Fineco Leasing

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Fineco Leasing
Fineco
Fineco Leasing
Leasing
2006
2006
Fineco Leasing
BILANCIO DELL’IMPRESA
AL 31 DICEMBRE 2006
2
INDICE
RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
Cariche sociali e Direzione al 31 dicembre 2006
6
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RELAZIONE ANNUALE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA
DI APPROVAZIONE DEL BILANCIO D’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2006
22
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
25
SCHEMI DI BILANCIO
29
Stato patrimoniale
30
Conto economico
32
Prospetto delle variazioni delle poste del patrimonio netto 2006
34
Prospetto delle variazioni delle poste del patrimonio netto 2005
34
Rendiconto finanziario
36
NOTA INTEGRATIVA
39
Parte A – Politiche Contabili
40
Parte B – Informazioni sullo Stato Patrimoniale
49
Parte C – Informazioni sul Conto Economico
74
Parte D – Altre Informazioni:
Sezione 1 – Riferimenti specifici sulle attività svolte
86
Sezione 2 – Operazioni di cartolarizzazione
90
Sezione 3 – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura
105
Sezione 4 – Operazioni con parti correlate
123
Sezione 5 – Altre informazioni
125
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RELAZIONE SULLA GESTIONE
PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
Fineco Leasing
RELAZIONE SULLA GESTIONE
PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
Signori azionisti,
Gli investimenti fissi lordi in Europa hanno ripreso a
crescere nel 2006 a ritmi sostenuti rispetto al 2005 favo-
secondo le prime stime degli istituti di studi econo-
riti da livelli di margini di capacità inutilizzata minimi ri-
mici, nel corso del 2006, il PIL in Italia ha fatto segnare
spetto agli ultimi cinque anni e da condizioni di finanzia-
una crescita del 2%, che rappresenta il risultato migliore
mento ancora vantaggiose. In particolare segnaliamo nel
dal 2000, anche se è al di sotto della crescita stimata per
primo semestre 2006 il +6,3% della Spagna, il +2,8% del-
l’area euro pari al 2,7%. Gli investimenti fissi lordi, che
la Francia, il +3,7% della Germania e il +3,9% dell’Italia.
rappresentano la grandezza macroeconomica di riferimento per l’attività di leasing, hanno ripreso a crescere a
In Italia la dinamica positiva degli investimenti fissi lor-
ritmi sostenuti nel 2006 con un incremento del 3,9% ri-
di del 2006 è stata sostenuta in modo particolare dal set-
spetto al 2005 e dopo aver registrato una contrazione
tore mezzi di trasporto che, dopo il calo del 2005, ha re-
dell’1% nel 2005 rispetto al 2004.
gistrato nei primi nove mesi del 2006 un +6,14% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. Tale crescita è
La lunga fase espansiva dell’economia mondiale è
comunque il risultato di un forte incremento verificatosi
proseguita a ritmi sostenuti anche nei primi nove mesi
tra il primo ed il secondo trimestre dell’anno (+9,4%), cui
del 2006. Rispetto al 2005 (anno caratterizzato dalla cre-
però è seguita una flessione piuttosto consistente nel tri-
scita di USA e Cina in contrapposizione con la stagnazio-
mestre seguente (–11,7%). Positive le dinamiche, sia del
ne europea) la crescita del PIL nel 2006 è stata più omo-
settore delle costruzioni (+2,17%), che del settore mac-
genea nelle maggiori aree industriali: nell’area euro si è
chine e attrezzature (+2,24%), comparto quest’ultimo che
registrata una netta ripresa, con un +2,7%; in Giappone
ha registrato un’inversione di segno rispetto al 2005. Da
si è consolidata una crescita al +3%; negli Stati Uniti, in-
segnalare, all’interno del settore costruzioni, anche la ri-
vece, l’attività produttiva ha rallentato a partire dal se-
presa dell’edilizia non residenziale che nel primo seme-
condo trimestre (+3,4% in ragione d’anno) risentendo del
stre 2006 è cresciuta di circa tre punti percentuali a fron-
netto indebolimento del mercato immobiliare. I paesi
te della contrazione con cui aveva chiuso il 2005.
emergenti, in primo luogo la Cina e l’India, hanno continuato a contribuire in misura rilevante allo sviluppo del-
Nel 2006 il settore del leasing in Italia ha fatto regi-
l’economia mondiale; le due grandi economie dell’Asia
strare una significativa crescita, con un incremento so-
sono cresciute a ritmi prossimi al 10%. Per il complesso
prattutto in termini di volumi dei contratti stipulati. Infat-
nel 2006 si delinea un aumento del Pil mondiale attorno
ti, secondo i primi dati consuntivi diffusi da ASSILEA (As-
al 5%. Anche in Italia, dopo il ristagno del 2005, il paese
sociazione Italiana Leasing), nel corso del 2006 il settore
è tornato a crescere decisamente, sostenuto sia dalla do-
ha fatto registrare 453 mila contratti stipulati (+2,54% ri-
manda interna che, in misura minore, da quella estera,
spetto al 2005) e circa 48 miliardi di Euro di valore di be-
ma il differenziale con gli altri paesi, pur riducendosi, è re-
ni locati (+8,71% rispetto al 2005). Il mercato è stato pe-
stato negativo.
raltro caratterizzato da fenomeni di concentrazione e di
6
7
rinnovata aggressività (sia negli approci commerciali e di
Tali risultati, ancorché non soddisfacenti, vanno consi-
pricing che nelle strutture commerciali interne ed ester-
derati positivamente alla luce delle peculiari caratteristi-
ne) da parte di quasi tutti i competitors.
che di Fineco Leasing S.p.A., che utilizza solo il canale
distributivo agenziale (senza il supporto delle banche del
Nel corso del 2006 Fineco Leasing S.p.A., in contro-
Gruppo, seguite da MCC) con un elevato frazionamento
tendenza rispetto al settore, ha stipulato 13.258 nuovi
del rischio. Va oltretutto precisato che il contenuto calo
contratti per complessivi 1.255 milioni di Euro, con un
delle attività non è distribuito su tutta la rete agenziale,
decremento rispetto all’anno precedente del 10,54% in
ma attribuibile solo ad alcune specifiche realtà.
termini di valore dei contratti stipulati. Fineco Leasing
S.p.A. si posiziona al decimo posto nella classifica redat-
L’ammontare dei beni locati nel 2006 è di Euro
ta da Assilea per gli operatori del comparto leasing fi-
1.254.600 migliaia. Di seguito in dettaglio si evidenzia la
nanziaro, perdendo una posizione rispetto al 31 dicem-
ripartizione tipologica dei beni locati raffrontando il 2006
bre 2005 e guadagnandone tre rispetto a giugno 2006.
con l’esercizio 2005.
CONTRATTI STIPULATI NELL’ESERCIZIO
31/12/2006
Per prodotto
N.
31/12/2005
importo
N.
importo
Autoveicoli
10.299
376.534
12.130
422.796
Strumentali
1.980
171.637
1.950
120.092
Immobiliari
948
694.502
1.380
855.192
31
11.927
18
4.331
13.258
1.254.600
15.478
1.402.411
Aeronavali e ferroviari
Totale
Variazione percentuale rispetto all’anno precedente:
N.
Importo
–14,34%
–10,54%
Nel corso del 2006 la Società, d’intesa con la Capo-
umane e finanziarie. Come negli esercizi precedenti, Fi-
gruppo, ha posto in essere strategie finalizzate al recu-
neco Leasing S.p.A. ha confermato la propria specializza-
pero della propria quota di mercato, al rafforzamento
zione e propensione strategica ad operare nel settore im-
della propria posizione competitiva tramite il lancio di
mobiliare, in cui è presente sia nel comparto degli im-
nuovi prodotti, all’accrescimento delle competenze ne-
mobili finiti che di quelli in costruzione, prediligendo
cessarie per la stipula e la gestione dei “Grandi Leasing”,
operazioni di importo medio-piccolo con un taglio che si
all’adozione di procedure finalizzate a promuovere la
attesta attorno ai 700 mila Euro, in netta controtendenza
qualità del credito adottando procedure operative in li-
rispetto al mercato, che realizza un importo medio con-
nea con le direttive del nuovo accordo di Basilea.
trattuale attorno a 1,2 milioni di Euro; in termini di volumi, circa il 55% dei contratti stipulati nel corso dell’anno
Lo sviluppo della Società poggia su un portafoglio
si colloca appunto nel settore immobiliare. Tale settore è
prodotti differenziato per scadenze, rendimenti ed im-
stato negativamente influenzato dall’intervento legislati-
porti che consente un adeguato impiego delle risorse
vo in merito al trattamento IVA delle operazioni di loca-
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RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
zione finanziaria (Decreto Legge 223 del 4/7/2006 “Dis-
trazione in Lombardia, Tri-veneto ed Emilia Romagna) ed
posizioni urgenti per il rilancio economico e sociale”), in
in via residuale nel Centro/Sud Italia. Nel corso del 2006
conseguenza del quale l’operatività sui prodotti immobi-
sono state intraprese nuove azioni al fine di sviluppare
liari è rimasta bloccata per i mesi di luglio ed agosto in
prodotti o servizi aggiuntivi od integrativi di quelli già esi-
attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della leg-
stenti ed è in fase di avvio un nuovo prodotto auto da of-
ge di conversione del D.L. 223, avvenuta in data 11 ago-
frire ai soggetti privati.
sto 2006.
Dal punto di vista commerciale la rete distributiva è
Il leasing di autoveicoli, con 376 milioni di Euro, mo-
stata rafforzata con l’apertura di 8 nuove agenzie in Ve-
stra una diminuzione rispetto al 2005 del 10,9%, dovuta
neto, Piemonte Umbria ed è in previsione l’apertura di al-
alla forte concorrenza da parte delle società captive.
tre agenzie in Lombardia, Emilia Romagna e Toscana.
Permangono la propensione al frazionamento del rischio,
Il settore beni strumentali rappresenta l’8,6% dello sti-
in controtendenza rispetto all’andamento del settore che
pulato ed evidenzia un incremento del 4,3% rispetto al
vede invece un aumento del volume medio dello stipula-
2005. Il settore nautico, con 31 contratti stipulati nel cor-
to ed un orientamento selettivo nell’erogazione del cre-
so dell’anno, è ancora in fase di start up. Come per lo
dito che tende ad escludere i lease-back e le operazioni
strumentale, anche il nautico è considerato nel 2007 un
di smobilizzo finanziario. L’obiettivo del 2007 è il consoli-
settore strategico per il recupero quote di mercato e per
damento di aree storiche, Brescia e Bergamo, l’apertura
l’ampliamento della gamma di prodotti.
di nuove agenzie o leasing point in Emilia Romagna, Bologna in particolare, lo sviluppo delle grandi città, Milano
Con riferimento alla struttura organizzativa, Fineco
e Roma, e una maggiore penetrazione nel Sud Italia, gra-
Leasing S.p.A. ha un organico di 127 dipendenti al 31 di-
zie alla sinergia con i promotori finanziari di Fineco Bank
cembre 2006 i quali svolgono funzioni legate alla gestio-
che hanno importanti strutture su questo territorio.
ne della rete distributiva, alla valutazione del credito, alla
gestione operativa ed amministrativa dei contratti, alla
L’esercizio 2007 si annuncia particolarmente impe-
gestione legale delle pratiche, oltre ad alcuni servizi di
gnativo ed a fronte di ciò, si ritiene che il fattore di suc-
supporto ed alle funzioni di “staff”. Coerentemente con
cesso sarà sempre di più costituito dalla qualità del servi-
le strategie e gli obiettivi perseguiti, continua l’attività di
zio offerto, obiettivo di riferimento costante della società
riorganizzazione della struttura interna, che ha visto an-
e verso il quale sono e saranno indirizzate le principali ri-
che un turn over del personale del 16%. Sono inoltre in
sorse investite, in un’ottica di miglioramento della posi-
continuo sviluppo progetti finalizzati a perseguire il co-
zione di mercato acquisita.
stante miglioramento dei processi operativi ed il puntuale rispetto delle regole di compliance.
L’attività di distribuzione commerciale è affidata a reti
NOTE SUL MERCATO DELLA LOCAZIONE
FINANZIARIA
esterne di agenzie che operano sulla base di specifici
mandati e che sono strettamente monitorate da parte
Come anticipato nella premessa, secondo i primi dati
della Società ed a cui Fineco Leasing S.p.A. offre sup-
consuntivi di Assilea, l’anno 2006 registra la stipula di n.
porto secondo varie modalità, al fine di garantire un ec-
453.323 contratti per un controvalore di Euro 48.148 mi-
cellente livello di servizio al cliente. Le agenzie distribui-
lioni, con un incremento del 2,54% nel numero di con-
scono prevalentemente al Nord (con un’elevata concen-
tratti e del 8,71% di valore degli stessi rispetto al 2005.
8
Disaggregando i dati per comparti si osserva una crescita come importo nell’immobiliare sia costruito che da
9
nuta, dello strumentale (+11,57% per importo e +11,95%
per numero).
costruire (+7,35% per importo e –7,53% per numero contratti), una crescita anche del settore dell’auto (+3,19%
per importo e –2,55% per numero contratti) e del mobi-
ESAME DEI RISULTATI
liare (+14,60% per importo e +11,70% per numero) al cui
interno evidenziano un forte sviluppo il settore aeronava-
Nel prospetto è riportato il Conto Economico dell’e-
le e quello ferroviario (+29,70% per importo e +20.70%
sercizio 2006 confrontato con la situazione economica
per numero) ed una buona crescita, anche se più conte-
del 2005, redatta ai soli fini gestionali.
Variazioni
2006
2005
assolute
101.876
104.048
(2.172)
–2,09%
442
(721)
1.163
+161,30%
Commissioni nette
(7.108)
(9.158)
2.050
–22,38%
Altri proventi/oneri di gestione
8.481
8.253
228
+2,76%
(importi in migliaia di Euro)
Margine d’interesse
Profitti e perdite su attività e passività valutate al fair value
Risultato operativo
%
103.691
102.422
1.269
+1,24%
Spese per il personale
(6.743)
(7.617)
874
–11,47%
Altre spese amministrative
(7.867)
(6.894)
(973)
+14,11%
(973)
(1.026)
53
–5,17%
Totale costi operativi
(15.583)
(15.537)
(46)
+0,30%
Risultato lordo di gestione
88.108
86.885
1.223
+1,41%
(1.529)
(2.486)
957
–38,50%
Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti
(30.710)
(31.654)
944
–2,98%
Totale accantonamenti e rettifiche
(32.239)
(34.140)
1.901
+5,57%
Risultato operativo netto
55.869
52.745
3.124
+5,92%
Imposte sul reddito del periodo
(29.199)
(23.455)
(5.744)
–24,49%
Utile netto
26.670
29.290
(2.620)
–8,95%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri
Si fornisce di seguito il raccordo tra il conto economico riclassificato e il conto economico redatto secondo le istruzioni di Banca d’Italia del 14 febbraio 2006.
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RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
RACCORDO DELLE VOCI DEL CONTO ECONOMICO CON IL CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
Conto economico riclassificato
Voci conto economico come
da Istruzioni Banca d’Italia del 14/2/2006
Margine d’interesse
10, 20
Profitti e perdite su attività e passività valutate al fair value
60, 70
Commissioni nette
30, 40
Altri proventi/oneri di gestione
170, 180
Risultato operativo
Spese per il personale
120 a)
Altre spese amministrative
120 b)
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali
130, 140
Totale costi operativi
Risultato lordo di gestione
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri
160
Rettifiche di valore nette per deterioramento crediti
110
Totale accantonamenti e rettifiche
Risultato operativo netto
Imposte sul reddito del periodo
210
Utile netto
Fineco Leasing S.p.A. nel corso dell’esercizio 2006 ha
vanti dai contratti di locazione sia un incremento degli in-
realizzato un utile netto pari ad Euro 26.670 migliaia, con
teressi passivi. L’incremento degli interessi attivi relativi ai
un decremento del 8,95% circa rispetto all’esercizio pre-
contratti in locazione, nonostante i volumi risultino in ca-
cedente. L’utile netto sconta accantonamenti per impo-
lo del 10,5% rispetto al 2005 e gli spread registrino una
ste sul reddito d’esercizio pari a Euro 29.199 migliaia, con
progressiva contrazione (peraltro in linea con le tendenze
un tax rate pari al 52,2%. L’elevata incidenza delle impo-
del mercato) è dovuto prevalentemente ai meccanismi di
ste d’esercizio deriva, oltre che dal carico fiscale per il pe-
indicizzazione che hanno riflesso nei contratti in essere
riodo in corso, dall’imputazione a Conto Economico del-
l’aumento dei tassi di interesse. L’incremento degli inte-
le imposte anticipate stanziate nei precedenti esercizi ai
ressi passivi è principalmente motivato dall’incremento
fini IRAP relativamente alle rettifiche di valore su crediti
generalizzato dei tassi di interesse.
eccedenti il plafond fiscalmente deducibile. Tale cancellazione è conseguente all’interpretazione delle istruzioni
Il Risultato Operativo, pari a Euro 103.691 migliaia nel
emanate dal Ministero delle Finanze ai fini della presen-
2006 e a Euro 102.422 migliaia nel 2005, risente negati-
tazione del Modello Unico-Irap 2006 circa il trattamento
vamente della riduzione del Margine d’Interesse e positi-
delle rettifiche di valore su crediti e dei cosiddetti “noni
vamente del miglioramento delle commissioni nette e
pregressi”.
dei profitti e perdite su attività e passività valutate al fair
value. Le commissioni nette (in miglioramento per Euro
Il Margine di Interesse mostra un modesto calo ri-
2.050 migliaia) includono principalmente le provvigioni e
spetto al 2005 (–2,09%). All’interno del Margine d’Inte-
gli altri importi corrisposti agli agenti e non classificati co-
resse si evidenzia sia un incremento degli interessi deri-
me “Costi Diretti iniziali” nell’ambito dello IAS 17 e, per
10
11
importi residuali, oneri connessi a servizi bancari, com-
sonale per Euro 874 migliaia compensato dall’aumento
missioni per fideiussioni e altre voci residuali. La diminu-
delle altre spese amministrative.
zione nella voce commissioni nette è motivata in particolare dal calo delle provvigioni agli agenti. L’incremento
Il Risultato Operativo Netto presenta un significativo
della voce profitti e perdite su attività e passività valutate
incremento rispetto al 2005, passando da Euro 52.745
al fair value (che esprime il risultato dell’attività di coper-
migliaia a Euro 55.869 migliaia. Tale performance è do-
tura) è motivato dall’andamento dei tassi di interesse.
vuta principalmente a minori accantonamenti per rettifiche di valore nette su crediti e da minori accantonamen-
Gli altri oneri/proventi presentano un saldo netto po-
ti netti ai fondi rischi ed oneri. Nell’anno 2006 sono state
sitivo pari a Euro 8.481 migliaia, con un incremento del
apportate rettifiche di valore nette per complessivi Euro
2,76% rispetto all’esercizio precedente. Tale voce inclu-
30.710 migliaia, sia a copertura di tutte le perdite pre-
de le componenti positive e negative di reddito legale
sunte sui crediti in valutazione analitica (crediti che hanno
allo svolgimento dell’attività caratteristica della Società,
già manifestato problemi di esigibilità) che per adeguare
quali assicurazioni beni in locazione, perizie, spese per la
prudenzialmente la riserva collettiva (tale riserva ammon-
gestione del contenzioso, risarcimenti, ecc. L’aumento ri-
ta, a fine 2006 a Euro 40.371 migliaia rispetto Euro
spetto al 2005 deriva sia da un incremento degli oneri
32.405 migliaia rilevati a fine 2005).
(da Euro 17.760 migliaia nel 2005 a Euro 19.278 migliaia
nel 2006) che da un incremento dei proventi (da Euro
Gli accantonamenti ai fondi rischi ed oneri, destinati
26.013 migliaia nel 2005 a Euro 27.759 migliaia nel
alla copertura di passività che si manifesteranno in un
2006).
momento futuro e per importi ad oggi stimati, presentano una diminuzione di Euro 957 migliaia rispetto all’eser-
Il Risultato Lordo di Gestione evidenzia un aumento
cizio precedente.
rispetto all’esercizio precedente (+1,41%): tale incremento è dovuto principalmente al miglioramento del Risulta-
Nella tabella seguente si riportano i principali dati pa-
to Operativo. I costi operativi sono complessivamente in
trimoniali al 31 dicembre 2006 raffrontati con i dati al 31
linea con l’esercizio precedente: nell’ambito dei costi
dicembre 2005. Entrambi i periodi sono stati redatti in
operativi si evidenzia un decremento delle spese del per-
base ai Principi Contabili Internazionali.
31/12/2006
31/12/2005
6.000.673
6.008.324
(140.882)
(118.844)
5.859.791
5.889.480
26.811
16.332
Debiti verso banche ed enti finanziari
2.874.738
3.223.638
Debiti verso clientela
2.753.543
2.404.279
2.632
5.586
131.464
132.244
(importi in migliaia di Euro)
Crediti
(rettifiche di valore)
Crediti netti
Attività materiali e immateriali
Fondi per rischi ed oneri
Patrimonio netto
Fineco Leasing
RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
Al termine del 2006 il valore dei crediti lordi si attesta
2.721 migliaia e beni rivenienti da contratti risolti, ritirati
a Euro 6.001 milioni, contro Euro 6.008 milioni al 31 di-
a chiusura della posizione in essere con il cliente, per Eu-
cembre 2005, con un decremento del 0,13%.
ro 23.143 migliaia.
La voce crediti netti è composta da crediti verso ban-
I debiti verso banche ed enti finanziari presentano un
che derivanti da rapporti attivi di conto corrente per Eu-
decremento rispetto all’esercizio precedente di Euro
ro 27.877 migliaia, crediti verso enti finanziari, rappre-
348.900 migliaia, derivante essenzialmente dalla chiusu-
sentativi del credito vantato verso le società veicolo nel-
ra dei finanziamenti accesi con società del gruppo per
l’ambito delle operazioni di cartolarizzazione, per Euro
Euro 496.000 migliaia parzialmente compensato dall’au-
350.188 migliaia, crediti derivanti da operazioni di lea-
mento dell’esposizione sui conti correnti passivi per Euro
sing finanziario per Euro 5.481.726 migliaia. In bilancio
146.800 migliaia. I debiti verso clientela, pari a Euro
sono esposte attività deteriorate nette per Euro 134.210
2.753.543 migliaia al 31 dicembre 2006 e a Euro
migliaia: tale voce include crediti in sofferenza per Euro
2.404.279 migliaia al 31 dicembre 2005, rappresentano
87.184 migliaia, ad incaglio per Euro 38.887 migliaia e
principalmente il valore (al costo ammortizzato) delle ob-
con scaduti superiori a 180 giorni per Euro 8.139 mi-
bligazioni collocate sul mercato nell’ambito delle opera-
gliaia. Le sofferenze nette esposte in bilancio (Euro
zioni di cartolarizzazione. Tale voce si è incrementata per
87.184 migliaia, comprese quelle relative a contratti in at-
Euro 349.264 migliaia in seguito alla nuova emissione di
tesa di locazione finanziaria), mostrano un incremento ri-
titoli per l’operazione F-E Gold, solo parzialmente com-
spetto all’anno precedente di circa Euro 10.376 migliaia
pensata dai rimborsi parziali in quota capitale dei titoli
(al 31 dicembre 2005 erano pari a Euro 76.808 migliaia).
emessi per le operazioni F-E Blue e F-E Green.
Le posizioni ad incaglio passano da Euro 34.363 migliaia
al 31 dicembre 2005 a Euro 38.887 migliaia, i crediti sca-
I fondi rischi ed oneri includono gli accantonamenti
duti da Euro 5.209 migliaia a Euro 8.139 migliaia. L’inci-
per le passività incerte nel quantum, per le quali è stata
denza del totale delle attività deteriorate nette rispetto al
effettuata una stima del possibile esborso che la Società
totale dei crediti leasing si attesta al 31 dicembre 2006 al
dovrà sopportare al verificarsi delle stesse.
2,29%, contro il 1,98% dell’anno precedente.
Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2006 ammonta a
Sono presenti in bilancio fondi rettificativi di valore
Euro 131.464 migliaia e comprende riserve per Euro
specifici e di portafoglio per Euro 140.882 migliaia, giudi-
11.555 migliaia, Euro 30.287 riserve da valutazione ed
cati adeguati a far fronte all’evoluzione, anche negativa,
Euro 26.670 migliaia quale risultato d’esercizio 2006. Du-
delle posizioni oggetto di valutazione. Gli accantonamen-
rante l’esercizio non vi sono state operazioni che hanno
ti per rettifiche di valore su crediti sono stati effettuati con
comportato una variazione del Capitale Sociale.
criteri prudenziali per far fronte sia alla possibile evoluzione del contenzioso in essere che alle posizioni che attual-
Nel Bilancio d’esercizio è presentato anche il prospet-
mente manifestano situazioni di anomalia. I suddetti ac-
to del Rendiconto Finanziario che mostra i flussi di cassa
cantonamenti sono stati comunque effettuati tenendo
generati dal 1° gennaio 2006 al 31 dicembre 2006. Du-
conto dei probabili recuperi nei confronti degli utilizzatori
rante l’esercizio la società ha generato un flusso di cassa
e dei realizzi dalla cessione dei beni oggetto dei contratti.
positivo per Euro 1.635 migliaia, al netto di investimenti
che hanno assorbito risorse per Euro 14.853 migliaia e
Le attività materiali ed immateriali accolgono beni ad
della distribuzione di dividendi sull’utile dell’esercizio
utilità pluriennale destinati ad essere utilizzati durante lo
2005 per Euro 27.450 migliaia. La liquidità generata dal-
svolgimento della propria attività dalla Società per Euro
la gestione operativa, pari a Euro 43.938 migliaia, è in-
12
fluenzata negativamente da un aumento delle attività fi-
13
SEGMENT REPORT
nanziarie (in particolare crediti verso clientela) per Euro
36.012 migliaia e positivamente da un aumento delle
passività finanziarie per Euro 18.353 migliaia.
In tale paragrafo si illustrano le informazioni economiche per settore di attività e area geografica.
Di seguito si illustra l’andamento dei principali indici
Il gruppo Capitalia, in base alla struttura manageriale
economici, patrimoniali e di efficienza, raffrontati con i
ed all’articolazione prevista nel Piano Industriale 2005-
dati relativi all’esercizio.
2007, è suddiviso in 5 aree di business:
Il ROE, dato dal rapporto fra utile netto e patrimonio
netto, è pari al 20,29% contro il 22,15% del 2005.
Retail, dove confluiscono le attività delle Banche
Commerciali svolte nei confronti della clientela Privati e
Piccoli Operatori Economici;
L’utile per azione è pari a Euro 2,05 nel 2006 rispetto
al valore di Euro 2,25 dello scorso esercizio.
Corporate, che comprende la clientela Mid Corporate delle banche Commerciali e l’operatività con la clien-
Al 31 dicembre 2006 l’incidenza dei crediti netti ri-
tela intrattenuta dalle filiali estere;
spetto al totale attivo è del 97,45%, in diminuzione rispetto al 98,18% al 31 dicembre 2005.
Le sofferenze lorde rappresentano il 2,82% dei crediti
lordi derivanti da operazioni finanziarie; tale indice calcolato al netto delle rettifiche di valore ammonta al 1,49%.
I corrispondenti valori al 31 dicembre 2005 erano pari rispettivamente al 2,45% e al 1,31%.
Il rapporto fra patrimonio netto e totale passivo è pari al 2,19% al 31 dicembre 2006 mentre al 31 dicembre
2005 era pari al 2,20%.
A livello economico si evidenzia una scarsa incidenza
dei costi operativi rispetto al margine d’interesse, pari al
Wholesale & Investment Banking, entro cui vengono
rappresentati i risultati della clientela Large Corporate e
Istituzionale, le attività di Investment Banking, l’operatività della finanza svolta dalla Capogruppo e dalle singole
società controllate;
Financial Services, dove confluiscono le società prodotto operanti nel settore Wealth management, la “nuova” MCC e Fineco Leasing S.p.A.;
Corporate center, composto dalla tesoreria di gruppo, dalle attività svolte dalla Capogruppo nonché da alcune società minori.
15,30%. Il costo del lavoro, infatti, rappresenta il 6,62%
del margine d’interesse (7,32% nel 2005), le spese ammi-
Per la ripartizione secondaria è stato scelto il crite-
nistrative il 7,72% (6,63% nel 2005) e le rettifiche di valo-
rio geografico, che prevede una ripartizione delle attività
re su immobilizzazioni lo 0,96% (0,99% nel 2005).
fra Italia ed Estero sulla base della sede operativa della
Società.
I risultati evidenziati sono stati ottenuti anche grazie
ad un elevato livello di efficienza e ad un’attenta politica
di gruppo mirante al contenimento dei costi.
CONTO ECONOMICO PER AREE DI BUSINESS
Per ogni dipendente sono stati stipulati nell’anno
Le attività di Fineco Leasing S.p.A. rientrano unica-
106,1 contratti (126,9 nel 2005) con un valore finanziato
mente nei segmenti Wholesale & Investment Banking e
di Euro 10.037 migliaia a persona (11.495 Euro nel 2005).
Financial Services.
Fineco Leasing
RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
Fineco
Leasing S.p.A.
Retail
Corporate
Wholesale
& Investment
Banking
Financial
Service
Corporate
Center
Margine d’interesse
105,7
–
–
(0,5)
110,9
(4,8)
Margine da Servizi
12,8
–
–
0,1
12,9
(0,2)
118,5
–
–
(0,3)
123,8
(4,9)
Costi operativi
(26,6)
–
–
0,0
(26,6)
0,0
Risultato lordo di gestione
91,9
–
–
(0,3)
97,2
(4,9)
Totale rettifiche
(36,1)
–
–
0,0
(36,1)
0,0
Risultato operativo netto
55,9
–
–
(0,3)
61,1
(4,9)
Imposte sul reddito
(29,2)
–
–
0,1
(25,3)
(4,0)
Utile netto
26,7
–
–
(0,2)
35,8
(9,0)
(Valori in milioni di Euro)
Totale ricavi
Il margine d’interesse include il saldo netto degli in-
gruppano le spese amministrative e le rettifiche di valo-
teressi attivi e passivi ed il risultato delle attività di co-
re su immobilizzazioni materiali ed immateriali. Le rettifi-
pertura e di negoziazione. Il margine da servizi è calco-
che rappresentano il saldo netto delle riprese e rettifiche
lato come somma degli oneri e proventi netti di gestio-
di valore sui crediti e gli accantonamenti ai fondi rischi
ne e delle commissioni passive. I costi operativi rag-
ed oneri.
CONTO ECONOMICO PER AREE GEOGRAFICHE
(Valori in milioni di Euro)
Margine d’interesse
Margine da Servizi
Totale ricavi
Costi operativi
Risultato lordo di gestione
Totale rettifiche
Italia
Estero
193,2
(87,5)
12,8
–
206,0
(87,5)
(26,6)
–
179,4
(87,5)
(36,1)
–
143,3
(87,5)
Imposte sul reddito
(62,6)
33,5
Utile netto
80,7
(54,0)
Risultato operativo netto
Le attività “estero” includono unicamente gli interessi passivi corrisposti su un’operazione di finanziamento in essere
con Fineco Finance Ltd, società avente sede in Irlanda.
Si specifica nel seguito la ripartizione dei contratti stipulati nel corso del 2006:
Area geografica
N.
