DHCP 2 - contiriccardo

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DHCP 2 - contiriccardo
DHCP
Dynamic Host Configuration Protocol
L’assegnazione automatica dei parametri di configurazione
(e.g. network address) al momento dell’avvio dei client di
una rete, semplifica l’amministrazione della stessa
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DHCP
1
LA
Esigenze da soddisfare
I diversi protocolli (TCP/IP, IPX/SPX, etc) hanno
bisogno di informazioni specifiche (parametri) per
funzionare
Il software di protocollo utilizza i parametri per
funzionare su una data rete e/o su un dato hardware
Il processo di fornitura dei parametri viene
chiamato configurazione
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DHCP
2
LA
Problema del bootstrap
All’avvio bisogna lanciare il software di protocollo
Servono: Software, Parametri
Da dove caricare il software
Come ottenere i parametri di configurazione
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DHCP
3
LA
Origine software e parametri
Il software di protocollo può essere:
Ricavato da una rom interna
Caricato da un disco al boot
Precaricato col sistema operativo
I parametri del protocollo possono essere:
Inseriti manualmente
Ricavati da un file locale su disco
Ottenuti automaticamente dalla rete
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DHCP
4
LA
DHCP e DNS
Inizialmente si è provveduto alla impostazione manuale dei diversi parametri
negli host di una rete e a introdurre la coppia domain name - network address
nei file di configurazione dei nameserver della zona
Questa soluzione va bene nel caso di poche ed infrequenti variazioni
poiché per ogni variazione si deve agire manualmente sui file di configurazione
Nel caso di variazioni frequenti (e.g. spostamenti da una subnet ad un’altra)
e/o di reti di grandi dimensioni dà luogo ad un lavoro complesso ed intenso
per il network administrator
Inoltre provoca uno sfruttamento non ottimale degli IP address che risultano
impegnati anche quando non servono.
Opportuna quindi una soluzione automatica
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DHCP
DHCP
5
LA
Cosa è e fa DHCP
DHCP soluzione della suite TCP/IP
DHCP consente una messa in rete plug-and-play
Gli host (client) inviano al server una richiesta
Il server trova un IP address inutilizzato
Il server aggiunge l’IP address al suo elenco
Il server trasmette all’host l’IP address ed i parametri
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DHCP
6
LA
Parametri del protocollo IP
IP address (dipendente dalla rete in cui l’host si trova)
Subnet mask (necessaria per ricavare la subnet e definire il subnet addressing)
Gateway address (address a cui spedire i pacchetti diretti all’esterno della subnet)
Domain name (definisce il nome della rete in cui l’host opera)
Etc . . .
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DHCP
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LA
Problematiche del TCP/IP
TCP/IP - Suite aperta, robusta e adattabile ad ambienti
diversi con molti vantaggi rispetto ad altre soluzioni
TCP/IP - Amministrativamente pesante
Conseguenza
Grande sforzo per l’amministrazione
delle reti grandi e/o complesse
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DHCP
8
LA
Problematiche del TCP/IP
(2)
Con TCP/IP ogni dispositivo sulla rete deve avere un IP address valido
Nell’assegnazione degli IP address si devono seguire delle regole:
Un IP address (con IPv4) è formato da 4 byte e deve essere unico.
Tutti i dispositivi posti su un segmento devono avere
lo stesso network address e lo stesso subnet address.
I subnet address su una data subnet devono essere unici.
Per comunicare con un nodo posto su una network differente
bisogna attraversare un gateway.
Per usare i domain names e non gli IP address bisogna conoscere
l’IP address del nameserver.
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DHCP
9
LA
Problematiche del TCP/IP
Assegnazione IP address
(3)
Compito oneroso
Necessità di tenere conto degli IP address già assegnati.
Necessità di seguire lo spostamento degli host
da una subnet all’altra.
Se un host si sposta su una subnet differente il suo
host address potrebbe essere in conflitto con quello
di un altro host.
