Giornalino del 01 Novembre 2010
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Giornalino del 01 Novembre 2010
Cari miei lettori ben trovati in questa giornata di gioia, di speranza e di fede. Oggi è una delle giornate più intelligenti, più raffinate che la liturgia ci propone; è la festa di tutta l'umanità, dell’umanità che ha sperato, che ha sofferto, che ha cercato la giustizia, dell'umanità che sembrava perdente e invece è vittoriosa. E’ la festa di tutti i Santi, non solo di quelli segnati sul calendario e che veneriamo sugli altari, ma anche di quelli che sono passati sulla terra in punta di piedi, senza che nessuno si accorgesse di loro, ma che nel silenzio del loro cuore hanno dato una bella testimonianza di amore a Dio e ai fratelli, forse parenti nostri, amici, forse nostro padre, nostra madre, umili creature, che ci hanno fatto del bene senza che noi neppure ci accorgessimo. E' con questo proposito, a poche ore da un intenso fine settimana regalato dalla riuscita e ormai consueta festa d'autunno, e dalla Dedicazione della cinquecentesca Chiesa Madre che, racconto nelle mie pagine l'inizio di un nuovo anno associativo. «Voi siete la luce del mondo» sarà lo slogan 2010/2011 dell'Azione Cattolica Italiana in un anno rilevante, di conferma o di cambiamento con le prossime elezioni dei singoli settori associativi. Ci apprestiamo a vivere insieme, un anno dedicato al bene comune come forma privilegiata per vivere la santità in chiave missionaria accompagnati dal Vangelo di Matteo, e in particolare dalle parole pronunciate da Gesù nel discorso della montagna subito dopo aver enunciato le beatitudini, vogliamo maturare la piena consapevolezza delle responsabilità che da cristiani abbiamo. La santità laicale diventa quindi, allo stesso tempo, servizio e responsabilità a costruire la Chiesa e a edificare il mondo secondo il progetto di Dio. A partire dall’idea che anche i piccolissimi possono vivere un cammino di fede a loro misura. Un esempio é stato l'incontro a Roma di qualche giorno fa, fra il Santo Padre e i ragazzi e i giovanissimi di AC. "C'è di +", tema dell'evento svoltosi dapprima in Piazza del Popolo, con un dialogo cui hanno partecipato anche Roberto Vecchioni, cantautore e scrittore, Simona Atzori, Cesare Prandelli, Pietro Napolano, Luca Zingaretti e don Luigi Ciotti. Una bella e grande festa di famiglia conclusasi con la messa del mattino, in San Pietro, con l'affetto di Papa Benedetto XVI. Un'esperienza che vi racconteremo dettagliatamente nella prossima uscita, grazie al contributo della nostra delegazione presente. Nell'attesa, scatto un “fermo immagine” dell'estate appena trascorsa, all'insegna degli appuntamenti importanti che si sono susseguiti nel nostro Comune: la prima conferenza del progetto finanziato dall’Unione Europea dal titolo “Abilities and skills of the European women”; la nascita del nuovo Comitato cittadino per l'organizzazione del palio rionale; la festa di San Giorgio, contraddistinta dal musical parrocchiale “I Promessi Sposi”; il Premio San Giorgio assegnato al GREST, giunto alla sua decima edizione e tanto altro ancora. Non poteva mancare la mia deliziosa ricetta di cucina e per gli appassionati di sport, chiedo ancora un po' di pazienza: sono anch'io curioso delle avventure delle nostre due compagini che militano nel campionato di seconda categoria e, naturalmente di quella più quotata che, retrocessa in “Promozione”, ha anche cambiato nome ritornando al passato AS Pellegrino. Intanto ricordo col mio calendario i prossimi appuntamenti di Novembre, richiamando l’attenzione sugli orari delle SS messe di domani, giornata di Commemorazione dei defunti, dei nostri cari in attesa di un fiore e una preghiera quale gesto di amore e profonda umanità. Il Giornalino Benedetto XVI in un recente discorso ci ricorda: i Santi, segno di quella radicale novità che il Figlio di