Un tunnel verso il futuro - Sud-Nord
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Un tunnel verso il futuro - Sud-Nord
Un tunnel verso il futuro AlpTransit, un cambiamento epocale per il Ticino? Fra 10 anni i ticinesi pendolari verso Zurigo? Nel quarto anno gli studenti della Scuola Cantonale di Commercio di Bellinzona svolgono un progetto interdisciplinare. È il loro lavoro di maturità che, svolto collettivamente, si sviluppa su otto ore settimanali. I temi proposti sono molteplici; noi ci siamo occupati di AlpTransit e dei possibili effetti sul Canton Ticino della costruzione di questa importante opera. Per poterli prevedere abbiamo innanzitutto cercato di capire quali sono stati i fattori che hanno dato origine al Ticino attuale, che è stato profondamente modificato dalla costruzione delle vie storiche del San Gottardo: la strada e la ferrovia. Partendo da questi risultati è stato più semplice formulare delle ipotesi. Ai lettori proponiamo i quattro punti più interessanti del nostro lavoro: il ruolo della ferrovia nello sviluppo del Ticino moderno, il futuro del trasporto delle merci attraverso le Alpi, scenari politici dopo l’apertura di AlpTransit e la possibile nascita di una nuova forma di pendolarismo fra il Ticino e l’Altipiano. Capire come si muoveranno i ticinesi dopo l’apertura di AlpTransit era uno degli interrogativi che ci siamo posti. Per rispondere abbiamo interpellato alcuni esperti e sottoposto un sondaggio agli studenti del terzo anno della nostra scuola: giovani che provengono da tutto il Cantone con un viaggio che può durare anche più di un’ora. Volevamo capire se, con i tempi di percorrenza che ci saranno dopo l’apertura di Alptransit, sarebbero disposti a intraprendere un pendolarismo giornaliero per raggiungere ad esempio Zurigo. I risultati hanno fatto emergere un dato molto interessante: chi già oggi impiega più di 30 minuti per venire a scuola sarebbe molto disponibile in futuro anche a spostamenti superiori all’ora. Gli studenti del Bellinzonese, non abituati, in genere non sarebbero disposti. Sembrerebbe quindi che fra dieci anni potrebbe nascere un pendolarismo tra il Ticino e l’Altipiano e quindi avvicinare di più il Ticino alla Svizzera. Quanto emerso è stato molto sorprendente poiché tutti gli esperti avevano escluso questa possibilità. Autori Ivana Boric 4A, Maurizio Fiscalini 4D, Simona Fontana 4G,Veronica Genini 4F, Ali Guclu 4P, Davide Guenzani 4G, Federico Kleinstein 4B, Davide Leoni 4P, Marko Mirkovic 4B, Matteo Morandi 4M, Dragan Popadic 4F, Fabio Stambene 4P, Jonas Umbertino 4P, Martina Valnegri 4G. Sondaggio Docenti Fabrizio Fazioli, Marco Lupatini, Nicola Pinchetti, Giacomo Zanini. Il Ticino attuale è figlio della ferrovia Il Ticino, come lo conosciamo oggi, deve molto alla posizione strategica importante per il trasporto delle merci attraverso le Alpi. Il San Gottardo sin dal Basso Medioevo è stato uno dei valichi più sfruttati, un ponte tra il Sud e il Nord delle Alpi, fra il Mediterraneo e l’Europa del Nord. Il Cantone è cambiato però soprattutto con la costruzione della ferrovia e della galleria ferroviaria del San Gottardo. A partire dal 1882 i centri urbani ticinesi hanno conosciuto un radicale sviluppo: è aumentata la popolazione e parallelamente i posti di lavoro, con un aumento nel settore secondario e nel terziario. A Bellinzona sono state costruite la stazione e le officine di manutenzione che hanno portato un periodo di crescita e di benessere. La ferrovia a Locarno ha invece portato allo sviluppo di un altro settore: il