Relazione 2014 sull`attività del 2013

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Relazione 2014 sull`attività del 2013
Azienda U.L.S.S. 12 Veneziana
Dipartimento Dipendenze
Direttore Dott. Alessandro Pani
Unità Operative: SER.D. Venezia Terraferma / SER.D. Venezia Centro Storico
Mestre Via Calabria 15-17 Tel. 041.260.8250 Fax: 041.260.8240
Venezia Dorsoduro 1463 30123 Venezia Tel. 041.529.5862 Fax: 041.529.5884
Mail: [email protected] ; [email protected] – PEC [email protected]
Relazione sull’attività del 2013
2013
Osservatorio Locale sulle Dipendenze Patologiche
Alberto Bottaro1, Alberto Favaretto2, Novella Ghezzo3, Alberto Manzoni4
Francesca Paruzzolo5, Luigi Siviero6, Sabrina Tripodi7
1
Psicologo, psicoterapeuta, Comunità Terapeutica Ce.I.S. “Don L. Milani”, Mestre
Educatore professionale, Comune di Venezia, Assessorato alle Politiche Sociali e Rapporti con il Volontariato,
Direzione Politiche Sociali Partecipative e dell'Accoglienza, Servizio Promozione Inclusione Sociale, UOC Riduzione
del Danno
3
Medico chirurgo, specialista in Tossicologia Medica, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D.
Venezia Terraferma, U.O.S. Area Integrazione
4
Referente gestione flussi informativi, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D. Venezia
5
Psicologo, psicoterapeuta, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D. Venezia, Sezione Giovani
6
Coordinatore Comunità Terapeutica Emmaus, Zelarino
7
Psicologo, Comunità di Venezia s.c.s.
2
Indice della relazione
Capitolo
Prefazione
1. Il contesto internazionale
1.1. Il contesto mondiale: la relazione UNODC
1.2. Il contesto europeo: la relazione EMCDDA
2. Il contesto nazionale e regionale
2.1. La relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze
2.2. La relazione al Parlamento su alcolismo e problemi alcolcorrelati
2.3. Il sistema di sorveglianza PASSI: alcol e fumo in Regione Veneto
2.3.1. Il consumo di alcol in Veneto
2.3.2. L’abitudine al fumo in Veneto
3.1. II contesto locale: utenti in carico ai due Servizi
3.1.1. Tossicodipendenti a Mestre
3.1.2. Tossicodipendenti a Venezia
3.1.3. Alcolisti a Mestre
3.1.4. Alcolisti a Venezia
3.1.5. Il gioco d’azzardo patologico (GAP)
3.1.6. Tabagisti
3.1.7. Detenuti
3.2. Il contesto locale: gli inserimenti nelle Comunità Terapeutiche
3.2.1. Ce.I.S. di Mestre
3.2.1.1. Ce.I.S. di Mestre – Pronta Accoglienza Confine
3.2.1.2. Ce.I.S. di Mestre – Comunità Contatto
3.2.1.3. Ce.I.S. di Mestre – Villa Soranzo
3.2.2. Comunità di Venezia
3.2.2.1. Comunità di Venezia – Giovani e Adulti
3.2.2.2. Comunità di Venezia – Mamme con bambini
3.2.2.3. Alcune considerazioni
3.2.3. Emmaus
3.3. Osservazioni qualitative
3.3.1. L’Area giovani di Mestre
3.3.2. L’Area giovani di Venezia
3.3.3. Iniziative di prevenzione indicata a favore di adolescenti ad alto rischio di
uso di sostanze, svolte dalla U.O.S. Prevenzione Dipendenze, Ser.D. Mestre
3.3.4. Gli interventi nelle scuole a Venezia
3.4. Il contesto locale: indicatori sul “sommerso”
3.4.1. Bacino d’utenza
3.4.2. L’attività di Riduzione del Danno
3.4.2.1 Persone che hanno usufruito del centro diurno Drop-In
3.4.2.2 Dati di attività dell'unità di strada
3.4.2.3 Dati di attività unità di strada Tips & Tricks
3.4.3. L’attività di contrasto delle Forze dell’Ordine
3.4.4. Accessi al Pronto Soccorso
3.4.4.1. Accessi della popolazione generale
3.4.4.2. Accessi degli utenti dei due Ser.D.
Conclusioni
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Prefazione
(a cura di Francesca Paruzzolo)
Questo rapporto, relativo all’anno 2013, presenta degli arricchimenti rispetto alla precedente
relazione per l’anno 2012.
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Si è potuto contare, infatti, sull’acquisizione delle osservazioni sul contesto mondiale (relazione
UNOCD), di una ricognizione sul Gioco d’Azzardo Patologico e sul Tabagismo a livello locale e
sugli utenti tossicodipendenti ristretti presso i due Istituti Carcerari veneziani.
L’osservazione del contesto locale risulta più completa perché corredata dagli indicatori sul
“sommerso” che riguardano l’attività del Drop-in, dell’Unità di Strada e della stessa nei contesti di
festa (Tips & Tricks).
Tutto ciò ha permesso un affinamento del lavoro “conoscitivo e valutativo“, premessa
imprescindibile per la “programmazione nell’ambito delle dipendenze nel territorio del
Dipartimento”, come recita l’atto costitutivo dell’OLDP (Osservatorio Locale Dipendenze
Patologiche).
Si segnalano alcuni punti salienti della presente relazione:
• Relazione UNODC 2014: la significativa correlazione inversa tra interventi di riduzione del
danno ed infezione HIV: all'aumentare dei primi si osserva una riduzione dei casi di
infezione e viceversa (come sta accadendo nei Paesi più colpiti dalla crisi economica);
• Relazione Emcdda 2014: in Europa, nel 2013, permangono segnali di stabilizzazione e
talvolta anche trend negativi rispetto alla disponibilità e al consumo di sostanze stupefacenti,
sia tra la popolazione generale che tra quella giovanile, ma i dati vanno letti con la dovuta
precauzione perché i segnali di preoccupazione non mancano, come il sempre più pervasivo
diffondersi di nuove droghe sintetiche (in particolare stimolanti sintetici) molto più
pericolose delle droghe a base vegetale.
• Relazione al Parlamento 2014: in Italia si registrano segnali di stabilità per il consumo di
sostanze tra la popolazione generale, mentre per la popolazione giovanile (15-19 anni) si
rileva una tendenza all’incremento dei consumi per alcune sostanze come la Cannabis, la cui
prevalenza è tornata ai livelli elevati del 2008, e per gli stimolanti il cui uso è incrementato
negli anni dal 2011 al 2014. In Italia, la diffusione di sostanze stimolanti sintetiche è ancora
a livelli molto bassi.
• SerD Mestre: a fronte di un'utenza saldamente attestata su fasce d'età "avanzate" (>40), la
metà dei nuovi utenti è <30; i cannabinoidi sono la sostanza primaria d'elezione fino a 19
anni, poi l'eroina diventa sostanza primaria per tutte le successive fasce d'età; la cocaina
come sostanza primaria è del tutto marginale, leggermente più significativa nella fascia 3539;
• SerD Venezia: è evidente, in valori relativi, una marcata differenza nella distribuzione per
sesso (le donne sono più giovani degli uomini); circa metà dell'utenza ha più di 39 anni, e
metà dei nuovi utenti è <30. Anche a Venezia i cannabinoidi come sostanza primaria
prevalgono largamente fino a 19 anni, sono poi soppiantati dall'eroina; la cocaina, a
differenza di Mestre, è molto più rappresentata come sostanza primaria, e raggiunge quasi il
20% nella fascia 20-24.
• Il gioco d'azzardo ha visto un afflusso di utenti prevalentemente di genere maschile, con
un'età media di 50 anni, ma è da segnalare un'elevatissima dispersione (range 23-79);
ampiamente sottorappresentata l'utenza femminile, malgrado la percezione che il fenomeno
non sia affatto estraneo alle donne (fattore ampiamente documentato in letteratura);
• Detenuti: circa un quarto sono giovani <25, valore circa triplo della media regionale e
nazionale; c'è un’elevata prevalenza di assuntori di eroina (41%) e cocaina (35%), anche se
tra i più giovani (<24) sono molto rappresentati i consumatori di cannabinoidi (comunque in
misura minore dei consumatori di eroina e cocaina): spicca quindi un maggiore radicamento
nell'uso di sostanze "pesanti" tra i giovani detenuti;
• Accessi al Pronto soccorso: della popolazione generale per intossicazione da alcol e
droghe: circa 1/4 hanno riguardato persone <24, quasi equamente ripartiti tra ragazzi (26) e
ragazze (23, che però sono 1/3 del totale degli accessi femminili); circa il 60% degli accessi
sono stati considerati in situazione critica o comunque compromessa (codici rossi o gialli) al
triage; il 75% degli accessi è stato attribuito ad intossicazione da alcol, percentuale che si
avvicina al 100% degli accessi per persone di età <25
• Comunità di Venezia s.c.s: le due comunità terapeutiche gestite dalla cooperativa
Comunità di Venezia s.c.s., “Villa Renata” per giovani adulti e “Casa Aurora” per mamme
con bimbi, mostrano, per l’anno 2013, una buona durata media dei programmi in relazione
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•
•
•
alla ritenzione in trattamento, considerevoli percentuali di successo dei trattamenti (con
punte del 75% per il programma terapeutico per madri con figli) e buoni risultati in
relazione allo svezzamento dalle terapie sostitutive e dagli psicofarmaci.
Comunità Emmaus: a conferma dei dati relativi all’anno 2012, l’offerta si è orientata
sempre più verso la fascia d’utenza definita “cronica”. La proposta di cambiamento e
l’impegno richiesto all’ospite hanno avuto un riscontro positivo: oltre il 42% degli utenti
dimessi dalla Comunità sono stati accompagnati nel reinserimento in società anche
attraverso i tirocini lavorativi.
Unità operativa Riduzione del danno del Comune di Venezia: nell'annualità a cui fa
riferimento il presente report si sono rilevati target sommersi che con difficoltà riescono ad
accedere ai servizi per scarsa motivazione o per soglia di accesso troppo elevata rispetto
alla condizione di vita. In particolare si tratta di giovani e giovanissimi consumatori che non
riconoscono la problematicità del proprio consumo e persone straniere che, per la
condizione di fragilità amministrativa e per le condizioni di vita ad alta marginalità, non
riescono a mantenere i protocolli trattamentali previsti.
Prevenzione: a livello scolastico ha subito un’ulteriore contrattura, specie per le scuole del
centro storico, a causa di una sensibile diminuzione del personale da poter dedicare.
Continua invece, specie nel centro storico, l’attività di prevenzione delle malattie infettive in
collaborazione con l’Unità Operativa di Malattie Infettive, e la collaborazione con i
Consultori Familiari per il benessere delle donne.
1. Il contesto internazionale
1.1. Il contesto mondiale: la relazione UNODC8
Gli sforzi effettuati ad oggi per attuare la Dichiarazione politica ed il Piano d’Azione hanno
consentito di conseguire alcuni successi notevoli, compresa la riduzione della coltivazione illegale
di droga mediante iniziative di sviluppo sostenibile e miglioramenti nel trattamento della
distribuzione. Ci sono stati anche degli innegabili peggioramenti, non ultimo l’impulso alla
coltivazione di oppio in Afghanistan, la violenza associata al commercio illecito di droga, e la
crescente instabilità di regioni, comprese l’Africa occidentale ed orientale, che sono ancora
vulnerabili al traffico nonché all’aumento dei livelli di coltivazione ed uso locale. Appare evidente,
nella discussione sulle riviste scientifiche di alto livello e nelle risultanze di questo rapporto, che
non ci sono risposte semplici a questo problema.
Un approccio equilibrato si poggia su risposte basate sulle evidenze, con una forte
enfatizzazione sulla salute pubblica, ed include misure focalizzate su prevenzione, trattamento,
integrazione e riabilitazione sociale. Rimangono forti differenze nell’erogazione di servizi, dato che
ogni anno solo un utilizzatore problematico di droga su sei accede ai servizi per i trattamenti delle
dipendenze. I cambiamenti della produzione e del commercio internazionale delle sostanze
chimiche pongono delle sfide difficili. Tuttavia, le prove dimostrano che le misure per controllare i
precursori chimici hanno avuto un impatto tangibile nel ridurre la loro diversione per la
realizzazione illecita di droghe, e questa deve rimanere un’importante strategia di controllo dei
rifornimenti.
Sulla base di ampie informazioni sui rifornimenti, così come sulle (relativamente limitate)
nuove informazioni sulla domanda, si può concludere che complessivamente la situazione globale
rispettivamente alla prevalenza di uso illecito di droghe ed uso problematico di droga è
generalmente stabilizzata, poiché l’aumento del numero complessivo di assuntori di droga è
commisurato all’aumento della popolazione mondiale. Ciò detto, ogni regione evidenzia peculiarità
proprie rispetto alle specifiche sostanze. La poliassunzione, che viene generalmente considerata
l’uso di due o più sostanze nello stesso momento od in sequenza, rimane la maggior
preoccupazione, sia dal punto di vista della salute pubblica che sotto il profilo del controllo degli
8
United Nations Office On Drugs And Crime, Vienna - World Drug Report 2014 (United Nations publication, Sales
No. E.14.XI.7). E-mail: [email protected] – Testo originale in lingua inglese, traduzione a cura di Alberto Manzoni
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stupefacenti. L’uso di droga continua ad esigere un pesante pedaggio, con la perdita di preziose vite
umane e di anni di attività di molte persone. Si stima che siano state rilevate 183.000 morti drogacorrelate nel 2012 (range: 95.000-226.000). Questa cifra corrisponde ad un tasso di mortalità di
40.0 morti per milione (range: 20.8-49.3) tra la popolazione di età 15-64.
Si stima che globalmente, nel 2012, tra i 162 ed i 324 milioni di persone, corrispondenti al
3.5-7.0 per cento della popolazione mondiale tra i 15-64 anni, abbia usato una droga illecita –
principalmente cannabis, oppioidi, cocaina o del gruppo anfetamino-simili – almeno una volta
nell’anno precedente. Anche se la popolazione generale considera i cannabinoidi la droga illecita
meno dannosa, c’è stato un considerevole aumento nel numero delle persone che, nell’ultimo
decennio, hanno richiesto un trattamento per disturbi da uso di cannabinoidi, in particolare nelle
Americhe, in Oceania ed in Europa. Ciononostante, gli oppiacei sono rimasti la sostanza primaria
d’abuso di gran lunga prevalente tra quanti hanno richiesto un trattamento in Asia ed in Europa,
così come lo è stato la cocaina nelle Americhe.
Stima sul numero globale di assuntori di diverse sostanze (2012)
Numero di assuntori (milioni)
Prevalenza (percentuale)
Sostanza Valore
Limite
Limite
Valore
Limite
Limite
stimato inferiore superiore stimato inferiore superiore
Cannabis 177.63
125.30
227.27
3.8
2.7
4.9
Oppioidi
33.04
28.63
38.16
0.7
0.6
0.8
Oppiacei
16.37
12.80
20.23
0.35
0.28
0.43
Cocaina
17.24
13.99
20.92
0.37
0.30
0.45
ATS (*)
34.40
13.94
54.81
0.7
0.3
1.2
Ecstasy
18.75
9.4
28.24
0.4
0.2
0.6
(*) ATS: stimolanti di tipo anfetaminico
Fonte: stime basate sui questionari del report annuale UNODC
Con riferimento all’uso iniettivo di droghe, l’Ufficio delle Nazioni Unite per la droga e la
criminalità (UNODC), il Programma comune delle Nazioni Unite per l’HIV/AIDS (UNAIDS), la
Banca Mondiale e l’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), estraendo i dati disponibili più
recenti, stimano che il numero di persone che assumono droghe per via iniettiva è di 12.7 milioni
(range: 8.9-22.4 milioni). Questo corrisponde ad una prevalenza dello 0.27 per cento (range: 0.190.48 per cento) della popolazione in età 15-64. Il problema è particolarmente grave nell’Europa
orientale e sudorientale, dove il tasso di assunzione per via iniettiva è 4.6 volte più alto della media
globale. L’utilizzo condiviso di materiali per l’assunzione iniettiva rende le persone che si iniettano
droghe particolarmente vulnerabili all’HIV ed all’epatite C. Si stima che in media il 13.1 per cento
del numero complessivo di persone che assumono droghe per via iniettiva sia affetto da HIV.
UNODC, la banca mondiale, WHO e UNAIDS sono arrivati congiuntamente a stimare che
globalmente il numero di persone che assumono droghe per via iniettiva affette da HIV sia di 1.7
milioni (range: 0.9-4.8 milioni). Questa situazione è particolarmente acuta in due regioni del
mondo, Asia sud-occidentale ed Europa orientale e sud-orientale, dove si stima che la prevalenza
dell’HIV tra le persone che assumono droghe per via iniettiva sia, rispettivamente, del 28.8 e 23.0
per cento. Si stima che più della metà delle persone che assumono sostanze per via iniettiva sia
affetta da epatite C.
L’HIV tra le persone che si iniettano droghe può essere affrontato mediante
l’implementazione di un ampio pacchetto, basato sulle evidenze, di nove interventi, come
componente di ciò che è conosciuto anche come “servizi di riduzione del danno”: è questa la
principale componente della risposta globale per bloccare l’aumento dell’HIV. Di questi, i quattro
interventi più efficaci per la prevenzione, cura e trattamento dell’HIV sono i programmi relativi ad
aghi e siringhe, le terapie sostitutive con oppioidi (od altro trattamento per la dipendenza da droghe
basato sulle evidenze nel caso di persone che iniettano droghe non oppioidi), test e consulenza per
l’HIV, terapia antiretrovirale. La diffusione dei quattro interventi più efficaci è maggiore
nell’Europa occidentale e centrale, dove gli interventi di riduzione del danno sono stati aumentati
nel corso di un decennio, portando alla riduzione del numero di nuove diagnosi di HIV tra gli
assuntori di stupefacenti per via iniettiva ed alle morti dovute a AIDS attribuibili all’uso non sicuro
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di droghe per via iniettiva. Tuttavia, la recente epidemia di HIV tra assuntori per via iniettiva in
alcune parti d’Europa dimostra come la situazione epidemiologica dell’HIV possa cambiare molto
rapidamente in aree dove i servizi e gli interventi vengono ridotti.
Gli oppiacei e gli oppioidi sono in vetta alla lista delle droghe che causano il maggior peso
di malattie e decessi droga-correlati a livello mondiale. Per il terzo anno consecutivo l’Afghanistan,
che su scala mondiale è il maggior coltivatore di papaveri da oppio, ha registrato un aumento
dell’area coltivata (da 154.000 ettari nel 2012 a 209.000 ettari nel 2013). Inoltre c’è la prova
dell’espansione di Myanmar nella coltivazione di papaveri, anche se meno pronunciata.
Cocaina. Mentre la produzione ed il traffico di cocaina hanno avuto un grave impatto
nell’emisfero occidentale, ci sono indicazioni che la disponibilità globale di cocaina sia diminuita.
La superficie stimata per la coltivazione delle piante di coca al 31 dicembre 2012 era la più bassa
sin dall’inizio delle stime disponibili nel 1990: 133.700 ettari, in diminuzione del 14% rispetto alla
stima del 2011. I sequestri complessivi di cocaina sono aumentati a 671 tonnellate nel 2012, rispetto
alle 634 tonnellate del 2011.
Cannabinoidi. La coltivazione e produzione di piante di cannabis (“marijuana”) rimane
assai diffusa, mentre la produzione della resina di cannabis (“hashish”) rimane circoscritta in alcuni
Paesi del nord Africa e dell’Asia centrale e sud-occidentale. In Afghanistan, malgrado la riduzione
dell’area coltivata a cannabis, la produzione potenziale di resina di cannabis del 2012 era maggiore
che nel 2011 grazie alla maggiore resa per ettaro. L’utilizzo globale di cannabinoidi sembra essere
diminuito, cosa che essenzialmente riflette la riduzione stimata nell’uso di cannabinoidi in Europa
occidentale e centrale.
Stimolanti di tipo anfetaminico. Mentre è difficile quantificare la produzione mondiale di
stimolanti di tipo anfetaminico, continua ad aumentare il numero di laboratori per la produzione di
stimolanti di tipo anfetaminico, in prevalenza metamfetamine, soggetti a chiusura. La produzione di
metamfetamine in Nord America si è espansa di nuovo, e si rileva un aumento di laboratori per la
produzione di metamfetamine smantellati tra Stati Uniti e Messico. Su un totale di 141 tonnellate di
stimolanti di tipo anfetaminico sequestrati complessivamente, la metà sono stati sequestrati in Nord
America ed un quarto nell’Asia orientale e sud-orientale. I sequestri di “ecstasy” sono aumentati nel
2012, ed i maggiori sequestri di ecstasy si sono verificati nell’Asia orientale e sud-orientale, seguita
dall’Europa (sud-orientale, occidentale e centrale), che globalmente hanno cumulato l’80% dei
sequestri di ecstasy.
Nuove sostanze psicoattive e mercato virtuale. Mentre internet continua ad essere
utilizzato come mezzo per trafficare stupefacenti e per il commercio illecito di precursori chimici, è
aumentato l’utilizzo del cosiddetto “dark-net”. Il dark-net costituisce un mercato virtuale,
inaccessibile con le ricerche web, dove è difficile per le autorità di polizia identificare i proprietari e
gli utilizzatori dei siti web, dato che le loro identità rimangono nascoste grazie a sofisticati mezzi di
occultamento. Questo rende il “dark-net” un porto sicuro per acquirenti e venditori di droghe
illegali, che commerciano principalmente con una valuta digitale (bitcoin). Mentre non è chiaro
l’ammontare complessivo delle transazioni di droghe che avvengono nel “dark net”, il valore delle
transazioni, così come la gamma di droghe disponibili, sembra essere in aumento. Lo
smantellamento di un sito “dark” importante, il “Silk Road”, ha rivelato che il sito aveva un valore
complessivo dei ricavi pari a 1.2 miliardi di dollari con un’operatività di circa 2-5 anni. Ci sono
prove dell’esistenza di un mercato di nicchia sul “dark net” per le nuove sostanze psicoattive
nonché per cannabinoidi di alta qualità, eroina, MDMA e cocaina.
Criminalità droga-correlata. I reati registrati dalle autorità in relazione all’uso personale
ed al traffico di droghe, accertati separatamente, hanno evidenziato un incremento nel periodo
2003-2012, in contrasto col trend discendente dei reati contro la proprietà e dei crimini violenti.
Tuttavia, la percentuale di autori di reati droga-correlati che erano anche assuntori di sostanze con
reati correlati all’uso di sostanze è rimasta stabile, pur in presenza di un aumento di assuntori di
sostanze nel periodo. A livello mondiale, i reati droga-correlati sono di gran lunga associati alla
cannabis. I reati correlati al traffico di droga variano in funzione del tipo di droga e dei sistemi di
approvvigionamento delle diverse regioni.
Controllo dei precursori. La maggior parte delle droghe, che siano di origine vegetale o
sintetica, ha bisogno di sostanze chimiche per essere trasformata nel prodotto finale. Mentre le
sostanze chimiche sono solo uno dei componenti richiesti per la produzione clandestina di droghe di
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origine vegetale (eroina e cocaina), costituiscono componente essenziale delle droghe illecite di
origine sintetica. In relazione all’aumento della produzione di droghe sintetiche, il controllo di
questi prodotti chimici, noti come precursori, sta emergendo come strategia basilare per il controllo
dell’approvvigionamento dato che gli approcci tradizionali, come l’eradicazione delle colture
illegali e lo sviluppo alternativo, non possono essere applicati alle droghe sintetiche. Impatto del
controllo dei precursori sull’approvvigionamento di droghe. Le misure adottate per il controllo dei
precursori chimici hanno avuto un effetto tangibile nella riduzione della deviazione delle sostanze
chimiche verso la produzione illecita di droghe, come può essere rilevato con varie tecniche di
analisi: 1) aumento della quantità di sostanze chimiche non deviate. Il numero di spedizioni fermate
prima della diversione è drasticamente aumentato, e la confisca dei precursori della Tabella I è
aumentata di 12 volte dal periodo 1990-1992 al periodo 2010-2012; 2) alti tassi di intercettazione.
Confrontando i sequestri con la stima del totale del quantitativo deviato verso la produzione illecita,
si vede che circa il 15% del potassio permanganato (range 10-28%) ed il 15% dell’anidride acetica
(range 7-22%) sono stati intercettati nel periodo 2007-2012. Le diversioni internazionali
equivalgono circa al 2% del commercio internazionale di potassio permanganato ed allo 0.2% del
commercio internazionale di anidride acetica; 3) maggiori quantità di precursori sequestrati
confrontati con il volume dei sequestri delle sostanze prodotte grazie ai precursori. I sequestri dei
precursori dell’ecstasy, espressi come quantità di ecstasy che avrebbero potuto produrre (equivalenti
al prodotto finale), sono stati circa superiori di un quinto rispetto ai sequestri di ecstasy nel periodo
2007-2012; 4) ridotta disponibilità di droga dovuta al controllo dei precursori. Possono essere citati
tre esempi in cui il controllo dei precursori sembra aver ridotto il rifornimento di precursori e aver
portato alla conseguente riduzione nella disponibilità di droga. Il primo è la contrazione del mercato
della dietilammide dell’acido lisergico (LSD), che può essere attribuita almeno in parte al controllo
dei precursori di LSD. Il secondo esempio è la riduzione dell’uso di ecstasy in molti paesi, associata
ad una minor purezza della sostanza, correlata alla minor disponibilità dei principali precursori della
droga nel periodo 2007-2010. Il terzo è che il miglioramento del controllo dei precursori del
metaqualone sembra aver portato ad una riduzione della sua disponibilità e di conseguenza del suo
uso negli ultimi due decenni; 4) prezzi sul mercato illegale. Mentre i prezzi dell’anidride acetica nel
mercato legale negli ultimi anni hanno oscillato tra 1$ e 1.5$ al litro, il prezzo dell’anidride acetica
in Afghanistan è aumentato nel corso degli anni, raggiungendo talvolta picchi di $430 per litro
(2011) partendo da $8 nel 2002. L’aumento dei prezzi può essere collegato al miglioramento del
controllo dei precursori. Questo ha avuto un impatto anche sul costo di produzione dell’eroina. La
proporzione dell’anidride acetica sul costo totale di produzione dell’eroina in Afghanistan è salito
dal 2% del 2002 al 26% del 2010 prima di scendere al 20% nel 2013.
Uso di droghe e genere. Quasi tutte le rilevazioni sull’uso di droghe indicano che l’uso di
droghe quali oppiacei e cannabinoidi è più probabile per gli uomini che per le donne. Tuttavia la
differenza di genere si riduce quando si considerano i dati sull’abuso di farmaci. In cinque nazioni
recentemente sottoposte a rilevazione (Australia, USA, Spagna, Afghanistan urbano e Pakistan),
l’uso illecito di droghe è più comune tra gli uomini che tra le donne, ma l’uso non medico di
farmaci con effetto stupefacente è quasi equivalente se non maggiore tra le donne. Considerando
contemporaneamente le stime combinate di queste cinque rilevazioni, l’uso illecito di farmaci è
considerevolmente diverso tra i due sessi, poiché circa metà delle donne con un uso di droghe
nell’anno precedente aveva assunto farmaci, mentre questo riguardava solo un terzo degli uomini.
Impatto sociale e sanitario – Uso problematico di droghe e domanda di trattamento. Il
bisogno di trattamento per disturbi da uso di sostanze e dipendenza riflette il livello di
problematicità del consumo. Tuttavia, l’analisi dei tipi di droghe che contribuiscono alla richiesta di
trattamento può suggerire informazioni sulle droghe che hanno l’impatto più negativo sulla salute in
ciascuna regione. Anche se la popolazione generale può percepire i cannabinoidi come la meno
pericolosa delle droghe illecite, tra il 2003 ed il 2012 è aumentato il totale delle ammissioni a
trattamenti per cannabinoidi nell’Europa occidentale e centrale (dal 19% al 25%), in Europa
orientale e sudorientale (dall’8% al 15%), America latina e Caraibi (dal 24% al 40%) e Oceania (dal
30% al 46%). Gli oppioidi dominano la richiesta di trattamento in Europa orientale e sudorientale
nonché in Asia. La cocaina è la sostanza che maggiormente contribuisce alla richiesta di trattamento
nelle americhe, in particolare America latina e Caraibi. L’uso di ATS (stimolanti di tipo
anfetaminico) è responsabile di una considerevole proporzione di domanda di trattamento in Asia e
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Oceania. Globalmente, si stima che ogni anno circa un sesto degli assuntori problematici di droghe
faccia una richiesta di trattamento. Il programma unitario delle nazioni Unite su HIV e AIDS
(UNAIDS) rileva che il numero di nuovi casi di HIV tra le persone che si inietta droghe (PWID)
rimane elevato, costituendo circa il 40% delle nuove infezioni in alcuni paesi, cosa che comporta un
compito sempre più arduo per la sanità pubblica. Uno studio recente sulla quota di malattia
derivante dalla dipendenza da droghe stima che nel 2010 sono stati persi 1.980.000 anni di vita
come conseguenza dell’uso non sicuro di droghe per via iniettiva, a causa delle morti premature
come conseguenza dell’infezione HIV, ed altri 494.000 anni di vita sono stati persi a livello
mondiale a causa dell’infezione da epatite C. La prevalenza di droghe per via iniettiva, con un tasso
di 4.6 volte sulla media globale, è di gran lunga maggiore nell’Europa orientale e sudorientale, dove
si stima che l’1.26% della popolazione in età 15-64 abbia recentemente iniettato droghe. In quella
sottoregione, tassi particolarmente elevati di assunzione di droghe per via iniettiva sono stati
osservati nella Federazione Russa (2.29%), nella Repubblica Moldova (1.23%), in Bielorussia
(1.11%) ed Ucraina (0.88-1.22%). Due regioni spiccano per l’elevata prevalenza di HIV tra le
persone che iniettano droghe. Nell’Asia sud-occidentale si stima che il 28.8% delle persone che
iniettano droghe sia affetto da HIV, cosa che riflette prevalentemente l’elevata prevalenza di HIV
tra le persone che iniettano droghe in Pakistan. In Europa orientale e sudorientale si stima un tasso
del 23% di HIV tra le persone che iniettano droghe, cosa che riflette principalmente l’elevata
prevalenza osservata sia nella Federazione Russa (range: 18.4-30.7%) che in Ucraina (21.5%). Ci
sono alcune eccezioni al trend discendente generale dei nuovi casi di HIV tra le persone che
iniettano droghe in Europa, che dimostrano come, relativamente all’epidemia di HIV, la situazione
può cambiare molto rapidamente. La Grecia (Atene) e la Romania hanno recentemente rilevato
aumenti significativi dei casi di HIV tra le persone che iniettano droghe.
