rural e t ramite un ap p rocc io dal basso ver so l ’alto; essa presenta sette caratteristiche fondamentali (cfr. figura 1). Vie ne for nito sostegno finanziar io a «gruppi d ’azione locale» (co m u n e m e nte n o t i co m e G A L ) p e r at t u a re s t rate gi e d i s v i l u p p o locali, in primo luogo attraverso la concessione di sov venzioni a favore di progetti locali 1 (cfr. allegato per esempi di progetti finanziati). I GAL sono par tenariati tra operatori del settore pubblico e del settore privato (o di quello no -profit) di piccole comunit à rural i 2 . 1 Le sovvenzioni sono cofinanziate dall’UE e dalle autorità pubbliche dello Stato membro interessato. Nella maggior parte dei casi, la sovvenzione copre solo una parte dei costi complessivi del progetto: anche il beneficiario è tenuto a contribuire. Anche i costi operativi dei GAL sono cofinanziati dall’UE e dalle autorità nazionali o regionali. 2 Comunità rurali fino a 150 000 abitanti. Figura 1 L e s e t t e c a r at t e r i s t i c h e p r i n c i pa l i d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r Elaborazione e attuazione delle strategie secondo un approccio dal basso verso l’alto Partenariati pubblico -privato locali: i gruppi d’azione locale (GAL) Strategie di sviluppo basate sulle esigenze locali L’approccio Leader Azioni integrate e multisettoriali Attività di networking Cooperazione Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale Innovazione 9 2. li obiettivi della politica ed il quadro giuridico sono defiG n i t i d a i r e g o l a m e n t i d e l l ’ UE . G l i S t a t i m e m b r i s t a b i l i s c o n o i pro grammi nazio nal i o regio nali per l ’attuaz ion e dell ’approc c i o Leader, che devo no essere approvati dalla Commission e. I p o t e n z i a l i G A L fo r m u l a n o s t r a t e g i e l o c a l i i n b a s e a i re q u i s i t i n a zio nal i o regio nal i e p resentan o doman da di fin an z iamento alle autorità competenti. La selezione dei GAL, l’erogazione dei contributi UE e dei cofinanziamenti nazionali, nonché l’attività d i co nt ro l l o e mo nito rag gio dell ’attuaz ion e spettan o agli Stat i m e m b r i , m e n t re a i G A L s p e t t a l a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i d a f i n a n z i a re. I n a l c u n i St at i m e m b r i , i G A L s e l e z i o n a n o p ro g e t t i f i n o a una deter minat a do t azion e fin an z iar ia an n uale, mentre le autorità nazionali o regionali si occupano della procedura di r i c h i e s t a e d e ro g a z i o n e d e i f i n a n z i a m e nt i . I n a l t r i St at i m e m b r i i G A L s o n o r e s p o n s a b i l i d e l l ’i n t e r o p r o c e s s o, c o n b i l a n c i a n n ual i o p l u r iennal i dai qual i erogare i fin an z iamenti. 3. L eader fu avviato nel 1991 come «Iniziativa comunitaria», seguito poi da Leader II (1994-1999) e Leader+ (2000-2006) 3 . Benché il periodo di Leader+ si sia teoricamente concluso nel 2006, l’attuazione dei progetti e la relativa spesa sono potuti continuare f i n o a l l a m e t à d e l 2 0 0 9 . I G A L Le a d e r + e ra n o 8 9 3 n e l l ’ UE - 1 5 e 281 nei nuovi Stati membr i. I l contr ibuto finale dell ’UE al pro gramma Leader+ sarà di circa 2,1 miliardi di euro. 4. p a r t i re d a l 2 0 0 7 , Le a d e r è s t a t o i n t e g r a t o n e l re g o l a m e n t o A s u l l o s v i l u p p o r u r a l e 4 q u a l e a p p ro cc i o a l te r n a t i vo a l l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d i u n o o p i ù d e i t re a l t r i a s s i d i d e t t a p ol it ica (c fr. r iq uad r o 1). Riquadro 1 3 Dal 2004-2006 i nuovi Stati membri hanno potuto attuare una misura analoga nei rispettivi programmi operativi di sviluppo rurale. 4 Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (GU L 277 del 21.10.2005, pag. 1). I q uat t r o a s s i d e l l a p o l i t i c a d i s v i lu pp o r u r a l e 2007 - 2013 Asse 1:m isure intese ad accrescere la competitività del settore agricolo e forestale sostenendo la ristrutturazione, lo sviluppo e l’innovazione. A sse 2: misure intese a valorizzare l’ambiente e lo spazio rurale sostenendo la gestione del territorio. A sse 3: misure intese a migliorare la qualità della vita nelle zone rurali e a promuovere la diversificazione delle attività economiche. A sse 4: utilizzo dell’approccio Leader per realizzare gli obiettivi degli Assi 1-3. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 10 5. N e l 2007 e all ’inizio del 2008 la Commissione ha approvato la maggior par te dei programmi nazionali e regionali di sviluppo r u r a l e 2 0 0 7 - 2 0 1 3 . A l l a f i n e d e l 2 0 0 9 , g l i S t a t i m e m b r i a ve v a n o s e l e z i o n a t o o l t re 2 0 0 0 G A L d e l l ’A s s e 4 . L a s p e s a p re v i s t a d a ll ’ UE p er l ’Asse Leader du ra nte questo per iodo di programm a z i o n e s i a g g i r a s u i 5 , 5 m i l i a rd i d i e u ro ( c f r. f i g u ra 2 ) 5 , c o n un cofinanziamento pubblico nazionale di ulteriori 3,4 miliardi d i e uro. 5 L’asse 4 (Leader) rappresenta dal 5 % all’11 % della spesa prevista dei programmi di sviluppo rurale negli Stati membri dell’UE-15, e almeno il 2,5 % di quella dei programmi nei nuovi Stati membri. 6 Negli approcci «dall’alto verso il basso», le autorità nazionali o regionali definiscono le misure di spesa e i criteri di 6. selezione dei progetti, ed il loro personale I l presupposto alla base dell ’approccio Leader è la presenza di un valore aggiunto rispetto alla tradizionale attuazione dall’alto verso il basso 6 . Gli approcci dal basso verso l ’alto e l ’interaz i on e t ra diversi set to r i a l ivello loc ale dovrebbero mobilitare i l p o t e n z i a l e l o c a l e. I g r u p p i l o c a l i d o v re b b e ro t ro v a r s i n e l l a p o s i z i o n e m i g l i o re p e r i n d i v i d u a r e s o l u z i o n i l o c a l i i n t e g r a t e e i n novat ive ai p ro b l emi l o cali e r isultare più reattivi. La parte c i p a z i o n e a l p ro ce s s o d e c i s i o n a l e a l i ve l l o l o c a l e d ov re b b e generare entusiasmo e maggiore impegno, deter minando pertanto uno sviluppo rurale locale migliore e più sostenibile 7 . La par tecipazione della comunità locale ottenuta tramite l’approc cio dal basso verso l ’alto può altresì compor tare impatti meno tangibili, come il raffor zamento delle capacità e l ’acquisizione d i m a g gi o re a u to n o m i a e re s p o n s a b i l i t à d a p a r te d e l l a p o p o l a z io ne l o cal e 8 (c fr. f ig u ra 3). valuta le proposte di progetti e decide in merito ai finanziamenti da concedere. Determinati compiti dei regimi di aiuti nazionali o regionali possono essere svolti dal personale degli uffici locali. 7 «L’idea principale che sottende l’approccio Leader è che […] le strategie di sviluppo sono più efficaci quando sono decise e attuate a livello locale da operatori locali […]». Cfr. scheda informativa della Commissione europea «L’iniziativa Leader». 8 «Il rafforzamento delle capacità e il coinvolgimento della popolazione locale ottenuto con Leader deve essere considerato come un valore aggiunto supplementare per le comunità rurali» (cfr. risposte della Commissione alla relazione annuale sull'esercizio finanziario 2000, paragrafo 3.103). F o n d i UE p r o g r a m m at i p e r l’A s s e 4 L e a d e r ( 2007 - 2013 ) p e r S tato m e m b r o 900 800 700 600 500 400 300 200 100 0 Au st Be ria Bu lgi lg o ar ia Re Cip Da p. c ro ni ec m a a Es rca Fin ton la ia n Fr dia Ge an rm cia an G ia Un rec gh ia e Irl ria an da Le Itali t a Lu L ton i ss tu ia em an bu ia rg Pa M o es alt iB a P as Po olo si rto nia Ro gal Sl ma lo ov n a ia Sl cch ov ia Sp enia a Re S gn gn ve a o zia Un ito (milioni di euro) Figura 2 Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 11 7. Figura 3 I GAL rappresentano un ulteriore livello di attuazione, che comp o r t a d e t e r m i n a t i c o s t i . D e l e g a re l e d e c i s i o n i a i p a r t e n a r i a t i locali inoltre compor ta dei rischi per la sana gestione finanziar ia dei fondi UE in ter mini di equità, trasparenza e rendicontaz i o n e, n o n c h é i n te r m i n i d i e co n o m i a , e f f i c i e n z a e d e f f i c a c i a . I n o c c a s i o n e d e l s u o u l t i m o a u d i t d e l p ro g r a m m a Le a d e r p e r l a re l a z i o n e a n n u a l e 2 0 0 0 9 , l a Co r te ave v a r i s co n t r a to a l c u n e gravi debolezze nella gestione finanziaria da par te dei GAL: c a s i d i s ov ve n z i o n i re t ro d at ate, co n i l co n s e g u e nte r i s c h i o d i u n e f fe t to i n e r z i a l e ; m a n c a n z a d i t ra s p a re n z a n e l l a s e l e z i o n e dei progetti; potenziali conflitti di interessi; costi operativi e levat i e p ro cedu re t ro p p o l un gh e. La Commission e h a r ispo s to che era co nsap evo l e dei r isc h i. La sua reaz ion e pr in cipale è stata di incoraggiare le buone pratiche e la sana gestione finanziaria emanando orientamenti e promuovendo lo scambio d i info r mazio ni 1 0 . 9 Cfr. la relazione annuale sull’esercizio finanziario 2000, paragrafi da 3.96 a 3.112 (GU C 359 del 15.12.2001). 10 Questo punto viene approfondito ai paragrafi da 72 a 77 e da 104 a 106. R u o lo d e i G AL n e l l’at t ua z i o n e d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r Che cosa dovrebbero fare i GAL? In che modo i GAL forniscono valore aggiunto? Migliori strategie Coinvolgere vari settori socio-economici della comunità locale. Formulare strategie locali integrate. Selezionare e finanziare progetti per attuare le strategie locali. Condividere informazioni ed esperienze attraverso la comunicazione, le attività di networking e la cooperazione. migliore valutazione delle esigenze locali; Che cosa possono ottenere i GAL? Realizzazioni e risultati specifici di attività e progetti. migliore individuazione del potenziale locale e di soluzioni innovative ed integrate. Migliore attuazione Impatto: raggiungere gli obiettivi di sviluppo rurale dell’UE come adattati dalla strategia locale. migliore selezione dei progetti; monitoraggio più approfondito e maggiore reattività; maggiore impegno ed entusiasmo. Impatto indiretto: miglioramento di altre attività locali (non rientranti nel programma Leader). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 12 ESTENSIONE ED APPROCCIO DELL’AUDIT 8. 9. Com e indicato so p ra, l ’ap p ro cc io Leader implic a costi e r isc h i aggiuntivi r ispetto ai metodi più tradizionali e centralizzati di attuazione della politica di sviluppo rurale, ma presenta anche il vantaggio di fornire un valore aggiunto in vir tù delle sue sette caratteristiche principali. Di qui il quesito che la Cor te si è p o st a nel co rso del l ’audit : Leader è stato attuato in mo do da fornire valore aggiunto, riducendo al contempo al minimo i rischi p e r la s ana ges tione finanz iar ia? La Co r te ha b asato l ’au dit su: o questionari di audit riempiti da un campione casuale di 202 G A L in 23 St at i memb r i; o un esame del l a do cu ment az ion e relativa a 2 7 di tali GAL; o audit in loco ed esempi di casi specifici relativi a 13 di questi GAL, nonché più di 60 progetti rappresentativi della gamma d i p ro g et t i finanziat i dai GAL in question e ( c fr. elen co pro g et t i in allega to ); o audit del l e auto r it à di g est ion e degli 1 1 programmi Leader interessati, che insieme rappresentano oltre il 40 % dei fondi UE p ro grammat i p er il p er iodo 2 0 0 7 -2 0 1 3 ; o audit del l e at t ivit à del l a Commission e relative a Leader. A l l ’e p o c a d e l l ’at t i v i t à d i a u d i t s u l c a m p o, n e l p r i m o s e m e s t re d e l 2 0 0 9 , i G A L ave va n o a p p e n a co m p l e t ato l ’at t u a z i o n e d e l le r isp et t ive st rategie di svil uppo loc ale Leader + 2 0 0 0 -2 0 0 6 1 1 , e d e ra n o s t a t i s e l e z i o n a t i d a g l i S t a t i m e m b r i s u l l a b a s e d e l l e l oro st rategie del l ’Asse 4, che stabilivan o i pian i di attuaz ion e d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r n e l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 . I G A L n o n ave vano ancora avviato la fase di attuazione di dette strategie, t ra nne che in G er mania e Sp agn a (Aragon a) . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 11 I GAL in Polonia hanno attuato programmi Leader+ provvisori, non confrontabili con quelli degli altri Stati membri. 13 10. L a Co r te h a e l a b o rato c r i te r i d i « b u o n e p rat i c h e » i n b a s e a l l a normativa e a documenti e pubblicazioni della Commissione . A f ro n t e d i t a l i c r i t e r i e n e i t e r m i n i d e l l e r i s p e t t i ve s t r a t e g i e dell'Asse 4, la Cor te ha esaminato l ’operato, durante il periodo di Leader+, dei GAL selezionati. L'audit è stato espletato presso la sede dei GAL, in modo da rendere possibile un esame di tutta la documentazione per tinente e un dialogo con il personale ed i memb r i dei GA L su l co ntesto loc ale e sulla strategia seguita. Si è altresì proceduto a controllare in loco i progetti selezionati e a d inter vist are i p ro mo to r i d egli stessi. 12 12 Cfr. in particolare la comunicazione della Commissione agli Stati membri del 14 aprile 2000 recante gli orientamenti per l’iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale (Leader+) (GU C 139 del 18.5.2000, pag. 5), e gli articoli 61-65 del regolamento (CE) n. 1698/2005. Laddove sono state individuate debolezze o buone pratiche, si è p ro c e d u t o a d u n a v a l u t a z i o n e d e i re l a t i v i s i s te m i n a z i o n a l i o re gio nal i di info r mazio ne su mon itoraggio e valutaz ion e, di cont ro l l o e di p ro cedu re, p er deter min are se tali pratic h e fossero tipiche. La Cor te ha valutato l ’operato della Commissione e degli Stati membri per quanto riguarda le attività di gestione, monitoraggio, valutazione e super visione di Leader sulla base d i un esame dei p ro grammi e delle n or me operative n az ion ali e re g i o n a l i , n o n c h é s u l l a b a s e d e i r i s u l t a t i d i i s p e z i o n i , d e l l e re l a z i o n i d i at t u a z i o n e e d e l l e re l at i ve va l u t a z i o n i . L' a u d i t h a r i guardato l a val u t azio ne, svolta dalla Commission e, dell'Asse 4 deg l i 11 p ro grammi di svil uppo r urale interessati, n on ch é la s e l ezio ne, o p erat a dag l i St at i membr i, dei GAL dell'Asse 4 . 11. Le osser vazio ni so no st rut t u rate secon do le pr in c ipali compe te n ze, co me seg ue: o attuazione delle caratter istiche di Leader da par te dei GAL; o sana g est io ne finanziar ia da par te dei GAL; o gestione dei programmi Leader da par te della Commissione e deg l i St at i memb r i; o attività di monitoraggio e valutazione svolte dalla Commissio ne e dag l i St at i membr i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 14 Ta b e l l a 1 G AL s e l e z i o n at i e f o n d i s ta n z i at i p e r l’at t ua z i o n e d e l l e s t r at e g i e d e l l’A s s e 4 ( milion i di euro) Riferimento GAL Stato membro (Regione) Fondi Asse 4 2007-20131 DE-BY Germania (Baviera)2 2,6 DE-MV Germania (Meclemburgo-Pomerania Anteriore)2 5,4 IE Irlanda 14,6 EL Grecia 6,5 ES-A Spagna (Aragona) 7,1 ES-CM Spagna (Castilla-La Mancha) 3,9 FR (PL) Francia (Paesi della Loira) 1,5 FR (LR) Francia (Languedoc-Roussillon) 3,2 IT-TOS Italia (Toscana) 7,6 HU Ungheria 5,9 PL (WP) Polonia (Pomorskie) 4,3 PL (WŚ) Polonia (Świętokrzyskie) 2,1 PT Portogallo 6,0 1 Ivi compresi cofinanziamenti nazionali o regionali. 2 Stanziamenti indicativi. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 15 OSSERVAZIONI t t ua z i o n e d a pa r t e d e i G AL d e l l e A c a r at t e r i s t i c h e d i L e a d e r p e r ot t e n e r e va lo r e agg i u n to I G AL h a n n o at t uato l'a pp r o cc i o L e a d e r s e co n d o m o d a l i tà c h e l i m i ta n o i l p ot e n z i a l e va lo r e agg i u n to d e l l e « c a r at t e r i s t i c h e d i L e a d e r » , b e n c h é l a Co r t e a b b i a r i s co n t r ato e s e m p i d i b u o n e p r at i c h e Approccio d a l b a s s o ve r s o l ’a l t o 12. L’approccio dal basso verso l'alto mira a incoraggiare la par te - cipazione allo sviluppo rurale locale coinvolgendo la comunità locale, i gruppi di interesse economico e sociale e i rappres e nt ant i di ist it u zio ni p ub b l ich e e pr ivate. La comun ità loc ale d ov re b b e e s s e re co i nvo l t a n e l l ’i n d i v i d u a z i o n e d e l l a s t rate gi a locale più per tinente e nell ’attuazione delle attività (progetti) n e cessar ie p er real izzare g l i obiettivi di tale strategia. Tu t t i i G A L h a n n o o t t e n u t o u n c e r t o g r a d o d i p a r t e c i p a z i o n e d e l l a co m u n i t à l o c a l e, m a a l c u n i h a n n o a s s e gn ato l a m a g gi o r par te delle sov venzioni Leader+ alle stesse organizzazioni che l i co mp o nevano 13. I G A L hanno p rov veduto co n var i mez z i ad in for mare la comu- nità locale in merito alle oppor tunità in termini di sov venzioni di progetti: con riunioni e manifestazioni pubbliche, mediante volantini e pubblicazioni, nei propr i siti I nter net e attraverso i propri membri. I n questo modo, oltre a rispondere alla domand a d i s o v ve n z i o n i g i à e s i s t e n t e, i G A L h a n n o p o t e n z i a l m e n t e incoraggiato altri attori locali a prendere in considerazione n u ovi invest iment i o al t r i p ro getti. I l GAL operante in Toscan a ( I t a l i a ) , a d e s e m p i o, d i s p o n e v a d i u n o s p o r te l l o i n fo r m a z i o n i presso la camera di commercio locale. I programmi Leader sono s t a t i p u b b l i c i z z a t i a n c h e s u l l a s t a m p a l o c a l e e m e d i a n t e t a rgh e esp o ste p resso il sito dei progetti. I n Un gh er ia, il GAL h a p romo sso l a co no scenza di Le ader tramite c ar telli all ’in gresso d i ogni vil l ag gio. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 16 13 In Grecia, le norme nazionali vietano di prestare assistenza a tal fine dopo la pubblicazione di un invito formale a presentare proposte di progetti. Ognuno dei promotori di progetti intervistati aveva pagato dei consulenti un importo tra 1 200 e 3 500 euro per la preparazione delle domande di sovvenzione. Foto 1: Ungheria - Cartelli indicanti che il villaggio partecipava al programma Leader 14. Tutti i GAL inoltre disponevano di sedi locali dove il p ersonale 15. M o l t i assisteva i promotor i dei progetti nella preparazione delle dom a n d e d i s o v v e n z i o n e 13. Q u e s t o « s e r v i z i o d i c o n s u l e n z a g r a tuita» si è dimostrato un fattore impor tante per incoraggiare la presentazione di domande, poiché i promotori inesper ti, in par ticolare di piccoli progetti, altr imenti si sarebbero fatti dissuadere dalle procedure lunghe e complesse (c fr. paragrafo 70). Riquadro 2 p ro g e t t i r i g u a rd a v a n o p u re e s e m p l i c i s o v ve n z i o n i p e r investimenti, studi o manifestazioni, ma alcuni GAL si sono a l t re s ì a t t i v a t i n e l c o l l a b o r a re c o n a t t o r i l o c a l i p e r d i s c u t e re e m e t te re a p u nto p ro g e t t i p i ù s t rate gi c i p a r te n d o d a l l e i d e e iniziali. Nel M eclemburgo -Pomerania Anter iore (G er mania), ad e s e m p i o, i l G A L h a i s t i t u i t o d e i g r u p p i d i l a vo ro, d e n o m i n a t i «team di innovazione», per guidare e sostenere i promotori dei progetti più complessi. In Irlanda, il GAL ha assunto «funzionari p e r l o svil up p o » co n il co mp ito di r icerc are attivamente e sviluppare idee di progetti che avrebbero contribuito a realizzare g l i o b iet t ivi del l a st rategia (c fr. riqua dro 2) . R u o lo d e i f u n z i o n a r i p e r lo s v i lu pp o d i p r o g e t t i n e l G AL i n Irlanda I funzionari per lo sviluppo avevano il compito di analizzare, individuare e sviluppare progetti, nonché di stimolare e promuovere attività e iniziative. Il funzionario per il «settore alimentare», ad esempio, era incaricato di sviluppare e promuovere la marca regionale dei prodotti alimentari locali, promuovere iniziative di agricoltura alternativa, ecc. Il funzionario in questione ha curato un blog, organizzato incontri e manifestazioni, partecipandovi, e ha incoraggiato l’elaborazione di progetti da parte di operatori del settore alimentare, fornendo assistenza. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 17 16. Tu t t i i G A L o g g e t t o d e l l ’a u d i t h a n n o c o n c e s s o s o v ve n z i o n i a progetti promossi dalle stesse organizzazioni che li compone v a n o. I l p ro g r a m m a Le a d e r + a t t u a t o d a l G A L i n B av i e r a (G e rm a n i a ) h a c o i nvo l t o s o l o 1 2 p ro m o t o r i d i p ro g e t t i , d i c u i s e i d i re t t amente co l l eg at i co n il G AL. I n sei degli 1 1 GAL Leader + le sov venzioni hanno rappresentato dal 50 % a oltre il 90 % del t o t a l e ( c f r. f i g u r a 4 ) . I n q u e s t o m o d o, i f i n a n z i a m e n t i d i s p o n i bil i p er l a co mu nit à in g ene rale si son o r idotti, limitan do le p ossib il it à di u n co invo l gimento n ella gestion e di progetti. Figura 4 S o v v e n z i o n i co n c e s s e a i G AL e a l l e o r g a n i z z a z i o n i c h e l i co m p o n e va n o 1 100 % 75 % 66 % 90 % 80 % 48 % 70 % 47 % 60 % 56 % 54 % 50 % 40 % 30 % 20 % 10 % 0% DE-BY ES-A % di spesa pubblica 1 ES-CM FR (PL) FR (LR) PT % di progetti Comprese organizzazioni in cui i membri del GAL avevano un interesse diretto. I dati relativi all’Aragona escludono le sovvenzioni a singole piccole imprese nei casi in cui il promotore del progetto sia membro del GAL. La politica di adesione ai GAL incoraggia il coinvolgimento della comunità e pertanto non limita le possibilità di partecipazione (cfr. paragrafo 19). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 18 17. Tu t t i i G A L h a n n o c o i n v o l t o, i n m i s u r a d i v e r s a , l a r i s p e t t i v a c o m u n i t à l o c a l e n e l l a fo r m u l a z i o n e d e l l e s t r a t e g i e d e l l ’A s s e 4 . I G A L p r e s e n t i i n Fr a n c i a ( L a n g u e d o c - R o u s s i l l o n ) e B a v i e ra hanno organizzato seminari tematici in un processo part e c i p a t i vo i n t e s o a i n d i v i d u a re p u n t i d i fo r z a e d i d e b o l e z z a , o p p o r t u n i t à e m i n a c c e re l a t i v i a l l ’a re a l o c a l e ( a n a l i s i S W OT ) , n onché a discutere l a st rategia. Tutti i GAL h an n o organ iz z ato i n c o n t r i p u b b l i c i p e r p r e s e n t a r e i l p r o g r a m m a Le a d e r e r a c cog l iere idee di p ro g et t i, ma in Toscan a, I r lan da, Por togallo e Spagna (Castilla- La M ancha) non è r isultato chiaro se, e in che m i s u ra, l a co nsul t azio ne avesse in fluen z ato l ’an alisi SW OT dei G A L o l a d e f i n i z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d e l l a s t r a t e g i a l o c a l e. L a c o n s u l t a z i o n e è s e r v i t a i n n a n z i t u t t o a s t i m o l a re e a v a l u t a re i l l i ve l l o d e l l a d o m a n d a p e r l e d i ve r s e m i s u re e a r a cco g l i e re p ro p o ste di p ro g et t i. Par tenariati locali fra settore pubblico e privato 18. U n a d e l l e c a rat te r i s t i c h e p r i n c i p a l i d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r è i l fatto che le decisioni dovrebbero esser prese non dalle autorità p u bb l iche, b ensì da u n p iù ampio par ten ar iato locale, dove il governo locale è presente, ma non detiene la maggioranza dei voti 1 4 . I l co invo l gimento del l a comun ità può essere raffor z ato c o n s e n t e n d o a t u t t e l e p a r t i l o c a l i i n te re s s a te d i p a r te c i p a re a l G A L e g a ra nte n d o c h e s i a n o ra p p re s e nt at i t u t t i i p r i n c i p a l i at to r i l o cal i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 14 Cfr. articolo 62 del regolamento (CE) n. 1698/2005: i GAL dovrebbero essere «rappresentativi dei partner provenienti dai vari settori socioeconomici su base locale presenti nel territorio considerato. A livello decisionale, il partenariato locale deve essere composto almeno per il 50 % dalle parti economiche e sociali e da altri rappresentanti della società civile, quali gli agricoltori, le donne rurali, i giovani e le loro associazioni». 19 I G A L n o n h a n n o s e m p re re a l i z z a t o u n e f fe t t i vo p a r t e n a r i a t o p u b b l ico -p r ivato 19. I GAL in Polonia e Aragona erano associazioni con una politica Ta b e l l a 2 di adesione aper ta, per cui tutti i residenti o le organizzazioni l o c a l i i nte re s s at i e ra n o i n co ra g gi at i a d a d e r i re. I l G A L i n Ara g on a, ad esemp io, aveva circa 5 0 0 membr i ( c fr. ta b ella 2) . Per contro, il GAL in Grecia prevedeva un numero inferiore di membr i, su invito, escludendo potenzialmente altre organizzazioni l o c a l i e re s i d e nt i c h e av re b b e ro p o t u to fo r n i re u n co nt r i b u to a g giunt ivo al p ar tenar iato (c fr. riqua dro 3) . Co m p o s i z i o n e d e i G AL L e a d e r + DE-BY DE-MV IE EL ES-A ES-CM FR (PL) FR (LR) IT-TOS HU PT 49 15 41 22 22 13 21 7 Numero di membri del GAL 20 13 16 15 484 46 78 di cui membri del comitato decisionale 11 Riquadro 3 13 16 7 16 20 20 Co m p o s i z i o n e d e l G AL i n G r e c i a Il GAL Leader+ era composto da membri la cui adesione avveniva solo in seguito ad invito, con un piccolo gruppo di attori locali e con una struttura che consentiva al settore pubblico di influenzare la presa delle decisioni. Era costituito sotto forma di società, con 15 azionisti, ed i comuni locali che detenevano il 97 % del capitale sociale. Il consiglio d’amministrazione, composto da nove rappresentanti dei principali comuni (nella maggior parte dei casi i sindaci) selezionava un comitato che avrebbe deciso in merito alle domande di finanziamento dei progetti. Detto comitato era composto dai rappresentanti di tre comuni e di quattro altre organizzazioni: la camera di commercio, un’associazione di coltivatori di prodotti biologici, un’associazione di donne e un’organizzazione di ricerca. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 20 20. Tu t t i 21. In tutti i GAL, i rappresentanti del settore pubblico nel comitato 22. L a i GAL oggetto dell’audit comprendevano membri pro venienti da settori e gruppi diversi, di solito rappresentanti d e l l e au to r it à l o cal i, dei set tor i del tur ismo e dell ’agr icoltura, nonché delle piccole imprese. Tutti i GA L includevano membr i d i s e s s o fe m m i n i l e a l l ’i nte r n o d e i p ro p r i co m i t at i d e c i s i o n a l i . I gi ova n i s o n o u n gr u p p o d i r i fe r i m e nto i m p o r t a nte d e l l a p o l i t i c a d i s v i l u p p o r u r a l e d e l l ’ UE e i l l o r o c o i n v o l g i m e n t o n e l processo decisionale può consentire di tener debitamente conto delle loro esigenze ed oppor tunità, e di attuare soluzioni a p p r o p r i a t e . S u 1 3 G A L d e l l ’A s s e 4 , s o l o s e t t e a v e v a n o u n a rappresentanza di giovani tra i loro membri (e solo i GAL di S p a g n a e U n g h e r i a a l l ’i n t e r n o d e l c o m i t a t o d e c i s i o n a l e ) . G l i a lt r i GA L hanno dichiarato che n ella loro zon a n on esistevan o org anizzazio ni giovanil i, ma n on avevan o preso alcun a in iz iat i va sp ecifica p er co invo l g ere i giovan i n el GAL. decisionale non superavano il 50 % dei membri, come disposto dal regolamento. Solo i GAL della Francia avevano delle norme i nter ne r ichiedent i u n «do p p io quor um», per c ui i membr i del s e t to re « p r i vato » d ove va n o ra p p re s e nt a re a l m e n o i l 5 0 % d e i v o t i i n o g n i r i u n i o n e d e l i b e r a n t e ( b e n c h é q u e s t a re g o l a n o n s i a st at a semp re seg u it a). Riquadro 4 Cor te ha riscontrato una serie di altri casi in cui i princip i Le a d e r n o n s o n o s t a t i r i g o ro s a m e n t e r i s p e t t a t i . I n Fr a n c i a (Languedoc -R oussillon) il presidente del comitato decisionale Leader+ deteneva il voto decisivo, assegnando di fatto la maggi o ra n z a a l s e t to re p u b b l i co. I m e m b r i « p r i vat i » d e l co m i t ato del GAL dei Paesi della Loira, sempre in Francia, erano in larga p a r t e a s s o c i a z i o n i c re a t e d a l l e a u t o r i t à p u b b l i c h e l o c a l i ( c f r. r i q u a d r o 4 ) . D e t t o c o m i t a t o p r o p o n e v a p r o g e t t i a l S y n d i ca t for m ato dal l e auto r it à l o cal i, ch e pren deva la dec ision e fin ale s u l l e sov venzio ni ai p ro g et t i. Co m p o s i z i o n e d e l G AL i n F r a n c i a ( Pa e s i d e l l a Lo i r a ) Il GAL ha condotto una valutazione interna, dalla quale è emerso che la composizione del comitato decisionale poneva tuttavia il problema della rappresentanza di tutti gli attori locali. I partner privati scelti provenivano quasi tutti dalle associazioni dei « Pays » (un raggruppamento di communes locali). Ognuna di queste associazioni era presieduta da un rappresentante politico (delle communes). Anche se queste associazioni avevano una conoscenza approfondita delle problematiche del territorio, sarebbe stato interessante che avessero integrato responsabili di imprese locali o associazioni che non erano legate ai Pa y s. Inoltre, né la Chambre de Commerce et de l'Industrie né la Chambre des Métiers erano rappresentate, solo la Chambre d 'Ag r i c u l t ure aveva un proprio rappresentante in seno al comitato decisionale. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 21 23. I n Po r to g al l o, in al cu ne o ccasion i il GAL h a adottato decision i s o l o c o n i v o t i d e l l e a u t o r i t à l o c a l i ( c f r. r i q ua d r o 5 ) . I n t a l i c a s i, no n si è real izzato il p o ten z iale valore aggiunto del parte n ar iato nel p ro cesso decision ale. 15 Strategie 24. S e c o n d o 25. I 15 Anche il GAL in Baviera ha approvato proposte di progetti con pochi membri presenti (cfr. riquadro 14). di sviluppo locale basate sul territorio l ’a p p r o c c i o b a s a t o s u l t e r r i t o r i o, i G A L d o v r e b b e r o definire e attuare una strategia di sviluppo sulla base della par ticolare situazione, dei punti di forza e di debolezza del p ro p r io ter r ito r io. Per real izza re appien o il poten z iale di que s t o a p p r o c c i o, i G A L d o v r e b b e r o t r a d u r r e l e l o r o s p e c i f i c h e e s i g e n ze e o p p o r t u n i t à i n o b i e t t i v i l o c a l i e at t u a re l e p ro p r i e s t rategie fo cal izzando si su l l a realiz z az ion e di tali obiettivi. Riquadro 5 GAL, nei loro obiettivi, dovrebbero definire con precisione i r i s u l t a t i c h e i n t e n d o n o o t t e n e re s u l p i a n o l o c a l e t r a m i t e l e proprie strategie, fornendo così un quadro di riferimento chiaro e o r i e n t a m e n t i p e r l a g e s t i o n e q u o t i d i a n a d e i p ro g r a m m i , nonché una base per la gestione della per formance e per la re ndico nt azio ne. G AL i n P o r to g a l lo : pa r t e c i pa z i o n e a l v oto Il comitato decisionale del GAL comprendeva rappresentanti dei tre comuni (che assumevano a rotazione le funzioni di presidente, vicepresidente e tesoriere), un’associazione culturale, un’associazione di piccole imprese, un’associazione di industrie locali e un’associazione di agricoltori. Gli auditor della Corte hanno esaminato i verbali di otto riunioni nelle quali sono stati approvati i progetti selezionati. In tre casi, il numero di rappresentanti dei comuni e di quelli provenienti da altri settori si equivaleva. Nelle altre cinque riunioni, i tre comuni erano in maggioranza. In due occasioni, il GAL ha selezionato dei progetti con i soli voti dei tre comuni. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 22 I GAL non si sono focalizzati sufficientemente sulla realizzazio n e deg l i o b iet t ivi del l a st rate gia loc ale ( basati sul ter r itor io) . 