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IL CANE LUPO CECOSLOVACCO Storia di una meravigliosa simbiosi con il lupo
da comprendere e amare
IL CANE LUPO
CECOSLOVACCO
STORIA DI
UNA MERAVIGLIOSA SIMBIOSI CON IL LUPO DA COMPRENDERE E AMARE
Di Daniela Ciotti
Questo manuale contiene materiale protetto dalle leggi sul Copyright nazionale ed
internazionale. Qualsiasi riproduzione senza il consenso scritto dell’autore è strettamente
proibita.
© 2012 - 2013
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Daniela Ciotti
IL CANE LUPO CECOSLOVACCO Storia di una meravigliosa simbiosi con il lupo
da comprendere e amare
ALLEVAMENTO COSMO DANIEL ELITE
Riconosciuto ENCI - FCI dal 1993
DI DANIELA CIOTTI
VIA SANT’ANSOVINO, 1657 - 47835 SALUDECIO RIMINI
www.comodaniel.com
www.danielaciotti.com
www.facebook.com/ciotti.daniela66
[email protected]
cell. 3407841247
Ideazione dell’opera, stesura dei testi, interpellanze specialistiche
e finanziamento del progetto di Daniela Ciotti.
Nuova edizione rinnovata e ampliata nei contenuti Il Cane Lupo
Cecoslovacco “Storia di una meravigliosa simbiosi con il lupo
da comprendere e amare” - Saludecio 2012.
Revisione del testo e quarta di pagina a cura di Martina Galvani
Realizzazione grafica della copertina e impaginazione a cura di
Paola Zagato - www.rofosdesign.com
In copertina Cosmo Daniel Elite Evaristo, retro Cosmo Daniel
Elite Kenia
Tutti i soggetti di Cane Lupo Cecoslovacco che appaiono nella
galleria fotografica sono nati nell’allevamento Cosmo Daniel
Elite di Daniela Ciotti, hanno dato un valido contributo fotografico
anche gli amici nonché proprietari dei miei adorati lupi.
Prima edizione Il lupo ed il cane lupo cecoslovacco “Nascita e
storie di una splendida ibridazione” Torino 2005 LRC Edizioni.
Redatta e Coordinata da Leonardo Repetto.
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da comprendere e amare
Ecco l’indice completo del mio libro:
Ringraziamenti
Introduzione
CAPITOLO 1
Curiosità
1 Com’è nato il Cane Lupo Cecoslovacco
1 L’accoppiamento del lupo con il cane
1.1 La preparazione ed il corso dell’esperimento
1.2 Prime osservazioni importanti sugli ibridi
1.3 Perché si è deciso di allevarlo
1.4 La somiglianza con il suo antenato il lupo
1.5 Dagli ibridi alla razza
1.6 Il riconoscimento internazionale
CAPITOLO 2
Lo standard
2.1 Che cos’è
CAPITOLO 3
La cinofilia Ufficiale
3.1 Regolamento e spiegazione di alcune sigle
cinofile
CAPITOLO 4
Il lupo
4.1 Analogie e differenze rispetto al cane
4.2 Come comunica il lupo
4.3 La gerarchia
4.4 La riproduzione
4.5 La crescita dei cuccioli
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4.6 Il branco
4.7 I componenti del branco
4.8 Ecologia del lupo
4.9 Tecniche di caccia
CAPITOLO 5
Cenni storici e culturali
5.1 Il lupo tra racconti e leggende
CAPITOLO 6 ATTUALITÀ:
le normative sulle vaccinazioni da effettuare
6.1 Le vaccinazioni
6.2 Cimurro
6.3 Epatite infettiva
6.4 Leptospirosi
6.5 Parvovirosi
6.6 Tracheobronchite infettiva
6.7 Piroplasmosi
6.8 Coronavirus
6.9 Rabbia
6.10 Borreliosi
6.11 La vaccinazione del cucciolo
6.12 La vaccinazione del cane adulto
6.13 La vaccinazione antirabbica
CAPITOLO 7
Il microchip e il Passaporto
CAPITOLO 8
Le malattie del cucciolo
8.1 La leshmaniosi
8.2 La filariosi cardiopolmonare
8.3 La mielopatia degenerativa
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8.4 Dermatite allergica
8.5 Dermatiti parassitarie
8.6 Dermatiti da intolleranze alimentari
8.7 Dermatiti da allergeni diversi
8.8. Dermatiti da stress
8.9 L’otite
8.10 La congiuntivite
CAPITOLO 9
La displasia dell’anca
9.1 La classificazione della displasia dell’anca
CAPITOLO 10
La displasia del gomito
10.1 La classificazione della displasia del gomito
CAPITOLO 11
Alimentazione
11.1 Intervista la Medico Veterinario Dr. Luciano
Ponzetto di Caluso (To)
CAPITOLO 12
Le esposizioni canine
12.1 Regolamento e funzione
12.2 Certificati, qualifiche e loro significato
12.3 Il Cane Lupo Cecoslovacco selezionato
anche per il lavoro
12.4 La mia personale percezione in merito alle
esposizioni canine
CAPITOLO 13
Daniela Ciotti si racconta
13.1 Prime esperienze dall’allevamento
13.2 Il mio allevamento: un branco
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13.3 L’accoppiamento in ambiente controllato
13.4 Alimentazione del branco
13.5 Il carattere: comportamento, pregi e difetti
CAPITOLO 14
Il proprietario ideale
CAPITOLO 15
Le domande delle persone che vogliono
conoscere il Cane Lupo Cecoslovacco
15.1 La vita di gruppo
15.2 Il momento del parto
15.3 La socializzazione in ambito famigliare
15.4 Adottare un cucciolo: dalla scelta alla
convivenza con un piccolo lupo
CAPITOLO 16
Racconti di esperienze vissute
16.1 Il cucciolo che si salvò dall’acqua gelata
16.2 Il lupo ritrovato
16.3 Convivenza con altri cani
16.4 Cosmo Daniel Elite Aika
16.5 Denik il lupo extrasensoriale
CAPITOLO 17
Lupi attori protagonisti
17.1 Il centenario della casa Automobilistica
Lancia
17.2 Le riprese del film “I Padroni di Casa”
CAPITOLO 18
L’addestramento
18.1 La mia esperienza
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18.2 Un cucciolo poco socievole
18.3 La scomoda posizione di leader
18.4 Un lupo Alfa
18.5 L’attitudine del Cane Lupo Cecoslovacco
CAPITOLO 19
Tribute to the wolf
Manifesto per la conservazione del lupo
BIBLIOGRAFIA
I suoi occhi
riflettono
il tuo sguardo
catturandolo
poi si gira
elusivo e silenzioso
e
riprende la sua strada…
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ECCO COSA SCOPRIRAI LEGGENDO QUESTO LIBRO:
•
Conoscerai tutta la vera storia sulla nascita del Cane Lupo Cecoslovacco e la sua
similitudine con il Lupo dei Carpazi dal quale deriva in seguito ad una particolare
ibridazione.
•
Comprenderai la sua perfetta simbiosi con il Lupo Selvatico.
•
Comprenderai il comportamento del branco, per poter avere uno strumento in grado
di farti entrare in perfetta relazione con esso, non solo impartendo ordini, ma
attraverso una comunicazione semplice e non coercitiva.
•
Conoscerai attraverso la mia personale esperienza tutti i segreti per una giusta
convivenza con il tuo amico a quattro zampe.
BENEFICI
1. Cambierai la tua concezione legata alla logica.
a. Il tuo Cane Lupo Cecoslovacco sarà più attento e felice di ascoltarti.
2. Agirai di più ascoltando il tuo cuore.
a. Otterrai il rispetto reciproco ed un perfetto equilibrio
3. Comprenderai che il Cane Lupo Cecoslovacco segue regole differenti dalle nostre,
legate all’istinto, alla conservazione e al rispetto reciproco del branco.
a. Otterrai una vita più serena e rilassata per entrambi con beneficio immediato
sulla sua e tua salute e un benessere sia fisico che materiale.
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“CHI È DANIELA CIOTTI È PERCHÈ DOVREI FIDARMI?”
Fin da piccola ho sempre avuto una particolare passione per gli animali in genere, anche se i
miei preferiti erano i cani ed i cavalli.
Abitando in città, precisamente a Torino, all’interno di un appartamento, non ho mai
potuto realizzare il sogno di avere un cane, perché i miei genitori non erano d’accordo.
Mi consolavo portando a passeggio il Cane Pastore Tedesco della mia vicina, e alcune
volte anche un altro cane appartenente alla razza Cocker di una persona anziana abitante
nel palazzo di fronte al mio.
Di quegli anni ricordo che attendevo ansiosamente le vacanze in cui poter trascorrere
tutto il mese di Agosto presso la cascina dei miei zii a Riccione.