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DHCP
10
LA
Configurazione automatica
Problema generale
Metodologie possibili:
Decentralizzata con determinazione indipendente
Server based
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DHCP
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LA
Acquisizione decentralizzata
Problema: Come usare la rete per ricavare il network address ?
Uso di un protocollo di livello più basso
Uso di un indirizzo broadcast
AppleTalk (procedura collaborativa)
IPX [Novell] (assegnazione automatica)
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DHCP
12
LA
Procedura AppleTalk
Ogni nodo AppleTalk ha un suo node ID
All’avvio un nodo AppleTalk prende un ID a caso
Il nodo trasmette ripetutamente in broadcast dei
pacchetti di inquiry per determinare se un altro
nodo sta già usando lo stesso node ID
Se nessun altro nodo risponde prima di un tempo limite, il
nodo in fase di avvio assume come suo il node ID di tentativo
In caso di riposta il nodo incrementa il valore di ID
e riprende il processo di inquiry
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DHCP
13
LA
Procedura Novell IPX
Procedura semplice ed automatica
Indirizzo di rete Novell IPX generato dall’unione
del network address (Netware Network ID number)
e dal MAC address
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DHCP
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LA
Predecessori del DHCP
Necessità di meccanismi server-based
Primo RFC del DHCP: 1531 (Oct 1993)
In precedenza:
RARP
ICMP
BOOTP
DRARP
TFTP
NIP
.....
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DHCP
15
LA
RARP
Reverse Address Resolution Protocol (RARP) fornisce
solo IP address
RARP realizzato nello stesso modo di ARP
(stesso formato di pacchetto)
Differenza essenziale: sistema server based
Altre diversità: opcode e protocol
L’host invia in broadcast una RARP request
con il suo MAC address
Il server cerca il MAC address nella sua tabella
Il server risponde con l’IP address dell’host
Il client ed il server devono essere nella stessa subnet
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DHCP
16
LA
RARP
(2)
Limiti di RARP:
Serve soltanto gli host noti al server
Fornisce soltanto l’IP address
Funziona staticamente
Arricchimenti possibili:
Dopo l’ottenimento dell’IP address tramite RARP, utilizzare TFTP per acquisire
dal server altre informazioni di configurazione
Soluzione SUN
Altra possibilità: Dynamic RARP (DRARP) RFC 1931
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DHCP
17
LA
ICMP
Più che un sistema diverso un arricchimento di RARP
Due funzioni:
Reperimento della subnet mask
Determinazione del gateway di default
Sequenza delle operazioni:
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DHCP
1.
Invio in broadcast di una request RARP
2.
Estrazione dell’IP address dalla risposta RARP
3.
Invio in broadcast di una richiesta ICMP per la subnet mask
4.
Estrazione della subnet mask da un replay ICMP
5.
Invio in broadcast di una richiesta per il gateway
6.
