cosimo bracci torsi

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cosimo bracci torsi
Cenni biografici
di Claudia Beltramo Ceppi
Gli anni della giovinezza e della formazione
1881. Nasce a Malaga Pablo, figlio di José Ruiz Blasco e di Maria Picasso Lopez. Dopo di lui nasceranno
due sorelle: Lola e Concepcion, detta Conchita.
1888. Dipinge il suo primo quadro, è una scena di corrida, ed è intitolato Picador.
1895. Visita per la prima volta il Prado. In settembre la famiglia si trasferisce a Barcellona, dove Picasso
segue i corsi della Scuola di Belle Arti, dove suo padre è professore.
1896. Presenta per la prima volta all’Esposizione delle arti e dell’industria di Barcellona il suo dipinto La
prima Comunione.
1897. La famiglia ritorna a Malaga. Si trasferisce a Madrid dove è ammesso a frequentare la celeberrima
Accademia di San Fernando in cui studieranno anche Dalí, LLorca e Bunuel. Ben presto abbandona la
scuola.
1899. Torna a Barcellona, dove frequenta i gruppi delle avanguardie e il cabaret Els Quatre Gats. Stringe
amicizia con lo scultore Casagemas e con Sabartès che gli rimarrà accanto tutta la vita in qualità di
segretario.
1900. Espone, per la prima volta, 150 disegni a Els Quatre Gats. In ottobre parte per Parigi insieme
all’amico Casagemas e va a vivere a Montmartre.
Parigi-Barcellona: il periodo blu 1901-1904
1901. Trascorre le feste di Natale a Malaga con i suoi. Torna a Madrid dove apprende la notizia della morte
del suo migliore amico Casagemas a cui dedicherà il dipinto La morte di Casagemas. Nei suoi quadri
compare il mondo del circo; nascono i celebri Arlecchini e Saltimbanchi. È il periodo blu.
1901-1902. Torna a Parigi dove espone presso la galleria del mercante Vollard. Stringe amicizia con il
poeta Max Jacob.
1903. Torna a Barcellona.
Dal periodo rosa alle Demoiselles d’Avignon: 1904-1907
1904. A Barcellona nasce ancora il quadro La Célestine, si trasferisce poi a Parigi, dove soggiorna al
Bateau-Lavoir e dove dipinge uno dei suoi ultimi quadri blu, La stiratrice. Conosce il poeta Guillaume
Apollinaire. Va a vivere con Fernande Olivier, che sarà la sua compagna fino al 1911. Ha inizio il periodo
rosa.
1905. Espone a Parigi, da Serrurier, le sue prime opere del periodo rosa, dedicate sempre al tema del
circo. Dipinge in questo periodo il celeberrimo I saltimbanchi. In autunno conosce Gertrude e Leo Stein, i
due fratelli americani grandi collezionisti d’arte. Si lega in particolare a Gertrude, che diverrà sua ottima
cliente e amica.
1906. A casa di Gertrude Stein Picasso incontra Matisse che gli farà conoscere la cosiddetta Art nègre. In
autunno visiterà il Musèe de l’Homme al Trocadéro.
Gli anni del cubismo: 1907-1914
1907. Lavora alle Demoiselles d’Avignon, un quadro che raffigura una scena di bordello, ma che in realtà
costituirà la vera cesura dell’arte moderna. Incontra Daniel-Henry Kahnweiler, che diverrà poi il suo
mercante per tutta la vita. Conosce Braque e, insieme, daranno vita alla grande avventura del cubismo.
1908. Prima esposizione cubista da Kahnweiler.
1909. A Horta de Ebro, in Spagna, inventa il cubismo cosiddetto analitico. Lascia Il Bateau-Lavoir e si
stabilisce in boulevard de Clichy.
1910. Il cubismo si fa ermetico. Realizza i celeberrimi ritratti dei suoi due galleristi: Ambroise Vollard e
Daniel-Henry Kahnweiler.
1911. Braque e Picasso cominciano a introdurre nelle loro tele anche lettere e numeri. Si reca per la prima
volta a Céret con Fernande, i Braque e Max Jacob. Rompe con Fernande e Eva Gouanel entra nella sua
vita, morendo però presto di tubercolosi.
1912-1913. È l’anno dei primi collages e assemblaggi. Nascono in questo periodo alcune delle più belle
opere cubiste tra le quali il ritratto di Eva in poltrona.
1914. La dichiarazione di guerra pone fine al periodo cubista. Braque, Derain, Apollinaire partono per la
guerra.