Gli animali, in quella terra di mare, non mancavano di certo ed io mi trasformavo in una
figura che simpaticamente potrebbe essere definita “contadinella”.
Un fatto che ricordo ancora con affetto, e che rappresenta il mio carattere ed il rapporto
che instauro con gli animali in genere, è che la prima cosa che facevo al mio arrivo, dopo
aver salutato gli zii, era andare a slegare il cane.
Non ho mai sopportato la vista di un cane alla catena, o di un qualsiasi animale
confinato, in stato di costrizione.
Tornando indietro negli anni, ritrovo nuovamente a casa di mio zio un richiamo affettivo alla
passione che ha segnato la mia vita.
Oltre ad Argo, un Lupo Italiano, al quale ero legata emotivamente, mio zio
ebbe altri cani, di diverse razze:
 dal Bracco Italiano,
 al Setter Irlandese,
 al Cane Pastore Maremmano Abruzzese.
Questo mi diede la possibilità di fare esperienza con i loro differenti caratteri e cercare,
con l’aiuto di alcuni libri e documentari, di interagire con loro.
La mia vita procedette ancora per diversi anni senza cani fino a quando, nel 1987, mi
sposai andando ad abitare in Val di Susa, in una casa indipendente con annesso un
prato di 2.000 mq.
La voglia di possedere un cane, a quel punto, si fece sempre più insistente nei miei
pensieri.
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Lavorando a Torino, che distava dalla mia dimora a circa 50 km, i problemi, però, erano
ancora tanti.
Non volevo assolutamente avere un cane per lasciarlo tutto il giorno da solo.
Una domenica andai, come spesso accadeva, con mio marito Giorgio al lago del
Moncenisio e sperimentai un incontro folgorante, che cambiò completamente la mia
vita.
Vidi uno splendido esemplare di Pastore Maremmano Abruzzese, in mezzo al bosco,
proprio sopra le nostre teste.
Senza esitare volli parlare con il suo proprietario, il quale mi indicò un bellissimo libro che
parlava di quella razza, intitolato “I Pastori Italiani”, Edizioni De Vecchi, prima stampa 1987.
“Molti anni più tardi fecero la seconda ristampa dove all’ interno,
con grande soddisfazione, comparivo con una femmina
di Pastore Maremmano Abruzzese, Ombretta delle Nuvole Bianche,
vincitrice di numerosi titoli di bellezza”.
Il giorno seguente mi procurai il volume, ed all’interno trovai numerosi indirizzi di allevatori
in Piemonte.
Passò appena una settimana ed acquistai il mio primo Pastore Maremmano
Abruzzese, di nome Delfo delle Nuvole Bianche.
Dopo un anno di convivenza con il Pastore Maremmano Abruzzese decisi di
acquistare, in un altro allevamento, due femmine di linea di sangue diversa:
1. Ombretta delle Nuvole Bianche
2. Noce delle Grandes Murailles.
Nel 1989, inseguendo una passione che stava acquisendo sempre maggiore importanza,
iniziai ad avvicinarmi alle esposizioni canine ottenendo molte soddisfazioni e
riconoscimenti.
Nel frattempo, mi dimisi dal posto di lavoro, iniziando così ad allevare il Cane Pastore
Maremmano Abruzzese a tempo pieno.
La decisione di diventare allevatrice a livello amatoriale della specie canina venne
presa in pochi secondi.
Spesso accade stranamente così per le scelte più importanti.
Per questo ho deciso di riproporvi il momento in cui venne decisa una svolta così
importante della mia vita, come quella di abbandonare un lavoro sicuro per inseguire
un sogno.
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Il mio ricordo corre a quando lavoravo a Torino in uno studio associato commerciale e
notarile.
Ero molto apprezzata e proprio in quel periodo mi proposero di gestire quasi tutto l’ufficio
contabile, indubbiamente sarebbe stato un bel salto di qualità sia dal punto di vista
professionale che da quello economico.
La finestra del mio ufficio si affacciava sul corso principale e un’enorme Faggio attirava
costantemente il mio sguardo, tanto che mi ritrovavo spesso incantata a guardare quella
bellissima pianta che sembrava volesse soffocare con la sua imponenza la città.
Ormai la conoscevo bene ed osservavo ogni volta con meraviglia le sue verdi foglie che
ogni anno ingiallivano per poi cadere lasciandola spoglia.
Pareva seccare, ma lei ogni anno era lì piena di vita a ricordarmi la libertà e la bellezza
della natura che racchiudeva in sé.
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Dovevo fare una scelta.
Non ci misi molto.
Mio marito Giorgio sapeva della mia passione e mi assecondò.
Il sogno divenne realtà.
Nel 1993 richiesi l’affisso “Cosmo Daniel Elite” che mi venne riconosciuto dall’ENCI e
dalla FCI.
In quegli anni dal 1988 al 1998 appresi davvero molto, anche perché lavorando su quella
razza, complice la moda del momento, ci si scontrava con una concorrenza davvero
agguerrita.
Probabilmente ti chiederai come mai non ho continuato l’allevamento amatoriale con
il Pastore Maremmano Abruzzese.
La risposta è semplice ma, per comprenderne la logica, è necessario conoscere alcune
massime della mia filosofia di vita.
 Il bello di ogni situazione, infatti, sta nella capacità personale di apprezzare le
molte opportunità che ci vengono offerte.
 Ovviamente, non possiamo conoscere in anticipo i risultati delle nostre scelte,
anche se bisogna avere il coraggio di provare a percorrere strade nuove.
 Alcune volte la vita pone davanti ad infiniti ostacoli, che dobbiamo cercare di
accettare nel modo più positivo possibile per avere la forza di superarle al
meglio.
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Proprio nel momento in cui il mio allevamento otteneva i maggiori riconoscimenti ed
apprezzamenti, alcuni avvenimenti che coinvolsero la famiglia di mio marito, la quale
peraltro, non ha mai capito la mia passione, forse in quanto non amava gli animali,
posero di fatto fine alla mia esperienza di allevatrice.
Le abitazioni di entrambi erano connesse, ed il terreno di loro proprietà. Fui costretta a
compiere un’ulteriore scelta, questa volta molto dolorosa.
Dovetti regalare tutti i miei amati cani tenendomi solo la leader:
1. Noce delle Grandes Murailles,
2. Peterhun Euro,
3. Cosmo Daniel Elite Bianca
che decisi di portare con me, visto che fui costretta a cambiare casa.
Purtroppo passò un po’ di tempo prima che potessi trasferirmi nella mia nuova residenza.
Nel frattempo pensai che avendo un piccolo giardino, avrei potuto fare accoppiare Bianca
che aveva quasi tre anni e ricominciare a costruire il mio allevamento amatoriale,
ma le avversità e gli ostacoli non erano finiti.
Scoprii in breve che Bianca non era disposta ad accettare nessun maschio al di fuori di
Euro, che però non poteva accoppiarsi in quanto sterile.
Nella mio modo di intendere la vita niente accade per caso, ma per una giusta
ragione, anche se noi al momento non ne comprendiamo il motivo.
Per questo mi rassegnai al destino, ritornando al mio lavoro originario.
Ancora una volta mi ritrovai chiusa tra le quattro mura di un ufficio contabile.
Da quel momento feci a me stessa una promessa:
non avrei più permesso a nessuno di condizionare la mia vita e le mie scelte
presenti e future.
Chiudere un ciclo per aprirne un altro è la forza che ci permette di proseguire la nostra
avventura terrena, superando anche le numerose avversità che possono presentarsi sul
nostro cammino.
Quando acquistai il mio primo Cane Lupo Cecoslovacco capii che un ciclo della mia
vita si fosse concluso.
Altra bella esperienza, che vorrei condividere fu l’acquisto di un cucciolo di West
Hingland White Terrier di nome Maddalo Diva da un prestigioso Allevatore Inglese.
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Era uno splendido esemplare di sesso femminile dal carattere molto vivace, che
alla prima esposizione si impose immediatamente conquistando il 1° Eccellente all’expo
Internazionale di Torino e di Genova nel 1993.
Il mio percorso precedente fu molto utile, in quanto la mia figura di allevatore ed
espositore risultò ancora più versatile e completa in seguito alla conoscenza pratica di
un cane come il West Hingland White Terrier che necessita di frequenti ed accurate
toelettature.
Imparai a svolgere queste nuove mansioni, appoggiandomi ai migliori supporti bibliografici
in commercio, uniti ai consigli dei migliori espositori e allevatori del momento.
Dopo breve l’esperienza divenne più coinvolgente. In poco tempo io e mio marito
diventammo consiglieri del club amatoriale della razza Terrier, fondato da personaggi
di rilievo tra cui allevatori e giudici ora impegnati a livello internazionale.
Nel 1998 la mia ormai decennale esperienza mi portò a conoscere il Cane Lupo
Cecoslovacco.
La mia prima femmina di questa razza fu Ajsa ze Souckova Dvora. Quando la vidi per la
prima volta provai subito una sensazione di grande amore per quella lupa.