Estrazione dell’IP address del gateway da un replay ICMP
18
LA
BOOTP
BOOTstrap Protocol
-
RFC 951 (Sept 1985)
Meccanismo di tipo client-server
BOOTP basato su UDP
Client trasmette in broadcast BOOTREQUEST
con il MAC address
Server trasmette in broadcast BOOTREPLY
con IP address
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DHCP
19
LA
BOOTP
(2)
Uso di well-known port nei due sensi
67
Client
Server
68
Limited Broadcast Address
255.255.255.255
BOOTP fornisce al client diversi parametri: IP address,
Subnet mask, gateway, servers, posizione del boot file, etc
BOOTP meccanismo statico
il client deve essere presente nel database
del server prima di BOOTREQUEST
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DHCP
20
LA
BOOTP
(3)
BOOTP forwarding
Avere un server BOOTP per ogni subnet oneroso
Relay agent BOOTP ascoltano BOOTREQUEST
Relay agent inoltrano le BOOTREQUEST ad unico server
Relay agent ritrasmettono le BOOTREPLY verso i client
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DHCP
21
LA
Standard DHCP
DHCP oggi definito nella RFC 2131 (March 1997)
Dynamic Host Configuration Protocol
Nello stato di Draft Standard
Options di DHCP definite nella RFC 2132
DHCP Options and BOOTP Vendor Extensions
Nello stato di Draft Standard
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DHCP
22
LA
DHCP e BOOTP
DHCP costruito a partire da BOOTP, con aggiunte:
Riallocazione automatica degli IP address riutilizzabili
Opzioni aggiuntive e più ricche
DHCP fornisce tutti i parametri di configurazione di cui
alla RFC 1122 Requirements for Internet Hosts
BOOTP solo una parte
Vendor extensions di BOOTP divengono
Options di DHCP e passano da 64 a 312 bit
DHCP può accettare richieste da client BOOTP
DHCP usa il message format di BOOTP
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DHCP
23
LA
DHCP components
DHCP costituito da due parti:
Un protocollo per la richiesta e la consegna agli host
dei parametri di configurazione
Un meccanismo per la allocazione degli IP
address agli host
Protocollo standardizzato
Meccanismo proprietario ed interno all’applicativo del server
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DHCP
24
LA
Architettura Client-Server
DHCP Client
Non DHCP Client
IP address 1
IP address 2
DHCP database
IP address 1
IP address 2
IP address 3
IP address 4
Server DHCP
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DHCP
DHCP Client
25
LA
Servizi del DHCP
Deposito dei parametri di configurazione dei
diversi client
Allocazione dinamica degli IP address
Fornitura dei network parameters
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DHCP
26
LA
Configuration parameters storage
Un host che invia una richiesta può mettere un suo client ID
Diversamente il client ID è fornito dal server
(IP-subnet-number, hardware addres)
Nel server database con entry il client ID
e valori dei parametri di rete
Il client può richiedere la ritrasmissione dei parametri avuti
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DHCP
27
LA
IP address dynamic allocation
DHCP alloca address temporanei o permanenti
Un client all’avvio richiede un IP address
Opzionalmente può richiederlo per un periodo di tempo
Il server attribuisce al client un IP address per un
Tempo scelto in base alla sua policy ed alla richiesta
Periodo di tempo per DHCP = lease
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DHCP
28
LA
IP address dynamic allocation (2)
Server assegna in IP address per un lease-time
Server garantisce di non dare ad altri client
un address già impegnato
Ogni volta che un client richiede un IP address il
server tenta di ridargli quello precedente
Client prima della scadenza del lease-time
può chiedere una estensione del lease
Client può richiedere un lease per un
tempo qualsiasi (anche infinito)
Server attribuisce il lease-time in base alla sua policy
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DHCP
29
LA
IP address dynamic allocation (3)
3 policy per l’assegnazione del lease-time
Dinamica (normale)
Permanente (richiesta di
[se consentita]
)
Fixed (in base a preregistrazione)
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DHCP
30
LA
Colloquio Client-Server
Tutti i messaggi scambiati tra client, server ed agent
DHCP (e BOOTP) hanno lo stesso format
Nell’ipotesi più semplice
Al boot un host configurato come client DHCP invia in
broadcast un messaggio DHCPDISCOVER
I server DHCP rispondono con un messaggio DHCPOFFER
Il client trasmette un DHCPREQUEST
con cui accetta l’offerta di un server
Il server risponde con un messaggio
DHCPACK con cui fornisce i parametri
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DHCP
31
LA
Colloquio Client-Server
Realtà più complessa
Begins
Initialization
Client
DHCPDISCOVER
Server
Determines
Configuration
Determines
Server
Configuration
DHCPOFFER
Client
Messaggi scambiati
nell’allocazione di un
nuovo IP address
(2)
DHCPOFFER
Collects
Replies
Selects
Configuration
DHCPREQUEST
Committs
Configuration
Committs
Server
Configuration
Yes
Valid Request
DHCPACK
Server diversi operano su
spazi di address differenti
DHCPNAK
Collects
Reply
Valid Parameters
Yes
Works
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DHCP
No
No
DHCPDECLINE
Waits
Server
32
LA
Colloquio Client-Server
Messaggi scambiati
nell’allocazione di un
IP address già usato
Client
Begins
Initialization
DHCPDISCOVER
Server
Locates
Configuration
Locates
Server
Configuration
DHCPACK
Client
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DHCP
(3)
DHCPACK
Initialzation
Complete
33
LA
DHCP message format
0
8
16
OP code HW type
24
H Len
Hops
31
Tutti i messaggi con
lo stesso format
Transaction ID
OP code
1
2
BOOTREQUEST
BOOTREPLY
HW type
6
11
..
