Lungo il percorso di Guarigione "Caterine
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Lungo il percorso di Guarigione "Caterine
Guida Naturale Cistite interstiziale Care compagne di sventura, come voi sono colpita da questa malattia, è iniziata quando avevo 18 anni. Dopo anni in cui sono stata sottoposta a tutte le terapie esistenti ho cominciato a cercare al di fuori della medicina ufficiale soprattutto nei siti americani dove la malattia è socialmente molto più rilevante. Ciò che qui sotto riporterò vuole essere semplicemente un riepilogo degli articoli che ho letto, dei consigli dei medici naturopati e delle esperienze delle pazienti. Tutto e’ partito dalla lettura del libro di una paziente Americana gravemente sofferente di ci che racconta di essere guarita con terapie alternative. Molti consigli ho seguito leggendo la testimonianza di un'altra paziente che dopo la lettura di questo libro ha deciso di crearsi un programma alternativo di trattamento la signora ANREA ROSE. PRIMO PASSO Consiglio a tutte la lettura di questo libro (Libro in Ingelse, io ne ho sintetizzato i punti salienti) LUNGO IL PERCORSO DI GUARIGIONE ALONGH THE HEALING PAIN “Caterina Simone” Una prospettiva olistica della ci con informazioni su trattamenti, alternative varie, erbe e prodotti naturali . Non posso ovviamente riportare tutte le terapie che il libro propone, la sua lettura è personale e molto importante leggerlo per chi i vuole provare questa strada proprio perchè aiuta a comprendere da dove partire. Caterina Simone propone prima di passare ad un elenco di prodotti , di fare un percorso a ritroso nella propria vita, esaminando il passato della nostra salute per capire da dove e come può essersi instaurata la malattia che non per tutte ha la stessa causa, al di la di quelle ufficialmente descritte dalla medicina tradizionale. Chiede a tutte di esaminare i farmaci assunti da bambine, gli interventi subiti, il tipo di alimentazione e l'abuso di farmaci come antibiotici, le abitudini, l’alimentazione con cui si e’ cresciute, il fumo l’uso di alcolici e stupefacenti. Nel libro, viene spiegato come le terapie (da lei descritte) possano essere diverse per ognuna e non per tutte vadano bene, ognuna di noi dovrebbe identiciare le proprie allergie, ciò che la fa stare male identificando gli alimenti che gli additivi o erbe medicinali. Ognuna deve trovare la propria strada, a volte con molti tentativi e con molta pazienza più la malattia è di lunga durata e grave più ci vuole tempo e si può intercorrere anche in terapie naturali che possono non andare bene e farci peggiorare. Anche i dosaggi sono soggettivi vanno provati inizialmente bassi e poi alzati se si ritiene che il prodotto è tollerato e ci può aiutare. Inoltre sottolinea nel dubbio di rivolgerci a esperti in naturopatia e di non lasciare i nostri medici ufficiali e le nostre terapie senza avere certezze. La terapia ufficiale rimane comunque una certezza che aiuta molte donne., e può benissimo andare di pari basso con le terapie naturali che la possono potenziare. Caterina Simone ha impiegato 6 mesi per stare un pochino meglio, un anno per avere reali miglioramenti e quasi tre per stare bene. SECONDO PASSO Identificare le proprie allergie e mangiare cibi sani Disintossicare il corpo dai metalli pesanti Seguire un alimentazione fatta di cibi freschi, verdure e frutta solo di stagione e biologici, carni bianche provenienti da allevamenti sicuri, latte e formaggi freschi. Cercare di eliminare il più possibile gli additivi alimentari, consumare cibi preparati in casa evitando quelli confezionati e precotti, eliminare sostanze molto tossiche come il glutammato contenuto nei dadi e in molti altri