fantini_doc_06i_Linea Wallace

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fantini_doc_06i_Linea Wallace
A
APPROFONDIMENTO
La Linea di Wallace
L
FIGURA 1 La radiazione
adattativa dei Marsupiali
australiani ha portato
questi animali a occupare le stesse nicchie dei
mammiferi placentati. Il
nototerio è estinto.
a fauna australiana è costituita da un numero
sorprendente di specie endemiche, cioè presenti solo in Australia e in nessun’altra parte del mondo. Per quanto riguarda i mammiferi, ad esempio,
l’83% delle specie australiane sono endemiche.
Le particolari caratteristiche dei mammiferi australiani colpiscono qualsiasi osservatore. Non si
tratta solo di specie insolite: si ha l’impressione di
vivere in una sorta di mondo parallelo, dove i lupi
sembrano lupi, ma non sono lupi, le talpe sembrano talpe, ma non sono talpe, e così via.
Le specie australiane di mammiferi appartengono in gran parte al gruppo dei marsupiali, una
linea evolutiva la cui parentela evolutiva con gli
altri mammiferi, i mammiferi placentati, risale
al periodo Cretaceo. I marsupiali ebbero origine nelle terre di Gondwana e si diffusero fino in
Australia attraverso l’Antartide, quando questi
continenti erano ancora uniti. La frammentazio-
ne della Gondwana isolò i marsupiali australiani
come su una gigantesca zattera alla deriva e impedì ai mammiferi placentati di colonizzare quei
territori.
Marsupiali e placentati sono in forte competizione. Nelle nicchie ecologiche in cui specie marsupiali e specie placentate si sono contese le risorse, sono state le specie placentate a prevalere,
in particolare per la loro maggiore prolificità. Con
l’eccezione di poche specie ancora presenti nelle
due Americhe, i marsupiali si sono estinti e hanno
lasciato il mondo ai loro cugini placentati. Tranne
che in Australia, dove i marsupiali non hanno sofferto la concorrenza degli altri mammiferi. L’occupazione di nicchie ecologiche simili in ambienti
geograficamente separati da parte di animali diversi, ma appartenenti alla stessa classe, ha determinato uno straordinario processo di evoluzione
convergente (figura 1).
Simile a un coniglio
Simile a un lupo
Unico
Simile a un rinoceronte
Simile a un formichiere
Bandicut
Lupo marsupiale
Nototerio
Simile a un ghiottone
Mirmecobio
Simile a una talpa
Simile a una marmotta
americana
Simile a un gatto
Canguro
Diavolo
di Tasmania
Talpa
marsupiale
Simile a un topo
Vombato
Dasiuro
Perameloidei
Topo
marsupiale
?
Simile a uno scoiattolo
Unico
Dasiuroidei
?
Falangeroidei
Opossum
Petauro
Didelfoidei
Fantini, Monesi, Piazzini - La Terra
e il paesaggio - Dinamiche della geosfera • Italo Bovolenta editore - 2012
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A
APPROFONDIMENTO
Le vicende della tettonica globale portarono
l’Australia ad avvicinarsi al continente eurasiatico, al quale è quasi connesso da una lunga sequenza di isole. Tuttavia i bracci di mare rappresentano
un ostacolo difficilmente superabile per la maggior parte dei mammiferi placentati di ambiente
subaereo. Per la maggior parte, appunto: circa 15
milioni di anni fa arrivarono in Australia i pipistrelli, in un modo che può essere facilmente intuito, e tra 5 e 10 milioni di anni fa arrivarono anche
i topi, cui vanno riconosciute una vitalità e una
resistenza fuori del comune, tali da fare sopravvivere qualche esemplare a fortunosi viaggi per
mare a bordo di tronchi d’albero. Altre specie di
mammiferi placentati raggiunsero l’Australia solo
dopo la colonizzazione delle popolazioni umane,
avvenuta presumibilmente intorno a 40÷50 000
anni fa.
Alfred Wallace, il grande naturalista inglese
che formulò insieme a Charles Darwin la teoria
dell’evoluzione per selezione naturale, aveva in-
dividuato un confine preciso tra la fauna australiana e quella asiatica. Questo confine, che oggi
prende il nome di linea di Wallace, ha un andamento a prima vista bizzarro: Nuova Guinea, Sulawesi (una volta chiamata Celebes), le Molucche,
pur distanti centinaia di km dall’Australia, hanno
una fauna di tipo australiano; le isole di Bali e di
Lombok nell’Arcipelago della Sonda, separate da
un tratto di mare ampio 35 km, presentano rispettivamente fauna di tipo asiatico e fauna di tipo
australiano.
Le cause di questa sorprendente divisione
faunistica diventano più chiare, se esaminiamo
l’andamento dei fondali marini (figura 2). Si può
osservare che la regressione marina dovuta alle
glaciazioni lasciò emergere molti istmi a collegare
le aree di ciascuna zona faunistica, ma non fu tale
da connettere Bali e Lombok, spearate da un tratto
di mare ridotto ma profondo, così come accadde
tra le due isole, più grandi e più distanti, del Borneo e di Sulawesi.
FIGURA 2 L’andamento
della Linea di Wallace ha
una spiegazione sotto la
superficie del mare, nella
diversa profondità dei
tratti di mare che separano
le diverse isole che si trovano fra Asia sudorientale
e Australia.
Filippine
Linea di Wallace
DIVISIONE
INDO-MALESE
DIVISIONE
AUSTRO-MALESE
Malesia
Borneo
Sumatra
Sulawesi
Molucche
Bali
Papua
Sumbawa
Flores
Giava
Timor
Lombok
Sumba
Australia
Fantini, Monesi, Piazzini - La Terra
e il paesaggio - Dinamiche della geosfera • Italo Bovolenta editore - 2012
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