teoria polivagale, ossitocina e la neurobiologia del

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teoria polivagale, ossitocina e la neurobiologia del
TEORIA POLIVAGALE,
OSSITOCINA E
LA NEUROBIOLOGIA
DEL COMPORTAMENTO
SOCIALE
IMPIEGARE IL SISTEMA
DI COINVOLGIMENTO SOCIALE
PER FAVORIRE IL RECUPERO
DA ESPERIENZE MINACCIOSE,
STRESSANTI E TRAUMATICHE
Dr. Stephen W. Porges
Dr. Sue C. Carter
ROMA
20-21-22 MAGGIO 2016
Per il Progresso nella Pratica
e nella Ricerca in Psicoterapia
TEORIA POLIVAGALE,
OSSITOCINA E LA NEUROBIOLOGIA
DEL COMPORTAMENTO SOCIALE
Impiegare il Sistema di coinvolgimento sociale
per favorire il recupero da esperienze minacciose,
stressanti e traumatiche.
I lavori di Stephen Porges sulla Teoria polivagale e di Sue Carter su
ossitocina e comportamento sociale costituiscono degli importanti progressivalidati scientificamente nel campo delle neuroscienze,
con applicazioni cliniche in una nuova medicina mente-corpo e in
psicoterapia. Con il seminario di tre giorni si otterrà una comprensione completa di questa innovativa ricerca e di come queste conoscenze informano la pratica clinica.
La sicurezza è fondamentale nel consentire agli esseri umani di
ottimizzare il proprio potenziale. I processi neurofisiologici associati con il sentirsi al sicuro sono un prerequisito non soltanto per il
comportamento sociale, ma anche per accedere sia alle strutture
cerebrali superiori che consentono agli esseri umani di essere creativi e generativi sia alle strutture cerebrali inferiori coinvolte nella
regolazione dello stato di salute, della crescita e del recupero. La
Teoria polivagale spiega come il comportamento sociale blocca le
difese e favorisce le possibilità di sentirsi al sicuro. Essa offre un
modello innovativo per comprendere le risposte fisiche al trauma
e allo stress nonché l’importanza dello stato fisiologico del cliente
nella mediazione dell’efficacia dei trattamenti clinici. Da una prospettiva polivagale, gli interventi diretti alla capacità di sentirsi al
sicuro e che utilizzano il comportamento sociale per regolare gli
stati fisiologici possono essere efficaci nel trattamento di disturbi
psicologici dipendenti dai sistemi di difesa.
La Teoria polivagale offre una nuova prospettiva e amplia la nostra
comprensione del comportamento normale e atipico, della salute
mentale e dei disturbi psichiatrici. Inoltre, con l’integrazione di una
prospettiva evolutiva, essa spiega come la regolazione della funzione autonomica forma la “piattaforma” neurale sulla cui base poggiano il comportamento sociale e lo sviluppo di relazioni di fiducia.
Illustra, poi, in che modo reazioni al pericolo e alle minacce per la
vita, ed esperienze di abuso e trauma, possono regolare il sistema
nervoso per rispondere a persone amiche, caregiver e insegnanti
come se fossero dei nemici. La Teoria polivagale permette di conoscere dal punto di vista neurofisiologico le variazioni nelle espe-
rienze umane associate a emozioni, attaccamento, comunicazione
e autoregolazione.I partecipanti al seminario apprenderannocome
il comportamento sociale blocca le difese e favorisce le possibilità
di sentirsi al sicuro e potranno, così,offrire un trattamento migliore
peri disturbi dipendenti dai sistemi di difesa.
La dott.ssa Carter ha analizzato l’ipotesi per la quale i circuiti dell’ossitocina – che includono il neuropeptide ossitocina, il relativo peptide
vasopressina e i rispettivi recettori – sono al centro dei sistemi fisiologico e genetico che hanno permesso l’evoluzione del sistema nervoso umano e consentito l’espressione dell’attuale socialità umana. È
possibile che per l’encefalizzazione siano state necessarie azioni distinte dell’ossitocina, ad esempio, facilitazione del parto, lattazione,
comportamento materno, regolazione genetica della crescita della
neocorteccia e mantenimento dell’apporto di sangue alla corteccia.
