Giornalino del 01 Novembre 2010

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Giornalino del 01 Novembre 2010
Cari miei lettori ben trovati in questa giornata di gioia, di speranza e di fede. Oggi è
una delle giornate più intelligenti, più raffinate che la liturgia ci propone; è la festa
di tutta l'umanità, dell’umanità che ha sperato, che ha sofferto, che ha cercato la giustizia, dell'umanità che sembrava perdente
e invece è vittoriosa. E’ la festa di tutti i
Santi, non solo di quelli segnati sul calendario e che veneriamo sugli altari, ma anche di quelli che sono passati sulla terra in
punta di piedi, senza che nessuno si accorgesse di loro, ma che nel silenzio del
loro cuore hanno dato una bella testimonianza di amore a Dio e ai fratelli, forse
parenti nostri, amici, forse nostro padre,
nostra madre, umili creature, che ci hanno
fatto del bene senza che noi neppure ci
accorgessimo. E' con questo proposito, a
poche ore da un intenso fine settimana regalato dalla riuscita e ormai consueta festa
d'autunno, e dalla Dedicazione della cinquecentesca Chiesa Madre che, racconto
nelle mie pagine l'inizio di un nuovo anno
associativo. «Voi siete la luce del mondo»
sarà lo slogan 2010/2011 dell'Azione Cattolica Italiana in un anno rilevante, di conferma o di cambiamento con le prossime
elezioni dei singoli settori associativi. Ci
apprestiamo a vivere insieme, un anno dedicato al bene comune come forma privilegiata per vivere la santità in chiave missionaria accompagnati dal Vangelo di Matteo,
e in particolare dalle parole pronunciate da
Gesù nel discorso della montagna subito
dopo aver enunciato le beatitudini, vogliamo maturare la piena consapevolezza delle responsabilità che da cristiani abbiamo.
La santità laicale diventa quindi, allo stesso tempo, servizio e responsabilità a costruire la Chiesa e a edificare il mondo secondo il progetto di Dio. A partire dall’idea
che anche i piccolissimi possono vivere un
cammino di fede a loro misura. Un esempio é stato l'incontro a Roma di qualche
giorno fa, fra il Santo Padre e i ragazzi e i
giovanissimi di AC. "C'è di +", tema dell'evento svoltosi dapprima in Piazza del Popolo, con un dialogo cui hanno partecipato
anche Roberto Vecchioni, cantautore e
scrittore, Simona Atzori, Cesare Prandelli,
Pietro Napolano, Luca Zingaretti e don
Luigi Ciotti. Una bella e grande festa di famiglia conclusasi con la messa del mattino, in San Pietro, con l'affetto di Papa Benedetto XVI. Un'esperienza che vi
racconteremo dettagliatamente nella prossima uscita, grazie al contributo della nostra delegazione presente.
Nell'attesa, scatto un “fermo immagine”
dell'estate appena trascorsa, all'insegna
degli appuntamenti importanti che si sono
susseguiti nel nostro Comune: la prima
conferenza del progetto finanziato
dall’Unione Europea dal titolo “Abilities and
skills of the European women”; la nascita
del nuovo Comitato cittadino per l'organizzazione del palio rionale; la festa di San
Giorgio, contraddistinta dal musical parrocchiale “I Promessi Sposi”; il Premio San
Giorgio assegnato al GREST, giunto alla
sua decima edizione e tanto altro ancora.
Non poteva mancare la mia deliziosa ricetta di cucina e per gli appassionati di sport,
chiedo ancora un po' di pazienza: sono
anch'io curioso delle avventure delle nostre due compagini che militano nel campionato di seconda categoria e, naturalmente di quella più quotata che, retrocessa in “Promozione”, ha anche cambiato
nome ritornando al passato AS Pellegrino.
Intanto ricordo col mio calendario i prossimi appuntamenti di Novembre, richiamando l’attenzione sugli orari delle SS messe
di domani, giornata di Commemorazione
dei defunti, dei nostri cari in attesa di un
fiore e una preghiera quale gesto di amore
e profonda umanità.
Il Giornalino
Benedetto XVI in un recente discorso ci
ricorda: i Santi, segno di quella radicale
novità che il Figlio di Dio, con la sua incarnazione, morte e risurrezione, ha innestato nella natura umana insigni testimoni della fede, non sono rappresentanti del passato, ma costituiscono
il presente e il futuro della Chiesa e
della società. Essi hanno realizzato in
pienezza quella “Carità nella verità”
che è il sommo valore della vita cristiana, e sono come le facce di un prisma,
sulle quali, con diverse sfumature, si riflette l’unica luce che è Cristo.
