Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno

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Rassegna Stampa - Ordine dei Farmacisti della Provincia di Salerno
FEDERAZIONE ORDINI DEI
FARMACISTI
Rassegna Stampa del 31/12/2014
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INDICE
IN PRIMO PIANO
Il capitolo non contiene articoli
SANITÀ NAZIONALE
31/12/2014 Il Sole 24 Ore
La Pharma valley non diventi un deserto
7
31/12/2014 La Stampa - Nazionale
2014 l'anno di ebola
8
31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Nazionale
Meno colpi in banca, ma stiamo attenti
10
31/12/2014 Avvenire - Nazionale
Il farmaco Questran esaurito «Ma ci sono delle scorte»
11
31/12/2014 Avvenire - Nazionale
Cameron: rischi contagio molto bassi
12
31/12/2014 ItaliaOggi
Medici base senza l'Irap
13
31/12/2014 MF - Nazionale
Credifarma prepara la cessione
14
31/12/2014 L'Espresso
Sanità truccata
15
31/12/2014 F
In farmacia torna il calendario della salute
16
30/12/2014 Starbene
LA CREMA PER ALLEGGERIRE GAMBE E PIEDI
17
30/12/2014 Starbene
ALLUCE VALGO TRE SOLUZIONI DIRE STOP AL DOLORE
18
30/12/2014 Il Giornale Style
SE L'ITALIANO DIVENTA (UN) PAZIENTE
20
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Toni decisi per labbra d'inverno
22
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Gli aiuti per l'intestino pigro
24
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Problemi respiratori, 3C per informare
25
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Raffreddore, niente medicine sotto i 2 anni
26
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta medica?
27
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Crisi, aumenta la povertà sanitaria
28
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Antibiotici sempre meno efficaci
29
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Terapie sicure rimanendo fedeli alla farmacia
30
30/12/2014 Ok - salute e benessere
MAL DI SCHIENA ADDIO
31
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Aghi addio, arriva la compressa
37
30/12/2014 Ok - salute e benessere
Operazione unghie perfette
38
VITA IN FARMACIA
31/12/2014 Corriere della Sera - Milano
Reati in calo, meno rapine Ma aumentano furti e scippi
43
31/12/2014 Corriere della Sera - Roma
«Sampietrini in cambio di strade a posto»
44
31/12/2014 La Repubblica - Bologna
Nasce la città metropolitana ma i sindaci restano divisi sulla riforma taglia-Province
46
31/12/2014 La Repubblica - Bologna
Pronto soccorso al Marconi si cambia scompaiono i medici servizio agli infermieri
48
31/12/2014 La Stampa - Biella
Ospedale, allarme organici Mancano medici e infermieri
49
31/12/2014 La Stampa - Savona
Bus, domani orari festivi Centri commerciali chiusi
50
31/12/2014 Il Messaggero - Roma
Via libera al Bilancio, sui fondi per i trasporti è lite Marino-Regione
51
31/12/2014 Il Messaggero - Civitavecchia
Via libera al Bilancio,sui fondi per i trasportie' lite Marino-Regione
52
31/12/2014 Il Messaggero - Marche
Oggi l'addio alla 19enne Cristinae al farmacista elpidiense Pichelli
54
31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ferrara
L'EX MANAGER STEFANO MELLONI, CONDANNATO PER BANCAROTTA, VIENE
ARRESTATO A FINE MARZO A VENTIMIGLIA
55
31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ancona
Ucciso a sprangate in testaInterrogati i vicini di SartiniIndividuati possibili sospetti
56
31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Ascoli
Al lavoro in città da 150 anni
57
31/12/2014 QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Controlli all'Asur,verifiche sugli orariUn dipendente nei guai
58
31/12/2014 Il Gazzettino - Padova
I titolari della farmacia mettono in fuga il rapinatore
59
31/12/2014 Il Gazzettino - Padova
Contributi ai nuovi nati e agli studenti meritevoli
60
31/12/2014 Il Gazzettino - Pordenone
Disagi per gli utenti, si accorciano i tempi
61
31/12/2014 Il Gazzettino - Rovigo
«Non è più la città sicura: intervenire con fermezza»
62
31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia
Telenovela continua Riaperta la farmacia
63
31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia
Tre milioni per l'ospedale «Ora i servizi territoriali»
64
31/12/2014 Il Gazzettino - Venezia
«Sindaci indecisi e i tecnici tagliano»
65
31/12/2014 Il Mattino - Benevento
Seconda farmacia, solo silenzio
66
31/12/2014 Il Secolo XIX - Genova
"Invalidità facili", già venti indagati tra medici e dirigenti
67
31/12/2014 Il Tempo - Nazionale
La promessa di Marino: «Conti in regola nel 2015»
68
31/12/2014 QN - La Nazione - Arezzo
Furto in farmacia, sparito l'intero incasso
69
31/12/2014 QN - La Nazione - Massa Carrara
le nostre priorità»
70
31/12/2014 QN - La Nazione - Pisa
Mille euro alle famigliee anche bonus bebè
72
PROFESSIONI
31/12/2014 MF - Nazionale
FOCUS OGGI
74
30/12/2014 Starbene
FARMACI: NE BUTTIAMO VIA 1 KG A TESTA
75
PERSONAGGI
31/12/2014 Il Gazzettino - Nazionale
Arrivano aumenti a raffica
77
31/12/2014 Il Tempo - Nazionale
«Clandestini nascosti nella stiva»
78
SANITÀ NAZIONALE
23 articoli
31/12/2014
Il Sole 24 Ore
Pag. 12
(diffusione:334076, tiratura:405061)
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
INTERVENTO
La Pharma valley non diventi un deserto
Paolo Marcucci
In numerose occasioni, anche in tempi recenti, abbiamo ascoltato commenti lusinghieri sull'industria
farmaceutica nazionale. Politici, opinion leader, commentatori hanno sottolineato i buoni risultati delle aziende
del settore e qualcuno si è spinto fino a definire il nostro Paese come la Pharma valley d'Europa.
Tanto entusiasmo è certamente condivisibile e rende orgogliosi noi che operiamo nel settore. L'industria
farmaceutica rappresenta sicuramente un settore strategico per l'Italia oltre che per la ricerca e sviluppo
anche per la sua attività manifatturiera ( siamo il secondo produttore in Europa per valore della produzione
con oltre il 70% di export) e abbiamo visto il valore della produzione farmaceutica raggiungere nel 2013 i 27,6
miliardi di euro registrando una crescita media negli ultimi dieci anni superiore al 3%.
Tuttavia la buona salute del settore è oggi seriamente minacciata da alcuni elementi strutturali legati alle
dinamiche di funzionamento del Paese Italia. In particolare la conquista di ulteriori quote nelle produzioni
farmaceutiche passa attraverso un adeguato livello di competitività delle nostre imprese che operano in un
mercato sempre più globale. Su questa dimensione il nostro Paese presenta diversi elementi di debolezza:
inefficienza burocratica, elevata pressione fiscale e instabilità del quadro normativo erodono parte del
vantaggio competitivo acquisito dal Paese negli ultimi anni.
Dato il contesto, l'obiettivo prioritario è recuperare attrattività a livello di sistema Paese, definendo delle
politiche per rilanciare le industrie produttrici di medicinali, in modo da attrarre investimenti dall'estero e di
confermare quelli già effettuati. Per traguardare questo obiettivo è necessario intervenire su due fronti
contemporaneamente: accelerazione e certezza nei tempi dei processi autorizzativi e incentivo
all'innovazione.
Le aziende farmaceutiche multinazionali operano sulla base di una pianificazione sempre più stringente
(strategica, annuale e mensile) e qualsiasi incertezza a livello di contesto può dirottare una nuova iniziativa
produttiva su Paesi ritenuti più affidabili ed efficienti. Sotto questo punto di vista è fondamentale che tutte le
autorità, centrali e locali, siano messe nelle condizioni di rispondere in tempi adeguati a quanto avviene negli
altri paesi.
Si attendeva, ad esempio, un atto legislativo che mettesse l'Aifa nelle condizioni di svolgere la propria attività
regolatoria e di controllo in tempi e con criteri comparabili con quelli delle agenzie di altri Paesi. Aifa infatti ha
un ruolo fondamentale nella valutazione dei dossier autorizzativi, nelle importazioni ed esportazioni dei
prodotti, ed è essenziale ed urgente che sia messa in condizione di competere con le altre autorità. Ma la sua
riforma è rimasta al palo.
Inoltre, il livello di tassazione è uno dei principali driver considerato dalle case farmaceutiche multinazionali
nella selezione dei Paesi dove insediare headquarters e hub produttivi. Paesi che hanno agito su questa leva
come la Gran Bretagna (aliquota fiscale al 20%, carico fiscale sulle imprese del 35% più basso della media
dei Paesi del G7) sono diventati delle vere e proprie calamite per gli investimenti delle imprese farmaceutiche
multinazionali.
Ometto di elencare gli altri lacci lacciuoli che riguardano il sistema delle imprese in generale sui quali si è più
volte pronunciata la Confindustria e per il nostro settore la Farmindustria. Ciò che è certo è che se non
verranno programmati e messi in atto provvedimenti di riforma adeguati per sostenere l'attività del settore
rischiamo nel volgere di qualche anno di trasformare la tanto decantata Pharma valley in un deserto.
Presidente e amministratore delegato Kedrion Biopharma
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
7
31/12/2014
La Stampa - Ed. nazionale - grande bellezza 2014
Pag. 40
(diffusione:309253, tiratura:418328)
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
2014 l'anno di ebola
Un virus sepolto nell'Africa più profonda colpisce d'improvviso e si diffonde rapidamente, rivelando tutte le
difficoltà di gestire le nuove pandemie. La globalizzazione, paradossalmente, ci ha resi più fragili e risveglia le
paure del mondo avanzato, che pensava di aver debellato gli invisibili killer che minacciano la nostra specie
STEFANO RIZZATO
Il 2014 è stato segnato dall'epidemia di Ebola scoppiata a marzo in Africa occidentale: com'è la situazione
oggi? Il virus non è ancora sotto controllo e il bilancio delle vittime deve continuamente essere aggiornato. Al
28 dicembre, secondo l'Organizzazione mondiale della Sanità, i morti accertati sono 7.693 su un totale di
19.695 casi registrati nei tre Paesi colpiti: Liberia, Sierra Leone e Guinea. Fuori da queste tre nazioni
l'epidemia non si è mai davvero diffusa e ci sono state otto vittime in Nigeria, sei in Mali e una negli Usa. Qual
è la zona più critica? Il Nord della Sierra Leone, che negli ultimi cinque giorni dell'anno è stata costretta per
decisione del governo - a una sorta di coprifuoco permanente. L'obiettivo è provare ad arginare i contagi,
come nel Sud del Paese si sta faticosamente riuscendo a fare. In Liberia ci sono motivi di ottimismo, il virus
non si espande più e sabato scorso è stato possibile tenere le elezioni per il Senato. Come sta il medico
italiano contagiato? È fuori pericolo, dopo settimane in cui si è temuto molto. Medico di Emergency, catanese,
Fabrizio ha contratto il virus in Sierra Leone ed è tornato nella notte tra il 24 e il 25 novembre, anche tra le
ingiustificate polemiche di chi paventava l'arrivo di Ebola in Italia. Invece i dispositivi di sicurezza hanno
funzionato e così le cure ricevute allo Spallanzani di Milano. E il 26 dicembre Fabrizio ha potuto scrivere,
attraverso la pagina Facebook di Emergency, un messaggio per raccontare la sua storia: «Non credo di
essere un eroe, ma nemmeno un untore: sono un soldato che si è ferito nella lotta contro un nemico
spietato». Com'è iniziato il contagio? Bisogna tornare a oltre un anno fa e al dicembre 2013. Il «paziente
zero» è stato Emile Ouamouno: un bimbo di due anni di Meliandou, un villaggio del Sud della Guinea, vicino
al confine con Sierra Leone e Liberia. È stato lui la prima vittima, seguito in pochi giorni dalla sorella e dalla
madre. Purtroppo i sintomi dell'Ebola - febbre alta, emicrania, dissenteria sono comuni ad altre malattie
endemiche e il virus non è stato riconosciuto subito. Tanto che tra i primi 15 morti quattro erano personale
sanitario. Perché si è poi diffuso in modo così violento e rapido? Ci sono tante ragioni. La principale è la
natura del virus, che si trasmette attraverso i fluidi corporei - anche con una stretta di mano - e per il quale
non c'è cura. A diffonderlo hanno contribuito i rituali di sepoltura locali, che includono il contatto con il corpo
del defunto. E poi il contagio è arrivato in Liberia e Sierra Leone attraverso confini che esistono solo sulle
mappe. Quando la situazione è precipitata? Durante l'estate, quando il virus ha iniziato a interessare le più
grandi città dell'area. Come Monrovia, la capitale dove vive un quarto della popolazione della Liberia e dove
Ebola è arrivato ad agosto. E qui va menzionato un altro aspetto critico e decisivo: la debolezza del sistema
sanitario dei Paesi colpiti. Prima dell'epidemia, in Liberia c'era un medico ogni 70 mila persone, in Sierra
Leone uno ogni 45 mila. In Italia il rapporto è di uno ogni 250 abitanti. Quando si fermerà l'epidemia? Proprio
l'Italia e altri Paesi europei hanno contribuito a gestire il contagio, con ospedali e centri d'isolamento resi
possibili da Ong internazionali come Emergency e Medici Senza Frontiere. Anche la Sierra Leone potrebbe
superare presto la fase più critica, ma è difficile mettere una data alla fine della crisi. E i danni sociali - basti
pensare ai tanti orfani resi «intoccabili» dalla paura del contagio - dureranno a lungo. La ricerca di una cura
come procede? Al momento ci sono una serie di trattamenti sperimentali, che vengono già usati per i casi più
gravi e di cui prosegue lo sviluppo. Ma si lavora anche alla ricerca di un vaccino. Il più promettente - unico
oggi in fase di test clinici - è quello individuato da Okairos, azienda svizzera fondata da un gruppo di
ricercatori italiani e acquisita da GlaxoSmithKline. Per un secondo vaccino, sviluppato dall'azienda tedesca
Merck, la sperimentazione si è fermata l'11 dicembre, dopo che alcuni dei partecipanti ai test hanno
manifestato effetti collaterali imprevisti.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
8
31/12/2014
La Stampa - Ed. nazionale - grande bellezza 2014
Pag. 40
(diffusione:309253, tiratura:418328)
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
9
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Il confronto
18
10 Aids Sars Epatite C EBOLA Parotite Morbillo Fonte: Cdc-Oms - LA STAMPA Numero medio di persone
individuo malato che un può infettare
Foto: JOHN MOORE/GETTY
Foto: Monrovia, Liberia: un'immagine-simbolo delle difficoltà di fronteggiare una delle peggiori epidemie degli
ultimi anni
31/12/2014
QN - Il Resto del Carlino - Ed. nazionale
Pag. 17
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Meno colpi in banca, ma stiamo attenti
Stefano Marchetti BOLOGNA «E' UN buon segno, ma attenzione a non abbassare la guardia», è la prima
analisi di Marco Amadori, segretario della Fiba Cisl Emilia Romagna. Il calo del numero di rapine in banca è
un dato positivo, ma non per questo possiamo dirci al sicuro... Perché, Amadori? «Mentre queste statistiche
ci parlano di una riduzione dei colpi in banca, dall'altro le classifiche sulla qualità della vita in Emilia Romagna
ci dicono che tre province, Rimini, Bologna e Ravenna sono ai primi posti in Italia per il numero di reati
denunciati, rispetto agli abitanti. Appare una contraddizione». Come la spiegate? «Pensiamo che ci sia
probabilmente un trasferimento della criminalità verso altri obiettivi. Insomma, i rapinatori si sono spostati
dalle banche ad altri esercizi, come tabaccherie o farmacie, dove ritengono di trovare interessanti quantità di
denaro, però con misure di sicurezza meno efficaci». Dunque non possiamo dirci un'isola felice... «No,
l'Emilia Romagna resta la terza regione italiana più rapinata. In più dobbiamo riflettere anche sulle relazioni
della Dia che rimarcano la presenza mafiosa in Emilia Romagna. Si è creato anche il pendolarismo delle
rapine: in zona ci sono dei basisti, mentre gli esecutori arrivano da fuori e poi ripartono». Quali sistemi hanno
funzionato meglio in banca? «Sicuramente le videoregistrazioni digitali. Come sindacato, avevamo insistito
perché fossero adottate dagli istituti di credito, e in effetti le forze dell'ordine dicono che la prova video è
determinante nella maggioranza degli arresti per rapina». In ogni caso, voi chiedete di non ridimensionare
l'impegno per la sicurezza... «Esattamente. Nei bilanci di alcuni istituti di credito, abbiamo visto una riduzione
degli investimenti di prevenzione antirapina. Ci preoccupa il fatto che, a fronte della crisi, le banche vogliano
trovare un ritorno economico anche spendendo meno per i sistemi di sicurezza». Image:
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SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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INTERVISTA IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA FIBA CISL MARCO AMADORI
31/12/2014
Avvenire - Ed. nazionale
Pag. 11
(diffusione:105812, tiratura:151233)
Il farmaco Questran esaurito «Ma ci sono delle scorte»
( M. L. )
Nei prossimi mesi sarà difficile reperire nelle farmacie confezioni di Questran, farmaco prodotto dalla BristolMyers Squibb. Lo fa sapere la stessa azienda farmaceutica, che ha già comunicato il problema all'Aifa. Il
Questran, il cui principio attivo è la colestiramina, viene impiegato per ridurre i livelli di colesterolo nel sangue
o migliorare il prurito associato ad alcune malattie epatiche. Ma viene usato anche da chi ha subito resezioni
intestinali, da chi soffre di complicazioni legate al morbo di Crohn o ad altre malattie infiammatorie croniche
intestinali anche infantili: per centinaia di persone insomma è l'unico farmaco in grado di permettere uno stile
di vita accettabile. La Bristol-Myers Squibb ha fatto sapere di avere a disposizione «una piccola quantità di
farmaco che è possibile fornire in poco tempo, sempre tramite una farmacia richiedente». I farmacisti
possono inoltrare la richiesta tramite email agli indirizzi: [email protected] oppure [email protected].
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
11
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SALUTE
31/12/2014
Avvenire - Ed. nazionale
Pag. 15
(diffusione:105812, tiratura:151233)
Cameron: rischi contagio molto bassi
L'infermiera risultata positiva al virus al rientro da Freetown verrà trasferita a Londra. Vertice di emergenza
dell'esecutivo
Londra. Il governo di David Cameron ha tenuto ieri un vertice «Cobra» (una riunione d'emergenza fra i
principali ministri dell'esecutivo) sull'emergenza ebola, dopo che lunedì a un'operatrice sanitaria appena
rientrata a Glasgow dalla Sierra Leone è stato diagnosticato il virus. Per Cameron i rischi di contagio sono
comunque «molto bassi». Il ministro della Salute, Jeremy Hunt, ha confermato che la donna verrà trasferita al
Royal Free Hospital di Londra e che «verranno rivisti i protocolli e le procedure» adottate dagli operatori
sanitari che si recano nei Paesi africani colpiti dall'epidemia. La paziente ha viaggiato da Freetown in Sierra
Leone verso il Regno Unito facendo scalo a Casablanca e a London Heathrow, per atterrare intorno alle
23,30 di domenica all'aeroporto di Glasgow su un volo della British Airways. Ora le autorità sanitarie
britanniche stanno rintracciando un'ottantina di persone che erano a bordo dell'aereo con l'operatrice nella
tratta da Londra a Glasgow. A parte i passeggeri del volo e il personale dell'ospedale, si ritiene che la donna
abbia avuto in Scozia contatti con un'altra persona. La paziente è in condizioni stabili e la premier scozzese
Nicola Sturgeon ha precisato che, vista la fase iniziale della diagnosi, quando è entrata in contatto con altre
persone la donna «non mostrava sintomi tali da far pensare a un possibile rischio di trasmissione».
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
12
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Ebola.
31/12/2014
ItaliaOggi
Pag. 26
(diffusione:88538, tiratura:156000)
Medici di base senza Irap. Il costo della segretaria divisa pro-quota con i colleghi di studio e il compenso
pagato ad altri medici per la sostituzione nel periodo di ferie non concretizzano la presenza di un'autonoma
organizzazione. E in assenza di tale presupposto l'imposta non è dovuta. A far segnare un nuovo precedente
su un tema che conta ormai migliaia di pronunce è stata la Ctp Reggio Emilia, con la sentenza n. 446/3/14.
Un medico convenzionato con il Ssn aveva presentato ricorso contro il diniego al rimborso Irap per otto
annualità tra il 2002 e il 2011. Il contribuente, pur ritenendo di non dover pagare, aveva prudenzialmente
versato le somme e poi presentato istanza di rimborso. La restituzione era stata negata dall'Agenzia delle
entrate sulla base degli importi indicati dalla contribuente nel quadro RE di Unico, che attestavano spese per
prestazioni di lavoro dipendente e compensi a terzi per prestazioni direttamente afferenti l'attività
professionale. Si trattava, rispettivamente, della retribuzione della segretaria dello studio associato (diviso
pro-quota tra i diversi medici titolari) e dei compensi corrisposti ai colleghi che sostituivano la dottoressa nei
giorni di assenza. Richiamandosi all'abbondante giurisprudenza della Cassazione, la Ctp evidenzia che il
semplice apporto di lavoro altrui non implica l'esistenza di un'autonoma organizzazione in capo al
professionista (presupposto richiesto dall'articolo 2 del dlgs n. 446/1997). Con l'ordinanza n. 3755/2014,
peraltro, la Suprema corte aveva espressamente affermato che il principio vale a maggior ragione con
riferimento ai medici di base, «tenuti, nell'interesse della sanità pubblica, a un servizio continuo ed efficiente».
Senza dimenticare, aggiunge il collegio reggiano, che la presenza di personale di segreteria negli studi
medici è prevista dalle linee guida emanate dalla regione Emilia-Romagna. Da qui l'accoglimento del ricorso,
con la condanna dell'Agenzia delle entrate a rimborsare al medico circa 15 mila euro di Irap, maggiorati degli
interessi.
Foto: La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/ documenti
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
13
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Medici base senza l'Irap
31/12/2014
MF - Ed. nazionale
Pag. 13
(diffusione:104189, tiratura:173386)
Credifarma prepara la cessione
Fissato per il 13 l'incontro con Bankitalia. Tra le ipotesi c'è la dismissione di un ramo d'azienda attivo nei
crediti a medio e lungo termine. Tier 1 sotto il 6%. La spa può finanziare solo a breve
Claudia Cervini
Sono giorni cruciali per Credifarma. La banca dei farmacisti, controllata al 66% da Federfarma e partecipata
da Bnl e Unicredit, è alle prese con una situazione finanziaria impegnativa (4,2 milioni di euro la perdita nel
2013) e con le prime decisioni da prendere sulle strategie finanziarie e industriali da attuare per la messa in
sicurezza dell'istituto. Il primo appuntamento è fissato per il 9 gennaio, quando il cda dovrà deliberare su
alcune proposte avanzate dai soci, tra cui, secondo quanto riferito dalle organizzazioni sindacali, ci sarebbe
anche la «cessione di un ramo d'azienda che riguarderà i crediti a medio e lungo termine con annessa
cessione del personale, così come prevede l'articolo 2112 del Codice Civile». Pochi giorni dopo, il 13
gennaio, il presidente Carlo Ghiani incontrerà gli uomini della Banca d'Italia per un confronto sulla situazione.
Credifarma attualmente ha un Tier 1 inferiore al requisito minimo del 6% imposto da Via Nazionale «e pari al
5,3%», afferma Ghiani. Come proseguire dunque nell'ordinaria attività di finanziamento della clientela?
«Faremo di tutto per continuare a svolgere l'attività nei confronti dei farmacisti anche se con alcune limitazioni
nel sistema di finanziamento a lungo termine che non possiamo affrontare», spiega Ghiani a MF-Milano
Finanza. Sempre secondo quanto riportato da fonti sindacali, il piano di risanamento aziendale prevede che
Credifarma rimarrà una società per azioni ed effettuerà finanziamenti a breve termine sotto la vigilanza di
Banca d'Italia. L'istituto avrebbe anche garantito il mantenimento dei livelli occupazionali. Nulla però è ancora
definitivo. Come detto, il cda si riunirà il 9 e successivamente la delibera del consiglio verrà condivisa con
Banca d'Italia. All'inizio del 2015 si apriranno inoltre tre tavoli tecnici: quello del settore crediti, quello del
settore commerciale e il tavolo delle risorse umane, a cui saranno presenti anche le organizzazioni sindacali.
Tre cabine di regia utili a pilotare il rilancio dell'istituto che già otto anni fa si è trovato in una situazione di
difficoltà che portò la banca a cedere parte degli asset. La causa della crisi attuale è da ricercarsi
principalmente nella svalutazione dei crediti oltre che «nell'indebolimento della sua missione originaria, visto
che da anni sono in calo i ritardi delle Asl nei pagamenti», aveva commentato di recente Annarosa Racca,
presidente di Federfarma. Gli obiettivi della banca e dei soci sono la salvaguardia delle farmacie-clienti della
finanziaria (circa 3.600) e la tutela dei 60 posti di lavoro della società. Nei mesi scorsi una due diligence
effettuata su richiesta di Bnl e Unicredit ha fatto emergere in particolare la necessità di elaborare un piano
industriale che consenta alla società di riposizionarsi sul mercato e i due istituti di credito hanno avanzato la
proposta di trasformare Credifarma in una società di consulenza per l'offerta alle farmacie di servizi e prodotti,
in taluni casi erogati direttamente da Bnl e Unicredit (si veda MF-Milano Finanza del 19 dicembre). Proposta
che non avrebbe però il supporto di Federfarma. L'intervento decisivo per il salvataggio è atteso nel giro di
una decina di giorni. (riproduzione riservata)
Foto: Carlo Ghiani
Foto: Quotazioni, altre news e analisi su www.milanofinanza.it/banche
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
14
La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
PATTO TRA I SOCI SUL SALVATAGGIO DELLA BANCA DEI FARMACISTI . CDA DECISIVO IL 9
GENNAIO
31/12/2014
L'Espresso - N.1 - 8 gennaio 2015
Pag. 16
(diffusione:369755, tiratura:500452)
Sanità truccata
S. D.
La Regione Veneto investe i fondi vincolati del ministero della Salute per la lotta all'Hiv in interventi di spesa
corrente. A denunciarlo, in un'interrogazione, è il Pd Alessandro Zan, noto attivista della comunità Lgbt.