26. Gli obiettivi della strategia locale dei GAL Leader+ non erano spe - 27. Il raggiungimento degli obiettivi non sembrava essere una prio- c i f i c i , m i s u ra b i l i e re a l i z z a b i l i e nt ro u n d e te r m i n ato p e r i o d o d i tempo. Per la maggior par te erano talmente generici da potersi a p p l i c a re a q u a l s i a s i zo n a r u ra l e ( c f r. e s e m p i o n e l riquadro 6 ) . Obiettivi quali «combattere l’esodo dalle compagne e l’abbandono dell’agricoltura tradizionale» (GAL in Portogallo) potrebbero esse re stati misurabili, ma in pratica non lo erano poiché non venivano forniti indicatori relativi alla situazione iniziale, né valori-obiettivo che mostravano la situazione da raggiungere. Gli obiettivi erano espressi in modo indeterminato. Per esempio, l’obiettivo «promuovere l’identità del territorio migliorando e promuovendo ser vizi e prodotti locali» (GAL in Grecia) descrive ciò che il GAL intende fare, ma non la situazione che mira a realizzare. Riquadro 6 r i t à p e r i G A L . I n Fra n c i a ( L a n g u e d o c - R o u s s i l l o n ) , a d e s e m p i o, l’obiettivo centrale della strategia Leader+ era l’utilizzo di nuove tecnologie al fine di migliorare la competitività dell’area rurale. Quando è sor ta la possibilità di ottenere un cofinanziamento da un programma nazionale per progetti nel settore del turismo, il GAL ha aggiunto una nuova voce di spesa per finanziare strutture, come un centro per la pratica della mountain-bike. G AL i n M e c l e m b u r g o - P o m e r a n i a A n t e r i o r e : e s e m p i o d i o b i e t t i v i d e l l a s t r at e g i a lo c a l e Erano stati definiti quattro obiettivi: 1) miglioramento dell’attrattiva della regione; 2) creazione di reti tra le regioni turistiche; 3) nuovi servizi e attività occupazionali; 4) m iglioramento della struttura economica regionale grazie ad un atteggiamento aperto e alla promozione di nuove opportunità per la creazione di posti di lavoro. Ciascun obiettivo era seguito da una sezione denominata «obiettivo/strategia» dove si descriveva la situazione e ciò che il GAL intendesse fare, in termini generali, tipo: «sostenere iniziative per qualificare e formare donne e giovani». Non vi erano dichiarazioni specifiche in merito a ciò che ci si aspettava di ottenere tramite l’attuazione della strategia, né erano fissati indicatori di base o valori-obiettivo per gli obiettivi della strategia. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 23 28. Gli obiettivi della strategia locale non si sono rivelati un fattore Riquadro 7 deter minante nella selezione dei progetti (cfr. riquadro 7). Ad e s e m p i o, i l G A L i n Po r t o g a l l o h a p re v i s t o d i f i n a n z i a re s t r u t t u re t u r i s t i c h e co l l e g a te a l l e fo r t i te m a t i c h e te r r i to r i a l i d e l l a strategia: la confluenza tra cultura locale e fiumi. Il GAL ha concesso una sov venzione a un centro di go -k ar t per l’acquisto di altri k ar t e di attrezzature per il cronometraggio, senza alcun e vi d ente co l l eg amento co n l a tematica ter r itor iale. G AL i n P o r to g a l lo : p r o g e t to p e r l’acq u i s to d i s e g n a l e t i c a stradale Uno degli obiettivi del GAL era lo studio, lo sviluppo e la promozione di itinerari turistici a tema. Il GAL ha utilizzato la dotazione di bilancio della misura corrispondente per concedere al comune una sovvenzione per l’acquisto di segnaletica stradale, incluse indicazioni stradali quali i segnali di «Stop», nonché di segnaletica orizzontale in strade locali e parcheggi. Alcuni dei cartelli stradali indicavano la direzione per un’attrazione turistica, ma il progetto non ha creato veri e propri itinerari turistici a tema. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 24 29. I GAL in Grecia, Toscana e Spagna hanno attuato le r ispettive s t r a t e g i e i n t e r m i n i d i « m i s u re » d e f i n i t e d a l l o S t a t o m e m b ro p e r c l a s s i f i c a re p ro g e t t i s i m i l i a f i n i d i g e s t i o n e d i b i l a n c i o e re n d i co nt a z i o n e. Ad e s e m p i o, i l G A L i n G re c i a ave va p re v i s to misure quali il « sostegno agli investimenti per gli imprendito r i » , suddiviso in « p ro g et t i p er il tur ismo r urale » , « progetti per nuove tecnologie», ecc. Ciascuna di queste voci è ulteriormente c la ssificat a in azio ni qual i « fo r n itura di str utture r icettive » . I n q u esto mo do si ag evo l a il mo n itoraggio e controllo delle attività dei GAL, ma si rischia anche che i GAL attuino le misure di spesa (valutando e selezionando progetti in base all'ammissibil i t à ) senza tenere co nto deg l i obiettivi della strategia locale. 16 16 Questo vale, in misura minore, anche per l’Irlanda. 17 Ad esempio, a seguito di un invito a presentare proposte di progetti relativi a strutture ricettive per turisti, il GAL in Grecia ha approvato sovvenzioni per progetti che superavano del 20% il numero previsto di nuove camere per turisti. In considerazione dell’elevata domanda, il GAL ha lanciato un ulteriore invito a presentare proposte di progetti relativi a 30. I G AL hanno so l l ecit ato p ro p oste di progetti c h e soddisfaces- s e ro l e co n d i z i o n i d i a m m i s s i b i l i t à p e r u n a d at a m i s u ra , p i u t t o s t o c h e s o l l e c i t a re p ro g e t t i c h e a v re b b e ro c o n s e g u i t o u n o s p e c i f i co o b i e t t i vo d e l l a s t rate gi a l o c a l e. I G A L va l u t ava n o l a «confor mità» o «coerenza» del progetto proposto r ispetto alla strategia, ma, poiché gli obiettivi erano talmente vasti, era p rat i c a m e nte i m p o s s i b i l e e l i m i n a re u n p ro g e t to a m m i s s i b i l e, a m eno che l e r ichieste p er q uella misura n on fossero già sup e r io r i al l e disp o nib il it à. I GAL h an n o contin uato a con cedere s ov ve n z i o n i a n c h e q u a n d o g l i o b i e t t i v i i n te r m i n i d i re a l i z z a z i oni erano st at i rag giu nt i 1 7 . 31. L’a t t i v i t à 32. Il GAL in Irlanda, ad esempio, ha pubblicato un’analisi di quanto d i m o n i t o r a g g i o e re n d i c o n t a z i o n e h a u l t e r i o r m e n te inco rag giato qu esto at teg giamento or ientato alle misure: i GAL effettuavano monitoraggi, analisi e rendiconti dei progetti at t uat i in rel azio ne a ciascu na misura di spesa, sen z a tuttavia v a l u t a re s e g l i o b i e t t i v i d e l l a s t rate gi a l o c a l e fo s s e ro s t at i r i s p et t at i, né racco g l iere dat i in mer ito. realizzato alla fine del programma Leader+. L’analisi conteneva una sezione intitolata « Cosa abbiamo promesso» che elencava gli obiettivi della strategia, seguita dalla sezione «Cosa abbiam o real izzato » che descr iveva i progetti attuati. Q uesti ultimi e r a n o r a g g r u p p a t i p e r m i s u r a , c o m e a d e s e m p i o « Pro g e t t i d i f o r m a z i o n e » , s e n z a i l l u s t r a r e c h e c o s a e r a s t a t o f a t t o, o c h e cosa si era o t tenu to, in rel azion e agli obiettivi della strategia. A n c h e i G A L i n Fr a n c i a e G e r m a n i a , c h e n o n e r a n o t e n u t i a f a re r ifer imento a misu re nazion ali o region ali, h an n o redatto l e r isp et t ive rel azio ni in ter min i di progetti attuati, ma n on di ob iet t ivi rag giu nt i 1 8 . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale strutture ricettive per turisti. 18 Una parziale eccezione è il GAL in Baviera, che ha organizzato un seminario per valutare se gli obiettivi strategici Leader+ venissero rispettati. 25 33. A l momento dell’audit, la maggior par te dei GAL non aveva a n c o r a s t a b i l i t o i p ro p r i c r i t e r i d i s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i , n é i dispositivi di monitoraggio e valutazione per il periodo di pro grammazione 2007-2013; dalle infor mazioni disponibili r isulta però che hanno previsto di introdurre cambiamenti significativi. Le strategie dei GAL per l’Asse 4 non presentano neanche obiettivi specifici a livello locale e tutti gli Stati membri, tranne uno, impongono l ’utilizzo di misure comuni (c fr. paragrafo 84). Approcci innovativi e multisettoriali 34. Leader vuole essere un approccio innovativo. I GAL dovrebbero 35. Un’altra caratteristica distintiva è il fatto che l’approccio Leader con cep ire e at t u are l e r isp et t ive strategie in modo da mobilit a re e re a l i z z a re l o s v i l u p p o r u r a l e l o c a l e a t t r ave r s o r i s p o s t e innovative a problemi vecchi e nuovi delle aree rurali. I GAL possono fornire valore aggiunto con iniziative che si diffe re n z i a n o d a g l i a l t r i p ro g r a m m i o d a l l e a t t i v i t à d e l l e a u t o r i t à l o c a l i . Pe r t a n t o, p ro g e t t i c h e r i e n t r a n o n e l l e n o r m a l i a t t i v i t à d e l l e auto r it à l o cal i, o che so n o ammissibili n ell ’ambito di alt r i p ro grammi, dovreb b ero essere fin an z iati da Leader solo in circostanze eccezionali, debitamente giustificate in ter mini di u n a sp ecifica esig enza st rategica. dovrebbe prevedere un’impostazione multisettoriale per la conce z i o n e e l ’a t t u a z i o n e d e l l a s t ra te gi a , b a s a t a s u l l ’i n te ra z i o n e t ra at to r i e p ro g et t i di diversi settor i dell ’econ omia locale. I GAL sono stati in grado di fornire pochi elementi a dimo s t r a z i o n e d e l l ' i n n ov a t i v i t à o d e l l ' i n te r a z i o n e t r a s e t to r i n e l l e strategie e nei progetti. I GAL hanno finanziato progetti che si differenziavano poco da quelli di altri programmi dell’UE o che cor r isp o ndevano al l e no r mal i attività delle autor ità locali 36. L’i n te r a z i o n e t r a a t to r i d i d i ve r s i s e t to r i h a av u to l u o g o a l l ’i n- ter no del par tenar iato GAL, come descr itto ai paragrafi 18 - 23, ma non in misura significativa nelle strategie o nei progetti dei GAL. Alcuni GAL sono stati in grado di for nire esempi di interaz i o n e, c o m e n e l c a s o d e l l ’ I r l a n d a , d o ve l a s t r a t e g i a h a r i u n i t o p ro d u t t o r i , d e t t a g l i a n t i e o p e r a t o r i d e l s e t t o re t u r i s t i c o n e l l a commercializzazione di prodotti locali. La maggior par te dei GAL ha però concesso sov venzioni a progetti indipendenti, so stenendo i promotor i nelle loro nor mali attività (c fr. allega to). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 26 37. In Leader+, la maggior par te dei GAL disponeva di criteri espliciti per valutare l ’innovatività o il carattere sperimentale delle pro poste di progetti (c fr. tab ella 3) 19 . Nonostante tali cr iter i, i GAL hanno approvato progetti che non presentavano caratteristiche fo r t e m e n t e i n n o v a t i v e. I n G r e c i a , a d e s e m p i o, i m o d u l i p e r l a domanda di sov venzione contenevano descr izioni di caratter is t i c h e i n n ov a t i ve o s p e r i m e n t a l i d e g l i i nve s t i m e n t i p re v i s t i i n ristoranti, pensioni, lavorazioni di metalli, aziende vinicole, ecc. che però in realtà non esistevano (c fr. riquadro 8). 19 La valutazione delle proposte di progetti da parte dei GAL è trattata al paragrafo 58. 38. I n Toscana, il GAL ha invitato a presentare proposte di proget- Ta b e l l a 3 t i p e r l a m i s u r a « S o s t e g n o a l l e i m p r e s e p e r l ’i n n o v a z i o n e d i p ro ce s s i e p ro d o t t i » . U n p ro d u t to re d i m e l e h a i nv i ato a l G A L u n a p ro p o st a p er un p ro g et to ch e con sisteva prevalentemen t e n e l l ’a c q u i s t o d i n o r m a l i c a s s e t t e d a f r u t t a , c h e t u t t a v i a i l GAL ha classificato come «investimento innovativo per r idur re i costi di produzione e agevolare le operazioni di raccolta e imballaggio», in base al fatto che era «innovativo per l’azienda stessa». Questa classificazione ha assegnato al progetto 7 punti s u u n m a s s i m o d i 1 0 p e r l ’i n n ova z i o n e. I l G A L i n U n g h e r i a h a v a l u t a t o l e p ro p o s t e d i p ro g e t t i i n t e r m i n i d i « i n n o v a z i o n e e novità» assegnando il punteggio massimo a tutti i sei i progetti e s a m i n a t i . U n p r o g e t t o r i g u a r d a v a l ’a m m o d e r n a m e n t o d e l l e strutture di una pensione, ivi compreso l ’acquisto di biciclette p e r g l i o s p i t i , i l c h e ra p p re s e n t av a u n a n u ov a o p p o r t u n i t à i n q u el l 'area. No n si p u ò dire l o stesso del progetto r iguardante l a p re p a r a z i o n e d i p i a n i p e r l a p av i m e n t a z i o n e d i u n a s t r a d a s t e r r a t a c h e c o n d u c e v a a i v i gn e t i d e l p ro m o to re, n é d e l p ro getto per raffor zare i mur i di una canonica affetti da problemi d i su b sidenza. S e l e z i o n e d i p r o g e t t i i n n o vat i v i DE-BY DE-MV IE EL ES-A ES-CM FR (PL) FR (LR) IT-TOS HU PT I GAL disponevano di criteri espliciti per valutare il carattere innovativo o sperimentale dei progetti No No Sì Sì Sì Sì No Sì Sì Sì 10-19 8 10 No Peso del criterio «innovatività» nella valutazione generale (%) n.d1 n.d1 n.d1 13 1 7 4 n.d1 n.d1 GAL in Francia e Germania non hanno documentato la valutazione di progetti a fronte di criteri di selezione, a differenza del GAL in Irlanda, che non ha però assegnato punteggi. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 27 39. N e l l a 40. L a re l a z i o n e a n n u a l e d e l 2 0 0 0 , l a Co r te h a o s s e r v a to c h e i G A L ave v a n o c o n c e s s o s o v ve n z i o n i a p ro g e t t i c h e av re b b e ro potuto essere finanziati nell’ambito di altri programmi. La Commissione ha replicato che «può essere [...] oppor tuno finanziare n e l q u a d r o d i Le a d e r a l c u n i p r o g e t t i s i n g o l i c h e c o n s i d e r a t i singolar mente dovrebbero beneficiare di un aiuto nell ’ambito dei programmi generali, quando questi progetti sono essenziali per la realizzazione di un programma di sviluppo innovativo di u n p ar t ico l are gru p p o d ’azio ne locale». Riquadro 8 m a g g i o r p a r t e d e l l e s ov ve n z i o n i e r a n o d e s t i n a te a p i cco l i progetti, un carattere distintivo di Leader rispetto ad altri pro grammi di finanziamento dell’UE. Il GAL in Irlanda, ad esempio, h a c o n c e s s o s o v ve n z i o n i p e r i m p o r t i c h e a n d a v a n o d a m e n o di 1 000 euro a un massimo di 65 000 euro. Tuttavia, otto degli 1 1 G A L Le a d e r + h a n n o f i n a n z i ato p ro g e t t i i l c u i co s to to t a l e e ra p a r i o s u p e r i o re a 2 0 0 0 0 0 e u ro ( c f r. e l e n co d i p ro g e t t i i n allegato). Gli investimenti in aziende vinicole, oleifici, progetti d i r ist rut t u razio ne di vil l ag gi, ecc. sarebbero stati ammissibili nell’ambito di altri programmi di finanziamento dell’ UE. In que s t i casi, i GA L so no st at i in gra do di dimostrare ch e i progetti e ra n o co e re n t i co n l a p ro p r i a s t rate gi a , m a , d at a l a m a n c a n z a di specifici obiettivi locali (cfr. paragrafo 26), i GAL non hanno p ot u to dimo st rare che i p ro g e tti eran o essen ziali. C a r at t e r e s p e r i m e n ta l e d e i p r o g e t t i a pp r o vat i d a l G AL in Grecia In tutti i sei progetti del settore privato oggetto dell’audit, i moduli di domanda giustificavano la natura sperimentale della proposta sulla base della messa in rete delle imprese. I moduli erano stati tutti compilati da consulenti. Tuttavia, i promotori dei progetti intervistati non avevano partecipato a nessuna delle attività indicate. Ad esempio, il promotore del progetto del laboratorio per la lavorazione dei metalli non era a conoscenza della rete di piccole imprese locali e non sapeva che la sua proposta di progetto comportasse il fatto di parteciparvi. Inoltre, nella domanda di sovvenzione il progetto era descritto come conforme alla strategia locale del GAL, poiché riguardava prodotti tradizionali in ferro battuto che contribuivano a preservare le tradizioni e il carattere degli edifici locali. Nella pratica, l’attività del candidato consisteva quasi completamente nella realizzazione di progetti moderni in alluminio. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 28 41. I n o l t re, i l p o te n z i a l e va l o re a g gi u nto d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r s i Riquadro 9 riduce se il programma costituisce semplicemente una fonte di finanziamento aggiuntiva per le nor mali attività delle autor ità l o c a l i . Pu r e s c l u d e n d o, i n l i n e a d i p r i n c i p i o, f u n z i o n i o b b l i g a tor ie come l ’istruzione, tutti i GAL hanno concesso sov venzio n i p e r p ro g e t t i p ro m o s s i d a l l e a u to r i t à l o c a l i , f a t t a e cce z i o n e p e r i l G A L i n I r l a n d a ( c f r. r i q ua d r o 9 e d e l e n c o d i p r o g e t t i i n a l l e ga to ) . Al c u n i d i q u e s t i p ro g e t t i e ra n o gi à s t at i co m p l e t at i prima della presentazione della domanda di sovvenzione Leader ( c f r. a d e s e m p i o r i q ua d r o 1 0 ) , e i n q u e s t i c a s i l e s o v ve n z i o n i sono ser vite esclusivamente ad integrare i bilanci delle autorità locali. E s e m p i d i s o v v e n z i o n i L e a d e r + a l l e au to r i tà lo c a l i GAL in Castilla-La Mancha: uno dei comuni che componeva il GAL ha promosso un progetto per recintare un terreno di gioco per bambini. Il progetto consisteva nella costruzione di un muro di mattoni in stile rustico con sopra una ringhiera di metallo, per un costo di 36 000 euro (di cui 26 500 finanziati dalla sovvenzione Leader dell'UE, e 500 euro dalle autorità nazionali e regionali). GAL in Grecia: uno dei comuni partecipanti al GAL ha promosso un progetto per il rinnovo della rete fognaria e la ripavimentazione delle strade e dei marciapiedi del centro cittadino. Il finanziamento Leader+ (211 000 euro) ha coperto i costi relativi ad una piccola area. Il comune ha ottenuto un altro finanziamento nazionale per un importo totale di 1,4 milioni di euro per completare il progetto nelle restanti strade. Riquadro 10 E s e m p i d i s o v v e n z i o n i a fav o r e d i p r o g e t t i g i à co m p l e tat i GAL in Toscana: progetto «Servizi al cittadino e al territorio locale». Dopo aver pubblicato un invito a presentare proposte di progetti nel maggio 2004, nella riunione del 12 luglio 2004 il GAL ha deciso di concedere una sovvenzione di 121 470 euro a un consorzio di comuni (membro del comitato decisionale del GAL). La convenzione di sovvenzione era datata 20 settembre 2004. Il progetto, riguardante un servizio veterinario pubblico aperto 24 ore su 24 e un servizio di informazioni e concessione di licenze di caccia, pesca e per la raccolta di funghi, era cominciato nel febbraio 2001, con la fattura finale datata 5 luglio 2004. GAL in Francia (Paesi della Loira): un gruppo di c o m m u n e s (il cui presidente era membro del GAL) ha intrapreso un progetto di informatizzazione e messa in rete di archivi di biblioteche. Nella relazione di verifica dell’ente pagatore si afferma che «alla data della presentazione della domanda […] le attrezzature informatiche erano quasi complete, la catalogazione era stata effettuata e il personale veniva formato ad utilizzare il software. […] Alla data della selezione del progetto da parte del GAL, restava da pagare una fattura di 91,20 euro». Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 29 42. Al momento dell ’audit, l ’attuazione dell ’Asse 4 non era ancora cominciat a nel l a mag gio r p ar te dei GAL controllati. Le strate gie contengono però pochi impegni specifici ad innovare o ad ot tenere u n'interazio ne t ra settor i. Networking e progetti di cooperazione 43. Il network ing consiste nello scambio di esperienze e mira a tra- s fe r ire b u o ne p rat iche, a diffon dere l ’in n ovaz ion e e a mettere a f ru t to l e co no scenze acquisite. I progetti di cooperaz ion e, a cui par tecipano due o più GAL, possono fornire ulteriore valore aggiunto grazie alla massa critica e alla complementarità, cons e nte n d o d i o t te n e re e f fe t t i c h e u n s i n g o l o G A L n o n s a re b b e i n grado di o t tenere. I GAL non hanno par tecipato attivamente ad attività di network i n g e a p ro g et t i di co o p erazion e 44. Tu t t i i GA L hanno al meno p ar tecipato a r iun ion i con altr i GAL 45. Tu t t i i GA L hanno p ar tecip ato a progetti di cooperaz ion e, con a l l ’i n t e r n o d i r e t i r e g i o n a l i o n a z i o n a l i , b e n c h é t a l i r i u n i o n i riguardassero in larga misura questioni organizzative. I l GAL in I r l anda è st ato p ar t ico l ar mente attivo n el par tec ipare a semin a r i, visit ando e r icevendo GAL di altr i Stati membr i. I GAL di Meclenburgo -Pomerania Anteriore, I rlanda e Por togallo hanno cont r ib u ito, co n esemp i di b u on e pratich e relative a progetti, a p ub b l icazio ni e b anche dat i dell ’UE. l ’e c c e z i o n e d e l G A L i n U n g h e r i a . I G A L i n Fr a n c i a , To s c a n a e Grecia hanno incontrato difficoltà organizzative, in par ticolare per quanto concerne le diverse procedure applicate nell’ambito d e i var i p ro grammi Leader region ali o n az ion ali. Alcun e delle a t t i v i t à f i n a n z i a t e s i r i fe r i v a n o a v i s i t e , s c a m b i e c o n fe r e n z e piuttosto che all’attuazione congiunta di un progetto. Il GAL in Castilla-La Mancha ha utilizzato i fondi per i progetti di coope ra z io ne p er p ag are l ’ab b o namento alla rete region ale dei GAL e per mettere a punto un sistema di gestione dei documenti in v i s t a d e l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 . Q u e s te s p e s e av re b b e ro d ov u to e s sere finanziate dai b il anci per le spese di eserc iz io dei GAL. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 30 46. Tranne che in Castilla-La M ancha, Ungher ia e Por togallo, nelle s t rate gi e d e l l ’As s e 4 i G A L h a n n o fo r n i to d e t t a g l i d e i p re v i s t i p ro g et t i di co o p erazio ne. Vi e ran o poc h i dettagli specific i re l at ivi al l e p reviste at t ivit à di net wor k in g. 20 Il regolamento finanziario stabilisce che il bilancio UE venga utilizzato conformemente al principio di efficienza, definito come il miglior rapporto tra risorse impiegate e risultati ottenuti. Sana gestione finanziaria d a pa r t e d e i G AL I G AL n o n h a n n o t e n u to i n d e b i to co n to l’ e s i g e n z a d i e f f i c i e n z a e d i p r o c e d u r e e q u e e t r a s pa r e n t i Efficienza della spesa per le sov venzioni 47. I G AL sp endo no i fo ndi UE l o ro assegn ati con ceden do sov ven - zioni a progetti. Di conseguenza, dovrebbero assicurarsi che le s ov venzio ni rap p resent ino il modo più effic iente di utiliz z are i fo ndi p ub b l ici 2 0 . I GAL non hanno cercato di massimizzare l’efficienza della spe s a per l e sov venzio ni 48. 49. U n chiaro indicato re del l 'effetto in er z iale è il fatto ch e il pro - U n o d e i r i s c h i p e r l ’e f f i c i e n z a d i u n q u a l u n q u e p r o g r a m m a d i s ov ve n z i o n i è l ’e f fe t to i n e r z i a l e, o s s i a i l f at to c h e i l p ro m o to re avrebbe potuto intraprendere il progetto comunque, anche senza la sov venzione, la quale per tanto non for nisce alcun vantaggio aggiuntivo. I GAL dovrebbero essere in una posizione migliore, rispetto ai gestori di programmi impostati dall’alto verso il basso, per valutare il r ischio di un effetto iner ziale, in vir tù delle loro conoscenza della realtà locale e dei contatti con il promotore al momento della preparazione della domanda di sov venzione. motore abbia già av viato il progetto pr ima della decisione del G A L in mer ito al l a co ncessio n e della sov ven z ion e. Con l ’ecce z i on e del l a G er mania, t ut t i i GAL h an n o con cesso sov ven z ion i a progetti di tale tipo. A seconda dei casi, i promotori del p ro g e t to i n q u e s t i o n e e ra n o d i s p o s t i a i nt ra p re n d e r l o a n c h e senza la sovvenzione (il che indica l’effetto inerziale), oppure la sov venzione era stata loro promessa prima del completamento delle procedure di valutazione del progetto e della relativa d e cisio ne. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 31 50. S olo il GAL in I r landa ha stabilito delle procedure per valutare l e pro p o ste di p ro g et t i in mer ito al r isc h io di effetto in er z iale (benché, anche in questo caso, la documentazione delle verific h e effet t u ate fo sse inadeg uata) . Gli altr i GAL h an n o con side rato la data di avvio del progetto come una semplice questione d i ammissibilità. 51. O gn i 52. I noltre, i GAL in Francia e Toscana hanno aper tamente favorito 21 Tranne che per le sovvenzioni alle imprese, disciplinate dalle norme UE in materia di aiuti di Stato. S t ato m e m b ro h a a p p l i c ato n o r m e d i ve r s e i n m ate r i a d i a m m i s s i b i l i t à . I n G re c i a , I r l a n d a , S p a gn a e U n g h e r i a i p ro g e tti erano ammissibili se iniziavano a par tire dalla data della d o m a n d a d i s o v v e n z i o n e . I n Po r t o g a l l o, i p r o g e t t i p o t e v a n o com inciare 90 gio r ni p r ima della doman da. I n Fran cia e in To scana si richiedeva solo che il progetto non fosse concluso a ll a dat a del l a do manda di sov ven z ion e 2 1 . S econ do i GAL que s t a co ndizio ne s’intendeva r ispettata purch é il promotore del p ro g e t to n o n ave s s e p a g ato l a f at t u ra f i n a l e re l at i va a i co s t i , anche se il progetto era già mater ialmente completato (c fr. riq uad r o 10). Riquadro 11 progetti già completati, in quanto le sovvenzioni potevano essere approvate ed erogate in tempi rapidi, senza il rischio di r i t ardi (c fr. r iq uad r o 11). I n questo modo, i GAL h an n o potuto evitare «disimpegni», ossia la procedura con cui alcuni Stati m e mb r i annu l l ano il sal do no n speso del bilan c io dei GAL alla con cl usio ne del l ’esercizio. E s e m p i d i G AL c h e h a n n o fav o r i to p r o g e t t i co m p l e tat i GAL in Toscana: l’invito a presentare proposte per «interventi di ristrutturazione e miglioramento di borghi» stabiliva i criteri di selezione dei progetti, con un massimo di 30 punti disponibili. Un criterio era il grado di «disponibilità» del progetto, con un massimo di 12 punti assegnati se il promotore era in grado di completare i pagamenti finali del progetto entro 30 giorni dalla presentazione della proposta. GAL in Francia (Languedoc-Roussillon): un’associazione universitaria (membro del GAL) aveva intrapreso un progetto per il restauro e l’apertura al pubblico di un vecchio arboreto, sostenendo le spese finali nell’agosto 2008. Il GAL ha selezionato il progetto il 16 settembre 2008 e firmato la convenzione di sovvenzione il 1° ottobre. Il verbale della riunione del GAL spiega che, al fine di esaurire il residuo del bilancio Leader+, occorreva selezionare progetti già completati, in modo che le sovvenzioni potessero essere erogate prima della fine di ottobre. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 32 53. U n u l t e r i o re r i s c h i o p e r l ’e f f i c i e n z a è i l f a t t o c h e i p ro m o t o r i possano non sfor zarsi di attuare i progetti al minor costo possibile a fronte della necessaria qualità. Questo rischio aumenta q u ando l a sov venzio ne rap p re senta un a quota elevata dei co s t i d e l p ro g e t to ( a l c u n i G A L h a n n o co n ce s s o s ov ve n z i o n i p e r l’80 % o addirittura il 100 % dei costi 22 ). I noltre, esiste il rischio c h e l e f at t u re ve n g a n o g o n f i ate a r t i f i c i a l m e nte. S o l o i G A L i n I r landa, Grecia e To scana dispon evan o di procedure soddisface nt i p er val u t are l a ragio nevolez z a dei costi dei progetti del s e t to re p ub b l ico e p r ivato. 54. A i 55. I l f i n i d e l l a m a s s i m a e f f i c i e n z a , l ’i m p o r t o d e l l a s o v v e n z i o n e d ovreb b e essere il minimo ne cessar io per ren dere fattibile un p r o g e t t o e f a r s ì c h e o t t e n g a g l i e f f e t t i a u s p i c a t i . Tu t t a v i a , m o l t i G A L h a n n o co n ce s s o a t u t t i i p ro g e t t i l a s te s s a p e rce n t u a l e d i s o v ve n z i o n e ( f i n o a l m a s s i m o i m p o r t o a m m i s s i b i l e ) , a p re s c i n d e re d a l l a p ro b a b i l e re d d i t i v i t à d e l p ro g e t to o d a l l a d i s p o nib il it à di al t r i finanziamenti 2 3 . G A L i n Fr a n c i a ( P a e s i d e l l a L o i r a ) h a a u m e n t a t o i t a s s i d i sovvenzione alla fine del periodo di Leader+ per esser cert o d i u t i l i z z a re t u t t a l a d o t a z i o n e d i b i l a n c i o. Co s ì , a d e s e m p i o, u n’a u t o r i t à l o c a l e c h e ave v a c h i e s t o u n a s o v ve n z i o n e d i 12 000 euro per l’informatizzazione e la messa in rete di archivi di biblioteche si è vista concedere una sovvenzione di oltre 2 5 0 00 eu ro p er l o stesso p ro getto. Procedure eque e trasparenti 56. I GAL impegnano fondi pubblici quando selezionano i progetti, m a n o n s o n o a u to r i t à p u b b l i c h e te n u te a r i s p o n d e re d i f ro n te alla collettività dell'utilizzo degli stessi. Di conseguenza, o c c o r re u n g r a d o e l e v a t o d i t r a s p a re n z a e c h e i G A L s i a n o i n grado di dimo st rare di aver costantemente seguito procedure cor ret te. Le pro cedu re no n hanno l imitato in misura sufficiente i r isch i d e r ivanti dalla delega di potere decisionale ai GA L 57. Solo i GAL in Meclemburgo -Pomerania Anteriore e Francia (Pae si della Loira) hanno pubblicato sui r ispettivi siti web i ver bali d e l l e r i u n i o n i p e r l a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i . L a m a g gi o r p a r te d e i G A L h a i nv e c e p u b b l i c a t o e l e n c h i o d e t t a g l i d i t u t t i o d i p a r te dei p ro g et t i at t uat i ent ro la fin e del programma. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 22 Ivi compreso il cofinanziamento nazionale. 23 Questo modo di procedere ha il vantaggio della semplicità e della trasparenza, ma non comporta necessariamente l’utilizzo più efficiente del bilancio dell’UE. 33 58. I GAL in Germania e Francia non disponevano di formali, docu- m e nt ate p ro cedure di val u t azion e dei progetti. I n alcun i casi, i ver b al i dei co mit at i decisio nali for n ivan o un breve r iassunto d e l l a d i s c u s s i o n e, s e n z a t u t t av i a s e m p re e v i d e n z i a re i f a t to r i c o n s i d e r a t i . I G A L i n G r e c i a , Po r t o g a l l o, S p a g n a , U n g h e r i a e Toscana hanno val ut ato i p ro getti in modo comparativo, asse gnando un punteggio alle proposte a fronte di criteri standard di selezione dei progetti; si tratta di una buona pratica, ma nella maggior par te dei casi la base per l’assegnazione dei p u nte g gi n o n e ra d o c u m e nt at a e s i s o n o r i s co nt rate e v i d e nt i i n co ngruenze (c fr. r iq uad r o 12) . Nessun GAL h a documentato il processo di valutazione e selezione dei progetti in misura sufficiente da consentire una ver ifica della validità delle decis i on i. 24 Cfr. articolo 52 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1): 1. È fatto divieto agli agenti finanziari e ad ogni altra persona partecipante all’esecuzione del bilancio, alla gestione, alla revisione contabile o al controllo, di adottare un’azione da cui possa derivare un conflitto tra i loro interessi e quelli delle Comunità. In tal caso, l'agente interessato è tenuto ad astenersi da 59. Data l a nat u ra l o cal e dei GA L, un o dei maggior i r isch i per l ’ef- f i c i e n z a e i l v a l o r e a g g i u n t o d e i p r o g r a m m i L e a d e r, n o n c h é per la reputazione dell ’UE, è quello di un conflitto di interessi, q u a n d o i p ro m o to r i d e i p ro g e t t i p o s s o n o i n f l u e n z a re l e d e c i sioni di selezione a proprio favore. Il rischio è superiore nei GAL che non dispongono di procedure trasparenti, obiettive e b e n do cument ate, co me il l u strato in preceden z a. tali azioni e ad informarne l'autorità competente. 