Droga tra i detenuti ed implicazioni per la salute. Si stima che, a livello mondiale, ci
siano quotidianamente più di 10.2 milioni di persone trattenute in carcere (inclusa la custodia
cautelare), con numeri in aumento in ogni continente. Tuttavia, i tassi della popolazione detenuta
sono molto diversi da regione a regione e tra zone diverse dello stesso continente. Molti di questi
detenuti sono incarcerati per reati connessi all’uso, al possesso od allo spaccio di droghe. L’uso di
droghe e l’uso iniettivo di droghe sono entrambi molto presenti tra la popolazione detenuta, spesso
più che tra la popolazione generale. L’EMCDDA riferisce che la proporzione di detenuti che ha
utilizzato sostanze illecite durante la detenzione nelle singole nazioni europee (prevalentemente
nell’Europa occidentale e centrale) ha oscillato dal 4 al 56%, con 11 nazioni che hanno riferito
prevalenze del 20% o superiori. Inoltre, i Paesi hanno rilevato prevalenze di detenuti, che hanno
assunto droghe per via iniettiva durante la detenzione, oscillanti dallo 0.7 al 31%, con sette nazioni
che hanno riferito tassi di uso iniettivo del 7% o superiori.
Criminalità droga-correlata (infrazioni alla normativa sugli stupefacenti). In base alle
informazioni disponibili, durante il periodo 2003-2012 sono aumentati sia il numero di persone
arrestate o sospettate di uso personale che il numero di assuntori di sostanze illecite: il primo gruppo
circa del 32%, il secondo approssimativamente di 1/5. Rispetto alla popolazione generale, il tasso di
persone arrestate, o incriminate, per infrazioni collegate al possesso od all’uso personale è
aumentato del 18%, mentre la stima della prevalenza degli assuntori di stupefacenti (come
percentuale della popolazione nella fascia d’età 15-64) è rimasta sostanzialmente stabile.Gli
aumenti nei reati droga-correlati erano inoltre palesemente reati relativi al traffico di droga, mentre
gli altri tipi di reato sono diminuiti. Questi indicatori, malgrado risentano di un elevato livello di
incertezza, suggeriscono che, nel periodo 2003-2012, la proporzione generale di assuntori di
stupefacenti che sono stati arrestati per possesso per uso personale ha oscillato dal 3 al 4%. Questo
suggerisce che l’aumento nei tassi di criminalità per possesso finalizzato all’uso personale è dovuto
all’aumento nel numero totale degli assuntori di stupefacenti. Confrontando l’importanza relativa
delle varie droghe nei dati sui reati droga-correlati, la cannabis è chiaramente la droga prevalente
nei casi di possesso per uso personale, seguita dagli ATS (stimolanti di tipo anfetaminico).
Tendenze attuali. Sebbene il rifornimento globale e la domanda possano essere
globalmente in declino nel lungo periodo, il mercato illecito degli oppiacei è lungi dall’essere
stazionario, specialmente quando vengono presi in considerazione i trends di più breve periodo. C’è
una crescente evidenza di cambiamenti significativi nel flusso di eroina dall’Afghanistan, del fatto
che l’eroina afghana sta diventando più disponibile in mercati di consumo diversi da quello
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tradizionale dell’Europa, e dell’interrelazione tra mercato lecito ed illecito degli oppioidi (inclusi gli
oppiacei).
Mercati europei e loro correlazione con l’Afghanistan. Sembra che il flusso di eroina
attraverso la tradizionale rotta dei Balcani, dall’Afghanistan all’Europa centrale ed occidentale
attraverso la Repubblica Islamica dell’Iran e la Turchia, si sia ridotto negli ultimi anni. Vari fattori
possono aver contribuito alla riduzione dei sequestri lungo questa rotta, incluso il successo
dell’attività di contrasto nelle principali nazioni di transito e la riduzione della richiesta nel mercato
di destinazione. Basandoci sulle stime UNODC, il numero degli assuntori di oppiacei nell’Europa
centrale ed occidentale si è ridotto di circa un terzo dal 2003 al 2012 (da 1.6 a 1.13 milioni). In ogni
caso, nel 2011 e 2012, ci potrebbe essere stato un certo deficit nel rifornimento disponibile di eroina
(a cui potrebbe essere già stato posto rimedio), dato che il prezzo rapportato alla purezza dell’eroina
ha subito un mutamento tra il 2010 ed il 2011 ed ha mantenuto livelli crescenti nel 2012. Tuttavia,
la riduzione del flusso di eroina attraverso la rotta dei Balcani sembra essere stato accompagnato da
una corrispondente riduzione della domanda. La corrispondente diminuzione potrebbe aver
stimolato lo sviluppo di rotte alternative a quella dei Balcani (fattore questo suggerito da altre
evidenze) per rifornire l’Europa, verosimilmente attraverso il Vicino e Medio Oriente e l’Africa, od
anche direttamente dal Pakistan, suggerendo che la cosiddetta “Rotta Sud” si stia espandendo.
Cocaina: analisi del mercato. Complessivamente, gli ultimi indicatori sul rifornimento
suggeriscono che la disponibilità complessiva di cocaina sia diminuita nel medio termine. Tuttavia,
nel 2012 ci sono stati segni di appiattimento o addirittura di un rimbalzo in alcuni mercati. Si stima
che la coltivazione globale del cespuglio di coca sia diminuita di circa un quarto tra il 2007 ed il
2012. Tuttavia, non è chiaro se il declino graduale sia una conseguenza della contrazione della
domanda complessiva oppure rappresenti un ritorno all’equilibrio successivo al surplus verificatosi
nel 2007. In realtà, l’area complessivamente coltivata, che nel periodo 2003-2006 è stata abbastanza
stabile a 153.000-157.000 ettari, è tornata a quei livelli nel 2010 e 2011. La successiva riduzione del
2012 ha ridotto l’area coltivata totale ai suoi livelli più bassi dall’inizio delle stime disponibili
(1990). Tuttavia, la significatività della recente riduzione è ridotta dai miglioramenti dell’efficienza
del processo di produzione della cocaina, che si pensa siano stati conseguiti nel lungo periodo. In
Europa occidentale e centrale gli indicatori del rifornimento globale suggeriscono un possibile
rimbalzo della disponibilità di cocaina. Seguendo una chiara diminuzione dal picco del 2006, i
sequestri di cocaina hanno raggiunto la punta minima nel 2009 a 53 tonnellate per risalire a 71
tonnellate nel 2012. L’aumento del 2012, tuttavia, è stato concentrato in poche importanti nazioni di
transito, in particolare Belgio e Spagna e, a livelli inferiori, il Portogallo, mentre le nazioni di
maggior consumo, come Francia, Germania e Italia hanno registrato una diminuzione. Tuttavia, la
purezza della cocaina al dettaglio è aumentata in alcune nazioni con mercati di considerevoli
dimensioni, come Francia, Germania e Regno Unito. La disponibilità apparentemente in aumento in
Europa (se confermata dalla realtà), potrebbe essere riconducibile ad un aumento dei rifornimenti
provenienti dal Perù, e se il trend dell’utilizzo continua a divergere dal trend della disponibilità,
potrebbe sollevare una domanda relativamente alla quota-parte della cocaina in ingresso in Europa
destinata ai mercati emergenti esterni a quelli tradizionali dell’Europa occidentale e centrale.
Panoramica sulla cannabis. La coltivazione della cannabis rimane molto diffusa nella
maggior parte delle regioni, annoverando sia la coltivazione personale che le fattorie su larga scala
con annessi negozi all’ingrosso, cosa che rende difficile stimare i livelli complessivi di coltivazione
e produzione della cannabis. Mentre la pianta di cannabis viene coltivata quasi in ogni nazione del
mondo, la produzione della resina di cannabis è circoscritta solo ad alcune nazioni del nord africa e
dell’Asia mediorientale e sudoccidentale. Sulla base delle stime disponibili sulla coltivazione e
produzione, in Afghanistan nel 2012 la superficie totale coltivata a cannabis era di 10.000 ettari, in
calo rispetto ai 12.000 ettari del 2011. Ma la produzione potenziale di resina, a causa della maggior
resa per ettaro, è stata stimata in 1400 tonnellate nel 2012, a fronte di 1300 tonnellate nel 2011. La
riduzione del prezzo della resina di cannabis in Afghanistan, tra il dicembre 2011 ed il dicembre
2012, supporta l’ipotesi di un possibile incremento della disponibilità di prodotto nell’arco di
tempo.
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1.2. Il contesto europeo: la relazione EMCDDA9
(a cura di Sabrina Tripodi)
PREMESSA
Prima di addentrarci nell’analisi della situazione delle tossicodipendenze nel territorio dell’Ulss 12
Veneziana desideriamo, come l’anno scorso, condividere una sintesi dei principali trend relativi al
consumo di sostanze in Europa e dei trend relativi alle domande di trattamento che pervengono ai
servizi territoriali dei paesi europei coinvolti nell’indagine annuale dell’Osservatorio Europeo sulle
Droghe e le Tossicodipendenze (European Monitoring Centre on Drugs and Drug Addiction –
EMCDDA, 2014).
Prendiamo come punto di riferimento la pubblicazione “Tendenze e sviluppi” del pacchetto
pubblicato annualmente dall’Osservatorio (Report Annuale dell’EMCDDA). Il report è uscito nel
2014 e fa riferimento, in alcuni casi, ai dati raccolti nel 2013 e in altri casi ai dati raccolti nel 2012.
Questi dati vengono raccolti da 22 paesi attraverso indagini su campioni di popolazione
“statisticamente rappresentativi”, punto di partenza per le stime sulla popolazione generale. Le fasce
d’età considerate per l’analisi relative alle prevalenze di consumo di sostanze stupefacenti sono le
seguenti:
1.
2.
3.
Adulti (15-64 anni): circa 340 milioni di Europei (il 42% della popolazione complessiva);
Giovani adulti (15-24 anni);
Studenti (15-16 e 17-18 anni).
Come l’anno scorso, anche nell’anno di riferimento 2013 permangono segnali di stabilizzazione in
Europa e, per certi versi, anche trend negativi rispetto alla disponibilità e al consumo di sostanze
stupefacenti sia tra la popolazione generale sia tra la popolazione giovanile, ma questi dati vengono
comunque letti con la dovuta prudenza dal momento che l’attenzione è sempre vigile e i segnali di
preoccupazione non mancano.
In particolare, in uno scenario sempre più variegato, “complesso e in continua evoluzione”, si
assiste al diffondersi di nuove droghe sintetiche, molto più pericolose delle sostanze a base vegetale,
che stanno progressivamente prendendo il posto degli oppiacei la cui disponibilità e consumo sono
in netta riduzione in molti paesi europei (Emcdda, 2014 p. 6).
CONSUMO DI SOSTANZE STUPEFACENTI: POPOLAZIONE GENERALE
Tenendo conto del consumo nella popolazione generale (15-64) di Cannabis, Cocaina, Amfetamine
ed Ecstasy “Almeno una volta nella vita” (lifetime prevalence), le stime parlano di circa 80 milioni
di europei adulti (1/4 della popolazione degli adulti) che hanno consumato sostanze illecite almeno
una volta nella loro vita.
La maggior parte dichiara di aver consumato cannabis (77 milioni; circa 3 punti percentuali in meno
rispetto all’anno precedente). Le stime sono molto inferiori per coloro che dichiarano di aver
consumato altre droghe: 14,5 milioni per la Cocaina; 11,4 milioni per le Amfetamine e 10,6 milioni
per l’Ecstasy.
La prevalenza “una tantum” non rispecchia il reale consumo di sostanze stupefacenti da parte della
popolazione generale, ma dà un’idea della pervasività della loro diffusione e della loro disponibilità
per la popolazione. Un’informazione più aderente alla situazione realistica è resa meglio dalle
dichiarazioni degli intervistati sul consumo più recente (ultimi 12 mesi) o più intensivo (ultimi 30
giorni). In particolare, con l’espressione “consumo quotidiano o quasi quotidiano” di sostanza, si
intende un consumo su 20 o più giorni nel mese precedente l’indagine conoscitiva.
9
EMCDDA = European Monitoring Centre for Drugs and Drug Abuse, Osservatorio europeo, Lisbona
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Per visualizzare in un colpo d’occhio le tendenze relative al consumo di sostanze principali, nella
popolazione generale, dagli anni 90 a quelli più recenti, si vedano i grafici sotto riportati.
Cannabis
Cocaina
Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di cannabis tra i
giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014
Anfetamine
Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di cocaina tra i
giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014
Ecstasy
Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di anfetamine tra
i giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014
Prevalenza nell’ultimo anno del consumo di ecstasy tra i
giovani adulti (15-34). Fonte: EMCDDA, Report 2014
Come si evince dai grafici, per 3 tipologie di sostanze su 4 (Cocaina, Anfetamine ed Ecstasy) è in
corso, negli ultimi anni, una netta tendenza al ridimensionamento del consumo da parte dei giovani
adulti (15-34 anni), in particolare per quanto riguarda la prevalenza d’uso nel “corso dell’ultimo
anno”. Per la Cannabis, invece il ridimensionamento si registra soltanto per 2 paesi come Regno
Unito e Spagna. Salta agli occhi anche qualche controtendenza: il consumo di Cocaina è in crescita
in Svezia, Francia ed Estonia ma in netta riduzione in tutti gli altri paesi, mentre l’uso di
Amfetamine è in crescita solo in Svezia.
L’unico paese dell’Unione Europea a raccogliere sistematicamente i dati sull’uso di Catinoni
sintetici, come il Mefredone, è il Regno Unito che registra un lieve decremento nell’uso di tale
sostanza stimolante dal 2012 al 2013.
Per quanto riguarda l’uso di Oppiacei, già da qualche anno si registra un calo per quanto riguarda le
nuove iniziazioni a questa sostanza (Emcdda 2014, p. 44). A proposito di Oppiacei, la relazione
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dell’Osservatorio fa notare che nel 2012 più del 10% dei consumatori di Oppiacei si sono sottoposti
al trattamento per l’abuso di sostanze diverse dall’Eroina e in particolare: Metadone, Buprenorfina e
Fentanil. Per quanto riguarda l’Eroina, il numero di consumatori problematici si è quasi dimezzato
dal 2007 (anno in cui si è toccato l’apice delle nuove richieste di trattamento: 59.000) al 2012 (anno
in cui le nuove richieste di trattamento sono state 31.000). È in calo il consumo di sostanze per via
parentale, comunemente associato al consumo di oppiaci: questa tendenza è in atto dal 2006.
Secondo l’Osservatorio Europeo, l’uso di droghe è tra le principali cause di morte per i giovani
europei. La morte può avvenire sia per cause dirette (overdose) sia per cause indirette come
incidenti, malattie e violenze (Emcdda, 2014 p. 48).
CONSUMO DI CANNABIS
PREVALENZA
Consumo di Cannabis tra i giovani europei (15-34)
Secondo le stime dell’EMCDDA, 14,6 milioni
di giovani europei (15-34) (in particolare l’11,2
% dei 15-34enni) hanno consumato Cannabis
nel corso dell’ultimo anno (di cui 8,5 milioni di
età compresa tra i 15 e i 24 anni, che rappresenta
il 13,9%). In otto paesi sono state segnalate
tendenze in calo, mentre in altri paesi si è
registrato un aumento della prevalenza
nell’ultimo anno (in particolare: Danimarca,
Finlandia e Svezia)
Una minoranza significativa di consumatori di
Cannabis consuma questa sostanza in modo
intensivo (quasi quotidianamente): si tratta
dell’1% degli adulti europei. Più di 2/3 di queste
persone rientra nella fascia d’età compresa fra i
15 e i 34 anni e, in questa classe di età, più di tre
quarti sono di sesso maschile.
Consumo di Cannabis tra gli studenti europei (15-16)
Nel 2011, secondo le indagini più recenti dell’ESPAD, il consumo di Cannabis tra i ragazzi di 15 e
16 anni si configurava nel seguente modo: 24% lifetime prevalence, 20% nell’ultimo anno, 12% nel
mese precedente. Per una minoranza di studenti si tratta di un consumo più frequente: il 2% dichiara
di averla consumata 10 o più volte nel mese precedente l’indagine. Per quanto riguarda la tendenza
europea complessiva, il consumo di Cannabis tra gli studenti è aumentato tra il 1995 e il 2003, è
diminuito leggermente nel 2007 e da allora è rimasto stabile.
TRATTAMENTI
Poco meno dell’1% dei consumatori abituali di Cannabis la consuma per più di 20 giorni nel mese
precedente. La Cannabis è stata segnalata come droga primaria per il primo accesso al trattamento
da 59.000 pazienti (dati 2012).
CONSUMO DI COCAINA
PREVALENZA
La Cocaina è la sostanza stimolante più
assiduamente consumata in Europa, anche se la
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maggior parte dei consumatori si trova in un
ristretto numero di paesi.
Secondo le stime dell’Osservatorio Europeo, circa
2,2 milioni di giovani adulti (l’1,7 % di questa
fascia d’età) ha consumato Cocaina nel corso
dell’ultimo anno (prevalenze lievemente inferiori,
di 0,2 punti percentuali, rispetto ai dati dell’anno
scorso). Si osservano delle riduzioni nei livelli di
consumo in 11 paesi che hanno condotto indagini
più recenti (2013). Una minoranza di
consumatori, in particolare nei 4 paesi con le più
alte prevalenze di consumo, usa questa sostanza in
modo problematico: in Germania la stima relativa
alle persone che usano Cocaina in modo
problematico è dello 0,20%. In Italia: 0,26%, in
Spagna: 0,40% e in Regno Unito: 0,49%.
TRATTAMENTI
La Cocaina è riportata come droga primaria dal 14% di tutti i pazienti che si sono sottoposti a un
trattamento nel 2012 (55.000) e dal 18% di quelli che sono entrati in cura per la prima volta
(26.000), in leggero calo rispetto ai dati dell’anno precedente. Il picco di richieste di trattamento per
Cocaina (prima richiesta di trattamento) è stato nel 2008 (38.000) per poi abbassarsi
progressivamente ed arrivare a 26.000 nel 2012. Soltanto 2.300 nuovi consumatori di Cocaina o
Crack come droga primaria (-700 rispetto all’anno precedente) si sono sottoposti a trattamento nel
2012; di cui circa i 2/3 nel Regno Unito, e gran parte dei rimanenti in Spagna e nei Paesi Bassi
(Emcdda 2014, p. 39).
CONSUMO DI AMFETAMINE
Le Amfetamine e la Metamfetamina sono stimolanti fortemente correlati ma le Amfetamine sono
più diffuse mentre l’uso di Metamfetamina è presente soltanto in Repubblica Ceca e Slovacchia.
PREVALENZA
Si stima che nell’ultimo anno, 1,2 milioni di
giovani adulti (15-34) abbiano consumato
Amfetamine. Tra il 2007 e il 2012 i livelli di
prevalenza nel consumo di queste sostanze si sono
mantenuti bassi con tendenza alla diminuzione
progressiva. In Rep. Ceca e Slovacchia il
consumo di Amfetamine e Metamfetamine è
radicato da più tempo. Le stime più recenti
riportano
una
prevalenza
di
consumo
problematico pari allo 0,42% in Rep. Ceca (2012)
e allo 0,21% in Slovacchia (2007).
TRATTAMENTI
In Europa circa il 6% dei pazienti che si sono sottoposti ad un trattamento terapeutico nel 2012
segnala le Amfetamine come droga primaria (25.000 pazienti di cui 10.000 entrati in trattamento
per la prima volta).
CONSUMO DI ECSTASY
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L’Ecstasy è una sostanza sintetica conosciuta anche come MDMA, il cui consumo è
tradizionalmente associato ai contesti ricreativi notturni e alla dance music elettronica.
PREVALENZA
Si stima che nell’ultimo anno, 1,3 milioni di
giovani adulti (15-34) abbiano consumato Ecstasy
nell’ultimo anno. In Europa il consumo di Ecstasy
ha raggiunto l’apice nell’arco di tempo 20002005, per poi ridursi progressivamente. Negli
ultimi anni solo la Bulgaria ha registrato un
aumento della prevalenza d’uso.
TRATTAMENTI
I pazienti in trattamento per la prima volta per il consumo problematico di Ecstasy sono
relativamente pochi: sono solo 550, in Europa, i pazienti entrati in trattamento per la prima volta
che dichiarano l’ecstasy come droga primaria.
CONSUMO DI STIMOLANTI SINTETICI
Come detto precedentemente, la Cocaina, le Amfetamine e l’Ecstasy sono gli stimolanti illeciti più
frequentemente consumati in Europa, ma negli ultimi anni si stanno sempre più diffondendo altre
sostanze sintetiche meno note fra cui le Piperazine (per esempio BZP) e i Catinoni sintetici (per
esempio Mefedrone e MDPV), che sono consumati in modo illecito per i loro effetti stimolanti.
In particolare i Catinoni sintetici, tra cui il Mefedrone, hanno occupato uno spazio importante nel
mercato degli stimolanti illeciti in alcuni paesi. A tutt’oggi però soltanto il Regno Unito ha
effettuato indagini su queste droghe. Secondo i dati più recenti, l’1,1 % degli adulti (di età compresa
fra i 16 e i 59 anni) in Inghilterra e in Galles avrebbe dichiarato di avere consumato Mefedrone
nell’ultimo anno, facendone la quarta droga illegale più consumata. Tra i giovani di 16-24 anni la
prevalenza di consumo negli ultimi 12 mesi è stata simile alla prevalenza dell’Ecstasy (3,3%), la
terza droga più consumata in questa classe d’età. Più in generale, in Europa continuano a essere
segnalate mortalità e morbilità associate al Mefedrone, anche se a livelli ancora bassi. Alcuni paesi
segnalano l’assunzione per via parenterale di Mefedrone, MDPV e altri Catinoni sintetici tra i
gruppi di consumatori problematici di stupefacenti e pazienti in trattamento (Ungheria, Austria,
Romania, Regno Unito).
CONSUMO DI OPPIACEI
Gli oppiacei sono ancora responsabili della maggior parte delle morti e delle patologie causate dal
consumo problematico di sostanze in Europa. L’oppiaceo più conosciuto e diffuso è l’eroina ma
anche le sostanze sintetiche come Buprenorfina, Metadone e Fentanil cominciano a diffondersi
sempre più nel mercato illegale.
PREVALENZA
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Si stima che ci siano in Europa 1,3 milioni di
adulti (15-64), consumatori problematici di
Oppiacei (0,4%). Le stime sulla prevalenza
variano da meno di 1 consumatore ogni 1.000
abitanti a prevalenze medie (2 - 5 ogni 1.000) in
Germania e Italia a prevalenze più elevate (> 5)
soprattutto in paesi come Slovenia, Regno Unito e
Malta.
TRATTAMENTI
I consumatori di Oppiacei (soprattutto Eroina) come droga primaria rappresentano il 46% (- 2%
rispetto al 2011) di tutti i consumatori che nel 2012 si sono sottoposti a trattamento specialistico
(180.000) e al 26% di quelli che sono entrati in trattamento per la prima volta. Il picco dei nuovi
eroinomani si è raggiunto nel 2007 (59.000) e da allora è in calo in quasi tutti i paesi europei (nel
2011 erano 41.000 e, nel 2012, 31.000).
DECESSI CORRELATI AGLI STUPEFACENTI
Il consumo delle sostanze stupefacenti è una delle principali cause di mortalità tra i giovani europei,
sia direttamente in seguito a overdose sia indirettamente a causa di malattie, incidenti, violenze e
suicidi connessi al consumo di droghe. La maggior parte degli studi longitudinali su gruppi di
consumatori problematici di stupefacenti mostrano tassi di mortalità tra l’1 e il 2% all’anno.
Secondo una recente analisi dell’Emcdda, ogni anno in Europa muoiono tra i 10.000 e i 20.000
consumatori di oppiacei. Tali decessi si concentrano soprattutto fra i maschi di età compresa fra i 30
e i 40 anni; tuttavia l’età, i tassi di mortalità e le cause di morte mutano nel tempo e da un paese
all’altro (ad esempio in Estonia si è registrato un forte incremento di decessi per overdose negli
ultimi anni dovuto alla maggiore diffusione e uso di un Oppiaceo sintetico molto potente, il
Fentanil). Complessivamente, nel 2012 sono stati segnalati circa 6.100 decessi per overdose che
rappresentano – 400 decessi rispetto al 2011 e con un forte calo rispetto ai 7.100 registrati invece
nel 2009. Tuttavia, la situazione varia per i singoli paesi, alcuni dei quali riportano ancora una
tendenza all’aumento.
2. Il contesto nazionale e regionale
2.1. La relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze
(a cura di Sabrina Tripodi)
Dopo l’analisi della situazione delle tossicodipendenze nel contesto europeo, e prima dell’analisi
del contesto veneziano, desideriamo, come l’anno scorso, dare uno sguardo ai principali trend
relativi al consumo di sostanze e alle domande di trattamento in Italia, prendendo in esame
l’annuale Relazione al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze (Dipartimento Politiche
Antidroga, 2014).
POPOLAZIONE GENERALE
Per osservare velocemente la situazione dei consumi di sostanze stupefacenti nella popolazione
generale in Italia (adulti 19-64 anni) e valutarne le tendenze di consumo negli ultimi anni,
proponiamo un grafico riassuntivo con le tendenze in atto relative al consumo delle droghe più
diffuse.
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Così come nel resto d’Europa, anche in Italia – ma in questo caso in riferimento alla popolazione
generale (19-64 anni) – si registra la tendenza ad una progressiva riduzione o stabilizzazione dei
consumi dal 2008 fino ai giorni nostri. Tali tendenze non sono però confermate per i giovani negli
anni dal 2011 al 2014. In particolare, lo studio Espad - SPS Dipartimento Politiche Antidroga,
relativo al consumo di droga tra le giovani generazioni, rileva che dal 2011 al 2014 sono state
riportate prevalenze di consumo più elevate per gli stimolanti (sia naturali ma soprattutto sintetici).
GIOVANI STUDENTI
Per quanto riguarda l’uso di sostanze in Italia nella popolazione studentesca (15-19 anni) si può fare
affidamento su dati più recenti (ultima rilevazione nel 2014). Dalla Relazione al Parlamento del
2014 si evince che vi sono tendenze all’incremento dei consumi per alcune sostanze come la
Cannabis (la cui prevalenza di consumo è tornata ai livelli elevati del 2008) e per gli stimolanti il
cui uso è incrementato negli anni dal 2011 al 2014 (si veda il grafico successivo), mentre sembrano
essersi stabilizzati i livelli di prevalenza relativi all’uso di Cocaina ed Eroina.
Per quanto riguarda gli stimolanti, il 2% degli studenti tra i 15 e i 19 anni ha fatto uso di Ecstasy e
Amfetamine nell’ultimo anno. Una percentuale simile (2,2%) dice di averli provati almeno una
volta nella vita. Il consumo aumenta con il crescere dell’età, fino a raggiungere il 2,8% tra i 19enni.
Elevati i consumi anche per LSD, Ketamina e Allucinogeni. Cifre confermate anche dall’analisi
delle acque reflue che il Dipartimento politiche antidroga ha affidato all’Istituto Mario Negri di
Milano: da cui risulta incrementato il consumo di Ecstasy, Metamfetamine e Ketamina, che passa
da 2,2 a 3,3 milligrammi al giorno. Ma a essere più diffuso è un consumo misto di droghe diverse, il
cosiddetto policonsumo, soprattutto tra i giovani. Il mix prevede soprattutto l’associazione di
droghe “down” con droghe “up”: Cannabis e Metanfetamine, per esempio, per controbilanciare gli
effetti dell’una e delle altre e trovare un “equilibrio” più funzionale.
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TRATTAMENTI
I soggetti tossicodipendenti che necessiterebbero un trattamento specialistico sono circa 461.000
(461.500 nel 2012) e rappresentano l’11,9 per 1.000 residenti italiani di età compresa tra i 15 e i 64
anni. Di questi, 295.936 (7,2 per 1.000 residenti) non sono in trattamento presso i servizi di
assistenza e si suddividono in circa 50.000 dipendenti da oppiacei (1,3 per 1.000 residenti), circa
62.000 da cocaina (1,6 per 1.000 residenti) e circa 170.000 da cannabis (4,4 per 1.000 residenti).
Le regioni con un maggior numero di consumatori sono, in ordine decrescente: Liguria, Molise,
Toscana e Sardegna, con livelli di prevalenza superiori a 6,0 per 1.000 residenti di età compresa tra
15 - 64 anni. Per considerare ad un colpo d’occhio la situazione dei trattamenti in Italia, si consideri
il grafico seguente che riassume molto bene le proporzioni tra utenti in trattamento e utenti che
necessiterebbero di trattamento ma non si accostano ai servizi.
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Per quanto riguarda i dati sui trattamenti di sostanze stupefacenti in Italia, la Relazione riporta che il
50,6% degli utenti assistiti presso i servizi nel 2013 è in trattamento farmacologico integrato,
mentre il restante 49,4% è in trattamento psico-socio-riabilitativo.
Interessante notare come nel 2013 il reinserimento lavorativo ed il completamento dell’istruzione
scolastica siano stati indicati quali obiettivi prioritari da quasi la totalità delle Regioni e delle
Pubbliche Amministrazioni, secondo quanto riportato nei questionari standard dell’Osservatorio
Europeo.