Dio, con la sua incarnazione, morte e risurrezione, ha innestato nella natura umana insigni testimoni della fede, non sono rappresentanti del passato, ma costituiscono il presente e il futuro della Chiesa e della società. Essi hanno realizzato in pienezza quella “Carità nella verità” che è il sommo valore della vita cristiana, e sono come le facce di un prisma, sulle quali, con diverse sfumature, si riflette l’unica luce che è Cristo. La vita di questa straordinarie figure di credenti, appartenenti a tutte le Regione della terra, presenta due significative costanti, che vorrei sottolineare. Innanzitutto, il loro rapporto con il Signore, anche quando percorre strade tradizionali, non è mai stanco e ripetitivo, ma si esprime sempre in modalità autentiche, vive e originali e scaturisce da un dialogo con il Signore intenso e coinvolgente, che valorizza e arricchisce anche le forme esteriori. Inoltre, nella vita di questi nostri fratelli risalta la continua ricerca della perfezione evangelica, il rifiuto della mediocrità e la tensione verso la totale appartenenza a Cristo. “Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo”: è l’esortazione, riportata nel libro del Levitico (19,2), che Dio rivolge a Mosè. Essa ci fa comprendere come la santità sia tendere costantemente alla mi- sura alta della vita cristiana, conquista impegnativa, ricerca continua della comunione con Dio, che rende il credente impegnato a “corrispondere” con la massima generosità possibile al disegno d’amore che il Padre ha su di lui e sull’intera umanità. La santità, cioè la trasfigurazione delle persone e delle realtà umane a immagine del Cristo risorto, rappresenta lo scopo ultimo del piano di salvezza divina, come ricorda l’apostolo Paolo: “Questa è la volontà di Dio: la vostra santificazione”. (1 Ts 4,3) (S.S. Benedetto XVI) Nei giorni 31, 1 e 2 celebriamo in sequenza la dedicazione della Chiesa Madre, la festa dei Santi e la commemorazione dei defunti. Festa divisa in tre giorni per celebrare l’unico evento: la Santità di Dio partecipata alla Chiesa. Siamo chiamati a riconsiderare sul serio il Battesimo per il quale facciamo parte della Chiesa di Cristo e in particolare della comunità parrocchiale; riceviamo il dono della figliolanza divina; predestinati ad essere santi ed immacolati al suo cospetto, crediamo alla vita eterna e alla risurrezione della carne. Il senso finale della nostra storia (vissuta nel quotidiano) è quello di essere tutti chiamati in Cristo, ad essere pienezza di comunione con Dio e con gli uomini (vita eterna - santità). Ogni uomo è chiamato a costruire la “civiltà dell’amore”. Una civiltà che si mette a servizio dell’uomo e della sua promozione umana, che assicura ad ognuno ciò che gli è dovuto sul piano della giustizia economica e sociale senza trascurare le profonde istanze spirituali del cuore umano. La nostra società, come quella di altri tempi, ha sempre bisogno di Santi. Noi come singoli cristiani e come Chiesa, siamo chiamati ad esserlo. Questa non è l’era della mediocrità, dell’evasione e del disimpegno; è piuttosto l’era in cui siamo chiamati ad essere segno non di potenza, di successo, di gloria, ma di vita nuova in Cristo. L’era in cui, chi dice di lavorare per la giustizia si impegni anche per l’amore e sia disposto a pagare di persona, senza sfuggire nella vita privata, nella vita pubblica, al rischio e al peso delle proprie responsabilità. La commemorazione dei fedeli defunti è legata alla solennità che celebriamo oggi (tutti i Santi)1 anche a motivo della concessione dell’indulgenza plenaria, da parte della Chiesa, in favore dei defunti.2 L’indulgenza si può ottenere recitando il Credo, Padre Nostro, Ave Maria, Gloria, ricevendo il Sacramento della Penitenza nei quindici giorni che precedono o seguono, partecipando all’Eucaristia e visitando un cimitero o una Chiesa.3 Fin dalle origini questa