IEEE 802
LocalTalk
…………
Server hostname
(64 octets)
HLEN
Hardware address length
Boot filename
(128 octets)
HOPS
Used only for relay agents
Transaction ID
Random number from client
Time elapsed
Time since init of process
Time elapsed
Flags
Client IP address
Your (client) IP address
Server IP address
Relay IP address
Client hardware address
(16 octets)
Options
(variable <=312 octets)
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DHCP
34
LA
DHCP message format
Flags
B
(2)
MBZ
Set only by client
B
Broadcast flag
MBZ
Must Be Zero
Client IP address
Set by client
If it unknows IP address is set to 0.0.0.0
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DHCP
35
LA
DHCP message format
(3)
Your (client) IP address
Client address set by the server if the
received client IP address was 0.0.0.0
Server IP address
IP address set by the server
Relay IP address
IP address of relay agent if it is used
Client hardware address
Set by the client
Server host name
Optional server host name terminated by X’00‘
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DHCP
36
LA
DHCP message format
(4)
Boot file name
generic o null in DHCPDISCOVER,
fqdn in DHCPOFFER
Options
Campo contenente un numero variabile di options
Primi quattro bytes contengono
il magic cookie 99.130.83.99
Option formate da: Code, Length e Data
Code
Length
Data
Code e Length 1 octet, Data variabile
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DHCP
37
LA
Options
Length = Lunghezza in ottetti del campo Data
Due option “0” e “255” formate dal solo Code
Sempre presente l’option 53 “DHCP message type”
Option 53
Value
1
2
3
4
5
6
7
8
9
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DHCP
Message Type
DHCPDISCOVER
DHCPOFFER
DHCPREQUEST
DHCPDECLINE
DHCPACK
DHCPNAK
DHCPRELEASE
DHCPINFORM
DHCPFORCERENEW
38
LA
Interazione Client-Server
Ogni server DHCP ha un pool di IP address che può concedere.
Ogni address viene concesso ad un client per un
tempo (lease time) fissato dalla policy del server
Ogni server DHCP gestisce un database degli address concessi e dei lease time
Il client trasmette in broadcast un messaggio DHCPDISCOVER
Nel messaggio DHCPDISCOVER possono essere poste delle options
come durata del lease, network address, etc
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DHCP
39
LA
Interazione Client-Server
DHCP Client
IP lease request
(2)
DHCP Servers
IP lease offer
IP lease selection
IP lease ACK
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DHCP
40
LA
Timers
Ricordiamo:
Server DHCP trasmette in DHCPOFFER il lease time
DHCP client riceve il DHCPOFFER e il DHCPACK ed in base
al Lease time e alla sua implementazione, stabilisce:
Renewal time T1
Allo scadere di T1 il client trasmette al server DHCP in unicast
un DHCPREQUEST con la richiesta di estendere il lease.
Se riceve un ACK i timer sono resettati e si calcola il nuovo
lease expiration time.
Rebinding time T2
Se il client non riceve un DHCPACK, allora allo scadere di T2 trasmette
in broadcast un DHCPREQUEST con la richiesta di estendere il lease.
Se riceve un ACK (anche da un server differente) i timer
sono resettati e si calcola il nuovo lease expiration time.
Se il client non riceve un DHCPACK, allora al termine
del lease ritorna allo stato iniziale.
