PROBLEM SOLVING slide

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PROBLEM SOLVING slide
Corso formazione genitori - FISDE
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che cosa fa di un problema un
problema?
 Situazione insoddisfacente
 Obiettivo da raggiungere
 Carenza od assenza di conoscenze, abilità, strategie,…
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 il problema esiste se c’è un ostacolo al raggiungimento
di un obiettivo.
 il problema è una situazione che si
può modificare attraverso un nostro
cambiamento cognitivo,affettivo e
sociale.
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Dove stanno i problemi?
 Nella famiglia
 Nel posto di lavoro
 Nelle reti sociali
 Nelle scelte esistenziali
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I NON PROBLEMI
SE UNA SITUAZIONE E’ IMMODIFICABILE E’ UN
DATO DI FATTO E NON UN PROBLEMA.
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perché è così difficile risolvere i
problemi?
perché spesso non li vediamo, li vediamo dove non ci
sono o …
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… li deformiamo.
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IL TRIANGOLO COGNITIVO
CONVINZIONI
PROCESSI
COGNITIVI
STILE
ATTRIBUTIVO
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Virus cognitivi
Pensiero catastrofico
Errore dell’universalità dei propri valori
Doveri disfunzionali
Aver sempre ragione
Aspettarsi ricompense
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Fallacia del passato
Filtraggio o selezione arbitraria
Pensiero polarizzato
Ipergeneralizzazione
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Lettura del pensiero
Personalizzazione
Ragionamento emozionale
Etichettatura globale
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Errore del controllo :
Ipocontrollo - ipercontrollo
Colpevolizzazione
Voler cambiare gli altri
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risultati test
 Dimensioni positive: più elevato è il punteggio più
elevato è la capacità di risolvere problemi.
10-18 basso
19-27 medio
28-36 alto
 Dimensioni negative: più elevato è il punteggio più è
difficile la soluzione di problemi
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input
Percepire il problema
Accettare il problema
Definire il problema
Generare alternative
Decidere
Implementare
output
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Accettare un problema
 Costi maggiori dei vantaggi
 Non sentirsi in grado
 “Il problema non è mio”
 Fatalismo
 Innatismo
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Definire il problema
Uso del linguaggio operazionale
Identificazione delle cause
Formulazione degli obiettivi
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Linguaggio operazionale
Non mi ascolta mai o solo
raramente
Mio figlio è ribelle
Fa esattamente il contrario di
quanto gli chiedo
I miei consigli lo fanno
arrabbiare
Quando parlo di valori, fa
spallucce
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Ho collaboratori
che sono emeriti
fannulloni
Vengono spesso in ritardo in
ufficio
Portano a termine i compiti
loro assegnati con ritardo
Rispondono a miei consigli in
modo distratto e raramente li
eseguono
Nell’esecuzione del loro lavoro,
commettono numerosi errori
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non accetta i miei consigli
il mio compagno
mi è ostile
coglie ogni occasione per
criticarmi
rifiuta sistematicamente gli
inviti a pranzo dei miei parenti
alza la voce per imporre la sua
volontà
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Diagramma di affinità
Lavoro
Finanze
Famiglia
Stato
Psicologico
Classe pesante
Stipendio
inadeguato
Liti col partner
Rabbia
Conflitti tra
colleghi
Restrizione
hobby
Figlio problematico
Momenti di
depressione
Tempo per
programmaz.
