IL SATIRO DANZANTE

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IL SATIRO DANZANTE
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Naturali e dei beni culturali
Stage Carola Modica
IL MUSEO DI MAZARA
Il Museo è situato nella chiesa
di S. Edigio, edificio di rilevante
interesse architettonico,
appartenente alla omonima
Confraternita fondata nel 1384
e costituita in massima parte
da professionisti ed
intellettuali. La chiesa fu
costruita tra gli inizi del 1500.
Il museo raffigura l’emblema della cultura mediterranea
esponendo, il patrimonio sommerso recuperato nel canale di
Sicilia rappresentato da alcuni ritrovamenti marini che narrano
la lunga via delle emigrazioni, argomento di grande attualità
alla luce dei continui esodi migratori che percorrono il
mediterraneo e dei commerci che tanto hanno contribuito a
costruire il mosaico della nostra cultura.
Il Museo del Satiro espone
reperti provenienti dalle
acque del canale di Sicilia, fra
cui il frammento bronzeo di
zampa di elefante di epoca
punico ellenistica, un
calderone bronzeo di epoca
punico-ellenistica, un
calderone bronzeo di epoca
medievale, una selezione di
anfore di trasporto di epoca
ebraica, classica, ellenistica,
punica, romana e medievale.
Sono esposti anche due
cannoni di ferro provenienti
da Torretta Granitola, da cui
provengono alcuni capitelli
corinzi e ionici anch’essi
esposti.
Sicuramente il più
sensazionale tra tutti i
reperti esposti al museo, è
il SATIRO DANZANTE.
IL SATIRO DANZANTE
Un tassello di Storia che riemerge dal mare.
Nella notte del 5 Marzo
del 1998 il motopesca
Capitan Ciccio entrava
nel porto di Mazara del
Vallo recando sulla
poppa il frutto di
quella che si sarebbe
rivelatala la“pesca”
più fruttuosa della sua
attività e, senza
dubbio, di tutta la
marineria
dell’importante porto
siciliano: la statua del
satiro danzante che
era rimasta impigliata
nella rete a strascico, a
circa 480 metri di
profondità tra
Pantelleria e Capo Bon,
a Sud della Sicilia.
I componenti
dell’equipaggio
incluso il capitano,
hanno raccontato
di aver provato
una forte
emozione nel
vedere il satiro
emergere
impigliato nelle
loro reti, hanno
affermato che la
statua sembrasse
un naufrago, con
la fronte bagnata
dal sudore, gli
occhi che
guardavano in alto
per chiedere aiuto
e aggrappato nella
rette per non essere
nuovamente
trasportato dal
mare.
Il Satiro danzante è una
statua bronzea,
prodotto originale
dell'arte greca di epoca
classica o ellenistica.
La scultura rappresenta
un satiro, essere
mitologico facente parte
del corteo orgiastico del
dio greco Dioniso. La
statua bronzea venne
rinvenuta in due tempi,
nella primavera nel
1997 viene alla luce la
gamba sinistra ed il 4
marzo del 1998 il corpo
privo dell’altra gamba e
delle braccia, entrambi
recuperati dal
motopesca mazarese
Capitan Ciccio, al
comando di Francesco
Adragna.
è verosimile ipotizzare che la statua facesse parte di
un carico di una nave naufragata tra la Sicilia e Capo
Bon in un periodo di grande diffusione del commercio
antiquario nell’antichità.
Il Satiro è colto
nel momento
dell’estati della
danza
orgiastica.
L’abbandono
del capo, la
chioma fluente,
le labbra
socchiuse, la
torsione del
busto fanno
pensare al
delirio della
danza vorticosa,
sommata
all’eccitazione
del bere.
INFORMAZIONI:
Chiesa di Sant’Edigio –
Piazza Plebiscito
Tel. +390923933917
Apertura tutti i giorni ore
9.00 – 19.00
Costo biglietto: 6.00 £
Biglietto ridotto: 3.00 £