Bilancio d`esercizio enipower 2014
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Bilancio d`esercizio enipower 2014
enipower s.p.a. Società con socio unico e soggetta all’attività di direzione e coordinamento dell’eni spa Bilancio al 31 dicembre 2014 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione EniPower S.p.A. Società per Azioni con sede legale in S. Donato Milanese – Milano Piazza Vanoni, 1 Capitale Sociale euro 944.947.849 i.v. R.E.A. Milano n. 1600596 Codice fiscale e Partita IVA n. 12958270154 Società con socio unico e coordinamento dell’Eni S.p.A 2 soggetta all’attività di direzione Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Enipower S.p.A. Relazione sulla gestione Il gruppo Enipower Identità aziendale Profilo dell'anno Scenario macro-economico e di mercato Evoluzione del quadro normativo Governance Salute, ambiente, sicurezza e qualità Ricerca scientifica e tecnologica Rapporti con le Comunità 4 5 6 8 10 14 15 16 16 Andamento operativo Generazione e vendita Investimenti tecnici Risorse umane 17 17 19 Commento ai risultati e altre informazioni Conto economico Stato patrimoniale riclassificato Rendiconto finanziario riclassificato Andamento economico delle società partecipate Fattori di rischio e incertezza Evoluzione prevedibile della gestione 20 25 28 29 30 32 Altre informazioni 33 Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori 35 Bilancio di esercizio Schemi di bilancio Note al bilancio 38 45 Proposta del Consiglio di Amministrazione all'Assemblea degli Azionisti 100 Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti ai sensi dell'art. 153 D.Lgs 58/1998 e dell'art. 2429, comma 3, c.c. 101 Relazione della società di revisione 105 Convocazione dell'Assemblea degli Azionisti 107 Deliberazioni dell'Assemblea degli Azionisti 108 3 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Relazione sulla gestione Il Gruppo Enipower Enipower Mantova: società che gestisce la centrale elettrica di Mantova. La partecipazione di Enipower S.p.A. è dell’86,5%. La restante quota è posseduta da T.E.A. S.p.A. Società Enipower Ferrara: società che gestisce la centrale elettrica di Ferrara. La partecipazione di Enipower S.p.A. è del 51%. La restante quota è posseduta da Axpo International SA. IFM: società consortile di servizi industriali nel sito di Ferrara. Ravenna Servizi Industriali: società consortile di servizi industriali nel sito di Ravenna. Brindisi Servizi Generali: società consortile di servizi industriali nel sito di Brindisi. Termica Milazzo: società controllata da Edison S.p.A. che gestisce la centrale elettrica nel sito di Milazzo. Di.T.N.E.: società consortile, con finalità di ricerca in ambito energetico in cui Enipower S.p.A. partecipa quale socio sostenitore. 4 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Identità aziendale Enipower S.p.A., società controllata al 100% da eni, è stata costituita nel novembre 1999. Ad essa sono state conferite da EniChem S.p.A. e da Agip Petroli S.p.A. centrali elettriche convenzionali (potenza installata di circa 1.000 MW). La società ha, nel corso degli anni, completato un piano di investimenti che ha portato alla graduale sostituzione degli impianti originariamente conferiti con moderni cicli combinati, alimentati a gas naturale, che garantiscono standard elevati per la sicurezza e salute delle risorse umane impiegate e per la salvaguardia dell’ambiente. Dall’1 gennaio 2007, Enipower opera sulla base di un contratto di Conto Lavorazione (tolling) stipulato con eni spa, contratto in base al quale la società genera energia elettrica che eni commercializza sul mercato con la sola esclusione delle vendite effettuate ai clienti insediati nei siti petrolchimici. Nel gennaio 2010 Enipower ha acquistato da Eniservizi S.p.A. la proprietà e la gestione della centrale di cogenerazione di Bolgiano e delle sue reti di distribuzione. Dall’1 ottobre 2013 la centrale termoelettrica di Taranto, originariamente conferita da Agip Petroli nel dicembre 2000, è stata ceduta a eni S.p.A. mediante operazione di scissione parziale del relativo ramo d’azienda. Oggi la società, direttamente o attraverso le sue controllate, è proprietaria di 7 centrali elettriche ubicate nei siti petrolchimici di Brindisi, Ferrara, Mantova e Ravenna e nelle raffinerie di Ferrera Erbognone (PV) e Livorno e di una centrale di cogenerazione a Bolgiano, con una potenza complessiva in esercizio di circa 5,26 GW. Tale parco impianti pone la società tra fra i primi produttori nazionali di energia elettrica e al primo posto come produttore di vapore tecnologico. Dove opera Enipower 5 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Profilo dell’anno Fatti di rilievo Il Consiglio di Amministrazione del 5 marzo 2014 ha nominato per un mandato di tre anni l’Organismo di Vigilanza composto dal Dott. Cesare Piovene Porto Godi (presidente) e dai membri interni Dott. Alberto Mosca e Dott.ssa Gianna Cirillo. In data 5 marzo 2014, come stabilito nel Consiglio di Amministrazione del 22 gennaio 2014, è stato firmato l’addendum al contratto di tolling con eni, contenente le modifiche contrattuali resesi necessarie in seguito alla rideterminazione del corrispettivo di Conto Lavorazione. L’Assemblea degli Azionisti dell’11 aprile 2014 ha nominato come componenti del Collegio Sindacale per la durata di tre esercizi e con scadenza alla data dell’Assemblea, convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’esercizio 2016, la Dott.ssa Giovanna Campanini (presidente), la Dott.ssa Elena Nembrini (sindaco effettivo) e il Prof. Dott. Mauro Romano (sindaco effettivo). Il Consiglio di Amministrazione dell’11 aprile 2014 ha nominato il Dott. Daniele De Giovanni Amministratore Delegato e Presidente del Consiglio di Amministrazione. Le attività fotovoltaiche sono state oggetto, nel corso dell’anno, di analisi di tipo strategico e di valutazioni volte a identificare le opzioni a disposizione della società per definire il futuro di tali attività. Esse, ad oggi, si articolano in due distinte linee di business: “produzione e vendita moduli fotovoltaici” e “generazione elettrica da fonte rinnovabile”. La produzione e vendita moduli risulta fortemente penalizzata da fattori strutturali quali, ad esempio, una forte contrazione della domanda per il venir meno degli incentivi statali, una forte competizione sul versante produttivo e margini di contribuzione strutturalmente negativi. La società ha pertanto deciso di cessare l’attività di produzione e vendita di moduli fotovoltaici, rimanendo impegnata nella generazione elettrica da fonte rinnovabile. Il Consiglio di Amministrazione del 21 gennaio 2015 è stato informato che, in riferimento al protocollo di intesa per la “chimica verde” di Porto Torres firmato in data 26 maggio 2011, eni e la Regione Sardegna hanno condiviso la necessità di una ridefinizione degli obiettivi del protocollo e della ridefinizione e riprogrammazione delle azioni previste. La centrale cogenerativa alimentata a biomasse solide a Porto Torres come previsto nel suddetto protocollo d’intesa non verrà pertanto realizzata. Destinazione della perdita d’esercizio In data 11 aprile 2014 sulla base dei risultati conseguiti nel 2013, l’Assemblea degli Azionisti ha riportato a nuovo la perdita d’esercizio per un importo di 49.619.014,24 euro. I risultati Nel 2014 il risultato netto evidenzia un utile di 64.887 migliaia di euro che riflette il miglioramento del risultato operativo in parte compensato dai saldi negativi registrati nella gestione finanziaria (889 migliaia di euro) per effetto dello scenario economico dei tassi sugli strumenti derivati e nella gestione delle partecipazioni (6.550 migliaia di euro), per i minori dividendi percepiti da Enipower Mantova S.p.A. e da Termica Milazzo Srl. 6 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Di seguito i principali dati relativi al periodo 2012-2014: 7 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Scenario macro-economico e di mercato Secondo le più recenti stime del Fondo Monetario Internazionale, nel 2014 il PIL mondiale è cresciuto del 3,3%, lo stesso tasso del 2013. Nel corso dell’anno è mancato quell’impulso alla ripresa che gli andamenti alla fine del 2013 lasciavano prevedere. Le economie avanzate sono cresciute dell’1,8% (1,3% nel 2013), grazie al contributo degli Stati Uniti (2,4%) e del Regno Unito (2,6%), mentre è mancata la ripresa nell’area dell’euro (0,8%) e soprattutto in Giappone (0,1%). Le economie emergenti e in via di sviluppo sono cresciute del 4,4%, rallentando rispetto al 2013 (4,7%). In particolare, la crescita in Cina è scesa al 7,4% (7,7% nel 2013), mentre è rimasta stagnante in Russia e in Brasile. Fa eccezione l’India, dove è accelerata al 5,8% (5% nel 2013). Nell'area dell’euro la ripresa è stata ostacolata dal carattere restrittivo delle politiche fiscali e dall’apprezzamento del cambio nella prima parte dell’anno. Il miglioramento rispetto al 2013 (-0,5%) è ascrivibile alla Germania, il cui prodotto interno lordo ha registrato un incremento dell’1,5% (0,5% nel 2013) e alla Spagna (1,4%, -1,2% nel 2013). In Francia l’economia è rimasta stagnante (0,4%), mentre l’Italia, unica fra le grandi economie, ha registrato un ulteriore calo, stimato dello 0,4% (-1,9% nel 2013). La debolezza della domanda nell’area dell’euro è segnalata dalla progressiva decelerazione dei prezzi al consumo. Nella media dell’anno l’incremento è stato appena dello 0,4%, ben lontano dall'obiettivo della BCE di un tasso inferiore, ma prossimo al 2%. L’euro in media è stato scambiato a 1,328 dollari, sostanzialmente allo stesso cambio dell’anno precedente (1,329 $/€), ma con andamento declinante nel corso dell’anno. Rimasto sopra la soglia di 1,35 $ fino a luglio, l’euro si è infatti successivamente deprezzato nei confronti del dollaro, riflettendo il divergere della congiuntura economica in Europa e negli Stati Uniti, la fine del quantitative easing statunitense e aspettative opposte per la politica monetaria in Europa. La tendenza è andata accelerando a dicembre, quando più forti si sono fatte le attese per l’allentamento monetario da parte della BCE. A fine anno il cambio è sceso a 1,214 $/€, ai minimi degli ultimi nove anni. Per l’Italia il 2014 ha segnato il terzo anno consecutivo di recessione. L’andamento negativo, che secondo le prime stime potrebbe essersi arrestato nell’ultimo trimestre, è imputabile a un ulteriore calo degli investimenti (stimato del 2,5%), mentre i consumi delle famiglie hanno segnato una progressione positiva, seppure molto modesta, fino dalla seconda metà del 2013. È stimato in miglioramento anche il contributo della domanda estera netta, che nel secondo semestre ha beneficiato di un cambio più favorevole e del calo del prezzo del greggio. L’inflazione ha segnato il minimo storico di 0,2% per i prezzi al consumo, anche per effetto della consistente riduzione dei prezzi dei prodotti energetici registrata a partire dall’estate. La produzione industriale ha segnato un calo per il terzo anno consecutivo, stimato a -0,9% in media d’anno. Tuttavia, i dati relativi all’ultimo trimestre del 2014 segnalano un arresto della dinamica negativa, rimasta pressoché ininterrotta dall’inizio del 2012, e l’avvio di una timida ripresa. Segnali in questo senso provengono anche dal mercato del lavoro: a dicembre il tasso di disoccupazione è sceso al 12,9%, dopo aver raggiunto il massimo storico del 13,3% nei due mesi precedenti (12,8% la media del 2014). Nel 2014 il prezzo medio del Brent è stato pari a 99 $/b, 9,7 $/b al di sotto del livello del 2013, mentre nel mercato del gas si è registrata una riduzione dei prezzi spot associata ad una contrazione dei differenziali infra-regionali: • in Europa, a causa della debolezza della domanda legata prevalentemente al clima mite, il prezzo all’NBP è risultato in media pari a 8,2 $/MBtu (-22% rispetto al 2013); • sul mercato asiatico il prezzo spot JKM è stato pari a 13,9 $/MBtu (-16% rispetto al 2013), anch’esso in calo per effetto della debolezza della domanda dovuta sia al clima sia all’incremento della produzione elettrica da altre fonti; • negli USA l’Henry Hub si è attestato in media a 4,4 $/MBtu (+17% rispetto al 2013), per effetto del freddo record che ha caratterizzato i primi mesi del 2014 e che ha portato le scorte ai minimi storici, causando picchi di prezzo prossimi agli 8 $/Mbtu. 8 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Il mercato del carbone nel 2014 ha confermato la situazione di eccesso di offerta e il trend in calo dei prezzi. Il prezzo spot CIF ARA in media si è attestato su un valore di 75,2 $/ton (81,7 $/ton nel 2013), anche a causa della domanda asiatica inferiore alle attese. Nel 2014 il prezzo delle quote di emissione (European Union Allowance) è stato in media di circa 6 €/ton, in lieve incremento rispetto ai minimi dell’anno precedente, ma ancora assai lontano dal livello che sarebbe necessario per rendere competitivo il gas naturale nei confronti del carbone. Il forte eccesso di offerta che ha caratterizzato il mercato dell’Emission Trading Scheme (ETS) europeo è all’origine della persistente debolezza del prezzo dell’EUA. Per sostenerne il recupero è stato introdotto il backloading, un provvedimento che prevede una riduzione di 900 mln di quote da immettere all’asta nel periodo 20142016, posticipandone la collocazione sul mercato nel 2019-2020. Dati preliminari indicano per il 2014 un calo dei consumi gas in Europa (-12%) da ricondursi soprattutto al crollo nel settore civile dovuto alle temperature particolarmente miti registrate nei mesi invernali. Anche i consumi di gas nel settore elettrico hanno continuato a contrarsi (-10%) a causa del calo della domanda elettrica (-3%), della crescente penetrazione delle fonti rinnovabili e della forte competitività del carbone. Sul versante delle fonti rinnovabili si è assistito a nuove installazioni per circa 20 GW (di cui 1,5 GW da eolico offshore), in linea con quanto accaduto nel 2013. In Europa i margini degli impianti a carbone (Clean Dark Spread) sono risultati superiori di oltre 15 € /MWh rispetto a quelli degli impianti a gas (Clean Spark Spread), che sono rimasti negativi in molti paesi. La discesa dei prezzi del gas ha solo marginalmente attenuato la differenza tra questi margini e l’impossibilità di coprire i costi operativi ha indotto anche nel 2014, come negli anni precedenti, molti operatori a mettere in stand-by alcune delle loro centrali a gas. Ancor più critica è apparsa la situazione del mercato termoelettrico italiano. Nel 2014 la domanda ha registrato un ulteriore calo del 3% rispetto al 2013, in linea con quello registrato in media in Europa, a causa della persistente debolezza della produzione industriale e dell’estate fresca, che ha ridotto i consumi elettrici per il condizionamento. Il settore termoelettrico, la cui produzione è scesa di circa il 10%, è stato penalizzato da un anno particolarmente favorevole per l’idroelettrico, con produzione al massimo storico (+7% rispetto al 2013), oltre che dalla produzione da altre fonti rinnovabili. La capacità di generazione da queste fonti, sostenuta dal sistema di incentivazione, dal 2000 è cresciuta complessivamente di oltre 30 GW (circa il 25% del totale capacità di generazione esistente), trainata dal solare (+18 GW) e dall’eolico (+9 GW). Lo squilibrio tra domanda e offerta sul mercato ha fatto registrare un’ulteriore flessione del prezzo all’ingrosso (PUN) che, nella media del 2014, è risultato pari a 52 €/MWh, contro i 63 €/MWh del 2013 (17%). 9 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Evoluzione del quadro normativo Produzione e mercato dell’energia elettrica e accesso al sistema elettrico Attraverso il DM 30 giugno 2014, il Ministero per lo Sviluppo Economico ha approvato lo schema del meccanismo definitivo di remunerazione della capacità produttiva (Capacity Market) definito da AEEGSI e Terna in sostituzione dell’attuale meccanismo transitorio, ai sensi del Dlgs 379/03. Il nuovo meccanismo è basato su logiche di mercato su base d’asta in cui i produttori si impegnano a rendere disponibile al sistema la propria capacità di generazione, a fronte di una domanda espressa da Terna. Sulla capacità impegnata e nell’anno di riferimento di ogni sessione, in esito alle aste verrà riconosciuto un corrispettivo fisso a fronte dell’applicazione di cap di prezzo all’energia movimentata sui mercati afferente alla medesima capacità. Con delibera 320/2014/R/eel, nell’ambito del processo avviato con delibera 6/2014/R/eel, l’Autorità ha formulato le proprie proposte al MSE sulla rimodulazione dell’attuale meccanismo transitorio di remunerazione della capacità produttiva, nonché sull’introduzione di un meccanismo di regime (ad integrazione del mercato della capacità introdotto dal DM 30 giugno 2014), finalizzato alla remunerazione della capacità produttiva avente caratteristiche di flessibilità. Per entrambi viene proposto un modello basato su aste di capacità con accesso limitato alle sole unità produttive che rispettino determinati requisiti di flessibilità non ancora unicamente definiti. Per le capacità impegnate è previsto il riconoscimento di un corrispettivo fisso determinato dall’esito delle aste, a fronte dell’applicazione di vincoli di prezzo sull’energia effettivamente movimentata su MSD. Con la delibera 400/2014/R/eel, l’Autorità ha tradotto nella regolazione la sentenza del Consiglio di Stato n° 3051 del 17 giugno 2014, che riconosce la legittimità del ricorso presentato da Enipower (e altri operatori) avverso la delibera 166/10 sull’aggiornamento della formula di calcolo dell’Ulteriore Corrispettivo S dell’attuale meccanismo transitorio di remunerazione della capacità produttiva, nella parte in cui valorizzava come ricavo il valore dell’esenzione dall’obbligo di acquisto dei Certificati Verdi riconosciuta all’energia cogenerativa. A seguito della delibera, Terna ha provveduto a valorizzare i conseguenti conguagli di spettanza. Attraverso il decreto legge 24 giugno 2014 n. 91 (convertito con legge 116/2014) vengono introdotte nuove misure sul mercato elettrico finalizzate alla riduzione del costo dell’energia elettrica per le piccolemedio imprese 1. In particolare dall’1 gennaio 2015, per le Reti Interne di Utenza (RIU) e per i Sistemi Efficienti di Utenza (SEU) 2, i corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema, limitatamente alle parti variabili, non si applicheranno più alla sola energia prelevata dalla rete ma anche all'energia elettrica consumata e non prelevata, in misura pari al 5 per cento dei corrispondenti importi unitari. Con delibera 609/2014/R/eel l’Autorità ha definito le modalità di applicazione dell’aliquota del 5 per cento degli oneri generali di sistema ai volumi consumati ma non prelevati dalla rete, così come previsto dal DL 91/14, nel caso di sistemi SEU e SEESEU, rimandandone l’applicazione alle RIU nell’ambito della relativa regolazione in corso di definizione. Per i SEU/SEESEU è previsto, a decorrere dall’1 gennaio 2015, l’applicazione di maggiorazioni fisse alla componente A3 per i sistemi in bassa e media tensione. Per sistemi rientranti nella titolarità di soggetti c.d. “energivori”, l’applicazione avverrà a consuntivo da parte della CCSE tramite il calcolo puntuale del 5% di tutte le componenti A e MCT al quantitativo di energia consumata come comunicato alla CCSE stessa nell’ambito delle procedure relative al c.d. “bonus energivori”. Nel caso di SEU/SEESEU connessi in alta tensione non rientranti nella titolarità di soggetti c.d. “energivori”, l’applicazione avverrà a consuntivo da parte della CCSE, secondo modalità da essa stessa definite con successivi provvedimenti. 1 Identificate come clienti in media tensione ed in bassa tensione con potenza disponibile superiore a 16,5 kW diversi dai clienti residenziali e dall'illuminazione pubblica. 2 Per i soli SEU entrati in esercizio successivamente al 31 dicembre 2014, è prevista la possibilità di incrementare l’aliquota applicata, attraverso ulteriori decreti del Ministero dello Sviluppo Economico, a partire da settembre 2015 con cadenza biennale ed incrementi massimi di 2,5 punti percentuali rispetto ai valori previgenti. Le aliquote così eventualmente aggiornate si applicheranno agli impianti che entrano in esercizio a partire dal 1° gennaio dell'anno successivo a quello di entrata in vigore del pertinente decreto. 10 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Attraverso la delibera 385/2014/R/eel ed ai sensi di quanto previsto dal D.L 83/12 e successivi DD.MM. attuativi, l’Autorità ha provveduto a definire modalità operative specifiche per il riconoscimento del “bonus energivori” ai clienti connessi a Reti Interne di Utenza. Con la delibera 66/2014/R/eel l’Autorità ha disposto l’avvio a partire dall’1 aprile del 2014 del meccanismo di misurazione e valorizzazione del servizio di regolazione primaria in modalità transitoria, stante l’impossibilità tecnica di Terna di avviare fin da subito il meccanismo di regime, posticipato all’ 1 novembre 2014. Il meccanismo transitorio ha differito a luglio 2014 l’avvio dei previsti test da remoto ed a novembre 2014 la determinazione delle relative partite economiche. Con la delibera 65/2014/R/eel AEEGSI ha disposto a Terna la revisione del’algoritmo di calcolo del corrispettivo di Mancato Rispetto dell’Ordine di Accensione (MROA - finalizzato al riconoscimento dei gettoni di avviamento sul mercato MSD), per annullare eventuali ambiguità dell’algoritmo vigente e remunerare le sole accensioni effettive richieste da Terna rispetto ai programmi degli operatori in esito ai mercati MGP/MI. Con delibera 424/2014/R/eel l’Autorità, estendendo al 2015 la validità dell’attuale configurazione zonale, ha segnalato che per lo stesso anno è previsto da Terna il venir meno della necessità di limitare le immissioni delle unità di produzione incluse nei cd. Poli di Produzione Limitata (PPL) di Brindisi, di Foggia e Priolo, in particolare per effetto di interventi sulla rete effettuati dal gestore. Emission Trading In data 24 febbraio 2014, il Consiglio dell’Unione Europea ha approvato la proposta di backloading della Commissione UE attuando un primo sistema correttivo del mercato ETS in crisi per eccesso di offerta di quote. Attraverso il backloading saranno sottratte dal mercato 900 milioni di quote nel periodo 2014/2016 (400 milioni di EUA nel 2014, 300 milioni nel 2015 e 200 milioni nel 2016). Il Consiglio europeo di Ottobre 2014 ha raggiunto un accordo sul Quadro Clima e Energia 2030 che definisce i principi cardine della politica energetica e climatica europea introducendo target vincolanti a livello UE sulla riduzione dei gas ad effetto serra del 40% rispetto al 1990, nonché il raggiungimento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili al 27% (a livello UE) sui consumi finali di energia elettrica, prevedendo inoltre un target non vincolante in termini di efficienza energetica. Viene confermato il ruolo del sistema ETS nella politica di decarbonizzazione e proposto il mantenimento dei settori cd. “carbon leakage” post 2020. Normativa ambientale In data 27 marzo 2014 è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 72 il Dlgs 46/2014, in vigore dall'11 aprile, relativo all’attuazione della direttiva 2010/75/UE per le emissioni industriali. Il decreto interviene in particolare sull’armonizzazione del sistema normativo comunitario di gestione delle emissioni uniformando i requisiti in materia di prestazioni ambientali. Sono introdotte disposizioni su processi autorizzativi, con ampliamento del campo di applicazione della disciplina Ipcc e riferimento alle conclusioni sulle migliori tecniche disponibili (Best Available Technologies - BAT) nell’ambito della disciplina relativa all’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), anche al fine di limitare le difformità tecniche di realizzazione degli impianti nei diversi paesi dell’Unione; sono inoltre rafforzati i sistemi di monitoraggio, controllo e sanzioni sulle installazioni con l’obiettivo di garantire che al termine del ciclo di vita le condizioni ambientali del sito siano conservate o comunque riportate alle stesse condizioni in cui si trovavano al momento dell’inizio dell’attività. Viene infine estesa a dieci anni la durata dell’AIA (sedici anni per le installazioni che al rilascio dell’autorizzazione risultino registrate ai sensi del Regolamento CE n 1221/2009, dodici anni se certificate secondo la norma UNI EN ISO 14001), con riesame ordinario al termine di tale periodo oppure entro quattro anni dalla pubblicazione delle decisioni relative alle conclusioni sulle BAT, salvo ulteriori richieste di riesame su iniziativa dell’autorità competente. 11 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Attraverso il DM 272/14 sono state definite le linee guida per la “Relazione di Riferimento”, prevista dall’art.5 del D.Lgs.152/06 e dall’art.29-sexies del D.Lgs.152/06, come modificati dal D.Lgs.46/2014. La Relazione di Riferimento è un documento contenente informazioni sullo stato di qualità del suolo e delle acque sotterranee, con riferimento alla presenza di sostanze pericolose pertinenti, al fine di effettuare un raffronto in termini quantitativi con lo stato al momento della cessazione definitiva delle attività. Per le centrali a gas la Relazione di Riferimento è dovuta solo in caso di esito positivo di specifica verifica di assoggettabilità. Efficienza energetica In data 21 luglio 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Dlgs 102/2014 di recepimento italiano della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE. Il decreto definisce l’obiettivo vincolante di risparmio nazionale sui consumi primari di energia da conseguire nel periodo 2014 - 2020, pari a 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio, e definisce un quadro di misure per la promozione dell’efficienza energetica. In particolare è stato introdotto l’obbligo per le grandi imprese, non dotate di sistemi di gestione conformi EMAS e alle norme ISO 50001 o EN ISO 14001, di eseguire un’analisi energetica presso i propri siti entro dicembre 2015 e successivamente ogni quattro anni. ENEA dovrà istituire e gestire una banca dati delle imprese soggette a diagnosi energetica, nonché svolgere attività di controllo sulla conformità delle diagnosi alle prescrizioni normative. I risparmi energetici ottenuti e verificati nei suddetti audit, per i quali non assegnabili titoli di efficienza energetica, devono comunque essere comunicati dalle imprese all’ENEA e concorrono al raggiungimento degli obiettivi nazionali. L’obbligo di comunicazione vale anche per le imprese che adottano un sistema di gestione dell’energia. E’ prevista la pubblicazione da parte di ENEA delle modalità con cui effettuare la rendicontazione dei risparmi conseguiti. E’ prevista inoltre la compilazione da parte del GSE di un rapporto nazionale di valutazione del potenziale della cogenerazione ad alto rendimento nonché del teleriscaldamento e teleraffrescamento efficienti: a tal fine il GSE dovrà costituire una banca dati sulla cogenerazione cui far confluire i dati in possesso di tutti gli enti pubblici e privati. Entro il 2016 la partecipazione al meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica, sarà ammessa solo per società di servizi energetici (ESCO) e società che nominino un energy manager in possesso delle rispettive certificazioni UNI 11352 e UNI 11339. Infine a decorrere dal 5 giugno 2014, i soggetti proponenti interventi di nuova costruzione o ammodernamento sostanziale di impianti con potenza termica in ingresso superiore a 20 MW, o interventi di teleriscaldamento e teleraffrescamento, devono elaborare un’analisi costi benefici relativa allo sviluppo di cogenerazione ad alto rendimento o sistemi di teleriscaldamento-teleraffrescamento efficienti, da realizzarsi anche in funzione delle potenzialità del territorio individuate dalla valutazione del GSE. Produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili e cogenerazione Con la legge 9/2014 di conversione del Dlgs 145/2013 recante interventi urgenti di avvio del piano “Destinazione Italia”, sono state introdotte disposizioni sul sistema dei prezzi minimi garantiti 3 a tutela di impianti caratterizzati da alti costi di esercizio e da limitata producibilità, applicati nell’ambito del regime di “ritiro dedicato”. A decorrere da gennaio 2014 i prezzi minimi garantiti continuano ad essere applicati solo agli impianti fotovoltaici di potenza fino a 100 kW ed idroelettrici di potenza fino a 500 kW con accesso agli incentivi, ed agli impianti con potenza fino ad 1 MW non incentivati. I restanti impianti valorizzeranno l’energia a prezzo zonale orario. 3 Introdotto dal d.lgs. 387/03 come strumento di sostegno per la produzione di energia da fonte rinnovabile o con impianti di taglia inferiore ai 10 MVA. 12 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Attraverso il decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, è stata introdotta la rimodulazione, a decorrere dall’1 gennaio 2015, degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW attraverso quattro possibili opzioni: (i) estensione da 20 a 24 anni del periodo di incentivazione con riduzione dell’incentivo unitario percepito in funzione della vita residua dell’impianto; (ii) mantenimento del periodo di incentivazione a 20 anni con una riduzione iniziale dell’incentivo e un corrispondente incremento successivo, in funzione dello schema che verrà definito dal Ministero dello Sviluppo Economico; (iii) mantenimento del periodo di incentivazione a 20 anni con una riduzione percentuale dell’incentivo in funzione della taglia dell’impianto; oppure (iv) partecipazione ad un meccanismo di asta (previa verifica di compatibilità degli effetti da parte del Ministero dell’Economia e delle Finanze) per la cessione anticipata di una quota fino all’80% degli incentivi attraverso il coinvolgimento di operatori finanziari. Con delibera 522/2014/R/eel ed a valle della sentenza del Consiglio di Stato Sezione Sesta del 9 giugno 2014 n. 2936, l’Autorità ha introdotto nuove disposizioni in materia di dispacciamento delle fonti rinnovabili non programmabili, attraverso l’applicazione degli oneri già applicati per le cd. “unità abilitate” e prevedendo possibili forme compensative e perequative per le diverse tecnologie non programmabili. E’ stata inoltre ripristinata per gli anni 2013 e 2014 la disciplina previgente ai sensi della Delibera 111/06, garantendo agli operatori gli opportuni conguagli da parte di Terna entro il 31 dicembre 2014. Con delibera 574/2014/R/eel successivamente integrata dalla delibera 642/2014/R/eel, l’Autorità ha definito le prime disposizioni sull’integrazione dei sistemi di accumulo nel sistema elettrico nazionale, diversi dai progetti pilota di Terna e dei distributori, disciplinandone in forma transitoria a decorrere dall’1 gennaio 2015 le modalità di connessione alla rete, le tipologie impiantistiche ammissibili ed il relativo inquadramento in termini di corrispettivi tariffari e compatibilità con meccanismi incentivanti. 