La vita di questa straordinarie figure di
credenti, appartenenti a tutte le Regione della terra, presenta due significative costanti, che vorrei sottolineare. Innanzitutto, il loro rapporto con il Signore, anche quando percorre strade tradizionali, non è mai stanco e ripetitivo,
ma si esprime sempre in modalità autentiche, vive e originali e scaturisce da
un dialogo con il Signore intenso e
coinvolgente, che valorizza e arricchisce anche le forme esteriori. Inoltre,
nella vita di questi nostri fratelli risalta
la continua ricerca della perfezione evangelica, il rifiuto della mediocrità e la
tensione verso la totale appartenenza a
Cristo. “Siate santi, perché io, il Signore vostro Dio, sono santo”: è
l’esortazione, riportata nel libro del Levitico (19,2), che Dio rivolge a Mosè.
Essa ci fa comprendere come la santità
sia tendere costantemente alla mi-
sura alta della vita cristiana, conquista
impegnativa, ricerca continua della comunione con Dio, che rende il credente
impegnato a “corrispondere” con la
massima generosità possibile al disegno d’amore che il Padre ha su di lui e
sull’intera umanità. La santità, cioè la
trasfigurazione delle persone e delle
realtà umane a immagine del Cristo risorto, rappresenta lo scopo ultimo del
piano di salvezza divina, come ricorda
l’apostolo Paolo: “Questa è la volontà
di Dio: la vostra santificazione”. (1 Ts
4,3)
(S.S. Benedetto XVI)
Nei giorni 31, 1 e 2 celebriamo in sequenza la dedicazione della Chiesa Madre, la festa dei
Santi e la commemorazione dei defunti.
Festa divisa in tre giorni per celebrare l’unico evento: la Santità di Dio partecipata alla Chiesa. Siamo chiamati a riconsiderare sul serio il Battesimo per il quale facciamo parte della
Chiesa di Cristo e in particolare della comunità parrocchiale; riceviamo il dono della figliolanza divina; predestinati ad essere santi ed immacolati al suo cospetto, crediamo alla vita eterna e alla risurrezione della carne.
Il senso finale della nostra storia (vissuta nel quotidiano) è quello di essere tutti chiamati in
Cristo, ad essere pienezza di comunione con Dio e con gli uomini (vita eterna - santità).
Ogni uomo è chiamato a costruire la “civiltà dell’amore”. Una civiltà che si mette a servizio
dell’uomo e della sua promozione umana, che assicura ad ognuno ciò che gli è dovuto sul
piano della giustizia economica e sociale senza trascurare le profonde istanze spirituali del
cuore umano.
La nostra società, come quella di altri tempi, ha sempre bisogno di Santi. Noi come singoli
cristiani e come Chiesa, siamo chiamati ad esserlo. Questa non è l’era della mediocrità,
dell’evasione e del disimpegno; è piuttosto l’era in cui siamo chiamati ad essere segno non
di potenza, di successo, di gloria, ma di vita nuova in Cristo. L’era in cui, chi dice di lavorare
per la giustizia si impegni anche per l’amore e sia disposto a pagare di persona, senza sfuggire nella vita privata, nella vita pubblica, al rischio e al peso delle proprie responsabilità.
La commemorazione dei fedeli defunti è legata alla solennità che celebriamo oggi (tutti i
Santi)1 anche a motivo della concessione dell’indulgenza plenaria, da parte della Chiesa, in
favore dei defunti.2 L’indulgenza si può ottenere recitando il Credo, Padre Nostro, Ave Maria, Gloria, ricevendo il Sacramento della Penitenza nei quindici giorni che precedono o seguono, partecipando all’Eucaristia e visitando un cimitero o una Chiesa.3
Fin dalle origini questa festa è legata alla memoria dei nostri morti e alla visita dei cimiteri
che divengono giardini di fiori e lumi. Si onora così, si visibilizza e si rinnova la fede che proclama vivi coloro che sono morti nel Signore. Essi “dormono”, da cui “cimitero” cioè “luogo
dove si dorme”, in attesa della risurrezione della carne. Proprio questo corpo corruttibile,
che ora va sotto la terra come un seme, dice San Paolo risorgerà incorruttibile, spirituale ma
sarà veramente questo corpo che sono io. E’ necessario, oggi, ridire questa verità poiché la
fede nella risurrezione dei corpi è debole anche nei credenti.