I COSTI SOCIALI E SANITARI DELLE TOSSICODIPENDENZE
In conclusione ci sembra interessante sottolineare i costi sociali del consumo di sostanze
stupefacenti (che includono i costi per l’acquisto di droghe, i costi per far rispettare la legge, i costi
sociosanitari per la presa in carico e i costi per la perdita di produttività). Tutti questi costi sono stati
stimati per il 2012 pari a 15,81 miliardi di euro, corrispondenti all’1% del PIL.
Il costo imputabile all’acquisto delle sostanze rappresenta il 56% del totale dei costi sociali. I costi
derivanti dalla perdita di produttività rappresentano il 26,0%, pari a 4,12 miliardi di euro. Il 64,4%
va alla perdita di produttività, il 15,1% dei costi sono dovuti alla morte prematura e per il 20,5% si
tratta di perdita per incidenti stradali. I costi socio-sanitari rappresentano il 9,8% del totale (1,55
miliardi di euro) e sono così suddivisi: il 47,1% per l’assistenza dei soggetti presso i Servizi
territoriali per le dipendenze, il 30,1% per la cura delle malattie infettive droga-correlate, ed il
16,5% per l’assistenza nelle strutture socio-riabilitative. I costi ascrivibili alle attività di contrasto
totalizzano circa 1,33 miliardi di euro (8,4% del totale), di cui il 57,2% va collegato alla detenzione,
il 15,5% alle attività delle forze dell’ordine, il 27,3% alle attività dei tribunali e delle prefetture.
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CROLLO DELLA SPESA PER LE MISURE DI PREVENZIONE
Altro tema che ci preme sottolineare in questa sede è che, nel 2013, il DPA rileva un crollo degli
investimenti regionali nell’area della prevenzione, in particolare della prevenzione universale (44,2%), ma anche in quella selettiva10, pari a -38,9%, sottolineandone le ricadute negative sul piano
sociale. Infatti la Relazione fa notare come queste cifre assumano particolare rilevanza in
considerazione dell’aumento del consumo di Cannabis e di altre sostanze stimolanti, registrato nel
2013 e nel 2014 tra i giovani della fascia 15-19 anni. La Relazione sottolinea che proprio per queste
sostanze gli interventi di prevenzione rivestono un’importanza fondamentale e sono particolarmente
più efficaci quanto più giovane è il target cui si rivolgono.
2.2. La relazione al Parlamento su alcolismo e problemi alcolcorrelati
(a cura di Carmela Rizza11)
Il consumo di alcol rappresenta un importante problema di salute pubblica.
L’alcol continua, non solo negli anziani, a rappresentare uno dei principali fattori di rischio per la
salute dell’uomo essendo, anche attraverso consolidati nuovi modelli del bere associati
all’intossicazione (binge drinking), il principale fattore di mortalità prematura tra i giovani sino a 24
anni di età a causa delle correlazioni dirette con l’incidentalità stradale alcol-correlata.
Nonostante l’innalzamento dell’età minima legale per la vendita e la somministrazione di bevande
alcoliche, circa un milione di bambini, adolescenti e giovani al disotto dei 18 anni ricevono e
consumano bevande alcoliche non ottemperando alle linee guida per una sana alimentazione che
impongono consumo zero al di sotto dei 18-20 anni. L’uso di alcol è associato direttamente o
indirettamente al rischio d’insorgenza di oltre 200 malattie e condizioni patologiche, inclusi
numerosi tipi di cancro.
A livello nazionale numerose leggi e piani d’indirizzo (Legge 125/2001; Piano nazionale Alcol e
Salute, PNAS; Piano Nazionale Prevenzione, PNP), hanno nel corso degli anni sottolineato
l’esigenza centrale dei flussi informativi specifici particolarmente sentita da tutte le regioni e le
province autonome italiane.
Dodici paesi (40%), inclusa l’Italia, hanno riferito di avere un divieto totale di consumo di alcol
negli istituti di assistenza sanitaria e negli edifici scolastici; una limitazione parziale è stata indicata
da alcuni paesi anche per eventi sportivi o nel tempo libero (es: concerti nei parchi, nelle strade, sui
mezzi pubblici e in alcuni spazi detti alcohol-free).
In Italia, ancora per l’anno in corso per consumo a rischio ci si riferisce alla definizione della WHO,
un consumo giornaliero medio di oltre 20grammi di alcol puro per le donne (1-2 bicchieri) e di oltre
40 per gli uomini (2-3 bicchieri). Tuttavia sebbene il consumo di un bicchiere di vino a tavola,
contestualmente ai pasti, è generalmente considerato in Italia, come in molti paesi occidentali, parte
integrante dell’alimentazione e in generale della vita sociale, si è assistito nel corso degli anni ad un
cambiamento delle abitudini di consumo alcolico della popolazione a causa della
internazionalizzazione dei consumi, di una forte spinta commerciale sostenuta da modalità
pervasive, e di fortissimi investimenti relativi al marketing delle pubblicità di alcolici.
Si considerano comportamenti rischiosi anche il consumare bevande alcoliche lontano dai pasti o
assumere grandi quantità di alcol in un arco di tempo ristretto (binge drinking).
L’analisi dei trend dei consumatori binge drinker è stata condotta, separatamente per i due sessi,
sulla popolazione di età superiore a 11 anni a partire dall’anno 2003, anno in cui è stata introdotta
per la prima volta la domanda specifica nell’indagine multiscopo sulle famiglie.
10
La prevenzione universale dell’uso di sostanze psicoattive si indirizza senza distinzione a tutti i membri di una
comunità sociale senza considerare specifici segmenti sociali o soggetti a rischio (gruppi o individui vulnerabili). A
questi fanno invece riferimento rispettivamente la prevenzione selettiva e mirata.
11
Medico chirurgo, specialista in Tossicologia clinica, Dipartimento Dipendenze A. Ulss 12 Veneziana, U.O.C. Ser.D.
Mestre, U.O.S. Area Clinica
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Nell’anno 2012, il 78,3% degli uomini e il 51,8% delle donne di età superiore ad 11 anni ha
consumato almeno una bevanda alcolica per un totale di quasi 35 milioni di individui.
I consumatori di vino nel 2012 sono pari al 51,9% della popolazione di età superiore a 11 anni con
una marcata differenza di genere (M:65,6%; F:39,1%).
I consumatori di birra nel 2012 sono il 45,8% della popolazione; gli uomini consumatori di birra
risultano circa il doppio delle consumatrici di birra (61,0% vs 31,5%).
Gli aperitivi alcolici sono consumati nel 2012 dal 31,5% della popolazione di età superiore a 11
anni (M:41,9%; F:21,7%).
Gli amari risultano essere consumati nel 2012 dal 26,3% della popolazione di età superiore a 11
anni e la prevalenza tra gli uomini è più del doppio di quella rilevata tra le donne (M:39,1%;
F:14,5%).
I liquori e i superalcolici risultano essere consumati nel 2012 dal 23,95 della popolazione di età
superiore a 11 anni, e anche per queste tipologie di bevande si osserva una marcata differenza di
genere (M:35,5%; F:13,1%).
La situazione nel Veneto
La prevalenza dei consumatori di almeno una bevanda alcolica e di quelli di vino, aperitivi alcolici
e superalcolici è superiore alla media nazionale per entrambi i sessi a cui si aggiunge quella delle
consumatrici di birra; tra queste ultime si evidenzia inoltre un incremento delle consumatrici di
aperitivi alcolici rispetto al 2011 mentre in entrambi i sessi si osserva una diminuzione dei
consumatori di amari.
Gli indicatori relativi ai comportamenti a rischio sono tutti al di sopra dei valori medi nazionali e si
registra una diminuzione dei consumatori fuori pasto e di quelli a rischio per il criterio ISS tra soli
uomini.
Consumo di alcol tra i giovani
La prevalenza dei consumatori fra i ragazzi di sesso maschile si registra per la birra, con quasi un
ragazzo su due che ha dichiarato di averne consumato nel corso dell’anno (46,8%) seguita dagli
aperitivi alcolici (37,3%).
A decorrere dal 2012 è stata introdotto in Italia il divieto di vendita di bevande alcoliche ai minori
di anni 18, multato con la sanzione amministrativa pecuniaria da 250 a 1000 euro.
Successivamente, grazie alla risoluzione del Ministero dello Sviluppo Economico è stato ribadito
che il divieto di bevande alcoliche ai minori di 18 anni vale anche per le attività di
somministrazione come bar, pub, ristoranti, locali da ballo e simili.
Alla luce di questa importante modifica è stato deciso per questa pubblicazione di monitorare
separatamente i giovani per i quali il consumo dovrebbe essere pari a zero (prima l’età legale per
poter consumare bevande alcoliche era pari a 16 anni) al fine di individuare i target di popolazione
verso i quali indirizzare delle efficaci politiche di prevenzione.
Sicurezza stradale tra i giovani
Le norme italiane in merito alla guida in stato d’ebbrezza sono molto severe e sono state modificate
nel corso degli ultimi anni, soprattutto per i più giovani. Il reato è punito con diverse sanzioni a
seconda del tasso alcolemico del conducente riscontrato al momento del fermo. La legge stabilisce
attualmente il limite di 0,5grammi/litro di alcol nel sangue; nel nuovo codice della strada approvato
nel 2010, è stata introdotta la tolleranza zero per i conducenti con meno di 21 anni, per i
neopatentati che hanno la patente da meno di 3 anni e per i conducenti professionali o di autoveicoli
con patente C, D, E.
Campagna di comunicazione contro l’abuso di alcol e la guida
La campagna sviluppata del Ministero della Salute “la vita è sempre una anche se hai bevuto“ è
stata svolta in collaborazione con l’ONA-CNESPS con gli obiettivi di informare sui rischi connessi
al consumo di alcol e prevenire i fenomeni di abuso da parte dei giovani, con attenzione particolare
alla guida in stato d’ebbrezza.
Per dissuadere i ragazzi si è cercato di utilizzare il loro linguaggio ed entrare nel loro mondo con
l’applicazione per smartphone ”adrenalina pura“, che è stata scaricata da decime di migliaia di
ragazzi.
Calcolare il tasso alcolemico incrociando i dati di ciò che si è bevuto con peso, altezza, e sesso della
persona e giocare a un quiz con domande sulla musica e sul consumo di alcol sono le parti
principali dell’applicazione.
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Consumo di alcol tra gli anziani
Con l’avanzare dell’età non sempre si tiene presente che il fisico risponde diversamente rispetto alla
tossicità dell’alcol. In particolare i cambiamenti sopraggiunti dell’organismo dopo i 65 anni
rendono gli anziani più vulnerabili all’alcol perché si riduce la capacità di metabolizzare (digerire)
l‘alcol, si riduce la quantità di acqua presente nell’organismo e di conseguenza si ha una minore
capacità di diluire l’alcol e tollerarne gli effetti.
Nel 2012 il 59,9% degli ultra 65enni ha consumato almeno una bevanda alcolica con una marcata
differenza di genere (M:79,6%; F45,2%).
Mortalità alcol-attribuibile
L’ONA-CNESPS dell’ISS, in accordo con quanto previsto con la statistica Derivata ISS-00034,
formalmente inclusa nel Piano Statistico Nazionale previsto 2012-2013 e con gli obiettivi previsti
del progetto CCM del Ministero della Salute “L’alcol in Italia e nelle Regioni“ ha analizzato la
mortalità alcol-attribuibile relativa all’anno 2010, utilizzando la base dei dati della mortalità in Italia
dell’Istat, le abitudini di consumo di bevande alcoliche e popolazione residente.
Le cause di morte sono state suddivise in tre categorie:
i. Malattie totalmente alcol-attribuibili: la categoria contiene patologie codificabili secondo
ICD10, per cui la causa di morte è totalmente dovuta al consumo di alcol;
ii. Malattie parzialmente alcol-attribuibili: categoria con patologie secondo ICD10, per cui la
causa di morte è solo parzialmente attribuibile ad un consumo dannoso di alcol (es: Ka
mammella, cirrosi epatica);
iii. Cadute, omicidi, suicidi e altri incidenti alcol-attribuibili: la categoria contiene le cause di
morte non legate a patologie croniche ma che, in base alle attuali conoscenze scientifiche,
sono parzialmente attribuibili ad un consumo dannoso di alcol (ad esempio incidenti
stradali, suicidio e omicidio).
2.3. Il sistema di sorveglianza PASSI: alcol e fumo in Regione Veneto
Il sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle aziende sanitarie per la salute in Italia) è rivolto
alla popolazione adulta, con l’obiettivo di stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio
per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione.
Tutte le 21 Regioni o Province Autonome hanno aderito al progetto. Un campione di residenti di età
compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie.
Personale delle Asl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per
Asl) con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet
e registrati in un archivio unico nazionale. Dall’inizio della sorveglianza, aprile 2007, alla fine del
2011, nel Veneto, sono state intervistate circa 25.000 persone.
2.3.1. Il consumo di alcol in Veneto
Il 64 % degli intervistati dichiara di essere bevitore, ossia di aver consumato negli ultimi 30
giorni almeno un’unità di bevanda alcolica. Il consumo di alcol è più diffuso tra gli uomini, nella
fascia di età più giovane e nelle persone con alto livello di istruzione e nessuna difficoltà
economica. Più di un quinto degli intervistati (23,8%) può essere classificabile come consumatore
di alcol a maggior rischio o perché fa un consumo abituale elevato (5,1%) o perché bevitore fuori
pasto (12,1%) o perché bevitore binge (12,7%) oppure per una combinazione di queste tre modalità.
Il consumo di alcol a maggior rischio è associato in maniera statisticamente significativa con
la giovane età (18-24 anni) il sesso maschile e la cittadinanza italiana, senza un particolare gradiente
socio-economico. Nello stesso periodo temporale 2010-13, nel pool di ASL le percentuali di
bevitori a maggior rischio sono del 17%.
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Tab. 2.3.1.1 – Consumo di alcol in Veneto – Caratteristiche socio-demografiche dei bevitori
Età
Sesso
Istruzione
Situazione economica
Cittadinanza
18 - 24 53% Uomini 32% Nessuna/Media
16% Molte difficoltà
20% Italiana
24%
25 - 34 33% Donne
16% Media inferiore
21% Qualche difficoltà
21% Straniera 14%
35 - 49 18%
Media superiore
26% Nessuna difficoltà
26%
50 - 69 17%
Laurea
26%
L’atteggiamento degli operatori sanitari. Nella regione Veneto, solo una piccola parte
degli intervistati (20 %) riferisce che un operatore sanitario si è informato sui comportamenti in
relazione al consumo di alcol. La percentuale di bevitori a maggior rischio che ha ricevuto il
consiglio di bere meno da parte di un operatore sanitario è del 6 %. Tra i fattori di rischio
comportamentali il consumo di alcol rappresenta l’abitudine di cui si ha meno consapevolezza.
Tab. 2.3.1.2 – Consumo di alcol in Veneto – Bevitori a maggior rischio contattati da operatori sanitari
Bevitori contattati
Consumo abituale elevato
15%
Consumo binge
7%
Consumo fuori pasto
6%
Alcol e guida. Secondo i dati 2013 del sistema di sorveglianza PASSI relativi alla Regione
Veneto, tra i bevitori di 18-69 anni che hanno guidato l’auto/moto negli ultimi 12 mesi, il 9%
dichiara di aver guidato sotto l’effetto dell’alcol, cioè dopo avere bevuto nell’ora precedente almeno
due unità alcoliche. La guida sotto l’effetto dell’alcol è un comportamento riferito più spesso dagli
uomini (13%) che dalle donne (3%), nella fascia d’età 18-24 e nelle persone con un basso livello di
istruzione. Non ci sono differenze relative alla fascia di reddito e nazionalità. Nel 2013 nel pool di
Asl il 9% di intervistati dichiara di aver guidato sotto effetto dell’alcol.
2.3.2. L’abitudine al fumo in Veneto
L’abitudine al fumo di sigaretta – In Veneto il 23% degli adulti 18-69 anni fuma
sigarette12. Il 20% è invece ex fumatore13 e il 56% non ha mai fumato14. Nel 2013 la percentuale di
fumatori è inferiore rispetto a quella del quadriennio 2010-2013 nel pool di Asl Passi (28%).
L’abitudine al fumo è più diffusa negli uomini che nelle donne (rispettivamente 27% e 19%), nei
18-24enni (29%) e nei 25-34enni (29%), nelle persone con una scolarità media-inferiore (28%) e in
quelle con molte difficoltà economiche riferite (37%). Dal 2008 al 2013 la proporzione di giovani
fumatori (tra i 18 e 24 anni) si è sensibilmente ridotta, passando dal 32% al 28%, con una
diminuzione di circa 4 punti percentuali. Il numero di sigarette fumate in media al giorno è pari a
11. Tra i fumatori, il 20% è un forte fumatore (più di un pacchetto di sigarette al giorno). Il 3% è
invece un fumatore occasionale (meno di una sigaretta al giorno).
Tab. 2.3.2.1 – Abitudine al fumo in Veneto – Caratteristiche socio-demografiche dei fumatori
Età
Sesso
Istruzione
Situazione economica
Cittadinanza
18 - 24 29% Uomini 27% Nessuna/Media
15% Molte difficoltà
37% Straniera 24%
25 - 34 29% Donne
19% Media inferiore
28% Qualche difficoltà
26% Italiana
23%
35 - 49 23%
Media superiore
23% Nessuna difficoltà
19%
50 - 69 20%
Laurea
19%
L’atteggiamento degli operatori sanitari. Tra gli intervistati che negli ultimi 12 mesi
hanno avuto un contatto con un operatore sanitario, al 43% è stato chiesto se fumano e tra i fumatori
12
Fumatore = persona che ha fumato più di 100 sigarette nella sua vita e che fuma tuttora o che ha smesso di fumare
da meno di sei mesi.
13
Ex fumatore: soggetto che attualmente non fuma e che ha smesso da oltre 6 mesi.
14
Non fumatore: soggetto che dichiara di non aver mai fumato o di aver fumato meno di 100 sigarette nella sua vita e
che attualmente non fuma.
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il 48% ha ricevuto il consiglio di smettere. Nella maggior parte dei casi il consiglio è stato dato a
scopo preventivo (21%).
Tab. 2.3.2.2 – Abitudine al fumo in Veneto – Finalità del consiglio di smettere di fumare
Finalità del consiglio a smettere
A scopo preventivo
21%
Motivi di salute
14%
Per entrambe le ragioni
17%
Nessun consiglio
48%
Smettere di fumare. Tra chi fumava nei 12 mesi precedenti l’intervista, il 47% ha tentato di
smettere e di questi, l’80% ha fallito (fumava al momento dell’intervista), l’11% stava ancora
tentando di smettere (non fumava al momento dell’intervista, ma aveva smesso da meno di 6 mesi),
mentre il 9% è riuscito a smettere (non fumava al momento dell’intervista e aveva smesso da oltre 6
mesi e meno di un anno). Tra le persone che hanno tentato di smettere di fumare nell’ultimo anno,
indipendentemente dall’esito del tentativo, il 94% l’ha fatto da solo, il 2% ha fatto uso di farmaci e
l’1% ha partecipato a incontri o corsi organizzati dalle ASL.
Tab. 2.3.2.3 – Abitudine al fumo in Veneto – Esiti del tentativo di smettere di fumare
Esito del tentativo
Tentativo riuscito
9%
Tentativo in corso
11%
Tentativo fallito
80%
3.1. II contesto locale: utenti in carico ai due Servizi
3.1.1. Tossicodipendenti a Mestre
I tossicodipendenti in trattamento presso il Ser.D. di Mestre, secondo i dati restituiti dalla
nuova piattaforma informativa MFP 5.0 (Multi Functional Platform), entrata in funzione a marzo
2013, sono stati nel corso dell’anno 698, con un rapporto F/M pari a 1/6.1 (nel 2012 il valore
nazionale era pari a 1:5.8). Le fasce d’età prevalenti (40-44 e 45-49) evidenziano un progressivo
invecchiamento della popolazione assistita, in linea con quanto evidenziato nella Relazione al
Parlamento per l’anno 2014: “l’Italia presenta, rispetto agli altri stati europei, il più elevato numero
di utenti in trattamento con età superiore a 39 anni, che può indicare una maggiore tendenza alla
cronicizzazione delle situazioni di dipendenza”.
Tab. 3.1.1.1 – Tossicodipendenti Mestre per fascia d’età e sesso
Sesso
Fascia età
Totale
M
F
25
8
33
15-19
47
16
63
20-24
84
12
96
25-29
63
9
72
30-34
77
13
90
35-39
126
16
142
40-44
106
18
124
45-49
44
3
47
50-54
21
2
23
55-59
7
1
8
>59
600
98
698
TOTALE
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Graf. 3.1.1.1 – Tossicodipendenti Mestre per fascia d’età e sesso
SerD Mestre - Utenti per sesso e fascia d'età - Valori relativi
per sesso
25,0
Valore % per sesso
20,0
15,0
Maschi
Femmine
10,0
5,0
0,0
15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
Fascia d'età
I “nuovi utenti” (“soggetti nuovi assoluti ammessi”, ossia persone che per la prima volta
sono state prese in carico dal Servizio) rappresentano il 22.5% dell’utenza complessivamente
seguita nell’anno, valore superiore sia al dato nazionale (17.2%) che a quello regionale (18.1%)
desumibile dalla Relazione al Parlamento (tab. 11, pag. 29). In controtendenza rispetto al dato
nazionale, invece, la distribuzione per classi d’età (fig. 40, pag. 32): al Servizio mestrino, infatti, la
fascia d’età prevalente (20-24) si attesta su valori ben più bassi del valore nazionale (>39).
Tab. 3.1.1.2 – Tossicodipendenti Mestre per fascia d’età e sesso – Nuovi utenti
SESSO
FASCE DI ETA'
SOGGETTI
2a - Sogg. nuovi assoluti ammessi (SNA)
2b - Sogg. nuovi (per la UO) ammessi (SNB)
M
F
TOT
<=19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 >44
138
19
157
20
19
23
20
19
24
32
16
2
18
0
1
4
1
4
2
6
L’esame delle principali caratteristiche socio-demografiche (stato civile, scolarità,
condizione professionale) risente di due criticità: da un lato, come già evidenziato,
l’implementazione del nuovo sistema informativo nel corso dell’anno, e l’importazione dei dati dai
precedenti sistemi informativi, ha negativamente influito sulla qualità del dato (di qui, l’alto numero
di dati mancanti); dall’altro, queste variabili non sono prese in considerazione nelle ultime relazioni
al Parlamento, quindi manca la possibilità di un confronto. Malgrado queste criticità, spicca la bassa
scolarità degli utenti: uno è privo di qualsivoglia tutolo di studio, 40 (5.7%) hanno conseguito la
sola licenza elementare.
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Tab. 3.1.1.3 – Tossicodipendenti Mestre per stato civile
e sesso
Sesso
Stato civile
Totale
M
F
292
40
332
Nessuno (celibe/nubile)
37
13
50
Coniugato/convivente
7
2
9
Separato-a
26
5
31
Divorziato-a
3
0
3
Vedovo-a
235
38
273
Non dichiarato
600
98
698
TOTALE
Tab. 3.1.1.4 – Tossicodipendenti Mestre per scolarità e
sesso
Sesso
Scolarità
Totale
M
F
1
0
1
Nessuno
37
3
40
Licenza elementare
224
37
261
Scuola media inferiore
32
4
36
Scuola professionale 2-3 anni
49
11
60
Diploma di maturità
1
0
1
Diploma universitario
7
0
7
Laurea
249
43
292
Sconosciuto
600
98
698
TOTALE
Quanto alla condizione professionale, i dati disponibili evidenziano, contrariamente a quanto
si riteneva in passato, che le persone occupate (stabilmente o saltuariamente) sono più numerose dei
disoccupati (205 vs 164).
Sostanza primaria prevalente si conferma essere l’eroina (402 utenti su 489 noti, pari
all’82%), valore assai superiore al dato nazionale (71.5%).
Tab. 3.1.1.5 – Tossicodipendenti Mestre per condizione
professionale e sesso
Sesso
Condizione professionale
Totale
M
F
129
10
139
Occupato stabilmente
54
12
66
Occupato saltuariamente
136
28
164
Disoccupato
22
8
30
Studente
1
2
3
Economicamente non attivo
44
3
47
Altro
214
35
249
Non noto / non risulta
600
98
698
TOTALE
Tab. 3.1.1.6 – Tossicodipendenti Mestre per sostanza
primaria d’abuso e sesso
Sesso
Sostanza primaria
Totale
M
F
347
55
402
Eroina
3
0
3
Metadone
7
2
9
Altri oppiacei
14
4
18
Cocaina
0
1
1
Amfetamine
1
0
1
Ecstasy ed analoghi
1
2
3
Benzodiazepine
34
6
40
Cannabinoidi
1
0
1
Altre sostanze illegali
11
0
11
Alcol
181
28
209
Non noto / Non risulta
600
98
698
TOTALE
La suddivisione della sostanza primaria per fascia d’età consente di verificare che, se da un
lato l’uso prevalente degli oppiacei contraddistingue le fasce d’età più “anziane” e dei cannabinoidi
le fasce più “giovani”, dall’altro l’eroina è la sostanza primaria d’abuso per quasi un terzo dei
giovani (età 15-19) e per la metà dei giovani adulti (20-24).
Tab. 3.1.1.7 – Tossicodipendenti Mestre per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Frequenze
Fascia_eta
Sostanza primaria
Totale
15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
10
34
62
37
45
84
82
32
13
3
402
Eroina
0
0
0
0
0
2
0
1
0
0
3
Metadone
0
0
0
1
0
3
4
1
0
0
9
Altri oppiacei
0
2
0
1
6
3
4
2
0
0
18
Cocaina
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
Amfetamine
0
0
0
0
1
0
0
0
0
0
1
Ecstasy ed analoghi
0
0
1
1
1
0
0
0
0
0
3
Benzodiazepine
17
7
5
4
1
4
2
0
0
0
40
Cannabinoidi
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
1
Altre sostanze illegali
0
0
0
1
4
1
4
0
1
0
11
Alcol
5
20
28
27
32
45
28
10
9
5
209
Non noto / Non risulta
33
63
96
72
90
142
124
47
23
8
698
TOTALE
Pagina 25 di 78
Osservando la distribuzione delle frequenze per fascia d’età, si evidenzia che nella fascia 1519 la sostanza primaria più appetita è costituita dai cannabinoidi, mentre per tutte le altre fasce d’età
l’eroina è di gran lunga la sostanza più rappresentata; la cocaina appare più discontinuamente, e
sembra coinvolgere maggiormente le persone in età 35-39 anni.
Tab. 3.1.1.8 – Tossicodipendenti Mestre per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Valori relativi per fascia d’età
Fascia_eta
Sostanza primaria
15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
30,3% 54,0% 64,6% 51,4% 50,0% 59,2% 66,1% 68,1% 56,5% 37,5%
Eroina
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,4% 0,0% 2,1% 0,0% 0,0%
Metadone
0,0% 0,0% 0,0% 1,4% 0,0% 2,1% 3,2% 2,1% 0,0% 0,0%
Altri oppiacei
0,0% 3,2% 0,0% 1,4% 6,7% 2,1% 3,2% 4,3% 0,0% 0,0%
Cocaina
3,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Amfetamine
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 1,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Ecstasy ed analoghi
0,0% 0,0% 1,0% 1,4% 1,1% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0%
Benzodiazepine
51,5% 11,1% 5,2% 5,6% 1,1% 2,8% 1,6% 0,0% 0,0% 0,0%
Cannabinoidi
0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 0,0% 2,1% 0,0% 0,0%
Altre sostanze illegali
0,0% 0,0% 0,0% 1,4% 4,4% 0,7% 3,2% 0,0% 4,3% 0,0%
Alcol
15,2% 31,7% 29,2% 37,5% 35,6% 31,7% 22,6% 21,3% 39,1% 62,5%
Non noto / Non risulta
100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
TOTALE
Quanto alla provenienza geografica, si osserva che l’accesso al Servizio è appannaggio
semi-esclusivo dei connazionali; ridottissima la presenza di altri cittadini comunitari, mentre i
cittadini extracomunitari (29, pari al 4.15%) provengono per quasi un quarto dall’area del Maghreb
(8 utenti tra Tunisia, Marocco e Algeria).
Tab. 3.1.1.9 – Tossicodipendenti Mestre per nazionalità/cittadinanza e sesso
Sesso
Nazionalità / cittadinanza
Totale
M
F
Italia
570
95
665
Cittadini Comunitari
Croazia
1
0
1
Germania
1
0
1
Romania
1
0
1
Slovenia
1
0
1
Cittadini Extra - comunitari
Afghanistan
1
0
1
Albania
3
0
3
Algeria
1
0
1
Argentina
1
0
1
Bangladesh
2
0
2
Brasile
1
0
1
Georgia
2
0
2
Jugoslavia (Serbia, Montenegro)
1
2
3
Macedonia
1
0
1
Marocco
1
0
1
Moldavia
4
0
4
Siria
1
0
1
Tunisia
6
0
6
Ucraina
1
0
1
Venezuela
0
1
1
600
98
698
TOTALE
3.1.2. Tossicodipendenti a Venezia
I tossicodipendenti in trattamento presso il Ser.D. di Venezia, secondo i dati restituiti dalla
nuova piattaforma informativa MFP 5.0 (Multi Functional Platform), entrata in funzione a marzo
Pagina 26 di 78
2013, sono stati nel corso dell’anno 436, con un rapporto F/M pari a 1/3.8 (nel 2012 il valore
nazionale era pari a 1:5.8). La fascia d’età prevalenti (45-49) da un lato conferma il progressivo
invecchiamento della popolazione assistita, in linea con quanto evidenziato nella Relazione al
Parlamento per l’anno 2014: “l’Italia presenta, rispetto agli altri stati europei, il più elevato numero
di utenti in trattamento con età superiore a 39 anni, che può indicare una maggiore tendenza alla
cronicizzazione delle situazioni di dipendenza”, dall’altro rispecchia il quadro demografico
cittadino (vd. § 3.4.1).