13 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Governance Enipower S.p.A. Società per Azioni con sede legale in S. Donato Milanese – Milano Piazza Vanoni, 1 Capitale Sociale euro 944.947.849 i.v. R.E.A. Milano n. 1600596 Codice fiscale e Partita IVA n. 12958270154 Società con socio unico e soggetta all’attività di direzione coordinamento dell’eni spa La società è amministrata da un Consiglio di Amministrazione i cui membri, di seguito elencati, resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2014: Dott. Daniele De Giovanni Presidente /Amministratore Delegato Dott. Francesco Giunti Consigliere Dott.ssa Grazia Fimiani Consigliere Il Collegio Sindacale è così composto: Dott.ssa Giovanna Campanini Presidente Dott.ssa Elena Nembrini Sindaco effettivo Dott. Mauro Romano Sindaco effettivo Dott. Luca Bertoli Sindaco supplente Dott. Francesca Parente Sindaco supplente I membri del Collegio Sindacale resteranno in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2016. La società di revisione è la BDO S.p.A. alla quale l’Assemblea degli Azionisti del 18 aprile 2008 ha conferito, per gli esercizi 2008 – 2016, l’incarico di revisione del bilancio di esercizio, del controllo della contabilità previste dall’art. 155 del D. Lgs. 58/98 e della revisione contabile limitata della relazione semestrale. 14 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Salute, ambiente, sicurezza e qualità Le attività svolte dalla società nel corso del 2014 sono state principalmente finalizzate al consolidamento del proprio Sistema di Gestione Aziendale, al mantenimento delle certificazioni di salute, sicurezza (OHSAS 18001) e ambiente (ISO 14001) e all’estensione a tutti gli stabilimenti del Regolamento EMAS con la convalida delle dichiarazioni ambientali. Inoltre si è proceduto all’integrazione nel Sistema di Gestione Aziendale del Sistema di Gestione dell’Energia ISO 50001. Per quanto riguarda i processi di verifica e controllo delle certificazioni, Enipower nel corso del 2014 ha realizzato il programma annuale di Audit interno HSE, conducendo visite in tutti i siti produttivi che hanno consentito la verifica di conformità sia legislativa (compresi gli adempimenti Emission Trading), che dei sistemi di gestione agli standard volontari (OHSAS 18001, ISO 14001, EMAS,). La registrazione EMAS è stata già ottenuta dagli stabilimenti di Ravenna, Mantova, Ferrera Erbognone e Ferrara mentre per lo stabilimento di Brindisi si è conclusa positivamente l’attività di verifica di conformità per l’ottenimento della registrazione, tuttora non ancora rilasciata. Nel 2014 è stata certificata ISO 50001 la società SEF, cui seguiranno nel 2015 Enipower e Enipower Mantova. Tutti gli stabilimenti termoelettrici di Enipower sono dotati di Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), a valle del rilascio dell’AIA allo stabilimento di Brindisi alla fine di settembre del 2014. In seguito all’emanazione del decreto legislativo 46/2014 di recepimento della Direttiva sulle Emissioni Industriali (Direttiva 2010/75/UE), le durate delle autorizzazioni sono da intendersi raddoppiate. È fatta salva l’eventuale revisione delle condizioni autorizzate, che potrebbe intervenire in risposta ai nuovi benchmark tecnici europei in via di pubblicazione nel prossimo biennio. Gli stabilimenti sono oggetto dei periodici sopralluoghi da parte dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale o dalle Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente. Tali controlli sono destinati alla verifica del rispetto dei Piani di Monitoraggio e Controllo dei dati ambientali. La protezione dell’ambiente è perseguita in un’ottica di gestione sostenibile, con particolare riguardo al miglioramento dell’efficienza energetica. Le emissioni di NO X sono minimizzate grazie alla presenza dei bruciatori VeLoNO X sui 9 cicli combinati adattati secondo l’attuale tecnologia. Per i gruppi alimentati anche da gas petrolchimico e syngas non sono ad oggi sviluppati bruciatori. Le emissioni di CO sono oggetto del programma di installazione nei cicli combinati, di un sistema di abbattimento catalitico del monossido di carbonio. Le emissioni di SO 2 rilevabili oggi nei siti della società sono dovute all’uso di gas derivati di raffineria e petrolchimico e di gas di sintesi. L’olio combustibile non è più utilizzato n nessuno degli stabilimenti Enipower. La società prosegue in tutti i siti la realizzazione di azioni finalizzate alla promozione della cultura della sicurezza, ponendosi sempre l’obiettivo di “infortuni zero”. Ciò avviene attraverso la diffusione di un’uniforme metodologia di monitoraggio e di analisi dei mancati infortuni, il coordinamento e la promozione dei controlli operativi in campo, la promozione e diffusione della cultura della sicurezza durante le “Giornate della Sicurezza” in tutti i siti produttivi, con il coinvolgimento anche dei contrattisti. Per quanto riguarda la situazione infortunistica, nel 2014 si è verificato un solo infortunio nel mese di maggio che ha coinvolto un contrattista presso la centrale di Ravenna, con esito mortale. Sul caso sono ancora in corso le indagini della magistratura che ad oggi non hanno coinvolto la società. A seguito dell’evento son state richieste una serie di azioni correttive e di miglioramento alla ditta fornitrice, le quali sono state già tutte attuate, ad eccezione dell’attività di formazione dei supervisori lavori che è ancora in corso. Le azioni di miglioramento richieste da eni ad Enipower sono state tutte implementate, ad eccezione dell’audit HSE alla ditta fornitrice, che sarà effettato a valle del completamento di tutte le azioni correttive richieste, e della verifica del comportamento delle imprese terze riguardo le attività specifiche che comportano l'uso di macchine movimento terra, che sarà effettuata al primo lavoro utile in tal senso. Le performance HSE di Enipower sono descritte nel suo Bilancio di Sostenibilità, riferito sia alla società che a Enipower Mantova e SEF. Il Bilancio rappresenta l’occasione di comunicare le scelte fatte per coniugare efficienza produttiva e sviluppo sostenibile e di presentarsi come azienda sorretta da una solida cultura di impresa. Il documento presenta un quadro organico del modello di sostenibilità e degli impegni che la società si assume in questo campo. L’edizione 2013, approvata nell’aprile 2014 dal Consiglio di Amministrazione di Enipower, ha mantenuto il livello di conformità “A+” alle "Linee guida G3.1“ del Global Reporting Initiative (GRI), integrate dall’Electric Utility Sector Supplement del GRI stesso. Nel contempo, è stato avviato un processo di revisione dell’impostazione del Bilancio, ispirato alle "Linee guida G4“ del 15 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione GRI, con particolare attenzione all’analisi di “materialità” di ciascun tema di sostenibilità, per individuare la significatività degli impatti economici, ambientali e sociali per le varie categorie di stakeholder. Normativa ambientale Nell’ambito della partecipazione al secondo periodo di adempimento del Sistema Europeo di Emission Trading ,relativo allo scambio di quote di emissione di CO 2 ai sensi della Direttiva 2003/87/CE, Enipower ha ottenuto, nei tempi previsti, la certificazione delle emissioni 2013 su tutti i propri siti da parte di Bureau Veritas e ha raggiunto la “conformità” con la restituzione delle quote per l’anno 2013. Le transazioni definite nel “Piano di Bilanciamento Eni” sono state compiute in modo da coprire le quote non sufficienti ai siti di Brindisi, Ferrera Erbognone, Livorno e Ravenna per complessive 5.645.208 di quote, e non sono state realizzate cessioni di quote. Per il Piano di bilanciamento 2014 la società potrà disporre di un numero di quote pari a 125.880 quote di CO 2 , ma dovrà ricorrere al mercato in quanto non sufficienti a coprire il fabbisogno dell’anno. Ricerca scientifica e tecnologica La società non dispone di strutture proprie dedicate all’attività di ricerca scientifica e tecnologica che può, però, eseguire in outsourcing. Rapporti con le Comunità Anche nel 2014 Enipower ha sostenuto con impegno una serie di iniziative in campo artistico e culturale. Tra queste si segnalano quelle facenti parte l’accordo quadro con il Comune di Ravenna. Si segnala, inoltre, che con il Comune di Ferrera Erbognone è in vigore una convenzione che prevede il sostegno annuale ad una “Commissione di alta sorveglianza ambientale” deputata a monitorare lo stato delle emissioni nelle adiacenze dell’impianto di produzione. 16 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Andamento operativo Generazione e vendita Nel 2014 Enipower ha prodotto energia elettrica, al netto degli autoconsumi, per 13.967 gigawattora, in calo del 9,7% rispetto al 2013 (15.466 gigawattora). La minor produzione deriva dal diverso assetto di marcia assunto dagli impianti e dalle condizioni particolarmente sfavorevoli dei prezzi all’ingrosso registrati sul mercato. La produzione di vapore per usi industriali è stata di 6.340 migliaia di tonnellate in contrazione del 10,5% rispetto al 2013 (7.086 migliaia di tonnellate). La riduzione è riconducibile alla cessione della centrale di Taranto, avvenuta nel corso del 2013, con una produzione di 797 migliaia di tonnellate. Le vendite ai clienti industriali nei siti produttivi, in linea con l’esercizio precedente, sono state di 1.397 GWh di energia elettrica (1.354 GWh nel 2013), 2.836 migliaia di tonnellate di vapore (2.809 migliaia di tonnellate nel 2013), e di altre utilities, essenzialmente acque trattate e aria compressa. Il grado di utilizzo della capacità produttiva degli impianti, calcolato sulla potenza termica (inclusi gli impianti tenuti a “riserva fredda”), è stato mediamente del 50,6% in linea con il normale livello di utilizzo per la tipologia degli impianti termoelettrici a cogenerazione. Nel 2014 l’attività fotovoltaica è stata caratterizzata da una significativa riduzione del magazzino di moduli per la cessazione delle attività del ramo fotovoltaico. Investimenti tecnici Investimenti in immobilizzazioni materiali Nel 2014 gli investimenti in immobilizzazioni materiali della società ammontano a 85.348 migliaia di euro (98.875 migliaia di euro nel 2013). L’investimento più rilevante ha riguardato il revamping della centrale di Bolgiano e l’estensione della rete di teleriscaldamento ad essa collegata, per complessivi 39.013 migliaia di euro al netto del relativo conto anticipi. Gli investimenti per iniziative di mantenimento degli impianti sono stati di 11.058 migliaia di euro. Tra i principali interventi si annoverano: l’ammodernamento delle strutture delle torri dell’evaporatore di Brindisi, la sostituzione dell’evaporatore a bassa pressione GVR3 di Ferrera Erbognone, il ripristino per obsolescenza delle caldaie C-D-E e il rifacimento per obsolescenza della Cooling Tower T1-T6 nello stabilimento di Livorno. Ulteriori interventi hanno riguardato le attività di repowering, per complessivi 15.653 migliaia di euro, tra cui si segnalano: l’upgrade del turbogas del CC2 di Ravenna che porta ad una maggiore efficienza e maggiore flessibilità di carico, le modifiche air intake del CC2 di Ravenna a garanzia di un funzionamento più efficiente, l’installazione dei catalizzatori CO sul CC1 di Ravenna e sul CC2 di Ferrera Erbognone al 17 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione fine di abbattere le emissioni di monossido di carbonio, in particolare nella condizione di minimo tecnico che viene in tal modo abbassato. Nel 2014 sono stati inoltre sostenuti investimenti per 6.546 migliaia di euro per l’acquisto di ricambi strategici e si è proseguito negli acquisti e nel ricondizionamento delle palette delle turbine a gas per complessivi 13.954 migliaia di euro. Investimenti in immobilizzazioni immateriali e finanziarie Nel 2014 non sono stati effettuati investimenti in immobilizzazioni immateriali e finanziarie. 18 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Risorse umane Al 31 dicembre 2014 i dipendenti a ruolo della società sono 390 (407 al 31 dicembre 2013). I dipendenti comandati presso Enipower da altre società dell’eni sono 9, mentre i dipendenti di Enipower in comando presso altre società del Gruppo sono 6. La ripartizione dei dipendenti per qualifica contrattuale è la seguente: DIPENDENTI A RUOLO FINE PERIODO (per qualifica) DIRIGENTI QUADRI 2012 2013 16 2014 15 Var. ass. 17 2 -2 81 79 77 IMPIEGATI 242 215 212 -3 OPERAI 116 98 84 -14 TOTALE 455 407 390 -17 Con riferimento al personale a ruolo, nel corso dell’anno si sono verificati i seguenti movimenti: • +8 persone sono state trasferite da altre società del gruppo eni; • +1 risorse con contratto a tempo determinato sono state assunte a tempo indeterminato; • -10 persone hanno risolto il rapporto di lavoro (risoluzioni consensuali/dimissioni); • -17 persone sono state trasferite ad altre società del gruppo eni. In seguito all’avvio, nella seconda metà del 2014, di un percorso volto alla chiusura del sito industriale di Nettuno, è stata intrapresa un’azione di ricollocazione delle risorse ivi interessate che ha portato, unitamente al completamento del programma di mobilità 2013-2014, ad una riduzione del personale a ruolo rispetto all’anno precedente. Durante l’anno la società ha svolto attività formativa tecnica e comportamentale per completare e sviluppare le competenze tecniche e manageriali così come quelle prescritte da obblighi di legge in ambito HSEQ del proprio personale. In aggiunta alla consueta formazione rivolta ai Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza e l’Ambiente, agli Addetti e Responsabili dei Servizi di Prevenzione e Protezione e ai Preposti, si è svolta anche un’attività di formazione interna sulle tematiche della prevenzione e protezione dai rischi nei luoghi di lavoro, che ha interessato tutto il personale degli stabilimenti. E’ stata inoltre attivata un’iniziativa formativa progettata e realizzata ad hoc rivolta alle giovani risorse. Tale iniziativa, oltre a dare un segnale di attenzione alle risorse coinvolte, si è posta l’obiettivo di fornire loro gli strumenti necessari per arricchire le competenze manageriali in coerenza alle attese che il management ha nei loro confronti. In continuità con gli anni precedenti è stata inoltre posta notevole attenzione al mantenimento di un generalizzato ed elevato clima motivazionale interno utilizzando la job-rotation, la crescita interna e la diversificazione verso altre aree di business. Per quanto concerne i temi organizzativi, l’anno 2014 si è caratterizzato per l’approvazione della nuova struttura organizzativa di eni spa, con il superamento del precedente modello divisionale e la sua sostituzione con un modello fortemente integrato e focalizzato sugli obiettivi industriali. Il nuovo modello organizzativo prevede, alle dirette dipendenze del CEO di eni spa, sei linee di business e sette funzioni di supporto. Enipower, Enipower Mantova e SEF sono confluite all’interno della linea di business “Downstream & Industrial Operations”. E’ inoltre proseguita l’attività di coordinamento delle attività di definizione, aggiornamento e sviluppo dell’assetto organizzativo della società, relativo al sistema organizzativo, al sistema dei poteri (procure e deleghe interne) e al sistema normativo. Con riferimento a questo ultimo punto, sono continuate a livello societario le attività di analisi, recepimento e successiva implementazione degli strumenti normativi emessi da eni spa (Management System Guidelines – MSG). 19 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Commento ai risultati Conto economico (migliaia di euro) 2012 1.046.807 33.947 Ricavi (812.136) Costi operativi (109.765) 124.134 (9.928) 20.625 2014 Var. ass. Var. % 862.794 (100.016) (10,4) 19.437 18.876 (561) (2,9) 982.247 881.670 (100.577) (10,2) (706.633) (628.179) (31.441) 78.454 2.736 11,1 (34.177) (334.615) (109.437) 225.178 67,3 (93.178) 112.613 205.791 (220,9) (1.644) 22.743 (2.533) 16.193 (889) (6.550) (54,1) 28,8 Altri ricavi e proventi 1.080.754 (34.719) 2013 962.810 Ricavi della gestione caratteristica Costo lavoro Ammortamenti e svalutazioni Utile operativo Proventi (oneri) finanziari netti Proventi netti su partecipazioni 8,0 134.831 Utile prima delle imposte (72.079) 126.273 198.352 (275,2) (57.684) Imposte sul reddito 22.460 (61.386) (83.846) 373,3 Tax rate (%) (31,2) (48,6) (17,4) (49.619) 64.887 114.506 42,8 77.147 Utile netto (230,8) I costi operativi del 2014 accolgono lo stanziamento del contributo Authority per l'anno 2015 conformemente a quanto stabilito dal nuovo principio IFRS 21 Levies. Utile Operativo Nel 2014 la società ha registrato un utile operativo di 112.613 migliaia di euro. L’utile operativo, al netto delle svalutazioni delle centrali termoelettriche effettuate nel 2013 e degli impianti fotovoltaici nel 2014 (13,5 milioni di euro), evidenzia un risultato inferiore a quello registrato nell’esercizio precedente per 1,8 milioni di euro, derivante da: • -8,1 milioni di euro per minori ricavi di tolling per effetto dell’applicazione della nuova formula di contratto, in parte compensati dalle attività di contenimento e riduzione dei costi fissi e dai proventi del Mercato dei Servizi di Dispacciamento; • -7,0 milioni di euro nell’attività fotovoltaica, dovuti principalmente all’utilizzo per esubero del fondo relativo alla chiusura dei contratti di acquisto di materie prime nel 2013; al netto di questo fenomeno non ricorrente, il risultato è in miglioramento di 0,5 milioni di euro derivanti dalla razionalizzazione dei costi per la cessazione delle attività di produzione; • -3,8 milioni di euro per costi dovuti alla mancata realizzazione dell’impianto a biomasse di Porto Torres precedentemente iscritti tra le immobilizzazioni in corso e relativi a costi per studi di ingegneria e progettazione; • -2,3 milioni di euro dall’attività di vendita di acque industriali e dalla compravendita di energia elettrica e vapore ai clienti di sito, principalmente per effetto dell’andamento dello scenario energetico; • +0,5 milioni di euro per maggior remunerazione degli investimenti della linee elettriche in alta tensione; • +1,3 milioni di euro associati a fenomeni non ricorrenti quali proventi di passati esercizi; • +17,6 milioni di euro derivanti da minori ammortamenti. Risultato netto Nel 2014 il risultato netto evidenzia un utile di 64.887 migliaia di euro che riflette il miglioramento del risultato operativo in parte compensato dai saldi negativi registrati nella gestione finanziaria (889 migliaia di euro) per effetto dello scenario economico dei tassi sugli strumenti derivati e nella gestione delle partecipazioni (6.550 migliaia di euro), per i minori dividendi percepiti da Enipower Mantova S.p.A. e da Termica Milazzo Srl. 20 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Analisi delle voci del conto economico Ricavi Nel 2014 la società ha registrato ricavi nella gestione caratteristica per 862.794 migliaia di euro in contrazione di 100.016 migliaia di euro rispetto al 2013 (962.810 migliaia). Tale contrazione deriva da minori ricavi di tolling per la componente a copertura del capitale investito e dei costi di esercizio in seguito all’entrata in vigore dal 2014 delle nuove condizioni contrattuali e dai minori ricavi associati alla vendita di energia elettrica, vapore e acque ai clienti coinsediati. I ricavi dell’esercizio sono così composti: • 458.702 migliaia di euro (533.038 migliaia di euro nel 2013) per il contratto di tolling con eni e per 18.451 migliaia di euro (13.490 migliaia di euro nel 2013) per quello con EniServizi; • 124.008 migliaia di euro (132.086 migliaia di euro nel 2013) per la partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento; • 119.331 migliaia di euro (126.535 migliaia di euro nel 2013) per la vendita di energia elettrica, al netto delle imposte di consumo; • 101.759 migliaia di euro (109.588 migliaia di euro nel 2013) per vendite di vapore; • 28.653 migliaia di euro (36.754 migliaia di euro nel 2013) dalla vendita di acque industriali; • 7.484 migliaia di euro (8.252 migliaia di euro nel 2013) per la fornitura di altre utilities e servizi; • 3.644 migliaia di euro (2.199 migliaia di euro nel 2013) dalla vendita di pannelli e impianti fotovoltaici (al netto della variazione negativa delle rimanenze di lavori in corso su ordinazione di 778 migliaia di euro); • 762 migliaia di euro per nuove iniziative progettuali con eni Divisione Exploration & Production. Gli altri ricavi per 18.876 migliaia di euro (19.437 migliaia di euro nel 2013) si riferiscono principalmente a: • cessione di certificati bianchi per 9.696 migliaia di euro; • servizi manageriali prestati alle società controllate Enipower Mantova (2.321 migliaia di euro) e SEF (2.649 migliaia di euro); • contributi in conto esercizio per la vendita di energia elettrica al GSE per gli impianti fotovoltaici (1.292 migliaia di euro). Costi operativi Nel 2014 la società ha sostenuto costi operativi per 628.179 migliaia di euro in riduzione di 78.454 migliaia di euro rispetto al 2013 (706.633 migliaia di euro). I costi dell’esercizio sono così articolati: • 214.437 migliaia di euro (130.120 migliaia di euro nel 2013) per la partecipazione al Mercato dei Servizi di Dispacciamento; 21 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione • 211.205 migliaia di euro (224.562 migliaia di euro nel 2013) per energia elettrica e vapore per la rivendita ai clienti insediati nei siti petrolchimici; • 63.525 migliaia di euro (81.639 migliaia di euro nel 2013) per energia elettrica e vapore per autoconsumo; • 57.375 migliaia di euro (59.028 migliaia di euro nel 2013) per vapore craking per il sito di Brindisi; • 45.861 migliaia di euro (52.227 migliaia di euro nel 2013) per materiali e servizi di manutenzione; • 41.294 migliaia di euro (29.159 migliaia di euro nel 2013) per gli oneri associati all’acquisto di emission rights; • 38.255 migliaia di euro (29.797 migliaia di euro nel 2013 relativi all’anno 2011) relativi a costi per annullamento dei certificati verdi relativi alla produzione non cogenerativa del 2012; • 19.354 migliaia di euro (20.820 migliaia di euro nel 2013) per acquisto di fuel gas. Gli acquisti di materie prime sono esposti al netto del recupero dei costi relativi al vapore ad alta pressione e al fuel gas per 76.925 migliaia di euro (79.248 migliaia di euro nel 2013) dello stabilimento di Brindisi che vengono riaddebitati a eni. Si evidenziano inoltre: • costi verso eni per servizi centralizzati per 8.546 migliaia di euro (10.714 migliaia di euro nel 2013), per servizi informatici per 4.410 migliaia di euro (6.610 migliaia di euro nel 2013) e per service amministrativo per 1.384 migliaia di euro (1.905 migliaia di euro nel 2013); • oneri per l’Imposta Municipale sugli Immobili di 7.746 migliaia di euro (7.733 migliaia di euro nel 2013). Tra gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri figurano: • 32.961 migliaia di euro (73.819 migliaia di euro nel 2013) per l’accantonamento al fondo certificati verdi per l’anno corrente. Le incertezze interpretative dell’attuale quadro normativo in materia di cogenerazione hanno indotto ad aggiornare i criteri di valutazione in ottica prudenziale per gli anni precedenti. Il fondo è stato utilizzato a fronte oneri per 38.255 migliaia di euro in seguito all’annullamento dei certificati relativi alla produzione non cogenerativa dell’anno 2012. Costo lavoro Nel 2014 il costo lavoro sostenuto dalla società è stato di 31.441 migliaia di euro (34.177 migliaia di euro nel 2013) in contrazione di 2.736 migliaia di euro principalmente per minori costi riferiti a salari e stipendi (1.749 migliaia di euro), oneri sociali (519 migliaia di euro) ed esodi agevolati (1.475 migliaia di euro), parzialmente compensati da maggiori costi riferiti a personale in comando (860 migliaia di euro). Ammortamenti e svalutazioni Nel 2014 gli ammortamenti e svalutazioni sono stati di 109.437 migliaia di euro (334.615 migliaia di euro nel 2013). Gli ammortamenti sono così composti: • 94.840 migliaia di euro per ammortamento delle immobilizzazioni materiali; 22 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione • 775 migliaia di euro per ammortamento di immobilizzazioni immateriali. Le svalutazioni operate sulla base delle risultanze dell’impairment test sulle immobilizzazioni sono così composte: • 13.539 migliaia di euro per la svalutazione degli impianti fotovoltaici di proprietà Enipower, in seguito all’entrata in vigore del decreto legge 24 giugno 2014, n. 91, con il quale viene introdotta la rimodulazione, a decorrere dall’1 gennaio 2015, degli incentivi agli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW; • 283 migliaia di euro per la svalutazione dello stabilimento di Nettuno, già in precedenza svalutato, per interventi relativi alla sicurezza degli edifici. Proventi (oneri) finanziari netti Nel 2014 la società ha sostenuto oneri finanziari netti per 2.533 migliaia di euro in aumento di 889 migliaia di euro rispetto al 2013 (1.644 migliaia di euro). Il saldo della gestione finanziaria si articola in: • 1.401 migliaia di euro (1.938 migliaia di euro nel 2013) per interessi passivi maturati su finanziamenti con eni; • 1.154 migliaia di euro (123 migliaia di euro di proventi netti nel 2013) per oneri finanziari netti relativi allo strumento derivato IRS (Interest Rate Swap); • 447 migliaia di euro riferiti essenzialmente a oneri su TFR e Fisde (140 migliaia di euro), all’attualizzazione dei fondi oneri ambientali e smantellamento impianti (104 migliaia di euro), a differenze passive di cambio (104 migliaia di euro) e all’attualizzazione dei fondi per esodi agevolati (96 migliaia di euro); • 469 migliaia di euro (595 migliaia di euro nel 2013) relativi principalmente a interessi attivi maturati essenzialmente sulle disponibilità liquide temporanee. Proventi netti su partecipazione Nel 2014 la società ha registrato proventi da partecipazione per 16.193 migliaia di euro (22.743 migliaia di euro nel 2013), in diminuzione di 6.550 migliaia di euro per la mancata distribuzione di dividendi da parte della società Termica Milazzo S.r.l. (4.059 migliaia di euro nel 2013) e per minori dividendi distribuiti da Enipower Mantova (2.491 migliaia di euro). Imposte sul reddito La gestione fiscale ammonta a 61.386 migliaia di euro (-22.460 migliaia di euro nel 2013, di cui imposte correnti per 65.935 migliaia di euro e imposte anticipate per -88.395 migligia di euro) e comprende imposte correnti per 41.238 migliaia di euro (34.949 migliaia di euro per Ires e 6.289 migliaia di euro per Irap), a cui si aggiungono oneri per la fiscalità differita per 20.148 migliaia di euro. Il decremento delle imposte correnti è prevalentemente dovuto alle riduzioni della base imponibile e dell’aliquota addizionale Ires (Robin Tax) dal 10,5% al 6,5%. L’incremento delle imposte differite/anticipate è principalmente dovuto alla notevole riduzione del rigiro degli ammortamenti eccedenti ed anticipati e delle svalutazioni nette dei cespiti, nonchè all’abolizione della Robin Tax a partire dall’anno 2015. Infatti, con sentenza del 9 febbraio 2015, depositata in data 11 febbraio, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 81 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112 per la 23 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione parte che aveva istituito la Robin Tax, per violazione degli articoli 3 e 53 della Costituzione sotto il profilo della ragionevolezza e della proporzionalità e per l’incongruità dei mezzi approntati dal legislatore rispetto allo scopo perseguito. La Corte ha escluso l’applicazione retroattiva della declaratoria di illegittimità costituzionale, che avrebbe comportato la violazione dell’equilibrio del bilancio dello Stato di cui all’articolo 81 della Costituzione. La decisione della Corte ha effetto a partire dal 12 febbraio 2015: da tale data l’addizionale non è più dovuta e non verranno rimborsati i versamenti dell’addizionale effettuati dal 2008 al 2014. L’abolizione dell’addizionale comporta un onere nel bilancio 2014 di 7.818 migliaia di euro, per effetto dello storno del credito netto per imposte differite attive, contabilizzate in relazione alle riprese a tassazione di carattere temporaneo effettuate negli esercizi di applicazione dell’addizionale e che, in vigenza dell’addizionale, avrebbero diminuito il reddito soggetto all’addizionale stessa negli esercizi dal 2015 in avanti. Si segnala inoltre che la legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) ha previsto dal 2015 la deducibilità dall’Irap del costo del lavoro. L’importo deducibile è la differenza tra l’importo totale del costo sostenuto per i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato e la sommatoria delle altre deduzioni già spettanti. Considerato che al costo del lavoro concorreranno i costi accantonati fino al 31 dicembre 2014 in contropartita a fondi benefici dipendenti, su detti fondi sono state contabilizzate le relative imposte differite attive. 24 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Stato patrimoniale riclassificato Lo schema dello stato patrimoniale riclassificato aggrega i valori attivi e passivi secondo il criterio della funzionalità alla gestione dell’impresa, suddivisa convenzionalmente nelle tre funzioni fondamentali: l’investimento, l’esercizio, il finanziamento. Lo schema proposto consente di individuare le fonti di finanziamento e gli impieghi delle stesse in capitale immobilizzato e in quello di esercizio. Stato Patrimoniale riclassificato (a) (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 Var. ass. 987.941 965.945 (21.996) 1.381 606 (775) 209.327 209.327 Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Partecipazioni Crediti finanziari e titoli strumentali all’attività operativa Debiti netti relativi all’attività di investimento (17.267) (37.520) (20.253) 1.181.382 1.138.358 (43.024) (4.670) Capitale di esercizio netto Rimanenze Crediti commerciali Debiti commerciali Debiti tributari e fondo imposte netto Fondi per rischi e oneri Altre attività (passività) d’esercizio Fondi per benefici ai dipendenti 21.521 16.851 361.686 384.812 23.126 (193.701) (149.205) 44.496 127.423 75.291 (52.132) (244.678) (237.449) 7.229 (6.544) (7.511) (967) 65.707 82.789 17.082 (5.999) (6.760) (761) CAPITALE INVESTITO NETTO 1.241.090 1.214.387 (26.703) PATRIMONIO NETTO 1.055.583 1.119.841 64.258 185.507 94.546 (90.961) 1.241.090 1.214.387 (26.703) Indebitamento finanziario netto COPERTURE (a) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori". Le altre passività del 2014 accolgono lo stanziamento del contributo Authority per l'anno 2015 conformemente a quanto stabilito dal nuovo principio IFRS 21 Levies. Capitale immobilizzato Il capitale immobilizzato al 31 dicembre 2014 è 1.138.358 migliaia di euro, in diminuzione di 43.024 migliaia di euro per effetto degli ammortamenti e delle svalutazioni apportate alle immobilizzazioni materiali, in parte compensati dagli investimenti tecnici dell’esercizio. Le immobilizzazioni materiali nette al 31 dicembre 2014 sono 965.945 migliaia di euro (987.941 migliaia di euro a fine 2013) ed evidenziano una riduzione di 21.996 migliaia di euro principalmente dovuta agli ammortamenti dell’anno per 94.840 migliaia di euro e prevalentemente alla svalutazione degli impianti fotovoltaici per 13.822 migliaia di euro, compensata dagli investimenti dell’anno per 85.348 migliaia di euro. Le immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2014 sono 606 migliaia di euro e diminuiscono di 775 migliaia di euro. La variazione è riconducibile agli ammortamenti dell’esercizio. Le partecipazioni al 31 dicembre 2014 sono 209.327 migliaia di euro e non registrano variazioni rispetto al valore del 31 dicembre 2013. Al 31 dicembre 2014 i debiti netti relativi all’attività d’investimento ammontano a 37.520 migliaia di euro in aumento di 20.523 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2013. 