Importo
Nord Italia
9.254
815.025
Centro Italia
2.971
306.697
Sud Italia ed Isole
1.033
132.878
13.258
1.254.600
Totale
14
15
Dalla tabella precedente emerge che la presenza del-
all’interrogazione delle Basi Dati Esterne, Interne e al ca-
la Società risulta preponderante nel Nord del paese, in
ricamento dei dati Qualitativi previsti dai modelli di ra-
cui si concentra circa il 65% dello stipulato.
ting. Questa parzializzazione informatica dialoga con
l’applicativo in uso presso l’area Crediti della sede ed è
stata oggetto di una specifica fase di test, in collabora-
ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO
zione con una delle principali Agenzie della rete Distributiva, nel corso degli ultimi mesi del 2006. A regime, il
Sono in fase di continuo sviluppo progetti innovativi
prodotto informatico realizzato consentirà di ottenere
al fine di perseguire un costante miglioramento dei pro-
una pratica elettronica di fido integrata – oltre che con i
cessi operativi ed il puntuale rispetto delle regole di com-
documenti tipici dell’analisi del merito creditizio – anche
pliance del sistema finanziario.
con il sistematico utilizzo dei modelli di rating nel processo di erogazione del credito, la validazione dei valori
Nel corso del 2006 è stato avviato il progetto relativo
al cambiamento del sistema informativo, al fine di garan-
di PD corrispondenti ai rating calcolati e l’individuazione
del prezzo corretto per il rischio (SRA).
tire una maggiore efficienza tramite l’utilizzo di uno strumento innovativo, all’avanguardia e diffuso a molte so-
Particolare attenzione è stata inoltre dedicata alla for-
cietà di leasing. Tale progetto, che vede coinvolta tutta la
mazione che ha coinvolto tutte le funzioni ed i ruoli azien-
struttura aziendale, si prevede avrà termine entro la fine
dali in percorsi di sviluppo delle competenze sia tecni-
del 2007.
co/specialistiche che comportamentali. A questo proposito nella Intranet aziendale è strutturata un’area denomi-
Coerentemente con le linee guida di Basilea2 sono in
nata “Campus”, dedicata alla formazione ed allo svilup-
fase di implementazione strumenti di calcolo del rating
po delle professionalità, dove ciascun dipendente può
cliente sviluppati in accordo con la Capogruppo. Tali mo-
monitorare il proprio percorso di crescita ed usufruire di
delli sono contenuti in una apposita applicazione infor-
diverse fonti di aggiornamento formativo. La formazione
matica che, analizzando dati finanziari, andamentali e
del personale viene anche effettuata tramite la parteci-
qualitativi, sia di origine interna che presenti su basi dati
pazione a corsi e seminari specializzati.
esterne, consentiranno di stimare il giusto pricing in funzione del rischio controparte (attraverso l’alimentazione
di specifici parametri presenti su un modello ad hoc di
RAPPORTI CON IMPRESE DEL GRUPPO
determinazione del prezzo corretto per il rischio). Inoltre
tali dati, integrati con gli elementi caratteristici della pra-
I rapporti con imprese collegate, controllanti e impre-
tica di leasing consentiranno, grazie ad adeguate moda-
se sottoposte al controllo di queste ultime sono illustrati
lità di controllo e di circolazione delle informazioni, di im-
nella sezione 4 “Operazioni con parti Correlate” della
plementare sullo stesso strumento informatico l’analisi
Nota Integrativa.
dell’operazione nel suo complesso, fino alla fase di delibera (software che permetterà l’elaborazione elettronica
della pratica di fido). Nel corso dell’anno 2006 sono stati
effettuati i test necessari per affinare e rilasciare l’applica-
GESTIONE DEI RISCHI E UTILIZZO
DI STRUMENTI FINANZIARI
tivo a tutti gli utenti dell’Area Crediti. Per garantire un’efficace integrazione con la Rete Distributiva è stato svilup-
Le informazioni sui rischi e sulle relative politiche di
pato – dal software per la gestione della pratica elettro-
copertura sono illustrate nella Sezione 3 della Nota Inte-
nica di fido – un applicativo “dedicato” esclusivamente
grativa, alla quale si rimanda per gli approfondimenti.
Fineco Leasing
RELAZIONE SULLA GESTIONE PER L’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2006
EVENTI SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2006
ED EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE
Per il 2007 Fineco Leasing S.p.A. ha individuato due
obiettivi strategici principali: un obiettivo quantitativo, legato al raggiungimento di volumi di stipulato coerenti
con le performance degli anni passati ed in linea con le
potenzialità della Società, ed un obiettivo qualitativo, fi-
5. contenimento dei costi fissi grazie alla decentralizzazione delle attività presso le agenzie;
6. introduzione di un nuovo sistema informatico.
La mission di Fineco Leasing S.p.A. è affiancare le
aziende nelle scelte di investimento e di pianificazione finanziaria strategica, offrendo una gamma completa e integrata di prodotti.
nalizzato al miglioramento della qualità del credito, soprattutto in vista delle richieste normative previste dal
Per fare questo la società punta soprattutto su:
nuovo trattato di Basilea2.
1. Qualità del Servizio, come leva principale attorno alla
Al fine di perseguire tali obiettivi Fineco Leasing
S.p.A. ha previsto di attuare le seguenti strategie:
quale ruota tutta l’organizzazione aziendale. In tale ottica è stato avviato un percorso di miglioramento continuo dei propri processi interni al fine di mantenere
1. consolidamento e sviluppo della rete distributiva al fine di presidiare capillarmente il territorio, in particolare nelle regioni dove le quote di mercato sono al di
sotto della quota media di mercato;
2. rafforzamento delle strutture commerciali per potenziare lo sviluppo del business, dei nuovi prodotti e del
coordinamento della rete agenziale;
3. ampliamento della gamma di prodotti offerti, anche
un Sistema di Assicurazione Qualità che soddisfi i requisiti della Norma ISO 9001. Fineco Leasing S.p.A.,
infatti, è stata la prima società del settore ad avere ottenuto tale certificazione, che è stata successivamente confermata anche secondo le norme di Vision
2000, ed è costantemente rinnovata negli anni.
2. Formazione del Personale, come attività fondamentale
per la creazione ed il rafforzamento delle competenze
necessarie per assicurare la qualità sopra descritta.
grazie alle sinergie ed al coordinamento con Capitalia
e con MCC;
Per quanto riguarda gli eventi successivi al 31 dicembre 2006 si rimanda a quanto descritto in Nota Integrati-
4. accurata selezione del credito;
va nella sezione specifica.
16
17
PROGETTO DI DESTINAZIONE DELL’UTILE DELL’ESERCIZIO
Il Consiglio di Amministrazione della società, alla luce dei risultati emersi nel corso dell’esercizio, propone la seguente destinazione dell’utile netto:
Utile netto dell’esercizio
26.670.158
– a Riserva Legale 5%
1.333.508
Utile netto disponibile
25.336.650
Dividendo ai Soci in ragione di Euro 2,05 per ognuna delle n.12.200.000 azioni ordinarie in circolazione
25.010.000
Utile a nuovo
326.650
La Società al 31 dicembre 2006 non detiene in portafoglio azioni proprie, né azioni di società controllanti o collegate.
Brescia, lì 14 marzo 2007
Il Consiglio d’Amministrazione:
Enrico Cotta Ramusino
Maurizio Caprari
Paolo Alberto De Angelis
Andrea Sergio Gnetti
Pierfrancesco Latini
Armando Artoni
Giorgio Gnutti
18
CARICHE SOCIALI E DIREZIONE
AL 31 DICEMBRE 2006
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
Presidente
Enrico Cotta Ramusino (*)
Vice Presidente
Maurizio Caprari (*)
Amministratore Delegato
Paolo Alberto De Angelis (*)
Consiglieri
Andrea Sergio Gnetti (*)
Pierfrancesco Latini (*)
Armando Artoni
Giorgio Gnutti
(*) Membri Del Comitato Esecutivo
COLLEGIO SINDACALE
Presidente
Gianfranco Barbato
Sindaci Effettivi
Nando Bambini
Davide Frugoni
Sindaci Supplenti
Francesco Poddighe
Noris Giancarlo Gaccioli
DIRETTORE GENERALE
Direttore Generale
Marcello Pietro Messina
19
RELAZIONE ANNUALE DEL COLLEGIO SINDACALE
Fineco Leasing
RELAZIONE ANNUALE DEL COLLEGIO SINDACALE
Relazione annuale del Collegio Sindacale all’Assemblea
sul rispetto dei principî di corretta amministrazione, tra-
di approvazione del bilancio d’esercizio al 31 dicembre
mite osservazioni dirette, raccolta di informazioni dai re-
2006 (ai sensi dell’articolo 153 del D.Lgs. 24.02.1998 n.
sponsabili della funzione organizzativa ed incontri con la
58 e dell’articolo 2429 comma 3° del Codice Civile)
Società di Revisione; nel corso dell’esercizio la Società ha
apportato significative modificazioni all’organigramma
Signori Azionisti,
aziendale e alle procedure; inoltre, seguente una politica
comune di gruppo, la funzione controllo interno è stata
questo Collegio Vi informa circa l’attività di vigilanza svolta nel corso dell’esercizio chiuso al 31.12.2006 e
affidata in outsourcing al servizio Revisione Interna di
MCC S.p.A.
prevista dalla legge, dai regolamenti e dalle istruzioni degli Organi di Vigilanza, tenuto conto dei principî di com-
ha valutato e vigilato sull’adeguatezza allo stato at-
portamento del Collegio Sindacale raccomandati dai
tuale del sistema di controllo interno e del sistema am-
Consigli Nazionali dei Dottori Commercialisti e dei Ra-
ministrativo contabile, nonché sull’affidabilità di quest’ul-
gionieri.
timo a rappresentare correttamente i fatti di gestione,
mediante l’ottenimento di informazioni dai responsabili
È stato curato il raccordo con la Società di Revisione
delle rispettive funzioni, l’esame di documenti aziendali e
al fine di assicurare il presidio delle sfere operative azien-
l’analisi dei risultati del lavoro svolto dalla Società di Re-
dali. La costante presenza del Collegio all’Assemblea, al-
visione;
le riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, nonché agli incontri che si sono tenuti con
ha verificato l’osservanza delle norme di legge ine-
gli amministratori ed i preposti al controllo interno, ha as-
renti il processo di formazione e l'impostazione del bilan-
sicurato la continuità del flusso delle informazioni previ-
cio e della relazione sulla gestione;
ste dall’art. 150 del D.Lgs. n. 58/98.
dà atto che la Società ha adempiuto agli obblighi preIl Collegio Sindacale ha esercitato i suoi compiti di vi-
visti in materia di antiriciclaggio dalla Legge n. 197/91 e
gilanza verificando l’adeguatezza della struttura organiz-
in materia di riservatezza nel trattamento dei dati perso-
zativa della Società per gli aspetti di competenza, del si-
nali, con particolare risalto a quanto stabilito dal Decreto
stema di controllo interno e del sistema amministrativo
Legislativo 20.02.2004 n. 56 soprattutto relativamente al-
contabile.
l’aggiornamento e alla formazione del personale ;
In particolare:
ha vigilato sull’osservanza della legge e dell’atto costitutivo. Nell’esercizio non sono pervenute denunce ai
ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua
competenza, sulla struttura organizzativa della Società e
sensi dell’art. 2408 c.c. e nel corso dell’attività di vigilanza sopra descritta non sono emersi fatti significativi.
22
23
il Vostro Consiglio di Amministrazione ha effettuato
sensi di legge e regolarmente comunicato al Collegio
nell’anno dodici riunioni e il Comitato Esecutivo ne ha te-
Sindacale unitamente ai prospetti allegati di dettaglio. Il
nute otto; ad esse il Collegio Sindacale ha sempre parte-
Collegio ha approfondito con particolare attenzione gli
cipato;
accantonamenti e le rettifiche di valore sulle immobilizzazioni rivenienti da contratti risolti, chiedendo ed ottenen-
nel corso dell’esercizio la Società ha rivisto il Modello
di Organizzazione e Gestione previsto dal D. Lgs.
do dettagliate informazioni dalla Direzione e dalla Società di Revisione.
231/2001 in materia di responsabilità amministrativa della Società provvedendo alla modifica della composizione
del previsto Organismo di Vigilanza.
Il bilancio è stato redatto ai sensi del D.Lgs. 87/1992
secondo le disposizioni del D.Lgs. 38/2005 e agli IFRS e
IAS emanati dallo IASB in vigore alla data di riferimento
il Collegio, in occasione dell’assegnazione dell’incarico di verifica e sottoscrizione delle dichiarazioni fiscali al-
del bilancio come omologati con i Regolamenti dell’Unione Europea emanati nel 2003, 2004, 2005.
la Società incaricata della revisione del bilancio, Reconta
Ernst Young, per lìimporto di € 3.600 per il primo anno,
ha rilasciato il suo parere favorevole.
Il bilancio è soggetto a revisione da parte della Reconta Ernst Young S.p.A. che, alla data odierna, non ha
comunicato fatti o elementi impeditivi per il rilascio della
Gli Amministratori nella Nota Integrativa al Bilancio
relazione di certificazione senza eccezioni.
hanno fornito ampia informazione in ordine alle operazioni infragruppo e con le parti correlate di finanziamen-
Tenuto conto di tutto quanto precede, il Collegio
to e di prestazioni di servizi; dalle stesse non è emerso al-
Sindacale esprime parere favorevole all’approvazione del
cun profilo di conflitto di interessi, essendo state tali ope-
bilancio dell’esercizio 2006 ed alla relativa proposta di
razioni regolate o a condizioni di mercato o con puro re-
destinazione dell’utile netto.
cupero dei costi relativamente ai servizi resi.
Brescia, 27 marzo 2007
Il bilancio di esercizio, costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dai prospetti delle variazioni delle poste del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla Nota Integrativa, corredato dalla Relazione
sulla gestione, è stato redatto dagli Amministratori ai
Il Collegio Sindacale
Dott. Gianfranco Barbato – Presidente
Dott. Nando Bambini – Sindaco Effettivo
Dott. Davide Frugoni – Sindaco Effettivo
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE
26
27
SCHEMI DEL BILANCIO
ESERCIZIO 2006
Fineco Leasing
SCHEMI DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2006
STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
(importi in unità di euro)
31/12/2006
31/12/2005
2.048.011
1.201.900
36.153
25.512
Attività finanziarie valutate al fair value
–
–
40.
Attività finanziarie disponibili per la vendita
–
–
50.
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
–
–
60.
Crediti
5.859.790.992
5.889.479.680
70.
Derivati di copertura
650.846
82.069
80.
Adeguamento di valore delle attività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/–)
–
–
Partecipazioni
–
–
25.864.225
15.873.874
947.460
457.684
34.050.606
36.459.845
5.037.875
4.116.921
29.012.731
32.342.924
–
–
89.718.388
55.285.087
6.013.106.681
5.998.865.651
10.
Cassa e disponibilità liquide
20.
Attività finanziarie detenute per la negoziazione
30.
90.
100.
Attività materiali
110.
Attività immateriali
120.
Attività fiscali
a) Correnti
b) Anticipate
130.
140.
Attività non correnti e gruppi di attività
in via di dismissione
Altre attività
Totale attivo
30
PASSIVO
10.
Debiti
20.
Titoli in circolazione
30.
Passività finanziarie di negoziazione
40.
Passività finanziarie al fair value
50.
Derivati di copertura
60.
Adeguamento di valore delle passività finanziarie
oggetto di copertura generica (+/–)
70.
Passività fiscali
a) Correnti
b) Differite
80.
Passività associate a gruppi di attività
in via di dismissione
90.
Altre passività
100.
Trattamento di fine rapporto del personale
110.
Fondi per rischi e oneri
a) quiescenza e obblighi simili
b) altri fondi
Totale passivo
31
31/12/2006
31/12/2005
5.628.280.617
5.627.916.561
–
–
15.867
145.135
–
–
48.690
1.180.693
–
–
5.082.063
5.069.465
12.598
4.297.573
4.284.972
12.601
–
–
244.971.741
226.930.405
611.826
565.301
2.632.127
–
2.632.127
5.586.391
5.586.391
5.881.642.931
5.866.622.059
62.952.000
62.952.000
–
120.
Capitale
130.
Azioni proprie (–)
–
–
140.
Strumenti di capitale
–
–
150.
Sovrapprezzi di emissione
–
2.582.285
160.
Riserve
11.554.640
6.742.783
170.
Riserva da valutazione
30.286.952
30.676.354
180.
Utile (perdita) d’esercizio
26.670.158
29.290.170
131.463.750
132.243.592
6.013.106.681
5.998.865.651
Totale patrimonio netto
Totale passivo e patrimonio netto
Fineco Leasing
SCHEMI DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2006
CONTO ECONOMICO
Voci
(importi in unità di euro)
2006
2005
10.
Interessi attivi e proventi assimilati
288.700.300
247.867.957
20.
Interessi passivi e oneri assimilati
(186.824.774)
(143.819.957)
Margine d’interesse
101.875.526
104.048.000
3.699.701
4.427.858
30.
Commissioni attive
40.
Commissioni passive
(10.808.084)
(13.586.483)
Commissioni nette
(7.108.383)
(9.158.625)
–
–
50.
Dividendi e proventi assimilati
60.
Risultato netto dell’attività di negoziazione
139.909
117.653
70.
Risultato netto dell’attività di copertura
302.159
(839.244)
80.
Risultato netto dell’attività finanziarie al fair value
–
–
90.
Risultato netto delle passività finanziarie al fair value
–
–
Utile/perdita da cessione o riacquisto di:
–
–
a)
Crediti
–
–
b)
Attività finanziarie disponibili per la vendita
–
–
c)
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
–
–
d)
Passività finanziarie
–
–
95.209.211
94.167.784
100.
Margine di intermediazione
110.
120.
Rettifiche di valore nette per deterioramento di:
(30.709.990)
(31.653.856)
a)
(30.709.990)
(31.653.856)
–
Crediti
b)
Attività finanziarie disponibili per la vendita
–
c)
Attività finanziarie detenute sino alla scadenza
–
–
d)
Altre attività finanziarie
–
–
(14.610.689)
(14.511.396)
a)
Spese amministrative:
Spese per il personale
(6.743.480)
(7.616.982)
b)
Altre spese amministrative
(7.867.209)
(6.894.414)
130.
Rettifiche di valore nette su attività materiali
(668.662)
(698.883)
140.
Rettifiche di valore nette su attività immateriali
(304.122)
(327.466)
150.
Risultato netto della valutazione al fair value
–
–
(1.528.704)
(2.486.391)
delle attività materiali e immateriali
160.
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
170.
Altri oneri di gestione
(19.277.775)
(17.760.146)
180.
Altri proventi di gestione
27.759.086
26.015.499
55.868.355
52.745.145
Risultato della gestione operativa
32
Voci
33
2006
2005
190.
Utili (Perdite) delle partecipazioni
–
–
200.
Utili (Perdite) da cessione di investimenti
–
–
Utile (Perdita) dell’attività corrente al lordo delle imposte
55.868.355
52.745.145
Imposte sul reddito dell'esercizio dell’operatività corrente
(29.198.197)
(23.454.975)
Utile (Perdita) dell’attività corrente al netto delle imposte
26.670.158
29.290.170
Utile (Perdita) delle attività non correnti in via di dismissione
al netto delle imposte
–
–
26.670.158
29.290.170
210.
220.
Utile (Perdita) d’esercizio
34
Fineco Leasing
SCHEMI DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2006
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE POSTE DEL PATRIMONIO NETTO NEL 2006
(importi in unità di euro)
Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al
31/12/2005
Riserve
Dividendi
e altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove azioni
62.952.000
–
–
–
–
Sovrapprezzo emissioni
2.582.285
–
–
(2.582.285)–
–
Riserve:
a) di utili
b) altre
6.742.783
13.107.273
(6.364.490)
1.840.170
1.840.170
–
–
–
–
2.971.687
(3.392.803)
6.364.490
–
–
–
Capitale
Riserve da valutazione:
30.676.354
–
–
(389.402)
–
Strumenti di capitale
–
–
–
–
–
Azioni proprie
–
–
–
–
–
29.290.170
(1.840.170)
(27.450.000)
–
–
132.243.592
–
(27.450.000)
–
–
Risultato di esercizio
Patrimonio netto
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DELLE POSTE DEL PATRIMONIO NETTO NEL 2005
(importi in unità di euro)
Allocazione risultato
esercizio precedente
Capitale
Sovrapprezzo emissioni
Esistenze al
31/12/2004
Modifica saldi
apertura per
applicazione
IAS 32-39
Esistenze
all’1/1/2005
Riserve
Dividendi
e altre
destinazioni
62.952.000
–
62.952.000
–
–
2.582.285
–
2.582.285
–
–
Riserve:
a) di utili
b) altre
12.260.453
11.132.836
1.127.617
(7.910.926)
–
(7.910.926)
4.349.527
11.132.836
(6.783.309)
2.393.256
2.280.016
113.240
–
–
–
Riserve da valutazione:
30.676.354
–
30.676.354
–
–
–
–
–
–
–
Strumenti di capitale
Azioni proprie
Risultato di esercizio
Patrimonio netto
–
–
–
–
–
21.791.256
–
21.791.256
(2.393.256)
(19.398.000)
130.262.348
(7.910.926)
122.351.422
–
(19.398.000)
34
35
Variazioni dell’esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Acquisto
azioni proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
aumenti
di capitale
Altre
variazioni
Utile (perdita)
esercizio
2006
Patrimonio
netto
31.12.2006
–
–
–
–
–
62.952.000
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
11.554.640
11.554.640
–
–
–
–
–
–
30.286.952
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
26.670.158
26.670.158
–
–
–
–
26.670.158
131.463.750
Variazioni dell’esercizio
Operazioni sul patrimonio netto
Variazioni di riserve
Emissione
nuove azioni
Acquisto
azioni proprie
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Variazioni
aumenti
di capitale
Altre
variazioni
Utile (perdita)
esercizio
2005
Patrimonio
netto
31.12.2005
–
–
–
–
–
–
–
62.952.000
–
–
–
–
–
–
–
2.582.285
–
(305.579)
305.579
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
6.742.783
13.107.273
(6.364.490)
–
–
–
–
–
–
–
30.676.354
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
29.290.170
29.290.170
–
–
–
–
–
–
29.290.170
132.243.592
Fineco Leasing
SCHEMI DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2006
RENDICONTO FINANZIARIO
flussi finanziari dell’attività operativa: i flussi derivanti
dall’attività operativa sono connessi principalmente al co-
Il rendiconto finanziario previsto dallo IAS 7 tende ad
re business della società e vengono rappresentati utiliz-
evidenziare la capacità della società a generare “cassa ed
zando il metodo indiretto; secondo tale metodo l’utile
altre disponibilità liquide equivalenti”. In particolare se-
d’esercizio viene rettificato degli effetti delle poste che
condo lo IAS 7, le disponibilità liquide rappresentano ri-
nell’esercizio non hanno comportato esborsi ovvero non
sorse finanziarie prontamente disponibili ed utilizzabili e
hanno originato liquidità (operazioni di natura non mo-
che sono soggette a un irrilevante rischio di variazione
netaria) quali ad esempio ammortamenti, rettifiche di va-
del loro valore: pertanto in tale categoria sono stati clas-
lore su crediti, accantonamenti ai fondi rischi, variazione
sificati unicamente i valori in cassa e le disponibilità sui
di attività e passività,ecc.;
conti correnti bancari.
Gli scoperti di conto corrente rientrano, invece, nelle
passività finanziarie derivanti dall’attività operativa in
quanto formano parte integrante della gestione delle risorse finanziarie necessarie per lo svolgimento dell’attività caratteristica della Società.
flusso monetario da attività di investimento: l’attività
di investimento è indicata separatamente perché essa è,
tra l’altro, indicativa di investimenti/disinvestimenti sostenuti per acquisire risorse destinate a produrre futuri proventi e flussi finanziari;
flusso monetario da attività di provvista: l’attività di
provvista è costituita dai flussi che comportano la modifi-
Secondo lo IAS 7, il rendiconto finanziario deve evi-
cazione dell’entità e della composizione del patrimonio
denziare separatamente i flussi di cassa derivanti dall’at-
netto della società. In tale voce rientrano i flussi finanzia-
tività operativa, di investimento e di provvista:
ri derivanti dalla distribuzione dell’utile d’esercizio.
36
37
RENDICONTO FINANZIARIO
Metodo indiretto
2006
2005
61.596.854
62.276.060
26.670.158
29.290.170
– Plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione
e su attività/passività valutate al fair value (+/–) (1)
(139.909)
(117.653)
– Plus/minusvalenze su attività di copertura (+/–)
(302.159)
839.244
30.709.990
31.653.856
– Rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali
e immateriali (+/–)
972.784
1.026.349
– Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/–)
445.736
2.486.391
3.193.729
(2.239.993)
–
–
46.525
(662.304)
(36.012.277)
(1.387.340)
– Attività finanziarie detenute per la negoziazione
–
–
– Attività finanziarie valutate al fair value
–
–
– Attività finanziarie disponibili per la vendita
–
–
– Crediti verso banche: a vista
–
–
9.002.987
–
– Crediti verso clientela
(10.584.394)
(151.719.387)
– Altre attività
(34.433.302)
150.332.047
2.432
–
18.353.451
(20.939.653)
–
–
– Debiti verso banche: altri debiti
30.771.415
(1.078.366.130)
– Debiti verso clientela
(30.407.359)
1.040.217.876
– Titoli in circolazione
–
–
– Passività finanziarie di negoziazione
–
–
– Passività finanziarie valutate al fair value
–
(1.504.159)
(51.941)
(839.244)
18.041.336
19.552.004
43.938.028
39.949.067
(importi in unità di euro)
Attività operativa
1. Gestione
– Risultato d’esercizio (+/–)
– Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento (+/–)
– Imposte e tasse non liquidate
– Rettifiche/riprese di valore nette dei gruppi di attività
in via di dismissione al netto dell’effetto fiscale (+/–)
– Altri aggiustamenti: variazione TFR
2. Liquidità generata/assorbita delle attività finanziarie
– Crediti verso banche: altri crediti
– Derivati di copertura attivo
3. Liquidità generata/assorbita delle passività finanziarie
– Debiti verso banche: a vista
– Derivati di copertura
– Altre passività
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa
Fineco Leasing
SCHEMI DEL BILANCIO - ESERCIZIO 2006
2006
2005
108.404
61.909
– Vendite di partecipazioni
–
–
– Dividendi incassati su partecipazioni
–
–
– Vendite di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
–
–
(importi in unità di euro)
Attività di investimento
1. Liquidità generata da:
– Vendite di attività materiali
108.404
61.909
– Vendite di attività immateriali
–
–
– Vendite di rami d’azienda
–
–
(14.961.315)
(5.154.076)
– Acquisti di partecipazioni
–
–
– Acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza
–
–
(14.167.417)
(4.842.446)
(793.898)
(311.630)
–
–
(14.852.911)
(5.092.167)
– Emissioni/acquisti di azioni proprie
–
–
– Emissioni/acquisti strumenti di capitale
–
–
(27.450.000)
(19.398.000)
(27.450.000)
(19.398.000)
1.635.117
15.458.900
2. Liquidità assorbita da:
– Acquisti di attività materiali
– Acquisti di attività immateriali
– Acquisti di rami d’azienda
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di investimento
Attività di provvista
– Distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista
Liquidità netta generata/assorbita nell’esercizio
RICONCILIAZIONE
(importi in unità di euro)
Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio
Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio
2006
2005
28.289.399
12.830.499
1.635.117
15.458.900
–
–
29.924.516
28.289.399
Note:
–
gli acquisti di attività materiali includono la riclassifica da crediti verso clienti a immobilizzazioni materiali di beni rivenienti da alcuni contratti risolti nel corso
dell’esercizio.
Brescia, lì 14 Marzo 2007
Il Consiglio d’Amministrazione:
Enrico Cotta Ramusino
Maurizio Caprari
Paolo Alberto De Angelis
Andrea Sergio Gnetti - Pierfrancesco Latini Armando Artoni - Giorgio Gnutti
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Fineco Leasing
PARTE A – POLITICHE CONTABILI
A.1 – PARTE GENERALE
Sezione 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE
Il bilancio al 31 dicembre 2006 è composto da:
Sezione 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ
AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI
1) Stato patrimoniale
2) Conto Economico
Il bilancio al 31 dicembre 2006 è stato redatto ai sensi
3) Prospetto delle variazioni di patrimonio netto
del Decreto Legislativo del 27 gennaio 1992 n.87 secon-
4) Rendiconto Finanziario
do le disposizioni del Decreto Legislativo n.38 del 28 feb-
5) Note esplicative
braio 2005 e agli International Financial Reporting Standard (Ifrs) e agli International Accounting Standards (IAS)
Il bilancio d’esercizio è corredato dalla Relazione de-
emanati dall’International Accounting Standards Board
gli Amministratori sull’andamento della Gestione e dalla
(IASB) in vigore alla data di riferimento del bilancio (inclu-
Relazione del Collegio Sindacale (predisposta ai sensi
si i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC), come
dell’articolo 153 del D.Lgs. 24.02.1998 n. 58 ed articolo
omologati con i Regolamenti dell’Unione Europea n. 1725
2429 comma 3° del Codice Civile).
del 29 settembre 2003 (pubblicato sulla GUUE n. L 261 del
13 ottobre 2003), n. 707 del 6 aprile 2004 (pubblicato sul-
Gli schemi di bilancio utilizzati sono quelli pro-
la GUUE n. L 111 del 17 aprile 2004), n. 2236 del 29 di-
posti dalle Istruzioni di Banca d’Italia del 14 febbraio
cembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 392 del 31 di-
2006.
cembre 2004), n. 2237 del 29 dicembre 2004 (pubblicato
sulla GUUE n. L 393 del 31 dicembre 2004), n. 2238 del 29
Gli schemi presentano, oltre agli importi relativi all’e-
dicembre 2004 (pubblicato sulla GUUE n. L 394 del 31 di-
sercizio di riferimento, anche i corrispondenti dati di raf-
cembre 2004), n. 211 del 4 febbraio 2005 (pubblicato sul-
fronto riferiti al 31 dicembre 2005.
la GUUE n. L 41 dell’11 febbraio 2005), n. 1751 del 25 ottobre 2005 (pubblicato sulla GUUE n. L 282/3 del 26 ottobre 2005) e n. 1864 del 15 novembre 2005 (pubblicato sul-
Il commento delle principali voci di tali prospetti è incluso nella Relazione sulla Gestione.
la GUUE n. L 299/45 del 16 novembre 2005).
In conformità a quanto disposto dall’art. 5 del DecreTale bilancio è stato redatto anche in accordo con le
to Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005, il bilancio (sta-
“Istruzioni per la redazione dei bilanci degli intermediari fi-
to patrimoniale, conto economico, rendiconto finanziario
nanziari iscritti nell’Elenco speciale, degli istituti di Mone-
e prospetto delle variazioni dei conti del patrimonio net-
ta elettronica (IMEL), delle Società di gestione del rispar-
to) è redatto utilizzando l’Euro come moneta di conto. I
mio (SGR) e delle Società di intermediazione mobiliare
dati inseriti nelle note esplicative presentano valori arro-
(SIM)” emesse da Banca d’Italia in data 14 febbraio 2006.
tondati alle migliaia di Euro.
40
41
Il bilancio al 31 dicembre 2006 è redatto nella pro-
dono i crediti verso clientela, verso enti finanziari e cre-
spettiva della continuazione dell’attività aziendale e se-
ditizi che prevedono pagamenti fissi o comunque de-
condo il principio della competenza economica.
terminabili e che non sono stati quotati in un mercato
attivo.