Tab. 3.1.2.1 – Tossicodipendenti Venezia per fascia d’età e sesso
Fascia
Sesso
Totale
età
M
F
<15
1
1
2
15-19
20
7
27
20-24
22
15
37
25-29
44
16
60
30-34
50
19
69
35-39
42
11
53
40-44
51
10
61
45-49
61
9
70
50-54
41
2
43
55-59
10
0
10
>59
4
0
4
TOTALE
346
90
436
Graf. 3.1.2.1 – Tossicodipendenti Venezia per fascia d’età e sesso
SerD Venezia - Utenti per sesso e fascia d'età - Valori relativi per
sesso
25,0
Valore % per sesso
20,0
15,0
Maschi
10,0
Femmine
5,0
0,0
<15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
Fascia d'età
I “nuovi utenti” (“soggetti nuovi assoluti ammessi”, persone che per la prima volta sono
state prese in carico dal Servizio) rappresentano il 12.4% dell’utenza complessivamente seguita
nell’anno, valore inferiore sia al dato nazionale (17.2%) che a quello regionale (18.1%) desumibile
dalla Relazione al Parlamento (tab. 11, pag. 29). In controtendenza rispetto al dato nazionale,
invece, la distribuzione per classi d’età (fig. 40, pag. 32): al Servizio lagunare, infatti, la fascia d’età
prevalente (20-24), che rappresenta un terzo dei nuovi utenti, si attesta su valori ben più bassi del
valore nazionale (>39).
Pagina 27 di 78
Tab. 3.1.2.2 – Tossicodipendenti Venezia per fascia d’età e sesso – Nuovi utenti
SESSO
FASCE DI ETA'
SOGGETTI
M
F
TOT
<=19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 >44
2a - Sogg. nuovi assoluti ammessi (SNA)
37
17
54
12
10
13
9
5
1
4
2b - Sogg. nuovi (per la UO) ammessi (SNB)
18
15
33
3
6
7
6
5
2
4
L’esame delle principali caratteristiche socio-demografiche (stato civile, scolarità,
condizione professionale) risente, come già evidenziato poc’anzi, di due criticità: da un lato
l’implementazione del nuovo sistema informativo nel corso dell’anno, e l’importazione dei dati dai
precedenti sistemi informativi, ha negativamente influito sulla qualità del dato (di qui, la presenza di
dati mancanti); dall’altro, queste variabili non sono prese in considerazione nelle ultime relazioni al
Parlamento, quindi manca la possibilità di un benchmarking. Malgrado queste criticità, spicca la
bassa scolarità degli utenti: uno è privo di qualsivoglia tutolo di studio, 32 (7.3%) hanno conseguito
la sola licenza elementare.
Tab. 3.1.2.3 – Tossicodipendenti Venezia per stato
civile e sesso
Sesso
Stato civile
Totale
M
F
Nessuno (celibe/nubile)
207
54
261
Coniugato/convivente
71
17
88
Separato-a
31
3
34
Divorziato-a
24
8
32
Vedovo-a
2
3
5
Non dichiarato
11
5
16
TOTALE
346
90
436
Tab. 3.1.2.4 – Tossicodipendenti Venezia per scolarità e
sesso
Sesso
Scolarità
Totale
M
F
Nessuno
1
0
1
Licenza elementare
29
3
32
Scuola media inferiore
224
52
276
Scuola professionale 2-3 anni
25
10
35
Diploma di maturità
46
18
64
Diploma universitario
2
0
2
Laurea
4
2
6
Sconosciuto
15
5
20
TOTALE
346
90
436
Quanto alla condizione professionale, i dati disponibili evidenziano, contrariamente a quanto
si riteneva in passato, che le persone occupate (stabilmente o saltuariamente) sono più numerose dei
disoccupati (197 vs 167).
Sostanza primaria prevalente si conferma essere l’eroina (314 utenti su 403 noti, pari al
77.9%), valore decisamente superiore al dato nazionale (71.5%).
Tab. 3.1.2.5 – Tossicodipendenti Venezia per condizione
professionale e sesso
Sesso
Condizione professionale
Totale
M
F
Occupato stabilmente
126
12
138
Occupato saltuariamente
48
11
59
Disoccupato
121
46
167
Studente
28
6
34
Economicamente non attivo
7
7
14
Altro
8
4
12
Non noto / non risulta
8
4
12
TOTALE
346
90
436
Tab. 3.1.2.6 – Tossicodipendenti Venezia per sostanza
primaria d’abuso e sesso
Sesso
Sostanza primaria
Totale
M
F
Eroina
248
66
314
Metadone
6
2
8
Altri oppiacei
4
2
6
Cocaina
27
7
34
Benzodiazepine
1
0
1
Altri ipnotici e sedativi
2
0
2
Altri allucinogeni
7
0
7
Cannabinoidi
24
4
28
Alcol
3
0
3
Non noto / Non risulta
24
9
33
TOTALE
346
90
436
La suddivisione della sostanza primaria per fascia d’età consente di verificare che, se da un
lato l’uso prevalente degli oppiacei si distribuisce in maniera “bimodale” tra le fasce 30-34 e 45-49
e quello dei cannabinoidi nella fascia più “giovane” (15-19), dall’altro l’eroina è la sostanza
primaria d’abuso per più di un terzo dei giovani (età 15-19) e per quasi due terzi dei giovani adulti
(20-24).
Pagina 28 di 78
Tab. 3.1.2.7 – Tossicodipendenti Venezia per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Frequenze
Fascia_eta
Sostanza primaria
Totale
<15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
0
10
24
46
52
37
46
53
35
8
3
314
Eroina
0
0
0
0
2
1
2
2
0
1
0
8
Metadone
0
0
0
0
1
1
0
4
0
0
0
6
Altri oppiacei
0
0
7
6
5
6
5
3
2
0
0
34
Cocaina
0
0
0
0
0
0
1
0
0
0
0
1
Benzodiazepine
0
0
0
0
0
0
1
1
0
0
0
2
Altri ipnotici e sedativi
0
0
0
0
1
0
0
2
4
0
0
7
Altri allucinogeni
2
16
2
5
0
1
0
2
0
0
0
28
Cannabinoidi
0
0
0
0
1
0
2
0
0
0
0
3
Alcol
0
1
4
3
7
7
4
3
2
1
1
33
Non noto / Non risulta
2
27
37
60
69
53
61
70
43
10
4
436
TOTALE
Osservando la distribuzione delle frequenze per fascia d’età, si evidenzia che nelle fasce <15
e 15-19 la sostanza primaria più appetita è costituita dai cannabinoidi, mentre per tutte le altre fasce
d’età l’eroina è di gran lunga la sostanza più rappresentata; la cocaina appare più discontinuamente,
e sembra coinvolgere maggiormente le persone in età 20-24 e 35-39 anni.
Tab. 3.1.2.8 – Tossicodipendenti Venezia per sostanza primaria d’abuso e fascia d’età – Valori relativi per fascia d’età
Fascia_eta
Sostanza primaria
<15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
Eroina
Metadone
Altri oppiacei
Cocaina
Benzodiazepine
Altri ipnotici e sedativi
Altri allucinogeni
Cannabinoidi
Alcol
Non noto / Non risulta
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
100%
0%
0%
37%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
59%
0%
4%
65%
0%
0%
19%
0%
0%
0%
5%
0%
11%
77%
0%
0%
10%
0%
0%
0%
8%
0%
5%
75%
3%
1%
7%
0%
0%
1%
0%
1%
10%
70%
2%
2%
11%
0%
0%
0%
2%
0%
13%
75%
3%
0%
8%
2%
2%
0%
0%
3%
7%
76%
3%
6%
4%
0%
1%
3%
3%
0%
4%
81%
0%
0%
5%
0%
0%
9%
0%
0%
5%
80%
10%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
10%
75%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
0%
25%
TOTALE
100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100%
Quanto alla provenienza geografica, si osserva che l’accesso al Servizio è appannaggio
semi-esclusivo dei connazionali; ridottissima la presenza di altri cittadini comunitari (2 persone)
nonché dei cittadini extracomunitari (6 persone).
Tab. 3.1.2.9 – Tossicodipendenti Venezia per nazionalità/cittadinanza e sesso
Sesso
Nazionalità / cittadinanza
Totale
M
F
Italia
340
88
428
Cittadini Comunitari
Francia
1
0
1
Romania
1
0
1
Cittadini Extra - comunitari
Georgia
1
0
1
Lituania
1
0
1
Afghanistan
1
0
1
Ucraina
1
0
1
Australia
0
1
1
Zambia
0
1
1
TOTALE
346
90
436
Pagina 29 di 78
3.1.3. Alcolisti a Mestre
Tab. 3.1.3.1 Alcolisti Mestre – Utenti totali per sesso e fasce d’età
GIA’ IN CARICO O
NUOVI UTENTI
TOTALE
Fasce d'età
RIENTRATI
maschi
femmine
maschi
femmine
0
1
0
0
1
< 19
3
0
3
3
9
20 - 29
4
4
7
4
19
30 - 39
7
1
13
14
35
40 - 49
9
3
14
8
34
50 - 59
3
1
6
0
10
> 59
26
10
43
29
108
Totale
Tab. 3.1.3.2 Alcolisti Mestre – Utenti totali per bevanda d’abuso
BEVANDA
MASCHI FEMMIN
1. Superalcolici
2
5
2. Aperitivi, amari, digestivi
2
2
3. Vini
48
21
4. Birra
17
11
Totale
69
39
Utenti che fanno uso anche di sostanze stupefacenti o psicotrope
14
Utenti che abusano o fanno uso improprio di farmaci:
8
Tab. 3.1.3.3 Alcolisti Mestre – Trattamenti attuati nell’anno
Trattamenti attuati presso il Servizio
Trattamento medico-farmacologico ambulatoriale
Trattamento psicoterapeutico: individuale
Trattamento psicoterapeutico: di gruppo o familiare
Counseling all'utente o alla famiglia
Inserimento nei gruppi di auto/mutuo aiuto
Trattamento socio-riabilitativo
Inserimento in comunità di carattere resid. o semiresid.
Ricovero ospedaliero o day-hospital per sindrome di dipendenza da alcool
Ricovero ospedaliero o day-hospital altre patologie alcoolcorrelate
Ricovero in casa di cura privata convenzionata per sindrome di dipendenza da alcool
Ricovero in casa di cura privata convenzionata altre patologie alcoolcorrelate
n.
n.
soggetti trattamenti
71
71
71
71
0
0
54
54
54
54
71
71
11
11
11
11
11
11
1
1
0
0
Pagina 30 di 78
3.1.4. Alcolisti a Venezia
L’operatività in campo alcologico dell’Ospedale Fatebenefratelli, non limitata alla
disintossicazione ed avvio riabilitativo, ha selezionato l’utenza che si è rivolta al nostro Servizio.
Molti dei pazienti a noi inviati nell’anno 2013 risultavano multiproblematici, gravati da interventi
giudiziari coattivi, fallimenti di reiterati precedenti trattamenti, comorbilità psichiatrica. Il loro
trattamento ha richiesto quindi interventi complessi ed integrati, non limitati all’alcoldipendenza.
Tab. 3.1.4.1 Alcolisti Venezia – Utenti totali per sesso e fasce d’età
GIA’ IN CARICO O
NUOVI UTENTI
TOTALE
Fasce d'età
RIENTRATI
maschi
femmine
maschi
femmine
0
0
0
0
0
< 19
1
0
0
0
1
20 - 29
0
2
9
1
12
30 - 39
1
5
11
1
18
40 - 49
3
0
4
2
9
50 - 59
3
1
4
2
10
> 59
8
8
28
6
50
Totale
Tab. 3.1.4.2 Alcolisti Venezia – Utenti totali per bevanda d’abuso
BEVANDA
MASCHI FEMMIN
1. Superalcolici
0
0
2. Aperitivi, amari, digestivi
5
2
3. Vini
26
10
4. Birra
5
2
Totale
36
14
Utenti che fanno uso anche di sostanze stupefacenti o psicotrope
2
Utenti che abusano o fanno uso improprio di farmaci:
4
Tab. 3.1.4.3 Alcolisti Venezia – Trattamenti attuati nell’anno
Trattamenti attuati presso il Servizio
Trattamento medico-farmacologico ambulatoriale
Trattamento psicoterapeutico: individuale
Trattamento psicoterapeutico: di gruppo o familiare
Counseling all'utente o alla famiglia
Inserimento nei gruppi di auto/mutuo aiuto
Trattamento socio-riabilitativo
Inserimento in comunità di carattere resid. o semiresid.
Ricovero ospedaliero o day-hospital per sindrome di dipendenza da alcool
Ricovero ospedaliero o day-hospital altre patologie alcoolcorrelate
Ricovero in casa di cura privata convenzionata per sindrome di dipendenza da alcool
Ricovero in casa di cura privata convenzionata altre patologie alcoolcorrelate
n.
n.
soggetti trattamenti
44
46
5
5
2
2
26
30
5
6
4
4
2
2
2
2
0
0
1
1
0
0
3.1.5. Il gioco d’azzardo patologico (GAP)
(a cura di Leonardo Duminuco15 e Silvano Felisati16)
Il gioco d’azzardo in generale ha assunto negli ultimi anni dimensioni rilevanti. Il numero di
soggetti affetti da gioco azzardo patologico è in aumento. Secondo la Relazione Annuale al
Parlamento sulle Dipendenze del 2011 il gioco patologico riguarderebbe l’1% della popolazione
generale italiana e circa il 5% è a rischio di sviluppare tale patologia.
15
16
Educatore Professionale, Dipartimento Dipendenze, Ser.D. Venezia Terraferma, servizio Informa Gioco
Sociologo, Dipartimento Dipendenze, Ser.D. Venezia Terraferma, servizio Informa Gioco
Pagina 31 di 78
Il Ser.D. di Venezia Terraferma offre con “Informa Gioco” un punto di consulenza orientamento e
trattamento delle dipendenze da giochi d’azzardo (slot, bingo, lotto, Casinò, scommesse, etc.):
La presa in carico del paziente e dei familiari prevede:
Colloqui individuali e familiari;
Corsi per giocatori d’azzardo in difficoltà e per i loro famigliari;
Gruppo di aiuto e sostegno per evitare le ricadute nel gioco patologico;
Incontri di formazione per familiari.
Il servizio, inoltre, realizza interventi sul territorio e nelle scuole, finalizzati alla sensibilizzazione e
prevenzione dei rischi derivati dal gioco d’azzardo. Inoltre, l’Informagioco è attivo nell’ambito
della ricerca, della valutazione dei programmi terapeutici e della formazione degli operatori dei
servizi sociali e socio sanitari e fa parte del gruppo di lavoro regionale sul gioco d’azzardo
patologico, al quale aderiscono diversi rappresenti di servizi pubblici e del privato sociale. Una
particolare attenzione è riservata ai contatti con i servizi residenziali (progetti e contatti con il
privato e cliniche specializzate).
InformaGioco è aperto tutti i giorni su appuntamento, è gratuito, l’accesso è diretto tramite
appuntamento telefonico senza la richiesta del MMG e si garantisce la massima tutela della privacy.
In 7 anni l’Informagioco ha accolto circa 400 giocatori patologici.
La fascia di età maggiormente interessata è quella superiore ai 40 anni (73%) ma un 22 % ha età
inferiore e sembra in crescita l’accesso di soggetti appartenenti alla popolazione giovanile di
maggiore età
I ceti sociali di appartenenza sono eterogenei. Nella maggior parte dei casi si tratta di pazienti con
una occupazione stabile (57%) e solo il 9% è disoccupato. I coniugati sono il 44%, i conviventi il
7% e i separati/divorziati l’11%. Per quanto attiene alla scolarità il 44% ha frequentato la media
inferiore (44%) , il 25% è in possesso di un titolo di studio medio superiore e il 2% è laureato.
Nel maggior numero dei casi la dipendenza da gioco si è riconducibile all’utilizzo di slot machines
e Video Lottery (VLT) (58%) nei bar e nelle sale giochi. I giochi da Casinò sono praticati dal 24%
dei giocatori patologici. In percentuali inferiori sono utilizzati altri giochi: gratta e vinci, lotto,
superenalotto e scommesse.
Il 41% dei soggetti dichiarava, al momento dei primi colloqui, di giocare quotidianamente e un altro
46% una o più volte la settimana. Al momento del primo accesso circa la metà dei casi segnala un
indebitamento per sostenere le spese di gioco, mentre un 16% dichiarava di spendere circa ¾ delle
proprie entrate.
Nell’offerta e nel consumo di gioco d’azzardo si sta verificando un’importante trasformazione. Si
può giocare sempre di più, ovunque e senza interruzione:
Casinò
Sale corse/scommesse
Bar
Ricevitoria
Cellulare
Casa propria, se si dispone di un collegamento a internet e di una carta di credito, o persino
di un cellulare
I nuovi giochi d’azzardo individuano un nuovo modo di giocare:
solitario
decontestualizzato (ad ogni ora ed in ogni luogo)
globalizzato
con regole semplici e universalmente valide
Pagina 32 di 78
pertanto a bassa soglia di accesso e con evidenti rischi di sconfinamento in forme di gioco
problematico e patologico.
Il mercato del gioco si rivolge anche ad un pubblico apparentemente lontano dall’azzardo:
adolescenti, casalinghe e pensionati.
Nel 33% dei casi è la famiglia a contattare inizialmente il servizio e nel 41% dei casi l’invio avviene
da parte dei servizi socio sanitari e/o socio assistenziali del territorio (MMG, Servizi Sociali,
Psichiatria, CSM, Volontariato), con i quali si mantengono rapporti costanti.
Dopo i primi colloqui, viene proposto al paziente di optare tra l’astinenza totale dal gioco o il gioco
controllato, scegliendo con i familiari, sulla base delle proprie condizioni di reddito, la cifra che è
autorizzato a spendere.
Al fine di sostenere il paziente nel programma, si propone che egli autorizzi i familiari a controllare
le proprie disponibilità economiche mediante, ad esempio, la consegna del bancomat, la verifica dei
movimenti bancari, l’eventuale inibizione all’accesso ai Casinò (Venezia, Nova Gorica), la continua
rendicontazione delle spese.
La famiglia viene sostenuta poiché il giocatore potrebbe incorrere in comportamenti che espongono
lo stesso nucleo familiare ad ulteriori rischi e danni causati dalla rincorsa al danaro, sia in forma
lecita (banca, finanziarie, richiesta di prestiti a conoscenti …) che illecita (furti domestici e non,
usura, truffe ecc.).
Nell’intento di accrescere il senso di responsabilità, si raccomanda il rispetto delle condizioni
stabilite con i familiari e con il servizio.
Nello sviluppo del progetto il paziente e la famiglia vengono sostenuti mediante counselling con
colloqui individuali, di coppia e familiari. Inoltre, in alcuni casi, viene offerta l’opportunità di
partecipare al gruppo motivazionale di giocatori condotti da due operatori del Servizio, con cadenza
settimanale per la durata di almeno un anno.
Infine, il Servizio si fa carico di attivare la rete sociale mediante la collaborazione con altri servizi
del territorio.
PAZIENTI IN TRATTAMENTO NEL 2013
Nel corso del 2013 sono stati trattati 82 pazienti, di cui il 20% femmine e l’80% maschi (fig.
3.1.5.1).
L’età media di questi pazienti è di 50 anni con un range molto ampio (min. 23 anni max 79). Il 20%
dei pazienti risiede in contesti territoriali di Ulss limitrofe a quelli dell’Ulss 12 Veneziana (tab.
3.1.5.1).
I pazienti residenti nel comune di Venezia sono 58 (70,7%) (tab. 3.1.5.2).
51 sono i pazienti entrati in trattamento nel corso del 2013 e 31 quelli in trattamento con primo
accesso in un periodo precedente (fig. 3.1.5.3).
Pagina 33 di 78
Graf. 3.1.5.1 Suddivisione per genere – Pazienti in trattamento nel 2013
Femmine
20%
Maschi
80%
Tab. 3.1.5.1 Età dei pazienti in trattamento nel 2013
età
Media
Deviazione std.
min - max
50,2
14,7
23 - 79
Graf. 3.1.5.2 - Provenienza per territorio Azienda Ulss
CHIOGGIA
4%
MIRANO
15%
S. DONA' DEL
PIAVE
1%
TREVISO
1%
VENEZIANA
79%
Tab.3.1.5.2 - Provenienza per territorio Az. Ulss
Comune di residenza – valori assoluti
CHIOGGIA
2
DOLO
2
IESOLO
1
LEGNARO
1
MARCON
6
MARTELLAGO
1
MIRA
3
MIRANO
2
MOGLIANO VENETO
1
QUARTO D'ALTINO
1
SCORZE'
2
SPINEA
2
VENEZIA
58
Totale complessivo
82
Graf. 3.1.5.3 - Pazienti in trattamento dagli anni precedenti e pazienti entrati in trattamento nel 2013
Pazienti già in
trattamento
38%
Nuovi pazienti
62%
Pagina 34 di 78
3.1.6. Tabagisti
Tab. 3.1.6.1 Tabagisti – Utenti per sesso e fasce d’età
Fascia Età
M
F
Totale
1
0
1
20-24
0
2
2
30-34
1
5
6
35-39
5
6
11
40-44
10
9
19
45-49
4
6
10
50-54
2
12
14
55-59
6
9
15
>59
TOTALE
29
49
78
Tab. 3.1.6.2 Tabagisti – Utenti per stato civile
Stato civile
M
F
Totale
1
4
5
Separato/a
13
23
36
Coniugato/a
6
6
12
Non coniugato/a
0
2
2
Convivente
2
4
6
Divorziato/a
0
5
5
Vedovo/a
4
4
8
Non riferito
3
1
4
Non noto
TOTALE
29
49
78
Tab. 3.1.6.3 Tabagisti – Utenti per scolarità
Scolarità
M
F
Totale
9
12
21
Non risulta/non risponde
0
3
3
Elementari
4
5
9
Medie inferiori
1
3
4
Scuola profession. 2/3 anni
12
17
29
Medie superiori
0
2
2
Diploma universitario
3
7
10
Laurea
TOTALE
29
49
78
Tab. 3.1.6.4 Tabagisti – Utenti per condizione professionale
Professione
M
F
Totale
4
14
18
Occupato stab. Indipendente
1
0
1
Occupato saltuariamente
1
1
2
Disoccupato/a
1
1
2
Condizione non professionale
10
17
27
Dipendente
8
10
18
Non rilevata
4
5
9
Altro
0
1
1
Casalingo/a
TOTALE
29
49
78
Tab. 3.1.6.5 Tabagisti – Utenti per provenienza
Provenienza
M
F
Totale
21
42
63
Comune ULSS 12
6
5
11
Provincia di Venezia
0
2
2
Regione Veneto
2
0
2
Fuori regione
TOTALE
29
49
78
3.1.7. Detenuti
I detenuti tossicodipendenti ristretti presso i due istituti veneziani (Casa Circondariale e
Istituti Penali Femminili), secondo i dati restituiti dalla nuova piattaforma informativa MFP 5.0
(Multi Functional Platform), sono stati in tutto 351 (tab. 3.1.7.1). non sono disponibili dati specifici
per un confronto, in quanto la relazione annuale al Parlamento non evidenzia dati socio-demografici
sui tossicodipendenti detenuti, mentre il Dipartimento per l’Amministrazione Penitenziaria, nel sito
web del Ministero della Giustizia, non distingue i detenuti tra tossicodipendenti e non, tranne che
per quanto attiene ai dati cumulativi relativi alle presenze (nel 2013: totale 62.563, di cui 14.879
tossicodipendenti) ed agli ingressi (nel 2013: totale 59.390, di cui 16.543 tossicodipendenti). Nelle
prossime tre tabelle, conseguentemente, per avere un minimo di benchmark (per quanto
scarsamente significativo, in quanto vengono confrontate due popolazioni diverse), sono raffrontati
i valori locali (tossicodipendenti ristretti negli istituti veneziani) con quelli regionali e nazionali
relativi alla popolazione generale.
A livello locale, il rapporto di composizione F/M è pari a 1:5.6, sostanzialmente in linea con
quanto già visto relativamente ai due Servizi ambulatoriali. Ben diversa la suddivisione per fasce
d’età: i detenuti tossicodipendenti locali infraventicinquenni rappresentano il 25% della
popolazione, a fronte del 9.7% regionale e dell’8.4% nazionale; speculare la ripartizione nella fascia
d’età più anziana (>44); le altre due fasce più rappresentative a livello locale (35-39 e 40-44)
appaiono invece poco significative a livello regionale e nazionale.
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Tab. 3.1.7.1 – Detenuti per fascia d’età e sesso – Confronto dato locale, regionale, nazionale
Valori assoluti
Valori %
Fascia
Dato locale
Dati DAP
Aulss 12 Veneto Italia
età
M
F
Totale Veneto Italia
22
6
28
8,0%
15-19
289
5.281
9,7%
8,4%
53
7
60
17,1%
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
> 44
Non rilev.
TOTALE
49
41
62
71
0
0
298
8
11
7
14
0
0
53
57
52
69
85
0
0
351
445 8.578
501 10.200
453 9.970
414 9.157
866 19.331
1
19
2.969 62.536
16,2% 15,0% 13,7%
14,8% 16,9% 16,3%
19,7% 15,3% 15,9%
24,2% 13,9% 14,6%
0,0% 29,2% 30,9%
0,0%
0,0%
0,0%
100,0% 100,0% 100,0%
Graf. 3.1.7.1 - Detenuti Istituti veneziani per fascia d’età e sesso
Detenuti Istituti veneziani - Utenti per sesso e fascia d'età Valori relativi per sesso
30,0
Valori % per sesso
25,0
20,0
15,0
10,0
5,0
0,0
15-19
20-24
25-29
30-34
Fascia d'età
35-39
40-44
Maschi
Femmine
La ripartizione per stato civile, a sua volta, vede i detenuti assistiti da questo Servizio
posizionarsi su valori assai distanti da quelli della popolazione generale regionale e lievemente
inferiori al dato nazionale per quanto attiene alla condizione di celibe/nubile, nonché di
coniugato/convivente; di fatto, peraltro, queste forti differenze potrebbero attribuirsi alla elevata
prevalenza di dati mancanti.
Tab. 3.1.7.2 – Detenuti per stato civile e sesso – Confronto dato locale, regionale, nazionale
Valori assoluti
Valori %
Dato locale
Dati DAP
Aulss
Stato civile
Veneto Italia
12
M
F Totale Veneto Italia
Nessuno (celibe/nubile)
113
12
125
1.439 24.339 35,6% 48,5% 38,9%
Coniugato/convivente
29
5
34
954 25.279
9,7% 32,1% 40,4%
Separato-a
8
2
10
152 2.787
2,8%
5,1%
4,5%
Divorziato-a
13
3
16
120 1.669
4,6%
4,0%
2,7%
Vedovo-a
3
0
3
17
602
0,9%
0,6%
1,0%
Non dichiarato
132
31
163
287 7.860 46,4%
9,7% 12,6%
TOTALE
298
53
351
2.969 62.536 100,0% 100,0% 100,0%
Anche il confronto per la scolarità risente dell’alta prevalenza di dati mancanti, peraltro
pesantemente rappresentata anche a livello regionale e nazionale; la scolarità prevalente, comunque,
sembrerebbe essere la licenza media inferiore; migliore tra gli assistiti locali la condizione relativa
all’alfabetizzazione di base (in Veneto il 2.7% è privo di titolo di studio od è analfabeta, a livello
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nazionale la prevalenza sale al 3.8%) nonché alla scolarità superiore (4% di laureati “locali” a fronte
dell’1.5% regionale e 0.9% nazionale).
Tab. 3.1.7.3 – Detenuti per scolarità e sesso – Confronto dato locale, regionale, nazionale
Valori assoluti
Valori %
Dato locale
Dati DAP
Scolarità
Aulss 12 Veneto Italia
M
F
Totale Veneto Italia
Nessuno
0
0
0
52 1.701
0,0%
1,8%
2,7%
Analfabeta
0
0
0
28
677
0,0%
0,9%
1,1%
Licenza elementare
23
3
26
322 7.132
7,4% 10,8% 11,4%
Scuola media inferiore
101
17
118
1.376 20.333
33,6% 46,3% 32,5%
Scuola professionale 2-3 anni
19
2
21
41
386
6,0%
1,4%
0,6%
Diploma di maturità
1
0
1
180 3.297
0,3%
6,1%
5,3%
Diploma universitario
1
0
1
0
0
0,3%
0,0%
0,0%
14
0
14
45
576
4,0%
1,5%
0,9%
Laurea
Sconosciuto
139
31
170
925 28.434
48,4% 31,2% 45,5%
TOTALE
298
53
351
2.969 62.536 100,0% 100,0% 100,0%
La condizione professionale prevalente appare, sia pur in presenza di un 25% di dati
mancanti, quella di assenza di lavoro (31.1% di disoccupati) o di condizione occupazionale poco
classificabile secondo i canoni “standard” (23.1% di “altro”): poco meno del 18% risultano occupati
stabilmente o saltuariamente.
Tab. 3.1.7.4 – Detenuti Istituti veneziani per condizione professionale e sesso
Sesso
Totale Totale
Condizione professionale
(V.A.)
(%)
M
F
Occupato stabilmente
44
2
46
13,1%
Occupato saltuariamente
15
2
17
4,8%
Disoccupato
93
16
109
31,1%
Studente
4
1
5
1,4%
Economicamente non attivo
3
1
4
1,1%
Altro
63
18
81
23,1%
Non noto / non risulta
76
13
89
25,4%
TOTALE
298
53
351 100,0%
Sostanza primaria prevalente è l’eroina, più tra le donne (43.4%) che tra gli uomini (40.9%);
cocaina, cannabinoidi ed alcol, invece, appaiono invece distribuiti in maniera uniforme; di
appannaggio maschile, invece, le sostanze primarie meno rappresentative (metadone da strada,
ecstasy, benzodiazepine).