25 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Capitale di esercizio netto Al 31 dicembre 2014 il capitale d’esercizio netto è 82.789 migliaia di euro in incremento di 17.082 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (65.707 migliaia di euro). Il capitale di esercizio netto si articola in: • rimanenze per 16.851 migliaia di euro, in calo di 4.670 migliaia di euro per effetto principalmente della riduzione dei prodotti finiti (essenzialmente pannelli fotovoltaici); • crediti commerciali per 384.812 migliaia di euro in incremento di 23.126 migliaia di euro, principalmente per maggiori fatture da emettere verso eni; • debiti commerciali per 149.205 migliaia di euro, in diminuzione di 44.496 migliaia di euro, principalmente per minori debiti verso eni; • debiti tributari e fondo imposte netto per 75.291 migliaia di euro, in diminuzione di 52.132 migliaia di euro per effetto: - della diminuzione dei crediti tributari per 21.869 migliaia di euro, riferiti principalmente ai crediti di imposta per Robin Tax e Irap per 10.156 migliaia di euro, compensati dall’estinzione del credito verso eni per consolidato fiscale Ires per 20.825 migliaia di euro riferito al 2013; - dell’aumento dei debiti tributari per 10.094 migliaia di euro, principalmente per debiti verso eni per consolidato fiscale Ires per 9.337 migliaia di euro e per debiti relativi a Iva di gruppo per 1.657 migliaia di euro; - della diminuzione dei crediti netti per imposte anticipate per 20.169 migliaia di euro per effetto principalmente dei rigiri netti delle svalutazioni dei cespiti (-10.575 migliaia di euro) e dei fondi certificati verdi (-14.257 migliaia di euro); • i fondi per rischi e oneri di 237.449 migliaia di euro (244.678 migliaia di euro a fine 2013) in diminuzione di 7.229 migliaia di euro per effetto principalmente: - dell’aumento di 682 migliaia di euro dei fondi per vertenze legali; - della diminuzione di 5.294 migliaia di euro del fondo certificati verdi; - della diminuzione di 1.255 migliaia di euro dei fondi smantellamento e oneri ambientali; - della diminuzione di 992 migliaia di euro dei fondi per esodi agevolati; • le altre attività (passività) di esercizio di -7.511 migliaia di euro (-6.544 migliaia di euro a fine 2013) aumentano di 967 migliaia di euro per effetto principalmente di minori crediti per dividendi incassati dalla società Termica Milazzo per 6.246 migliaia di euro, della diminuzione del valore dei contratti derivati passivi non di copertura (IRS) per 2.723 migliaia di euro, della diminuzione di risconti passivi per 1.643 migliaia di euro e di minori acconti ricevuti da clienti per 767 migliaia di euro. I fondi per i benefici a dipendenti di 6.760 migliaia di euro (5.999 migliaia di euro nel 2013) si riferiscono al trattamento di fine rapporto (TFR) per 4.649 migliaia di euro, al fondo integrativo sanitario dirigenti (FISDE) per 725 migliaia di euro e ad altri fondi per benefici definiti a dipendenti per 1.386 migliaia di euro. 26 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Indebitamento finanziario netto (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 Var. ass. Debiti finanziari 218.163 163.586 (54.577) Debiti finanziari a lungo termine 163.546 109.001 (54.545) Debiti finanziari a breve termine 54.617 54.585 (32) Disponibilità liquide ed equivalenti (32.656) (69.040) (36.384) Indebitamento finanziario netto 185.507 94.546 (90.961) 1.055.583 1.119.841 64.258 0,18 0,08 (0,10) Patrimonio netto Leverage Al 31 dicembre 2014 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 94.546 migliaia di euro (185.507 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) in diminuzione di 90.961 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2013. L’indebitamento finanziario netto a lungo termine è di 109.001 migliaia di euro, in riduzione di 54.545 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2013, ed è relativo agli originari prestiti della durata di 15 anni per 600.000 migliaia di euro, sottoscritti con eni ed erogati in diverse tranches. Le disponibilità liquide ed equivalenti sono di 69.040 migliaia di euro, in aumento di 36.384 migliaia di euro rispetto al 31 dicembre 2013. Tale aumento è riconducibile principalmente a minori pagamenti di imposte dirette (+129.927 migliaia di euro), compensati in parte dalla variazione dei crediti e debiti commerciali (-67.622 migliaia di euro). Patrimonio netto Al 31 dicembre 2014 il patrimonio netto è 1.119.841 migliaia di euro ed è composto da: capitale sociale (944.948 migliaia di euro), riserva legale (40.648 migliaia di euro), altre riserve (34.126 migliaia di euro), utili/perdite portati a nuovo (35.232 migliaia di euro) e utile dell’esercizio (64.887 migliaia di euro). 27 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Rendiconto finanziario riclassificato Lo schema del rendiconto finanziario riclassificato consente di evidenziare la variazione dell’indebitamento finanziario netto tra inizio e fine periodo. Rendiconto finanziario riclassificato (a) 2012 77.147 (migliaia di euro) Utile netto 2013 2014 Var. ass. (49.619) 64.887 114.506 334.479 109.472 (225.007) 1.535 81 (1.454) (43.722) 46.127 89.849 44.083 (75.995) (120.078) Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: 109.981 204 - ammortamenti e altri componenti non monetari - plusvalenze nette su cessioni di attività 40.610 - dividendi, interessi e imposte 35.757 (38.545) Variazione del capitale di esercizio Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati (114.099) 11.579 125.678 225.154 Flusso di cassa netto da attività operativa 172.657 156.151 (16.506) Investimenti tecnici (98.881) (85.348) 13.533 (101.601) Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda 706 30.551 Dismissioni e cessioni parziali di partecipazioni Altre variazioni relative all’attività di investimento 80 (95) (175) (32.857) 20.253 53.110 49.962 154.810 Free cash flow 40.999 90.961 (54.742) Variazione debiti finanziari correnti e non correnti (54.552) (54.577) (66.146) Flusso di cassa del capitale proprio Altre variazioni delle disponibilità liquide (conguaglio scissione Taranto) (85.045) FLUSSO DI CASSA NETTO DEL PERIODO (91.505) 33.922 (25) 85.045 7.093 (7.093) 36.384 127.889 31.12.2014 Var. ass. 90.961 49.962 Variazione dell'indebitamento finanziario netto 31.12.2012 154.810 (migliaia di euro) Free cash flow 31.12.2013 40.999 Debiti e crediti finanziari società acquisite Debiti e crediti finanziari società disinvestite Differenze cambio su debiti e crediti finanziari e altre variazioni (66.146) 88.664 Altre variazioni delle disponibilità liquide (conguaglio scissione Taranto) Flusso di cassa del capitale proprio (85.045) 7.093 VARIAZIONE DELL'INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (36.953) (7.093) 85.045 90.961 127.914 (a) Per la riconduzione allo schema obbligatorio v. il paragrafo "Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori". Nell’esercizio 2014 la società ha generato un free cash flow per 90.961 migliaia di euro risultante dalla differenza tra la cassa generata dall’attività operativa per 156.151 migliaia di euro e quella impiegata per gli investimenti per 65.190 migliaia di euro. 28 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Andamento economico delle società partecipate Nelle tabelle seguenti sono riportati il risultato operativo e il risultato netto delle principali società partecipate. Enipower Mantova S.p.A. (migliaia di euro) Var. ass. 31.12.2013 31.12.2014 Utile operativo 53.089 47.322 (5.767) Utile netto 28.273 26.537 (1.736) 31.12.2013 31.12.2014 Utile operativo 38.280 37.599 (681) Utile netto 18.014 19.310 1.296 Società Enipower Ferrara Srl (migliaia di euro) Var. ass. Enipower Mantova S.p.A. è stata costituita nel luglio 2000. In data 1 gennaio 2006 la società ha ricevuto in conferimento dalla controllante Enipower S.p.A. il ramo di azienda composto dalla Centrale termoelettrica di Mantova. Le quote di partecipazione al capitale sociale sono suddivise tra la controllante Enipower S.p.A. e T.E.A. S.p.A. che detengono rispettivamente l’86,5% e il 13,5% del capitale sociale. In seguito all’affitto del ramo d’azienda di Enipower S.p.A. “Attività di commercializzazione, trading e risk management”, a partire dall’1 gennaio 2007, eni è subentrata nel contratto di tolling in essere con Enipower Mantova S.p.A, stipulato nel 2006. Il risultato operativo conseguito nel 2014 è stato di 47.322 migliaia di euro e l’utile d’esercizio di 26.537 migliaia di euro. L’utile è in diminuzione rispetto all’esercizio precedente (-1.736 migliaia di euro). A fronte di un peggioramento della performance operativa (-5.767 migliaia di euro), si registra un miglioramento della gestione finanziaria (+264 migliaia di euro) e minori imposte di competenza dell’esercizio (+3.767 migliaia di euro). Il 51% di Società Elettrica Ferrara S.r.l. è stato acquisito nel 2002. Il 49% è detenuto da AXPO International S.A. Nel 2008 la società ha completato la costruzione della nuova centrale a ciclo combinato e nel luglio 2011 ha sottoscritto un contratto di tolling con eni spa. Il risultato operativo conseguito nel 2014 è stato di 37.599 migliaia di euro. L’utile d’esercizio è di 19.310 migliaia di euro in aumento di 1.296 migliaia di euro rispetto all’esercizio precedente. A fronte di un peggioramento della performance operativa (-681 migliaia di euro), si registra un miglioramento della gestione finanziaria (+603 migliaia di euro) e minori imposte di competenza dell’esercizio (+1.374 migliaia di euro). Come rappresentato nel bilancio 2013 le società controllate Enipower Mantova S.p.A. e SEF s.r.l. hanno ricevuto richiesta da eni di modificare il corrispettivo di Conto Lavorazione. Enipower Mantova si è dichiarata disponibile ad un confronto e, con lettera datata 1 dicembre 2014, ha chiesto a eni di posticipare il suo diritto potestativo di opzione di rinnovo contrattuale rispetto alla scadenza prevista del 31 dicembre 2014. In data 2 dicembre 2014 eni ha accolto tale richiesta posticipando il termine di esercizio del suddetto diritto al 30 giugno 2015. La società SEF sta ancora analizzando la richiesta di eni. 29 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Fattori di rischio e incertezza I rischi d’impresa, identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, gestiti da Enipower, sono principalmente i seguenti: (i) rischi finanziari: • rischio di mercato derivante dalle variazioni nei prezzi; • rischio tasso di interesse associato alla fluttuazione dei tassi che influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie e sul livello degli oneri finanziari netti; • rischio di credito rappresentato dall’esposizione dell’impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalle controparti; • rischio di liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni a breve termine; (ii) rischio industriale; (iii) rischio in materia di salute, sicurezza e ambiente; (iv) rischio connesso al quadro normativo e regolatorio. I rischi finanziari sono gestiti sulla base di linee guida emanate a livello eni finalizzate a uniformare e coordinare le politiche di Gruppo (“Linee Guida in materia di gestione e controllo dei rischi finanziari”) e sono descritti nelle Note al bilancio. Di seguito sono analizzati il rischio industriale, il rischio in materia di salute, sicurezza e ambiente e il rischio connesso al quadro normativo e regolatorio. Rischio industriale Nell’ambito dei rischi d’impresa, Enipower è sottoposta al rischio derivante da possibili danni e guasti ai propri impianti. La responsabilità dell’esercizio e della corretta manutenzione degli impianti è operata in modo da assicurare gli ammodernamenti e gli interventi necessari per garantire sia l’affidabilità che la massima efficienza produttiva. La salvaguardia degli impianti si basa su piani di manutenzione programmata e di revisione periodica degli stessi. L’efficacia e la qualità di tali piani è garantita da contratti di servizio a lungo termine stipulati con le imprese costruttrici. In aggiunta al rischio d’interruzione dell’operatività degli impianti, associato a fermate non programmate o accidentalità, si segnala il rischio di possibile spiazzamento associato all’evoluzione del progresso tecnico, che renderebbe tecnologicamente obsoleti gli impianti della società. Al fine di mitigare i rischi derivanti dall’indisponibilità e interruzione degli impianti è svolta, a livello preventivo, un’attività di studio e analisi degli interventi di manutenzione finalizzata al miglioramento dell’affidabilità, dell’efficienza e della flessibilità degli impianti. In aggiunta è stata adottata una politica assicurativa volta a mitigare sia i danni causati da eventuali guasti, che quelli derivanti da un’interruzione delle attività. Per quanto riguarda il rischio di possibile spiazzamento associato all’evoluzione del progresso tecnico, al fine di mitigarlo è stata istituita un’apposita unità organizzativa presso le competenti funzioni di eni responsabile del monitoraggio dello sviluppo tecnologico e delle nuove applicazioni in ambito industriale. 30 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Rischio in materia di salute, sicurezza e ambiente Le attività industriali svolte da Enipower sono soggette al rispetto delle norme e dei regolamenti a tutela della salute, della sicurezza e dell’ambiente vigenti all’interno del territorio italiano, comprese le leggi che adottano protocolli o convenzioni internazionali. Gli oneri e i costi associati alle necessarie azioni da mettere in atto per adempiere a tali obblighi costituiscono una voce di costo significativa. La violazione delle norme vigenti comporta sanzioni di natura penale e/o civile a carico dei responsabili e, in specifici casi di violazione della normativa sulla salute, sulla sicurezza e sull’ambiente, sanzioni a carico della società, in base a quanto previsto dal modello europeo di responsabilità dell’impresa recepito integralmente anche in Italia con il D.Lgs. 121/11. Tale decreto estende la disciplina della responsabilità amministrativa delle società ai reati in materia ambientale. Per la tutela dell’ambiente, le norme prevedono il controllo e il rispetto dei limiti di emissione di sostanze inquinanti in aria, acqua e suolo e la corretta gestione dei rifiuti prodotti, oltre alla conservazione degli habitat, imponendo ai gestori prescrizioni sempre più rigorose e stringenti in termini di misure di prevenzione e riduzione dell’inquinamento. Per quanto riguarda la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, la normativa italiana ha enfatizzato il valore di modelli organizzativi e di gestione del personale. La società ha adottato sistemi di gestione che tengono conto delle specificità dei siti produttivi e delle attività ivi svolte, e della costante evoluzione dei processi aziendali. Per l’analisi delle attività della società inerenti la gestione di tale tipologia di rischio si rinvia al precedente paragrafo “Salute, sicurezza, ambiente e qualità”. Rischio connesso al quadro normativo e regolatorio La società opera in un settore soggetto a un ingente quadro di norme nonchè ad una intensa attività regolamentare. La gestione aziendale risulta, quindi, condizionata dalla costante evoluzione, ma non sempre prevedibile, del contesto normativo e regolamentare di riferimento. La società in collaborazione con eni si è dotata di un presidio di monitoraggio e sviluppa un costruttivo dialogo con le istituzioni e con gli organismi deputati al governo del settore energetico. La società partecipa, inoltre, attivamente alle associazioni di categoria e ai relativi gruppi di lavoro. Per un’analisi dell’evoluzione del quadro normativo, si rinvia al paragrafo “Evoluzione del quadro normativo”. 31 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Evoluzione prevedibile della gestione La società prosegue nell’attività di generazione elettrica in regime di Conto Lavorazione per eni, ponendo sempre più attenzione ai temi legati alla salute, sicurezza e ambiente. La gestione continua ad essere finalizzata all’efficacia e all’efficienza operativa degli impianti migliorandone l’affidabilità e la flessibilità. Nei piani di sviluppo della società si prevedono, in particolare, la conclusione delle attività di revamping della centrale di Bolgiano e la futura realizzazione di una nuova caldaia nel sito di Brindisi per incrementare l’affidabilità e la flessibilità della produzione di vapore ed energia elettrica nel sito petrolchimico di Brindisi. 32 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Altre informazioni Rapporti con le parti correlate La società è controllata da eni spa e le operazioni compiute con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari con la controllante e le sue imprese controllate e collegate nonché, con le proprie imprese controllate. Tutte le operazioni fanno parte dell’ordinaria gestione, sono regolate generalmente e laddove applicabile a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti e sono state compiute nell’interesse dell’impresa. In particolare, gli scambi più rilevanti riguardano i contratti di conto lavorazione stipulati con la controllante e con EniServizi S.p.A., i cui corrispettivi annui sono determinati prevedendo la remunerazione del capitale investito e il recupero dei costi operativi. La società riceve anche servizi industriali nei propri siti dalla stessa controllante e da Versalis S.p.A., i cui rapporti sono regolati da contratti che contengono tariffe differenziate in relazione ai servizi utilizzati. La società somministra energia elettrica e vapore ad eni spa e a Versalis S.p.A, sempre in base a contratti con prezzi determinati in base ad oggettivi parametri di mercato. Inoltre Enipower fornisce servizi manageriali alle proprie controllate a fronte di appositi contratti, i cui corrispettivi annui sono determinati annualmente commisurandoli al costo del lavoro medio delle risorse equivalenti dedicate all’attività, a cui si aggiungono i costi indiretti e una congrua remunerazione. La società detiene, oltre alle partecipazioni nelle due società controllate sopra descritte, partecipazioni nelle società collegate Termica Milazzo S.r.l., Ravenna Servizi Industriali S.c.p.a., Brindisi Servizi Generali S.c.a.r.l., e nella società Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia S.c.a.r.l. Azioni proprie e di società controllanti In ottemperanza a quanto disposto dall’Articolo 2428, comma 2, n. 3) del codice civile, si attesta che la società non detiene e non ha detenuto nel corso del 2014, né è stata autorizzata dalla relativa Assemblea ad acquistare azioni proprie o azioni della controllante eni, neanche tramite società fiduciaria o interposta persona. Obblighi ai sensi della deliberazione 11/07 dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico La società svolge attività di produzione di energia elettrica e altre attività, ed è, quindi, soggetta agli obblighi di separazione contabile e amministrativa previsti dalla deliberazione n. 11/07 dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico. 33 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Sedi secondarie In ottemperanza a quanto disposto dall’articolo 2428, quarto comma del codice civile, si attesta che al 31 dicembre 2014 la società non ha sedi secondarie, ma ha le seguenti unità locali: - Via F. Maritano, 24 – San Donato Milanese (MI) – stabilimento - Via A. Andrea, 6 – Nettuno - stabilimento - Via Taliercio, 14 – Mantova – ufficio commerciale - Via E. Fermi, 4 – Brindisi – stabilimento - Via Aurelia, 7 – Collesalvetti (LI) – stabilimento - Via Baiona, 107/111 – Ravenna – stabilimento - Strada della Corradina – Ferrera Erbognone (PV) – stabilimento - Piazzale G. Donegani, 12- Ferrara (FE) – ufficio - Via P. Di Dono, 23 - Roma- ufficio commerciale Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio Non vi sono eventi da segnalare avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio. 34 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Riconduzione degli schemi di bilancio riclassificati utilizzati nella relazione sulla gestione a quelli obbligatori Stato patrimoniale riclassificato (migliaia di euro) 31 dicembre 2013 Voci dello stato patrimoniale riclassificato Valori da schema legale (dove non espressamente indicato, la componente è ottenuta direttamente dallo schema legale) Valori da schema riclassificato 31 dicembre 2014 Valori da schema legale Valori da schema riclassificato Capitale immobilizzato Immobili, impianti e macchinari Attività immateriali Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e Altre partecipazioni 987.941 965.945 1.381 606 209.327 209.327 (17.267) (37.520) Crediti finanziari e Titoli strumentali all'attività operativa Debiti netti relativi all'attività di investimento, composti da: - crediti relativi all'attività di investimento/disinvestimento - debiti per attività di investimento (17.267) (37.520) 1.181.382 Totale Capitale immobilizzato 1.138.358 Capitale di esercizio netto Rimanenze Crediti commerciali Debiti commerciali Debiti tributari e fondo imposte netto, composti da: - passività per imposte sul reddito correnti - passività per altre imposte correnti - passività per imposte differite - attività per imposte sul reddito non correnti - attività per imposte sul reddito correnti - attività per altre imposte correnti - attività per imposte anticipate (193.701) 127.423 (149.205) 75.291 (9.337) (2.582) (52.651) 2.703 10.156 195 157.750 126.807 (244.678) Altre attività (passività), composte da: - altre attività (correnti) - altri crediti e altre attività - acconti e anticipi, altri debiti - altre passività (correnti) - altri debiti, altre passività Totale Capitale di esercizio netto 16.851 384.812 (1.825) (63.425) 2.664 32.010 249 Fondi per rischi ed oneri - altri crediti 21.521 361.686 (237.449) (6.544) (7.511) 10.644 5.856 7.342 1 (8.959) (6.298) (9.274) 1.067 5.280 (8.507) (430) (10.777) 65.707 82.789 (5.999) (6.760) CAPITALE INVESTITO NETTO 1.241.090 1.214.387 Patrimonio netto comprese le interessenze di terzi 1.055.583 1.119.841 Fondi per benefici ai dipendenti Indebitamento finanziario netto Debiti finanziari e obbligazioni, composti da: - passività finanziarie a lungo termine - quote a breve di passività finanziarie a lungo termine 218.253 163.676 163.636 109.091 54.617 54.585 a dedurre: Disponibilità liquide ed equivalenti Crediti finanziari non strumentali all'attività operativa Totale Indebitamento finanziario netto COPERTURE (32.656) (69.040) (90) (90) 185.507 94.546 1.241.090 1.214.387 35 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Relazione sulla gestione Rendiconto finanziario riclassificato 2013 Voci del Rendiconto Finanziario Riclassificato e confluenze/riclassifiche delle voci dello schema legale Valori da schema legale 2014 Valori da schema riclassificato Valori da schema legale Valori da schema riclassificato (migliaia di euro) Utile netto (49.619) 64.887 Rettifiche per ricondurre l'utile al flusso di cassa da attività operativa: Ammortamenti e altri componenti non monetari - ammortamenti - svalutazioni nette di attività materiali e immateriali - effetto valutazione con il metodo del patrimonio netto - altre variazioni - variazione fondo per benefici ai dipendenti 334.479 95.615 13.822 (136) 6 29 Plusvalenze nette su cessioni di attività Dividendi, interessi e imposte - dividendi 109.472 113.223 221.392 1.535 81 (43.722) 46.127 (22.743) (16.193) - interessi attivi (463) (469) - interessi passivi 1.944 1.403 - imposte sul reddito (22.460) Variazione del capitale di esercizio - rimanenze - crediti commerciali e diversi 61.386 44.083 (75.995) 3.419 4.670 (25.497) (23.126) - debiti commerciali 27.959 (44.496) - fondi per rischi e oneri 21.930 7.229 - altre attività e passività 16.272 (20.272) Dividendi incassati, imposte pagate, interessi (pagati) incassati - dividendi incassati - interessi incassati - interessi pagati - imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (114.099) 27.573 11.579 22.439 293 411 (2.131) (1.364) (139.834) (9.907) Flusso di cassa netto da attività operativa 172.657 156.151 Investimenti tecnici (98.881) (85.348) - attività materiali - attività immateriali Investimenti in partecipazioni, imprese consolidate e rami d'azienda - partecipazioni - imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda Dismissioni - attività materiali - imprese uscite dall'area di consolidamento e rami d'azienda - partecipazioni Altre variazioni relative all'attività di investimento - variazione debiti e crediti relativi all'attività di investimento e imputazione di ammortamenti all'attivo patrimoniale - variazione debiti e crediti relativi all'attività di disinvestimento (98.875) (6) 80 80 36 (95) (95) (32.857) (32.857) Free cash flow Investimenti e disinvestimenti relativi all'attività di finanziamento Variazione debiti finanziari correnti e non correnti - assunzione debiti finanziari non correnti - rimborsi di debiti finanziari non correnti - incremento (decremento) di debiti finanziari correnti Flusso di cassa del capitale proprio - dividendi pagati - acquisto di quote di partecipazioni in imprese consolidate Altre variazioni delle disponibilità liquide (conguaglio scissione Taranto) Flusso di cassa netto del periodo (85.348) 20.253 20.253 40.999 90.961 (54.552) (54.577) (54.552) (54.545) (32) (85.045) (85.045) 7.093 (91.505) 36.384 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Schemi Bilancio 2014 37 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Schemi Stato patrimoniale 31.12.2013 (in euro) Note Totale 31.12.2014 di cui verso parti correlate Totale di cui verso parti correlate ATTIVITA' Attività correnti Disponibilità liquide ed equivalenti (6) 32.656.290 32.653.609 69.039.729 69.025.775 Crediti commerciali e altri crediti (7) 393.154.138 380.837.895 390.667.685 378.588.343 Rimanenze (8) 21.520.671 16.851.207 Attività per imposte sul reddito correnti (9) 11.185.143 10.156.464 Attività per altre imposte correnti (10) 248.866 Altre attività correnti (11) 7.342.299 195.472 7.341.826 1.067.225 466.107.407 487.977.782 965.944.781 1.067.225 Attività non correnti Immobili, impianti e macchinari (12) 987.940.933 Attività immateriali (13) 1.381.344 605.876 Partecipazioni in imprese controllate, collegate e a controllo congiunto (14) 209.183.991 209.183.991 142.866 Altre partecipazioni (15) 142.866 Altre attività finanziarie (16) 90.000 90.000 Attività per imposte anticipate (17) 94.324.937 74.155.289 Altre attività non correnti (18) TOTALE ATTIVITA' 2.665.793 2.290.353 7.982.658 1.295.729.864 1.258.105.461 1.761.837.271 1.746.083.243 7.600.926 PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO Passività correnti Passività finanziarie a breve termine 36 Quote a breve di passività finanziarie a lungo termine (22) 54.616.921 54.616.921 54.584.873 54.584.873 Debiti commerciali e altri debiti (19) 220.888.634 185.319.036 206.225.640 165.436.466 8.533 430.455 Passività per imposte sul reddito correnti Passività per altre imposte correnti (20) 863.670 Altre passività correnti (21) 6.298.082 924.762 282.667.343 8.533 262.165.730 Passività non correnti Passività finanziarie a lungo termine (22) 163.636.364 Fondi per rischi e oneri (23) 244.677.929 Fondi per benefici ai dipendenti (24) 5.998.552 Altre passività non correnti (25) 9.274.402 TOTALE PASSIVITA' PATRIMONIO NETTO Capitale sociale Riserva sovrapprezzo azioni 163.636.364 109.090.909 6.760.079 8.374.402 10.777.017 423.587.247 364.076.511 706.254.590 626.242.241 944.947.849 944.947.849 (26) 2.329.765 2.329.765 Riserva legale 40.647.637 40.647.637 Altre riserve 32.425.487 31.797.100 Utili portati a nuovo 84.850.957 35.231.943 (49.619.014) 64.886.708 Utile/Perdita dell'esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO 1.055.582.681 1.119.841.002 TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 1.761.837.271 1.746.083.243 38 109.090.909 237.448.506 5.651.152 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Schemi Conto economico 2013 (in euro) Note RICAVI (28) Ricavi della gestione caratteristica 962.809.637 Altri ricavi e proventi Totale ricavi COSTI OPERATIVI Totale 2014 di cui verso parti correlate 888.811.830 Totale 862.793.805 Costo lavoro 19.437.224 17.231.252 18.876.381 16.857.504 982.246.861 906.043.082 881.670.186 813.800.112 706.632.972 627.137.809 628.178.796 601.502.269 34.177.119 516.330 31.440.977 1.056.420 AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 334.615.157 109.437.023 UTILE OPERATIVO (93.178.387) 112.613.391 (30) Proventi finanziari Oneri finanziari Strumenti derivati PROVENTI (ONERI) SU PARTECIPAZIONI UTILE ANTE IMPOSTE Imposte sul reddito 595.243 419.974 468.893 329.290 (2.362.185) (1.950.431) (1.848.238) 1.500.058 122.892 122.892 (1.153.567) 1.153.567 (1.644.050) (1.407.565) (2.532.912) 2.982.915 22.743.414 22.743.414 16.192.800 16.192.800 (31) - Altri proventi (oneri) su partecipazioni Utile/Perdita netta 796.942.608 (29) Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi PROVENTI (ONERI) FINANZIARI di cui verso parti correlate (32) 16.192.800 22.743.414 (72.079.023) 126.273.279 22.460.009 (61.386.571) (49.619.014) 64.886.708 39 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Schemi Prospetto dell’utile complessivo (migliaia di euro) note Utile/Perdita netta dell'esercizio 2013 2014 (49.619) 64.887 (647) Altre componenti dell'utile/Perdita complessiva: - Rivalutazioni di piani a benefici definiti per i dipendenti (26) 153 - Effetto fiscale (26) (56) 18 97 (629) (49.522) 64.258 Totale altre componenti dell'utile complesssivo Totale utile/perdita complessivo dell'esercizio 40 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Schemi Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto 47.331 944.948 36.790 2.330 19 47.331 5.066 (701) 4.365 96.340 267 96.607 Perdita dell'esercizio Operazioni con gli azionisti: Destinazione utile Aumento del capitale sociale Attribuzione dividendo 77.147 1.209.971 (434) 77.147 1.209.537 (49.619) Altre componenti dell'utile complessivo: IAS 19 OCI 2013 Totale perdita complessiva esercizio 2013 97 97 3.858 Totale 19 Utile dell'esercizio Riserva