prodotti industriali. Mangiare solo dolci preparati in casa con farine e uova biologiche, evitare conservanti e lieviti. Per eliminare i cibi che ci provocano allergie ci sono diversi test per le intolleranze eseguiti su siero o attraverso la medicina alternativa. Nessuno di questi è veramente sicuro, la cosa migliore è usare una dieta ad eliminazione togliendo una sostanza dubbia per volta, vedere cosa ci fa stare male, successivamente per conferma provare a reinserirla per vedere se veramente ci causa problemi. I sintomi possono essere non solamente legati alla vescica ma all’apparato gastrointestinal , ai dolori muscolari, alla cefalea, ai disturbi mestruali a problemi dermatologici. Eliminare cibi acidi e piccanti che fungono da trigger point sulla vescica scatenando la crisi dolorosa. CISTITE INTERSTIZIALE E GLUTINE Molti pazienti con c.i. anche se non celiaci possono avere un peggioramento dei loro sintomi vescicalI con il glutine. Questo perchè il glutine infiamma la vescica, e gli additivi oggi utilizzati nella preparazione del grano possono causare dolore vescicale. ATTENZIONE ESCLUDERE LA CELIACHIA CON GLI APPOSITI ACCERTAMENTI. Una dieta senza glutine va protratta per molto tempo, soprattutto nelle c.i. presenti da anni, perchè la nostra vescica è cronicamente infiammata dal glutine e una reale disintossicazione avviene solo dopo molti mesi o anche anni. Successivamente si può reintrodurre il glutine saltuariamente a piccoli dosi. SU QUESTO ARGOMENTO SE NE PARLA MOLTO NEI SITI AMERICANI VI CONSIGLIO DI DOCUMENTARVI PER AVERE MAGGIORI INFORMAZIONI. Per disintossicare il corpo dai metalli pesanti, dal fumo e da tutte le sostanze tossiche in cui veniamo in contatto, si può utilizzare L’ARGILLA sia oralmente, sia utilizzata nella vasca da bagno ,l’acqua calda apre i pori della pelle e le tossine vengono attirate verso l’argilla che li assorbe, eliminando anni di materiale tossico. Ovviamente sarebbe utile eliminare prima le fonti di intossicazione, smettere di fumare e liberare il corpo dai metalli pesanti. Un altro importante disintossicante e’ il GLUCATIONE una carenza di glucatione altera la capacita del corpo ad eliminare le tossine. E’ difficile da trovare in Italia perchè poche case produttrici sono riuscite a formulare un prodotto orale assorbibile, ne produce uno LA SOLGAR ordinabile nelle erboristerie, l’ho trovato attraverso una ricerca su google. I siti americani consigliano un prodotto chiamato LIPOCEUTICAL ordinabile sul sito americano Glucatione Lipoceutical. TERZO PASSO Usare prodotti per ridurre le intolleranze USARE LA QUERCETINA E’ un enzima proteolitico che riduce l’infiammazione, ed e’ considerato un antistaminico naturale, riduce il numero di mastcellule che producono istamina, che ha sua volta attiva le allergie e le intolleranze. La quercetina da sola è poco utile, va usata con altri enzimi proteolitici come la papaina, la rutina e soprattutto la BROMELINA che ne aumentano l’assorbimento, senza rischia di essere eliminata senza assimilo. Molto utile per l’assorbimento della quercetina e’ l’OLIO DI OLIVA KERNEL un olio greco contenuto solamente nel cistoproteck, non si trova in Italia, se non aquistando il cistoproteck nei siti Americano. A QUASI TUTTE LE PAZIENTI AFFETTE DA CI IN AMERICA VIENE PRESCRITTO CON NOTEVOLI MIGLIORAMENTI. Sui siti americani troverete anche molte esperienze descritte dalle pazienti In Italia ancora non c’e’ una grossa casistica sui miglioramenti della ci con il cistprotek perchè da poco e’ accessibile a tutti attraverso l’acquisto in Olanda, prima era molto difficile farselo arrivare dagli Stati Uniti. Di recente è stato immesso in commercio un prodotto molto simile, Ialuril