Da Campiglio a Londra col fascino di Alain Delon

Transcript

Da Campiglio a Londra col fascino di Alain Delon
Copia di 6f7359ec2a883146426e391c02de4332
Valli Giudicarie ❖ Val Rendena
MERCOLEDÌ 18 NOVEMBRE 2015 TRENTINO
55
storo
Quattro sabati di calcio per i ragazzi delle Giudicarie
◗ STORO
I giovanissimi calciatori sul campo di Storo
Le rappresentanze calcistiche
giovanili erano sette. Quattro
giornate su campi diversi ma
sempre di sabato pomeriggio:
da Comano a Tione, Cavrasto
e Storo dove c’è stata la conclusione. Oltre alle compagni del
fondovalle , Calciochiese, Caffarese e Condinese, in campo
anche Pieve di Bono, Tione,
Comano e Calcio Bleggio.
«Una maratona dove non ci
sono nè vinti nè vincitori ma a
prevalere, che siano ragazzini
o ragazzine, c’è lo stare assieme e divertirsi» dicono Michele Bettazza e Ivan Nascimbeni
del team tecnico comparto
Giovanissimi del Calciochiese.
«Ragazzini di età compresa
tra 6 e 8 anni in quei quattro fine settimana, indossando scar-
pe bullonate di ultima generazione, hanno giocato senza
tante formalità mini partitelle
di 10 minuti per tempo» aggiungono Diego Coser, Aurelio Cimarolli e Andrea Carè
che completano il team dei
Piccoli Amici del Calciochiese.
La società biancoceleste,
che ha come referenti il presidente Ferruccio Moneghini e
il suo vice Mario Giovanelli,
guarda con attenzione a manifestazioni simili. «Effettivamente – aggiunge Bettazza –
loro, come il resto della società, li sentiamo vicini e attenti a
quanto andiamo facendo».
A conclusione del circuito
giocato, una festa da ricordare
e incorniciare. Nel sotto stadio
tante mamme che già dal giorno prima avevano predisposto
una miriade di piatti.
(a.p.)
Da Campiglio a Londra I vitigni resistenti
col fascino di Alain Delon risorsa per il Chiese
convegno a cimego
In un libro donato agli amici la vita fortunata e girovaga dello storese Enzo Grassi
nato cameriere e diventato croupier prima di dedicarsi all’antiquariato
di Aldo Pasquazzo
◗ STORO
Il concittadino Enzo Grassi, conosciuto in valle del Chiese come persona ossequiosa e sempre attenta ai minimi dettagli,
ha viaggiato e rischiato molto
nella sua vita ma può dire tracciandone un bilancio anche di
avere avuto fortuna. Quel gentlemen aveva iniziato la vita lavorativa come cameriere, per
diventare poi croupier e infine
dedicarsi all’antiquariato. Ora,
dopo una vita trascorsa inizialmente Svizzera, Germania e
poi a Londra, è tornato in Italia
e si è accasato sul Garda, a due
passi dal Vittoriale.
Per mettere in ordine e tramandare tutti gli avvenimenti
e avventure che ha vissuto, ha
scelto di scrivere un libro: “La
Volpe del Casinò”: 250 pagine,
molto immagini ma soprattutto testimonianze. Un volume
bello da leggere, ricco di curiosità. Dentro tanto colore, molti
corteggiamenti ma sempre
con donne che avevano più anni di lui. Una parte del libro riguarda le sue esperienze professionali ad iniziare dal praticantato a Madonna di Campiglio. Più avanti ancora episodi
e sequenze che tanti avrebbero voluto vivere, anche per un
solo attimo.
Con questo volume in mano
il popolare “my friend” si è presentato ai suoi coetanei per la
cena di classe, e ai 75 enni storesi ha omaggiato quel suo volume prodotto in tre mila co-
Una immagine di Enzo Grassi giovanissimo croupier
pie.