Secondo il deputato, la decisione di utilizzare per altri scopi 1,4 milioni di euro stanziati dall'amministrazione
centrale per i test nelle strutture mobili fuori da scuole e discoteche dimostra il «menefreghismo della Lega».
L'esponente Pd chiede in particolare che non vengano utilizzate risorse dello Stato «per coprire la
malagestione in ambito sanitario della Giunta di Luca Zaia», dato che l'Italia è l'ultimo Paese in Europa in
tema di prevenzione del virus, con oltre 20 mila nuovi casi l'anno e un costo per il sistema sanitario nazionale
di circa 8 mila euro per ogni malato. «Caro governatore», dice Zan senza troppi giri di parole, «quello che la
Regione non spende ora in prevenzione sull'Aids lo pagheranno i Veneti tra qualche anno in termini di spesa
sanitaria
Foto: IL GOVERNATORE DEL VENETO, LUCA ZAIA
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Riservato Regione Veneto
31/12/2014
F - N.1 - 7 gennaio 2015
Pag. 111
In farmacia torna il calendario della salute
E gratuito e, quest'anno, il 29esimo, suggerisce l'alimentazione più indicata nelle più comuni patologie. I testi
sono curati da Marco Silano del Dipartimento di sanità alimentare dell'Istituto Superiore di Sanità, le
illustrazioni sono di Monica Maaten, designer parigina. Cercalo nelle farmacie.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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benessere news / di Livia Zacchetti
30/12/2014
Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014
Pag. 36
(diffusione:284517, tiratura:349050)
LA CREMA PER ALLEGGERIRE GAMBE E PIEDI
Ultra idratante, levigante e rigenerante, è ideale per dare sollievo. Provala per eliminare gonfiori e senso di
pesantezza, magari dopo ore passate sui tacchi
Claudia Bortolato
«L'urea è iperidratante e rende più morbida e liscia l'epidermide, perché è anche cheratolitica, cioè favorisce
il distacco delle cellule morte superficiali e di conseguenza la rigenerazione cutanea dei talloni», dice Carlo Di
Stanislao, dermatologo ed esperto di medicine naturali. «Laglicerina potenzia l'attività idratante della ricetta,
mentre l'ippocastano contiene escina e altri attivi vasocostrittori e di stimolo per la circolazione venosa, capaci
di ridurre velocemente gonfiori e senso di pesantezza ai piedi e alle gambe affaticate. La menta rinfresca,
deodora ed è emolliente e lenitiva». IL TRUCCO IM PIÙ Dopo aver applicato la crema, per un maggior
sollievo, fai questo esercizio con una pallina semirigida (come quelle utilizzate per far giocare i cani). In piedi
o seduta, appoggia il piede sulla pallina e falla scorrere piano fra il metatarso e la base delle dita, portando,
lentamente e senza sforzarti, tutto il peso del corpo sul piede impegnato nell'esercizio. Ripeti, spostando la
pallina al centro della pianta del piede e poi sul tallone. Termina rullando su tutto il piede, dalle dita al tallone.
Esegui ogni movimento per 1-2 minuti. CM& SI USA Mescola bene gli ingredienti in una ciotola, poi applica il
composto con un leggero massaggio circolare: parti dalle dita, quindi massaggia con entrambe le mani la
pianta e il dorso, insistendo con movimenti circolari sui talloni e risalendo, con tocchi lievi e ascendenti, sulle
caviglie e sulle gambe, fino alle ginocchia. SHUTTERSTOCK
LA RICATTA PI SWB&U& A una crema base neutra (in farmacia), aggiungi un cucchiaio di urea (in farmacia
o erboristeria), unodiglicerina, 2 gocce di olio essenziale di menta e 10 gocce di tintura madre di ippocastano
(in farmacia). E SE NON HAI TEMPO... Estratti di ippocastano, edera e quercia, olio essenziale di menta e
acqua distillata di amamelide: la Crema Riposante di L'Erbolario è un toccasana per gambe e piedi stanchi.
Senza parabeni, siliconi, oli minerali e acrilati (12 €, 125 mi. In farmacia ed erboristeria).
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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bellezza fai da te
30/12/2014
Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014
Pag. 47
(diffusione:284517, tiratura:349050)
ALLUCE VALGO TRE SOLUZIONI DIRE STOP AL DOLORE
La "cipolla" del piede può essere eliminata. Dalla forma lieve alla più invalidante, ecco gli interventi risolutivi
ROSELLA BRIGANTI
Secondo i dati della Società Italiana di ortopedia il 60 % delle italiane consulta l'ortopedico per problemi ai
piedi. La hit dei disturbi più frequenti? «Alluce valgo e dita a martello, due vere e proprie deformazioni
anatomiche che ti impediscono di camminare bene», risponde il professor Sandro Giannini, docente di
ortopedia all'università di Bologna e presidente della Società Italiana delia caviglia e del piede. «L'alluce valgo
è molto diffuso tra le donne sopra i 40 anni perché è il risultato di difetti anatomici non corretti in gioventù,
come il piede piatto, e di anni di calzature inadatte: scarpe strette o con la tomaia troppo rigida, a punta e col
tacco alto». Anche tu alle prese con il "ditone" infiammato? Scopri con noi qual è la soluzione più adatta al
caso tuo, da prenotare col Sistema Sanitario. SE HAI SOLO LA "CIPOLLA ARROSSATA punta sugli
antinfìammatori II tuo alluce manifesta la classica prominenza laterale che, a seconda delle regioni, viene
chiamata "cipolla" "patata" o"nocetta" II continuo attrito con la tomaia provoca saltuari episodi infiammatori
che puoi risolvere in poche mosse, a cominciare dalla prevenzione. COME SI PRESENTA: l'alluce appare
dolente, rosso e gonfio, con una protuberanza a volte molto infiammata. Fatto che ti impedisce di camminare
agevolmente e che non di rado causa fitte dolorose anche di notte, a riposo. CAUSA: «L'alluce valgo è una
deformità dell'articolazione metatarso-falangea, composta dal primo metatarso (l'osso lungo che si articola
con la base del dito) e la prima falange», spiega il professor Giannini. «Deviando verso le altre dita, all'interno
del piede, si forma un angolo più accentuato tra la testa del metatarso e la prima falange, che invece
dovrebbe essere non superiore agli 8 gradi. Questo angolo causa la tipica tumefazione esterna chiamata
"cipolla". SOLUZIONE: cerca di prevenire l'infiammazione (o di non aggravarla) evitando scarpe e stivali con
la tomaia rigida in cuoio, la punta stretta o i tacchi alti: aumentano il carico sull'avampiede. Usa solo calzature
con la pianta larga, la tomaia morbida (nappa, capretto, camoscio) e un tacco quadrato non superiore ai 5
centimetri. «Per curare gli episodi di infiammazione acuta, prendi per 3-4 giorni degli antinfiammatori per
bocca, associandovi una pomata o un gel per i dolori muscolari e articolari, come quelli a base di didofenac,
ketoprofene o piroxicam», spiega il professor Giannini. «Buona abitudine è fare, ogni sera, dei pediluvi
versando nell'acqua appena tiepida un pugno di sali medicati decongestionanti: pino silvestre, arnica,
eucalipto o calendula». Se la pelle in corrispondenza della'tipolla"comincia a macerarsi, previeni le infezioni
cutanee, frequenti in chi soffre di alluce valgo, aggiungendo al pediluvio disinfettanti tipo ipodorìto disodio o
tintura di iodio». SE DUOLE ANCHE LA PIANTA DEL PIEDE
scegli: plantare o intervento Non solo dolore all'alluce. Anche la pianta del piede, nella zona appena dietro
le dita, comincia a mostrare una callosità dolente, che ti constringe ad andare spesso dal podologo. COME SI
PRESENTA: oltre alla "cipolla", anche la pianta dei piedi, a livello della testa del 2° metatarso (2° dito),
comincia a far male per il continuo formarsi di spessi duroni. Ciò accade perché l'alluce diventa sempre più
debole, non esercitando più la pressione al suolo durante la fase propulsiva del passo. Per un po' di tempo le
altre dita suppliscono. Ma poi cominciano a soffrire anch'esse, a partire dal secondo dito, che inizia a
deformarsi per l'aumento di lavoro a cui viene quotidianamente sottoposto. SOLUZIONE: «Inizialmente, puoi
farti prescrivere un plantare su misura, realizzato dal tecnico ortopedico in base alle indicazioni dello
specialista e, se necessario, corredato dell'esame baropodometrico, il test computerizzato che analizza
pressioni e punti di appoggio del piede (150 €)», suggerisce Giannini. «Deve avere un piccolo rilievo sotto il
1° metatarso, in modo da compensare l'insufficienza dell'alluce, e degli incavi più bassi sotto i metatarsi vicini
(2° e 3° dito) per alleggerirli dal carico». Quando il plantare non basta più, non resta che l'intervento con la
tecnica S.E.R.I. che si esegue in dayhospital, in anestesia locale (piede) o locoregionale (peridurale o radice
della coscia). «Con una lama sottile si crea una frattura, in modo da riallìneare l'articolazione metatarsofalangea e da chiudere lo spazio a'V'che si era creato. L'intervento dura 5 minuti, ma poi devi indossare una
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SALUTE
30/12/2014
Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014
Pag. 47
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speciale scarpa ortopedica aperta per un mese».
SE HAI ANCHE LE DITA A MARTELLO
eliminale con la chinirgia rapida Se non hai curato l'alluce valgo, prima o poi ti verranno le dita dei piedi a
martello (dette anche ad "artiglio"o a "uncino"). Brutte a vedersi, ma soprattutto fonte di continui disagi. è
l'unica deformità del piede. COME SI PRESENTA: l'alluce valgo Spingendo verso le altre dita, le porta a
contrarsi arrivando persino ad accavallarsi al secondo dito. « Nei punti di passaggio tra la prima e la seconda
falange e tra la seconda e la terza, le dita si piegano verso l'alto assumendo la tipica forma a uncino», spiega
Giannini. «Sul loro dorso si formano, quindi, calli e vesciche, dovute alla frizione con la parte superiore della
scarpa». L'insufficienza dell'alluce, tipica di quando diventa valgo (cioè deviato all'interno), si riflette
inevitabilmente sulle altre dita. Non riuscendo più a distendersi, si flettono a livello delle articolazioni
interfalangee, gli "anelli"di congiunzione delle tre falangi. SOLUZIONE: non esistono ausili ortopedici in grado
di correggere le dita a martello. «L'unico metodo risolutivo è l'intervento che permette la correzione di alluce
valgo e dita a martello insieme, con una durata di 10 minuti in tutto», prosegue l'esperto. «Ora ne esiste uno,
meno invasivo del passato, con cui viene accorciata la prima falange delle dita, così da detendere le corde
tendinee che, tirando troppo, causano la deformità». Anche in questo caso, verrai dimessa dopo poche ore
ma dovrai portare la scarpa ortopedica in stoffa per un mese». STOCK GETTY ALAMY OLYCOM
IL CONSIGLIO IN PIÙ In farmacia o nei negozi di ortopedia e sanitari puoi acquistare a pochi euro dei
"protettori per alluce valgo". Ovvero dei dischetti in morbido poliuretano contenenti gel di silicone. Applicati
sulla zona dell'alluce infiammata, riducono l'attrito meccanico con la scarpa, alleviando il dolore. Si tratta però
di palliativi, che non risolvono il problema.
COSI APPARE IL TUO ALLUCE • Ecco i tre angoli alterati dalla formazione dell'alluce valgo: angolo di
valgismo (verde), angolo intermetatarsale (rosso) e angolo articolare (bianco).
IL CONSIGLIO IN PIÙ La tecnica percutanea, alternativa alla S.E.R.I., è anch'essa mininvasiva e, invece di
una lama sottile, utilizza una fresa. È adatta, però, solo nei casi di alluce valgo modesto. Infatti, non
spostando la testa del primo metatarso verso il secondo, non la riporta nella posizione corretta, al di sopra dei
sesamoidi (due ossicini grandi come una nocciolina appena sotto l'articolazione metatarsofalangea). Solo
così, infatti, è possibile ridurre nettamente il rischio che l'alluce valgo ritorni.
IL CONSIGLIO IN PIÙ cilindretti in gel di silicone, che danno Se cammini male e non trovi una scarpa giusta,
in attesa di farti operare chiedi in farmacia gli appositi separadita. Sono dei sollievo ma non correggono alluce
valgo e dita a martello. Alcuni modelli rilasciano oli naturali che mantengono morbida la pelle, ritardando la
comparsa di calli e vesciche.tei. 02-70300159 5 GENNAI010-12 prof. Sandro Giannini docente di ortopedia e
traumatologia all'università di Bologna
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30/12/2014
Il Giornale Style - N.1 - gennaio 2014
Pag. 80
SE L'ITALIANO DIVENTA (UN) PAZIENTE
Ecco cosa pensano gli italiani del sistema salute, come si pongono verso lo star bene e cosa vorrebbero da
chi dovrebbe tutelare il benessere. Tutte le risposte in un'indagine di Teva Italia sulla sostenibilità delle cure
nel nostro Paese
GABRIELLA DE BERNARDO
LJ importante è la salute!, quante volte l'abbiamo detto o sentito dire. E in effetti lo stare bene, il potersi
curare in caso di malattie più o meno gravi, l'avere a disposizione il rimedio giusto al momento giusto fanno la
differenza nella qualità della vita di ognuno di noi. Ma cosa pensano gli italiani veramente di questo
importante settore della vita di noi tutti e, soprattutto, come si pongono nei confronti deEa salute, quali
accorgimenti adottano, cosa fanno in prima persona per il proprio benessere e cosa vorrebbero dalle figure
preposte a tutelarlo? L'argomento è certamente vasto, ma già qualcosa si può desumere da un'interessante
indagine Doxa dal titolo «Sostenibilità delle cure, chi è il responsabile?», commissionata recentemente da
Teva Italia, azienda leader nel settore farmaceutico da sempre impegnata nel rendere accessibili cure di alta
qualità attraverso lo sviluppo, la produzione e la commercializzazione sia di medicinali equivalenti sia di
farmaci innovativi, specialità farmaceutiche e principi attivi. L'indagine ha voluto mettere in luce la percezione
spontanea relativa al concetto di responsabilità personale e civile degli italiani quando si parla di un sistema
di cure più sostenibile, senza dimenticare l'importanza e la necessità di una maggiore e più corretta
informazione. La ricerca ha preso in esame un campione di 600 persone, tra uomini e donne, di età
compresa tra i 18 e i 64 anni e dai risultati è emerso che sono sostanzialmente quattro gli atteggiamenti
predominanti tra gli italiani in materia di salute e di sostenibilità della cura. La prima figura è quella del
«partecipativo», ossia colui che ritiene con ottimismo di poter fare molto attraverso il proprio atteggiamento e
il proprio comportamento quotidiano. Quasi al suo opposto troviamo «l'arrabbiato», che è convinto di fare già
molto in quanto versa le tasse e pretende da medici, farmacisti e istituzioni un maggiore impegno. C'è poi
«l'auto-indulgente», che pensa che in qualità di singolo non possa fare più di tanto. E infine il «fatalista», colui
che non ritiene opportuno darsi da fare nel cercare soluzioni perché tanto nel sistema italiano le cose non
cambiano mai. «È molto importante evidenziare - ha spiegato il Managing Director di Doxa, Massimo
Sumberesi - che tra questi archetipi non è solamente il partecipativo ad avere un ruolo attivo, ma in qualche
modo anche l'arrabbiato, sebbene le sue energie si concentrino nell'invettiva e siano eteroriferite. Al contrario,
l'auto-indulgente e il fatalista hanno un atteggiamento passivo e pessimista, giustificando sé stessi e/o
accusando genericamente il sistema di malfunzionamento. Ad eccezione dei partecipativi, prevale comunque
la tendenza ad identificare in soggetti terzi la responsabilità di ciò che non funziona». E dunque, a
prescindere dalla categoria di appartenenza, il 64% degli italiani ritiene che le principali minacce alla
sostenibilità del sistema siano da imputare allo sperpero di risorse da parte della pubblica amministrazione,
mentre per il 63% la colpa è della scarsa equità sociale e per il 59% dell'opportunismo e della scarsa onestà
di chi è al potere. Ma anche l'elevato costo dei tarmaci è una motivazione che ha raccolto numerosi consensi
tra gli intervistati, piazzandosi al quarto posto di questa classifica. Un aspetto che chiama in causa
direttamente le aziende farmaceutiche, come ha sottolineato Hubert Puech d'Alissac, AD di Teva Italia, che
ha comunque precisato: «In realtà occorre sottolineare come i progressi scientifici registrati negli ultimi 50
anni siano stati enormi e spesso possibili proprio grazie all'impegno e alle risorse investite dall'industria
farmaceutica. Inoltre le aziende che producono tarmaci equivalenti sono state in grado di far risparmiare al
Sistema sanitario italiano 1,5 MLD di euro negli ultimi 6 anni». Una componente, quest'ultima, che gli italiani
sembrano apprezzare in modo particolare, dal momento che proprio l'utilizzo dei farmaci equivalenti è stato
indicato come uno tra i «comportamenti virtuosi» a garanzia di cure più accessibili per tutti. A pensarlo è il
29% degli intervistati, mentre il 38% ritiene che le autorità sanitarie dovrebbero effettuare più controlli sul SSN
e il 30% che sarebbe necessaria una maggiore prevenzione. Eppure le informazioni sui farmaci equivalenti
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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SALUTE LA RICERCA
30/12/2014
Il Giornale Style - N.1 - gennaio 2014
Pag. 80
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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non sono ancora sufficienti, se il 26% delle persone che hanno preso parte all'indagine ha dichiarato di non
averne mai parlato col proprio medico curante, mentre in farmacia solo il 53% dei farmacisti (rispetto al 58%
dello scorso anno) propone spesso o con una certa frequenza la sostituzione del farmaco di marca con il suo
equivalente. A questo punto, dato che oltretutto la cultura relativa ai farmaci equivalenti non ha fatto registrare
variazioni sostanziali rispetto allo scorso anno, forse la categoria dell'" arrabbiato" non ha tutti i torti e diventa
importante una forte presa di coscienza da parte delle istituzioni. Se proprio l'indagine DoxaTeva evidenzia
come i cittadini ritengano che tutti gli attori del sistema salute cittadini, pazienti, medici di famiglia, specialisti e
farmacisti - necessitino di una maggiore informazione, ci deve pur essere una fonte differente che eroghi la
suddetta informazione, quindi 0 compito dovrebbe essere delle strutture ospedaliere, delle Asl, delle
Amministrazioni pubbliche locali e degli organi di governo e politica. Per superare pregiudizi e per far sì che
notizie sbagliate o incomplete non arrechino danno alla nostra salute e per rendere accessibili le nuove
terapie al maggior numero di persone.
64%
Incolpa io sperpero di risorse pubbliche
63%
Denota scarsa equità sociale
59%
Ritiene che ci sia scarsa onestà
30/12/2014
Ok - salute e benessere - Gennaio 2015
Pag. 106
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Toni decisi per labbra d'inverno
TRE LE TENDENZE DEL MOMENTO PER I ROSSETTI: TECHNO, NUDO E GOTHIC COME SCEGLIERE
IL MAKE UP PIÙ ADATTO
-Testo di Alice Di Pietro
Labbra rubescenti, succose e invitanti come frutti maturi, che si vestono di colore e personalità grazie al
rossetto, un accessorio di bellezza simbolo di femminilità e seduzione che ha radici profonde. «L'uso del
colore per labbra risale a 2800 anni fa, con il ritrovamento nella tomba di una principessa sumera di una
scatolina d'oro e pennellino, contenente polvere rossa, olio di sesamo ed essenza di rosa», spiega Antonio
Trovisi, make up artist di Lapolonimakeup. «Gli Egizi, autentici cultori di cosmetici, usavano impiastri di cere
mescolati a pigmenti prodotti polverizzando coleotteri e formiche. Il rossetto, messo al bando e segnalato
come esempio di corruzione morale durante il Medioevo, tornò di moda tra gli aristocratici nel XVI secolo, e fu
promosso poi da Elisabetta I d'Inghilterra, che amava le labbra scarlatte sul suo incarnato bianchissimo. Agli
inizi del Novecento, complice l'industrializzazione, le case cosmetiche intuiscono il potenziale estetico e di
mercato del rossetto, che diventa il make up più popolare e usato dalle donne nel mondo». Aggiunge Rajan
Tolomei, international make up artist per Max Factor: «Oggi come allora, il colore è segno di benessere,
lusso, femminilità ed eleganza». IL ROSSO DA LA CARICA Come mai il rossetto si chiama così? «Perché il
rosso, tonalità archetipica, dominante e universale, ha dato il nome al cosmetico stesso», svela Trovisi.
«Benché il rosso sia stato declinato in tante varianti - dal rosso sangue al porpora, dal bordeaux al rosso
lacca, fino allo squillante arancio - ha sempre incarnato il potere della conquista rendendo invidiata la sua
presenza volitiva, coraggiosa e sempre seducente, che si concentra nelle labbra di chi lo indossa. Molte
donne che vestono rossetti rossi, decisi, coraggiosi, ne godono l'effetto energetico sull'umore: indossare il
rossetto rosso in una grigia mattina invernale di città è altamente tonico, da la carica e al lavoro ci si sente più
sicure». Il rosso, poi, è un colore talmente iconico che non passa mai di moda: si adatta a tutte le occasioni e
a tutte le stagioni. «Contrariamente a quello che si pensa, rosso è molto versatile. Si adatta al jeans, alle
borchie, alla pelle, al romantico, alla sera, al giorno e alla discoteca. Definisce una donna dinamica, raffinata,
femminile e toglie la stanchezza dal viso», consiglia Tolomei. c LE TINTE DI TENDENZA La moda detta
legge anche sui rossetti. L'effetto generale è deciso, con un'impronta teatrale di grande effetto. L'applicazione
è «imperfetta»: un po' di colore steso con un dito, così senza contorni e via, per godersi un look easy. Ma il
comfort delle labbra è sempre in primo piano, con formulazioni idratanti e cremose arricchite di vitamine e
ceramidi. «Per questo inverno i colori sono puri e saturi, non metallizzati; le labbra sono definite, nette. Il
rosso è declinato in toni mattone scuro, rosso lacca, porpora. Tendenza in parallelo con pigmenti coprenti
neutri e labbra effetto nudo», dice Trovisi. «Possiamo individuare tre filoni principali: nudo, techno e gothic»,
suggerisce Tolomei. «Il nudo è per donne eteree super raffinate con rossetti color mal va, pesca, albicocca,
beige rosato e rosa baby; il filone techno incarna determinazione e tocco di mascolinità con i rossi, fucsia,
arancio e rosa fluo; il gothic, invece, è per donne super lusso e di potere che scelgono i rossetti viola,
bordeaux e marroni». Le anticipazioni primaverili? «La primavera avrà colori giocosi, divertenti, lucidi: rosa
decisi, rosa bambola, rossi aranciati e qualche effetto fluorescente», svela Trovisi. «Ma anche tinte pastello,
fluo e declinazioni di rossi», conclude Tolomei. COME APPLICARLO Come si mette il rossetto? Ecco come
applicare in modo perfetto il colore sulle labbra con i consigli di Rajan Tolomei di Max Factor. Per un risultato
accademico, perfetto e graficamente ineccepibile, è meglio usare un pennello specifico per le labbra, che si
acquista in profumeria. Questo permette di ottenere forme perfette, ma soprattutto di disegnare i contorni, lo
smerlo, e gli angoli. «Per un risultato più alla moda, invece, applicate il colore con il polpastrello delle dita per
un effetto delicatamente colorato e anche un po' scolorito. Non preoccupatevi dei contorni: non dovete
ridisegnare o correggere, ma soltanto creare un'energia data dal colore e dall'impatto dell'immagine. Per farlo
durare di più potete applicare il primo strato di rossetto, tamponare con una carta velina e poi mettere un po'
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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PIACERSI DI PIÙ ROSSETTI
30/12/2014
Ok - salute e benessere - Gennaio 2015
Pag. 106
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di cipria prima di stendere il secondo strato». TECHNO 1. Rossetto Colore Semprevivo Bold di Avon Fearless
Fuchsia (12 € ; vendita diretta tramite presentatrici). 2. Pure Color Envy Lipstick di Estée Lauder n. 340
Envious (30,26 € ; profumeria). 3. Colorstay Moisture Stain di Revlon n. 015 Barcelona Nights (14,50€;
profumerie). 4. Lucidalabbra Cremoso Cure Make Up di Korff n. 09 (20 €; farmacia). 5. 500 Le Rouge Inf ini di
Maria Galland n. 129 Rouge Pour (28 €; istituti di bellezza e profumerie). 6. Ultimate Lipstick di Mac
Cosmetics Femme-de-Luxe (25,50 € ; negozi Mac). 7. Kiss My Lips Duo di Debby n. 13 (3,90 €; profumeria e
grande distribuzione). 8. Absolute Lasting Liquid Lipstick di Deborah n. 6 Hot Fuxia (11,70 € ; profumeria e
grande distribuzione). NUDO 9. Lip Lacquer Diva di Michael Kors (25 € ; boutique Michael Kors e profumerie
Douglas). 10-11. Lipf inity di Max Factor Always delicate n. 006 (17,95€; grande distribuzione e profumeria) si
applica in due fasi, prima colore e poi lucido. 12. Rossetto Brillante Cure Make Up di Korff n. 203 (22,50 €;
farmacia). 13. Perfect Moisture Lipstick di Isa Dora n. 170 (17,99 € ; farmacia e parafarmacia). 14. LoverKiss
di Bellaoggi n. 07 Rebel Rose (5,90 €; profumeria). 15. PhMatchmakerdi Physicians Formula Naturai (13,90
€; Coin, OVS e UPIM) con applicatore con luce Led. 16. Rossetto Vibrazioni di Colore di Collistar n. 8 (19,70
€; profumeria). 17. Twist UpGloss Stick Moisturizing Lip Filler di IsaOora n. 16 Milk 'n Chocolate (18,90€;
farmacia e parafarmacia). GOTH1C 18. Absolute Lasting Liquid Lipstick di Deborah n. 7 Dark Mauve (11,70
€; profumeria e grande distribuzione). 19. Phyto-Lip Twist di Sisley n.5 (35 €; profumeria). 20. Colorstay
Moisture Stain di Revlon n. 055 Stockholm Chic (14,50 €; profumerie). 21. Rosso Labbra Donna di EuPhidra
rosso burgundy (13,90; farmacia). 22. Rossetto Vibrazioni di Colore di Collistar n. 4 (19,70 €; profumeria). 23.