Tab. 3.1.7.5 – Detenuti Istituti veneziani per sostanza d’abuso primaria e sesso
Frequenze
Valori %
Sostanza primaria
M
F
Totale
M
F
Totale
Eroina
122
23
145 40,9% 43,4% 41,3%
1
0
1
0,3%
0,0%
0,3%
Metadone
Cocaina
Ecstasy ed analoghi
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Alcol
TOTALE
106
1
1
55
12
298
19
0
0
9
2
53
125 35,6% 35,8% 35,6%
1
0,3%
0,0%
0,3%
1
0,3%
0,0%
0,3%
64 18,5% 17,0% 18,2%
14
4,0%
3,8%
4,0%
351 100,0% 100,0% 100,0%
L’eroina come sostanza primaria sembrerebbe prevalere tra le fasce d’età più anziane (35-39
e 40-44); più uniformemente distribuita la cocaina, con andamento “bimodale” la distribuzione dei
cannabinoidi, più rappresentati tra le fasce esterne (<24 e >39) e meno significativi nelle fasce
centrali.
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Tab. 3.1.7.6 – Detenuti Istituti veneziani per sostanza d’abuso primaria e fascia d’età - Frequenze
Fascia d'età - Frequenze
Sostanza primaria
Totale
15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44
Eroina
11
23
17
24
36
34
145
Metadone
0
0
0
0
1
0
1
10
22
27
19
22
25
125
Cocaina
0
0
0
1
0
0
1
Ecstasy ed analoghi
0
0
0
0
0
1
1
Benzodiazepine
6
15
13
7
7
16
64
Cannabinoidi
1
0
0
1
3
9
14
Alcol
TOTALE
28
60
57
52
69
85
351
La distribuzione delle sostanze primarie d’abuso per singola fascia d’età consente di
evidenziare che, tra i tossicodipendenti detenuti più giovani (<30), contrariamente a quanto
normalmente affermato sulla stampa, le sostanze più frequenti sono eroina e cocaina, più frequente
la prima tra i detenuti <25, più frequente la seconda nella fascia 25-29 (unica nella quale la cocaina
supera l’eroina in valore relativo). Per nessuna fascia d’età i cannabinoidi risultano la sostanza
primaria prevalente. Più della metà dei detenuti nella fascia 35-39 privilegia l’eroina come sostanza
primaria.
Tab. 3.1.7.7 – Detenuti Istituti veneziani per sostanza d’abuso primaria e fascia d’età – Valori relativi per fascia
Valori % per fascia d'età
Sostanza primaria
Totale
15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44
Eroina
Metadone
Cocaina
Ecstasy ed analoghi
Benzodiazepine
Cannabinoidi
Alcol
TOTALE
39,3%
0,0%
35,7%
0,0%
0,0%
21,4%
3,6%
38,3%
0,0%
36,7%
0,0%
0,0%
25,0%
0,0%
29,8%
0,0%
47,4%
0,0%
0,0%
22,8%
0,0%
46,2%
0,0%
36,5%
1,9%
0,0%
13,5%
1,9%
52,2%
1,4%
31,9%
0,0%
0,0%
10,1%
4,3%
40,0%
0,0%
29,4%
0,0%
1,2%
18,8%
10,6%
41,3%
0,3%
35,6%
0,3%
0,3%
18,2%
4,0%
100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%
Negli Istituti di pena veneziani la presenza di connazionali è lievemente più elevata rispetto
al valore nazionale (69.2% vs. 66.2%); leggermente inferiore rispetto al valore di raffronto, invece,
la presenza di cittadini comunitari nonché di cittadini extra-comunitari (graf. 3.1.7.2).
Pagina 38 di 78
Graf. 3.1.7.2 - Detenuti per macroarea geografica di provenienza – Raffronto tra Istituti veneziani e valore nazionale
Detenuti per macroarea geografica di provenienza
70,0%
60,0%
Frequenze (%)
50,0%
40,0%
30,0%
20,0%
10,0%
0,0%
Cittadini italiani
Cittadini Comunitari
Macroarea di provenienza
Cittadini Extracomunitari
Venezia
Italia
Quanto alla provenienza per Paese, si evidenzia una marcata disomogeneità tra le
distribuzioni di frequenza sia per i cittadini comunitari che per i cittadini extracomunitari. Per i
primi, unico tratto in comune sembra essere la marcata prevalenza di cittadini rumeni sia a livello
locale che in ambito nazionale; per i secondi appaiono prevalentemente rappresentati, sia pure con
diverse distribuzioni, i cittadini provenienti dall’area del Maghreb (in particolare Marocco e
Tunisia) e dall’Albania.
Pagina 39 di 78
Tab. 3.1.7.8 – Detenuti per nazionalità/cittadinanza e sesso
Valori assoluti
Totale
Nazionalità / cittadinanza
Sesso
Totale
nazionale
M
F
Italia
197
46
243
40.682
Cittadini Comunitari per Paese di provenienza
2
0
2
79
Germania
Polonia
1
1
2
181
Romania
8
0
8
3.504
Repubblica Ceca
1
0
1
31
Ungheria
2
0
2
34
Cittadini altri Stati Unione Europea
992
0
0
0
Totale cittadini Comunitari
14
1
15
3.716
Cittadini Extra - comunitari per Paese di provenienza
Albania
8
0
8
2.845
Algeria
1
0
1
541
Bangladesh
1
0
1
60
Bosnia-Erzegovina
0
1
1
189
Brasile
1
0
1
157
Cile
1
0
1
114
Colombia
1
0
1
134
Georgia
2
0
2
216
India
1
0
1
130
Iran
1
0
1
42
Jugoslavia (Serbia, Montenegro)
3
0
3
120
Marocco
12
1
13
4.060
Moldavia
4
0
4
241
Nigeria
2
0
2
865
Russia
1
0
1
65
Sry Lanka
1
0
1
51
Svizzera
1
1
2
26
Tunisia
25
0
25
2.627
Ucraina
1
1
2
190
Venezuela
2
0
2
44
Non noto / non risulta
18
2
20
15
Cittadini altri Stati extra - comunitari
0
0
0
4.301
Totale cittadini extra - comunitari
87
6
93
17.033
TOTALE Detenuti
298
53
351
61.431
Valori %
Aulss
Italia
12
13,3%
2,1%
13,3%
4,9%
53,3% 94,3%
6,7%
0,8%
13,3%
0,9%
0,0% 26,7%
100,0% 100,0%
8,6% 16,7%
1,1%
3,2%
1,1%
0,4%
1,1%
1,1%
1,1%
0,9%
1,1%
0,7%
1,1%
0,8%
2,2%
1,3%
1,1%
0,8%
1,1%
0,2%
3,2%
0,7%
14,0% 23,8%
4,3%
1,4%
2,2%
5,1%
1,1%
0,4%
1,1%
0,3%
2,2%
0,2%
26,9% 15,4%
2,2%
1,1%
2,2%
0,3%
21,5%
0,1%
0,0% 25,3%
100,0% 100,0%
Infine, quanto ai reati contestati nell’ambito della normativa sugli stupefacenti, osserviamo
che a livello nazionale la maggior parte dei procedimenti penali (sia pendenti che sfociati in
condanna passata in giudicato) insistono nell’area delle violazioni dell’art. 73 D.P.R. 9.10.1990, n.
309, ossia attengono alla produzione e traffico illecito di stupefacenti; meno rappresentativi, in
termini quantitativi, i fenomeni associativi legati al traffico illecito di sostanze stupefacenti e, a
gradare, le violazioni legate all’attività di “proselitismo” (agevolazione all’uso e coinvolgimento di
minorenni).
Pagina 40 di 78
Tab. 3.1.7.9 – Procedimenti penali ex D.P.R. 9.10.1990, n. 30917, e s.m.i., artt. 7318, 7419, 7920, 8221
Stato delle tossicodipendenze ai sensi del d.p.r. 309/1990 - Dati Art. 73 DPR Art. 74 DPR Art. 79 DPR Art. 82 DPR
309/1990
309/1991
309/1992
309/1993
nazionali
Procedimenti penali pendenti contro noti presso Procure e Uffici giudicanti
Numero procedimenti pendenti
75.903
4.412
184
94
Numero persone
172.206
47.714
485
166
Procedimenti penali definiti con almeno 1 condanna passata in giudicato presso Uffici giudicanti
Num. proced. definti con almeno 1 condanna passata in giudicato
25.822
969
29
15
Numero imputati con condanna passata in giudicato
35.989
5.338
69
47
3.2. Il contesto
Terapeutiche
locale:
gli
inserimenti
nelle
Comunità
3.2.1. Ce.I.S. di Mestre
3.2.1.1. Ce.I.S. di Mestre – Pronta Accoglienza Confine
Tab. 3.2.1.1.1 – Pronta Accoglienza “Confine” – Utenti per fascia d’età
Fasce
d'età
<15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
>39
Totale
Utenti
V.A.
V.%
0
0,00
3
3,85
9
11,54
10
12,82
13
16,67
13
16,67
30
38,46
78
100,00
I 78 utenti hanno effettuato complessivamente 98 ingressi.
Tab. 3.2.1.1.2 – Pronta Accoglienza “Confine” – Utenti per provenienza
Provenienza per territorio
Territorio
V.A. V.%
Ser.D. Ulss 12 Veneziana
22
28,21
Ser.D. Regione Veneto
37
47,44
Ser.D. Fuori Regione
19
24,36
D.S.M. Ulss 12 Veneziana
0
0,00
D.S.M. Regione Veneto
0
0,00
Totale
78 100,00
17
D.P.R. 9.10.1990, n. 309: Testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope,
prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza.
18
D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 73: Produzione e traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.
19
D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 74: Associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.
20
D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 79: Agevolazione dell’uso di sostanze stupefacenti o psicotrope.
21
D.P.R. 9.10.1990, n. 309, art. 82: Istigazione, proselitismo e induzione al reato di persona minore.
Pagina 41 di 78
Tab. 3.2.1.1.3 – Pronta Accoglienza “Confine” – Uscite dalla Comunità per motivazione
Motivo d'uscita
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Carcerazione
Invio altre strutture
Totale
Utenti
V.A.
V.%
0
0,00
31
34,44
0
0,00
28
31,11
3
3,33
28
31,11
90 100,00
Tab. 3.2.1.1.3 – Pronta Accoglienza “Confine” – Uscite dalla Comunità per durata e range permanenza
Durata media
Range (mesi)
Range e durata del programma
per motivo d'uscita
anni
mesi Min
Max
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Carcerazione
Invio altre strutture
n.a.
n.a.
0,1
0,1
0,2
0,3
0,1
n.a.
0,8
0,6
2,4
4,1
1,5
n.a.
0,5
0,0
0,1
2,6
0,0
2,6
6,4
8,7
7,2
4,7
3.2.1.2. Ce.I.S. di Mestre – Comunità Contatto
Tab. 3.2.1.2.1 – Comunità “Contatto” – Utenti per fascia d’età
Fasce
d'età
<15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
>39
Totale
Utenti (V.A.)
V.A.
F
0
0
1
0
1
0
2
1
5
0
10
1
29
1
48
3
Utenti (V.%.)
M
F
0,00
0,00
2,08
0,00
2,08
0,00
4,17
33,33
10,42
0,00
20,83
33,33
60,42
33,33
100,00 100,00
I 48 utenti hanno effettuato complessivamente 75 ingressi.
Tab. 3.2.1.2.2 – Comunità “Contatto” – Utenti per provenienza
Provenienza per territorio
Territorio
V.A. V.%
Ser.D. Ulss 12 Veneziana
17
33,33
Ser.D. Regione Veneto
17
33,33
Ser.D. Fuori Regione
16
31,37
D.S.M. Ulss 12 Veneziana
0
0,00
D.S.M. Regione Veneto
0
0,00
N.R.
1
1,96
Totale
51 100,00
Pagina 42 di 78
Tab. 3.2.1.2.3 – Comunità “Contatto” – Uscite dalla Comunità per motivazione
Motivo d'uscita
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Carcerazione
Invio altre strutture
Totale
Utenti
V.A.
V.%
0
0,00
10
18,87
10
18,87
15
28,30
1
1,89
17
32,08
53 100,00
Tab. 3.2.1.2.4 – Comunità “Contatto” – Uscite dalla Comunità per durata e range permanenza
Durata media
Range (mesi)
Range e durata del programma
per motivo d'uscita
anni
mesi Min
Max
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Carcerazione
Invio altre strutture
n.a.
n.a.
0,3
0,3
0,6
0,0
0,6
n.a.
4,2
3,5
7,0
0,6
6,7
0,1
0,1
1,2
0,6
0,1
n.a.
15,0
16,9
21,8
0,6
17,5
3.2.1.3. Ce.I.S. di Mestre – Villa Soranzo
Tab. 3.2.1.3.1 – “Villa Soranzo” – Utenti per fascia d’età
Fasce
d'età
<15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
>39
Totale
Utenti (V.A.)
M
F
0
0
0
0
6
0
16
1
23
6
30
2
82
29
157
38
Utenti (V.%.)
M
F
0,00
0,00
0,00
0,00
3,82
0,00
10,19
2,63
14,65
15,79
19,11
5,26
52,23
76,32
100,00 100,00
I 195 utenti hanno effettuato complessivamente 271 ingressi.
Tab. 3.2.1.3.2 – “Villa Soranzo” – Utenti per provenienza
Provenienza per territorio
Territorio
V.A. V.%
Ser.D. Ulss 12 Veneziana
9
4,62
Ser.D. Regione Veneto
49
25,13
Ser.D. Fuori Regione
99
50,77
Autoinserimento (privato)
38
19,49
Totale
195 100,00
Pagina 43 di 78
Tab. 3.2.1.3.3 – “Villa Soranzo” – Uscite dalla Comunità per motivazione
Motivo d'uscita per sesso
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Carcerazione
Ingresso altre strutture
Verifica
Non rilevato
Totale
Uscite (V.A.)
M
F
0
0
5
1
4
1
152
25
1
0
4
4
14
1
2
0
182
32
Uscite (%)
M
F
0,00
0,00
2,75
3,13
2,20
3,13
83,52
78,13
0,55
0,00
2,20
12,50
7,69
3,13
1,10
0,00
100,00 100,00
Tab. 3.2.1.3.4 – “Villa Soranzo” – Uscite dalla Comunità per durata e range permanenza
Durata media
Range (mesi)
Range e durata del programma
per motivo d'uscita
anni
mesi Min
Max
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Carcerazione
Ingresso altre strutture
Verifica
Non rilevato
n.a.
n.a.
0,2
0,2
0,2
0,1
0,2
0,0
0,0
n.a.
2,7
2,0
2,7
0,8
1,9
0,2
0,1
n.a.
0,1
0,1
0,0
0,8
0,2
0,0
0,0
4,7
15,8
12,3
0,8
5,0
1,2
0,2
3.2.2. Comunità di Venezia
(a cura di Sabrina Tripodi)
3.2.2.1. Comunità di Venezia – Giovani e Adulti C.T. “Villa Renata” Lido
Venezia
Nel corso del 2013, la Comunità Terapeutica “Villa Renata” del Lido di Venezia, gestita dall’Ente
“Comunità di Venezia Società Cooperativa Sociale”, ha avuto in carico 70 pazienti, di cui 52
maschi e 18 femmine.
Il numero di nuovi ingressi (cioè pazienti entrati nella nostra comunità per la prima volta) è stato di
31 su 70 (pari al 44 %), mentre i restanti 39 pazienti erano già in carico dagli anni precedenti (56%).
La maggioranza degli ospiti, sia maschi che femmine, sono giovani di ambo i sessi: in particolare, i
pazienti della fascia d’età 18-29 anni hanno rappresentato – nel 2013 – il 73% dei maschi e l’89%
delle femmine. Gli over 30 (sia uomini che donne) hanno invece rappresentato circa il 20% della
popolazione in carico.
Pagina 44 di 78
Utenti per sesso e fasce d'età
Maschi
Femmine
Fasce
d'età
V.A.
V.%
V.A.
V.%
<15
0
0,00
0
0,00
15-19
3
5,77
3
16,67
20-24
19
36,54
8
44,44
25-29
16
30,77
5
27,78
30-34
9
17,31
2
11,11
35-39
1
1,92
0
0,00
>39
4
7,69
0
0,00
Totale
52
100,00
18
100,00
Provenienza per territorio
Territorio
Ser.D. Ulss 12 Veneziana
Ser.D. Regione Veneto
Ser.D. Fuori Regione
D.S.M. Ulss 12 Veneziana
D.S.M. Regione Veneto
Totale
V.A.
9
48
13
0
0
70
V.%
12,86
68,57
18,57
0,00
0,00
100,00
Per quanto riguarda la provenienza per territorio, la maggior parte degli utenti (68%) proviene dai
Serd della Regione Veneto, quasi il 13% proviene dall’Ulss 12 Veneziana (Serd centro storico e
Serd terraferma) ed il 18% proviene dai Serd fuori regione.
Per quanto riguarda la terapia all’ingresso, la maggior parte dei pazienti (83%) è arrivata con una
terapia di sostituzione e/o una terapia farmacologica per la stabilizzazione dell’umore e per il
contenimento dell’ansia, mentre il 17% di essi (tutti maschi) è arrivato senza prescrizioni di terapie
sostitutive e/o farmacologiche.
Terapia all'ingresso per
sesso
metadone
metadone/psicofarm.
subutex
subutex/psicofarmaci
psicofarmaci
Alcover + Psicofarmaci
NO Terapia
Totale
Maschi
V.A.
V.%
3
5,77
11
21,15
1
1,92
2
3,85
23
44,23
0
0
12
23,08
52
100
Femmine
V.A.
V.%
0
0
12
66,67
0
0
1
5,56
3
16,67
2
11,11
0
0
18
100
Totale residenti
V.A.
V.%
3
4,29
23
32,86
1
1,43
3
4,29
26
37,14
2
2,86
12
17,14
70
100
Per quanto riguarda la terapia all’uscita, dei 30 dimessi, la maggior parte (56%) esce dal
programma con una terapia farmacologica (in questi casi, si tratta per la maggior parte di utenti che
hanno interrotto il programma o sono stati allontanati), mentre un buon 44% ne esce senza terapia:
in particolare le persone che hanno completato il programma di cura o che sono state dimesse con
dimissioni concordate.
Terapia all'uscita per
sesso
metadone
metadone/psicofarm.
subutex
subutex/psicofarmaci
psicofarmaci
Alcover + Psicofarmaci
NO Terapia
Totale
Maschi
V.A.
V.%
0
0
0
0
12
0
12
24
0
0
0
0
50
0
50
100
Femmine
V.A.
V.%
0
0
0
0
5
0
1
6
0
0
0
0
83,33
0
16,67
100
Totale residenti
V.A.
V.%
0
0
0
0
17
0
13
30
0
0
0
0
56,67
0
43,33
100
Per quanto riguarda il success rate, cioè le percentuali di successo dell’intervento specialistico
proposto, la comunità Villa Renata si attesta su percentuali leggermente più basse dell’anno
precedente: dei 30 dimessi nell’anno 2013, in 16 casi si è trattato di trattamenti completati con
Pagina 45 di 78
successo o dimissioni concordate (53%, cioè 6 punti percentuali in meno rispetto al 2012) mentre le
interruzioni di programma hanno rappresentato il 33% ( + 2 punti percentuali rispetto al 2012) e le
espulsioni e gli allontanamenti il 13% (+ 3%) del totale.
Utenti
Motivo d'uscita
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Totale
V.A.
V.%
12
4
10
40,00
13,33
33,33
4
13,33
30
100,00
Range e durata del
programma per motivo
d'uscita
Dimissioni concordate
Durata media
anni
1,86
Range (mesi)
mesi Min
Max
24,50
2,60 45,77
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
1,61
0,79
19,54
9,60
6,33
1,87
46,13
14,73
Trattamento Concluso
3,66
44,53
36,43
60,23
Il dato positivo è che la ritenzione in trattamento mostra una buona durata media (infatti la durata
media dei programmi interrotti è di 9 mesi circa). La ritenzione in trattamento risulta molto alta,
invece, nei casi di programmi terminati con dimissioni concordate e trattamento concluso (24 mesi
in media nel primo caso e 44 mesi, in media, nel secondo caso).
3.2.2.2. Comunità di Venezia – Mamme con bambini C.T. “Casa Aurora”
Mestre Venezia
Nel 2013, la Comunità Terapeutica “Casa Aurora” (sede di Venezia e Mestre) ha avuto in carico 38
donne, di cui 2 inviate dal Centro di Salute Mentale dell’Ulss 12 Veneziana e 1 da un CSM del
territorio regionale. I nuovi ingressi sono stati 14 su 38, rappresentando il 37% del totale, mentre le
donne già in carico dagli anni precedenti sono state 24 (cioè il 63% del totale). I minori, in
trattamento residenziale assieme alle loro madri, sono stati 31, di cui 14 nuovi ingressi, cioè il 45%
del totale.
L’età media delle donne in trattamento in Casa Aurora è più alta rispetto all’età media delle ospiti di
sesso femminile in trattamento in Villa Renata: infatti è di 31 anni, contro i 24 anni delle ospiti di
sesso femminile presenti in Villa Renata (e contro la media dei 26 anni degli ospiti totali della
Villa). In ogni caso, negli ultimi anni, anche l’età media delle donne di Casa Aurora si è
progressivamente abbassata e, nel 2013, le giovani donne sotto i 30 anni di età (fascia d’età 18-29
anni) hanno rappresentato la netta metà del campione, cioè il 50% esatto del totale.
Utenti in carico per fasce d'età
Donne
Fasce d'età
V.A.
V.%
<15
0
0,00
15-19
1
2,63
20-24
6
15,79
25-29
12
31,58
30-34
8
21,05
35-39
7
18,42
>39
4
10,53
Totale
38
100,00
Provenienza per territorio
Territorio
Ser.D. Ulss 12 Veneziana
Ser.D. Regione Veneto
Ser.D. Fuori Regione
D.S.M. Ulss 12 Veneziana
D.S.M. Regione Veneto
Totale
V.A. V.%
7 18,42
21 55,26
7 18,42
1
2,63
2
5,26
38 100,00
Per quanto riguarda la terapia sostitutiva e farmacologica all’ingresso in comunità, la
maggioranza del campione (84%) ne assume e, in particolare: metadone a scalare (52%),
psicofarmaci (21%) o terapie miste (sostitutivi e psicofarmaci).
Pagina 46 di 78
Donne
Terapia all'ingresso
V.A.
20
2
1
1
8
6
38
metadone
metadone/psicofarmaci
subutex
subutex/psicofarmaci
psicofarmaci
NO
Totale
Terapia all'uscita
V.%
52,63
5,26
2,63
2,63
21,05
15,79
100,00
Donne
V.A.
metadone
metadone/psicofarmaci
subutex
subutex/psicofarmaci
psicofarmaci
NO
Totale
V.%
3
5
8
37,50
62,50
100,00
Per quanto riguarda la terapia al momento delle dimissioni, la maggioranza delle dimesse (62%)
non assume alcuna terapia mentre un 37% esce dalla comunità in trattamento psicofarmacologico.
Range e durata del
programma per motivo
d'uscita
Durata media Range (mesi
anni
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
mesi Min
Motivo d'uscita
Max
2,31 28,10 4,00 52,20
2,88 35,09 25,63 44,83
Dimissioni concordate
Espulsione/allontanamento
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
Totale
Donne
V.A.
2
6
8
V.%
25,00
75,00
100,00
Per quanto riguarda le percentuali di successo dell’intervento specialistico proposto da Casa Aurora,
ci si attesta su percentuali molto interessanti: delle 8 donne dimesse nell’anno 2013, in 6 casi si è
trattato di un trattamento completato con successo o dimissioni concordate (75%), mentre per 2
donne su 8 (25%) si è trattato di interruzione del programma e conseguente affido del/dei minore/i a
parenti della famiglia d’origine o a famiglie esterne.
I minori affidati/adottati nel 2013 sono stati 3 su 10 (30%). I restanti 7 sono stati invece dimessi con
successo dalla comunità, insieme alle loro madri (70%).
Minori in carico per fasce d'età
Ingressi (V.A.)
Fasce
d'età
M
F
<1
2
5
1-3
9
8
4-5
1
2
6 - 11
4
6
Totale
16
21
Range e durata della permanenza
dei minori per motivo d'uscita
Affido/Adozione
Dimesso/a con madre
Totale
Ingressi (%)
M
F
12,50
23,81
56,25
38,10
6,25
9,52
25,00
28,57
100,00
100,00
Sesso
M
F
1
4
5
Durata media Range (mesi)
(mesi)
Min
Max
2
14,51 3,53 27,13
3
31,47 19,43 40,63
5
3.2.2.3. Alcune considerazioni
Alcune considerazioni in merito alle percentuali di successo dei trattamenti. Un primo punto da
riconoscere è che i nostri “success rate” si collocano nella media europea e internazionale, in alcuni
casi superandola ampiamente, come nel caso di Casa Aurora che, nel 2013, registra un 75% di
trattamenti completati con successo.
Pagina 47 di 78
A proposito di medie internazionali, per commentare i dati presentati, vorremmo far riferimento ad
una pubblicazione del National Institute on Drug Abuse americano del 2012 (Nida, 2012)22, in cui
si sottolinea che la percentuale media di ricaduta nell’uso di sostanze, dopo un trattamento di
riabilitazione dalle tossicodipendenze, varia dal 40% al 60% e dipende dal fatto che la dipendenza
patologica si profila come una malattia cronica, con decorsi molto simili a quelli di altre malattie
croniche come l’asma, il diabete e l’ipertensione, dove le abitudini comportamentali e gli aspetti
motivazionali giocano un ruolo fondamentale nell’eventuale ricomparsa dei sintomi. In ogni caso,
secondo l’autorevole parere del Nida, le ricadute nell’uso di sostanze dovrebbero essere considerate
non un fallimento del programma di riabilitazione ma piuttosto un segnale della necessità di
integrare o ri-aggiustare la tipologia di trattamento o attivare programmi alternativi per andare
incontro alle reali e personali esigenze di ogni paziente.
3.2.3. Emmaus
(a cura di Luigi Siviero)
Tab. 3.2.3.1 - Utenti in carico nell’anno per fascia d’età
Fasce
d'età
<15
15-19
20-24
25-29
30-34
35-39
40-44
45-49
>49
Totale
Utenti
V.A.
V.%
0
0,00
0
0,00
1
2,44
6
14,63
5
12,20
7
17,07
11
26,83
7
17,07
4
9,76
41
100,00
Dalla tabella si può notare come ancor più dell’anno precedente, quando l’età degli utenti in carico
era prevalentemente tra i 40 e 49 anni, l’età attuale sia prevalentemente nelle fasce d’età 40-44 anni
e 45-49 anni.
Tab. 3.2.3.2 - Utenti in carico nell’anno per provenienza territoriale
Provenienza per territorio
Territorio
V.A. V.%
Ser.D. Ulss 12 Veneziana
15
36,59
Ser.D. Regione Veneto
25
60,98
Ser.D. Fuori Regione
1
2,44
D.S.M. Ulss 12 Veneziana
0
0,00
D.S.M. Regione Veneto
0
0,00
Totale
41 100,00
Gli utenti inseriti nella Comunità Emmaus nel corso dell’anno 2013 provengono quasi totalmente
dal territorio regionale.
22
National Institute on Drug Abuse (2012), Principles of Drug Addiction Treatment: A Research-Based Guide (Third
Edition). Disponibile su: http://www.drugabuse.gov/publications/principles-drug-addiction-treatment
Pagina 48 di 78
Tab. 3.2.3.3 – Terapie all’ingresso in Comunità Terapeutica
Utenti
Terapia all'ingresso
V.A.
metadone
suboxone
alcover
nessuna / nessuna delle precedenti
Totale
26
1
8
18
53
V.%
49,06
1,89
15,09
33,96
100,00
Dati riferiti a 53 ingressi, 5 persone entrate 2 volte, 3 persone 3 o più volte
Tab. 3.2.3.4 – Terapie in corso all’uscita dalla Comunità Terapeutica
Utenti
Terapia all'uscita
V.A.
metadone
suboxone
alcover
nessuna / nessuna delle precedenti
Totale
12
1
5
17
35
V.%
34,29
2,86
14,29
48,57
100,00
Tab. 3.2.3.5 – Terapie in corso alla dimissione dalla Comunità Terapeutica
Motivo d'uscita
Utenti
V.A.
Dimissioni concordate
Interruzione Trattamento (*)
Trattamento Concluso
Totale
1
19
15
35
V.%
2,86
54,29
42,86
100,00
* comprende: abbandono (14), allontanamento (2), sospensione (2), arresto/detenzione (1)
La tabella evidenzia che, se dell’oltre il 54% degli utenti che ha interrotto il trattamento più dei 2/3
hanno abbandonato volontariamente il percorso intrapreso, più del 42% degli utenti è riuscito a
portare a termine il percorso terapeutico concordato con il Servizio inviante.
Tab. 3.2.3.6 – Range e durata del programma per motivo di dimissione
Durata media
Range (mesi)
Range e durata del programma
per motivo d'uscita
anni
mesi Min
Max
Dimissioni concordate
Interruzione Trattamento
Trattamento Concluso
0,1
0,6
1,4
1,1
6,8
17,4
1,1
0,1
0,2
1,1
88,0
83,2
Osservazioni qualitative
A conferma dei dati relativi all’anno 2012, quelli sopracitati evidenziano che l’offerta della
Comunità Emmaus si è orientata sempre più verso la fascia d’utenza definita “cronica”.
La proposta di cambiamento e l’impegno richiesto all’ospite hanno avuto un riscontro positivo in
oltre il 42% degli utenti che sono usciti dalla Comunità Emmaus accompagnati nel reinserimento in
società anche attraverso i tirocini lavorativi. Tale strumento ha permesso agli ospiti di misurarsi non
solo con la capacità di rispettare orari e relazioni in ambito lavorativo, ma anche di confrontarsi con
i propri limiti e capacità lavorative residue; oltre a rendersi almeno in parte economicamente
autonomi.
La Comunità Terapeutica Emmaus è una struttura gestita dalla Fondazione di Religione Opera S.
Maria della Carità, ente ecclesiastico civilmente riconosciuto e senza scopo di lucro, che fornisce
nel territorio Veneziano molteplici Servizi alla Persona.