facoltativa 2.330 Utili relativi a esercizi precedenti Riserva es art.13 Dlgs 124/93 944.948 36.790 Altre riserve Riserva sovrapprezzo azioni Saldi al 31 dicembre 2012 Modifiche criteri contabili Saldi al 31 dicembre 2012 rettificati Capitale sociale (migliaia di euro) Riserva legale Patrimonio netto di Enipower S.p.A. (49.619) 97 97 (3.858) (11.756) (73.289) (85.045) 41 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Schemi segue Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto 47.331 944.948 36.790 2.330 19 47.331 5.066 (701) 4.365 96.340 267 96.607 Perdita dell'esercizio Operazioni con gli azionisti: Destinazione utile Aumento del capitale sociale Attribuzione dividendo 97 97 3.858 42 97 97 (11.756) (73.289) 944.948 40.648 2.330 19 47.331 4.462 (19.387) 944.948 40.648 (49.619) (3.858) Altri movimenti di patrimonio netto: Costo stock option Altre variazioni Saldi al 31 dicembre 2013 77.147 1.209.971 (434) 77.147 1.209.537 (49.619) Altre componenti dell'utile complessivo: IAS 19 OCI 2013 Totale perdita complessiva esercizio 2013 Totale 19 Utile dell'esercizio Riserva facoltativa 2.330 Utili relativi a esercizi precedenti Riserva es art.13 Dlgs 124/93 944.948 36.790 Altre riserve Riserva sovrapprezzo azioni Saldi al 31 dicembre 2012 Modifiche criteri contabili Saldi al 31 dicembre 2012 rettificati Capitale sociale (migliaia di euro) Riserva legale Patrimonio netto di Enipower S.p.A. 2.330 19 27.944 (85.045) 84.851 (49.619) 1.124.589 (19.387) 4.462 84.851 (49.619) 1.055.583 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Schemi segue Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto Riserva es art.13 Dlgs 124/93 Riserva facoltativa Altre riserve 2.330 19 27.944 4.462 84.851 (49.619) 1.055.583 944.948 40.648 2.330 19 27.944 4.462 84.851 (49.619) 1.055.583 Utile dell'esercizio 64.887 Altre componenti dell'utile complessivo: IAS 19 OCI 2014 Totale perdita complessiva esercizio 2014 (629) (629) Operazioni con gli azionisti: Destinazione utile /perdita Aumento del capitale sociale Attribuzione dividendo Totale Riserva sovrapprezzo azioni 944.948 40.648 Utili/perdite relativi a esercizi precedenti Riserva legale Saldi al 31 dicembre 2013 Modifiche criteri contabili Saldi al 31 dicembre 2013 rettificati Capitale sociale (migliaia di euro) Utile/perdita dell'esercizio Patrimonio netto di Enipower S.p.A. 64.887 (629) (629) (49.619) 49.619 944.948 40.648 2.330 19 27.944 3.833 35.232 64.887 1.119.841 944.948 40.648 2.330 19 27.944 3.833 35.232 64.887 1.119.841 Altri movimenti di patrimonio netto: Costo stock option Altre variazioni Saldi al 31 dicembre 2014 43 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Schemi Rendiconto finanziario (migliaia di euro) Note Utile / Perdita netto 2013 2014 (49.619) 64.887 Rettifiche per ricondurre l'utile netto al flusso di cassa da attività operative: Ammortamenti (29) 113.223 95.615 Svalutazioni nette di attività materiali e immateriali (29) 221.392 13.822 1.535 81 (31) (22.743) (16.193) Plusvalenze nette su cessioni di attività Dividendi Interessi attivi (463) (469) Interessi passivi 1.944 1.403 (22.460) 61.386 44.083 (75.995) Imposte sul reddito (32) Altre variazioni 6 Variazioni del capitale di esercizio: - rimanenze - crediti commerciali 3.419 4.670 (25.497) (23.126) (44.496) - debiti commerciali 27.959 - fondi per rischi e oneri 21.930 7.229 - altre attività e passività 16.272 (20.272) Flusso di cassa del capitale di esercizio 44.083 (75.995) Variazione fondo per benefici ai dipendenti Dividendi incassati Interessi incassati Interessi pagati Imposte sul reddito pagate al netto dei crediti d'imposta rimborsati (136) 29 27.573 22.439 293 411 (2.131) (1.364) (139.834) (9.907) 172.657 156.151 (33) 242.817 188.463 - attività materiali (12) (98.875) (85.348) - attività immateriali (13) (6) Flusso di cassa netto da attività operativa - di cui verso parti correlate Investimenti: - imprese entrate nell'area di consolidamento e rami d'azienda - partecipazioni - variazione debiti e crediti relativi all’attività di investimento e imputazione di ammortamenti all’attivo patrimoniale (14) Flusso di cassa degli investimenti (32.857) 20.253 (131.738) (65.095) 80 (95) Disinvestimenti: - attività materiali - attività immateriali - imprese uscite dall’area di consolidamento e rami d’azienda - partecipazioni - variazione debiti e crediti relativi all’attività di disinvestimento Flusso di cassa dei disinvestimenti Flusso di cassa netto da attività di investimento -di cui verso parti correlate (33) Rimborso di debiti finanziari a lungo termine 80 (95) (131.658) (65.190) (46.099) (15.778) (54.552) (54.545) Incremento (Decremento) di debiti finanziari correnti (32) Dividendi pagati (85.045) Flusso di cassa netto da attività di finanziamento -di cui verso parti correlate Altre variazioni delle disponibilità liquide (conguaglio scissione Taranto) (33) (139.597) (54.577) (139.597) (54.577) 7.093 Flusso di cassa netto del periodo (91.505) 36.384 Disponibilità liquide ed equivalenti ad inizio esercizio 124.161 32.656 32.656 69.040 Disponibilità liquide ed equivalenti a fine esercizio 44 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Note al bilancio 1 Criteri di redazione Il bilancio di esercizio è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards (nel seguito “IFRS” o “principi contabili internazionali”) emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. I principi contabili internazionali utilizzati ai fini della redazione del bilancio di esercizio sono sostanzialmente coincidenti con quelli emanati dallo IASB in vigore per l’esercizio 2014 in quanto le attuali differenze tra gli IFRS omologati dalla Commissione Europea e quelli emessi dallo IASB riguardano fattispecie non presenti nella realtà di Enipower S.p.A. Enipower S.p.A. si avvale della facoltà di non redigere il bilancio consolidato secondo gli IFRS prevista dallo IAS 27 “Bilancio consolidato e separato” sussistendo i requisiti stabili per l’adozione all’esenzione; le partecipazioni in imprese controllate, controllate congiuntamente e collegate sono incluse nel bilancio consolidato eni redatto da eni spa conformemente agli IFRS. Il bilancio consolidato eni è disponibile presso la sede legale di eni spa, Piazzale E. Mattei – 00142 Roma, nonché sul sito internet www.eni.com Il bilancio è stato redatto applicando il metodo del costo storico, tenuto conto ove appropriato delle rettifiche di valore, con l’eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione. Il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Enipower S.p.A. nella riunione del 3 marzo 2015, è sottoposto alla revisione contabile da parte della BDO S.p.A. Le informazioni a commento dello stato patrimoniale e del conto economico, tenuto conto della rilevanza degli importi, sono espresse in migliaia di euro. 2 Criteri di valutazione I criteri di valutazione più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono indicati nei seguenti punti: Attività correnti Le disponibilità liquide ed equivalenti comprendono la cassa e i depositi a vista. I crediti sono valutati secondo il metodo del costo ammortizzato (v. punto successivo attività finanziarie). Le rimanenze, differenti dai lavori in corso su ordinazione, sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione e il valore netto di realizzo rappresentato dall’ammontare che l’impresa si attende di ottenere dalla loro vendita nel normale svolgimento dell’attività. Il costo delle rimanenze è determinato applicando il metodo del costo medio ponderato. I lavori in corso su ordinazione sono valutati sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Gli acconti versati dai committenti sono detratti dal valore delle rimanenze nei limiti dei corrispettivi maturati. la parte eccedente il valore delle rimanenze è iscritta nelle passività. Le perdite sono rilevate interamente nell’esercizio in cui sono considerate probabili. 45 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Attività non correnti Attività materiali Le attività materiali sono rilevate secondo il criterio del costo e iscritte al prezzo di acquisto o al costo di produzione comprensivo dei costi accessori, di diretta imputazione, necessari a rendere le attività pronte all’uso. Quando è necessario un periodo di tempo significativo affinché il bene sia pronto all’uso, il prezzo di acquisto o il costo di produzione, include gli oneri finanziari sostenuti che teoricamente si sarebbero risparmiati, nel periodo necessario a rendere il bene pronto all’uso, qualora l’investimento non fosse stato realizzato. In presenza di obbligazioni attuali per lo smantellamento, la rimozione delle attività e il ripristino dei siti, il valore di iscrizione include i costi stimati (attualizzati) da sostenere al momento dell’abbandono delle strutture. Tali valori sono rilevati in contropartita a uno specifico fondo. Il trattamento contabile delle revisioni di stima di questi costi, del trascorrere del tempo e del tasso di attualizzazione è indicato al punto “Fondi per rischi e oneri”. Non è ammesso effettuare rivalutazioni delle attività materiali, neanche in applicazione di leggi specifiche. I costi per migliorie, ammodernamento e trasformazione, aventi natura incrementativa delle attività materiali, sono rilevati all’attivo patrimoniale quando è probabile che essi incrementino i benefici economici futuri attesi dal bene. Le attività materiali, a partire dal momento in cui inizia o avrebbe dovuto iniziare l’utilizzazione del bene, sono ammortizzate sistematicamente a quote costanti lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui l’attività sarà utilizzata dall’impresa. Quando l’attività materiale è costituita da più componenti significative aventi vite utili differenti, l’ammortamento è effettuato per ciascuna componente. Il valore da ammortizzare è rappresentato dal valore d’iscrizione, ridotto del presumibile valore netto di cessione al termine della sua vita utile, se significativo e ragionevolmente determinabile. Non sono oggetto di ammortamento i terreni, anche se acquistati congiuntamente a un fabbricato, nonché le attività materiali destinate alla vendita. Eventuali modifiche al piano di ammortamento, derivanti da revisione della vita utile dell’attività, del valore residuo ovvero delle modalità di ottenimento dei benefici economici dell’attività, sono rilevate prospetticamente. I costi di sostituzione di componenti identificabili di beni complessi sono rilevati all’attivo patrimoniale e ammortizzati lungo la loro vita utile; il valore di iscrizione residuo della componente oggetto di sostituzione è rilevato a conto economico. Le spese di manutenzione e riparazione ordinarie sono rilevate a conto economico nell’esercizio in cui sono sostenute. Quando si verificano eventi che fanno presumere una riduzione del valore delle attività materiali, la loro recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d’uso. Quest’ultimo è determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’uso del bene e, se significativi, e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al termine della sua vita utile al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono, a loro volta, determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche che si verificheranno nella residua vita utile del bene, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall’esterno. L’attualizzazione è effettuata a un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell’attività non riflesse nelle stime dei flussi di cassa. In particolare il tasso di sconto utilizzato è il Weighted Average Cost Of Capital (WACC). I WACC sono differenziati in funzione della rischiosità espressa dai settori in cui opera l’attività. Per il settore in cui opera la società, tenuto conto della sostanziale coincidenza della rischiosità con quella complessiva eni, è utilizzato il medesimo tasso di sconto. Il valore d’uso è determinato al netto dell’effetto fiscale in quanto questo metodo produce valori sostanzialmente equivalenti a quelli ottenibili attualizzando i flussi di cassa al lordo delle imposte ad un tasso di sconto ante imposte derivato, in via iterativa, dal risultato della valutazione post imposte. La 46 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio valutazione è effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall’utilizzo continuativo dei beni (c.d. cash generating unit). Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le attività sono rivalutate e la rettifica è rilevata a conto economico come rivalutazione (ripristino di valore). La rivalutazione è effettuata al minore tra il valore recuperabile e il valore d’iscrizione al lordo delle svalutazioni precedentemente effettuate e ridotto delle quote di ammortamento che sarebbero state stanziate qualora non si fosse proceduto alla svalutazione. Attività immateriali Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica identificabile, controllate dall’impresa e in grado di produrre benefici economici futuri, nonché il goodwill quando acquisito a titolo oneroso. L’identificabilità è definita con riferimento alla possibilità di distinguere l’attività immateriale acquisita dal goodwill; tale requisito è soddisfatto, di norma, quando: (i) l’attività immateriale è riconducibile a un diritto legale o contrattuale, oppure (ii) l’attività è separabile, ossia può essere ceduta, trasferita, data in affitto o scambiata autonomamente oppure come parte integrante di altre attività. Il controllo dell’impresa consiste nella potestà di usufruire dei benefici economici futuri derivanti dall’attività e nella possibilità di limitarne l’accesso ad altri. Le attività immateriali sono iscritte al costo determinato secondo i criteri indicati per le attività materiali. Non è ammesso effettuare rivalutazioni, neanche in applicazione di leggi specifiche. Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall’impresa; per il valore da ammortizzare e la recuperabilità del valore di iscrizione valgono i criteri indicati al punto “Attività materiali”. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento. La recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. La verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato sulla base del quale la Direzione Aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell’investimento che include il goodwill stesso. Quando il valore d’iscrizione della cash generating unit, comprensivo del goodwill a essa attribuito e determinato tenendo conto delle eventuali svalutazioni degli assets non correnti che fanno parte della cash generating unit, è superiore al valore recuperabile 4, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare. L’eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit. Le svalutazioni del goodwill non sono oggetto di ripristino di valore 5. Contributi I contributi in conto capitale sono rilevati quando esiste la ragionevole certezza che saranno realizzate le condizioni previste dagli organi governativi concedenti per il loro ottenimento e sono rilevati a riduzione del prezzo di acquisto o del costo di produzione delle attività cui si riferiscono. Attività finanziarie Partecipazioni Le partecipazioni in imprese controllate, in joint venture e in imprese collegate sono valutate al costo di acquisto. In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, (v. Attività correnti) la recuperabilità è verificata confrontando il valore di iscrizione della partecipazione con il relativo valore recuperabile rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso. Il valore d’uso è determinato generalmente, nei limiti della corrispondente frazione del patrimonio netto dell’impresa partecipata desunto dal bilancio consolidato, attualizzando i flussi di cassa attesi dall’asset e, se significativi e ragionevolmente determinabili, dalla sua cessione al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa sono 4 5 Per la definizione di valore recuperabile vedi punto “Attività materiali”. La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata. 47 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio determinati sulla base di assunzioni ragionevoli e dimostrabili, rappresentative della migliore stima delle future condizioni economiche, dando maggiore rilevanza alle indicazioni provenienti dall’esterno. L’attualizzazione è effettuata ad un tasso che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici delle attività, non riflessi nelle stime dei flussi di cassa. La quota di pertinenza della partecipante di eventuali perdite della partecipata eccedenti il valore di iscrizione della partecipazione è rilevata in un apposito fondo nella misura in cui la partecipate è impegnata ad adempiere a obbligazioni legali, o implicite della partecipata o comunque, a coprirne le perdite. Quando vengono meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell’effetto a conto economico alla voce “Altri proventi/oneri su partecipazioni”. La cessione di quote di partecipazione che comporta la perdita del controllo sulla partecipata, con mantenimento di una partecipazione non di controllo, oppure la perdita del controllo congiunto o dell’influenza notevole sulla partecipata, con mantenimento di una partecipazione minoritaria, determina la rilevazione a conto economico: (i) dell’eventuale plusvalenza/minusvalenza calcolata come differenza tra il corrispettivo ricevuto e la corrispondente frazione del valore d’iscrizione ceduta; e (ii) dell’effetto della rivalutazione dell’eventuale partecipazione residua mantenuta per allinearla al relativo fair value. Il valore dell’eventuale partecipazione mantenuta , allineato al relativo fair value alla data di perdita del controllo, del controllo congiunto o dell’influenza notevole, rappresenta il nuovo valore di iscrizione e pertanto il valore di riferimento per la successiva valutazione secondo i criteri di valutazione applicabili. Le altre partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti alla riserva di patrimonio netto afferente le altre componenti dell’utile complessivo; le variazioni del fair value rilevate nel patrimonio netto sono imputate a conto economico all’atto della svalutazione o del realizzo. Quanto le partecipazioni non sono quotate in un mercato regolamentato il fair value non può essere attendibilmente determinato, le stesse sono valutate al costo rettificato per le perdite di valore; le perdite di valore non sono oggetto di ripristino. 6 Crediti e attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono iscritti al costo rappresentato dal fair value del corrispettivo iniziale dato in cambio, incrementato dei costi di transazione (es. commissioni, consulenze, etc.). Il valore d’iscrizione iniziale è successivamente rettificato per tener conto dei rimborsi in quota capitale, delle eventuali svalutazioni e dell’ammortamento della differenza tra il valore di rimborso e il valore di iscrizione iniziale. L’ammortamento è effettuato sulla base del tasso di interesse interno effettivo rappresentato dal tasso che rende uguali, al momento della rilevazione iniziale, il valore attuale dei flussi di cassa attesi e il valore di iscrizione iniziale (c.d. metodo del costo ammortizzato). In presenza di obiettive evidenze di perdita di valore, la svalutazione è determinata confrontando il relativo valore di iscrizione con il valore attuale dei flussi di cassa attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo definito al momento della rilevazione iniziale. I crediti e le attività finanziarie da mantenersi sino alla scadenza sono esposti al netto degli accantonamenti effettuati al fondo svalutazione. Quando la riduzione di valore dell’attività è accertata, il fondo svalutazione è utilizzato a fronte oneri, differentemente è utilizzato per esuberanza. Gli effetti economici della valutazione al costo ammortizzato sono rilevati alla voce “Proventi (oneri) finanziari”. Passività finanziarie I debiti sono valutati con il metodo del costo ammortizzato (v. punto precedente “Attività finanziarie”). 6 La svalutazione rilevata in un periodo infrannuale non è oggetto di storno anche nel caso in cui, sulla base delle condizioni esistenti in un periodo infrannuale successivo, la svalutazione sarebbe stata minore ovvero non rilevata. 48 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Fondi per rischi e oneri I fondi per rischi e oneri riguardano costi e oneri di natura determinata e di esistenza certa o probabile che alla data di chiusura dell’esercizio sono indeterminati nell’ammontare o nella data di sopravvenienza. Gli accantonamenti sono rilevati quando: (i) è probabile l’esistenza di un’obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato; (ii) è probabile che l’adempimento dell’obbligazione sia oneroso; (iii) l’ammontare dell’obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell’ammontare che l’impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l’obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell’esercizio. Quando l’effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l’accantonamento è determinato attualizzando al tasso medio del debito dell’impresa i flussi di cassa attesi determinati tenendo conto dei rischi associati all’obbligazione; l’incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è rilevato a conto economico alla voce “Proventi (oneri) finanziari”. Quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti), il fondo è rilevato in contropartita all’attività a cui si riferisce. L’imputazione a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento. I fondi sono periodicamente aggiornati per riflettere le variazioni delle stime dei costi, dei tempi di realizzazione e del tasso di attualizzazione. Le revisioni di stima sono imputate alla medesima voce di conto economico che ha precedentemente accolto l’accantonamento ovvero, quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti), le variazioni di stima del fondo sono rilevate in contropartita all’attività a cui si riferiscono nei limiti dei valori di iscrizione; l’eventuale eccedenza è rilevata a conto economico. Fondi per benefici ai dipendenti I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi “a contributi definiti” e programmi “a benefici definiti”. Nei programmi a contributi definiti l’obbligazione dell’impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un’entità giuridicamente distinta (c.d. fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all’ottenimento dei benefici. Gli interessi netti (cd. net interest) includono la componente di rendimento delle attività al servizio del piano e del costo per interessi da rilevare a conto economico. Il net interest è determinato applicando alle passività, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, il tasso di sconto definito per le passività; il net interest di piani a benefici definiti è rilevato tra i “Proventi (oneri) finanziari”. Per i piani a benefici definiti sono rilevate nel prospetto dell’utile complessivo le variazioni di valore della passività netta (cd rivalutazioni) derivanti da utili (perdite) attuariali, conseguenti a variazioni delle ipotesi attuariali utilizzate o a rettifiche basate sull’esperienza passata, e dal rendimento delle attività al servizio del piano differente dalla componente inclusa nel net interest. In presenza di attività nette sono inoltre rilevate nel prospetto dell’utile complessivo le variazioni di valore differenti dalla componente inclusa nel net interest. Le obbligazioni relative a benefici a lungo termine sono determinate adottando ipotesi attuariali; gli effetti derivanti dalle rivalutazioni sono rilevati interamente a conto economico. 49 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Ricavi e costi I ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi sono rilevati al momento dell’effettivo trasferimento dei rischi e dei vantaggi rilevanti tipici della proprietà o al compimento della prestazione. I ricavi derivanti dalla vendita dei prodotti sono riconosciuti al momento della spedizione quando a quella data i rischi di perdita sono trasferiti all’acquirente. Gli stanziamenti di ricavi associati a servizi parzialmente resi sono rilevati per il corrispettivo maturato, sempreché sia possibile determinarne attendibilmente lo stadio di completamento e non sussistano incertezze di rilievo sull’ammontare e sull’esistenza del ricavo e dei relativi costi; diversamente sono rilevati nei limiti dei costi sostenuti recuperabili. I corrispettivi maturati nell’esercizio, relativi ai lavori in corso su ordinazione sono iscritti sulla base dei corrispettivi pattuiti in relazione allo stato di avanzamento dei lavori determinato utilizzando il metodo del costo sostenuto (cost-to-cost). Le richieste di corrispettivi aggiuntivi derivanti da modifiche ai lavori previsti contrattualmente si considerano nell’ammontare complessivo dei corrispettivi quando è probabile che il committente approverà le varianti e il relativo prezzo. Le altre richieste (claims), derivanti ad esempio da maggiori oneri sostenuti per cause imputabili al committente, si considerano nell’ammontare complessivo dei corrispettivi solo quando è probabile che la controparte le accetti. I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi, nonché delle imposte ad essi direttamente connesse. I costi sono iscritti quando associati a beni e servizi venduti o consumati nell’esercizio o per ripartizione sistematica, ovvero, quando non è possibile identificare l’utilità futura degli stessi. I costi relativi alle quote di emissione, determinati sulla base dei prezzi di mercato, sono rilevati limitatamente alla quota di emissioni di anidride carbonica eccedenti le quote assegnate. I costi relativi all’acquisto di diritti di emissione sono capitalizzati e rilevati tra le attività immateriali al netto dell’eventuale saldo negativo tra emissioni effettuate e quote assegnate. I proventi relativi alle quote di emissione sono rilevati all'atto del realizzo attraverso la cessione. In caso di cessione, ove presenti, si ritengono venduti per primi i diritti di emissione acquistati. I canoni relativi a leasing operativi sono imputati a conto economico lungo la durata del contratto. Differenze cambio I ricavi e i costi relativi a operazioni in valuta diversa da quella funzionale sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l’operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in valuta diversa da quella funzionale sono in essa convertite applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell’esercizio di riferimento con imputazione dell’effetto a conto economico. Dividendi I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell’assemblea, salvo quando sia ragionevolmente certa la cessione delle azioni prima dello stacco della cedola. I dividendi deliberati da società controllate, collegate o controllate congiuntamente sono imputati a conto economico anche nel caso in cui derivino dalla distribuzione di riserve di utili generatesi precedentemente all’acquisizione della partecipazione. La distribuzione di tali riserve di utili rappresenta un evento che fa presumere una perdita di valore e, pertanto, comporta la necessità di verificare la recuperabilità del valore d’iscrizione della partecipazione. 50 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Imposte sul reddito A partire dall’esercizio 2004 la società, congiuntamente a eni, ha esercitato l’opzione per il regime fiscale del consolidato fiscale nazionale, che consente di determinare l’Ires su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e/o negativi delle singole società che partecipano al consolidato. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra eni e le altre società del Gruppo che hanno aderito al consolidato fiscale sono definiti nel “Regolamento di partecipazione al regime di tassazione del consolidato fiscale nazionale per le società del Gruppo Eni”, secondo il quale: i. le società controllate con imponibile positivo trasferiscono a eni le risorse finanziarie corrispondenti alla maggiore imposta da questa dovuta per effetto della loro partecipazione al Consolidato nazionale; ii. le società con imponibile negativo ricevono una compensazione, su base proporzionale, pari al relativo risparmio d’imposta realizzato da eni se e nella misura in cui, hanno prospettive di redditività che avrebbero consentito, in assenza del consolidato fiscale nazionale, di rilevare imposte anticipate. L’eventuale importo non remunerato da eni è rilevato nei limiti della sua recuperabilità. La relativa imposta, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e in genere dei crediti d’imposta, è conseguentemente rilevata come debito o credito verso la controllante. Il debito per Ires relativo all’addizionale prevista dal comma 16 dell’art. 81 del DL 112/2008, convertito con la legge 133/2008, è rilevato alla voce “Passività per imposte sul reddito correnti” in quanto, la società, pur partecipando al consolidato fiscale nazionale, deve provvedere autonomamente al versamento. Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile della società. I debiti e i crediti tributari per imposte sul reddito correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e le normative fiscali vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura dell’esercizio. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali sulla base delle aliquote e della normativa approvate o sostanzialmente tali per gli esercizi futuri. L’iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è considerato probabile. In particolare la recuperabilità delle imposte anticipate è considerata probabile quando si prevede la disponibilità di un reddito imponibile, nell’esercizio in cui si annullerà la differenza temporanea, tale da consentire di attivare la deduzione fiscale. Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce “Attività per imposte anticipate”, se passivo, alla voce “Passività per imposte differite”. Quando i risultati delle operazioni sono rilevati direttamente a patrimonio netto, le imposte correnti, anticipate e differite sono anch’esse rilevate al patrimonio netto. Strumenti derivati Gli strumenti derivati sono attività e passività rilevate al fair value. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. In particolare, le variazioni del fair value dei derivati non di copertura su tassi di interesse e su valute sono rilevate nella voce di conto economico “Proventi (oneri) finanziari”. 