L’attaccamento facilitato da questo peptideconsente i lunghi periodi
di accudimento necessari per lo sviluppo dell’intelligenza umana. In
generale, le azioni dell’ossitocina consentono i livelli elevati di sensibilità sociale e sintonizzazione necessari per la socialità umana e
per allevare un cucciolo umano. In condizioni ottimali, l’ossitocina
può creare un senso emotivo di sicurezza. Essa modera in modo
dinamico il sistema nervoso autonomo; gli effetti di questo peptide
sui circuiti vagali, così come i suoi effetti antiossidanti e antiinfiammatori, contribuiscono a spiegare le pervasive conseguenze adattive
del comportamento sociale per la salute emotiva e fisica.
Nel seminario si integreranno le ricerche su Teoria polivagale e ossitocina, e le relative informazioni saranno applicate a questioni cliniche. La Teoria polivagale offre una spiegazione plausibile di molteplici
caratteristiche che sono compromesse in periodi di stress e che si
osservano in vari disturbi psichiatrici. Inoltre, introduce una nuova prospettiva che collega la funzione autonomica al comportamento e che
prevede una comprensione del sistema nervoso autonomo come di
un “sistema”, l’individuazione dei circuiti neurali coinvolti nella regolazione dello stato autonomico, e un’interpretazione della reattività autonomica come adattiva nell’ambito della filogenesi del sistema nervoso
autonomo dei vertebrati. Nel workshop la Teoria polivagale sarà integrata con gli studi in corso sui processi endocrini che comprendono i
neuropeptidi ossitocina e vasopressina nei mammiferi. Questi peptidi
possono facilitare il comportamento sociale e sono anche in grado di
modulare stress e meccanismi di difesa.
La dott.ssa Carter presenterà informazioni sulla neurobiologia dei
legami sociali e dell’amore, eanalizzerà in che modo l’ossitocina è
implicata nella regolazione dello stress. Le sue ricerche si focalizzano sui sistemi neuroendocrini e su come questi spieghino l’impatto
positivo di sostegno sociale, legami sociali e relazioni di fiducia sulla
salute fisica e mentale. Il nucleo centrale della presentazione sarà
come ossitocina e vasopressina agiscano da “neuromodulatori”
nell’ambito della Teoria polivagale.
Il workshop esaminerà sia le applicazioni cliniche della Teoria polivagale sia la dipendenza della regolazione autonomica dall’ossitocina. Esso si pone tre obiettivi: 1) indicare esplicitamente la Teoria
polivagale; 2) illustrare come la prospettiva polivagale fornisca informazioni in merito a valutazione clinica e trattamento di numerose
patologie mentali e fisiche; 3) spiegare la dipendenza della regola-
zione autonomica dall’ossitocina nello sviluppo dei legami sociali e
nella regolazione delle risposte allo stress in un contesto sociale.
Le prime due giornate del workshop saranno incentrate sulla
Teoria polivagale. Si apprenderà come, attraverso l’evoluzione,
nel cervello si è venuta a formare una connessione tra i nervi
che controllano il cuore e il volto. Tale connessione fornisce le
strutture per il Sistema di coinvolgimento sociale, che collega le
sensazioni corporee e i processi mentali con espressione facciale, intonazione della voce e gesti.
Il terzo giorno, al dr. Porges si unirà la dott.ssa Sue Carter, la
quale scoprì come i neuropeptidi – ad esempio, l’ossitocina e la
vasopressina – programmano il sistema nervoso in evoluzione,
con conseguenze permanenti per il cervello e il comportamento
sociale. Integrando gli studi sui neuropeptidi con la Teoria polivagale, il dr.Porges e la dott.ssa Carter procederanno a un’esplorazione delle applicazioni cliniche. Tra queste, i metodi di valutazione biocomportamentale e le potenziali strategie per il trattamento
delle caratteristiche associate ad autismo, ipersensibilità uditive
e traumi.