2. Vi è conflitto di interessi quando l'esercizio imparziale e obiettivo delle funzioni dell’agente finanziario o di un’altra persona di cui al paragrafo 1, è compromesso da motivi familiari, affettivi, da affinità politica o nazionale, da interesse economico o da qualsiasi altra comunanza di interessi con il beneficiario». Riquadro 12 Va lu ta z i o n e d e l l’ e f f e t to d e i p r o g e t t i s u l l’o cc u pa z i o n e d a pa r t e d e l G AL i n P o r to g a l lo Il GAL ha assegnato un punteggio a ciascuna proposta di progetto, ma non disponeva di documentazione relativa alla valutazione di criteri di selezione quali «mantenimento e creazione di occupazione». Di conseguenza, non è stato in grado di spiegare le evidenti incongruenze. Ad esempio, in base al criterio dell’occupazione il GAL ha assegnato cinque punti alla proposta di progetto «Investimenti in uno stabilimento di confezionamento di miele», che comportava la creazione di due nuovi posti di lavoro. Sono stati assegnati cinque punti anche ad altre due proposte (entrambe promosse da organizzazioni aderenti al GAL): «Acquisto di videocamera e proiettore per un’associazione culturale», che dichiarava di contribuire al mantenimento di un posto di lavoro già esistente, e il progetto per la segnaletica stradale municipale (cfr. riquadro 7) che non comportava né la creazione né il mantenimento di posti di lavoro. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 34 60. I l rischio si presenta in modo più evidente quando il promotore del progetto 61. Tutti i GAL oggetto dell’audit hanno concesso sov venzioni alle stesse orga- è u n m e m b ro d e l l ’o rg a n i s m o d e c i s i o n a l e d e l G A L . An c h e n e i G A L d i p i cco l e dimensioni, un membro ha l’oppor tunità di influenzare le decisioni anche senza par tecipare al voto. Le autorità greche hanno vietato ai GAL di concedere sovvenzioni al proprio personale o ai propri membri, nonché a persone fisiche o giuridiche che agiscono per conto di questi ultimi e a coniugi e parenti di primo grado. Nessuno degli altri GAL ha previsto simili norme. La disposizione greca non si applica ai membri del GAL nella loro funzione di rappresentanti di organizzazioni pubbliche o senza fini di lucro, benché le sovvenzioni concesse in questi casi siano limitate al 25 % del bilancio del GAL. Riquadro 13 nizzazioni che li componevano (cfr. paragrafi 24 - 33), sov venzioni che non sono state considerate eccezioni. I GAL presentano norme interne diverse in mer ito ai r ispettivi comitati decisionali (c fr. riquadro 13) che tuttavia non soddisfano i requisiti del regolamento finanziar io dell ’UE 24 . I n par ticolare, in alcuni GAL tali nor me r iguardano solo i membr i che promuovono direttamente un progetto e r ichiedono esclusivamente l ’astensione dal voto. Va lu ta z i o n e d e l l e p r o c e d u r e d e i G AL p e r e v i ta r e co n f l i t t i d i interessi (Leader+) Contesto: Ai membri del comitato decisionale non dovrebbero essere concesse sovvenzioni nel caso in cui essi abbiano una «comunanza di interessi» con il promotore del progetto nei termini dell’articolo 52, paragrafo 2, del regolamento finanziario. Una comunanza di interessi può sussistere in particolare in caso di progetti promossi da membri della struttura gestionale o del comitato decisionale del GAL, in quanto la valutazione della proposta può essere influenzata (anche inconsapevolmente) dal rapporto con il promotore. Questo vale sia che il membro del GAL promuova il progetto a titolo personale, sia che rappresenti un’organizzazione pubblica o privata. Criteri: 1. Se un membro del comitato decisionale di valutazione o selezione del GAL ha un qualsivoglia rapporto professionale o personale con il promotore del progetto, ovvero un interesse professionale o personale nello stesso, deve presentare una dichiarazione scritta che spieghi la natura di tale rapporto/interesse, dichiarazione che deve formare parte integrante del fascicolo del progetto. Ai sensi del regolamento finanziario, ogni comunanza di interessi, ivi compresi interessi familiari, affettivi, politici ed economici, deve essere dichiarata. 2. Il membro interessato non deve partecipare in alcun modo al processo di valutazione e selezione e non deve essere presente durante la discussione della proposta di progetto. Tale comportamento deve essere documentato nei verbali. 3.Laddove vi sia comunanza d’interessi, il GAL è tenuto a riferire la questione all’autorità di gestione, conformemente al regolamento finanziario. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 35 Riquadro 13 GAL Dichiarazione di interessi e nonpartecipazione al voto Segnalazione all’autorità di gestione Commenti DE-BY Le norme operative prevedono che i membri del GAL con un interesse in un progetto non debbano partecipare alla discussione né al voto, e che ciò venga documentato. Dai verbali delle riunioni non sempre risulta chi era presente e chi ha votato. L’autorità di gestione ritiene che tali norme non si applichino ai rappresentanti di organizzazioni del settore pubblico che promuovono progetti. DE-MV Le regole del GAL prevedono che i membri del GAL con un interesse in un progetto non debbano partecipare alla discussione né al voto. Non vi è alcun riscontro di tale non-partecipazione nei verbali delle riunioni. IE Le regole del GAL obbligano i membri a non prendere parte alla riunione durante la discussione di proposte di progetti nei quali hanno un interesse, o se hanno partecipato alla precedente valutazione dei progetti. Inoltre il GAL tiene un registro degli interessi dei membri, che sono soggetti a una politica di rotazione. Le norme nazionali stabiliscono che le decisioni concernenti progetti nei quali un membro del GAL o del suo personale detenga un interesse siano notificate all’autorità di gestione prima dell’approvazione formale del progetto. Nota: il funzionamento di tale procedura non è stato verificato nel corso del presente audit. EL I membri del comitato decisionale e della struttura gestionale del GAL, nonché i loro parenti di primo grado, non possono promuovere progetti Leader a titolo personale o in qualità di imprenditori. Tuttavia, questo non vale per i membri del GAL che rappresentano organizzazioni senza fini di lucro, i quali hanno il permesso di partecipare al voto. ES-A Le regole del GAL prevedono che i membri con un interesse diretto o indiretto in un progetto non debbano partecipare alla discussione né al voto. Nota: il funzionamento di questa procedura non è stato verificato nel corso del presente audit. ES-CM Le regole del GAL prevedono che i membri con un interesse in un progetto non debbano partecipare alla discussione né al voto, ma solo se si tratta di interessi personali o economici. Dai verbali delle riunioni non emerge che i rappresentanti di autorità locali si siano astenuti dal voto in relazione ai propri progetti. FR (PL) Le regole del GAL prevedono che un membro che promuove direttamente un progetto si astenga, senza tuttavia lasciare la stanza. Dai verbali delle riunioni del comitato decisionale emerge che il promotore ha partecipato alle discussioni e a volte che la votazione è stata unanime, senza alcun riferimento all’astensione del promotore. Le disposizioni non si applicano ai membri che detengono un interesse in un progetto che non promuovono personalmente. FR (LR) Il GAL non dispone di regole formali. Dai verbali risultano casi in cui il promotore di un progetto ha partecipato alla discussione e al voto. IT-TOS Il GAL non dispone di regole formali, nonostante un obbligo in tal senso imposto dall’autorità di gestione. HU Le norme si applicano solo a membri del GAL con un interesse p ersonale in una proposta, i quali sono tenuti a dichiarare tale interesse prima della riunione e ad astenersi dalla discussione e dal voto. PT I membri del GAL con un interesse in una proposta di progetto sono tenuti ad astenersi dal voto ma non devono lasciare la stanza e possono partecipare alla discussione. I verbali delle riunioni non sempre indicano che i rappresentanti delle autorità locali si siano astenuti dal voto sui propri progetti. Conclusioni: Criterio rispettato Criterio non rispettato Criterio non controllato Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 36 62. L a d o c u m e nt a z i o n e d e l vo to è r i s u l t at a i n a d e g u at a i n c i n q u e 63. L a p re s e nte re l a z i o n e d e s c r i ve e s e m p i d i p ro g e t t i s o l o l o nt a - d e g l i 1 1 G A L Le a d e r + , i n q u a n t o d a i ve r b a l i d e i c o m i t a t i d e c i s i o n a l i n o n s e m p re e m e rg e c h i e ra p re s e nte e c h i h a vo t ato ( c f r. r iq uad r o 13). I n Baviera, Toscan a e n ei GAL fran cesi i verb a li documentano casi nei quali il promotore del progetto ha par tecipato alla discussione e al voto sul progetto in questione ( c f r. r iq uad r o 14). Riquadro 14 namente collegati agli obiettivi della strategia, di progetti che erano già stati completati e di progetti che hanno sovvenzionato normali attività delle amministrazioni locali. La maggior parte d i t a l i p ro g e t t i e ra n o p ro m o s s i d a l l e s te s s e o rg a n i z z a z i o n i aderenti ai GAL (cfr. riquadri 7, 9, 10, 11, 12 e 14). Le debolezze r isco nt rate met to no in evid en z a il r isch io c h e i membr i dei G A L p o s s a n o ave r i n f l u e n z ato d i re t t a m e nte o i n d i re t t a m e nte l e d e c i s i o n i , i n m o d o t a l e d a c a u s a re u n i m p i e g o i n e f f i c a ce o i n efficiente dei fo ndi del l ’ UE. G AL IN BAVIERA : MANCATO RIS P ETTO DELLE RE G OLE DI VOTO Il progetto per la realizzazione di un lago balneabile è stato incluso nella strategia del GAL con un contributo Leader di 150 000 euro. L’effettivo contributo Leader è stato di 1,03 milioni di euro: quasi il 50 % del bilancio complessivo del GAL. Benché il regolamento interno del GAL richiedesse un quorum di sei membri per deliberare, dalla documentazione è emerso che solo quattro di essi hanno partecipato al voto sull’approvazione del progetto. I nominativi dei presenti non sono stati registrati, salvo per il presidente del GAL, sindaco della cittadina promotrice del progetto. Secondo le norme operative di Leader+ in Baviera, ai membri del GAL non era consentito discutere e votare su progetti nei quali detenevano un interesse, e tale astensione doveva essere documentata. In risposta alle osservazioni della Corte, le autorità bavaresi hanno replicato che a loro parere la partecipazione del sindaco è accettabile, in quanto quest’ultimo non aveva un interesse p ersonale nel progetto. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 37 Efficienza operativa 64. I GAL sostengono dei costi di gestione, quali stipendi del perso- nale, uffici, viaggi, pubblicità, ecc. Nell ’interesse dell ’efficienz a , t al i co st i dovreb b ero essere limitati e manten uti n ei limiti d e i b i l a n c i a p p rovat i d a l l e a u to r i t à d i g e s t i o n e. I l f at to d i d i sporre di personale locale in uffici locali per trattare un numero r i d o t to d i p ro g e t t i , d ov re b b e co n s e n t i re a i G A L d i e s s e re p i ù re at t i v i d i q u a nto s a re b b e p o s s i b i l e i n u n p ro gra m m a g e s t i to a l i ve l l o n a z i o n a l e o re g i o n a l e. Co m e r i s u l t a t o, l ’e s a m e d e l l e domande di sovvenzione ed i pagamenti dovrebbero essere più ra pidi, co n una mino re necess ità di procedure burocratic h e. 25 Attività definite nel regolamento come studi sulla zona interessata, eventi informativi e promozionali, ecc. I requisiti amministrativi a livello locale hanno prodotto notevoli costi operativi, voluminosi adempimenti burocratici e r itardi 65. I costi non progettuali sostenuti dai GAL oggetto dell’audit varia- 66. I d at i d i c u i s o p ra co m p re n d o n o i co s t i s o s te n u t i d a i G A L p e r 67. La maggior par te dei GAL nominalmente si sono mantenuti nei no dal 12 % al 32 % delle spese finanziate con fondi pubblici in Leader+. I costi preventivati dai GAL per il per iodo di programmazione 2007-2013 vanno dal 6 % al 28 % (cfr. figure 5 e 6). «animare il territorio» (stimolare l’interesse locale) 25 . In generale, i GAL hanno classificato come «animazione» il lavoro svolto d a l p erso nal e p er inco rag giare le proposte di progetti. Alc un i GAL inoltre hanno considerato come «animazione» il tempo dedicato ad assistere i promotor i di progetti nella preparazio n e d e l l e d o m a n d e d i s o v ve n z i o n e, n o n c h é i l t e m p o d e d i c a t o a l l ’at t ivit à di mo nito rag gio e ren dicontaz ion e dell ’attuaz ion e d e i p ro g e t t i . N u m e ro s i G A L n o n h a n n o d i s t i nto i co s t i d i a n i mazione dalle spese amministrative e di gestione, e altri hanno r i p a r t ito in mo do ar b it rar io il tempo del per son ale. limiti dei rispettivi bilanci per i costi di gestione Leader+ benc h é, a cau sa dei b assi l ivel l i d i attuaz ion e in GAL come quello u n gherese, qu esto dato ab b ia rappresentato un a percentuale più elevata della spesa totale rispetto a quanto pianificato or i ginar iamente. I l GA L in I r l an da h a esaur ito la propr ia dotazi o n e fi n an zi ar i a p er i co s t i d i ges t io n e e h a u ti l iz z ato i fon di p e r l ’animazio ne, no nché ul ter ior i fin an z iamenti dall ’autor ità di gestione, per copr ire i costi. I l GAL di Castilla-La M ancha ha u t i l i z z a t o i fo n d i p e r i p ro g e t t i d i c o o p e r a z i o n e p e r c o p r i re i costi di gestione (cfr. paragrafi 43 - 46). Altri GAL hanno dovuto u t i lizzare fondi propr i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 38 Figura 5 Co s t i n o n p r o g e t t ua l i co m e p e r c e n t ua l e d e l l a s p e s a p u b b l i c a L e a d e r + ( co m p r e s a q u e l l a p e r a n i m a z i o n e ) 35 % 30 % 25 % 20 % 15 % 10 % 5% 0% DE-BY DE-MV IE EL Co st i di animazio ne Figura 6 ES-A ES-CM FR (PL) FR (LR) Costi di gestion e IT-TOS HU PT Tot a l e Co s t i n o n p r o g e t t ua l i ( co m p r e s i q u e l l i p e r l’a n i m a z i o n e ) co m e p e r c e n t ua l e d e i b i l a n c i d e l l’A s s e 4 d e i G AL 30 % 25 % 20 % 15 % 10 % 5% 0% DE-BY DE-MV IE EL ES-A ES-CM FR (PL) FR (LR) IT-TOS HU PL (WP) PL (WŚ) PT Co st i di animazio ne Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale Costi di gestion e Tot a l e 39 68. I co st i o p erat ivi no n rap p resentan o n ecessar iamente un a spe - s a inefficace. Ad esemp io, il GAL in I r lan da h a sosten uto costi e l evat i p er l ’animazio ne p erch é h a utiliz z ato 2 ,5 un ità di pers on al e equ ival ente a temp o p ien o per lo sviluppo di progetti, p e r s o n a l e c h e s i è d i m o s t rato m o l to at t i vo n e l l o s t i m o l a re l o s vi l u p p o rural e l o cal e (c fr. p aragrafo 1 5 ) . 69. I n 70. I n prat ica, l ’at t uazio ne di Lead er + è stata eccessivamente bu- 71. I dati disponibili sul tempo occorso per l’approvazione delle do- 26 In alcuni Stati membri queste procedure sono di competenza delle autorità nazionali e regionali, il che incide sui tempi impiegati. aggiunta alle questioni di cui sopra, i dati non si possono u t i l i z z a re p e r co n f ro nt a re l ’e f f i c i e n z a t ra p ro gra m m i d i ve r s i , a causa delle diverse responsabilità dei GAL nella gestione delle domande di sov venzione e dei pagamenti. I n Ungher ia, il GAL n o n s v o l g e v a p i ù a l c u n r u o l o fo r m a l e n e l p r o c e s s o u n a v o l t a t ra s m e s s a l a l i s t a d i p ro g e t t i p ro p o s t i a l l ’a u to r i t à d i g e s t i o n e competente per le verifiche circa l’ammissibilità, la decisione di finanziamento, la convenzione di sov venzione e tutte le fasi del monitoraggio dell’attuazione del progetto, della rendicontazio n e e d e l l ’e ro g a z i o n e. Pe r co n t ro, i l G A L i n I r l a n d a e r a co m p e tente per l ’intero processo, dall ’elaborazione del progetto alla ver ifica dell ’attuazione e all ’erogazione delle sov venzioni. ro c rat i c a : l a m a g gi o r p a r te d e i G A L r i c h i e d e va m o d u l i l u n g h i e dettagliati per le domande di sovvenzione, con molteplici allegati e documenti giustificativi da presentare anche per i progetti più piccoli (cfr. riquadro 15); va però notato che quas i t u t t e l e p ro c e d u re e r a n o d e f i n i t e d a l l e a u t o r i t à d e g l i S t a t i membr i e non dai GAL. I l personale dei GAL assisteva i promo tor i nelle procedure amministrative anche se, seppur con que s to aiuto, u n so ndag gio t ra i promotor i dei progetti con dotto da un GAL in Francia (Languedoc-R oussillon) ha riscontrato che i l 4 7 % d i e s s i c o n s i d e r av a « re l a t i v a m e n te d i f f i c i l e » l a p ro ce d u ra p er l a do manda di sov ve n z ion e. mande di sov venzione e dei pagamenti non erano completi né coerenti, ma mostrano che la maggior par te dei GAL ha impie gato diversi mesi per l’esame dei fascicoli 26 . Per contro, in alcuni casi il GAL in Irlanda ha ricevuto ed esaminato la richiesta di pagamento, nonché effettuato il pagamento al promotore nello stesso giorno. I ritardi in Ungheria erano dovuti a incompletezza o i m p re c i s i o n e d e l l e d o m a n d e d i a p p rova z i o n e d e i p ro g e t t i e di pagamento, a dimostrazione del fatto che le procedure pro babilmente erano eccessivamente complesse per un regime di aiuti diretti a progetti locali di piccola dimensione. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 40 Riquadro 15 E s e m p i d i p r o c e d u r e e cc e s s i va m e n t e b u r o c r at i c h e GAL in Grecia: i potenziali promotori dovevano compilare una domanda di circa 22 pagine e presentare 15 documenti giustificativi, attestanti tra l’altro l’età, il completamento del servizio militare, il fatto di non essere un funzionario pubblico, di non essere andato in pensione per motivi di salute, ecc. Le domande incomplete venivano respinte. La guida alla compilazione della domanda per i promotori consisteva di 32 pagine. GAL in Ungheria: la domanda per il progetto «Canonica» era di 60 pagine, per una sovvenzione di circa 4 500 euro. La domanda relativa ad un altro progetto comprendeva 126 pagine, per una sovvenzione di circa 5 400 euro. Il GAL ha impiegato sette mesi per esaminare le domande e presentarle all’organismo pagatore regionale per la verifica e l’approvazione. Il periodo di tempo totale trascorso dalla domanda alla firma del contratto per i sei progetti esaminati è stato tra gli 11 e i 16 mesi. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 41 G e s t i o n e d e i p r o g r a m m i L e a d e r d a pa r t e d e l l a Co m m i s s i o n e e d e g l i S tat i m e m b r i L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n s o n o s tat i s u f f i c i e n t e m e n t e e s i g e n t i e s o n o i n pa r t e co r r e s p o n s a b i l i , i n s i e m e a i G AL , d i av e r l i m i tato i l p ot e n z i a l e va lo r e agg i u n to d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r . N o n h a n n o a d ot tato m i s u r e s u f f i c i e n t i p e r co n t e n e r e co s t i e r i s c h i Requisiti della Commissione e degli Stati membri per Leader+ 72. I l valore aggiunto dell’approccio Leader non deriva dalla Commissione o dagli Stati membri, bensì dalle attività dei GAL. A n a l o g a m e nte, l a re s p o n s a b i l i t à p r i m a r i a d i u n a s a n a g e s t i o n e f i n a n z i a r i a s p e t t a a i G A L , c h e p re n d o n o l e d e c i s i o n i c i rc a l a s p e s a d e i fo n d i d e l l ’ UE. L a Co m m i s s i o n e e g l i St at i m e m b r i possono for nire or ientamento ai GAL e dovrebbero assicurarsi che la normativa, le regole operative e i sistemi di gestione d e f i n i s c a n o g l i s t a n d a rd m i n i m i r i c h i e s t i ; d o v re b b e ro a l t re s ì for n ire i giu st i incent ivi affinch é i GAL c rein o valore aggiunto e re al izzino una sana g est io ne fin an z iar ia, evitan do ostacoli e d i s incent ivi. Gli Stati membri non hanno stabilito né fatto applicare re q u isit i minimi efficacaci ai fini della san a gestion e fin an z iar ia e d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r, n o n o s t a n t e l ’i n c o r a g g i a m e n t o d e l l a Com missio ne 73. I rischi per una sana gestione finanziaria descritti nella presente re l azio ne so no b en no t i, no n d a ultimo perch é già eviden z iati dalla relazione annuale della Cor te del 2000, nella quale erano state rilevate simili debolezze: sov venzioni retrodatate da parte dei GAL con il conseguente rischio di effetto inerziale; scarsa trasparenza nella selezione dei progetti; potenziali conflitti di i n t e re s s i ; e l e v a t i c o s t i o p e r a t i v i e p ro c e d u re e c c e s s i v a m e n t e l u n g he. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 42 74. All’epoca, la Commissione aveva risposto alle osser vazioni del- 75. L a 76. L a 77. C i a s c u n o l a C o r t e d i c h i a r a n d o d i a v e r i n c o r a g g i a t o « l ’a p p l i c a z i o n e d i procedure aper te e trasparenti»; di aver incoraggiato i GAL « a c o n c e d e re u n l i ve l l o d i a i u t o a d e g u a t o a l l e c i rc o s t a n z e d i c i a scu n p ro g et to », di aver «sollevato» la question e dei r itardi nei pagamenti con gli Stati membr i, di aver «invitato» gli Stati m e m b r i a fissare u n massimal e per i costi di eserciz io Leader + p a r i al 15 % deg l i st anziamenti totali per i GAL; e c h e il rego lamento per l ’attuazione dei fondi strutturali aveva introdotto d e i l imit i intesi a evit are l a con cession e di sov ven z ion i a pro g e t t i co m p l e t at i p r i m a d e l l a p re s e nt a z i o n e d e l l a d o m a n d a d i s ov venzio ne. Co m m i s s i o n e h a i s t i t u i t o u n O s s e r v a t o r i o Le a d e r + c o n u n Pu n t o d i c o n t a t t o, c h e h a o r g a n i z z a t o e p r o m o s s o s e m i n a r i , prodotto pubblicazioni e gestito banche dati, tutte attività intese a condividere le migliori pratiche tra i GA L e a sostenere le a u to r it à di g est io ne e l e reti n az ion ali o region ali. n o r m a t i v a s t a b i l i s c e p o c h i r e q u i s i t i p e r Le a d e r + a l i v e l l o dell’UE, a par te le condizioni generali di ammissibilità e i mec c a n i s m i d i re n d i co n to e co n t ro l l o c h e s i a p p l i c a n o a l l a s p e s a di tutti i fondi strutturali. Gli Stati membri (o le regioni) hanno formulato le proprie disposizioni e regole operative, approvate d a l l a Co m m i s s i o n e a l l ’i n i z i o d e l p e r i o d o d i p r o g r a m m a z i o n e Le a der+. S t a t o m e m b ro h a s t a b i l i t o r e q u i s i t i d i v e r s i a i q u a l i d o v e v a n o a t t e n e r s i i G A L ( c f r. r i q u a d r o 1 6 ) . A d e s e m p i o, l e autorità irlandesi, diversamente da altre autorità di gestion e, r i c h i e d e va n o a i G A L d i va l u t a re l e p ro p o s te d i p ro g e t t i i n te r m ini di effet to iner zial e e d i effetti collaterali. Laddove gli St at i memb r i no n hanno fissato dei requisiti, o n el c aso in c ui n o n l i a b b i a n o c o n t ro l l a t i n é l i a b b i a n o f a t t i a d e g u a t a m e n t e r i s p e t t a re, l e p re s t a z i o n i d e i G A L s o n o s t ate d e l u d e nt i , co m e indicato ai paragrafi da 12 a 71. Con poche eccezioni, i GAL h a n n o f at to p o co p i ù c h e s e g u i re l e p ro ce d u re s t a b i l i te d a g l i Stati membr i, senza realizzare appieno i vantaggi dell ’approc c i o Le a d e r, n é a u to re g o l a m e nt a r s i d i p ro p r i a i n i z i at i va a i f i n i d i una sana g est io ne finanziar ia. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 43 78. I n effetti, gli Stati membri hanno tollerato una cattiva gestione 79. Una par ticolare debolezza nell ’attuazione di Leader in tutti gli f i n a n z i a r i a co n s e nte n d o l a co n ce s s i o n e d i s ov ve n z i o n i a p ro getti av viati pr ima che il GA L avesse preso una decisione sulla d o m a n d a d i s o v ve n z i o n e. L a n o r m a t i v a n o n o b b l i g a va i G A L a co n ce d e re f i n a n z i a m e nt i re t ro at t i v i , m a e s s i h a n n o l a s c i ato i ntendere che fo sse accet t ab ile far lo. Riquadro 16 Stati membri era costituita dal fatto che gli Stati non riteneva no i GAL responsabili del raggiungimento degli obiettivi delle r i s p e t t i ve s t r a t e g i e l o c a l i . G l i S t a t i m e m b r i h a n n o a p p ro v a t o l e s t r a t e g i e Le a d e r + d e i G A L c o n t e n e n t i o b i e t t i v i g e n e r a l i e i n d e t e r m i n a t i , e n o n h a n n o i m p o s t o a i G A L i l m o n i t o r a g g i o, l a va l u t a z i o n e e i l re n d i co nto i n m e r i to a l l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b iet t ivi del l a r isp et t iva strategia, o comun que n on h an n o f at to r isp et t are t al i requisit i. E s e m p i d i d i v e r s i r e q u i s i t i d i at t ua z i o n e La Toscana ha introdotto requisiti per i principali attori locali che devono essere rappresentati nel GAL. L’Irlanda ha stabilito delle regole per garantire una procedura equa e trasparente per la nomina dei membri e la composizione dei GAL. La normativa francese richiede un «doppio quorum» nel comitato decisionale dei GAL, per garantire un partenariato attivo. Le autorità di gestione in Grecia, Ungheria e Toscana hanno imposto ai GAL di valutare ciascun progetto a fronte di un insieme comune di criteri oggettivi. In Grecia, l’autorità di gestione ha imposto un limite del 25 % alle sovvenzioni concesse a organizzazioni aderenti ai GAL, imponendo loro così di coinvolgere la comunità locale in generale nell’attuazione della strategia. In Irlanda, le regole operative specificano che «se i progetti sono ammissibili a ricevere contributi ai sensi di altri regimi e programmi, in generale dovrebbero essere considerati non ammissibili agli aiuti nell’ambito di Leader». Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 44 Requisiti della Commissione e degli Stati m e m b r i p e r l ’A s s e 4 80. L a Commissione e gli Stati membri avrebbero dovuto trarre insegnamento dai precedenti per iodi di programmazione Lea d e r p e r f a r s ì c h e fo s s e ro d i s p o n i b i l i o r i e n t a m e n t i e re q u i s i t i a d e g uat i p er il p er io do 2007-2 0 1 3 . I l p r i n c i p a l e c a m b i a m e nto p e r i l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 è i l f at to c h e g l i St at i memb r i p er l o p iù r ic h iedon o ai GAL di attuare le m i su re p r incip al i del p ro gramma di sviluppo r urale 81. Per il periodo di programmazione 2007-2013 il quadro giuridico 82. La Co mmissio ne ha emanato un or ientamento r ivolto agli Sta- 83. Al mo mento del l ’audit è costituito dai regolamenti sullo sviluppo rurale. Come per Lea der+, esistono poche disposizioni specifiche riferite a Leader. I regolamenti limitano i costi di gestione dei GAL, ma il tetto del 20 % è comunque più elevato r ispetto a Leader+ e può essere a g gi rato c l a s s i f i c a n d o t a l i co s t i co m e « a n i m a z i o n e » , u n a vo ce non soggetta a limitazioni. Il passaggio dai regolamenti sui fondi strutturali a quelli sullo sviluppo rurale introduce l ’obbligo di ver ificare la ragionevolezza dei costi dei progetti. t i m e m b r i p e r l a p r e p a r a z i o n e d e l l ’A s s e 4 e h a a p p r o v a t o i p ro gra m m i Le a d e r n a z i o n a l i o re gi o n a l i i n co n co m i t a n z a co n l ’a pp rovazio ne dei p ro grammi di sviluppo r urale. Da allora, la Com missio ne ha co nt inu ato a for n ire sostegn o, in par ticolare at t raverso l a rete euro p ea di sviluppo r urale. g l i St ati membr i n on avevan o comple tato le rispettive regole operative, che per tanto non hanno p o t u t o e s s e re v a l u t a t e. I n b a s e a l l e i n fo r m a z i o n i d i s p o n i b i l i , è probabile che persistano le debolezze individuate nella pre s e nte rel azio ne. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 27 Ad eccezione delle autorità di gestione in Germania e Aragona. 45 84. N e l p er io do di p ro grammazio n e 2 0 0 7 -2 0 1 3 è probabile c h e la s c a r s a fo c a l i z z a z i o n e s u l l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e t t i v i d e l l e strategie locali si aggravi ulteriormente poiché, contrariamente alle indicazioni della Commissione , tutte le autorità di gestio n e o g g e t t o d e l l ’a u d i t ( a d e c c e z i o n e d i q u e l l e d e l l a B a v i e r a ) ora richiedono ai GAL di seguire una serie di misure comuni d e finite nei p ro grammi di sviluppo r urale. 28 Nelle linee-guida per l’attuazione dell’Asse 4 emanate dalla Commissione si afferma che è importante poter sostenere attività non corrispondenti alle misure del programma di sviluppo rurale, al fine di mantenere la natura innovativa di Leader. 85. Alcuni Stati membri hanno ulteriormente ridotto la por tata dei programmi Leader a misure specifiche, prevalentemente quelle d e l l ’As s e 3 . Co s ì f a ce n d o, s i è fo r te m e nte l i m i t at a l a c a p a c i t à d e i GA L di p ro p o r re st rategie locali per gli obiettivi pr in cipali d e g l i As s i 1 e 2 d e i p ro gra m m i d i s v i l u p p o r u ra l e re l at i v i a l l a competitività e all’impatto ambientale di agricoltura e silvicolt u ra (c fr. r iq uad r o 17). 29 I GAL in Irlanda, Portogallo e Polonia erano limitati ad attuare le misure dell’Asse 3 (più una misura per «piccoli progetti» in Polonia). I GAL in Grecia potevano attuare anche una misura dell’Asse 1. I GAL in Aragona e Toscana potevano attuare due misure dell’Asse 1. I GAL in Castilla-La Mancha e in Ungheria potevano attuare tutte le misure del 86. Poiché ciascuna misura definisce il tipo di progetti e i ben efi- Riquadro 17 programma di sviluppo rurale. c i a r i a m m i s s i b i l i , l e p o s s i b i l i t à c h e i G A L fo r m u l i n o s o l u z i o n i i n n o v a t i ve e m u l t i s e t t o r i a l i s p e c i f i c h e p e r l ’a re a l o c a l e s o n o r i d o t t e. L a n a t u r a d e i p r o g e t t i d a a t t u a r e è s i m i l e p e r t u t t i i G A L i n o g n i S t a t o m e m b ro e a n c h e i n g e n e r a l e, p o i c h é n e l l a maggior par te dei casi le misure del programma di sviluppo rurale vengono attuate prevalentemente secondo approcci trad i z io nal i, dal l ’al to verso il b asso. G AL i n P o r to g a l lo : l e m i s u r e h a n n o l i m i tato l a c a pac i tà d e l G AL d i r i s p o n d e r e a l l e e s i g e n z e d e i s e t to r i ag r i co l i lo c a l i La strategia del GAL si prefigge l’obiettivo di combattere l’esodo rurale e l’abbandono dell’agricoltura tradizionale, ma poteva realizzarlo solo mediante le misure dell’Asse 3 del programma di sviluppo rurale. Ciò ha limitato le possibilità di formulare soluzioni locali per migliorare la competitività dei settori delle olive e del vino, malgrado la loro importanza per l’economia rurale locale. Le misure ambientali volte ad affrontare le questioni della biodiversità e del cambiamento climatico nel settore agricolo locale sono state escluse dall’ambito dei programmi Leader, così come le misure forestali. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 46 Selezione dei GAL 200 7 - 2013 p e r l ’a t t u a z i o n e d i Leader nel periodo 87. A l f i n e d i a s s i c u ra re l ’e f f i c a c i a d i Le a d e r e o t te n e re u n va l o re a g gi u nto, g l i S t at i m e m b r i d ov re b b e ro s e l e z i o n a re e s c l u s i va m e nte GA L co mp etent i e co n strategie di qualità elevata. 30 Con l’eccezione della Toscana, che non ha assegnato punteggi. G l i St at i memb r i hanno sel ezion ato GAL con strategie c arenti 88. I n tutti gli Stati membri oggetto dell'audit, il processo di sele - 89. L a zione dei GAL è stato poco o per nulla competitivo, nonostante i l reg o l amento p reveda che de bba esser lo. Riquadro 18 maggior parte delle autorità di gestione hanno valutato e assegnato un punteggio alle strategie proposte dai GAL a f ronte di cr iter i p er t inent i, se lez ion an do tutti i GAL ch e otte n e v a n o u n p u n t e g g i o m i n i m o ( t i p i c a m e n t e d e l 5 0 % ) 3 0 . Tu t t e l e a u to r i t à d i g e s t i o n e i n c l u s e n e l c a m p i o n e h a n n o a cce t t ato tutti i GAL che avevano presentato una candidatura valida (con p o c h e e c c e z i o n i n e i c a s i d i c a n d i d a t u re d o p p i e p e r l a s t e s s a z o n a ) . Pe r d e f i n i z i o n e , i G A L c o n u n p u n t e g g i o b a s s o e r a n o b e n a l d i s o t to d i q u e l l o c h e l e a u to r i t à d i g e s t i o n e r i te n e va n o e s s e re i l p o s s i b i l e l i ve l l o d i co m p e te n z a e d i q u a l i t à d e l l a s t rate gi a ra g gi u n gi b i l e d a i G A L . I n u n a d e l l e re gi o n i f ra n ce s i , a d esemp io, l ’au to r it à di g est ion e h a scelto dei GAL ben ch é la l o r o c a n d i d a t u r a fo s s e s t a t a v a l u t a t a d i q u a l i t à i n s u f f i c i e n t e ( c f r. r iq uad r o 18). S e l e z i o n e d e i G AL d a pa r t e d e l l’au to r i tà d i g e s t i o n e i n Francia Ai termini del bando, il comitato di selezione avrebbe dovuto selezionare fra 10 e 12 GAL, ognuno con una dotazione media di 1,5 milioni di euro. Delle 18 candidature ricevute, l'autorità di gestione ne ha valutato due di buona qualità, otto di media qualità e otto di qualità insufficiente. Tutti i 18 GAL sono stati selezionati, e la dotazione media si è di conseguenza ridotta a 1,1 milioni di euro. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 47 90. I n p a r t i c o l a r e , d a l l ’a u d i t è e m e r s o c h e l e s t r a t e g i e p r o p o s t e d a i G A L p e r l ’A s s e 4 e r a n o s c a r s a m e n t e s t r u t t u r a t e , n o n c h é pr ive di obiettivi specifici e di una chiara logica di inter vento, e co n p o c h i o n e s s u n r i fe r i m e nto a d at t i v i t à d i m o n i to ra g gi o e v a l u t a z i o n e. A s e g u i to d e l l a v a l u t a z i o n e d e l l e s t ra te gi e d e i GAL, pochi Stati membri hanno richiesto inter venti per ov viare a ll e deb o l ezze individu ate. Di con seguen z a, ai GAL son o state assegnate ingenti somme dal bilancio dell ’UE per attuare strate gie carent i p er un p er io do di sette an n i. Approvazione da parte della sviluppo rurale 2007-2013 Commissione dei programmi di 91. I l m o m e n to c h i ave i n c u i l a Co m m i s s i o n e p u ò d e te r m i n a re l e modalità di attuazione dell ’Asse 4 da par te degli Stati membr i era l’approvazione dei programmi di sviluppo rurale nazionali e regionali. La Commissione dovrebbe assicurarsi che i programmi stabiliscano le condizioni necessarie e prevedano tutele a f r o n t e d e i n o t i r i s c h i p e r i l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p r o c c i o Le ader. L a Co m m i s s i o n e è s t a t a p o c o e s i g e n t e n e l l ’a p p ro v a z i o n e d e i p rogrammi di svil up p o rural e 92. I programmi di sviluppo rurale sono documenti di alto livello, di c u i l ’Asse 4 è so l o una p icco l a par te. Per la maggior par te essi contenevano pochi dettagli concreti in merito alle modalità di attuazione dell’approccio Leader. Gli Stati membri hanno mess o a p u nto mo l te del l e disp o siz ion i relative a Leader soltanto d opo che i p ro grammi erano s tati approvati. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 48 93. L a Commissione non è stata esigente nell’approvare i prog r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e, i l c h e h a c o n d o t t o a l l a s i t u a z i o n e descritta ai paragrafi 80 - 90. La Commissione ha accettato programmi che non prevedevano una selezione competitiva dei GAL (malgrado ciò fosse previsto dal regolamento), che co stringevano i GAL ad attuare misure definite a livello nazionale (nonostante la Commissione indicasse che i GAL non dovessero seguire una serie prestabilita di misure), privi di piani specifici p e r real izzare l ’innovazio ne o l ’interaz ion e tra settor i ( ben ch é le ist ruzio ni p er l e val ut azio n i della Commission e in dic assero l a p r io r it à del l ’innovazio ne) e per l ’attività di mon itoraggio e va lu t azio ne (b enché nel l e co n clusion i della valutaz ion e intermedia di Leader+ si affermi che tali attività dovrebbero essere integrate nei programmi fin dall’inizio). La Commissione non ha valutato elementi chiave per il valore aggiunto dell ’approccio Leader, quali i requisiti degli Stati membri per la composizione e i l grado di ap er t ura dei GA L. M o n i to r agg i o e va lu ta z i o n e s v o lt i d a l l a Co m m i s s i o n e e d ag l i S tat i m e m b r i L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n s o n o i n g r a d o d i d i m o s t r a r e i l va lo r e agg i u n to ot t e n u to co n l’at t ua z i o n e d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r , e n o n h a n n o a n co r a va lu tato i co s t i agg i u n t i v i e i r i s c h i co n n e s s i Monitoraggio Leader e v a l u t a z i o n e d e l l ’e f f i c a c i a d e l l ’ a p p r o c c i o 94. La Commissione e gli Stati membri dovrebbero utilizzare i mec- c a n ismi g est io nal i, l e ver ifiche sui GAL, gli in dicator i di mon it o r a g g i o e l e re l a z i o n i a n n u a l i p e r c o n t ro l l a re l ’a t t u a z i o n e, i r i s u l t at i e g l i i m p at t i d e i p ro gra m m i Le a d e r. Q u e s to n o n s o l o p e r e s s e re i n gra d o d i p re n d e re p e r te m p o m i s u re co r re t t i ve, m a a n c h e p e r fo r n i re d a t i s u f f i c i e n t i , a t t e n d i b i l i e p e r t i n e n t i per le valutazioni, nonché per confermare l’efficacia e il valore a g giunto del l ’ap p ro ccio Leade r. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 49 I GAL, gli Stati membri e la Commissione hanno monitorato l ’at t u azio ne dei p ro grammi Le ader… 95. L’at t u a z i o n e d e i p ro gra m m i 96. Tu t te l e au to r it à di gest io ne hann o preparato un a valutaz ione Le a d e r + è s t at a a m p i a m e nte m o nitorata. GA L e autorità di gestione hanno registrato gli estre mi delle sovvenzioni concesse e dei pagamenti erogati per o gn i p ro g e t to. Le a u to r i t à d i g e s t i o n e h a n n o r i c h i e s to a i G A L d i p rep arare rel azio ni di at t uaz ion e an n uali conten enti la de s c r izio ne del l e at t ivit à svo l te e h an n o compilato i dati per gli i n d i c a t o r i d i m o n i t o r a g g i o, r i fe r i t i p r i n c i p a l m e n te a l n u m e ro d i p ro g et t i e al l ’ammo nt are de lle sov ven z ion i, classific ate per t i p o di b eneficiar io e set to re di spesa. Le autor ità di gestion e hanno presentato a loro volta alla Commissione relazioni di at t u azio ne annu al i. « i nte r m e d i a » d i Le a d e r + n e l 2 0 0 3 , co n u n a g gi o r n a m e nto n e l 2005. La Co mmissio ne ha incar icato un con sulente ester n o di p rep arare una rel azio ne di sintesi. …ma esistono pochi elementi probator i dell ’efficacia dei pro gra m m i Le a d e r n e l co n s e g u i re g l i o b i e t t i v i d i s v i l u p p o r u ra l e o i l val o re ag giu nto del l ’ap p rocc io Leader 97. N on o st ante t u t te queste at t ività, dal momento c h e i GAL n on 98. Una parziale eccezione riguarda i posti di lavoro creati o salva - hanno effettuato valutazioni né redatto relazioni sul raggiungimento degli obiettivi della strategia locale, mancano elementi p ro b a t o r i q u a n t o a i r i s u l t a t i e a g l i i m p a t t i d e i f i n a n z i a m e n t i Leader sullo sviluppo rurale. Non sono disponibili infor mazio n i c h e c o n fe r m i n o s e ( e i n q u a l e m i s u r a ) i p ro g r a m m i Le a d e r a b b i a n o r i d o t t o l ’e s o d o d a l l e zo n e i n t e re s s a t e, a u m e n t a t o l e o p p o r t u n i t à p e r i g i ov a n i , p ro m o s s o l a d i ve r s i f i c a z i o n e d e l l e e co no mie rural i, ecc. g u a rd at i co n i p ro g e t t i Le a d e r, m o n i to rat i d a g l i St at i m e m b r i su invito della Commissione per tutti i programmi dei fondi s t r u t t u ra l i . Tu t t av i a , l a Co r te h a r i s co nt rato c h e l e d e f i n i z i o n i u t i lizzate so no inco erent i e ch e i dati, n ella maggior par te dei casi non verificati dalle autorità di gestione, erano poco attend i b il i o credib il i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 50 99. L e 100. L a 101. I l potenziale valore aggiunto dell’approccio Leader non risiede 102. I l po tenzial e del l ’ap p ro ccio Leader per otten ere simili impatti valutazioni del 2003 sono state effettuate prima che la m a g g i o r p a r t e d e i G A L a v v i a s s e l ’a t t u a z i o n e d e i p r o g r a m m i Le a d e r, e i r e l a t i v i a g g i o r n a m e n t i p r i m a c h e s i s o s t e n e s s e r o spese significative. Non è stata data risposta a molte domande sollevate in seguito alla valutazione, oppure nel rispondere c i s i è b a s at i s u i p a re r i d i co l o ro c h e ave va n o b e n e f i c i ato d e l p ro gramma. m a n c a n z a d i d a t i ( o l a l o ro i n a t t e n d i b i l i t à ) re n d e d i f f i c i l e stabilire quanto siano efficaci i programmi Leader nel produrre e f fet t i ai fini del l o svil u p p o rurale, in ter min i assoluti o in re la z io ne al l ’efficacia di al t r i metodi ( in par ticolare i programmi ge n eral i). solo nei r isultati e negli impatti delle realizzazioni mater iali (i progetti attuati grazie alle sov venzioni Leader). Anche il coinvolgimento della comunità locale, ottenuto grazie all’approccio d a l b a s s o v e r s o l ’a l t o, p u ò p r o d u r r e i m p a t t i m e n o t a n g i b i l i , q u a l i « i l r a f fo r z a m e n t o d e l l e c a p a c i t à » e l a « re s p o n s a b i l i z z a z i one del l a p o p o l azio ne l o cal e ». Negli or ientamenti strategic i p e r l ’Asse 4 si r it iene che Lead er dovrebbe «svolgere un r uolo impor tante per la pr ior ità or izzontale del miglioramento della gover nance». è evidenziato dagli esempi contenuti nelle pubblicazioni sulle migliori pratiche fornite dai Punti di contatto, nelle valutazioni e in vari studi. Tuttavia, poiché non è stata condotta una siste m a t i c a a t t i v i t à d i m o n i t o r a g gi o o re n d i co n t a z i o n e s u q u a n to o t te n u to d a i G A L i n q u e s te a re e, t a l i e s e m p i re s t a n o c a s i i s o lati. I n mancanza di dati attendibili e per tinenti, le valutazioni non sono state in grado di dimostrare la frequenza e la por tata d i tal i imp at t i. Monitoraggio e valutazione di costi e rischi 103. L’a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e d ov re b b e a n c h e fo r n i re at tendib il i el ement i p ro bator i e valutaz ion i c irc a i costi e i r i schi del l ’ap p ro ccio Leader. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 51 L a Co m m i s s i o n e e g l i St at i m e m b r i n o n h a n n o m o n i to rato n é va lu t ato i co st i ag giunt ivi e i possibili r isc h i 31 L’efficacia di tali raccomandazioni è messa in dubbio dai risultati delle osservazioni della Corte in questi 104. R i g uardo al l e deb o l ezze individuate dalla Cor te n ella relaz io ne annuale del 2000, la Commissione ha risposto che per la m a g gi o r p a r te e s s e e ra n o re l at i ve a r i s c h i i n e re nt i a d u n p ro gramma decent rato co me Lea der, e c h e « la Commission e e gli St at i memb r i so no co nsap evo li di questi r isc h i n el sor vegliare i p ro gra m m i e n e l co nt ro l l a re c h e l a l o ro at t u a z i o n e av ve n g a s e co ndo i p r incip i di u na sana gestion e fin an z iar ia». 105. La Commissione verifica l’osser vanza dei regolamenti e può pro - 106. Le verifiche della Commissione hanno confermato i rischi indi- 107. Le ve r i f i c h e e f fe t t u ate d a g l i S t at i m e m b r i s u l l e o p e ra z i o n i f i - Stati membri, da cui emerge che le debolezze persistevano nel 2009. 32 Va notato che non si tratta di un obiettivo delle verifiche della Commissione. por re rettifiche finanziar ie. I controlli effettuati durante il pe riodo di Leader+ hanno riguardato i programmi di Por togallo e Francia nel 2005. I ser vizi della Commissione hanno riscontrato che mancavano criteri formali per la selezione dei progetti, che le procedure relative ai conflitti di interessi erano inadeguate, c h e i G A L d e l i b e r av a n o s e n z a u n « d o p p i o q u o r u m » e c h e e s s i n o n d i s p o n e va n o d i p ro ce d u re p e r ve r i f i c a re l a ra gi o n e vo l e z z a d e i co s t i d e i p ro g e t t i p ro p o s t i . I s e r v i z i d e l l a Co m m i s s i o n e hanno presentato delle raccomandazioni agli Stati membr i interessati, ma non hanno ritenuto oppor tuno proporre rettifiche finanziarie 31 . Inoltre, i ser vizi della Commissione hanno verificato la conformità ai regolamenti delle sov venzioni retrodatate e dei tassi di finanziamento, ma non hanno sollevato le questioni dell ’effetto iner ziale o dell ’efficienza. viduati nella relazione annuale del 2000 (e nel presente audit), ma non forniscono una base per stabilirne la por tata e l’impatto n eg l i St at i memb r i interessati o a livello UE 3 2 . nanziarie dei GAL (riguardanti almeno il 5 % della spesa di Le a der+) hanno fo r nito l ’o p p or tun ità di ver ific are e segn alare l ’incidenza dei rischi per la sana gestione finanziar ia. Tuttavia, con qual che eccezio ne in al cun i Stati membr i, dette ispez ion i n o n h a n n o r i g u a r d a t o l ’e q u i t à e l a t r a s p a r e n z a d e l l e p r o c e dure dei GAL per la selezione dei progetti, né la validità (e la rel at iva do cu ment azio ne) della valutaz ion e delle proposte, dei verbali di voto e neppure la corretta applicazione delle p ol it iche in mater ia di co nfl itto di interessi. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 52 108. G l i Stati membri non hanno utilizzato i rispettivi sistemi di g e s t i o n e o l e re l a z i o n i d i at t u a z i o n e a n n u a l i d e i G A L p e r m o n i torare l ’equ it à e l a t rasp arenz a del processo dec ision ale dei GAL, la percentuale di sov venzioni concessa a membri dei GAL, l ’e f f i c i e n z a d e l l e s o v ve n z i o n i o l ’e f f i c i e n z a d e l l e p ro c e d u re e dei costi operativi dei GAL. I n Francia, l’autorità di gestione ha m o n i to rato l e at t i v i t à d e i G A L p a r te c i p a n d o co m e o s s e r vatore a l l e l o ro r iu nio ni, ma ha man ifestamente tollerato pratich e c o m e l a p re s e n t a z i o n e d i p ro p r i p ro g e t t i d a p a r te d i m e m b r i d e i G A L , l e s o v v e n z i o n i r e t r o d a t a t e e l ’a u m e n t o d e i t a s s i d i f i n a n z i a m e n t o p e r e s a u r i r e l a d o t a z i o n e d i b i l a n c i o ( c f r. a d e s e mp io il p aragrafo 55). 33 Ad esempio, in un sondaggio tra promotori di progetti effettuato da un GAL in Francia (Paesi della Loira) è emerso che il 71 % avrebbe intrapreso iI progetto anche senza la sovvenzione Leader. 34 La Commissione ha chiesto al contraente incaricato della valutazione finale di Leader+ di accertare l’incidenza dell’effetto inerziale, ma durante Leader+ non è stato effettuato alcun monitoraggio, né sono stati raccolti dati per tale 109. N e i c a s i i n c u i s i n g o l i G A L h a n n o i nte r v i s t ato i p ro m o to r i d e i 110. All o stesso mo do, in mer ito all ’equità e alla trasparen z a delle accertamento. p r o g e t t i , d a l l e i n fo r m a z i o n i d i s p o n i b i l i e m e r g e c h e l ’e f f e t t o i n e r z i a l e co s t i t u i s ce u n r i s c h i o i m p o r t a n te 3 3 . Le v a l u t a z i o n i a l i ve l l o UE n o n fo r n i va n o i n fo r m a z i o n i s u l l ’e f fe t to i n e r z i a l e n é s u l l 'ent it à del l e sov venzio ni retrodatate 3 4 . Riquadro 19 p ro c e d u re d e i G A L , l e v a l u t a z i o n i i n d i c a n o c h e e s i s to n o p ro b l emi, ad esemp io, r ig uardo a ll ’obiettività della selez ion e dei progetti, ma non forniscono alcuna informazione sulla por tata o s u l l ’imp at to di t al i deb o l ezze ( c fr. riqua dro 19) . E s t r at to d a l l a s i n t e s i d e l l e r e l a z i o n i d i va lu ta z i o n e intermedia di Leader+ «Un partenariato sbilanciato o rapporti di potere poco equilibrati nel GAL possono portare alla selezione inadeguata di una serie di progetti, spesso a vantaggio dell’istituzione del settore pubblico. La composizione dei GAL spesso è poco equilibrata e predomina il settore istituzionale». «Le informazioni nelle relazioni [di valutazione] e negli studi di casi tendono a concentrarsi su questioni quali burocrazia, rapporti tra autorità di gestione e GAL, finanziamenti e insufficiente autonomia dei GAL. Questioni gestionali più fondamentali quali strutture, sistemi di gestione, pianificazione e controllo al livello dei GAL non sono evidenziate nelle relazioni. Inoltre, le risposte alle domande non si riferiscono affatto al ruolo dei [comitati decisionali] nella gestione del programma». Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 53 111. Come già indicato ai paragrafi 64 - 71, le informazioni sui costi o p e r a t i v i d i Le a d e r n o n e r a n o co n f ro n t a b i l i , n é a t te n d i b i l i , e s o p r a t t u t t o e r a n o i n c o m p l e t e, p o i c h é i n a l c u n i S t a t i m e m b r i m o l t e f u n z i o n i ve n i v a n o s vo l t e d a l l e a u t o r i t à d i g e s t i o n e. Le valutazioni hanno rilevato «l’eccessiva burocrazia» di Leader+ 35 , ma non hanno valutato i costi. Di conseguenza, non è possibile d e ter minare l ’efficienza del l ’a pproccio Leader. 35 Cfr. sintesi della valutazione di Leader+: «le relazioni di valutazione intermedia fanno ripetuti riferimenti a quanto segue: i) eccessiva burocrazia; ii) rapporti difficili tra autorità di gestione e di altro tipo da un lato e GAL e promotori dei progetti dall’altro; iii) problemi nel reperimento di cofinanziamenti; Monitoraggio e valutazione nel periodo 2007-2013 iv) ritardi nel finanziamento e v) insufficiente autonomia del GAL. La conseguenza di queste 112. La Commissione e gli Stati membr i dovrebbero trar re insegna- m e n t o d a i t re p re c e d e n t i p e r i o d i d i p ro g r a m m a z i o n e Le a d e r p e r f a r s ì c h e v i s i a u n’a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r e f f i c i e n te e d e f f i c a ce p e r i l p e r i o d o 2 0 0 7-2013. carenze è stata una perdita di efficienza gestionale. L’eccessiva burocrazia che provoca ritardi nel finanziamento dei progetti è considerata il principale problema gestionale che ostacola l’impatto e addirittura sminuisce alcune delle altre caratteristiche interessanti di L' at t uazio ne del l 'Asse 4 è iniziata in assen z a di elementi e s s enzial i dei sistemi di mo nitoraggio e valutaz ion e Leader+». 36 «[In Leader+], la valutazione 113. L a dei programmi non era integrata r e l a z i o n e d i s i n t e s i d e l l a v a l u t a z i o n e i n t e r m e d i a Le a d e r + r a c c o m a n d a v a fo r t e m e n t e d i m i g l i o r a r e i s i s t e m i d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e e d i i s t i t u i r l i d a l l ’i n i z i o d e l p e r i o d o d i p ro g r a m m a z i o n e 2 0 0 7 - 2 0 1 3 3 6 . L a Co m m i s s i o n e h a i n t ro d o t t o u n Q u adro co mu ne di mo nito raggio e valutaz ion e (QCMV ) per i programmi di sviluppo rurale, che ha fissato alcuni quesiti s p e c i f i c i d i va l u t a z i o n e s u l va l o re a g gi u nto d i Le a d e r, s u l m i glioramento della governance e sull'efficacia, ma ha ridotto gli indicator i di monitoraggio specifici per Leader ai seguenti: numero di GAL e popolazione nelle aree Leader, elementi cons i d erat i dal l a Co mmissio ne come in dic ator i di par ten z a per la misura dell'obiettivo relativo alla governance. I l QCMV consentiva alle autorità di gestione di elaborare indicatori aggiunt i v i , m a n e s s u n a d i q u e l l e o g g e t t o d e l l ’a u d i t l o h a f a t t o p e r Le a d e r. I n o l t re, n e s s u n o d e i G A L o d e l l e a u t o r i t à d i g e s t i o n e o g g e t t o d e l l ' a u d i t a ve v a p re s o d i s p o s i z i o n i p e r l a r a c c o l t a e la comunicazione delle infor mazioni relative ai costi, ai r ischi, a l l 'efficacia e al val o re ag giunto dell'approcc io Leader. nella fase di elaborazione e non si era tenuto sufficientemente conto di caratteristiche essenziali per la valutazione, ad esempio i dati di partenza». Raccomandazione: «Si dovrebbe concepire ed inserire nel programma l'accompagnamento dei gruppi di azione locale tramite una combinazione di valutazione esterna e autovalutazione assistita». Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 54 114. Alla fine del 2009, la Commissione, tramite la R ete europea di valutazione per lo sviluppo rurale, ha istituito un gruppo di lavoro a tema Leader per esaminare le difficoltà incontrate dagli Stati membr i, incluso quanto segue: la preoccupazione che gli indicatori e la misurazione economica introdotti dal QCMV non r ilevassero in maniera adeguata gli effetti di Leader ; significat i ve s f i d e m e to d o l o gi c h e n e l l a v a l u t a z i o n e d e l l a g ove r n a n ce ; par tecipazione e capacità nelle comunità rurali e problemi per fo r n i re s t a t i s t i c h e a f f i d a b i l i p e r l a v a l u t a z i o n e d e i b e n e f i c i d i Leader. A metà del 2010 detto gruppo ha redatto una bozza di d o c u m e n t o d i l a v o r o s u l c o m e r i l e v a r e g l i i m p a t t i d i Le a d e r. Tuttavia, il lavoro di detto gruppo arriva troppo tardi per le va lutazioni intermedie (che devono essere completate nel 2010) e le possibilità di una valutazione dell'Asse 4 saranno limitate, dal momento che le per tinenti infor mazioni non vengono raccolte né comunicate a livello di GAL (c fr. paragrafo 113). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 55 CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI I G AL h a n n o at t uato l’a pp r o cc i o L e a d e r s e co n d o m o d a l i tà c h e l i m i ta n o i l p ot e n z i a l e va lo r e agg i u n to i n t e r m i n i d i « c a r at t e r i s t i c h e d i L e a d e r » , b e n c h é l a Co r t e a b b i a r i s co n t r ato e s e m p i d i b u o n e p r at i c h e 115. N e l 116. L’a p p ro cc i o d a l b a s s o ve r s o l ’a l to è r i s u l t ato l i m i t ato n e i G A L 117. Le strategie locali dovrebbero costituire il cardine dell’approc- p e r i o d o Le a d e r + i G A L o g g e t t o d e l l ’a u d i t h a n n o a t t u a t o c i rca 1 000 p ro g et t i che so no an dati a vantaggio delle impre s e e co m u n i t à l o c a l i i nte re s s ate. M a Le a d e r è q u a l co s a d i p i ù d i q u e s to : d ov re b b e a p p o r t a re u n va l o re a g gi u nto r i s p e t to a i programmi tradizionali, in vir tù di un approccio specifico. Nella m i s u r a i n c u i l e c a r a t t e r i s t i c h e p r i n c i p a l i d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r n o n ve n g o n o p i e n a m e n t e r i s p e t t a t e, i l p o t e n z i a l e v a l o re a ggiu nto no n p uò essere real iz z ato. che hanno concesso la maggioranza delle sovvenzioni alle stesse organizzazioni che li componevano; il potenziale valore aggi unto del p ar tenar iato no n è stato realiz z ato n ei GAL dove il p ro cesso decisio nal e era do min ato dalle autor ità loc ali; poc h i G A L s o n o s t a t i i n g r a d o d i m o s t r a re n e l l e p ro p r i e s t r a te gi e o n e i p r o g e t t i e l e m e n t i i n n o v a t i v i o u n’i n t e r a z i o n e t r a s e t t o r i d i v e r s i . Tu t t a v i a , v i s o n o s t a t i a l c u n i c a s i i n c u i i G A L h a n n o veramente coinvolto la comunità locale e hanno dato il via a p ro g e t t i l o c a l i d i s u c c e s s o t r a m i t e l e a t t i v i t à d i « a n i m a z i o ne». c i o L e a d e r, c o n f e r e n d o a i p a r t e n a r i a t i l a l o r o ra i s o n d ' ê t r e e promettendo un valore aggiunto attraverso soluzioni locali studiate per raggiungere gli obiettivi locali di sviluppo rurale. N e l l a p rat i c a , l e s t rate gi e s i s o n o d i m o s t rate q u a s i i r r i l e va nt i e poco più che uno strumento per richiedere finanziamenti all’autorità di gestione. Nessun GAL ha monitorato o relazionato sulla propria per formance riguardo al raggiungimento degli ob iet t ivi del l a p ro p r ia st rategia. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 56 I G AL n o n h a n n o t e n u to i n d e b i to co n to l a n e c e s s i tà d i p r o c e d u r e e q u e e t r a s pa r e n t i e d i e f f i c i e n z a 118. I 119. I 120. I co s t i d e l l ’at t u a z i o n e d i Le a d e r s o n o co n s i s te nt i , a c a u s a d e l GAL non hanno preso abbastanza sul serio la necessità di trasparenza, di una documentazione della valutazione dei progetti e delle decisioni di selezione, nonché la necessità di pro cedure intese a evitare qualsiasi r ischio di conflitti di interessi diretti o indiretti. Ciò, oltre ad aumentare le probabilità che le decisioni di sov venzione vengano prese senza tenere in debita considerazione l’efficienza, mette a rischio anche la reputazio ne dell’UE. È verosimile che le pratiche osser vate in alcuni GAL, co m e l e d e c i s i o n i d i s ov ve n z i o n e p re s e d a p o c h e p e r s o n e e a f avo re del l e p ro p r ie o rg anizzaz ion i, si r ivelin o dan n ose per la g over nance l o cal e anziché p oten z iar la. G A L n o n h a n n o t e n u t o c o n t o d e l l ’e f f i c i e n z a , i n p a r t i c o l a r e concedendo finanziamenti a progetti già in corso, o addirittura completati, prima che venisse presa la decisione di sov venzio n e. I n al cu ni casi, p are che il loro obiettivo sia stato quello di spendere il massimo possibile, invece di ottenere i massimi r i s ul t at i p o ssib il i. livello di attuazione aggiuntivo: fino a un terzo del bilancio d e l GA L, in ag giunt a ai co st i s osten uti da autor ità di gestion e e o rg a n i s m i p a g a t o r i p e r l e a t t i v i t à d i e l a b o r a z i o n e, m o n i t o raggio e controllo. Procedure rigide, anche per i progetti molti p i c c o l i , e r i t a rd i h a n n o l i m i t a t o l ’e f f i c i e n z a , b e n c h é, i n l a r g a m i s u ra, der ivassero da requisiti imposti dagli Stati membr i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 57 L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n s o n o s tat i s u f f i c i e n t e m e n t e e s i g e n t i e s o n o i n pa r t e co r r e s p o n s a b i l i , i n s i e m e a i G AL , d i av e r l i m i tato i l p ot e n z i a l e va lo r e agg i u n to d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r . N o n h a n n o p r e s o m i s u r e s u f f i c i e n t i p e r co n t e n e r e co s t i e rischi 121. I GAL sono i principali responsabili della realizzazione del valore 122. Tu t t a v i a , aggiunto di Leader e di una sana gestione finanziaria, ma i rischi sono ben noti. La Commissione e gli Stati membr i condividono l a r e s p o n s a b i l i t à i n m e r i t o a l l a s u p e r v i s i o n e d e l l ’o p e r a t o d e i G A L e q u a n t o a l f a r s ì c h e e s s i s e g u a n o l ’a p p r o c c i o Le a d e r e perseguano costantemente i più alti standard di sana gestione finanziaria. Un operato carente sotto tale aspetto non dovrebbe essere tollerato, anche negli Stati membr i che attuano Leader p e r l a p r i m a vo l t a , p o i c h é s i s a re b b e ro d ov u t i t r a r re d e g l i i n segnamenti dai precedenti per iodi di programmazione. dieci anni dopo il precedente audit della Cor te su Leader, p ersisto no l e stesse gravi debolez ze. La Commission e ha risposto alle osser vazioni contenute nella relazione annuale 2000 della Cor te con «incoraggiamenti», or ientamenti e racco m a n d a z i o n i a g l i S t a t i m e m b r i c h e t u t t av i a n o n s i s o n o d i m o s t rat i efficaci. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 58 R acco m a n d a z i o n e 1 Alla luce delle persistenti debolezze, la Commissione dovrebb e g a ra n t i re c h e l a l e gi s l a z i o n e s i a s u f f i c i e n te m e n te c h i a ra in mer ito agli standard r ichiesti nel caso specifico di Leader. Alcuni semplici requisiti a livello UE possono sostituire l ’esigenza di regole operative divergenti a livello di programma, s e m p l i f i c a r e l e p r o c e d u r e, m i g l i o r a r e l a c o e r e n z a e fo r n i r e c h iar i cr iter i di co nt ro l l o nel le seguenti aree: ( a ) esclusione di progetti av viati prima della decisione di sovvenzione, onde eliminare un rilevante rischio di inefficienza (effet to iner zial e); ( b)necessità che la selezione dei progetti da par te dei GAL si basi su valutazioni documentate che dimostrino la validità e l ’e q u i t à d e l l e d e c i s i o n i i n t e r m i n i d i c r i t e r i c o e r e n t i e p er t inent i; ( c) n orme per far sì che i par tenariati non siano dominati dalle au to r it à l o cal i al l e r iu nio ni per la selez ion e dei progetti. I noltre, gli Stati membri dovrebbero far sì che vengano istituite procedure efficaci per ovviare alle debolezze individuate nella presente relazione, e che venga controllata la co r ret t a ap p l icazio ne di det te procedure. 123. I n p a r t i c o l a re, l a Co m m i s s i o n e e g l i S t a t i m e m b r i h a n n o t o l lerato situazioni in cui i GAL non dispongono di procedure e f f icaci p er evit are i co nfl it t i di interessi. Le debolez ze osservate evidenziano il r ischio che i membr i dei GAL possano aver influenzato le decisioni, direttamente o indirettamente, con la con seg uenza di u n imp ieg o in efficace o in efficiente dei fon di d e l l ’ UE. R acco m a n d a z i o n e 2 I l re g o l a m e n t o f i n a n z i a r i o v i e t a q u a l s i a s i a z i o n e c h e p o s s a determinare un conflitto di interessi. Alla luce di ciò la Comm i s s i o n e e g l i S t a t i m e m b r i d o v re b b e ro a s s i c u r a r s i c h e v i siano delle tutele efficaci, e ver ificare che funzionino cor rett a m ente. I memb r i dei co mit ati decision ale o di valutaz ion e dei progetti del GAL che abbiano un interesse personale, politico, professionale o imprenditor iale in un progetto pro posto devono dichiararlo per iscr itto e astenersi da qualsiasi discussione, valutazione o decisione in merito al progetto. La q uest io ne dovreb b e essere sottoposta all ’autor ità di gestio n e, co nfo r memente al reg o l amento fin an z iar io. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 59 124. B e n c h é p e r Le a d e r s i a fo n d a m e nt a l e l ’i n d i v i d u a z i o n e d i s o l u - zioni locali a problemi locali con un approccio dal basso verso l ’a l t o, t u t t e l e a u t o r i t à d i g e s t i o n e t r a n n e u n a h a n n o i m p o s to d e f a c to u n s i s te m a d a l l ’a l to ve r s o i l b a s s o p e r i l p e r i o d o 2 0 0 7-2013, imp o nendo ai GA L di attuare le misure comun i del programma di sviluppo rurale, contrar iamente alle indicazioni d e ll a Co mmissio ne. I n qu esto modo è for se più semplice con t r o l l a r e L e a d e r, m a s i l i m i t a l a p o s s i b i l i t à d i s t r a t e g i e l o c a l i i n novat ive e p er t anto anche il poten z iale valore aggiunto c h e gi ust ifica l ’ap p ro ccio Leader 3 7 . 37 L’importanza di ciò è sottolineata nella scheda informativa della Commissione, che definisce l’approccio Leader come «una metodologia per mobilitare e realizzare lo sviluppo rurale nelle comunità locali piuttosto che una serie fissa di misure da attuare». R acco m a n d a z i o n e 3 L a Co m m i s s i o n e d o v re b b e ve r i f i c a re c o n g l i S t a t i m e m b r i s e l e m i s u re e s i s te nt i l i m i t a n o l a c a p a c i t à d e i G A L d i e l a b o rare e attuare strategie locali innovative e multisettoriali per ra ggiu ng ere g l i o b iet t ivi degli Assi da 1 a 3 della politic a di s v i l u p p o r u ra l e. G l i St at i m e m b r i d ov re b b e ro m o d i f i c a re l e rispettive norme nella misura necessaria per consentire ai GAL di formulare soluzioni locali che non cor r ispondono alle m isu re del p ro gramma di sviluppo r urale. 125. N e l l a g e s t i o n e co n d i v i s a n o n s p e t t a a l l a Co m m i s s i o n e a p p ro - va re t u t t i i d e t t a g l i d e l l e d i s p o s i z i o n i d i at t u a z i o n e n a z i o n a l i e re gi o n a l i , m a p r i m a d i a p p rova re i p ro gra m m i 2 0 0 7 - 2 0 1 3 l a Com missio ne avreb b e dovuto assicurar si ch e fossero presenti e l e m e n t i f o n d a m e n t a l i p e r i l s u c c e s s o d i L e a d e r ( c f r. s o t t o ) . G l i St at i memb r i hanno sel ezion ato GAL con strategie c arenti. D i c o n s e g u e n z a , n e l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 i l b i l a n c i o UE v i e n e utilizzato in un modo meno efficiente, meno efficace e con un m i no r val o re ag giu nto p o tenz iale di quanto si sarebbe potuto ot te nere. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 60 R acco m a n d a z i o n e 4 L a Co m m i s s i o n e d o v re b b e a s s i c u r a r s i c h e g l i S t at i m e m b r i riesaminino le strategie dei GAL per il periodo 2007-2013 e impongano ai GAL di fissare obiettivi misurabili, specifici per le rispettive aree locali, e che si possano realizzare tramite il pro gramma Leader nella par te restante di detto periodo. Gli Stati membri dovrebbero poi richiedere ai GAL di rendere conto del raggiungimento degli obiettivi della strategia locale, della r e a l i z z a z i o n e d i v a l o r e a g g i u n t o m e d i a n t e l ’a p p r o c c i o L e a der e dell ’efficienza dei finanziamenti e dei costi operativi. I noltre, gli Stati membri dovrebbero valutare se questa magg i o re re s p o n s a b i l i t à a i f i n i d i u n a s a n a g e s t i o n e f i n a n z i a r i a consenta di snellire gli attuali sistemi di gestione, super visio ne e controllo, riducendo la necessità di verificare l’osser vanza delle condizioni di ammissibilità alle misure. R acco m a n d a z i o n e 5 In vir tù della responsabilità che le compete in materia di sana gestione finanziaria del bilancio dell’UE, la Commissione do vrebbe controllare i futuri programmi in maniera sufficiente m ente det t ag l iat a p er quanto r iguarda gli elementi specific i c h e s o n o f o n d a m e n t a l i p e r i l v a l o r e a g g i u n t o, l ’e f f i c a c i a e l ’e fficienza di Leader. G l i S t at i m e m b r i d ov re b b e ro f a r s ì c h e i n f u t u ro i G A L co rre g g ano l e deb o l ezze individ uate n el processo di selez ion e, i n mo do da disp o r re di st rate gie e di pian i di attuaz ion e del p i ù al to l ivel l o. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 61 L a Co m m i s s i o n e e g l i S tat i m e m b r i n o n s o n o i n g r a d o d i d i m o s t r a r e i l va lo r e agg i u n to ot t e n u to co n l’at t ua z i o n e d e l l’a pp r o cc i o L e a d e r , n é h a n n o va lu tato i co s t i agg i u n t i v i e i r i s c h i co n s e g u e n t i 126. I l bil ancio del l ’ UE ha ero g ato oltre 2 miliardi di euro per Lea der+ e ha programmato un contributo superiore a 5 miliardi di e u ro p er il p er io do 2007-2013. La Commission e n on h a an cora d i m o s t r a t o l ’e f f i c a c i a e l ’e f f i c i e n z a d e l l a s p e s a , i l v a l o r e a g gi unto o t tenuto co n l ’ap p ro ccio Leader, in ch e misura si son o concretizzati i rischi noti, né i reali costi di attuazione. Gli Stati membri non hanno raccolto né convalidato le necessarie infor mazioni, per cui non esistono sufficienti elementi probatori che possano ser vire da base per la valutazione. Dal presente audit è e merso che il valore aggiunto e la sana gestione finanziar ia d i Leader no n si p o sso no dare per scontati. R acco m a n d a z i o n e 6 L a Co m m i s s i o n e d o v r e b b e a d o t t a r e m i s u r e u r g e n t i c h e l e consentano di poter rendere conto del valore aggiunto e del la sana g est io ne finanziar ia d i Leader. I l m o n i to ra g gi o d ov re b b e e s s e re i n d i r i z z ato ve r s o i n d i c ato r i d e l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p r o c c i o L e a d e r, l ’e f f i c i e n z a e l ’e f f i c a c i a , p i u t t o s t o c h e s u l l ’a t t u a z i o n e . I d a t i d o v r e b b e r o e s sere ver ificat i al l a fo nte, almen o a c ampion e. Con sideran d o l a d i m e n s i o n e e l a n at u ra d i Le a d e r, n o n c h é l e d i f f i co l t à i n co nt rate fino ra nel l ’o t tenere dati per tin enti, con frontabili e a t t e n d i b i l i , l a Co m m i s s i o n e d ov re b b e p re n d e re i n e s a m e a pp ro cci p iù efficaci ed efficienti, quali il mon itoraggio dett a g l iato di camp io ni st at ist ic amente validi di GAL, mediante indicatori, ispezioni e studi di casi strutturati, con un’adeguat a ver ifica dei dat i da p ar te d i un valutatore in dipen dente. La Commissione dovrebbe coordinare gli Stati membri , per f a r sì che i meccanismi di super vision e e controllo for n isc an o g a r a n z i e c i rc a l ’e q u i t à e l a t r a s p a re n z a d e l l e p ro c e d u re, nonché dati comparabili sui costi, e integrino il monitoraggio d el l ’efficacia e del l ’efficienza . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 62 L a p re s e nte re l a z i o n e è s t at a a d o t t at a d a l l a s e z i o n e I , p re s i e d u t a d a M i c h e l CRETIN , m e m b ro d e l l a Co r t e d e i c o n t i , a Lu s s e mb u rg o, nel l a r iu nio ne del 2 1 luglio 2 0 1 0 . Pe r la Co r te d e i co nti Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA Presi d e nte Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 63 ALLE G ATO ELENCO DEI P RO G ETTI ESAMINATI 1 (e u ro ) Costo totale ammissibile Sovvenzione Leader2 Settore pubblico locale 2 063 969 1 031 984 Settore privato 396 403 74 325 Associazione 30 293 3 787 Autorità ecclesiastiche 165 016 111 386 Studio per un museo della tecnica Associazione 131 498 88 106 Casa di cura residenziale per pazienti affetti da demenza Associazione 1 063 000 154 000 Settore pubblico locale 11 265 5 914 Illuminazione pubblica per piazzole di sosta urbane Associazione 6 959 3 476 Studio di fattibilità e sito web per progetti di sviluppo urbano Associazione 17 969 14 375 Impianti per la lavorazione della carne Settore privato 34 485 14 250 Costruzione di un sentiero lungofiume Associazione 40 937 31 377 Costruzione di una taverna e relative attrezzature Settore privato 414 712 228 091 Ripavimentazione di strade nel centro cittadino Settore pubblico locale 210 942 210 942 Costruzione di una distilleria e relative attrezzature Settore privato 254 154 127 077 Costruzione di un ristorante e relative attrezzature Settore privato 367 421 202 081 Costruzione di una cantina e relative attrezzature Settore privato 387 480 193 740 Costruzione di una pensione e relative attrezzature Settore privato 334 436 181 799 Costruzione di nuovi locali per un laboratorio per la lavorazione di metalli Settore privato 202 087 111 147 Descrizione del progetto Tipo di promotore DE-BY Realizzazione di un lago balneabile Acquisto di un locomotore Acquisto di attrezzature per la raccolta e la lavorazione della frutta DE-MV Restauro di una chiesa, comprensivo di strutture turistiche Studio di consulenza: coordinamento delle linee di navigazione passeggeri IE EL 1 La Corte ha selezionato progetti rappresentativi della gamma di progetti finanziati da ciascun GAL in termini di tipo di promotore, natura del progetto (investimenti, studi, eventi, ecc.) e dimensione del progetto in termini finanziari. Sono stati preferiti i progetti completati fra il 2006 ed il 2008. 2 Elemento finanziato dall'UE, eccetto in Irlanda, Grecia e Ungheria, dove l'importo include il cofinanziamento nazionale. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 64 (euro) Descrizione del progetto Tipo di promotore Costo totale ammissibile Sovvenzione Leader2 ES-A Acquisto di attrezzature per asili (I) Associazione 29 910 14 955 Acquisto di attrezzature per asili (II) Associazione 39 000 19 500 Sistemazione di un impianto di depurazione delle acque Settore privato 369 000 30 050 Ristrutturazione di case per il turismo rurale Settore privato 222 597 30 051 GAL 180 000 60 000 Costruzione di un hotel sotterraneo Settore privato 277 187 30 051 Acquisto di attrezzature per una panetteria ecologica Settore privato 189 599 25 596 Attrezzature per la lavorazione dell’olio d’oliva Settore privato 78 993 28 437 Costruzione di un albergo rurale Settore privato 617 026 98 130 Ristrutturazione di una piazza in un villaggio Settore pubblico locale 30 450 8 583 Ripristino di un’area giochi comunale Settore pubblico locale 36 096 26 532 Settore privato 409 179 69 050 GAL 254 847 150 254 Settore privato 245 061 40 012 Associazione 59 994 21 997 Settore pubblico locale 219 272 91 950 Associazione 16 070 7 794 Settore pubblico locale 50 312 25 156 Associazione 4 097 3 277 Settore privato 51 227 7 684 Sistema informatico dell’amministrazione locale Settore pubblico locale 80 830 40 415 Restauro di un edificio storico Settore pubblico locale 393 803 129 360 Itinerario turistico «Vino e mare» Settore pubblico locale 162 014 81 007 Università 33 626 14 757 Associazione 12 507 5 865 Strutture pubbliche di accesso a Internet Settore pubblico locale 327 900 120 431 Costruzione di circuiti per mountain bike e attrezzature per un centro noleggi Settore pubblico locale 107 281 32 845 Sistemazione di un centro di informazioni sulle risorse idriche ES-CM Ampliamento di uno stabilimento alimentare Pannelli informativi presso siti turistici Costruzione di alloggi per il turismo rurale FR (PL) Evento di musica contemporanea Costi di gestione e retribuzione del personale di un teatro Corso di insegnamento a distanza in materia agricola Informatizzazione e messa in rete di archivi di biblioteche Miglioramento del sito internet di un’associazione culturale Modernizzazione del sistema informatico di un’azienda locale FR (LR) Ripristino e apertura al pubblico di un arboreto Studio su immobili vacanti e creazione di una banca dati Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 65 (eu ro ) Descrizione del progetto Tipo di promotore Costo totale ammissibile Sovvenzione Leader2 IT-TOS Acquisto di un telaio Settore privato 120 000 18 000 Attrezzature igieniche per azienda alimentare Settore privato 90 000 13 500 Settore pubblico locale 293 438 33 609 Acquisto di cassette da frutta e potenziamento del sistema di irrigazione Settore privato 30 970 4 646 Acquisto di un trattore Settore privato 37 000 13 218 Settore privato 63 000 9 450 GAL 101 894 30 670 Settore pubblico locale 243 000 52 232 Settore pubblico locale 10 514 7 980 Settore privato 20 962 9 433 Lavori di costruzione per rafforzare l’edificio di una canonica Autorità ecclesiastiche 6 009 4 506 Strutture per una pensione (vasca Jacuzzi esterna, deposito biciclette e magazzino, ecc.) Settore privato 2 760 2 361 Settore pubblico locale 10 507 7 880 Settore privato 2 960 2 516 Associazione 7 000 5 250 Ripavimentazione di strade di un villaggio Acquisto di macchinari per la lavorazione del legno Mostra fotografica itinerante 3 Servizi ai cittadini (servizio veterinario e informazioni) 3 HU Laboratori artigianali della comunità Ristrutturazione di una cantina Gite sulla neve e attrezzature da sci per studenti Progetto per asfaltare una strada sterrata che serve dei vigneti PT Acquisto di attrezzature di proiezione Acquisto di attrezzature per la lavorazione dell’olio d’oliva Settore privato 199 500 69 825 Acquisto di attrezzature per la lavorazione e la commercializzazione del miele Settore privato 39 600 13 860 Ammodernamento di una cantina3 Settore privato 100 000 35 000 Acquisto di attrezzature aggiuntive per karting Settore privato 24 922 8 723 Settore pubblico locale 92 048 69 036 GAL 136 067 102 050 Segnaletica stradale Creazione di un negozio di prodotti agricoli 3 Esame dei soli documenti del fascicolo. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 66 ALLE G ATO Foto 2: Francia (Languedoc -R oussillon) - Foto 3: G ermania (M eclemburgo -P omerania I tinerario turistico « Vino e mare » A nteriore) - R estauro di una chiesa, c omprensivo di strutture turistiche Foto 4: I talia ( Toscana) - Acquisto di cassette da Foto 5: Spagna (Aragona) - R istrutturazione di frutta case per turismo rurale Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 67 Foto 6: Francia (Languedoc -R oussillon) - Foto 7: G recia - Costruzione di una distilleria e S trutture pubbliche di accesso a I nternet relative attrezzature Foto 8: Por togallo - Acquisto di attrezzature Foto 9: G recia - Costruzione di una taverna e aggiuntive per k ar ting relative attrezzature Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 68 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE SINTESI I. I l m e t o d o Le a d e r è u n o s t r u m e n t o p o l i t i co p e r co i nvo l g e re at t i va m e nte e i m p e gnare attori locali nello sviluppo delle r i s p e t t i v e c o m u n i t à g r a z i e a l l ’a p p r o c c i o « d a l b a s s o v e r s o l ’a l t o » c h e l o c o n t r a d distin gue. Le a d e r è u n a r i s o r s a fo n d a m e nt a l e p e r i l rafforzamento della società civile nelle zone rurali. Attualmente esistono oltre 2 0 0 0 g r u p p i d i a z i o n e l o c a l e ( G A L ) c h e mettono in atto strategie di sviluppo l o c a l e c o n i f i n a n z i a m e n t i UE p e r l o s v i luppo r urale. Leader è par te integrante della politica di sviluppo r urale 2 0 0 7 -2 0 1 3 . L a Co m m i s s i o n e n o n co n d i v i d e l a va l u t a z i o n e d e l l a Co r te s e co n d o c u i i G A L r a p p re s e n t a n o u n l i ve l l o d i a t t u a z i o n e s u p p l e m e nt a re. L a g e s t i o n e d e l l a p o l i t i c a d i sviluppo rurale è condivisa dalla Commissione e dagli Stati membri nel rispetto del principio di sussidiarietà. L’attuazione di Leader compor ta una specifica caratte r istica obbligator ia, ossia il trasfer imento a livello locale di una par te consistente dei compiti di gestion e. Per quanto riguarda i costi, le attività p ro m o s s e d a i G A L n e l q u a d ro d e i r i s p e t tivi bilanci per le spese di esercizio e animazione sono collegate alla pr ior ità or izz o n t a l e d i p ro m u o ve re l o s v i l u p p o d e l l e capacità degli attori locali e assistere poten z iali promotor i di progetti. In merito all’attuazione dell’approccio Leader nel periodo di programmazione corrente, la Commissione ha preso una serie di iniziative mirate a incoraggiare ulteriormente le buone pratiche e una san a gestion e fin an z iar ia. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 69 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE II. La creazione di capacità a livello locale determina un aumento dell ’attività di svil u p p o l o c a l e, c o n l a m e s s a i n c o m u n e d i r i s o r s e l o c a l i , l a c re a z i o n e d i re t i m i r a t e all ’apprendimento reciproco e un approc cio integrato nell’affrontare complesse questioni economiche e sociali. Questi aspetti svolgono un ruolo impor tante per l a p r i o r i t à o r i z zo nt a l e d e l m i g l i o ra m e nto d e l l a g over nance nel l o svil u p p o r urale. IV. I membri dei GAL sono impor tanti protagonisti dello sviluppo di un territorio r u ra l e. L’a p p ro cc i o d a l b a s s o ve r s o l ’a l to, c a rat te r i s t i co d i Le a d e r, d ov re b b e e s s e re applicato in modo da consentire alle o rg a n i z z a z i o n i l o c a l i o a i s i n g o l i m e m b r i d i u n GA L di avere u n ru o l o r il evante. I GAL sono incoraggiati a presentare strategie innovative di sviluppo locale, ma l ’i n n o v a z i o n e è s o l o u n o d e i c r i t e r i d i selezione dei GAL. Una strategia di sviluppo locale non può limitarsi soltanto a d a p pro cci innovat ivi. Pe r q u a n t o r i g u a rd a i p ro g e t t i i n t e g r a t i , la maggior parte delle strategie locali comprendono diverse misure e si applicano a numerosi settori o aree di intervento. Esistono esempi di buone pratiche re l at i ve a programmi che introducono un approccio integrato e che saranno pro mosse dalla R ete europea per lo sviluppo r u ra l e (RESR ). V. Gli Stati membri devono garantire l’assenza di conflitti d'interessi nell’amb i t o d e l l a g e s t i o n e c o n d i v i s a . Le p r o c e dure decisionali e i criteri di selezione a p p l i c a t i d a i G A L n o n r i e n t r a n o n e l p ro gramma, bensì nell’attuazione locale valutata dall’autorità di gestione nella selezione del GAL. Gli Stati membri poss o n o a n c h e a p p l i c a re n o r m e c o m u n i p e r t u t t i i GA L ist it u it i a l ivel l o nazion ale. La Commissione, soprattutto nei suoi a u d i t m a n o n s o l o, p r e s t a a t t e n z i o n e a l processo di selezione dei progetti e ad aspetti quali trasparenza, conflitto di interessi, ecc. Nel periodo di programmazione 2000-2006, la Commissione ha e f f e t t u a t o l ’a u d i t d i 3 7 p r o g r a m m i L e a d e r + s u 7 3 ; 1 3 p ro gra m m i s o n o s t at i s o t toposti ad audit più di un a volta. VI. Pe r l ’at t u a l e p e r i o d o d i p ro gra m m a z i o n e 2007-2013, sono state incluse le necessarie disposizioni giuridiche nel rego l a m e n t o F E A SR 1 e n e l l e s u e m o d a l i t à d i applicaz ion e 2 . Inoltre, nella fase di progettazione e approvazione del programma, la Comm i s s i o n e h a fo r n i to i n d i c a z i o n i a g l i St at i membri attraverso la «Guida sull’applicazione dell’asse Leader», contenente consigli specifici sul potenziale valore a g gi u nto d i Le a d e r, q u a l e l a co p e r t u ra d i t u t t i g l i a s s i , l ’i n n ov a z i o n e, n o n c h é l ’a p procc io integrato e ter r itor iale. Inoltre, la Commissione ha richiesto un approccio strategico nei confronti di Leader nel quadro dei piano strategici n a z i o n a l i . N e l c o n t e m p o, g l i S t a t i m e m bri hanno potuto operare scelte diverse in merito alla por tata dell’applicazione d e l m e to d o Le a d e r, i n r i s p o s t a a l l e e s p e r i e n ze s p e c i f i c h e a l l i ve l l o d e i G A L e a l l e esigenze individuate nelle r ispettive analisi. 1 Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. 2 Regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio, del 20 settembre 2005, sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (GU L 277 del 21.10.2005, pag. 1) e regolamento (CE) n. 1974/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006, recante disposizioni di applicazione del regolamento (CE) n. 1698/2005 del Consiglio sul sostegno allo sviluppo rurale da parte del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) (GU L 368 del 23.12.2006, pag. 15). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 70 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE La Commissione contribuisce costantemente al miglioramento delle proce d u re p e r i s i s te m i d i g e s t i o n e e co nt ro l l o n e g l i St at i m e m b r i , fo r n e n d o i n d i c a z i o n i e co n s u l e n ze n o n c h é r a cco m a n d a z i o n i a seguito degli audit e appor tando corre z i on i finanziar ie, dove o p p o r t u no. VII . La valutazione ex-post di Leader+, attualmente in corso e la cui relazione finale è p re v i s t a ve r s o l a f i n e d e l 2 0 1 0 , p re n d e i n e s a m e g l i a s p e t t i d e l l ’e f f i c a c i a e d e f f i cienza della spesa di Leader. È prassi cons u e t a v a l u t a re e x- p o s t l ’e f f i c a c i a e l ’e f f i cienza degli strumenti politici. Questa va l u t a z i o n e f a p a r te d e l n o r m a l e c i c l o d i va lu t azio ne del l e p o l it iche e l a s celta dei tempi è stata dettata dal fatto che nel g i u g n o 2 0 0 9 , 4 0 d e i p ro g r a m m i Le a d e r + e ra n o anco ra at t ivi. L a Co m m i s s i o n e ( gr u p p o d i l avo ro te m a tico della R ete europea per la valutazione dello sviluppo rurale) ha recentemente p u b b l i c ato i l p ro g e t to f i n a l e d i u n d o c u m e nto d i o r i e nt a m e nto s u l l a va l u t a z i o n e d e l l ’i m p at to di Leader 3 . VIII . L’ a t t u a z i o n e d i p r o c e d u r e i n t e s e a e v i tare il rischio di conflitti d'interessi, conformemente al regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea, è di competenza d e g l i St at i memb r i. 3 La Commissione prenderà in considerazione la revisione della «Guida sull’ap p l i c a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » p e r q u a n t o co n ce r n e l a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i , o n d e chiarire ulteriormente la necessità di pro cedure valide che r ispettino pr incipi fond a m e n t a l i q u a l i l a t r a s p a re n z a , l a p a r i t à di trattamento, l’adozione di criteri di s e l e z i o n e o b i e t t i v i o l a co m u n i c a z i o n e d i in for maz ion i sulle dec ision i adottate. IX. La Commissione garantisce che gli o b i e t t i v i s t a b i l i t i a l i ve l l o d i p ro g r a m m a saranno sostenuti da indicatori che gli Stati membri richiederanno ai GAL al f i n e d i p ro d u r re d a t i a g g re g a t i a l l i ve l l o dell ’asse Leader. Gli obiettivi delle strategie locali dovreb bero essere stabiliti, nella misura del possibile, nel r ispetto dei cr iter i SMART (spe c i f i c i , m i s u ra b i l i , ra g gi u n gi b i l i , r i l e va nt i , defin iti n el tempo) . X. Il Quadro comune per il monitoraggio e l a v a l u t a z i o n e ( QCMV ) 4 s i c o n c e n t r a s u l v a l o re a g gi u n to d i Le a d e r, i n p a r t i co l a re in relazione al suo impatto. Tuttavia, l ’impatto di Leader è più difficile da misurare, poiché si riferisce principalmente allo sviluppo di capacità locali (capitale sociale) ed è deter minato dal processo di s v i l u p p o l o c a l e. G l i St at i m e m b r i d e vo n o g a ra nt i re l a d i s p o n i b i l i t à d i i n fo r m a z i o n i adeguate per il mon itoraggio. Capturing impacts of Leader and of measures to improve Quality of Life in rural areas (Impatto di Leader e delle misure 4 per migliorare la qualità della vita nelle aree rurali), progetto (QCMV) fornisce un unico quadro di riferimento per il di documento di lavoro 4, 21 giugno 2010, Rete europea per la monitoraggio e la valutazione di tutti gli interventi di sviluppo valutazione dello sviluppo rurale. rurale per il periodo di programmazione 2007-2013. Il QCMV Il Quadro comune per il monitoraggio e la valutazione stabilisce metodi per migliorare i risultati del programma, garantendo il controllo dei programmi e consentendo la valutazione del raggiungimento di obiettivi definiti. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 71 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE I l QCMV p r e v e d e q u e s i t i s p e c i f i c i p e r l a valutazione di Leader in mer ito al miglio ra m e nto d e l l a g ove r n a n ce, a l l a m o b i l i t a zione del potenziale di sviluppo endog e n o, a g l i a p p r o c c i e a l l a c o o p e r a z i o n e multisettor iali e al contr ibuto for nito alle p r i or i tà di al t r i assi. INTRODUZIONE 6. La creazione di capacità a livello locale determina un aumento dell’attività di s v i l u p p o l o c a l e, c o n l a m e s s a i n c o m u n e di risorse locali, la creazione di reti che consente l’apprendimento reciproco e un approccio integrato nell’affrontare complesse questioni economiche e s o c i a l i . Q u e s t i a s p e t t i s vo l g o n o u n r u o l o impor tante per la pr ior ità or izzontale del miglioramento della governance nello s vi lu pp o ru ral e 5 . 5 Quarta priorità degli orientamenti strategici comunitari per 7. L a Co m m i s s i o n e n o n co n d i v i d e l a va l u t a zione della Cor te che i GAL rappresentino un livello di attuazione supplementare. La gestione della politica di sviluppo rurale è condivisa dalla Commissione e dagli Stati membri nel rispetto del princ i p i o d i s u s s i d i a r i e t à . L’ a t t u a z i o n e d i Le a d e r co m p o r t a u n a s p e c i f i c a c a rat te r i stica obbligator ia, ossia il trasfer imento a livello locale di una par te consistente dei compiti di gestione. Q uesto non significa necessariamente una duplicazione delle attività. Per quanto riguarda i costi, le attività p ro m o s s e d a i G A L n e l q u a d ro d e i r i s p e t tivi bilanci per le spese di esercizio e animazione contr ibuiscono alla pr ior ità or izz o n t a l e d i p ro m u o ve re l o s v i l u p p o d e l l e capacità degli attori locali e assistere p o te n z i a l i p ro m o to r i d i p ro g e t t i e va n n o b e n a l d i l à d e l l a p o r t a t a d i q u a n t o p ro pongono le autor ità nazionali o regionali nei programmi di sov venzione dall’alto ver so il basso. il periodo di programmazione 2007 - 2013 come definita nella decisione 2006/144/CE del Consiglio del 20 febbraio 2006. Per quanto concer ne l ’attuazione dell ’ap proccio Leader nel periodo di programmazione corrente, la Commissione ha preso una serie di iniziative mirate ad in coraggiare ulter ior mente le buon e pratic h e e un a san a gestion e fin an z iar ia: - i p r i n c i p i e s s e n z i a l i d e l l ’i n i z i at i va Le ader son o stati defin iti n ell ’ambito di un quadro giur idico per tin ente; - sono state fornite indicazioni nella fase di definizione e approvazione del programma con la « Guida sull’applicaz ion e dell ’asse Leader » ; Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 72 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE - sono stati istituiti dei gruppi di r ifless i o n e a l l ’i n t e r n o d e l s o t t o c o m i t a t o Le a d e r d e l l a R e t e e u ro p e a p e r l o s v i l u pp o ru ral e (RESR ) co n il man dato di esaminare i problemi di attuazione. La R e t e c o n t i n u a c o n l ’a t t i v i t à d i s c a m bio di risultati, esperienze e k now-how t ra g l i at to r i co i nvo l t i n e l l ’at t u a z i o n e d e l l ’i n i z i at i va Le a d e r, c h e e ra gi à u n a pr ior ità di Leader II e Leader+ (con gli O s s e r v a t o r i e u r o p e i L e a d e r II e L e a d er+). PORTATA E APPROCCIO DELL’AUDIT 8. S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l punto 7. 9. Nel 2009 la maggior par te delle strategie locali Leader+ si erano concluse e l’attua zione delle strategie locali 2007-2013 non era ancora iniziata, con un livello di attività generalmente basso. OSSERVAZIONI R isposta comune ai punti 13-15 e al riquadro 2: La Commissione apprezza che la Cor te riconosca le buone pratiche dei GAL nel promuovere il coinvolgimento e la par te cipazione a livello locale. 16. L’a p p ro cc i o Le a d e r o r i e nt ato a l p ro ce s s o compor ta la definizione e l ’attuazione di u n a s t r a te gi a c h e co i nvo l g e l a co m u n i t à locale in generale. Le organizzazioni aderenti ai GAL sono organizzazioni rappresentative e attive localmente nel territorio rurale. La Comunicazione della Commissione su Leader+ 6 , che costituiva il documento di riferimento per i programmi Leader+ nazionali e regionali, stabilisce al punto 12: « I gruppi d i a z i o n e l o c a l e d e vo n o e s s e re l ’e s p re s sione equilibrata e rappresentativa dei par tner dei vari ambienti socioeconomici del ter r itor io » . I par tner sono un insieme di enti pubblici ed esponenti della società civile. I par tner sono anche i principali autori delle strategie e nella maggioranza d e i c a s i r a p p re s e n t a n o u n a p a r t e c o n s i stente della popolazione del ter r itor io. È p e r t a n t o n o r m a l e c h e u n a c e r t a p e rc e n tuale dei progetti provenga da queste organizzazioni aderenti. I membri dei GAL possono svolgere un ruolo impor tante per l’attuazione della strategia di sviluppo locale. I noltre, andrebbe sottolineato che l ’e f fe t t i v o c o i nv o l g i m e n t o d i a l t r i a t t o r i operanti sul territorio nell’attuazione della s t r a t e g i a l o c a l e d i p e n d e fo r t e m e n t e d a l contesto locale. Ad esempio, attualmente i membri dei GAL in Grecia possono bene ficiare di progetti fino al 30% della spesa p u b b l i c a d e s t i n a t a a l l a s t r a t e g i a l o c a l e. I n c o n s i d e r a z i o n e d e l l ’a m p i a v a r i e t à d e i membri dei GAL, sarebbe difficile imporre a livello UE una quota specifica di progetti promossi da altr i attor i. Gli Stati membr i d ov re b b e ro g a ra n t i re l ’a m p i a p a r te c i p a zione della comunità in generale. 6 Comunicazione della Commissione agli Stati membri del 14 aprile 2000 recante gli orientamenti per l’iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale (Leader+). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 73 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 19. La Commissione conviene con la Cor te che sarebbe auspicabile una politica di adesione aper ta e la prenderà in consid e ra z i o n e n e l l a d e f i n i z i o n e d e l l a p o l i t i c a p os t- 2 013. R i qu adro 3 La composizione del GAL in Grecia oggetto dell ’audit della Cor te è confor me a l q u a d r o n o r m a t i v o v i g e n t e d e l l ’ UE . L a selezione dei progetti è di competenza di uno speciale comitato decisionale comp os to p er il 50% da p ar t ner p r ivati. 20. Dalla sintesi della valutazione intermedia di Leader+ emerge che il costante coinvolgimento dei giovani negli organismi decisionali è molto raro. Questo può essere dovuto al fatto che le organizzazioni giovanili locali non sono ben strutturate né molto frequenti nelle zone r u ra li . 2 1 . R i sp os ta com une a i punti 21-2 2 : Durante i negoziati per l’approvazione d e i p r o g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR ) per il per iodo 2007-2013, la Commissione h a co nt ro l l ato c h e fo s s e i n c l u s o i l p r i n c i pio della rappresentanza minima del 50% della società civile nei par tenar iati, come disposto dall ’ar ticolo 62, punto 1, lettera b ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 . Tale requisito si applica al livello decisio n a le. Tu t t a v i a , l a C o m m i s s i o n e p r e n d e r à i n c o n s i d e r a z i o n e l a re v i s i o n e d e l l ’o r i e n t a mento esistente al fine di evitare errate i nte r p ret azio ni. 23. S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a i punti 2 1 -2 2 . R iq uad ro 5 S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a i punti 2 1 -2 2 . 25. Il grado di precisione necessario dovrebbe essere definito dallo Stato m e m b r o, c h e p u ò a d a t t a r l o a l c o n t e s t o spec ifico di un dato ter r itor io. 26. Gli obiettivi della strategia di sviluppo locale dovrebbero essere per quanto poss i b i l e i n l i n e a co n i c r i te r i SMA RT ( s p e c i fic i, misurabili, realiz z abili, trasfer ibili) . I finanziamenti per lo sviluppo rurale sostengono le attività di assistenza e for mazione svolte dalle autorità responsabili del programma attraverso la sotto -misura «acquisizione di competenze», ovvero dalle reti r urali n az ion ali. Alcuni scenari costituiscono tendenze a lungo termine che non si possono conf i n a re n e l l ’o r i z zo n te te m p o r a l e d i 7 a n n i delle strategie di sviluppo locali, come ad e s e m p i o « l ’e s o d o d a l l e c a m p a gn e e l ’a b bandono dell’agricoltura tradizionale» cui fa r ifer imento la Cor te. R iq uad ro 6 S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l punto 2 6 . R i qu adro 4 S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a i p u nt i 21-22. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 74 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 27. L a Co m m i s s i o n e n o n c o n d i v i d e n e c e s s a riamente la conclusione della Cor te che i l c e n t ro d i m o u n t a i n - b i k i n g n o n c o n t r i b u i s c e a l l ’o b i e t t i v o d e l l a c o m p e t i t i v i t à n e l l ’a r e a s t a b i l i t o n e l l a s t r a t e g i a d i s v i lu p p o l o cal e. 28. La Commissione concorda con la Cor te che nel complesso i progetti devono e s s e re f u n z i o n a l i a g l i o b i e t t i v i s t rate gi c i locali. Tuttavia, la misura in cui i progetti si inseriscono nella più ampia strate gi a te r r i to r i a l e d e v ’e s s e re d e te r m i n a t a a l i ve l l o l o c a l e d a i G A L . I p ro g e t t i p o s s o n o anche fornire un valore aggiunto a una te m at i c a te r r i to r i a l e co nt r i b u e n d o a d u n ob i e t t ivo g eneral e del l a st rategia. R i qu adro 7 La Commissione condivide il parere che Leader non dovrebbe sostenere le attività spettanti per legge alle autorità locali. Tu t t a v i a , i p r o g e t t i a t t u a t i d a i c o m u n i dovrebbero essere ammissibili a titolo di Leader se rientrano in un concetto regionale più ampio e contribuiscono agli obiettivi della strategia di sviluppo loc a l e. 29. L’ a t t u a z i o n e d i u n a s t r a t e g i a i n t e r m i n i d i « m isu re » no n imp l ica necessar iamente c h e i p ro g e t t i n o n s i p o s s a n o v a l u t a re e s e l e z i o n a re co n r i fe r i m e nto a g l i o b i e t t i v i strategici locali. I programmi possono prevedere una struttura generale per le s t rate gi e l o c a l i c h e g a ra nt i s c a i l r i s p e t to di entrambe le tipologie di criteri, come a d e s emp io nel caso del l a Sp agn a. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 30. G l i i nv i t i a p re s e n t a re p ro p o s te e l ’e f fe t t i v a s e l e z i o n e d e i p ro g e t t i d e vo n o s vo l gersi a livello locale, da par te del GAL, per garantire la coerenza tra le condizioni di ammissibilità e gli obiettivi strategici. 31. In Leader+ l’attività di monitoraggio e valutazione della strategia di sviluppo locale era raccomandata dagli orientam e nt i Le a d e r + s u l l a va l u t a z i o n e. I n o l t re, le attività di valutazione al livello dei GAL eran o ammissibili al cofin an z iamento. 32. L’ « analisi dei risultati » come strumento di comunicazione con il pubblico non si può assimilare a una valutazione completa della strategia loc ale. L’ a t t u a z i o n e d i p r o g e t t i è i l r i s u l t a t o immediato delle attività dei GAL. Misura r n e l ’i m p a t to s p e s s o è d i f f i c i l e, p o i c h é molti di essi sono collegati al processo di sviluppo ( sviluppo di c apac ità, ecc.) . 33. L’at t u a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r e ra a p p e n a iniziata al momento dell ’audit nella mag gior parte degli Stati membri visitati dalla Cor te. R i g u a rd o a l l a c i t a t a « m a n c a n z a d i o b i e ttivi specifici a livello locale», si veda la r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l p u n t o 2 6 . I n re l a z i o n e a l l ’ « i m p o s i z i o n e d e l l ’ u t i l i z zo di misure comuni» da parte degli Stati membr i, si veda la r isposta della Commission e al punto 8 4 . 75 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 34. L’ i n n o v a z i o n e è u n a c a r a t t e r i s t i c a d e l l ’a s s e L e a d e r [ a r t i c o l o 6 1 , l e t t e r a e ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 ] , m a non è obbligator ia a livello dei GAL [ar tico l o 6 2 , p a ra gra fo 1 , l e t te ra a ) , d e l re g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 ] . I G A L s o n o i n co ra g gi at i a p re s e nt a re s t rate gi e i n n o v a t i v e d i s v i l u p p o l o c a l e , m a l ’i n n o v a zione è solo uno dei criteri di selezione dei GAL e per tanto non dev ’essere necessariamente presente in tutti i progetti f i n a n z iat i. Le strategie di sviluppo locale coprono u n’a m p i a g a m m a d i o b i e t t i v i d i s v i l u p p o da realizzare attraverso una data serie di progetti. Alcuni progetti che non si p o s s o n o co n s i d e r a re i n n ov a t i v i p o s s o n o co m u n q u e r i s u l t a re n e ce s s a r i p e r l a s t ra t e g i a e d e s s e r e f i n a n z i a t i d a Le a d e r. G l i attori locali che gestiscono la strategia hanno bisogno di un minimo di flessibilità in merito alle opportunità di finanz i a m e nto. 36. I GAL dovrebbero garantire la coesis te n z a, la sinergia e la complementar ietà d e i p ro g et t i nel l ’area interessat a . Mentre la strategia locale dovrebbe essere integrata e prevedere l ’interazione t ra s e t to r i , p e r i s i n g o l i p ro g e t t i p u ò n o n e s s e re co sì. 37. In Leader+ i GAL erano incoraggiati a presentare strategie di sviluppo locale i n n ovat i ve, m a l ’i n n ova z i o n e e ra s o l o u n c r i te r i o di sel ezio ne t ra g l i al t r i. 38. S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l punto 3 7 . L a Co m m i s s i o n e t i e n e a s o t to l i n e a re d u e punti: - non si può escludere il carattere innovativo di un progetto solo perché riguarda l’acquisto di prodotti stand a r d . Pu ò t r a t t a r s i d i u n’i n n o v a z i o n e per il settore interessato o implicare processi in n ovativi n ei meccan ismi di mar ketin g; - i due progetti in Un gh er ia, per i quali l a Co r te s e m b ra n u t r i re q u a l c h e d u b b i o i n m e r i t o a l l o ro « c a r a t t e re i n n o vativo», devono essere valutati nello spec ifico contesto locale. Tu t t av i a , n e l l ’a m b i to d e l l a g e s t i o n e co n divisa, la Commissione non è responsabile della scelta dei progetti da finanz iare. 40. I l f a t to c h e s i n g o l i p ro g e t t i f i n a n z i a t i d a Leader siano anche ammissibili ad altri f i n a n z i a m e n t i UE n o n m e t t e i n d u b b i o la legalità e la regolarità del sostegno fo r n i t o d a Le a d e r. I n o l t r e, s p e t t a a l G A L s t a b i l i re i n u n co nte s to l o c a l e s e u n p ro getto aggiunge valore all’attuazione della strategia. Non tutti i progetti devono forn i re u n co nt r i b u to d e l l o s te s s o p e s o a g l i o b i e t t i v i d e l l a s t rate gi a , p o i c h é i n a l c u n i casi si può fornire un valore aggiunto a una concreta tematica ter r itor iale contr ibuendo ad un obiettivo generale di più ampia por tata. L’ i n n o v a z i o n e n o n s i p u ò v a l u t a r e i n termini assoluti. È innovativo ciò che è nuovo per il ter r itor io interessato, ov vero s e i l meto do è at t uato p er l a p r ima volta. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 76 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 41. L a C o m m i s s i o n e c o n d i v i d e l ’o p i n i o n e d e l l a Co r t e s e c o n d o c u i i n l i n e a d i p r i n c i p i o Le a d e r n o n d o v r e b b e s o s t e n e r e l e n o r m a l i at t i v i t à d e i g ove r n i l o c a l i . Tu t t a via, cer ti progetti promossi dai comuni sono componenti legittime di una strategia di sviluppo locale, dove i comuni svolgono un ruolo fondamentale nel pro cesso di sviluppo locale. Se questi progetti comunali rientrano nella strategia di sviluppo locale, o almeno sono in linea co n g l i o b i e t t i v i d i t a l e s t rate gi a , n o n c ’è m o t i vo d i r i te n e re c h e i l va l o re a g gi u nto d e ll ’a pp ro ccio Leader r isul t i r idotto. I n mater ia di qualità della vita e patr imo n i o r u r a l e ( e n t r a m b e p r i o r i t à d i Le a d e r + e a s s e 3 ) l e a u to r i t à l o c a l i s o n o i p ro m o tori più comuni. Inoltre, in alcuni Stati membr i come la Spagna, i comuni sono di d i m e n s i o n i t a l m e nte p i cco l e d a a p p a r i re come i promotor i ideali di progetti locali, s p e s s o a c a u s a d e l l ’a s s e n z a d i a d e g u a t i p rom oto r i p r ivat i. La Commissione conviene con la Cor te che i progetti non avrebbero dovuto essere completati prima della presentazione della domanda di sov venzione Lead e r. S i ve d a n o l e r i s p o s t e d e l l a Co m m i s s i on e ai r iquadr i 9 e 10. R i qu adro 9 S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l p u nto 41. I progetti infrastrutturali attuati dai comuni non rientrano di per sé nei loro com p it i o b b l ig ato r i. Se questo tipo di attività di rinnovamento u r b a n o è p re v i s to d a l l a s t rate gi a l o c a l e e se gli abitanti partecipano allo sviluppo del progetto non c ’è motivo di escluder lo d a l f i n anziamento Leader. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale R iq uad ro 1 0 GAL in Tosc ana: La Commissione intende e s a m i n a re i n m o d o a p p ro fo n d i to l a q u e stione della data di inizio dell ’ammissibi l i t à d e l p ro g e t to, te n e n d o co nto d e l l ’e s i genza di un approccio armonizzato nei finanziamenti comunitari in gestione con divisa. R i g u a r d o a l l a To s c a n a , l a s i t u a z i o n e n e l l ’a m b i t o d i L e a d e r + e r a l a s e g u e n t e : i preparativi del programma Leader+ hanno compor tato l’ampia consultazione dei par tner locali. Inoltre, alcuni dei territori coper ti da Leader avevano gi à p a r te c i p ato a l l e p re ce d e nt i i n i z i at i ve comunitar ie. A seguito dell ’approvazione del programma, era legittimo che i GAL si aspettassero che i progetti sarebbero stati ammessi al sostegno, una volta com p l e t ate t u t te l e p ro ce d u re n e ce s s a r i e p e r l ’attuaz ion e del programma. I n q u e s t o c a s o s p e c i f i c o, p e r u n p e r i o d o molto lungo, nel quale avrebbe già dovuto cominciare l ’attuazione delle strategie, ai GAL non erano per venuti inviti a presentare proposte di progetti. Al fine di garantire l’attuazione efficace delle strategie locali, i GAL avevano dovuto accettare che le autorità pubbliche av viassero progetti non commerciali, che erano deter minanti per l ’attuazione delle strategie locali, in un momento in cui n o n e ra n o i n gra d o d i co n o s ce re l a d e c i sione in mer ito alla sov venzione. Diversam e n t e, i l s o s t e g n o p e r i m p o r t a n t i i n t e r venti relativi alle strategie di sviluppo l o c a l i s a re b b e s t a t o s o s p e s o a l m e n o p e r tre anni. Naturalmente questi progetti rispettavano i criteri di selezione delle strategie locali ed erano conformi alle per tin enti disposiz ion i UE. 77 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE G AL i n F r a n c i a ( P a e s i d e l l a L o i r a ) . La Commissione intende esaminare in modo approfondito la questione della d a t a d i i n i z i o d e l l ’a m m i s s i b i l i t à d e l p ro g e t to, te n e n d o co nto d e l l ’e s i g e n z a d i u n a p p ro cc i o a r m o n i z z ato n e i f i n a n z i a m e nt i com u n it ar i in g est io ne co ndivisa. 42. L’ i n n o v a z i o n e è u n a c a r a t t e r i s t i c a d e l l ’a s s e , c h e t u t t a v i a n o n è o b b l i g a t o r i a p e r i G A L . I l co m i t a to d i s o r ve g l i a n z a d e l p r o g r a m m a d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR ) determina il peso di ciascun criterio di s e l e z i o n e d e i G A L , i v i co m p re s a l ’i n n ova z i o n e , d o p o l ’a p p r o v a z i o n e d e l l o s t e s s o programma di sviluppo rurale [ar ticolo 7 8 , l e t t e r a a ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1698/2005]. I GAL sono incoraggiati a presentare strategie innovative di sviluppo locale, ma l ’innovazione è solo uno d e i c r iter i di sel ezio ne dei GA L. La Commissione ha richiamato l’attenzione degli Stati membri sui potenziali problemi nell’attuazione di progetti inno vat i v i t ra m i te i l gr u p p o d i r i f l e s s i o n e d e l s o t to co m i t ato Le a d e r d e l l a R e te e u ro p e a per lo sviluppo rurale (RESR). I l gruppo di r i f l e s s i o n e ce rc a d i fo r n i re i n d i c a z i o n i s u com e g arant ire l ’innovazio ne. 45. D a l m o n i t o r a g g i o d e l l ’O s s e r v a t o r i o Le a d e r + è e m e r s o c h e i G A L Le a d e r + h a n n o partecipato per l’83% alla cooperazione interterritoriale e per il 68% alla coope ra z i on e t ransnazio nal e. La par tecipazione ad attività di rete e a progetti di cooperazione solitamente è più comune tra i GAL con maggiore espe rienza. I nuovi GAL si concentrano maggi o r m e nte s u l l ’at t u a z i o n e a l i ve l l o l o c a l e d e l l a s t r a t e g i a d i s v i l u p p o l o c a l e. A n c h e l a m atur ità generale del programma è un f a t t o re c h e a g e vo l a l ’a t t i v i t à d i re t e e l a coop erazio ne. L’a t t u a z i o n e d i u n p r o g e t t o d i c o o p e r a zione è più complessa di un nor male pro g e t to l o c a l e ( r i ce rc a d i u n p a r t n e r p e r l a c o o p e r a z i o n e, d e f i n i z i o n e d i u n a c c o rd o di cooperazione, necessità per ciascun GAL di ottenere la sovvenzione dal suo programma, ecc.). Occorre pertanto il s u p p o r t o t e c n i c o d e l l e a u t o r i t à d e l p ro g r a m m a , c h e p u r t ro p p o n o n e r a o n o n è sempre presente in misura ragionevole in tutti i programmi. In Leader+ le attività relative a visite, scambi e conferenze potevano essere finanziate nel quadro dell’azione «coo perazione». Le visite ad altri GAL sono una fase preliminare nello sviluppo di un progetto di cooperazione. Non sempre si arriva alla successiva elaborazione di u n’a z i o n e c o n g i u n t a , c h e i m p l i c a i l r a g g i u n g i m e n t o d i u n a c c o rd o. A l c u n i S t a t i membri hanno concesso finanziamenti spec ifici per le az ion i preparator ie. 46. L’a t t i v i t à d i re t e è l ’e l e m e n t o d e l l ’i n i z i a tiva Leader che è guidato prefer ibilmente d a l l e re t i n a z i o n a l i e d e u ro p e e. È q u i n d i possibile che i singoli GAL non siano in grado di inserire nelle rispettive strategie dettagli specifici in merito alle previste attività di rete. 48. Secondo il parere della Commissione, il c r i te r i o p i ù r i l e v a n te p e r d e te r m i n a re s e un progetto dovrebbe essere finanziato d a Le a d e r è l a m i s u ra i n c u i co nt r i b u i s ce agli obiettivi della strategia di sviluppo loc ale. Pe r q u a n t o c o n c e r n e i l « p e s o m o r t o » s i veda an c h e la r isposta al punto 1 0 9 . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 78 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE R i sp o sta com une a i punti 49- 52: La Commissione intende esaminare in modo approfondito la questione della d a t a d i i n i z i o d e l l ’a m m i s s i b i l i t à d e i p ro g e t t i , t e n e n d o c o n t o d e l l ’e s i g e n z a d i u n a p p ro cc i o a r m o n i z z ato n e i f i n a n z i a m e nt i com u n it ar i in g est io ne co ndivisa. R i q u adro 11 S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l p u nto 49. 53. Nel periodo di programmazione 2007-2013 è obbligatorio verificare la ragionevolezza dei costi dei progetti [ar ticolo 26, paragrafo 2, lettera d), del re golamento (CE) n. 1975/2006]. 54. Te n e n d o c o n t o d e l l ’ a m p i a v a r i e t à d e i p roge tt i Leader, p o t reb b e essere diffic ile gi u d i c a re a p r i o r i f at to r i q u a l i i l gra d o d i re d d i t i v i t à e g a ra nt i re n e l co nte m p o c h e s i ot te ng ano i r isu l t at i desiderat i. 56. Le autor ità pubbliche rappresentante nei G A L ( co m u n i ) , e c h e co s t i t u i s co n o f i n o a l 50% dei membri dei GAL, sono di per se stesse democraticamente responsabili. I noltre, i GA L in alcuni Stati membr i sono r iconosciuti come enti pubblici (ad esemp i o i n Francia). Inoltre, per il periodo di programmazione corrente ai sensi dell’articolo 6 2 , p a r a g r a f o 2 , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 , i G A L h a n n o l ’o b b l i g o d i garantire la capacità di amministrare fon d i pu b b l ici. L a C o m m i s s i o n e c o n c o r d a s u l l ’e s i g e n z a di un grado elevato di trasparenza e sulla conseguente necessità che i GAL siano in grado di dimostrare di avere seguito coe re nte m ente p ro cedure co r ret te. Tu t t a v i a , n e l l a m a g g i o r a n z a d e g l i S t a t i membri sono state adottate norme sulle procedure interne relative alla traspare n z a d e c i s i o n a l e, a l f i n e d i e v i t a re c o n flitti di interessi o ricorsi. Il gruppo di r i f l e s s i o n e s u l l ’a p p ro cc i o d a l b a s s o ve r s o Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale l ’alto del sottocomitato Leader della R ete e u ro p e a p e r l o s v i l u p p o r u ra l e h a r i u n i to d i ve r s e t i p o l o gi e d i p ro ce d u re d i q u e s to t i p o i n u n p ro g e t to d i re l a z i o n e c h e p re sto sarà reso dispon ibile al pubblico. R isp ost a comune ai punt i 5 7 -5 8 : La Commissione prenderà in esame la r e v i s i o n e d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i c a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » n e l l ’i n t e n t o d i c h i a r i re ulteriormente il rispetto dei principi di base nella selezione dei progetti (tras p a r e n z a , p a r i t à d i t r a t t a m e n t o, u t i l i z z o di criteri di selezione obiettivi, comunicazione delle decisioni) sulla base delle buon e prassi raccolte. 59. S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l punto 5 6 . 60. S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e ai punti 1 6 e 5 6 . Pe r e v i t a r e c a s i v e r i e p r o p r i d i c o n f l i t t i di interessi sono necessarie procedure appropriate. La Commissione prenderà in considerazione l ’oppor tunità di for nire u l te r i o r i i n d i c a z i o n i s u l l e n o r m e s u i co n f l i t t i d i i n t e re s s i n e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i caz ion e dell ’asse Leader » . 79 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 61. S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l p u nto 60. I membr i dei GA L sono organizzazioni del te r r i to r i o r u ra l e, ra p p re s e nt at i ve e at t i ve localmente. Di conseguenza è normale che una percentuale di progetti provenga d a q u e s te o rg a n i z z a z i o n i . L’e s c l u s i o n e d i questi progetti costituirebbe un serio ostacolo al successo dell ’attuazione della s t rate gia di svil u p p o l o cal e. Tu t t a v i a , g l i S t a t i m e m b r i s o n o t e n u t i a garantire l’assenza di conflitti di inte re s s i . R i q u adro 13 La Commissione è d’accordo sul principio che i membri del comitato decisionale non dovrebbero partecipare alle d e c i s i o n i i n s i t u a z i o n i d ove s u s s i s t a u n a «comunanza di interessi» con il promotore del p ro g et to. Si veda anche la risposta della Commiss i on e al p u nto 60. R i q u adro 14 La Commissione conviene con la Cor te che dovrebbero esistere norme chiare sui conflitti di interesse, di cui tenere conto nella decisione di finanziare un p roge tto. 63. In 15 Stati membri è stato attuato Lead e r + e i n a l t r i 6 St at i m e m b r i u n a m i s u ra di tipo Leader+. I modelli di attuazione utilizzati negli Stati membri variano in m i s u ra significat iva. La qualità di una strategia (obiettivi, priorità, monitoraggio e valutazione) non garantisce di per sé l’assenza di c o n f l i t t i d i i n t e re s s i . L a Co m m i s s i o n e h a gi à r i s p o s to a i p re ce d e n t i p u n t i ( d a 5 6 a 6 1 ) i n m e r i t o a l l a n e ce s s i t à d i n o r m e s u i co n f l i t t i d i i nte re s s i a l l i ve l l o d e i G A L n e l quadro del meccanismo di attuazione d e l l a st rategia. 64. In media i costi di esercizio sono limit at i e ra p p re s e nt a n o i l 1 5 % d e l s o s te gn o pubblico alla strategia di sviluppo locale, al di sotto del massimale del 20% stabil i to n e l l ’a r t i co l o 3 8 d e l re g o l a m e nto (CE ) n . 1 9 7 4 /2 0 0 6 . L’e s i s t e n z a d i p e r s o n a l e l o c a l e i n u f f i c i locali non garantisce necessariamente u n a p i ù r a p i d a v a l u t a z i o n e d e i p ro g e t t i . Inoltre, la presenza di personale locale non rende obsolete le procedure ammin i s t rat i ve, c h e re s t a n o co m u n q u e n e ce s sarie ai fini di una sana gestione finanz iar ia. 65. L a g e s t i o n e l o c a l e d e l p ro gra m m a m i ra a m i g l i o r a re l ’a t t u a z i o n e ( a d e s e m p i o gr az i e a l s o s te gn o p i ù m i rato e a l l a m i g l i o re assistenza ai beneficiari). La vicinanza dei GAL ch e for n iscon o assisten z a e in for maz i o n i a i p o te n z i a l i b e n e f i c i a r i a cce l e ra l a preparaz ion e delle doman de. I compiti dei GAL non sono supplementari né duplicati, bensì sono compiti delegati, che non vengono svolti a livello di programma (controllo, selezione dei progetti e pagamenti in cer ti programmi di svil u p p o r u ra l e ) . I co s t i d e i co nt ro l l i re l at i v i alle verifiche in loco possono risultare in fer ior i se son o effettuati da enti locali. Non esistono prove sufficienti di ritardi a g g i u n t i v i d e r i v a n t i d a l l ’a p p r o c c i o L e a d e r. N e l l ’ UE e s i s t o n o d i v e r s i m o d e l l i d i attuazione di Leader che compor tano compiti aggiuntivi al di là della selezione dei progetti (approvazione dei pro g e t t i e / o e ro g a z i o n e d e i p a g a m e nt i i n 3 9 programmi nel periodo corrente). I GAL dotati di autonomia finanziar ia e amministrativa in generale prevedono procedure più brevi. Si veda anche la risposta della Commission e al punto 6 4 . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 80 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 66. L e a d e r + n o n p r e v e d e v a l ’o b b l i g o d i d i s t i n g u e r e i c o s t i p e r l ’a n i m a z i o n e d a i costi amministrativi. Nel periodo corrente occorre operare questa distinzione. La « Guida sull’applicazione dell’asse Leader » contiene una definizione di animazione e d i a cq u i s i z i o n e d i co m p e te n ze, c h e ve r rà u lte r i o r mente chiar it a. 67. Le o s s e r va z i o n i d e l p u nto 6 7 d ov re b b e ro e s s e r e c o n s i d e r a t e a l l a l u c e d e l l ’e s e m pio positivo sui costi operativi citato al p u nto 68. I GAL ungheresi operanti nel quadro della misura tipo Leader+ 2004-2006 erano più fo c a l i z z a t i s u l l o s v i l u p p o d e l l e c a p a c i t à , p o i c h é l ’a p p ro c c i o Le a d e r e r a n u ovo n e l p a e s e. 69. G l i S t a t i m e m b r i d e c i d o n o i n m e r i to a l l e responsabilità concrete dei GAL in base al principio di sussidiarietà, adeguandole ai rispettivi sistemi amministrativi e a l l e r i s p e t t i v e p r a s s i . N e l l ’ UE e s i s t o n o diversi modelli di attuazione di Leader che comportano compiti supplementari p e r i G A L , a l d i l à d e l l a f u n z i o n e b a s i l a re di selezione dei progetti (approvazione d i p ro g e t t i e / o e ro g a z i o n e d i p a g a m e n t i i n 39 p ro grammi nel p er io do di programm a z i on e co r rente). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 70. S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e al punto 6 4 e al punto successivo. La Commissione è a conoscenza di casi in cui le procedure per le domande stabilite dagli Stati membr i non implicano un rap por to ragionevole tra le dimensioni di un p ro g e t to e l a n e ce s s i t à d i re n d i co nto. G l i S t a t i m e m b r i h a n n o g i à s o l l e v a t o i l p ro blema nel periodo di programmazione corrente e insieme alla Commissione s t a n n o r i c e rc a n d o s o l u z i o n i a p p ro p r i a t e per questi casi. L a Co m m i s s i o n e s o s t i e n e a n c h e l o s c a m bio di buone prassi a questo proposito, in p a r t i co l a re n e l q u a d ro d e l s o t to co m i t ato Leader della Rete europea per lo sviluppo r urale. Tuttavia, la Commissione e gli Stati membri devono garantire una gestione effic a ce d e l l ’at t u a z i o n e d e l p ro gra m m a , c h e compor ta inevitabilmente un cer to livello di on er i ammin istrativi per i GAL. R iq uad ro 1 5 G AL i n U n g h e r i a . N e l c o r s o d i L e a d e r + (misura tipo Leader+) l’attuazione d e l l ’i n i z i at i va Le a d e r e ra co m p l e t a m e nte n uova in Un gh er ia. 81 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 71. S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e a i p u nt i da 64 a 70. A parte la decisione degli Stati membri sulle responsabilità concrete dei GAL, l ’e s a m e d e i f a s c i c o l i d a p a r t e d e i G A L d e v ’e s s e re v i s to a l l a l u ce d e l p ro ce s s o d i sviluppo delle capacità. Laddove gli Stati membri offrono maggiori possibilità ai G A L i n t e r m i n i d i f o r m a z i o n e , l ’i n t e r a zione con le autorità risulterà più agevole. L a Co m m i s s i o n e e g l i S t a t i m e m b r i s o n o stati poco esigenti e condividono con i GAL parte della responsabilità di aver limitato il potenziale valore aggiunto d e l l ’a p p r o c c i o Le a d e r. N o n h a n n o p r e s o misure sufficienti per limitare costi e rischi Pe r l ’at t u a l e p e r i o d o d i p ro gra m m a z i o n e 2007-2013, le necessarie disposizioni gi u r i d i c h e s o n o s t ate i n c l u s e n e l re g o l a mento FEASR 7 e nelle relative modalità di a p p l i cazio ne. 7 Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale. Inoltre, la Commissione ha fornito indicazioni agli Stati membri nella fase di progettazione e approvazione del prog r a m m a , a t t r a ve r s o l a « G u i d a s u l l ’a p p l i cazione dell’asse Leader», contenente consigli specifici sul valore aggiunto p o t e n z i a l e d i Le a d e r, q u a l e l a c o p e r t u r a di tutti gli assi, l ’innovazione, l ’approccio integrato e ter r itor iale. Inoltre, la Commissione ha richiesto un approccio strategico nei confronti di Leader nel quadro dei piani strategici n a z i o n a l i . N e l c o n t e m p o, g l i S t a t i m e m bri hanno potuto operare scelte diverse in merito alla por tata dell’applicazione d e l m e to d o Le a d e r, i n r i s p o s t a a l l e e s p e r i e n ze s p e c i f i c h e a l l i ve l l o d e i G A L e a l l e esigenze individuate nelle r ispettive analisi. La Commissione contribuisce costante m e nte a l m i g l i o ra m e nto d e l l e p ro ce d u re per i sistemi di gestione e controllo negli Stati membri, con indicazioni e consulenze, fornendo raccomandazioni a seguito degli audit e appor tando corre z ion i fin an z iar ie, dove oppor tun o. La Commissione continuerà a prendere le i n i z i a t i v e n e c e s s a r i e p e r m i g l i o r a r e l ’a t t u a z i o n e d e l m e t o d o Le a d e r a l l a l u c e d i tutti gli elementi che ne dimostrino la n ecessità. Si vedano anche le risposte della Comm i s s i o n e a l p u nto 7 e a l c a p ove r s o p r i m a del punto 6 5 . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 82 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 72. I l valore aggiunto di Leader è for temente i n f l u e nzato dalle autor ità di gestione del programma, la cui responsabilità principale consiste nel definire norme adeg u a t e p e r l ’ a p p r o c c i o L e a d e r, f o r m a r e i GAL affinché acquisiscano le necessarie competenze e incoraggiarli a sfruttare i nte ra m ente il p o tenzial e di Leader. L’ a s s e L e a d e r r i c h i e d e i n p a r t i c o l a r e n o r m e s p e c i f i c h e s u l l ’a m m i s s i b i l i t à , p e r co n s e nt i re i l s o s te gn o a p ro g e t t i i n n ova t i vi , i ntegrat i e ter r ito r ial i. Attualmente la Commissione e gli Stati membri (autorità di gestione e GAL) s t a n n o e f fe t t u a n d o u n a re v i s i o n e a p p ro fondita per definire meglio il ruolo dei GAL, il ruolo dello sviluppo delle capacità, i cr iter i di ammissibilità e una suddivisione più chiara dei compiti tra autor ità di gestione e GAL. I l processo si svolge in m o d o co s t r u t t i vo e co o p e rat i vo n e l q u a dro della Rete europea per lo sviluppo r u ra l e ( gr u p p o d i r i f l e s s i o n e d e l s o t to co m i t ato Leader). Alcune autorità di gestione del programma hanno già proposto modifiche sostanziali alla struttura dell’asse Lead e r n e i r i s p e t t i v i p ro g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e ( a t t r ave r s o m o d i f i c h e a i PSR ) , c h e comprendono miglioramenti alle carenze i n d i v i d u ate d a l l a Co r te n e i p ro gra m m i d i s vi lu pp o ru ral e o g g et to di au dit. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 73. La sana gestione finanziar ia di Leader nel suo complesso è un principio chiave da r ispettare. La Commissione ha sottoposto ad audit 37 dei 73 programmi Leader+ p e r i l p e r i o d o d i p ro g r a m m a z i o n e 2 0 0 0 2006. La Commissione sta effettuando l’audit di misure Leader+ e Leader nel quadro del suo programma generale di a u d i t , te n e n d o co nto d e i r i s c h i s p e c i f i c i , for mulando raccomandazioni dove necess a r i o e a p p o r t a n d o co r re z i o n i f i n a n z i a r i e in casi motivati. Il contesto di attuazione di Leader si è evoluto dal 2000, non ultimo a causa della diversa struttura dell’attuazione n e l l ’a r c o d e i d i v e r s i p e r i o d i d i f i n a n z i a mento. Questo a sua volta implica che molti Stati membri hanno dovuto adattare le proprie strutture amministrative per l ’attuazione di Leader. La Commissione continuerà a prendere le i n i z i a t i v e n e c e s s a r i e p e r m i g l i o r a r e l ’a t t u a z i o n e d e l m e t o d o Le a d e r a l l a l u c e d i tutti gli elementi che ne dimostrino la n ecessità. 83 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 76. Il 14 aprile 2000, la Commissione, agendo conformemente all’articolo 2 1 , p a r a g r a f o 1 ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n. 1260/1999, ha definito gli orientamenti che descrivono nel dettaglio obiettivi, campo di applicazione e modal i t à d i a t t u a z i o n e d e l l ’i n i z i a t i v a d i s v i l u p p o r u r a l e L e a d e r + . Ta l i o r i e n t a m e n t i sono stati utilizzati come documento di r i f e r i m e n t o p e r l ’a p p r o v a z i o n e d e i p r o gra m m i. 77. I l f at to c h e u n o St ato m e m b ro n o n a b b i a fissato dei requisiti per alcuni aspetti specifici non implica necessariamente u n a p re s t a z i o n e c a re n t e d e l G A L . A l c u n i GAL stabiliscono questi requisiti al livello dell’attuazione della strategia locale, g a ra ntendo buone prestazioni in assenza d i u n e l e vato gra d o d i co nt ro l l o d a p a r te d e l l e autor ità di gestione. La Commissione intende for nire maggior i indicazioni per affrontare i rischi citati d a ll a Co r te. 78. S i ve d a l a r i s p o s t a d e l l a Co m m i s s i o n e a l p u nto 49. 79. La Commissione concorda con la Cor te s u l l a n e ce s s i t à d i i m p e gn a r s i p e r l a q u a l i t à d el l e st rategie di svil up p o l oc ali. L’a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e dei risultati delle strategie dei GAL è un punto delicato in alcuni Stati membri. Il m o t i vo p o t re b b e r i s i e d e re n e l l ’ u n i c i t à d i Le a d e r r i s p e t to a l l e t ra d i z i o n a l i m e to d o l ogi e di at t uazio ne. 80. I preparativi per un nuovo periodo di finanziamento hanno dovuto essere avviati mentre in molti Stati membri la fase di attuazione dei programmi Lead e r + e d e l l a m i s u ra t i p o Le a d e r + n o n e ra an cora molto avan z ata. I n o l t r e , l ’e s p e r i e n z a d e l l a d i f f u s i o n e s i s te m at i c a ( m a i n s t re a m i n g ) d i u n’i n i z i a tiva comunitaria innovativa era comple t a m e n t e n u ov a p e r l a Co m m i s s i o n e e g l i Stati membri. Il mainstreaming di Lead e r è u n p ro c e s s o c h e r i d u c e l ’i n f l u e n z a della Commissione sul contenuto del pro gra m m a e n e l q u a l e, a l i ve l l o d i g e s t i o n e d e l p ro gr a m m a , u n o s p e c i f i co a p p ro cc i o l o c a l e s p e r i m e n t a l e d e ve c o e s i s t e re c o n n or me comun i. L a Co m m i s s i o n e s e g u e c o n a t t e n z i o n e i l d i b a t t i t o i n p r o p o s i t o, p a r t e c i p a n d o a i comitati di monitoraggio e al comitato per lo sviluppo rurale e attraverso la R ete e u r o p e a p e r l o s v i l u p p o r u r a l e ( RESR ) . U n o d e i c o m p i t i p r i n c i p a l i d e l l a RESR i n q u e s to c a s o è d i t ra r re i n s e gn a m e nto d a l processo di main streamin g, in dividuan do ostacoli e buon e pratich e. 81. Pe r q u a n t o r i g u a r d a i c o s t i d i e s e r c i z i o, nella legislazione relativa all’attuale p e r i o d o d i p ro gra m m a z i o n e è s t ato i n s e rito un massimale pari al 20% del soste gno pubblico alla strategia di sviluppo locale, sulla base degli insegnamenti tratti dai periodi precedenti e tenendo conto dei diversi modelli di attuazione di Leader. La Commissione intende fornire indicazioni più specifiche agli Stati membri su come monitorare, valutare e migliorare più efficacemente le strategie dei GA L e i r i s p e t t ivi r isu l t at i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 84 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE I costi ammissibili sono definiti all'articolo 59 e all'articolo 63, lettera c), del r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 . I n o l t r e , i l p u n t o 5 . 3 . 4 . 