festa è legata alla memoria dei nostri morti e alla visita dei cimiteri che divengono giardini di fiori e lumi. Si onora così, si visibilizza e si rinnova la fede che proclama vivi coloro che sono morti nel Signore. Essi “dormono”, da cui “cimitero” cioè “luogo dove si dorme”, in attesa della risurrezione della carne. Proprio questo corpo corruttibile, che ora va sotto la terra come un seme, dice San Paolo risorgerà incorruttibile, spirituale ma sarà veramente questo corpo che sono io. E’ necessario, oggi, ridire questa verità poiché la fede nella risurrezione dei corpi è debole anche nei credenti. 1. Nei nostri giorni, mentre è notevolmente diminuita la presenza in chiesa alla celebrazione dei Santi e alle stesse Messe di suffragio del 2 novembre, i cimiteri sono generalmente molto affollati nel pomeriggio del 1° novembre. Questo fatto spinge a non introdurre la celebrazione della Messa nei cimiteri nel pomeriggio o nella sera dei Santi. (PNMR) 2. In virtù della Costituzione Apostolica di benedetto XV del 10 agosto 1915 oggi ogni sacerdote può celebrare tre Ss. Messe anche privatamente: una la possono applicare liberamente e di essa possono accettare l’offerta; la seconda, senza offerta, va applicata in suffragio di tutti i fedeli defunti; la terza secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. (PNMR) 3. In favore dei fedeli defunti, è applicabile solo ad essi: Indulgenza Plenaria: chi visita il cimitero e prega, anche solo mentalmente, per i defunti nei giorni dall’1 all’8 novembre; oppure chi visita una chiesa o un oratorio, e recita il Padre Nostro e il Credo, nel giorno della Commemorazione dei fedeli defunti, o col consenso dell’Ordinario, nella domenica precedente o seguente o anche nella Solennità di tutti i Santi Indulgenza parziale: chi visita il cimitero e prega, anche solo mentalmente, per i defunti; oppure chi recita devotamente le Lodi o i Vespri dell’ufficio dei defunti o l’invocazione L’Eterno Riposo. (PNMR) ... già! Perché mai dovremmo limitarci a scattare un singolo fermo immagine di quanto sia accaduto a Monforte durante l’estate 2010, quando questo non sarebbe sufficiente. Non possiamo limitarci né per presunzione né perché svogliati né per qualsiasi altro motivo, visto che il nostro Paese diviene palcoscenico di tutta una serie di eventi che, lo contraddistinguono non poco dagli altri piccoli centri dell’Interland: occasione da valutare, per la nostra Amministrazione, non solo come un periodo propizio per calendarizzare eventi ricreativi fini a se stessi, ma come opportunità rilevanti per promuovere il nostro territorio e le sue innumerevoli potenzialità. Naturalmente in questo contesto, i n i z i a mo col citare l ’i mp e g n o dell’amministrazione comunale ma anche le varie associazioni che attivamente operano nel Paese. Nel particolare, segniamo nella nostra agenda la data del 7 luglio, per l’avvenuta prima conferenza del progetto finanziato dall’Unione Europea dal titolo “Abilities and skills of the European women” la quale, ha visto come capofila proprio il Comune di Monforte San Giorgio e come partner quelli di Montfort sur Risle (Francia), Monforte del Cid (Spagna) e l’Associazione Regionale di Municipalità “Central Stara Planina” (Bulgaria). In questo senso rivolgiamo ai nostri governanti la domanda “Perché limitarsi?”: siete sempre lodevoli protagonisti nel momento in cui si vuole decantare “Monforte Città d’Arte” con queste manifestazioni che da soli ricercate e organizzate e poi, siete assenti ingiustificati o quasi durante quelle riunioni organizzative dei consueti eventi monfortesi in cui, rimproverate pure i presenti per non essere stati “invitati” quando dovreste essere Voi i “primi organizzatori”, facendo sentire la Vostra voce, invitando e richiamando Voi alla collaborazione gli altri e non limitarvi ad un semplice e mai immediato contributo. Funziona così