51 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Valutazioni al fair value Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un’attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare transazione tra operatori di mercato (ossia non in una liquidazione forzosa o in una vendita sottocosto) alla data di valutazione (exit price). La determinazione del fair value è basata sulle condizioni di mercato esistenti alla data della valutazione e sulle assunzioni degli operatori di mercato (market-based). La valutazione del fair value suppone che l’attività o la passività sia scambiata nel mercato principale o, in assenza dello stesso, nel più vantaggioso a cui l’impresa ha accesso, indipendentemente dall’intenzione della società di vendere l’attività o di trasferire la passività oggetto di valutazione. La determinazione del fair value di un’attività non finanziaria è effettuata considerando la capacità degli operatori di mercato di generare benefici economici impiegando tale attività nel suo massimo e migliore utilizzo, o vendendola ad un altro operatore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo e migliore utilizzo La determinazione del massimo e migliore utilizzo dell’asset è effettuata dal punto di vista degli operatori di mercato anche nell’ipotesi in cui l’impresa intenda effettuarne un utilizzo differente; si presume che l’utilizzo corrente da parte della società di un’attività non finanziaria sia il massimo e migliore utilizzo della stessa, a meno che il mercato o altri fattori non suggeriscano che un differente utilizzo da parte degli operatori di mercato sia in grado di massimizzarne il valore. La valutazione del fair value di una passività, sia finanziaria che non finanziaria, o di uno strumento di equity, in assenza di un prezzo quotato, è effettuata considerando la valutazione della corrispondente attività posseduta da un operatore di mercato alla data della valutazione. Il fair value di una passività riflette l’effetto di un rischio di inadempimento; il rischio di inadempimento comprende, tra l’altro, il rischio di credito dell’entità stessa. In assenza di quotazioni di mercato disponibili, il fair value è determinato utilizzando tecniche di valutazione, adeguate alle circostanze, che massimizzino l’uso di input osservabili rilevanti, riducendo al minimo l’utilizzo di input non osservabili. Schemi di bilancio Gli schemi di bilancio sono gli stessi adottati nel bilancio di esercizio 2013. Le voci dello stato patrimoniale sono classificate in correnti e non correnti, quelle del conto economico sono classificate per natura. Il prospetto dell’utile complessivo indica il risultato economico integrato dei proventi e oneri che per espressa disposizione degli IFRS sono rilevati direttamente a patrimonio netto. Il prospetto delle variazioni del patrimonio netto presenta i proventi (oneri) complessivi dell’esercizio, le operazioni con gli azionisti e le altre variazioni del patrimonio netto. Lo schema di rendiconto finanziario è predisposto secondo il “metodo indiretto”, rettificando l’utile dell’esercizio delle componenti di natura non monetaria. 3 Modifica dei criteri contabili A partire dall’esercizio 2014 sono entrate in vigore le disposizioni dell’IFRS 10 “Bilancio consolidato” (di seguito IFRS 10), dell’IFRS 11 “Accordi a controllo congiunto” (di seguito IFRS 11), omologate con il regolamento n. 1254/2012, emesso dalla Commissione Europea in data 11 dicembre 2012. 52 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio In particolare, l’IFRS 10 fornisce una nuova definizione di controllo da applicarsi a tutte le società (ivi incluse le società veicolo). In base a tale definizione, un investitore controlla un’impresa partecipata quando è esposto, o ha diritto a partecipare, alla variabilità dei ritorni economici dell’impresa ed è in grado di influenzare tali ritorni attraverso il proprio potere decisionale sulla stessa. L’IFRS 11 definisce la contabilizzazione degli accordi a controllo congiunto, in relazione ai diritti e alle obbligazioni delle parti rivenienti dall’accordo. L’IFRS 11 identifica due tipologie di accordi a controllo congiunto. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto dell’accordo vantano diritti sulle attività nette dell’accordo. Una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto dell’accordo vantano, sulla base di elementi giuridicamente vincolanti (cd enforceable rights and obligations), diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all’accordo. Le partecipazioni in joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto. Le interessenze in joint operation sono contabilizzate rilevando la quota di competenza del partecipante di attività/passività e di ricavi/costi sulla base degli effettivi diritti e obbligazioni rivenienti dagli accordi contrattuali. Per effetto dell’applicazione degli IFRS 10 e 11, sulla base della valutazione delle governance societaria, la società SEF srl è stata riclassificata da partecipazione controllata a partecipazione in joint venture (v. anche nota n. 14 Partecipazioni). Tenuto conto della circostanza che Enipower valuta tutte le partecipazioni in imprese controllate, joint venture e collegate al costo, la modifica di classificazione della partecipazione non ha determinato impatti sul criterio di valutazione. Con il regolamento n. 634/2014 emesso dalla Commissione Europea in data 13 giugno 2014 è stato omologato l’IFRIC 21 “Tributi” (di seguito IFRIC 21), che definisce il trattamento contabile dei pagamenti richiesti dalle autorità pubbliche (es. contributi da versare per operare in un determinato mercato), diversi dalle imposte sul reddito, dalle multe, dalle penali. L’IFRIC 21 indica i criteri per la rilevazione della passività, stabilendo che l’evento vincolante che dà origine all’obbligazione, e pertanto alla rilevazione della liability, è rappresentato dallo svolgimento dell’attività d’impresa che, ai sensi della normativa applicabile, comporta il pagamento. Il regolamento di omologazione ha previsto l’entrata in vigore dell’IFRIC 21 a partire dal primo esercizio che abbia inizio il, o dopo il, 17 giugno 2014, fatta salva la possibilità di applicazione anticipata. Le disposizioni dell’IFRIC 21 sono state applicate, in via anticipata, a partire dall’esercizio 2014. L’applicazione delle disposizioni dell’IFRIC 21 non ha prodotto effetti significativi. Gli altri principi contabili/interpretazioni entrati in vigore il 1° gennaio 2014 non hanno prodotto impatti. 4 Utilizzo di stime contabili L’applicazione dei principi contabili generalmente accettati per la redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali comporta che la Direzione aziendale effettui stime contabili basate su giudizi complessi e/o soggettivi, stime basate su esperienze passate e ipotesi considerate ragionevoli e realistiche sulla base delle informazioni conosciute al momento della stima. L’utilizzo delle stime contabili influenza il valore d’iscrizione delle attività e delle passività e l’informativa su attività e passività potenziali alla data del bilancio, nonché l’ammontare dei ricavi e dei costi nel periodo di riferimento. I risultati effettivi possono differire da quelli stimati a causa dell’incertezza che caratterizza le ipotesi e le condizioni sulle quali le stime si basano. Di seguito sono indicate le stime contabili critiche al fine della redazione del bilancio e delle relazioni contabili infrannuali perché comportano un elevato ricorso a giudizi soggettivi, assunzioni e ipotesi relative a tematiche per loro natura incerte. Le modifiche delle condizioni alla base di giudizi, assunzioni e ipotesi adottati possono determinare un impatto rilevante sui risultati successivi. 53 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Svalutazioni Le attività sono svalutate quando eventi o modifiche delle circostanze facciano ritenere che il valore di iscrizione in bilancio non sia recuperabile. Gli eventi che possono determinare una svalutazione di attività sono variazioni nei piani industriali, variazioni nei prezzi di mercato che possono determinare minori performance operative e ridotto utilizzo degli impianti. La decisione se procedere a una svalutazione e la quantificazione della stessa dipendono dalle valutazioni della Direzione aziendale su fattori complessi e altamente incerti, tra i quali l’andamento futuro dei prezzi, l’impatto dell’inflazione e dei miglioramenti tecnologici sui costi di produzione, i profili produttivi e le condizioni della domanda e dell’offerta su scala globale o regionale. La svalutazione è determinata confrontando il valore d’iscrizione con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione, e il valore d’uso determinato attualizzando i flussi di cassa attesi derivanti dall’utilizzo dell’attività al netto degli oneri di dismissione. I flussi di cassa attesi sono quantificati alla luce delle informazioni disponibili al momento della stima sulla base di giudizi soggettivi sull’andamento di variabili future – quali i prezzi, i costi, i tassi di crescita della domanda, i profili produttivi – e sono attualizzati utilizzando un tasso che tiene conto del rischio inerente all’attività interessata. Il goodwill e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento. La recuperabilità dei loro valori d’iscrizione è verificata almeno annualmente e comunque quando si verificano eventi che fanno presupporre una riduzione del valore. Con riferimento al goodwill, la verifica è effettuata a livello del più piccolo aggregato (cash generating unit) al quale il goodwill può essere attribuito su base ragionevole e coerente Tale aggregato rappresenta la base sulla quale la Direzione aziendale valuta, direttamente o indirettamente, il ritorno dell’investimento. Quando il valore d’iscrizione della cash generating unit comprensivo del goodwill ad essa attribuito è superiore al valore recuperabile, la differenza costituisce oggetto di svalutazione che viene attribuita in via prioritaria al goodwill fino a concorrenza del suo ammontare. L’eventuale eccedenza della svalutazione rispetto al goodwill è imputata pro quota al valore di libro degli asset che costituiscono la cash generating unit. Smantellamento e ripristino siti La società sostiene delle passività significative connesse agli obblighi di smantellamento delle attività materiali e di ripristino ambientale dei terreni al termine produzione della vita produttiva. La stima dei costi futuri di smantellamento e di ripristino è un processo complesso che richiede l’apprezzamento e il giudizio della Direzione aziendale nella valutazione delle passività da sostenersi a distanza di molti anni per l’adempimento di obblighi di smantellamento e di ripristino, spesso non compiutamente definiti da leggi, regolamenti amministrativi o clausole contrattuali. Questi obblighi risentono inoltre del costante aggiornamento delle tecniche e dei costi di smantellamento e di ripristino, nonché, della continua evoluzione della sensibilità politica e pubblica in materia di salute e di tutela ambientale. La criticità delle stime contabili degli oneri di smantellamento e di ripristino dipende anche dalla tecnica di contabilizzazione di tali oneri il cui valore attuale è inizialmente capitalizzato insieme al costo dell’attività a cui ineriscono in contropartita al fondo rischi. Successivamente, il valore del fondo rischi è aggiornato per riflettere il trascorrere del tempo e le eventuali variazioni di stima a seguito di modifiche dei flussi di cassa attesi, della tempistica della loro realizzazione nonché dei tassi di attualizzazione adottati. La determinazione del tasso di attualizzazione da utilizzare sia nella valutazione iniziale dell’onere, che nelle valutazioni successive è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale. Passività ambientali Come le altre società del settore, Enipower è soggetta a numerose leggi e regolamenti per la tutela dell’ambiente a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, ivi incluse le leggi che attuano convenzioni e protocolli internazionali relativi alle attività nel settore elettrico, ai prodotti e alle altre attività svolte. I relativi costi sono accantonati quando è probabile l’esistenza di una passività onerosa e l’ammontare può essere stimato attendibilmente. 54 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio La società, sebbene attualmente non ritenga che vi saranno effetti negativi particolarmente rilevanti sul bilancio di esercizio dovuti al mancato rispetto della normativa ambientale – anche tenuto conto degli interventi già effettuati, delle polizze assicurative stipulate e dei fondi rischi accantonati – non può, tuttavia escludere che possa incorrere in ulteriori costi o responsabilità anche di proporzioni rilevanti perché, allo stato attuale delle conoscenze, è impossibile prevedere gli effetti dei futuri sviluppi tenuto conto tra l’altro dei seguenti aspetti: (i) la possibilità che emergano nuove contaminazioni; (ii) i risultati delle caratterizzazioni in corso e da eseguire e gli altri possibili effetti derivanti dall’applicazione delle leggi vigenti; (iii) gli eventuali effetti di nuove leggi e regolamenti per la tutela dell’ambiente; (iv) gli effetti di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale; (v) la possibilità di controversie e la difficoltà di determinare le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti e ai possibili indennizzi. Fondi per benefici ai dipendenti I programmi a benefici definiti sono valutati sulla base di eventi incerti e di ipotesi attuariali che comprendono, tra le altre, i tassi di sconto, il livello delle retribuzioni future, i tassi di mortalità, l’età di ritiro e gli andamenti futuri delle spese sanitarie coperte. Le principali assunzioni utilizzate per la quantificazione di tali benefici sono determinate come segue: (i) i tassi di sconto e di inflazione che rappresentano i tassi in base ai quali l’obbligazione nei confronti dei dipendenti potrebbe essere effettivamente adempiuta, si basano sui tassi che maturano su titoli obbligazionari corporate di elevata qualità (ovvero, in assenza di un “deep market” di tali titoli, sui rendimenti dei titoli di stato) e sulle aspettative inflazionistiche dei Paesi interessati; (ii) il livello delle retribuzioni future è determinato sulla base di elementi quali le aspettative inflazionistiche, la produttività, gli avanzamenti di carriera e di anzianità; (iii) il costo futuro delle prestazioni sanitarie è determinato sulla base di elementi quali l’andamento presente e passato dei costi delle prestazioni sanitarie, comprese assunzioni sulla crescita inflattiva di tali costi, e le modifiche nelle condizioni di salute degli aventi diritto; (iv) le assunzioni demografiche riflettono la migliore stima dell’andamento di variabili, quali ad esempio la mortalità, il turnover e l’invalidità relative alla popolazione degli aventi diritto. Normalmente si verificano differenze nel valore della passività (attività) netta dei piani per benefici ai dipendenti derivanti dalle cd rivalutazioni rappresentate, tra l’altro, dalle modifiche delle ipotesi attuariali utilizzate, dalla differenza tra le ipotesi attuariali precedentemente adottate e quelle che si sono effettivamente realizzate e dal differente rendimento delle attività al servizio del piano rispetto a quello considerato nel net interest. Le rivalutazioni sono rilevate nel prospetto dell’utile complessivo per i piani a benefici definiti e a conto economico per i piani a lungo termine. Fondi La società, oltre a rilevare le passività ambientali, gli obblighi di rimozione delle attività materiali e di ripristino dei siti e le passività relative ai benefici per i dipendenti, effettua accantonamenti connessi 55 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio prevalentemente ai contenziosi legali e fiscali. La stima degli accantonamenti in queste materie è frutto di un processo complesso che comporta giudizi soggettivi da parte della Direzione aziendale. 5 Principi contabili di recente emanazione Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e omologati dalla Commissione Europea Con il regolamento n. 2015/29 emesso dalla Commissione Europea in data 17 dicembre 2014 è stata omologata la modifica allo IAS 19 “Piani a benefici definiti: contributi dei dipendenti”, in base alla quale è consentito rilevare i contributi connessi a piani a benefici definiti, dovuti dal dipendente o da terzi, a riduzione del service cost nel periodo in cui il relativo servizio è reso, sempreché tali contributi presentino le seguenti condizioni: (i) sono indicati nelle condizioni formali del piano, (ii) sono collegati al servizio svolto dal dipendente e (iii) sono indipendenti dal numero di anni di servizio del dipendente (es. i contributi rappresentano una percentuale fissa della retribuzione oppure un importo fisso per tutto il periodo di lavoro o correlato all’età del dipendente). La modifica è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015 (per Enipower: bilancio 2016). Con i regolamenti n. 2015/28 e n. 1361/2014 emessi dalla Commissione Europea, rispettivamente, in data 17 e 18 dicembre 2014, sono stati omologati, rispettivamente, i documenti “Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012” e “Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2011–2013”, contenenti modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi indicate nel documento “Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2011–2013” sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2015; differentemente, le modifiche indicate nel documento “Ciclo annuale di miglioramenti agli IFRS 2010-2012” sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° febbraio 2015 (per Enipower: bilancio 2016). Principi contabili e interpretazioni emessi dallo IASB/IFRIC e non ancora omologati dalla Commissione Europea In data 6 maggio 2014, lo IASB ha emesso la modifica all’IFRS 11 “Accounting for Acquisitions of Interests in Joint Operations” (di seguito modifica all’IFRS 11), che disciplina il trattamento contabile da adottare alle operazioni di acquisizione dell’interest iniziale o di interessenze addizionali in joint operation (senza modifica della qualificazione come joint operation) la cui attività soddisfa la definizione di business prevista dall’IFRS 3. In particolare, la quota acquisita nella joint operation è rilevata adottando le disposizioni previste per le operazioni di business combination applicabili a tali fattispecie, che includono ma non si limitano: (i) alla valutazione al fair value delle attività e passività identificabili, diverse da quelle per le quali è previsto un differente criterio di valutazione; (ii) alla rilevazione a conto economico dei costi direttamente attribuibili all’acquisizione al momento del relativo sostenimento; (iii) alla rilevazione della fiscalità differita connessa alla rilevazione iniziale di attività (ad eccezione del goodwill) o passività in presenza di differenze temporanee tra valore contabile e fiscale; (iv) alla rilevazione del goodwill derivante dal differenziale tra il corrispettivo trasferito e il fair value delle attività nette identificabili acquisite; (v) alla verifica della recuperabilità del valore di iscrizione della cash generating unit alla quale è stato allocato il goodwill almeno annualmente o in presenza di impairment indicator. La modifica all’IFRS 11 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. In data 12 maggio 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 “Clarification of Acceptable Methods of Depreciation and Amortisation” (di seguito modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38), in base alle quali è da considerarsi inappropriata l’adozione di una metodologia di ammortamento basata sui ricavi. Limitatamente alle attività immateriali, tale indicazione è considerata una presunzione relativa superabile solo al verificarsi di una delle seguenti circostanze: (i) il diritto d’uso di un’attività immateriale è correlato al raggiungimento di una predeterminata soglia di ricavi da produrre; o (ii) quando è dimostrabile che il conseguimento dei ricavi e l’utilizzo dei benefici economici dell’attività siano altamente correlati. Le modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. In data 28 maggio 2014, lo IASB ha emesso l’IFRS 15 “Revenue from Contracts with Customers” (di seguito IFRS 15), che disciplina il timing e l’ammontare di rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti (ivi 56 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio inclusi i contratti afferenti a lavori su ordinazione). In particolare, l’IFRS 15 prevede che la rilevazione dei ricavi sia basata sui seguenti 5 step: (i) identificazione del contratto con il cliente; (ii) identificazione delle performance obligation (ossia le promesse contrattuali a trasferire beni e/o servizi a un cliente); (iii) determinazione del prezzo della transazione; (iv) allocazione del prezzo della transazione alle performance obligation identificate sulla base del prezzo di vendita stand alone di ciascun bene o servizio; e (v) rilevazione del ricavo quando la relativa performance obligation risulta soddisfatta. Inoltre, l’IFRS 15 integra l’informativa di bilancio da fornire con riferimento a natura, ammontare, timing e incertezza dei ricavi e dei relativi flussi di cassa. Le disposizioni dell’IFRS 15 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2017. In data 24 luglio 2014, lo IASB ha finalizzato il progetto di revisione del principio contabile in materia di strumenti finanziari con l’emissione della versione completa dell’IFRS 9 “Financial Instruments” (di seguito IFRS 9). In particolare, le nuove disposizioni dell’IFRS 9: (i) modificano il modello di classificazione e valutazione delle attività finanziarie; (ii) introducono una nuova modalità di svalutazione delle attività finanziarie, che tiene conto delle perdite attese (cd. expected credit losses); e (iii) modificano le disposizioni in materia di hedge accounting. Le disposizioni dell’IFRS 9 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2018. In data 12 agosto 2014, lo IASB ha emesso la modifica allo IAS 27 “Equity Method in Separate Financial Statements”, che introduce la possibilità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per la valutazione delle partecipazioni in controllate, joint venture e collegate nel bilancio separato. La modifica allo IAS 27 è efficace a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. In data 11 settembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28 “Sale or Contribution of Assets between an Investor and its Associate or Joint Venture” (di seguito modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28), in base alle quali, in caso di perdita del controllo di una partecipata per effetto della cessione o del conferimento di asset ad una società collegata o ad una joint venture, la società partecipante rileva a conto economico: (i) l’intero ammontare degli utili/perdite derivanti dall’operazione, se gli asset ceduti/conferiti soddisfano la definizione di business prevista dall’IFRS 3; (ii) la quota parte degli utili/perdite derivanti dall’operazione di competenza degli altri partecipanti alla collegata (o joint venture), se gli asset ceduti/conferiti non soddisfano la definizione di business prevista dall’IFRS 3; la restante parte di utile, di competenza della partecipante, è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione nella collegata/joint venture. Le modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28 prevedono inoltre che, se a seguito di tale operazione la società mantiene una partecipazione nella ex controllata e tale partecipazione è classificata come joint venture/collegata e valutata con il metodo del patrimonio netto, la rivalutazione al fair value di tale partecipazione mantenuta è rilevata a conto economico nei limiti della quota di competenza degli altri partecipanti. La restante parte di tale rivalutazione, di competenza della società, è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione mantenuta. Le modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. In data 18 dicembre 2014, lo IASB ha emesso le modifiche allo IAS 1 “Disclosure Initiative”, contenenti essenzialmente chiarimenti in merito alle modalità di presentazione dell’informativa di bilancio, che richiamano l’attenzione sull’utilizzo del concetto di significatività. Le modifiche allo IAS 1 sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. In data 25 settembre 2014, lo IASB ha emesso il documento “Annual Improvements to IFRS 2012–2014 Cycle” contenente modifiche, essenzialmente di natura tecnica e redazionale, dei principi contabili internazionali. Le modifiche ai principi sono efficaci a partire dagli esercizi che hanno inizio il, o dopo il, 1° gennaio 2016. Allo stato Enipower sta analizzando i principi indicati e valutando se la loro adozione avrà un impatto significativo sul bilancio. 57 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Attività correnti 6 Disponibilità liquide ed equivalenti Le disponibilità liquide ed equivalenti di 69.040 migliaia di euro (32.656 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) comprendono attività finanziarie riguardanti i saldi attivi in giacenza sui c/c aperti presso eni e presso altri istituti di credito. 7 Crediti commerciali e altri crediti I crediti commerciali e gli altri crediti di 390.668 migliaia di euro (393.154 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue: (migliaia di euro) Crediti commerciali 31.12.2013 31.12.2014 361.686 384.812 31.468 5.856 Altri crediti: - altri 31.468 5.856 393.154 390.668 I crediti commerciali aumentano rispetto all’esercizio precedente di 23.126 migliaia di euro e riguardano: crediti verso controllanti (281.457 migliaia di euro), crediti verso altre imprese del gruppo (54.829 migliaia di euro), crediti verso clienti terzi (44.186 migliaia di euro), crediti verso la joint venture SEF (3.059 migliaia di euro), crediti verso la controllata Enipower Mantova (1.004 migliaia di euro) e crediti verso imprese collegate (277 migliaia di euro). Utilizzi Altre variazioni Valore al 31.12.2014 Crediti commerciali 8.121 (115) (2.218) 5.788 8.121 (115) (2.218) 5.788 Valore al 31.12.2013 (migliaia di euro) Accantonamenti I crediti sono esposti al netto del fondo svalutazione di 5.788 migliaia di euro (8.121 migliaia di euro al 31 dicembre 2013): Crediti finanziari Altri crediti Il fondo svalutazione crediti commerciali riguarda principalmente la svalutazione dei crediti in procedura concorsuale nei confronti di COEM S.p.A. (1.283 migliaia di euro), Vinyls Italia S.p.A. (2.973 migliaia di euro) e Isapomv Group S.p.A. (439 migliaia di euro) . Le altre variazioni di 2.218 migliaia di euro si riferiscono allo stralcio dei crediti per passaggio a perdita principalmente verso COEM S.p.A. (1.795 migliaia di euro), Michielotto Gru & Service S.p.A. (162 migliaia di euro) e Nuova Sicma Srl (120 migliaia di euro). 58 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Al 31 dicembre 2014 i crediti commerciali e gli altri crediti si compongono come segue: 31.12.2013 Altri crediti 357.323 31.468 31.12.2014 Totale Crediti commerciali Altri crediti Totale 388.791 353.693 5.856 359.549 1.436 1.436 1.627 1.627 - da 0 a 3 mesi 1.991 1.991 26.568 26.568 - da 3 a 6 mesi 27 27 139 139 -667 -667 1.686 1.686 1.576 1.576 1.099 1.099 2.927 2.927 29.492 29.492 393.154 384.812 (migliaia di euro) Crediti commerciali Crediti non scaduti e non svalutati Crediti svalutati al netto del fondo svalutazione Crediti scaduti e non svalutati: - da 6 a 12 mesi - oltre 12 mesi 361.686 31.468 5.856 390.668 I crediti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 33. Non ci sono crediti in valuta diversa dall’euro. Gli altri crediti di 5.856 migliaia di euro (31.468 migliaia di euro nel 2013) si analizzano come segue: 31.12.2013 (migliaia di euro) 31.12.2014 Crediti per attività di disinvestimento Altri crediti: - controllanti per consolidato fiscale 20.825 - collegate per dividendi ancora da incassare 6.246 - altre imprese del gruppo 2.138 3.698 660 1.030 - crediti verso il personale 51 35 - crediti verso istituti di previdenza 13 10 228 228 - acconti per servizi - depositi cauzionali - altri crediti 1.307 855 31.468 5.856 La diminuzione di 25.612 migliaia di euro è dovuta principalmente all’azzeramento del credito verso eni per consolidato fiscale e all’avvenuto pagamento dei dividendi relativi a anni passati da parte della società collegata Termica di Milazzo. 8 Rimanenze Le rimanenze di 16.851 migliaia di euro (21.521 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: 31.12.2013 (migliaia di euro) Materie prime, sussidiarie e di consumo Greggio, gas naturale e prodotti petroliferi 17 Lavori in corso Prodotti su chimici ordinazione 337 Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati 31.12.2014 Altre Totale Greggio, gas naturale e prodotti petroliferi 17.255 17.609 8 214 Lavori in corso su ordinazione 1.695 Prodotti finiti e merci 17 337 1.695 Lavori in corso Prodotti su chimici ordinazione 322 Altre Totale 15.296 15.626 214 1.695 2.003 2.003 19.472 21.521 917 8 322 917 917 308 308 15.604 16.851 Le rimanenze relative all’attività di produzione di energia elettrica sono costituite da greggio, gas naturale e prodotti petroliferi per 8 migliaia di euro, prodotti chimici per 322 migliaia di euro e altre materie prime, 59 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio sussidiarie e di consumo per 15.160 migliaia di euro. Le rimanenze relative alla produzione fotovoltaica sono costituite da altre materie prime, sussidiarie e di consumo per 136 migliaia di euro e da prodotti finiti e merci per 308 migliaia di euro. I lavori in corso su ordinazione di 917 migliaia di euro (1.695 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) rappresentano il valore contrattuale dei lavori eseguiti per la realizzazione di impianti fotovoltaici. (4.453) Rimanenze lorde 24.206 (5.994) Fondo svalutazione (2.685) Rimanenze nette 21.521 Valore finale 27.577 Operazioni su rami d'azienda, fusioni, scissioni Rimanenze nette Differenze di cambio da conversione (4.453) (3.719) Variazione dell'area di consolidamento 31.296 Fondo svalutazione (2.637) 24.206 (2.637) 21.521 Utilizzi Variazioni dell'esercizio Rimanenze lorde (migliaia di euro) Accantonamenti Valore iniziale Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione di 1.361 migliaia di euro (2.685 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). (624) 1.658 (624) 1.658 (1.489) 2.813 (1.361) (1.489) 2.813 16.851 31.12.2013 (2.685) 31.12.2014 (5.994) 18.212 Sulle rimanenze non sono costituite garanzie reali. 9 Attività per imposte sul reddito correnti Le attività per imposte sul reddito correnti di 10.156 migliaia di euro (11.185 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: 31.12.2013 31.12.2014 Ires 7.951 7.244 Irap 3.234 2.912 11.185 10.156 (migliaia di euro) Il decremento di 1.029 migliaia di euro deriva essenzialmente dall’effetto combinato del minore imponibile fiscale rispetto all’esercizio precedente e della riduzione di quattro punti percentuali della Robin Tax. Le imposte sono indicate alla nota n. 32 Imposte sul reddito. 