In questo seminario, con l’ausilio di presentazioni, esercizi
esperienziali e dibattiti, i partecipanti apprenderanno:
• i principi e le caratteristiche della Teoria polivagale e come
applicarla in un setting clinico
• il modo in cui la Teoria polivagale può chiarire numerosi aspetti relativi a patologie correlate allo stress e
a disturbi psichiatrici come il DSPT, l’autismo, la
depressione e l’ansia
• il Sistema di coinvolgimento sociale e come si sia evoluta la connessione cervello-volto-cuore
• la maniera in cui una compromissione nella regolazione del Sistema di coinvolgimento sociale sia legata alle caratteristiche di base
di molteplici disturbi psichiatrici
• le conoscenze su come i processi neurali valutino il pericolo
nell’ambiente e attivino circuiti neuronali adattivi che favoriscono le
interazioni sociali oppure i comportamenti di difesa
• il modo in cui il Sistema di coinvolgimento sociale è compromesso
da stress e traumi e come ripristinarlo
• la ricerca che mette in relazione l’ossitocina con il comportamento
sociale nell’ambito della Teoria polivagale
• le implicazioni cliniche dell’ossitocina sulla salute mentale e i problemi comportamentali
• le spiegazioni in merito alla dipendenza della regolazione autonomica dall’ossitocina nello sviluppo dei legami sociali e nella regolazione delle risposte allo stress in un contesto sociale.
GLI ARGOMENTI TRATTATI INCLUDONO:
LA TEORIA POLIVAGALE
• Cambiamenti evolutivi e funzioni adattive nel sistema nervoso autonomo
• Conservazione negli esseri umani di una gerarchia di risposte alle
difficoltà che segue un ordine filogenetico
• Scoperta delle tre piattaforme neurali che forniscono la base neurofisiologica per i comportamenti di ingaggio sociale, attacco/fuga,
e collassamento (shutdown)
IL SISTEMA DI COINVOLGIMENTO SOCIALE E DISTURBI
PSICHIATRICI E COMPORTAMENTALI
• Una descrizione della connessione “volto-cuore” che crea un sistema funzionale di coinvolgimento sociale
• La maniera in cui espressioni facciali, vocalizzazioni e gesti sono
regolati dai meccanismi neuronali coinvolti nella regolazione del sistema nervoso autonomo
NEUROCEZIONE: INDIVIDUARE E VALUTARE IL PERICOLO
• Modalità in cui l’ambiente sociale e fisico determina cambiamenti
nello stato fisiologico
• Comprensione del fatto che a reazioni fisiologiche adattive possono seguire comportamenti maladattivi
• Immobilizzazione senza paura
• Gioco come esercizio neurale
• Ascolto come esercizio neurale
CHIARIRE LE RISPOSTE BIOCOMPORTAMENTALI A
TRAUMI E ABUSI
• Strategie di difesa di attacco/fuga e immobilizzazione
• Funzione adattiva dell’immobilizzazione e le difficoltà cliniche
associate
• Modo in cui gli stress e le sfide della vita distorcono la consapevolezza sociale e sostituiscono ai comportamenti spontanei del
coinvolgimento sociale reazioni difensive
APPLICAZIONE DELLA TEORIA POLIVAGALE NEL SETTING
CLINICO
• Comprensione dell’ipersensibilità uditiva
• Regolazione dello stato come aspetto di base dei disturbi psichiatrici
• Decostruzione delle caratteristiche di autismo e DSPT
• Strategie per spiegare la rottura e la riparazione della regolazione simbiotica
• Identificazione dei segnali sociali che rompono o riparano le reazioni di difesa
CIRCUITI DELL’OSSITOCINA
• Circuiti neurali comuni che supportano la riproduzione, la genitorialità e il comportamento sociale
• Ruoli adattivi distinti, complementari e sovrapposti di vasopressina e ossitocina
CARATTERISTICHE FISIOLOGICHE E ANATOMICHE DEL
SISTEMA DELL’OSSITOCINA
• Effetti neurochimici diossitocina e vasopressina
• Ossitocina e vasopressina quali modulatori neuroendocrini dello
stato viscerale
• Recettori per ossitocina e vasopressina
• Dipendenza della regolazione autonomica dall’ossitocina
ATTIVITÀ DELL’OSSITOCINA IN SITUAZIONI DI SICUREZZA,
PERICOLO E MINACCIA PER LA VITA
• Ossitocina e amore
• Ossitocina e meccanismi di difesa dagli stress della vita
• Possibilità di mediare o attenuare le conseguenze dell’isolamento mediante l’ossitocina
OSSITOCINA COME MEDICINA
• Trattamenti con ossitocina non sempre favoriscono comportamenti prosociali
• Ossitocina per via nasale come terapia nell’autismo
EFFETTI DELL’OSSITOCINA SUL PIANO ANATOMICO,
FISIOLOGICO, GENETICO ED EPIGENETICO
• Variabilità genetica ed epigenetica
• Ossitocina e sviluppo della neocorteccia
• Ossitocina, encefalizzazione e comportamento sociale.