o almeno dovrebbe! Probabilmente le ristrettezze economiche decantate, hanno spinto l’amministrazione comunale a tirare la cinghia, rinunciando però soltanto all’organizzazione d’appuntamenti classici dell’estate monfortese, a favore di altri eventi: il Moon Flower è divenuto così scenario della prima edizione del congresso “le giornate europee di Monforte”, impreziosita dalla presenza di personaggi straordinari. Il tutto badando a conciliare l’aspetto qualitativo delle manifestazioni con le risorse effettivamente disponibili. Le scelte che sono state operate dall’amministrazione comunale hanno mirato alla valorizzazione del centro storico. Il programma è stato redatto con l’obiettivo di soddisfare diverse esigenze e, favorire gli scambi generazionali. La conferenza ha suscitato nei partecipanti profonda soddisfazione, per aver preso parte ad un evento storico che avrà positive ricadute sulle prossime generazioni, di compiacimento per la perfetta organizzazione, di commozione per i legami di fratellanza che si sono creati, preludio ad una nuova Europa allargata. L’evento è stato abbellito con una eccezionale riproposizione della nostra sfilata storica: gli organizzatori della “Katabba” si sono impegnati con un corteo storico, a far conoscere ai nostri “cugini” di Monforte un po’ della nostra storia al tempo delle gesta di Ruggero il normanno, liberatore della Sicilia dal dominio saraceno. Non ci stancheremo mai di ringraziare il Comitato festeggiamenti in onore del Santo Patrono: fondamentale nell’allestimento del calendario delle manifestazioni ha mantenuto i soliti eventi che rappresentano in qualche modo l’estate monfortese. Malgrado le difficoltà economiche, i facenti parte la Commissione sono riusciti ad organizzare un dignitoso programma, deliziandoci con cinque serate a carattere ricreativo, con vari intrattenimenti musicali e teatrali. Si sono avvicendati: la serata finale del Gr.Est. , in piazza con canti, balli, scenette e giochi che hanno coinvolto tutti i partecipanti, dai più giovani, agli animatori, da Padre Pippo a Pasquale Bongiovanni. L’estate 2010 ha sancito col Premio San Giorgio, il decimo anno trascorso dalla prima edizione del Gr.Est. parrocchiale, questa volta con lo slogan “sottosopra”. Il “GRuppo ESTivo” è e deve considerarsi la soluzione per vivere in uno stile comunitario di servizio anche al di fuori di alcuni obblighi. Esso offre la possibilità di divertirsi insieme avvicinandosi in modo semplice e divertente alla Parola di Dio. Ritornando al programma della Commissione, si sono susseguiti: la divertente commedia “Vinu e ‘mbrogghi” del gruppo teatrale di Pace del Mela; il comico Gianni Nanfa; “I Promessi Sposi”, opera monfortese a cura dell’Associazione Culturale Teatrale Gheorghios. Quest’ultimo, merita qualche rigo in più, anche perché organizzato dalla Parrocchia, all’insegna di un cavallo di battaglia della nostra Associazione che l’ha portato in scena ben ventitre anni or sono. Così riadattato dagli autori e migliorato con nuove scene e personagi, senza dimenticare l’intervento del coro e le coreografie di ballo, l’antico copione di padre Tindaro Cocivera ha mandato letteralmente in visibilio tutti coloro che hanno assistito all’evento artistico musicale, nonostante gli inconvenienti dovuti all’amplificazione. La festa di San Giorgio si è conclusa con la processione e col concerto bandistico fino ai fuochi d’artificio. Naturalmente non tralasciamo il Palio rionale, vinto questa volta dagli “spillacchi” del rione Piazza che, si sono imposti con merito sui secondi classificati Catena e Fontana e sul malcapitato Rione Sant’Antonio che per la prima volta nella sua storia, qualificandosi all’ultimo posto, si è aggiudicato tra gli sfottò generali il rinale. Non sono mancati momenti di tensione, normali per questo tipo di manifestazione arricchita nella serata della sfilata, degna