I suoi occhi trasmettevano qualcosa di misterioso e di magico allo stesso tempo, che
racchiudeva in sé la fedeltà di un cane ed il carisma di un vero lupo.
Dopo aver trascorso una giornata insieme allo splendido esemplare decisi di acquistarla.
Aveva 9 mesi ed era molto vivace e curiosa anche se un po’ troppo magra.
Ajsa proveniva dall’allevamento della signora Souckova Jana di Nechanice.
La lupa non era affatto timida e si inserì benissimo all’interno della mia famiglia.
Giocava e proteggeva, oltre a me, anche mio figlio Denis che aveva 8 anni.
Inoltre era in grado di convivere benissimo con i miei Pastori Maremmani Abruzzesi, e
i 2 cavalli di mia proprietà appartenenti alla specie del Puro Sangue Arabo.
Nel 1998, ormai rapita dal carisma della lupa, decisi di continuare l’allevamento a
livello amatoriale di questa splendida razza.
Oggi intendo nel 2013 il mio branco si compone di 10 magnifici esemplari di Cane
Lupo Cecoslovacco da cui ho potuto apprendere tutto il mio sapere sul linguaggio
segreto dei lupi arrivando ad un’ottima convivenza e comunicazione tra “Uomo –
Cane o Lupo”.
Il mio obiettivo e la mia missione non è solo quella di produrre cuccioli, ma di poter
aiutare sempre più persone a comprendere meglio il proprio amico a quattro zampe.
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Ti guiderò attraverso una attenta osservazione e conoscenza del tuo esemplare.
Imparerai ad educarlo in modo semplice e divertente.
ECCO COME QUESTO LIBRO TI PUÒ ESSERE UTILE:
•
Capirai chi è veramente il Cane Lupo Cecoslovacco.
•
Comprenderai se è una specie adatta a far parte di te e del tuo “branco-famiglia”.
•
Chiarirai ogni tuo dubbio e perplessità.
•
Imparerai tutti i miei segreti che ti svelerò in modo unico, semplice e
sensazionale,attraverso la mia esperienza, per un buon allevamento ed educazione
del tuo amico a quattro zampe.
•
Comprenderai meglio i comportamenti del tuo “lupo” durante le varie fasi di crescita.
•
Imparerai a conoscere il linguaggio segreto che usano i Lupi selvatici per
comunicare all’interno del branco.
•
Imparerai a riconoscere e risolvere eventuali problemi di convivenza.
•
Comprenderai che il Cane Lupo Cecoslovacco non ha lo stesso metodo e tempo di
apprendimento del cane.
ECCO LA STORIA DI COME HO SCOPERTO CHE ESISTE UNA NETTA
DIFFERENZA TRA LA SPECIE CANINA E IL CANE LUPO
CECOSLOVACCO
Attraverso 25 anni di esperienza e passione per gli animali passata ad osservare,
confrontare e studiare molto attentamente il loro comportamento che è diventata la mia
missione di vita.
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
10 anni con Il Cane Pastore Maremmano Abruzzese un branco di 10 esemplari
3 anni con il West Higland White Terrier.
15 anni con Il Cane Lupo Cecoslovacco un branco di 10 esemplari.
17 anni con i miei due cavalli di razza Puro Sangue Arabo.
10 anni con i miei due gatti.
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Perché da ogni specie animale c’è racchiusa in se la grande magia della
comunicazione non verbale.
La differenza è evidente tra i cani di una comune specie, nel mio caso Il Pastore
Maremmano Abruzzese, ed il Cane Lupo Cecoslovacco.
Ecco perché ogni volta che le persone si rivolgono alla mia esperienza mi raccomando
sempre dicendo:
“Dimenticatevi tutta l’esperienza che riguarda il cane e ricominciate dall’inizio con lo
studio della comunicazione del lupo.”
GLI INGREDIENTI MAGICI DA RICORDARE
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Grande Passione
Studio della storia sul perchè della sua nascita e ibridazione
Osservazione del linguaggio corporeo dei Lupi
Amore
Pazienza
Gioco – Allegria
Compassione
Rispetto
Equilibrio
Coerenza
Consapevolezza
Perseveranza
Responsabilità
DOPO AVER LETTO QUESTO 1 E 2 CAPITOLO DEL MIO LIBRO:
 Comprenderai meglio chi è veramente il Cane Lupo Cecoslovacco.
 Scoprirai tutta la vera storia e il perchè della sua meravigliosa simbiosi con il lupo dei
Carpazi.
 Scoprirai il vero motivo della sua creazione.
Buona lettura.
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RINGRAZIAMENTI
Ringrazio Dio e i suoi Angeli ed Arcangeli che mi hanno ispirato nel riscrivere il libro sul
Cane Lupo Cecoslovacco con una nuova consapevolezza.
Il nome del mio Allevamento Cosmo Daniel Elite rispecchia tale ispirazione divina:
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•
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Cosmo descrive l’immensità dell’Universo evocando nello spazio il senso di libertà;
Daniel è un richiamo all’Arcangelo Daniele che riporta alla mente il concetto di
sicurezza legato alla protezione;
Elite la chiara espressione della bellezza nella sua completezza.
Ringrazio amorevolmente tutta la mia famiglia, dai miei genitori mamma Virginia e papà
Mario a mio marito Giorgio e mio figlio Denis, per tutto il supporto e la pazienza che hanno
dimostrato nei miei confronti.
Un doveroso grazie a tutte le persone che sono comparse nella mia vita per brevi o lunghi
periodi, perché da ognuno c’è sempre molto da imparare per poter crescere e affrontare la
vita al meglio.
Grazie ai miei adorati animali, dai due gatti Pippo e Mamao ai miei lupi passati presenti e
futuri, che condividono con me ogni attimo della mia vita insegnandomi l’amore, la
fratellanza, la tolleranza ed il rispetto reciproco.
Un ricordo anche ai miei adorati maremmani che in un passato non troppo lontano mi
hanno insegnato ed appassionato all’allevamento canino donandomi molte soddisfazioni.
Ai miei due cavalli Puro Sangue Arabo Ahmad ed Elizja che mi hanno insegnato la
sensibilità, la determinazione e il liberarmi dalle paure. Grazie.
Un “grazie” e un “ti amo” a tutto l’Universo e a chiunque abbia incrociato o incrocerà il mio
cammino.
Un Arcobaleno di Colori, Pace e Amore per tutti Voi che leggerete la mia opera anche solo
per curiosità.
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INTRODUZIONE
Sono passati ben sei anni dalla prima edizione che ha avuto uno straordinario successo,
intitolata: “Il Lupo ed il Cane Lupo Cecoslovacco.
Nascita e storie di una splendida ibridazione”, e molte esperienze si sono aggiunte ad
altrettanti cambiamenti riguardanti la mia crescita sia professionale che privata.
Avendo esaurito le copie del libro alla mia prima esperienza come scrittrice ho deciso,
spinta da numerose richieste di una sua ristampa, di riscrivere un libro nuovo mantenendo
inalterati i punti fondamentali sulla nascita del Cane Lupo Cecoslovacco e la similitudine
con il Lupo dei Carpazi dal quale deriva in seguito ad una particolare forma di ibridazione.
Inoltre ho evidenziato la meravigliosa simbiosi con il lupo a livello selvatico, approfondendo
il comportamento del branco in cattività, per poter avere uno strumento in grado di farci
entrare in relazione con esso non solo impartendo ordini, ma con una comunicazione non
coercitiva.
Cambiando la nostra concezione legata alla logica ed agendo di più ascoltando il
nostro cuore, riusciremo a comprendere meglio il nostro amico a quattro zampe che segue
regole differenti dalle nostre, legate all’istinto, alla conservazione, e al rispetto reciproco del
branco.
È stata mantenuta la parte riguardante la mia esperienza personale, a mio avviso molto
significativa, in merito a una giusta convivenza con il nostro “Lupo” che è stata arricchita di
nuove esperienze e aneddoti: devo dire che non si finisce mai di imparare da questi
splendidi esemplari.
Tutta la parte tecnica e scientifica è stata riveduta e corretta tenendo conto delle nuove
normative vigenti, ed è stata anche ampliata la parte riguardante i racconti di esperienze da
parte di alcuni proprietari a cui ho ceduto i cuccioli e con i quali è nato un rapporto di
amicizia.
Utili per capire meglio questa specie da parte di chi si avvicina per la prima volta ad essa.
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Spero che anche questa edizione abbia il successo che merita e soprattutto sia utile a tutti
quelli che vogliono condividere la loro vita con questi carismatici e meravigliosi esemplari
dotati non solo di una bellezza esteriore che li rende affascinanti e misteriosi, ma anche di
istinto, intelligenza e sensibilità che a mio avviso li distinguono dal cane.