1. Nei nostri giorni, mentre è notevolmente diminuita la presenza in chiesa alla celebrazione dei Santi e alle stesse Messe
di suffragio del 2 novembre, i cimiteri sono generalmente molto affollati nel pomeriggio del 1° novembre. Questo fatto spinge a non introdurre la celebrazione della Messa nei cimiteri nel pomeriggio o nella sera dei Santi. (PNMR)
2. In virtù della Costituzione Apostolica di benedetto XV del 10 agosto 1915 oggi ogni sacerdote può celebrare tre
Ss. Messe anche privatamente: una la possono applicare liberamente e di essa possono accettare l’offerta; la seconda,
senza offerta, va applicata in suffragio di tutti i fedeli defunti; la terza secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. (PNMR)
3. In favore dei fedeli defunti, è applicabile solo ad essi:
Indulgenza Plenaria: chi visita il cimitero e prega, anche solo mentalmente, per i defunti nei giorni dall’1 all’8 novembre;
oppure chi visita una chiesa o un oratorio, e recita il Padre Nostro e il Credo, nel giorno della Commemorazione dei fedeli
defunti, o col consenso dell’Ordinario, nella domenica precedente o seguente o anche nella Solennità di tutti i Santi
Indulgenza parziale: chi visita il cimitero e prega, anche solo mentalmente, per i defunti; oppure chi recita devotamente le
Lodi o i Vespri dell’ufficio dei defunti o l’invocazione L’Eterno Riposo. (PNMR)
... già! Perché mai dovremmo limitarci a
scattare un singolo fermo immagine di
quanto sia accaduto a Monforte durante
l’estate 2010, quando questo non sarebbe
sufficiente. Non possiamo limitarci né per
presunzione né perché svogliati né per
qualsiasi altro motivo, visto che il nostro
Paese diviene palcoscenico di tutta una
serie di eventi che, lo contraddistinguono
non poco dagli altri piccoli centri
dell’Interland: occasione da valutare, per
la nostra Amministrazione, non solo come
un periodo propizio per calendarizzare eventi ricreativi fini a se stessi, ma come
opportunità rilevanti per promuovere il nostro territorio e le sue innumerevoli potenzialità. Naturalmente in questo contesto,
i n i z i a mo
col
citare
l ’i mp e g n o
dell’amministrazione comunale ma anche
le varie associazioni che attivamente operano nel Paese. Nel particolare, segniamo
nella nostra agenda la data del 7 luglio,
per l’avvenuta prima conferenza del progetto finanziato dall’Unione Europea dal
titolo “Abilities and skills of the European
women” la quale, ha visto come capofila
proprio il Comune di Monforte San Giorgio
e come partner quelli di Montfort sur Risle
(Francia), Monforte del Cid (Spagna) e
l’Associazione Regionale di Municipalità
“Central Stara Planina” (Bulgaria). In questo senso rivolgiamo ai nostri governanti la
domanda “Perché limitarsi?”: siete sempre
lodevoli protagonisti nel momento in cui si
vuole decantare “Monforte Città d’Arte”
con queste manifestazioni che da soli ricercate e organizzate e poi, siete assenti
ingiustificati o quasi durante quelle riunioni
organizzative dei consueti eventi monfortesi in cui, rimproverate pure i presenti per
non essere stati “invitati” quando dovreste
essere Voi i “primi organizzatori”, facendo
sentire la Vostra voce, invitando e richiamando Voi alla collaborazione gli
altri e non limitarvi ad un semplice e mai
immediato contributo. Funziona così o almeno dovrebbe! Probabilmente le ristrettezze economiche decantate, hanno spinto l’amministrazione comunale a tirare la
cinghia, rinunciando però soltanto
all’organizzazione d’appuntamenti classici
dell’estate monfortese, a favore di altri eventi: il Moon Flower è divenuto così scenario della prima edizione del congresso
“le giornate europee di Monforte”, impreziosita dalla presenza di personaggi straordinari. Il tutto badando a conciliare
l’aspetto qualitativo delle manifestazioni
con le risorse effettivamente disponibili. Le
scelte che sono state operate
dall’amministrazione comunale hanno mirato alla valorizzazione del centro storico.