10 Attività per altre imposte correnti Le attività per altre imposte correnti si analizzano come segue: (migliaia di euro) Iva Altre imposte e tasse 60 31.12.2013 31.12.2014 83 20 166 175 249 195 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio 11 Altre attività correnti Le altre attività correnti di 1.067 migliaia di euro (7.342 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue: (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 7.342 1.067 7.342 1.067 Altre attività: - Risconti attvi Le altre attività correnti al 31 dicembre 2014 si riferiscono a risconti attivi e riguardano principalmente la quota anticipata e non di competenza dell’esercizio (912 migliaia di euro) relativa al contratto con eni Divisione Refining & Marketing per la compensazione delle emissioni in atmosfera della centrale termoelettrica del sito di Ferrera Erbognone. Attività non correnti 12 Immobili, impianti e macchinari Fondo ammortamento e svalutazione 4.227 (19.810) 127.858 (2) (12) 1.855 4.520 (2.665) (68) 69 376 3.198 (2.822) (4.614) (132.062) 71.335 71.384 (49) Valore finale lordo Altre variazioni (31) Valore finale netto Operazioni su rami d'azienda, fusione e scissione Svalutazioni e ripristini di valore Ammortamenti Investimenti (migliaia di euro) Valore iniziale netto Gli immobili, impianti e macchinari di 965.945 migliaia di euro (987.941 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: 24.353 24.353 9.298 21.150 31.12.2013 Terreni Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti 24.353 6.161 1.104.347 (1.059) 95 (110.820) (220.946) 2.233 123 (412) 528 3 (156) 109.357 98.654 1.246.979 (75) 98.875 (112.447) (221.021) (24.525) 80 (11.852) 880.724 2.123.209 (1.242.485) 987.941 2.247.814 (1.259.873) 31.12.2014 Terreni Fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti 24.353 9.298 (1.150) 880.724 (93.125) 1.855 114 (361) 376 39 (204) 71.335 85.195 987.941 85.348 (94.840) 1.723 (13.822) (13.822) 107.781 24.353 24.353 9.871 22.886 (13.015) 881.558 2.230.956 (1.349.398) 1.608 4.634 (3.026) 383 594 3.620 (3.026) (108.569) 47.961 48.010 (49) 1.318 965.945 2.334.459 (1.368.514) I terreni (24.353 migliaia di euro) riguardano terreni industriali. I fabbricati (9.871 migliaia di euro) riguardano fabbricati industriali e commerciali. Gli impianti e macchinari (881.558 migliaia di euro) riguardano essenzialmente le centrali termoelettriche di Brindisi, Ferrera Erbognone, Livorno, Ravenna e Bolgiano (731.254 migliaia di euro), le palette delle turbine a gas degli impianti e del ricondizionamento (46.999 migliaia di euro), le linee di trasporto ad alta tensione acquisite con l’incorporazione di Enipower Trasmissioni S.p.A. (35.379 migliaia di euro), la rete di distribuzione di teleriscaldamento di Bolgiano (16.071 migliaia di euro), le sottostazioni di trasformazione delle centrali (19.853 migliaia di euro) e gli impianti di depurazione e trattamento delle acque industriali (7.231 migliaia di euro). 61 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Le attrezzature industriali e commerciali (1.608 migliaia di euro) riguardano attrezzatura d’officina e di laboratorio, nonché mezzi di trasporto interno. Gli altri beni (594 migliaia di euro) riguardano mobili ed arredi e macchine d’ufficio elettroniche. Le immobilizzazioni in corso e acconti (47.961 migliaia di euro) riguardano principalmente le seguenti attività: - il revamping della centrale di Bolgiano e l’estensione della rete del teleriscaldamento (18.188 migliaia di euro); - l’ammodernamento delle strutture delle torri dell’evaporatore e l’acquisto di ricambi materiali a Brindisi (12.146 migliaia di euro); - l’istallazione del catalizzatore CO sul CC1, l’upgrade del turbogas e le modifiche air intake del CC2, nonché le migliorie e l’ampliamento del magazzino a Ravenna (7.069 migliaia di euro); - gli acconti ed anticipi a fornitori (4.521 migliaia di euro); - l’acquisto dei ricambi strategici Ansaldo a Ferrera Erbognone (4.419 migliaia di euro); - il ripristino per obsolescenza delle caldaie C-D-E e il rifacimento per obsolescenza della Cooling Tower T1-T6 a Livorno (1.608 migliaia di euro). Fra gli impianti e macchinari sono inclusi inoltre impianti ammortizzati con il metodo UOP (Units of Production), determinato in base alle ore effettivamente lavorate dagli impianti. Sono inoltre presenti costi di smantellamento di impianti, ammortizzati in base alla previsione di smantellamento degli impianti stessi. Al 31 dicembre 2014 le attività oggetto di svalutazione sono state gli impianti fotovoltaici di proprietà Enipower per 13.539 migliaia di euro e lo stabilimento di Nettuno per 283 migliaia di euro. Le svalutazioni sono state determinate confrontando il valore di libro con il relativo valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d’uso. La valutazione è stata effettuata per singola attività o per il più piccolo insieme identificabile di attività che genera flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dal suo utilizzo continuativo (c.d. cash generating unit). In particolare le cash generating unit della società sono rappresentate dalle singole centrali elettriche, dalla rete Alta Tensione di Mantova, dallo stabilimento di Nettuno per la produzione di celle e moduli fotovoltaici (ad esclusione di terreni e fabbricati) e dagli impianti fotovoltaici di generazione elettrica. Il valore recuperabile delle cash generating unit è determinato sulla base del valore d’uso ottenuto attualizzando i flussi di cassa attesi determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima, desumibili: (i) per i primi quattro anni della stima, dal piano industriale quadriennale approvato dalla Direzione Aziendale contenente le previsioni degli assetti industriali, degli investimenti, dei costi operativi e dei margini commerciali, nonché dell’andamento delle principali variabili monetarie, inflazione e tassi di interesse nominali; (ii) per gli anni successivi al quarto è stata utilizzata l’ipotesi che i contratti in essere vengano rinnovati con le medesime condizioni di remunerazione attuali. Sono stati inoltre stimati una manovra continuativa di investimenti a garanzia del funzionamento delle centrali e un terminal value delle cash generating unit completamente assorbito da analoghi costi di chiusura attività. Per le centrali elettriche di Brindisi, Ravenna, Livorno e Ferrera Erbognone e per le attività fotovoltaiche i flussi di cassa al netto delle imposte sono stati attualizzati al tasso che corrisponde - per il settore cui Enipower fa riferimento - al costo medio ponderato del capitale di eni rettificato per tener conto del rischio Paese specifico in cui si svolge l’attività (WACC adjusted post-imposte); nel caso di Enipower, l’Italia. 62 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio I principali coefficienti di ammortamento annui adottati, rimasti invariati dall’anno precedente sono i seguenti: (%) Fabbricati 4 Impianti e macchinari UOP Impianti generici fotovoltaico 10 Impianti (CTE) 5 Impianti (sottostazioni) 7 Altri impianti specifici 16 Attrezzature industriali e commerciali 20 Arredi e macchine d'ufficio 12 Macchine elettroniche 20 13 Attività immateriali Altre variazioni Valore finale netto Valore finale lordo Fondo ammortamento e svalutazione 6.805 (6.028) 604 840 (236) 6 (776) (3) 1.381 7.645 (6.264) 1.856 (1.856) 6 (776) (3) 1.381 9.501 (8.120) 2 6.805 (6.803) Operazioni su rami d'azienda, fusione e scissione 777 Svalutazioni (3) Ammortamenti (776) Investimenti (migliaia di euro) Valore iniziale netto Le attività immateriali di 606 migliaia di euro (1.381 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: 31.12.2013 Attività immateriali a vita utile definita - Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 1.556 - Concessioni, licenze, marchi e diritti simili - Accordi per servizi in concessione - Immobilizzazioni in corso e acconti - Altre attività immateriali (6) 6 604 2.154 Attività immateriali a vita utile indefinita - Goodwill 560 2.714 (371) (189) (371) (189) 31.12.2013 Attività immateriali a vita utile definita - Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell'ingegno 777 (775) - Concessioni, licenze, marchi e diritti simili - Accordi per servizi in concessione - Immobilizzazioni in corso e acconti - Altre attività immateriali 604 839 (235) 1.381 604 (775) 606 7.644 (7.038) 1.857 (1.857) 1.381 (775) 606 9.501 (8.895) Attività immateriali a vita utile indefinita - Goodwill I diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere dell’ingegno (2 migliaia di euro) riguardano essenzialmente i costi sostenuti per lo sviluppo di strumenti di simulazione di reti elettriche e il nuovo progetto informatico per l’ingresso di Enipower nel Mercato dei Servizi di Dispacciamento. Le altre attività immateriali (604 migliaia di euro) riguardano emission rights, posseduti in eccesso rispetto al fabbisogno determinato dalle emissioni rilasciate nell’esercizio, al netto della svalutazione di 235 migliaia di euro riferita ad esercizi precedenti. 63 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 14 Partecipazioni Valore finale Altre variazioni Differenze di cambio da conversione Decremento per dividendi Minusvalenze da valutazione al patrimonio netto Plusvalenze da valutazione al patrimonio netto Cessioni e rimborsi Acquisizioni e sottoscrizioni Valore iniziale (migliaia di euro) Versamenti in conto capitale Le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono di seguito indicate: 31.12.2014 Partecipazioni in imprese controllate - Enipower Mantova S.p.A. 90.610 90.610 90.610 90.610 102.000 102.000 14.874 14.874 Partecipazioni in Joint Venture - SEF S.r.l. Partecipazioni in imprese collegate - Termica Milazzo S.r.l. - Ravenna servizi Industriali S.c.p.a. 1.700 1.700 16.574 16.574 209.184 209.184 Differenza rispetto alla valutazione al patrimonio netto Valore patrimonio netto Valore netto al 31.12.2014 Valore di iscrizione al 31.12.2014 quota % posseduta Utile/Perdita di esercizio Patrimonio netto Capitale Valuta Sede Denominazione (migliaia di €) Imprese controllate: Enipower Mantova S.p.A. S.Donato M.se eur 144.000 187.561 26.537 86,50% 90.610 90.610 90.610 90.610 102.000 102.000 102.000 102.000 14.874 1.700 14.874 1.700 161.302 70.692 109.925 7.925 15.141 1.700 267 Joint Venture: S.E.F. S.r.l. Imprese collegate: Termica Milazzo S.r.l. Ravenna Servizi Industriali Scpa 15 S.Donato M.se Milano Ravenna eur eur eur 170.000 215.539 23.241 5.597 37.853 5.599 19.310 (3.018) 0 51,00% 40.00% 30.37% 16.574 16.574 209.184 209.184 Altre partecipazioni Le altre partecipazioni per le quali il fair value non è determinabile in modo attendibile sono valutate al costo e si analizzano come di seguito indicato: (migliaia di euro) Acquisizioni Effetto e valutazione sottoscrizioni Alienazioni al fair value Saldo iniziale Differenze di cambio Altre variazioni Valore finale 31.12.2014 - Brindisi Servizi Generali S.c.a.r.l. - D.T.N.E. S.c.a.r.l. 64 138 138 5 5 143 143 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio 16 Altre attività finanziarie Le altre attività finanziarie (invariate rispetto al 31 dicembre 2013) si riferiscono al c/c vincolato presso Banca Intesa San Paolo. (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 90 90 90 90 Crediti finanziari strumentali all'attività operativa 17 Attività per imposte anticipate Decrementi Valore al 31.12.2014 Incrementi Attività per imposte anticipate 157.750 23.393 (29.877) (24.459) 126.807 Passività per imposte differite (63.425) (10) 544 10.240 (52.651) 94.325 23.383 (29.333) (14.219) 74.156 (migliaia di euro) Altre variazioni Valore al 31.12.2013 Differenze di cambio da conversione Le attività per imposte anticipate ammontano a 74.156 migliaia di euro (94.325 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e sono indicate al netto delle passività per imposte differite compensabili per 52.651 migliaia di euro (63.425 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). Le attività per imposte anticipate si articolano come segue: 31.12.2013 (migliaia di euro) 31.12.2014 Attività per imposte anticipate 157.750 126.807 Passività per imposte differite compensabili (63.425) (52.651) Attività nette per imposte anticipate 94.325 74.156 La natura delle differenze temporanee che hanno determinato le attività nette per imposte anticipate è la seguente: Valore al 31.12.2013 Accantonamenti Utilizzi 84.536 13.113 3.210 506 - ammortamenti non deducibili 16.848 - svalutazione cespiti (migliaia di euro) Differenze di cambio da conversione Altre variazioni Valore al 31.12.2014 (15.824) (13.356) 68.469 (956) (1.680) 1.080 4.167 (2.429) (3.307) 15.279 50.290 5.317 (10.088) (5.805) 39.714 2.866 290 (580) (311) 2.265 157.750 23.393 (29.877) (24.459) 126.807 381 10.139 (51.383) 28 191 (935) Imposte sul reddito anticipate: - fondi per rischi e oneri - svalutazioni non deducibili - altre Imposte sul reddito differite: - ammortamenti anticipati ed eccedenti - capitalizzazione oneri finanziari - capitalizzazione canoni manutenzione - altre Attività nette per imposte anticipate (61.903) (1) (1) (1.154) (367) (10) 135 (90) (332) (63.425) (10) 544 10.240 (52.651) 94.325 23.383 (29.333) (14.219) 74.156 Nelle altre variazioni sono ricompresi gli effetti dell’abolizione dell’addizionale Ires, cosiddetta Robin Tax, come richiamata nella relazione sulla gestione, con un onere complessivo sul presente bilancio di 7.856 migliaia di euro (di cui 7.818 migliaia di euro per oneri a conto economico e 38 migliaia di euro per oneri sui conti di riserva di patrimonio netto), derivanti dal saldo tra le minori imposte sul reddito anticipate (20.164 migliaia di euro) e le minori imposte sul reddito differite (12.308 migliaia di euro). 65 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 18 Altre attività non correnti Le altre attività non correnti ammontano a 7.983 migliaia di euro (2.666 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) e riguardano principalmente i risconti attivi a lungo termine relativi al contratto con eni Divisione Refining & Marketing, per la compensazione delle emissioni in atmosfera della centrale termoelettrica del sito di Ferrera Erbognone (4.559 migliaia di euro) e con Industria Siciliana Acido Fosforico S.p.A. (720 migliaia di euro) per canoni e servitù, nonché i crediti, con relativi interessi, per istanze di rimborso di imposte sul reddito presentate negli anni 2009 e 2014 (2.703 migliaia di euro). Passività correnti 19 Debiti commerciali e altri debiti I debiti commerciali e gli altri debiti di 206.226 migliaia di euro (220.889 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: (migliaia di euro) Debiti commerciali Acconti e anticipi Altri debiti 31.12.2013 31.12.2014 193.701 149.205 1.512 745 25.676 56.276 220.889 206.226 I debiti commerciali di 149.205 migliaia di euro diminuiscono di 44.496 migliaia di euro e si riferiscono principalmente ad acquisti di energia elettrica, vapore ed altre utilities destinati prevalentemente alla rivendita. Gli acconti e anticipi di 745 migliaia di euro (1.512 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) riguardano anticipi sulle forniture di moduli fotovoltaici. Gli altri debiti di 56.276 migliaia di euro si articolano in: (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 Debiti verso: 17.267 37.520 - personale - fornitori per attività di investimento 3.743 4.176 - istituti di previdenza e di sicurezza sociale 2.303 2.422 - controllanti per liquidazione IVA di gruppo 962 1.657 - consulenti e professionisti 809 - debiti tributari verso controllanti - altri debiti 620 9.337 592 544 25.676 56.276 I debiti sono tutti in valuta euro ad eccezione di 247 migliaia di euro in dollari Usa. I debiti verso parti correlate sono indicati alla nota n. 33. La valutazione al fair value dei debiti commerciali e altri debiti non produce effetti significativi considerato il breve periodo di tempo intercorrente tra il sorgere del debito e la sua scadenza. 20 Passività per altre imposte correnti Le passività per altre imposte correnti di 925 migliaia di euro (864 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: 66 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio (migliaia di euro) 31.12.2013 Altre imposte e tasse 31.12.2014 864 925 864 925 Le altre imposte e tasse riguardano essenzialmente i debiti verso l’Erario per trattenute a dipendenti e lavoratori autonomi. 21 Altre passività correnti Le altre passività correnti di 430 migliaia di euro (6.298 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 Altre passività 6.298 430 6.298 430 Le altre passività al 31 dicembre 2014 si riferiscono a risconti passivi di proventi diversi. 67 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Passività non correnti 22 Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine, di 163.676 migliaia di euro (218.253 migliaia di euro al 31 dicembre 2013), si articolano come segue: (migliaia di euro) Valore al 31 dicembre 2014 Tipo Altri finanziatori Scadenza 2017 Scadenza 2013 2014 Scad. 2015 2016 2017 218.253 163.676 54.585 54.545 54.546 Oltre 109.091 Totale 218.253 163.676 54.585 54.545 54.546 109.091 I finanziamenti in essere al 31 dicembre 2014 comprensivi degli interessi maturati e non pagati sono i seguenti: - finanziamento di originari 200.000 migliaia di euro (debito residuo al 31 dicembre 2014 pari a 54.558 migliaia di euro), stipulato nell’esercizio 2002 con la finanziaria del gruppo eni Enifin S.p.A. (dal 1° gennaio 2007 incorporata da eni spa) per finanziare la costruzione delle centrali a ciclo combinato e dipendente da analogo prestito della Banca Europea degli Investimenti. Il finanziamento ha scadenza il 15 dicembre 2017. Il piano di ammortamento prevede il rimborso in 22 quote semestrali di pari importo, a partire dal 15 giugno 2007. Il pagamento degli interessi avviene semestralmente in via posticipata il 15 giugno e il 15 dicembre di ogni anno; - finanziamento di originari 100.000 migliaia di euro (debito residuo al 31 dicembre 2014 pari a 27.279 migliaia di euro) stipulato nell’esercizio 2003 con la finanziaria del gruppo eni Enifin S.p.A. (dal 1° gennaio 2007 incorporata da eni spa) per la costruzione delle centrali a ciclo combinato, dipendente da analogo prestito della Banca Europea degli Investimenti. Il finanziamento ha scadenza il 15 dicembre 2017. Il piano di ammortamento prevede il rimborso in 22 quote semestrali di pari importo a partire dal 15 giugno 2007. Il pagamento degli interessi avviene semestralmente in via posticipata il 15 giugno e il 15 dicembre di ogni anno; - finanziamento di originari 300.000 migliaia di euro (debito residuo al 31 dicembre 2014 pari a 81.839 migliaia di euro) stipulato nell’esercizio 2003 con la finanziaria del gruppo eni Enifin S.p.A. (dal 1° gennaio 2007 incorporata da eni spa) per finanziare la costruzione delle centrali a ciclo combinato, dipendente da analogo prestito della Banca Europea degli Investimenti. Il finanziamento ha scadenza il 15 dicembre 2017. Il piano di ammortamento prevede il rimborso in 22 quote semestrali di pari importo a partire dal 15 giugno 2007. Il pagamento degli interessi avviene semestralmente in via posticipata il 15 giugno e il 15 dicembre di ogni anno. Al fine di coprirsi dal rischio di tasso, su tale finanziamento, a partire dal 16 settembre 2003 è stato stipulato un interest rate swap con la finanziaria di gruppo eni Enifin S.p.A. (dal 1° gennaio 2007 incorporata da eni spa). Con tale contratto la società Enipower S.p.A. acquista un tasso variabile (il tasso Euribor al quale è indicizzato il finanziamento) e vende un tasso fisso pari al 3,98%. Le passività finanziarie a lungo termine, comprensive delle quote a breve termine, diminuiscono di 54.577 migliaia di euro per effetto del rimborso delle rate di capitale (per 54.545 migliaia di euro) al netto dell’effetto derivante dagli interessi maturati e non pagati, contabilizzati tra le quote a breve termine. La società non possiede passività finanziarie in valuta diversa dall’euro. I debiti finanziari presentano principalmente un tasso di interesse variabile. Il tasso di interesse medio ponderato al 31 dicembre 2014 è del 0,666% (0,677% nell’esercizio 2013). I tassi di interesse effettivi adottati sono compresi tra lo 0,532% e lo 0,774%. Al 31 dicembre 2014 non vi sono passività finanziarie garantite da depositi vincolati. 68 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio L’indebitamento finanziario netto indicato nel “Commento ai risultati economico-finanziari” della “Relazione sulla gestione” è così articolato: 31.12.2013 Correnti (migliaia di euro) A. Disponibilità liquide ed equivalenti Non correnti 32.656 31.12.2014 Non correnti Totale Correnti 32.656 69.040 69.040 Totale B. Titoli disponibili per la vendita C. Liquidità (A+B) 32.656 32.656 69.040 69.040 90 90 90 90 54.617 163.636 218.253 54.585 109.091 163.676 N. Indebitamento finanziario lordo (E+F+G+H+I+L+M) 54.617 163.636 218.253 54.585 109.091 163.676 O. Indebitamento finanziario netto (N-C-D) 21.961 163.546 185.507 (14.545) 109.091 94.546 D. Crediti finanziari E. Passività finanziarie a breve termine verso banche F. Passività finanziarie a lungo termine verso banche G. Prestiti obbligazionari H. Passività finanziarie a breve termine verso entità correlate I. Passività finanziarie a lungo termine verso entità correlate L. Altre passività finanziarie a breve termine M. Altre passività finanziarie a lungo termine 23 Fondi per rischi e oneri Fondo rischi ambientali 12.509 Fondo riduzione prezzo eccedenze incentivate anno 2006 10.694 Fondo rischi per contenziosi 1.083 Fondo per contenzioso altre imposte 6.767 Fondo garanzia pannelli fotovoltaici Fondo esodi agevolati 69 (2.029) 296 Valore al 31.12.2014 (702) (38.255) Altre variazioni 35 Utilizzi per esuberanza 1.303 Utilizzi a fronte oneri 32.961 13.846 Effetto attualizzazione 195.715 Fondo smantellamento e ripristino siti Rilevazione iniziale e variazione stima Fondo certificati verdi Accantonamenti (migliaia di euro) Valore al 31.12.2013 I fondi per rischi e oneri di 237.449 migliaia di euro (244.678 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si compongono come segue: 190.421 14.482 (227) 10.618 10.694 727 (45) 1.765 6.767 796 2.549 96 Fondo mutua assicurazione OIL 511 Fondo oneri sociali e TFR 208 31 244.678 34.015 (194) 602 (1.088) 1.557 (207) 304 (479) 237.449 239 1.303 200 (42.268) Il fondo certificati verdi (190.421 migliaia di euro) si basa sulla stima degli oneri per la produzione non cogenerativa che i produttori di energia elettrica devono sostenere per la parte di utilizzo nel processo produttivo di fonti di energia non rinnovabile ai sensi dell’art. 11 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n° 79. L’accantonamento al fondo certificati verdi di 32.961 migliaia di euro effettuato nel 2014 riguarda la stima dell’onere associato alla produzione non cogenerativa dell’anno e l’adeguamento di quanto già accantonato nei precedenti esercizi con riferimento alla produzione non cogenerativa del 2011, del 2012 e del 2013. Sono stati rilevati utilizzi per 38.255 migliaia di euro per annullamento dei certificati verdi relativi alla produzione non cogenerativa del 2012. Il fondo rischi e oneri ambientali di 10.618 migliaia di euro riguarda i costi ambientali relativi a bonifiche presso i siti produttivi ove sono presenti le centrali Enipower. Tale fondo si decrementa di 1.891 migliaia di euro per effetto: - dell’accantonamento per i futuri oneri da sostenere di 296 migliaia di euro; - degli oneri finanziari di 69 migliaia di euro per il processo di attualizzazione; - degli utilizzi a fronte di oneri di 2.029 migliaia di euro; - degli utilizzi per esuberanza di 227 migliaia di euro. 69 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Il fondo include : - l’onere previsto a carico di Enipower S.p.A. (4.200 migliaia di euro) per la proposta di accordo di compensazione del danno ambientale avviata da eni spa con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare anche nell’interesse di Enipower; - le attività di bonifica da eseguire sulla rete di teleriscaldamento relative alla rete di teleriscaldamento di Bolgiano (3.726 migliaia di euro); - le attività di bonifica da eseguire presso il sito di Brindisi (2.095 migliaia di euro). Il fondo smantellamento e ripristino siti di 14.482 migliaia di euro si riferisce ai costi che si presume di sostenere al momento della rimozione di vecchi impianti e del ripristino dei siti. Il fondo si incrementa di 636 migliaia di euro per effetto delle variazioni di stima di 1.303 migliaia di euro, sulla quale ha notevolmente influito la revisione dei costi da sostenere presso il sito di Brindisi. Si sono registrati inoltre oneri finanziari per il trascorrere del tempo per 35 migliaia di euro. Il fondo è diminuito per gli utilizzi a fronte di oneri di 702 migliaia. Il fondo riduzione prezzo eccedenze incentivate di 10.694 migliaia di euro è relativo a oneri previsti a fronte di un contenzioso promosso avanti al TAR circa le pretese avanzate dalla Cassa Conguaglio del Settore Elettrico per la restituzione dei ricavi relativi agli anni 2004-2006 per l’incentivazione CIP6/92 dell’impianto di Ravenna. Il fondo rischi per contenzioso altre imposte di 6.767 migliaia di euro di riferisce per 1.338 migliaia di euro a contenziosi che riguardano imposte di consumo sull’energia elettrica su cui si sono innestati anche dei contenziosi che attengono l’IVA per complessive 359 migliaia di euro (sito di Ravenna), contenziosi relativi ad avvisi di accertamento riguardanti ICI per 2.197 migliaia di euro relativi al sito di Brindisi per gli anni 2006, 2007 e 2008 e per 2.873 migliaia di euro relativi al sito di Ravenna per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011 . Il fondo rischi per vertenze legali e contenziosi di 1.765 migliaia di euro si riferisce prevalentemente a cause legali legate alla realizzazione di impianti fotovoltaici e a pretese di terzi a seguito della costituzione di servitù per la posa di elettrodotti, acquisite con l’incorporazione di Enipower Trasmissione avvenuta nel 2009. Il fondo unfunded losses (Mutua Assicurazione OIL) di 304 migliaia di euro si riferisce agli oneri accertati, ma differiti temporalmente negli esercizi successivi, dell’”unfunded losses” attribuito da eni spa alla società in base alla ripartizione effettuata da eni sulla base dei weighted gross assets US GAAP dichiarati alla Oil Insurance Ltd (Oil) e si decrementa di 207 migliaia di euro per l’adeguamento apportato nell’esercizio. Il fondo oneri sociali e TFR su incentivo monetario di 239 migliaia di euro riguarda gli oneri che la società ha previsto di sostenere a fronte degli oneri accessori da corrispondere sugli incentivi monetari differiti assegnati ai dirigenti della società. Il fondo per esodi agevolati si decrementa per utilizzi a fronte oneri di 1.088 migliaia di euro prevalentemente per la mobilità riferita agli anni 2013 e 2014 e per l’accretion discount di 96 migliaia di euro rilevato tra le componenti di natura finanziaria. 24 Fondi per benefici ai dipendenti I fondi per benefici ai dipendenti di 6.760 migliaia di euro si articolano come segue: (migliaia di euro) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni Altri fondi per benefici ai dipendenti 31.12.2013 31.12.2014 4.101 4.649 553 725 1.345 1.386 5.999 6.760 Il fondo trattamento di fine rapporto, disciplinato dall’art. 2120 del codice civile, accoglie la stima dell’obbligazione, determinata sulla base di tecniche attuariali, relativa all’ammontare da corrispondere ai dipendenti delle imprese italiane all’atto della cessazione del rapporto di lavoro. L’indennità, erogata sotto 70 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio forma di capitale, è pari alla somma di quote di accantonamento calcolate sulle voci retributive corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro e rivalutate fino al momento della cessazione dello stesso. Per effetto delle modifiche legislative introdotte a partire dal 1° gennaio 2007, il trattamento di fine rapporto maturando sarà destinato ai fondi pensione, al fondo di tesoreria istituito presso l’Inps ovvero, nel caso di imprese aventi meno di 50 dipendenti, potrà rimanere in azienda. Questo comporta che una quota significativa del trattamento di fine rapporto maturando sia classificato come un piano a contributi definiti in quanto l’obbligazione dell’impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi al fondo pensione ovvero all’Inps. La passività relativa al trattamento di fine rapporto antecedente al 1° gennaio 2007 continua a rappresentare un piano a benefici definiti da valutare secondo tecniche attuariali. Il fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo eni accoglie la stima, determinata su basi attuariali, degli oneri relativi ai contributi da corrispondere al fondo integrativo sanitario a beneficio dei dirigenti in servizio e pensione. Gli altri fondi per benefici ai dipendenti riguardano piani a benefici definiti per 673 migliaia di euro, e benefici a lungo termine per 713 migliaia di euro. I piani di incentivazione monetaria differita assegnati ai dirigenti che hanno conseguito gli obiettivi prefissati, e i piani di incentivazione a lungo termine, che saranno erogati al termine del vesting period, accolgono la stima dei compensi variabili in relazione alle performance aziendali. I premi di anzianità sono benefici erogati al raggiungimento di un periodo minimo di servizio in azienda e, per quanto riguarda l’Italia, sono erogati in natura. I piani di incentivazione monetaria differita e a lungo termine, nonché i premi di anzianità rappresentano piani per benefici a lungo termine. I fondi per benefici ai dipendenti, valutati applicando tecniche attuariali, si analizzano come di seguito indicato: TFR (migliaia di euro) Valore attuale dell'obbligazione all'inizio dell'esercizio 4.543 31.12.2013 Piani Altri Medici Benefici TFR Piani Pensione 4.101 31.12.2014 Piani Altri Medici Benefici 573 1.593 26 308 132 17 30 (44) (48) 14 0 0 0 (9) (141) 644 130 49 7 (61) (120) (10) (23) (319) (160) (13) (317) (63) 61 24 (19) Costo corrente Interessi passivi Piani Pensione 123 553 1.345 24 327 17 24 Rivalutazioni: - utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche - utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie - effetto dell'esperienza passata (60) Costo per prestazioni passate e Utili/perdite per estinzione (16) Contributi al piano: - Contributi dei dipendenti - Contributi del datore di lavoro Benefici pagati (108) (13) di cui per estinzioni Effetto aggregazioni aziendali, dismissioni, trasferimenti (362) Effetto differenze cambio Valore attuale dell'obbligazione alla fine dell'esercizio 4.101 553 1.345 4.649 725 1.386 71 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio I costi per benefici ai dipendenti, determinati utilizzando ipotesi attuariali, rilevati a conto economico si analizzano come di seguito indicato: TFR (migliaia di euro) 31.12.2013 Altri Piani Benefici Pensione Medici Piani 26 Costo corrente 31.12.2014 Piani Altri Benefici Pensione Medici Piani TFR 24 308 327 26 (16) Costo per prestazioni passate e Utili/perdite per estinzione Interessi passivi (attivi) netti: - interessi passivi sull'obbligazione 132 17 30 123 17 24 132 17 30 123 17 24 123 17 123 41 377 377 123 24 17 - interessi attivi sulle attività al servizio del piano - interessi attivi su diritti di rimborso - interessi sul massimale delle attività Totale interessi passivi (attivi) netti - di cui rilevato nei (proventi) oneri finanziari 24 30 - di cui rilevato nel costo lavoro 132 17 132 43 322 322 132 26 17 Rivalutazione dei piani a lungo termine Altri costi Totale - di cui rilevato nel costo lavoro - di cui rilevato nei (proventi) oneri finanziari I costi per piani a benefici definiti rilevati tra le altre componenti dell’utile complessivo si analizzano come di seguito indicato: TFR (migliaia di euro) 31.12.2013 Piani Altri Benefici Pensione Medici Piani 31.12.2014 Piani Altri Benefici Pensione Medici TFR Piani Rivalutazioni: - utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi demografiche (44) (48) 0 0 (9) 644 130 (60) 7 (120) (10) -104 -50 524 120 - utili/perdite attuariali risultanti da variazioni nelle ipotesi finanziarie - effetto dell'esperienza passata - rendimento delle attività al servizio del piano - rendimento dei diritti di rimborso - modifiche nel massimale di attività Totale 0 Le principali ipotesi attuariali adottate sono di seguito indicate: Tasso di sconto 31.12.2013 31.12.2014 da 1,10% a 3,00% da 0,50% a 3,00% 2% 2% 25,7 22,0 25,7 22,0 Tasso tendenziale di crescita dei salari Tasso d'inflazione Aspettativa di vita all'età di 65 anni: - donne - uomini Il tasso di sconto adottato è stato determinato considerando i rendimenti di titoli obbligazionari di aziende Corporate con rating AA; sono state adottate le tavole di mortalità redatte dalla Ragioneria Generale dello Stato (RG48) con eccezione del piano medico Fisde per il quale sono state adottate le tavole di mortalità Istat Proiettate e Selezionate (IPS55). 