TRUCCO CORRETTIVO Il trucco per tutte le

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TRUCCO CORRETTIVO Il trucco per tutte le
TRUCCO CORRETTIVO
Il trucco per tutte le donne, e sempre più per molti uomini, rappresenta un modo per
sentirsi belli e proporsi agli altri con maggiore sicurezza, permettendo di trasferire
meglio anche la propria positività. Truccarsi permette di incontrare e conoscere più a
fondo se stessi, migliorare la propria immagine e di conseguenza la propria autostima
e le relazioni sociali, in definitiva, per dirla con un famoso motto: “ meglio ti
vedi…meglio ti senti…meglio appari ”.
Entriamo ora nel vivo del discorso valutando due tipi di trucco, quello esclusivamente
decorativo e quello estetico-correttivo, tenendo presente che ambedue rappresentano
un modo per parlare di sé e sono il segno di come ci percepiamo e di come vogliamo
essere percepiti ed entrare in contatto con gli altri. Il maquillage, comunque, al di là
del motto sopracitato, non è mai solo apparenza e da sempre ha seguito l’evoluzione
dell’uomo esprimendo significati sociali, culturali e sacrali miscelando insieme la
dimensione estetica, quella psicologica e quella terapeutica.
Quando il trucco non è utilizzato solo per esaltare le pregevolezze del viso ma
diventa l’unica opzione per mascherare inestetismi cutanei gravi, permanenti o meno,
che minano l’immagine del paziente allora esso acquisisce una valenza tutta diversa
perché deve nascondere i difetti, esaltare le qualità presenti, promuovere anche
l’autostima del paziente e fare da complemento alla terapia dermatologica. E’ ben
noto che la nostra psiche è in grado di condizionare il nostro benessere e la nostra
salute non solo in un ambiente emotivo-emozionale ma anche causando patologie
psicosomatiche: l’acne, la psoriasi e la vitiligine tra le altre, hanno una riconosciuta
origine psicosomatica.
IL TRUCCO CORRETTIVO
Il camouflage ( o trucco correttivo ) favorisce il recupero della dignità sociale e la
costituzione di una positiva immagine di sé in quelli che sono in uno stato di
sofferenza psicologica e relativo isolamento a causa di problematiche dermatologiche
i cui segni sul viso diventano il biglietto da visita con cui ci si presenta agli altri ogni
giorno: in una società dell’immagine come la nostra è possibile che venga fuori un
profondo senso di disagio ed inadeguatezza.
Il maquillage correttivo determina una migliore accettazione dei propri difetti ( che
possono essere definitivi o anche transitori ) passando per una fase di riconoscimento
e di visione dell’imperfezione che permette allo interessato, in modo relativamente
semplice, di scegliere, non di subire, ed in più permette di cogliere i lati positivi di
sé e di enfatizzarli.
A questo punto, dopo le considerazioni fatte, risulta evidente che non esiste una netta
differenziazione tra camouflage ( per chi presenta cicatrici chirurgiche o traumatiche,
angiomi, vitiligine ed altro ) e trucco decorativo, se non nella scelta dei prodotti da
utilizzare. La differenza basilare è relativa al tipo di pelle sulla quale essi vengono
applicati, perché chi necessita di maquillage correttivo presenta una cute in qualche
modo lesa o ammalata, sicuramente più delicata e sensibile, probabilmente peggio
protetta dallo strato corneo, comunque in condizioni di squilibrio, per cui
l’applicazione di un prodotto può facilmente provocare reazioni allergico-irritative,
quali ad esempio la dermatite da contatto irritativa (DIC) e la dermatite da contatto
allergica ( DAC); tale discorso vale anche, ovviamente, per pelli ipersensibili ed
intolleranti.
Da un punto di vista tecnico bisogna considerare che il cosmetico da trucco rimane a
lungo sulla cute e sugli annessi ( ciglia - unghie ) deve perciò avere una azione
immutata ( non si deve rovinare ) e duratura, ma al contempo deve essere facilmente
rimovibile. I prodotti adatti ad una pelle ammalata o traumatizzata devono subire test
di ipoallergenicità e non comedogenicità i più restrittivi possibili, le loro formule
devono prevedere meno componenti possibile, i conservanti devono essere depurati,
il sistema emulsionante per le fasi idrofila e lipofila deve essere delicato,
preferibilmente a base di tensioattivi anionici, i pigmenti devono essere leggeri ed
innocui, solitamente microrivestiti in ciprie, fard ed ombretti per migliorare la
tollerabilità.
I COSMETICI DEL TRUCCO CORRETTIVO
Il cosmetico più importante, nel trucco correttivo, è il FONDOTINTA che deve avere
accentuate qualità coprenti e riempienti e deve, inoltre, stendersi omogeneamente e
mantenersi uniforme sulla pelle del viso molto disomogenea per quel che riguarda la
temperatura e le secrezioni cutanee. Anche per il ROSSETTO vanno prese particolari
precauzioni nella scelta perché esso viene utilizzato su un’area pseudomucosa di
passaggio tra cute e mucosa: le formulazioni, oltreché idratanti e protettive, devono
essere assolutamente innocue e senza conservati. Una altra area molto delicata è
quella peri-oculare e quindi i prodotti ad essa destinati, soprattutto il MASCARA,
possono determinare irritazioni e sensibilizzazione e per questo motivo devono avere
un pH isolacrimale, essere privi di coloranti allergenici ed essere resistenti alle
frammentazioni.
Concludendo la breve rassegna sui principali cosmetici per il maquillage correttivo,
parleremo dello SMALTO, che comporta più rischi perché è una vera e propria vernice
che và ad occludere la cheratina delle unghie: le formulazioni ottimali devono
escludere resine formaldeide-releaser, solventi quali il toluene ed anche il nichel
( notoriamente allergenico ) presente nelle sferette metalliche atte a mantenere fluido
lo smalto.
Valutando la sicurezza d’uso dei suddetti cosmetici bisogna considerare che non
rappresentano e non vengono più considerati dai dermatologi un ostacolo al proprio
lavoro: unire allo aspetto puramente medico anche una attenzione ai bisogni del
paziente nella sua globalità, includendo anche la sfera psicologica, in effetti
rappresenta proprio l’orientamento della medicina moderna che tende sempre più ad
un trattamento globale della persona. Concludo questa breve chiacchierata
sottolineando ancora che non esiste una netta differenza tra maquillage correttivo e
trucco decorativo e proprio per questo voglio ricordare delle regole, stilate dalla
Food and Drug Administration, per i cosmetici per gli occhi, che vanno seguite sia
per il trucco decorativo che per quello correttivo.
LINEE GUIDA DELLA FOOD AND DRUG ADMINISTRATION PER IL
TRATTAMENTO COSMETICO DELLA ZONA PERIOCULARE
1) se il prodotto causa una minima irritazione, sospendere subito l’applicazione;
2) evitare l’uso di cosmetici oculari se si ha una infezione in corso in tale zona;
3) non prestare mai i propri cosmetici;
4) non utilizzare vecchi prodotti: i mascara vanno gettati tre mesi dopo l’acquisto;
5) eliminare i mascara essiccati. Non aggiungere saliva o acqua per idratarli
(diluizione del conservante!);
6) non conservare i cosmetici in ambienti troppo caldi o troppo freddi come per
esempio in automobile per lunghi periodi;
7) non auto-applicare o togliere mai cosmetici in un veicolo in movimento
8) non utilizzare alcun cosmetico nella zona oculare se non é stato specificamente
formulato per tale area. Per esempio, non usare mai un prodotto per labbra come
prodotto per gli occhi.
Dott. Francesco Corrado