Per la "Notte della Taranta" a Melpignano, il Concertone

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Per la "Notte della Taranta" a Melpignano, il Concertone
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venerdì 28 agosto 2015
Giornale online protetto dal Primo Emendamento della Costituzione USA
Direttore Stefano Vaccara
CULTURA
MUSICA
Wolfgang Achtner *
[28 Aug 2015 | 0 Comments | 531 views]
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Per la "Notte della Taranta" a Melpignano, il Concertone
finale culmine di un mese di appuntamenti musicali in tutto il
salentino, il Maestro Concertatore quest’anno è stato Phil
Manzanera, storico chitarrista dei Roxy Music e coproduttore
dei Pink Floyd. Oltre a Ligabue, con lui hanno suonato anche
tante star internazionali
“Non si può restare soli, certe notti qui, che chi s'accontenta gode, così,
così. Certe notti sei sveglio o non sarai sveglio mai…”
Cosi recita il testo di “Certe Notti”, una delle canzoni più note e più amate di
Luciano Ligabue. E, qui a Melpignano in provincia di Lecce, popolata di
norma da 2241 anime, per la XVIII edizione de La Notte della Taranta,
arrivati da tutta l’Italia, erano presenti in 200mila!
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La Notte della Taranta è il più
grande festival d'Italia e una delle
più significative manifestazioni
sulla cultura popolare in Europa. Si
svolge in Salento ed è dedicato
nello specifico alla riscoperta e alla
valorizzazione della musica tradizionale salentina e alla sua fusione con
altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica
sinfonica. Infatti, la vera protagonista de La Notte della Taranta è la pizzica,
un’antica forma di musica popolare tradizionale salentina che oggi si fonde
con altri linguaggi musicali, dalla world music al rock, dal jazz alla musica
sinfonica. La pizzica è anche una danza, e risalendo alle sue origini, si
scopre che veniva praticata nei momenti di festa e durante i rituali
terapeutici ai tarantati, così si chiamavano coloro che erano stati morsi dalla
tarantola. Infatti, dopo il morso, le persone cadevano in uno stato di choc
dal quale riusciva a risvegliarle solo la musica; la persona danzava in uno
stato di trance e un piccolo gruppo di musicisti suonava sino a quando non
si annullava l’effetto del veleno. Gianfanco Mingozzi nel suo documentario,
La Taranta, (1961), ha dimostrato che questa malattia o malessere colpisce
quasi esclusivamente le donne. Come spiegano le autrici del blog, “Politica
Femminile e Femminile nella Politica – Puglia”, per le donne il tarantismo
rappresenta una maniera di sfogarsi, di ribellarsi contro i condizionamenti
di una società rigidamente patriarcale, che riservava alle donne solo
sfruttamento, nella preclusione di ogni libertà e dell’eros.
Il cosiddetto Concertone finale è il
culmine di un mese di appuntamenti
musicali in tutto il salentino, ed è
caratterizzato dalla presenza di un
Maestro Concertatore, che ha il compito
di reinterpretare i “classici” della
tradizione musicale locale avvalendosi
dell’aiuto dell’Orchestra Popolare "La
Notte della Taranta", un gruppo di circa
trenta tra i migliori musicisti di riproposta
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del Salento, insieme a importanti ospiti
della scena musicale nazionale e internazionale.
Quest’anno, il Maestro Concertatore è stato Phil Manzanera, storico
chitarrista dei Roxy Music e coproduttore dei Pink Floyd. Manzanera ha
arrangiato le musiche tradizionali del Salento incrociandone i ritmi con
quelli di altre tradizioni musicali, in particolare con la musica latinoamericana, la musica elettronica e la musica rock.
“Mi sono concentrato”, ha raccontato Manzanera, che ha partecipato al
concerto suonando la sua chitarra, “sugli elementi percussivi della pizzica,
derivati dal Tarantismo e incorporati nella musica popolare salentina, nel
tentativo di creare una trance ipnotica, una sorta di fusione fra il tamburello
e i ritmi sudamericani, in mezzo ai quali sono cresciuto”.
Gli ospiti internazionali scelti da
Manzanera hanno incluso Paul
Simonon (bassista dei The Clash),
Tony Allen, batterista nigeriano tra
i fondatori della musica Afrobeat,
Andrea Echeverri, chitarrista e
leader della band colombiana Los Aterciopelados, Anna Phoebe, violinista
londinese della Trans-Siberian Orchestra e Raoul Rodriguez, chitarrista di
flamenco.
Il clou della manifestazione è stata la performance della super band insieme
alla rockstar italiana, Luciano Ligabue, che ha suonato quattro canzoni,
"Ndo Ndo Ndo" in griko (il dialetto neogreco), e "Beddha ci dormi", una
serenata in dialetto salentino cantata insieme ad Alessia Tondo, e il "Muro
del suono", e "Certe Notti", in versioni rivisitate con l'ausilio di tamburelli.
Insieme ai musicisti si è esibito magistralmente il corpo di ballo, diretto da
Roberto Castello, che ha danzato al ritmo della pizzica proprio come gran
parte del pubblico che ha ballato per tutta la durata del concerto.
Alla fine, in una prova
straordinaria e commovente,
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duecentomila voci si sono unite a
quella della rockstar di Correggio
per cantare “Certe Notti”. Tutti
coloro che erano presenti a
Melpignano sabato notte erano ben svegli e hanno sicuramente goduto!
*Wolfgang Achtner, nato a New York e da molti anni
residente in Italia, è un giornalista freelance e regista
di documentari. Dall'Italia ha lavorato per la ABC
News, CNN, Press TV, The Independent & The
Independent on Sunday.
Taranta, Ligabue, Melpignano, Puglia, Lecce,
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