Sezione 3 – EVENTI SUCCESSIVI
ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO
I crediti rivenienti da operazioni di leasing finanziario,
sono iscritti secondo quanto previsto dallo IAS 17 e IAS
32. Detto principio contabile internazionale al paragrafo
Tutti i fatti significativi avvenuti fra la data di chiusura
4 definisce il leasing come un contratto per mezzo del
dell’esercizio e la data di approvazione della bozza di bi-
quale il locatore trasferisce al locatario, in cambio di un
lancio da parte del Consiglio d’Amministrazione sono
pagamento o di una serie di pagamenti, il diritto all’uti-
stati riflessi nel bilancio al 31 dicembre 2006.
lizzo di un bene per un periodo di tempo stabilito. Inoltre, definisce operazioni di leasing finanziario quelle nel-
Nel mese di gennaio 2007 si sono conclusi gli accer-
le quali sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici derivanti
tamenti ispettivi da parte Banca d’Italia, ai sensi dell’art.
dalla proprietà del bene sono trasferiti al locatario. Il di-
107, 4° comma, D.Lgs. 1/9/03 n. 385. Tale ispezione, ini-
ritto di proprietà può essere trasferito o meno al termine
ziata nel mese di novembre 2006 ha riguardato l’intera
del contratto.
struttura aziendale con particolare riferimento all’organizzazione aziendale, alle procedure amministrative, di erogazione del credito e di gestione del contenzioso.
Le condizioni previste dallo IAS 17, paragrafo 7 e seguenti, per la classificazione di un’operazione come contratto di locazione finanziaria sono più ampie di quelle
normalmente considerate nella giurisprudenza e nella
Sezione 4 – ALTRI ASPETTI
prassi nazionale, nelle quali l’elemento determinante per
l’attribuzione della qualifica di locazione finanziaria è rap-
Non vi sono altri aspetti significativi da segnalare.
presentato dalla formale presenza nel contratto dell’opzione finale di acquisto. Secondo lo IAS 17, la classificazione delle operazioni di leasing finanziario si basa sul-
A.2 – PARTE RELATIVA AI PRINCIPALI
AGGREGATI DI BILANCIO
l’attribuzione al locatario dei rischi e dei benefici derivanti dal bene locato. I rischi possono includere le perdite
derivanti da capacità inutilizzata, da obsolescenza tecno-
Di seguito sono indicati i criteri di valutazione più si-
logica e da variazioni nel rendimento dovute a cambia-
gnificativi adottati nella redazione del bilancio al 31 di-
menti nelle condizioni economiche; i benefici possono
cembre 2006. Tali criteri, integrati in seguito a modifiche
essere rappresentati dal redditizio utilizzo atteso durante
dovute a cambiamenti normativi, sono i medesimi utiliz-
la vita economica del bene e da utili connessi alla rivalu-
zati per il bilancio al 31 dicembre 2005.
tazione o al realizzo del valore residuo.
Crediti (IAS 17, 32 e 39)
CRITERI DI ISCRIZIONE
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
La prima iscrizione di un credito derivante da un’operazione di leasing avviene all’inizio della decorrenza del
I crediti sono una delle quattro categorie di strumen-
leasing, ad un valore pari all’investimento netto nel lea-
ti finanziari stabilite dallo IAS 39. Normalmente inclu-
sing, cioè al fair value (valore equo) del bene locato o, se
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
inferiore, al valore attuale dei pagamenti minimi esigibili
ne, se effettuate prima del 1° gennaio 2004. In virtù di
per il leasing, ciascuno determinato all’inizio dell’opera-
questa deroga, per le operazioni di cartolarizzazione po-
zione. Sono aggiunti all’importo rilevato come attività i
ste in essere anteriormente a tale data, l’impresa può de-
costi diretti iniziali corrisposti agli agenti per la stipula del
cidere di continuare ad applicare le previgenti regole
contratto.
contabili, oppure applicare le disposizioni dello IAS 39 in
modo retroattivo da una data scelta dall’impresa stessa,
Il tasso di interesse implicito del leasing è individuato
a condizione che le informazioni necessarie per applicare
calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flus-
il citato principio IAS alle attività precedentemente can-
si futuri del credito, per capitale ed interesse, all’ammon-
cellate dal bilancio fossero disponibili al momento della
tare erogato inclusivo dei costi diretti iniziali ricondotti al
contabilizzazione iniziale di tali operazioni.
credito.
Al riguardo, il Gruppo Capitalia ha deciso di applicaI finanziamenti erogati, generati dagli esborsi soste-
re le previgenti regole contabili per le cartolarizzazioni ef-
nuti per la costruzione dei beni da concedere in locazio-
fettuate fino all’esercizio 2001. In funzione della predetta
ne finanziaria al loro completamento, sono stati iscritti nei
decisione l’operazione di cartolarizzazione denominata
crediti verso la clientela e gli interessi del periodo di alle-
F-E Blue, perfezionatasi nel primo semestre dell’esercizio
stimento, previsti contrattualmente secondo diverse for-
2002, è stata trattata secondo le regole sopra esposte.
me tecniche (prefinanziamento e prelocazione), sono stati rilevati in funzione dell’esposizione finanziaria, applicando il tasso previsto contrattualmente.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La prima iscrizione di un’attività finanziaria, come de-
I crediti sono valutati al costo ammortizzato; il costo
finita dallo IAS 39, avviene al momento dell’erogazione
ammortizzato di un’attività è il valore a cui è stata misu-
per un importo pari al fair value più eventuali costi di
rata al momento della rilevazione iniziale l’attività al net-
transazione direttamente attribuibili all’acquisizione del-
to dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito del-
l’attività finanziaria.
l’ammortamento complessivo utilizzando il criterio dell’interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore ini-
In base allo IAS 39 le cessioni di attività comportano
ziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi riduzione
la loro eliminazione dal bilancio solo se sono trasferiti a
(operata direttamente o attraverso l’uso di un accantona-
terzi anche tutti i rischi e tutti i benefici derivanti dalle
mento) a seguito di una riduzione di valore o di irrecupe-
predette attività.
rabilità. Gli effetti significativi derivanti dall’applicazione
del costo ammortizzato si producono sulle forme tecni-
Le cessioni di crediti effettuate nelle operazioni di car-
che aventi una durata oltre il breve termine.
tolarizzazione messe in atto da Fineco Leasing S.p.A. non
trasferiscono interamente a terzi rischi e benefici: ne con-
Il portafoglio crediti è periodicamente sottoposto a
segue che devono essere reiscritte nel bilancio della so-
valutazione al fine di determinare eventuali perdite du-
cietà cedente.
revoli di valore (impairment dei crediti). Sono considerati non performing i crediti per i quali esistono elementi
L’Ifrs 1 ha previsto una specifica deroga all’applicazio-
analitici di perdita di valore; essa è rilevata contabil-
ne delle regole sulla derecognition per le cessioni di atti-
mente se si è in presenza di una obiettiva evidenza di
vità finanziarie, ivi incluse le operazioni di cartolarizzazio-
perdita di valore, in relazione ad uno o più eventi (loss
42
43
events) successivi alla prima rilevazione del credito, se
ta determinata una previsione di perdita sono assogget-
tali eventi incidono sulla determinazione dei flussi di
tati a valutazione collettiva, mediante la creazione di
cassa stimati e tali flussi di cassa possono essere stimati
gruppi di posizioni con un profilo di rischio omogeneo.
attendibilmente.
La svalutazione è determinata sulla base dell’andamento
storico delle perdite riferibili a ciascun gruppo di riferi-
Con riferimento ai crediti che presentano una obiet-
mento. Ai fini della determinazione delle serie storiche
tiva evidenza di perdita durevole di valore, è effettuata
sono stati eliminati dalla popolazione dei crediti le posi-
una valutazione analitica; si considerano in tale catego-
zioni oggetto di valutazione individuale.
ria gli incagli, le sofferenze e i crediti ristrutturati. L’importo della perdita è ottenuto come differenza fra il va-
La normativa IAS, ai principi 32 e 39, dispone che per
lore d’iscrizione dell’attività e il valore attuale dei previ-
ciascuna categoria di attività finanziaria occorre indicare il
sti flussi di cassa attualizzati, con esclusione dell’ammon-
fair value in modo che possa essere comparato con il cor-
tare delle future perdite non ancora manifestatesi, scon-
rispondente valore corrente indicato in bilancio.
tati al tasso di interesse originario effettivo dell’attività finanziaria. La valutazione dei crediti viene effettuata con
Tale valore è stato determinato attualizzando tutti i
riferimento sia alla stima dei futuri flussi di cassa contrat-
flussi contrattuali futuri dei contratti in bonis e conside-
tualmente previsti, sia con riferimento alle date dell’in-
rando le rate future calcolate con il parametro rilevato
casso. L’importo della perdita è rilevato a conto econo-
nell’ultima liquidazione (31 dicembre 2006). Il tasso di at-
mico. Ai fini della valutazione analitica, si considerano le
tualizzazione utilizzato per i contratti a tasso fisso è stato
seguenti variabili:
rilevato per ogni scadenza dalla curva dei tassi di interesse risk free (zero coupon “bootstrapping”) mentre per i
massimo recuperabile, corrispondente alla migliore
contratti indicizzati è stato rilevato il tasso a pronti dalla
stima producibile dei flussi di cassa attesi dal credito e
medesima curva mantenendolo fisso per tutti i flussi suc-
dagli interessi corrispettivi; si considerano anche, ove l’in-
cessivi. L’abbattimento del valore dei flussi per la deter-
casso si ritenga probabile, gli interessi di mora e il valore
minazione del fair value prende in considerazione i pa-
di realizzo di eventuali garanzie al netto delle spese per il
rametri PD (Probability of Default) e LGD (Loss Given
recupero;
Default) utilizzati anche per il calcolo della svalutazione
forfetaria.
tempi di recupero, stimati sulla base di scadenze contrattuali ove presenti e sulla base di stime ragionevoli in
assenza di accordi contrattuali;
Per quanto riguarda i crediti deteriorati o scaduti il valore di fair value corrisponde al valore di bilancio al netto
delle relative rettifiche di valore.
tasso di attualizzazione, identificabile con il tasso di
interesse effettivo originario; per i crediti non performing
in essere alla data di transizione, ove il reperimento del
CRITERI DI CANCELLAZIONE
dato risulti eccessivamente oneroso, si considerano delle
stime ragionevoli, quali il tasso dell’anno di voltura a sofferenza o il tasso di ristrutturazione.
I crediti vengono cancellati quando scadono i diritti
contrattuali sui flussi finanziari derivati dalle attività stesse o quando gli stessi vengono ceduti trasferendo so-
I crediti senza obiettive evidenze di perdita di valore
o per i quali, a seguito di valutazione analitica, non è sta-
stanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell’attività finanziaria.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
CRITERI DI RILEVAZIONE DELLE COMPONENTI
ed è probabile che i relativi futuri benefici economici af-
REDDITUALI
fluiranno all’impresa. A tal fine, deve essere considerato
il momento in cui rischi e benefici legati al bene sono tra-
I costi e ricavi derivanti dai crediti da operazioni di lea-
sferiti all’impresa, indipendentemente dal passaggio for-
sing sono rilevati secondo il principio della competenza
male della proprietà che, generalmente, definisce il mo-
finanziaria.
mento di iscrizione nei principi contabili italiani.
Le rettifiche di valore analitiche sono iscritte in bilan-
In sede di prima applicazione dei principi contabili in-
cio nel momento in cui la società è a conoscenza del ma-
ternazionali, si è adottato il fair value degli immobili al 1°
nifestarsi di un “loss event” che determina la perdita di
gennaio 2004, scorporando ove possibile, per gli immo-
valore di un’attività finanziaria. Trimestralmente la Socie-
bili “terra-cielo”, la componente attribuibile ai terreni. A
tà provvede ad effettuare una valutazione collettiva del
regime, per gli immobili sia ad uso investimento sia ad
portafoglio crediti al fine di adeguare l’importo delle ret-
uso strumentale si è adottato il criterio del costo.
tifiche di valore iscritte a bilancio.
Lo IAS 38, paragrafo 21, prevede che un’attività immateriale deve essere rilevata come tale se, e solo se, è
Immobilizzazioni materiali e immateriali
probabile che la società potrà godere di benefici econo-
(IAS 16, 36 e 38)
mici futuri attribuibili a tale attività e che il costo della
stessa possa essere misurato in maniera attendibile. Le
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
attività immateriali sono iscritte al costo.
Le attività materiali comprendono i terreni, gli immo-
Le immobilizzazioni immateriali (IAS 38) non iscrivibili
bili strumentali, gli investimenti immobiliari, gli impianti
in base agli IAS sono state cancellate alla data del 1° gen-
tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi ti-
naio 2004.
po. Si tratta di attività materiali detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi,
per essere affittate a terzi,o per scopi amministrativi e che
CRITERI DI VALUTAZIONE E RILEVAZIONE
si ritiene di utilizzare per più di un periodo. In tale voce
DELLE COMPONENTI REDDITUALI
sono inclusi anche i beni inoptati e quelli ritirati a seguito
della risoluzione dei contratti di leasing e della chiusura
del credito verso l’utilizzatore originario.
Le attività immateriali sono rappresentate essenzialmente da licenze software ad utilità pluriennale.
Le immobilizzazioni sono valutate al costo, dedotti
eventuali ammortamenti e perdite di valore.
Le attività sono sistematicamente ammortizzate lungo
la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti, ad eccezione dei terreni, siano essi stati acquisiti singolarmente o incorporati
CRITERI DI ISCRIZIONE
nel valore dei fabbricati,in quanto hanno vita utile indefinita, e degli immobili rivenienti da contratti di locazione
Lo IAS 16, paragrafo 7, prevede che immobili, im-
che non comportano benefici futuri attesi in capo alla so-
pianti e macchinari siano iscritti come attività quando è
cietà. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infran-
possibile determinare ragionevolmente il costo del bene
nuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che
44
un’attività possa aver subito una perdita di valore, si pro-
45
Contratti derivati (IAS 32 e 39)
cede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il
suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value,
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d’uso del bene, inteso come il valore attuale dei flus-
I derivati sono classificati fra le attività/passività finan-
si futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche ven-
ziarie di copertura e di negoziazione a seconda della fi-
gono rilevate a conto economico. Qualora vengano me-
nalità per la quale sono stati stipulati.
no i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore, che non può su-
I contratti derivati con finalità di copertura sono utiliz-
perare il valore che l’attività avrebbe avuto, al netto degli
zati per proteggersi dal rischio di variazione del fair value
ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite
(fair value hedge), con l’obiettivo di coprire l’esposizione
di valore.
dei crediti verso clientela derivanti da contratti di locazone a tasso fisso a variazioni di fair value. Lo strumento de-
Si elencano di seguito le stime della vita utile delle immobilizzazioni materiali:
rivato è designato di copertura se esiste una documentazione formalizzata della relazione tra lo strumento coperto e lo strumento di copertura e se è efficace nel mo-
immobili ad uso proprio
50 anni
immobili ad uso commerciale ed industriale
33 anni
mento in cui la copertura ha inizio e, prospetticamente,
durante tutta la vita della stessa.
L’efficacia della copertura dipende dalla misura in cui
macchine elettroniche e automezzi
5 anni
le variazioni di fair value dello strumento coperto o dei
relativi flussi finanziari attesi risultano compensati da
macchine ufficio
5,5 anni
quelle dello strumento di copertura. Pertanto l’efficacia è
apprezzata dal confronto di suddette variazioni, tenuto
attrezzature varie
4 anni
conto dell’intento perseguito dall’impresa nel momento
in cui la copertura è stata posta in essere. Si ha efficacia
mobili e arredi ufficio
8,3 anni
(nei limiti stabiliti dall’intervallo 80-125%) quando le variazioni di fair value dello strumento finanziario di coper-
impianto allarme
3,3 anni
tura neutralizzano quasi integralmente le variazioni dello
strumento coperto, per l’elemento di rischio oggetto di
Le attività immateriali sono ammortizzate in 5 anni, ad
copertura. La verifica dell’efficacia della copertura viene
eccezione dei costi relativi alle licenze software la cui vita
effettuata ogni trimestre: se i test non confermano la va-
utile è pari a 3 anni oppure è legata alla durata del con-
lidità della copertura, la contabilizzazione dell’operazione
tratto di licenza.
viene interrotta ed il derivato viene riclassificato fra le
passività finanziarie di negoziazione.
CRITERI DI CANCELLAZIONE
I contratti derivati incorporati o impliciti in strumenti
finanziari o in altre forme contrattuali, che presentano ca-
Un’immobilizzazione è eliminata dallo stato patrimo-
ratteristiche economiche e rischi non correlati con lo stru-
niale al momento della dismissione o quando non sono
mento ospite o che presentano gli elementi per essere
attesi benefici economici futuri.
qualificati essi stessi come contratti derivati, sono conta-
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
bilizzati separatamente nella categoria degli strumenti fi-
segnare liquidità o altra attività finanziaria ad altra impre-
nanziari detenuti per la negoziazione.
sa, a scambiare attività o passività finanziarie con altre imprese a condizioni che sono potenzialmente sfavorevoli
all’entità, un contratto che sarà o potrà essere estinto tra-
CRITERI DI ISCRIZIONE
I contratti derivati sono rilevati in bilancio alla data in
cui sorge l’impegno od il diritto stabilito dalle clausole
contrattuali dello strumento finanziario (trade date) per
un valore pari al fair value dello strumento stesso.
mite strumenti rappresentativi di capitale.
La voce debiti comprende i debiti verso enti finanziari, verso enti creditizi e verso clientela, classificati come finanziamenti ai sensi dello IAS 39, paragrafo 9, in quanto
passività finanziarie non derivate, con pagamenti fissi o
determinabili e non quotate in un mercato attivo.
CRITERI DI VALUTAZIONE E RILEVAZIONE
DELLE COMPONENTI REDDITUALI
CRITERI DI ISCRIZIONE
La valutazione dei contratti derivati sia con finalità di
trading che con finalità di copertura è al fair value.
Nel caso di copertura di fair value, si compensa la variazione del fair value dell’elemento coperto con la variazione del fair value dello strumento di copertura. Tale
compensazione è riconosciuta attraverso la rilevazione a
conto economico delle variazioni di valore, riferite sia all’elemento coperto (per quanto riguarda le variazioni prodotte dal fattore di rischio sottostante), sia allo strumento di copertura. L’eventuale differenza, che rappresenta la
Le passività finanziarie vengono iscritte in bilancio nel
momento in cui la società assume un obbligo in base alle clausole contrattuali dello strumento finanziario sottoscritto.
Le passività finanziarie sono iscritte al fair value, normalmente pari all’ammontare incassato, aumentato degli
eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione e non rimborsati dalla controparte creditrice.
parziale inefficacia della copertura, ne costituisce di conseguenza l’effetto economico netto.
CRITERI DI VALUTAZIONE E RILEVAZIONE
DELLE COMPONENTI REDDITUALI
CRITERI DI CANCELLAZIONE
Le passività finanziarie detenute dalla società sono
Gli strumenti derivati vengono eliminati dallo stato
state classificate come finanziamenti e quindi valutate
patrimoniale quando la passività viene estinta oppure al-
al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell’interesse
la scadenza dei diritti/obblighi sui flussi finanziari genera-
effettivo.
ti dallo strumento finanziario.
Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il
fattore temporale risulti trascurabile, che rimangono
Debiti (IAS 32 e 39)
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
iscritte per il valore incassato.
La normativa IAS, ai principi 32 e 39, dispone che per
ciascuna categoria di passività finanziaria occorre indica-
Lo IAS 32, paragrafo 11, definisce passività finanziaria
ogni passività che comporta l’obbligo contrattuale a con-
re il fair value in modo che possa essere comparato con
il corrispondente valore corrente indicato in bilancio.
46
47
Tale valore corrisponde al valore nominale dei debiti,
che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere
ad eccezione delle passività rappresentative delle obbli-
l’obbligazione, ovvero per trasferirla a terzi alla data di
gazioni emesse dalle società veicolo e riscritte in accordo
chiusura del periodo e, laddove l’elemento temporale è
con lo IAS 39. Il fair value di tali passività corrisponde alla
significativo, tale valore viene attualizzato.
quotazione di mercato delle stesse al 31 dicembre 2006.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati e
rettificati per riflettere la miglior stima corrente.
CRITERI DI CANCELLAZIONE
Una passività finanziaria è estinta, e quindi eliminata
CRITERI DI CANCELLAZIONE
dallo Stato patrimoniale, quando il debitore regola il debito pagando il creditore oppure quando lo stesso è le-
Gli accantonamenti vengono utilizzati nel momento in
galmente svincolato, dalla legge o dal creditore, dalla re-
cui l’obbligazione per la quale erano stati stanziati deve
sponsabilità primaria per la passività.
essere estinta.
Fondi rischi ed oneri (IAS 37)
Trattamento di fine rapporto del personale (IAS 19)
CRITERI DI CLASSIFICAZIONE
Il trattamento di fine rapporto del personale viene
iscritto sulla base del suo valore attuariale, tenendo in
I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di na-
considerazione i futuri sviluppi del rapporto di lavoro.
tura determinata e di esistenza certa o probabile che alla
L’accantonamento dell’esercizio ed il risultato dell’attua-
data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nel-
lizzazione sono rilevati a conto economico fra le spese
l’ammontare o nella data di sopravvenienza.
del personale. Il trattamento di fine rapporto viene cancellato dal bilancio in caso di liquidazione dello stesso ai
dipendenti per anticipi o dimissioni.
CRITERI DI ISCRIZIONE, VALUTAZIONE E RILEVAZIONE
DELLE COMPONENTI REDDITUALI
Attività e passività fiscali, imposte sul reddito (IAS 12)
Gli accantonamenti sono rilevati quando:
Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla
è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato;
è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia
oneroso;
l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato at-
base della stima del reddito imponibile. I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore
che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità
fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura
del periodo.
tendibilmente.
Le imposte anticipate e quelle differite vengono conL’accantonamento è rilevato a conto economico al va-
tabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza
lore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare
compensazioni, includendo le prime nella voce “Attività
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
fiscali” e le seconde nella voce “Passività fiscali”. Quan-
l’apprezzamento delle imposte anticipate ai fini IRES
do i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a
è basato sul menzionato regime di tassazione di gruppo,
patrimonio netto, le imposte correnti, le attività per im-
tenendo conto dei risultati economici attesi su base con-
poste anticipate e le passività per imposte differite sono
solidata per i futuri esercizi, secondo le determinazioni
anch’esse imputate al patrimonio netto.
assunte dai competenti organi societari;
La fiscalità differita viene calcolata per tenere conto
la valorizzazione delle imposte anticipate ai fini IRAP
dell’effetto fiscale connesso alle differenze temporanee –
avviene sulla base dei risultati economici attesi dalle so-
imponibili o deducibili – esistenti tra il valore contabile
cietà nei futuri esercizi, tenendo conto dell’evoluzione
delle attività e delle passività ed il loro valore fiscale. A ta-
del contesto normativo di riferimento;
li fini si considerano “differenze temporanee tassabili”
quelle che determineranno, nei futuri esercizi, importi imponibili e “differenze temporanee deducibili” quelle che,
la rilevazione delle imposte differite viene effettuata in
tutti i casi in cui se ne verificano i presupposti.
negli esercizi futuri, determineranno importi deducibili.
Nella determinazione della fiscalità differita si è tenuLo stanziamento delle imposte anticipate è stato determinato sulle differenze temporanee derivanti da retti-
to conto dell’aliquota IRES del 33 per cento in vigore dal
1° gennaio 2004.
fiche di valore e accantonamenti che, pur imputati a conto economico nel rispetto dei principi di redazione del bi-
Per quanto concerne l’IRAP, non si registrano variazio-
lancio, non presentano i requisiti fiscali per la deducibili-
ni rispetto all’aliquota del 5,25 per cento già applicata
tà nell’esercizio di rilevazione. In ottemperanza ai principi
nel precedente esercizio.
contabili internazionali, sulle differenze temporanee deducibili le attività per imposte anticipate vengono rileva-
Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate
te se esiste la probabilità che, negli esercizi in cui si river-
e differite vengono sistematicamente valutate per tenere
seranno tali differenze, si avrà un reddito imponibile non
conto di eventuali modifiche intervenute nelle norme o
inferiore alle differenze che si andranno ad annullare.
nelle aliquote. La consistenza delle passività fiscali viene
inoltre adeguata per fare fronte agli oneri che potrebbe-
Inoltre, conformemente alle disposizioni normative e
regolamentari vigenti:
ro derivare da accertamenti già notificati o comunque da
contenziosi in essere con le autorità fiscali.
48
49
PARTE B – INFORMAZIONI
SULLO STATO PATRIMONIALE
ATTIVO
Sezione 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE
Voci/Valori
(importi in migliaia di euro)
Cassa e disponibilità liquide
31/12/2006
31/12/2005
2.048
1.202
Sezione 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE
2.1 ATTIVITÀ FINANZIARIE DIVERSE DAGLI STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio attività finanziarie diverse dagli strumenti finanziari derivati.
2.2 STRUMENTI FINANZIARI DERIVATI
(importi in migliaia di euro)
A. Quotati
Derivati finanziari
– future
– contratti a termine
– fra
– swap
– opzioni
Altri derivati
Totale
2. Non quotati
Derivati finanziari
– future
– contratti a termine
– fra
– swap
– opzioni
Altri derivati
Totale
Totale
Tassi di
interesse
Valute
Titoli di
capitale
Altro
31/12/2006
31/12/2005
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
36
–
–
–
36
–
–
36
36
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
36
–
–
–
36
–
–
36
36
26
–
–
–
26
–
–
26
26
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
2.3 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE: COMPOSIZIONE PER DEBITORI/EMITTENTI
Voci/Valori
31/12/2006
31/12/2005
Quotati
Non quotati
Quotati
Non quotati
1. Titoli di debito
a) enti pubblici
b) banche
c) enti finanziari
d) altri emittenti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
2. Titoli di capitale
b) banche
c) enti finanziari
d) altri emittenti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
3. Quote di OICR
–
–
–
–
4. Finanziamenti
a) enti pubblici
b) banche
c) enti finanziari
d) altri emittenti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
5. Altre attività
a) enti pubblici
b) banche
c) enti finanziari
d) altri emittenti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
6. Attività cedute non cancellate
a) enti pubblici
b) banche
c) enti finanziari
d) altri emittenti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
7. Attività deteriorate
a) banche
b) enti finanziari
c) altri emittenti
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
8. Strumenti derivati
a) banche
b) enti finanziari
c) altri emittenti
–
–
–
–
36
36
–
–
–
–
–
–
26
26
–
–
Totale
–
36
–
26
(importi in migliaia di euro)
50
51
2.4 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE: VARIAZIONI ANNUE
Variazioni/Tipologie
Titoli di
debito
Titoli di
capitale
Quote di Finanziamenti
OICR
Altre
attività
Attività
deteriorate
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
A. Esistenze iniziali
–
–
–
–
–
–
26
26
B. Aumenti
B.1 Acquisti
B.2 Variazioni positive di FV
B.3 Altre variazioni
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
10
–
10
–
10
–
10
–
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Rimborsi
C.3 Variazioni negative di FV
C.4 Altre variazioni
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
D. Rimanenze finali
–
–
–
–
–
–
36
36
(importi in migliaia di euro)
2.5 ATTIVITÀ DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE COSTITUITE IN GARANZIA DI PROPRIE PASSIVITÀ E IMPEGNI
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio attività detenute per
la negoziazione costituite in garanzia di proprie passività e impegni.
Sezione 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE AL FAIR VALUE
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio attività finanziarie al
fair value.
Sezione 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio attività finanziarie
disponibili per la vendita.
Sezione 5 – ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE SINO ALLA SCADENZA
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio attività finanziarie
detenute sino alla scadenza.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 6 – CREDITI
6.1 “CREDITI VERSO BANCHE”
Composizione
(importi in migliaia di euro)
1. Depositi e conti correnti
31/12/2006
31/12/2005
27.877
27.087
–
–
243
9.224
243
9.224
2. Pronti contro termine
3. Finanziamenti
3.1 da leasing finanziario
3.2 da attività di factoring
–
–
– crediti verso cedenti
–
–
– crediti verso debitori ceduti
–
–
–
–
4. Titoli di debito
–
–
5. Altre attività
–
–
10
32
10
32
–
–
–
–
7.1 da leasing finanziario
–
–
7.2 da attività di factoring
–
–
7.3 altri finanziamenti
–
–
3.3 altri finanziamenti
6. Attività cedute non cancellate
6.1 rilevate per intero
6.2 rilevate parzialmente
7. Attività deteriorate
Totale valore di bilancio
28.130
36.343
Totale fair value
28.131
36.609
6.2 CREDITI VERSO BANCHE COSTITUITI IN GARANZIA DI PROPRIE PASSIVITÀ E IMPEGNI
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio crediti verso banche
costituiti in garanzia di proprie passività e impegni.
52
53
6.3 “CREDITI VERSO ENTI FINANZIARI”
Composizione
(importi in migliaia di euro)
31/12/2006
31/12/2005
1. Pronti contro termine
–
–
7.580
7.266
7.580
7.266
2. Finanziamenti
2.1 da leasing finanziario
2.2 da attività di factoring
–
–
– crediti verso cedenti
–
–
– crediti verso debitori ceduti
–
–
–
–
–
–
350.188
291.609
2.3 altri finanziamenti
3. Titoli
4. Altre attività
5. Attività cedute non cancellate
3.825
5.360
3.825
5.360
–
–
–
–
6.1 da leasing finanziario
–
–
6.2 da attività di factoring
–
–
6.3 altri finanziamenti
–
–
5.1 rilevate per intero
5.2 rilevate parzialmente
6. Attività deteriorate
Totale valore di bilancio
361.593
138.896
Totale fair value
362.231
304.734
La voce “Attività cedute non cancellate” include il valore dei crediti verso enti finanziari ceduti nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione e reiscritti in applicazione dello IAS 39.
Le “Altre attività” includono i crediti vantati verso le società veicolo al 31 dicembre 2006, rappresentativi delle disponibilità liquide che verranno incassate da Fineco Leasing S.p.A. durante ed al termine delle suddette operazioni.
6.4 CREDITI VERSO ENTI FINANZIARI COSTITUITI IN GARANZIA DI PROPRIE PASSIVITÀ E IMPEGNI
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio crediti verso enti finanziari costituiti in garanzia di proprie passività e impegni.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
6.5 “CREDITI VERSO CLIENTELA”
Composizione
31/12/2006
31/12/2005
2.764.173
3.232.465
2.020.398
2.492.575
–
–
743.775
739.890
–
–
– crediti verso cedenti
–
–
– crediti verso debitori ceduti
–
–
3. Credito al consumo (incluse carte revolving)
–
–
4. Carte di credito
–
–
5. Altri finanziamenti
–
–
–
–
6. Titoli
–
–
7. Altre attività
–
–
2.571.684
2.200.057
2.571.684
2.200.057
–
–
134.211
116.380
(importi in migliaia di euro)
1. Leasing finanziario
1.1 Crediti per beni concessi in leasing finanziario
di cui: senza opzione finale d’acquisto
1.2 Altri crediti: crediti per beni in attesa di leasing finanziario
2. Factoring
di cui: da escussione di garanzie e impegni
8. Attività cedute non cancellate
8.1 rilevate per intero
8.2 rilevate parzialmente
9. Attività deteriorate
– leasing finanziario
134.211
116.380
– factoring
–
–
– credito al consumo (incluse carte revolving)
–
–
– carte di credito
–
–
– altri finanziamenti
–
–
Totale valore di bilancio
5.470.068
5.548.902
Totale fair value
5.622.034
5.837.588
I crediti per beni in attesa di leasing finanziario rappresentano il valore dei cespiti in allestimento ed in attesa di
locazione.