STEPHEN W. PORGES, PH.D.
Professore di Psichiatria
University of North Carolina
è professore di Psichiatria presso la University of North
Carolina. Ha ricoperto la carica di Presidente della Federation of Behavioral, Psychological and Cognitive Sciences e della Society for Psychophysiological Research. È
l’ideatore della Teoria polivagale. È inoltre autore di oltre
duecento articoli scientifici peer-review che attraversano
varie discipline, tra cui: anestesiologia, medicina critica,
ergonomia, fisiologia dell’esercizio fisico, gerontologia,
neurologia, ostetricia, pediatria, psichiatria, psicologia,
medicina spaziale e abuso di sostanze. Nel 1994 propose
la Teoria polivagale, una teoria che mette in relazione l’evoluzione del sistema nervoso autonomo dei mammiferi con
il comportamento sociale e sottolinea l’importanza dello
stato fisiologico nell’espressione dei disturbi psichiatrici. È
autore di The Polivagal Theory (Tr. it., La Teoria Polivagale,
edito da Fioriti) e attualmente sta scrivendo Clinical Applications of the Polyvagal Theory: The Transformative Power
of Feeling Safe. Per maggiori informazioni, visitare il sito
www.stephenporges.com.
C. SUE CARTER, PH.D.
Direttrice del Kinsey Institute
Indiana University
Dirige il Kinsey Institute ed èRudy Professor di Biologia
alla Indiana University. Si occupa dello studiodella neurobiologia dei comportamenti socio-emotivi, tra cui i legami sociali e il comportamento genitoriale.A lei si deve la
scoperta dell’importante ruolo dell’ossitocina nella creazione di legami sociali e di come i neuropeptidi possono
programmare il sistema nervoso in evoluzione, con conseguenze permanenti per il cervello e il comportamento sociale. Attualmente sta collaborando in una ricerca mirata
ad analizzare il ruolo dell’ossitocina e della vasopressina
nelle patologie psichiatriche. Il suo ultimo lavoro è centrato
sugli effetti dell’ossitocina sullo sviluppo, ad esempio, l’esposizione perinatale all’ossitocina sintetica e il ruolo protettivo di questo peptide nella regolazione della reattività
comportamentale e autonomica alle esperienze stressanti.
È autrice di oltre duecentocinquanta articoli ed editor di
cinque volumi, tra i quali Attachment and Bonding: A New
Synthesis. La dott.ssa Carter ha inoltre ricoperto il ruolo
di Presidente della International Behavioral Neuroscience
Society.
DESTINATARI
psicologi, psicoterapeuti, medici, studenti specializzandi in psicoterapia
LINGUA
traduzione simultanea dall’inglese all’italiano
ORARIO
Venerdì 10-18
Sabato 10-18
Domenica 9-17
SEDE
Roma
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€ 300,00 iva inclusa
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