Roberto Farnesi?

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Roberto Farnesi?
VIP | VIAGGIANDO IN PRIMA |
DI Elisabetta Agrati
La Tel Aviv di
Roberto Farnesi?
Giovane e dinamica...
«G
iovane ed europea». Così Roberto
Farnesi riassume in pochi aggettivi
il carattere dinamico ed estroverso
di Tel Aviv, “la collina della primavera”, principale
centro economico e turistico di Israele. Fondata
nel 1909 a partire dal nucleo originario di Jaffa, la
città si è sviluppata rapidamente, grazie anche al
contributo di architetti europei che, ispirandosi
ai principi del Movimento Moderno, le hanno
conferito un volto del tutto particolare. Nel 2003
la Città Bianca, ovvero l’insieme degli edifici
costruiti negli anni Trenta in stile Bauhaus, è stata
riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Ma l’architettura non è l’unica ragione per visitare
Tel Aviv, e così abbiamo chiesto a Roberto Farnesi
qualche suggerimento...
Prima volta in Israele?
«Sì, e sono rimasto assolutamente colpito
dal carattere di Tel Aviv. Quando
si pensa a Israele ci si immagina una Terra millenaria,
fortemente impregnata di cultura e di tradizioni. Ci
si aspetta di camminare nei luoghi della Storia. Ma,
in qualche modo, Tel Aviv spiazza completamente
il visitatore. Certo, anche qui si possono visitare
monumenti, luoghi di cultura, musei, ma ciò che
attrae subito della città è il suo volto dinamico e
spensierato, la sua voglia di divertirsi. Insomma, si
viene catapultati in un contesto molto diverso da
quello che ci si aspetta di trovare».
E la gente?
«La gente qui è fantastica, molto socievole e
sempre disponibile a parlare. Poi, anche grazie
alla presenza dell’Università
più grande di Israele, ci sono
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Altre foto di Roberto Farnesi a Tel Aviv?
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In apertura, Roberto Farnesi sul lungomare di Tel Aviv. In
questa pagina, l’attore a Jaffa, primo nucleo urbano che dette
poi origine alla città nuova detta “la collina della primavera”. In
basso, il melograno simbolo di buon augurio è anche il succo
preferito dagli israeliani. Al centro, la shakshouka e l’humus
guarnito con ceci interi. In alto a destra, un diamante: Israele è
leader nella produzione e nel taglio.
tantissimi giovani. Al pomeriggio si ritrovano tutti sulla
Tayelet (il lungomare) a fare jogging o sulla spiaggia a
giocare a racchettoni - un vero e proprio sport nazionale
in Israele - mentre la sera si danno appuntamento nei
molti locali che animano la nightlife di Tel Aviv».
La città è famosa soprattutto per la sua movida...
«Sì, ci sono tantissimi locali di ogni genere, dalle
discoteche ai night club. Ho trovato anche
molti disco bar di impronta americana,
con un lungo bancone e alti sgabelli. La
musica è ottima, ma non troppo alta,
e così quando si esce in compagnia
si ha anche la possibilità di
scambiare due chiacchiere,
di socializzare».
Cosa ci dice dell’offerta
gastronomica?
«La cucina è di alto
livello e ha un carattere
multietnico. Si trova
Tel Aviv offre molte occasioni per fare shopping...
«Anche in questo caso c’è solo l’imbarazzo della scelta,
accanto ai grandi mall ci sono anche piccole botteghe
artigiane e boutique alla moda. Tra gli indirizzi da non
perdere c’è Dizengoff Street, dove trovare atelier fondati
da giovani stilisti e designer israeliani che spesso si sono
formati all’estero, e che oggi sono rinomati in tutto il
mondo. E poi, non si può assolutamente mancare di fare
un salto a Jaffa, uno dei porti più antichi del Mediterraneo,
per visitare antiche botteghe artigiane - specializzate
soprattutto nella lavorazione dell’argento - gallerie d’arte
e il caratteristico mercatino delle pulci, dove trovare ogni
genere di occasione. Tra l’altro, Jaffa merita di essere
visitata anche per la bellissima Città Vecchia, da cui si
gode una vista magnifica su Tel Aviv».