La voce “Attività cedute non cancellate” include il valore dei crediti verso clientela ceduti nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione e reiscritti in applicazione dello IAS 39.
6.6 CREDITI VERSO CLIENTELA COSTITUITI IN GARANZIA DI PROPRIE PASSIVITÀ E IMPEGNI
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio crediti verso clientela costituiti in garanzia di proprie passività e impegni.
54
55
6.7 CREDITI: ATTIVITÀ GARANTITE
31/12/2006
31/12/2005
Crediti
verso
banche
Crediti
verso enti
finanziari
Crediti
verso
clientela
Crediti
verso
banche
Crediti
verso enti
finanziari
Crediti
verso
clientela
29
12.948
7.603.455
9.267
13.585
7.687.227
29
7.642
4.617.708
9.267
10.028
4.691.668
– crediti verso debitori ceduti
–
–
–
–
–
–
– ipoteche
–
–
–
–
–
–
– pegni
–
–
20.327
–
–
22.270
– garanzie personali
–
5.306
2.965.420
–
3.557
2.973.289
– derivati su crediti
–
–
–
–
–
(importi in migliaia di euro)
1. Attività in bonis garantite da:
– beni in leasing
2. Attività deteriorate garantite da:
–
–
–
299.198
–
–
261.590
– beni in leasing
–
–
179.059
–
–
157.947
– crediti verso debitori ceduti
–
–
–
–
–
–
– ipoteche
–
–
–
–
–
–
– pegni
–
–
20
–
–
280
– garanzie personali
–
–
120.119
–
–
103.363
– derivati su crediti
–
–
–
–
–
29
12.948
7.902.653
9.267
13.585
Totale
Nella tabella è indicato il valore delle garanzie fino a concorrenza dell’esposizione garantita.
Il valore delle garanzie (pegni e fideiussioni personali) è il valore previsto contrattualmente.
Il valore dei beni in leasing sopra indicato è rappresentato dal capitale residuo finanziario.
–
7.948.817
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 7 – DERIVATI DI COPERTURA
7.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “DERIVATI DI COPERTURA”: STRUMENTI DERIVATI, DISTINTI PER TIPOLOGIA
DI CONTRATTI E DI ATTIVITÀ SOTTOSTANTI
Tassi di
interesse
Valute
Titoli di
capitale
Crediti
Altro
31/12/2006
31/12/2005
Derivati finanziari:
–
–
–
–
–
–
–
–
future
–
–
–
–
–
–
–
–
contratti a termine
–
–
–
–
–
–
–
–
fra
–
–
–
–
–
–
–
–
swap
–
–
–
–
–
–
–
–
opzioni
(importi in migliaia di euro)
A. Quotati
–
–
–
–
–
–
–
Altri derivati
–
–
–
–
–
–
–
Totale
–
–
–
–
–
–
651
–
–
–
–
651
–
B. Non quotati
Derivati finanziari:
82
–
contratti a termine
–
–
–
–
–
–
–
–
fra
–
–
–
–
–
–
–
–
swap
651
–
–
–
–
651
82
–
opzioni
–
–
–
–
–
–
–
Altri derivati
–
–
–
–
–
–
–
Totale
651
–
–
–
–
651
82
Totale
651
–
–
–
–
651
82
56
57
7.2 “DERIVATI DI COPERTURA”: PORTAFOGLIO COPERTI E TIPOLOGIA DI COPERTURA
Operazioni
Tipo di copertura
Fair value
Specifica
Rischio
Rischio
di credito
di prezzo
Generica
Flussi finanziari
Specifica
Generica
Rischio
di tasso
Rischio
di cambio
1. Attività finanziarie
disponibili per vendita
–
–
–
–
–
–
–
–
2. Crediti verso banche
–
–
–
–
–
–
–
–
3. Crediti verso enti finanziari
–
–
–
–
–
–
–
–
651
–
–
–
–
–
–
–
5. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
–
–
–
–
–
–
–
–
6. Portafoglio
–
–
–
–
–
–
–
–
Totale attività
(importi in migliaia di euro)
4. Crediti verso clientela
Più
rischi
651
–
–
–
–
–
–
–
1. Debiti verso banche
–
–
–
–
–
–
–
–
2. Debiti verso enti finanziari
–
–
–
–
–
–
–
–
3. Debiti verso clientela
–
–
–
–
–
–
–
–
4. Titoli in circolazione
–
–
–
–
–
–
–
–
5. Portafoglio
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Totale passività
Sezione 8 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ OGGETTO DI COPERTURA GENERICA
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha valorizzato la voce adeguamento
di valore delle attività oggetto di copertura generica.
Sezione 9 – PARTECIPAZIONI
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio partecipazioni.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 10 – ATTIVITÀ MATERIALI
10.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ATTIVITÀ MATERIALI”
Voci/Valutazione
31/12/2006
Attività valutate
al costo
(importi in migliaia di euro)
31/12/2005
Attività valutate
al fair value
o rivalutate
Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
o rivalutate
1. Attività ad uso funzionale
1.1 Di proprietà
2.721
–
2.549
–
a) terreni
900
–
900
–
b) fabbricati
593
–
606
–
44
–
69
–
c) mobili
d) strumentali
e) altri
1.2 acquisite in leasing finanziario
–
–
–
–
1.184
–
974
–
–
–
–
–
a) terreni
–
–
–
–
b) fabbricati
–
–
–
–
c) mobili
–
–
–
–
d) strumentali
–
–
–
–
e) altri
Totale 1
–
–
–
–
2.721
–
2.549
–
–
–
–
–
23.143
–
13.325
–
2. Attività riferibili al leasing finanziario
2.1 Beni inoptati
2.2 Beni ritirati a seguito di risoluzione
2.3 Altri beni
–
–
–
–
23.143
–
13.325
–
–
–
–
–
a) terreni
–
–
–
–
b) fabbricati
–
–
–
–
c) mobili
–
–
–
–
d) strumentali
–
–
–
–
e) altri
–
–
–
–
–
–
–
–
–
15.874
Totale 2
3. Attività detenute a scopo di investimento
di cui: concesse in leasing operativo
Totale 3
Totale (1+2+3)
Totale (attività al costo e rivalutate)
25.864
25.864
–
15.874
Le attività riferibili al leasing finanziario sono composte da immobili e terreni rivenienti da contratti risolti e ritirati a definitiva chiusura della posizione con il cliente.
58
59
10.2 ATTIVITÀ MATERIALI: VARIAZIONI ANNUE
Terreni
Fabbricati
Mobili
Altri
Totale
1.175
21.683
782
4.915
28.555
A.2 Riduzioni di valore totali nette
275
7.754
713
3.939
12.681
A.3 Esistenze iniziali nette
900
13.929
69
976
15.874
2.988
10.373
2
804
14.167
B.1 Acquisti
–
3.400
2
804
4.206
B.2 Riprese di valore
–
–
–
–
–
a) patrimonio netto
–
–
–
–
–
b) conto economico
–
–
–
–
–
2.988
6.973
–
–
9.961
C. Diminuzioni
–
3.554
27
596
4.177
C.1 Vendite
–
–
–
108
108
C.2 Ammortamenti
–
154
27
488
669
a) patrimonio netto
–
–
–
–
–
b) conto economico
–
–
–
–
–
a) patrimonio netto
–
–
–
–
–
b) conto economico
(importi in migliaia di euro)
A.1 Esistenze iniziali lorde
B. Aumenti
B.3 Variazioni positive di fair value
imputate a:
B.4 Altre variazioni
C.3 Rettifiche di valore
da deterioramento imputate a:
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a:
–
–
–
–
–
C.5 Altre variazioni
–
3.400
–
–
3.400
D.1 Rimanenze finali
3.888
20.748
44
1.184
25.864
275
11.308
740
4.427
16.750
4.163
32.056
784
5.611
42.614
D.1 Riduzioni di valore nette totali
D.2 Rimanenze finali lorde
10.3 “ATTIVITÀ MATERIALI” COSTITUITE IN GARANZIA DI PROPRI DEBITI E IMPEGNI
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio attività materiali costituite in garanzia di propri debiti e impegni.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 11 – ATTIVITÀ IMMATERIALI
11.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ATTIVITÀ IMMATERIALI”
Voci/Valutazione
31/12/2006
Attività
valutate
al costo
Attività
valutate
al fair value
o rivalutate
Attività
valutate
al costo
Attività
valutate
al fair value
o rivalutate
–
–
–
–
–
–
947
–
–
–
–
–
458
–
–
–
(importi in migliaia di euro)
1. Avviamento
31/12/2005
2. Altre attività immateriali
2.1 Di proprietà
– generate internamente
– altre
2.2 acquisite in leasing finanziario
–
–
–
–
947
–
458
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Totale 3
–
–
–
–
4. Attività concesse in leasing operativo
–
–
–
–
Totale 4
–
–
–
–
947
–
458
–
Totale 2
3. Attività riferibili al leasing finanziario
3.1 Beni inoptati
3.2 Beni ritirati a seguito di risoluzione
3.3 Altri beni
Totale (1+2+3+4)
Totale (attività al costo e rivalutate)
947
458
60
61
11.2 ATTIVITÀ IMMATERIALI: VARIAZIONI ANNUE
(importi in migliaia di euro)
Totale
A.1 Esistenze iniziali lorde
1.672
A.2 Riduzioni di valore totali nette
1.214
A.3 Esistenze iniziali nette
458
B. Aumenti
793
B.1 Acquisti
793
B.2 Riprese di valore
–
B.3 Variazioni positive di fair value:
– a patrimonio netto
–
– a conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti
–
–
304
–
304
C.3 Rettifiche di valore:
– a patrimonio netto
–
– a conto economico
–
C.4 Variazioni negative di fair value:
– a patrimonio netto
– a conto economico
C.5 Altre variazioni
D.1 Rimanenze finali nette
–
–
–
–
947
D.2 Riduzioni di valore nette totali
1.518
D.3 Rimanenze finali lorde
2.465
Sezione 12 – ATTIVITÀ FISCALI
Le attività fiscali comprendono fiscalità corrente per Euro 5.038 migliaia e fiscalità anticipata per circa Euro 29.013
migliaia.
12.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ATTIVITÀ FISCALI” : “ANTICIPATE”
I crediti per imposte anticipate al 31 dicembre 2006 ammontano a Euro 29.013 migliaia e sono riconducibili quasi totalmente alle rettifiche di valore su crediti eccedenti l’importo fiscalmente deducibile (passato nel 2005 dallo 0,60% allo
0,40% dei crediti stessi).
La diminuzione di Euro 3.330 migliaia, rispetto al saldo al 31 dicembre 2005, è da ricondurre principalmente a un effetto combinato dato da:
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
rigiro a conto economico delle imposte anticipate contabilizzate negli scorsi esercizi e riferite alle rettifiche di valore
su crediti per Euro 2.975 migliaia;
rilevazione di imposte anticipate relative alle rettifiche di valore su crediti eccedenti il limite fiscale massimo consentito (passato nel 2005 dallo 0,60% allo 0,40% dei crediti stessi) per un ammontare di Euro 3.208 migliaia;
cancellazione, per la quota calcolata ai fini irap, dei crediti per imposte anticipate sorti negli scorsi esercizi e relativi
alle rettifiche di valore su crediti. Tale cancellazione, pari a un importo di Euro 2.867 migliaia, è conseguente ai chiarimenti introdotti, in sede di presentazione del Modello Unico-Irap 2006, circa le rettifiche di valore nette su crediti e i cosiddetti “noni pregressi”.
12.2 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO)
(importi in migliaia di euro)
1. Esistenze iniziali
FTA IAS 32-39
1. Esistenze iniziali post FTA IAS 32-39
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio
31/12/2006
31/12/2005
32.343
27.143
–
6.805
32.343
33.948
3.208
9.166
3.208
9.166
a) relative a precedenti esercizi
–
–
b) dovute al mutamento di criteri contabili
–
–
c) riprese di valore
–
–
3.208
9.166
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
–
–
2.3 Altri aumenti
–
–
6.538
10.771
5.842
10.370
a) rigiri
2.975
10.370
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
2.867
–
–
–
–
–
696
401
29.013
32.343
d) altre
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio
c) dovute al mutamento di criteri contabili
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale
62
63
12.3 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE ANTICIPATE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO NETTO)
Alla data del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 non risultano calcolate imposte anticipate con contropartita imputata a patrimonio netto.
Sezione 13 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE
E PASSIVITÀ ASSOCIATE
Al 31 dicembre 2006 e al 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non detiene attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate.
Sezione 14 – ALTRE ATTIVITÀ
14.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ALTRE ATTIVITÀ”
Al 31 dicembre 2006 ammontano a Euro 89.718 migliaia rispetto a Euro 55.285 migliaia al 31 dicembre 2005.
Tale voce risulta dettagliabile come segue:
Voci
(importi in migliaia di euro)
Fornitori c/anticipi
Crediti verso Erario
Interessi su crediti chiesti a rimborso
Crediti verso Erario per IVA del periodo
Depositi cauzionali attivi
Crediti diversi
31/12/2006
31/12/2005
61.670
30.550
153
1.889
3.439
3.802
–
1.706
878
27
2.661
1.946
Ratei e risconti non ricondotti
20.917
15.365
Totale
89.718
55.285
I ratei e risconti non ricondotti includono prevalentemente la quota di provvigioni relative ai contratti con beni in allestimento, la cui competenza viene rinviata fino al momento della decorrenza.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
PASSIVO
Sezione 1 – DEBITI
1.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “DEBITI VERSO BANCHE”
Voci
(importi in migliaia di euro)
31/12/2006
31/12/2005
1. Pronti contro termine
–
–
2. Finanziamenti
205.718
321.716
3. Altri debiti
348.484
201.715
Totale
554.202
523.431
Fair value
554.202
523.431
(importi in migliaia di euro)
31/12/2006
31/12/2005
1. Pronti contro termine
–
–
2.320.535
2.700.207
1.2 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “DEBITI VERSO ENTI FINANZIARI”
Voci
2. Finanziamenti
3. Altri debiti
–
–
Totale
2.320.535
2.700.207
Fair value
2.320.535
2.700.207
(importi in migliaia di euro)
31/12/2006
31/12/2005
1. Pronti contro termine
–
–
2. Finanziamenti
–
–
3. Altri debiti
2.753.543
2.404.279
Totale
2.753.543
2.404.279
Fair value
2.764.886
2.407.177
1.3 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “DEBITI VERSO CLIENTELA”
Voci
I debiti verso clientela includono i titoli obbligazionari emessi dalle società veicolo nell’ambito delle operazioni di cartolarizzazione e reiscritti in bilancio in accordo con lo IAS 39. Tali titoli sono valutati al costo ammortizzato e ammontano
a Euro 2.748.748 migliaia al 31 dicembre 2006.
64
65
Sezione 2 – TITOLI IN CIRCOLAZIONE
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio titoli.
Sezione 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE
3.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE”
Passività
31/12/2006
31/12/2005
Fair value
Valore nominale/
nozionale
Fair value
Valore nominale/
nozionale
1. Debiti
–
–
–
–
2. Titoli in circolazione
(importi in migliaia di euro)
–
–
–
–
– obbligazioni
–
–
–
–
– altri titoli
–
–
–
–
3. Derivati
16
22.959
145
21.977
Totale
16
22.959
145
21.977
3.2 “PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE”: PASSIVITÀ SUBORDINATE
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio passività subordinate.
Sezione 4 – PASSIVITÀ FINANZIARIE AL FAIR VALUE
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha in portafoglio passività finanziarie
al fair value.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 5 – DERIVATI DI COPERTURA
5.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “DERIVATI DI COPERTURA”: STRUMENTI DERIVATI, DISTINTI
PER TIPOLOGIA DI CONTRATTI E DI ATTIVITÀ SOTTOSTANTI
Tipologie sottostanti
Tassi di
interesse
Valute
Titoli di
capitale
Crediti
Altro
31/12/2006
31/12/2005
1. Quotati
– future
– contratti a termine
– fra
– swap
– opzioni
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
Altri derivati
–
–
–
–
–
–
–
Totale
–
–
–
–
–
–
–
–
49
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
49
–
–
–
1.181
–
–
–
–
–
–
–
–
Totale
49
–
–
–
–
49
1.181
Totale
49
–
–
–
–
49
1.181
(importi in migliaia di euro)
2. Non quotati
– contratti a termine
– fra
– swap
– opzioni
Altri derivati
–
5.2 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “DERIVATI DI COPERTURA”: PORTAFOGLI COPERTI E TIPOLOGIE DI COPERTURA
Operazioni
Tipo di copertura
Fair value
Specifica
Rischio
Rischio
di credito
di prezzo
Generica
Flussi finanziari
Specifica
Generica
Rischio
di tasso
Rischio
di cambio
1. Attività finanziarie
disponibili per vendita
–
–
–
–
–
–
–
–
2. Crediti verso banche
–
–
–
–
–
–
–
–
(importi in migliaia di euro)
3. Crediti verso enti finanziari
4. Crediti verso clientela
5. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
Più
rischi
–
–
–
–
–
–
–
–
49
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
6. Portafoglio
–
–
–
–
–
–
–
–
Totale attività
49
–
–
–
–
–
–
–
1. Debiti verso banche
–
–
–
–
–
–
–
–
2. Debiti verso enti finanziari
–
–
–
–
–
–
–
–
3. Debiti verso clientela
–
–
–
–
–
–
–
–
4. Titoli in circolazione
–
–
–
–
–
–
–
–
5. Portafoglio
–
–
–
–
–
–
–
–
Totale passività
–
–
–
–
–
–
–
–
66
67
Sezione 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE
OGGETTO DI COPERTURA GENERICA
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha valorizzato la voce adeguamento
di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica.
Sezione 7 – PASSIVITÀ FISCALI
Passività fiscali
Le passività fiscali comprendono passività fiscali correnti per Euro 5.069 migliaia e fiscalità differita per Euro 13
migliaia.
La Società ha aderito al regime del consolidato fiscale nazionale di Capitalia, ai sensi degli artt. 117 e segg., D.P.R.
917/1986. Conseguentemente il debito per imposta corrente Ires è stato contabilizzato come debito verso la controllante, la quale provvederà a versare all’Erario l’importo in oggetto.
7.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “PASSIVITÀ FISCALI”: “DIFFERITE”
Le imposte differite passive presentano un importo al 31 dicembre 2006, non significativo, pari a Euro 13 migliaia e
sono interamente attribuibili alla rivalutazione effettuata ai fini IAS del terreno.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
7.2 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL CONTO ECONOMICO)
(importi in migliaia di euro)
31/12/2006
31/12/2005
13
454
–
1.905
13
2.359
1. Esistenze iniziali
FTA IAS 32-39
1. Esistenze iniziali post FTA IAS 32-39
2. Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell’esercizio
13
–
13
a) relative a precedenti esercizi
–
–
b) dovute al mutamento di criteri contabili
–
–
c) altre
–
–
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
–
13
2.3 Altri aumenti
–
–
3. Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell’esercizio
–
2.359
–
2.359
a) rigiri
–
2.359
b) dovute al mutamento di criteri contabili
–
–
c) altre
–
–
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
–
–
3.3 Altre diminuzioni
–
–
13
13
4. Importo finale
7.3 VARIAZIONI DELLE IMPOSTE DIFFERITE (IN CONTROPARTITA DEL PATRIMONIO NETTO)
Alla data del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 non risultano calcolate imposte differite con contropartita imputata a patrimonio netto.
Sezione 8 – PASSIVITÀ ASSOCIATE A GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha valorizzato la voce passività associate a gruppi di attività in via di dismissione.
68
69
Sezione 9 – ALTRE PASSIVITÀ
9.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ALTRE PASSIVITÀ”
Al 31 dicembre 2006 ammontano a Euro 244.972 migliaia rispetto a Euro 226.930 migliaia al 31 dicembre 2005. Tale
voce risulta dettagliabile come segue:
Voci
31/12/2006
31/12/2005
170.191
168.062
Debiti verso fornitori
26.502
23.366
Debiti verso controllante
20.079
20.060
Erario c/IVA
7.948
–
Fatture da ricevere cespiti
7.040
2.766
Debiti diversi
7.377
6.660
Fatture da ricevere
3.075
3.137
Acconto e depositi su riscatti da perfezionare
1.281
200
Debiti vs dipendenti per retribuzioni differite
598
1.631
Enti previdenziali per contributi
424
588
Erario c/ritenute
457
460
244.972
226.930
(importi in migliaia di euro)
Anticipi da clienti per beni in attesa di locazione
Totale
Le “Fatture da ricevere cespiti” si riferiscono alla fornitura di beni oggetto di operazioni di locazione finanziaria per i
quali alla data di chiusura dell’esercizio non è ancora pervenuta la fattura da parte del fornitore.
Gli anticipi da clienti includono gli acconti incassati relativamente ai beni in attesa di locazione ed in fase di allestimento.
I debiti verso la controllante sono da ricondurre totalmente al debito per imposta corrente Ires a seguito dell’adesione della Società al regime del consolidato fiscale nazionale di Capitalia, ai sensi degli artt. 117 e segg., D.P.R. 917/1986.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 10 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE
10.1 TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE: VARIAZIONI ANNUE
31/12/2006
31/12/2005
A. Esistenze iniziali
565
1.228
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell’esercizio
334
333
142
142
1
–
287
805
52
336
235
469
612
565
(importi in migliaia di euro)
B.2 Altre variazioni in aumento
C. Diminuzioni
C.1 Liquidazioni effettuate
C.2 Altre variazioni in diminuzione
D. Rimanenze finali
Le variazioni in aumento del trattamento di fine rapporto corrispondono all’importo accantantonato nell’esercizio
2006.
Le variazioni in diminuzione si riferiscono per Euro 52 migliaia alle indennità corrisposte ai dipendenti dimessi e per
Euro 235 migliaia ai versamenti ai fondi previdenziali.
Sezione 11 – FONDO PER RISCHI ED ONERI
11.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “FONDI PER RISCHI E ONERI”
Voci/Valori
31/12/2006
31/12/2005
1. Fondi di quiescenza aziendali
–
–
2. Altri fondi per rischi ed oneri
2.632
5.586
500
3.400
–
–
2.132
2.186
2.632
5.586
(importi in migliaia di euro)
2.1
controversie legali
2.2
oneri per il personale
2.3
altri
Totale
Il fondo per controversie legali pari a Euro 500 migliaia si riferisce a una causa in corso per una revocatoria fallimentare.
Al 31 dicembre 2005 il fondo per controversie legali era relativo all’accantonamento per una causa con un fornitore.
Nel mese di gennaio 2006 tale fondo è stato liberato per l’intero importo a seguito della chiusura della causa in essere.
70
71
Gli altri fondi, pari a Euro 2.132 migliaia, sono così composti:
fondo rischi connesso all’invio di multe da parte dalla Regione Lombardia, ad oggi in fase di accertamento, pari a
Euro 548 migliaia;
fondo indennità suppletiva di clientela per Euro 1.515 migliaia;
altri fondi rischi, pari a Euro 69 migliaia, stanziati a fronte di rischi di entità minore.
11.2 VARIAZIONI NELL’ESERCIZIO DELLA VOCE “FONDI PER RISCHI E ONERI”
(importi in migliaia di euro)
A. Esistenze iniziali
B. Aumenti
Fondi di
quiescenza
Altri
fondi
Totale
–
5.586
5.586
–
1.528
1.528
B.1 Accantonamento dell’esercizio
–
1.528
1.528
B.4 Altre variazioni in aumento
–
–
–
–
4.482
4.482
C.1 Liquidazioni effettuate
_
1.082
1.082
C.3 Altre variazioni in diminuzione
–
3.400
3.400
–
2.632
2.632
C. Diminuzioni
D. Rimanenze finali
Al 31 dicembre 2006 non risultano in essere Fondi di quiescenza aziendali a prestazione definita.
Sezione 12 – PATRIMONIO
12.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “CAPITALE”
Tipologie
(importi in migliaia di euro)
A. Capitale
A.1 Azioni ordinarie
A.2 Altre azioni
12.2 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “AZIONI PROPRIE”
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non possiede azioni proprie.
Importo
62.952
62.952
–
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
12.3 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “STRUMENTI DI CAPITALE”
Alle date del 31 dicembre 2006 e 31 dicembre 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha valorizzato la voce strumenti di
capitale.
12.4 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “SOVRAPPREZZI DI EMISSIONE”
Nel corso del 2006 la riserva da sovrapprezzo emissione, che al 31 dicembre 2005 presentava un saldo pari a Euro
2.582 migliaia, è stata interamente utilizzata a copertura della riserva negativa da FTA, creatasi in sede di prima applicazione Ias.
12.5 COMPOSIZIONE E VARIAZIONI DELLA VOCE “RISERVE”
Legale
Utili portati
a nuovo
Riserva
straordinaria
Riserva
ex lege 266/05
Riserva da
restatement
Totale
A. Esistenze iniziali
9.714
–
3.393
940
(7.304)
6.743
B. Aumenti
1.465
–
375
–
7.304
9.144
1.465
–
375
–
–
1.840
–
–
–
–
7.304
7.304
C. Diminuzioni
–
–
3.392
940
–
4.332
C.1 Utilizzi
–
–
–
–
–
–
– copertura
perdite
–
–
–
–
–
–
– distribuzione
–
–
–
–
–
–
– trasferimento
a capitale
–
–
–
–
–
–
–
–
3.392
940
–
4.332
11.179
–
376
–
–
11.555
(importi
in migliaia di euro)
B.1 Attribuzioni
di utili
B.2 Altre variazioni
C.2 Altre variazioni
D. Rimanenze finali
72
73
12.6 COMPOSIZIONE E VARIAZIONI DELLA VOCE “RISERVE DA VALUTAZIONE”
Attività
finanziarie
disponibili per
la vendita
Attività
materiali
Attività
immateriali
Copertura
dei flussi
finanziari
Leggi
speciali
rivalutazione
Altre
Totale
A. Esistenze iniziali
–
–
–
–
30.676
–
30.676
B. Aumenti
–
–
–
–
940
–
940
Variazioni positive
di fair value
–
–
–
–
–
–
–
Altre variazioni
–
–
–
–
940
–
940
–
–
–
–
1.329
–
1.329
C.1 Variazioni negative
di fair value
–
–
–
–
–
–
–
C.2 Altre variazioni
–
–
–
–
1.329
–
1.329
–
–
–
–
30.287
–
30.287
(importi in migliaia di euro)
B.1
B.2
C. Diminuzioni
D. Rimanenze finali
La voce “riserve da rivalutazione” accoglie per Euro 29.347 la riserva da rivalutazione costituita a fronte della speciale legge di rivalutazione n. 413 del 1991 e per Euro 940 migliaia la riserva ex lege n. 266 del 2005.
La riserva ex lege n. 413 del 1991 presenta, rispetto al 31 dicembre 2005, un utilizzo di Euro 1.329 migliaia destinato
alla copertura della riserva da FTA, creatasi in sede di prima applicazione Ias. Poiché tale riserva non è mai stata affrancata, qualora si procedesse alla sua distribuzione, saranno contabilizzate imposte per il 33%.
La riserva ex lege n. 266 del 2005, costituitasi nella transizione agli Ifrs conseguentemente alla rivalutazione di immobili/terreni è stata riclassificata nel corso del 2006 dalla voce “Altre riserve” alla voce “Riserva da rivalutazione”.
Fineco Leasing
PARTE C – INFORMAZIONI
SUL CONTO ECONOMICO
Sezione 1 – INTERESSI
1.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI”
Voci/Forme tecniche
Titoli
di debito
Finanziamenti
Attività
deteriorate
Altre
attività
2006
2005
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
–
–
–
–
–
–
2. Attività finanziarie al fair value
–
–
–
–
–
–
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
–
–
–
–
–
–
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
–
–
–
–
–
–
5. Crediti
–
271.011
10.176
7.463
288.650
247.638
5.1
Crediti verso banche
– per leasing finanziario
– per factoring
– per garanzie ed impegni
– per altri crediti
–
–
–
–
–
659
659
–
–
–
–
–
–
–
–
288
–
–
–
288
947
659
–
–
288
425
261
–
–
164
5.2
Crediti verso enti finanziari
– per leasing finanziario
– per factoring
– per garanzie ed impegni
– per altri crediti
–
–
–
–
–
577
577
–
–
–
–
–
–
–
–
7.175
–
–
–
7.175
7.752
577
–
–
7.175
5.201
392
–
–
4.809
5.3
Crediti verso clientela
– per leasing finanziario
– per factoring
– per credito al consumo
– per garanzie ed impegni
– per altri crediti
–
–
–
–
–
–
269.775
269.775
–
–
–
–
10.176
10.176
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
279.951
279.951
–
–
–
–
242.012
242.012
–
–
–
–
6. Altre attività finanziarie
–
–
–
50
50
230
7. Derivati di copertura
–
–
–
–
–
–
Totale
–
271.011
10.176
7.513
288.700
247.868
(importi in migliaia di euro)
74
75
1.2 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI”
Voci/Passività
(importi in migliaia di euro)
1. Debiti verso banche
Finanziamenti
Titoli
Altro
2006
2005
12.251
–
–
12.251
28.294
2. Debiti verso enti finanziari
87.513
–
–
87.513
51.144
3. Debiti verso clientela
86.262
–
–
86.262
64.340
–
–
–
–
–
126
–
–
126
–
4. Titoli in circolazione
5. Passività finanziarie di negoziazione
6. Passività finanziarie al fair value
–
–
–
–
–
7. Altre passività
100
–
–
100
42
8. Derivati di copertura
573
–
–
573
–
186.825
–
–
186.825
143.820
Totale
Sezione 2 – COMMISSIONI
2.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “COMMISSIONI ATTIVE”
Dettaglio
2006
2005
1. Operazioni di leasing finanziario
–
–
2. Operazioni di factoring
–
–
3. Credito al consumo
–
–
4. Attività di merchant banking
–
–
5. Garanzie rilasciate
–
–
(importi in migliaia di euro)
6. Servizi di:
3.700
4.428
– gestione fondi per conto terzi
–
–
– intermediazione in cambi
–
–
– distribuzione prodotti
–
–
3.700
4.428
7. Servizi di incasso e pagamento
–
–
8. Servicing in operazioni di cartolarizzazione
–
–
9. Altre commissioni
–
–
3.700
4.428
– altri
Totale
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
2.2 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “COMMISSIONI PASSIVE”
Dettaglio
2006
2005
477
841
2. Distribuzione di servizi da terzi
–
–
3. Servizi di incasso e pagamento
–
–
10.331
12.745
– provvigioni finanziarie
7.994
10.167
– oneri bancari
1.147
1.080
– su operazioni di cartolarizzazione
403
649
– quota enasarco a carico della società
485
526
– quota Firr dell’esercizio
302
323
10.808
13.586
(importi in migliaia di euro)
1. Garanzie ricevute
4. Altre commissioni:
Totale
Sezione 3 – DIVIDENDI E PROVENTI ASSIMILATI
Nel 2006 e nel 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha percepito dividendi e proventi assimilati da terze parti.