Rossetto MilanoRed di Deborah n. 29 (8,50 €; profumeria e grande distribuzione). 24. The Shine Lipstick
della collezione Shimmer Glow di Dolce&Gabbana Make up Limited edition Moon69(31€; La Rinascente di
Milano). 25. Cure Make Up Rossetto Brillante di Korffn. 304 (22,50 € ; farmacia).
II linguaggio dei colori olore è energia e quindi provoca in ' chi ci sta davanti delle reazioni psicologiche
involontarie. Il rossetto rappresenta la sessualità del volto: attraverso la sua f initura, la forma delle labbra e il
colore si identificano diversi tipi di donne. Eccone alcuni esempi individuati da Rajan Tolomei, che ricorda la
regola generale: «La f initura gloss determina giocosità e spensieratezza, mentre quella opaca lusso e
determinazione». ROSA GLOSS spensierata, divertente, giovane MALVA SATINATO altera, eterea, nobile,
femminile e sicura al tempo stesso BEIGE ROSATO irreprensibile, naturale ROSSO sexy, sicura,
professionale, super femminile FUCSjA energica, giocosa, dinamica BORDEAUX sicura, determinata,
raffinata MARRONE seria, mascolina, rigida ARANCIO rassicurante, approcciatale, morbida
30/12/2014
Ok - salute e benessere - Gennaio 2015
Pag. 122
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Gli aiuti per l'intestino pigro
Le quattro tipologie di lassativi utili in caso di stipsi: efficacia e avvertenze
A cura di Stefania Cifani
Alimentazione ricca di fibre, idratazione e attività fisica sono le armi più efficaci per tenere lontana la stipsi. In
alcune situazioni, tuttavia, è necessario ricorrere all'uso di lassativi, sapendo che quando il problema
permane per lungo tempo è sempre consigliabile consultare il proprio medico curante. «In commercio
esistono vari tipi di lassativi, ognuno con un diverso meccanismo di azione», spiega Luigi Guerreschi, della
Farmacia Guerreschi di San Matteo (Mantova). «In ogni caso, per garantire l'efficacia di quelli da assumere
per via orale è necessario introdurre almeno un litro e mezzo di liquidi ogni giorno». Ecco come agiscono le
diverse tipologie. Da contatto Sono senna, frangula, cascara, rabarbaro. Attivano la motilità intestinale.
L'aumento delle contrazioni della parerete del colon favorisce così il transito e l'espulsione delle feci.
Agiscono nel giro di 6-12 ore e possono causare dolori e crampi addominali. Per la loro azione irritante sono
adatti solo per un uso sporadico; con il passare del tempo, infatti, compromettono la funzionalità della
muscolatura intestinale rendendo il colon privo di tono con un conseguente peggioramento della stitichezza.
Di massa Sono piantaggine, psillio, crusca, agar agar, fucus. Si tratta di sostanze ricche di fibre che, senza
essere assorbite dall'organismo, agiscono richiamando acqua nell'intestino, così da aumentare il volume delle
feci, ammorbidendole e favorendone l'espulsione. L'azione di questi lassativi, che possono causare
meteorismo, non è immediata e può richiedere fino a 48-72 ore. Osmotici Sono sali di magnesio, idrossido di
magnesio, lattulosio, macrogol, mannite e sorbitolo. Trattengono nell'intestino una maggiore quantità di
liquidi, accelerando il transito delle feci, che si mantengono idratate, verso il colon. Sono adatti a un uso
prolungato, ma è bene sapere che se usati ad alte dosi possono dar luogo a squilibri elettrolitici dovuti alla
rapida perdita di sali minerali. In alcuni casi possono inoltre causare nausea e vomito. Lubrificanti «Sono
adatti a un uso locale», spiega Guerreschi. «Supposte e microclismi a base di glicerina sono utili
specialmente quando nell'ultimo tratto del retto si verifica un accumulo di feci che con il passare dei giorni
tendono a disidratarsi impedendo l'evacuazione». In generale, questa categoria di lassativi è priva di
controindicazioni ed è perciò adatta anche agli anziani, ai bambini e alle donne in gravidanza. «Tra i prodotti
più nuovi, i microclismi a base di miele, non irritanti, utilizzati soprattutto per i bambini e, per gli adulti, le
supposte effervescenti che agiscono stimolando l'ultimo tratto dell'intestino attraverso il rilascio di micro
bollicine di anidride carbonica», conclude il farmacista.
Foto: LUIGI GUERRESCHI, titolare della Farmacia Guerreschi di San Matteo, in provincia di Mantova.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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IN FARMACIA
30/12/2014
Ok - salute e benessere - Gennaio 2015
Pag. 123
(diffusione:165834, tiratura:254212)
Problemi respiratori, 3C per informare
Un paziente su due non segue le terapie prescritte, con conseguenze sia per la salute sia per le risorse del
sistema sanitario. Tra le malattie croniche dove è maggiore la quota di pazienti che non seguono la terapia ci
sono quelle respiratorie: secondo dati diffusi dalle società scientifiche competenti risulta che oltre la metà
delle persone con asma o broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO) si cura, in media, per meno di sei
mesi all'anno. Tra le ragioni dell'abbandono figurano l'assenza e la stabilità di sintomi, la paura degli effetti
collaterali, la difficoltà di conciliare un regime terapeutico che spesso richiede più somministrazioni quotidiane
con la vita attiva, la presenza di altre malattie e lo scarso sostegno da parte della famiglia, soprattutto per gli
anziani. A queste si aggiunge la difficoltà nell'utilizzo dei dispositivi medici. Esistono infatti numerosi tipi di
erogatori e spray e molto spesso i pazienti non sanno come usarli oppure, per mancanza di tempo, durante la
visita l'utilizzo corretto non è stato loro spiegato in modo approfondito. Per informare e sensibilizzare la
popolazione sull'importanza di seguire correttamente le terapie per asma e BPCO è in corso la campagna
«Le 3C dell'aderenza» (Consapevolezza, Correttezza, Costanza), promossa dalla Società Italiana di
Medicina Respiratoria e dalla Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica. La campagna
prevede la proiezione di spot nelle 13 principali stazioni ferroviarie italiane, sarà veicolata tramite i social
network e avrà un sito dedicato. Nei primi mesi del 2015, inoltre, in un campione di farmacie di tutta Italia
saranno organizzate giornate di informazione durante le quali infermieri specializzati risponderanno ai dubbi
dei pazienti e spiegheranno come utilizzare gli erogatori. Per l'elenco delle farmacie coinvolte:
www.aderenza3c.it.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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IN FARMACIA ...FLASH LA CAMPAGNA
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Pag. 123
(diffusione:165834, tiratura:254212)
Raffreddore, niente medicine sotto i 2 anni
L'appello arriva dalla Food and Drug Administration statunitense: le malattie da raffreddamento nei bambini al
di sotto dei due anni di età devono essere gestite evitando la somministrazione di farmaci, anche da banco, in
quanto potrebbero causare gravi effetti collaterali. Oltre a evitare l'automedicazione i pediatri dell'ente
americano consigliano di non dare antibiotici. Il raffreddore è infatti un'infezione virale che si esaurisce nel
giro di 10-15 giorni al massimo. Solo dopo i 48 mesi di vita si può considerare l'ipotesi di utilizzare medicinali
per alleviare i sintomi. Come comportarsi, quindi? Una buona regola è far bere al bambino molti liquidi e
aumentare il grado di umidità degli ambienti. L'intervento del pediatria, viene sottolineato, dev'essere sempre
richiesto in caso di malessere o febbre in bambini di due-tre mesi. Altre situazioni per le quali è opportuno
consultare il medico sono: respirazione difficoltosa, colore delle labbra tendente al blu, segni di
disidratazione, dolore alle orecchie, eccessiva sonnolenza, rifiuto di acqua e cibo, tosse presente da oltre tre
settimane.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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IN FARMACIA ...FLASH EFFETTI COLLATERALI
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Ok - salute e benessere - Gennaio 2015
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(diffusione:165834, tiratura:254212)
Pillola dei 5 giorni dopo senza ricetta medica?
partire da quest'anno anche in Italia la cosiddetta pillola dei 5 giorni dopo potrebbe essere dispensata
liberamente in farmacia, senza ricetta medica. L'Agenzia Europea del Farmaco ha infatti accettato la
richiesta, avanzata dall'azienda produttrice, di classificare il prodotto come medicinale non soggetto a
prescrizione. Se il provvedimento riceverà il parere positivo dalla Commissione Europea, anche l'Italia si
porrebbe in linea con il resto dell'Europa. La pillola dei 5 giorni dopo, a base di ulrpistal acetato, agisce
prevenendo o ritardando l'ovulazione e va assunta entro 120 ore dal rapporto a rischio (la massima efficacia
si verifica tuttavia se viene assunta entro le prime 24 ore). Il nostro Paese è l'unico, in Europa," dove per
ottenerla è indispensabile presentare la ricetta medica e un testdi gravidanza con esito negativo. Procedura
che ha finora reso difficoltosa l'accessibilità al farmaco e, secondo alcuni clinici, diminuito l'efficacia
dell'intervento a causa dei tempi tecnici necessari per entrare in possesso della documentazione. Un altro
contraccettivo di emergenza, a base di levonorgestrel, agisce bloccando l'ovulazione e dev'essere assunto
entro 72 ore dal rapporto sessuale a rischio. Per questa pillola, oltre che in Italia, permane l'obbligo di
prescrizione medica anche in Croazia, Germania, Grecia, Ungheria, Liechtenstein e Polonia.
SANITÀ NAZIONALE - Rassegna Stampa 31/12/2014
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IN FARMACIA ...FLASH CONTRACCEZIONE
30/12/2014
Ok - salute e benessere - Gennaio 2015
Pag. 124
(diffusione:165834, tiratura:254212)
Crisi, aumenta la povertà sanitaria
Sono sempre più numerose le persone che non possono provvedere all'acquisto dei propri medicinali:
secondo il rapporto «Donare per curare» dell'Osservatorio sulla Donazione dei Farmaci della Fondazione
Banco Farmaceutico Onlus questa cifra ha superato i tre milioni, con un aumento del 3,9% rispetto al 2013.
Un'analisi farmaco-epidemiologica condotta dalla Fondazione, che dispensa i farmaci raccolti attraverso
donazioni a circa 1.600 enti caritativi, ha inoltre permesso di delineare il profilo della popolazione bisognosa.
Alle 410mila persone assistite nel 2014 sono state dispensate 875mila dosi giornaliere di farmaci,
principalmente per la cura di malattie respiratorie, gastrointestinali e cardiovascolari. Il bisogno di medicinali
è, in parte, colmato da donazioni aziendali e dalle Giornate di Raccolta del Farmaco che coinvolgono oltre
3.500 farmacie italiane, durante le quali chiunque si rechi in farmacia può acquistare e donare ai volontari del
Banco Farmaceutico un medicinale di libera vendita o un prodotto non farmaceutico, come garze o siringhe.
Nei primi sei mesi del 2014 sono stati complessivamente raccolti farmaci per un valore di 6,7 milioni di euro,
pari a circa 900mila confezioni tra medicine, rimborsabili e non, integratori e prodotti non farmaceutici. La
prossima Giornata di Nazionale di Raccolta del Farmaco è prevista per l'8 febbraio. Per ulteriori informazioni:
www.bancofarmaceutico.org.
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IN FARMACIA ...FLASH SOLIDARIETÀ
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Ok - salute e benessere - Gennaio 2015
Pag. 124
(diffusione:165834, tiratura:254212)
Antibiotici sempre meno efficaci
L'uso eccessivo e inappropriato di antibiotici ha causato l'aumento della resistenza di alcuni batteri anche alle
molecole di ultima generazione e potrebbe portare in un futuro non molto lontano a un ritorno all'era preantibiotica, quando anche l'infezione più banale era pericolosa per la vita. È quanto sta avvenendo in tutta
Europa, e in particolar modo in Italia. Secondo il recente rapporto dell'European Centerfor Diseases Contrai
(Ecdc) diffuso in occasione dell'Antibiotic Awareness Day del 17 novembre scorso, in Italia
l'antibioticoresistenza dei batteri più temibili è molto cresciuta negli ultimi anni ed è a livelli superiori a quasi
tutti i Paesi europei. Questo è particolarmente vero per klebsiella pneumoniae, il germe responsabile delle
infezione ospedaliere, la cui resistenza ai carbapenemi, gli antibiotici considerati finora dei salvavita nei casi
di infezioni già resistenti alla maggior parte delle molecole disponibili, è mediamente raddoppiata anche in
Europa, pur se raggiungendo livelli meno allarmanti. La causa principale dello sviluppo di batteri resistenti
sarebbe da attribuire all'uso di antibiotici non necessari: secondo dati dell'Organizzazione mondiale della
sanità il 40% delle prescrizioni è destinato infatti a forme virali, come raffreddore o mal di gola, sulle quali
questi farmaci non hanno alcun effetto. Per tentare di arrestare questa tendenza si rendono necessari
interventi per la prevenzione della diffusione dei batteri in ambito ospedaliero. Sul territorio, il farmacista
riveste un ruolo fondamentale nell'azione di informare e sensibilizzare il pubblico verso l'uso appropriato degli
antibiotici, soprattutto per contrastare la tendenza all'automedicazione.
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IN FARMACIA ...FLASH FARMACO -RESISTENZA
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Pag. 124
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Terapie sicure rimanendo fedeli alla farmacia
Recarsi sempre nella stessa farmacia può essere di aiuto per evitare le interazioni tra farmaci nei pazienti in
cura per diverse malattie. Con l'invecchiamento della popolazione, infatti, aumenta la presenza di malattie
croniche, e di conseguenza anche il numero di farmaci da assumere quotidianamente, spesso prescritti non
dal solo medico di famiglia, ma anche da vari specialisti. Il fenomeno riguarda prevalentemente gli anziani
che, secondo dati diffusi dal Dipartimento di Scienze Farmacologiche e biomolecolari dell'Università degli
Studi di Milano, nella maggior parte dei casi farebbero riferimento ad almeno tre figure mediche curanti. In
questo quadro un farmacista di fiducia, che conosca la storia e la situazione clinica delle persone, può vigilare
sulle associazioni dei farmaci che possono essere fonte di potenziali interazioni, oltre che intervenire su
assunzioni sbagliate o eventuali cambi di farmaco.
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INTERAZIONI
30/12/2014
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MAL DI SCHIENA ADDIO
LE POSTURE, LA GINNASTICA, LE TERAPIE DOLCI EIFARMACI PER TENERE LONTANA LA
LOMBALGIA
~ Testo di 'Paola oArosioLa prima causa di assenza dal lavoro? Il mal di schiena. Si stima che nell'età adulta colpisca almeno una
volta nella vita otto persone su dieci e non risparmia neppure le star, come dimostrano le testimonianze dei
personaggi noti riportate in queste pagine. Le cause di questo problema possono essere molte e in alcuni
casi, se i dolori si manifestano con troppa frequenza o con intensità tali da non ottenere alcun giovamento dai
farmaci, è necessario il consulto del medico e, se è il caso, di uno specialista (ortopedico, fisiatra,
neurochirurgo, a seconda della problematica). «Oggi, però, la maggior parte delle persone soffre di lombalgia
perché durante il lavoro, nel tempo libero e nel riposo flette continuamente la colonna riducendo, rettificando
o addirittura invertendo la benefica lordosi, cioè la fisiologica curvatura a concavità posteriore, normalmente
presente a livello lombare», dice Benedetto Toso, docente di posrurologia alla facoltà di scienze della
formazione dell'Università Cattolica di Milano. GU ESERCIZI A CASA Che fare, allora? Meglio giocare
d'anticipo. Non ha senso aspettare che il dolore immobilizzi e costringa ad assentarsi dal lavoro: è molto più
utile prevenire la lombalgia con alcuni esercizi che si possono fare a casa ogni giorno. Serviranno a
potenziare e a rendere più elastici i muscoli che proteggono la colonna vertebrale. Per prima cosa è
importante mantenere la lordosi lombare assumendo una corretta postura da seduti, la posizione spesso
predominante durante la giornata, ma anche nei movimenti e durante gli sforzi. «Quindi sono utili gli esercizi,
detti di stabilizzazione o di potenziamento, che permettono di acquisire la capacità di proteggere le strutture
del rachide», continua Toso. «Il rachide lombare, poi, non agisce in modo isolato: la presenza di limitazioni,
soprastanti o sottostanti, può influenzare negativamente le posture e i movimenti e agevolare l'usura delle
strutture della colonna vertebrale. Perciò, dopo il potenziamento, è importante passare ad altri esercizi per
migliorare la mobilità articolare e l'elasticità muscolare». Ecco alcune indicazioni utili suggerite da Toso per
eseguire correttamente gli esercizi proposti, in modo da trame il massimo beneficio. Se hai qualche dubbio,
almeno all'inizio, fatti spiegare i movimenti giusti da un fisioterapista. • Durante l'esecuzione degli esercizi
diventa consapevole di ciò che avviene nel tuo corpo. • Cerca di essere rilassato e di contrarre solo i muscoli
necessari per l'esecuzione del movimento. • Abbina correttamente la respirazione: il ritmo dell'esercizio non
deve essere un ritmo esterno al corpo, come la musica, ma il ritmo del tuo respiro. • Gli esercizi proposti
talvolta possono sembrare troppo blandi: non sempre è necessario faticare per avere un risultato positivo,
anzi, per prevenire guai alla colonna vertebrale è necessario usare dolcezza e gradualità. • Inizia ogni
esercizio con cinque-sei ripetizioni e poi aumenta con gradualità senza affaticarti: più importante della
quantità degli esercizi è la qualità della loro esecuzione. • Esegui gli esercizi con un abbigliamento comodo, in
tuta o in pigiama, senza scarpe, in modo da avere ampia possibilità di movimento. • Scegli come palestra il
locale più spazioso e tranquillo della tua abitazione e se è possibile aggiungi un sottofondo musicale. • Esegui
gli esercizi regolarmente: in presenza di dolore devi ripeterli ogni due ore. LA FISIOTERAPIA Con il termine
di fisioterapia si intende l'insieme di tecniche utilizzate per ristabilire la fisiologia, cioè il corretto
funzionamento, dell'apparato osteoarticolare e di quello muscolare. Fra le tante possibilità (come i metodi
Alexander, Mckenzie, Souchard), due in particolare sono indicate. } METODO MÉZIÈRES. Il metodo della
fisioterapista francese Francpise Mézières prevede una serie di esercizi per distendere le fibre muscolari.
«L'obiettivo è quello di ripristinare, anche attraverso l'educazione alla respirazione, la simmetria del corpo,
che secondo Mézières è attraversato da quattro catene muscolari (di cui la posteriore è la principale),
sciogliendo le contratture che derivano da abitudini di vita sbagliate, come stare a lungo davanti a un
computer o passare tutto il giorno seduti», dice Giancarlo Fratocchi, segretario dell'Associazione italiana per il
metodo Mézières. «Il metodo è efficace per le più comuni forme di lombalgia. I dolori della colonna vertebrale,
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IL TUO CORPO LOMBALGIA DOSSIER
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delle articolazioni, le nevralgie scompaiono o si attenuano fortemente». Ogni seduta è individuale e dura circa
un'ora. Per i riferimenti su mezieristi che lavorano in Italia si può contattare via e-mail l'Associazione italiana
per il metodo Mézières ([email protected]). } METODO FELDENKRAIS. Il metodo Feldenkrais è
un percorso di esplorazione del proprio corpo in movimento, attraverso la fecalizzazione dell'attenzione sulle
varie parti e sul loro modo di funzionare nelle azioni quotidiane. Deve il suo nome al fisico russo israeliano
Moshe Feldenkrais, ingegnere ed esperto di arti marziali, che attraverso anni di ricerca ha elaborato un
metodo per superare eventuali blocchi che ostacolano la fluidità del movimento. «Questo metodo è adatto a
tutte le età», spiega Marino Meri, vicepresidente dell'Associazione italiana insegnanti metodo Feldenkrais, «e
in particolare può essere utile per i mal di schiena derivanti da difetti di postura». Una lezione dura poco
meno di un'ora, la periodicità degli incontri viene definita insieme all'insegnante. È possibile eseguire sia
lezioni di gruppo che individuali. I benefìci si sentono già dopo le prime lezioni, quando si cominciano a
mettere in pratica i nuovi schemi di movimento. H metodo Feldenkrais può essere insegnato solo da
professionisti diplomati. In Italia l'unico ente che può rilasciare l'attestazione professionale agli insegnanti è
l'Associazione italiana insegnanti metodo Feldenkrais (Aiimf), alla quale aderiscono circa 400 soci. L'elenco
degli insegnanti si può trovare sul sito www.feldenkrais.it. FARMACIE RIMEDI NATURALI «II mal di schiena
non è quasi mai causato dalle ossa: di solito dipende da una difficoltà di funzionamento di uno dei 900
minuscoli componenti della colonna (come muscoli, legamenti, disco), che proprio perché piccoli non si
riescono a identificare neanche con gli esami più approfonditi», afferma Stefano Negrini, professore di
medicina fisica e riabilitativa all'Università di Brescia e segretario scientifico del Gruppo studio scoliosi e
patologie vertebrali (Gss). Per fortuna, nella maggioranza dei casi la lombalgia passa spontaneamente nel
giro di 15-30 giorni. Ciò non significa che nel frattempo si debba sopportare il dolore senza fare nulla. Per
alleviare i sintomi, si può ricorrere a vari rimedi in vendita in farmacia o in erboristeria, acquistabili anche
senza ricetta medica. • Farmaci da banco. Per liberarsi dal dolore si può puntare innanzitutto sugli analgesici,
come il paracetamolo. «La dose consigliata è una compressa da 1.000 mg una o due volte al giorno da
assumere per bocca», dice Negrini. «Se il dolore è forte, si può aumentare il dosaggio fino a tre compresse al
giorno. In ogni caso, meglio far trascorrere almeno quattro ore tra una somministrazione e l'altra». In genere,
il paracetamolo è ben tollerato, a patto di non superare la dose massima giornaliera consentita, pena rischi
per il fegato anche gravi. Con un avvertimento: l'alcol potenzia la tossicità di questo principio attivo. Altri
farmaci efficaci contro i dolori sono gli antinfiammatori non steroidei (Fans), che servono a contrastare anche
un'eventuale infiammazione. Fanno parte di questa categoria alcuni principi attivi, come ibuprofene,
naproxene, diclofenac, ketoprofene, acido acetilsalicilico. In caso di formulazione per via orale si possono
assumere da una a quattro volte al giorno, in funzione del dosaggio e dell'intensità del dolore, sempre a
stomaco pieno, quindi dopo pasti o spuntini, per evitare di danneggiare la mucosa gastrica. In alcuni casi,
oltre alle classiche compresse o capsule da deglutire con un po' di acqua, sono disponibili le versioni
orosolubili (che si sciolgono in bocca). Gli antinfiammatori per uso locale sono disponibili formulazioni in gel,
in schiuma, cerotti. I vantaggi sono che il principio attivo si concentra prevalentemente nella zona della
schiena interessata dal dolore, agendo proprio dove serve, e che si evitano problemi allo stomaco. L'effetto
dura fino a 12 ore, perciò è necessario applicare i prodotti due volte al giorno, al mattino e alla sera, per un
periodo che va dai quattro ai sette giorni. Se il dolore persiste, si possono usare i farmaci miorilassanti. La
formulazione in pomata (crema e schiuma) va applicata due o tre volte al giorno in una quantità proporzionata
alle dimensioni della zona da trattare. Se compaiono fenomeni di sensibilizzazione della pelle, come rossori e
secchezza, è meglio sospendere l'utilizzo. Subito dopo aver steso il prodotto, non bisogna toccare occhi e
bocca e lavarsi subito le mani. • Fasce e cerotti autoriscaldanti. In farmacia e in parafarmacia si trovano
alcuni dispositivi che possono essere utili per la lombalgia. Sono le fasce autoriscaldanti, composte da celle
contenenti ingredienti (ferro, carbone, sale, acqua) che sviluppano calore a contatto con l'ossigeno presente
nell'aria. Vanno applicate sulla zona dolente per otto ore. Alleviano il dolore e sono prive di effetti collaterali.