Senza falsa modestia posso dire che hanno una marcia in più a caratterizzarli. Con ironia li
considero: “la Ferrari della specie canina”.
Posseggono anche doti terapeutiche adatte a ristabilire l’equilibrio non solo del singolo
individuo, ma di tutto il nucleo familiare compresi grandi e piccini e perfino i loro
animali.
Per esempio, la depressione, non si sa proprio cosa sia avendo al proprio fianco un
esemplare di Cane Lupo Cecoslovacco.
Perché? Lo scoprirete leggendo questo libro.
Grazie di Cuore a ognuno di Voi e a tutti Voi.
COSMO DANIEL ELITE EVARISTO & COSMO DANIEL ELITE DENIK
Pluri Premiati in Esposizione Internazionale e Nazionale per la Bellezza.
Proprietaria Daniela Ciotti.
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TROFEI VINTI PER IL MIGLIOR ALLEVAMENTO IN FRANCIA ANNO 20
CAPITOLO 1
STORIA
COME È NATO IL CANE LUPO CECOSLOVACCO
L’ACCOPPIAMENTO DEL LUPO CON IL CANE
La preparazione ed il corso dell’esperimento
Le informazioni conosciute sugli ibridi riguardano solo gli esemplari facenti parte della prima
generazione.
Buona parte degli studi comportamentali condotti su di essi riveleranno una maggiore
aggressività rispetto ai lupi stessi.
Il metodo utilizzato in questi esperimenti è stato discusso da diversi zoologi, che hanno
basato la propria teoria su esperienze effettuate con lupi detenuti negli zoo.
Questo approccio è sicuramente discutibile.
Lo scopo dell’esperimento, che rimane comunque un riferimento per la zoologia moderna,
era il conoscere in modo più approfondito possibile il lupo.
Oggetto dello studio, in modo puntuale, fu il quantificare il livello di fertilità degli ibridi con il
cane, valutare la biometria (disciplina che studia i fenomeni biologici secondo statistici e
matematici per formulare valutazioni quantitative specialmente nel campo della genetica
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delle popolazioni) del lupo e dei suoi ibridi e definire gli aspetti che influenzano la
dominanza o recessività delle caratteristiche proprie del lupo.
Nel corso degli esperimenti si è anche indagato sull’attività naturale del lupo, degli ibridi e
del cane, cercando di evidenziare i punti in cui l’apprendimento avveniva con modalità
simili.
l progetto di ibridazione, dopo essere stato studiato nei particolari tecnici e teorici, è stato
messo in atto con un controllo assai rigido di tutte le condizioni esterne che sono state
pianificate in modo da fornire una reale parità.
Per questo si è reso necessario condurre l’esperienza con una metodologia simile a quella
che potrebbe essere utilizzata all’interno di un laboratorio per un esperimento chimico.
Nella fattispecie, una femmina lupo di un anno venne condotta all’allevamento Poharaniènì
Strà a Libìjovice, nei pressi di Vodòany, dal Signor Ha’jek.
Inserito in un recinto dotato di cuccia l’esemplare venne nutrito con mangime cotto per cani
contenente il 50% di carni e derivati, il 40% di prodotti vegetali, il 5% di verdure, il 3% di
sostanze minerali e l’1% di lievito e sale.
Oltre a 4 litri di questa poltiglia venne fornito anche ½ kg. di carne cruda al giorno.
Per l’accoppiamento vennero scelti due esemplari di Cane Pastore Tedesco, che
soddisfacevano appieno le condizioni necessarie alla realizzazione di un buon allevamento.
Il primo cane risultava essere tranquillo, ubbidiente ed addestrato, mentre il secondo
maggiormente aggressivo, meno ubbidiente ma anch’esso addestrato.
Entrambi, comunque, erano dotati di una colorazione tendente al grigio ed avevano già
trasmesso, all’allevamento del quale facevano parte, le migliori caratteristiche.
Riguardo al primo calore, registrato nell’anno 1957, non fu possibile conoscerne l’esatta
durata perché la lupa si oppose all’accoppiamento nascondendosi.
L’anno dopo, però, nel 1958, attraverso un maggior controllo dell’animale l’inizio del calore
fu datato 15 marzo.
Fino al 12° giorno, non si osservarono cambiamenti rispetto all’atteggiamento dell’anno
prima.
Poi, repentina, la svolta. La lupa cambiò comportamento verso il cane nel recinto di fianco.
Si strofinò contro la rete metallica e lo annusò.
Il 13° giorno di calore il cane venne introdotto nel recinto della lupa.
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Quest’ultima, anche nel caso in oggetto, rimase nei pressi della cuccia e non appena il
cane si avvicinò, lo aggredì morsicandolo sul collo.
Il cane fuggì verso la porta del recinto, ma la lupa rispose con un nuovo attacco più efferato
che finì con il ferimento, in modo discretamente grave, del Cane Pastore Tedesco.
Il giorno dopo, all’interno della gabbia, venne introdotto l’altro Cane Pastore Tedesco,
caratterizzato da una maggiore aggressività.
Il comportamento della femmina di lupo rimase uguale a quello del giorno prima. Questa
volta, però, il secondo cane rispose con una energica e ritualizzata difesa.
Prese la lupa per il collo e la scrollò più volte.
Il comportamento della lupa a quel punto mutò radicalmente, permettendo l’inizio del rituale
di corteggiamento al quale seguì un accoppiamento della durata di circa due minuti, dopo il
quale la lupa cercò di allontanarsi protestando e morsicando le zampe del cane al punto
che, appena tre minuti dopo, i due esemplari si staccarono.
In seguito, la lupa rispose agli avvicinamenti con un atteggiamento accondiscendente, al
quale, dopo circa quattro ore, seguì un nuovo accoppiamento, che appena concluso
ripresentò la stessa situazione della prima volta.
L’accoppiamento avvenne con queste modalità ogni due giorni fino al 20° giorno del calore,
dopo il quale, la lupa rifiutò definitivamente il cane che, peraltro, perse interesse verso
l’accoppiamento.
Fino al 50° giorno dopo il primo accoppiamento la gravidanza non fu evidente, anche se dal
32° giorno la lupa iniziò a mangiare circa il 15-20% in più rispetto ai giorni precedenti.
Il 53° giorno la lupa, rispetto all’istinto manifesto in cattività, iniziò a scavare una tana sotto
la cuccia, senza risultati apprezzabili a causa della rete metallica frapposta tra la cuccia
ed il terreno.
Il 61° giorno dopo il primo accoppiamento avvenne il parto, anche se a causa della forte
aggressività palesata dalla lupa, per poter osservare i cuccioli si dovette attendere il
loro 10° giorno di vita.
I nativi furono 5, con peso di 90 g. inferiore rispetto ad un normale cucciolo di Cane Pastore
Tedesco. Dal 25° giorno iniziarono a guardare fuori dalla cuccia mentre il 29° giorno ne
uscirono per la prima volta.
All’arrivo degli esseri umani reagirono con una fulminea fuga all’interno della cuccia. In
questo comportamento fu possibile osservare il manifestarsi della diffidenza istintiva nei
confronti di soggetti sconosciuti.
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Quando uno degli osservatori dell’esperimento si avvicinò alla cuccia, la lupa si posizionò
tra lui ed i cuccioli mostrando i denti con fare minaccioso.
Intorno al 30° giorno il nutrimento dei cuccioli avvenne, oltre che per mero allattamento,
anche mediante il cibo rigurgitato dallo stomaco della lupa.
Successivamente i cuccioli cominciarono a mangiare i pezzi di carne lanciati davanti alla
cuccia rimanendo sempre vicino alla madre, che per essi come per gli umani rappresenta
un punto fermo di riferimento e di difesa insostituibile.
Da un’attenta osservazione della vita dei cuccioli, emerse che la giornata dei piccoli aveva
inizio appena dopo l’alba quando uscivano a giocare per 10-12 minuti, in seguito
ai quali mangiavano per circa 5-6 minuti.
Dopo il gioco individuale si univa quello educativo effettuato insieme alla madre.
Ancora 15-20 minuti, poi i cuccioli facevano ritorno nella cuccia. Questo ritmo, in cui la
ciclicità degli eventi era fissa, rimase invariato fino all’imbrunire.
Con la crescita il periodo di gioco, come quello del sonno, andò aumentando.
Solitamente nei momenti di gioco i cuccioli preferivano giocare a coppie, anche se si
univano altri esemplari alle liti più intense.
Fu comunque interessante notare che di solito i cuccioli tendevano ad aiutare l’esemplare
più forte rispetto a quello in difficoltà. In questi atteggiamenti iniziò a radicarsi la gerarchia
di base del branco.
Nei soggetti dominanti la caratteristica che si sviluppò di più fu l’aggressività, oggetto di
dominio sugli altri.
Alla quinta settimana d’età, in base a criteri già definiti nell’ambito di studi precedenti, fu
possibile riconoscere quale posizione assunse all’interno del branco ogni esemplare.