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DHCP
41
LA
Timers
(2)
T1 e T2 configurabili dal server tramite options
In ogni modo:
T1 < T2 < Lease time
Tipicamente:
T1 = 0,5*Lease time
T2 = 0,875*Lease time
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DHCP
42
LA
Sincronizzazione
Generalmente clock dei client e dei server non sincroni
Possibilità di sfasamenti temporali
Clock server
t0
lease time
t2
t2‘
Clock client
t0
Soluzione: Tempi rappresentati come valori relativi
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DHCP
43
LA
DHCP Messages
DHCPDISCOVER
c
s
b
To locate available servers
DHCPREQUEST
c
s
u
a)
b)
c)
DHCPDECLINE
c
s
u
Indication of IP addres already in use
DHCPRELEASE
c
s
u
Relinquishing IP address and cancelling lease
DHCPINFORM
c
s
u
Asking for local configuration parameters
DHCPOFFER
s
c
u
In response to DHCPDISCOVER with offer of
configuration parameters
DHCPACK
s
c
u
Configuration parameters including IP address
DHCPNAK
s
c
u
Indication of incorrect request
Università
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DHCP
Requesting offered parameters form one server
Confirming correctness of allocated address
Extending the lease on a network address
44
LA
Tipi di interazione
3 tipi di interazione client - server
Allocazione di un nuovo network address
Riuso di un network address precedentemente allocato
Ottenimento di parametri con network address configurato dall’esterno
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DHCP
45
LA
Diagramma di stato client
Allocazione di un nuovo network address
INIT
DHCPDISCOVER
SELECTING
Università
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DHCP
DHCPOFFER
Collect
replies
46
LA
Diagramma di stato client
INIT
Discard
Offer DHCPNAK Not accepted
DHCPACK
DHCPDECLINE
REQUESTING
DHCPREQUEST
DHCPACK
Select
Offer
Record
lease
DHCPOFFER
Discard
DHCPDISCOVER
SELECTING
DHCPOFFER
Set timers T1, T2
BOUND
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DHCP
47
LA
Diagramma di stato client
INIT
DHCPNAK
DHCPACK
DHCPDECLINE
REQUESTING
DHCPDISCOVER
DHCPREQUEST
SELECTING
DHCPNAK
lease expired
DHCPOFFER
Halt network
DHCPOFFER
DHCPACK
Set T1, T2
DHCPACK
BOUND
DHCPOFFER
DHCPACK
DHCPNAK
Set T1, T2
DHCPACK
DHCPREQUEST
T1 expires
DHCP
DHCPREQUEST
T2 expires
RENEWING
Università
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REBINDING
DHCPNAK
Halt network
48
LA
Diagramma di stato client
Inizializzazione con indirizzi di rete noti
INIT
REBOOT
INIT
DHCPNAK
DHCPACK
DHCPDECLINE
DHCPREQUEST
REBOOTING
DHCPNAK
REQUESTING
DHCPREQUEST
DHCPDISCOVER
SELECTING
DHCPNAK
lease expired
DHCPOFFER
DHCPOFFER
DHCPACK
DHCPACK
DHCPACK
REBINDING
Set T1, T2
BOUND
DHCPOFFER
DHCPACK
DHCPNAK
DHCPACK
DHCPREQUEST
RENEWING
Università
di Palermo
DHCP
DHCPREQUEST
DHCPNAK
49
LA
Diagramma di stato client
Ottenimento di parametri per host con IP address
configurato manualmente
Tipico per server mission-critical e grandi sistemi
Client trasmette DHCPINFORM con suo IP address
Trasmissione broadcast o unicast
Option “parameter request list”
Server può rispondere con DHCPACK
Se nessun DHCPACK in tempo ragionevole (tip. 60 sec)
messaggio all’user e inizio con valori di default
Università
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DHCP
50
LA
Altri messaggi
DHCPFORCENEW
Messaggio trasmesso dal server verso un client senza richiesta del client.
