RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA PREMESSA Il Patto
Transcript
RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA PREMESSA Il Patto
RELAZIONE ILLUSTRATIVA E TECNICA PREMESSA Il Patto Territoriale della Corsetteria è stato approvato con DD.MM. del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica n. 2396 del 28/11/2000 e n. 2422 del 18/01/2001. Obiettivi principali del Patto, sono stati quelli di favorire, attraverso il coinvolgimento e la concertazione degli attori locali, lo sviluppo del sistema imprenditoriale della corsetteria e più in generale il comparto produttivo legato al settore manifatturiero, mediante sia l’ampliamento della base produttiva, sia il rafforzamento dell’integrazione e della qualificazione delle imprese in un’ottica di filiera. D’altronde, l’idea di costruire una specifica strategia di sviluppo locale sul versante manifatturiero ha avuto origine anche dalla diffusa volontà dei Soggetti Promotori del Patto, che hanno visto nel potenziamento del quasi distretto della corsetteria e nel completamento dell’intera filiera ad esso collegata un’occasione di sviluppo endogeno dell’area interessata, caratterizzata e condizionata, a sua volta, da vincoli strutturali interni sia alle imprese esistenti, sia da vincoli strutturali connessi alla strutturazione orografica del territorio. In particolare il territorio interessato dal Patto è situato nella parte settentrionale della Provincia di Potenza e comprende 12 dei 22 Comuni facenti parte della c.d. Area Programma "Vulture - Alto Bradano", come a suo tempo individuata dalla Deliberazione del Consiglio Regionale di Basilicata n. 573/1997 e recentemente confermata, nella veste di sistema locale, in sede di elaborazione dello Schema preliminare del PRS 1998/2000 della Regione Basilicata. Il Patto Territoriale della Corsetteria, ha finanziato le richieste di molte imprese per un investimento totale di oltre 56 milioni di euro e n. 5 proposte di interventi infrastrutturali non tutte finanziate. Successivamente il Soggetto Responsabile del Patto, ha avviato le procedure per l’utilizzo delle economie (circa dieci milioni di euro) rinvenienti dall’attuazione dei programmi di investimento già approvati ed eseguiti. La disponibilità di tali risorse per investimenti infrastrutturali materiali ed immateriali potrebbe offrire un concreto impulso al tessuto produttivo ancora operante nell’area rafforzandone la capacità competitiva oltre che costituire un’ importante opportunità diretta a favorire processi di riconversione produttiva delle aziende ricadenti nell’area territoriale di riferimento. Per il conseguimento di tali obiettivi, appare non secondaria l’azione tesa a rafforzare la formazione professionale ed il collegamento permanente tra formazione scolastica ed extra-scolastica, con interventi mirati alla: - costituzione di centri polifunzionali di formazione per studenti e addetti del settore manifatturiero del Territorio, mediante la riduzione dei costi di gestione degli edifici in cui hanno sede gli Istituti scolastici ad indirizzo tecnico, professionale e industriale, anche con realizzazione e/o potenziamento di laboratori per la sperimentazione extra-didattica; - implementazione di protocolli d’intesa fra Scuole secondarie d’istruzione superiore, Agenzia provinciale per l’orientamento e la formazione e Imprese - specie in forma associata - al fine di favorire lo svolgimento, presso gli Istituti tecnici, professionali e industriali del Territorio, di attività formative per l’avviamento, la specializzazione e l’aggiornamento di giovani studenti e di addetti operanti nel settore manifatturiero; - programmazione di attività extra scolastiche per l’ideazione e l’implementazione di strumenti formativi innovativi, gestiti dagli Istituti scolastici a indirizzo tecnico, professionale e industriale, da porre a disposizione - mediante il portale web dell’Ente - alle aziende del Territorio operanti nel settore manifatturiero. L'INTERVENTO PROPOSTO Le Scuole secondarie ricadenti nell’Area del Patto costituiscono importanti riferimenti formativi per il Territorio e dispongono di contenitori di grande consistenza volumetrica. Per tali ragioni, per incrementare l’effetto sinergico fra i soggetti innanzi specificati, si propone di rafforzare la dotazione laboratoriale dell’I.T.C.G. di Palazzo San Gervasio (PZ) mediante la realizzazione di una moderna sala per la sperimentazione, con lo scopo, fra gli altri, di studiare lo sviluppo e l’impiego di macchine per la