Pagina 49 di 78
La Comunità Emmaus accoglie persone di diverse età, estrazione sociale e cultura perché considera
la dipendenza sintomo di un malessere interiore e soggettivo; le persone accolte vengono dunque
accompagnate ad acquisire consapevolezza dei propri limiti, dei propri bisogni e di strategie che li
aiutino a non ricorrere all’utilizzo di sostanze.
3.3. Osservazioni qualitative
3.3.1. L’Area giovani di Mestre
(a cura di tutti i componenti dell’équipe Giovani: Adriana Bottazzo, Leonardo Duminuco, Franco
Gallina, Carmela Rizza, Chiara Salandin, Annunziata Salluce, Alessandro Szamko, Giorgio
Trinciarelli)
Ci sembra opportuno iniziare dalla raccolta di alcuni dati quantitativi, indicativi dei flussi di
utenza seguiti dall’équipe giovani del SerD di Mestre-VE.
ACCESSI e PRESE IN CARICO COMPLESSIVE
Nell’anno 2013 sono stati accolti 42 casi, di cui 35 nuovi e 7 reingressi.
Dei 42 casi, 20 sono minori e tutti non conosciuti al Servizio (18 consumatori di sostanze e due
consumatori di alcool).
1 caso di nuovo accesso è stata una partner di giovane consumatore (consulenza).
22 sono stati i casi di giovani accolti, dei quali 15 sono nuovi accessi e 7 sono dei reingressi.
I casi in carico (cioè con almeno 1 prestazione nel corso del 2013) sono 131 + 7 (casi seguiti presso
Sosta in Corsa)=138. Di questi, 88 sono di genere maschile e 43 di genere femminile, cioè,
nell’universo, 67,1% sono i ragazzi e 32.9 % sono ragazze (dal calcolo sono stati esclusi i casi
seguiti presso Sosta in Corsa cioè 5 ragazze e 2 ragazzi).
Nell’universo dei casi in carico nel 2013, il 21% è seguito per problemi prevalenti di consumo di
cannabinoidi.
INSERIMENTI PRESSO COMUNITA’ TERAPEUTICHE RESIDENZIALI (CTR)
Nel corso del 2013 ci sono state 35 persone presenti in programmi di Comunità Terapeutica
Residenziale, di queste:
- 12 hanno interrotto prematuramente il programma,
- 1 ha portato a termine secondo gli accordi.
Tra gli utenti in trattamento presso una CTR:
- 4 utenti usufruiscono di un programma alternativo al carcere ( art. 94);
- 2 utenti hanno un programma di messa alla prova disposto dal Tribunale per i Minorenni;
- 2 utenti risiedono presso una CTR per svolgervi un programma madre-bambino disposto con
decreto emesso dal Tribunale per i Minorenni.
Possiamo osservare, dunque, che è solo una minoranza degli utenti (26.7%) ad accedere al
programma comunitario residenziale per motivi giudiziari.
Alla Comunità Terapeutica Diurna del SerD, sita a Campalto, hanno avuto accesso 2 utenti, di cui 1
ha svolto un programma alternativo alla detenzione.
DIAGNOSI E TRATTAMENTO DI UTENTI CONSUMATORI DI CANNABINOIDI
Alcune osservazioni particolarmente urgenti sono quelle relative alla fascia di utenza giovane che
presenta un consumo prevalente e, spesso, esclusivo, di cannabinoidi: la nostra attività nel corso
degli ultimi due anni è stata volta alla sperimentazione di forme accurate ed aggiornate sia di
diagnosi che di trattamento dei pazienti con abuso o dipendenza da cannabinoidi: tale trattamento
non può prescindere dal coinvolgimento dei familiari, in più modi, soprattutto centrati sul recupero
o acquisizione delle funzioni genitoriali.
Vi è necessità di aumento degli scambi con altre agenzie e analoghe istituzioni di cura e della
implementazione dei dispositivi educativi e psicoterapeutici gruppali. Si rileva, a tal proposito, una
certa carenza di efficacia dei tradizionali dispositivi clinici ambulatoriali (psicoterapie individuali di
Pagina 50 di 78
tipo verbale), che ci porta a verificare, nei giovani utenti e nel loro ambito di vita: una particolare
difficoltà a scegliere di smettere di fumare cannabis, una scarsa motivazione a smettere, la
presenza di una diffusa cultura sulla presunta scarsa nocività del consumo di cannabinoidi, che
incide anche sui genitori e familiari, che sembrano sottovalutare la rilevanza del problema e,
parallelamente, alcune forme di allarmismo familiare notevolmente controproducenti.
Ci sembra importante che il Dipartimento sviluppi eventi e crei occasioni di conoscenza degli effetti
e della nocività della cannabis, oggi in commercio, nei punti nodali della rete dei servizi.
L’uso di sostanze nei più giovani avviene spesso in contesti multiproblematici, quali difficoltà
familiari economiche e di relazione, insuccessi scolastici, difficoltà di ingresso nella società. Questo
insieme di situazioni si unisce, quindi, alle problematiche della crescita e del desiderio di
trasgressione, oltre, naturalmente, alle eventuali problematiche psicologiche del singolo.
Si osserva un elevato numero di figli di stranieri e stranieri, che si avvicinano alle sostanze per una
particolare difficoltà nella situazione del ricongiungimento familiare (uno dei momenti critici del
progetto migratorio). Differenti modalità di uso e di tipologia di sostanze, a tal proposito, si rilevano
a seconda dell’Area di provenienza: nei giovani provenienti dall’Europa dell’Est c’è una tendenza
all’abuso di alcool ed all’uso endovenoso di oppiacei, quasi fosse ancora sconosciuto l’uso
mediante aspirazione dei vapori (uso più protettivo e culturalmente trasmesso in Europa
Occidentale); nei giovani provenienti dal Nord Africa è invece più diffuso il consumo di
cannabinoidi.
E’ notevole il dato che descrive come, nel 2013, su 42 nuovi accessi, 11 sono stati di utenti
stranieri.
UTENTI MINORENNI
Un altro argomento di riflessione è la quantità di valutazioni di minorenni, che ci viene richiesta
dall’USSM, ospiti di Comunità Educative del nostro territorio.
Per tutti, anche per questi ultimi appena citati, si procede con il consolidato protocollo di
valutazione (quattro colloqui di valutazione con il minore, comprensivi di eventuale test
psicodiagnostico, con uno psicologo; quattro colloqui di valutazione con i genitori o il tutore, svolti
da un secondo psicologo; visita medica, esame dei metaboliti urinari, colloquio con l’Assistente
Sociale). Alla fine della fase di valutazione, si effettua un colloquio congiunto con il giovane ed i
genitori con i due psicologi per restituire le ipotesi diagnostiche ed impostare il trattamento, qualora
necessario. Nell’eventualità venga ipotizzato un programma di intervento complessivo, viene
proposto un percorso di psicoterapia individuale ed eventualmente un percorso educativo ed un
sostegno di tipo sociale. In molti casi, anche ai genitori (o familiari, ad esempio i fratelli) viene
proposto un percorso di sostegno psicologico e/o educativo.
Il tempo minimo, da noi verificato, per un trattamento efficace comporta una durata di almeno 24
mesi.
Il numero di minori che, per la prima volta, accedono al Servizio è in aumento: infatti gli accessi di
minori al Servizio sono stati: 17 nel 2011, 17 nel 2012 e 20 nel 2013.
I problemi alcool correlati dei minori che accedono al servizio sono abusi alcoolici piuttosto che
dipendenze, spesso nella forma di binge-drinking.
Si osserva un aumento di problemi legati all’uso di cannabis e ad una relativa diminuzione dei
problemi correlati all’uso di oppiacei.
L’UTENZA CON PROBLEMI GIUDIZIARI
Nel 2013 sono stati gestiti 37 casi di utenti con problematiche giudiziarie seguiti al Servizio, pari al
28,2% del totale.
TIPOLOGIA DI INTERVENTI MULTIMODALI
I pazienti sono stati seguiti dal punto di vista medico con farmaci sostituivi degli oppiacei e non e
con monitoraggio tossicologico delle urine; dal punto di vista psicologico gli utenti sono stati
trattati esclusivamente mediante colloqui individuali, mentre per i genitori si sono svolti percorsi di
accompagnamento anche in gruppo ed un ciclo di incontri informativi dedicati; dal punto di vista
educativo sono stati seguiti pazienti e familiari per le problematiche di inserimento lavorativo, di
sostegno scolastico, sostegno alle funzioni genitoriali e di sviluppo di competenze relazionali; dal
Pagina 51 di 78
punto di vista sociale sono stati seguiti pazienti e familiari per le problematiche giudiziarie, di
inserimento in CTR, di raccordo con la rete dei Servizi della Municipalità, dell’USSM , dell’UEPE
e del Tribunale di Sorveglianza.
Abbiamo osservato, nel corso dell’anno, un potenziamento della rete, con una migliorata capacità
di collaborazione con altri servizi del territorio e dell’Azienda ULSS , in particolare con il Servizio
di Neuropsichiatria Infantile.
Inoltre, molte segnalazioni di minori in difficoltà arrivano al Servizio da varie agenzie del territorio:
pensiamo ciò dipenda da un buon radicamento del Servizio del territorio e da una sua buona
visibilità nel contesto cittadino. Si presume che le segnalazioni descrivano anche, però, un aumento
del disagio familiare e dei più giovani in particolare.
Sono in aumento, inoltre, le richieste di valutazione da parte dell’USSM di minori che commettono
reati.
OSSERVAZIONI, PROGETTI E CRITICITA’
E’ urgente ed indispensabile un ampliamento dei dispositivi educativi, anche utilizzando i mezzi di
comunicazione della fascia giovanile, quali social-network, contatti via WhatsApp e sms, siti web
creati appositamente per informazioni e dibattiti: questo perché i giovani sono poco avvicinabili con
gli strumenti tradizionali della cura ambulatoriale.
Compito per il prossimo periodo è quello di ampliare le conoscenze teoriche e le tecniche di
intervento sia psicologiche che sociali ed educative, per offrire il più ampio ventaglio di cure
efficaci e individualizzate per l’utente e per la sua famiglia. In particolare sarebbe utile una maggior
condivisione degli interventi educativi e di quelli psicoterapeutici. Inoltre è fondamentale offrire
dispositivi gruppali di cura e sostegno. A tal proposito una delle criticità risiede nella difficoltà di
integrazione delle competenze nell’équipe di lavoro, con tendenza ad operare in modi non sinergici.
Sembra molto opportuno, oltre a ciò, la possibilità di svolgere visite e colloqui con gli utenti più
giovani in una sede dedicata, non coincidente con la sede del SerD.
Altra criticità si trova nella sede dedicata agli interventi con l’utenza più giovane, che sarebbe
agevolata da uno stabile separato dal Servizio.
Altra criticità appare l’età elevata degli operatori dell’équipe, dove da tempo non vi sono ricambi o
acquisizioni di nuovo personale di una fascia d’età più giovane e dunque più vicina alla cultura
degli utenti.
3.3.2. L’Area giovani di Venezia
(a cura di Francesca Paruzzolo)
L’anno 2013 vede confermate la maggior parte delle osservazioni presenti nella relazione relativa
all’attività svolta nell’anno precedente.
In dettaglio:
è ancora aumentata la percentuale di ragazzi e ragazze presi in carico per abuso di cannabinoidi,
sia con accessi volontari, che per invio da parte dell’USSM. Il trattamento più efficace rimane
quello multidisciplinare e multimodale, che interviene cioè su più aspetti della personalità e del
comportamento quotidiano. Si conferma l’imprescindibilità di un coinvolgimento dei genitori,
sia per la raccolta dei dati anamnestici e per le osservazioni che essi riportano sui figli, sia per
operare una modifica delle dinamiche familiari e dell’approccio ideologico da parte di
quest’ultimi al contatto con le cosiddette droghe leggere da parte dei loro figli. La presa in
carico ha una durata media di circa 18 mesi, durante i quali si osservano importanti e
fondamentali cambiamenti nel percorso di crescita. Si può affermare che la presa di coscienza progressiva e guidata dagli esperti - dell’effettiva problematicità dell’abuso di cannabinoidi e
delle conseguenze negative sulla formazione della personalità, costituisce un elemento portante
di tutto il percorso riabilitativo.
E’ continuata l’attività di collaborazione con le Municipalità e si è delineata la necessità di una
maggiore comunicazione con gli Assessorati preposti al benessere del giovane cittadino, nella
convinzione, condivisa tra gli operatori dell’ASL e del Comune, che sia sempre più necessario
Pagina 52 di 78
un intervento di tipo ambientale, volto a introdurre un diverso approccio alla gestione del
divertimento da parte dei ragazzi.
L’attività di prevenzione, pur avendo subito una ulteriore contrazione dovuta alla carenza di
personale, ha mantenuto la modalità interservizi in collaborazione con il Consultorio Giovani,
spostando il proprio livello di intervento dall’universale all’indicata.
Il punto di ascolto “la BITTA” aperto presso alcune scuole secondarie di secondo grado del
territorio veneziano, ha visto affluire ragazzi e ragazze di età compresa tra i 14 e i 18 anni con
problematiche relative al percorso evolutivo. In alcuni casi si è reso necessario l’invio ai Servizi per
gli adolescenti.
3.3.3. Iniziative di prevenzione indicata a favore di adolescenti ad alto
rischio di uso di sostanze, svolte dalla U.O.S. Prevenzione Dipendenze,
Ser.D. Mestre
(a cura di Daniela Orlandini23 e Fabio Frascone24)
CONSULENZA PREVENTIVA
Attività di consultazione specifica rivolte agli adulti significativi a diretto contatto con adolescenti
che presentano specifici fattori di rischio rispetto ai comportamenti d’uso/abuso di sostanze
psicoattive.
La consulenza ha come finalità quella di intervenire sui percorsi di iniziazione e di stabilizzazione
dell’uso di sostanze attraverso un approccio psico-educativo a sostegno del ruolo dell’adulto che si
trova di fronte all’adolescente che sta attraversando uno specifico momento di difficoltà.
La consulenza prevede, ove necessario, il collegamento con l’area clinica giovani del SerD e il
lavoro di rete con i servizi territoriali.
L’attività di consulenza si differenzia a seconda che i richiedenti siano genitori, docenti o operatori
di servizi.
Consulenza preventiva rivolta ai genitori
Genitori preoccupati per il comportamento del figlio, con sospetti o certezze di uso di sostanze
psicoattive, possono chiedere una consulenza per informazioni, orientamento e counselling rispetto
ai problemi educativi e all’uso/abuso di droghe in adolescenza. Il percorso di consulenza inoltre
prevede una valutazione dei fattori di rischio dell’uso di sostanze e della possibile stabilizzazione
del consumo, di valutazione e attivazione delle risorse familiari ed ambientali.
La consulenza può riguardare anche altri familiari o tutori.
Territorio di riferimento
comuni Venezia Terraferma, Comuni di Marcon e Quarto d’Altino.
distretti Distretti Socio-Sanitari 3 e 4
Il servizio di consultazione è gratuito, non è richiesta l’impegnativa e vi si accede previo
appuntamento telefonico. E’ attiva una Segreteria telefonica 041.260.8808 presso la quale è
possibile lasciare un messaggio per essere richiamati.
Operatori al 2013
Dott..ssa Daniela Orlandini
Ass.Soc. Fabio Frascone
INTERVENTI CON I FAMILIARI DI GIOVANI A RISCHIO
Le consulenze preventive hanno riguardato prevalentemente genitori, dei quali una parte consistente
separati/divorziati per i quali si è reso a volte necessario effettuare incontri disgiunti. Gli stranieri
visti sono stati inviati da altri servizi e non spontaneamente.
23
24
Psicologa, psicoterapeuta, Responsabile U.O.S. Prevenzione Dipendenze, Ser.D. Mestre
Assistente sociale, U.O.S. Prevenzione Dipendenze, Ser.D. Mestre
Pagina 53 di 78
Tab. 3.3.3.1 Familiari per fasce d’età
Fascia età al 31/12/13
M
0
<40
4
40-44
26
45-49
34
50-54
20
55-59
8
>59
10
Non Rilevato
TOTALE
102
F
6
19
41
36
15
8
12
137
Tab. 3.3.3.3 Familiari per cittadinanza
Cittadinanza
Albania
1
Bangladesh
1
Colombia
1
Italia
223
Moldavia
6
Romania
2
Tunisia
2
Turchia
2
Ucraina
1
TOTALE 239
Tab. 3.3.3.5 Familiari per scolarità
Scolarità
Non risulta/non risponde
Elementari
Medie inferiori
Scuola professionale biennale/triennale
Medie superiori
Diploma universitario
Laurea
TOTALE
Tab. 3.3.3.7 Familiari per provenienza
Provenienza
207
Comune ULSS 12
25
Provincia di Venezia
6
Regione Veneto
1
Fuori regione
TOTALE
239
TOTALE
6
23
67
70
35
16
22
239
Tab. 3.3.3.2 Familiari per inizio accesso
Inizio accesso
Entro il 31/12/2012
189
Primo semestre 2013
26
Secondo semestre 2013
24
TOTALE
239
Tab. 3.3.3.4 Familiari per professione
Professione
Occupato stab. Indipendente
Occupato saltuariamente
Disoccupato/a
In condizione non professionale
Dipendente
Non rilevata
Altro
Casalingo/a
TOTALE
220
0
3
1
4
1
10
239
22
4
0
1
47
148
4
13
239
Tab. 3.3.3.6 Familiari per stato civile
Stato civile
M
F
TOTALE
19
33
52
Separato/a
63
68
131
Coniugato/a
0
3
3
Non coniugato/a
3
2
5
Convivente
6
7
13
Divorziato/a
4
2
6
Vedovo/a
7
21
28
Non riferito
0
1
1
Non noto
TOTALE
102
137
239
Tab. 3.3.3.8 Familiari per fonte d’invio
Fonte d'invo
Altri reparti ospedalieri
Altri servizi ULSS
Altri servizi pubblici non ULSS
Altro
Familiari
Magistratura
Medico di medicina generale
Medico privato
Municipalità Chirignago Zelarino
Municipalità Marghera
Municipalità Mestre carpenedo
Scuola
Segnalazioni Prefettura (artt. 75-121)
Servizio privato sociale / volontariato
Spontaneo
TOTALE
3
5
16
32
1
11
10
1
3
1
1
40
2
2
111
239
Pagina 54 di 78
3.3.4. Gli interventi nelle scuole a Venezia
(a cura di Francesca Paruzzolo)
Nell’anno 2013 (si intenda a.s 2012/13) il Ser.d del Centro storico ha continuato il lavoro di
prevenzione interservizi in collaborazione con il Consultorio Giovani, con il progetto
“PORTOLANO: una bussola per crescere”, che prevede interventi di prevenzione delle condotte a
rischio ed è diretto agli allievi della 2° superiore.
L’intervento si compone di 6 incontri in classe (4 di due ore e 2 di un’ora ciascuno), durante i quali
vengono attivati dei percorsi di pensiero gruppali finalizzati ad aumentare la percezione dei rischi
(in ambito relazionale, affettivo, sessuale e nei contatti con le sostanze di abuso) attraverso la
rappresentazione di situazioni tipo che consentono ai ragazzi di giungere più preparati alle
situazioni reali.
Nell’anno scolastico 2012/13 si è dovuto ulteriormente contrarre il numero dei ragazzi raggiunti dal
progetto a causa di una sensibile diminuzione del personale dedicato.
Si allegano i dati dell’a.s. 2012/13.
Tab. 3.3.4.1 Interventi nelle scuole a Venezia – Interventi gruppali
INTERVENTI GRUPPALI presentaz punto ascolto
Grado / Scuola
grado (1) SCUOLE
superiori
superiori
superiori
superiori
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
n.
classi incontri alunni incontri insegnanti incontri genitori incontri
(2)
FOSCARINI
ALGAROTTI
SARPI
CIF
28
65
10
9
4
56
61 1200
1
20
9 160
4
61
55
2
2
10
9
3
3
2
3
Tab. 3.3.4.2 Interventi nelle scuole a Venezia – Attività di consultazione e ascolto
CONSULTAZIONE ASCOLTO
Grado / Scuola
grado (1) SCUOLE
superiori
superiori
superiori
superiori
(3)
n.
n.
n.
n.
n.
alunni incontri insegnanti incontri genitori n. incontri
(2)
FOSCARINI
ALGAROTTI
SARPI
CIF
10
10
8
28
14
22
14
61
4
1
1
2
4
2
1
2
PROGETTO Punto di Ascolto “LA BITTA”
GRUPPO INTERSERVIZI “PORTOLANO”
Consultorio Giovani + Ser.D. Sezione Giovani
SERVIZI PROPONENTI:
Consultori Giovani
Sostengono i giovani (dai 14 ai 24 anni), in termine di prevenzione e cura, nel processo di
formazione dell’identità psicosessuale nei suoi aspetti fisici, psicologici e relazionali.
Aiutano i ragazzi a prendersi cura della sfera sessuale ed affettiva nonché nelle difficoltà nel
rapporto con i coetanei, partner e genitori.
Pagina 55 di 78
Sostengono nel compito educativo le figure adulte di riferimento.
Ser.D. Sezione Giovani
La Sezione Giovani del Ser.D. si occupa di ragazzi (14-24 anni), e dei loro genitori, che hanno
contatti con le sostanze o presentano dipendenze non chimiche.
I colloqui di valutazione e di trattamento vengono effettuati in spazi dedicati all’adolescente e al
giovane adulto.
La valutazione e il trattamento vengono effettuati con un approccio multidisciplinare
Obiettivi
Mettere a disposizione degli studenti uno spazio individuale di facile e veloce accesso all’interno
della propria scuola nel quale poter portare i propri pensieri e dubbi sulla crescita – sia del corpo
che della mente.
Destinatari
Studenti delle cinque classi (3 nel caso del CIF) delle scuole secondarie di II grado.
Contenuti
Ogni studente potrà portare i propri problemi connessi alla crescita – sia del corpo che della mente,
le esperienze, i motivi di crisi, e trarre beneficio dal sostegno, dal consiglio e dall’ascolto
comprensivo di una persona adulta e competente.
Metodologia
Per ogni scuola verranno dedicate 2 ore settimanali per un periodo di due mesi all’inizio dell’anno e
successivamente altre due ore settimanali per due mesi verso la fine dell’anno scolastico.
Sarà necessario che la scuola:
- individui uno spazio idoneo, non necessariamente troppo appartato
- inserisca nel proprio sito internet l’avviso di questa opportunità per gli studenti indicando le
modalità di accesso ed iscrizione che verranno concordate con gli operatori ulss prima
dell’inizio dell’anno scolastrico
- organizzi, all’inizio dell’a.s., una riunione assembleare con gli studenti nella quale gli
operatori descriveranno il progetto “LA BITTA”
Verifica
- numero di accessi al Punto di Ascolto
- evoluzione positiva delle situazioni meno complesse
- intercettazione precoce delle situazioni più problematiche con accesso ai Servizi per
Adolescenti
Chi svolgerà l’intervento
ULSS 12 Veneziana – gruppo interservizi (Consultorio Giovani, Ser.D. Sezione Giovani, ):
2 operatori provenienti dai 2 Servizi, uno con formazione sanitaria e l’altro con formazione
psico-sociale
Pagina 56 di 78
3.4. Il contesto locale: indicatori sul “sommerso”
3.4.1. Bacino d’utenza
Il 2013 conferma il trend, ormai in atto da anni, di un progressivo innalzamento dell’età
media (ponderata) della popolazione residente nel Comune di Venezia, che in alcuni quartieri (in
particolare Lido-Malamocco e Dorsoduro-Santa Croce-San Polo-Giudecca) rasenta ormai, per la
popolazione generale, i 50 anni (valore già superato dalla popolazione femminile in tutto il centro
storico veneziano). Decisamente inferiore l’età media della popolazione degli altri comuni inclusi
nel territorio dell’Aulss 12 Veneziana, in particolare il Comune di Marcon. Della diversa
distribuzione dell’età media della popolazione risente l’età media dei cittadini residenti nel territorio
dei due Ser.D.: relativamente più giovani i cittadini residenti nel territorio di competenza del Ser.D.
di Mestre (45.93), più anziani i cittadini residenti nel territorio di competenza del Ser.D. di Venezia
(48.54).
Tab. 3.4.1.1 – Età media per sesso e quartiere
Età medie per sesso e quartiere
1 S.Marco-Castello-S.Elena-Cannaregio
2 Dorsoduro-S.Polo-S.Croce-Giudecca
3 Lido-Malamocco-Alberoni
4 Pellestrina-S.Pietro in Volta
5 Murano-S.Erasmo
6 Burano-Mazzorbo-Torcello
8 Favaro-Campalto
9 Carpenedo-Bissuola
10 Mestre Centro
11 Cipressina-Zelarino-Trivignano
12 Chirignago-Gazzera
13 Marghera-Catene-Malcontenta
TOTALE Comune di Venezia
Comune di Cavallino Treporti
Comune di Marcon
Comune di Quarto d'Altino
RESIDENTI SERT VENEZIA
RESIDENTI SERT MESTRE
RESIDENTI AULSS 12 - M+F
Popol. 31/12/2013
M
F
M+F
46,62 51,23 49,10
47,01 51,22 49,28
47,67 51,23 49,59
44,61 48,02 46,34
46,62 50,48 48,67
48,75 52,01 50,39
44,86 47,83 46,39
45,05 49,19 47,26
44,50 49,52 47,19
44,57 48,26 46,52
43,78 47,39 45,64
43,23 47,28 45,32
45,18 49,34 47,38
43,89 45,66 44,79
40,41 41,50 40,96
41,62 44,36 43,02
46,48 50,36 48,54
43,91 47,78 45,93
44,74 48,63 46,78
Popol. 31/12/2012
M
F
M+F
46,42 51,01 48,90
46,70 50,98 49,01
47,40 50,87 49,28
44,03 47,85 45,96
46,45 50,25 48,48
48,49 51,65 50,09
44,51 47,61 46,11
44,82 48,99 47,04
44,43 49,49 47,13
44,16 47,99 46,17
43,46 47,10 45,33
43,08 47,05 45,11
44,95 49,15 47,16
43,85 45,55 44,72
40,30 41,29 40,80
41,46 44,08 42,80
46,26 50,15 48,33
43,71 47,61 45,75
44,54 48,45 46,59
Pagina 57 di 78
Graf. 3.4.1.1 – Età media per sesso e quartiere
Età media per sesso ed area
51,00
50,00
49,00
Età media
48,00
47,00
46,00
45,00
44,00
43,00
42,00
41,00
40,00
Residenti Residenti Residenti Residenti Residenti Residenti
SerD
SerD
SerD
SerD
Aulss Aulss Venezia - Mestre - Venezia - Mestre Totale
Totale
Maschi
Maschi Femmine Femmine maschi
femmine
Area di riferimento e sesso
2013
2012
Pagina 58 di 78
Quanto alle frequenze dei residenti per fasce d’età, osserviamo la presenza di più di 60.000 residenti di età inferiore ai 25 anni, dei quali 25.000 rientrano
nella fascia d’età 15-24 considerata di riferimento per gli interventi delle due Aree Giovani attivate nei due Servizi.
Tab. 3.4.1.2 – Popolazione residente per sesso e fasce d’età – Valori assoluti
VALORI ASSOLUTI
-15
15-19
20-24
25-29
Residenti SerD Venezia
5.722
1.909
1.966
2.104
M Residenti SerD Mestre
13.568
4.501
4.458
4.747
Residenti Ulss 12
19.290
6.410
6.424
6.851
Residenti SerD Venezia
5.450
1.734
1.924
2.022
F Residenti SerD Mestre
12.559
4.153
4.447
4.820
Residenti Ulss 12
18.009
5.887
6.371
6.842
Residenti SerD Venezia
11.172
3.643
3.890
4.126
TOT Residenti SerD Mestre
26.127
8.654
8.905
9.567
Residenti Ulss 12
37.299 12.297 12.795 13.693
30-34
2.225
5.571
7.796
2.280
5.224
7.504
4.505
10.795
15.300
35-39
2.891
6.994
9.885
3.147
6.715
9.862
6.038
13.709
19.747
40-44
3.715
8.039
11.754
3.795
8.031
11.826
7.510
16.070
23.580
TOT≤
≤44
TOT≥
≥45
15-44
14.810 20.532 25.882
34.310 47.878 49.614
49.120 68.410 75.496
14.902 20.352 32.500
33.390 45.949 60.995
48.292 66.301 93.495
29.712 40.884 58.382
67.700 93.827 110.609
97.412 134.711 168.991
Tab. 3.4.1.3 – Popolazione residente per sesso e fasce d’età – Valori relativi
VALORI %
-15
15-19
20-24
25-29
Residenti SerD Venezia
12,33
4,11
4,24
4,53
M Residenti SerD Mestre
13,92
4,62
4,57
4,87
Residenti Ulss 12
13,40
4,45
4,46
4,76
Residenti SerD Venezia
10,31
3,28
3,64
3,83
F Residenti SerD Mestre
11,74
3,88
4,16
4,51
Residenti Ulss 12
11,27
3,68
3,99
4,28
Residenti SerD Venezia
11,25
3,67
3,92
4,16
TOT Residenti SerD Mestre
12,78
4,23
4,36
4,68
Residenti Ulss 12
12,28
4,05
4,21
4,51
30-34
4,79
5,71
5,42
4,31
4,88
4,70
4,54
5,28
5,04
35-39
6,23
7,17
6,87
5,95
6,28
6,17
6,08
6,71
6,50
40-44
8,00
8,25
8,17
7,18
7,51
7,40
7,57
7,86
7,76
TOT≤
≤44
TOT≥
≥45
15-44
31,91
44,24
55,76
35,19
49,11
50,89
34,13
47,54
52,46
28,20
38,51
61,49
31,22
42,97
57,03
30,22
41,49
58,51
29,93
41,19
58,81
33,12
45,90
54,10
32,07
44,36
55,64
Σ Popol.
46.414
97.492
143.906
52.852
106.944
159.796
99.266
204.436
303.702
Pagina 59 di 78
3.4.2. L’attività di Riduzione del Danno
(a cura di Alberto Favaretto)
L'attività dell'Unità operativa Riduzione del danno ha proseguito nelle progettualità di
diretto contatto con l'utenza come l'anno precedente. Oltre alla continuativa attività del centro
diurno drop in, ha potenziato le uscite sul territorio tramite gli operatori di strada che intervengono
direttamente nei luoghi della città in cui si svolge il fenomeno del consumo delle sostanze
stupefacenti.