Client risponde con DHCPREQUEST con successiva fornitura di un nuovo address
DHCPLEASEQUERY
Messaggio trasmesso da un dispositivo o da un’applicazione verso il server
Server risponde con DHCPACK con dati del lease
Università
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DHCP
51
LA
Relay agent
Un client tenta di scoprire i server con il messaggio DHCPDISCOVER
Messaggio DHCPDISCOVER trasmesso in broadcast
Pacchetti broadcast non possono uscire dalla subnet
Risultato: Il server DHCP si dovrebbe trovare nella subnet da servire
In tanti casi molte subnet con pochi host
Esempio tipico: LAN di utente connesse tramite linee ADSL ad una LAN centrale
Università
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DHCP
52
LA
Realy agent
(2)
Soluzione: Un relay agent sulla subnet che fa il forwarding
dei messaggi verso il server centrale
Central
LAN
DHCP
Server
Other
Servers
(Web, DNS)
Università
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DHCP
Host A
Circuit
Access
Unit 1
(relay agent)
ckt 1
Circuit
Access
Unit 2
(relay agent)
ckt 1
ckt 2
Host
LAN
Host B
Modem 2
Host
LAN
Host D
Modem 3
Host
LAN
Host E
Modem 1
Host C
53
LA
Relay agent
(3)
Il relay agent deve conoscere l’IP address del server DHCP
Il relay agent riceve sulla porta 68 i messaggi broadcast trasmessi dal client
Il relay agent riempie il campo “Relay IP address” con il proprio address
Il relay agent converte i messaggi broadcast in arrivo in messaggi unicast diretti al server
Il server pone l’IP address per il client nel campo “Client IP address”
Il server ritorna il reply non al client ma al relay agent
Il relay agent inoltra il messaggio al client
Università
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DHCP
54
LA
Authenticated DHCP messages
Possibilità di minacce al server ed ai client DHCP
Minacce interne
RFC 3118 – Authentication for DHCP Messages (June 2001)
Metodo di autenticazione e validazione nei due sensi
RFC 3118 definisce:
Option di autenticazione
Meccanismo di autenticazione
Università
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DHCP
55
LA
Authentication option
0
31
Code
RDM
Length
Protocol
Algorithm
Replay Detection (64 bits)
Replay cont.
Replay cont.
Authentication Information
Code = 90
Length = Length in octets – 2 (code, length)
Università
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DHCP
56
LA
Authentication option
(2)
Protocol = [Authentication token (0) – Delayed authentication (1)]
Algorithm = Definisce algoritmo all’interno del protocollo
Oggi: 0 per authentication token
1 per delayed authentication
RDM = Replay Detection Method
Oggi: 0 per counter crescente
Replay Detection = Informazione usata per rivelare una risposta
Authentication Information - Variabile con protocollo ed algoritmo
Università
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DHCP
57
LA
Protocolli
Authentication Token
Estremamente semplice,
non realizza autenticazione di messaggio,
incapace di resistere ad un attacco
Praticamente non utilizzato
Delayed Authentication
Protocollo che effettua l’autenticazione
della sorgente e del messaggio.
Può usare diversi algoritmi, oggi solo HMAC-MD5
Oggi utilizzato
Università
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DHCP
58
LA
Delayed Authentication
Ciascun client possiede una propria chiave K (secret)
Ogni secret ha un identificatore unico (secret ID) da 32 bit
Il server possiede le chiavi di tutti client autorizzati
Le chiavi devono essere distribuite tramite un meccanismo esterno
L’host che inizia la procedura richiede l’autenticazione
0
90
0
Length
1
31
1
Replay Detection (64 bits)
Replay cont.
Replay cont.
Università
di Palermo
DHCP
59
LA
Delayed Autentication
(2)
I messaggi successivi a quello di inizio sono autenticati fornendo
il secret ID ed una firma codificata con la chiave
0
31
90
0
Length
1
1
Replay Detection (64 bits)
Replay cont.