Sezione 4 – RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE
4.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE”
Voci/Componenti reddituali
Plusvalenze
Utili da
negoziazione
Minusvalenze
Perdite da
negoziazione
Risultato
netto
1. Attività finanziarie
–
–
–
–
–
1.1 Titoli di debito
–
–
–
–
–
1.2 Titoli di capitale
–
–
–
–
–
1.3 Quote di O.I.C.R.
–
–
–
–
–
1.4 Finanziamenti
–
–
–
–
–
1.5 Altre attività
–
–
–
–
–
2. Passività finanziarie
–
–
–
–
–
2.1 Titoli in circolazione
–
–
–
–
–
2.2 Altre passività
–
–
–
–
–
3. Derivati
140
–
–
–
140
Totale
140
–
–
–
140
(importi in migliaia di euro)
76
77
Sezione 5 – RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA
5.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI COPERTURA”
Voci
(importi in migliaia di euro)
2006
2005
1. Proventi relativi a:
1.1 Derivati di copertura del fair value
1.651
1.460
2.2 Attività oggetto di copertura (fair value hedge)
–
–
3.3 Passività oggetto di copertura (fair value hedge)
–
–
4.4 Derivati di copertura dei flussi finanziari
–
–
1.651
1.460
–
–
1.349
2.299
2.3 Passività oggetto di copertura (fair value hedge)
–
–
2.4 Derivati di copertura dei flussi finanziari
–
–
2.5 Altro
–
–
1.349
2.299
302
(839)
Totale proventi dell’attività di copertura (A)
2. Oneri relativi a:
2.1 Derivati di copertura del fair value
2.2 Attività oggetto di copertura (fair value hedge)
Totale oneri dell’attività di copertura (B)
Risultato netto dell’attività di copertura (A-B)
Sezione 6 – RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE AL FAIR VALUE
Nel 2006 e nel 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha valorizzato la voce Risultato netto delle attività finanziarie al
Fair value.
Sezione 7 – RISULTATO NETTO DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE AL FAIR VALUE
Nel 2006 e nel 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha valorizzato la voce Risultato netto delle passività finanziarie al
Fair value.
Sezione 8 – UTILI (PERDITE) DA CESSIONE
Nel 2006 e nel 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha realizzato utili (perdite) da cessione.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 9 – RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO
9.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “RETTIFICHE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO DI CREDITI”
Voci/Rettifiche
Rettifiche di valore
Riprese di valore
Specifiche
Di portafoglio
Specifiche
Di portafoglio
2006
2005
–
–
–
–
–
(1)
(1)
–
–
–
–
–
–
–
–
17
17
–
–
–
16
16
–
–
–
–
–
–
–
–
(19)
(19)
–
66
28
9
(19)
–
–
–
(19)
–
–
–
–
–
–
–
66
–
–
–
28
–
–
–
9
–
–
–
3. Crediti verso clientela
– per leasing
– per factoring
– per credito al consumo
– garanzie ed impegni
– altri crediti
(34.509)
(34.509)
–
–
–
–
(24.610)
(24.610)
–
–
–
–
11.490
11.490
–
–
–
–
16.875
16.875
–
–
–
–
(30.754)
(30.754)
–
–
–
–
(31.663)
(31.663)
–
–
–
–
Totale
(34.528)
(24.630)
11.490
16.958
(30.710)
(31.654)
(importi in migliaia di euro)
1. Crediti verso banche
– per leasing
– per factoring
– garanzie ed impegni
– altri crediti
2. Crediti verso enti finanziari
–
–
–
–
per leasing
per factoring
garanzie ed impegni
altri crediti
Poiché la società non detiene, come già segnalato in precedenza, attività finanziarie disponibili per la vendita, attività finanziarie detenute sino alla scadenza ed altre attività finanziarie, non sono state iscritte a bilancio altre rettifiche di valore per deterioramento.
Sezione 10 – SPESE AMMINISTRATIVE
10.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “SPESE PER IL PERSONALE”
2006
2005
6.233
4.587
1.187
–
–
333
126
7.248
5.380
1.586
8
–
142
132
2. Altro personale
316
118
3. Amministratori
194
251
6.743
7.617
(importi in migliaia di euro)
1. Personale dipendente
a) salari e stipendi e oneri assimilabili
b) oneri sociali
c) indennità di fine rapporto
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto
f) altre spese
Totale
78
79
10.2 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ALTRE SPESE AMMINISTRATIVE”
Voci
2006
2005
– per consulenze professionali
1.868
2.031
– per servizi resi da terzi
1.099
708
– costi amministrativi cartolarizzazione
988
738
– imposte indirette e tasse
844
470
– fitti per immobili
744
602
– pubblicità
481
481
– altre spese amministrative
471
499
– manutenzione ordinaria immobili e mobili
316
305
– assicurazioni
282
330
– postali e telefoniche
208
228
– energia elettrica, riscaldamento e acqua
205
70
83
125
– stampati e cancelleria
150
196
– compensi e rimborsi spese Sindaci
106
111
22
–
7.867
6.894
(importi in migliaia di euro)
– locazione macchine
– contribuzioni varie
Totale
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 11 – RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI
11.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI”
Voci/Rettifiche e riprese di valore
Ammortamento
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di
valore
Risultato
netto
669
–
–
669
669
–
–
669
–
–
–
–
154
–
–
154
(importi in migliaia di euro)
1. Attività ad uso funzionale
1.1 di proprietà
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili
d) strumentali
d) altri
1.2 acquisite in leasing finanziario
27
–
–
27
445
–
–
445
43
–
–
43
–
–
–
–
a) terreni
–
–
–
–
b) fabbricati
–
–
–
–
c) mobili
–
–
–
–
d) altri
–
–
–
–
2. Attività riferibili al leasing finanziario
–
–
–
–
3. Attività detenute a scopo di investimento
–
–
–
–
–
–
–
–
669
–
–
669
Risultato
netto
di cui concesse in leasing operativo
Totale
Sezione 12 – RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI
12.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “RETTIFICHE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI”
Voci/Rettifiche e riprese di valore
Ammortamento
Rettifiche di
valore per
deterioramento
Riprese di
valore
–
–
–
304
–
–
304
(importi in migliaia di euro)
1. Avviamento
2. Altre attività immateriali
2.1 di proprietà
–
304
–
–
304
2.2 acquisite in leasing finanziario
–
–
–
–
3. Attività riferibili al leasing finanziario
–
–
–
–
4. Attività concesse in leasing operativo
–
–
–
–
304
–
–
304
Totale
80
81
Sezione 13 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI
E IMMATERIALI
Non vi sono attività materiali e immateriali valutate al fair value.
Sezione 14 – ACCANTONAMENTI NETTI A FONDI PER RISCHI E ONERI
14.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI”
Voci
(importi in migliaia di euro)
Oneri per contenziosi e controversie
Quota Fisc
Totale
2006
2005
1.114
1.986
415
500
1.529
2.486
La voce comprende accantonamenti così suddivisi:
Euro 500 migliaia a fronte di eventuali passività derivanti da una causa in corso per revocatoria fallimentare;
Euro 548 migliaia a fronte di accertamento multe bollo auto da parte della Regione Lombardia;
Euro 415 migliaia per accantonamenti al Fondo indennità suppletiva di clientela;
altri fondi rischi, pari a Euro 66 migliaia, stanziati a fronte di rischi di entità minore.
Sezione 15 – ALTRI ONERI DI GESTIONE
15.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ALTRI ONERI DI GESTIONE”
Voci
(importi in migliaia di euro)
2006
2005
Assicurazione beni locati
4.560
4.008
Spese ed oneri per beni in contenzioso
6.204
5.497
ICI
2.402
2.408
Oneri cartolarizzazione
1.510
1.344
Perizie
794
913
Informazioni clienti
769
1.059
Spese beni locati
702
559
Postel
642
687
1.695
1.285
19.278
17.760
Altri
Totale
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Sezione 16 – ALTRI PROVENTI DI GESTIONE
16.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “ALTRI PROVENTI DI GESTIONE”
Voci
(importi in migliaia di euro)
2006
2005
Recuperi da contenzioso
4.999
6.086
Recupero spese incasso
4.612
4.331
Recupero assicurazioni
4.385
2.226
Recupero spese varie
3.193
3.102
Recupero ICI
3.054
3.006
Riscatti
2.110
2.054
Plus da rilocazioni
1.845
1.522
Proventi vari su contratti
1.726
2.212
Altri
1.714
1.148
121
328
27.759
26.015
Full leasing
Totale
Sezione 17 – UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI
Nel 2006 e nel 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha realizzato utili (perdite) da partecipazioni, in quanto non
detenute.
Sezione 18 – UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI
Nel 2006 e nel 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha realizzato utili (perdite) da cessione di investimenti.
82
83
Sezione 19 – IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE
19.1 COMPOSIZIONE DELLA VOCE “IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE”
(importi in migliaia di euro)
1. Imposte correnti
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi
3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio
4. Variazione delle imposte anticipate
5. Variazione delle imposte differite
Imposte i competenza dell’esercizio
2006
2005
25.131
24.604
1.433
–
–
–
2.634
1.204
–
(2.353)
29.198
23.455
La variazione delle imposte correnti dei precedenti esercizi è relativa all’adeguamento alla dichiarazione dei redditi
presentata nel 2006 rispetto a quanto contabilizzato nel bilancio d’esercizio 2005. La variazione delle imposte anticipate
comprende per Euro 2.867 migliaia la cancellazione, per la quota calcolata ai fini irap, dei crediti per imposte anticipate
sorti negli scorsi esercizi e relativi alle rettifiche di valore su crediti. Tale cancellazione è conseguente ai chiarimenti introdotti, in sede di presentazione del Modello Unico-Irap 2006, circa le rettifiche di valore nette su crediti e i cosiddetti “noni
pregressi”.
19.2 RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE TEORICO E ONERE FISCALE EFFETTIVO DI BILANCIO
Le tabelle sottostanti riportano, come richiesto dallo IAS 12, la riconciliazione numerica e percentuale tra imposte teoriche e imposte effettive, rispettivamente per l’Ires e l’Irap.
IRES
Imposta
Utile ante imposte
Aliquota e imposte teoriche
Differenze permanenti in aumento
55.868
33,0%
18.436
3,9%
2.195
Imposte indeducibili
794
Sopravvenienze passive
181
Fondi indeducibili
203
Altro
Differenze permanenti in diminuzione
1.017
(0,2%)
Altro
Aliquota e imposte effettive
(116)
(116)
36,7%
20.515
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
IRAP
Imposta
Utile ante imposte
Aliquota e imposte teoriche
Differenze permanenti in aumento
55.868
5,25%
2.933
10,29%
5.751
Rettifiche di valore su crediti
1.612
Spese del personale
331
Chiarimenti normativi (vedi par. 19.1)
2.867
Altro
941
Differenze permanenti in diminuzione
(0,01%)
(1)
Aliquota e imposte effettive
15,54%
8.683
Totale imposte a conto economico
29.198
Sezione 20 – UTILI (PERDITE) DELLE ATTIVITÀ NON CORRENTI E DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ
IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE
Nel 2006 e nel 2005 Fineco Leasing S.p.A. non ha realizzato utili (perdite) delle attività non correnti e dei gruppi di attività in via di dismissione al netto delle imposte.
84
85
Sezione 21 – CONTO ECONOMICO: ALTRE INFORMAZIONI
21.1 COMPOSIZIONE ANALITICA DEGLI INTERESSI ATTIVI E DELLE COMMISSIONI ATTIVE
Interessi attivi
Voci/Controparte
Commissioni attive
Banche
Enti
finanziari
Clientela
Banche
Enti
finanziari
Clientela
2006
2005
1. Leasing finanziario
659
577
279.951
–
–
3.563
284.750
242.665
– beni immobili
654
548
219.889
962
222.053
185.757
– beni mobili
5
16
43.466
–
–
1.999
45.486
39.522
– beni strumentali
–
13
16.596
–
–
602
17.211
17.386
– beni immateriali
–
–
–
–
–
–
–
–
(importi in migliaia di euro)
2. Factoring
–
–
–
–
–
–
–
– su crediti correnti
–
–
–
–
–
–
–
–
– su crediti futuri
–
–
–
–
–
–
–
–
– su crediti acquistati
a titolo definitivo
–
–
–
–
–
–
–
–
– su crediti acquistati
al di sotto del valore
originario
–
–
–
–
–
–
–
–
– per altri finanziamenti
–
–
–
–
–
–
–
–
3. Credito al consumo
–
–
–
–
–
–
–
–
– prestiti personali
–
–
–
–
–
–
–
–
– prestiti finalizzati
–
–
–
–
–
–
–
–
– cessione del quinto
–
–
–
–
–
–
–
–
4. Garanzie e impegni
–
–
–
–
–
–
–
–
–
– di natura commerciale
–
–
–
–
–
–
–
–
– di natura finanziaria
–
–
–
–
–
–
–
–
659
577
279.951
–
–
3.563
284.750
242.665
Totale
86
Fineco Leasing
PARTE D – ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 1 – RIFERIMENTI SPECIFICI SULLE ATTIVITÀ SVOLTE
A. Leasing finanziario
A.1–A.2 RICONCILIAZIONE TRA L’INVESTIMENTO LORDO E IL VALORE ATTUALE DEI PAGAMENTI MINIMI DOVUTI
E CLASSIFICAZIONE PER FASCIA TEMPORALE DEI CREDITI DI LEASING FINANZIARIO
Fasce temporali
31/12/2006
Pagamenti minimi
Crediti
espliciti
Quota capitale
Di cui valore
residuo garantito
(importi in migliaia di euro)
Leasing in costruendo
743.775
–
–
Fino a 3 mesi
293.228
225.756
2.839
605.615
Tra 3 mesi a 1 anno
Tra 1 anno e 5 anni
Oltre 5 anni
Durata indeterminata
Totale lordo
Rettifiche di valore
Totale netto
Investimento lordo
Quota
interessi
–
–
–
52.155
277.911
7.653
–
143.799
749.414
26.862
–
2.233.558
–
463.003
2.696.561
259.975
1.555.376
–
223.778
1.779.154
681.589
38.431
183.787
–
–
183.787
–
1.168.704
4.804.092
–
882.735
5.686.827
976.079
38.439
102.443
–
–
–
–
1.130.265
4.701.649
–
882.735
5.686.827
976.079
31/12/2005
Pagamenti minimi
Crediti
espliciti
Quota capitale
Di cui valore
residuo garantito
(importi in migliaia di euro)
Leasing in costruendo
767.547
–
–
Fino a 3 mesi
248.321
232.665
4.677
630.259
Tra 1 anno e 5 anni
Oltre 5 anni
Durata indeterminata
Totale lordo
Rettifiche di valore
Totale netto
–
90.431
Fasce temporali
Tra 3 mesi a 1 anno
Di cui valore
residuo
non garantito
Investimento lordo
Quota
interessi
Di cui valore
residuo
non garantito
–
–
–
–
53.398
286.063
5.466
–
146.416
776.675
24.499
–
2.268.653
–
465.214
2.733.867
195.801
58.842
1.576.796
–
184.412
1.761.208
691.992
33.161
160.311
–
–
160.311
–
1.112.548
4.868.684
–
849.440
5.718.124
917.758
31.521
87.318
–
–
–
–
1.081.027
4.781.366
–
849.440
5.718.124
917.758
86
87
La sommatoria dei totali netti relativi alla colonna “crediti espliciti” e alla colonna “quote capitali” corrisponde all’importo esposto alla voce 60 del Bilancio, redatto secondo la metodologia Ias/Ifrs, al netto dell’importo di Euro 28.130 migliaia di crediti verso banche per depositi e conti correnti.
A.3 CLASSIFICAZIONE DEI CREDITI DI LEASING PER TIPOLOGIA DI BENE LOCATO
Crediti in bonis
31/12/2006
Crediti deteriorati
31/12/2005
31/12/2006
Di cui
sofferenze
(importi
in migliaia di euro)
A. Beni immobili:
– terreni
– fabbricati
31/12/2005
Di cui
sofferenze
4.363.557
–
4.363.557
4.402.141
–
4.402.141
114.602
–
114.602
77.401
–
77.401
99.818
–
99.818
67.921
–
67.921
B. Beni strumentali:
291.218
317.536
6.836
4.352
5.868
4.090
C. Beni mobili:
– autoveicoli
– aeronavale
e ferroviario
– altri
692.740
682.303
734.727
729.991
12.773
12.321
5.431
5.308
10.694
10.694
4.791
4.791
10.437
–
4.736
–
452
–
123
–
–
–
–
–
D. Beni immateriali
– marchi
– software
– altri
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
5.347.515
5.454.404
134.211
87.184
116.380
76.802
Totale
A.4 CLASSIFICAZIONE DEI BENI RIFERIBILI AL LEASING FINANZIARIO
(importi
in migliaia di euro)
Beni inoptati
Beni ritirati a seguito di risoluzione
Altri beni
31/12/2006
31/12/2005
31/12/2006
31/12/2005
31/12/2006
31/12/2005
A. Beni immobili:
– terreni
– fabbricati
–
–
–
–
–
–
23.143
2.988
20.155
13.325
–
13.325
4.454.447
–
4.454.447
3.771.315
–
3.771.315
B. Beni strumentali:
–
–
–
–
298.054
322.734
C. Beni mobili:
– autoveicoli
– aeronavale
e ferroviario
– altri
–
–
–
–
–
–
–
–
705.512
694.623
728.745
724.051
–
–
–
–
–
–
–
–
10.889
–
4.694
–
D. Beni immateriali
– marchi
– software
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
23.143
13.325
5.458.013
4.822.794
–
Totale
altri
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
A.5 RETTIFICHE DI VALORE
Voce
31/12/2005
Incrementi
Decrementi
31/12/2006
83.828
34.530
(20.008)
98.350
Su attività in bonis
4.472
5.722
(8.260)
1.934
– leasing immobiliare
2.808
2.009
(4.009)
808
– leasing strumentale
684
786
(1.297)
173
– leasing auto
980
2.927
(2.954)
953
–
–
–
–
79.356
28.808
(11.748)
96.416
(importi in migliaia di euro)
1. Specifiche
1.1
– leasing nautico
1.2
Su attività deteriorate
Leasing immobiliare
58.475
16.229
(5.855)
68.849
– in sofferenza
54.160
11.690
(2.981)
62.869
4.249
4.320
(2.808)
5.761
–
–
–
–
– incagliate
– ristrutturate
– scadute
66
219
(66)
219
Leasing strumentale
9.994
5.552
(2.639)
12.907
– in sofferenza
8.658
2.842
(1.977)
9.523
– incagliate
1.223
2.433
(566)
3.090
–
–
–
–
113
277
(96)
294
– ristrutturate
– scadute
Leasing auto
10.887
6.975
(3.241)
14.621
– in sofferenza
6.072
3.273
(1.385)
7.960
– incagliate
4.746
3.463
(1.806)
6.403
–
–
–
–
69
239
(50)
258
39
– ristrutturate
– scadute
Totale 1.
Leasing nautico
–
52
(13)
– in sofferenza
–
21
(13)
8
– incagliate
–
31
–
31
– ristrutturate
–
–
–
–
– scadute
–
–
–
–
83.828
34.530
(20.008)
98.350
88
Voce
89
31/12/2005
Incrementi
Decrementi
31/12/2006
32.406
24.632
(16.667)
40.371
Su attività in bonis
32.042
24.459
(16.559)
39.942
– leasing immobiliare
21.187
14.079
(10.427)
24.839
– leasing strumentale
3.850
3.549
(2.053)
5.346
– leasing auto
6.963
6.019
(4.048)
8.934
42
812
(31)
823
Su attività deteriorate
364
173
(108)
429
Leasing immobiliare
(importi in migliaia di euro)
2. Di portafoglio
2.1
– leasing nautico
2.2
184
115
(39)
260
– in sofferenza
15
7
(9)
13
– incagliate
30
44
(30)
44
–
–
–
–
– ristrutturate
– scadute
Leasing strumentale
64
–
203
99
21
(30)
90
– in sofferenza
1
1
–
2
– incagliate
2
15
–
17
– ristrutturate
–
–
–
–
– scadute
96
5
(30)
71
Leasing auto
81
37
(39)
79
– in sofferenza
– incagliate
– ristrutturate
9
3
(5)
7
24
21
(11)
34
–
–
–
–
48
13
(23)
38
Leasing nautico
–
–
–
–
– in sofferenza
–
–
–
–
– incagliate
–
–
–
–
– ristrutturate
–
–
–
–
– scadute
–
–
–
–
32.406
24.632
(16.667)
40.371
– scadute
Totale 2.
139
90
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
A.6 ALTRE INFORMAZIONI
Sezione 2 – OPERAZIONI
DI CARTOLARIZZAZIONE
A.6.1 CANONI POTENZIALI RILEVATI COME PROVENTI
DELL’ESERCIZIO
I canoni potenziali sono quella parte di canoni sottoposti a condizioni dipendenti da fattori diversi dal valore
finanziario del tempo (ad esempio conguagli di canoni indicizzati a parametri generali o specifici, quali fluttuazioni
dei tassi di interesse, variazione delle vendite, ecc.).
Al 31 dicembre 2006 le indicizzazioni positive ammontano a circa Euro 27.873 migliaia, mentre quelle negative sono pari a circa Euro 7.748 migliaia per un effetto netto positivo di Euro 20.126 migliaia.
Informazioni di natura qualitativa
Nel corso dei precedenti esercizi (2002 e 2004) sono
state poste in essere due operazioni di cartolarizzazione
che hanno comportato la cessione di crediti derivanti da
contratti di leasing in bonis rispettivamente alle società
veicolo F-E Blue S.r.l. e F-E Green S.r.l.
Nel corso del primo semestre 2006 è stata posta in
essere una terza operazione di cartolarizzazione con la
cessione di crediti alla società veicolo F-E Gold S.r.l., attuata, così come le precedenti, ai sensi della Legge
130/99. Tale nuova operazione si è conclusa nel mese di
A.6.2 AMMONTARE DEI CREDITI PER OPERAZIONI
giugno 2006, con efficacia dal 1° maggio 2006 ed ha
DI RETROLOCAZIONE (LEASE BACK)
comportato la cessione di 1.019 milioni di Euro di crediti
in bonis (n. 15.306 contratti). In particolare, così come per
Al 31 dicembre 2006 l’ammontare dei crediti derivan-
le prime due operazioni di cartolarizzazione, hanno costi-
ti da operazioni di retrolocazione è di Euro 287.302 mi-
tuito oggetto di cessione i crediti impliciti insiti nelle ra-
gliaia, pari a circa il 5,11% del portafoglio crediti derivan-
te, al netto della quota di riscatto che è stata mantenuta
te da operazioni di locazione.
in capo a Fineco Leasing S.p.A.. A seguito della cessione, in data 30 Maggio 2006 la società veicolo F-E Gold
S.r.l. ha emesso sul mercato internazionale quattro tran-
A.6.3 DESCRIZIONE GENERALE DEI CONTRATTI
ches di obbligazioni Senior del tipo Asset Backed Securi-
SIGNIFICATIVI
ties, quotate alla Borsa di Lussemburgo.
Non vi sono contratti significativi da segnalare. Le tipologie di contratti stipulati da Fineco Leasing S.p.A. sono sostanzialmente allineate a quelle stipulate dagli altri
operatori del mercato del leasing.
In dicembre 2006 Standard & Poors ha incrementato i
rating sulle obbligazioni di classe B e C di F-E Blue, portandoli rispettivamente dai rating ‘A’ e ‘BBB’ ai rating ‘AA’
e ‘BBB+’, grazie alle buone performance del portafoglio
cartolarizzato.
B. Altre attività
Nel bilancio della società non sono presenti saldi né
per l’esercizio in corso né per quello precedente relativi
STRATEGIE E PRINCIPALI CARATTERISTICHE
DELLE OPERAZIONI
ad attività di factoring, credito al consumo, rilascio di garanzie, merchant banking, cartolarizzazioni in qualità di
Gli obiettivi principali delle operazioni sono rappre-
SPV, emissione di moneta elettronica ed operatività con
sentati dalla diversificazione e razionalizzazione delle fon-
fondi di terzi.
ti di finanziamento (migliore correlazione delle scadenze
90
della provvista rispetto agli impieghi, pagamento di uno
91
Per l’operazione F-E Blue il periodo di revolving si è
spread medio prefissato sulle obbligazioni e per tutta la
concluso a fine 2003 (con l’esercizio di sei revolving); in
relativa durata) e dalla possibilità di ottenere un migliora-
F-E Green sono state effettuate 6 cessioni, di cui l’ultima
mento dei coefficienti patrimoniali di Gruppo nei limiti
in ottobre 2005.
consentiti dalla normativa bancaria.
Terminato il periodo di revolving, in entrambe le opeI crediti cartolarizzati, selezionati per masse secondo
razioni il capitale percepito sui crediti viene impiegato
criteri stabiliti contrattualmente, risultano originati da Fi-
per rimborsare il capitale sui titoli emessi, secondo l’ordi-
neco Leasing S.p.A. nel corso della propria attività e so-
ne di priorità delle varie classi, fino alla loro completa
no tutti rappresentati da crediti impliciti insiti nei corri-
estinzione.
spettivi di locazione finanziaria di contratti in bonis.
Anche nel caso della terza cartolarizzazione (F-E Gold)
Le cessioni dei crediti risultano avvenute, nei confronti delle società veicolo, nella forma del pro-soluto.
è previsto un periodo di revolving di 18 mesi (fino a ottobre 2007 compreso) durante il quale Fineco Leasing
S.p.A. ha facoltà di proporre la cessione di altri portafo-
Le società veicolo, costituite ai sensi della Legge
gli, con caratteristiche simili a quelle della cessione origi-
130/99, hanno finanziato l’acquisto dei portafogli dei cre-
naria, nei limiti delle quote capitali scadute in ciascun tri-
diti attraverso l’emissione di più classi di titoli dotate di
mestre. Al termine del periodo di revolving, inizierà l’am-
diverso grado di privilegio nel pagamento di interessi e
mortamento delle obbligazioni, fino alla completa estin-
capitale. Le classi di titoli senior sono state sottoscritte di-
zione delle stesse.
rettamente dai Lead Managers delle operazioni e collocate sul mercato internazionale dei capitali.
L’ATTIVITÀ DI SERVICING E I RUOLI ACCESSORI
Nell’operazione F-E Blue la classe di titoli dotata di
maggior grado di subordinazione (titoli junior), come è
Fineco Leasing S.p.A. ha accettato di ricoprire il ruolo
prassi, è stata acquistata direttamente da Fineco Leasing
di servicer dei portafogli ceduti, in tutte le operazioni di
S.p.A., Originator dell’operazione. Il portafoglio è stato
cartolarizzazione, e in quanto tale si occupa:
venduto alla pari e sono state emesse obbligazioni con
rating di pari importo.
della gestione degli incassi e dei pagamenti relativi ai
crediti ceduti;
Nelle operazioni F-E Green e F-E Gold la principale
forma di “supporto del credito” è invece costituita dall’erogazione di un finanziamento subordinato da parte di
Fineco Leasing S.p.A.
Le prime due operazioni di cartolarizzazione hanno avuto un periodo iniziale di revolving della durata di diciotto
mesi durante il quale Fineco Leasing S.p.A. ha avuto facoltà di cedere alle Società Veicolo nuovi crediti originati fino
al limite dei rimborsi parziali o totali in linea capitale pagati dai debitori sul portafoglio precedentemente ceduto.
della verifica dell’andamento dell’operazione;
dell’amministrazione ordinaria del portafoglio;
delle segnalazioni periodiche alla Centrale dei Rischi
ed a Banca d’Italia per Vigilanza;
dei controlli legati alle leggi anti-riciclaggio e di tutela della privacy;
della gestione del recupero del credito;
della redazione dei servicing report.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Alcune delle attività sopra elencate sono svolte dalle
In particolare, i benefici sono rappresentati dal rendi-
funzioni che, all’interno della Società, già curano tali
mento maturato periodicamente dai portafogli ceduti,
adempimenti (ad esempio, ciò vale per le segnalazioni in
che risulta di competenza di Fineco Leasing S.p.A. al net-
Centrale Rischi e per le attività di recupero del credito).
to del pagamento delle cedole, dei costi sostenuti dalla
Società veicolo e delle competenze a favore di terze par-
Le attività tipiche delle cartolarizzazioni (gestione dei
ti aventi grado di priorità superiore.
flussi di incasso, monitoraggio e rendicontazione periodica) sono invece seguite da una Funzione dedicata (Teso-
Anche i rischi delle operazioni sono strettamente di-
reria e Cartolarizzazioni). Tale funzione inoltre adempie
pendenti dai rischi tipici del portafoglio, in particolare il
agli obblighi di informativa previsti dal paragrafo 4 Alle-
rischio di credito. Vi sono infatti dei meccanismi a garan-
gato 2 del Provvedimento di Banca d’Italia del 23/8/2002
zia degli obbligazionisti che, di fatto, trasferiscono il ri-
relativo alle operazioni di cartolarizzazione, che sancisce
schio del portafoglio in capo a Fineco Leasing S.p.A., in
che il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sinda-
quanto soggetto con minor grado di priorità nella scala
cale debbano periodicamente verificare l’andamento
dei pagamenti dei flussi incassati dai veicoli. Le opera-
delle operazioni per le quali la Società abbia assunto
zioni sono infatti strutturate, come è prassi, per mantene-
compiti di natura operativa e/o di controllo.
re indenni i sottoscrittori delle obbligazioni tramite una
serie di meccanismi (excess spread, Cash Reserve, princi-
Fineco Leasing S.p.A. ha dato mandato a Società spe-
pal defincency ledger) che di fatto mantengono in capo
cializzate per la gestione degli adempimenti amministra-
all’Originator i rischi derivanti dal portafoglio. Gli obbli-
tivi derivanti dalle operazioni di cartolarizzazione in capo
gazionisti subiscono il rischio solo nell’eventualità in cui le
a F-E Blue S.r.l., F-E Green S.r.l. e F-E Gold S.r.l., come è
perdite eccedano la possibilità di copertura dei meccani-
prassi di mercato.
smi suddetti; tale situazione tuttavia è da ritenersi piuttosto improbabile in quanto si verificherebbe con un livello
Fineco Leasing S.p.A. ha inoltre fornito i mezzi finanziari per alimentare la Cash Reserve di tutte e tre le ope-
di default e perdite assolutamente eccezionale e senza
precedenti nella storia della Società.
razioni; a tale scopo in F-E Blue sono stati sottoscritti i titoli Junior mentre in F-E Green e F-E Gold la forma tec-
In considerazione del fatto che i rischi dell’operazione
nica utilizzata è un prestito subordinato. Il rimborso inte-
sono riconducibili ai rischi tipici del portafoglio crediti,
grale è previsto solo alla fine delle operazioni, nei limiti
non sono previste particolari operazioni di copertura in
dei fondi residui disponibili.
aggiunta a quelle previste per limitare il rischio di credito
e di mercato, descritte nelle rispettive sezioni. In conse-
Fineco Leasing S.p.A. interviene inoltre come contro-
guenza di ciò tutte e tre le operazioni sono state Am-
parte dei back-to-back swap presenti nelle tre operazio-
montare nel bilancio dell’Originator secondo le indica-
ni; il funzionamento di tali strumenti derivati e gli scopi
zioni dello IAS 39.
perseguiti sono analizzati nel seguito.