Analogo funzionamento per i cerotti a calore terapeutico che, applicati sulla parte interessata, sviluppano
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calore per sei-otto ore e rilassano la muscolatura donando sollievo. • Piante medicinali. Per il mal di schiena, i
rimedi fitoterapici che hanno effetti analgesici e antinfiammatori sono più di uno. Se il dolore non è forte, si
può trarre beneficio da estratti e preparazioni a base di piante medicinali sia per via orale, sia per uso locale.
Ecco una guida realizzata con la consulenza di Daniela Giachetti, presidente della Società italiana di
fitoterapia. } Per via orale. Uno dei più potenti antinfiammatori conosciuti in natura è la boswellia, una pianta
indiana (Bosivellia serrata) molto utilizzata nella medicina tradizionale ayurvedica, ma da decenni entrata
anche nella medicina occidentale. Dal tronco si ricava una resina che può essere utilizzata tal quale,
polverizzata oppure estratta per concentrare i principi attivi. Si tratta di un rimedio sicuro, privo di
controindicazioni particolari. Tra gli effetti collaterali, sono stati segnalati solo rari casi di reazioni allergiche
alla pelle. La boswellia è disponibile in capsule di estratto secco e la dose consigliata è di 300-1.000 mg al
giorno, da assumere preferibilmente a stomaco pieno per migliorarne l'assorbimento. È poi possibile ricorrere
alla corteccia di salice bianco (Salix alba), la pianta a cui si devono la scoperta e la storia dell'acido salicilico.
In natura il principio attivo, chiamato aspirina naturale, è sotto forma di salicina, che possiede proprietà
analgesiche e antinfiammatorie. Sono disponibili capsule con estratto secco titolato in salicina (da assumere
una o due due volte al giorno per un dosaggio massimo di 96 mg di salicina), o sotto forma di estratti liquidi
come le tinPOTENZIAMENTO DEI MUSCOLI CHE PROTEGGONO LÀ COLONNA Per una valida
stabilizzazione del rachide è necessario avere, oltre che una buona capacità di controllo, anche una
sufficiente forza dei muscoli addominali, glutei, estensori del rachide, degli arti superiori e degli arti inferiori.
RAFFORZAMENTO DEI MUSCOLI STABILIZZATORI In piedi con le gambe leggermente divaricate, inclina il
busto in avanti fino ad appoggiare le mani su un tavolo (1). Piega le braccia inspirando fino ad avvicinare il
torace al tavolo e nello stesso tempo piega leggermente gli arti inferiori (2). Ritorna alla posizione di partenza
inspirando. Esegui l'esercizio fino a percepire un lieve affaticamento. IRROBUSTIMENTO DEGLI ARTI
SUPERIORI Partendo dalla posizione quadrupedica (1), piega gli arti superiori inspirando (2) ed estendili
espirando. Controlla che le cosce, l'addome ed il torace si appoggino (3) e si stacchino simultaneamente da
terra. RAFFORZAMENTO DEI MUSCOLI ESTENSORI DEL RACHIDE In posizione supina, solleva
progressivamente i glutei, il bacino, le vertebre lombari e dorsali basse, fino a portare sulla stessa linea le
ginocchia, il bacino e il tronco (1). Mantieni per qualche secondo la posizione sentendo la colonna stabilizzata
dalla contrazione dei muscoli lombari e dei glutei, poi riappoggia gradualmente vertebra dopo vertebra. Dopo,
estendi una gamba sul prolungamento del tronco restando in appoggio sull'altro, con le cosce unite e
parallele (2). Mantieni la posizione per qualche secondo evitando che il bacino si inclini su di un lato e poi
ripeti con l'altra gamba. Rafforzamento degli addominali Anche i muscoli addominali hanno una funzione
importantissima di stabilizzazione per proteggere la colonna vertebrale. Ecco un esercizio utile perii loro
rafforzamento. In posizione supina, piega le gambe e inserisci un piccolo cuscino o un asciugamano
arrotolato dietro la regione lombare: espirando, ritrai l'addome in modo da esercitare una pressione con le
vertebre lombari sul cuscino (1). Controlla che il bacino non si sollevi da terra ma resti appoggiato. La
contrazione continua per tutta la durata di una espirazione lenta e prolungata. Poi, inspirando, i muscoli
addominali si rilassano, l'addome si espande (2). In mancanza del cuscino, puoi inserire le mani, una
sull'altra, tra le vertebre lombari e la superficie d'appoggio. IRROBUSTIMENTO DEGLI ARTI INFERIORI In
piedi (1), piega ed estendi lentamente le gambe mantenendo i talloni a terra (2). Quando l'esercizio risulta
facile puoi renderlo più intenso aggiungendo un carico, per esempio impugnando due manubri. ture (da 1 a 3
mi, tre volte al giorno), anche in combinazione con altre erbe medicinali. Il trattamento può durare al massimo
quattro settimane e non è indicato in caso di ipersensibilità nei confronti dei Fans, asma, ulcera. Sono stati
segnalati reazioni allergiche come prurito, orticaria, asma, ed effetti avversi a livello gastrointestinale (disturbi
della digestione, nausea, vomito, dolori addominali, diarrea, reflusso gastroesofageo, acidità di stomaco). }
Per uso locale. Uno dei trattamenti erboristici più efficaci per uso topico è l'arnica (Arnica montana), una
pianta erbacea perenne che in Italia si trova su Alpi e Appennini. Ampio il ventaglio di formulazioni disponibili:
pomate, creme, unguenti, tinture madri, che contengono i principi attivi estratti da radici e fiori. Attenzione,
30/12/2014
Ok - salute e benessere - N.1 - gennaio 2015
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
però: l'arnica è tossica se ingerita, con effetti anche gravi a carico del cuore e dell'apparato gastrointestinale.
Evitare, in ogni caso, di applicarla su lesioni e ferite. In alcuni rari casi, in chi è predisposto, può innescare
fenomeni di sensibilizzazione, con vescicole o eczemi sulla pelle. Efficace anche la ALL'INIZIO BASTANO 56 RIPETIZIONI PERCIASCUN ESERCIZIO, POI SI PUÒ AUMENTARE capsaicma, una sostanza estratta da
diverse specie di piante del genere Capsicum. Ha u n effetto revulsivante: provoca cioè afflusso di sangue e
quindi una sensazione di calore locale, che aiuta a risolvere le contratture. I prodotti sono disponibili in crema
o come cerotti medicati: vanno applicati sulla pelle integra due-tre volte al giorno fino alla risoluzione dei
sintomi. Ma non bisogna eccedere: un'applicazione troppo prolungata o una concentrazione elevata possono
provocare reazioni cutanee dolorose con bruciore anche molto intenso. Ha una funzione analoga alla
capsaicina il balsamo di tigre, una preparazione a base di canfora, mentolo e vari oli essenziali che vanta
proprietà analgesiche conosciute in tutto il mondo. Da applicare due o tre volte al giorno sulla zona da
trattare, con un delicato massaggio. Per le pelli più sensibili è indicato il rimedio a base di argilla verde, da
applicare direttamente sulla zona dolente con l'aiuto di un panno caldo anche due volte al giorno, avendo
cura di spalmarla con un leggero massaggio e diminuendo la frequenza di utilizzo a mano a mano che i
sintomi si attenuano.
Gel. pomate, roller ARTIDOLGEL diErbavita,con art glio del diavolo, salice bianco, arnica montana e
boswellia serrata. Il tubetto da 100 mi a 13,80 euro [lineadol.com). CREMA ARNICA di Erbamea, contiene
estratti biologici di arnica e artiglio del diavolo. Il tubetto da 75 mi a 8,70 euro (erbamea.it). NO-DOL
ARTIGLIO DEL DIAVOLO GEL di Esi, ad azione antinfiammatoria, per dolori muscolari earticolari.il tubo da
100 mi a 12 euro (esi.it). FASTUM GEL ANTIDOLORIFICO di Menarini, a base di diclofenac dietilammonio,
al profumo di lavanda. Il tubetto da 50 mi a 8,50 euro (menarini.it). REMY STICK GEL di Sella, antireumatico
che sfrutta il calore, con capsico, canfora, etile salicilato, mentolo. Il tubo da 50 g a 7,50 euro
(sellafarmaceutici.it). ROLLERA114 OLI ESSENZIALI di Puressentiel, allevia i dolori articolari e muscolari. La
confezione da 75 mi a 15,90 euro (puressentiel.com).
Cure alternative efficaci Per lenire un fastidioso mal di schiena senza assumere farmaci si possono provare
anche alcune terapie alternative. Attenzione, però. Non bisogna affidarsi al caso, ma scegliere quelle più
efficaci, i cui risultati, valutati da studi scientifici, si sono rivelati simili a quelli delle cure tradizionali. } YOGA. Il
mal di schiena si può combattere con lo yoga, come dimostrato da numerosi studi scientifici. Questa
disciplina serve, in particolare, a sciogliere tensioni e contratture e a ridurre il dolore lombare, consentendo di
diminuire l'assunzione di analgesici. Basta una sola seduta settimanale, per due o tre mesi, per ottenere
benefici. } OSTEOPATIA E CHIROPRATICA. Anche l'osteopatia e la chiropratica possono aiutare chi soffre
di mal di schiena. A confermarlo è una revisione di una ventina di studi, condotta dal gruppo di ricerca
Cochrane. Queste discipline prevedono manipolazioni vertebrali: più dolci i tocchi dell'osteopata, che
interviene in media per tre sedute di circa un'ora; più drastiche le manovre del chiropratico, che prevede 1015 sedute molto brevi (8-15 minuti). Importante affidarsi agli esperti. In mancanza di un albo ufficiale, si può
fare affidamento sul registro dell'Associazione italiana chiropratici (www.chiropratica.it) e a quello degli
osteopati (www.amoi.it). } AGOPUNTURA. Se il dolore alla schiena tende a ripresentarsi e a cronicizzare,
può venire in aiuto l'agopuntura, tecnica riconosciuta anche dall'Organizzazione mondiale della sanità. Gli
aghi, sterili e molto sottili, vengono posizionati dall'operatore in punti specifici del corpo, lungo percorsi
denominati meridiani o canali. Questa pratica stimola localmente l'energia e aiuta a risolvere una lombalgia
ricorrente. Sono consigliati cicli di un paio di mesi, con una seduta a settimana, da ripetere più volte all'anno.
MANTENERE LA LORDOSI LOMBARE DA SEDUTI La capacità di mantenere la fisiologica lordosi lombare
è un obiettivo fondamentale perché permette di evitare i danni della posizione seduta prolungata. Per avanti
del bacino (prima figura) assumere la posizione seduta e poi rilasciarla leggermente, corretta un buon
accorgimento mantenendo il peso sugli ischi è quello di forzare la rotazione in (seconda figura).
PROTEGGERE LA COLONNA DURANTE GLI SFORZI Con i piedi paralleli e distanti tra loro come la
larghezza del bacino, il dorso contro una parete distante circa 10-15 cm (1), spingi il bacino all'indietro fino ad
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appoggiarlo alla parete. Il movimento è localizzato a livello delle articolazioni delle anche e il busto si inclina
in avanti senza curvare la colonna vertebrale (2). Piega leggermente le gambe fino ad appoggiare le mani
poco al di sopra delle ginocchia (3). La tecnica appresa con questo esercizio ti permetterà di proteggere la
colonna nel sollevare i pesi (4) e in tutte le altre situazioni in cui di solito si curva la schiena, come, per
esempio, nel lavarti il viso (5).
Fasce e cerotti LASONILTERMICO di Bayer, fasce autoriscaldanti senza medicinali, rilasciano otto ore di
calore. La confezione da tre fasce a 8,90 euro (bayer.it). CEROXMED DOL di Ibsa Bouty, cerotto doppia
azione, da un effetto di freschezza e sollievo seguito da calore. Cinque cerotti a 10,90 euro (bouty.it).
OOLMKTIOn DOLOACTION di lodosan, cerotti caldi che aiutano ad alleviare i dolori muscolari per otto ore.
La confezione da tre cerotti a 8,98 euro (iodosollievo.it). THERMACARE di Pfizer, fasce autoriscaldanti per la
schiena, della durata di otto ore. La confezione da due fasce monouso a 9,80 euro (thermacare.it).
MIGLIORARE LA MOBILITA ARTICOLARE E L'ELASTICITÀ MUSCOLARE La presenza di limitazioni
soprastanti o sottostanti il rachide lombare può influenzare negativamente le posture e i movimenti e
agevolare l'usura delle strutture della colonna. È quindi importante migliorare la mobilità e l'elasticità con
questi esercizi. MOBILIZZAZIONE DEL RACHIDE DORSALE In posizione quadrupedica, con le cosce
verticali e le braccia sul prolungamento del tronco, avanza con il petto fino a percepire l'allungamento
muscolare e la mobilizzazione delle spalle e del rachide dorsale. Durante la fase di espirazione aumenta
l'ampiezza del movimento; durante l'inspirazione mantieni la posizione acquisita e durante la successiva
espirazione puoi scendere ulteriormente. ALLUNGAMENTO DEI MUSCOLI ISCHIOCRURALI Piedi uniti,
piega leggermente le gambe e inclina il busto in avanti fino ad appoggiare gli avambracci sul tavolo (1). Se
riesci, mantieni uniti piedi, malleoli interni, polpacci, ginocchia. Con espirazione lenta e prolungata, estendi
lentamente le gambe fin dove è possibile, mantenendo la lordosi lombare (2). Mantieni la posizione
inspirando poi, espirando, aumenta quanto puoi l'ampiezza del movimento. Da non fare in caso di ernia
discale. ALLUNGAMENTO DELL'ILEOPSOAS In piedi, piega le gambe e inclina il busto fino ad appoggiare
gli avambracci su un tavolo; appoggia una gamba su una sedia ed espirando scendi col bacinofinoa
percepire l'allungamento muscolare. Nella fase di espirazione aumenta gradualmente l'ampiezza di
movimento; durante l'inspirazione mantieni l'allungamento senza tornare alla posizione di partenza, poi
ricomincia. MOBILIZZAZIONE DELLE ANCHE Siediti a terra con una gamba tesa e con l'altra piegata nella
posizione «dell'ostacolista». Appoggia il braccio corrispondente alla gamba tesa su una sedia e, facendo leva
sudi essa, ruota il bacino in avanti e inclina leggermente il busto in avanti fino a percepire l'allungamento dei
muscoli posteriori della gamba tesa e dei muscoli adduttori di quella piegata. Ripeti invertendo gli arti.
MOBILIZZAZIONE DELLE CAVIGLIE Piega le gambe appoggiandoti con le mani a un sostegno dell'altezza
del tuo bacino, per esempio un tavolo, senza sollevare i talloni da terra: durante la fase di espirazione avanza
con le ginocchia oltrepassando le punte dei piedi.
Foto: 1 . CRISTIANA CAPOTONDI L'attrice romana ha detto, 10 scorso ottobre: «La mattina faccio gli
esercizi per il mal di schiena: studiavo storta e ora pago. In tutti i sensi. Ho comprato un materasso che mi è
costato una fortuna, la notte scorsa ci ho dormito per la prima volta: che sogno...». 1 QUENTIN TARANTINO
11 regista di Kilt Bilie Pulp Fiction nel settembre del 2007 ha scritto al direttore della Mostra del cinema di
Venezia, dov'era atteso come ospite d'onore: «Non potrò essere con voi perché infortunato alla schiena». J
ENRICO LO VERSO Nel 2008, l'attore ha dichiarato a OK: «In aereo, mi alzo per recuperare qualcosa dal
bagaglio a mano. Apro la cappelliera e... Finisco svenuto a terra. Un dolore alla schiena mi aveva spezzato il
respiro. Era il colpo della strega». ^ f s BEPPE FIORELLO Nel marzo 2012 l'attore siciliano si è lamentato
così sul suo profilo di Twitter: «Ho fatto questo esercizio male e mo' sto a pezzi, colpetto della strega, vorrei
evitare il farmaco, consigli?». S . EMANUELA FOLLIERO La conduttrice tv ha dichiarato a OKnel 2013: «Mia
madre mi portava dal chiropratico per problemi alla schiena. Da ragazza avevo una postura scorretta e
parecchio seno, nonostante fossi molto magra. Ho fatto anche ginnastica correttiva». O .
CHRISTOFINNERHOFER Queste le parole del discesista altoatesino, medaglia d'argento a Sochi, nel
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novembre 2013: «11 mio mal di schiena non fa nemmeno più notizia, fa solo male, ma ormai ho imparato a
tenerlo sotto controllo». ROBBIE WILLIAMS II cantante, ex leader dei Take That, durante il suo tour di giugno
2014 ha dichiarato: «Purtroppo la mia schiena è conciata male. Il giorno dopo il concentro di Belfast l'ho
passato a letto in preda agli spasmi». 8FABIO FOGNINI II tennista sanremese, arrivato fino al 13° posto delia
classifica mondiale, nell'ottobre del 2013 si è sfogato con le seguenti parole: «È un mese e mezzo che la
schiena mi tormenta, non so che cosa fa re». V . DONATELLA FINOCCHIARO L'attrice catanese ha
confessato a OKnel 2009: «Pratico lo yoga un paio di volte alla settimana. Mi insegna a mantenere la postura
corretta. Faccio gli esercizi per l'allungamento della colonna e per distendere le contratture».
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Aghi addio, arriva la compressa
Quello del MIT di Boston, l'istituto Usa per la ricerca di tecnologie avanzate, è solo un prototipo e ancora
lunga è la strada per averlo in farmacia. Ma i primi risultati di efficacia, resi noti dal
JournalofPharmaceuticalSciences, lasciano ben sperare: in futuro le iniezioni potranno essere rimpiazzate da
compresse ingegnerizzate, dotate di microaghi, da inghiottire senza dolore. L'idea nasce per superare la
naturale barriera gastrica che, con il rilascio di enzimi digestivi, degrada la maggior parte dei farmaci
impedendo l'assorbimento del principio attivo se l'assunzione è orale. I ricercatori hanno ideato una speciale
compressa che resiste alla digestione nello stomaco: testata su maiali diabetici, ha iniettato efficacemente
insulina nella mucosa gastrica attraverso sottilissimi micro-aghi, lunghi cinque millimetri, dimostrando un
controllo ottimale della glicemia al pari delle iniezioni sottocutanee.
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BIOINGEGNERIA
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Operazione unghie perfette
I CONSIGLI PER LA MANICURE. LE REGOLE PER MANTENERLE IN SALUTE. GLI SMALTI PER
VALORIZZARLE
Alice Di Pietro
E' possibile! Sì, perché per preservarne la salute non è necessario rinunciare allo smalto: basta non
esagerare. Se da una parte la moda attribuisce alle mani una notevole rilevanza come strumento di
seduzione e sinonimo indiscusso di femminilità, dall'altra donne (e uomini) hanno cominciato a comprendere
quanto sia importante averne cura. Negli ultimi tre anni, infatti, la richiesta di visite dermatologiche per
problemi alle unghie è aumentata del 75%: a dirlo sono i dati registrati dall'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di
Milano, presso il quale è nato A.B.C. Unghie, il primo ambulatorio per il benessere e la cura delle unghie.
Avere unghie sane e prendersene cura è importante. «Se la superficie è lucida e liscia, il margine libero è
bianco, non frammentato e non sfaldato in lamelle, il colore è rosa nelle parte dell'unghia aderente, la linea di
distacco dell'unghia è parallela alla lunula (cioè la parte bianca dell'unghia che si vede sotto la cuticola), allora
le nostre unghie sono in salute», specifica Bianca Maria Piraccini, professore associato di dermatologia
all'Università di Bologna. LA MANICURE A CASA TUA In condizioni ottimali possiamo prenderci cura del lato
estetico anche a casa: ecco i consigli pratici della dermatologa per una manicure perfetta fai-da-te. •
Rimozione dello smalto precedente. Il primo step è togliere eventuali residui di lacche. Si ricordi che l'acetone
è uno sgrassante perché scioglie lo smalto, ma allo stesso tempo porta via dei lipidi di superficie della lamina,
indebolendo l'unghia, rendendola più secca e fragile: dal momento che per eliminare il colore questo
passaggio è necessario, l'ideale sarebbe non riapplicare subito un nuovo smalto ma aspettare una settimana
per non stressare troppo l'unghia. • Taglio e limatura. Per accorciare le unghie si dovrebbe sempre usare una
tronchesina, che permette di tagliare la lamina senza frammentarla come può succedere con le forbicine. Le
donne possono seguire la moda, optando di volta in volta per una forma più squadrata o rotondeggiante che
si ottiene con la limetta di cartone. Per l'uomo, di solito, si preferisce una forma squadrata. Entrambe le
operazioni vanno eseguite con le unghie asciutte, perché quando sono bagnate sono molto più fragili e
flessibili. • Cuticole e pellicine. Le cuticole sono delle formazioni di tessuto corneo trasparente che uniscono la
pelle dal dorso del dito alla lamina. Hanno una funzione protettiva perché evitano che varie sostanze (acqua,
sporco, gerirti, polvere, ecc.) penetrino al di sotto della piega raggiungendo la matrice dell'unghia. Per questi
motivi non dovrebbero essere asportate. Ma se vogliamo migliorare l'aspetto estetico, possiamo spingere le
cuticole all'indietro così che l'unghia sembri più lunga. Questa operazione si esegue dopo avere tenuto le
mani a bagno per ammorbidire la zona da trattare. Si procede adattando un asciugamano umido a guanto: si
posiziona come una capsula su un dito e si fa delicatamente pressione. Meglio evitare strumenti aguzzi
(bastoncini di legno e ferretti vari) perché rischiano di danneggiare le cellule della matrice che generano
nuova unghia: il rischio è che la lamina cresca in maniera non uniforme e con alterazioni. Anche le pellicine
che a volte si sollevano al bordo delle unghie, sintomo di pelle molto secca, vanno lasciate stare: è una
buona idea invece idratarle con un emolliente per ricostruire la pelle nella sua integrità, oppure con creme
ricche di urea, che si massaggiano sulle unghie e sulla pelle circostante. Prima di applicare lo smalto, è bene
aspettare almeno tre ore per fare sì che l'unghia abbia completamente assimilato l'emolliente. • Applicare la
base. La base serve per togliere eventuali imperfezioni dell'unghia e renderla quindi più liscia e uniforme. È
utile anche se si sceglie uno smalto molto pigmentato: evita che la lamina si macchi. Per chi ha le unghie
fragili (e questo vale anche per lui), è una buona idea optare per gli smalti idrosolubili i cui principi attivi sono
derivati dai gusci dei granchi: creano un involucro protettivo sulla lamina, come una pellicola invisibile o un
carapace molto sottile e fisiologico. In questo caso, però, non si applicherà la vernice colorata perché i due
prodotti sono incompatibili. • Applicare lo smalto colorato. Lo smalto è fatto da pigmenti sciolti in resine
solubili in acetone. Potrebbe essere aggressivo sulle unghie perché l'acetone (quello contenuto nella vernice
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PIACERSI DI PIÙ SMALTI
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e quello necessario per rimuovere il colore) piano piano scioglie la cheratina, la proteina che costituisce lo
strato corneale, rendendo l'unghia più fragile. In più la resina contenuta nei comuni smalti, la
toluensulfonamido fenolformaldeica, utile perché da elasticità al prodotto, potrebbe però creare allergie da
contatto: se ci tocchiamo con le unghie colorate potremmo avere un eczema su collo e viso. La soluzione è
leggere sempre l'etichetta dietro ogni boccetta (tutti gli smalti di mar ca ce l'hanno) e controllare gli
ingredienti. Di solito gli smalti venduti in farmacia non contengono la toluensulfonamido fenolformaldeica:
hanno una sicurezza allergologica maggiore ma una resa cosmetica inferiore perché non c'è la resina. È
chiaro però che dobbiamo prendere in considerazione anche il lato estetico: sentirsi belle è importante.