COSMO DANIEL ELITE FENIX
ed il suo inseparabile Amico
Pastore Tedesco.
Proprietario Alessandro Costa
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PRIME OSSERVAZIONI IMPORTANTI SUGLI IBRIDI
Gli ibridi della prima generazione assomigliavano ai lupi sia nell’aspetto fisico che nel
comportamento. Solo raramente è comparso qualche individuo leggermente diverso.
Anche dall’accoppiamento del lupo con la femmina di Cane Pastore Tedesco è risultato che
la maggior parte degli ibridi ottenuti assomigliavano al lupo, anche se nella cucciolata
era osservabile una discreta varietà.
Gli esiti dei vari esperimenti effettuati negli anni indicano il fatto che la componente
dominante a livello genetico è quella del lupo e non quella del cane.
Da questo assunto si è probabilmente radicata l’idea che dall’unione del lupo con il cane
nasca sempre un cane cattivo.
Il banale termine “cattivo”, a ragion veduta, è sostituibile con la frase tecnicamente più
corretta: “esemplari maggiormente aggressivi in funzione della dominanza di caratteri
appartenenti ad animali selvatici piuttosto che domestici”.
Gli ibridi sono comunque risultati sempre fertili, sia negli accoppiamenti con ìl lupo che con
il cane.
Nella seconda generazione di ibridi accoppiati con cani, la prole mantiene una somiglianza
con il lupo che ha una percentuale variabile tra il 70 ed il 75%.
Quando crescono insieme, gli ibridi accettano la sottomissione da parte dei cani fino agli 810 mesi d’età. Immediatamente dopo, cominciano a lottare per ottenere un posto nel
branco, con il risultato che di solito vincono.
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L’ubbidienza e la possibilità di addestramento degli ibridi di queste prime generazioni è
molto diversa da quella dei cani, al punto che alcuni soggetti non si riescono quasi ad
addestrare.
Nella terza generazione di ibridi ottenuta con i cani, si conserva ancora una somiglianza
fisica con il lupo variabile dal 60 al 75%, sebbene spesso nelle cucciolate compaiano
individui con segni dominanti del cane.
In questo caso il livello di addestramento è buono sia per gli esemplari aventi i tratti
dominanti del lupo, sia per quelli fisicamente più simili al cane.
Dopo un’accurata scelta degli esemplari per l’allevamento, si è scelto di far accoppiare tra
loro ibridi di cucciolate diverse con risultati molto brillanti dal punto di vista estetico
e comportamentale.
Non è comunque raccomandabile la scelta di esemplari aventi caratteristiche troppo vicine
a quelle dei due esemplari da cui è partita l’ibridazione: il cane ed il lupo.
Un’ibridazione troppo vicina al lupo può originare problemi di tipo caratteriale mentre quella
troppo vicina al cane compromette la somiglianza con il lupo.
Dunque, per ottenere un buon allevamento, non è importante solo l’aspetto morfologico, ma
anche quello caratteriale: quest’ultimo deve essere consolidato anche a discapito di
qualche piccola imperfezione morfologica.
Per avere dei soggetti equilibrati sotto ogni aspetto, è necessario evitare di selezionare
esemplari troppo aggressivi o troppo timorosi.
Questi sono entrambi comportamenti tipici del lupo e spesso possono emergere
nello stesso esemplare. In seguito ad un eccessivo timore l’animale può, infatti, reagire con
l’aggressione.
Gli ibridi che mantengono una buona somiglianza con il lupo possiedono anche la sua
resistenza nel movimento ed il suo temperamento.
Alcune prove fisiche messe in atto hanno rilevato che un buon ibrido riesce a correre
mediamente il 50% in più rispetto ad un Cane Pastore Tedesco.
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COSMO DANIEL ELITE PORTOS
Premiato 1° Eccellente in Esposizioni Internazionali
e Nazionali per la Bellezza. Proprietario Emanuele Piovano.
COSMO DANIEL ELITE VELKY
premiato 1° Eccellente in Esposizioni Internazionali
e Nazionali per la Bellezza. Proprietario Marco Mazzoleni.
COSMO DANIEL ELITEARISTIDE proprietaria Fabiana Donzelli
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COSMO DANIEL ELITE ICARO
Premiato 1° Eccellente
in Esposizioni Nazionali
e Internazionali.
Proprietario Corrado Besenval.
Perchè si è deciso di allevarlo
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Al mondo esistono 340 razze riconosciute e ce ne sono tante altre finora non accettate ma
di fatto esistenti.
Viene naturale chiedersi a quali esigenze potrebbe rispondere la creazione di una nuova,
come il Cane Lupo Cecoslovacco.
L’intento di questo capitolo, e del volume in genere, è quello di rispondere a questo
interrogativo.
L’esperimento che ha portato alla creazione della razza aveva il fine di verificare se
sarebbe stato possibile migliorare la salute, la resistenza e la tenacia dei cani comuni da
lavoro in forza presso il corpo delle “Guardie di Confine”, inserendo nell’allevamento anche
dei lupi.
Le esigenze cui dovevano far fronte questi cani erano davvero tante.
Tra queste non si poteva scendere a compromessi sul buon addestramento, sulla
necessaria predisposizione all’utilità e sulla resistenza a condizioni difficili e fortemente
variabili.
L’aspetto esteriore e la morfologia erano, invece, considerati di secondaria importanza
rispetto alle altre caratteristiche.
Con l’aspirazione di creare una nuova razza, riconosciuta anche nei concorsi internazionali,
è aumentata anche l’esigenza di curarne la selezione relativamente all’aspetto esteriore.
Inizialmente i più richiesti erano gli ibridi con i tratti marcati del Pastore Tedesco.
Pian piano questa tendenza svanì a vantaggio dei soggetti con i segni dominanti del lupo.
Per gli allevamenti civili, fin dall’inizio, la tendenza prevalente imponeva che il Cane Lupo
Cecoslovacco assomigliasse il più possibile al lupo.
Lo standard internazionale odierno è il primo documento di rilevanza ad attestare questo
in modochiaro ed inconfutabile. Se ne riporta un breve tratto: “Come costituzione fisica,
movimento, pelo e colore, il Cane Lupo Cecoslovacco deve assomigliare al lupo”.
Nello standard è possibile rintracciare anche la descrizione dettagliata della tendenza
assunta dal carattere in modo dominante.
Il testo originale dello standard recita: “Il Cane Lupo Cecoslovacco ha un temperamento
forte , è vivace, tutti i suoi sensi sono fortemente sviluppati.
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Ha un invidiabile senso dell’orientamento e prevale in particolare il senso di difesa,
èsospettoso, ma non attacca mai senza motivo, è fedele al suo padrone, in lotta è impavido
e coraggioso ed è predisposto all’utilità in generale.”
COSMO DANIEL ELITE ANDEL
Proprietaria Giorgia Tonello.
COSMO DANIEL ELITE GIOIA E NAWA
Proprietaria Daniela Ciotti.
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La somiglianza con il suo antenato il lupo
Gli allevatori di tante razze canine per generazioni hanno cercato di modificare il carattere e
l’aspetto dei loro animali, allontanandoli così dai loro antenati per inseguire un ideale privo
di riferimenti concreti.
Da soggetti caratterizzati da equilibri armonici si spostavano verso esemplari, in cui
l’esasperazione di una caratteristica comprometteva l’equilibrio ed il benessere
di un animale.
Da queste mutazioni genetiche portate a selezioni estreme, i difetti diventavano ereditari
creando degli esseri “stereo tipizzati” nelle forme ed al limite della sopravvivenza
per quanto concerne la salute.
Gli allevatori del Cane Lupo Cecoslovacco hanno trovato il coraggio di andare contro
corrente, capendo l’importanza di mantenere l’equilibrio caratteriale e fisico di un essere
che altrimenti può diventare pericoloso.
La somiglianza all’antenato non solo della sua razza, ma di tutte le razze, è chiara. È molto
importante riconoscere che il lupo è un essere creato dalla natura, in funzione di cui l’uomo
deve limitare il suo raggio di azione.
Le caratteristiche del lupo devono essere ricercate in questa razza sia per la sua bellezza
che per la sua resistenza, e si deve inoltre tener conto dell’indubbia capacità di
adattamento.
Per questa ragione lo standard richiede omogeneità di tipo e colore, ma allo stesso tempo
permette una varietà adeguata che aiuta a sviluppare l’allevamento conservando la salute
ereditaria.
L’allevamento del Cane Lupo Cecoslovacco non sarà mai diretto contro le leggi della
natura, e ne è una garanzia il fatto che,se così si facesse, si andrebbe contro lo standard
stesso che richiama la vicinanza al lupo.
A questo punto è innegabile che questa razza rappresenti la più lontana in assoluto dal
cosiddetto allevamento forzato.