Soft Gel, contenente curcuma e quercetina, non contiene olio di oliva kernel. QUARTO PASSO Alleviare il dolore acuto e migliorare l’infiammazione alcalinizzando il corpo UTILIZZARE ALCALINIZZANTI Ci sono diversi integratori alcalinizzanti PRELIEF , BASENTABS, BASENPULVER PASCOLE, per elencarne alcuni. Nei siti americani consigliano, ALKALIFE O VAXA PH BUFFER che vanno ordinati in America. Ognuna può provarne di diversi tipi e utilizzare poi quello più adatto a se, ricordandosi che la nostra vescica e’ molto sensibile anche a vitamine e certi integratori, quindi bisogna controllare gli ingredienti e scegliere un alcalinizzante che non contenga sostanze dannose per la c.i. Gli integratori alcalinizzanti non sono tutti appositamente formulati per alcalinizzare la vescica in caso di c.i. ma per alcalinizzare il corpo in generale. In caso di ci si può usare un alcalinizzante per rendere più basico il ph vescicale e quindi agire nel momento del dolore acuto, ma anche per alcalinizzare tutto il corpo, i nostri corpi sono molto acidi perchè cronicamente infiammati, e per arrivare ad un miglioramento prolungato sull' infiammazione , bisogna usare tutti i giorni alcalinizzanti per aumentare il ph in tutti gli organi i tessuti e nel sangue Alcuni studi hanno provato che persone con una vescica cronicamente infiammata sono arrivati a una riduzione dell’infiammazione dopo 3 mesi di integratori alcalinizzanti. I siti americani consigliano di iniziare ad alcalinizzare il corpo con gocce di ALKALIFE DROPS ordinabili sul sito che agiscono semplicemente come alcalinizzanti dell’acqua, e poi passare successivamente ad alcalinizzanti più forti per valutare l’adattabilità della nostra vescica. Io devo dire che mi trovo bene anche nel migliorare gli episodi acuti con il semplice basentabs della guna. ATTENZIONE a chi di noi e’ soggetta a frequenti infezioni batteriche in questo caso conviene mantenere il ph vescicale un po’ più acido perchè i batteri sopravvivono e crescono in ambiente alcalino con un ph sopra il 7, e muoiono in un ambiente più acido con un ph tra 4/ 6,30 /7. QUINTO PASSO Ridurre l’infiammazione a lungo termine del corpo Tutti i pazienti con malattie croniche degenerative o autoimmuni hanno un corpo cronicamente infiammato. Prima di agire sull’organo bersaglio in questo caso la vescica, si consiglia di cominciare ad agire sulla cronicità del infiammazione del corpo, che e’ spesso legata ad una carenza di ACIDI GRASSI ESSENZIALI. I vari siti che affrontano l’argomento e l’esperienza delle pazienti consigliano di usare OLIO DI PESCE TITOLATO IN OMEGA 3 , OLIO DI ENOTERA che contribuisce secondo alcuni studi anche a GUARIRE LA MUCOSA VESCICALE, e OLIO DI LINO . Gli acidi grassi essenziali sono molto importanti perchè sopprimono le citochine, nel corpo che producono infiammazioni. SESTO PASSO Trattare le infiammazioni batteriche e le infezioni da candida In alcune pazienti la c.i. si e’ manifestata dopo anni di cistiti batteriche e candidosi vaginali causate a loro volta dall'uso frequente di antibiotici. Inoltre, tutte le pazienti con c.i. avendo una mucosa vescicale danneggiata sono più soggette delle altre donne alle infezioni batteriche e molto spesso anche alle candidosi vaginali . Molte pazienti con .c.i hanno perennemente presenti nella loro vescica infiammate, colonie batteriche non rilevabili all'urinocoltura perchè troppo basse, ma che in una donna con c.i.' possono aumentare l’infiammazione e dare sintomi da infezioni batteriche importanti, peggiorando il dolore e l’infiammazione. E consigliato quindi usare non antibiotici per non peggiorare la situazione, ma sostanze che tengano sotto controllo la presenza di batteri e migliorino