Quindi, se le unghie sono sane, applichiamo lo smalto in giusta misura: il compromesso è colorarsi le unghie
una settimana sì e una settimana no. Stesso discorso vale se optiamo per uno smalto semipermanente da
realizzare dall'estetista: va bene, ma nella giusta misura, e con la consapevolezza che le unghie, con il
tempo, si indeboliscono. In caso di unghie sensibili, friabili o che si spezzano facilmente, optiamo per lo
smalto idrosolubile incolore e osiamo con tinte sgargianti solo per una serata speciale. L'ideale è stendere
una passata, farla asciugare un paio di minuti e poi applicare una seconda passata. • Applicare il top coat II
top coat, cioè lo strato trasparente da applicare dopo il colore, è molto importante perché è più resistente
all'ambiente esterno dello smalto colorato: assicura una resa cosmetica migliore e una maggiore durata nel
tempo. COLORI METALUCIE N AIL ART Negli ultimi anni la manicure è diventata un appuntamento fisso per
molte donne e anche per sempre più uomini. In tutta Italia hanno aperto centri dedicati esclusivamente alla
bellezza delle unghie. Concentrati nelle grandi città, i nail center (o nail bar) sono i luoghi dove gli operatori
offrono trattamenti personalizzati, da un cambio smalto a una spa manicure, e danno consigli di stile. «Se vi
piace il colore pieno, puntate su una lacca colorata», dice Giancarlo Guccione, nail arrist a Milano. «La tinta
di stagione è l'oro, come anche gli altri colori metallici. Sempre di tendenza anche il rosso vermiglio e il
bordeaux in tutte le sue varianti, insieme al verde pino molto scuro e leggermente luminescente. Se invece
amate disegni geometrici o creativi scegliete la nail art: linee e puntini su colore pieno, effetto Mondrian,
puzzle e french reverse». QUANDO SERVE UN CONTROLLO Se rimuoviamo lo smalto o ci accorgiamo che
le nostre unghie hanno segni, colore, o forma sospetta, è bene rivolgersi al dermatalogo. «Se la lamina
diventa biancastra, giallastra, nerastra, con macchioline verdi oppure se notiamo uno scollamento dal letto
ungueale (la parte rosa inferiore), conviene fare subito l'esame dell'unghia: più si aspetta e più un'eventuale
patologia potrebbe aggravarsi e causare danni anche gravi all'unghia stessa e interessare altre unghie»,
avverte Luigi Terragni, dermatalogo di A.B.C. Unghie presso l'Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. Come
si fa l'esame dell'unghia? È necessario eliminare smalti e ricostruzioni almeno dieci giorni prima
dell'appuntamento e arrivare dallo specialista con l'unghia pulita. L'esame si svolge in due fasi, entrambe
indolori. «In un primo momento si prelevano due campioni con un tronchesino: un pezzo di unghia già
staccata dal letto ungueale, e poi eventuale materiale sospetto dalla lamina», spiega lo specialista. «Poi
questi campioni vengono analizzati in laboratorio: prima al microscopio, e poi su piastre contenenti terreni di
coltura (i classici dischetti trasparenti da laboratorio). Così si potrà verificare la presenza di onicomicosi 0
altre patologie e prescrivere una terapia mirata». L'esame dell'unghia costa dai 50 ai 150 euro, più la visita
specialistica. Ecco le alterazioni più frequenti e le diagnosi più probabili, illustrate da Terragni. } Onicomicosi o
muffe: colore e spessore alterato, unghie staccate in parte dal letto ungueale e smangiate. } Carenze di
vitamine o oligoelementi: irregolarità in superficie con margini friabili. } Alcune malattie ereditarie come
anemia mediterranea e diabete: ispessimenti e rotture. } Uso di f armaci (sulfamidici e cortisonici): alterazioni
del colore e della morfologia. } Agenti chimici (detersivi aggressivi e solventi): irregolarità superficiale e
margini friabili. } Traumatismo (per esempio, il dito chiuso nella porta ) : unghia di colore blu nerastro a causa
dell'ematoma. L'ONICOMICOSI La patologia diagnosticata più spesso è l'onicomicosi, ovvero la presenza di
un fungo come dermatofiti e muffe o un lievito come la candida. «Le condizioni che favoriscono 1 funghi sono
principalmente traumatismi o malattie sistemiche e condizioni cliniche che prevedono l'assunzione di farmaci
immunosoppressori come il cortisone», avverte Sandra Lorenzi, responsabile della sezione micologia e
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patologia annessi cutanei dell'Istituto dermatologico europeo di Milano. «O anche il giardinaggio: il terriccio
contiene dei funghi che normalmente non sono patogeni (come le muffe non dermatofitiche) ma che in
condizioni particolari come di traumatismo della lamina ungueale possono dare delle onicomicosi. Per cui è
bene indossare sempre guanti di gomma quando si maneggia la terra per proteggere le unghie. È raro, ma
un fungo può essere trasmesso anche per contatto: è buona norma, quindi, non scambiarsi guanti o
accessori che sono stati a contatto con l'unghia di chi ha un fungo». Se trascurata, l'onicomicosi può portare
alla perdita dell'unghia e al diffondersi dell'infezione in altre dita o a tutta la mano. Come si cura? Il
trattamento varia a seconda del numero di unghie coinvolte e dalla loro estensione. «In situazioni non gravi,
quindi con zone circoscritte da trattare, si procede con la terapia topica con lacche antimicotiche che
contengono antifungini veicolati attraverso la lamina ungueale, nello specifico amorolfina o ciproxolamina»,
prosegue Lorenzi. «Si applicano tutti i giorni o una volta alla settimana, a seconda del prodotto che si utilizza,
per almeno sei mesi. In casi più gravi, invece, si possono utilizzare anche gli antifungini per via sistemica,
cioè per bocca». ROSSI 1. Gel Finish di Avon Firecracker(8,50€; vendita diretta tramite presentatrici). 2.
Smalto Gel Effect di Deborah Milano n. 27 (7,90 € ; profumeria e grande distribuzione). 3. Art Couture Nail
Laquer di Artdeco n. 684 (11 € ; centri estetici). 4. A Different Nail Enamel di Clinique n. 07 Red Red Red (17
€; profumeria). 5. Parfumerie di Revlon China Flower (6,90 € ; profumeria). METALLICI 6. Nail Laquer di Faby
n. 401 You're on Pandora (13€; profumerie e saloni di bellezza). 7. Bold High Gloss Laquer di Gucci
Cosmetics Iconic Bronze (25 € ; sul sito gucci.com e nelle boutique di via Montenapoleone a Milano e via
Tornabuoni a Firenze). 8. Colour &• Go di Essence n. 189 New Tork City Cali (1,99 € ; Coin, OVS, Gardenia).
9. Nail Polisti di Pro Nails n. 349 (11,90 €; centri estetici). lO.GoIdLeaf Effect Top Coat di Christian Dior
(26,95€; profumerie autorizzate). VERDI 11. Smalto Gloss Effetto Gel di Collistar n. 588 Verde Paola (6,60 € ;
profumeria). 12. Nail Laquery di Essie Fall in line (12,79 €; profumeria). 13. Perfect Nails di Diego Dalla
Palma n. 89 (15,50€; profumerie). 14. Nail Color Cream di Mavala n. 308 Alpine Green(5,90€; profumeria e
farmacia). 15. Smalto per unghie di Vagheggi n. 12 (13,50 €; istituti di bellezza). DEBBY ANDREA
FULERTON NAIL BOUTIQUE REVLON MARCHESA FING'RS SEPHORA
Unghie più forti con gli integratori Una dieta squilibrata e aggressioni chimiche dovute al contatto con
detersivi e solventi possono indebolire le unghie. In questi casi, può essere utile rinforzarle ricorrendo a
integratori specifici. «I più indicati sono quelli contenenti biotina, ovvero la vitamina H, da assumere per
almeno sei mesi, così che l'unghia possa crescere forte», suggerisce la dermatologa Bianca Maria Piraccini.
In commercio si trovano integratori adatti sia per unghie sia per capelli, perché hanno una struttura chimica
simile. «Tuttavia, può accadere che i nostri capelli siano sani eforti mente le unghie meno: succede perché le
esposizioni ambientali sono diverse. Per esempio, se usate tanti detersivi e detergenti senza guanti o
applicate lo smalto continuamente, le lamine potrebbero diventare fragili e quindi avere bisogno di un
trattamento con integratore. Attenzione, però: consiglio di assumere integratori solo se ce n'è bisogno e di
evitare il fai-da-te. Meglio chiedere consiglio al farmacista, e rivolgersi invece allo specialista se ci sono
alterazioni particolari o le lamine sono friabili», conclude la dermatologa.
j-OLOW
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Antimicotici e integratori Bio/cafm- BIOSCALIN UNGHIE di Giuliani, integratore con biogenina, complesso
brevettato contenente biotina e calcio pantotenato. In farmacia a 23,50 euro (bioscalin.it). ONILAQ di
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farmacia a 34,90 euro (galderma.com). NIOGERMOX di ISDIN, smalto medicato idrosolubile a base di
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
ciclopirox per l'onicomicosi. La confezione da 6,6 mi a 39 euro in farmacia e parafarmacia (isdin.com).
BIOMINERALUNGHIE di Rottapharm, integratore alimentare a base di cistina, biotina, vitamine e minerali. In
vendita in farmacia a 18 euro (lineabiomineral.it). ESTETIC FORMULA di Solgar, integratore di vitamina C e
minerali, indicato anche per capelli e pelle. In farmacia, parafarmacia ed erboristeria a 28,40 euro (solgar.it).
Come fare per non mangiarsele L'onicofagia è la tendenza a mangiarsi le unghie e strappare con i denti
anche le cuticole. È un comportamento che coinvolge tutta la punta delle dita, ma solitamente ci si accanisce
sulle unghie perché sono più dure e quindi la parte del masticare è perversamente più piacevole. Ma cosa
scatena questo atteggiamento? Quali i rimedi? Le risposte da Fabio Sinibaldi, esperto di neuroscienze e
psicosomatica, fondatore di Real Way of Life, Istituto per la ricerca e formazione per il benessere di mente e
corpo. } CAUSE. La prima causa dell'onicofagia è lo stress, ma anche l'aggressività repressa che non si
riesce a buttare fuori. Infatti gli adolescenti e i giovani, dalle scuole superiori ai 22 anni, sono i più soggetti a
questo tipo di disturbo: è una fase della vita in cui ci sono picchi ormonali, sentimenti difficili da esprimere e
situazioni conflittuali che in qualche modo devono essere scaricate. Alcuni ragazzi si accaniscono sui
cappucci delle penne, altri sulle dita. Anche gli adulti possono soffrire di onicofagia: statisticamente ne
soffrono più le donne degli uomini. } RIMEDI. È utile provare a scaricare rabbia, stress e tensioni con lo sport.
Se si notano unghie rovinatissime, quindi c'è un forte danno autoinf litto, allora si procede per diversi livelli. A
volte basta concentrarsi sul lato comportamentale, cercando altri modi per sfogare i sentimenti negativi:
passare dalle dita al bastoncino di liquirizia, per esempio. Successivamente si passa a un approccio più
introspettivo, in cui si analizzano le emozioni del soggetto e si allena il paziente a gestire questi sentimenti. }
SMALTI AMARI. Ci sono in commercio alcuni smalti dal sapore amarognolo che servono come deterrente per
chi mangia le unghie: così, se viene la tentazione di rosicchiare, il cattivo gusto scoraggia e, a lungo andare,
si potrebbe correggere il comportamento.
Lo smalto antistupro Si chiama Undercover Colorsedèuno smalto che aiuta a difendere le donne da drink
corretti con droghe e sostanze chimiche. Funziona così: se si immerge un dito con applicato lo smalto
speciale in un drink contaminato da Rohypnol, Xanax o Ghb, il colore cambia. L'hanno inventato quattro
studenti della North Carolina State University che, grazie alle loro conoscenze farmacologichee
cosmetologiche, hanno fondato la startup Undercover Colors, la prima azienda di moda per l'emancipazione
delle donne e la prevenzione della violenza sessuale. «Il prodotto non è ancora in vendita», fa sapere sulla
pagina FacebookTyler Confrey-Maloney, il cofondatore di Undercover Colors. «Siamo ancora nella fase di
ricerca e sviluppo, e la nostra priorità è garantire un prodotto in grado di reagire a contatto con diversi tipi di
droghe».
Foto: E INEVITABILE CHE QUESTO SPORT, RICHIEDENDO UN ALLENAMENTO INTENSO E
COSTANTE, FINISCA PER REGALARE ANCHE UN FISICO INVIDIABILE
VITA IN FARMACIA
26 articoli
31/12/2014
Corriere della Sera - Milano
Pag. 7
(diffusione:619980, tiratura:779916)
Sono due tendenze contrastanti soltanto in apparenza. Da una parte, nell'intera provincia di Milano, il numero
totale dei reati è in calo. Dall'altra, aumentano gli scippi, i borseggi e i furti in appartamento e nei negozi.
Tipici reati di strada su cui ha una chiara influenza la crisi economica, spiegano i responsabili della sicurezza,
in particolare se si pensa a tutte le persone (sempre più) che rubano anche generi alimentari dai
supermercati.
Il report di fine anno presentato ieri dalla polizia e dai carabinieri fotografa tutti gli andamenti della sicurezza
in città. Il totale dei reati commessi a Milano e in provincia nel 2014 è in calo del 6,8 per cento. Il dato chiave
è la riduzione delle rapine, che sono comunque «reati di strada», ma di livello più preoccupante per i cittadini
perché implicano minacce e violenza. Diminuiscono in generale tutte le tipologie di rapina: in banca, in negozi
e farmacie, nelle strade. Al contrario aumentano i borseggi, gli scippi, i furti in casa (mentre sono meno
dell'anno scorso quelli di auto o sulle auto in sosta). Tra tutti i reati denunciati in provincia di Milano, i
carabinieri si occupano di circa il 70 per cento dei casi. Quest'anno i militari dell'Arma hanno arrestato 5.500
persone e ne hanno denunciate circa 14 mila (2 per cento in più rispetto al 2013). La polizia conta invece
3.700 arrestati e 18.800 denunciati.
Marco Granelli, assessore comunale alla Sicurezza, commenta: «È fondamentale la collaborazione fra tutte
le istituzioni e le forze dell'ordine. Per parte nostra mettiamo in campo tutti i mezzi perché siano garantiti in
modo sempre più efficace benessere e legalità anche nell'anno di Expo».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La criminalità Fonte: Questura di Milano. I dati si riferiscono a tutti i reati, le denunce e gli arresti sull'intera
provincia di Milano e per tutte le forze dell'ordine d'Arco Persone arrestate Dalla polizia 3.709 Dai carabinieri
5.500 Persone denunciate Dalla polizia Dai carabinieri 18.843 14.044 2012 2013 2014 Variazione % Omicidi
Violenze sessuali Furti Stupefacenti Rapine Delitti informatici 26 22 27 +22,7 17.136 18.114 18.515 +2,2
10.551 10.904 11.259 +3,2 1.914 1.969 2.299 +16,7 12.584 12.178 10.935 -10,2 106 134 61 -54,4
743678633 -6,6 2.525 2.561 2.450 -4,3 -31 -0,9 -4,4 -10,3 +33,5 157.433 155.908 154.409 474 403 635 848
441 304 4.600 4.783 4.290 2.477 2.336 2.233 In casa Nei negozi Scippi Di auto In banca In negozi e
farmacie In strada
Il report
Presentato
il report 2014 della polizia e dei carabinieri: reati in calo del 6,8 per cento nella Provincia L'assessore alla
Sicurezza Marco Granelli commenta: «Importante la collaborazione tra le forze dell'ordine»
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Reati in calo, meno rapine Ma aumentano furti e scippi
31/12/2014
Corriere della Sera - Roma
Pag. 3
(diffusione:619980, tiratura:779916)
Pucci: il piano entro la Befana. Marino: torna la legalità contabile, nel bilancio 200 milioni di tagli Manovra
«Pareggio con i tagli agli sprechi»
Alessandro Capponi
Dai politici - per l'ex ministro Sgarbi «è un'offesa per Roma», per la deputata Anna Grazia Calabria di Forza
Italia «allora perché non asfaltare il Tevere?», da quelli nazionali a quelli in Consiglio comunale, come
Fabrizio Ghera di Fdi che paragona Marino «a Brenno, il capo dei Galli che tenne in scacco Roma» - ai volti
noti (Clemente Mimun, per citarne uno) da Unindustria (favorevole, con il vicepresidente Attilio Tranquilli) ai
"selciaroli" (contrari) alla Uil (favorevole), dagli abitanti centro storico di Viviana Di Capua (favorevoli)
all'Ordine degli ingegneri («valutare costi e benefici»), tutti insomma hanno partecipato al dibattito
sull'argomento.
E lo stesso sindaco Ignazio Marino, nell'illustrare il Bilancio 2015 - Rifiuti, trasporti (tram da piazza Lodi a
Santa Croce in Gerusalemme, metro di superficie Ostiense-Vigna Clara), decoro e sociale, ma tra le priorità
del Bilancio 2015 c'è anche la «legalità contabile», sia nella tempistica, dice il sindaco, «perché farlo a
dicembre dovrebbe essere la norma ma qui non lo era», sia per i conti «che nel 2015 torneranno in
equilibrio», anticipato dunque il piano di rientro - a proposito di manutenzione del territorio, Marino, promette
«piazze pedonali, in periferia, con i sampietrini tolti dalle strade di grande viabilità del centro».
Ne discute perfino la Lega di Matteo Salvini, che col suo rappresentante nel I Municipio, Luca Aubert, si dice
«pronto a sdraiarmi in strada per impedire fisicamente che vengano tolti». E il consigliere regionale Fabrizio
Santori, eletto con La Destra ora al gruppo misto, annuncia «un esposto in Procura». Il vicepresidente del
Senato, Maurizio Gasparri, Forza Italia, sceglie toni poco poetici: «Meriterebbe che glieli tirassero, i
sampietrini».
In una città nella quale a giorni alterni si accusa l'amministrazione (questa e quelle passate, a prescindere dal
colore) di scarsa manutenzione stradale, l'idea annunciata da Pucci, evidentemente, fa discutere. L'
assessore sorride: «I sampietrini in parte rimarranno per testimoniare la storia. Potremmo cominciare da viale
Somalia, là c'e una situazione di insicurezza sia per i pedoni sia per le vetture». Precisa, Maurizio Pucci:
«Non si tratta di venderli ma di fare uno scambio con il rifacimento delle strade. Che verrà ripagato in parte
con i sampietrini, e in parte con ulteriori interventi che le imprese faranno nelle zone fuori dalle Mura
Aureliane. Non vogliamo soldi, noi vogliamo opere. Faremo una specie di gara d'appalto a rialzo».
I fuochi d'artificio, dunque, sono già cominciati. Sul Bilancio pure - 200 milioni di tagli, manovra da 3,8 mld,
diminuzione di entrate correnti per 450 milioni, spesa da 43 a 27 milioni l'anno - visto che una ventina di
partecipate (da Eur Spa ad Adr, da Farmacap ad Acea Ato2, fino alle Assicurazioni) come da tempo
annunciato, sarà venduta.
L'unico dipartimento al quale sono state aumentate le risorse è quello dei Trasporti, 45 milioni in più:
«Garantisce risorse in linea con quanto stabilito dal piano industriale di Atac», esulta l'assessore Guido
Improta.
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3,33 Aliquota Irpef per i redditi sopra i 35 mila euro nel 2015. L'aumento non riguarda i redditi più
bassi e così circa l'80% dei contribuenti del Lazio continuerà
a pagare l'1,73%
16 Miliardi l'ammontare del Bilancio di previsione 2015-2017. Per la sanità sono stanziati 11,5 miliardi, e per
pagare gli oneri finanziari sul debito
con lo Stato sono previsti 1,25 miliardi
60 Milioni di euro : è la spesa per il funzionamento della macchina regionale nel 2015, con un risparmio di 5
milioni grazie
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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«Sampietrini in cambio di strade a posto»
31/12/2014
Corriere della Sera - Roma
Pag. 3
(diffusione:619980, tiratura:779916)
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato
anche al taglio dei vitalizi. Previsto anche un risparmio
di 37,2 milioni (-19,4%) sulle partecipate
Foto: Nuova giunta Ignazio Marino con l'assessore Maurizio Pucci nella prima seduta della nuova giunta
capitolina
31/12/2014
La Repubblica - Bologna
Pag. 7
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Nasce la città metropolitana ma i sindaci restano divisi sulla riforma tagliaProvince
Mentre Bonaccini lancia il suo progetto di quattro "aree vaste" Manca difende l'Asl di Imola: "Sulla sanità
daremo battaglia" Il riminese Gnassi: "Bologna rivendica ma i poteri forti bloccano la Fiera"
SILVIA BIGNAMI
I SINDACI emiliano romagnoli dicono sì alle aree vaste, ma sono divisi su come realizzarle. Nello stesso
giorno in cui il sindaco di Imola Daniele Manca rivendica l'autonomia della sanità della cittadina (che anche di
fronte a "fusioni" «manterrà la sua autonomia e il suo direttore generale»), fa discutere l'idea lanciata dal
presidente della Regione Stefano Bonaccini di accorpare le nove vecchie province in quattro macro zone,
unendo Parmae Piacenza, Modena e Reggio Emilia, Bologna e Ferrara, e la Romagna con Ravenna, Rimini
e Forlì-Cesena. I sindaci mettono però subito condizioni e paletti sul progetto, soprattutto nel pieno del caos
per il superamento degli enti provinciali contenuto nella riforma Delrio, che rischia ora di creare oltre 1.800
esuberi.
Chi applaude è soprattutto la Romagna, dove è già stato avviato un accorpamento dei servizi,a cominciare
da quello dell'Asl unica, e dove i sindaci sono tutti d'accordo con la proposta Bonaccini, seppure con accenti
diversi.
Se taglia corto Fabrizio Matteucci, Ravenna, che assicura di «concordare in pieno col governatore», più
articolata è la posizione di Andrea Gnassi, Rimini, che chiede che il processo di accorpamento sia «certo e
definito, sia nelle funzioni, sia nei tempi. Serve un Gps che ci indichi non solo l'orizzonte, ma la strada». Un
ragionamento che parte dalla rivendicazione di quello che la Romagna ha già fatto, in tema di unioni dei
servizi: «Dalla Sanità, all'acqua, fino all'azienda dei trasporti pubblici, noi siamo già mossi. Questo deve
essere riconosciuto e premiato da Bonaccini» puntualizza Gnassi, che bacchetta anche la Bologna
metropolitana tanto cara a Virginio Merola: «Bologna è centrale, ma oltrea rivendicare la propria centralità
deve essere centrale nelle funzioni che svolge. Per esempio: del sistema fieristico si parla da dieci anni,
perché è bloccato dai poteri forti bolognesi.O si fa in sei mesi, o lasciamolo perdere».
Una spondaa Bonaccini arriva d'altra parte anche da Forlì, dove il sindaco Davide Drei, d'accordo con l'ex
Roberto Balzani, sono tra i promotori della riforma, a patto che però ci sia certezza sulle risorse, e che si tratti
di una operazione «culturale», e non solo «burocratica». Ma se da una parte esiste la Romagna, dall'altra il
sindaco Luca Vecchi, erede di Graziano Delrio a Reggio Emilia, che vorrebbe unificare tutta l'Emilia, da
Modena a Piacenza: «L'Emilia è un brand, uno stile di vita, non va diviso in due». Un'idea sulla quale sarebbe
d'accordo anche il grillino Federico Pizzarotti, primo cittadino di Parma: «Da sempre sono favorevole all'area
vasta da Modena a Piacenza. Preferisco digerire l'operazione tutta insieme. C'è da dire che però che con
Bonaccini non ho mai parlato. Ho letto la sua proposta sul giornale». Sulla grande "Emilia" Frena subito, però,
il modenese Giancarlo Muzzarelli: «È già complicato far accettare l'unione con Reggio, figuriamoci se si arriva
a Piacenza». E qualche dubbio serpeggia anche a Piacenza, dove il sindaco Paolo Dosi chiede che l'area
vasta «non si tratti di una annessione». Certamente rimetterà la decisione ai cittadini il primo cittadino di
Ferrara Tiziano Tagliani, che dovrebbe "unirsi" a Bologna.
Un'idea rilanciata anche dal sindaco Virginio Merola, che recentemente ha spinto per una maggiore sinergia
proprio con la vicina estense. «Io sono d'accordo sull'unione con Bologna, ma decideranno i territori. Bisogna
però verificare due cose: la compatibilità normativa dell'area vasta con la città metropolitana, e le risorse che
la Regione ha promesso di mettere a disposizione». Lo stesso sindaco di Imola Manca, seppure orientato a
mantenere l'indipendenza della sanità cittadina, promuove le aree vaste: «Servono, insieme a Bologna
metropolitana, per creare una nuova governance regionale». Un progetto comunque ambizioso, sul qual
l'opposizione della Lega Nord, secondo partito in Emilia Romagna, già si fa sentire: «No alle aree vaste.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Politica e giustizia
31/12/2014
La Repubblica - Bologna
Pag. 7
(diffusione:556325, tiratura:710716)
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Piuttosto torniamo alle vecchie Province» ha detto ieri Fabio Ranieri. PER SAPERNE DI PIÙ
www.cittametropolitana.bo.it www.pdbologna.org
Foto: PRIMA SEDUTA Il governatore Stefano Bonaccini alla prima riunione dell'Assemblea regionale
31/12/2014
La Repubblica - Bologna
Pag. 8
(diffusione:556325, tiratura:710716)
Pronto soccorso al Marconi si cambia scompaiono i medici servizio agli
infermieri
Contratto di due anni fra aeroporto e Ausl Fuori la Croce Rossa, da domani c'è il 118 "Nessun rischio per la
salute dei passeggeri" Bando da 500mila euro: con la "telemedicina" si punta a contenere i costi per
l'assistenza
ROSARIO DI RAIMONDO
FUORI i medici della Croce Rossa, che prima erano impegnati soltanto in pochi casi, dentro gli infermieri
specializzati del 118, aiutati dalla «telemedicina». Da domani sbarca all'aeroporto Marconi la rivoluzione che
da giorni fa infuriare i camici bianchi: il punto di primo soccorso all'interno dello scalo, che serve ad assistere i
passeggeri e i dipendenti, sarà infatti gestito dall'Ausl di Bologna grazie a un accordo da 500mila euro l'anno
fino al 2016: «Garantiremo più sicurezza ai viaggiatori» è il messaggio che arriva dai vertici delle due
istituzioni.
Nei giorni scorsi, lo Snami e la Fimmg (due organizzazioni che rappresentano i medici) avevano invece
lanciato l'allarme. Dopo sette anni, infatti, dall'aeroporto scompare la figura fissa della Croce Rossa, che
assicurava la presenza di un medico, un infermiere e un autista a ogni ora del giorno e della notte, sette
giorni su sette. Al posto del camice bianco, adesso, restano un infermiere specializzato e un'ambulanza con
autista.