dell’impegno dei partecipanti, di colori, fantasia e tarigghie che hanno divertito gli spettatori. Tra le novità di quest’anno, ricordiamo anche la nascita del nuovo comitato cittadino per l’organizzazione del Palio, con le famiglie al centro del programma e il MiniPalio per i bambini riproposto anche per educare i più giovani ai giochi, con uno spirito di sana competizione che serva ad unire e allietare il paese, piuttosto che pretesto di rivalsa personale o di nuove divisioni. Tirando le somme delle attività che ci hanno accompagnato tutte le sere estive, possiamo senz’altro dire che si è cercato di accontentare tutti, dai più piccoli ai più anziani. La cultura al primo posto e poi ovviamente tutto il resto. DEFUNTI MIDILI Salvatore PRISCOGLIO Rosa BOTTARO Basilio BONGIOVANNI Pietro DONIA Maria SFRAMELI Antonino VISALLI Maria SINDONI Francesca MICALE Mariano COIRO Maria anni anni anni anni anni anni anni anni anni anni 89 80 80 85 96 79 87 86 73 85 († 05.06.2010) († 14.06.2010) († 18.06.2010) († 04.07.2010) († 16.07.2010) († 10.08.2010) († 31.08.2010) († 16.09.2010) († 18.10.2010) († 24.10.2010) MATRIMONI BATTESIMI CANNISTRA’ Fulvio (20.06.10) CANNISTRA’ Claudia (11.07.10) POLITO Giovanni (01.08.10) CANNISTRA’ Francesco (29.08.10) MIDURI Francesco (10.10.10) GIORGIANNI Aurora (31.10.10) POLLINO Emanuele - DUCA Tiziana (19.08.10) D’ANGELO Rosario - CANNISTRA’ Maria Pia (08.09.10) MASONI Mauro - MIDILI Simona (25.09.10) SANTANGELO Salvatore - GANGEMI Valentina (09.10.10) ATTIVITÀ PASTORALI Catechesi Ragazzi ogni domenica ore 10.00 e un giorno feriale da stabilire A.C.I. Giovani e Giovanissimi ogni lunedi ore 21.30 - Giovanissimi anche sabato ore 19.00 Confraternite ogni primo venerdi del mese Caritas ogni ultimo lunedì del mese Fidanzati ogni giovedi del Mese Gruppo Liturgico, Scola Cantorum, Ministri dell’Eucaristia, Ministranti ogni primo giovedì Catechisti ogni 2° e 4° martedì del mese Famiglie ogni due domeniche Catechesi Adulti ogni mercoledì dopo la messa serale CALENDARIO MESE DI NOVEMBRE 1 - 7 Novembre Ottavario dei Defunti - ore 17.30 Preghiere, S. Messa e Riflessione 1 Lunedì TUTTI I SANTI - ore 18.30 Visita Comunitaria al Cimitero Festa di SAN GIORGIO 2010 Entrate Uscite € 14.179,00 € 15.976,00 DEFUNTI 02.11.2009 - 01.11.2010 TERRIZZI Concetta POLLINO Giuseppa SFRAMELI Santa LOMBARDO Carmelo NASTASI Antonino SCOGLIO Giuseppe FAMA’ Caterina D’ANGELO Rosario ANDO’ Giuseppe GANGEMI Santi MERULLA Pietro MIDILI Salvatore PRISCOGLIO Rosa BOTTARO Basilio BONGIOVANNI Pietro DONIA Maria SFRAMELI Antonino VISALLI Maria SINDONI Francesca MICALE Mariano COIRO Maria († 10.01.2010) († 26.01.2010) († 18.02.2010) († 19.02.2010) († 11.03.2010) († 16.03.2010) († 12.04.2010) († 21.04.2010) († 23.04.2010) († 04.05.2010) († 20.05.2010) († 05.06.2010) († 14.06.2010) († 18.06.2010) († 04.07.2010) († 16.07.2010) († 10.08.2010) († 31.08.2010) († 16.09.2010) († 18.10.2010) († 24.10.2010) 2 Martedì COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI - ore 7.00 S. Messa Chiesa Madre - ore 8.00 S. Messa al Cimitero - ore 11.00 S. Messa al Cimitero - ore 17.30 S. Messa Chiesa Madre 4 Giovedì - Inizio corso interparrocchiale per i fidanzati a Scala Torregrotta ogni Giovedì... vedi calendario manifesto. “Chi pensa di Sposarsi entro l’anno si faccia vivo” 5 Venerdì Tutti i Santi della Chiesa di Sicilia 7 Domenica ore 11.00 S. Messa Celebrazione per la Pace - Omaggio ai caduti e vittime della violenza - Giornata del ringraziamento dei frutti della terra 20 Sabato - ore 17.30 Chiesa S. Agata Messa di Ringraziamento In ogni Messa Atto di Consacrazione al Cuore SS. di Gesù 21 Domenica Festa di Cristo Re (conclusione dell’Anno Liturgico) 22 Lunedi - Presentazione al Tempio della B. V. Maria Consacrazione dei Bambini (Mt 5,14) Siamo giunti alla conclusione di un triennio che ci ha visti impegnati ad accogliere e tradurre in