Dove è andato e ha vissuto,
Enzo Grassi è sempre stato
considerato una specie di
Alain Delon. Elegante sia nel
vestire che nel modo di fare,
sempre all'altezza della situazione. La sua formazione scolastica in ambito alberghiero
l'ha esercitata a Cavalese. Lo
studio non lo attirava per niente e così ha convenuto in fretta
che fosse il caso di arrangiarsi
come poteva. In qualche circostanza si è pure improvvisato
cantante. Una cosa è certa: lui
al tavolo verde non ha mai giocato. Il salto di qualità Grassi lo
ha spiccato al Churchill's Night Club e con in tasca 500
sterline, date al decano dei
croupier che dopo averlo indottrinato per bene, gli ha ceduto il posto.
«Il mio mansionario all'interno del Casinò - scrive Grassi
nel libro - comportava la disposizione dei giocatori sul tavolo verde. In quelle circostanze lo smoking era di rigore.
Quasi ogni sera tra le belle signore che circondavano l'ambiente ce n'era sempre una
che accettava l'occhiolino.
Quelle donne, che già erano
belle e importanti, le facevo
sentire signore dal volto pulito
e quasi sempre trovavano poi
il modo per contraccambiare». Grassi fa anche riferimento alla amata seconda moglie
Chiara e al figlio Laurence avu-
to però nella precedente unione. Nella vita di Enzo Grassi ci
sono stati anche dei comandamenti che sono dieci, tanti
quanti quelli della vita di chiesa, ma però con notevoli differenze.
Al primo posto “Una stretta
di mano vale più di una firma
posta sotto atto notarile”, al secondo “I debiti vanno sempre
onorati senza sconti” ma al terzo posto “Rispettare sempre la
donna dell'amico, anche se i
veri amici sono piuttosto rari”.
Un'ultima annotazione. Enzo Grassi è nato il giorno 17
febbraio del 1940, ma per scaramanzia i genitori lo avevano
registrato soltanto il giorno dopo.
(risalente al 1936) e provinciale
(2015).
A Cimego il convengo organizA stretto giro gli interventi di
zato dall'associazione Culturno- Nicola del Monte, titolare della
va e patrocinato dal Bim del Cantina Filanda del Boron, e del
Chiese intitolato “1° Convegno vivaista Marco Vacchetti. Il priVinchiese - Vitigni resistenti cul- mo ha raccontato di come sia
tura biologica”.
riuscito a fare agricoltura e ad
Ad aprire le danze di fronte al- aprire un'attività che produce
la sala esaurita è stato il modera- reddito anche fra lo scetticismo
tore Claudio Luchini, che ha generale che lo circondava date
spiegato la ragione della scelta le basse temperature di Tione,
del termine cultura e non coltu- dove ha le viti. Il secondo ha fatra, dato che coltivare vitigni resi- to notare come i vitigni resistenstenti non è solo una scelta agro- ti ben si adattino ad un territonomica ma anche e soprattutto rio come quello della Valle del
una impostaChiese e in
zione culturaspecial modo
le. Parola poi
al recupero
all'assessore
dei terreni inprovinciale
colti in posiDallapiccola
zioni imperche ha lodato
vie come i vecl'attività dell'
chi prati terassociazione
razzati.
che dimostra
Per ultimo
come
non
l'intervento di
manchi la voGeremia Gios,
lontà di fare
che ha discuspur in una
so di come sia
congiuntura
difficile applisfavorevole cocare al Trentime questa. Il
no il modello
presidente del L’intervento di Geremia Gios
delle econoBim, Franco
mie di scala.