Il medico, specifica la nuova convenzione, «sarà sempre attivabile per intervenire, se necessario». E
comunque, «l'infermiere si potrà avvalere delle opportunità offerte dalla telemedicina e potrà quindi inviare
elettrocardiogrammi alle terapie intensive, consultare il cardiologo o il medico, oltre che collegarsi
direttamente con le sedi del pronto soccorso». Uno dei motivi che sta alla base di questa scelta è
sicuramente la vicinanza con l'ospedale Maggiore. Mentre «l'aeroporto sarà costantemente collegato con la
rete dell'emergenza-urgenza dell'area metropolitana».
Il nuovo accordo si basa «su una analisi precisa» degli interventi di pronto soccorso fatti negli ultimi tre anni.
In sostanza, una serie di numeri che spiegano il perché, secondo i due enti, si può rinunciare ai camici
bianchi in aeroporto: «L'attività sanitaria è quantificabile in 160 emergenze l'anno, con intervento del medico,
in media, in soli 10 casi».
E comunque, negli anni scorsi, la chiamata al 118 era già stata necessaria «in 301 casi su 321». Aeroporto e
Ausl specificano, infine, che la convenzione «è stata stipulata nel rispetto delle linee guida Enac», l'Ente
nazionale aviazione civile. E che questo accordo è tra i primi esempi in Italia in cui si riconosce «l'area
aeroportuale come parte integrante del territorio» sul quale l'Ausl lavora. PER SAPERNE DI PIÙ
www.bologna-airport.it www.ausl.bologna.it
Foto: LO SCALO Una veduta del Marconi.
Sopra Enrico Postacchini, presidente dell'aeroporto
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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La sanità
31/12/2014
La Stampa - Biella
Pag. 35
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Ospedale, allarme organici Mancano medici e infermieri
francesca fossati
Vanno a rilento le procedure per assumere il personale per il nuovo ospedale, i 25 dipendenti per i quali l'Asl
di Biella è stata l'unica in Piemonte a ottenere dalla Regione la deroga al blocco delle assunzioni, proprio in
vista dell'eccezionalità dell'apertura del nosocomio. Servono 10 medici, 7 infermieri, un dirigente per la
farmacia ospedaliera, 2 tecnici di laboratorio biomedico, 3 ostetriche e 2 tecnici di radiologia: finora, però,
solo un'infermiera e il farmacista hanno già preso servizio. Altri inizieranno a lavorare a gennaio o a febbraio,
è il caso, ad esempio, delle ostetriche, di altri 3 infermieri, dei tecnici di laboratorio. Altri ancora più in là. In
ogni caso per molte figure la selezione è già stata fatta; per il medico destinato al reparto di Cure palliative il
concorso si è concluso ed è appena stata nominata la commissione di valutazione, per i medici di Ortopedia
e Traumatologia, Medicina interna, Radiodiagnostica, Oftalmologia, Chirurgia d'urgenza e Pronto soccorso le
procedure sono in corso. Le difficoltà
«Le assunzioni sono state rallentate in parte dall'obbligo della procedura di mobilità all'interno del servizio
sanitario regionale -dice Eugenio Zamperone, direttore amministrativo dell'Asl- e in parte dal fatto che ad
agosto è entrata in vigore una norma che autorizza le Asl a opporsi alla mobilità dei propri dipendenti». Cosa
che è accaduta per due dei sette infermieri che erano stati selezionati; così, se non si trovasse qualcun altro
interessato alla mobilità, bisognerebbe indire un concorso. Come si è fatto per selezionare i due medici per
Ginecologia e Ostetricia: agli avvisi pubblicati a giugno e ad agosto nessuno ha risposto, così si è dovuto per
forza ricorrere al concorso. «Per evitare di allungare ulteriormente i tempi abbiamo indetto
contemporaneamente mobilità e concorso -aggiunge Zamperone-: se nel primo caso non si presentasse
nessuno abbiamo comunque già i candidati per il concorso». Turn over
A fianco alle assunzioni straordinarie per migliorare la funzionalità del nuovo ospedale ci sono quelle del
normale turn over e in questo periodo sono stati assunti, ad esempio, un medico per Nefrologia e uno per
Chirurgia vascolare. A livello di direzione, dall'8 gennaio la commissione nominata dalla Regione sarà al
lavoro per selezionare le candidature e nominare i nuovi direttori generali delle Asl: Gianfranco Zulian,
attualmente a Biella, si è di nuovo candidato sperando in una riconferma.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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l'ASL ALLE PRESE ANCHE CON L'OBBLIGO DELLA PROCEDURA DI MOBILITà
31/12/2014
La Stampa - Savona
Pag. 43
(diffusione:309253, tiratura:418328)
Bus, domani orari festivi Centri commerciali chiusi
michele costantini
P rimo dell'anno con orari superfestivi dei bus della Tpl, centri commerciali e supermercati chiusi e farmacie di
turno. Domani, per chi deve muoversi con il bus, le linee 1 Legino 167-Rusca e ritorno, 5 S.BenedettoOspedale-Fontanassa e ritorno, 6 Porto Vado-via Alessandria e ritorno e la linea 7 Savona stazione-AlbisolaPace e ritorno, sono a cadenza ogni ora. La linea 30 Savona-Varazze e ritorno ogni ora e un quarto e la linea
9 Savona-Quiliano e ritorno ogni 2 ore. Più articolato l'orario della linea 40 Savona-Finale-Pietra-Andora e
ritorno con cadenza tra le 2 ore e le 2 ore e 30. Per la Valbormida, la linea 61 Cairo-Carcare-Savona e
ritorno, sono previsti intervalli nelle corse di 2 ore e mezza e così pure il collegamento tra Millesimo-Cosseria
e Carcare. Tutti gli orari sono consultabili sul sito internet www.tpllinea.it.
I centri commerciali e i supermercati, nella giornata odierna osserveranno il seguente orario: Le Officine, Il
Gabbiano, Molo 884 chiusura ore 19; Ipercoop di Vado Ligure orario normale e supermercati LD e Conad
chiusura alle 19; Famila e Ekom Zinola sino alle 19,30; Basko ore 18,30; Lidl sino alle 18; e Eurospin alle
17,30. Chiusura estesa alle 22 per il Carrefour e alle 24 per il Punto Simply della Darsena. Domani chiusura
festiva per tutti. Per le farmacie di turno, fermo restando le quattro del capoluogo: Delle Erbe, Fascie, Della
Ferrera e Saettone queste le aperture di domani in provincia: Cairo: Manuelli (via Roma) e Fumagalli Altare
per il notturno; Cosseria: San Bartolomeo; Bardineto: San Nicolò; Quiliano: Bermano (Valleggia); Spotorno:
Citriniti e Monte Ursino a Noli per il notturno; Pietra Ligure: Centrale (via Garibaldi); Finale Ligure: Richeri
(corso Europa); Loano: Nuova (via Doria) e San Giovanni (via Garibaldi) anche servizio notturno; Ceriale:
Nan; Albenga: San Michele (via Medaglie d'oro); Ortovero: Zunino; Alassio: S.Ambrogio (piazza A.Durante);
Andora: Val Merula; Albisole: Stella Maris (corso Mazzini) e Varazze: Gallo (piazza Malocello).
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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CAPODANNO a savona. una guida per chi resta in citta'
31/12/2014
Il Messaggero - Roma
Pag. 34
(diffusione:210842, tiratura:295190)
Il sindaco dopo l'ok in giunta alla manovra: «Dalla Pisana mancano 60 milioni». La replica: «Mantenuti gli
impegni» VA AVANTI IL PIANO PER DISMETTERE VENTI PARTECIPATE «NON STRATEGICHE» TASI E
IRPEF: LE TASSE RESTANO INVARIATE
Fabio Rossi
LA MANOVRA L'elogio alla giunta «composta da capicantiere, capaci di chiudere il piano di rientro con un
anno di anticipo». E poi l'affondo all'indirizzo della Regione: «noi apprezziamo la riduzione dei ticket, ma su
11 miliardi di spesa per la sanità si possono individuare 60 milioni per il trasporto pubblico locale». Ignazio
Marino trasforma la conferenza sul bilancio di previsione 2015, approvato ieri in giunta, in un punto sull'attività
amministrativa, con singoli focus su quello che avverrà nei prossimi mesi: dalle periferie ai trasporti, dai rifiuti
ai bonus casa, «che chiuderanno la stagione dei residence per l'emergenza abitativa». LE CIFRE Il sindaco
si appunta al petto la medaglia del via libera alla manovra (almeno da parte del suo esecutivo) prima di San
Silvestro: «Con l'approvazione del bilancio 2015 entro al fine del 2014 noi abbiamo reintrodotto la legalità
contabile scandisce il chirurgo dem - Questo dovrebbe essere la norma, ma così non è stato in questi anni».
Ricorda, a questo proposito, «l'eredità della giunta Alemanno», con il previsionale 2013 licenziato a pochi
giorni dalla fine dell'anno. Sui numeri si sofferma l'assessore Silvia Scozzese: all'appello, quest'anno,
«mancano 450 milioni», tra minori trasferimenti e calo delle entrate tributarie. Ma la leva fiscale non sarà
utilizzata: Tasi e Irpef rimarranno invariate, mentre è in arrivo la stangata per i camion bar. Ci sarà invece una
spending review da 200 milioni, che si concretizzerà non solo in tagli di spesa, ma anche in un'accelerazione
dei risparmi previsti dal piano di rientro: dai fitti passivi alle utenze. LE AZIENDE Continua poi l'operazione di
sfoltimento della giungla delle partecipate del Campidoglio. «Abbiamo deciso di alienare una serie di società
considerate non strategiche», spiega Marino. In totale, entro il prossimo saranno 20 i pacchetti azionari
dismessi o ceduti da Palazzo Senatorio: nel 2015 toccherà ad Assicurazioni di Roma, Acea Ato2, Aeroporti di
Roma, Banca di credito cooperativo, Eur Spa, Centro agroalimentare, Centro ingrosso fiori, Investimenti Spa
e Farmacap. Nel caso di Assicurazioni di Roma, lo scioglimento porterà al Campidoglio risorse in più tra i 250
e i 300 milioni. IL TRASPORTO Botta e risposta tra Campidoglio e Regione sui fondi per il trasporto pubblico:
la giunta ha previsto un incremento di 45 milioni del budget del dipartimento mobilità per compensare i
mancati trasferimenti. «Abbiamo lavorato diligentemente ad un piano di rientro, e lo abbiamo siglato a
Palazzo Chigi sottolinea il chirurgo dem - In quel piano abbiamo indicato e condiviso che il trasferimento
minimo per il trasporto pubblico locale sarebbe dovuto essere di 240 milioni». Secondo Marino «in questo
momento ci sono 60 milioni in meno: sono sicuro che il presidente Zingaretti accoglierà il nostro invito a
sedersi a un tavolo per onorare quell'impegno». Immediata la replica da via Cristoforo Colombo: «Come da
mesi è noto, gli impegni assunti dalla Regione per il 2015 sono di 180 milioni, più 105 per la gestione di
ferrovie concesse, per un totale di 285 milioni di euro - si legge in una nota - Si tratta esattamente delle
risorse previste nel bilancio che il consiglio regionale ha approvato la scorsa notte e che, quindi, ovviamente
la Regione onorerà». Questo impegno, prosegue la nota, «si aggiunge, in una situazione di bilancio
drammatica, allo sforzo compiuto nel 2014 che ha visto la Regione saldare al Comune di Roma debiti sul
trasporto pubblico locale accumulati da anni». IL DIBATTITO L'opposizione critica la manovra dalla giunta:
«Non promette nulla di buono e, al di là delle solite e roboanti promesse, all'orizzonte si vedono solo tagli»,
dice Fabrizio Ghera (Fdi-An). Ma anche dalla maggioranza arrivano i primi maldipancia : «Molto da
correggere, a partire dall'anima», twitta Gianluca Peciola (Sel).
Foto: L'assessore Silvia Scozzese
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Via libera al Bilancio, sui fondi per i trasporti è lite Marino-Regione
31/12/2014
Il Messaggero - Civitavecchia
Pag. 42
(diffusione:210842, tiratura:295190)
Il sindaco dopo l'ok in giunta alla manovra: «Dalla Pisana mancano 60 milioni». La replica: «Mantenuti gli
impegni»
LA MANOVRA
L'elogio alla giunta «composta da capicantiere, capaci di chiudere il piano di rientro con un anno di anticipo».
E poi l'affondo all'indirizzo della Regione: «noi apprezziamo la riduzione dei ticket, ma su 11 miliardi di spesa
per la sanità si possono individuare 60 milioni per il trasporto pubblico locale». Ignazio Marino trasforma la
conferenza sul bilancio di previsione 2015, approvato ieri in giunta, in un punto sull'attività amministrativa, con
singoli focus su quello che avverrà nei prossimi mesi: dalle periferie ai trasporti, dai rifiuti ai bonus casa, «che
chiuderanno la stagione dei residence per l'emergenza abitativa».
LE CIFRE
Il sindaco si appunta al petto la medaglia del via libera alla manovra (almeno da parte del suo esecutivo)
prima di San Silvestro: «Con l'approvazione del bilancio 2015 entro al fine del 2014 noi abbiamo reintrodotto
la legalità contabile - scandisce il chirurgo dem - Questo dovrebbe essere la norma, ma così non è stato in
questi anni». Ricorda, a questo proposito, «l'eredità della giunta Alemanno», con il previsionale 2013
licenziato a pochi giorni dalla fine dell'anno. Sui numeri si sofferma l'assessore Silvia Scozzese: all'appello,
quest'anno, «mancano 450 milioni», tra minori trasferimenti e calo delle entrate tributarie. Ma la leva fiscale
non sarà utilizzata: Tasi e Irpef rimarranno invariate, mentre è in arrivo la stangata per i camion bar. Ci sarà
invece una spending review da 200 milioni, che si concretizzerà non solo in tagli di spesa, ma anche in
un'accelerazione dei risparmi previsti dal piano di rientro: dai fitti passivi alle utenze.
LE AZIENDE
Continua poi l'operazione di sfoltimento della giungla delle partecipate del Campidoglio. «Abbiamo deciso di
alienare una serie di società considerate non strategiche», spiega Marino. In totale, entro il prossimo saranno
20 i pacchetti azionari dismessi o ceduti da Palazzo Senatorio: nel 2015 toccherà ad Assicurazioni di Roma,
Acea Ato2, Aeroporti di Roma, Banca di credito cooperativo, Eur Spa, Centro agroalimentare, Centro
ingrosso fiori, Investimenti Spa e Farmacap. Nel caso di Assicurazioni di Roma, lo scioglimento porterà al
Campidoglio risorse in più tra i 250 e i 300 milioni.
IL TRASPORTO
Botta e risposta tra Campidoglio e Regione sui fondi per il trasporto pubblico: la giunta ha previsto un
incremento di 45 milioni del budget del dipartimento mobilità per compensare i mancati trasferimenti.
«Abbiamo lavorato diligentemente ad un piano di rientro, e lo abbiamo siglato a Palazzo Chigi - sottolinea il
chirurgo dem - In quel piano abbiamo indicato e condiviso che il trasferimento minimo per il trasporto pubblico
locale sarebbe dovuto essere di 240 milioni». Secondo Marino «in questo momento ci sono 60 milioni in
meno: sono sicuro che il presidente Zingaretti accoglierà il nostro invito a sedersi a un tavolo per onorare
quell'impegno». Immediata la replica da via Cristoforo Colombo: «Come da mesi è noto, gli impegni assunti
dalla Regione per il 2015 sono di 180 milioni, più 105 per la gestione di ferrovie concesse, per un totale di
285 milioni di euro - si legge in una nota - Si tratta esattamente delle risorse previste nel bilancio che il
consiglio regionale ha approvato la scorsa notte e che, quindi, ovviamente la Regione onorerà». Questo
impegno, prosegue la nota, «si aggiunge, in una situazione di bilancio drammatica, allo sforzo compiuto nel
2014 che ha visto la Regione saldare al Comune di Roma debiti sul trasporto pubblico locale accumulati da
anni».
IL DIBATTITO
L'opposizione critica la manovra dalla giunta: «Non promette nulla di buono e, al di là delle solite e roboanti
promesse, all'orizzonte si vedono solo tagli», dice Fabrizio Ghera (Fdi-An). Ma anche dalla maggioranza
arrivano i primi maldipancia: «Molto da correggere, a partire dall'anima», twitta Gianluca Peciola (Sel).
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Via libera al Bilancio,sui fondi per i trasportie' lite Marino-Regione
31/12/2014
Il Messaggero - Civitavecchia
Pag. 42
(diffusione:210842, tiratura:295190)
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Fabio Rossi
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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31/12/2014
Il Messaggero - Marche
Pag. 39
(diffusione:210842, tiratura:295190)
LE TRAGEDIE
Cristina Diana Gheorghita, 19 anni, fermana di origini romene deceduta dopo un tamponamento tra tre auto
sull'A14, Giuseppe Pichelli, farmacista elpidiense, 64 anni, morto in un incidente a Monterubbiano, sono le
due vittime della strada di cui oggi molti fermani piangeranno la scomparsa. La salma di Cristina Diana, public
relation di molti locali del Fermano, proveniente dall'obitorio dell'ospedale Torrette di Ancona arriverà nella
chiesa di Sant'Antonio in viale Trento intorno alle 10.30. La cerimonia funebre officiata da Padre Oleg con rito
ortodosso inizierà alle 11.30. Ad accogliere la salma vi sarà anche il parroco del luogo sacro, don Francesco
Monti. La ragazza deceduta il giorno di Natale era molto nota nella zona per cui oggi si prevede la presenza
di una gran folla per l'ultimo saluto. Alle 10, invece, nella chiesa dell'Annunziata a Porto Sant'Elpidio i funerali
di Giuseppe Pichelli, il farmacista morto dopo aver perso il controllo della sua Panda mentre stava tornando a
casa dopo aver chiuso la sua farmacia a Monterubbiano. Tante persone, data la notorietà del farmacista
(aveva diretto per molto tempo la farmacia comunale elpidiense), si sono avvicendate nella giornata di ieri
all'obitorio del Murri, dove è stata allestita la camera ardente.
Di.Mar.
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Oggi l'addio alla 19enne Cristinae al farmacista elpidiense Pichelli
31/12/2014
QN - Il Resto del Carlino - Ferrara
Pag. 5
(diffusione:165207, tiratura:206221)
L'EX MANAGER STEFANO MELLONI, CONDANNATO PER BANCAROTTA,
VIENE ARRESTATO A FINE MARZO A VENTIMIGLIA
A novembre riaperta l'indagine. Il fratello: «Ma che amarezza gli atti del '96»
SEI COLPI sparati a bruciapelo da un killer, con accanto un complice su una moto accesa. Un agguato che in
pochi istanti ha lasciato a terra in una pozza di sangue Cristiano Vecchiatini, 42 anni imprenditore di
Tresigallo, assassinato in Venezuela il 26 settembre. Una morte atroce che ha lasciato nel dolore l'intera
comunità ferrarese, salutata da Cristiano nel 2006 per andar a cercare fortuna a Guanare, dove aveva
sposato una venezuelana dalla quale aveva avuto due bimbi. «Cristiano raccontò la donna era tornato a casa
verso le 21 di venerdì, era andato in farmacia per nostra figlia. Era arrabbiato ma non disse il perché. Pochi
minuti dopo qualcuno ha suonato alla porta, lui è andato ad aprire e ho sentito gli spari». Un inferno di
sangue, la scena che si è trovata davanti con i suoi bimbi. «Ho visto due uomini scappare in moto», ha poi
aggiunto in lacrime. Per gli inquirenti all'origine potrebbe esserci una lite avuta con i killer prima di rincasare.
«Ma ad agire dissero subito gli inquirenti potrebbero essere state anche più di due persone». In tantissimi,
alcune settimane dopo, sono accorsi a Tresigallo per dare a Cristiano l'ultimo saluto. Image:
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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TRAGEDIA SULLE DOLOMITI
31/12/2014
QN - Il Resto del Carlino - Ancona
Pag. 38
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Forse venerdì sarà celebrato il funerale del 53enne
Alessandra Pascucci
- CHIARAVALLE - POTREBBE risiedere a Chiaravalle, o comunque frequentare la cittadina per lavoro, il
killer di Giancarlo Sartini, il 53enne ucciso sabato notte nel suo letto da un assassino spietato, che lo ha
preso a sprangate in testa per strappargli catenina, anello e bracciale in oro e poi rovistare in casa in cerca di
contanti. Ieri i carabinieri del reparto operativo di Ancona guidati dal maggiore Americo Di Pirro, che portano
avanti le indagini con il supporto dei militari della Compagnia di Jesi al comando del capitano Mauro Epifani,
hanno ascoltato alcuni vicini della vittima, forse per raccogliere testimonianze su eventuali anomalie notate
nella notte del delitto, oppure per sapere se in zona siano stati visti aggirarsi personaggi sospetti.
L'impressione è che gli investigatori, coordinati dal pm Paolo Gubinelli, abbiano individuato alcune persone
sospette. Si fa più concreta l'ipotesi che l'omicida conoscesse Sartini e che l'assassinio, consumato
probabilmente per derubare la povera vittima, sia legato al furto subito dal 53enne il 10 settembre scorso. In
quell'occasione il ladro entrò dalla finestra della cucina, la stessa utilizzata nella notte tra sabato e venerdì, e
setacciò l'appartamento alla luce di una torcia elettrica, rubando poi mille euro in contanti lasciati sul tavolo,
due tegami, il telefono cellulare, un paio di pantaloni ed un paio di slip. Giancarlo Sartini notò la luce della pila
ma, forse a causa della mole e delle difficoltà a respirare, non riuscì ad alzarsi per affrontare l'intruso. Il giorno
dopo, però, si vantò con gli amici del bar Baraonda di aver salvato la catenina e l'anello d'oro, appartenuti al
padre defunto. «Quelli li indosso sempre, anche quando dormo», aveva raccontato, lui che era un tipo molto
schivo e poco incline alle confidenze. Chissà che quella frase non sia stata la sua condanna a morte. Il ladro
che aveva agito a settembre, oppure un eventuale basista, potrebbe aver captato quelle parole e averle
interpretate come una sfida. La ferocia con cui l'assassino ha sferrato cinque colpi di spranga sul capo della
vittima fa ancora riflettere gli investigatori e tanta violenza potrebbe essere giustificata appunto dal fatto che
Sartini conoscesse il suo aggressore ed avrebbe potuto riconoscerlo. I carabinieri attendono anche i risultati
delle verifiche del Ris, da cui potrebbero arrivare sviluppi a breve. L'aggressore dovrebbe essere comunque
una persona minuta ed agile, capace di arrampicarsi fino alla finestra del primo piano, molto stretta. Per
chiarire tutti gli spostamenti avvenuti intorno al condominio di via Circonvallazione 23, dove è avvenuto il
delitto, i carabinieri del reparto operativo stanno analizzando anche i dati telefonici captati dalle celle della
zona ed esamineranno i filmati delle vicine telecamere, tra le quali quelle di una farmacia poco distante.
Resta intanto da fissare il funerale di Giancarlo Sartini, che potrebbe essere celebrato venerdì nella basilica
di Santa Maria in Castagnola. Alessandra Pascucci
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Ucciso a sprangate in testaInterrogati i vicini di SartiniIndividuati possibili
sospetti
31/12/2014
QN - Il Resto del Carlino - Ascoli
Pag. 7
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Un volume sulle 39 aziende storiche iscritte nel registro Unioncamere
DALLA STORIA gli insegnamenti per affrontare meglio il futuro. Si potrebbe sintetizzare così l'iniziativa voluta
alla Camera di Commercio che ha presentato ieri il volume sulle aziende storiche del Piceno. Rappresentano
quasi tutti i settori operativi e figurano ininterrottamente da centocinquant'anni nei registri camerali: nel
Piceno, nonostante i venti di crisi, sono 39 le aziende storiche iscritte allo speciale Registro di Unioncamere.
