Scheda di sintesi progetto PRIA Eliza

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Scheda di sintesi progetto PRIA Eliza
Progetto PRIA 2014
Il teatro musicale come oggetto d’indagine interdisciplinare e come strumento pedagogico:
Eliza, ou Le voyage aux glaciers du Mont St. Bernard
Referente scientifico: Dott.ssa Paola Bianchi
Assegnista di ricerca: Dott.ssa Maria Teresa Arfini
Docenti Univda componenti il gruppo di ricerca: Prof.ssa Anna Maria Pioletti, Dott. Gianni Nuti
Docenti e ricercatori esterni che collaborano al progetto: Prof. Alberto Rizzuti, Dott.ssa Annarita Colturato, Dott.ssa
Elisabetta Fava (Università degli Studi di Torino); Prof. Geyer, Helen (Hochschule für Musik Weimar); Gerhard, Anselm
(Universität Bern); Kühne, Elisabeth (Hochschule für Musik Weimar).
Fra le istituzioni coinvolte nel progetto: la Fondazione Natalino Sapegno, l'Istituto Musicale di Aosta, l'Istituto Musicale
per i Beno Musicali in Piemonte.
Eliza, ou Le voyage aux glaciers du Mont St. Bernard è un opéra comique in due atti, su libretto di
Jacques-Antoine de Révéroni de Saint-Cyr e musiche di Luigi Cherubini, andato in scena al Théâtre
Feydeau, a Parigi, il 13 dicembre 1794, pochi mesi dopo la caduta del governo giacobino di
Robespierre.
Si tratta di una pièce à sauvetage, incentrata sulle vicissitudini di una coppia d'innamorati, descritti
dal librettista come d'origine genovese (Eliza e Florindo, un pittore paesaggista), e sull’accoglienza
e salvataggio dei viandanti messa in atto dai frati dell’ospizio presso il valico del Piccolo San
Bernardo. La vicenda dei protagonisti è drammaturgicamente congegnata in modo artificioso,
dovendo fungere da pretesto per mettere in risalto due temi:
- l’attività dei frati come alta espressione di valori umanitari;
- l’esaltazione della Francia da parte degli emigranti.
Ma da quali suggestioni storiche e artistiche nasceva la trama del libretto? Come giunge il
musicista fiorentino, operando nel cuore della Francia rivoluzionaria, a consegnare un'opera che
sintetizza il colore locale (ovvero la caratterizzazione musicale dei luoghi) e l’evocazione di una
nuova estetica della natura e del paesaggio?
Sono queste le domande da cui è partito il progetto, che si articolerà in una prima fase di raccolta
dei dati, volta a ricostruire la fortuna dell'opera e a stringere contatti con gli studiosi che stanno
lavorando all'edizione critica, quindi alla preparazione di un convegno internazionale, che chiuderà
il progetto insieme con un'esecuzione musicale dal vivo.
Le peculiarità dell’Eliza offrono la possibilità di molteplici approfondimenti inter-disciplinari, che
saranno concretati nell'organizzazione dell'esecuzione, con il prezioso contributo d'istituti di
ricerca e formazione del territorio. Dal punto di vista didattico-divulgativo sarà dato rilievo, in
particolare, al fatto che Eliza sia stata, con ogni probabilità, la prima opera a riservare ampio
spazio alla montagna e al suo paesaggio, che ne costituisce sostanzialmente il protagonista
occulto.
Per tali caratteristiche, le aperture interdisciplinari risultano quanto mai adatte a trasposizioni da
rivolgere al territorio regionale, a docenti e discenti di vario grado, in un'interessante intersezione
fra musica, storia, letteratura, storia dell’arte, geografia, linguistica.