3 d e l l ’A l l e g a t o II d e l re g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 p r e v e d e c h e i p ro g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e d e b b a n o fo r n i r e u n a s t i m a i n d i c a t i v a d e l l a q u o t a d e l l e s p e s e c h e s a rà d e s t i n at a a i co s t i d i e s e rc i z i o, a l l ’a cq u i s i z i o n e d i co m p e te n ze e a l l ’a n i m a z i o n e, c o n s e n t e n d o u n m o n i tora g gio finanziar io di t al i co st i. I co s t i d i e s e rc i z i o s o n o co l l e g a t i a l l ’a m ministrazione di base e alla gestione f i n a n z i a r i a d e l p ro gra m m a e d ov re b b e ro risultare chiaramente separati dalle spese p e r l e a t t i v i t à d i a n i m a z i o n e e l ’a c q u i s i z i o n e d i co m p e te n ze. S e co n d o l a « G u i d a s u l l ’a p p l i c a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » , l ’a n i mazione richiede risorse aggiuntive e competenze di comunicazione diverse da quelle necessarie per le funzioni finanziar i e e a mminist rat ive. Pe r i l p e r i o d o c o r r e n t e , e n o n o s t a n t e i l massimale del 20%, in media solo il 15% del sostegno pubblico alle strategie di sviluppo locali è stato programmato per i co s t i di esercizio. La Commissione intende chiarire ulter i or m ente l ’esat t a demarcazio ne tra costi di esercizio e di animazione, fornendo u l te r i o r i i n d i c a z i o n i s u l l ’a p p l i c a z i o n e d e l pr incipio di ragionevolezza, in un aggiorn a m e n t o d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i c a z i o n e d e l l ’a s se Leader » . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 82. La Rete europea per lo sviluppo rurale ( RESR ) è u n e l e m e n t o t r a i n a n t e p e r l ’a t tuazione efficiente della politica di sviluppo rurale e per il potenziamento delle p re s t a z i o n i g e n e r a l i d e l l ’a s s e Le a d e r. L a Commissione ritiene che la Rete sia lo s t r u m e nto p i ù i d o n e o p e r re a l i z z a re p ro gre s s i , a t t r ave r s o l ’a n a l i s i , l o s c a m b i o d i i n f o r m a z i o n i , l ’i n d i v i d u a z i o n e d i b u o n e pratiche e attività di sostegno alla valutazione [ar ticolo 67 del regolamento (CE) n . 1 6 9 8 /2 0 0 5 ] . 83. La Commissione lavora costantemente con gli Stati membri, in particolare attraverso la Rete europea per lo svil u p p o r u r a l e ( s i ve d a n o l e r i s p o s t e d e l l a Co m m i s s i o n e a i p u n t i 7 2 e 8 0 ) . L a d d o ve o p p o r t u n o, p r e n d e r à i n i z i a t i v e a g g i u n tive al fine di migliorare ulteriormente l ’attuaz ion e di Leader. 84. L'ar ticolo 63, lettera a), e l'ar ticolo 64 del r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 s t a b i l i scono che il sostegno concesso a titolo dell’asse Leader dovrebbe ser vire per l ’attuazione di strategie di sviluppo locali a i f i n i d e l ra g gi u n gi m e nto d e g l i o b i e t t i v i d i u n o o p i ù d e g l i a l t r i t re a s s i . L’a r t i co l o 64 offre la possibilità di utilizzare i cr iter i d i a m m i s s i b i l i t à d e l l e m i s u re p re d e f i n i te s u l l ’a m b i t o d i a p p l i c a z i o n e d e i p r o g e t t i a m m i s s i b i l i , m a n o n e ra i nte s o a l i m i t a re l ’a p p l i c a z i o n e d e l l e m i s u r e p r e d e f i n i t e . L a r e s t r i z i o n e a l l ’i n t e g r a z i o n e d i m i s u r e i n a l c u n i p ro gra m m i d i s v i l u p p o r u ra l e i n effetti rappresenta una potenziale limitaz i o n e d e l l e p o s s i b i l i t à o f fe r t e d a Le a d e r in fatto di progetti in n ovativi e integrati. 85 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE D a l l a f i n e d e l 2 0 0 9 n u m e ro s i S t a t i m e m b r i ce rc a n o d i m o d i f i c a re i r i s p e t t i v i p ro grammi nell ’intento di migliorare l ’efficacia dell ’attuazione di Leader, prevedendo u n a m a g gi o re f l e s s i b i l i t à gra z i e a l l ’i nt ro d u z i o n e d i m i s u re i nte grate o s p e c i a l i . I n larga misura si tratta di una conseguenza del dibattito animato dalla Commiss i o n e n e l l ’a m b i to d e l s o t to co m i t ato Le a der della Rete europea per lo sviluppo r u ra l e. Andrebbe sottolineato inoltre che in altr i St at i m e m b r i è p re v i s t a l ’a m m i s s i b i l i t à d i op e ra z io ni al di fu o r i del l e misure. La Commissione prenderà in esame l ’ade guamento del quadro giuridico per il p e r i o d o c o r re n t e ove n e c e s s a r i o, ov ve ro la revisione della « Guida sull’applicazione d e l l ’a s s e Le a d e r » a l f i n e d i m i g l i o r a re l e i n d i c a z i o n i a g l i St at i m e m b r i i n m e r i to a l f i n a n z i a m e n to d i p ro g e t t i ( i n n ov a t i v i ) a l d i f u or i del l e misure p reviste. 85. Agli Stati membr i è stato consentito ope rare scelte diverse in merito all’ambito di applicazione del metodo Leader in r i s p o s t a a l l ’e s p e r i e n z a s p e c i f i c a a l i ve l l o di GAL e alle esigenze individuate nelle r i s p e t t ive anal isi. Leader è disponibile come strumento per i tre assi nella maggior parte dei programmi di sviluppo rurale. Solo 21 programmi su 90 si limitano all’attuazione dell ’asse 3 . R iq uad ro 1 7 Benché effettivamente le possibilità di migliorare la competitività dei settori d e l l e o l i ve e d e l v i n o s i a n o s t a t e p o t e n z i a l m e n t e l i m i t a t e , a t t r a v e r s o l ’a s s e 3 è possibile sostenere, ad esempio, la diver sificazione di attività non agricole collegate a questi settori, nonché fornire sostegno alla creazione e allo sviluppo di m i c ro i m p re s e. Al c u n e at t i v i t à a m b i e nt a l i sono ammissibili nell ’ambito delle misure dell ’asse 3 . Si veda anche la risposta della Commission e al punto 8 5 . 86. Sono possibili modifiche al programma p e r t e n e re i n m a g g i o r c o n t o l e e s i g e n z e di Leader. Si vedano anche le risposte della Commission e ai punti 8 4 e 8 5 . L’a p p ro cc i o d e l m a i n s t re a m i n g a p re Le a der a tutti gli assi. Gli Stati membri poss o n o s ce g l i e re d i l i m i t a re Le a d e r a l l ’a s s e 3, che tuttavia presenta un ambito di a p p l i c a z i o n e m o l t o a m p i o, c h e c o p r e l a q u a l i t à d e l l a v i t a e l ’e co n o m i a r u ra l e n e l s u o c o m p l e s s o, a l d i f u o r i d e l l e a t t i v i t à agricole e forestali. Inoltre, non sono sempre necessarie misure relative agli obiettivi degli assi 1 e 2 per realizzare gli ob i e t t ivi st rategici l o cal i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 86 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 88. Una procedura di selezione competitiva è sostenuta dalla presenza di criteri di selezione qualitativi in aggiunta ai cr iter i minimi di ammissibilità/esclusione nei programmi degli Stati membri. I criteri d i s e l e z i o n e q u a l i t a t i v i s u l l ’o m o g e n e i t à e sul contenuto delle strategie consentono una valutazione comparativa tra le d o m a nde, evitando l ’eccessiva selettività e p e r m e t t e n d o l a s e l e z i o n e d i u n’a m p i a g a m m a d i g r u p p i . N e l c o n t e s t o d e l l ’a p provazione del programma, la Commiss i o n e h a ve r i f i c a t o l ’e l e n c o d e i c r i t e r i d i s e l e z i o n e o g g e t t i v i , i v i co m p re s a l a p re s e n z a di cr iter i di sel ezio ne qual itativi. 89. I GAL devono soddisfare i requisiti minimi definiti nell’ar ticolo 62, parag r a fo 1 , l e t t e r a a ) , d e l r e g o l a m e n t o (CE ) n. 1698/2005 in mer ito al contenuto della strategia di sviluppo locale. I n aggiunta a q u e s t i re q u i s i t i m i n i m i , s o n o co n s i d e rate prioritarie numerose caratteristiche di Le a d e r ( a d e s e m p i o, r i l e va n z a d e l l a s t ra tegia per l’area interessata, qualità del p a r t e n a r i a t o, i n n o v a z i o n e ) c h e d o v r e b bero anche garantire un cer to livello qual i t at i vo. R iq uad ro 1 8 I n Fr a n c i a i G A L s o n o s e l e z i o n a t i d a u n c o m i t a t o d i s e l e z i o n e r e g i o n a l e, p r e s i e d u to d a p re fe t to e p re s i d e n te d e l Co n s i glio regionale. Le loro decisioni si basano s u l l ’a n a l i s i d i u n c o m i t a t o d i e s p e r t i . I n a l c u n i c a s i , l a q u a l i t à d i a l c u n e p ro p o s te d i G A L v i e n e d a p p r i m a gi u d i c at a i n s u f f i ciente, ma a seguito di indicazioni spe cifiche e di interventi di assistenza, le proposte vengono migliorate e infine accettate. Q uesto processo è pienamente in linea con la priorità orizzontale dello sviluppo rurale di migliorare la govern a n c e 8 e c o n l ’i nv i t o d e l l a C o m m i s s i o n e agli Stati membri ad incoraggiare la capacità di creare par tenariati locali, le attività di animazione e la promozione dell ’acquisizione di competenze, che pos sono contribuire a mobilitare il potenz i a l e l o c a l e, co m e p re v i s to d a g l i o r i e nt a menti strategici comun itar i. 90. L a p ro c e d u r a d i s e l e z i o n e v i e n e d e f i n i t a in dettaglio a livello nazionale, in linea con il pr incipio di sussidiar ietà. Una volta ricevute le proposte, lo Stato membro d e ve d e c i d e re i n m e r i to a l l a n e ce s s i t à d i r ichiedere un miglioramento delle strate gie. I n taluni Stati membri/regioni la sele z i o n e è s t at a o rg a n i z z at a i n d u e to r n ate, per concedere ai nuovi GAL un per iodo di te m p o p i ù l u n g o p e r p re p a ra re l a s t rate gia e per consentire a quelli respinti nella pr ima tor nata di presentare una strategia di sviluppo locale migliorata (ad esempio Repubblica slovacca; Baviera in German ia) . 8 Quarta priorità degli orientamenti strategici comunitari per il periodo di programmazione 2007 - 2013 contenuta nella decisione 2006/144/CE del Consiglio del 20 febbraio 2006: «Le risorse destinate all’asse 4 (Leader) dovrebbero […] ma sono anche determinanti per la priorità orizzontale del miglioramento della governance e per la mobilitazione del potenziale di sviluppo endogeno delle zone rurali». Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 87 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE I l valore della strategia di sviluppo locale d e v ’e s s e r e v a l u t a t o n e l c o n t e s t o l o c a l e con c reto di u na sp ecifica zo na rurale. 92. Oltre ai requisiti citati al punto 91, la Commissione ha considerato rilevanti an c h e altr i cr iter i qualitativi. I noltre, la Commissione valuterà le possib i l i t à d i m i g l i o r a re l e s t r a t e g i e e s i s t e n t i a l l a l u ce d e l co n ce t to d i g e s t i o n e co n d i visa e delle competenze degli Stati membri. Tu t t a v i a , i n u n s i s t e m a d i g e s t i o n e c o n divisa, l’applicazione di tali criteri è di competenza delle autorità di gestione del programma al livello dello Stato membro. 91. Le attività nel quadro dell’asse Leader s o n o s t ate a p p rovate d a l l a Co m m i s s i o n e sulla base dei requisiti legislativi stabil i t i d a l re g o l a m e n t o (CE ) n . 1 9 6 8 / 2 0 0 5 e d e g l i O r i e nt a m e nt i s t rate gi c i co m u n i t a r i c h e d e f i n i s co n o l e p r i o r i t à p e r l a p o l i t i c a d i s v i luppo rurale. N e l c o n t e s t o d e l l ’a p p r o v a z i o n e d e l p r o gramma, la Commissione ha esaminato gli elementi chiave contenuti nell ’Allegato 2 d e l re g o l a m e nto (CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 9 . Tu tt a v i a , s u c c e s s i v a m e n t e a l l ’a p p ro v a z i o n e del programma, le autorità di gestione h a n n o d ov u to d e f i n i re u l te r i o r i e l e m e nt i a g gi u nt i v i i n m e r i to a l l a g e s t i o n e d i Le a d e r. 9 Il regolamento (CE) n.1974/2006 stabilisce chiaramente gli obblighi che la Commissione è tenuta a rispettare per l’approvazione dei programmi di sviluppo rurale: - procedura e tempi di selezione dei gruppi di azione locale, compresi criteri di selezione obiettivi, numero indicativo previsto di gruppi di azione locale e percentuale prevista di territori rurali interessati da strategie di sviluppo locale; - giustificazione della selezione di zone con popolazione non ricompresa nei limiti di cui all’articolo 37, punto 3 del regolamento (CE) n. 1974/2006; - procedura di selezione delle operazioni poste in essere dai gruppi di azione locale; - descrizione dei canali finanziari applicabili ai gruppi di azione locale; - - cooperazione interterritoriale e transnazionale, procedura, tempistica e criteri obiettivi per la selezione dei progetti di cooperazione interterritoriale e transnazionale; - gestione dei gruppi di azione locali, acquisizione di competenze e animazione sul territorio; - limite alla quota del bilancio dei gruppi di azione locale destinata alla gestione degli stessi; - stima indicativa della quota delle spese di cui all’articolo 59, lettere da a) a d), del regolamento (CE) n. 1698/2005 che sarà destinata all’acquisizione di competenze e all’animazione per l’asse Leader. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 88 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 93. L a Co m m i s s i o n e n o n co n d i v i d e l a va l u t a z i o n e d e l l a Co r te. Le at t i v i t à n e l l ’a m b i to dell’asse Leader sono state approvate dalla Commissione sulla base dei requisiti legislativi stipulati dal regolamento ( CE ) n . 1 9 6 8 / 2 0 0 5 e d e g l i O r i e n t a m e n t i strategici comunitari che definiscono le priorità della Comunità per la politica di sviluppo rurale. I n tale contesto, la Commissione ha esaminato gli elementi chiave contenuti nell ’Allegato 2 del rego lamento (CE) n. 1974/2006. Si veda anche la risposta della Commissione al punto 91. La Commissione ha rilevato che alcuni St at i m e m b r i h a n n o m i g l i o rato, o s t a n n o migliorando, i rispettivi programmi di s v i l u p p o r u r a l e p e r r a f f o r z a r e l ’e f f i c a c i a d e l l ’ a t t u a z i o n e d e l m e t o d o L e a d e r, prevedendo una maggiore flessibilità g r a z i e a l l ’i n t r o d u z i o n e d i m i s u r e i n t e grate o s p e c i a l i . I n l a rg a m i s u ra , s i t rat t a d i u n a c o n s e g u e n z a d e l d i b a t t i t o a l l ’i n te r n o d e l l a R e te e u ro p e a p e r l o s v i l u p p o r u r a l e e d e i g r u p p i d i r i f l e s s i o n e Le a d e r in mater ia di approccio « bottom-up » (dal b a s s o verso l ’al to) e « innovazio n e » . N e l g i u g n o 2 0 1 0 , a d e s e m p i o, l a Fr a n c i a ha proposto una nuova sottomisura per L e a d e r, v o l t a a d i n t e g r a r e p r o g e t t i n o n r i e nt rant i nel l a misu ra esistente. I re q u i s i t i co n ce r n e nt i l a co m p o s i z i o n e e l ’a p e r t u ra d e i G A L , o l t re a q u a nto d i s p o s t o d a l l ’a r t i c o l o 6 1 , p a r a g r a f o 1 , l e t t e r a b ) , d e l r e g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 , sono di competenza degli Stati membri, data la diversità delle strutture giuridic h e o di so stegno dei GA L. La Commissione e gli Stati membri non sono in grado di dimostrare il valore aggiunto ottenuto con l’attuazione d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r, n é h a n n o va l u t ato i costi aggiuntivi e i r isc h i impliciti Leader è un approccio innovativo per il quale inizialmente vi era un numero l i m i t a t o d i s t r u m e n t i d i v a l u t a z i o n e. N e l corso del tempo le metodologie utilizzate s i s o n o e vo l u t e, i n p a r t e g r a z i e a l l e a t t i vità della Commissione, e sono tuttora i n e vo l u z i o n e. Ce r t a m e nte è p o s s i b i l e u n u l t e r i o r e m i g l i o r a m e n t o, e a t t u a l m e n t e la Commissione sta completando un d o c u m e n t o d i l a v o r o 10 s u l l a v a l u t a z i o n e d e l l ’i m p a t t o d i L e a d e r, m a p r e c e d e n t i va l u t a z i o n i h a n n o gi à m e s s o i n e v i d e n z a i l c o n t r i b u t o d i L e a d e r, i n d i v i d u a n d o n e gli effetti. È attualmente in corso una v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i Le a d e r + a f f i d a t a a un ester n o. La valutazione dei costi aggiuntivi è compresa nelle attività di valutazione d e l p ro gra m m a , c h e p re n d o n o i n e s a m e i r isultati e gli effetti dei programmi, valut a n d o n e t r a l ’ a l t r o l ’e f f i c i e n z a ( m i g l i o r ra p p o r to t ra r i s o r s e i m p i e g ate e r i s u l t at i o t t e n u t i ) . L a c a p a c i t à d i e f fe t t u a re v a l u t a z i o n i d i q u e s t o t i p o r i g u a rd o a Le a d e r è in costante sviluppo, con la messa a punto di metodologie in n ovative. Si veda anche la risposta della Commission e al punto 6 . 10 Capturing impacts of Leader and of measures to improve Quality of Life in rural areas (Impatto di Leader e di misure per migliorare la qualità della vita nelle zone rurali), progetto di documento di lavoro 4, 21 giugno 2010, Rete europea per la valutazione dello sviluppo rurale. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 89 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 94. La Commissione concorda con questo a p p r o c c i o, c h e è g i à i n a t t o. Po i c h é p e r il periodo 2007-2013 è previsto il mains t r e a m i n g d i Le a d e r, l e s u e a t t i v i t à s o n o incluse nelle relazioni annuali sui pro gressi e gli indicatori di monitoraggio comprendono i risultati di iniziative a t t u a t e a t t r a v e r s o L e a d e r. I l s i s t e m a d i v a l u t a z i o n e c h e s i a p p l i c a a i p ro g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l i co p re a n c h e Le a d e r. S i sta esaminando la possibilità di integrare il Quadro comune per il monitoraggio e la valutazione con indicatori a livello n a z i onal e. 96. Una delle conclusioni principali della valutazione inter media è stata che il pro cesso di programmazione era ancora in u n a f a s e t ro p p o p re m at u ra p e rc h é s i r i u s c i s s e a i n d i v i d u a r e l ’i m p a t t o d i Le a d e r. M o l t i G A L ave v a n o a p p e n a c o m i n c i a t o a m e t te re in at to l e r isp et t ive st rategie. 97. N e l l ’e l a b o r a z i o n e d e i d a t i d i m o n i t o r a g gio di Leader+ si è tenuto conto della d i f f i c o l t à d i o t t e n e re d a t i s u f f i c i e n t i n e l quadro di Leader II . Pe r q u a nto co n ce r n e i l p e r i o d o co r re nte, l e i n fo r m a z i o n i d i b a s e s o n o r i c avate d a l Q u a d ro c o m u n e p e r i l m o n i t o r a g g i o e l a v a l u t a z i o n e ( QCMV ) . I n o l t r e , è i n c o r s o una valutazione ex-post di Leader+ (si veda la r isposta al punto 9 6 ) . I n o l t re, l a Co m m i s s i o n e h a re ce nte m e nte co m p l e t ato u n d o c u m e nto d i l avo ro co n tenente indicazioni rivolte a Stati membri e re s p o n s a b i l i d e l l e v a l u t a z i o n i s u c o m e m i g l i o r a re n e l l o s p e c i f i c o l a v a l u t a z i o n e dell ’impatto di Leader n elle zon e r urali. Una valutazione ex-post di Leader+ è stata ora affidata ad un esterno, allo scopo di valutare i risultati ottenuti nel co r s o d e l l ’i n te ro p e r i o d o d i p ro gr a m m a zione. La relazione finale dovrebbe essere d i s p on ib il e ent ro l a fine del 2010 . … m a e s i s t o n o p o c h e p rove d e l l ’e f f i c a c i a dei programmi Leader nel realizzare gli obiettivi di sviluppo rurale o del valore aggiunto dell ’approccio Leader Come già accennato, nel corso della valu t a z i o n e i nte r m e d i a d i Le a d e r + m o l t i p ro gra m m i d i s i n g o l i G A L s i t rovava n o n e l l e f a s i i n i z i a l i d i at t u a z i o n e, p e r c u i l a va l u t a z i o n e s i è i n ce n t r a t a s u l l ’i s t i t u z i o n e d i Le a d e r + , s u l l a s e l e z i o n e d e i G A L , e cc. L a valutazione ex-post in corso dovrebbe fo r n i re i n fo r m a z i o n i s u l l ’e f f i c a c i a d i Le a der+ in relazione agli obiettivi, nonché sul valore aggiunto dell’approccio Lead e r. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 90 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 98. Le at t i v i t à d i m o n i to ra g gi o e va l u t a z i o n e delle politiche socioeconomiche si sono c o s t a n t e m e n t e e v o l u t e d a l l ’i s t i t u z i o n e dei fondi strutturali. Un passo avanti significativo per la politica di sviluppo r u ra l e 2 0 0 7 - 2 0 1 3 è s t ato l a c re a z i o n e d e l Quadro comune per il monitoraggio e l a v a l u t a z i o n e (QCMV ) , c h e p e r l a p r i m a volta fornisce un quadro di riferimento co e re nte p e r t u t t i g l i St at i m e m b r i . Pe r i l p e r i o d o 2 0 0 7 - 2 0 1 3 Le a d e r n o n v i e n e p i ù attuato in programmi separati, bensì rap presenta una componente obbligatoria d e i p r o g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR ) i nte grato co me qu ar to asse di t utti i pro grammi. È pertanto soggetto alle stesse nor me di attuazione e al sistema di monitoraggio e valutazione applicati a tutte le altre attività di sviluppo rurale finanziate d a l l ’ UE . I p r i m i r i s u l t a t i d e l l ’ a t t u a z i o n e d e l QCMV s i r i s c o n t r a n o n e l l e r e l a z i o n i annuali sui progressi, mentre le prime i n fo r m a z i o n i re l at i ve a l l ’i m p at to d e i p ro grammi saranno fornite con le relazioni intermedie da presentare alla Commiss i on e ent ro il 31 dicemb re 2010. 99. Le valutazioni intermedie di Leader+ sono state effettuate in una fase del ciclo di v i t a d e l p ro gra m m a c h e i n m o l t i c a s i s i è r ivelata prematura per individuare l ’effett i v o i m p a t t o e c o n o m i c o. L a v a l u t a z i o n e s i è p e r t a nto co n ce nt rat a s u l l ’i s t i t u z i o n e d i Le a d e r + , s u l l a s e l e z i o n e d e i G A L , e c c. L a va lut azio ne ex-p o st di Leader+ attualmente in corso dovrebbe fornire maggiori informazioni sull ’impatto complessivo del p rogramma. 100. I dati, pur non essendo esaustivi, non dovrebbero essere considerati insufficienti. Le re l a z i o n i s u l l a va l u t a z i o n e i nte r m e d i a di Leader+ non indicano che il metodo in s é n o n è e f f i c a ce, b e n s ì c h e i l s u cce s s o o l ’i n s u cce s s o f i n a l e d e l p ro gra m m a l o c a l e dipende da fattori legati alle modalità d i a t t u a z i o n e. Q u a n d o i l m e t o d o è s t a t o at t u ato i n m o d o e f f i c a ce s i s o n o e v i d e n ziati effetti positivi. Ancora una volta, o c c o r r e r i c o r d a r e c h e L e a d e r, i n q u a n t o s t r u m e n t o i n n o v a t i vo p e r p ro m u o ve re i l potenziale locale, ovviamente può pre sentare successi e fallimenti nella sua a t t u a z i o n e e c h e i l v a l o re d e l l ’a p p ro cc i o non risiede soltanto nella misurazione dei successi, ma anche nel tener conto in futuro dei motivi degli in successi. 102. S i ve d a n o l e r i s p o s te d e l l a Co m m i s s i o n e ai punti 9 7 , 9 9 e 1 0 0 . 103. L’a t t i v i t à d i m o n i t o r a g g i o e v a l u t a z i o n e dovrebbe tenere conto dei costi di attuaz i o n e e g e s t i o n e e v a l u t a re i l s u cce s s o o i l f a l l i m e nto c o m p l e s s i vo d e l l a s t rate gi a d e i G A L . Le a d e r p u ò re gi s t ra re s u cce s s i e f a l l i m e n t i n e l l ’a t t u a z i o n e d e i p r o g e t t i e s a re b b e i m p o s s i b i l e i n d i v i d u a re e s o s te nere i progetti innovativi e ambiziosi se si scegliessero solo progetti a basso rischio; d i co n s e g u e n z a u n a ce r t a p e rce nt u a l e d i i n s u cce s s i è i n e v i t a b i l e e n o n d e n o t a u n fallimento sistematico. Quindi, il successo o l ’i n s u c c e s s o d o v r e b b e r o e s s e r e g i u d i cati al livello della strategia dei GAL. Q u e s te p ro b l e m a t i c h e ve n g o n o c i t a te i n d i ve r s i p u nt i d e l l e va l u t a z i o n i ( s i ve d a n o le r isposte della Commissione ai punti 94 a 102). Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 91 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 105. La Commissione ha sottoposto ad audit 37 programmi Leader+ su 73 per il periodo di programmazione 2000-2006; 13 programmi sono stati oggetto di audit p i ù d i una volta. Pe r q u a n t o r i g u a r d a Le a d e r + i n Fr a n c i a , l’audit del 2005 è stato seguito da un a u d i t d i fo l l o w - u p n e l 2 0 0 6 . A i p ro b l e m i r i l e vat i n e l 2 0 0 5 , c u i s i r i fe r i s ce l a Co r te, n o n h a e f fe t t i v a m e n t e f a t t o s e g u i t o u n a correzione finanziaria, poiché mancava n o i n d i c a z i o n i d i re t te d i p e rd i te f i n a n ziar ie. Tuttavia, è in corso una cor rezione f i n a n z i a r i a re l at i va a q u e s to p ro gra m m a , dovuta a carenze nei controlli in merito all’attuazione dell’ar ticolo 4 (verifiche amministrative e in loco) e dell ’ar ticolo 9 (ver ifiche dell ’autor ità di pagamento) del re golamento (CE) n. 438/ 2001. Per quanto concerne l ’audit in Por togallo, nella sua lettera sui risultati nel 2005 la Commissione ha presentato alcune raccomandazioni in merito al miglioramento del sistema di controllo in mate r i a d i « co n f l i t to d i i n te re s s i » e « r a gi o n e vo l e z z a d e i c o s t i d e i p ro g e t t i p ro p o s t i » . Alle autorità portoghesi è stato raccomandato di garantire che nelle norme p ro ce d u ra l i d e i G A L ve n i s s e ro i nt ro d o t te d i s p o s i z i o n i s p e c i f i c h e co n ce r n e n t i p o s s i b i l i co n f l i t t i d i i nte re s s i . Lo St ato m e m bro ha replicato come segue in merito alla questione dei conflitti di interessi: « Le n u o ve i s t r u z i o n i p u b b l i c a t e n e l g i u gno 2006 prevedono già che chiunque detenga un interesse personale in un caso debba astenersi dalla votazione. Per quanto concerne le domande che coinvo l g o n o te r z i n o n a p p a r te n e n t i a l l ’ u n i t à decisionale, ma che sono membri del GAL, non si ritiene necessario applicare questa norma poiché l ’unità decisionale è co n s i d e rat a i n d i p e n d e nte e d è co s t i t u i t a da diversi membri». In materia di ragionevolezza dei costi, si è raccomandato q u a nto s e g u e : « S u l l a b a s e d e i p r i n c i p i d i s a n a g e s t i o n e f i n a n z i a r i a [ co m e d i s p o s to d a l l ’a r t i c o l o 3 8 , p a r a g r a fo 1 , d e l re g o l a m e n t o ( CE ) n . 1 2 6 0 / 9 9 ] , s i r a c c o m a n d a che (ad esempio sopra un cer to importo di spesa) siano richieste diverse offer te ( a d e s e m p i o t re ) e / o c h e i p re z z i d i c h i a - r a t i s i a n o c o n f r o n t a t i c o n p r e z z i d i r i fe r imento stan dard, ch e dovrebbero essere documentati » . Lo Stato membro ha r ispo s to co m e s e g u e : « Pe r q u a nto co n ce r n e l e offer te, occorre tenere presente che i GAL di norma richiedono più di una offer ta, m a n o n s e m p re h a n n o av u to l ’a cco r te z z a di conser vare una documentazione di tali c o n f ro n t i . Tu t t a v i a , n e l l e i s t r u z i o n i p e r i p ro g e t t i d e i G A L s i r i c h i e d e gi à d i r i s p e t t a re l e n o r m e g e n e ra l i s u g l i a p p a l t i p u b blici per piccoli impor ti, nonché di rispett a re l a l e g g e n a z i o n a l e DL 1 9 7 / 1 9 9 9 ( c h e stabilisce le norme relative agli appalti pubblici di servizi) nel caso di importi superiori a 200 000 euro. Comunque, queste istruzioni ai GA L saranno ulter ior mente raffor z ate » . Sulla base della r ispo sta dello Stato membro la Commissione ha concluso che non sussisteva un r ischio immediato per il fondo e ha deciso di non applicare un a cor rez ion e fin an z iar ia. 107. La Commissione riconosce che in alcuni casi la documentazione sulle verifiche era c a r e n t e . Tu t t a v i a , u n a d o c u m e n t a z i o n e carente non implica necessariamente la man cata esecuz ion e di controlli. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 92 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 108. La Commissione prenderà in considerazione la revisione della « Guida sull ’applic a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » n e l l ’i n t e n t o d i fornire ulteriori indicazioni sulle buone pratiche in merito a questi aspetti in f u t u ro. 109. L a va lut azio ne ex-p o st di Leader+ attualmente in corso affronta il problema del « p e s o m o r to » . S i t rat t a d i u n a s p e t to c h e si può valutare al meglio ex-post, sulla b a s e d i i n d a gi n i e a n a l i s i co m p a ra t i ve, e che non dipende dai dati di monitoraggio r a cco l t i n e l co r s o d e l p e r i o d o ( s i ve d a l a n ot a 34 del l a Co r te). Per quanto riguarda la nota 33 della Cor te, il fatto che un progetto avrebbe potuto andare avanti in assenza del f i n a n z i a m e nto d i Le a d e r n o n i m p l i c a c h e avrebbe avuto lo stesso successo senza il vantaggio della consulenza e del soste gn o fo r n i t i n e l l ’a m b i to d e l p ro ce s s o Le a d e r. I n ogni caso, nella pratica è spesso molto difficile prevedere se un progetto avrebbe p o t u to e s s e re re a l i z z ato i n a s s e n z a d i u n sostegno. Questo può dipendere da caratter istiche specifiche inerenti al progetto. O cco r re re b b e t rova re u n ra p p o r to ra gi o nevole tra il r ischio del « peso mor to » e le s p e c i f icit à di o gni p ro g et to. 110. A s e g u i to d e l l a r i l e va z i o n e d i a l c u n i p ro blemi specifici (non sistematici) relativi a l l a t ra s p a re n z a , n e l l a re l a z i o n e f i n a l e d i va l u t a z i o n e d i Le a d e r II ( p a g. 2 4 6 ) s i ra c comanda di aumentare l ’attività di formazione e di fornire indicazioni più chiare ai G A L i n mater ia. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale R iq uad ro 1 9 P r i m o e s t r a t t o. L’e f f e t t i v o e q u i l i b r i o d i p o te re a l l ’i nte r n o d e l G A L è d e te r m i n ato dal contesto culturale e istituzionale a livello locale e region ale. I l r i s c h i o c h e i G A L p o s s a n o e s s e re d o m i nati dal settore istituzionale è considerato n e l l ’a r t i co l o 6 2 , p a ra gra fo 1 , l e t te ra b), del regolamento (CE) n. 1698/2005 che stabilisce che il par tenariato locale debba e s s e re co m p o s to a l m e n o p e r i l 5 0 % d a l l e p a r t i e co n o m i c h e e s o c i a l i e d a a l t r i ra p presentanti della società c ivile, ecc. Q u e s t a c o n d i z i o n e è u n r i s u l t a t o fo n d a m e n t a l e, te n e n d o co n to d e l l ’i m p o r t a n z a dei finanziamenti pubblici complementar i n ell ’attuaz ion e di Leader. S e c o n d o e s t r a t t o. L e v a l u t a z i o n i i n t e r medie di Leader+ sono state effettuate in u n a f a s e d e l c i c l o d i v i t a d e l p ro gr a m m a c h e i n m o l t i c a s i s i è r i ve l at a t ro p p o p re m a t u r a p e r v a l u t a re l e q u e s t i o n i g e s t i o n a l i c i t a t e d a l l a Co r t e. Le re l a z i o n i s u l l a valutazione intermedia si concentrano m a g gi o r m e n te s u p ro b l e m i r i l e v a t i n e l l e f a s i i n i z i a l i d e l l ’a t t u a z i o n e , p e r c u i n o n deve sorprendere che si ponga fortemente l’accento su questioni quali la burocrazia e il livello di autonomia e il r e l a t i v o i m p a t t o s u l l ’e f f i c a c i a d e l l ’ a t t u a z i o n e. L a v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i Le a d e r + at t u a l m e nte i n co r s o d ov re b b e fo r n i r e m a g g i o r i i n fo r m a z i o n i s u q u e s t i o n i gestion ali più fon damentali. N e l c o n t e m p o, u n o d e i g r u p p i d i r i f l e s sione del sottocomitato Leader della R ete e u ro p e a p e r l o s v i l u p p o r u ra l e ( RESR ) s t a discutendo il ruolo dei comitati decisionali nella gestione dei programmi, nonché altre questioni collegate all’att u a z i o n e d e l l ’a p p r o c c i o d a l b a s s o v e r s o l’alto nel periodo di programmazione c o r re n t e. I r i s u l t a t i s a r a n n o d i s c u s s i c o n gli Stati membri in seno al comitato per l o s v i l u p p o r u r a l e ( CSR ) a l f i n e d i o t t e n e re l ’i m p at to d e s i d e rato n e l l ’at t u a z i o n e dell ’approccio Leader. 