«Sono un'importante testimonianza di come le aziende hanno affrontato le crisi haspiegato il presidente Gino
Sabatini e sono riuscite a superarle». Per sottolinearne l'importanza, si è svolta una conferenza stampa di
presentazione del libro sulle Imprese Storiche d'Italia della Provincia con lo scopo di diffondere le origini
storiche e le radici culturali delle realtà che rappresentano il Piceno sin dall'Unità d'Italia. «Le imprese storiche
picene ha dichiarato ancora Sabatini sono una risorsa da cuiripartire, un ponte verso il futuro. Il volume è
stato concepito per valorizzare leradici imprenditoriali della nostra provincia». Le trentanove aziende picene
iscritte sono: Agrivellei di Vellei Ugo & C., Agritivinicola San Francesco di Cherri Paolo, Alfredo Bartoli di
Menghini Elda, Angelo Negroni, Azienda Agricola Biologica Centanni Giacomo, Bacio dell'Onda, Balestra
Alessandro di Antonio e Ferracuti Gabriella, Banca di Credito Cooperativo Picena, Banca di Ripatransone
Credito Cooperativo , Banca Piceno Truentina Credito Cooperativo, Bar Ideal - La Rinascita srl, Bruti Marco,
Caffè Florian srl, Cherri Raniero & C. sas, CIM Costruzioni Ing. Matricardi, Costantini Nazzarena, D'Angelo
Giuseppe, D'Auria Printing, Ditta Silvio Meletti, Eco Services di Traini Giuseppe, Enrico Paoletti & Figli, Eredi
Azienda Agricola Vivai Cav. Uff. G. Marconi di Marconi Emidio, F.lli Forti Antonio, Ottorino & C., Farmacia
Righetti, Fiori Francesco & C., Forlini Dante, Gagliardi Elia, Gabrielli spa, Malavolta spa, Mobilificio Binni,
Ottica Bartolini di Bartolini Marco & C., Paoletti Vincenzo di Faini Vittorina & C., Parrucchieria Roberta di
Roberta Coccia, Pespani Ferramenta snc , Premiata Farmacia Centrale, Società Ascolana Industria Molitoria
S.I.A.M. - Molino Petrucci srl, Vagnarelli Enrico, Villi Alfonso e Mario snc e Zodiaco di Vagnoni Eliseo e C.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Al lavoro in città da 150 anni
31/12/2014
QN - Il Resto del Carlino - Macerata
Pag. 8
(diffusione:165207, tiratura:206221)
Controlli all'Asur,verifiche sugli orariUn dipendente nei guai
LE ORE di lavoro, la regolarità delle qualifiche di alcuni dipendenti. E' quanto verificherà la Guardia di finanza
con l'indagine avviata all'Asur. Gli accertamenti sono partiti nelle scorse settimane in parte dopo alcune
segnalazioni inviate dall'Ordine dei farmacisti, in merito alla cancellazione di alcuni soggetti dall'albo; in
questo caso i controlli riguardarebbero alcune persone ben precise. In parte invece la Finanza si è mossa per
verificare la corrispondenza degli orari di lavoro svolti con quelli retribuiti, e in questo caso i controlli
riguardano tutto il personale in servizio all'Asur di Macerata. Per il momento i finanzieri del Servizio funzione
pubblica del Nucleo di polizia tributaria, diretti dal tenente Aurelio Bordo, hanno richiesto agli uffici di fornire
tutta la documentazione necessaria, in modo da cristallizzare la situazione. Poi si dovrà analizzare e valutare
tutto il materiale raccolto, operazione che richiederà almeno un paio di mesi. Secondo alcune indiscrezioni,
un dipendente sarebbe già stato sospeso, ma in realtà il direttore generale Pierluigi Gigliucci non dà conto di
alcun provvedimento preso a carico del personale in servizio. E per altro nessun provvedimento del genere
risulta dall'albo pretorio che contiene tutte delibere dell'azienda sanitaria. Le indagini sono in corso dunque, in
un momento di tensione all'Asur per la questione dei premi pagati solo agli amministrativi e senza delibera,
per i contratti a termine in scadenza e per tutte le difficoltà segnalate nei giorni scorsi dai sindacati. Image:
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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INDAGINE FIAMME GIALLE AL LAVORO
31/12/2014
Il Gazzettino - Padova
Pag. 8
(diffusione:86966, tiratura:114104)
I titolari della farmacia mettono in fuga il rapinatore
Tentata rapina alla farmacia De Gaspari di corso del Popolo 53. Ieri sera alle 17,45 uno sconosciuto, forse un
tossicodipendente, è entrato armato di taglierino e ha chiesto l'incasso. I titolari hanno mantenuto il sangue
freddo e hanno costretto il balordo alla fuga a mani vuote. A quell'ora in farmacia c'erano due clienti cinesi.
Nessuno si è fatto male, soltanto un grande e comprensibile spavento. Immediato l'allarme al 113. Sul posto
è giunta una volante della Questura. Raccolto un sommario identikit del rapinatore, è cominciata la caccia
all'uomo, ma senza esito. È emerso che il ricercato è italiano di circa trent'anni.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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CORSO DEL POPOLO
31/12/2014
Il Gazzettino - Padova
Pag. 13
(diffusione:86966, tiratura:114104)
Contributi ai nuovi nati e agli studenti meritevoli
(Ba.T.) Un piccolo contributo di 55 euro destinato ai nuovi nati del Comune di Cervarese Santa Croce. Un
bonus bebè che l'amministrazione comunale ha voluto istituire dal momento in cui è stata eletta lo scorso 25
maggio, con l'obiettivo di mantenerlo per tutto il mandato. «È un piccolo segnale - ha detto Campagnolo - ma
riteniamo che possa essere un aiuto per le famiglie che vengono allietate dall'arrivo di un bambino».
Contributo che le famiglie possono spendere nella farmacia di Montemerlo acquistando i prodotti necessari
per la cura del neonato. Ma l'amministrazione comunale ha voluto premiare anche gli studenti più meritevoli
di Cervarese per l'anno 2013/2014. Anche qui si assegna un buono di 50 euro, fino ad esaurimento del fondo
di 500 euro. Possono accedere al riconoscimento gli studenti che hanno ottenuto la licenza media con il
massimo della votazione. Per gli studenti delle superiore i requisisti necessari sono: non avere debiti
formativi, e una media dell'8. Mentre per i maturandi del 2014 aver superato l'esame con il massimo
punteggio.
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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CERVARESE
31/12/2014
Il Gazzettino - Pordenone
Pag. 10
(diffusione:86966, tiratura:114104)
Disagi per gli utenti, si accorciano i tempi
PORDENONE - Si accorciano i tempi dei disagi per gli utenti a fronte dell'unificazione delle due Aziende che
erogano sanità sul territorio. Dal primo gennaio, infatti, Ass 6 e Ospedale diventeranno "Azienda per
l'Assistenza sanitaria 5". Nonostante i tempi dei disagi siano stati limitati, resteranno alcuni problemi con
l'erogazione dei servizi nei primi giorni di gennaio. Servizio prelievi. I prelievi di sangue e le attività di
laboratorio resteranno chiuse anche venerdì 02 gennaio, così come sino alla stessa data non sarà attivo il
ritiro degli ausili per gli invalidi. Prenotazioni. Casse chiuse sia aziendali che delle farmacie sino al 4 gennaio
per la prenotazione e il pagamento delle prestazioni (ticket e libera professione). Altri servizi. Fino al 6
gennaio non saranno rilasciate tessere sanitarie e non saranno effettuate variazioni, cambi di medici di
famiglia e di pediatri di base e non sarà possibile utilizzare le casse automatiche. © riproduzione riservata
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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NUOVA AZIENDA SANITARIA
31/12/2014
Il Gazzettino - Rovigo
Pag. 2
(diffusione:86966, tiratura:114104)
«Non è più la città sicura: intervenire con fermezza»
«È incredibile che a soli 300 metri dalla Questura un delinquente sia entrato in una farmacia armato di
taglierino rapinando la titolare»
(m.luc.) «Non possiamo più definirci una città sicura, a misura d'uomo». L'ex assessore di palazzo Nodari
Simone Bedendo lancia l'allarme sicurezza nel capoluogo polesano. «Oramai ci stiamo tristemente abituando
a leggere ogni giorno di furti ed aggressioni - commenta - nel centro storico come nelle frazioni: negli ultimi
mesi gli episodi di microcriminalità sono sempre più diffusi. È incredibile, così come simbolico, che ieri in
pieno centro, ancora in presenza della luce solare, a soli 300 metri dalla Questura, un delinquente sia entrato
indisturbato in una farmacia armato di coltello e derubato il titolare, creando panico fra i presenti». Cosa sta
cambiando anche a Rovigo? È la domanda che pone il leghista dissidente: «Una politica del Governo
centrale che soprattutto negli ultimi anni, sta giorno dopo giorno depotenziando le forze dell'ordine, chiudendo
caserme, depenalizzando i reati, rendendo i cittadini sempre più poveri e spesso disperati, importando senza
alcun controllo clandestini dei quali non sappiamo se siano veramente profughi di guerra o delinquenti in fuga
dai propri Paesi d'origine». Non solo, secondo Bedendo «ci si dovrebbe attivare per creare degli accordi
internazionali al fine di rispedire in patria, i criminali che sono condannati in Italia ma che fanno parte di Paesi
aderenti all'Unione Europea come la Romania. Prima che tale microcriminalità diventi stabile anche a Rovigo,
che si privino le nostre famiglie della sicurezza nelle proprie abitazioni e nelle proprie attività commerciali, è
necessario intervenire con fermezza». Ma come? La risposta è semplice per l'ex assessore: «Creando una
tolleranza zero così come già avviene nelle vicine città di Padova e Verona, dove due sindaci leghisti quali
sono Bitonci e Tosi hanno fanno della prevenzione della microcriminalità un loro punto fermo dell'azione
politico amministrativa. Su Rovigo, mi chiedo se tale fermezza possa essere garantita da esponenti del
Partito democratico o del Nuovo Centrodestra, che proprio con il loro governo di Roma sono corresponsabili
di queste politiche disastrose per la sicurezza dei cittadini onesti».
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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RAPINA L'intervento della polizia, l'altra sera, nella farmacia comunale di via Bedendo rapinata da un bandito
armato di taglierino
31/12/2014
Il Gazzettino - Venezia
Pag. 11
(diffusione:86966, tiratura:114104)
Telenovela continua Riaperta la farmacia
Chiusa l'altro ieri, dissequestrata ieri. La vicenda della farmacia comunale numero 16 "All'Angelo" ha
dell'inverosimile e, soprattutto, rivela quanto davvero l'esercizio aperto ad agosto dentro al centro
commerciale Auchan sia considerato un fronte. Da travolgere o invalicabile, a seconda che si tratti delle
farmacie private che hanno fatto ricorso e dei 16 mila cittadini che hanno firmato la petizione contro
l'apertura, o che si tratti dell'Ames, del Comune e dei sindacati. In questi giorni ne sono successe di tutti i
colori: due settimane fa, il 22 dicembre, il Tar del Veneto ha annullato le delibere con le quali la Regione ha
autorizzato l'apertura della nuova farmacia pubblica, sentenza immediatamente esecutiva. L'altro ieri i
carabinieri del Nas hanno chiuso la farmacia, e l'Ulss 12 ha deliberato la cessazione dell'esercizio. Ieri è
intervenuto il Consiglio di Stato che, accogliendo il ricorso dell'Ames, ha ordinato di riaprire subito la numero
16, in attesa della discussione di merito fissata per il 29 gennaio. Così i Nas sono tornati dentro ad Auchan e
hanno dissequestrato il locale che ha così riaperto i battenti alle 14:25. Il Tar aveva giudicato illegittimo il
parere positivo dell'Ulss 12 perché, invece di valutare se il nuovo presidio sanitario è congruo con la finalità di
perseguire il miglior servizio farmaceutico al cittadino, si limitava a una presa d'atto, accertando che
sussistono i formali presupposti di legge, ossia quella di Monti sulle liberalizzazioni. Il Consiglio di Stato ha
invece accolto il ricorso di Ames osservando che «l'apertura di una farmacia aggiuntiva - seppure in ipotesi
non necessaria - sia di vantaggio e non di danno alla funzionalità del servizio pubblico». Con la riapertura
immediata, se Ames vincerà il ricorso al Consiglio di Stato, non avrà subito danni. Le dieci associazioni che
hanno raccolto le 16 mila firme contro l'apertura di una farmacia in un centro commerciale e per chiedere la
difesa dei centri storici, sostengono che il beneficio pubblico non c'è e che Ames dovrebbe invece aprire
farmacie in luoghi dove è difficile dare il servizio ai cittadini. Pietro Lotto, presidente di Ames, afferma l'esatto
contrario, e cioè che è proprio per recuperare risorse per tenere aperte farmacie nei luoghi più isolati e meno
redditizi («e dove operatori privati faticherebbero ad assicurare un servizio alla popolazione»), che la società
ha deciso di aprire in un centro commerciale. L'interesse pubblico, quindi, per l'Ames c'è tutto, e anche per la
Rsu aziendale che proprio ieri mattina aveva tenuto un'assemblea con i dipendenti, molto preoccupati per la
chiusura, che se la sono presa contro «chi difende gli interessi delle farmacie private» e che hanno negato
che la farmacia da Auchan faccia morire quelle del centro città. © riproduzione riservata
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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CENTRO AUCHAN Ieri alle 14.25 nuovamente attivo il punto vendita del servizio comunale
31/12/2014
Il Gazzettino - Venezia
Pag. 14
(diffusione:86966, tiratura:114104)
Tre milioni per l'ospedale «Ora i servizi territoriali»
Tre milioni di euro in più per l'ospedale e Giuseppe Dal Ben direttore generale dell'Asl di Chioggia "gratis" fino
alla fine del 2015. Questi i "regali" di Capodanno fatti a Chioggia dalla giunta regionale che, ieri, ha prorogato
l'incarico di un altro anno all'attuale direttore. Dal Ben, ricevendo lo stipendio già per la gestione dell'Asl
veneziana, dirigerà anche quella chioggiotta senza prendere un soldo in più. La politica locale esulta per la
riconferma di quello che viene definito, senza mezzi termini, uno dei migliori direttori generali che la città
abbia mai avuto. «È una conferma importante che da continuità per un altro anno al lavoro fin qui svolto dal
direttore generale dell'Asl locale - afferma il consigliere regionale Carlo Alberto Tesserin -. Importantissimi
anche i tre milioni di euro in più che la giunta ha stanziato. Con le nuove sale operatorie e il raddoppio del
Pronto soccorso già completamente finanziati, questi soldi finanzieranno altre opere importanti per la città,
subito pagabili e cantierabili. Sarà l'Asl a decidere la loro destinazione». Il direttore dal Ben è raggiante:
«Ringrazio il presidente Zaia per avermi riconfermato - afferma -. In questi ultimi anni abbiamo rivisitato
l'ospedale restituendolo ai cittadini degno della sesta città del Veneto: rinnovati i reparti, rivisti il
poliambulatorio e il Cup, il tutto con un accesso nuovo, più funzionale e più vicino agli utenti, grazie anche al
lavoro del Punto informativo e delle associazioni di volontariato che sono stati posizionati proprio all'ingresso
della struttura ospedaliera. L'ospedale sta rinascendo anche con l'arrivo dei sei nuovi primari per cardiologia,
anestesia e rianimazione, ortopedia, urologia, chirurgia e pediatria, mentre si sta ancora lavorando per
completarlo in efficienza e qualità: basti guardare i lavori di ampliamento che sono in atto sul Pronto soccorso
e quelli per la realizzazione del nuovo blocco operatorio». Con gli ulteriori 3 milioni di euro Dal Ben apre alle
strutture intermedie e quindi anche all'hospice, da tempo invocato dalla comunità clodiense: «Questo
finanziamento - conclude - ci permetterà di proseguire la strada del rinnovamento dell'ospedale dal punto di
vista strutturale e tecnologico e di sviluppare l'assistenza territoriale puntando, in particolare, sulle strutture
intermedie. Su questi progetti, nelle prossime settimane, mi confronterò con le istituzioni cittadine per definire
insieme a loro le scelte importanti per Chioggia». © riproduzione riservata
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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INCARICO Dal Ben, anche all'Asl di Venezia, dirigerà gratis quella di Chioggia
31/12/2014
Il Gazzettino - Venezia
Pag. 32
(diffusione:86966, tiratura:114104)
«Sindaci indecisi e i tecnici tagliano»
Stival gela le speranze per la riapertura di Chirurgia a San Donà
«Sindaci indecisi, così i tecnici vanno avanti con l'applicazione delle schede». È una dichiarazione destinata a
far scuotere il territorio, quella pronunciata dall'assessore regionale Daniele Stival. Certo, non è una posizione
ufficiale o una delibera, ma è pur sempre un pensiero che giunge da dentro la stanza dei bottoni, da un
assessore del Veneto che in più occasioni si è occupato di sanità e che comunque il territorio del Veneto
Orientale lo conosce molto bene. Il nodo è quello delle schede regionali: dalla Conferenza dei Sindaci era
partita la richiesta di bloccare la riorganizzazione della sanità in attesa di sapere dove sorgerà il nuovo
ospedale unico. Era anche stato chiesto un finanziamento per poter effettuare uno studio supplementare per
l'individuazione dell'area e delle strutture intermedie, oltre alla richiesta di ripristinare Chirurgia a San Donà. Il
sindaco Andrea Cereser ha fatto sapere ieri che non è giunta nessuna risposta a tale proposito, ed anche dal
suo collega, il presidente della Conferenza dei Sindaci Sanità, Luciano Striuli, nessuna buona nuova. «Non
abbiamo avuto ancora nessun riscontro», ha precisato. Ed in merito alla realizzazione dell'ospedale unico, «A
febbraio si capirà dal bilancio se c'è la volontà». Interpellato sulla questione, Stival aggiunge: «Ancora non se
ne è discusso in Giunta: da parte mia sto insistendo con l'assessore Luca Coletto perché si dia seguito alle
richieste. Il problema è dei tecnici regionali». Ed ecco inquadrato il punto. «Nel territorio ci sono idee molto
confuse da parte dei sindaci che non si mettono mai d'accordo; quindi, di fronte alla poca chiarezza, i tecnici
dicono di andare avanti». Quindi al momento non se ne parla di bloccare le schede. In merito alla richiesta di
fondi per un altro studio, Stival ha detto che «ce ne sono già due, manca una coda tecnica. E non servono
300mila euro: lo studio lo effettueremo internamente». Come dire che alla fine a decidere sarà la Regione. ©
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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SANITÀ L' assessore regionale sferza i primi cittadini del Veneto orientale sulla vicenda dell'ospedale unico
31/12/2014
Il Mattino - Benevento
Pag. 30
(diffusione:79573, tiratura:108314)
Telese. Da qualche giorno presso la rivendita sanitaria, il servizio eccellente offerto sino a quel punto, ha
cominciato a risentire di riflessi negativi dovuti a nuove condizioni interne. La questione è facilmente
generalizzabile, se si considererà che si tratta dell'unica farmacia della città. In realtà ne esiste un'altra, ma
questa è situata alla contrada Sant'Aniello, ricadente nel comune di Solopaca, anche se di fatto nel centro
abitato di Telese. La presenza di questa farmacia è sicuramente importante, ma risente dell'improvviso
aumento del carico di utenza.
In questo momento difficile torna di attualità una delle scelte meglio apprezzate dell'amministrazione
Carofano: l'istituzione della seconda farmacia a Telese. All'impegno del sindaco per il raggiungimento del
«sì» della Regione, non è seguita la determinazione concreta della collocazione sul territorio. Ci si chiede
come mai sia mancato quest'ultimo passaggio, nonostante fosse stato scelto pure il quartiere dove collocarla.
La scelta è caduta sul rione Scafa. Un quartiere nuovo che è nato al di là della strada ferrata e che è finito
spesso nelle attenzioni del governo cittadino. D'altronde la stessa area figura nel programma prescelto dagli
elettori che, tuttavia, non ha fatto registrare quanto considerato in campagna elettorale. La farmacia resta una
«incompiuta», soprattutto, in ragione della disponibilità di ampi settori della maggioranza a provvedere a una
gestione comunale del punto sanitario.
an.vech.
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Seconda farmacia , solo silenzio
31/12/2014
Il Secolo XIX - Genova
Pag. 16
(diffusione:103223, tiratura:127026)
"Invalidità facili", già venti indagati tra medici e dirigenti
Sotto inchiesta anche l'ex direttore della Medicina legale, ora al Galliera. Nel mirino dei Nas un centinaio di
pratiche sospette LA RELAZIONE Pesanti irregolarità e incongruenze sono emerse dall'esame di documenti
e certificati
GUIDO FILIPPI
FINE ANNO con il botto per l'inchiesta sulle "invalidità facili" tra indagati illustri e sorprese all'orizzonte. I
carabinieri del Nas hanno sequestrato almeno un centinaio di pratiche della Medicina legale della Asl 4
chiavarese, "copiato" le memorie di una mezza dozzina di computer e chiesto una perizia a uno specialista su
decine di pratiche sospette. Venti, per il momento, le persone indagate tra medici della Asl 4, dirigenti sanitari
e amministrativi, impiegati e medici convenzionati impegnati nelle commissioni invalidi. Tra gli indagati c'è
anche Armando Mannucci, ex direttore della Medicina Legale di Chiavari e da giugno al Galliera dove è
responsabile della "gestione rischi e sinistri". I vertici dell'ospedale di Carignano, colti di sorpresa dai primi
risultati nell'indagine, stanno ora valutando come muoversi nei confronti del medico. I reati contestati agli
indagati sono abuso d'ufficio, truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale, sottrazione di atto pubblico, falso
ideologico e materiale, ma l'indagine è solo alla prima tappa ed è destinata, nel giro di qualche mese ad
allargarsi a macchia d'olio quando arriverà la relazione completa del consulente della procura, il medico
legale Luca Tajana dell'Università di Pavia. Qualcuno non esclude, in tempi brevi, clamorose sorprese e che
finiscano nei guai anche alcune persone che hanno ottenuto l'invalidità dalle commissioni mediche della Asl
4, senza averne i requisiti. Difficile credere che siano stati tutti raccomandati, più facile pensare che sia girata
anche qualche mazzetta, ma questi aspetti fanno parte della seconda fase dell'indagine del Nas (diretto dal
capitano Gian Mario Carta) che possono contare sulla collaborazione di alcuni dirigenti della Asl 4, a partire
dalla responsabile del Personale Marina Rebori. Il direttore generale Paolo Cavagnaro è comunque pronto ad
aprire un procedimento disciplinare nei confronti dei dipendenti indagati (almeno una decina). Due settimane
fa il pubblico ministero Cristina Camaiori, che coordina l'inchiesta, ha ottenuto una proroga delle indagini
anche perché il consulente della procura ha bisogno di più tempo per controllare centinaia di documenti che
hanno portato al rilascio al rilascio dell'invalidità, all'inserimento nelle liste speciali e ad avere la precedenza
per l'assunzione. Le pratiche sotto esame, sono almeno un centinaio e si riferiscono agli ultimi due anni, con
una particolare attenzione al periodo in cui la Medicina legale della Asl chiavarese era guidata da Armando
Mannucci. Al suo posto, dalla primavera scorsa, è stata nominata Nicoletta Fadda che ha completamente
cambiato l'organizzazione del servizio. Sotto i riflettori dei carabinieri - nei mesi scorsi hanno fatto alcune due
ispezioni negli uffici della Medicina legale della Asl 4 - c'è l'attività delle commissioni. A quanto pare alcune
persone (residenti a Genova e nel Levante) sarebbero state bocciate a una prima valutazione ma in secondo
tempo, avrebbero ottenuto il riconoscimento dell'invalidità civile che dà diritto a più benefici, tra cui l'iscrizione
nelle liste speciali. Uno degli atti chiave dell'indagine, nata a quanto pare da una segnalazione anonima e
dalla denuncia di un dirigente della Asl 4, è il concorso - bandito l'estate scorsa - per l'assunzione di un
impiegato tecnico (riservato alle persone con disabilità) e vinto da una persona che lavorava per una società
informatica legata alla Asl chiavarese. Uno dei partecipanti al concorso aveva da poco ottenuto l'invalidità e di
conseguenza era entrato a far parte delle liste speciali. L'anno nuovo porterà sorprese. [email protected] ©
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VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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SI ALLARGA A MACCHIA D'OLIO L'INDAGINE DEI CARABINIERI SULLA ASL 4
31/12/2014
Il Tempo - Ed. nazionale
Pag. 17
(diffusione:50651, tiratura:76264)
La promessa di Marino: «Conti in regola nel 2015»
Tariffe Quelle per i camion bar passeranno a 30 euro al giorno
Susanna Novelli [email protected]
Una manovra di bilancio rigorosa, quella approvata dalla giunta capitolina e che approderà ora all'esame di
Municipi, commissioni e Aula Giulio Cesare. Ambizioso l'obiettivo del sindaco Marino e dall'assessore al
Bilancio, Silvia Scozzese: arrivare al pareggio di bilancio entro il 2015. Un traguardo che s'intende
raggiungere con la mannaia dei tagli sui beni e servizi e un maggiore efficentamento delle spese, come ad
esempio il risparmio sui fitti passivi, che segnano, nella proposta della giunta, meno 200 milioni.
Complessivamente la manovra 2015 è di 3,8 miliardi e, al di là dei tecnicismi, occorrerà riflettere non tanto
sulla spending review quanto sulla diminuzione delle entrate correnti, pari a 450 milioni . Diversi i punti
elencati dal primo cittadino, come ad esempio quello nevralgico del trasporto pubblico, un settore nel quale
Marino promette per il 2015 «nuove linee su ferro, cioè tram, da piazza Lodi a Santa Croce in Gerusalemme
e uno da piazza Vittorio a largo Corrado Ricci. Metteremo i binari su via Cavour. Quest'ultima opera costerà
20 milioni ». Ancora, Marino punta alla chiusura del ciclo dei rifiuti e della messa in "servizio" di cento nuove
spazzatrici, sette per Municipio. Prevista poi nel bilancio la dismissione di 20 società partecipate, le stesse
dell'anno scorso: Assicurazioni di Roma, Acea Ato2 (3,53%), Aeroporti di Roma (1,33%), Banca di credito
cooperativo, Eur Spa (10%), Centro Agroalimentare (28,3%), Centro ingrosso Fiori (8,8%), Investimenti Spa
(21,76%) e Farmacap. Nel caso di Assicurazioni di Roma lo scioglimento porterà il Campidoglio ad
incamerare una cifra tra i 250 e i 300 milioni di euro, al netto del pagamento dei premi assicurativi. Infine, le
tariffe per i camion bar "lievitano" a 30 euro al giorno: «900 euro al mese», precisa Marino. Una manovra già
criticata dall'opposizione con il capogruppo Fdi, Ghera che sottolinea la carenza di provvedimenti per sviluppo
e lavoro, e accolta con freddezza dalla maggioranza che non è stata neanche avvertita della conferenza
stampa. Un altro segnale di uno scollamento tra sindaco e consiglieri. Ma sul bilancio, è bene ricordare, la
parola finale spetta proprio a quest'ultimi.
