Le mille anime di Arturo Brachetti

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Le mille anime di Arturo Brachetti
Le mille anime di Arturo Brachetti
Scritto da Raffaele Folino
Forse un po’ tutti abbiamo sognato di poter indossare diverse anime, stravolgendo il corso della
logica: lui ha fatto di quest’utopia uno splendido mestiere.
Arturo Brachetti nasce il 13 ottobre 1957 a Torino.
A 11 anni entrò in un istituto salesiano dove conobbe don Silvio Mantelli (Mago Sales), il quale
possedeva una stanza piena di trucchi e in cui faceva giochi di prestigio; presto quella camera
divenne il passatempo del giovane Arturo.
All’età di 15 anni si esibì nel primo spettacolo in cui avvenivano cambi rapidi di ruoli.
Al Circolo Amici della Magia e, più tardi al Circolo Magico di Alberto Sitta, riceve
incoraggiamenti che lo stimolano a continuare la ricerca nel campo del trasformismo, forma
d'arte dimenticata dai tempi di Fregoli (1867-1936).
La sua carriera incomincia negli anni ’80, al Paradis Latin di Parigi, dove interpreta molti
personaggi in un intervallo di tempo ristretto. La gioia innocente della meraviglia, troppo spesso
relegata all’infanzia, prende lo spazio che merita regalando al suo pubblico un accesso sicuro al
regno della fantasia e del sogno.
A Londra, il suo spettacolo "Y" resta in cartellone per oltre un anno al Piccadilly Theatre e vince
il premio Sweet Award. Nello stesso anno si esibisce nel Galà di Natale al Teatro dell’Opera di
Covent Garden in presenza di tutta la famiglia reale inglese.
Successivamente ritorna in Italia partecipando come ospite fisso ad alcune trasmissioni
televisive, e si occupa più nello specifico di teatro, realizzando opere inedite ed interpretando i
classici (fra le tante cose si ricorda il ruolo di Puck in "Sogno di una notte di mezza estate").
Brachetti è considerato oggi il più grande attore-trasformista del mondo, capace di interpretare
in un solo spettacolo teatrale fino 80 personaggi diversi e persino di superare se stesso
arrivando fino a 100 trasformazioni come in "One Man Show" (2000-2008).
Gli effetti speciali e la magia sono sempre presenti nei suoi spettacoli, ma sempre come
supporto visivo di un’emozione o di una storia; un significato quasi simile a quello della danza
in un musical.
In un batter d'occhio, un secondo, forse due, Arturo riesce a cambiarsi d’abito, a diventare
un altro, dalle scarpe alla parrucca: Arturo è diventato famoso nel mondo proprio per questa
sua straordinaria e unica abilità nel mutare costume, truccatura, voce, ma soprattutto cambiare
anima in pochissimi secondi. In alcune performance riesce a interpretare delle brevi pièces
comiche (come il Saloon, l’Aida, la Carmen, il camerino della diva, la Butterfly e altre) recitando
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Scritto da Raffaele Folino
tutti i ruoli, con relative interazioni di personaggi oppure dei "numeri" poetici a tema (come Le
quattro stagioni, Il viaggio nei colori, Fregolineide, Magritte, Marlene, Fellini, ecc).
Partito con un bagaglio di sei costumi, ora ne possiede più di 350 con un repertorio vastissimo e
in continua evoluzione.
Uno degli ultimi successi è stato "L’uomo dai mille volti", un viaggio attraverso il meglio della
sua produzione passando da Hollywood arrivando fino agli uomini politici
“Per me questo spettacolo è uno psicodramma quotidiano terapeutico. É come fare un viaggio
attraverso tante personalità, tanti sessi, tante attitudini. Non sono uno schizofrenico, ma se lo
fossi, vivendo questa esperienza, non avrei bisogno di terapia. In ogni caso sono più me stesso
adesso che non qualche anno fa. A forza di mettermi nei panni degli altri mi sono ritrovato: ero
introverso e cercavo di farmi notare vestendomi in maniera strana. Ora invece mi vesto in
maniera talmente strana per un paio d’ore al giorno che nella vita cerco di essere il più normale
possibile ”.
Sogna di poter arrivare a New York e di aprire un musical a Parigi; ma il sogno più vecchio di
tutti è quello di poter interpretare un ruolo in un film, senza necessariamente dover ricorrere al
cambio d’abito. La sua paura più grande? Invecchiare senza aver avuto il tempo di mettere alla luce tutti i
progetti che sono in cantiere. Un eterno Peter Pan in cerca dell’ennesima rampa per spiccare il
volo!
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