prototipazione rapida e la realizzazione di modelli di componenti e di oggetti di design. In tal modo si ha idea di poter costituire l’edificio quale centro polifunzionale di formazione per studenti e addetti del settore manifatturiero del Territorio, poiché sarà possibile implementare protocolli d’intesa fra Scuole secondarie d’istruzione superiore, Agenzia provinciale per l’orientamento e la formazione e Imprese - specie in forma associata - al fine di favorire lo svolgimento di attività formative per l’avviamento, la specializzazione e l’aggiornamento di giovani studenti, di piccoli imprenditori, di artigiani e di addetti operanti nel settore manifatturiero. Si potranno ideare e implementare, altresì, strumenti formativi innovativi, gestiti dal medesimo Istituto e dalla predetta Agenzia, da porre a disposizione - mediante il portale web dell’Ente - alle aziende del Territorio operanti nel settore sostenuto dal Patto. Tuttavia, perché possa davvero disporsi a pieno di locali e attrezzature, considerata il progressivo aumento delle difficoltà finanziarie degli Enti pubblici, deve nel contempo procedersi al miglioramento della performance energetica dello stabile, affinché l’allungamento dell’orario di utilizzo della struttura scolastica sia economicamente sostenibile. La riduzione dei costi di gestione, il potenziamento delle attività e dei servizi e la promozione di attività formative aggiuntive a quelle tradizionali, rivolte specialmente all’esterno della Scuola, renderanno quindi possibile l’organizzazione di itinerari formativi da svolgere in orari extra-scolastici, rendendo massima l’accessibilità e la fruibilità da parte degli stakeholder del territorio, qualificando l’offerta e migliorando la stessa didattica di apprendistato, finalizzata alla formazione professionale ed all’inserimento dei giovani studenti nel mondo del lavoro. In questo contesto si inserisce l'intervento in questione, riguardante l'esistente I.T.C.G. di Palazzo San Gervasio (PZ). Si tratta di adeguare un locale esistente nella stessa scuola, all'interno del quale sarà attuato l’insieme delle tecniche industriali volte a realizzare “il primo elemento della serie” mediante l’utilizzo di materiali e tecniche diversi, in modo che il prototipo possa avere differenziate valenze, quale strumento per la valutazione dei costi e dei tempi di ciclo e come simulatore per la previsione della risposta del mercato. All'interno del nuovo laboratorio verrà collocata una pavimentazione in linoleum a tinta unita, profilati in metallo per la difesa passiva delle finestre esterne e, in ogni caso, verranno realizzate opere per la differenziazione delle reti impiantistiche, in modo da rendere autonomo dal resto dell’immobile il nuovo laboratorio. L'intervento teso all'efficienza energetica, invece, consisterà nella posa in opera di un rivestimento protettivo isolante dall'esterno (“sistema a cappotto”) mediante l'utilizzo di pannelli termoisolanti in sughero espanso dello spessore di cm 5, con marcatura CE in conformità alla Norma UNI EN 13170 e pannelli termoisolanti in polistirene espanso sinterizzato EPS 150, con marcatura CE e conformi alla Norma UNI EN 13163. Le facciate protette verranno, naturalmente, infine tinteggiate con idropittura silossanica idrorepellente e traspirante. Inoltre per limitare l'eccessivo soleggiamento delle facciate e in particolare a protezione delle finestre, verrà realizzata una struttura frangisole orizzontale in alluminio estruso fissa a pensilina aggettante, composta da pale da 150 mm di larghezza fissate a piatti di mm 120x5 in modo da formare dei pannelli pre-assemblati. Gli interventi si limiteranno, per evidenti necessità di contenimento della spesa, alla porzione dell’immobile scolastico in cui è collocato il laboratorio. CALCOLO SOMMARIO DELLA SPESA A B C D LAVORI a.1) Lavori a misura e a corpo a.2) Oneri per la sicurezza Totale a base di appalto SOMME A DISPOSIZIONE DELL’AMMINISTRAZIONE b.1) Lavori in economia e imprevisti b.2) Contributo Autorità Vigilanza b.3) Accantonamento ex art. 133 D. Lgs 163/2006 b.4) IVA (10 %) sui lavori b.5) Fondo ex art. 92 del D. Lgs. n. 163/2006 b.6) Spese per servizi tecnici esterni b.7) Legge regionale sicurezza (0,50% di a2) b.8) Altre spese generali Totale somme a disposizione FORNITURA E INSTALLAZIONE ATTREZZATURE E STRUMENTI IMPORTO TOTALE PROGETTO € 236.000,00 € 25.000,00 € 261.000,00 € 19.000,00 € 225,00 € 2.000,00 € 26.100,00 € 4.000,00 € 30.000,00 € 125,00 € 2.550,00 € 84.000,00 € 55.000,00 € 400.000,00