Foto: Bilancio Il sindaco e l'assessore Scozzese hanno presentato il bilancio che va ora all'esame di Municipi,
commissioni e Consiglio
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Finanziaria Approvata dalla giunta capitolina: tagli per 200 milioni. «Crollo» delle entrate a meno 450 milioni
31/12/2014
QN - La Nazione - Arezzo
Pag. 24
(diffusione:136993, tiratura:176177)
Furto in farmacia , sparito l'intero incasso
Anghiari: carabinieri a caccia di una banda in azione anche nella vicina Umbria
MASSIMO BENIGNI
di MASSIMO BENIGNI SONO ARRIVATI a bordo di una vettura di grossa cilindrata, probabilmente rubata, i
tre uomini che ieri, verso le 13,20, hanno perpetrato un furto ai danni della farmacia al centro commerciale La
Rue in via Marconi ad Anghiari. I malviventi probabilmente con un piede di porco hanno forzato la porta per
introdursi all'interno del locale, una volta dentro si sono impossessati di circa 1.000 euro dalla cassa, l'incasso
della mattinata. Mentre non hanno rubato nessun medicinale. Un furto di pochi minuti ma che non è passato
inosservato, infatti c'è un testimone che abita davanti alla farmacia e avrebbe visto tutta la scena. I tre ladri
poi sono fuggiti a bordo dell'auto portando via il registratore di cassa. E' scattato l'allarme e sul posto è
intervenuta una pattuglia della locale stazione agli ordini del luogotenente Luca Chiarentin per i rilievi di
legge. I militari dell'Arma dovranno anche verificare se la telecamera del bancomat, posto davanti alla
farmacia, era in funzione e quindi abbia filmato i tre ladri, anche se indossavano cappucci e sciarpe. Il
registratore di cassa è stato ritrovato poco dopo in un campo adiacente la strada provinciale. Dopo questo
primo colpo, i ladri si sono spostati nella vicina Umbria, precisamente a Fighille, una frazione di Citerna, dove
questa volta hanno preso di mira un supermercato. I malviventi hanno aspettato la chiusura del locale e sono
entrati in azione con un piede di porco forzando la porta d'ingresso, una di quelle a vetri che si apre con il
sensore di movimento, una volta all'interno anche in questa occasione, sono andati a colpo sicuro sulla cassa
che hanno rubato con l'incasso della mattinata circa 1.000 euro. E' SCATTATO l'allarme al commissariato di
Città di Castello, da parte di un abitante vicino al supermercato che ha notato i ladri fuggire, sotto la neve,
portando con loro la cassa. Sul posto è intervenuta una pattuglia della Polizia, ma dopo pochi minuti nuovo
allarme perchè i soliti malviventi avevano colpito a Promano, una frazione di Città di Castello, ai danni di un
supermercato, con la stessa tecnica, aspettano la chiusura pomeridiana del negozio; una volta all'interno
hanno forzato la porta d'ingresso e rubato la cassa. Il bottino, però, questa volta è stato superiore: oltre 2500
euro. Anche in questo caso sono subito arrivati gli agenti del commissariato, che hanno cercato di ricostruire
l'esatta dinamica dei fatti. Probabilmente i malviventi hanno lasciato la vallata attraverso la superstrada E45,
probabilmente in direzione di Perugia. Ora sono in corso serrate indagini da parte di carabinieri e polizia per
identificare i malviventi, che potrebbe essere secondo i primi accertamenti degli stranieri, provenienti
dall'Europa dell'est. Image: 20141231/foto/308.jpg
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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SANSEPOLCRO
31/12/2014
QN - La Nazione - Massa carrara
Pag. 5
(diffusione:136993, tiratura:176177)
le nostre priorità»
in cantiere per edilizia e sport
Francesco Scolaro
MASSA DAI LAVORI pubblici al sociale passando attraverso la lotta all'evasione, la cultura, il turismo e lo
sport: il sindaco Alessandro Volpi ieri mattina ha provato a tracciare il quadro del 2014. Si parte dalle opere
recentemente completate e inaugurate: «A dicembre abbiamo inaugurato il raddoppio del depuratore Lavello
2, il primo dei quattro ponti sul Ricortola. Poche settimane fa abbiamo avviato il primo esperimento sociale di
via delle Tortore. Abbiamo aperto la prima sala di registrazione Musicaggrega e inaugurato la mostra di
Guadagnucci». Settore per settore poi il primo cittadino ha passato in rassegna impegni e risultati. Tutela del
territorio: «Abbiamo appena approvato in giunta le carte del rischio ambientale, l'elemento indispensabile per
poter andare ad approvare il Regolamento urbanistico nel 2015. Per quanto riguarda le opere: è in gara
l'adeguamento idraulico del Cocombola per 2 milioni di euro e i lavori saranno affidati il 13 gennaio. Stessa
scadenza per l'adeguamento del Frigido e l'abbattimento del ponte di via Mascagni. E' in corso l'intervento di
messa in sicurezza del versante di Pariana ed è quasi finito il lavoro di messa in sicurezza del tratto di via
Francigena in Candia, con messa in sicurezza del versante. A metà gennaio sarà completata anche la messa
in sicurezza della strada di via Casette colpita dalla frana. Abbiamo inserito a bilancio le somme per mettere
in sicurezza il Ponte di Trieste, opera non più prorogabile». Servizi e riqualificazione della città: «Il ripristino di
Palazzo Nizza è in gara e parte alla metà di gennaio mentre siamo un po' in ritardo su Palazzo Bourdillon. Il
parcheggio al mercato coperto sarà pronto prima dell'estate con la relativa mesa in sicurezza dell'edificio.
Entro l'estate sarà realizzata anche la nuova farmacia alla Partaccia e a breve partiranno i lavori al forno
crematorio di Mirteto». La giunta ha inoltre appena approvato la nuova Ztl per il centro storico
«completamente libero dalle auto» ha precisato il sindaco. Sul fronte finanziario importante il recupero di
risorse dalla lotta all'evasione: 2,6 milioni di euro dalla Tarsu e 1 milionie di euro dall'Ici che sono «in più nelle
casse del Comune perché si tratta di contribuenti mai registrati» ha detto Volpi. da segnalare poi il risparmio
di 200.000 euro dai costi delle partecipate; il recupero dei crediti di Gaia, anche se a rate, con il primo
versamento già incassato a dicembre di 750mila euro; il risparmio di 400.000 euro dall'illuminazione; la
modifica alla retribuzione dei dirigenti basata per il 55% sul risultato e per il 45% sull'indennità di posizione
«per ottenere il massimo impegno dai dirigenti» ha chiarito il sindaco. Cultura e turismo: «Facendo un calcolo
abbiamo avuto un'attività teatrale o culturale ogni 3 giorni» ha precisato Volpi che ha poi elencato le varie
manifestazioni organizzate grazie alla collaborazione con le associazioni, i centri commerciali naturali e le Pro
Loco; Volpi ha poi ricordato l'importante stagione teatrale al Guglielmi, le mostre di Carroll e Guadagnucci e il
bando per la prima residenza teatrale a Massa. Sociale e partecipazione: «Nel 2014 la spesa per il sociale
complessiva è stata di 4.500.000 euro, mezzo milione in più dell'anno scorso. Abbiamo avviato con Erp un
percorso per la ristrutturazione e riassegnazione di alloggi, i prossimi due a breve a Forno. In via Pisacane
abbiamo avviato i colloqui con i proprietari e poi si partirà con la costruzione del nuovo palazzo. Sui diritti civili
abbiamo aperto il registro delle unioni civili dove ci sono già state le prime richieste. E a breve partirà il
bilancio partecipato». Lo sport: «Abbiamo avuto i mondiali di corsa in montagna, il campionato italiano Csi;
allo stadio abbiamo realizzato un intervento per renderlo finalmente utilizzabile e a disposizione della società.
Con la piscina stiamo andando al superamento della gestione Butterfly: l'impianto non chiuderà e dopo un
breve periodo di transizione faremo un nuovo bando. Stiamo dialogando con la federazione ciclistica per
realizzare un ciclodromo a Massa e per il Palazzetto c'è la concreta opportunità di realizzare la nuova
struttura con gli oneri di urbanizzazione». Per quanto riguarda i costi della politica: «Nessun rimborso e per gli
incrichi professionali abbiamo speso 23.260 euro di cui 19.000 sono per l'Università di Pisa per la verifica
degli alberi del territorio». E infine una nota, rivolta anche a stemperare le polemiche delle ultime settimane:
«Tutti questi risultati ottenuti grazie all'impegno dei dipendenti del Comune che hanno la professionalità e le
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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APPROVATA LA ZTL
31/12/2014
QN - La Nazione - Massa carrara
Pag. 5
(diffusione:136993, tiratura:176177)
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capacità per raggungere gli obiettivi». Francesco Scolaro
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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31/12/2014
QN - La Nazione - Pisa
Pag. 11
(diffusione:136993, tiratura:176177)
Mille euro alle famigliee anche bonus bebè
BILANCIO preventivo 2015 approvato ma il discorso sulle politiche programmatiche della città per la lista
civica Noi Adesso Pisa resta aperto. «Quello votato la notte tra il 23 e il 24 dicembre è in pratica solo un
documento di sintesi dice Diego Petrucci, capogruppo per la lista in Consiglio Comunale perché le vere
direttive saranno date con la prima variazione di bilancio a inizio febbraio, quando il quadro normativo
nazionale sarà definito». Per questo ieri gli attivisti hanno rinnovato l'appello a tutte le forze politiche. «Le
nostre non sono promesse fumose dichiara Leonardo Sbrana, coordinatore ma iniziative precise a costo
zero. Perché quindi non provare? Al di là delle ideologie e dell'ostracismo fine a se stesso». Andando nel
dettaglio sono stati illustrati gli atti di indirizzo incentrati fondamentalmente su due tematiche, la famiglia e il
lavoro, con l'obiettivo principale di risollevare una classe media troppo vessata. Misure semplici e dirette
come duemila bonus famiglia di 1000 euro l'uno per nuclei non assegnatari di altri sussidi e da individuare
tramite isee. Non in contanti, ma da poter scontare dalle bollette comunali o di partecipate. Insieme a questi,
altri mille bonus bebè di 500 euro per famiglie con bambini sotto i tre anni, anche questi da spendere in
farmacie comunali per prodotti per l'infanzia, senza far circolare denaro. «Si tratta di trovare due milioni e
mezzo, poco più dell'1% del bilancio continua Petrucci -. Entro febbraio presenteremo i numeri per trovare
questi fondi. Ricordiamo che il Comune ha crediti inesigibili per 4,4 milioni di euro, la maggior parte dei quali
legati alla liquidazione dei terreni del porto: basterebbero per i bonus e per eliminare l'odiosa tassa di scopo».
Elisa Bani Image: 20141231/foto/1674.jpg
VITA IN FARMACIA - Rassegna Stampa 31/12/2014
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COMUNE & FINANZE L'IDEA DI NOI ADESSO PISA
PROFESSIONI
2 articoli
31/12/2014
MF - Ed. nazionale
Pag. 1
(diffusione:104189, tiratura:173386)
Essere Benessere chiede il concordato Il cda della catena di parafarmacie delibera un piano che prevede
aumento di capitale e cessioni, e deposita al Tribunale di Milano la domanda per la procedura Cervini a
pagina 12 Arvedi, aumento da 65 milioni Operazione riservata alla controllante Steel Engineering, che paga
sovraprezzo di 4,6 euro Gualtieri a pagina 11
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 31/12/2014
74
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FOCUS OGGI
30/12/2014
Starbene - N.2 - 5 gennaio 2014
Pag. 8
(diffusione:284517, tiratura:349050)
FARMACI : NE BUTTIAMO VIA 1 KG A TESTA
I nostri armadietti sono pieni di medicine comprate e ormai scadute. Perché? E come evitare tanto spreco?
Te lo spieghiamo noi
Alessandro Pellizzari e Daniele Razzoli
Troppi in pattumiera Castano cari, eppure dopo averli acquistati molti li lasciano scadere. In Usa il 65% dei
medicinali che la gente tiene in casa è scaduto. Uno spreco enorme, e noi non siamo da meno. Si stima
infatti che in un anno finisca tra i rifiuti oltre 1 kg di farmaci per abitante. Si può evitare? Sì, in questo modo. •
Non comprare più di quanto serve. Con i rimedi di automedicazione (analgesici vaii, antiacidi, sciroppi)
spesso si eccede. Resisti alle offerte che ti propongono grandi confezioni: con quelle piccole non fai scadere
quelli che non consumi. • Rispetta le indicazioni del medico invece di "dimenticarti" dei farmaci 0 ridurti le dosi
da solo. Per esempio, in Italia ci sono 16 milioni di ipertesi: di questi solo 8 milioni si curano. Gli altri 8
comprano 1 medicinali, e poi li buttano. «Un altro classico sono gli antinfiammatori», spiega Rodolfo Tavana,
medico dello sport. «Li prescriviamo per 5-7 giorni e il paziente li smette dopo 2-3 giorni, quando va via il
dolore. Ma l'infiammazione è ancora attiva, silente come un fuoco sotto la brace». Così quando ci sarà la
ricaduta, magari dovrà prendere farmaci più potenti, e quelli "vecchi" rimarranno lì. • La vera scandenza I
farmaci scaduti non sempre sono da buttare: perché non diventano tossici, diminuisce solo la loro efficacia.
Secondo la rivistaMedicaZ.Le£te)', quelli conservati correttamente (vedi box) manterrebbero Q 70-80% della
loro efficacia anche per 10 anni oltre la data di scadenza. Che scende a 1-2 anni con la confezione aperta.
«Meglio però evitare questi calcoli quando si ha a che fare con medicine salvavita, antibiotici e farmaci per
malattie croniche», dice il professor Francesco Scaglione, ordinario di Farmacologia all'università di Milano.
«Perché dare una sostanza meno efficace può comportale dei rischi». FOTOLIA GETTY COME SI
CONSERVANO lkt-o come fare per mantenere l'efficacia delle medicine. • Non metterle in portapillole, ma
lasciale nella loro confezione. • Non tenerle in bagno: fa troppo caldo e umido: l'ideale sono max 25 gradi, al
buio e al chiuso. • Segui le istruzioni sulla scatola: alcune vanno in fri<«o.
CUCCHIAIO DI SUCCO D'AGAVE 30 MINUTI PRIMA DI ANDARE A DORMIRE CALMAI SINTOMI Ai
bambini sotto i 4 anni che soffrono di tosse notturna, si sa, non bisogna dare alcun farmaco: gli sciroppi sono
sconsigliati dai pediatri. Ma i genitori, per far passare una notte tranquilla ai piccoli malati, spesso cedono alla
tentazione di somministrare un po'di sciroppo, esponendoli a dei rischi. Ora Jama Pediatrics ha scoperto che
si può fare qualcosa per lenire i loro sintomi senza effetti collaterali: una ricerca dimostra che dare un po'di
succo d'agave permette di placare la tosse.
PROFESSIONI - Rassegna Stampa 31/12/2014
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salute ATTUALITA
PERSONAGGI
2 articoli
31/12/2014
Il Gazzettino - Ed. nazionale
Pag. 17
(diffusione:86966, tiratura:114104)
Arrivano aumenti a raffica
La Cgia di Mestre: da gennaio rincari per 12 voci di spesa. Particolarmente colpiti automobilisti e lavoratori
autonomi
VENEZIA - Nel 2015 aumenti a raffica, particolarmente tartassati gli automobilisti e lavoratori autonomi.
Accanto alla conferma del bonus Irpef, alla riduzione dell'Irap per le imprese e alla cancellazione dei contributi
Inps a carico delle imprese per i neoassunti a tempo indeterminato, dal primo gennaio 2015 scatteranno
anche una serie di aumenti che interesseranno tutti gli italiani. Ben 12 i capitoli toccati dagli aumenti come
rileva il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi. Si tratta di acqua potabile; benzina e gasolio per
autotrazione; multe per violazione del codice della strada; tasse automobilistiche dovute anche per gli
autoveicoli e motoveicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico; pedaggi autostradali;
contributi previdenziali per artigiani e commercianti; contributi previdenziali gestione separata Inps; birra e
prodotti alcolici; tassazione dei fondi pensione; tassazione sulla rivalutazione del Tfr; riduzione esenzioni sui
capitali percepiti in caso di morte in presenza di assicurazione sulla vita e Iva per l'acquisto del pellet. «I
soggetti interessati da questi aumenti - fa notare il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi - saranno in
particolar modo gli automobilisti e tutte le categorie professionali che utilizzano quotidianamente un'auto o un
camion, come i taxisti, gli agenti di commercio, gli autonoleggiatori o gli autotrasportatori. Oltre all'aumento
del costo del carburante, dal primo gennaio scatteranno il ritocco delle sanzioni in caso di violazione del
codice della strada, il probabile aumento medio dei pedaggi autostradali fino all'1,5% e le tasse per le
auto/moto storiche. Ma coloro che subiranno gli aumenti più preoccupanti saranno le partite Iva iscritte alla
sezione separata dell'Inps. Per questi freelance l'aliquota passerà dal 27,72 al 30,72 per cento». «Dopo un
Natale all'insegna delle tasse, con l'inizio del nuovo anno la musica non cambia: sono pronti a scattare una
serie di rincari e aumenti di imposte e contributi ai danni di famiglie e lavoratori», afferma il senatore Andrea
Mandelli, responsabile di Forza Italia per i rapporti con le professioni, commentando l'analisi della Cgia di
Mestre. «A farne maggiormente le spese - prosegue - sono come al solito quei lavoratori che la sinistra ha
sempre bistrattato: le partite Iva. Una categoria che il combinato disposto Jobs Act e manovra ha declassato
alla serie C, facendola venire molto dopo gli statali e i dipendenti del settori privato. La promessa di Renzi di
un provvedimento ad hoc per riparare i danni fatti è già archiviata nella sezione "annunci" del governo,
mentre questi lavoratori dovranno fare i conti, da subito, con la stangata ideologica voluta dal Pd».
PERSONAGGI - Rassegna Stampa 31/12/2014
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Mercoledì 31 Dicembre 2014,
31/12/2014
Il Tempo - Ed. nazionale
Pag. 4
(diffusione:50651, tiratura:76264)
«Clandestini nascosti nella stiva»
Il procuratore di Bari teme che nei tir bruciati ci siano molte altre vittime A disposizione dei magistrati i video
girati dai passeggeri del traghetto Testimonianze Acquisite le prime dichiarazioni rilasciate dai naufraghi
Michele De Feudis
BARI Una nube di fumo avvolge a molte ore dallo scoppio dell'incendio la Norman Atlantic mentre tre Procure
pugliesi, Bari, Brindisi e Lecce, sono in prima linea, secondo le disposizioni del diritto marittimo vigente, nel
fare luce sulle ragioni del disastro: si indaga sulle ipotesi di reato di naufragio colposo, omicidio colposo
plurimo e lesioni colpose gravi. La Procura di Bari è in prima linea nell'assemblare tassello su tassello il
mosaico del disastro. «La nave trasportava clandestini nascosti nelle stive»: il procuratore Giuseppe Volpe
nella conferenza stampa convocata in mattinata, ha evidenziato in pieno l'incertezza che permane sul
numero di passeggeri presenti sul traghetto sottolineando che dal relitto potrebbero venir fuori altri cadaveri di
migranti intrappolati nel garage in cui venivano trasportati i tir. Per ora sono stati identificati i primi tre
clandestini, già tratti in salvo e sbarcati in Puglia. Si tratta di due afghani, uno in attesa di essere trasportato
presso il Cara che ha già presentato richiesta di asilo, e un siriano. Per Volpe ogni elemento è prezioso.
«Sono stati acquisiti i verbali» dei primi naufraghi ascoltati dalla polizia insieme ai «telefonini che avevano
ripreso immagini della nave naufragata». Tre camionisti alloggiati in un albergo del capoluogo pugliese - un
tedesco, un turco residente in Germania e un cecoslovacco di origine siriana residente in Gran Bretagna -,
dichiarano di aver ricevuto «dalla polizia e dalle ambasciate indicazioni di non riferire particolari ai media». La
giornata ha registrato anche il giallo del presunto tentativo di recupero del relitto da parte di rimorchiatori
albanesi. Netta è stata la presa di posizione dei magistrati baresi: «Nessuno può impossessarsi del relitto
senza commettere reato» ha tuonato il procuratore Volpe. «C'è stata segnalata la presenza vicino al traghetto
di due rimorchiatori del paese delle aquile - ha aggiunto non si sa se inviati dall'armatore o dalle autorità
albanesi». «Noi abbiamo nominato per il recupero del relitto la società Barretta - ha puntualizzato che
gestisce rimorchiatori potenti che erano già in acque albanesi. Un'operazione non facile per via delle
condizioni del mare. L'elicottero della nave sul posto deve portare personale Barretta sul relitto per
agganciarlo e poi lo deve riportare sul rimorchiatore». In serata erano almeno sei i rimorchiatori nei pressi del
Norman Atlantic al largo delle coste albanesi: due rimorchiatori uno greco e uno albanese - della Smit
Salvage, la società incaricata dall'armatore, si occupano di garantire che la nave resti in sicurezza; un altro
rimorchiatore albanese che teneva agganciata la nave secondo alcune ricostruzioni «senza autorizzazione da
parte delle autorità italiane e albanesi»; presenti altri tre rimorchiatori italiani della società brindisina Fratelli
Barretta, delegata dalla procura di Bari al trasporto in Italia del traghetto. Uno di questi, il Marietta Barretta,
appena le condizioni meteo lo permetteranno, porterà la nave verso Brindisi. Intanto dalle perizie medico
legali emergono ulteriori elementi sulle modalità dell'incendio che ha reso incandescente la nave. Sulle
membra di una donna greca arrivata a Otranto sono state riscontrate dai medici «bruciature ed ustioni». Il
particolare dimostrerebbe che le fiamme non sono state affatto circoscritte alla stiva dove erano posizionati i
tir, ma avrebbero colonizzato altri settori del traghetto. Infine la Visemar di Navigazione, compagnia armatrice
del traghetto Norman Atlantic, ha mostrato massimo disponibilità nei confronti degli inquirenti affermando di
«non avere altro interesse che l'accertamento della verità e pertanto si atterrà ad ogni indicazione che verrà
data dall'autorità giudiziaria, anche in merito al porto di destino della nave, una volta che sarà stata
recuperata, richiedendo analogamente alla società Smit Salvage di attenersi a tali indicazioni». Non c'è
traccia al momento anche di un prelato, padre Ilia Kartozia, superiore del monastero ortodosso di David
Agmashenebeli, situato a Mtskhet in Georgia: nei primi elenchi è tra i dispersi. Il religioso era infatti a bordo
della Norman Atlantic: alcuni naufraghi georgiani hanno raccontato di un suo impegno generosissimo nel
salvare alcune donne e bambini, e adesso sono traumatizzati dall'ipotesi di una sua dipartita in mare. Infine
montano le polemiche sui possibili ritardi nei soccorsi. «Lo Stato ha mandato i salvataggi, ma alle otto del m a
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INFERNO NELL'ADRIATICO
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t t i n o , mentre la nave si è incendiata alle tre di notte»: questa è la denuncia di Maria, moglie di Carmine
Balzano, il camionista napoletano di 55 anni che era sul t r a g h e t t o . «Lo Stato e Renzi - ha sentenziato
hanno mandato i soccorsi per dire che hanno fatto una cosa bella e grandissima - aggiunge la donna sempre le stesse scene, da tre giorni. Sempre le stesse scene». Sulla presenza di clandestini a bordo è
intervenuto il senatore di Forza Italia Luigi d'Ambrosio Lettieri: «Drammatico e sconcertante quanto sta
emergendo in queste ore intorno alla tragedia della Norman Atlantic. Cresce l'inquietante sospetto,
confermato dal procuratore di Bari, che a bordo del traghetto possano esserci anche altre vittime del
naufragio, persone rimaste intrappolate nella stiva dove erano nascoste perché imbarcate in maniera
irregolare e di cui non si conosce il numero».
Traghetto «Norman Atlantic»: i punti oscuri Prua Garage PONTE 5 PONTE 6 PONTE 7 PONTE 5
PONTE 1 PONTE 2 PONTE 3 PONTE 4 PONTE 6 PONTE 7 Ciminiera Poppa ascensore scale Varata nel
2009 nei cantieri Visentini, in provincia di Rovigo I passeggeri hanno cercato rifugio salendo ai piani alti, in
modo particolare nella zona di prua. Dopo il varo della prima scialuppa, però, un black out ha bloccato
l'impianto che permette alle barche di essere calate in mare. Dunque, è stato necessario attende l'arrivo degli
elicotteri. Scialuppa Scialuppa Pescaggio 6 v Lunghezza 180m Sarebbe scoppiato all'interno del garage
INCENDIO Le zattere I passeggeri hanno provato a salire con gli scivoli sulle zattere gonfiabili. Operazione
non favorita dal mare grosso: una persona è morta proprio cadendo in acqua Le scialuppe La prima
scialuppa è stata messa a mare con solo 39 persone invece che con le 150 che poteva ospitare.
L'equipaggio, poi, non è riuscito a calare la seconda a causa del black out. Ma dovrebbe essere possibile
poterlo fare anche manualmente Luci di emergenza e batterie Le verifiche effettuate il 19 dicembre da «Paris
Mou» hanno rilevato il malfunzionamento di alcune luci e batterie di emergenza Carico Il traghetto doveva
sostituire una nave più grande in avaria. È probabile che la stiva sia stata caricata più del dovuto,
compromettendo la sicurezza durante le procedure di emergenza Porte tagliafuoco Gli ispettori di «Paris
Mou» che il 19 dicembre hanno controllato le dotazioni di sicurezza del traghetto hanno denunciato il
malfunzionamento di una porta tagliafuoco al livello del ponte 5 Porte stagne L'ispezione dell'organismo di
controllo «Paris Mou» ha messo in evidenza problemi (anche se non di grave entità) alle porte stagne
antiallagamento
Foto: Le operazioni
Foto: A destra, la Norman Atlantic viene portata via con l'ausilio della Marina, la destinazione finale sarà il
porto di Brindisi. Sotto, un'immagine delle imbarcazioni utilizzate per il traino del traghetto e un'altra nave che
è intervenuta nei soccorsi

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