Con la sua vitalità, salute, istinto naturale, indipendenza, resistenza e quella carismatica
bellezza, porta al mondo un messaggio importante: NON NASCONDE LE PROPRIE
ORIGINI.
Da sempre la sua parentela con il lupo ha costituito la differenza rispetto agli altri cani,
oltre che il suo asso nella manica.
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COSMO DANIEL ELITE SNANOUK
Pluri Premiato 1° Eccellente in Esposizioni Internazionali
in Francia per la Bellezza. Proprietario Alain Palazon.
Dagli ibridi alla razza
L’esperimento dell’incrocio tra i cani di razza Pastore Tedesco e i lupi è iniziato nel 1955 e
ha portato alla nascita della prima cucciolata nata il 26 Maggio 1958 nell’allevamento
Pohraniènà stràze della “Guardia di Confine” a Libìjovice, e ha dunque evidenziato il fatto
che buona parte degli obiettivi preposti erano stati raggiunti.
I risultati furono in seguito divulgati dalla “Guardia di Confine” all’Accademia delle Scienze
della Cecoslovacchia, che portò l’attenzione prima degli studiosi, poi del grande pubblico,
su quella che avrebbe rappresentato una svolta nella genetica.
Sebbene i primi esperimenti di ibridazione fossero stati condotti dal Signor L. Saarlos con la
Lupa Canadese e gli ibridi dei Paesi Bassi, si può asserire che gli esperimenti effettuati
nella Repubblica Ceca furono del tutto indipendenti da questi.
Ragione di ciò risiede nel fatto che i risultati degli esperimenti di Saarlos, seppur
antecedenti, per diversi anni rimasero sconosciuti al pubblico cinofilo internazionale.
Ma, dove finiva l’esperimento di rigenerazione del Cane Pastore Tedesco con il lupo e dove
cominciava la selezione della nuova razza?
Per rispondere alla domanda bisogna tornare agli anni del 1964 e del 1965 in cui furono
pubblicati i risultati dell’incrocio e fu resa nota la direzione della nuova ricerca.
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Allo stesso tempo esisteva già l’idea di una nuova razza, nonostante le decise obbiezioni
portate avanti da numerosi allevatori del Cane Pastore Tedesco.
La creazione vera e propria della razza risale però alla pubblicazione del primo standard
del Cane Lupo Cecoslovacco stilato dall’Ingegnere Karel Hartl nel 1966.
A quell’epoca c’erano già quattro generazioni filiali della prima linea, fondata dalla femmina
di Lupo Brita con il Cane Pastore Tedesco Cèsar z Boezoveho Haje e due generazioni filiali
della seconda linea, date dalla stessa femmina con il Cane Pastore Tedesco Kurt z
Vàclavky.
La Svazarm (Associazione dell’esercito dell’epoca) e l’Ente Nazionale degli Allevatori
Cecoslovacchi (CSSHDZ) a quel tempo rifiutarono la richiesta di registrazione della razza
nel registro genealogico, a causa del basso numero di soggetti presenti.
Nel 1968 un altro forte segnale fu dato per l’affermazione della razza. Nell’allevamento di
Bychory, avvenne un altro incrocio dato dall’unione del lupo “Argo” con la femmina di Cane
Pastore Tedesco “Asta” proveniente dall’allevamento SNB della Polizia Nazionale.
Nello stesso allevamento qualche tempo dopo crebbe anche la seconda generazione filiale
della linea.
Quella generazione di ibridi fu la prima di fatto ad essere catalogata come ÈV = Cane Lupo
Ceco.
Nel 1970, ci fu un nuovo tentativo di affermazione della razza, che venne ostacolato sulla
base di ragioni poco chiare, visto e considerato che allora nelle mani degli allevatori civili si
trovavano 56 esemplari di ibridi che si andavano a sommare alle oltre cento unità in
dotazione dell’esercito ed alle forze di Polizia.
Negli anni settanta l’allevamento continuava la sua crescita in un Club cinofilo vicino a
Malacky di proprietà della Brigata della Guardia di Confine Bratislava.
L’allevamento era stato arricchito di un terzo lupo, Sarik, che nel 1974 veniva fatto
accoppiare con un ibrido della terza generazione filiale, “Xela” e con la femmina “Cv Urta z
Pohranièni Straze”.
Il Signor Frantisek Rosìk, che operava come ufficiale nellaRepubblica Slovacca, per molti
anni collaborò con l’Ingegnere Karel Hartl nel redigere un programma per l’attuazione degli
incroci.
Solo dopo una lunga trattativa, conclusasi alla fine del 1981, l’Ente Nazionale degli
Allevatori ha permesso di fondare il Club a supporto dell’allevamento di questa razza, con
la conseguente iscrizione al registro genealogico.
Purtroppo, alcuni tra i primi Cani Lupo Cecoslovacco allevati sono invecchiati e morti prima
che la loro razza fosse riconosciuta legalmente.
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Il riconoscimento internazionale Superati i primi traguardi non rimaneva che cercare il
riconoscimento internazionale della razza.
Questo avvenne con la fondazione del Club degli Allevatori del Cane Lupo Cecoslovacco
che risale al 20 Marzo 1982, a Brno, con sede a Praga.
L’assemblea costituente fu importante per l’intera identità della razza di fatto affermatasi già
anni prima.
Venne comunque determinata la denominazione della razza e fu affidato l’incarico, ad
un’amministrazione consigliare, di formulare la prova attitudinale alla riproduzione, di
stabilire i criteri d’allevamento e di creare una serie di vincoli che fossero rispettati nel
tempo e rappresentassero una importante forma di tutela per la razza.
A presiedere il Consiglio fu il Maggiore Frantisek Rosik mentre ilconsulente tecnico
principale fu il Colonnello Ingegnere Karel Hartl.
Successivamente fu nominata la filiale Slovacca del Club, dato che aveva a disposizione
una maggior quantità di soggetti provenienti dall’allevamento militare, con la conseguenza
di un notevole incremento del numero di membri.
Poco dopo negli allevamenti, forse in funzione di un risparmio economico, prese piede una
pericolosa tendenza.
Gli Allevatori Slovacchi, infatti, appoggiati dal direttore del Club decisero di ignorare il
programma d’allevamento steso dal consulente principale, così, durante i primi due anni
dall’affermazione dello standard, il 77% delle cucciolate ebbe un cane genitore comune:
“Rep Z Phoranièni Stràze”.
Questa metodologia di allevamento nella Repubblica Slovacca si affermò e nel giro di 5
anni il 90% dei soggetti erano imparentati tra loro.
L’83%, addirittura, era in stretto rapporto di parentela con “Rep Z Phoranièni
Stràze”.
Conservare la struttura naturale della razza ed impedire di rovinare il patrimonio genetico
era, a quel punto, diventata un’utopia soprattutto per gli Allevatori Cechi, che avevano a
disposizione una quantità ristretta di soggetti.
Ma un nuovo incrocio venne in aiuto. Il Pastore Tedesco Bojar Von Schottenhof e la Lupa
Lejdi proveniente dallo Zoo di Hluboka, vennero fatti accoppiare nell’allevamento dei
Libìjovice.
Un cane scelto da questa cucciolata, Kazan Z Pohranièni Stràze, a partire dal 1985, fu
utilizzato più volte.
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In sostanza si può dire che, nel giro di 25 anni, a contribuire allo sviluppo della razza furono
quattro lupi.
È doveroso ricordare i loro nomi: Brita, Argo, Sarik e Lejdy.
In Bohemia e Moldavia, nei primi anni dopo la fondazione del Club, furono registrate meno
cucciolate rispetto alla Repubblica Slovacca.
Di fatto, però, il tasso di parentela era assai più basso, il che era molto importante per il
riconoscimento del Cane Lupo Cecoslovacco da parte della F.C.I. (Federazione
Cinofila Internazionale).
Le basi della richiesta per il riconoscimento della razza furono frutto della collaborazione
instaurata con la “Commissione Centrale Professionale degli Allevatori” (CSCH), della
quale faceva parte l’Ingegnere Jan Findejs, sostenitore accanito della razza.
La commissione F.C.I. raccomandò lo standard del Cane Lupo Cecoslovacco per il
riconoscimento che poi avvenne nel 1988.
In seguito all’aggiunta di note e cambiamenti necessari per il consolidamento dello
standard, rimase un ultimo potenziale ostacolo rappresentato dalla votazione da parte
dei Paesi membri della commissione.
Questa avvenne nell’assemblea generale organizzata dalla F.C.I. presieduta dal Dottor
Peter Dvoàk che sostenne la proposta.
Lo standard del Cane Lupo Cecoslovacco venne così approvato a Helsinky il 13 giugno
1989 e pubblicato dal segretario della F.C.I. il 28 aprile 1994 accompagnato dal numero di
razza 332.
Per il definitivo riconoscimento della F.C.I, si dovrà, però, attendere il 6 giugno 1999.