vita associativa le indicazioni discendenti dal Documento Assembleare nazionale “Cittadini degni del Vangelo”, e dal cammino triennale “Chiamati ad essere Santi insieme”. Un impegno che, è stato a volte esitante, a volte difficile, altre volte coinvolgente e appassionante: si è trattato comunque di una responsabilità che ci ha visti proporre la bellezza del fare ed essere Azione Cattolica sia nella comunità ecclesiale che in quella civile. Ci accingiamo a inaugurare un nuovo anno associativo, un momento che coinvolge tutta l’Associazione, sia a livello parrocchiale, diocesano, regionale e nazionale, nel percorso elettivo per la conferma o il rinnovo dei responsabili associativi. “Voi siete la luce del mondo”: ecco il tema di riferimento per il cammino 2010/2011, ci indica la strada da seguire, perché la luce dell’Azione Cattolica possa brillare nella vita delle nostre Comunità ecclesiali, e ciascuno di noi possa essere trasparenza luminosa di quella esperienza di santità laicale rappresentata da tutte quelle donne e quegli uomini, da qui giovani e qui ragazzi che hanno fatto dell’A.C. un “ministero necessario per la edificazione della Chiesa”. L’inizio di un anno associativo è anche il momento per fare il punto sulla situazione delle adesioni non come un fatto meramente burocratico ma come termometro della qualità della vita associativa a livello parrocchiale, diocesano e nazionale. Sappiamo bene, infatti, che dietro i numeri ci sono i volti delle persone che hanno condiviso con noi l’esperienza associativa, ed è per questo che una diminuzione o un aumento del numero degli aderenti portano con sé una certa responsabilità per l’Associazione. “Accendi l’AC”, invece, è lo slogan scelto per la campagna adesioni, proprio per richiamare quell’impegno a portare la luce del Vangelo attraverso lo strumento associativo. Proporre l’Azione Cattolica deve significare offrire la partecipazione a una vita di gruppo. “Accendere l’AC” significa non solo far partire qualcosa che non c’è, ma anche farlo brillare come fuoco vivo capace di illuminare e di trasmettere calore, capace di raccogliere intorno alla fiamma del Vangelo un sempre maggior numero di persone. L’Azione Cattolica è uno strumento associativo non fine a se stesso, o a carattere unicamente intrassociativo, essa deve costituire un modo efficace per fare incontrare tante persone con il Signore, per aiutarle a porsi al servizio della Chiesa e a crescere in umanità; e a noi che già ne facciamo parte è chiesto un impegno affinché ciò si realizzi nelle nostre comunità. Finalmente... la lunga pausa estiva è terminata. Quasi mi mancavate amiche care... mi mancava il nostro ricco appuntamento culinario. Ahimè la bella stagione è terminata, il sole, il mare, il divertimento sono solo un vecchio ricordo. L’autunno ha prontamente bussato alle nostre porte; l’aria piacevolmente fresca comincia a farsi sentire, i nostri paesaggi assumono colori dai toni stupefacenti e la nostra feconda terra ci regala eccezionali prodotti. Che profumi... che sapori... vino novello, castagne, noci, funghi, olive, cachi, uva fresca, mostarda, e chi più ne ha più ne metta. In questo primo numero vi proponiamo una gustosa ricetta di “torta con mele e noci”, un piacevole dopocena o semplicemente una ricca merenda, accompagnata con un’ottima tazza di cioccolata calda. INGREDIENTI: 3 uova 100 gr di burro 250 gr di farina 225 gr di zucchero 2 grosse mele tagliate a dadini 10 noci a pezzettini 1 bustina di lievito 1 bustina di vanillina zucchero a velo PROCEDIMENTO: Sciogliere il burro ed amalgamarlo con lo zucchero. Aggiungere le uova intere e continuare a lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso. Aggiungere le mele e le noci. Infine aggiungere la farina precedentemente unita al lievito e alla vanillina. Cuocere in forno caldo per circa 30 minuti a 180°. Ricoprire con zucchero a velo.