Movida e divertimento, dunque. E la cultura?
«Basta visitare il Beit Hatfutsot per immergersi in
oltre 2.500 anni di storia e tradizioni ebraiche, grazie
a ricostruzioni, filmati, pannelli multimediali, davvero
un’esperienza straordinaria (il museo si trova all’interno
del campus dell’Università di Tel Aviv; chiuso il sabato bh.org.il). Mentre per guardare al futuro, si può fare un
salto al Design Museum Holon, il primo museo in Israele
dedicato al design e all’arte contemporanea. Aperto nel
2010 e ospitato in un edificio futurista progettato da Ron
Arad, è un punto di riferimento per architetti e designer
di tutto il mondo (chiuso la domenica - dmh.org.il). Ma
i musei in città sono davvero tanti e tutti meritano di
essere visitati, da non perdere il Nahum Gutman Museum
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of Art (gutmanmuseum.
co.il), dedicato a uno
degli artisti più famosi ed
eclettici di Israele, con una ricca
collezione di dipinti e sculture».
E cosa ci dice di Gerusalemme...
«Gerusalemme è stata un’emozione unica.
Come città non potrebbe essere più diversa da Tel Aviv:
se quest’ultima è sinonimo di nightlife, divertimento e
modernità, Gerusalemme rappresenta davvero l’anima
più antica di Israele. Visitandola si respira un’atmosfera
molto suggestiva, sono rimasto veramente colpito. In
particolare dalla Città Vecchia, dove si concentrano i
luoghi più importanti della capitale, dal Muro Occidentale
alla Via Dolorosa, dal quartiere cristiano (con la basilica
del Santo Sepolcro) al quartiere ebraico (con le sue
testimonianze di epoca romana), fino al souq arabo.
Bellissimo il panorama che abbraccia tutta la città di
cui si può godere dal Monte degli Ulivi. Anche qui, però,
si possono trovare ristoranti e caffè alla moda, gallerie
e vie pedonali dedicate alle shopping, come Ben Yehuda
e Nahalat Shivat. Insomma, anche a Gerusalemme il
divertimento non manca».
Possiamo, quindi, dire che il bilancio di questa prima
esperienza in Israele è stato positivo...
«Assolutamente positivo, questa terra e la sua gente
sono straordinarie, difficile spiegare a parole l’emozione
che suscita... bisogna andare e provare di persona!».
Info: goisrael.it
davvero di tutto e i ristoranti sono tutti molto caratteristici.
Come il Kitchen Market, che si trova proprio sopra al
mercato e propone ricette preparate con ingredienti
sempre freschissimi (nel ristorante si tengono anche
workshop, lezioni di cucina e cene a tema - kitchenmarket.
rest-e.co.il), o il Kimmel Restaurant, che offre specialità
di carne e di pesce (il locale, dall’atmosfera rustica, è
ospitato in un antico edificio restaurato, appartenuto a
un sultano turco; ottima la lista dei vini - 2eat.co.il/eng/
kimmel/). O ancora il Meatos Restaurant, rinomato per
la carne, e il Dr. Shakshouka Restaurant, dove provare
anche specialità algerine e tunisine (in particolare la
shakshouka, una ricetta a base di uova e pomodoro, ormai
molto diffusa nella cucina israeliana - drshaksuka.rest-e.
co.il/). La migliore carne della città si trova a L’Entrecote,
ristorante kosher caratterizzato da cucina francese con
influenze mediterranee e orientali (il ristorante è ospitato
in un edificio storico all’angolo tra Ahad Ha’am e Nachalat
Binyamin). Ce n'è per tutti i gusti, ogni sera si può provare
qualcosa di nuovo, senza il rischio di essere delusi».
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