Il programma
è stato redatto con
l’obiettivo di soddisfare diverse esigenze
e, favorire gli scambi generazionali. La
conferenza ha suscitato nei partecipanti
profonda soddisfazione, per aver preso
parte ad un evento storico che avrà positive ricadute sulle prossime generazioni, di
compiacimento per la perfetta organizzazione, di commozione per i legami di fratellanza che si sono creati, preludio ad una
nuova Europa allargata. L’evento è stato
abbellito con una eccezionale riproposizione della nostra sfilata storica: gli organizzatori della “Katabba” si sono impegnati
con un corteo storico, a far conoscere ai
nostri “cugini” di Monforte un po’ della nostra storia al tempo delle gesta di Ruggero
il normanno, liberatore della Sicilia dal dominio saraceno.
Non ci stancheremo mai di ringraziare il
Comitato festeggiamenti in onore del Santo Patrono: fondamentale nell’allestimento
del calendario delle manifestazioni ha
mantenuto i soliti eventi che rappresentano in qualche modo l’estate monfortese.
Malgrado le difficoltà economiche, i facenti
parte la Commissione sono riusciti ad organizzare un dignitoso programma, deliziandoci con cinque serate a carattere ricreativo, con vari intrattenimenti musicali e
teatrali. Si sono avvicendati: la serata finale del Gr.Est. , in piazza con canti, balli,
scenette e giochi che hanno coinvolto tutti
i partecipanti, dai più
giovani, agli animatori, da Padre Pippo
a Pasquale Bongiovanni. L’estate 2010
ha sancito col Premio San Giorgio, il
decimo anno trascorso dalla prima
edizione
del
Gr.Est. parrocchiale,
questa volta con lo
slogan “sottosopra”. Il “GRuppo ESTivo” è
e deve considerarsi la soluzione per vivere
in uno stile comunitario di servizio anche
al di fuori di alcuni obblighi. Esso offre la
possibilità di divertirsi insieme avvicinandosi in modo semplice e divertente alla
Parola di Dio. Ritornando al programma
della Commissione, si sono susseguiti: la
divertente commedia “Vinu e ‘mbrogghi”
del gruppo teatrale di Pace del Mela; il comico Gianni Nanfa; “I Promessi Sposi”, opera monfortese a cura dell’Associazione
Culturale
Teatrale
Gheorghios.
Quest’ultimo, merita qualche rigo in più,
anche perché organizzato dalla Parrocchia, all’insegna di un cavallo di battaglia
della nostra Associazione che l’ha portato
in scena ben ventitre anni or sono. Così
riadattato dagli autori e migliorato con nuove scene e personagi, senza dimenticare
l’intervento del coro e le coreografie di ballo, l’antico copione di padre Tindaro Cocivera ha mandato letteralmente in visibilio
tutti coloro che hanno assistito all’evento
artistico musicale, nonostante gli inconvenienti dovuti all’amplificazione. La festa di
San Giorgio si è conclusa con la processione e col concerto bandistico fino ai fuochi d’artificio. Naturalmente non tralasciamo il Palio rionale, vinto questa volta dagli
“spillacchi” del rione Piazza che, si sono
imposti con merito sui secondi classificati
Catena e Fontana e sul malcapitato Rione
Sant’Antonio che per la prima volta nella
sua storia, qualificandosi all’ultimo posto,
si è aggiudicato tra gli sfottò generali il rinale. Non sono mancati momenti di tensione, normali per questo
tipo di manifestazione
arricchita nella serata
della sfilata, degna
dell’impegno dei partecipanti, di colori, fantasia e
tarigghie che hanno divertito gli spettatori. Tra
le novità di quest’anno,
ricordiamo anche la nascita del nuovo comitato
cittadino
per
l’organizzazione del Palio, con le famiglie
al centro del programma e il MiniPalio per i
bambini riproposto anche per educare i più
giovani ai giochi, con uno spirito di sana
competizione che serva ad unire e allietare il paese, piuttosto che pretesto di rivalsa
personale o di nuove divisioni.
Tirando le somme delle attività che ci hanno accompagnato tutte le sere estive, possiamo senz’altro dire che si è cercato di
accontentare tutti, dai più piccoli ai più anziani. La cultura al primo posto e poi ovviamente tutto il resto.