Il periodo classico: 1917-1924
1917. In gennaio Picasso va a far visita alla sua famiglia a Barcellona. Da lì si recherà in Italia dove
soggiornerà fino alla fine di aprile preparando il balletto Parade con Diaghilev su musica di Eric Satie. In
Italia conosce la ballerina russa Olga Kokhlova con cui tornerà in Francia e che sposerà l’anno successivo.
1918. Espone con Matisse da Paul Guillaume. Muore Apollinaire.
1920-1923. Il suo mercante Henry Kahnweiler rientra a Parigi. Realizza con Diaghilev un altro balletto,
Pulcinella, avente a soggetto la Commedia dell’arte italiana. Nasce il suo primo figlio Paul. Sono di questo
periodo i dipinti delle grandi maternità di foggia classicheggiante. Nella sua pittura, accanto ai temi di
fattura classica, ricompaiono gli arlecchini mentre egli non abbandona nemmeno l’esperienza cubista (v. I
tre musici). Conosce André Breton.
1924. Si dedica a dipingere grandi nature morte, tra cui la monumentale serie delle Chitarre. Il nuovo
balletto Mercure, per cui realizza lo scenario, non ha successo .
Le metamorfosi: 1925-1936
1925. Realizza La Danza, un’opera in cui compaiono le prime deformazioni. Trascorre come sempre le
estati in Costa Azzurra.
1926. Christian Zervos fonda la rivista Cahiers d’art. Picasso lavora ancora a una serie di Chitarre. Paul
Rosenberg espone le opere dei suoi ultimi vent’anni. Ricerca uno stile più classico nel lavoro sulle incisioni.
1927. Incontra Marie Thérèse Walter, che ha diciassette anni. Rosenberg espone di nuovo le sue opere.
Su richiesta di Vollard, Picasso illustra Le chef d’oeuvre inconnu di Balzac che sarà pubblicato nel 1931.
Soggiorno estivo di nuovo a Cannes. In ottobre una sua personale a Berlino e poi di nuovo a Parigi, alla
galleria Pierre.
1928. Fa la sua comparsa il tema del Minotauro. Lavora alla scultura in collaborazione con Julio Gonzalez
che conosceva dai tempi di Barcellona. Soggiorno estivo in Bretagna, non lontano dal luogo dove è in
villeggiatura la famiglia di Marie Thérèse. Riceve la visita di Dalí.
1930. Acquista il castello di Boisgeloup. Acquista un appartamento vicino al suo per Marie Thérèse.
Esposizione delle sue opere al Museum of Modern Art di New York.
1931-1932. A Boisgeloup realizza la serie delle Teste monumentali. Il fotografo Brassaï realizzerà un
servizio sul suo atelier. Prima grande retrospettiva di Picasso alla galleria Georges Petit di Parigi e al
Kunsthaus di Zurigo. Un numero speciale dei Cahiers d’art è dedicato a Picasso. In autunno,affronta il
tema della Crocifissione.
1933-1934. Esce il primo numero della rivista “Minotaure”, la cui copertina è disegnata da Picasso.
Partecipa alla grande esposizione surrealista nella galleria Pierre Colle. In autunno cerca di impedire la
pubblicazione del libro di memorie di Fernande Olivier per paura della reazione di Olga. Geiser pubblica il
primo volume delle incisioni di Picasso. Ultimo viaggio in Spagna con la famiglia.
1935. Picasso si separa da Olga da cui cercherà invano di divorziare. In autunno nasce la figlia di Marie
Thérèse, Maya. Il suo vecchio amico Sabartés lo raggiunge per fargli da segretario e non lo abbandonerà
più. Si stringe la sua vecchia amicizia con il poeta Paul Eluard.
1936. Parte in segreto per Juan-les-Pins con Marie Thérèse e Maya. Si dedica ancora all’incisione. Eluard
gli presenta la fotografa Dora Maar: passeranno insieme l’estate con Man Ray, Zervos e René Char.
Sucessivamente si stabilirà a Tremblay-sur-Mauldre con Marie Thérèse e Maya. Il 18 luglio, in seguito
all’“Alzamiento” dei quattro generali, scoppia la guerra di Spagna e la storia entrerà nell’opera di Picasso.
Gli anni della guerra e del dopoguerra
1937. Incide Sogno e menzogna di Franco. Prende un atelier in comune con Dora Maar. Il 12 luglio si
inaugura il Padiglione spagonolo dell’Esposizione internazionale di Parigi in cui è esposta Guernica.