RISCHI DELL’OPERAZIONE F-E BLUE
RISCHI
Il rischio per l’Originator sottostante all’operazione di
Dal punto di vista generale, le operazioni sono strut-
cartolarizzazione è definibile nel rischio che la Società
turate in modo da riportare in capo alla Società Origina-
veicolo non sia in grado di liquidare integralmente i ren-
tor i rischi ed i benefici derivanti dai portafogli ceduti.
dimenti maturati periodicamente sui titoli junior acquista-
92
93
ti – rappresentati dal “Senior return”, dagli interessi e
riscatto, gli interessi sono calcolati sulla base della per-
dall’”Additional return” – e di rimborsare il relativo capi-
centuale fissa di rendimento del capitale del finanzia-
tale alla scadenza. Il senior return è calcolato sulla base
mento subordinato e l’additional return è rappresentato
degli interessi del periodo maturati sul valore di riscatto,
dal rendimento economico dei portafogli cartolarizzati al
gli interessi sono calcolati sulla base della percentuale fis-
netto dei costi finanziari, gestionali e delle rettifiche di va-
sa di rendimento del capitale dei titoli junior e l’additio-
lore su crediti dell’operazione stessa. Nel caso si verifi-
nal return è rappresentato dal rendimento economico dei
casse la condizione, prevista contrattualmente, di estin-
portafogli cartolarizzati al netto dei costi finanziari e ge-
zione del finanziamento subordinato prima del rimborso
stionali dell’operazione stessa.
integrale dei titoli Senior, è prevista la maturazione di un
prezzo differito sulla cessione dei portafogli iniziale e di
Va precisato che i titoli junior prevedono il pagamen-
quelli ceduti con il revolving, tale prezzo differito è defi-
to del capitale subordinatamente al rimborso di tutte le
nito contrattualmente negli stessi termini dell’additional
altre tipologie di titoli emessi dalle Società veicolo nel-
return sopra illustrato. Gli strumenti di “supporto del cre-
l’ambito dell’operazione di cartolarizzazione e che i ren-
dito” in quest’ultimo caso verrebbero costituiti mediante
dimenti maturati periodicamente prevedono la liquida-
la trattenuta dai fondi disponibili per il pagamento del
zione subordinatamente al pagamento delle spese soste-
margine spettante a Fineco Leasing.
nute dal veicolo, delle trattenute a garanzia dell’operazione, delle quote interessi sui titoli muniti di rating e delle quote capitale maturate dei titoli emessi.
Va precisato che il prestito subordinato, i rendimenti
maturati o, nel caso di rimborso del prestito subordinato,
il prezzo differito prevedono la liquidazione subordinata-
La determinazione del rischio risulta rappresentata
mente al pagamento delle spese sostenute dal veicolo,
dalla valutazione dei rendimenti dei titoli junior e dalla va-
delle trattenute a garanzia dell’operazione, delle quote
lutazione dei titoli junior in portafoglio alla data di bilan-
interessi sui titoli muniti di rating e delle quote capitale
cio. Il valore di dette poste di bilancio è stato determina-
maturate dei titoli emessi.
to tenendo conto dell’andamento del portafoglio ceduto.
La determinazione del rischio risulta rappresentata
I titoli junior e la parte di rendimento addizionale in-
dalla valutazione del senior return, dei rendimenti del
clusa in detta voce sono iscritti come crediti verso enti fi-
prestito subordinato o del prezzo differito e dalla valuta-
nanziari.
zione del prestito subordinato in essere alla data di bilancio.
RISCHI DELL’OPERAZIONE F-E GREEN E F-E GOLD
IL CONTRATTO DI INTEREST RATE SWAP – F-E BLUE
Il rischio per l’Originator sottostante alle operazioni di
cartolarizzazione è definibile nel rischio che la Società
Il portafoglio oggetto della cartolarizzazione è com-
veicolo non sia in grado di liquidare integralmente il se-
posto da crediti a tasso fisso ed a tasso variabile, princi-
nior return, i rendimenti maturati periodicamente sul fi-
palmente indicizzati al parametro dell’Euribor.
nanziamento subordinato erogato – rappresentati dagli
interessi e dall’additional return – e di rimborsare il relati-
Per mitigare il rischio di esposizione della società vei-
vo capitale alla scadenza. Il senior return è calcolato sul-
colo a movimenti sfavorevoli dei tassi attivi sui crediti
la base degli interessi del periodo maturati sul valore di
e passivi sui titoli, l’emittente ha stipulato con un inter-
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
mediario di rating elevato un contratto di Interest Rate
Swap.
1. corrisponde alla controparte dello swap ad ogni data
di pagamento delle cedole sui titoli:
• un ammontare calcolato sul valore nozionale del
In base a tale contratto derivato l’emittente – F-E Blue
– corrisponde alla controparte dello swap tutti i flussi generati dal portafoglio a titolo di interesse e riceve, ad
ogni data di pagamento delle cedole sui titoli, un am-
portafoglio performing a tasso variabile, moltiplicato
per la media giornaliera del tasso Euribor a tre mesi e
moltiplicato per un “fattore di aggiustamento” determinato contrattualmente;
montare pari agli interessi all’Euribor a tre mesi, maggiorato di uno spread concordato contrattualmente, calcolato sul valore nozionale del portafoglio performing.
• un ammontare calcolato sul valore nozionale del
portafoglio performing a tasso fisso moltiplicato per
un tasso fisso concordato contrattualmente e moltipli-
Gli effetti economici per la controparte dello swap sono riflessi in un altro contratto derivato sottoscritto da
cato per un “fattore di aggiustamento” anch’esso determinato contrattualmente;
quest’ultima con Fineco S.p.A. (back-to-back swap), in
forza del quale la controparte di swap corrisponde a od
incassa da Fineco S.p.A. i differenziali corrisposti o incassati sul precedente contratto con F-E Blue S.r.l..
2. riceve dalla controparte di swap due giorni lavorati
antecedenti ogni data di pagamento delle cedole sui
titoli:
• un ammontare determinato sulla base dell’Euribor
A sua volta Fineco S.p.A. ha stipulato un contratto di
a tre mesi applicabile sui titoli emessi maggiorato di
swap con Fineco Leasing S.p.A. in forza del quale Fineco
uno spread concordato contrattualmente e calcolato
S.p.A. corrisponde od incassa da Fineco Leasing S.p.A. i
sul valore nozionale dei titoli emessi.
differenziali corrisposti o incassati sul precedente contratto con la controparte di swap.
Gli effetti economici per la controparte dello swap sono riflessi in un altro contratto derivato sottoscritto da
A partire dall’1/1/2006, in seguito alla fusione per in-
quest’ultima con Fineco S.p.A. (back-to-back swap), in
corporazione di Fineco S.p.A. in Capitalia S.p.A., Fineco
forza del quale la controparte di swap corrisponde i dif-
Leasing S.p.A. è subentrata direttamente nei rapporti con
ferenziali corrisposti o incassati sul precedente contratto
l’intermediario esterno.
con F-E Green S.r.l. maggiorati del relativo spread di remunerazione.
IL CONTRATTO DI INTEREST RATE SWAP – F-E GREEN
A sua volta Fineco S.p.A. ha stipulato un contratto di
swap con Fineco Leasing S.p.A. in forza del quale Fineco
Il portafoglio oggetto della cartolarizzazione è com-
S.p.A. corrisponde od incassa da Fineco Leasing S.p.A. i
posto da crediti a tasso fisso ed a tasso variabile, princi-
differenziali corrisposti o incassati sul precedente contrat-
palmente indicizzati al parametro dell’Euribor.
to con la controparte di swap maggiorati di un relativo
spread di remunerazione.
Per mitigare il rischio di esposizione della società veicolo a movimenti sfavorevoli dei tassi attivi sui crediti e
A partire dall’1/1/2006, in seguito alla fusione per in-
passivi sui titoli, l’emittente ha stipulato con un interme-
corporazione di Fineco S.p.A. in Capitalia S.p.A., Fineco
diario di rating elevato un contratto di Interest Rate Swap.
Leasing S.p.A. è subentrata direttamente nei rapporti con
In base a tale contratto derivato l’emittente – F-E Green:
l’intermediario esterno.
94
IL CONTRATTO DI INTEREST RATE SWAP – F-E GOLD
95
AGENZIE DI RATING UTILIZZATE
Come per le due precedenti operazioni, il portafoglio
Le prime due operazioni di cartolarizzazione hanno ri-
oggetto della cartolarizzazione è composto da crediti a
cevuto il rating da tre delle principali agenzie internazio-
tasso fisso ed a tasso variabile, principalmente indicizzati
nali: Fitch Ratings Ltd, Moody’s Investors Service Inc.,
al parametro dell’Euribor.
Standard & Poor’s Ratings Services. La terza operazione
(F-E Gold) ha ricevuto il rating da Fitch Ratings Ltd e
Per mitigare il rischio di esposizione della società vei-
Moody’s Investors Service Inc..
colo a movimenti sfavorevoli dei tassi attivi sui crediti e
passivi sui titoli, l’emittente ha stipulato con un interme-
Le performance delle operazioni sono mantenute sot-
diario di rating elevato un contratto di Interest Rate
to costante monitoraggio dalle agenzie di rating; al mo-
Swap. L’operazione è costruita in modo analogo a quella
mento il rating originariamente assegnato alle classi di
di F-E Green, l’unica differenza è rappresentata nel fatto
obbligazioni è stato sempre confermato.
che la controparte del Back to Back Swap è BNP Paribas.
RISULTATI ECONOMICI CONNESSI ALLE OPERAZIONI
Informazioni di natura quantitativa
DI CARTOLARIZZAZIONE
ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE ALLA DATA DI BILANCIO
Le operazioni di cartolarizzazione prevedono la retrocessione a Fineco Leasing S.p.A. degli interessi attivi ge-
Le operazioni di cartolarizzazione F-E Blue, F-E Green
nerati dal portafoglio crediti ceduti, integrati dagli inte-
e F-E Gold sono mono-originator: tutti i crediti ceduti de-
ressi attivi maturati sulle giacenze dei conti correnti e su-
rivano quindi dal portafoglio di Fineco Leasing S.p.A.
gli investimenti effettuali con la liquidità disponibile, al
e sono esclusivamente crediti derivanti da contratti di
netto dei costi necessari per il pagamento delle cedole e
leasing.
per la copertura degli altri costi delle società veicolo. La
remunerazione viene riconosciuta a Fineco Leasing S.p.A.
Fineco Leasing S.p.A. ha sottoscritto il titolo junior in
sotto forma di un rendimento a tasso fisso del titolo ju-
F-E Blue e, con uguali finalità, ha reso disponibili fondi
nior o del prestito subordinato e tramite una componen-
sotto forma di prestito subordinato in F-E Green e F-E
te a tasso variabile, il cui ammontare dipende dalla liqui-
Gold.
dità disponibile del veicolo ad ogni data di pagamento
trimestrale. Il rendimento spettante per competenza e
Alla data del 31 dicembre 2006, le attività cartolariz-
non ancora liquidato è iscritto come credito nei confron-
zate sottostanti ai suddetti strumenti risultano suddivise
ti della Società Veicolo.
come segue:
ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE
(dati in migliaia di euro)
F-E Blue
F-E Green
F-E Gold
607.170
954.460
964.777
6.490
9.983
1.284
19.979
11.370
1.332
633.639
975.813
967.393
Crediti leasing
In bonis
Incagliati
In sofferenza
Totale
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
PORTAFOGLIO ALLA DATA DI CARTOLARIZZAZIONE ED
teramente in bonis. Oltre alle cessioni iniziali in ent-
ALTRE INFORMAZIONI SULLE OBBLIGAZIONI RESIDUE
rambe le operazioni sono stati ceduti ulteriori portafogli durante i periodi di revolving; anche in questi casi si
Al momento della cessione originaria i crediti sottostanti alle classi di titoli senior e mezzanine erano in-
trattava di crediti derivanti da contratti di leasing in
bonis.
ATTIVITÀ CARTOLARIZZATE
(dati in migliaia di euro)
F-E Blue
F-E Green
F-E Gold
1.755.353
1.450.500
1.019.000
–
–
–
Crediti leasing
In bonis
Incagliati
In sofferenza
Totale
–
–
–
1.755.353
1.450.500
1.019.000
Al momento di lancio delle operazioni erano stati
Alla data di chiusura del bilancio le obbligazioni resi-
emessi titoli quotati di importo corrispondente ai crediti
due delle operazioni di cartolarizzazione ammontano, in
ceduti.
migliaia di Euro, a:
Obbligazioni
emesse
Rimborsi fino al
31/12/2006
Obbligazioni residue
al 31/12/2006
Rimborsi in corso
(30/01/2007)
F-E Blue
1.755.353
1.083.885
671.468
66.421
Classe A
1.641.255
1.083.885
557.370
66.421
Classe B
78.991
–
78.991
–
Classe C
35.107
–
35.107
–
F-E Green
1.450.500
405.738
1.044.762
94.582
Classe A
1.342.000
405.738
936.262
94.582
Classe B
108.500
–
108.500
–
F-E Gold
1.019.000
–
1.019.000
–
Classe A_1
203.800
–
203.800
–
Classe A_2
(dati in migliaia di euro)
749.000
–
749.000
–
Classe B
56.000
–
56.000
–
Classe C
10.200
–
10.200
–
FONDI RETTIFICATIVI DELLE POSIZIONI IN ESSERE
le importo non è un importo IAS e riguarda solo le retti-
VERSO LE CARTOLARIZZAZIONI
fiche di valore relative alla quota di credito di competenza della società veicolo.
Nel bilancio al 31 dicembre 2006 sono iscritti fondi,
stanziati per far fronte ai rischi di mancato incasso per ef-
Le rettifiche di valore relative ai medesimi contratti,
fetto delle performance del portafoglio crediti, per un im-
per la quota di credito di competenza di Fineco Leasing
porto pari a circa Euro 10.881 migliaia. Precisiamo che ta-
S.p.A., non sono incluse nella voce seguente.
96
(dati in migliaia di euro)
Fondi rettificativi
97
F-E Blue
F-E Green
F-E Gold
4.843
5.492
546
Fineco Leasing S.p.A. ha sottoscritto un contratto
INTERESSENZE NELLE SOCIETÀ VEICOLO
(c.d. accordo parasociale) in base al quale Stichting SiLe tre SPV sono società per la cartolarizzazione dei
mato e Stichting Belace hanno concesso un’opzione di
crediti costituite ai sensi della Legge 130/99; hanno sede
acquisto avente ad oggetto una quota complessiva del
legale a Brescia. Le società hanno forma giuridica di “so-
60% del capitale sociale della società; la suddetta opzio-
cietà a responsabilità limitata” ed hanno capitale sociale
ne può essere esercitata in ogni momento. In aggiunta
di Euro 10.000,00.
Fineco Leasing S.p.A. dispone di una seconda opzione
esercitabile trascorsi un anno ed un giorno dal completo
Il capitale sociale di F-E Blue S.r.l. risulta così sottoscritto:
tutte le quote di capitale sociale detenute dalla Stichting.
– Zenith Holding S.r.l.
60%
– Zenith Service S.p.A.
40%
Totale
rimborso o cancellazione dei titoli relativa all’acquisto di
100%
Infine, alla data di costituzione, il capitale di F-E Gold
S.r.l. è così sottoscritto:
– Stichting F-E Red
100%
Fineco Leasing S.p.A. ha sottoscritto un contratto mediante il quale Zenith Italia S.p.A. e Zenith Service S.r.l.
Fineco Leasing S.p.A. ha sottoscritto un contratto
hanno concesso un’opzione a favore di Fineco Leasing
(Lettera d’impegno) in base al quale Stichting F-E Red ha
S.p.A., o ad altra società dalla stessa designata, di acqui-
concesso un’opzione di acquisto avente ad oggetto la
stare, in presenza di specifiche ipotesi ed a scadenze pre-
quota complessiva del 100% del capitale sociale della so-
stabilite, le quote della società da ciascuna di esse pos-
cietà; la suddetta opzione può essere esercitata entro i 6
sedute ad un prezzo pari al valore nominale del capitale,
mesi successivi alla data di Cancellazione (data di rim-
maggiorato degli interessi al tasso legale, calcolati per il
borso delle Notes oppure data scadenza dell’operaizone,
periodo intercorrente tra la data di sottoscrizione del ca-
30 luglio 2025).
pitale sociale e la data dell’atto di trasferimento delle
quote a Fineco Leasing S.p.A.
Come disciplinato dai rispettivi contratti di “accordo
parasociale”, in tutti e tre i veicoli è previsto un Consiglio
Alla data di costituzione il capitale sociale di F-E
Green S.r.l. risultava così sottoscritto:
di Amministrazione composto da 3 membri, di cui uno
nominato da Fineco Leasing S.p.A.
– Stichting Simato
50%
– Stichting Belace
50%
Lo IAS 27 (“Bilancio consolidato e separato”) defini-
100%
sce come società controllate e quindi da consolidare an-
Totale
che le entità per le quali si è in possesso di opzioni di acDal 6 luglio 2004 il capitale sociale è interamente de-
quisto (call) su azioni, strumenti di debito o rappresenta-
tenuto dalla Stichting Simato e di conseguenza la forma
tivi di capitale convertibili in azioni ordinarie o altri stru-
giuridica è di “società a responsabilità limitata con unico
menti simili che hanno la potenzialità, se esercitati o con-
socio”.
vertiti, di dare all’entità diritti di voto. Sulla base di tale
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
definizione, considerate le interessenze nelle società vei-
operazioni di cartolarizzazione nel bilancio di Fineco
colo precedentemente descritte, si dovrebbe procedere
Leasing S.p.A., in accordo con lo IAS 39, ha comportato
al consolidamento di tali società. La reiscrizione delle tre
i medesimi effetti di un consolidamento integrale.
ATTIVITÀ DI SERVICING
Le attività di servicing sono state esposte tra le informazioni di natura qualitativa.
Nel corso del 2006 sono stati gestiti i seguenti ammontari:
F-E Blue
F-E Green
F-E Gold
Di cui per capitale
251.235
380.046
131.589
Di cui per interessi
59.354
82.561
43.110
351
1.012
152
310.940
463.619
174.851
1.223
677
–
(dati in migliaia di euro)
Crediti incassati
Di cui per altro
Totale
Crediti passati a perdita
Alla data del 31 dicembre i crediti dei portafogli cartolarizzati sono classificati come nella tabella seguente (classificazioni gestionali secondo le definizioni utilizzate all’interno delle operazioni di cartolarizzazione):
(dati in migliaia di euro)
F-E Blue
F-E Green
F-E Gold
Crediti bonis
588.772
926.123
950.320
Crediti delinquent
17.073
26.474
14.156
Crediti default
26.572
21.9494
2.562
632.417
974.546
967.038
Totale
Sulla base delle situazione specifica dei crediti Fineco Leasing S.p.A. ha attivato procedure di recupero coerenti a quanto previsto dal manuale dei processi approvato.
L’ammontare delle commissioni di servicing al 31 dicembre 2006 per F-E Blue ammontano a 305 migliaia di Euro, per
F-E Green ammontano a 452 migliaia di Euro e per F-E Gold a 89 migliaia di Euro.
98
99
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE F-E BLUE S.R.L.
Società cessionaria (SPV):
F-E Blue S.r.l.
Originator:
Fineco Leasing S.p.A.
Emittente:
F-E Blue S.r.l.
Servicer:
Fineco Leasing S.p.A.
Special Servicer:
Zenith Service S.r.l.
Data di cessione del portafoglio:
8 febbraio 2002 con efficacia dal 1° gennaio 2002
Data di emissione dei titoli:
4 giugno 2002
Tipologia di crediti ceduti:
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il
godimento di immobili (75,4%) autoveicoli (12,7%) e beni strumentali
(11,9%)
Qualità dei crediti ceduti:
In bonis
Nota giuridica della cessione:
Pro-soluto
Struttura dell’operazione:
Ai sensi della Legge 130/1999
Cessione originaria:
– Crediti ceduti al lordo delle rettifiche di valore
Euro 1.755.353.965,00
– Crediti ceduti al netto delle riprese di valore
Euro 1.755.353.965,00
– Prezzo dei crediti ceduti:
Euro 1.755.353.965,00 più
Euro 6.571.924,00 per rateo interessi maturati fino alla data di efficacia
Ammontare e condizioni dei titoli emessi:
Classe A Euro 1.641.255.000,00
(AAA/Aaa/AAA)
Data di scadenza 30 ottobre 2018
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,38% p.a.
Classe B Euro 78.991.000,00
(A/A2/AA)
Data di scadenza 30 ottobre 2018
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,90% p.a.
Classe C Euro 35.107.000,00
(BBB/Baa2/BBB+)
Data di scadenza 30 ottobre 2018
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 1,60% p.a.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Classe D Euro 9.428.000,00
(n.r.) – titoli junior
Sottoscritti da Fineco Leasing S.p.A.
Data di scadenza 30 ottobre 2018
Tasso fisso 3%
Ammontare residuo dei titoli al 31/12/2006:
Classe A Euro 557.370.198,00
Classe B Euro 78.991.000,00
Classe C Euro 35.107.000,00
Classe D Euro 9.428.000,00
Rimborsi in corso al 30/1/2007:
Classe A Euro 66.421.589,85
Agenzie di rating:
Fitch Ratings Ltd,
Moody’s Investors Service Inc
Standard & Poor’s Ratings Services (divisione della McGraw-Hill Companies Inc.)
Area territoriale dei crediti ceduti:
Italia
Attività economica dei soggetti ceduti:
Imprese e soggetti privati
Revolving effettuati:
Euro 689.653.921,08 oltre al rateo interessi
Quota capitale incassata nel corso del 2006:
Euro 251.235.107,69
Quota interessi incassata nel corso del 2006:
Euro 59.704.698,30
Interessi e proventi sul titolo junior di competenza al 31/12/2006:
Euro 33.927.097,26
Arranger:
Morgan Stanley & Co. International Limited
Joint Lead Managers:
Morgan Stanley & Co. International Limited – MCC S.p.A.
100 101
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE F-E GREEN S.R.L.
Società cessionaria (SPV):
F-E Green S.r.l.
Originator:
Fineco Leasing S.p.A.
Emittente:
F-E Green S.r.l.
Servicer:
Fineco Leasing S.p.A.
Data di cessione del portafoglio originario:
14 Maggio 2004 con efficacia dal 1° Maggio 2004
Data di emissione dei titoli:
9 giugno 2004
Tipologia di crediti ceduti:
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il
godimento di immobili (63,84%), autoveicoli (27,04%) e beni strumentali (9,12%)
Qualità dei crediti ceduti:
In bonis
Forma giuridica della cessione:
Pro-soluto
Struttura dell’operazione:
Ai sensi della Legge 130/1999
Cessione originaria:
– Crediti ceduti al lordo delle rettifiche di valore
Euro 1.450.061.353,48
– Crediti ceduti al netto delle riprese di valore
Euro 1.450.061.353,48
– Prezzo dei crediti ceduti:
Euro 1.450.061.353,48 più
Euro 3.948.662,65 per rateo interessi maturati fino alla data di efficacia
Ammontare e condizioni dei titoli emessi:
Classe A Euro 1.342.000.000,00
(AAA/Aaa/AAA)
Data di scadenza 30 ottobre 2018
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,19% p.a.
Classe B Euro 108.500.000,00
(AAA/Aaa/AAA)
Data di scadenza 30 ottobre 2018
Garantita dall’European Investment Fund
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,10% p.a.
Ammontare residuo dei titoli al 31/12/2006:
Classe A Euro 936.261.692,74
Classe B Euro 108.500.000,00
Rimborsi in corso al 30/1/2007:
Classe A Euro 94.582.056,74
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Agenzie di rating
Fitch Ratings Ltd,
Moody’s Investors Service Inc.
Standard & Poor’s Ratings Services (divisione della McGraw-Hill Companies Inc.)
Area territoriale dei crediti ceduti:
Italia
Attività economica dei soggetti ceduti:
Imprese e soggetti privati
Revolving effettuati:
Euro 516.132.523,15 milioni oltre al rateo interessi
Quota capitale incassata nel corso del 2006:
Euro 380.046.172,75
Quota interessi incassata nel corso del 2006:
Euro 83.572.979,58
Interessi e proventi maturati al 31/12/2006:
Euro 46.510.648,41
Lead Arranger:
MCC S.p.A. – Capitalia Gruppo Bancario
Co-Arrangers:
ABN Amro
Morgan Stanley & Co. International Limited
Joint Lead Managers
ABN Amro
MCC S.p.A. – Capitalia Gruppo Bancario
Morgan Stanley & Co. International Limited
102 103
CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELL’OPERAZIONE DI CARTOLARIZZAZIONE F-E GOLD S.R.L.
Società cessionaria (SPV):
F-E Gold S.r.l.
Originator:
Fineco Leasing S.p.A.
Emittente:
F-E Gold S.r.l.
Servicer:
Fineco Leasing S.p.A.
Data di cessione del portafoglio originario:
10 Maggio 2006 con efficacia dal 1° Maggio 2006
Data di emissione dei titoli:
30 Maggio 2006
Tipologia di crediti ceduti:
Crediti pecuniari nascenti da contratti di leasing aventi per oggetto il
godimento di immobili (65,9%), autoveicoli (26,7%) e beni strumentali
(7,40%)
Qualità dei crediti ceduti:
In bonis
Forma giuridica della cessione:
Pro-soluto
Struttura dell’operazione:
Ai sensi della Legge 130/1999
Cessione originaria:
– Crediti ceduti al lordo delle rettifiche di valore
Euro 1.019.029.515,97
– Crediti ceduti al netto delle riprese di valore
Euro 1.019.029.515,97
– Prezzo dei crediti ceduti:
Euro 1.019.000.000,00 più
Euro 2.361.984,15 per rateo interessi maturati fino alla data di efficacia
Ammontare e condizioni dei titoli emessi:
Classe A1 Euro 203.800.000,00
(AAA/Aaa/AAA)
Data di scadenza 31 luglio 2025
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,06% p.a.
Classe A2 Euro 749.000.000,00
(AAA/Aaa/AAA)
Data di scadenza 31 luglio 2025
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,13% p.a.
Classe B Euro 56.000.000,00
(A1/A+)
Data di scadenza 31 luglio 2025
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,28% p.a.
Classe C Euro 10.200.000,00
(A3/BBB+)
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Data di scadenza 31 luglio 2025
Euribor 3 mesi maggiorato di uno spread di 0,58% p.a.
Agenzie di rating
Fitch Ratings Ltd,
Moody’s Investors Service Inc.
Area territoriale dei crediti ceduti:
Italia
Attività economica dei soggetti ceduti:
Imprese e soggetti privati
Revolving effettuati:
– 20/07/2006 con efficacia 01/07/2006
Euro 31.801.535,03 oltre al rateo interessi
– 18/10/2006 con efficacia 01/07/2006
Euro 46.923.796,93 oltre al rateo interessi
– 17/01/2007 con efficacia 01/01/2007
Euro 55.347.211,81 oltre al rateo interessi
Quota capitale incassata nel periodo:
Euro 131.588.712,98
Interessi e proventi maturati nel periodo:
Euro 43.262.299,22
Interessi e proventi maturati sul prestito subordinato al 31/12/2006:
Euro 24.498.394,07
Sole Arranger:
Capitalia S.p.A.
Joint Lead Managers and Bookrunners
Capitalia S.p.A.
BNP Paribas, London Branch
Lehman Brothers International (Europe)
Morgan Stanley & Co. International Limited
104 105
Sezione 3 – INFORMAZIONI SUI RISCHI
E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA
gata al frazionamento del rischio mettendo in atto, di
conseguenza, una maggiore selettività nelle operazioni.
Per quanto concerne le diverse tipologie di beni con-
3.1 RISCHIO DI CREDITO
cessi in leasing, la Società focalizza la propria attenzione
sui comparti immobiliare e autoveicoli, mantenendo li-
Informazioni di natura qualitativa
velli di volumi molto contenuti nel leasing di beni strumentali (9% sul volume dello stipulato). Quest’ultimo è
1. ASPETTI GENERALI
infatti considerato particolarmente rischioso, sia per la
scarsa fungibilità dei beni sia in funzione del momento
Le linee guida della politica creditizia definite ed approvate da Fineco Leasing S.p.A. sono allineate alle di-
congiunturale particolarmente negativo, che si riflette anche sul mercato dell’usato.
rettive della Capogruppo e sono declinate in funzione
della specificità della clientela della società, rappresenta-
Come negli esercizi precedenti Fineco Leasing S.p.A.
ta da piccole e medie imprese sia nel segmento retail che
ha confermato la propria specializzazione e propensione
nel segmento corporate. Il dettaglio delle linee guida di
ad operare nel settore immobiliare con una preferenza
cui sopra si riassume nelle seguenti indicazioni:
per i tagli medio-piccoli ed un approccio particolarmente selettivo nelle operazioni “big ticket”. Analisi più at-
attenta selezione delle aziende richiedenti;
tente sono state effettuate per operazioni complesse relative al finanziamento di immobili in costruzione destina-
cautela verso i comparti a maggiore rischiosità: mezzi
ti al frazionamento (i cosiddetti “grandi leasing”).
di trasporto, carta, alimentare, commercio;
Il recepimento delle direttive emanate dalla Capo recupero quote di mercato nelle regioni settentrionali;
gruppo, in compliance con gli obiettivi strategici, ha consentito un migliore presidio del credito e, per quanto riguarda il leasing auto, sono state attuate modalità valu-
sviluppo nei comparti con migliori prospettive di cre-
tative ed operative particolarmente prudenziali, soprat-
scita: elettronica, meccanica strumentale e varia, macchi-
tutto in caso di acquisto diretto da importatori paralleli.
nari industriali, elettrodomestici.
Relativamente alla valutazione del merito creditizio
Alla luce di quanto sopra indicato Fineco Leasing
della clientela, Fineco Leasing S.p.A. opera un’attenta
S.p.A. si colloca in una posizione ottimale rispetto agli
analisi della capacità reddituale / finanziaria attuale e pro-
obiettivi: il posizionamento della Società sotto il profilo
spettica: in ottica Basilea2, la società ha avviato la fase
territoriale appare fortemente concentrato nel Centro
sperimentale di prima applicazione dei modelli di rating
Nord, con una percentuale sul totale degli impieghi del
definiti dalla Capogruppo.
2005 pari al 97%. Di questo valore il solo Nord rappresenta l’80% del totale nazionale.
Fineco Leasing S.p.A. effettua, altresì, una specifica
attività di selezione delle aziende richiedenti in fase di
Il perdurare delle condizioni negative del contesto
start-up ovvero operanti in settori innovativi, avvalendosi
economico globale ha indirizzato le scelte strategiche
del costante supporto delle funzioni “monitoraggio cre-
della società verso la continua attuazione della politica le-
diti” e “risk management” per una verifica periodica del-
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
la concentrazione dei rischi in particolari zone geografi-
Operazioni Agevolate e con Garanzie e da una struttura
che o settori merceologici.
di Organi Deliberanti.