DEFUNTI
MIDILI
Salvatore
PRISCOGLIO Rosa
BOTTARO
Basilio
BONGIOVANNI Pietro
DONIA
Maria
SFRAMELI
Antonino
VISALLI
Maria
SINDONI
Francesca
MICALE
Mariano
COIRO
Maria
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
anni
89
80
80
85
96
79
87
86
73
85
(† 05.06.2010)
(† 14.06.2010)
(† 18.06.2010)
(† 04.07.2010)
(† 16.07.2010)
(† 10.08.2010)
(† 31.08.2010)
(† 16.09.2010)
(† 18.10.2010)
(† 24.10.2010)
MATRIMONI
BATTESIMI
CANNISTRA’ Fulvio (20.06.10)
CANNISTRA’ Claudia (11.07.10)
POLITO Giovanni (01.08.10)
CANNISTRA’ Francesco (29.08.10)
MIDURI Francesco (10.10.10)
GIORGIANNI Aurora (31.10.10)
POLLINO Emanuele - DUCA Tiziana
(19.08.10)
D’ANGELO Rosario - CANNISTRA’ Maria Pia
(08.09.10)
MASONI Mauro - MIDILI Simona
(25.09.10)
SANTANGELO Salvatore - GANGEMI Valentina (09.10.10)
ATTIVITÀ PASTORALI
Catechesi Ragazzi
ogni domenica ore 10.00 e un giorno feriale da stabilire
A.C.I. Giovani e Giovanissimi
ogni lunedi ore 21.30 - Giovanissimi anche sabato ore 19.00
Confraternite
ogni primo venerdi del mese
Caritas
ogni ultimo lunedì del mese
Fidanzati
ogni giovedi del Mese
Gruppo Liturgico, Scola Cantorum,
Ministri dell’Eucaristia, Ministranti
ogni primo giovedì
Catechisti
ogni 2° e 4° martedì del mese
Famiglie
ogni due domeniche
Catechesi Adulti
ogni mercoledì dopo la messa serale
CALENDARIO
MESE DI NOVEMBRE
1 - 7 Novembre
Ottavario dei Defunti
- ore 17.30 Preghiere, S. Messa e Riflessione
1 Lunedì
TUTTI I SANTI
- ore 18.30 Visita Comunitaria al Cimitero
Festa di SAN GIORGIO
2010
Entrate
Uscite
€ 14.179,00
€ 15.976,00
DEFUNTI 02.11.2009 - 01.11.2010
TERRIZZI Concetta
POLLINO Giuseppa
SFRAMELI Santa
LOMBARDO Carmelo
NASTASI Antonino
SCOGLIO Giuseppe
FAMA’ Caterina
D’ANGELO Rosario
ANDO’ Giuseppe
GANGEMI Santi
MERULLA Pietro
MIDILI Salvatore
PRISCOGLIO Rosa
BOTTARO Basilio
BONGIOVANNI Pietro
DONIA Maria
SFRAMELI Antonino
VISALLI Maria
SINDONI Francesca
MICALE Mariano
COIRO Maria
(† 10.01.2010)
(† 26.01.2010)
(† 18.02.2010)
(† 19.02.2010)
(† 11.03.2010)
(† 16.03.2010)
(† 12.04.2010)
(† 21.04.2010)
(† 23.04.2010)
(† 04.05.2010)
(† 20.05.2010)
(† 05.06.2010)
(† 14.06.2010)
(† 18.06.2010)
(† 04.07.2010)
(† 16.07.2010)
(† 10.08.2010)
(† 31.08.2010)
(† 16.09.2010)
(† 18.10.2010)
(† 24.10.2010)
2 Martedì
COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
- ore 7.00 S. Messa Chiesa Madre
- ore 8.00 S. Messa al Cimitero
- ore 11.00 S. Messa al Cimitero
- ore 17.30 S. Messa Chiesa Madre
4 Giovedì
- Inizio corso interparrocchiale per i fidanzati a
Scala Torregrotta ogni Giovedì...
vedi calendario manifesto.