Vacanze insoddisfacenti
Parenti
pressanti
Distress
Genitori
aggressivi
Aiuto da parte
dei genitori
Cene coi
parenti
Inibizioni
sociali
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Caratteristiche della persona
creativa
Capacità percettiva • immaginazione •
Capacità critica • curiosità
Sentimento ludico • accettazione rischio
Tenacia • tolleranza alla frustrazione •
Capacità decisionale
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Fattori facilitanti
stimolazione
flessibilità
sicurezza e buona autostima
senso ludico
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Fattori ostacolanti
monotonia
dogmatismo
insicurezza e bassa autostima
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Le condizioni psicologiche limitanti il
pensiero costruttivo
 Ansia
 Confusione
 Disistima
 Fretta
 Rassegnazione
 Pessimismo
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Brainstorming : caratteristiche
Formalità
Produzione di idee, eliminando l’aspetto
valutativo che ha connotazioni negative
Stimolazione ed interazione spontanea
di idee
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Brainstorming :dinamica
Durata ( 30 - 45 min. )
Periodo di riscaldamento
Numero dei partecipanti ( 8 - 12 )
Caratteristiche dei partecipanti
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Funzioni del trainer
Facilitare lo scambio delle informazioni
Definire il problema all’inizio e quando se ne
presenta la necessità
Bloccare ogni tentativo di valutare negativamente
gli altri
Assicurarsi che il co-trainer abbia trascritto tutte
le idee
Fornire costanti stimoli e suggerimenti
Iniziare e concludere la seduta
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Errori
Valutare negativamente le idee
Valutare negativamente la novità delle idee
espresse
Negligenza da parte del co-trainer
Tempo eccessivo dedicato all’analisi
Protagonismo
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IL BRAINSTORMING
Il moderatore
• stimola i presenti a proporre idee;
• vieta di fare critiche;
Il segretario
• scrive per parole chiave le idee sulla lavagna o su un grande foglio,
ponendo per es. al centro l'obiettivo in modo sintetico e circoscritto e
facendo partire dal centro vari rami, su cui si scrivono le idee
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IL BRAINSTORMING
1° fase divergente (produzione di idee)
2° fase convergente
Le idee vengono valutate e organizzate integrando per es. quelle che si
combinano per poi arrivare a delle mappe più complesse che da
semplici idee divengono veri e propri progetti.
Infine, l'ultimo momento consiste nella valutazione delle soluzioni
proposte al fine di scegliere quelle migliori.
Esercitazione: il dilemma della figlia del mercante
Esercitazione sul caso individuale
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DECIDERE
 Criterio etico e deontologico
Criterio basato sull’efficacia
Criterio basato sull’efficienza
Criterio basato sui costi e vantaggi
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Tabella decisionale
Scelta opportunità dottorato impiego
+
+
Post-laurea
master
+
-
A. Vantaggi e
svantaggi personali
• reddito
• interesse
• ansia
B. Vantaggi e
svantaggi per
gli altri ( famiglia )
• economici
• prestigio
C.Autoapprovazione
D. Autoapprovazione altri
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Analisi dei costi e dei benefici
Dimensioni da
valutare
ASL
Vantaggi e svantaggi
1. Reddito
Scuola
+-
2
+
3
3
2
2
3.Distress
3
4 distanza da casa
2
1
7
4
2
+
1
2. Interesse
totale
-
Prof.
1
-
2
3
1
8
2
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Errori e trappole decisionali
carenza di informazioni
effetto ancora
inquadramento pregiudizievole del problema
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numero eccessivo di opzioni
Non riuscire a vedere il problema da più punti di
vista
Far affidamento sulle informazioni disponibili o su
quelle che possono essere raccolte con la
massima facilità, tralasciando quelle il cui
recupero richiede più tempo e sforzo
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Valutazione delle soluzioni
 La prima fondamentale regola è di valutare le idee e non le persone che
le hanno espresse
 es. evitare di dire l’idea di Tizio o l’idea di Caio, piuttosto l’idea X o l’idea
Y;
 Ripetere le idee letteralmente così come sono state scritte sul foglio.
 Si possono fare 3 tipi di valutazioni:
1. Valutazione di efficacia;
2. Valutazione di fattibilità
3. Valutazione delle conseguenze ecologiche
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Valutazione di efficacia
 La domanda fondamentale è: se mettiamo in pratica la
soluzione X, quante possibilità vi sono che l’obiettivo
venga raggiunto?
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Valutazione di fattibilità
 La domanda fondamentale è: è possibile mettere in
pratica questa soluzione? Esistono le risorse necessarie?
 C’è il tempo sufficiente, ci sono le persone capaci, abbiamo
denaro e spazi? ecc.