Il Cane Lupo Cecoslovacco attualmente appartiene al gruppo 1 (Cani da Pastore e Bovari
eccetto Bovari Svizzeri) Sezione 1 (Cani da Pastore con prova di lavoro), della
classificazione F.C.I., ed il Paese di origine individuato è la Cecoslovacchia.
La responsabilità di tutelare i criteri sanciti dallo standard, dopo la divisione della
Cecoslovacchia, grava interamente sulla Repubblica Slovacca.
Questa importante responsabilità è stata conferita a livello nazionale sulla base
dell’accordo stipulato fra l’Unione Cinofila Èeskomoravskà (Èeskomoravskà Kynologickà
Unie) e l’Unione Cinofila Slovacca (Slovenska Kynologicka Jednota) datato 4 marzo 1993.
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CAPITOLO 2
LO STANDARD
Che cos’è
Lo standard di razza è il documento più importante che uniforma le caratteristiche che gli
allevatori devono selezionare in tutto il mondo per una determinata razza.
Gli standard sono proposti dai Paesi d’origine delle diverse razze.
Nel caso del Cane Lupo Cecoslovacco, il primo standard, come sostenuto
precedentemente, venne stilato nel 1988 anche se poi venne ufficializzato, come visto,
molto tempo dopo.
Qualsiasi modifica da apportare ad uno standard ideato ed approvato dalla F.C.I. deve
essere proposta dal Paese d’originedella razza.
In questo caso, a causa dei mutamenti politici e sociali della nazione si è reso necessario
puntualizzare la questione che, in seguito ad un accordo raggiunto tra le parti in
causa richiede, per effettuare modifiche, il parere favorevole sia della Repubblica Ceca che
della Repubblica Slovacca.
Solo in casi che esulano dall’ordinario è possibile assegnare la tutela della razza a Paesi
diversi da quello di origine.
È il caso di alcune razze Tibetane che attualmente sono tutelate dalla Gran Bretagna.
Gli standard vengono pubblicati dal Segretario della F.C.I. nelle quattro lingue ufficiali di
questa organizzazione.
Lo Standard contiene il nome della razza nella lingua originaria con la quale solitamente
viene presentata.
Lo standard ufficiale del Cane Lupo Cecoslovacco è daconsiderarsi quello approvato a
Helsinky il 13 giugno 1989 e pubblicato dal segretariato della F.C.I. il 28 aprile 1994 col
numero 332.
Il testo originale presentato dalla Cecoslovacchia alla commissione per gli standard F.C.I. è
leggermente accorciato e ritoccato.
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RIPORTIAMO DI SEGUITO LA PRIMA PUBBLICAZIONE UFFICIALE:
FEDERAZIONE CYNOLOGIQUE INTERNATIONALE SEGRETARIAT GENERAL: 13
Place Alabert I - B 6530 THUIN (Belgio)
Lo standard F.C.I. n.332 del 28 aprile 1994
CANE DA LUPO CECOSLOVACCO (Eeskoslovensky Ylèàk)
Traduzione: Sig.ra Ch. Spanikova (in tedesco), Dr. J:M:
Paschound e Prof. R. Triquet (in francese)
Sig.ra C. Seidler (in inglese).
Modifiche: Harry G.A. Hinckeldeyn e Dr. J.M. Pschound.
ORIGINE: Ex Cecoslovacchia
TUTELA: Repubblica Slovacca
UTILIZZO: Cane di Utilità
CLASSIFICAZIONE F.C.I.
Gruppo 1 (cani da pastore e bovari eccetto bovari svizzeri)
Sezione 1 (cani da pastore con prova di lavoro)
DATA DI PUBBLICAZIONE DELLO STANDARD VALIDO:
28 aprile 1994
Un breve resoconto storico:
Nel 1995 ebbe inizio un esperimento biologico nell’Ex Cecoslovacchia, con
l’accoppiamento tra il Cane da Pastore Tedesco e il Lupo dei Carpazi.
I risultati confermarono la possibilità di allevare i discendenti dall’accoppiamento, sia tra un
Cane da Pastore Tedesco maschio e un Lupo dei Carpazi femmina, sia tra un Lupo dei
Carpazi maschio e un Cane da Pastore Tedesco femmina.
La maggior parte degli ibridi aveva le predisposizioni genetiche per poter continuare
l’allevamento.
Nel 1965, dopo la fine dell’esperimento, è stato sviluppato un progetto per selezionare
una razza nuova, che avrebbe unito le caratteristiche utili del lupo con le caratteristiche del
cane.
Nel 1982 il Cane Lupo Cecoslovacco venne riconosciuto come razza nazionale dal
Comitato Federale dell’Associazione Allevatori della Cecoslovacchia. (ESSR).
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IL CANE LUPO CECOSLOVACCO Storia di una meravigliosa simbiosi con il lupo
da comprendere e amare
Aspetto generale
Di costituzione solida, leggermente più grande della taglia media, di forma rettangolare. La
costituzione corporea, il movimento, il mantello, il colore del mantello e la maschera
assomigliano a quelli del lupo.
Proporzioni
Lunghezza del corpo: Altezza al garrese = 10:9
Lunghezza del muso: Lunghezza della regione craniale = 1:1,5
Carattere
• Vivace, molto attivo, resistente, apprende facilmente con reazioni molto veloci.
• Impavido e coraggioso.
• Sospettoso, ma non attacca senza motivo.
• Particolarmente fedele al padrone.
• Resistente alle condizioni atmosferiche.
• È universalmente utilizzabile.
TESTA
Simmetrica, ben muscolosa. Vista dal profilo e dall’alto forma un cuneo smussato.
L’espressione deve esprimere il sesso.
Regione Craniale:
Vista di fronte e di profilo, la fronte è leggermente arcuata. Il
solco frontale non è marcato e l’osso occipitale è chiaramente
visibile.
Stop: moderato.
Muso: secco, non largo, visto di profilo rettilineo.
Labbra: ben stirate, con angoli chiusi, bordi neri.
Mascella e dentatura: mascella forte e simmetrica.
I denti ben sviluppati, in particolar modo i canini. La chiusura è a forbice
o a tenaglia con 42 denti di solida forma.
Linea della chiusura regolare.
Guance: secche, ben muscolose, non marcatamente sporgenti.
Occhi: stretti, obliqui, color ambra. Le palpebre sono aderenti.
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Orecchie: dritte, sottili, di forma triangolare, corte (non lunghe più di 1/6 dell’altezza al
garrese). Sono in linea retta con il punto d’attacco esterno dell’orecchio e l’angolo esterno
dell’occhio.
La linea verticale che parte dalla punta dell’orecchio passa adiacente al fianco della testa.
Collo: asciutto, ben muscoloso. A riposo forma con il piano orizzontale un angolo fino a
40°.
Inoltre, deve essere abbastanza lungo da permettere al cane di raggiungere senza fatica la
terra con il muso.
CORPO
Linea superiore: passaggio graduale dal collo al tronco, leggermente discendente.
Garrese: ben muscoloso, pronunciato, ma non deve interrompere l’andamento
armonico della linea superiore.
Dorso: solido e diritto.
Reni: diritte, ben muscolose, non larghe, leggermente discendenti.
Groppa: corta, ben muscolosa, non larga, leggermente discendente.
Torace: simmetrico, ben muscoloso, ampio, a forma di pera, si restringe verso lo
sterno.
Non deve essere profondo fino ai gomiti.
La spalla sporge davanti all’omero.
Linea inferiore e ventre: ventre teso, arcuato. Inguine leggermente incavato.
Coda: inserita alta, pende liberamente in giù. Quando il cane è eccitato di solito la alza
a forma di falce.
ARTI
Arti anteriori: lunghi, solidi e stretti, con i piedi leggermente rivolti verso l’esterno.
Spalla: scapola spostata in avanti e ben muscolosa. Forma un angolo di 65° con la linea
orizzontale.
Braccio: Molto muscoloso, forma con la scapola un angolo di 120° - 130°.
Gomito: aderente al torace, non sorge oltre la linea dell’arto.
Ben marcato, molto mobile. L’omero col radio forma un angolo intorno ai 155°.
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Avambraccio: lungo, asciutto e diritto. La lunghezza dell’avambraccio col metacarpo è
il 55% dell’altezza al garrese.
Carpo: solido ben mobile.
Metacarpo: lungo, con il terreno forma un angolo di almeno 75° leggermente elastico
in movimento.
Piedi: grandi, leggermente rivolti verso l'esterno con dita lunghe ed arcuate, unghie
robuste e scure. Cuscinetti ben sviluppati, elastici e scuri.
Arti posteriori: possenti e paralleli.
La linea verticale che parte dall’anca passa al centro del garretto.
Coscia: lunga, ben coperta dimuscoli, forma con il bacino un angolo intorno agli 80°.
L’anca è solida e ben mobile.