In considerazione della particolarità dell’operazione
In linea generale, la Rete contatta il cliente, effettua
di leasing, la valutazione del fornitore/venditore assume
una prima proposta di piano finanziario dell’operazione e
un carattere significativo: pertanto, è altrettanto puntua-
raccoglie la documentazione richiesta per la valutazione
le la verifica della complessiva situazione economico-fi-
dell’operazione (cliente-bene-fornitore); l’area Crediti pro-
nanziaria dello stesso: l’estensione dell’attività di verifica
cede all’istruttoria dell’operazione determinando il merito
sul fornitore/venditore è giustificata dalla prevenzione di
creditizio del richiedente – compreso gruppi collegati ed
eventuali revocatorie, soprattutto nel caso di immobili.
eventuali garanti – integrando le informazioni con diverse
Banche Dati Esterne e, se già cliente, con i dati andamentali interni e dell’affidabilità commerciale del fornito-
2. POLITICHE DI GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
re (onde evitare il rischio di revocatorie fallimentari). La valutazione della congruità del prezzo del bene è affidata ad
2.1 ASPETTI ORGANIZZATIVI
una Rete di periti indipendenti – nel caso di beni immobiliari con relative complessità dal punto di vista urbanisti-
I fattori che generano il rischio di credito sono associati a:
co/strutturale – e ad una società specializzata nel caso di
beni strumentali. L’ufficio Tecnico ha l’onere di verificare la
congruità delle perizie immobiliari, il rispetto della nor-
controparte/cliente, cui sono riconducibili i rischi le-
mativa antinfortunistica (qualora sia prevista) e la gestione
gati alla valutazione dell’affidabilità patrimoniale, della
degli stati avanzamento lavori (limiti alle spese previste e
capacità reddituale prospettica di sostenere l’investimen-
verifica dei pagamenti oltre soglia). Nel caso si voglia da-
to, dei legami di gruppo, delle garanzie accessorie e del-
re corso ad un’operazione con agevolazioni particolari, la
la struttura del piano di rimborso–anticipo, durata ed op-
struttura Operazioni Agevolate e con Garanzie provvede
zione di riscatto,
alla gestione dei rapporti con le Banche Concessionarie.
tipo di bene oggetto della locazione, in termini di va-
Gli Organi Deliberanti verificano la complessiva vali-
lutazione del grado di fungibilità/potenziale re-marketing
dità dell’operazione, approvando la struttura dell’opera-
del bene,
zione proposta, eventualmente modificandola in un qualunque elemento che la compone (struttura piano finan-
fornitore/venditore del bene, cui è riconducibile il rischio di revocatoria fallimentare in caso di cessione del
ziario, durata dell’operazione, garanzie accessorie e redditività adeguata al rischio).
bene in particolari condizioni.
La struttura organizzativa preposta al controllo e alla
L’assetto organizzativo adottato in Fineco Leasing
misurazione del rischio di credito è composta dall’Agen-
S.p.A. realizza una netta separazione tra le funzioni che
zia di Rating e dal Monitoraggio Crediti, entrambi di
originano e quelle che controllano i rischi di credito.
competenza della funzione Risk Management in staff all’Amministratore Delegato.
La struttura organizzativa preposta alla gestione del rischio di credito in fase di erogazione è composta da un’area Crediti, da una funzione Tecnica, da una struttura per
Entrambe le funzioni svolgono le proprie attività in linea con le direttive emanate dalla Capogruppo.
106 107
In sostanza la funzione Agenzia di Rating:
La funzione Monitoraggio Crediti:
gestisce direttamente, applicando i relativi modelli in-
recepisce le regole di rilevazione andamentale delle
terni rilasciati/validati dalla Capogruppo, il processo di
anomalie e di assegnazione agli stati gestionali, secondo
validazione del rating e spread risk adjusted per le con-
le definizioni della Capogruppo presidiandone la corret-
troparti dei segmenti non riservati all’Agenzia di Rating e
ta applicazione;
Pricing della Capogruppo;
coadiuva la Capogruppo nell’attività di analisi del pro si interfaccia, fornendo le informazioni utili al proces-
cesso di erogazione e gestione del credito nonché della
so di assegnazione del rating, con l’Agenzia di Rating e
qualità dello stesso, provvedendo alla realizzazione, an-
Pricing della Capogruppo per il rating e il pricing delle
che sulla Rete, degli interventi correttivi proposti dalla
controparti appartenenti ai segmenti Large Corporate,
Capogruppo;
Banche, Paesi Sovrani e Regioni;
predispone la realizzazione, a cura dei Sistemi In richiede all’Agenzia di Rating e Pricing della Capo-
formativi, ed utilizza procedure informatiche in linea
gruppo indicazioni sui giudizi di rating e spread risk adju-
con i requisiti funzionali minimali indicati dalla Capo-
sted relativi alle operazioni creditizie soggette al parere
di governance della Capogruppo;
gruppo;
effettua verifiche periodiche in merito alla classifica-
applica i modelli di spread risk adjusted, rilasciati/va-
zione dei clienti comuni a più Società del Gruppo;
lidati dalla Capogruppo, eventualmente adattando, con
la supervisione della stessa, i relativi parametri alla specifica realtà della Società;
garantisce l’elaborazione, la regolare trasmissione e la
qualità dei flussi informativi richiesti dai modelli di reporting direzionale, nel rispetto delle caratteristiche tecni-
partecipa, senza prendere parte alle decisioni di affi-
co/funzionali definite dalla Capogruppo.
damento, ai lavori del Comitato Crediti, ed eventualmente degli altri Organi deliberativi in materia di crediti,
La funzione Monitoraggio si riunisce periodicamen-
delle rispettive Società rappresentando le tematiche rela-
te con la relativa funzione della capogruppo e delle al-
tive al rating e al pricing risk adjusted;
tre partecipate per i “Gruppi di Coordinamento”, in cui
si condividono i criteri per la realizzazione di eventua-
assicura il corretto funzionamento dei modelli di ra-
li modifiche del modello metodologico, del sistema in-
ting effettuando un controllo di efficacia di primo livello e
formativo e del processo operativo di sorveglianza siste-
fornendo alla Capogruppo indicazioni tese a migliorare
matica.
le capacità predittive dei modelli interni di rating;
Le finalità operative del Gruppo di Coordinamento
esegue, in coordinamento con la Capogruppo, un’at-
sono le seguenti:
tività di stress test delle stime dei fattori di Probabilità di
Default, Esposizione al Default, Loss Given Default in base a scenari macroeconomici e settoriali;
portare a conoscenza della Capogruppo e condividere progetti di sviluppo di metodologie per la rilevazione
ed il controllo di dinamiche andamentali anomale sull’an-
funge da referente metodologico ed operativo per la
damento del portafoglio crediti proposti dalle strutture di
stima degli effetti tiraggio (EAD) e dei saggi di perdita
Monitoraggio Crediti delle Banche/Società Finanziarie
(LGD).
del Gruppo;
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
discutere le evidenze prodotte dal sistema di repor-
ne di accertare la correttezza del prezzo pattuito, il grado
ting, consolidato ed individuale, per la conseguente tra-
di fungibilità e la regolarità sotto il profilo antinfortunisti-
smissione dei meccanismi di governance operativa ai re-
co e/o urbanistico.
ferenti funzionali di Rete.
Considerata la specificità dell’attività svolta, i controlSono inoltre organizzati incontri mensili “one to one”
li in fase di prima erogazione coinvolgono anche il forni-
tra la funzione Monitoraggio e la Capogruppo al fine
tore/venditore del bene oggetto del contratto (elemento
di condividere le risultanze e gli approfondimenti/ini-
determinante della fase istruttoria): a tale riguardo, è ne-
ziative.
cessario che si valuti con attenzione la serietà commerciale e l’andamento economico-patrimoniale dell’azienda, la qualità dei prodotti e del servizio di assistenza tec-
2.2 SISTEMI DI GESTIONE, MISURAZIONE E CONTROLLO
nica, il controllo del mercato dell’usato.
I controlli di linea eseguiti dall’area Crediti prevedo-
Le attività di valutazione di un’operazione di leasing,
no, in fase di prima erogazione del finanziamento, la ve-
inoltre, non possono prescindere dagli aspetti finanziari
rifica di tutte le informazioni utili al fine di determinare il
che caratterizzano il piano di rimborso dell’operazione
merito creditizio del prenditore e assicurare una corretta
stessa; pertanto, sono oggetto di valutazione da parte
remunerazione del rischio assunto. I “drivers” di analisi
dell’area Crediti anche le caratteristiche finanziare, ovve-
dell’operazione di leasing sono cliente/gruppo di appar-
ro durata dell’operazione, importo dell’anticipo, importo
tenenza ed eventuali garanti, fornitore/venditore e tipo di
del riscatto e rapporto tra rendimento finanziario per la
bene oggetto dell’operazione.
società e provvigione da riconoscere all’agente.
Al fine di valutare il merito creditizio del prenditore
I limiti imposti alle esposizioni ed alla concentrazione
sono raccolte informazioni reddituali/finanziarie/patrimo-
del rischio di credito, oltre a quelli stabiliti dalle Istruzioni
niali, informazioni specifiche dalla Centrale dei Rischi e
della Banca d’Italia per gli Intermediari Finanziari Vigilati,
altri dati di natura qualitativa.
sono contenuti in apposite Direttive di Gruppo che richiedono approvazioni di specifici Organi Deliberanti
Nelle attività propedeutiche alla valutazione dell’ope-
della Capogruppo in relazione al verificarsi di eventi qua-
razione sono verificati sia i dati aziendali sia quelli delle
li esposizioni significative (esposizioni oltre soglia), ope-
persone fisiche e giuridiche ad essa collegate. Pertanto,
razioni con parti correlate/atipiche/infragruppo e con
in caso di garanzia prestata sull’operazione, si procede al-
controparti di tipo Large Corporate (di esclusiva compe-
la verifica delle caratteristiche della garanzia prestata:
tenza della Capogruppo). La delibera sulla fattibilità dell’operazione è sottoposta, in questi casi, ad uno specifico
se reale, il controllo sarà effettuato sulla percentuale
di copertura dell’operazione;
se personale, sarà necessario effettuare una valutazione del merito creditizio anche del garante.
iter con annesso “parere di governance” da parte della
Capogruppo.
Tutti gli elementi sopra descritti sono riepilogati nella
“scheda di istruttoria”; a questa è correlata la proposta di
affidamento, formulata dal proponente e corredata di
Per quanto concerne il bene oggetto della locazione
tutta la documentazione necessaria per una corretta e
è necessario effettuare una valutazione di congruità al fi-
completa valutazione dell’operazione, la quale è sotto-
108 109
posta all’approvazione dell’organo deliberante compe-
sificati nelle categorie Past Due, Ristrutturati, Incagli e
tente sulla base delle deleghe approvate dal Consiglio
Sofferenze e l’articolazione, soprattutto nei report trime-
d’Amministrazione in materia di istruttoria del credito e
strali, per tipologia di bene locato, area geografica, set-
delle Direttive di Gruppo.
tore industriale di appartenenza, zona geografica e filiale. Sono altresì previste, in caso di manifestazione di
È previsto un automatismo gestito dal sistema infor-
eventi anomali o al fine di effettuare controlli più appro-
mativo aziendale che assegna un termine di validità del-
fonditi sulle evidenze delle analisi di cui sopra, attività ad
la delibera (pari a tre mesi) oltre il quale la stessa si in-
hoc in collaborazione con la funzione Monitoraggio Cre-
tende decaduta. Qualora si renda necessario prorogare il
diti della Capogruppo (es. analisi su Default Repentini
termine di validità della stessa – con un limite temporale
e/o su controparti con elevato rating). I risultati di questi
di tre mesi dalla prima scadenza – tale proroga di validi-
approfondimenti sono oggetto di condivisione con la Di-
tà può essere autorizzata dagli Organi Deliberanti com-
rezione, la funzione Crediti, la funzione Legale e la fun-
petenti previa verifica della permanenza dei requisiti di
zione Monitoraggio Crediti della Capogruppo.
affidabilità del richiedente.
Per effettuare una corretta classificazione delle posiAl fine di consentire un adeguato presidio delle posi-
zioni si utilizzano informazioni andamentali interne ed
zioni in essere, la società ha provveduto a definire proce-
esterne – soprattutto le informazioni fornite dalla Centra-
dure ad hoc, criteri di classificazione dei crediti in essere
le dei Rischi di Banca d’Italia e, per particolari situazioni,
e deleghe di autonomia. La fase di monitoraggio del cre-
sono stati definiti anche appositi meccanismi di correla-
dito, pertanto, si realizza attraverso lo svolgimento di
zione con le Direttive di Gruppo in materia di crediti ad
specifiche attività operative in capo alla funzione Recu-
andamento anomalo che si concretizzano attraverso ri-
pero Crediti e Assistenza Legale e specifiche attività di
chieste di pareri preventivi, modalità differenziate di ge-
analisi in capo alla funzione Monitoraggio Crediti.
stione delle posizioni e specifici obblighi di informativa
periodica.
In sostanza la funzione Legale svolge un’attività operativa quotidiana relativa sia al controllo delle scadenze
contrattuali sia al recupero dello scaduto e/o del bene lo-
2.3 TECNICHE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO
cato e un’attività di valutazione e proposta di classifica-
DI CREDITO
zione delle posizioni ad andamento anomalo – sulla base
delle regole di funzionamento interne – con la correlata
Nelle politiche e strategie di copertura del rischio di
determinazione delle stime di recupero e delle azioni le-
credito rivestono particolare importanza l’ottenimento e
gali da avviare.
la gestione delle garanzie. Le garanzie si suddividono tra
garanzie reali e garanzie personali.
La funzione Monitoraggio Crediti svolge, con una periodicità predefinita, un’attività di informativa alla Direzione, al Consiglio d’Amministrazione ed alla Capogruppo
Le principali tipologie di garanzie reali sono di seguito riepilogate:
basata specificamente sulla composizione qualitativa del
portafoglio crediti. L’informativa è resa in appositi report
titoli di stato (BOT, BTP, CCT);
– decadali, mensili e trimestrali – in linea con quanto previsto dalle istruzioni di Gruppo. Questi report si caratterizzano per l’evidenza e la rendicontazione dei flussi clas-
obbligazioni emesse da banche quotate nei mercati
regolamentati italiani;
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
libretti di risparmio al portatore;
patto di acquisto;
certificati di deposito al portatore;
lettera di ripresa.
certificati al portatore relativi a fondi comuni d’investimento emessi da Società di Gestione del Risparmio.
Relativamente al merito creditizio delle controparti
correlate alle garanzie personali non è attualmente disponibile un’informazione significativa: qualora ne ricorra-
Le modalità di gestione delle garanzie reali sono atti-
no i presupposti di instradamento, anche il garante è
vate a seguito della presenza, in sede di delibera dell’o-
soggetto alla valutazione del merito creditizio analoga-
perazione, di una specifica richiesta di garanzia reale. L’a-
mente a quanto avviene per il richiedente. Attualmente la
genzia provvede a far firmare al garante la nota di pegno
società sta implementando anche per le controparti clas-
e la invia alla Funzione Agevolato e Garanzie. All’atto del-
sificate come ‘garanti’ i modelli definiti dalla capogruppo
la stipula del contratto il garante fornisce indicazioni alla
per l’assegnazione del rating di controparte e le relative
sua banca affinché la garanzia reale venga trasferita nel
regole di sostituzione e/o mitigazione del rischio, nel ca-
dossier titoli intestato a Fineco Leasing S.p.A.
so appunto di legami tra controparti e particolari tipologie di garanzie.
La Funzione Agevolato e garanzie:
controlla che il trasferimento sia stato effettuato;
2.4 ATTIVITÀ FINANZIARIE DETERIORATE
provvede il caricamento dei dati della garanzia reale a
Modalità di classificazione delle attività per qualità di de-
sistema;
bitore:
Le categorie interne di classificazione delle posizioni
effettuata mensilmente una riconciliazione del dossier
creditorie verso la clientela sono le seguenti:
titoli;
crediti “in bonis”;
gestisce i proventi che maturano sui titoli;
crediti “Past Due”;
gestisce le richieste di svincolo (per i contratti riscattati è sufficiente la richiesta del garante che fornisce indi-
crediti “ristrutturati”;
cazioni per la vendita o il trasferimento dei titoli; nel caso
di richieste di svincolo prima della scadenza del contrat-
crediti “incagliati”;
to è necessaria la delibera positiva dell’organo deliberante competente).
Le tipologie di garanzie personali attualmente in uso
sono di seguito riepilogate:
crediti “in sofferenza”.
La categoria dei crediti “in bonis” si riferisce a clienti
che risultano assolutamente regolari nei pagamenti dovuti alla società.
fideiussione di persona fisica;
La categoria dei “Past Due” si riferisce a clienti che
fideiussione di persona giuridica;
evidenziano un saldo contabile scaduto e non pagato,
110 111
con esclusione dei cosiddetti “insoluti tecnici” e non so-
effettuare la riconciliazione dei crediti nelle classi sopra
no ancora in una situazione di “incaglio”. Si tratta di
definite:
clienti che si trovano in una situazione di prime inadempienze per le quali si stanno attivando le azioni di sollecito iniziali o tentativi di recupero stragiudiziali.
la classificazione tra i crediti “Past Due” è legata alla
presenza di un saldo scaduto e non pagato relativo a canoni. La classificazione a Past Due di una controparte si
La categoria dei “crediti ristrutturati” riguarda le
verifica qualora il rapporto tra scaduto ed esposizione to-
esposizioni, comprensive degli interessi contabilizzati, in
tale sia superiore al 5% ed il primo scaduto abbia “un’an-
cui la Società, a causa del deterioramento delle condi-
zianità” compresa nel range 90-180 giorni oppure supe-
zioni economico-finanziarie del debitore non riconducibi-
riore a 180 giorni dalla data di analisi (PD90 e PD180);
le unicamente a profili attinenti al rischio-paese, acconsente a modifiche delle originarie condizioni contrattuali
la classificazione ad “incaglio” può essere soggettiva
(ad esempio, riscadenziamento dei termini, riduzione del
e quindi legata ad una valutazione dello stato di difficol-
debito e/o degli interessi) che diano luogo a una perdita.
tà temporanea dell’azienda cliente ovvero automatica, le-
Sono escluse le esposizioni nei confronti di imprese per
gata alla fase di risoluzione del contratto per inadem-
le quali sia prevista la cessazione dell’attività (ad esem-
pienza. Si ritiene di privilegiare questo criterio che com-
pio, casi di liquidazione volontaria o situazioni similari).
porta mediamente, sotto il profilo della tempistica del
passaggio ad incaglio, una leggera anticipazione rispetto
La categoria dei “crediti incagliati” riguarda clienti
a quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza in quanto
che si trovano, secondo la definizione data dalle istruzio-
più logico e coerente con la specificità dell’attività di
ni di Vigilanza, in una situazione di temporanea difficoltà
leasing. Infatti, il legame della classificazione ad incaglio
finanziaria che si valuta possa evolvere positivamente. Si
con la risoluzione contrattuale ha il pregio di essere col-
tratta di una categoria di natura transitoria in quanto la
legato ad un fatto oggettivo, quale la risoluzione forzosa
permanenza nella classe “incagli” deve essere molto bre-
del contratto che presuppone, a monte, una serie di ten-
ve e la posizione deve evolvere verso i crediti “in bonis”
tativi di recupero stragiudiziale non andati a buon fine.
ovvero verso la “sofferenza”.
Con questo criterio, di norma, si anticipa il passaggio ad
incaglio fermo restando che, qualora il contratto non fos-
La categoria dei “crediti in sofferenza” riguarda clien-
se anticipatamente classificato ad incaglio e risulti anco-
ti in stato di insolvenza anche non accertati giudizialmen-
ra attivo, si applicano gli algoritmi di calcolo previsti dal-
te, o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipen-
la normativa di Vigilanza (che prevede l’applicazione di
dentemente dalle previsioni di perdita formulate dalla so-
determinati algoritmi legati al numero dei canoni insoluti
cietà. Si prescinde quindi dal valore di presunto realizzo
in funzione della durata originaria del contratto) e ribadi-
dei beni in leasing e dalla presenza di garanzie accesso-
ti anche dalle previsioni contenute nelle Direttive di
rie che assistono i crediti.
Gruppo. La risoluzione del contratto per inadempienza
del cliente così come definita dalla società, quindi, de-
La periodicità di riconciliazione del portafoglio crediti
termina la conseguente classificazione tra gli “incagli”
in essere è, di norma, mensile. Data l’approvazione di si-
della posizione, ove non ricorrano già i presupposti per la
tuazioni trimestrali da parte del Consiglio d’Amministra-
classificazione della stessa a “sofferenza”. Nel caso di
zione, tale attività di classificazione e aggiornamento del-
clienti con più contratti, la risoluzione anche di un solo
le posizioni deve essere svolta almeno con cadenza tri-
contratto, provoca la classificazione ad “incaglio” dell’in-
mestrale. Nel dettaglio, si evidenziano i criteri definiti per
tera esposizione verso il cliente;
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
la classificazione a “sofferenza” si distingue tra “sofferenza oggettiva” (clienti assoggettati a procedure con-
stock e di flusso effettuate dalla funzione Monitoraggio
Crediti.
corsuali) e “sofferenza soggettiva”. Per la classificazione
nelle “sofferenze oggettive” è necessario che lo stato di
Fattori che consentono il passaggio da esposizioni deterio-
insolvenza sia accertato giudizialmente: il determinarsi
rate ad esposizioni in bonis
di questo evento fa si che la posizione venga automati-
Lo stato di debitore in difficoltà assume una valenza
camente classificata a sofferenza, indipendentemente
differenziata in funzione della reversibilità o meno della
dalle attività di sollecito in corso. Nell’ambito delle “sof-
sua incapacità ad adempiere: nel caso di controparte
ferenze oggettive” occorre distinguere tra le procedure
classificata ad incaglio – in linea con la situazione del de-
concorsuali di tipo liquidatorio (fallimento, liquidazione
bitore “avente temporanea incapacità ad adempiere” –
coatta amministrativa ecc.) o di tipo transattivo (concor-
si può realizzare il rientro della posizione in bonis. Nel ca-
dato preventivo, concordato fallimentare ecc.) che van-
so di controparte classificata a sofferenza, invece, l’even-
no classificate tra le sofferenze e le procedure di gestio-
to oggettivo di conclamata incapacità ad adempiere per-
ne temporanea dello stato di difficoltà finanziaria (ammi-
mette, di regola, l’uscita dalla classe in oggetto con ac-
nistrazione controllata, grandi aziende in crisi ecc.) che
cordi transattivi e/o il passaggio a perdita mentre, solo in
possono restare classificate tra gli “incagli” in attesa del-
rarissimi casi per cui sono richieste determinate condizio-
la successiva evoluzione, così come previsto anche dalle
ni restrittive e la presenza di garanzie aggiuntive, il suo ri-
Direttive di Gruppo in materia. Per la classificazione del-
entro in bonis. La Società ha approvato, in considerazio-
la clientela nelle “sofferenze soggettive”, invece, occor-
ne degli effetti economici che gli stessi possono produr-
re effettuare una valutazione sulla situazione di irreversi-
re nel bilancio della Società, un sistema di deleghe in ca-
bilità dello stato di insolvenza e, pertanto, non sono am-
po ai diversi soggetti aziendali, i quali sono chiamati ad
messi automatismi. Per le “sofferenze soggettive”, quin-
approvare gli interventi di rientro in bonis nel momento
di, devono essere effettuate le opportune analisi e con-
in cui siano verificate le condizioni di rientro in bonis del
siderazioni a cura della funzione Recupero Crediti e As-
cliente.
sistenza Legale o della funzione Monitoraggio Crediti
per le proprie competenze.
Modalità di valutazione dell’adeguatezza delle rettifiche di
valore
Analisi delle esposizioni deteriorate per anzianità di scaduto
La Società effettua rettifiche di valore sia analitiche
In ottemperanza alle disposizioni di Basilea2 e in linea
(principalmente sui crediti incagliati ed a sofferenza)
con le indicazioni definite nel Manuale della Matrice dei
sia collettive prevalentemente a fronte dei crediti in bo-
Conti (16° aggiornamento del 30 dicembre 2004) relative
nis. Le rettifiche di valore analitiche sono effettuate sia
alle esposizioni scadute e/o sconfinanti, nonché alle di-
sulla componente di credito legata al bene (credito im-
rettive di Gruppo, è stata introdotta la classificazione a
plicito) che sulla componente di credito scaduto (credito
Past Due, quale stato di controparte indicatore delle pri-
esplicito).
me inadempienze e quindi oggetto di un possibile deterioramento della posizione creditizia.
La valutazione della componente esplicita si basa su
un’analisi della situazione generale della controparte in
Le controparti classificate a Past Due sono oggetto
relazione alla sua attuale situazione finanziaria e giudizia-
di costante presidio operativo da parte della Funzione
ria (ad es. pregiudizievoli, protesti, irrintracciabilità del
Legale (particolare attenzione è prestata alle esposizio-
debitore, cessazione dell’attività). Allo stesso modo si
ni più significative), anche sulla base di analisi sui dati
procede per la valutazione del credito implicito (debito
112 113
residuo): al momento della risoluzione contrattuale viene
mento dei tempi e dei costi residui di recupero; in parti-
determinata la stima di recupero ottenibile dall’alienazio-
colare, la revisione avviene tempestivamente ogniqual-
ne del bene, sulla base di apposite tabelle articolate in
volta si rilevino degli eventi modificativi della situazione
funzione della tipologia e della vita residua del cespite.
attesa (evoluzione della situazione giuridica della contro-
Al momento del rientro in possesso del bene da parte
parte e delle azioni di recupero intraprese) mentre con
della società, questo ultimo è sottoposto a specifica pe-
periodicità almeno trimestrale si procede alla revisione di
rizia tecnica che determina la nuova stima di recupero.
tutte le posizioni in valutazione analitica.
Per ciascuna posizione in gestione analitica si proce-
Le rettifiche di valore collettive sono calcolate sui cre-
de inoltre all’assegnazione dei tempi attesi di recupero e
diti verso la clientela non rientranti in valutazione analiti-
dei costi previsti per il recupero del credito implicito ed
ca e sono determinate sulla base di un modello matema-
esplicito. L’assegnazione avviene in modo puntuale per le
tico-statistico che determina gli importi delle svalutazioni
posizioni di importo rilevante, mentre per le posizioni mi-
a livello di tipo bene, in funzione della Probabilità di De-
nori si utilizzano costi e tempi standard, determinati sulla
fault (PD) e della Loss Given Default (LGD). La PD è stata
base di serie storiche; il tempo di recupero è assegnato
stimata sulla base di analisi storiche, mentre i coefficienti
come unica scadenza (“bullet”) al momento previsto per
di LGD sono stati determinati dalla funzione Risk Mana-
la ricollocazione del bene; l’analisi delle serie storiche ha
gement. Per l’anno 2007 si prevede di poter utilizzare il
infatti mostrato che in tale momento si realizza la mag-
valore delle PD calcolate sul portafoglio affidamenti in es-
gior parte del recupero.
sere attraverso l’applicazione dei modelli di rating ufficiali rilasciati dalla Capogruppo.
Al momento dell’entrata in default viene inoltre rilevato il Tasso Effettivo di rendimento dell’Operazione (TEO).
Periodicamente si provvede ad aggiornare il modello
di calcolo delle riserve collettive e, in funzione delle risul-
L’importo della rettifica di valore iscritta in bilancio è
calcolato come differenza tra il valore del credito implici-
tanze, a stanziare ulteriori accantonamenti per mantenere un adeguato livello di copertura dei rischi su crediti.
to ed esplicito e la rispettiva stima di recupero, al netto
dei costi di recupero, attualizzata sulla base del TEO e
La funzione Legale, dopo aver accertato l’irrecupera-
dei tempi di recupero previsti. Periodicamente si proce-
bilità del credito, propone ai competenti Organi Delibe-
de alla revisione delle stime di recupero, all’aggiorna-
ranti la cancellazione del credito.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Informazioni di natura quantitativa
1. DISTRIBUZIONE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE PER PORTAFOGLI DI APPARTENENZA
E PER QUALITÀ CREDITIZIA
Portafogli/qualità
Sofferenze
Attività
incagliate
Attività
ristrutturate
Attività
scadute
Altre
attività
Totale
1. Attività finanziarie detenute
per la negoziazione
–
–
–
–
–
–
2. Attività finanziarie valutate
al fair value
–
–
–
–
–
–
3. Attività finanziarie disponibili
per la vendita
–
–
–
–
–
–
4. Attività finanziarie detenute
sino alla scadenza
–
–
–
–
–
–
5. Crediti verso banche
–
–
–
–
28.130
28.130
6. Crediti verso enti finanziari
–
–
–
–
361.593
361.593
87.184
38.887
–
8.139
5.335.858
5.470.068
8. Altre attività
–
–
–
–
–
–
9. Derivati di copertura
–
–
–
–
–
–
Totale al 31/12/2006
87.184
38.887
–
8.139
5.725.581
5.859.791
Totale al 31/12/2005
76.808
34.363
–
5.209
5.773.100
5.889.480
(importi in migliaia di euro)
7. Crediti verso clientela
114 115
2. ESPOSIZIONI VERSO CLIENTELA
2.1 ESPOSIZIONI: VALORI LORDI E NETTI
La tabella seguente riporta il dettaglio dell’esposizione verso enti creditizi, enti finanziari e clientela derivante dalle
operazioni di locazione finanziaria senza considerare il saldo dei conti correnti bancari.
Tipologie esposizioni/Valori
Esposizioni
lorda
Rettifiche
di valore
specifiche
Rettifiche
di valore di
portafoglio
Esposizioni
netta
1. Sofferenze
– operazioni di leasing
– finanziamenti
– titoli
– crediti di firma
– impegni a erogare fondi
– altre attività
168.151
168.151
–
–
–
–
–
80.967
80.967
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
87.184
87.184
–
–
–
–
–
2. Attività incagliate
– operazioni di leasing
– finanziamenti
– titoli
– crediti di firma
– impegni a erogare fondi
– altre attività
54.540
54.540
–
–
–
–
–
15.557
15.557
–
–
–
–
–
96
96
–
–
–
–
–
38.887
38.887
–
–
–
–
–
3. Attività ristrutturate
– operazioni di leasing
– finanziamenti
– titoli
– crediti di firma
– impegni a erogare fondi
– altre attività
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
–
4. Attività scadute
– operazioni di leasing
– finanziamenti
– titoli
– crediti di firma
– impegni a erogare fondi
– altre attività
9.395
9.395
–
–
–
–
–
948
948
–
–
–
–
–
308
308
–
–
–
–
–
8.139
8.139
–
–
–
–
–
232.086
97.472
404
134.210
B. Attività in bonis
– operazioni di leasing
– finanziamenti
– titoli
– crediti di firma
– impegni a erogare fondi
– altre attività
5.740.711
5.740.711
–
–
–
–
–
3.039
3.039
–
–
–
–
–
39.967
39.967
–
–
–
–
–
5.697.705
5.697.705
–
–
–
–
–
Totale B
5.740.711
3.039
39.967
5.697.705
Totale
5.972.797
100.511
40.371
5.831.915
(importi in migliaia di euro)
A. Attività deteriorate
Totale A
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
3. CONCENTRAZIONE DEL CREDITO
3.1 DISTRIBUZIONE DEI FINANZIAMENTI VERSO IMPRESE NON FINANZIARIE
a) Altri servizi destinabili alla vendita:
1.332.194 migliaia di Euro
b) Servizi del commercio, recuperi e riparazioni:
828.493 migliaia di Euro
c) Edilizia e opere pubbliche:
612.526 migliaia di Euro
d) Prodotti in metallo esclusi le macchine e i mezzi di trasporto:
460.856 migliaia di Euro
e) Macchine agricole e industriali:
f) Altre branche:
233.218 migliaia di Euro
1.404.311 migliaia di Euro
3.2 GRANDI RISCHI
g) 16.052 migliaia di Euro
h) 1
4. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER LA
dello à la Merton. Si considera come evento di perdita la
MISURAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DI CREDITO
sola insolvenza delle controparti (modello binomiale), senza prendere in considerazione la possibilità di migrazione
È stata completata la prima fase del progetto presso
del merito creditizio (modello multinomiale). La perdita di
la Holding Capitalia, per l’utilizzo di un modello di porta-
ciascuna controparte in uno scenario è pari al prodotto tra
foglio per la misurazione del rischio di credito sul banking
EaD ed LGD individuali se la controparte è insolvente nel-
book. È stata costituita una base dati che consente una
lo scenario; è invece pari a 0 in caso contrario. Somman-
parziale copertura del portafoglio crediti della società
do le perdite di tutte le controparti nello scenario, si ot-
(tutta la clientela ordinaria in bonis, escluse le esposizio-
tiene la perdita di portafoglio. Il valore della LGD di cia-
ni di importo inferiore a 35.000 Euro, le banche, le espo-
scuna controparte non è deterministico, ma stocastico. Si
sizioni infragruppo e i portafogli cartolarizzati), e vengo-
ipotizza una distribuzione Beta della LGD, con media pari
no prodotte mensilmente delle misurazioni di capitale
alla LGD media della controparte e volatilità del 20%. Per
economico assorbito (Credit CaR), utilizzando diversi dri-
simulare se una controparte è insolvente o meno, si con-
vers di rischio, come l’esposizione al momento dell’insol-
sidera una variabile casuale che rappresenta il valore del-
venza (EAD), la perdita in caso di insolvenza (LGD), l’as-
le sue attività. Se in uno scenario il valore di tale variabile
set return correlation e la probabilità di insolvenza (PD) ri-
è inferiore ad una certa soglia che rappresenta il valore
correndo, ove presenti, ai dati di PD stimati dai sistemi di
del debito della controparte la controparte è insolvente.
rating interni.