Bazzoli ha sottolineato l'impor- Accenno finale anche sulla protanza dell'agricoltura nel conte- posta di legge provinciale per alsto della Valle del Chiese, pun- zare la soglia di utilizzo dei fitotando sulla sinergia e sulla colla- farmaci a 30 - 50 metri dalle abiborazione fra le diverse realtà tazioni: Gios ha fatto presente
presenti.
come da preside della Facoltà di
Marco Stefanini della Fonda- Economia abbia fatto analizzazione Mach ha aperto con una re l'acqua sul tetto dell'edificio
battuta, sottolineando come verificando come non fosse poquando scende nel Chiese non tabile a causa della presenza di
gli vengano mai chieste cose fa- erbicidi disciolti. Conti alla macili: prima individuare un viti- no il campo più vicino sta a più
gno unico per la Valle, e adesso di un chilometro, quindi, seconl'applicazione di un vitigno resi- do Gios le soglie risolvono poco
stente, trovando il modo di su- meglio invece orientarsi ad una
perare la normativa nazionale agricoltura sostenibile. (s.m.)
◗ CIMEGO
biosfera unesco
Laboratorio alpino, 4 i progetti
I ragazzi costituiranno una cooperativa per promuovere la zona
◗ COMANOTERME
Si è concluso a Comano Terme
il Laboratorio Alpino SAT al
quale hanno aderito 19 ragazzi, tra i 23 ed i 30 anni. Il percorso di approfondimento era iniziato a settembre con la costituzione dei gruppi di lavoro su
quattro macro temi: agricoltura, comunicazione, pianificazione e valorizzazione, turismo ed escursionismo nel territorio Biosfera Unesco, è proseguito a ottobre con il confronto
tra i giovani e Katharina Conradin, presidente di Cipra International. Un momento alta-
mente formativo per i giovani,
anche grazie alla presenza di
Roberto Poli, docente di Sistemi di Anticipazione all’ Università Trento e di Federica Buffa
ricercatrice all’ateneo trentino. Innovativa la formula studiata dalla Commissione Cultura Sat, con le relazioni alternate a momenti di confronto e
di lavoro all’interno dei gruppi.
La fase conclusiva a novembre
ha rappresentato la fase di
“restituzione” del lavoro svolto, peraltro di grande soddisfazione sia per i partecipanti che
per gli organizzatori, in quanto
ha portato alla luce la percorri-
bilità di 4 iniziative concrete individuate dai ragazzi. La prima
riguarda la costituzione di una
cooperativa per l’attuazione di
un progetto culturale articolato, legato alla memoria ed al
pensiero di personaggi trentini
di spessore socio-politico come Don Lorenzo Guetti, Giovanni Prati, Enrico Mattei. La
seconda idea, già in fase di attuazione, parte dal concetto di
“acqua termale come bene collettivo”: un gruppo di giovani
si affianca alla gestione delle
Terme, con proposte per una
riappropriazione di forme di
godimento/sfruttamento di
I giovani impegnati nel Laboratorio Alpino Sat
una risorsa di tutti. Un gruppo
di giovani sente inoltre l’esigenza (terza iniziativa) di una
collana editoriale di pubblicazioni, descrittive delle peculiarità naturalistiche e culturali
che hanno portato al riconoscimento Unesco di Riserva della
Biosfera. Il quarto progetto pre-
vede infine la gestione da parte
di chi già lavora in ambito agricoltura e allevamento di un
bar/chiosco, attualmente inutilizzato, in posizione strategica sulla provinciale, per la somministrazione di prodotti di filiera corta del territorio. Ma
l’autentico valore aggiunto di
questo primo Laboratorio Alpino SAT è consistito soprattutto
nell’ opportunità per i ragazzi
di costruire relazioni, e nella
concreta attuabilità di forte integrazione tra i vari progetti.
Domani nella casa della Sat in
via Manci a Trento, alle 19, la
consegna degli attestati ai partecipanti, alla presenza delle
autorità provinciali. Il Laboratorio Alpino ideato ed organizzato dalla Commissione Cultura Sat, si è avvalso della collaborazione dell’Eco Museo Judicaria, del Bacino Imbrifero
Montano Sarca-Mincio-Garda, della Rete di Riserve Sarca,
di STEP (Scuola per il Governo
del Territorio e del Paesaggio)
di Unesco Mab Biosfera Alpi
Ledrensi e Judicaria e ha ottenuto il sostegno di Cipra International e dei comuni di Comano Terme e Fiavè.
(e.b.b.)