93 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 111. S i ve d a n o l e r i s p o s te e l e o s s e r va z i o n i a i p u nt i 64-71. L a v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i Le a d e r + p re n d e rà i n esame l ’efficienza e l ’effic ac ia dei vari meccanismi di attuazione utilizzati d a g l i S t a t i m e m b r i ( c h e t r a l ’a l t r o c o m por tano oneri differenti per i GAL e di c o n s e g u e n z a i n c i d o n o i n m i s u r a d i ve r s a s u i co s t i o p e rat i v i ) . L’ « e cce s s i va b u ro c ra zia» a cui si fa riferimento nella sintesi delle valutazioni inter medie si r ifer isce ai s i s te m i d i g e s t i o n e d e i p ro gra m m i i m p o s t i d a l l e r i s p e t t i ve a u to r i t à , c h e i n a l c u n i casi andavano notevolmente al di là dei re q u i s it i int r inseci del meto do Leader. 112. Gli insegnamenti tratti dalle precedenti valutazioni di Leader ser vono a rispondere alle esigenze dei programmi corre nt i . G l i at t u a l i i n d i c ato r i d i m o n i to ra g gio rappresentano un adeguamento dei p re c e d e n t i i n d i c a t o r i e s i b a s a n o s u u n a g e ra rchia di o b iet t ivi che co nsente l ’an alisi e la comunicazione degli obiettivi dei programmi e mostra come inter venti a l i ve ll o l o cal e dovreb b ero co nt r ibuire agli ob i e t t ivi st rategici g eneral i. 113. La relazione di sintesi della valutazione i nte r m e d i a d i Le a d e r + p ro p o n e va d i i s t i tuire una serie di indicatori comuni a l i v e l l o UE , r i d u c e n d o s o s t a n z i a l m e n t e i l numero di quesiti, for nendo or ientamenti sui metodi per monitorare gli indicator i e istituendo un quadro di riferimento per la valutazione mediante un gruppo di lavoro consultivo. Tutte queste raccomandazioni sono state seguite nella definizione del Q u a d ro c o m u n e p e r i l m o n i t o r a g g i o e l a va l u t azione (QCMV ). I l QCMV è s t a t o c o m p l e t a t o e p r e s e n tato alle delegazioni degli Stati membri nel comitato per lo sviluppo rurale nel d i c e m b re 2 0 0 6 , b e n p r i m a d e l l ’a p p ro v a zione dei programmi, affinché gli Stati membri potessero preparare in anticipo l ’i s t i t uzio ne di st ru t t u re adeg uate. Agli Stati membri sono state fornite esplicite indicazioni generali su come i s t i t u i re e u t i l i z z a re i l s i s te m a d e l QCMV. I n o l t re, è a p e r to u n d i a l o g o p e r m a n e n te p e r m i g l i o r a re i l QCMV, s e g u i t o i n p a r t i colare nell ’ambito della R ete europea per la valutazione dello sviluppo rurale che comprende esper ti degli Stati membr i ed è sostenuta da un Helpdesk che lavora i n p e r m a n e n z a s u q u e s t i o n i re l a t i ve a l l a valutaz ion e. L’i n d i c a t o r e d i b a s e p e r Le a d e r è l a p e r ce nt u a l e d i p o p o l a z i o n e co p e r t a d a l G A L a i f i n i d e l l a m i s u r a z i o n e d e l l ’o b i e t t i v o d e l l a g ove r n a n ce ( c a p a c i t à l o c a l e d i e l a borare e attuare strategie di sviluppo) contenuto negli orientamenti strategici comun itar i. G l i a l t r i i n d i c a t o r i d e l QCMV p e r Le a d e r sono limitati, in linea con la tendenza a l l a s e m p l i f i c a z i o n e d e l s i s te m a d i m o n i toraggio rispetto a Leader+ e ad includ e re Le a d e r n e l l ’a p p ro c c i o g e n e r a l e. G l i indicatori di monitoraggio di Leader+ erano numerosi rispetto a quelli applic at i a l l ’a s s e Le a d e r, m a d ’a l t ro c a nto n o n riguardavano gli obiettivi politici gene rali dell ’UE per il per iodo 2 0 0 0 -2 0 0 6 . I n g e n e r a l e, l ’i m p a t t o v i e n e v a l u t a t o attraver so il processo di valutaz ion e. P e r q u a n t o r i g u a r d a l ’o b i e t t i v o d e l l a g ove r n a n c e, g l i i n d i c a t o r i d i m o n i t o r a g g i o p o s s o n o fo r n i r e u n u t i l e c o n t r i b u t o, ma non sono sufficienti per una valutaz i o n e. Q u e s t o è u n o d e i m o t i v i p e r c u i è stato elaborato un documento sulla valu t a z i o n e d e l l ’i m p a t t o d i Le a d e r 1 1 , c h e t r a l ’a l t r o a l l e p a g g. 2 6 - 2 9 e 4 9 - 5 0 f a r i fe r i mento alla gover nance proponendo degli in dic ator i di impatto. È p r e v i s t a l a v a l u t a z i o n e d e l l ’e f f i c a c i a e d e l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p r o c c i o L e a d e r. I c o s t i d i r e t t i d i e s e r c i z i o d e i G A L co p e r t i d a f i n a n z i a m e nt i p u b b l i c i Le a d e r son o n oti. 11 Cfr. nota 3 risposta della Commissione. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 94 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI 114. L a C o m m i s s i o n e s i a t t e n d e c h e l ’i m p o stazione scelta per il periodo corrente, come spiegato nella risposta al preced e n t e p u n t o 1 1 3 , c o n s e n t a u n a m i g l i o re v a l u t a z i o n e d e l l ’a p p r o c c i o Le a d e r. I n o l tre, il gruppo di lavoro tematico della Rete europea per la valutazione dello sviluppo rurale può fornire indicazioni a g gi u nt ive. I n t a l s e n s o, l a Co m m i s s i o n e h a re ce n te mente completato un progetto finale di documento di lavoro sulla valutazione d e l l ’i m p at to d i Le a d e r n e l l e zo n e r u ra l i 1 2 . Il primo progetto del documento di l avo ro è s t ato p re s e nt ato a g l i St at i m e m bri nell ’aprile 2010, quando il lavoro sulle va l u t a z i o n i i nte r m e d i e e ra a n co ra a l l ’i n i z i o. I l d o c u m e n t o d e s c r i ve n e l d e t t a g l i o m e t o d i e fo n t i d i d a t i p e r l a v a l u t a z i o n e di ciascuno degli indicatori relativi ai quesiti di valutazione che non si basano s u i d at i d i m o n i to ra g gi o d e l QCMV, b e n s ì si ser vono di altr i metodi valutativi, quali triangolazioni, sondaggi, studi di casi, g r u p p i d i r i f l e s s i o n e, a n a l i s i d i m o l t i p l i c a t o r i , s e r i e d i d a t i d e r i v a t i , e c c. Q u e s t o d o c u m e n t o d i o r i e n t a m e n t o o f f r i r à l ’o p por tunità di effettuare degli aggiustamenti nel processo di monitoraggio e va lu t azio ne. Tu t t a v i a , e s i s t o n o l i m i t i n e l l a r a c c o l t a dei dati dei GAL. Le differenze tra le strategie non consentono di raccogliere le stesse informazioni in tutti i GAL, poiché l’attuazione di una strategia locale è determinata dal processo. La valutaz i o n e i n d i v i d u a l e d e v ’e s s e r e l i m i t a t a , a l f i n e d i r i s p e t t a re l a re l a z i o n e t ra co s t i e d e f f i c i e n z a d e l l o s t e s s o p ro c e s s o d i v a l u t a z i on e. 12 Cfr. nota 3 risposta della Commissione. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 115. La Commissione conviene che tutte le caratteristiche dell’approccio Leader dovrebbero essere attuate nella misura più ampia possibile al fine di ottenere il massimo effetto di sviluppo sul territo r i o. M a r i co rd a c h e l ’e l e m e nto ce nt ra l e d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r n o n s o n o i s i n g o l i progetti isolati dal contesto locale, bensì l ’a t t u a z i o n e d i u n a s t r a t e g i a g e n e r a l e d i sviluppo locale. Come menzionato dalla Cor te nella sua d e f i n i z i o n e d e l v a l o r e a g g i u n t o d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r, q u e s t ’ u l t i m o co m p re n d e u n a m i g l i o re i d e n t i f i c a z i o n e d i e s i g e n ze e s o l u z i o n i l o c a l i , u n m a g gi o re i m p e gn o delle parti interessate e una maggiore a p e r t u r a a l l ’i n n o v a z i o n e . I n o l t r e , c o m p re n d e l a c re a z i o n e d i c a p a c i t à a l i ve l l o locale che deter mina un aumento dell ’at t i v i t à d i s v i l u p p o l o c a l e, c o n l a m e s s a i n comune di risorse locali, la creazione di r e t i c h e c o n s e n t e l ’a p p r e n d i m e n t o r e c i proco e un approccio integrato nell’affrontare complesse questioni economiche e sociali. Questi aspetti svolgono un ruolo importante per la priorità orizzontale del miglioramento della governance nello sviluppo rurale. Il processo d i s v i l u p p o d e l l e c a p a c i t à è u n e l e m e nto ch iave n ell ’attuaz ion e di Leader. 95 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 116. Le organizzazioni aderenti ai GAL sono organizzazioni rappresentative e localmente attive nel territorio rurale. La Comunicazione della Commissione su L e a d e r + 13, c h e c o s t i t u i v a i l d o c u m e n t o di riferimento per i programmi Leader+ nazionali e regionali, dichiara al punto 12: «I gruppi di azione locale devono essere l ’espressione equilibrata e rappre sentativa dei partner dei vari ambienti socioeconomici del territorio». I partner sono un insieme di enti pubblici ed espo n e n t i d e l l a s o c i e t à c i v i l e. I p a r t n e r s o n o a n c h e i p r i n c i p a l i a u to r i d e l l e s t rate gi e e nella maggior par te dei casi rappresent a n o u n a p a r te co n s i s te nte d e l l a p o p o l a z i o n e d e l t e r r i t o r i o. È p e r t a n t o n o r m a l e che una cer ta percentuale dei progetti p ro ve n g a d a q u e s t e o rg a n i z z a z i o n i a d e renti. I membr i dei GA L possono svolgere un ruolo impor tante per l’attuazione d e l l a st rategia di svil up p o l o cal e. Per quanto riguarda la composizione dei par tenariati, durante i negoziati che h a n n o p o r t a t o a l l ’a p p rov a z i o n e d e i p ro g r a m m i d i s v i l u p p o r u r a l e ( PSR ) p e r i l periodo 2007-2013, la Commissione ha controllato che fosse incluso il principio della rappresentanza minima del 5 0 % d e l l a s o c i e t à c i v i l e n e i p a r te n a r i a t i , come disposto dall’ar ticolo 62, parag r a fo 1 , l e t t e r a b ) , d e l re g o l a m e n t o (CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 . Ta l e re q u i s i to s i a p p l i c a a l l i ve ll o decisio nal e. I n o gni caso, la Commissione prenderà in c o n s i d e r a z i o n e l a re v i s i o n e d e l l ’o r i e n t a mento esistente al fine di evitare interp re t a zio ni er rate. I n o l t re, l a Co m m i s s i o n e i nte n d e i n co ra g gi a re u n a p o l i t i c a d i a d e s i o n e p i ù a p e r t a a l l i ve l l o d e i G A L n e l l a d e f i n i z i o n e d e l l a p oli t i c a p o st-2013. 13 Comunicazione della Commissione agli Stati membri del 14 aprile 2000 recante gli orientamenti per l’iniziativa comunitaria in materia di sviluppo rurale (Leader+). I n r e l a z i o n e a l l ’i n n o v a z i o n e o a l l ’i n t e r a z i o n e t ra s e t to r i d i ve r s i , i G A L s o n o i n co raggiati a presentare strategie innovative di sviluppo locale, ma quello dell ’innovazione è solo uno dei vari criteri di selezione dei GAL. Q uindi l ’aspetto dell ’inno va z i o n e n o n è n e ce s s a r i a m e nte p re s e nte in tutti i progetti sostenuti. I noltre, non è realistico aspettarsi che la maggior par te dei progetti Leader sian o in n ovativi. S econdo il parere della Commissione, singoli progetti possono essere finanziati da Leader nella misura in cui contr ibuiscono alla realizzazione degli obiettivi della strategia di sviluppo locale. Si vedano anche le risposte della Commissione ai punti 1 6 , 2 1 -2 2 e 3 4 - 3 8 . 117. Il ruolo centrale delle strategie di sviluppo locale per l’attuazione dell’asse Leader è rispecchiato dalla misura spe cifica «attuazione delle strategie di sviluppo locale » . Lo stesso vale per Leader+ co n l a « A z i o n e 1 : s o s te gn o a s t rate gi e d i sviluppo territoriale integrate di natura s p e r i m e nt a l e b a s ate s u u n a p p ro cc i o d a l basso ver so l ’alto » . Le a d e r v i e n e at t u ato at t rave r s o s t rate gi e di sviluppo locale sostenute da misure a d e g u ate. G l i S t at i m e m b r i s o n o re s p o n s a b i l i d e l l a q u a l i t à d e l l a s t ra te gi a d i s v i luppo locale selezionata e del rispetto d e i r e q u i s i t i d i a t t u a z i o n e, t r a c u i l ’a t t i vità di monitoraggio e valutazione delle strategie. Il successo della strategia dipende dal valore dei singoli progetti approvati. I GAL sono attori chiave nel garantire la qualità dei progetti selezionati sulla base di criteri oggettivi in relazione agli obiet tivi strategic i gen erali. G l i S t a t i m e m b r i s o n o t e n u t i a p re n d e re le misure necessar ie per garantire l ’applic a z i o n e d e i p r i n c i p i d i b a s e d e l l ’a p p ro c c i o Le a d e r e l a re a l i z z a z i o n e d e g l i o b i e ttivi della strategia di sviluppo loc ale. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 96 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 118. L a C o m m i s s i o n e c o n c o r d a s u l l ’e s i g e n z a di un elevato grado di trasparenza e sulla conseguente necessità che i GAL siano in grado di dimostrare di avere seguito coe re nte m ente p ro cedure co r ret te. La Commissione prenderà in esame la r e v i s i o n e d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i c a z i o n e d e l l ’a s s e Le a d e r » n e l l ’i n t e n t o d i c h i a r i re ulteriormente il rispetto dei principi di b a s e nel l a sel ezio ne dei p ro g et t i ( trasparenza, par ità di trattamento, utilizzazione d i c r i te r i d i s e l e z i o n e o g g e t t i v i , co m u n i cazione delle decisioni) sulla base delle b u on e p rat iche racco l te. I membr i dei GA L sono organizzazioni del te r r i to r i o r u ra l e, ra p p re s e nt at i ve e at t i ve localmente. Quindi è normale che una percentuale di progetti provenga da que s te o rg a n i z z a z i o n i . L’e s c l u s i o n e d i q u e s t i p ro g e t t i c o s t i t u i re b b e u n s e r i o o s t a c o l o p e r i l s u cce s s o d e l l ’at t u a z i o n e d e l l a s t ra te gi a d i svil up p o l o cal e. Tu t t a v i a , g l i S t a t i m e m b r i s o n o t e n u t i a garantire l’assenza di conflitti di inte re s s e. Si vedano anche le risposte della Comm i s s i one ai p u nt i 56 – 61 e 117. 119. La Commissione intende esaminare in modo approfondito la questione della d a t a d i i n i z i o d e l l ’a m m i s s i b i l i t à d e i p ro g e t t i , t e n e n d o c o n t o d e l l ’e s i g e n z a d i u n a p p ro cc i o a r m o n i z z ato n e i f i n a n z i a m e nt i com u n it ar i in g est io ne co ndivisa. Te n e n d o c o n t o d e l l ’ a m p i a v a r i e t à d e i p roge tt i Leader, p o t reb b e essere diffic ile gi u d i c a re a p r i o r i f at to r i q u a l i i l gra d o d i re d d i t i v i t à e n e l co nte m p o g a ra nt i re c h e s i ot te ng ano i r isu l t at i desiderat i. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 120. La Commissione non ritiene che i costi d i at t u a z i o n e d i Le a d e r s i a n o n e ce s s a r i a mente con sistenti. La gestione della politica di sviluppo rurale è condivisa dalla Commissione e d a g l i St at i m e m b r i , n e l r i s p e t to d e l p r i n c i p i o d i s u s s i d i a r i e t à . L’ a t t u a z i o n e d i Le a d e r co m p o r t a u n a s p e c i f i c a c a rat te r i stica obbligator ia, ossia il trasfer imento a livello locale di una par te consistente dei compiti di gestion e. I compiti dei GAL non sono supplementari né duplicati, bensì compiti delegati che non vengono svolti a livello di programma (controllo, selezione dei progetti e pagamenti in cer ti programmi di sviluppo rurale). M ediamente i costi di esercizio sono limit at i e ra p p re s e nt a n o i l 1 5 % d e l s o s te gn o pubblico alla strategia di sviluppo locale, al di sotto del massimale del 20% stabil i t o a l l ’a r t i c o l o 3 8 d e l r e g o l a m e n t o (CE ) n . 1 9 7 4 /2 0 0 6 . Non vi sono prove sufficienti di ritardi a g g i u n t i v i d e r i v a n t i d a l l ’a p p r o c c i o L e a d e r. N e l l ’ UE e s i s t o n o d i v e r s i m o d e l l i d i attuazione di Leader che compor tano compiti aggiuntivi al di là della selezione dei progetti (approvazione dei pro g e t t i e / o p a g a m e nt i i n 3 9 p ro gra m m i n e l periodo corrente). I GAL dotati di autono mia fin an z iar ia e ammin istrativa in gen e rale prevedon o procedure più brevi. Si vedano anche le risposte della Commission e ai punti 7 , e 6 4 - 7 1 . 97 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 121. Per quanto concer ne l ’attuazione dell ’ap proccio Leader nel periodo di programmazione corrente, la Commissione ha preso una serie di iniziative mirate ad i n corag giare ul ter io r mente l e b uon e prat i c h e e u na sana g est io ne finanziar ia: - i p r i n c i p i e s s e n z i a l i d e l l ’i n i z i at i va Le a der so no st at i definit i nel l ’a mbito di u n quadro giu r idico p er t inente; - sono state fornite indicazioni nella fase di definizione e approvazione del programma con la « Guida sull’applicaz i o ne del l ’asse Leader » ; - sono stati istituiti gruppi di riflessione a l l ’i n t e r n o d e l s o t t o c o m i t a t o L e a d e r della R ete europea per lo sviluppo ru r a l e ( RESR ) , c o n i l m a n d a t o d i e s a m i n a re i p ro b l emi di at t uazio ne. La R ete c o n t i n u a c o n l ’a t t i v i t à d i s c a m b i o d i risultati, esperienze e know-how tra gli attori coinvolti nell’attuazione d e l l ’i n i z i at i va Le a d e r, c h e e ra gi à u n a pr ior ità di Leader II e Leader+ (con gli O s s e r v a t o r i e u r o p e i L e a d e r II e L e a d e r+). Attualmente la Commissione e gli Stati membri (autorità di gestione e GAL) s t a n n o e f fe t t u a n d o u n a re v i s i o n e a p p ro fondita per definire meglio il ruolo dei GAL, il ruolo dello sviluppo delle capacità, i cr iter i di ammissibilità e una suddivisione più chiara dei compiti tra autor ità di gestione e GAL. I l processo si svolge in m o d o co s t r u t t i vo e co o p e rat i vo n e l q u a dro della Rete europea per lo sviluppo r u ra l e ( gr u p p o d i r i f l e s s i o n e d e l s o t to co m i t ato Leader). I noltre, la Commissione ha sottoposto ad audit 37 dei 73 programmi Leader+ per il per iodo di programmazione 2000-2006. L a C o m m i s s i o n e s t a e f f e t t u a n d o l ’a u d i t di misure Leader+ e Leader nel quadro del suo programma generale di audit, tenendo conto dei r ischi specifici, for mulando raccomandazioni dove necessar io e a p p o r t a n d o co r re z i o n i f i n a n z i a r i e i n c a s i motivati. Il contesto di attuazione di Leader si è evoluto dal 2000, non ultimo a causa della diversa struttura dell’attuazione n e l l ’a r c o d e i d i v e r s i p e r i o d i d i f i n a n z i a mento. Questo a sua volta implica che molti Stati membri hanno dovuto adattare le proprie strutture amministrative per l ’attuazione di Leader. La Commissione continuerà a prendere le i n i z i a t i v e n e c e s s a r i e p e r m i g l i o r a r e l ’a t t u a z i o n e d e l m e t o d o Le a d e r a l l a l u c e d i tutti gli elementi che ne dimostrino la n ecessità. Leader r ichiede una capacità amministrat i va c h e co n s e nt a d i g e s t i re l a s p e c i f i c i t à d e l m e t o d o. G l i S t a t i m e m b r i c h e h a n n o a d e r i t o a l l ’ UE d o p o i l 2 0 0 4 n o n h a n n o potuto ben eficiare dei tre per iodi di pro gra m m a z i o n e d e l l ’i n i z i at i va co m u n i t a r i a . La Commissione è consapevole di que s t a l a c u n a e p e r q u e s t i p a e s i co n m i n o re esperienza sono stati organizzati semin a r i d i fo r m a z i o n e TA IE X ( u n o s t r u m e nto di assistenza tecnica preadesione) sul m e t o d o L e a d e r. A n c h e l a R e t e e u r o p e a per lo sviluppo rurale contribuirà allo s c a m b i o d i e s p e r i e n ze s u l l e p ra s s i a m m i n i s t r a t i v e n e c e s s a r i e p e r l ’a t t u a z i o n e d i Leader. Si vedano anche le risposte della Commission e ai punti 7 2 , 7 3 , 9 1 e 1 1 3 . Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 98 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 122. La Commissione constata dei miglioram e n t i n e l l ’a t t u a z i o n e d i Le a d e r i n m o l t i Stati membri e non può quindi condivid e re la co ncl usio ne del l a Co r te. I noltre, la Commissione è convinta che gli sforzi intrapresi nell’attuale periodo di programmazione congiuntamente con gli S t a t i m e m b r i p e r l a vo r a re s u p ro b l e m i e s o l u z i o n i co nt r i b u i ra n n o i n m i s u ra s i gn i f i c a t i v a a m i g l i o r a r e u l t e r i o r m e n t e l ’a t t u a z i one g eneral e del l ’ap p ro ccio Leader. Racco m a nd azio ne 1 a ) La Co mmissio ne intende esamin are in m o d o a p p ro fo n d i t o l a q u e s t i o n e d e l l a dat a di inizio del l ’ammissibilità dei p rogetti, tenendo conto dell ’esigenza di un approccio armonizzato nei finan ziamenti comunitari in gestione cond i v isa. b) L a Co m m i s s i o n e i nte n d e fo r n i re u l te riori indicazioni in proposito in un agg i o r n a m e n t o d e l l a « G u i d a s u l l ’a p p l i cazione dell ’asse Leader » per l ’attuale p er io do di p ro grammazio ne. c ) Simili norme sono già previste dall ’att u a l e q u a d r o g i u r i d i c o. L’a r t i c o l o 6 2 , paragrafo 1, lettera b), del regolament o (CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 s t a b i l i s c e c h e a l livello decisionale il par tenariato lo c a le dev ’essere composto almeno per i l 50% da rap p resent ant i del l a soc ietà c i v il e. Tu t t a v i a , l a C o m m i s s i o n e r i c o n o s c e c h e l ’e n u m e r a z i o n e d e i p r i n c i p i p o t r e b b e e s s e re p i ù s p e c i f i c a , e p re n d e rà i n co n s i derazione la revisione degli or ientamenti e s i s te n t i p e r c h i a r i re u l te r i o r m e n te l ’a p plicazione obbligatoria della regola del «doppio quorum» che si applica alla composizione dei GAL e al livello decisio n ale. 123. Gli Stati membri devono garantire l’assenza di conflitti di interessi nell’amb i t o d e l l a g e s t i o n e c o n d i v i s a . Le p r o c e dure decisionali e i criteri di selezione a p p l i c a t i d a i G A L n o n r i e n t r a n o n e l p ro gramma, bensì nell’attuazione locale valutata dall’autorità di gestione al momento della selezione del GAL. Gli Stati membri possono anche applicare norme comuni per tutti i GAL istituiti a livello n az ion ale. Ra ccoma nda z ione 2 La Commissione conviene con la Cor te che per quanto r iguarda il processo decis i o n a l e d o v re b b e ro v i g e re n o r m e c h i a re s u l co n f l i t to d i i nte re s s i , c h e d ov re b b e ro essere seguite r igorosamente. L’a r t i c o l o 6 1 , p a r a g r a fo 1 , l e t t e r a b ) , d e l r e g o l a m e n t o (CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 p r e v e d e c h e a l l i ve l l o d e c i s i o n a l e i l p a r t e n a r i a t o debba essere composto almeno per il 50% dalle par ti economiche e sociali e da altr i rappresentanti della società c ivile. L a Co m m i s s i o n e i n t e n d e a n c h e p ro m u o vere le buone pratiche con la «Guida sull ’applicazione dell ’asse Leader » e chie derà agli Stati membr i di garantire e ver ific are tutele effettive. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 99 RISPOSTA DELLA COMMISSIONE 124. I l s o t t o c o m i t a t o Le a d e r d e l l a R e t e e u ro pea per lo sviluppo rurale (RESR) ha preso in esame il «mainstreaming amministrat i vo » d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r. I l 2 0 m a g gi o 2010 sono state presentate le relazioni preliminari dei gruppi di riflessione, comp re n s ive di racco mandazio ni. 125. Le attività nel quadro dell’asse Leader s o n o s t ate a p p rovate d a l l a Co m m i s s i o n e sulla base dei requisiti legislativi stabil i t i d a l re g o l a m e n t o (CE ) n . 1 9 6 8 / 2 0 0 5 e d e g l i O r i e nt a m e nt i s t rate gi c i co m u n i t a r i c h e d e f i n i s co n o l e p r i o r i t à p e r l a p o l i t i c a di sviluppo rurale. Buone pratiche e raccomandazioni conc re t e s i p o t re b b e ro d i f fo n d e re a g l i S t a t i membri con un aggiornamento della «Guida sull’applicazione dell’asse Leader». N e l c o n t e s t o d e l l ’a p p r o v a z i o n e d e l p r o gramma, la Commissione ha esaminato gli elementi chiave contenuti nell ’Allegato 2 d e l r e g o l a m e n t o (CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 . Tu t t a v i a , s u c c e s s i v a m e n t e a l l ’a p p ro v a z i o n e del programma le autorità di gestione h a n n o d ov u to d e f i n i re u l te r i o r i e l e m e nt i a g gi u nt i v i i n m e r i to a l l a g e s t i o n e d i Le a der. Si veda la r isposta al punto 9 1 . Racco m a nd azio ne 3 Modifiche ai programmi di sviluppo r u r a l e ( PSR ) i n t e s e a m i g l i o r a r e l ’ a t t u a z i o n e d e l l e s t r a t e g i e l o c a l i s o n o s e m p re p os s i bil i. Inoltre, la «Guida sull’applicazione d e l l ’a s s e L e a d e r » p u ò e s s e r e r i v i s t a p e r m i g l i o r a re l e i n d i c a z i o n i a g l i S t a t i m e m br i in mer ito al finanziamento di progetti ( i n n o v a t i v i ) a l d i f u o r i d e l l ’e l e n c o d e l l e m i s u re. Dalla fine del 2009 numerosi Stati membri stanno cercando di modificare i rispett i v i p ro gra m m i n e l l ’i nte nto d i m i g l i o ra re l ’e f f i c a c i a d e l l ’at t u a z i o n e d i Le a d e r, p re ve d e n d o u n a m a g gi o re f l e s s i b i l i t à gra z i e a l l ’i n t r o d u z i o n e d i m i s u r e i n t e g r a t e o speciali. Si tratta in larga misura di una co n s e g u e n z a d e l d i b at t i to a n i m ato d a l l a Co m m i s s i o n e n e l l ’a m b i to d e l s o t to co m i tato Leader della R ete europea per lo svil u p p o ru ral e. La procedura di selezione delle strate gie di sviluppo locale viene definita nel dettaglio al livello degli Stati membri, in linea con il principio di sussidiarietà. I GAL sono tenuti a rispettare i requis i t i m i n i m i s t a b i l i t i a l l ’a r t i c o l o 6 2 , p a r a g r a fo 1 , l e t t e r a a ) , d e l r e g o l a m e n t o (CE ) n . 1 6 9 8 / 2 0 0 5 i n m e r i to a i co nte n u t i d e l l a strategia di sviluppo loc ale. Inoltre, la strategia di sviluppo locale dovrebbe essere approvata dagli Stati membri nel contesto locale della zona r urale specific a. Ra ccoma nda z ione 4 La relazioni sulla valutazione interme dia previste per la fine del 2010 comp re n d e r a n n o r a c c o m a n d a z i o n i i n m e r i t o a modifiche del programma di sviluppo r u r a l e, p e r a l l i n e a r n e i c o n t e n u t i c o n g l i o b i e t t i v i . L a Co m m i s s i o n e c o g l i e r à q u e sta opportunità per discutere con gli St at i m e m b r i l ’at t u a z i o n e d e l l ’a s s e 4 e i n p a r t i co l a re l a p o s s i b i l i t à d i m i g l i o ra re l a q u a l i t à d e l l e s t rate gi e d i s v i l u p p o l o c a l e e la relativa attuazione, tra l’altro con un’attività di mon itoraggio e valutaz ion e più effic ace al livello dei GAL. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale 100 In par ticolare è prevista la raccolta e la diffusione di buone pratiche sul monitoraggio al livello dei GAL attraverso la Rete europea per lo sviluppo rurale (RESR), nonché sulla valutazione nel contesto della Rete europea per la valutaz i on e del l o svil up p o rural e. Racco m a nd azio ne 5 N e l c o n t e s t o d e l l ’a p p r o v a z i o n e d e l p r o gramma per il periodo di programmazione corrente in gestione condivisa, la Commissione ha esaminato gli elementi chiave contenuti nell ’Allegato 2 del rego l a m e nto (CE ) n . 1 9 7 4 / 2 0 0 6 . Tu t t av i a , s u c cessivamente all’approvazione del programma le autorità di gestione hanno dovuto definire ulteriori elementi aggiuntivi in merito alla gestione di Leader in l i n e a co n il p r incip io di su ssidiar ietà. 126. La valutazione intermedia di Leader+ è stata effettuata in una fase iniziale dell’attuazione della strategia dei GAL. Tu t t a v i a , l a v a l u t a z i o n e e x - p o s t d i L e a der+, attualmente in corso e la cui relazione finale è prevista verso la fine del 2010, prende in considerazione aspetti q u a l i l ’e f f i c a c i a e l ’e f f i c i e n z a d e l l a s p e s a , ecc. È normale che l ’efficacia e l ’efficienza di strumenti politici siano valutate expost. Questa valutazione fa par te del norm a le cicl o di val ut azio ne del l e politic h e. Relazione speciale n. 5/2010 – Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale Le informazioni pertinenti contenute n e l l a va l u t a z i o n e ex p o s t d i Le a d e r + f u n geranno da base per l’ulteriore lavoro della Commissione sull’approccio Leader. Occorre considerare le limitazioni inere n t i a l l o s v i l u p p o l o c a l e n e l l ’i n t e n t o di individuare e diffondere norme semplici e procedure appropriate che mitig h i n o p o s s i b i l i r i s c h i e g a ra nt i s c a n o u n a gestion e fin an z iar ia affidabile. Ra ccoma nda z ione 6 È in corso un dialogo per manente con gli S t a t i m e m b r i p e r m i g l i o r a re l ’a t t u a z i o n e d e l l ’a p p ro cc i o Le a d e r at t rave r s o i l s o t to c o m i t a t o Le a d e r d e l l a R e t e e u r o p e a p e r lo sviluppo rurale (RESR). La Commissione h a a p e r to a n c h e u n d i a l o g o co n g l i S t a t i membri in merito al miglioramento del Q u a d ro c o m u n e p e r i l m o n i t o r a g g i o e l a va l u t a z i o n e, i v i co m p re s i g l i i n d i c ato r i d i m o n i t o r a g g i o p e r Le a d e r. R e c e n t e m e n t e la Commissione ha completato un prog e t to f i n a l e d i d o c u m e nto d i l avo ro s u l l a v a l u t a z i o n e d e l l ’i m p a t t o d i Le a d e r n e l l e zon e r urali. Le differenze tra le strategie non consen tono di raccogliere le stesse infor mazioni i n t u t t i i G A L , p o i c h é l ’a t t u a z i o n e d i u n a strategia locale è determinata dal pro ce s s o. L a va l u t a z i o n e i n d i v i d u a l e d e v ’e s s e re l i m i t a t a a l f i n e d i r i s p e t t a re l a re l a z i o n e t ra co s t i e d e f f i c i e n z a d e l p ro ce s s o stesso di valutazione. Corte dei conti europea Relazione speciale n. 5/2010 Attuazione dell’approccio Leader per lo sviluppo rurale Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea 2010 — 100 pagg. — 21 × 29,7 cm ISBN 978-92-9207-886-7 doi:10.2865/31028 Come ottenere le pubblicazioni dell’Unione europea Pubblicazioni gratuite: • tramite EU Bookshop (http://bookshop.europa.eu); • resso le rappresentanze o le delegazioni dell’Unione europea. p Per ottenere indicazioni e prendere contatto collegarsi a http://ec.europa.eu o inviare un fax al numero +352 2929-42758. Pubblicazioni a pagamento: • tramite EU Bookshop (http://bookshop.europa.eu). Abbonamenti a pagamento (ad esempio serie annuali della Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, raccolte della giurisprudenza della Corte di giustizia): • tramite gli uffici vendita dell’Ufficio delle pubblicazioni dell’Unione europea (http://publications.europa.eu/others/agents/index_it.htm). QJ-AB-10-009-IT-C L’approccio Leader consiste nell’at tuare la politica di sviluppo rurale dell’UE tramite gruppi di azione locali (GAL). Ciò comporta costi e rischi specifici, ma il seguire un approccio dal basso verso l’alto e basato sul partenariato a p p o r ta p ot e n z i a l m e n t e u n va lo r e agg i u n to. N e l l a presente relazione, la Corte rileva come i GAL abbiano at t uato l’a p p r o cc i o L e a d e r s e co n d o m o da l i tà c h e n e hanno limitato il potenziale valore aggiunto, e come abbiano concesso finanziamenti a proget ti senza tenere in debito conto l’efficienza. Le procedure seguite non sempre sono state trasparenti e non hanno dimostrato in modo sufficiente se i GAL abbiano adot tato decisioni in modo obiet tivo, esenti da conflit ti di interessi. La Commissione non ha ancora dimostrato l’efficacia e l’efficienza della spesa o il valore aggiunto ot tenuto mediante l'approccio Leader, né in che misura si siano concre tizzati i rischi noti, e nemmeno ha documentato gli effe t tivi costi di at tuazione. CORTE DEI CONTI EUROPEA