“Chi pensa di Sposarsi entro l’anno
si faccia vivo”
5 Venerdì
Tutti i Santi della Chiesa di Sicilia
7 Domenica
ore 11.00 S. Messa Celebrazione per la Pace
- Omaggio ai caduti e vittime della violenza
- Giornata del ringraziamento
dei frutti della terra
20 Sabato
- ore 17.30 Chiesa S. Agata
Messa di Ringraziamento
In ogni Messa Atto di Consacrazione
al Cuore SS. di Gesù
21 Domenica
Festa di Cristo Re
(conclusione dell’Anno Liturgico)
22 Lunedi
- Presentazione al Tempio della B. V. Maria
Consacrazione dei Bambini
(Mt 5,14)
Siamo giunti alla conclusione di un triennio
che ci ha visti impegnati ad accogliere e tradurre in vita associativa le indicazioni discendenti dal Documento Assembleare nazionale “Cittadini degni del Vangelo”, e dal
cammino triennale “Chiamati ad essere Santi insieme”. Un impegno che, è stato a volte
esitante, a volte difficile, altre volte coinvolgente e appassionante: si è trattato comunque di una responsabilità che ci ha visti proporre la bellezza del fare ed essere Azione
Cattolica sia nella comunità ecclesiale che in
quella civile.
Ci accingiamo a inaugurare un nuovo anno
associativo, un momento che coinvolge tutta
l’Associazione, sia a livello parrocchiale, diocesano, regionale e nazionale, nel percorso
elettivo per la conferma o il rinnovo dei responsabili associativi.
“Voi siete la luce del mondo”: ecco il tema di
riferimento per il cammino 2010/2011, ci indica la strada da seguire, perché la luce
dell’Azione Cattolica possa brillare nella vita
delle nostre Comunità ecclesiali, e ciascuno
di noi possa essere trasparenza luminosa di
quella esperienza di santità laicale rappresentata da tutte quelle donne e quegli uomini, da qui giovani e qui ragazzi che hanno
fatto dell’A.C. un “ministero necessario per la
edificazione della Chiesa”.
L’inizio di un anno associativo è anche il momento per fare il punto sulla situazione delle
adesioni non come un fatto meramente burocratico ma come termometro della qualità
della vita associativa a livello parrocchiale,
diocesano e nazionale. Sappiamo bene, infatti, che dietro i numeri ci sono i volti delle
persone che hanno condiviso con noi
l’esperienza associativa, ed è per questo
che una diminuzione o un aumento del numero degli aderenti portano con sé una certa
responsabilità per l’Associazione.
“Accendi l’AC”, invece, è lo slogan scelto per
la campagna adesioni, proprio per richiamare quell’impegno a portare la luce del Vangelo attraverso lo strumento associativo. Proporre l’Azione Cattolica deve significare offrire la partecipazione a una vita di gruppo.
“Accendere l’AC” significa non solo far partire qualcosa che non c’è, ma anche farlo brillare come fuoco vivo capace di illuminare e
di trasmettere calore, capace di raccogliere
intorno alla fiamma del Vangelo un sempre
maggior numero di persone.
L’Azione Cattolica è uno strumento associativo non fine a se stesso, o a carattere unicamente intrassociativo, essa deve costituire
un modo efficace per fare incontrare tante
persone con il Signore, per aiutarle a porsi al
servizio della Chiesa e a crescere in umanità; e a noi che già ne facciamo parte è chiesto un impegno affinché ciò si realizzi nelle
nostre comunità.
Finalmente... la lunga pausa estiva è terminata. Quasi mi mancavate amiche care... mi mancava il nostro ricco appuntamento culinario. Ahimè la bella stagione è
terminata, il sole, il mare, il divertimento sono solo un vecchio ricordo. L’autunno
ha prontamente bussato alle nostre porte; l’aria piacevolmente fresca comincia a
farsi sentire, i nostri paesaggi assumono colori dai toni stupefacenti e la nostra feconda terra ci regala eccezionali prodotti. Che profumi... che sapori... vino novello, castagne, noci, funghi, olive, cachi, uva fresca, mostarda, e chi più ne ha più ne
metta. In questo primo numero vi proponiamo una gustosa ricetta di “torta con
mele e noci”, un piacevole dopocena o semplicemente una ricca merenda, accompagnata con un’ottima tazza di cioccolata calda.
INGREDIENTI:
3 uova
100 gr di burro
250 gr di farina
225 gr di zucchero
2 grosse mele tagliate a dadini
10 noci a pezzettini
1 bustina di lievito
1 bustina di vanillina
zucchero a velo
PROCEDIMENTO:
Sciogliere il burro ed amalgamarlo con lo zucchero.
Aggiungere le uova intere e continuare a lavorare fino ad ottenere un composto omogeneo e cremoso.
Aggiungere le mele e le noci.
Infine aggiungere la farina precedentemente unita al lievito e alla vanillina.
Cuocere in forno caldo per circa 30 minuti a 180°. Ricoprire con zucchero a velo.