Il progetto di ricerca e contatto delle persone straniere, grazie anche alla presenza del
mediatore, sta facendo emergere le persone consumatrici che non si rivolgono ai servizi a causa
della loro condizione spesso di irregolarità e per questo più a rischio di altri.
Anche il progetto rivolto ai giovani consumatori, difficili da contattare ed agganciare per la
loro bassa percezione del rischio e quindi consapevolezza del loro spesso problematico uso e abuso
di sostanze, ha evidenziato come la città sia un punto di richiamo anche per molti giovani delle Asl
limitrofe. Per questo si è intensificato il lavoro di rete con i servizi per le tossicodipendenze della
provincia di Venezia, anche se non si è ancora sempre tradotto in invii o accompagnamenti.
3.4.2.1 Persone che hanno usufruito del centro diurno Drop-In
Nel 2013 hanno usufruito del drop in 531 persone diverse, il 44,3% di esse si è rivolta anche
all'unità di strada.
Tab. 3.4.2.1.1 – Persone che hanno usufruito del servizio
PERSONE DIVERSE
N°
%
Solo drop in
296
55,7
Drop in e Unità di Strada
235
44,3
TOTALE
531 100,0
Il 34,3% delle donne ha meno di 25 anni, il 19,5% in più rispetto alla stessa fascia di età
degli uomini. Le donne straniere sono 12 (il 17,1% delle donne totali). Il 7,2% degli uomini italiani
ha meno di 25 anni; tra gli uomini migranti tale percentuale sale al 20,9%. Nel 2012 la percentuale
dei giovani italiani superava quella degli stranieri.
Tab. 3.4.2.1.2 – Persone che hanno usufruito del servizio – Caratteristiche anagrafiche
Caratteristiche
SESSO
FASCE D'ETA'
anagrafiche
N° %
14-24 (v.a.) 14-24 (%) >24 (v.a.) >24 (%)
Totale
%
M
461
86,8
68
14,8
393
85,2 461 100,0
F
70
13,2
24
34,3
46
65,7 70
100,0
TOTALE
531 100,0
92
17,3
439
82,7 531 100,0
Il 60% (N° 152) degli uomini migranti proviene dal Nord Africa, tra questi (N° 114) il 75%
proviene dalla Tunisia e (N° 77) il 30% proviene dall'Europa Orientale. 9 donne provengono da
paesi dell'Est Europa (Romania, Moldavia) e 4 dichiarano uso di sostanze stupefacenti (alcol,
eroina).
Tab. 3.4.2.1.3 – Persone che hanno usufruito del servizio – Cittadinanza
CITTADINANZA
SESSO
Italia %
Estero %
Totale %
M
208
45,1
253
54,9
461 100,0
F
58
82,9
12
17,1
70 100,0
TOTALE
266
50,1
265
49,9
531 100,0
Per quanto riguarda la situazione abitativa: nel 2013 il 42% delle persone ha casa. Rispetto
l'anno precedente la percentuale è calata del 7%. Nel 2012 il 49% era con casa. Nel 2011 la maggior
parte degli utenti frequentanti il Drop In aveva casa probabilmente, si pensava, perché non sono più
stati offerti, durante le aperture, i servizi legati all'igiene personale (docce, lavatrici, deposito
Pagina 60 di 78
bagagli). Se sommiamo i senza dimora con chi ha situazione precaria, quest'anno vediamo un
numero significativo di persone che non vivono in casa (il 59%, il 10% in più rispetto al 2012.
Tab. 3.4.2.1.4 – Persone che hanno usufruito del servizio – Situazione abitativa
SESSO
Situazione Abitativa
M % c.v. su totale M
F
% c.v. su totale F TOTALE % totale c.v.
Senza dimora
237
51,7
23
32,9
260
49,2
Situazione precaria*
29
6,3
6
8,6
35
6,6
Casa
192
41,9
41
58,6
233
44,1
Non risponde
303Totale
461 70 531 TOTALE CASI VALIDI
458
100,0
70
100,0
528
100,0
Per quanto riguarda il consumo di sostanze psicoattive, sono considerate solo le prime
sostanze dichiarate dall'utenza al momento del primo contatto.
Tab. 3.4.2.1.5 – Persone che hanno usufruito del servizio – Sostanze d’abuso dichiarate
SESSO
SOSTANZE
M % c.v. M
F
% c.v. F Totale % c.v. su totale
Alcol
45
11,7
3
4,8
48
10,7
Alcol e cannabinoidi
16
4,2
1
1,6
17
3,8
Alcol e coca
1
0,3
0
0,0
1
0,2
Alcol e altro
1
0,3
0
0,0
1
0,2
Eroina
103
26,8
27
43,5
130
29,1
Eroina metadone
12
3,1
1
1,6
13
2,9
Eroina alcol
4
1,0
1
1,6
5
1,1
Eroina cocaina
23
6,0
3
4,8
26
5,8
Eroina ketamina
1
0,3
0
0,0
1
0,2
Eroina e cannabis
3
0,8
0
0,0
3
0,7
Eroina cocaina altro
11
2,9
5
8,1
16
3,6
Eroina psicofarmaci
1
0,3
0
0,0
1
0,2
Eroina più tutto
2
0,5
0
0,0
2
0,4
Eroina subutex
1
0,3
1
1,6
2
0,4
Cocaina
7
1,8
2
3,2
9
2,0
Cocaina e cannabinoidi
4
1,0
0
0,0
4
0,9
Metadone
14
3,6
1
1,6
15
3,4
metadone altro
2
0,5
1
1,6
3
0,7
Subutex
6
1,6
0
0,0
6
1,3
subutex altro
2
0,5
0
0,0
2
0,4
Cannabinoidi
41
10,6
2
3,2
43
9,6
Psicofarmaci
4
1,0
0
0,0
4
0,9
Psicofarmaci alcol
1
0,3
2
3,2
3
0,7
Ex tox
0
0,0
1
1,6
1
0,2
Policonsumo
5
1,3
3
4,8
8
1,8
Tutte
13
3,4
1
1,6
14
3,1
Nessuna
62
16,1
7
11,3
69
15,4
Non risponde
76 884 Totale
461 70 531 TOTALE CASI VALIDI
385
100,0
62
100,0
447
100,0
Primi contatti
Tab. 3.4.2.1.6 – Primi contatti per semestre
SESSO
Primi contatti
M
%
F
% TOTALE % totale
1° semestre
108
85,7
18
14,3
126
100,0
2° semestre
70
90,9
7
9,1
77
100,0
TOTALE
178
87,7
25
12,3
203
100,0
Pagina 61 di 78
Tab. 3.4.2.1.7 – Primi contatti – Modalità di conoscenza del servizio
COME HA SAPUTO DEL SERVIZIO?
N°
% c.v.
Amici, conoscenti, parenti
165
81,3
Altro (passaparola, in strada, per caso, ecc.)
9
4,4
UdS
4
2,0
Farmacia via Piave
5
2,5
Servizio docce
5
2,5
SD
4
2,0
servizi
2
1,0
casa ospitalità
1
0,5
Municipalità Marghera
1
0,5
Ufficio stranieri
1
0,5
non si sa
6
3,0
TOTALE CASI VALIDI
203
100,0
Tra le persone contattate per la prima volta nel 2013: il 24,1% ha un'età compresa tra i 15 e i
24 anni, nel 2012 la percentuale ammontava al 43,8%; la percentuale della fascia tra i 25 e i 29 anni
è simile a quella del 2012 (15,8%); il 36% consuma eroina, ed il 25% alcol, mentre nel 2012, il 54%
consumava eroina ed il 6% alcol.
Tab. 3.4.2.1.8 – Primi contatti – Fasce d’età
ETA'
N°
%
< 15
0
0,0
15 - 19
8
3,9
20 - 24
41
20,2
25 - 29
35
17,2
30 - 34
23
11,3
35 - 39
29
14,3
40 - 44
29
14,3
45 - 49
20
9,9
> 49
18
8,9
TOTALE
203 100,0
Tab. 3.4.2.1.9 – Primi contatti – Cittadinanza
CITTADINANZA
N°
%
Italia
70
34,5
Medioriente
1
0,5
Europa orientale
59
29,1
Europa occidentale
3
1,5
Nord Africa
56
27,6
Asia
9
4,4
Centro America
2
1,0
Sud America
3
1,5
TOTALE
203 100,0
Tab. 3.4.2.1.10 – Primi contatti – Situazione abitativa
SITUAZIONE ABITATIVA
N°
% c.v.
Senza dimora
130
64,4
precaria
11
5,4
Casa
61
30,2
Non risponde
1TOTALE
203 TOTALE CASI VALIDI
202 100,0
Pagina 62 di 78
Tab. 3.4.2.1.11 – Primi contatti – Zona di provenienza
attuale
DOVE VIVE ORA?
N°
%
Centro storico
10
4,9
Terraferma
155
76,4
Fuori comune
33
16,3
Fuori regione
4
2,0
Non si sa
1
0,5
TOTALE
203 100,0
Tab. 3.4.2.1.12 – Primi contatti – Sostanze dichiarate
SOSTANZE
Alcol
Alcol e cannabis
Eroina
Eroina e altro
Eroina e cocaina
Eroina cocaina e altro
Cocaina
Cocaina e altro
Metadone
Cannabinoidi
policonsumatori
Nessuna
Non riponde/non si sa
TOTALE
TOTALE CASI VALIDI
N°
33
7
34
5
11
8
1
2
3
14
4
39
42
203
161
% c.v.
20,5
4,3
21,1
3,1
6,8
5,0
0,6
1,2
1,9
8,7
2,5
24,2
100,0
Invii ed accompagnamenti
Gli invii hanno coinvolto 77 persone diverse.
Tab. 3.4.2.1.13 – Invii ed accompagnamenti – Frequenze per semestre
Invii nell'anno N° richieste
%
1° semestre
74
52,1
2° semestre
68
47,9
TOTALE
142 100,0
Tab. 3.4.2.1.14 – Invii ed accompagnamenti – Area della domanda
Tab. 3.4.2.1.15 – Invii ed accompagnamenti –
Modalità di invio
MODALITA' INVIO
N° INVII
%
Contattato servizio
119
41,3
Fissato appuntamento
111
38,5
Accompagnamento
58
20,1
TOTALE*
288 100,0
AREA DOMANDA
Medico-sanitaria
Legale - amministrativa
Posto letto - dormitorio
Prime necessità (vestiti, cibo, coperte, ecc. )
Economica
Altro
CT/strutture
TOTALE
N° richieste
%
121
85,2
9
6,3
4
2,8
0
0,0
5
3,5
3
2,1
0
0,0
142 100,0
Tab. 3.4.2.1.16 – Invii ed accompagnamenti –
Esito dell’invio
ESITO
N°
%
Positivo
93
65,5
Negativo*
48
33,8
Non si sa
1
0,7
TOTALE
142 100,0
Le cause degli esiti negativi sono tutte imputabili alle persone che hanno fatto la richiesta
(ad es. la persona non si presenta all'appuntamento).
Servizi individuati per rispondere alla domanda
Tab. 3.4.2.1.17 – Servizi individuati –
Comune di Venezia
COMUNE DI VENEZIA
N°
Servizio immigrati
2
UOC Senza dimora
3
Servizio rifugiati
1
Servizio abitativo
1
Totale COMUNE
7
%
28,6
42,9
14,3
14,3
57,1
Tab. 3.4.2.1.18 – Servizi individuati –
Azienda Ulss 12 Veneziana
AZIENDA ASL 12
N°
%
Ser.D. Mestre/Venezia
17
16,7
Gruppo C
49
48,0
Malattie infettive
12
11,8
Ambulatorio immigrati
1
1,0
Pronto soccorso - 118
4
3,9
Ospedale Mestre
3
2,9
CUP
4
3,9
Consultorio
6
5,9
Anagrafe sanitaria
6
5,9
Totale ASL 12
102 100,0
Pagina 63 di 78
Tab. 3.4.2.1.19 – Servizi individuati – Altri Enti /
Organizzazioni
ALTRI
N°
%
Emergency
20
60,6
Inps
1
3,0
Insula
2
6,1
CAF
3
9,1
Agenzia lavorativa
1
3,0
Altre ASL (Ser.D. Mogliano)
1
3,0
Sportello immigrati cgl
1
3,0
Gea, AVV di strada
2
6,1
Rivolta centro sociale
1
3,0
Avv privato
1
3,0
Totale ALTRI
33 100,0
Tab. 3.4.2.1.20 – Servizi individuati – Totale invii
RIEPILOGO SERVIZI/SOGGETTI
COMUNE DI VENEZIA
ASL 12
ALTRI
TOTALE
N° INVII
%
7
4,9
102
71,8
33
23,2
142 100,0
3.4.2.2 Dati di attività dell'unità di strada
Risorse: presenza in strada e contatti
Rispetto al 2012, il numero di uscite è aumentato del 37,5% e il numero di ore del 49,9%.
Già nel 2012, rispetto al 2011, il numero di uscite era aumentato del 77,4% e il numero di ore del
33,8%.
Tab. 3.4.2.2.1 – Attività Unità di Strada – Riepilogo uscite, ore e contatti per semestre
Media USCITE / Media ORARIA /
ANNO 2013 N° Uscite N° Ore Contatti Primi Contatti
accessi all'UdS accessi all'UdS
1° semestre
183
313
1632
63
8,9
5,2
2° semestre
173
363
1758
39
10,2
4,8
TOTALE
356
676
3390
102
9,5
5,0
Le uscite in cui sono stati fatti contatti sono 216.
Tab. 3.4.2.2.2 – Attività Unità di Strada – Contatti per fascia d’età
14/24 anni
% > 24 anni
% Tot persone diverse
ANNO 2013
119
25,9
340
74,1
459
Tab. 3.4.2.2.3 – Attività Unità di Strada – Target delle uscite
ANNO 2013 N° Uscite N° Ore Contatti Primi Contatti
TD attivi
Medina
Giovani
TOTALE
128
144
84
356
247
273
156
676
1422
1164
804
3390
21
53
28
102
Media USCITE / Media ORARIA /
accessi all'UdS accessi all'UdS
11,11
5,76
8,08
4,26
9,57
5,15
9,52
5,01
Le uscite di contatto e aggancio con la nuova riorganizzazione sono iniziate tra aprile e
maggio 2012: la voce Altro rappresenta lo spazio temporale tra gennaio e l'avvio operativo dei
nuovi progetti.
Persone diverse che hanno usufruito dell’unità di strada.
Tab. 3.4.2.2.4 – Attività Unità di Strada – Persone diverse che hanno usufruito dell’unità di strada
PERSONE DIVERSE
UdS e
Solo UdS
%
%
Totale
% totale
Drop in
224
48,8
235
51,2
459
100,0
Nel 2013 hanno usufruito dell'unità di strada 459 persone diverse; di queste il 51,2% si è
rivolta anche al drop in.
Pagina 64 di 78
Caratteristiche anagrafiche
Tab. 3.4.2.2.5 – Attività Unità di Strada – Caratteristiche anagrafiche – Sesso
SESSO
M
%
F
% Totale % totale
402
87,6
57
12,4
459
100,0
Tab. 3.4.2.2.6 – Attività Unità di Strada – Caratteristiche anagrafiche – Fasce d’età
ETA'
SESSO 14 - 24 anni
%
> 24 anni
%
Totale % totale
M
88
21,9
314
78,1
402
100,0
F
31
54,4
26
45,6
57
100,0
TOTALE
119
25,9
340
74,1
459
100,0
Tab. 3.4.2.2.7 – Attività Unità di Strada – Caratteristiche anagrafiche – Cittadinanza
CITTADINANZA
SESSO
Italia
%
Estero
%
Totale
% totale
M
219
54,5
183
45,5
402
100,0
F
52
91,2
5
8,8
57
100,0
TOTALE
271
59,0
188
41,0
459
100,0
Il 17,8% degli uomini italiani ha meno di 25 anni (il 19,3% nel 2012). L'80,3% (N° 147 M )
degli uomini immigrati proviene dal Nord Africa (dalla Tunisia sono l'83%) e il 14,75% da paesi
dell'Est Europa (queste percentuali sono simili al 2012). Il 54,4% delle donne ha meno di 25 anni.
In questa fascia di età sono tutte italiane tranne 2 (dalla Danimarca e dalla Croazia). Le altre donne
migranti provengono dalla Romania, Repubblica Ceca e Polonia.
Situazione abitativa
Tab. 3.4.2.2.8 – Attività Unità di Strada – Situazione abitativa
SITUAZIONE ABITATIVA
Senza dimora
Situazione precaria*
Casa
Non risponde
Totale
TOTALE CASI VALIDI
% c.v. su
M
tot. M
146 36,96203
22 5,56962
227 57,46835
7402 395
100
SESSO
% c.v. su
F
tot. F
14 24,5614
2 3,508772
41 71,92982
057 57
100
% totale
c.v.
160 35,39823
24 5,309735
268 59,29204
7459 452
100
Totale
* ospite da amici, casa dell'ospitalità, ct, camera in affitto.
Per quanto riguarda la situazione abitativa, il 57,5% degli uomini vive in casa; tra le donne
tale percentuale sale al 71,9%. Il 42,6% degli uomini è senza dimora o comunque vive in una
situazione precaria. Tra le donne la percentuale scende al 28,1%. Nell'insieme il 40,7% delle
persone ha un problema abitativo (casi validi).
Consumo di sostanze psicoattive
Pagina 65 di 78
Tab. 3.4.2.2.9 – Attività Unità di Strada – Consumo di sostanze dichiarato
SOSTANZE
N°
%
Alcol
3
2,9
Alcol e cannabinoidi
5
4,9
Eroina
13
12,7
Eroina cannabinoidi
1
1,0
Eroina metadone
1
1,0
Eroina cocaina
1
1,0
Eroina subutex cannabinoidi
1
1,0
Cannabinoidi
23
22,5
Cocaina
1
1,0
Cocaina cannabinoidi
2
2,0
Metadone
3
2,9
Subutex
3
2,9
Subutex minias
1
1,0
Policonsumo
22
21,6
Psicofarmaci
2
2,0
Psicofarmaci alcol cannabinoidi
1
1,0
Non risponde
14
13,7
Nessuna
5
4,9
TOTALE
102
100,0
Primi contatti
Tab. 3.4.2.2.10 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per semestre e sesso
SESSO
ANNO 2013
M
%
F
%
TOTALE % totale
1° semestre
54
85,7
9
14,3
63
100,0
2° semestre
37
94,9
2
5,1
39
100,0
TOTALE
91
89,2
11
10,8
102
100,0
Tab. 3.4.2.2.11 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per
modalità di conoscenza del servizio
COME HA SAPUTO DEL SERVIZIO? N°
%
Amici, conoscenti, parenti
20
19,6
Da noi/uds
72
70,6
Carcere
1
1,0
dalla strada
6
5,9
Non si sa
3
2,9
TOTALE
102 100,0
Tab. 3.4.2.2.12 – Attività Unità di Strada – Primi
contatti per zona del contatto
ZONA CONTATTO
N°
%
Zona Piave - Mestre
37
36,3
Cà Marcello
10
9,8
Sabbioni
1
1,0
Bissuola
3
2,9
Marghera
9
8,8
Candiani
20
19,6
Olimpia
1
1,0
Einaudi
4
3,9
Querini
16
15,7
Non si sa
1
1,0
TOTALE
102 100,0
Caratteristiche anagrafiche, situazione abitativa e sostanze psicoattive
Tab. 3.4.2.2.13 – Attività Unità di Strada –
Primi contatti per fascia d’età
Fasce di età
N°
%
< 15
0
0,0
15 - 19
17
16,7
20 - 24
27
26,5
25 - 29
23
22,5
30 - 34
12
11,8
35 - 39
6
5,9
40 - 44
7
6,9
45 - 49
7
6,9
> 49
3
2,9
TOTALE
102 100,0
Tab. 3.4.2.2.14 – Attività Unità di Strada –
Primi contatti per cittadinanza
CITTADINANZA N°
%
Italia
49
48,0
Nord Africa
48
47,1
Eu orientale
5
4,9
TOTALE
102 100,0
Pagina 66 di 78
Tab. 3.4.2.2.15 – Attività Unità di Strada –
Primi contatti per attuale zona di provenienza
DOVE VIVE ORA?
N°
%
Centro storico
2
2,0
Terraferma
86
84,3
Fuori comune
11
10,8
Non si sa
3
2,9
TOTALE
102 100,0
Tab. 3.4.2.2.16 – Attività Unità di Strada –
Primi contatti per situazione abitativa
SITUAZIONE ABITATIVA
N°
%
Senza dimora/precaria
27
26,5
Casa
72
70,6
Non si sa
3
2,9
TOTALE
102 100,0
Tab. 3.4.2.2.17 – Attività Unità di Strada – Primi contatti per sostanze dichiarate
SOSTANZE
N°
%
Alcol
3
2,9
Alcol e cannabinoidi
5
4,9
Eroina
13
12,7
Eroina cannabinoidi
1
1,0
Eroina metadone
1
1,0
Eroina cocaina
1
1,0
Eroina subutex cannabinoidi
1
1,0
Cannabinoidi
23
22,5
Cocaina
1
1,0
Cocaina cannabinoidi
2
2,0
Metadone
3
2,9
Subutex
3
2,9
Subutex minias
1
1,0
Policonsumo
22
21,6
Psicofarmaci
2
2,0
Psicofarmaci alcol cannabinoidi
1
1,0
Non risponde
14
13,7
Nessuna
5
4,9
TOTALE
102 100,0
Invii e accompagnamenti
Tab. 3.4.2.2.18 – Attività Unità di Strada – Invii ed
accompagnamenti per semestre
ANNO 2013 N° richieste
%
1° semestre
39
40,6
2° semestre
57
59,4
TOTALE
96
100
2012
34
100
2011
22
100
2010
0
300
Tab. 3.4.2.2.20 – Attività Unità di Strada – Invii ed
accompagnamenti per modalità di invio
MODALITA' INVIO
N° INVII
Contattato servizio
79
Fissato appuntamento
79
Accompagnamento
54
Visita (ospedale, domicilio, ecc.)
4
TOTALE
216
Tab. 3.4.2.2.19 – Attività Unità di Strada – Invii ed
accompagnamenti per area della domanda
AREA DOMANDA
N° richieste
%
Posto letto - dormitorio
0
0,0
Legale - amministrativa
7
7,3
Medico-sanitaria
88
91,7
Economica
0
0,0
Strutture-CT
0
0,0
Altro
1
1,0
TOTALE
96
100,0
%
36,6
36,6
25,0
1,9
100,0
Tab. 3.4.2.2.21 – Attività Unità di Strada – Invii
ed accompagnamenti per esito
ESITO
N°
%
Positivo
63
65,6
Negativo
33
34,4
TOTALE
96 100,0
Servizi individuati per rispondere alla domanda
Pagina 67 di 78
Tab. 3.4.2.2.22 – Attività Unità di Strada – Servizi
individuati per rispondere alla domanda – Comune di
Venezia
COMUNE
N°
%
drop in
1
25,0
Servizio immigrati
3
75,0
Totale COMUNE
4 100,0
Tab. 3.4.2.2.23 – Attività Unità di Strada – Servizi
individuati per rispondere alla domanda – Azienda Ulss
12 Veneziana
ASL 12
N°
%
CUP
4
5,0
Ser.D. Mestre
8
10,0
Anagrafe sanitaria
2
2,5
Consultorio Mestre
2
2,5
Flemming
1
1,3
Gruppo C
56
70,0
Malattie infettive
5
6,3
Ospedale Angelo
2
2,5
Totale ASL 12
80 100,0
Tab. 3.4.2.2.24 – Attività Unità di Strada – Servizi
individuati per rispondere alla domanda – Altre strutture
ALTRO
N°
%
Emergency
7
58,3
Altre ASL
5
41,7
TOTALE
12 100,0
Tab. 3.4.2.2.25 – Attività Unità di Strada – Servizi
individuati per rispondere alla domanda – Totali
SERVIZI
N° INVII
%
Servizi COMUNE
4
4,2
Servizi ASL 12
80
83,3
Altro
12
12,5
TOTALE
96 100,0
3.4.2.3 Dati di attività unità di strada Tips & Tricks
(interventi nei contesti di festa)
RISORSE - Presenza agli eventi e contatti
Tab. 3.4.2.3.1 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Interventi, presenze e contatti per semestre
N°
N° ore di
Media inter- Media oraria /
Anno 2013
N° contatti
venti / contatti
interventi presenza
contatti
1° semestre
6
41
759
126,5
18,5
2° semestre
4
34
660
165,0
19,4
TOTALE
10
75
1419
141,9
18,9
Anno 2012
13
92,5
1619
125,0
18,0
Anno 2011
20
148
4682
234,0
32,0
Anno 2010
30
193
7023
234,1
36,4
Interventi, contatti e colloqui
Tab. 3.4.2.3.2 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Interventi, contatti e colloqui
% colloqui su
Interventi
Stima contatti
Colloqui
EVENTI e/o LOCALI
LUOGHI
n° contatti
N°
%
N°
%
N°
%
Drum&bass Pop Corn
Marghera
1
10,0
10
0,7
9
3,3
90,0
Made in Berlin Pop Corn
Marghera
1
10,0
49
3,5
0
0,0
0,0
AltaVoz Rivolta
Marghera
7
70,0 1260
88,8
233
85,3
18,5
Do Not Friday Tag
Mestre
1
10,0
100
7,0
31
11,4
31,0
TOTALE COMPLESSIVO
10 100,0 1419 100,0
273 100,0
19,2
Ci sono inoltre:
2 interventi effettuati nell'ambito della campagna HIV
1 intervento effettuato nell'ambito del progetto Candiani Forum
Tutti con banchetto informativo.
Persone soccorse per crisi o malori
Nel 2013 sono state soccorse 40 persone per crisi o malori, che sono il 30% in più rispetto il 2012.
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Nel 2012 sono state soccorse 28 persone per crisi o malori, il 51% in meno rispetto l'anno
precedente (55 persone).
Gli interventi relativi ai malori si sono conclusi positivamente per 35 persone; di una persona non si
sa l'esito e per 4 persone si sono conclusi negativamente (uno al pronto soccorso, in un caso è
venuto il padre, degli altri non è stato registrato il dato).
Tab. 3.4.2.3.3 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks –
Persone per sesso
SESSO
N°
%
M
28
70
F
12
30
TOTALE
40
100
Tab. 3.4.2.3.4 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks –
Persone per fascia d’età
ETA'
N°
%
15/25
37
92,5
> 25
3
7,5
TOTALE
40 100,0
Tab. 3.4.2.3.5 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks –
Persone per sostanze dichiarate
SOSTANZE **
N°
%
MDMA
5
12,5
MDMA - coca - keta
1
2,5
Alcol e MDMA
4
10,0
Alcol e cannabis
9
22,5
Alcol e ketamina
3
7,5
Alcol ketamina cannabis
1
2,5
Alcol e cocaina
1
2,5
Alcol
12
30,0
Alcol ketamina MDMA
1
2,5
Non rilevato
3
7,5
TOTALE
40 100,0
** Sono le sostanze che le persone (o gli
amici) riportano di aver assunto.
Tab. 3.4.2.3.6 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks –
Collaborazione con personale sanitario
COLLABORAZIONI CON
N°
%
PERSONALE SANITARIO *
SI
8
80
NO
2
20
TOTALE
10
100
* Croce Azzurra
Riepilogo persone soccorse (2008 – 2013)
Tab. 3.4.2.3.7 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Totale persone soccorse per anno
SESSO
2008 2009 2010 2011 2012 2013 TOTALE
%
M
5
23
49
43
16
28
164
69
F
3
14
20
12
12
12
73
31
TOTALE
8
37
69
55
28
40
237
100
Tab. 3.4.2.3.8 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks –
Totale persone soccorse per fascia d’età
ETA'
N°
%
15/25
211
89,0
> 25
26
11,0
TOTALE
237 100,0
Tab. 3.4.2.3.9 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks –
Totale persone soccorse per esito
ESITO
N°
%
Positivo
218
92,0
Negativo
8
3,4
Non si sa
11
4,6
TOTALE
237 100,0
Pagina 69 di 78
Tab. 3.4.2.3.10 – Attività Unità di Strada Tips & Tricks – Totale persone soccorse per sostanza dichiarata
SOSTANZE
N°
%
Alcol
100
42,2
Alcol e mdma
27
11,4
Alcol e cannabinoidi
29
12,2
Cannabis
2
0,8
Alcol, coca e Md
1
0,4
Alcol e cocaina
1
0,4
Ketamina
14
5,9
Ketamina e cocaina
1
0,4
Mix (3 o più sostanze)
13
5,5
Mdma
22
9,3
Mdma e ketamina
1
0,4
Mdma, alcol e cannabis
4
1,7
Mdma e cannabis
1
0,4
Alcol e ketamina
9
3,8
Eroina
1
0,4
Lsd
2
0,8
Non chiaro
9
3,8
TOTALE
237 100,0
3.4.3. L’attività di contrasto delle Forze dell’Ordine
L’attività di contrasto messa in atto dalle Forze dell’Ordine evidenzia che le sostanze più
sequestrate sono i cannabinoidi, sia a livello provinciale che nazionale (si evidenzia, peraltro, la ben
diversa ripartizione relativa tra Hashish e Marijuana a livello provinciale e nazionale). Sia per i
cannabinoidi che per eroina e cocaina i sequestri appaiono concentrati (in ambito provinciale) in
alcuni mesi, in particolare novembre, dicembre ed aprile, fatto che potrebbe far ipotizzare un
numero contenuto di quantitativi ingenti piuttosto che un’azione capillare esitata in quantitativi
limitati ma numerosi. Curiosa, se si sofferma l’attenzione sull’affollamento delle località turistiche
del litorale, la riduzione dei quantitativi sequestrati nei mesi di luglio ed agosto.