72 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Gli effetti derivanti da una modifica ragionevolmente possibile delle principali ipotesi attuariali alla fine dell’esercizio sono di seguito indicati: Tasso di sconto Incremento del 0,5% (migliaia di euro) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato Fondo integrativo sanitario dirigenti aziende Gruppo Eni Altri fondi per benefici ai dipendenti Tasso di inflazione Riduzione del 0,5% 4.312 5.020 655 806 1.352 1.420 Incremento del 0,5% Tasso di crescita dei salari Riduzione del 0,5% Incremento del 0,5% Tasso di crescita del costo sanitario Riduzione del 0,5% 4.896 4.649 701 194 Incremento del 0,5% 893 Tale analisi è stata eseguita sulla base di una metodologia che estrapola l’effetto sull’obbligazione netta derivante da modifiche ragionevolmente possibili delle principali ipotesi attuariali alla data di chiusura dell’esercizio. L’ammontare dei contributi che si prevede di versare ai piani per benefici ai dipendenti nell’esercizio successivo ammonta a 418 migliaia di euro, di cui 77 migliaia di euro relativi ai piani a benefici definiti. Il profilo di scadenza delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti è di seguito indicato: 2013 (migliaia di euro) Piani a benefici definiti 2014 Altri piani Piani a benefici definiti Altri piani Entro 1 anno 83 350 77 341 Entro 2 anni 83 337 77 281 Entro 3 anni 82 313 90 438 Entro 4 anni 81 107 105 35 Entro 5 anni 146 36 93 4 Oltre 5 anni 925 288 870 353 La durata media ponderata delle obbligazioni per piani a benefici per i dipendenti alla fine dell’esercizio è di seguito indicata: (migliaia di euro) Durata media ponderata delle obbligazioni 25 31.12.2014 Piani medici TFR 15 Altri benefici 21 3 Altre passività non correnti Le altre passività non correnti di 10.777 migliaia di euro (9.274 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue: (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 8.374 5.651 Contratti derivati - interest rate swap Altre passività - risconti passivi a lungo termine - depositi cauzionali 4.226 900 900 9.274 10.777 73 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Il fair value sui contratti derivati non di copertura è di seguito indicato: (migliaia di euro) 31.12.2013 31.12.2014 8.374 5.651 8.374 5.651 Contratti su tassi d'interesse - Fair value su contratti su tassi d'interesse I risconti passivi a lungo termine si riferiscono a risconti passivi di proventi diversi. I depositi cauzionali a lungo termine sono relativi a depositi cauzionali in contanti ricevuti da clienti terzi e rimangono invariati rispetto all’esercizio precedente. 26 Patrimonio netto Il patrimonio netto di Enipower si analizza come segue: (migliaia di euro) Capitale sociale Riserva legale Riserva per sovraprezzo azioni 31.12.2013 31.12.2014 944.948 944.948 40.648 40.648 2.330 2.330 27.944 27.944 Altre riserve: - riserve facoltative - riserve da conferimento 5.066 5.066 - total remeasurement included in OCI (TFR e FISDE) (604) (1.233) - riserva ex-art.13 DLGS 124/93 Utili relativi a esercizi precedenti 19 19 84.851 84.851 Perdite relative a esercizi precedenti Utile/Perdita dell'esercizio (49.619) (49.619) 64.887 1.055.583 1.119.841 Capitale sociale Al 31 dicembre 2014, il capitale sociale di Enipower è rappresentato da n. 944.947.849 azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro cadauna. Il capitale sociale al 31 dicembre 2014 risulta interamente posseduto da eni spa che è pertanto l’unico azionista. Riserva legale La riserva legale di 40.648 migliaia di euro rimane invariata rispetto all’esercizio precedente. Riserva da sovrapprezzo azioni La riserva da sovrapprezzo azioni di 2.330 migliaia di euro non ha subito variazioni nel corso dell’esercizio. Altre riserve La riserva facoltativa di 27.944 migliaia di euro rimane invariata rispetto al 31 dicembre 2013. La riserva da conferimento, per totali 5.066 migliaia di euro, si è costituita nell’anno 2010 e si riferisce al conguaglio prezzo della cessione del ramo di Bolgiano (7.550 migliaia di euro), al valore di cessione del ramo amministrativo ad eni-ex Eniadfin (127 migliaia di euro) ed al relativo stanziamento di imposte (2.610 migliaia di euro). La riserva ex articolo 13 D.Lgs. 124/93 di 19 migliaia di euro non ha subito variazioni rispetto all’esercizio precedente. La riserva per remeasurement included in OCI è pari a -1.233 migliaia di euro (-604 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) per effetto della componente di OCI al 31 dicembre 2014 del TFR e relative imposte. 74 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Utili portati a nuovo Gli utili portati a nuovo di 84.851 migliaia di euro rimangono invariati rispetto all’esercizio precedente. Perdite portate a nuovo Le perdite portate a nuovo sono pari a 49.619 migliaia di euro e si riferiscono alla perdita dell’esercizio 2013 di pari importo come stabilito a seguito della delibera dell’Assemblea degli Azionisti del 11 aprile 2014. Analisi del patrimonio netto per origine, possibilità di utilizzazione e distribuibilità (migliaia di euro) Capitale sociale Importo Possibilità di utilizzazione 944.948 Quota disponibile 944.948 Riserve di capitale Riserva per sovrapprezzo azioni 2.330 A, B 2.330 Riserve di utili Riserva legale 40.648 B 40.648 Riserve disponibili 5.085 A, B, C 5.085 Riserve facoltative 27.944 A, B, C 27.944 Riserva per remeasurement included in OCI (1.233) - Utili / perdite portati a nuovo 35.232 A, B, C 1.054.954 Quota non distribuibile Residua quota distribuibile 35.232 1.056.187 40.667 1.015.520 Legenda: A: disponibile per aumento di capitale B: disponibile per copertura perdite C: disponibile per distribuzione ai soci Relativamente alle variazioni nei due esercizi precedenti delle riserve, si rinvia al “Prospetto delle variazioni nelle voci di patrimonio netto”. La quota non distribuibile risulta costituita dalla riserva legale al 31 dicembre 2014 (40.648 migliaia di euro) e dalla riserva ex art. 13 D. Lgs. 124/93 (19 migliaia di euro). Non vi sono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell’art. 2426, comma 1°, n. 5 del codice civile perché non vi sono costi di impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati. Secondo quanto prevede l’art. 109, comma 4 lettera b del DPR n. 917/1986 le riserve diverse da quelle in sospensione d’imposta (159.607 migliaia di euro) possono essere distribuite senza concorrere alla formazione del reddito imponibile ai fini Ires fino a 35.966 migliaia di euro. La differenza di 123.641 migliaia di euro corrisponde agli ammortamenti, alle rettifiche di valore e agli accantonamenti dedotti ai soli fini fiscali e, dall’esercizio 2004, solo nella dichiarazione dei redditi, al netto della relativa fiscalità differita. 75 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 27 Garanzie, impegni e rischi Garanzie Le garanzie di 28.965 migliaia di euro (30.128 migliaia di euro al 31 dicembre 2013) si analizzano come segue: (migliaia di euro) Altri Fidejussioni 31.12.2013 Altre garanzie personali Totale 30.131 (3) 30.128 30.131 (3) 30.128 Fidejussioni 31.12.2014 Altre garanzie personali Totale 28.968 (3) 28.965 28.968 (3) 28.965 Le fidejussioni prestate dalla società, tramite eni, a favore di terzi sono principalmente rilasciate a garanzia di rapporti commerciali. Impegni e rischi Gli impegni e rischi si analizzano come segue: (migliaia di euro) 31.12.2012 31.12.2013 180.247 135.296 180.247 135.296 Impegni - Acquisto di beni Rischi Gli altri impegni per acquisti di beni e servizi ammontano a 132.314 migliaia di euro e si riferiscono principalmente a contratti pluriennali per l’acquisto di materie prime (46.010 migliaia di euro), al progetto di adeguamento della centrale di Bolgiano (19.960 migliaia di euro), a progetti di investimento nel sito di Brindisi (15.752 migliaia di euro) e nel sito di Ravenna per (4.804 migliaia di euro) e a contratti relativi all’attività di manutenzione svolta da Ansaldo presso il sito di Ferrera Erbognone (8.765 migliaia di euro). Gestione dei rischi d’impresa Nell’ambito dei rischi d’impresa, i principali rischi identificati, monitorati e, per quanto di seguito specificato, attivamente gestiti da Enipower sono i seguenti: (i) il rischio di mercato derivante dall’esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse; (ii) il rischio di credito derivante dalla possibilità di default di una controparte; (iii) il rischio liquidità derivante dalla mancanza di risorse finanziarie per far fronte agli impegni finanziari a breve termine. Per quanto attiene ai rischi ambientali si rinvia al paragrafo “Fattori di rischio e incertezza” presente nella relazione sulla gestione. Di seguito è fornita la descrizione dei principali rischi aziendali e delle relative modalità di gestione nonché l’esposizione ai rischi di mercato. Rischio di mercato Il rischio di mercato consiste nella possibilità che variazioni dei tassi di interesse o dei prezzi delle commodity possano influire negativamente sul valore delle attività, delle passività o dei flussi di cassa attesi. La società svolge l’attività di produzione nell’ambito del settore elettrico con esposizione ai rischi di mercato in connessione a modifiche nei tassi d’interesse e nei prezzi delle merci. Il rischio di variazione dei prezzi e dei flussi finanziari è strettamente connesso alla natura stessa del business ed è solo parzialmente mitigabile attraverso l’utilizzo di appropriate politiche di gestione del rischio. Il modello di business di Enipower con il contratto di tolling implica una precisa ripartizione dei ruoli, delle responsabilità e dei rischi tra Enipower ed il toller. Con il contratto di tolling Enipower assume il ruolo di 76 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio trasformatore del combustibile di proprietà del toller. Pertanto i rischi tipici di chi opera nel mercato elettrico, quali l’approvvigionamento del combustibile e la vendita di energia, sono a carico del toller e non hanno un impatto diretto sulle attività della società. Inoltre, i flussi finanziari della società sono esposti alle oscillazioni dei tassi di cambio e di interesse in relazione allo sfasamento temporale tra il momento degli acquisti e delle vendite. In particolare, l’esposizione ai tassi di cambio deriva dalla circostanza che i prezzi di una parte rilevante dei prodotti venduti (acquistati) sono quotati o legati al dollaro USA. Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie della società e sul livello degli oneri finanziari netti. Rischio di tasso d’interesse Le oscillazioni dei tassi di interesse influiscono sul valore di mercato delle attività e passività finanziarie dell’impresa e sul livello degli oneri finanziari netti. Enipower utilizza contratti derivati su tassi di interesse, in particolare Enipower ha stipulato un Interest Rate Swap con eni inerente il rischio di interesse derivante da un finanziamento a m/l termine concesso da eni a tasso variabile. Per quanto attiene alla valorizzazione a fair value degli strumenti derivati su tassi di interesse, essa viene fornita dalla controparte eni stessa che si basa sistematicamente su quotazioni di mercato fornite da primari info-provider. Rischio di credito Il rischio credito rappresenta l’esposizione dell’impresa a potenziali perdite derivanti dal mancato adempimento delle obbligazioni assunte dalla controparte. Eni approccia con policy differenziate i rischi riferiti a controparti per transazioni commerciali, rispetto a quelli riferiti a controparti per transazioni finanziarie, in funzione anche, per quanto attiene a questi ultimi, del modello di finanza accentrato adottato. Per quanto attiene al rischio di controparte in contratti di natura commerciale la gestione del credito è affidata alla responsabilità delle unità di business e alle funzioni specialistiche eni dedicate, sulla base di procedure formalizzate di valutazione e di affidamento dei partner commerciali, ivi comprese le attività di recupero crediti e dell’eventuale gestione del contenzioso. A livello eni vengono definiti gli indirizzi e le metodologie per la qualificazione e il controllo della rischiosità del cliente. Per quanto attiene al rischio di controparte finanziaria derivante dall’impiego della liquidità, dalle posizioni in contratti derivati e da transazioni con sottostante fisico con controparti finanziarie, le sopra indicate “Linee Guida” individuano come obiettivo di risk management l’ottimizzazione del profilo di rischio nel perseguimento degli obiettivi operativi. I limiti massimi di rischio sono espressi in termini di massimo affidamento per classi di controparti, definite a livello di Consiglio di Amministrazione e basate sul rating fornito dalle principali Agenzie. Il rischio è gestito dalle Strutture di Finanza Operativa eni nonchè da Eni Trading & Shipping per l’attività in derivati su commodity, nonché dalle società e divisioni limitatamente alle operazioni su fisico con controparti finanziarie, in coerenza con il modello accentrato. Nell’ambito dei massimali definiti per classe di rating, sono individuati per ciascuna struttura operativa gli elenchi nominativi delle controparti abilitate, assegnando a ciascuna un limite massimo di affidamento, che viene monitorato e controllato giornalmente. La situazione di criticità verificatasi sui mercati finanziari ha determinato l’adozione di più stringenti disposizioni, quali la diversificazione del rischio e la rotazione delle controparti finanziarie, e di selettività per le operazioni in strumenti derivati di durata superiore a tre mesi. L’impresa non ha avuto casi significativi di mancato adempimento delle controparti. La società gestisce il rischio credito sulla base delle policy emesse dalla controllante. Al 31 dicembre 2014 non vi sono concentrazioni significative di rischio di credito nei confronti di soggetti terzi; il 96,91% dei crediti è verso entità correlate, prevalentemente verso eni Divisione Gas & Power. Rischio di liquidità Il rischio liquidità rappresenta il rischio che, a causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi (funding liquidity risk) o di liquidare attività sul mercato (asset liquidity risk), l’impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento e, più in generale, a esigenze finanziarie di breve termine. Allo stato attuale, la società ritiene, data l’ampia disponibilità di accedere a linee di credito, di avere accesso a fonti di finanziamento sufficienti a soddisfare le prevedibili necessità finanziarie. 77 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Pagamenti futuri a fronte di passività finanziarie, debiti commerciali e altri debiti Nella tavola che segue sono rappresentati gli ammontari di pagamenti contrattualmente dovuti relativi ai debiti finanziari compresi i pagamenti per interessi. Anni di scadenza (migliaia di euro) 2014 2015 2016 2017 2018 Oltre Totale 54.617 54.545 54.545 54.546 218.253 62.991 54.545 54.545 54.546 226.627 1.457 1.121 715 305 3.598 2015 2016 2017 54.585 54.545 54.546 163.676 60.236 54.545 54.546 169.327 824 526 225 1.575 31.12.2013 Passività finanziarie a lungo termine Passività finanziarie a breve termine Passività per strumenti derivati Interessi su debiti finanziari 8.374 8.374 Garanzie finanziarie Anni di scadenza 2018 2019 Oltre Totale 31.12.2014 Passività finanziarie a lungo termine Passività finanziarie a breve termine Passività per strumenti derivati Interessi su debiti finanziari 5.651 5.651 Garanzie finanziarie Nella tavola che segue è rappresentato il timing degli esborsi a fronte dei debiti commerciali e diversi: (migliaia di euro) 2014 Anni di scadenza 2015-2018 Oltre Totale 31.12.2013 Debiti commerciali Altri debiti e anticipi 193.431 270 193.701 270 195.213 1.512 1.512 194.943 2015 Anni di scadenza 2016-2019 Oltre Totale 31.12.2014 Debiti commerciali Altri debiti e anticipi 148.940 149.685 78 265 149.205 265 149.950 745 745 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Altre informazioni sugli strumenti finanziari Categorie di strumenti finanziari - Valore di iscrizione e relativi effetti economici e patrimoniali Il valore di iscrizione degli strumenti finanziari e i relativi effetti economici e patrimoniali sono di seguito illustrati: 2013 2014 Proventi (oneri) rilevati a (migliaia di euro) Valore di iscrizione Conto economico Proventi (oneri) rilevati a Patrimonio netto Valore di iscrizione Conto economico Patrimonio netto Strumenti finanziari di negoziazione: - Strumenti derivati non di copertura (a) Crediti e debiti e altre attività/passività valutate al costo ammortizzato: - Crediti commerciali e altri crediti (b) - Crediti finanziari (8.374) 123 (5.651) (1.154) 393.154 (650) 390.668 115 90 90 - Debiti commerciali e altri debiti (220.889) (206.226) - Debiti finanziari (218.253) (163.676) (a) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati nei "Proventi (oneri) finanziari". (b) Gli effetti a conto economico sono stati rilevati negli "Acquisti prestazioni di servizi e costi diversi" per 115 migliaia di euro di oneri (utilizzo fondo svalutazione crediti). Valori di mercato degli strumenti finanziari Nell’espletamento della sua attività, l’impresa utilizza diverse tipologie di strumenti finanziari. Le informazioni concernenti il valore di mercato degli strumenti finanziari dell’impresa sono riportate di seguito. Crediti commerciali e altri crediti: il valore di mercato dei crediti commerciali e altri crediti esigibili oltre l’esercizio successivo è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri. Altre attività finanziarie non correnti: il valore di mercato delle altre attività finanziarie non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri. Altre attività non correnti: il valore di mercato delle altre attività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri. Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve di passività a lungo termine: il valore di mercato delle passività finanziarie esigibili oltre l’esercizio successivo, inclusa la quota a breve, è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri. Altre passività non correnti: il valore di mercato delle altre passività non correnti è stimato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri. 31.12.2013 (migliaia di euro) Valore contabile - Altre attività non correnti - Passività finanziarie a lungo termine e quote a breve - Altre passività non correnti 31.12.2014 Valore di mercato Valore contabile Valore di mercato 91 91 91 91 218.253 218.253 163.676 163.676 9.274 9.274 10.777 10.777 Contratti derivati Valori nominali dei contratti derivati Per valore nominale di un contratto derivato si intende l’ammontare contrattuale con riferimento al quale i differenziali sono scambiati; tale ammontare può essere espresso sia in termini di quantità monetarie sia in termini di quantità fisiche (ad esempio barili, tonnellate, ecc.). Le quantità monetarie in valuta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell’esercizio. 79 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio I valori nominali dei contratti derivati, riepilogati successivamente, non rappresentano gli importi scambiati tra le parti e pertanto non costituiscono una misura dell’esposizione al rischio di credito per l’impresa che è limitata al fair value positivo dei contratti a fine esercizio. Gestione del rischio dei tassi di interesse L’impresa ha stipulato un interest rate swap per mitigare il rischio connesso alle oscillazioni dei tassi di interesse. (migliaia di euro) Interest rate swap (IRS) Valore nominale al 31.12.2013 Valore nominale al 31.12.2014 109.091 81.818 L’ Interest Rate Swap (IRS) è stato stipulato con l’obiettivo di stabilizzare il flusso dei pagamenti relativi agli interessi sul finanziamento a lungo termine. Relativamente a tale contratto l’impresa ha concordato con la controparte di scambiare, a scadenze determinate, la differenza tra un tasso fisso e un tasso variabile calcolata su un valore nominale di riferimento. Nella tabella che segue per lo swap in essere, sono riportati il tasso medio ponderato nonché la scadenza dell’operazione. Il tasso medio variabile è basato sul tasso alla fine dell'esercizio e può subire modifiche che potrebbero influenzare in modo significativo i futuri flussi finanziari. Il confronto tra il tasso medio acquistato e venduto non è indicativo del risultato del contratto derivato posto in essere; la determinazione di questo risultato è effettuata tenendo conto dell’operazione sottostante. 31.12.2013 31.12.2014 Tasso medio ponderato venduto 3,98% 3,98% Tasso medio ponderato acquistato 0,28% 0,08% Scadenza media ponderata (anni) 4,01 3,00 (migliaia di euro) Vendere tasso fisso/Acquistare tasso variabile 80 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Contenziosi La società è parte in procedimenti civili e amministrativi e in azioni legali collegati al normale svolgimento delle sue attività. Di seguito è indicata una sintesi dei procedimenti più significativi. Contenzioso civile 1. Con atto di citazione del 24 aprile 2008 il sig. Grassenio, proprietario di un appezzamento di terreno sito in Mazzarino sul quale, negli anni settanta, è stato installato un elettrodotto da parte dell’allora Agip Petroli S.p.A. successivamente trasferito ad Enipower Trasmissione e poi ceduto a Terna S.p.A., ha convenuto Enipower Trasmissione, incorporata in Enipower a far data dall’1/1/2009, dinanzi al Tribunale di Gela assumendo l’insussistenza di procedimenti espropriativi e di costituzione di diritti di servitù e chiedendo il risarcimento dei danni per l’illegittima installazione quantificati in euro 45.000,00, oltre un ulteriore risarcimento da determinarsi nel corso del giudizio per deturpamento dell’ambiente e per la limitazione dell’utilizzo dell’immobile. Terna S.p.A. quale avente causa di Enipower Trasmissione, ora Enipower, ha chiamato in garanzia quest’ultima che ha eccepito l’intervenuta prescrizione del diritto, nonché l’esistenza di una servitù costituita dal precedente proprietario dell’immobile, con tanto di riconoscimento di indennizzo, a favore dell’Anic S.p.A., dante causa di AgipPetroli S.p.A., e titolare originaria dell’elettrodotto. Con sentenza del 17 luglio 2013 il Tribunale di Gela ha rigettato integralmente la domanda del sig. Grassenio e ha dichiarato l’intervenuto acquisto per usucapione della servitù di elettrodotto. La sentenza non è stata impugnata ed è pertanto definitivamente passata in giudicato nel mese di ottobre 2014. Il contenzioso è pertanto concluso. 2. Nel 2003 il sig. Mitrotta, locatario di un terreno attiguo al comprensorio industriale del Comune di Brindisi, aveva citato presso il Tribunale di Brindisi Enipower e altre società coinsediate per asseriti danni alle sue coltivazioni provocati, a sua detta, dalle emissioni dal sito petrolchimico di Brindisi. Il valore del risarcimento richiesto è di euro 232.000,00. Nel settembre 2013, il giudice ha aderito alle eccezioni sollevate dai convenuti e con sentenza parziale ha dichiarato l’illegittimità dell’acquisizione della documentazione, nominando nel gennaio 2014 nuovi Consulenti Tecnici d’Ufficio. La relazione dei nuovi consulenti, depositata in data 25 luglio 2014, ha ribadito le conclusioni dei consulenti precedenti sostenendo la “ragionevole verosimiglianza” dell’esistenza di un nesso di causalità tra le emissioni del sito e i danni alle colture lamentati dal sig. Mitrotta. La nuova relazione è stata profondamente contestata da Enipower e dalle altre società coinsediate e il giudice ha assegnato il nuovo termine del 23 gennaio 2015 ai consulenti per depositare chiarimenti e risposte alle osservazioni delle controparti. 3. La Nuova Sicma S.r.l., in liquidazione, ha presentato ricorso per decreto ingiuntivo nei confronti della società per ottenere il pagamento di euro 285.000,00 in relazione alle prestazioni derivanti da un contratto di appalto. La società si è opposta, sostenendo che tali somme non sono dovute in quanto all’appaltatrice sono state addebitate penali per uguale importo a causa di inadempimenti al predetto contratto. Si è in attesa della pronuncia della sentenza. 4. In data 7 settembre 2009 vennero attivati per conto di Enipower due contratti quadro con validità triennale (scadenza 06.09.2012) con le società Hi.de.co Srl e B&T Impianti Sas. I contratti prevedevano il medesimo assetto negoziale con oggetto “Servizi di Assemblaggio di Moduli Fotovoltaici”, realizzati eseguendo operazioni in conto lavorazione sui materiali di proprietà Enipower. In data 29 novembre 2013 Enipower ha ricevuto un atto di citazione per conto della Hi.de.co srl per promuovere un’azione di risarcimento danni per inadempimento da parte di Enipower dell’art. 4.1.2 del contratto (Ordini di lavoro minimi garantiti ed in opzione di acquisto) per una somma complessiva di euro 2.215.714,40. Enipower, pur riconoscendo l’obbligo contrattuale previsto a suo carico di garantire un minimo di ordini di lavoro in favore di Hi.de.co, contesta il valore economico delle pretese di controparte e si è costituita in giudizio. Lo scorso 26 giugno 2014 si è tenuta la prima udienza di comparizione e trattazione della causa e sono state depositate le memorie di replica ex art.183 c.p.c. Nella propria comparsa di costituzione e risposta Enipower ha sollevato un’eccezione di incompetenza del Tribunale di Velletri in favore di quello di Milano. Nell’udienza del 3 marzo 2015 il giudice ha rigettato tutte le richieste istruttorie di Hideco e ha fissato l’udienza per la 81 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio precisazione delle conclusioni al 15 marzo 2016. In tale udienza il giudice si pronuncerà sull’eccezione di incompetenza del Tribunale di Velletri. 5. Il contenzioso si è originato dall’ opposizione di Pigozzi Impiantistica a decreto ingiuntivo notificato alla controparte da Enipower S.p.A. avente ad oggetto un credito di quest'ultima per il mancato pagamento da parte di Pigozzi di materiali fotovoltaici ad essa venduti. In tale opposizione Pigozzi ha proposto domanda riconvenzionale chiedendo la condanna di Enipower al pagamento di euro 1.367.403,11 a titolo di mancati pagamenti di extracosti sostenuti nell'esecuzione dei lavori eseguiti da Pigozzi per conto di Enipower per la costruzione ed installazione di impianti fotovoltaici presso i comuni di Verano (BZ) e Apecchio (PU). Enipower ritiene di essere solo creditrice di Pigozzi e di aver già corrisposto quanto dovuto contrattualmente a Pigozzi. Per tali ragioni ha deciso di costituirsi in giudizio. Nell’udienza del 2 luglio 2014 il giudice ha invitato le parti a valutare l’ipotesi di una soluzione transattiva della vertenza, rinviando la causa al giorno 8 ottobre 2014 e, successivamente, al 3 febbraio 2015. Nel frattempo la controparte ha sottoposto al legale esterno di Enipower una proposta di definizione in via bonaria della controversia che è stata giudicata non accettabile da quest’ultimo. Il giudice in data 3 febbraio 2015, preso atto del mancato raggiungimento di un accordo stragiudiziale, si è riservato di decidere in merito a tutte le istanze formulate dalle parti. 6. In data 7 gennaio 2014 è stato notificato un atto di citazione a Enipower e Sapiem da parte della società IGECO Costruzioni. Il contenzioso, promosso con atto di citazione a comparire innanzi al Tribunale civile di Milano, ha per oggetto una richiesta di pagamento di una euro 1.084.855,69. La vicenda trae origine dall’esecuzione di un rapporto contrattuale esauritosi nel 2006 per l’erogazione di alcuni servizi di ingegneria e la fornitura di materiali per la costruzione di alcuni impianti presso la centrale termoelettrica a ciclo combinato di proprietà del committente all’interno del polo petrolchimico di Brindisi. Snamprogetti (oggi Saipem) era stata individuata quale gestore del contratto per conto di Enipower. Durante l’esecuzione del contratto la ditta IGECO aveva formulato due riserve al giornale lavori sostenendo che, a causa di eventi imputabili alle società convenute e non conosciuti dalla ditta attrice al momento della presentazione dell’offerta, quest’ultima aveva dovuto sopportare maggiori oneri e costi dei quali aveva sempre chiesto il relativo rimborso senza poi ottenerlo. La prima riserva iscritta dalla ditta riguardava una serie di interventi addizionali e supplementari effettuati per una corretta esecuzione di un minitunnel dove collocare le tubazioni afferenti alla centrale termoelettrica. La seconda riserva atteneva ai maggiori costi per estensione dei termini contrattuali oltre la data di fine lavori contrattualmente prevista (16 marzo 2006). Secondo IGECO tali ritardi sono imputabili esclusivamente “alla condotta inadempiente e non collaborativa della Committente”. Enipower ritiene non dovute le somme chieste da IGECO e si è costituita in giudizio per contrastare le pretese della controparte. A seguito di nuova assegnazione della causa alla sezione del Tribunale di Milano competente, si è tenuta lo scorso 26 novembre la prima udienza di comparizione delle parti e trattazione della causa. E’ attualmente in corso lo scambio delle memorie di replica ex. art. 183 comma 6 c.p.c. Contenzioso amministrativo La società ha proposto ricorso avanti al TAR Lazio in data 18 maggio 2012 per l’annullamento della nota del Gestore Servizi Energetici (GSE) del 20 marzo 2012, attraverso la quale ha ritenuto non applicabile alla produzione combinata di energia elettrica e calore effettuata nell’anno 2011 la delibera 42/02 in relazione all’esenzione dall’obbligo di acquisto di Certificati Verdi (CV) di cui all’art. 11 del d.lgs 79/99. A seguito del ricorso, sono state impugnate le comunicazioni di improcedibilità della richiesta di riconoscimento della produzione per l’anno 2011 di energia elettrica e calore come cogenerazione ai sensi della delibera AEEG 42/02, trasmesse dal GSE in data 10.7.2012. Nel mese di novembre del 2012, inoltre, Enipower ha ricevuto dal GSE dei “preavvisi di rigetto” dell’istanza per il riconoscimento del funzionamento come cogenerazione ad alto rendimento ai sensi del d.lgs. 20/07 come integrato dal D.M. 4 agosto 2011, anch’essi prontamente impugnati. In data 8 gennaio 2013 il GSE ha trasmesso a Enipower una comunicazione relativa all’acquisto dei CV per la produzione 2011, nella quale il numero di certificati previsti non teneva conto dell’energia prodotta in cogenerazione, ovvero dell’energia CAR. Anche tale nota è stata impugnata. 