Replay cont.
Secret ID (32 bit)
Sec. ID (cont)
HMAC-MD5 (128bit)
Università
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DHCP
60
LA
Delayed Autentication
(3)
Il destinatario del messaggio, individua con il secret ID la chiave K e calcola
con il messaggio e la chiave K il Message Authenticaction Code
Se il MAC è uguale a quello ricevuto il messaggio è accettato,
diversamente viene scartato
Nei messaggi successivi viene usata lo stesso protocollo con identica chiave
Controllo di identità e di originalità del messaggio
Università
di Palermo
DHCP
61
LA
Delayed Autentication
Client
(4)
Server
DHCPDISCOVER
con auth. request
DHCPOFFER
con secret ID e MAC
DHCPREQUEST
con secret ID e MAC
DHCPACK
con secret ID e MAC
Svantaggio del protocollo: Non è scalabile.
Università
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DHCP
62
LA
Interazione DHCP - DNS
Host A
Name server
Host B
DHCP server
RFC 2136 – “Dynamic Updates in the Domain Name System”, (April 1997)
Università
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DHCP
63
LA
Interazione DHCP – DNS
(2)
Gravissimo pericolo nella possibilità di update del DNS
Operazione fattibile solo in presenza di autenticazione e validazione
Con autenticazione il server DHCP si autentica nei confronti del server DNS
Con validazione si controlla che i dati trasmessi non siano stati alterati
Oggi due procedure standardizzate: TSIG e DNSSEC
Università
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DHCP
64
LA
INTERAZIONE DHCP – DNS
(3)
Dopo ogni variazione nei suoi leases il server DHCP compie
dynamic update della zona del primary master server
Risultato: Database del primary master server sempre updated
Primary master server con ogni update subisce cambiamento del serial number
Primary master server compie notify verso i suoi slave
Slave chiedono zone transfer al primary master server
Tutti i DNS sono updated
Università
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DHCP
65
LA
Multiserver e Failover
Un client trasmette in broadcast un messaggio DHCPDIDCOVER
Più server possono rispondere
In RFC 2131 nessuna interazione tra server
Ogni server deve gestire un pool di address differente
Se un server (o il link verso di esso) va in down nessun altro può gestire il lease
Più recentemente “DHCP Failover Protocol”
Università
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DHCP
66
LA
Multiserver e Failover
Oggi:
(2)
draft-ietf-dhc-failover-12.txt
Fini:
Aumentare l’affidabilità nel caso di guasti
Load balancing
Collaborazione tra una coppia di server
(basata su una connessione TCP)
Sincronizzazione dei database mantenuti dai server
Quando un server va in down un client può essere servito dall’altro
Università
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DHCP
67
LA
Multiserver e Failover
(3)
Pool di address suddiviso tra i due server
Una parte di address (free addresses) al primary server
Una parte di address (backup addresses) al secondary server
Tecnica lazy updates
Tre principi:
Il primary server gestisce i free address ed il secondary i backup
Un server può estendere il lease soltanto per un periodo
limitato oltre quello noto all’altro server
Un address assegnato ad un client non può essere assegnato
ad un’altro senza accordo tra i server
Nel caso di squilibrio del carico tra i server, si ripartiscono l’address pool
Università
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DHCP
68
LA
DHCP e IPv6
DHCP in effetti DHCPv4
DHCPv4 incompatibile con IPv6
IPv6 (address autoconfiguration) diminuisce la necessità del servizio DHCP
DHCP non fornisce soltanto IP address - quindi sempre utile
DHCPv6 può fornire più IP address per interface
Università
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DHCP
69
LA
Server DHCP
Oggi 3 server DHCP principali
Internet Software Consortium (ISC)
Free, Piene prestazioni, Text database
Microsoft (part of Windows 2000 Server)
Pagamento, Prestazioni limitate, Facilità d’uso
Nominum
Pagamento, Piene prestazioni, Relational database
Università
di Palermo
DHCP
70
LA

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