turismo. Nel Sottoceneri, fino a quel momento poco toccato dai traffici che preferivano la via del Lago Maggiore, la ferrovia ha portato uno sviluppo importante del settore delle fabbriche. Tutto questo fu possibile essenzialmente per il fatto che i tempi di percorrenza attraverso le Alpi si erano notevolmente accorciati: da alcuni giorni ad alcune ore. AlpTransit porterà ad un’importante riduzione dei tempi di percorrenza. È quindi probabile che il nuovo traforo comporterà per il Ticino cambiamenti importanti, come era già avvenuto in passato con la costruzione della ferrovia. Oggi Con AlpTransit Bellinzona - Lugano 30 minuti 12 minuti Bellinzona - Zurigo 135 minuti 91 minuti Milano - Zurigo 220 minuti 180 minuti Tempo di percorrenza Pianta di Bellinzona, in: Guida di Bellinzona di Eligio Pometta (1865-1950), pubblicato nel 1909 Si No Saresti disposto a fare il pendolare giornaliero tra Bellinzona e Zurigo? 61 % 39 % Saresti disposto a raggiungere Zurigo per motivi culturali, sportivi ecc.? 85 % 15 % Il futuro del trasporto merci è la ferrovia L’obiettivo della Confederazione è il trasferimento del traffico di merci dalla strada alla ferrovia. Un ulteriore aumento del traffico stradale non sarebbe sostenibile né dal punto di vista ambientale né da quello sociale. Il popolo svizzero, nel 1994, ha approvato l’Iniziativa delle Alpi, un principio iscritto nella Costituzione che ha lo scopo di salvaguardare l’ambiente alpino. Per favorire il trasferimento si è deciso di costruire AlpTransit ed è stata introdotta la tassa sul traffico pesante. La questione del trasporto merci non riguarda però solo il nostro Paese. L’obiettivo del trasferimento richiederà di migliorare l’intera rete ferroviaria europea in modo da renderla più capillare ed efficiente. Sarà però anche necessario che le aziende riorganizzino la loro catena logistica secondo i principi del traffico combinato, che combina l’uso del trasporto su gomma per i piccoli spostamenti con quello della ferrovia sulle lunghe distanze. Un cambiamento che le grosse aziende come ad esempio Coop e Migros già stanno attuando, ma che pone grossi problemi a quelle piccole. Fonte: Inadeguatezza delle linee di accesso ai tunnel, in Logistica e intermodalità merci in Lombardia: le condizioni per lo sviluppo, Ing. Giorgio Pennacchi Direttore Engineering HUPAC, Convegno Assolombarda, 7 febbraio 2011. AlpTransit cambierà la politica del Ticino? È innegabile che la costruzione della ferrovia e specialmente l’apertura della galleria del San Gottardo nel 1882 hanno avvicinato il Ticino al resto della Confederazione e questo fatto ha intensificato i rapporti politici ed economici, fino a quel momento limitati e occasionali. La situazione ha anche portato molti ticinesi ad imparare il tedesco. AlpTransit, che collegherà il Ticino urbano (Bellinzona) con il centro economico dell’Altipiano (Zurigo) in poco più di un’ora, potrebbe quindi essere la causa di un nuovo cambiamento di questi rapporti. Sono stati identificati due scenari che potrebbero verificarsi dopo l’apertura della nuova linea. In un primo caso è possibile che si ripeta quanto è avvenuto dopo 1882, ovvero una intensificazione dei rapporti tra il Cantone e il resto della Svizzera. La seconda ipotesi prevede invece l’emarginazione del nostro Cantone, possibile nel caso in cui AlpTransit diventasse unicamente un ponte tra il polo di Zurigo e quello di Milano. Il Ticino dovrà quindi essere abile nello sfruttare le opportunità offerte da AlpTransit per evitare che il secondo scenario diventi realtà.