Ginocchio: possente e ben mobile.
Stinco: lungo, asciutto, ben muscoloso.
Con il metatarso forma un angolo intorno ai 130°.
Garretto: asciutto, solido, ben mobile.
Metatarso: lungo, asciutto, è quasi a picco con il suolo.
Piede: piuttosto lungo, dita arcuate, unghie robuste e scure.
MOVIMENTO
Armonioso, agile, passo ambio, trotto a grandi falcate, ma sciolto.
Gli arti si muovono diagonalmente vicinissimo a terra, la testa e la coda si abbassano alla
stessa linea del dorso.
PELLE
Elastica, tesa senza rughe, non pigmentata.
MANTELLO
Le caratteristiche: pelo forte e liscio.
C’è grande differenza tra il mantello invernale e quello estivo.
D’inverno il sottopelo è predominante e unito al pelo vero forma un folto mantello che
copre tutto il corpo.
È necessario che il pelo copra ventre, parte interna delle cosce, parte interna
dell’orecchio e zone tra le dita.
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Colore del mantello: dal giallo grigio al grigio argento con una tipica maschera chiara.
Il manto è chiaro anche sulla parte inferiore del collo e sul petto.
Il colore grigio scuro con una maschera è ammesso.
ALTEZZA E PESO
Altezza al garrese:
per i maschi, minimo 65 cm.
per le femmine, minimo 60 cm.
Peso:
per i maschi, al minimo 26 kg.
per le femmine al minimo 20 kg.
DIFETTI
Tutte le diversità rispetto allo standard sono da considerarsi difetto e nel giudizio finale
hanno un peso variabile in funzione della gravità.
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Testa leggera o troppo pesante. Fronte piatta.
Occhi marrone scuro, nero o non uguali.
Orecchie grossolane, attaccate troppo in altro o troppo in basso.
Collo portato alto in riposo o basso in attenzione.
Garrese poco marcato. Linea superiore atipica, groppa lunga.
Angolatura insufficiente o esagerata degli arti anteriori.
Metacarpo morbido.
Angolatura insufficiente o esagerata degli arti posteriori.
Muscolatura insufficiente.
Coda lunga, attaccata bassa o portata male.
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Maschera poco marcata.
Passo corto, andatura ondeggiante.
DIFETTI DA SQUALIFICA
• Asimmetria nelle proporzioni.
• Difetti di carattere.
• Testa atipica. Difetti di dentatura. Chiusura scorretta.
• Occhio di forma atipica o mal posato.
• Orecchio di forma e dall’attacco atipico.
• Giogaia. Linea superiore troppo discendente.
• Torace atipico. Posizione scorretta e atipica degli arti anteriori.
• Coda attaccata e portata scorrettamente.
• Mantello atipico di colore diverso dallo standard.
• Pelo aderente non ispido.
• Legamenti rilassati. Andatura atipica.
Nota bene: I maschi devono avere due testicoli di aspetto normale completamenti
scesi nello scroto.
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COSMO DANIEL ELITE VZOREK Pluri premiato 1° Eccellente in
Esposizioni Internazionali e Nazionali per la Bellezza. Proprietario
Diego Bettelli.
COSMO DANIEL ELITE ITACA Pluri Premiata 1° Eccellente in
Esposizioni Internazionali e Nazionali per la Bellezza. Proprietaria
Ylenia Barmette.
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da comprendere e amare
COSMO DANIEL ELITE ICARO Pluri Premiato 1° Eccellente in
Esposizioni Internazionali e Nazionali per la Bellezza. Proprietario
Corrado Besenval.
COSMO DANIEL ELITE HIRIDE Pluri Premiata 1° Eccellente in
Esposizioni Internazionali e Nazionali per la Bellezza. Proprietaria
Daniela Ciotti.
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IL CANE LUPO CECOSLOVACCO Storia di una meravigliosa simbiosi con il lupo
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CONCLUSIONE
Centinaia di persone hanno letto il libro e sperimentato in prima persona i suoi
insegnamenti per educare in modo semplice e non coercitivo il proprio Cane Lupo
Cecoslovacco.
Eccone solo alcuni....
Enrico Pianella proprietario di “Ombra” da Vetralla Viterbo
Buonasera signora Daniela,
ho finito di leggere molto attentamente il suo libro
(l’ho letto gia’ 2 volte) e ne sono rimasto assolutamente estasiato!
E’ un libro scritto molto molto bene, tecnicamente e’ dettagliatissimo, ricco di
spiegazioni approfondite e chiare, sia sulla razza che sul grande padre di tutti i
cani, il lupo……
In tutto questo tempo non avrei desiderato altro che un libro come il suo.
Dopo averlo assimilato e averne discusso con la mia fidanzata sono giunto ad
alcune considerazioni.
• 1- il suo libro e’ assolutamente una perla rara nel mare di carta che gira
attorno al mondo degli animali.
• 2-dopo averlo letto ci si rende conto degli errori che si commettono.
• 3-ogni educatore cinofilo dovrebbe necessariamente leggere questo libro
prima di sparlare di questa razza e fare piu danni che altro.
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• 4-(per gli educatori cinofili) il lupo cecoslovacco e’ un vero “animale” come
non ce ne sono altri nel mondo dei cani, pertanto vanno ricercate in lui
certe qualita’ piuttosto che altre.
• 5-bisogna conoscere a fondo il linguaggio del corpo degli animali ancor di
piu rispetto a quello dei cani per poter avere una corretta comunicazione
con lui.
• 6-il libro e’ una meravigliosa espressione poetica ed una dimostrazione di
amore verso questa razza e verso gli animali in generale.
• 7-consgliero’ caldamente al mio amico Daniele (il padrone di Luna chiaro
di luna, la mamma del mio Ombra) di acquistare quanto prima il libro.
Grazie ancora un caro saluto.
Luca Zanella proprietario di Cosmo Daniel Elite Kora da Bologna
Ciao Daniela tutto benone!
Ti ringrazio molto, devo farti i complimenti per il tuo libro.
FANTASTICO!!!
E non posso scriverlo piu grande di cosi altrimenti avrei fatto un manifesto sono
gia quasi alla fine e lo sto leggendo e rileggendo e soffermandomi su punti
chiave che non avevo mai preso in considerazione prima…..
Hai fatto un grande grandissimo libro sul Cane Lupo Cecoslovacco complimenti
davvero !!!
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Danilo Biccari da Cesena
Ciao Daniela
purtroppo ho già finito di leggere il libro,
ho cercato di risparmiare qualche pagina ogni giorno in modo da farlo durare più
a lungo ma non è servito……..ricomincerò
è un libro molto bello fatto in modo da far capire bene il lupo , il capitolo malattie
fa un po’ paura ma comunque interessante ed utile aldilà della razza .
I racconti vissuti molto importanti sopratutto per chi come me si sta avvicinando
al Cane Lupo Cecoslovacco.
Leggendolo ho rafforzato l’idea della tua passione nei confronti del lupo che
riesci trasmettere anche attraverso il libro ma penso di non sbagliare dicendo
che l amore che hai verso gli animali (io spesso mi chiedo “chi sono gli animali
noi o loro”) è a 360 gradi.
Scusami se ho scritto tanto………….grazie …….ciao ciao ciao
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Avvocato Gaetano Costantini proprietario di Cosmo Daniel Elite Elia da
Sassuolo Modena
Ciao Daniela
Ho letto il tuo libro che ho molto apprezzato.
Mi sono piaciute in particolare la parti più personali dove riesci a
comunicare,raccontando le tue esperienze e i tuoi sentimenti, molte cose sulla
razza che una semplice guida non potrà mai far conoscere.
Più volte ho riconosciuto caratteristiche di Elia e mi sono tornati in mente tanti
episodi e situazioni che anche io ho vissuto.
Senz’altro chi si avvicina alla razza per la prima volta deve averne una copia.
Complimenti.
Ciao a presto – anche da EliaTrovi altre testimonianze dei successi ottenuti leggendo il mio libro, sul sito
www.danielaciotti.com
•
Quando inizierai a leggere questo libro:
•
Cambierai la tua concezione legata alla logica ascoltando di più il tuo cuore.
•
Otterrai più attenzione dal tuo amico a quattro zampe, che si dimostrerà più felice
di ascoltarti.
•
Comprenderai che segue regole differenti dalle nostre legate all'istinto, alla
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conservazione e rispetto del branco.
•
Otterrai una vita più serena per entrambi con beneficio immediato,sulla tua
salute e benessere, sia fisico che materiale.
Una lettura coinvolgente, dopo la quale il tuo sguardo nel cogliere ogni sfumatura
comportamentale di questi meravigliosi esemplari non sarà più lo stesso.
Alla prossima, ciao!
Grazie
Daniela
Link utili:
www.danielaciotti.com
www.cosmodaniel.com
www.facebool.com/ciotti.daniela66
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