"Il silenzio dell`onda", l`ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio
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"Il silenzio dell`onda", l`ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio
"Il silenzio dell'onda", l'ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio di MICAELA RICCI Il sogno, il rapporto genitori-figli e il rimorso sono tra gli ingredienti dell'ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio, pubblicato per Rizzoli e dal 19 ottobre in tutte le librerie. Gianrico Carofiglio è un volto noto della letteratura contemporanea italiana con una serie di romanzi tradotti in tutte le lingue. Con il recente "Il silenzio dell'onda" propone ai suoi lettori un romanzo originale e struggente, dominato dalla dimensione del sogno e dai sentimenti. 1/3 "Il silenzio dell'onda", l'ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio Dalla città di Bari degli ultimi romanzi ci si sposta in una Roma fatta di strade e di misteri, in un atmosfera da "giallo" che però tradisce la sua natura di genere. Non si tratta, infatti, di un racconto poliziesco ma di una storia di vita comune, di sentimenti difficili da vivere e, soprattutto, da comunicare agli altri, alla propria famiglia. Al centro della scena non troviamo più il celebre avvocato Guerrieri ma Roberto, ex sottoufficiale dei carabinieri in congedo, ex agente sotto copertura, la cui vita e la cui memoria sono segnate da un evento doloroso ai tempi delle attività segrete in America latina. Roma diventa il luogo dei ricordi di ragazzo, dove, bambino, Roberto aveva imparato a sfidare le onde e a non avere paura. Stretto nella morsa della memoria, Roberto comincia a chiedere un conforto solitario ad uno psichiatra e in quello studio la sua storia s'intreccia con quella di Lucia, ex attrice tormentata dal rimorso della morte di suo marito. Il rimorso rende difficile il rapporto della donna con suo figlio undicenne, Giacomo, ma proprio attraverso la dimensione tutta singolare dell'esistenza del ragazzino, Roberto potrà trovare una via di riscatto e la spinta per ripartire. 2/3 "Il silenzio dell'onda", l'ultimo romanzo di Gianrico Carofiglio Il rapporto genitori-figli è al centro di una narrazione palpitante di sentimenti e di riflessioni sul sogno e sui desideri irrealizzati, e le due vite adulte spezzate sembrano trovare un senso a confronto con l'animo tormentato di Giacomo. "Il rapporto doloroso presenza-assenza", spiega Carofiglio, "è un argomento centrale. Nel rapporto familiare più riuscito c'è sempre una quota inevitabile di rancore". E il mondo tormentato da sogni e incubi di Giacomo nasce dal vissuto dell'autore che confessa di aver provato le stesse allucinazioni e di ritrovare se stesso nel suo animo inquieto: "Giacomo è il personaggio in cui m'immedesimo di più. C'è un pò di me ragazzino". . Ma tra i vari aspetti della vicenda personale e esistenziale dei tre personaggi, trova spazio l'amore, quello di Giacomo per una ragazzina sospesa in una dimenzione altra. E' una vera iniziazione all'amore, il passaggio dal mondo infantile al mondo adulto, "la storia d'amore di un quasi bambino", come dice lo stesso scrittore, "un archetipo dell'iniziazione all'amore". 3/3