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Valutazione delle conseguenze socio – interpersonali
 Si tratta di valutare gli effetti della soluzione sull’intero sistema in cui
ci troviamo immersi.
 La domanda è: cosa accadrebbe a noi e a tutto ciò che ci circonda
se mettessimo in pratica questa soluzione?
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Scegliere la soluzione
 La scelta di una soluzione richiede un processo decisionale.
 La valutazione critica di efficacia, la valutazione di fattibilità e la
valutazione ecologica forniscono importanti informazioni per decidere,
ma non forniscono la decisione
 Alla fine dobbiamo essere noi ad effettuare una sorta di valutazione
delle valutazioni, un calcolo emotivo che prenda in considerazione tutte
le informazioni in possesso.
 D’altra parte la soluzione migliore non è la soluzione perfetta. Ogni
decisione comporta una rinuncia e un rischio.
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Scegliere la soluzione
Ci sono diversi metodi uno di questi può essere:
- Vantaggi o svantaggi
- Analisi dei costi e dei benefici
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Pianificazione e messa in atto della soluzione
 E’ importante pianificare le nostre azioni, renderle operative, curando i
dettagli.
 Una buona pianificazione deve rispondere alle seguenti domande:
che cosa, chi e con quali mezzi?
 Identificare passi, azioni, luoghi, tempi, risorse e processi.
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T di Lewin :
Caso concreto di implementazione decisionale vale
a dire di valutazione di tutti gli ostacoli che si
frappongono all’attuazione della decisione
Fattori ostacolanti
Fattori facilitanti
•ostilità degli psicologi
• ambiguità di alcuni genitori
• resistenza degli operatori
• carente formazione del
personale
• selezione arcaica
• opposizione dei sindacati
• motivazione intrinseca
• supporto del comitato
direttivo
• desiderio di produrre una
organizzazione d’eccellenza
• possibilità di ricerca
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La verifica
 La verifica è un passo molto delicato in quanto costituisce un'occasione
per aggiustare il tiro.
 Una volta eseguito il piano possiamo scoprire, ad es., che non ne era
stata adeguatamente valutata l'efficacia, oppure non erano state
considerate alcune conseguenze importanti, oppure possiamo scoprire
che il piano era insufficiente e bisogna aggiungere altre azioni, ecc.
 La verifica del piano non è solo un necessario momento di realismo, ma
è la fase che rende possibile la massima circolarità del problem solving
e quindi la sua apertura creativa con il mondo e con noi stessi.
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Atteggiamenti che possono ostacolare la soluzione comune di problemi
 Possono essere raggruppati in alcuni tipici di cui è bene tener conto. I
più frequenti sono:
Conformarsi
 È l'atteggiamento di chi segue più o meno passivamente la
discussione lasciando decidere agli altri e accettando le idee del
gruppo senza assumere una precisa posizione
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Dominare
 È l'atteggiamento di chi cerca di far prevalere la propria
posizione agendo sull'intero gruppo o su qualche compagno
Cercare lodi
 È l'atteggiamento di chi appare intento a richiamare l'attenzione
del gruppo su di sé, ostentando le proprie conoscenze e abilità
Aggredire
 È l'atteggiamento di chi attacca con ironia e sarcasmo gli
interventi degli altri, anche i più moderati; approva gli interventi
estremi; si adira oltre il ragionevole; usa un linguaggio duro e
polemico.
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Resistere
 È l'atteggiamento di chi tende a trovare più ostacoli del
ragionevole; a tornare sui punti che il gruppo ha già dato per
superati; a disapprovare e opporsi senza una ragione valida
Scherzare
 È l'atteggiamento di chi manifesta scarso interesse e mancanza
di preoccupazione per quanto si discute, facendo battute
umoristiche e ridicolizzando gli interventi altrui.
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Per avere informazioni sulle iniziative che le famiglie stanno
realizzando a livello regionale e su approfondimenti in merito alle slide
presentate e’ possibile contattare il seguente indirizzo e-mail :
[email protected]
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