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Tab. 3.4.3.1 – Attività di contrasto delle Forze dell’Ordine – Anno 2013 – Confronto dati provinciali e nazionali
ANNO 2013 - Dato provinciale
Cannabis
Amfetaminici
Totale droga
Mese
Gennaio
Febbraio
Marzo
Aprile
Maggio
Giugno
Luglio
Agosto
Settembre
Ottobre
Novembre
Dicembre
Tot/anno
%/sostanza
sequestrata Eroina (Kg) Cocaina (Kg)
(kg)
32,239
3,758
48,418
66,842
42,537
12,791
0,899
1,609
3,339
3,542
84,058
84,595
384,627
100,00
1,101
3,027
1,915
6,959
0,009
0,588
0,038
0,102
0,037
0,378
0,539
6,860
21,553
5,60
0,114
0,060
4,117
2,207
0,774
0,028
0,054
0,681
0,598
0,032
0,258
0,014
8,937
2,32
Amfetami- Amfetami- Ecstasy
Hasish (Kg) Marijuana (Kg) Piante (nr)
ne (Kg)
ne (nr)
(nr)
0,039
0,011
4,338
1,803
0,195
10,614
0,000
0,526
2,093
0,045
10,896
0,000
30,560
7,95
32,984
0,659
38,047
55,871
41,558
1,550
0,806
0,299
0,609
2,881
73,155
77,720
326,139
84,79
Gennaio
2.222,776 72,087 267,990 1.034,307
824,945
Febbraio
3.835,941 59,681 307,264
269,412 3.160,222
Marzo
4.886,094 130,206 373,241
638,672 3.619,493
Aprile
19.956,782 41,167 332,378 18.085,120 1.486,639
Maggio
4.842,253 53,027 513,299 1.228,394 2.949,033
Giugno
3.300,234 24,798 373,613
728,935 1.968,000
Luglio
4.159,029 18,725 121,318
943,697 3.071,273
Agosto
880,669 17,942 219,445
100,129
483,704
Settembre 9.596,749 27,861 535,855 8.103,492
926,896
Ottobre
3.761,001 150,796 156,491 1.032,699 2.338,748
Novembre 4.056,752 68,668 1.214,750
730,216 1.914,580
Dicembre
7.167,808 65,425 285,931 2.688,445 3.952,387
Tot/anno 68.666,088 730,383 4.701,575 35.583,518 26.695,920
%/sostanza
100,00
1,06
6,85
51,82
38,88
Provincia di Venezia
0
0,000
0
0
0,000
0
0
0,000
0
27
0,000
0
0
0,000
0
16
0,009
0
4
0,000
0
2
0,000
0
8
0,000
0
0
0,004
0
0
0,000
0
3
0,000
0
60
0,013
0
0,00
Dato nazionale
592
2,119
0
1.416
0,187
0
1.730
0,441
0
932
4,541
63
2.676
0,106
7
6.673
0,327
109
20.947
0,390
0
104 11,634
202
12.923
0,092
28
34.412 27,773
9
461
0,349
45
273
7,601
6
83.139 55,560
469
0,08
0
0
0
0
0
0
0
17
0
0
0
0
17
LSD
(nr)
Operazion
i (nr)
0
0
0
0
0
0
0
0
0
38
198
0
236
21
7
18
22
27
13
9
20
17
22
25
15
216
80
40
373
40
222
3
178
10
152 1.303
387
59
282
7
224
135
1.720
89
453
48
362
282
19
26
4.452 2.042
1.506
1.201
1.589
1.485
1.823
1.556
1.452
1.587
1.818
1.854
1.466
1.251
18.588
Persone denunciate
Totale
32
12
21
27
29
12
13
25
16
38
34
16
275
Arresto
(nr)
21
12
21
23
25
8
8
17
11
28
22
11
207
Libertà
(nr)
11
0
0
4
4
4
5
7
5
10
10
5
65
2.164 1.683
468
1.896 1.476
393
2.287 1.846
428
2.278 1.816
396
2.682 2.055
583
2.737 2.055
602
2.132 1.664
456
2.079 1.430
640
2.448 1.757
682
2.679 1.971
686
2.294 1.670
598
1.716 1.295
403
27.392 20.718 6.335
Di cui
Irreperibilità (nr)
0
0
0
0
0
0
0
1
0
0
2
0
3
Minori
(nr)
Stranieri
(nr)
4
0
1
2
5
1
0
4
0
0
4
0
21
12
12
12
13
12
6
8
12
6
12
22
9
136
13 116
27
90
13
88
66 120
44 104
80
90
12
64
9
89
9
93
22
97
26
83
18
74
339 1.108
762
662
788
843
965
846
703
679
875
852
836
609
9.420
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3.4.4. Accessi al Pronto Soccorso
Questa sezione è stata redatta grazie alla collaborazione di Francesca Fantinato25 e
Alessandro Pani26.
3.4.4.1. Accessi della popolazione generale
Nota introduttiva. La ricerca è stata fatta sugli accessi della popolazione generale, rilevando le
diagnosi di dimissione aventi codici ICD-9 rientranti nelle patologie di competenza del Ser.D.:
291 – Sindromi psicotiche indotte da alcool
292 – Psicosi indotte da droghe
303 – Sindrome di dipendenza da alcool
304 – Dipendenza da droghe
305 – Abuso di droghe senza dipendenza
965 – Avvelenamento da analgesici, antipiretici e antireumatici
967 – Avvelenamento da sedativi e ipnotici
969 – Avvelenamento da sostanze psicotrope
Sono stati esclusi, da questa rilevazione, gli utenti in trattamento nei due Servizi nel corso
dell’anno (i cui accessi sono discussi nel paragrafo successivo). Una successiva verifica ha peraltro
consentito di evidenziare che, su 188 accessi, 14 sono stati effettuati da 12 cittadini già seguiti in
passato da almeno uno dei due Servizi ed uno da una persona successivamente inviata al SerD dal
Medico competente per valutazione dell’idoneità lavorativa (c.d. “mansioni a rischio”).
Il punto d’accesso più utilizzato è il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Venezia, malgrado la
minore popolazione di riferimento (tab. 3.4.4.1.1); le fasce d’età maggiormente rappresentate sono
quella più anziana (>59), con il 17% di accessi, e quella dei “giovani adulti” (20-29),
cumulativamente con il 27.1% di accessi (tab. 3.4.4.1.2). Dei 5 accessi effettuati da
infraquindicenni, tre si riferiscono a quattordicenni ed uno ad un tredicenne; il quinto ad una
bambina di quindici mesi per “riferita somministrazione incongrua di xanax (circa 30gtt)
accidentale”.
Tab. 3.4.4.1.1 – Accessi per struttura
Punto d'accesso Frequenza
%
1 - Mestre
88
46,8%
2 - Venezia
97
51,6%
3 - PPI Lido
3
1,6%
100,0%
Totale
188
Tab. 3.4.4.1.2 – Accessi per fascia d’età e sesso
Sesso
Totale
Fascia d'età
(VA)
Uomini
Donne
1=≤15
2
3
5
2=15-19
7
8
15
3=20-24
17
12
29
4=25-29
12
10
22
5=30-34
12
5
17
6=35-39
11
3
14
7=40-44
10
5
15
8=45-49
10
7
17
9=50-54
12
4
16
10=55-59
3
3
6
11=>59
17
15
32
Totale (VA)
113
75
188
60,1%
39,9% 100,00%
Totale (%)
Totale
(%)
2,7%
8,0%
15,4%
11,7%
9,0%
7,4%
8,0%
9,0%
8,5%
3,2%
17,0%
100,0%
I giorni più interessati dagli accessi sono la domenica (in particolare, dalla mezzanotte alle
4) e, a seguire, il martedì ed il sabato; in colore, gli incroci giorno/fascia oraria più interessati dagli
accessi per le cause ricercate (tab. 3.4.4.1.3).
25
P.O. Area Controllo Direzionale e Budget, UOC Controllo di Gestione, Azienda ULSS 12 Veneziana
Direttore del Dipartimento per le Dipendenze, Azienda ULSS 12 Veneziana, medico chirurgo specialista in
Tossicologia Medica
26
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Tab. 3.4.4.1.3 – Accessi per giorno della settimana e fascia oraria
Fascia Oraria Accettazione
Giorno
Totale Totale
Accettazione
(VA)
(%)
0,00-3,59 4,00-7,59 8,00-11,59 12,00-15,59 16,00-19,59 20,00-23,59
1-DOMENICA
21
6
5
3
6
4
45 23,9%
2-LUNEDì
4
0
1
0
2
5
12
6,4%
3-MARTEDÌ
11
6
4
5
7
9
42 22,3%
4-MERCOLEDÌ
2
0
1
4
1
8
16
8,5%
5-GIOVEDÌ
3
2
0
4
1
4
14
7,4%
6-VENERDÌ
2
2
3
5
6
10
28 14,9%
7-SABATO
5
4
2
3
8
9
31 16,5%
Totale (VA)
48
20
16
24
31
49
188 100,0%
25,5%
10,6%
8,5%
12,8%
16,5%
26,1% 100,0%
Totale (%)
La causale più frequente rientra nella descrizione generica “altro” (tab. 3.4.4.1.4); 26 accessi
(14%) hanno visto l’utilizzo di ambulanza (terrestre od acquea) con medico a bordo (tab. 3.4.4.1.5),
131 hanno richiesto comunque l’utilizzo di ambulanza (terrestre od acquea), 21 soggetti sono giunti
con mezzo proprio e due accompagnati dalle Forze dell’Ordine.
Tab. 3.4.4.1.4 – Accessi per causale
Causale
V.A.
%
2-ALTRO
168 89,4%
3-AUTOLESIONISMO
6
3,2%
4-INCIDENTE DOMESTICO
2
1,1%
5-INCIDENTE IN ALTRI LUOGHI
2
1,1%
7-INCIDENTE STRADALE
1
0,5%
10-INTOSSICAZIONE
9
4,8%
Totale
188 100,0%
Tab. 3.4.4.1.5 – Accessi per mezzo d’arrivo
Mezzo d'arrivo
1-ALTRO
2-AMBULANZA 118 CON MEDICO
3-AMBULANZA 118 SENZA MEDICO
5-AMBULANZA PUBBLICA
6-AUTONOMO (MEZZO PROPRIO)
8-FORZE DELL'ORDINE
9-IDROAMBULANZA 118 CON MEDICO
10-IDROAMBULANZA 118 SENZA MEDICO
Totale
V.A.
%
8
4,3%
12
6,4%
60 31,9%
5
2,7%
21 11,2%
2
1,1%
14
7,5%
66 35,1%
188 100,0%
Le modalità di invio (tab. 3.4.4.1.6) riflettono, sostanzialmente, il mezzo utilizzato per
l’accesso. Un indicatore, seppure indiretto, dei livelli di intossicazione raggiunti da alcune persone è
costituito dai “codici colore27” assegnati al triage (tab. 3.4.4.1.7): 29 casi sono stati classificati con il
codice rosso (suggestivo di una importante compromissione dei parametri vitali), e solo 31 (16.5%)
con il codice bianco.
Tab. 3.4.4.1.6 – Accessi per modalità di invio
Modalità di Invio
3.MEDICO DI CONTINUITA' ASSISTENZIALE
4.MEDICO SPECIALISTA
5.TRASFERITO DA ALTRO ISTITUTO
6.OPERATORE 118 O PUBBLICO
7.DECISIONE PROPRIA (GENITORE SE MINORENNE)
9.ALTRO
Totale
V.A.
%
1
0,5%
1
0,5%
1
0,5%
158 84,0%
25 13,3%
2
1,1%
188 100,0%
Tab. 3.4.4.1.7 – Accessi per codice
Codice al Triage V.A.
%
1=BIANCO
31 16,5%
2=VERDE
48 25,5%
3=GIALLO
80 42,6%
4=ROSSO
29 15,4%
Totale
188 100,0%
La maggior parte degli accessi ha avuto, come causa scatenante, l’abuso di alcol (semplice,
o associato a sindrome psicotica o delirium): associando le tre diagnosi, si arriva al 75% degli
accessi (tab. 3.4.4.1.8); conseguentemente residuali gli accessi indotti da droghe (senza o con
psicosi, cumulativamente 8%), l’avvelenamento da oppiacei (7.4%) e da farmaci (4.3%).
27
I codici colore gravità (triage): in analogia con i criteri definiti dal decreto del Ministero della Sanità del 15 maggio
1992, articolati in quattro categorie ed identificati con colore sono: codice rosso: molto critico, pericolo di vita, priorità
massima, accesso immediato alle cure; codice giallo: mediamente critico, presenza di rischio evolutivo, possibile
pericolo di vita; codice verde: poco critico, assenza di rischi evolutivi, prestazioni differibili; codice bianco: non
critico, pazienti non urgenti; (Fonte: http://www.salute.gov.it Temi e professioni > Assistenza, ospedale e territorio >
118 e Pronto Soccorso > I codici colore gravità (triage)).
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Tab. 3.4.4.1.8 – Accessi per diagnosi di dimissione
Sesso
Totale Totale
(%)
Uomini Donne (VA)
2
0
2
1,1%
3
1
4
2,1%
3
3
6
3,2%
7
2
9
4,8%
87
48
135 71,8%
7
7
14
7,4%
2
6
8
4,3%
2
8
10
5,3%
113
75
188 100,0%
60,1% 39,9% 100,0%
Diagnosi Dimissione (ICD9)
291 - Sindromi psicotiche indotte da alcool
2910 - Delirium da astinenza da alcool
292 - Psicosi indotte da droghe
305 - Abuso di droghe senza dipendenza
3050 - Abuso di alcool
9650 - Avvelenamento da oppiacei e narcotici correlati
967 - Avvelenamento da sedativi e ipnotici
969 - Avvelenamento da sostanze psicotrope
Totale (VA)
Totale (%)
Interessante l’esame dell’associazione tra diagnosi di dimissione e fascia d’età (tab.
3.4.4.1.9): pur ricordando, dalla tabella precedente, che 3 accessi su 4 sono riconducibili all’abuso
di alcol, osserviamo che nella fascia 15-19 ben 14 accessi su 15 sono associati all’abuso di alcol,
così come 26 accessi su 29 nella fascia successiva (20-24), nonché 14 su 14 (il 100%!) nella fascia
35-39 ed infine 6 su 6 (ancora il 100%!) nella fascia 55-59.
Tab. 3.4.4.1.9 – Accessi per diagnosi di dimissione e fascia d’età
Diagnosi Dimissione (ICD9)
291 - Sindromi psicotiche indotte da alcool
2910 - Delirium da astinenza da alcool
292 - Psicosi indotte da droghe
305 - Abuso di droghe senza dipendenza
3050 - Abuso di alcool
9650-Avvelenamento oppiacei e narcotici
967 - Avvelenamento da sedativi e ipnotici
969 - Avvelenamento da sostanze psicot.
Totale (VA)
Totale (%)
FASCIA_ETA
≤15 15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
0
0
0
1
2
1
0
1
5
0
0
1
0
14
0
0
0
15
0
0
0
1
26
1
0
1
29
0
0
0
2
18
0
1
1
22
0
0
1
2
10
4
0
0
17
1
0
0
0
13
0
0
0
14
0
0
2
2
7
2
1
1
15
1
0
1
0
10
2
2
1
17
0
3
1
0
10
1
0
1
16
2,7
8,0
15,4
11,7
9,0
7,4
8,0
9,0
8,5
0
1
0
0
5
0
0
0
6
0
0
0
1
20
3
4
4
32
3,2 17,0
Totale Totale
(VA)
(%)
2
1,1
4
2,1
6
3,2
9
4,8
135 71,8
14
7,4
8
4,3
10
5,3
188 100,0
100,0
3.4.4.2. Accessi degli utenti dei due Ser.D.
Il punto d’accesso più utilizzato dagli utenti dei due Servizi è quello mestrino, anche se il
ristretto margine di differenza tra i due punti d’accesso, se rapportato al numero di utenti in carico
presso i due Servizi, suggerisce una maggior propensione all’accesso da parte degli utenti
veneziani, ovvero una tendenza alla “migrazione” da parte degli utenti mestrini.
La distribuzione degli accessi per sesso e fascia d’età segue, sostanzialmente, la
distribuzione degli utenti.
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Tab. 3.4.4.2.1 – Accessi per struttura
V.%
Punto d'accesso V.A.
1 - Mestre
535 53,23
2 - Venezia
3 - PPI Lido
Totale
Tab. 3.4.4.2.2 – Accessi per fascia d’età e sesso
V.A.
V.%
Fascia d'età
F
M
TOT
F
M
TOT
1=≤15
0
3
3
0,0
0,4
0,3
2=15-19
5
15
20
2,5
1,9
2,0
3=20-24
15
43
58
7,5
5,3
5,8
4=25-29
16
95
111
8,0 11,8 11,0
5=30-34
48
80
128 24,0
9,9 12,7
6=35-39
21
86
107 10,5 10,7 10,6
7=40-44
53
144
197 26,5 17,9 19,6
8=45-49
18
135
153
9,0 16,8 15,2
9=50-54
11
120
131
5,5 14,9 13,0
10=55-59
5
33
38
2,5
4,1
3,8
11=>59
8
51
59
4,0
6,3
5,9
Totale (VA)
200
805
1005 100,0 100,0 100,0
441 43,88
29
2,89
1005 100,00
Gli utenti in carico evidenziano, a differenza della popolazione generale, una predilezione
per il giovedì e, a seguire, il lunedì, in orari diurni: le fasce orarie più utilizzate sono quelle del
mattino (8-12) e del primo pomeriggio (12-16). Di fatto, le frequenze maggiori attengono ai giorni
ed orari di apertura al pubblico dei due Servizi.
Tab. 3.4.4.2.3 – Accessi per giorno della settimana e fascia oraria
Fascia Oraria Accettazione
Giorno
Totale
Accettazione 0,00-3,59 4,00-7,59 8,00-11,59 12,00-15,59 16,00-19,59 20,00-23,59
1-DOMENICA
10
6
27
27
23
20
113
2-LUNEDì
12
6
51
43
34
19
165
3-MARTEDÌ
11
10
39
25
33
20
138
4-MERCOLEDÌ
16
8
45
31
29
22
151
5-GIOVEDÌ
7
3
41
46
45
31
173
6-VENERDÌ
8
11
34
25
36
17
131
7-SABATO
9
10
40
35
21
19
134
Totale (VA)
73
54
277
232
221
148
1005
Totale (%)
7,3%
5,4%
27,6%
23,1%
22,0%
14,7% 100,0%
Scarsamente significativo l’esame delle causali d’accesso, data la preponderanza della voce
generica “altro”; tra le causali note, spiccano le aggressioni e gli incidenti, del tutto residuali le
intossicazioni. Gli accessi avvengono prevalentemente con mezzo proprio (la metà); si rileva
comunque una quota di accessi in ambulanza (terrestre od acquea) con medico a bordo (circa 10%,
minore della popolazione generale).
Tab. 3.4.4.2.4 – Accessi per causale
Causale
F
1-Aggressione
13
2-Altro
3-Autolesionismo
4-Incidente domestico
5-Incidente in altri luoghi
6-Incidente sportivo
7-Incidente stradale
8-Incidente sul lavoro
9-Infortunio non INAIL
10-Intossicazione
11-Rientri medicazioni INAIL
Totale
M Totale
24
37
160 645
10
16
7
18
5
33
0
12
3
20
1
20
0
0
1
7
0
10
200 805
805
26
25
38
12
23
21
0
8
10
1005
Tab. 3.4.4.2.5 – Accessi per mezzo d’arrivo
Mezzo d'arrivo
F
1-Altro
25
2-Ambulanza 118 con medico
3-Ambulanza 118 senza medico
4-Ambulanza privata
5-Ambulanza pubblica
6-Autonomo (mezzo proprio)
7-Eliambulanza 118
8-Forze dell'Ordine
9-Idroambulanza 118 con medico
10-Idroambulanza 118 senza medico
Totale
M Totale
93
118
6
23
44 154
0
1
2
14
90 412
0
0
1
15
6
17
26
76
200 805
29
198
1
16
502
0
16
23
102
1005
Più della metà degli accessi sono su base volontaria, circa un terzo con l’intervento di un
operatore 118; del tutto residuali gli invii su proposta del medico di medicina generale o di altri
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medici. Le criticità assegnate al triage vedono, rispetto alla popolazione generale, una minor
prevalenza dei codici-colore più problematici (giallo e rosso).
Tab. 3.4.4.2.6 – Accessi per modalità di invio
Modalità di Invio
1.Medico di Medicina generale
3.Medico di continuità assistenziale
4.Medico specialista
5.Trasferito da altro Istituto
6.Operatore 118 o pubblico
7.Decisione propria (genitore se minorenne)
9.Altro
Totale
F
6
M Totale
31
37
0
2
3
15
0
7
80 286
107 446
4
18
200 805
2
18
7
366
553
22
1005
Tab. 3.4.4.2.7 – Accessi per codice
Codice al Triage
F
M Totale
1=BIANCO
91 385
476
2=VERDE
55 235
290
3=GIALLO
51 152
203
4=ROSSO
3
31
34
9=Non eseguito
0
2
2
Totale
200 805 1005
L’esame delle diagnosi di dimissione è ostacolata dalla larga prevalenza di condizioni non
definite (codici ICD9 da 780 a 799) oppure non registrate: cumulativamente, circa i ¾ degli accessi
rientrano in una delle due condizioni. Tra le dimissioni diagnosticate, spiccano in maniera evidente i
traumatismi e gli avvelenamenti (11.9%) e, a seguire, i disturbi mentali (3.2%).
Tab. 3.4.4.2.8 – Accessi per diagnosi di dimissione registrata
Classificazione ICD 9 - Macrocategoria
1. Malattie infettive e parassitarie (001-139)
2. Tumori (140 - 239)
3. Malattie endocrine, nutrizionali, metaboliche e disturbi immunitari (240-279)
4. Malattie del sangue e degli organi ematopoietici (280-289)
5. Disturbi mentali (290-319)
6. Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi (320-389)
7. Malattie del sistema circolatorio (390-459)
8. Malattie dell'apparato respiratorio (460-519)
9. Malattie dell'apparato digerente (520-579)
10. Malattie del sistema genitourinario (580-629)
11. Complicazioni della gravidanza del parto e del puerperio (630-677)
12. Malattie della cute e del sistema sottocutaneo (680-709)
13. Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (710-739)
14. Malformazioni congenite (740-759)
15. Alcune manifestazioni morbose di origine perinatale (760-779)
16. Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti (780-799)
17. Traumatismi e avvelenamenti (800-999)
Non indicata
Totale
F
M Totale Tot.%
2
1
3
0,3
1
0
1
0,1
0
3
3
0,3
0
0
0
0,0
2
30
32
3,2
3
6
9
0,9
1
7
8
0,8
3
5
8
0,8
1
10
11
1,1
0
1
1
0,1
0
0
0
0,0
0
10
10
1,0
5
19
24
2,4
0
0
0
0,0
0
0
0
0,0
138 543
681 67,8
23
97
120 11,9
19
73
92
9,2
200 805
1005
Nel tentativo di restituire significatività alle informazioni comunque contenute nei tracciati
record prodotti dai tre punti di pronto intervento, sono stati utilizzati i contenuti dei campi testo
“Motivo d’arrivo” e “Diagnosi dimissione”, associando le informazioni allo scopo di ricostruire la
presumibile ragione che ha indotto l’utente ad accedere al pronto soccorso. Da questa ricostruzione
(pur con la consapevolezza dei limiti di una deduzione per tabulas priva di un effettivo contatto
clinico col paziente) si osserva che traumatismi ed avvelenamenti da un lato, disturbi mentali
dall’altro, contribuiscono cumulativamente quasi alla metà del totale degli accessi; a seguire, in
ordine di prevalenza, le malattie della cute e le malattie dell’apparato digerente. Le
sottoclassificazioni desumibili dai campi testuali evidenziano una non trascurabile frequenza di
eventi traumatici, ovvero in concomitanza di gravidanza, ed un’importante presenza di problemi
odontoiatrici: un’analisi più approfondita sarà oggetto di futura rilevazione specifica.
Pagina 76 di 78
Tab. 3.4.4.2.9 – Accessi per motivazione desunta dai dati testuali
Classificazione ICD 9 - Macrocategoria
1. Malattie infettive e parassitarie (001-139)
2. Tumori (140 - 239)
3. Malattie endocrine, nutrizionali, metaboliche e disturbi immunitari (240-279)
4. Malattie del sangue e degli organi ematopoietici (280-289)
5. Disturbi mentali (290-319)
6. Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi (320-389)
7. Malattie del sistema circolatorio (390-459)
8. Malattie dell'apparato respiratorio (460-519)
9. Malattie dell'apparato digerente (520-579)
10. Malattie del sistema genitourinario (580-629)
11. Complicazioni della gravidanza del parto e del puerperio (630-677)
12. Malattie della cute e del sistema sottocutaneo (680-709)
13. Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (710-739)
14. Malformazioni congenite (740-759)
15. Alcune manifestazioni morbose di origine perinatale (760-779)
16. Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti (780-799)
17. Traumatismi e avvelenamenti (800-999)
Non indicata
Totale
F
2
1
0
0
65
6
5
6
15
10
10
9
8
0
0
14
46
3
200
M Totale Tot.%
10
12
1,2
1
2
0,2
4
4
0,4
5
5
0,5
175
240 23,9
26
32
3,2
32
37
3,7
24
30
3,0
64
79
7,9
9
19
1,9
0
10
1,0
78
87
8,7
51
59
5,9
0
0
0,0
0
0
0,0
82
96
9,6
213
259 25,8
31
34
3,4
805
1005
Incrociando le informazioni della tabella precedente con le fasce d’età degli utenti,
osserviamo che le due cause d’accesso prevalenti poc’anzi evidenziate (traumatismi ed
avvelenamenti, disturbi mentali) si distribuiscono in maniera non uniforme tra le diverse fasce
d’età: i primi sembrano interessare tendenzialmente (pur se non uniformemente) le fasce più
giovani, i secondi le fasce più “anziane”.
Tab. 3.4.4.2.10 – Accessi per motivazione desunta dai dati testuali e fascia d’età
Classificazione ICD 9 - Macrocategoria
1. Malattie infettive e parassitarie
2. Tumori
3. Malattie endocrine, nutrizionali, metabol. e disturbi immun.
4. Malattie del sangue e degli organi ematopoietici
5. Disturbi mentali
6. Malattie del sistema nervoso e degli organi dei sensi
7. Malattie del sistema circolatorio
8. Malattie dell'apparato respiratorio
9. Malattie dell'apparato digerente
10. Malattie del sistema genitourinario
11. Complicazioni della gravidanza del parto e del puerperio
12. Malattie della cute e del sistema sottocutaneo
13. Malattie del sistema osteomusc. e del tessuto connettivo
14. Malformazioni congenite
15. Alcune manifestazioni morbose di origine perinatale
16. Sintomi, segni e stati morbosi mal definiti
17. Traumatismi e avvelenamenti
Totale
Totale per fascia d'età (%)
Fasce d'età
≤15
0
0
0
0
2
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
3
0,3
15-19 20-24 25-29 30-34 35-39 40-44 45-49 50-54 55-59 >59
1
0
0
0
5
0
0
0
1
1
1
1
1
0
0
2
6
19
2,0
1
0
1
3
2
3
0
0
0
0
1
0
1
0
0
1
0
0
0
1
1
0
0
0
0
0
0
5
20
21
27
35
52
20
33
1
8
5
2
5
7
2
1
6
5
4
5
1
5
0
5
1
2
10
7
2
6
9
6
4
15
17
11
4
1
2
2
2
4
2
3
1
4
1
0
0
0
4
13
13
7
17
17
9
0
6
7
4
11
12
9
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
3
10
6
11
23
18
14
10
27
48
28
52
40
30
53 108 125 104 194 148 123
5,5 11,1 12,9 10,7 20,0 15,2 12,7
0
0
1
0
10
0
2
2
7
0
0
0
5
0
0
3
7
37
3,8
Pagina 77 di 78
1
0
0
0
15
2
8
1
3
1
0
6
4
0
0
5
11
57
5,9
Conclusioni
Come noto, tra i compiti specifici dell’Osservatorio locale c’è anche quello di “fornire
elementi utili a stimolare e orientare la programmazione degli interventi territoriali sul fenomeno”.
Per questa ragione, riteniamo di evidenziare che, anche alla luce dell’operatività del 2014
(quantunque non oggetto di questa relazione), elementi utili a fini programmatori sono
principalmente:
i. il blocco quasi totale della prevenzione universale e indicata nelle scuole per carenza di
personale;
ii. la carenza di interventi di carattere specificatamente educativo con i genitori presso il
Servizio e con i ragazzi in ambito ambientale per le note difficoltà del Comune di
Venezia;
iii. il rischio che le note difficoltà economiche del Comune di Venezia inducano una
riduzione degli interventi della U.O. Riduzione del Danno;
iv. aggancio dei consumatori ancora sconosciuti ai Servizi: sarebbe utile interfacciare il
Dipartimento per le Dipendenze con il Dipartimento di Urgenza ed Emergenza, sia per
migliorare la qualità dei dati (verosimile sottostima del fenomeno nella popolazione
generale) che per studiare modalità di approccio atte a favorire l’indirizzamento ai
Servizi, soprattutto dei più giovani; sotto questo profilo, preoccupa la progressiva
riduzione dei servizi di “Sosta in Corsa”;
v. la prevalenza di accessi al Pronto Soccorso degli utenti in carico in orari di apertura dei
due Ser.D. appare elevata, meritevole di approfondimento anche in termini di
riorganizzazione dei Servizi;
vi. l’invecchiamento dell’utenza, e l’elevata prevalenza di lungo assistiti, suggeriscono di
“tesaurizzare” il lavoro del Coordinamento Veneziano Riabilitazione (Co.Ri.) e valutare
l’implementazione di modelli d’intervento elaborati in quella sede;
vii. l’elevata prevalenza di giovani, soprattutto stranieri, tra i detenuti suggerisce di rivedere,
anche alla luce dei cambiamenti organizzativi intercorsi dalla data di redazione,
l’implementazione del protocollo loro rivolto.
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