In un modello uni-fattoriale, le correlazioni tra le inIl modello stima la distribuzione delle perdite di porta-
solvenze in portafoglio sono prese in considerazione at-
foglio con una metodologia Montecarlo (generando
traverso le correlazioni tra la variabile casuale che rap-
150.000 scenari) e la tecnica dell’Importance Sampling
presenta il valore delle attività di ciascuna controparte ed
per ridurre la varianza, su un orizzonte temporale pari ad
un unico fattore comune, che rappresenta l’andamento
un anno. Si tratta di una versione uni-fattoriale di un mo-
generale dell’economia. Tali correlazioni vengono stima-
116 117
te internamente con il metodo della massima verosimi-
oggi elaborata dalla funzione MCR della Holding, infatti,
glianza, utilizzando come dati di input la serie storica dei
non comprende i portafogli cartolarizzati, le esposizioni
tassi di decadimento interni annualizzati divisi per cluster
di importo inferiore a 35.000 Euro, le banche e le esposi-
geo-settoriale.
zioni infragruppo.
La distribuzione delle perdite di portafoglio si ottiene
generando i 150.000 scenari di perdita di portafoglio nel
3.2 RISCHI DI MERCATO
modo suddetto. Dalla distribuzione delle perdite si ottengono i valori di perdita attesa e inattesa (Credit CaR)
3.2.1 Rischio di tasso di interesse
al livello di probabilità del 99,93 per cento. Mentre la
perdita attesa prende in considerazione solo le caratteri-
Informazioni di natura qualitativa
stiche individuali di ciascuna controparte (PD, LGD, EaD),
la perdita inattesa considera anche le caratteristiche di di-
1. ASPETTI GENERALI
versificazione del portafoglio (correlazioni tra le insolvenze e concentrazione di singole esposizioni). Il Credit CaR
è il valore di perdita che non sarà superato con probabi-
Le variazioni di tasso di interesse generano due tipologie di rischi in capo alla Società:
lità del 99,93%, lungo l’orizzonte temporale annuo, depurato della perdita attesa.
Il modello consente inoltre di allocare il capitale di ri-
Rischio di tasso di interesse sul fair value;
Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari.
schio del portafoglio tra i diversi sotto-portafogli ottenuti raggruppando le controparti rispetto alle seguenti ca-
Tipicamente sono esposte al rischio di fair value le at-
ratteristiche: classe di rating, macro regione, regione, ra-
tività e passività finanziarie a tasso fisso, mentre risultano
mo di attività e settore di attività. I sotto-portafogli pos-
soggette al rischio di variazione dei flussi di interesse fu-
sono essere costruiti anche aggregando le esposizioni ri-
turi gli strumenti finanziari a cui si applica un tasso di in-
spetto a due o tre delle precedenti caratteristiche in mo-
teresse variabile.
do incrociato. In questo modo è possibile creare un “cruscotto direzionale” per monitorare la rischiosità e la concentrazione dei diversi sotto-portafogli.
Attività e passività finanziarie soggette a rischio di fair value
La tipologia di crediti che genera rischio di fair value
è costituita dai contratti di leasing stipulati a “tasso fis-
Sulla base dei risultati forniti dal modello, sono state
so”, per i quali si definisce inizialmente il tasso valido per
avviate le prime applicazioni gestionali in termini di mo-
tutta la durata del rapporto. La produzione attuale di tali
nitoraggio del profilo di concentrazione del portafoglio
contratti è residuale ed è sostanzialmente in linea rispet-
creditizio, fornendo supporto alla definizione degli indi-
to al 2005 (2,2% sul totale finanziato annuo 2006): il por-
rizzi di politica creditizia.
tafoglio soggetto al rischio di fair value, pari a 98.465 migliaia di Euro, rappresenta al 31 dicembre 2006 una porzione pari all’1,65% dell’intero portafoglio crediti leasing
5. ALTRE INFORMAZIONI QUANTITATIVE
(2,2% al 31/12/05).
IN MATERIA DI RISCHIO DI CREDITO
Tali crediti non sono soggetti a rischio di variazione
Non sono riportate informazioni di tipo quantitativo in
dei flussi finanziari, che per definizione risultano certi dal
quanto non particolarmente significative. La base dati ad
punto di vista finanziario, ma risultano invece soggetti a
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
variazione del fair value in conseguenza dei movimenti
(peraltro semplici medie di tassi di mercato diversi dal-
dei tassi di mercato.
l’Euribor) costituiscono una quota assolutamente marginale del portafoglio a tasso variabile.
I contratti stipulati a tasso fisso non prevedono la possibilità di revisione del tasso od il passaggio a forme di indicizzazione.
Il conguaglio viene regolato quando la variazione tra
il valore del tasso di mercato a cui era stipulato il contratto e la corrispondente quotazione aggiornata rag-
I crediti derivanti da contratti di leasing a tasso fisso ri-
giunge almeno 0.125% (“scatto”); la liquidazione viene
sultano coperti da specifici derivati, rilevati tra le passivi-
effettuata per scatti interi di 0.125% e può essere sia po-
tà, che la società stipula periodicamente nella logica di
sitiva che negativa per la Società, in funzione dell’anda-
macrohedging, per stabilizzare il margine di interessi. I
mento effettivo dei tassi. Nel 2006 le indicizzazioni han-
derivati sono semplici Interest Rate Swap con i quali si
no impattato positivamente a Conto economico per
scambia un tasso fisso con Euribor. In particolare al 31 di-
20.126 migliaia di Euro.
cembre 2006 sono in essere posizioni di derivati di tasso
(IRS) pari ad un valore residuo di 82.688 migliaia di Euro,
I contratti stipulati a tasso variabile non prevedono la
stipulati con controparti appartenenti al perimetro del
possibilità di variazioni automatiche o facoltative né del-
Gruppo Capitalia.
la regola di indicizzazione né il passaggio al tasso fisso.
La Società detiene passività finanziarie di negozia-
Tra gli strumenti finanziari iscritti al passivo e soggetti
zione con un mark to market pari a 16 migliaia di Euro, le
al rischio di tasso si evidenziano i debiti a medio lungo
cui variazioni in termini di fair value risultano non signifi-
termine verso enti finanziari derivanti da finanziamenti
cative.
(scadenza 2010); i rapporti sono indicizzati alla media dell’Euribor 3 mesi 360 ed è prevista la liquidazione degli in-
Attività e passività finanziarie soggette a rischio di interesse
teressi alla fine di ogni trimestre solare. I finanziamenti so-
sui flussi finanziari
no erogati da una controparte appartenente al Gruppo
Tra le poste iscritte nel bilancio di Fineco Leasing
Capitalia; è contrattualmente prevista la possibilità di re-
S.p.A., sono soggette a rischio di tasso interesse tutti i
cedere dal rapporto, per entrambe le parti, con un preav-
crediti derivanti da contratti di leasing stipulati a “tasso
viso di 90 giorni.
variabile”.
Tra le passività verso enti finanziari è inoltre rilevato
Il valore a scadere di tali crediti ammonta a 4.701.649
l’ammontare delle obbligazioni residue emesse dalle so-
migliaia di Euro ed è pressoché interamente indicizzato
cietà veicolo delle operazioni di cartolarizzazione F-E Blue,
alla media trimestrale dei valori dell’Euribor 360; la liqui-
F-E Green e F-E Gold. Tali titoli risultano emessi da una
dazione dell’indicizzazione avviene per tutti i contratti al-
terza parte, ma rilevano nel bilancio della Società a segui-
la scadenza del trimestre solare, tranne per i rapporti che
to dell’applicazione del principio della derecognition. I ti-
si estinguono nel corso del trimestre (a seguito di riscat-
toli prevedono la maturazione di cedole legate all’Euribor
to finale o anticipato, per subentro di un terzo, ecc). I cre-
3 mesi 360 rilevato puntualmente, ai sensi di quanto defi-
diti sui cui sono applicate altre regole di indicizzazione
nito nei contratti che regolano le operazioni stesse.
118 119
Informazioni di natura quantitativa
1. DISTRIBUZIONE PER DURATA RESIDUA (PER DATA DI RIPREZZAMENTO) DELLE ATTIVITÀ
E DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE
Voci/Durata residua
(importi in migliaia di euro)
1. Attività per cassa
Fino a Da oltre 3 mesi Da oltre 6 mesi Da oltre 1 anno
3 mesi
fino a 6 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
1.3 Altre attività
2. Passività per cassa
2.1 Debiti
Durata
indeterminata
212.820
395.633
2.238.612
1.645.807
–
825.112
–
–
–
–
–
–
–
546.861
212.820
395.633
2.233.558
1.645.807
–
825.112
84.664
–
–
5.054
–
–
–
798.228
181.476
287.568
4.128.843
420.942
56.196
–
730.421
130.520
234.679
4.055.523
420.942
56.196
–
–
–
–
–
–
–
–
67.807
50.956
52.889
73.320
–
–
–
2.2 Titoli in circolazione
2.3 Altre passività
Oltre
10 anni
631.525
1.1 Titoli di debito
1.2 Crediti
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
3. Derivati
–
–
215
70.581
10.625
1.267
–
3.1 Derivati attivi
–
–
–
64.863
7.230
1.267
–
3.2 Derivati passivi
–
–
215
5.718
3.395
–
–
I beni in attesa di locazione finanziaria sono stati inseriti nella fascia “durata indeterminata”.
zione a margine di interessi dello spread commerciale applicato alle operazioni di impiego. In tale contesto gli
strumenti derivati utilizzati per la copertura del rischio di
Per i derivati sono stati inseriti i valori nozionali.
fair value degli impieghi rientrano nella tipologia Interest
Rate Swap che trasformano il tasso fisso contrattuale degli impieghi in tasso variabile, coerente alla provvista.
2. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE
PER LA MISURAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO
DI TASSO DI INTERESSE
I derivati sono di tipo amortizing in quanto la copertura è effettuata sui cash flow contrattuali attesi, senza
rettifica per eventuali prepayments e senza tenere in con-
La Società persegue obiettivi di stabilizzazione del
margine interessi effettuando le seguenti attività:
siderazione le perdite attese per insolvenza della controparte. Il piano di ammortamento di ogni singolo derivato
ha durata compresa tra i 5 ed i 10 anni.
Attività di copertura del fair value
La mitigazione del rischio di tasso di interesse da fair
La copertura segue la logica del macrohedging: si
value connesso ad impieghi a tasso fisso è realizzata pre-
provvede perciò ad aggregare tutti i flussi attesi di ogni
valentemente tramite il ricorso a strumenti derivati di co-
singolo contratto ed a confrontare tale curva di ammor-
pertura. L’attività è finalizzata a coprire il solo rischio di
tamento rispetto alla curva di ammortamento degli IRS in
tasso con l’obiettivo di sterilizzare nel tempo la contribu-
essere. Con periodicità trimestrale o comunque quando
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
la curva di crediti non coperti assume un importo suffi-
particolare, il rischio viene ridotto tramite il ricorso a for-
ciente (mediamente attorno a 10 milioni di Euro), si prov-
me di provvista che prevedono contrattualmente la rego-
vede ad aggiungere ai derivati esistenti un nuovo swap
lazione di interessi indicizzati all’Euribor. Lo schema se-
amortizing che copra la differenza.
guente riepiloga la situazione in essere al 31 dicembre
2006:
I derivati prevedono il pagamento di un tasso fisso,
pari al tasso swap di mercato al momento della copertu-
Attività indicizzate
ra, e l’incasso di Euribor 1 mese flat (3 mesi nei derivati
Crediti indicizzati
stipulati meno recentemente). Secondo la strategia di
Crediti leasing
gestione del rischio di tasso della Società, è oggetto di
Totale impieghi indicizzati
(importi in milioni di euro)
Euribor medio 3 m
5.742
5.742
copertura la variazione del flusso di interessi percepiti dal
portafoglio crediti, al netto dello spread creditizio; in coerenza a ciò, il piano di ammortamento considerato è ottenuto utilizzando le quote capitali contrattualmente previste, mentre le quote interessi sono rideterminate in funzione del tasso par swap associato a ciascun contratto in
funzione della data di stipula.
Il fair value è calcolato attraverso un modello di attualizzazione dei flussi di cassa, sia per quanto riguarda il
Passività indicizzate
(importi in milioni di euro)
Provvista indicizzata
Finanziamenti da enti a m/l
Euribor medio 3 m
Finanziamenti da enti a breve
Tit di gruppo
206
Debiti a vista v/banche
Euribor puntuale 1 m
348
Debiti v/clienti per obbligazioni
cartolarizzazione
Euribor puntuale 3m
2.749
Totale provvista indicizzata
2.320
5.623
portafoglio che i derivati.
Il portafoglio crediti è considerato coperto per una
Circa la metà dei crediti indicizzati risulta coperta da
percentuale che tiene conto sia del rapporto nominale tra
una provvista a medio lungo termine il cui criterio di in-
derivati e crediti e sia del rapporto tra le duration modi-
dicizzazione corrisponde perfettamente alla regola di in-
ficate. Nel corso dell’anno la percentuale di copertura ha
dicizzazione applicata all’attivo; le altre forma di provvista
oscillato tra il 90% ed il 95,30%, attestandosi a 85,03% al
prevedono un regolamento di interessi comunque colle-
31 dicembre 2006.
gato all’Euribor, anche se rilevato puntualmente, con repricing mensile. Permane pertanto sulla società un rischio
L’efficacia della copertura è verificata trimestralmente,
di tasso di interesse limitato alla differenza tra il valore
tramite l’esecuzione di test forward e di test backward,
medio trimestrale dell’Euribor rispetto ai relativi valori
per i quali è prevista una soglia di significatività entro la
puntuali.
quale, indipendentemente dal rapporto analitico ottenuto dalle variazioni di fair value, il test è comunque ritenuto superato.
Per quanto riguarda l’Euribor applicato per il calcolo
dei rendimenti delle obbligazioni delle cartolarizzazioni,
si tratta di un tasso puntuale determinato all’inizio del tri-
Attività di copertura dei flussi finanziari
mestre di calcolo della cedola e pertanto, anche in que-
Per quanto riguarda la copertura del rischio di tasso
sto caso, non perfettamente coincidente con il tasso di
sui flussi finanziari, non sono presenti specifiche opera-
rendimento del portafoglio. In questo caso il rischio resi-
zioni di copertura; la Società persegue comunque l’o-
duo in capo alla Società è comunque attenuato dalla pre-
biettivo di minimizzare l’esposizione al rischio tasso. In
senza di meccanismi interni alle operazioni stesse, trami-
120 121
te i quali il rendimento del portafoglio è scambiato con il
3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO
rendimento delle cedole (back to back swap).
Informazioni di natura qualitativa
Si precisa inoltre che la provvista ottenuta con finanziamenti a tasso fisso è interamente a breve termine (da
1. ASPETTI GENERALI
1 a 3 mesi) e pertanto è soggetta ad un rischio di tasso di
interesse equiparabile alla provvista a tasso indicizzato.
Fineco Leasing S.p.A. non è solita stipulare con la
clientela contratti di leasing in valuta e normalmente non
L’esposizione complessiva dell’attivo e del passivo è
acquisisce altre attività e passività finanziarie in valuta.
mantenuta sotto controllo dalla Funzione Tesoreria e Cartolarizzazioni che controlla con cadenza settimanale le
Nel bilancio al 31/12/2005 sono rilevati crediti deri-
consistenze e che in caso di squilibrio provvede a pro-
vanti da un unico contratto di leasing stipulato in esercizi
porre agli Organi competenti, nell’ambito delle linee di
precedenti, per il quale è previsto un adeguamento tri-
fido disponibili, una soluzione per ribilanciare la struttura
mestrale dell’importo della rata in funzione dell’anda-
della provvista.
mento del tasso medio di cambio YEN durante ciascun
trimestre rispetto al cambio in vigore al momento della
stipula del contratto.
3. ALTRE INFORMAZIONI IN MATERIA DI RISCHIO
DI TASSO DI INTERESSE
Gli interessi del contratto risultano inoltre indicizzati al tasso YEN; è previsto il regolamento trimestrale
Non vi sono altre informazioni in materia di rischio di
tasso di interesse da segnalare.
sulla base delle differenze di tasso medio trimestrale
rispetto al valore del suddetto tasso al momento della
stipula.
3.2.2 RISCHIO DI PREZZO
Il contratto prevede un’opzione, esercitabile dal cliente con preavviso di 1 mese, per convertire il contratto in
Fineco Leasing S.p.A. non risulta esposta al rischio di
Euro e per variare l’indicizzazione da tasso YEN all’Euri-
prezzo; il valore degli strumenti finanziari iscritti all’attivo
bor trimestrale. Tra le passività è rilevato un finanziamen-
o al passivo non risulta infatti correlato a variazioni dei
to nella stessa valuta la cui remunerazione è collegata al
prezzi di mercato.
tasso YEN.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
Informazioni di natura quantitativa
1. DISTRIBUZIONE PER VALUTA DI DENOMINAZIONE DELLE ATTIVITÀ, DELLE PASSIVITÀ E DEI DERIVATI
Valute
Voci
(importi in migliaia di euro)
Dollari
USA
Serline
Yen
Dollari
canadesi
Franchi
svizzeri
Altre
valute
–
–
2.848
–
–
–
–
–
–
–
–
–
A. Attività finanziarie
A.1 Titoli di debito
A.2 Titoli di capitale
–
–
–
–
–
–
A.3 Crediti
–
–
2.848
–
–
–
A.4 Altre attività finanziarie
–
–
–
–
–
–
B. Altre attività
–
–
–
–
–
–
C. Passività finanziarie
–
–
3.988
–
–
–
C.1 Debiti
–
–
3.988
–
–
–
C.2 Titoli in circolazione
–
–
–
–
–
–
C.3 Altre passività finanziarie
–
–
–
–
–
–
C.4 Altre attività finanziarie
–
–
–
–
–
–
D. Altre passività
–
–
–
–
–
–
E. Derivati
–
–
–
–
–
–
Totale attività
–
–
2.848
–
–
–
Totale passività
–
–
3.988
–
–
–
Sbilancio (+/–)
–
–
(1.140)
–
–
–
2. MODELLI E ALTRE METODOLOGIE PER LA
3.3 RISCHI OPERATIVI
MISURAZIONE E GESTIONE DEL RISCHIO DI CAMBIO
Informazioni di natura qualitativa
In considerazione della marginale operatività su operazioni in valuta, Fineco Leasing S.p.A. non ha attivato
1. ASPETTI GENERALI, PROCESSI DI GESTIONE
modelli per la gestione del rischio di cambio; il profilo di
E METODI DI MISURAZIONE DEL RISCHIO OPERATIVO
rischio è peraltro estremamente contenuto.
Le fonti di manifestazione del rischio operativo risiedono, come evidenziato dalla normativa di Basilea2, in
3. ALTRE INFORMAZIONI QUANTITATIVE
tutti gli eventi e classi di circostanze che possono causa-
IN MATERIA DI RISCHIO DI CAMBIO
re una perdita: il modello di riferimento che è stato utilizzato per la prima analisi di eventi e fattori di rischio all’in-
Non vi sono altre informazioni in materia di rischio di
cambio da segnalare.
terno della struttura aziendale è raccordato con il modello dei rischi utilizzato da ASSILEA, Associazione Italiana
122 123
Leasing, che ha avviato un gruppo di lavoro interno alle
Sezione 4 – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE
associate al fine di provvedere ad una sistematica rilevazione delle perdite operative del comparto leasing in Ita-
1. INFORMAZIONI SUI COMPENSI
lia (DIPO leasing). Il modello adottato è allineato con
DEGLI AMMINISTRATORI E DEI DIRIGENTI
quanto previsto dal Comitato di Basilea il quale ha definito il rischio operativo come il rischio di perdite derivanti da disfunzioni endogene (procedure, personale e
I compensi spettanti agli amministratori per l’esercizio
2006 ammontano a Euro 194 mila.
sistemi interni) oppure da eventi esogeni alla stessa (segnatamente il rischio giuridico ma non quello strategico
e reputazionale). Sulla scorta di questa impostazione
Il compenso spettante al Collegio Sindacale ammonta a Euro 105 mila.
metodologica, la società ha effettuato sia una pre-analisi informale per verificare l’applicabilità del modello di rilevazione dei rischi operativi in uso presso MCC (com-
pliant con le richieste della Capogruppo e con quelle di
ASSILEA) siauna prima raccolta e classificazione dei dati
COMPENSI
(importi
in migliaia di euro)
a) Amministratori
2006
2005
Var.
assoluta
Var.%
194
251
(57)
–22,42
disponibili per essere in grado di produrre uno ‘scenario’
b) Sindaci
105
105
–
–
delle perdite operative. Ad oggi sono state oggetto di
Totale
299
356
(57)
–15,80
analisi i componenti negativi di reddito, quali le sopravvenienze passive, senza soglie minime di importo ed alcuni indicatori di anomalia sviluppati per il controllo dei
processi aziendali (fatturazione spese contrattuali, pagamenti a fornitori): non sono ancora stati ancora analizzati gli eventi ed i fattori correlati al rischio giuridico ed al
rischio di IT. Fermo restando il fatto che attualmente la
nostra società non è inserita nel perimetro di rilevazione
dei rischi operativi di Gruppo, sarà comunque necessario realizzare l’attività di rilevazione sistematica dei rischi
operativi: per concretizzare l’applicazione di un modello
2. CREDITI E GARANZIE RILASCIATE A FAVORE
DEGLI AMMINISTRATORI E SINDACI
La Società ha in essere contratti di locazione finanziaria per un valore di Euro 13.036 migliaia ed un debito residuo al 31 dicembre 2006 di Euro 7.591 migliaia con società nelle quali ricoprono cariche sociali gli attuali componenti dei Consigli di Amministrazione, dei Collegi Sindacali, dei dirigenti con responsabilità strategiche in società appartenenti al Gruppo bancario Capitalia.
di rilevazione, tuttavia, sarà necessario provvedere all’avvio di tutte le attività necessarie per l’allineamento
Per tutti i contratti stipulati dopo l’entrata in vigore
con quanto già avviato dalla Capogruppo in tema di
del decreto Legislativo n. 481/1992 (dal 1/1/1994 art.
Loss Data Collection, ovvero definizione di ruoli, respon-
136 D.Lgs n. 385/93), le relative delibere di affidamento
sabilità e modalità di raccolta e validazione dei dati di in-
sono state assunte in conformità a quanto ivi previsto.
teresse.
3. INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI
Informazioni di natura quantitativa
Al momento non sono disponibili informazioni quantitative attendibili.
CON PARTI CORRELATE
Con riferimento allo IAS 24, si precisa che i rapporti
con le società del Gruppo bancario Capitalia rientrano
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
nell’usuale operatività di un gruppo articolato secondo un
Più precisamente, la normativa interna prevede
modello polifunzionale e riguardano rapporti di corrispon-
esplicitamente i criteri di correttezza sostanziale e pro-
denza per servizi resi, di deposito, di finanziamento o la
cedurale, pur garantendo la necessaria flessibilità ope-
distribuzione di prodotti e/o servizi finanziari oppure l’assi-
rativa, trattando differentemente le attività relative ad
stenza, la consulenza o più in generale la prestazione di
operazioni tra parti correlate e quelle classificate, in-
servizi complementari all’attività bancaria vera e propria.
vece, come “atipiche e/o inusuali”, cioè tutte quelle
operazioni che per significatività/rilevanza, natura del-
Si precisa che per parti correlate si intendono quelle in-
le controparti, oggetto della transazione, modalità di
dividuate, oltre che dall’art. 2359 del Codice Civile, dal
determinazione del prezzo di trasferimento e tempisti-
principio contabile internazionale n. 24 emanato da Inter-
ca di accadimento, possono dar luogo a dubbi in ordi-
national Account Standards Committee e dalla predetta
ne alla correttezza/completezza dell’informazione in
comunicazione Consob n. 2064231 del 30 settembre 2002.
bilancio, al conflitto di interesse, alla salvaguardia del
patrimonio aziendale, alla tutela degli azionisti di mi-
Nel caso di prestazioni di servizi i rapporti economici
noranza.
sono regolati su una base minimale, commisurata al recupero dei relativi costi specifici e generali.
Le operazioni “atipiche e/o inusuali” sono sempre oggetto di valutazione ed approvazione da parte del Consi-
Con riguardo ai soggetti definiti “correlati”, secondo
glio di Amministrazione della Capogruppo e della Socie-
quanto indicato dalle già citate comunicazioni Consob, i
tà, mentre le operazioni con “parti correlate” solo in al-
rapporti che essi intrattengono con Fineco Leasing S.p.A.
cuni casi sono valutate da organi delegati (differenti per
e le società da questa controllate si riferiscono alla nor-
materia e poteri).
male attività di intermediazione finanziaria, creditizia o di
servizi acquistati e venduti.
Nell’ambito del processo valutativo viene prevista la
verifica della “congruità delle condizioni” con cui l’ope-
Tali rapporti sono valutati anche sotto il profilo del po-
razione (sia atipica e/o inusuale che ordinaria) viene po-
tenziale conflitto d’interessi e sono regolati alle condizio-
sta in essere, cioè la congruità delle condizioni con quel-
ni normalmente praticate alla clientela primaria o sulla
le che sarebbero state adottate tra parti non correlate.
base di valutazioni di reciproca convenienza economica.
Nel caso in cui tale verifica non risultasse agevole, è previsto il contributo di un esperto esterno indipendente.
Non sono state effettuate operazioni particolari o inu-
La scelta degli esperti indipendenti viene effettuata sul-
suali nè con società del Gruppo nè con altre controparti
la base della professionalità ed esperienza riconosciute
correlate.
dal mercato.
Al fine di garantire l’osservanza della normativa di ri-
La normativa interna prevede l’individuazione di una
ferimento, Fineco Leasing S.p.A. ha provveduto ad ema-
struttura interna responsabile dell’aggiornamento dell’e-
nare un sistema di regole operative interne per tutte le
lenco dei soggetti qualificabili come “Parti Correlate”,
proprie strutture che regoli i flussi informativi necessari
nonché del censimento di tutte le operazioni poste in es-
affinché le cosiddette operazioni “critiche” (atipiche e/o
sere all’interno di Fineco Leasing S.p.A.
inusuali e con parti correlate) siano rilevate in forma sistematica e vengano correttamente rappresentate agli
Il dettaglio dei rapporti infragruppo tra Fineco Lea-
azionisti della Società e della Capogruppo Capitalia in
sing S.p.A. e le società del Gruppo Capitalia al 31 di-
sede di informazione contabile.
cembre 2006 sono riportati qui sotto:
124 125
IMPRESE DEL GRUPPO
Attività
Passività
Proventi
Oneri
Capitalia S.p.A.
1.161
20.093
–
(101)
Banca di Roma S.p.A.
5.132
192
21
(5)
FinecoBank S.p.A.
(importi in migliaia di euro)
5.667
312
241
(1.015)
Bipop Carire S.p.A.
441
352.264
–
(5.434)
MCC S.p.A .
204
200.297
137
(8.472)
67
2.330.736
–
(87.513)
Fineco Finance LTD
Capitalia Solution S.p.A.
Totale
–
103
–
(169)
12.672
2.903.997
399
(102.709)
2006
2005
Variazione assoluta
%
3
4
(1)
–25,0
17
13
4
+30,8
Sezione 5 – ALTRE INFORMAZIONI
NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI PER CATEGORIA
a) Dirigenti
b) Quadri di III e IV livello
c) Restante personale
105
106
(1)
–0,9
Totale
125
123
2
+1,6
Si segnala che, nel rispetto della normativa in materia
delle misure tecniche, informatiche, organizzative e pro-
di "protezione dei dati personali", è stato predisposto
cedurali di sicurezza, che configurano il livello minimo di
nel mese di dicembre 2005 il Documento Programmatico
protezione richiesto dalla normativa di riferimento. Inol-
per la Sicurezza (DPS) redatto ai sensi dell’art. 34 D.Lgs
tre il DPS è il documento attraverso il quale Fineco Lea-
196/2003 “Codice in materia di protezione dei dati per-
sing S.p.A. (titolare del trattamento dei dati) attesta di
sonali”, conformemente all’Allegato B “Disciplinare tec-
aver effettuato la valutazione dei rischi derivanti dal trat-
nico in materia di misure minime di sicurezza” del mede-
tamento dei dati e di aver adottato un "piano" per la ri-
simo decreto. Tale documento individua il complesso
duzione degli stessi.
Fineco Leasing
NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO
GRUPPO DI APPARTENENZA
Fineco Leasing S.p.A. fa parte del Gruppo Bancario Capitalia.
IMPRESA CAPOGRUPPO SOCIETÀ CHE ESERCITA L’ATTIVITÀ DI DIREZIONE E COORDINAMENTO
Denominazione:
CAPITALIA S.p.A.
Registro delle imprese di Roma n. 28540
Albo dei gruppi bancari 3207.8
Sede:
Via M. Minghetti, 17 – 00187 Roma
Di seguito i principali dati reddituali, patrimoniali e di struttura al 31 dicembre 2005 di Capitalia S.p.A.:
(importi in milioni di euro)
Crediti verso clientela
3.507
Attività finanziarie
15.396
Raccolta diretta da clientela
26.382
Saldo interbancario netto
6.517
Patrimonio netto
7.917
Margine d’interesse
(317)
Ricavi totali
954
Risultato lordo di gestione
600
Accantonamenti e rettifiche
(186)
Utile/perdita da cessioni
7
Utile prima delle imposte
421
Utile dell’esercizio
596
Dipendenti
Sportelli operativi in Italia e all’estero
1.112
1
Brescia, lì 14 marzo 2007
Il Consiglio d’Amministrazione:
Enrico Cotta Ramusino
Maurizio Caprari
Paolo Alberto De Angelis
Andrea Sergio Gnetti
Pierfrancesco Latini
Armando Artoni
Giorgio Gnutti
A cura di Area Relazioni Esterne
e Comunicazione – Capitalia
Design: INAREA
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