1938-1939. Muore sua madre, muore Vollard. In questo periodo realizzerà molti ritratti di Dora Maar.
L’estate in Costa Azzurra con Sabartés e Dora Maar. In autunno dichiarazione di guerra e grande
retrospettiva Picasso a New York.
1940-1942. Trascorre il primo anno di guerra vivendo con Dora Maar, mentre Marie Thérèse e Maya
vivranno nelle vicinanze di Parigi, per poi trasferirsi in città l’anno successivo. Muore il suo amico
Gonzalez. Realizza diverse opere che hanno per soggetto la durezza delle condizioni di vita di questo
periodo.
1943. Realizza il grande bronzo L’homme au mouton. Incontra Françoise Gilot, vent’anni, che diventerà la
modella di la Femme fleur. Conosce André Malraux.
1944. Max Jacob muore in un campo di internamento nazista. Dopo la liberazione, il Salon de la Libération
si apre con una retrospettiva su Picasso. Si iscrive al Partito comunista.
1945-1946. Realizza le prime litografie da Mourlot. Compra una casa di campagna per Dora Maar.
Françoise Gilot diventa la sua compagna ufficiale e va a vivere con lui prima a Parigi, poi a Cap d’Antibes.
Qui, alla ricerca di un atelier sufficiente, gli propongono di lavorare nelle sale del castello di Antibes. Sarà
questa l’origine del museo cui rimarranno tutte le opere realizzate colà e altre donate successivamente.
Comincia anche a dedicarsi alla ceramica.
1947. Picasso regala dieci dipinti al Musée d’art moderne di Parigi. Nasce Claude, il figlio di Françoise.
Trascorre l’estate lavorando all’atelier di ceramiche di Ramié a Vallauris
1948. Prima esposizione di Picasso alla Biennale di Venezia. Alla fine di agosto partecipa al congresso
degli intellettuali per la pace a Wroclaw, in Polonia.
1949. La litografia di Picasso La colombe viene scelta da Aragon per il manifesto del Congresso della pace
che si terrà a Parigi lo stesso anno. Verrà chiamata Paloma anche la seconda figlia, nata quell’anno, di
Françoise Gilot.
1950-1951. Guerra in Corea. L’opera Massacro in Corea conferma l’impegno politico di Picasso. Nasce
Marina, la prima figlia di Paul e la prima nipote di Picasso.
1952-1953. Picasso incontra Jacqueline Roque a Vallauris. La relazione con Françoise Gilot si deteriora,
finché la donna lo lascerà. Picasso espone Les demoiselles d’Avignon a Parigi al Musée National d’art
moderne, per la prima volta dopo il 1937. Esegue un ritratto di Stalin che viene molto criticato dal partito
comunista francese. Muore Paul Eluard.
Sue retrospettive alla Galleria d’arte moderna di Roma, a Palazzo reale a Milano, a Lione e a Sao Paulo.
Gli ultimi anni
1954. Incontra una giovane, Sylvette, cui fa molti ritratti. Dopo la partenza di Françoise Gilot si sposta a
Vallauris con Jacqueline, cugina dei Ramié. Nasce Pablito, il secondo figlio di Paul. Comincia una serie di
variazioni sulle Femmes d’Alger di Delacroix e poi, successivamente e sempre, rivisiterà l’opera dei grandi
maestri, soprattutto Manet, Velázquez, Rembrandt.
1955. Muore la moglie Olga. Si trasferisce definitivamente a Cannes, alla Californie, con Jacqueline.
Durante l’estate lavora con Clouzot al film Le mystère Picasso.
1956-1957. Le manifestazioni in suo onore si moltiplicano. Realizza per la sede parigina dell’Unesco la
Chute d’Icare. Inizia una serie di variazioni sul tema delle Meninas di Velázquez che verranno presentate
due anni dopo alla Galleria Louise Leiris di Parigi.
1958-1961. Vengono esposte 150 ceramiche di Picasso a Parigi. Acquista il castello di Vauvenargues dove
andrà a vivere con Jacqueline. Comincia una serie di studi sul Déjeuner sur l’herbe di Manet. La Tate
Gallery gli dedica una retrospettiva di 270 opere.
1962-1972. Gli viene conferito per la seconda volta il premio Lenin per la pace, dopo quello ricevuto nel
1950. I grandi musei del mondo fanno a gara nel dedicargli mostre e retrospettive.
1973. L’ultima esposizione, prima della sua morte, è quella di 156 incisioni alla galleria Louise Leiris di
Parigi, la galleria del suo antico amico e mercante Daniel-Henry Kahnweiler.