i sintomi. Sono consigliati prodotti naturali come il D-MANNOSIO che cura le infezioni da escherichia coli, klebsiella e pseudomonas senza danneggiare la vescica e senza creare disbiosi intestinali che a loro volta peggiorerebbero la situazione. Per la candida vengono consigliati i SEMI DI POMPELMO non adatti a tutte, soprattutto alle pazienti con c.i. grave percheè troppo acidi. In un altro sito sempre americano come antibatterico e immunostimulante viene consigliata L’USNEA BARBATA che contiene capacita antibiotiche a volte pari alla penicillina, è stata testata su ceppi di pneumococchi, tricomonas, candida e addirittura sul micobatterio della tubercolosi con notevoli risultati, pari all’uso di antibiotici specifici, senza danneggiare i batteri buoni presenti nell’intestino e nella vagina e quindi senza infiammare la vescica. SETTIMO PASSO Ridurre in modo specifico l’infiammazione della vescica e ricostruirne il rivestimento danneggiato dalla carenza dei GAG . E’ LA VIA PER LA GUARIGIONE DALLA C.I. QUERCETINA già descritta per le intolleranze, perchè riduce l’istamina e la produzione di mastecellule. E’ utilizzata anche per ridurre l’infiammazione, in alcune pazienti dopo mesi di utilizzo, viene descritta una remissione completa dei sintomi. Non è assorbibile da sola, occorre che nel preparato ci sia dell’olio ( olio di kernel e’ aggiunto al cistoproteck) e della bromelina ALOE VERA : diminuisce il dolore , aiuta a riprodurre i gag vescicali di cui le vesciche con c.i. sono deficitarie, per le pazienti con la c.i. se ne consiglia l’assunzione di 1200 mg al giorno, in compresse perchè l’aloe liquida contiene di solito conservanti come l’acido citrico molto irritante per l'epitelio in vesciche con c.i. Lo stesso effetto di aiutare la produzione dei gag vescicali e’ descritto anche in sostanze come LA CONDROITINA E L’ ACIDO IALURONICO ( associati alla quercetina e alla bromelina nel CISTOPROTECK) . COLOSTRO BOVINO : E’ ricco di anticorpi e fattori immunitari che riducono l’infiammazione e’ utilizzato anche per alleviare le allergie alimentari . Conviene iniziare un utilizzo lento per poi aumentare il numero di compresse . Io l’avevo provato qualche anno fa senza beneficio era il colostro della guna, ma l’avevo usato da solo un unico prodotto non e’ mai utile nei nostri casi ma va associato ad altri integratori. Può darsi poi non fosse il prodotto adatto a me ma questa è solo la mia esperienza. In America viene consigliato IL COLOSTRO BIOACTIVE GOTU KOLA conosciuto in Italia con il nome di CENTELLA ASIATICA : Stimola la rigenerazione dei tessuti e la sintesi de gag , viene anche utilizzato per la guarigione delle ferite MARSHMALLOW TEA E’ conosciuta anche come ALTHEA OFFICINALIS Si ritiene contribuisca a guarire i tessuti vescicali danneggiati e a fornire un rivestimento lenitivo per il dolore. Agisce come antiinfiammatorio anche su i tessuti dell’uretra e dalla vagina. ALTRE TERAPIE AGOPUNTURA: come esperienza personale devo dirvi che un’anziana signora che faceva lo ialuril instillazione, ha dovuto sospenderlo per scarsa capacita’ di trattenerlo, ha migliorato il dolore lo stimolo e la capacita con una seduta settimanale di agopuntura, eseguita nella mia asl da proprio un urologo. YOGA : lo pratico da quasi 2 anni settimanalmente, mi attenua il dolore, nell’ora di lezione non ho stimolo, e distende la muscolatura del pavimento pelvico Spero la lettura sia stata piacevole e utile. Io negli ultimi mesi sono molto migliorata, faccio lo ialuril endovescicale settimanalmente e utilizzo alcune di queste terapie, non so cosa mi faccia star meglio ma ho intenzione di continuare con entrambe le terapie e man mano integrare. Margherita