82 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Enipower ha quindi proposto ricorso presso il TAR del Lazio contro le comunicazioni del GSE del 29 aprile 2013 di rigetto del riconoscimento della produzione CAR per l’anno 2011. In data 8 maggio 2013 il GSE ha trasmesso la comunicazione “Certificati Verdi – Autocertificazione dell’obbligo 2012” (sempre relativo alla produzione 2011) con la quale ha definitivamente determinato il numero di Certificati Verdi necessari per l’adempimento dell’obbligo di cui all’art. 11, comma 1, del d.lgs. n. 79/99. Con lettera del 4 giugno 2013 il GSE ha chiesto di annullare a Enipower, entro 30 giorni, il quantitativo di CV necessari per adempiere l’obbligo. Enipower ha proposto ricorso avanti al TAR Lazio, Roma. Con decreto cautelare del 28 giugno 2013 il TAR del Lazio ha sospeso il provvedimento e fissato l’udienza in camera di consiglio al 31 luglio 2013. Prima della camera di consiglio, tuttavia, il GSE ha annullato in parte la comunicazione di verifica e richiesta di adempimento. Enipower, di conseguenza, ha rinunciato all’azione cautelare per sopravvenuta carenza di interesse, non sussistendo più le ragioni di urgenza. Il giudice amministrativo ha preso atto della sopravvenuta carenza di interesse all’istanza cautelare. Enipower ha quindi per ora provveduto all’annullamento dei CV esclusivamente per la parte non contestata. Per quanto riguarda la produzione relativa al 2012, la società ha proposto ricorso avanti al TAR del Lazio contro le comunicazioni di improcedibilità delle istanze di riconoscimento della produzione in cogenerazione ai sensi della delibera 42/02 a suo tempo presentate. La società ha inoltre impugnato con istanza di sospensione cautelare, la comunicazione del 3 marzo 2014 – con la quale il GSE ha stabilito il numero dei CV da annullare, ancora una volta senza tenere conto dell’energia prodotta in cogenerazione ai sensi dell’art. 2, comma 8, d.lgs. 79/99 e relativa delibera 42/02 – nonché la successiva comunicazione del 18 aprile 2014, con la quale il GSE chiedeva di annullare il quantitativo di CV, come sopra definito, entro 30 giorni. Con decreto n. 2194/2014, il giudice amministrativo ha sospeso i provvedimenti impugnati . Enipower ha dunque provveduto all’annullamento dei CV esclusivamente per la parte non contestata. Il 30 ottobre 2014 si è tenuta l’udienza di merito con riferimento ai ricorsi contro i provvedimenti finali di determinazione dell’importo dei CV per l’adempimento dell’obbligo e la successiva notificazione dell’ottemperanza, relativi alle produzioni 2011 e 2012. Con ordinanza del 14 gennaio 2015, Il TAR del Lazio ha ritenuto preferibile decidere con un’unica sentenza sia sui ricorsi relativi agli atti definitivi sia sui ricorsi relativi agli atti intermedi. Il giudice ha quindi fissato per il 16 aprile 2015 una nuova udienza di merito per la trattazione congiunta di tutti i ricorsi. Per quanto riguarda la produzione 2013, come per gli anni precedenti la società ha proposto ricorso presso il TAR del Lazio contro le comunicazioni di improcedibilità delle istanze di riconoscimento della produzione in cogenerazione ai sensi della delibera AEEG n. 42/02. Contenzioso penale 1. In data 24 gennaio 2012 la Procura di Roma ha notificato ai responsabili dello stabilimento di Nettuno l’avviso di conclusione delle indagini con riferimento al procedimento penale 51864/11. Con tale provvedimento veniva contestata la falsa attestazione commessa dai responsabili di stabilimento al Dirigente della Provincia di Roma, circa le sostanze contaminanti presenti negli scarichi parziali e finali dello stabilimento. Secondo l’ipotesi accusatoria con tale azione, gli indagati avrebbero indotto in errore il Pubblico Ufficiale, il quale nel provvedimento autorizzativo non disponeva il controllo sulla presenza di alcune sostanze pericolose riscontrate invece durante le verifiche in data 7 gennaio 2011 e 1 aprile 2011. Nel 2014 al termine del dibattimento tutti gli imputati sono stati assolti perché il fatto non sussiste. 2. Nel mese di luglio 2012 nello stabilimento di Brindisi si è verificato lo sversamento in mare di soda caustica diluita al 25%. La causa è da attribuire a una fessurazione presente nel bacino di contenimento del serbatoio di stoccaggio soda dell’impianto di produzione acqua demineralizzata. Sono intervenuti sul posto la Capitaneria di Porto, i Carabinieri e l’ARPA Dipartimento di Brindisi che hanno attivato un procedimento d’indagine. Il PM ha chiesto il rinvio a giudizio del direttore di stabilimento, del responsabile impianti e del responsabile della sicurezza e ha disposto la citazione diretta a giudizio. Durante il dibattimento la società intende dimostrare che tutti i campionamenti effettuati erano a norma e che, per la sostanza individuata, non è prevista alcuna sanzione penale. Il dibattimento è in corso di svolgimento. 83 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Contenzioso ambientale 1. La società, nell’interesse dello stabilimento di Brindisi, ha presentato ricorso presso il Tar Lazio per l’impugnazione del Regolamento Regionale -Regione Puglia del 3 ottobre 2012, n. 24 “Linee guida per l’attuazione della Legge regionale n. 21 del 24 luglio 2012”, recante “Norme a tutela della salute, dell’ambiente e del territorio sulle emissioni industriali inquinanti per le aree pugliesi già dichiarate a elevato rischio ambientale”. Il provvedimento è fortemente lesivo degli interessi della società poiché, al suo interno, prevede la creazione della VDS (Valutazione di Danno Sanitario) come procedura di valutazione degli impatti delle emissioni industriali sulla popolazione. Questo è un approccio che non corrisponde ad alcuno schema discusso in letteratura scientifica ed è fortemente ambiguo in relazione ai metodi impiegati. Il ricorso non è stato discusso nel merito al Tar del Lazio all’udienza prevista per il 16 luglio 2013, ma la discussione è stata rinviata a causa di uno sciopero degli Avvocati. In data 26/11/2013 la società ha presentato ricorso per motivi aggiunti presso il TAR del Lazio in relazione alla definizione dei criteri di VDS indicati nel DM 24 aprile 2013 del Ministro della salute di concerto con il Ministro dell’ambiente. 2. Nell’ambito dell’iter amministrativo per il rinnovo dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) della centrale Enipower di Brindisi, la Conferenza di Servizi del 10 giugno 2014, svoltasi presso il Ministero dell’Ambiente, ha recepito un parere avanzato dalla Regione Puglia che raccomanda come valore limite per le emissioni per gli NOx 30 mg/Nm3 anziché 50 mg/Nm3. La società, nell’ambito della fase istruttoria ha ampiamente dimostrato, anche con il supporto delle ditte costruttrici dell’impianto, l’impossibilità tecnica del raggiungimento di tale parametro. La società pertanto ha ritenuto di presentare ricorso al TAR per l’impugnazione della prescrizione di cui sopra ed è in attesa della fissazione dell’udienza. La società ha inoltre impugnato il Decreto AIA che ha recepito le determinazioni della Conferenza di Servizi sopra richiamata e ha presentato al Ministero dell’Ambiente un’istanza per la modifica di tale prescrizione. Attualmente si è in attesa del parere dell’Istituto Superiore di Sanità. 84 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio 28 Ricavi Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i “Ricavi”. I motivi delle variazioni più significative sono indicati nel “Commento ai risultati economico-finanziari” della “Relazione sulla gestione”. Ricavi della gestione caratteristica I ricavi della gestione caratteristica si analizzano come segue: (migliaia di euro) Ricavi delle vendite e delle prestazioni 2013 2014 962.623 863.572 Accise correlate alle vendite Variazione dei lavori in corso su ordinazione (778) 187 962.810 862.794 I ricavi delle vendite e delle prestazioni per categorie di attività si analizzano come segue: 2013 2014 Corrispettivi di conto lavorazione 546.528 477.153 Energia elettrica 126.535 119.331 Ricavi per operazioni di mercato dei servizi di dispacciamento 132.086 124.008 Vapore 109.588 101.759 41.120 31.896 Dispacciamento, trasporto e altri oneri accessori energia elettrica 3.886 4.241 Pannelli e sistemi fotovoltaici 2.199 4.422 (migliaia di euro) Ricavi delle vendite di produzione e materie diverse: Ricavi per somministrazione acqua industriale, altre utilities e servizi Ricavi per nuove iniziative progettuali 681 762 962.623 863.572 I corrispettivi di conto lavorazione riguardano prevalentemente il contratto di conto lavorazione con eni Divisione Gas & Power e in misura marginale l’analogo contratto con EniServizi S.p.A. I ricavi per energia elettrica e vapore e altre utilities sono realizzati esclusivamente nei confronti dei clienti ubicati nei siti petrolchimici ove è presente la società con le proprie centrali. L’impresa opera sostanzialmente in Italia. Altri ricavi e proventi Gli altri ricavi e proventi si analizzano come segue: 2013 2014 Cessione di certificati verdi e TEE 7.759 9.696 Risarcimento danni da enti assicurativi 2.841 (migliaia di euro) Proventi relativi a transazioni e liti Contributi in conto esercizio Cessione di Emission Rights Penalità contrattuali e altri proventi relativi a rapporti commerciali 1.555 1.292 102 252 3 15 7.177 7.353 19.437 18.876 Plusvalenze da vendite di attività materiali e immateriali Altri proventi 15 215 38 85 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Gli altri proventi di 7.353 riguardano principalmente i proventi per servizi manageriali prestati per conto delle società controllate Enipower Mantova S.p.A. (2.321 migliaia di euro) e SEF S.r.l. (2.649 migliaia di euro). 29 Costi operativi Di seguito sono analizzate le principali voci che compongono i “Costi operativi”. I motivi delle variazioni più significative sono indicati nel “Commento ai risultati economico-finanziari” della “Relazione sulla gestione”. Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Gli acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi si analizzano come segue: 2013 (migliaia di euro) Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Costi per servizi 2014 525.601 466.793 77.326 72.174 Costi per godimento di beni di terzi 2.698 2.940 Variazioni delle rimanenze 3.607 3.891 49.222 51.783 Altri oneri Accantonamenti al fondo svalutazione crediti 650 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (115) 53.939 33.504 713.043 630.970 a dedurre: - incrementi per lavori interni - attività materiali (6.410) 706.633 (2.791) 628.179 I costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci di 464.002 migliaia di euro riguardano: 2013 2014 Altre materie prime e materiali diversi 199.507 187.623 Energia elettrica 170.139 150.932 Vapore 198.544 182.432 Appalti per costruzione impianti 55.856 58.148 Acqua 36.659 22.731 (79.248) (76.925) (migliaia di euro) Vapore alta pressione Riaddebito materiali Acquisti per investimenti 86 (62.266) (60.939) 519.191 464.002 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio I costi per servizi di 72.174 migliaia di euro riguardano: (migliaia di euro) 2013 2014 Utilizzo fondi a fronte costi di esercizio per servizi (2.518) (2.731) 212 166 Progettazione e direzione lavori 3.886 2.167 35.557 33.565 Trasporti e movimentazioni 4.544 3.587 Assicurazioni 2.629 2.687 Costruzioni Manutenzioni Costi di vendita diversi Altri servizi di carattere operativo Costi per servizi relativi al personale Consulenze e prestazioni professionali Pubblicita, propaganda e rappresentanza Altri servizi di carattere generale 1 25.206 (1) 21.679 862 906 8.665 11.082 668 275 82 26 Riaddebiti costi di manutenzione Riaddebiti trasporti e movimentazioni Riaddebiti altri servizi di carattere operativo (21) (38) (2.447) (1.181) 62.266 31.488 (62.266) (31.488) 77.326 72.174 Riaddebiti per servizi al personale Acquisti prestazioni per costruzione impianti Servizi per investimento (15) Nel totale delle consulenze e prestazioni professionali sono inclusi i compensi spettanti alla società di revisione , come segue: (migliaia di euro) Servizi di revisione 2013 2014 90 88 90 88 Servizi diversi dalla revisione : attività su sistema di controlli interni I compensi riguardano unicamente l’attività di revisione legale dei conti. Non sono stati svolti altri servizi diversi dalla revisione contabile. I costi per godimento beni di terzi di 2.940 migliaia di euro riguardano: (migliaia di euro) 2013 Locazioni 2.256 2.103 354 425 80 400 Leasing operativi Canoni per brevetti, licenze e concessioni Noleggi 2014 8 12 2.698 2.940 La variazione delle rimanenze di 3.891 migliaia di euro riguarda principalmente le materie prime e i prodotti finiti dell’attività fotovoltaica. Gli oneri diversi di gestione, pari a 51.783 migliaia di euro, riguardano principalmente l’acquisto di quote di diritti di emissione (41.294 migliaia di euro) e l’Imposta Municipale sugli Immobili (7.746 migliaia di euro). Gli accantonamenti ai fondi per rischi e oneri di 33.504 migliaia di euro riguardano principalmente gli accantonamenti al fondo certificati verdi per 32.961 migliaia di euro. 87 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Le informazioni relative ai fondi rischi e oneri sono indicate alla nota n. 23 a cui si rinvia. Costo lavoro Il costo lavoro si analizza come segue: (migliaia di euro) Salari e stipendi 2013 2014 23.792 22.043 Oneri sociali 7.057 6.538 Oneri per programmi a benefici e contributi definiti 1.724 1.757 Altri costi 1.505 47 196 1.056 34.274 31.441 Comandati e borsisti a dedurre: - incrementi per lavori interni - attività materiali (97) 34.177 31.441 Gli oneri per programmi a benefici definiti pari a 1.757 migliaia di euro includono oneri per programmi a contributi definiti per 377 migliaia di euro e oneri per programmi a benefici definiti per 1.380 migliaia di euro. Gli oneri per programmi a benefici definiti sono analizzati alla nota n. 24 relativa ai Fondi per benefici ai dipendenti. Numero medio dei dipendenti Il numero medio dei dipendenti ripartito per categoria è il seguente: (numero) 2013 2014 Dirigenti 18 Quadri 79 78 Impiegati 237 224 Operai 113 99 447 418 17 Il numero medio dei dipendenti è calcolato come semisomma dei dipendenti all’inizio e alla fine del periodo. Compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci I compensi spettanti agli amministratori e ai sindaci si analizzano come segue: (migliaia di euro) 2013 2014 Compensi agli amministratori 56 60 108 81 164 141 Compensi ai sindaci I compensi comprendono gli emolumenti e ogni altra somma avente natura retributiva, previdenziale e assistenziale dovuti per lo svolgimento della funzione di amministratore o di sindaco, che abbiano costituito un costo per la società anche se non soggetti all’imposta sul reddito delle persone fisiche. 88 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Ammortamenti e svalutazioni Gli ammortamenti e svalutazioni si analizzano come segue: (migliaia di euro) 2013 2014 Ammortamenti: - attività materiali - attività immateriali 112.447 94.840 776 775 113.223 95.615 221.021 13.822 Svalutazioni: - attività materiali - attività immateriali 371 221.392 30 13.822 334.615 109.437 2013 2014 Proventi (oneri) finanziari I proventi (oneri) finanziari si analizzano come segue: (migliaia di euro) Proventi (oneri) finanziari Proventi finanziari Oneri finanziari Strumenti finanziari derivati 595 469 (2.362) (1.848) (1.767) (1.379) 123 (1.154) (1.644) (2.533) 2013 2014 Il valore netto dei proventi e oneri finanziari si analizza come segue: (migliaia di euro) Proventi (oneri) finanziari correlati all'indebitamento finanziario netto - Interessi e altri oneri verso la controllante (1.944) (1.401) - Interessi e altri oneri verso banche e altri finanziatori - Interessi attivi verso banche - Interessi e altri proventi su crediti finanziari non strumentali all'attività operativa 306 297 (1.638) (1.104) Differenze attive (passive) di cambio - Differenze attive di cambio 128 - Differenze passive di cambio (11) (104) 117 (104) Altri proventi (oneri) finanziari - Proventi su partecipazioni - Interessi e altri proventi su crediti finanziari e titoli strumentali all'attività operativa - Interessi su crediti commerciali 100 36 56 133 - Oneri finanziari connessi al trascorrere del tempo (a) (255) (200) - Oneri finanziari su piani a benefici definiti (148) (140) - Interessi su crediti d'imposta - Interessi attivi di mora verso altri - Altri proventi (oneri) finanziari - Accantonamenti al fondo altre imposte 5 (4) (246) (171) (1.767) (1.379) 89 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Gli interessi verso la controllante si riferiscono a interessi su finanziamenti a lungo termine per 1.401 migliaia di euro (1.738 migliaia di euro al 31 dicembre 2013). I proventi (oneri) su strumenti finanziari derivati si analizzano come segue: (migliaia di euro) Contratti su tassi di interesse 2013 2014 123 (1.154) 123 (1.154) Gli oneri finanziari su contratti derivati di 1.154 migliaia di euro rappresentano l’onere da valutazione al fair value del contratto derivato IRS (Interest Rate Swap) in essere con eni per 3.877 migliaia di euro e i proventi realizzati sul medesimo contratto in occasione delle liquidazioni semestrali dei differenziali per complessivi 2.723 migliaia di euro. 31 Proventi (oneri) su partecipazioni I proventi (oneri) su partecipazioni si analizzano come segue: 2013 (migliaia di euro) Dividendi 2014 22.743 16.193 22.743 16.193 Plusvalenze nette da vendita Altri proventi (oneri) netti (migliaia di euro) 2013 Dividendi Plusvalenze/ Minusvalenze da alienazione Altri proventi (oneri) netti Dividendi Termica Milazzo 4.059 Enipower Mantova 18.684 16.193 22.743 16.193 2014 Plusvalenze/ Minusvalenze da alienazione Altri proventi (oneri) netti Pacific Solar 32 Imposte sul reddito Le imposte sul reddito si analizzano come segue: (migliaia di euro) 2013 2014 Imposte correnti: 55.834 10.101 34.949 6.289 65.935 41.238 - imposte differite (34.758) (10.766) - imposte anticipate (53.637) 30.914 (88.395) 20.148 (22.460) 61.386 - Ires - Irap Imposte differite e anticipate nette: 90 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio L’incidenza delle imposte dell’esercizio sul risultato prima delle imposte è del 48,61% (-31,16% nell’esercizio 2013). L’analisi della differenza tra l’aliquota fiscale teorica e quella effettiva è la seguente: 2013 (%) Aliquota teorica (1) -41,63% 2014 39,10% Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'aliquota teorica: - imposte anno precedente -0,37% 1,47% - rideterminazione differite/anticipate per cambio aliquota 16,67% 10,24% - imponibili e imposte indeducibili 6,66% 2,83% - altre variazioni -12,49% -5,03% Aliquota effettiva -31,16% 48,61% (1) L’aliquota teorica è determinata rapportando le imposte calcolate applicando le aliquote delle imposte sul reddito (Ires, Robin Tax e Irap) all’utile prima delle imposte. La variazione dell’aliquota rispetto all’anno precedente è determinata essenzialmente dal passaggio del risultato civilistico ante imposte da negativo a positivo. Con sentenza del 9 febbraio 2015, depositata in data 11 febbraio, la Corte Costituzionale ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’articolo 81 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112 per la parte che aveva istituito la Robin Tax, per violazione degli articoli 3 e 53 della Costituzione sotto il profilo della ragionevolezza e della proporzionalità e per l’incongruità dei mezzi approntati dal legislatore rispetto allo scopo perseguito. La Corte ha escluso l’applicazione retroattiva della declaratoria di illegittimità costituzionale, che avrebbe comportato la violazione dell’equilibrio del bilancio dello Stato di cui all’articolo 81 della Costituzione. La decisione della Corte ha effetto a partire dal 12 febbraio 2015: da tale data l’addizionale non è più dovuta e non verranno rimborsati i versamenti dell’addizionale effettuati dal 2008 al 2014. L’abolizione dell’addizionale comporta un onere nel bilancio 2014 di 7.818 migliaia di euro, per effetto dello storno del credito netto per imposte differite attive, contabilizzate in relazione alle riprese a tassazione di carattere temporaneo effettuate negli esercizi di applicazione dell’addizionale e che, in vigenza dell’addizionale, avrebbero diminuito il reddito soggetto all’addizionale stessa negli esercizi dal 2015 in avanti. Si segnala inoltre che la legge 190/2014 (legge di stabilità 2015) ha previsto dal 2015 la deducibilità dall’Irap del costo del lavoro. L’importo deducibile è la differenza tra l’importo totale del costo sostenuto per i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato e la sommatoria delle altre deduzioni già spettanti. Considerato che al costo del lavoro concorreranno i costi accantonati fino al 31 dicembre 2014 in contropartita a fondi benefici dipendenti, su detti fondi sono state contabilizzate le relative imposte differite attive. 91 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 33 Rapporti con parti correlate Le operazioni compiute da Enipower S.p.A. con le parti correlate riguardano essenzialmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l’impiego di mezzi finanziari con le imprese controllate, collegate e a controllo congiunto nonché con altre società possedute o controllate dallo Stato. Tutte le operazioni fanno parte dell’ordinaria gestione, sono generalmente e laddove applicabile regolate a condizioni di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate fra due parti indipendenti e sono state compiute nell’interesse della società. Rapporti commerciali e diversi Gli i rapporti commerciali più rilevanti riguardano i contratti di conto lavorazione stipulati con eni Divisione Gas & Power. Sempre sul fronte attivo, la società effettua somministrazioni di energia elettrica e vapore ad eni Divisione Refining & Marketing e a Versalis S.p.A in base a contratti con prezzi determinati in base ad oggettivi parametri di mercato e inoltre fornisce servizi manageriali alle proprie controllate a fronte di appositi contratti, i cui corrispettivi annui sono determinati annualmente commisurandoli al costo del lavoro medio delle risorse equivalenti dedicate all’attività a cui si aggiungono i costi indiretti e una congrua remunerazione. La società ha in essere contratti per gli acquisti di energia elettrica e vapore tecnologico da eni Divisione Gas & Power: Enipower ha inoltre rapporti commerciali con eni spa che fornisce servizi ICT e di approvvigionamento e servizi amministrativi e finanziari , con eni Divisione Gas & Power che fornisce servizi centralizzati e con società di scopo che forniscono prestazione di servizi al Gruppo eni; tra le principali, EniServizi S.p.A. che svolge servizi generali quali la gestione di immobili, la ristorazione, la guardiania, l’approvvigionamento dei beni non strategici e la gestione di magazzini; Eni Trading Shipping S.p.A. per acquisto di quote per diritti di emissione per attività di negoziazione, Saipem S.p.A. per la fornitura di servizi di ingegneria e Syndial per la fornitura di servizi ambientali. In considerazione dell’attività svolta e della natura della correlazione (società possedute interamente o pressoché interamente dall’eni), i servizi forniti da queste società sono regolati sulla base di tariffe definite con riferimento ai costi specifici sostenuti e al margine minimo per il recupero dei costi generali e la remunerazione del capitale investito. Enipower riceve anche servizi industriali nei propri siti da eni Divisione Refining & Marketing e da Versalis S.p.A., i cui rapporti sono regolati da contratti che contengono tariffe differenziate in relazione ai servizi utilizzati. 92 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio I rapporti commerciali e diversi sono di seguito analizzati: Esercizio 2013 (migliaia di euro) 31.12.2013 2013 Costi Denominazione Imprese controllate: Enipower Mantova S.p.A. SEF S.r.l. Imprese controllanti: Eni Corporate Eni Divisione Gas and Power Eni Divisione Refining & Marketing Eni Divisione Exploration & Production Imprese controllate dall'Eni S.p.A.: Agenzia Giornalistica Italiana Brindisi Servizi Generali Distretto Tecnologico Nz. Energia S.C.A.R.L. Eni Adfin S.p.A. Eni Corporate University S.p.A. Eni Insurance Limited Enimed S.p.A. EniServizi S.p.A. Eni Trading & Shipping I.S.A.F Spa Lng Shipping S.p.A. Petrobel Belayim Petroleum Co Versalis S.p.A. Saipem S.p.A. Serfactoring S.p.A. Servizi Aerei S.p.A. Syndial S.p.A. Raffineria di Gela S.p.A. Raffineria di Milazzo ScpA Ravenna Servizi S.p.A. Termica Milazzo S.r.l. Tecnomare S.p.A. Venezia Tecnologie S.p.A. Imprese possedute o controllate dallo Stato: Gruppo Enel Gruppo Finmeccanica GSE- Gestore Servizi Elettrici Gruppo Fintecna Terna SpA Gruppo Anas Gruppo Ferrovie dello Stato Gruppo SNAM Crediti e altre attività Debiti e altre passività 2.482 2.764 5.246 736 -97 639 24.787 250.710 8.834 708 285.039 10.670 101.980 7.763 6 120.419 50 66 10 -191 -100 9 47 Garanzie Beni Servizi Altro -3 -1 -4 22 -2 20 524 -7 517 224 1.268 319.817 15.234 24.280 10.302 27 344.321 26.831 233 2.658 123 5 3.019 45 742 Servizi Altro 2.456 2.876 5.332 1.501 52.984 535.160 19.001 1.623 871 71.985 539.155 49 137 169 1.107 1.462 305 730 9 1.911 1.764 2.426 56 855 4.615 36.645 -6 14.391 4.004 33 11 7.560 86.929 9 283 28 728 8 2 22.403 -900 45 -52 743 7.923 1.264 17 81 84 4.100 4 240 5.971 497 13.490 101 180.808 26 131 4 221 261 3 151 68 5 97.596 16.411 24.014 61.274 29.513 2 12.002 -79 33.004 -959 26.414 10.459 494 38.912 1 676 43.102 10 262 15.198 16.971 56 35 28.285 171 54.627 288 3 1 2 1 -2 -28 69.881 17.475 28.524 390.471 29 193.702 304 511.794 60.737 56.378 FOPDIRE Beni 5 7.128 101 855 33 864 1.708 7.677 2 6.246 15 Ricavi 3.149 184.744 13.519 2.375 152 145 9.314 79.102 2 79.256 1 8 153 9.315 335.985 552.827 18.484 (a) i costi si differenziano da quelli dello schema di conto economico perché sono esposti al lordo delle quote capitalizzate e del costo per personale in comando. (b) i ricavi si differenziano da quelli dello schema di conto economico perché sono esposti i proventi relativi al personale in comando. 93 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Esercizio 2014 (migliaia di euro) 31.12.2014 2014 Costi Denominazione Imprese controllate: Enipower Mantova S.p.A. SEF S.r.l. Imprese controllanti: Eni Corporate Eni Divisione Gas & Power Eni Downstream Gas Eni Divisione Refining & Marketing Eni Divisione Exploration & Production Imprese controllate dall'Eni S.p.A.: Brindisi Servizi Generali Distretto Tecnologico Nz. Energia S.C.A.R.L. Eni Adfin S.p.A. Eni Corporate University S.p.A. Eni Fuel Centro Sud Eni Gas Transport Service Eni Insurance Limited Enimed S.p.A. EniServizi S.p.A. Eni Trading & Shipping I.S.A.F Spa Lng Shipping S.p.A. Petrobel Belayim Petroleum Co Versalis S.p.A. Saipem S.p.A. Serfactoring S.p.A. Servizi Aerei S.p.A. Syndial S.p.A. Raffineria di Gela S.p.A. Raffineria di Milazzo ScpA Ravenna Servizi S.p.A. Tecnomare S.p.A. Imprese possedute o controllate dallo Stato: Gruppo Enel Gruppo Finmeccanica GSE- Gestore Servizi Elettrici Terna SpA Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Gruppo Anas Gruppo Ferrovie dello Stato Gruppo SNAM Crediti e altre attività Debiti e altre passività 1.004 3.059 4.063 10 -37 -27 3.979 273.845 14 11.028 628 289.494 17.313 70.530 -1.288 3.729 28.968 90.284 28.968 54 57 10 -13 233 -100 6 3 47 14.157 252 765 Garanzie Ricavi Beni Servizi -2 -21 -23 10 95 105 160 304.793 -109 50 1.226 38.255 13.208 114 8.001 8.691 40 312.954 23.056 38.419 712 12 28 2.646 6.833 765 3.447 1.017 121 1.138 2.321 2.649 4.970 1.755 36.575 460.849 15 7.438 1.653 960 44.013 465.232 215 12.162 161 12.538 272 -1 4 21 28 3.386 12 329 36.741 90 -99 491 4.484 7.633 277 15 63.538 3.875 165 9 391 88 13 12 4.592 26 6.196 316 Fondi Pensione Fopdire Altro 2.483 83.930 914 30.161 Servizi -101 233 13.113 1.850 7 9.719 19.526 Beni 5 35.465 -11 2 Altro 691 172 18.452 252 1.181 175.733 156 225 127 69 708 32 101 56 2.687 29.981 93.674 12.752 38.409 -82 1.643 -951 10.239 39.267 1 4 158 -244 53 37 44.012 610 40.083 25.110 709 50.826 4 2 9 84.306 25.521 11 179.469 18.664 409 271 87.435 -2 -1.060 24 87.730 1.259 1.257 -1.060 311.212 486.291 16.857 33 33 387.256 171.097 28.968 490.911 61.434 76.839 (a) i costi si differenziano da quelli dello schema di conto economico perché sono esposti al lordo delle quote capitalizzate e del costo per personale in comando. (b) i ricavi si differenziano da quelli dello schema di conto economico perché sono esposti i proventi relativi al personale in comando. Rapporti finanziari Tra i principali rapporti finanziari, oltre ai contratti di finanziamento a lungo termine già commentati alla nota n. 22 Passività finanziarie a lungo termine, si dà evidenza che con l’eni spa che svolge attività finanziaria per conto delle società del Gruppo eni è in essere una convenzione in base alla quale l’eni spa provvede alla copertura dei fabbisogni finanziari e all’impiego della liquidità e alle operazioni di “cash pooling” di Enipower S.p.A., nonché alla copertura dei rischi di cambio, di tasso di interesse e di prezzo delle merci attraverso la stipulazione di contratti derivati. 94 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio I rapporti finanziari sono di seguito analizzati: Esercizio 2013 (migliaia di euro) 31.12.2013 Denominazione Imprese controllate da Eni: Eni Corporate Enipower Mantova S.p.A. Termica Milazzo S.p.A. Imprese a controllo statale: Gruppo GSE - Gestore servizi elettrici 2013 Crediti Debiti Garanzie 32.654 218.253 30.132 32.654 218.253 30.132 Oneri finanziari Proventi finanziari 6.896 5.177 6.896 Proventi su partecipazioni 306 18.684 4.059 5 5.488 22.743 Esercizio 2014 (migliaia di euro) 31.12.2014 Denominazione 2014 Crediti Debiti Garanzie 69.026 163.676 28.968 Oneri finanziari Proventi finanziari 5.377 2.723 Proventi su partecipazioni Imprese controllate da Eni: Eni Corporate Enipower Mantova S.p.A. Raffineria di Milazzo 16.193 298 Imprese a controllo statale: Gruppo GSE - Gestore servizi elettrici 69.026 163.676 28.968 5.377 3.021 16.193 Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari L’incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate sulle voci dello stato patrimoniale è indicata nella seguente tabella di sintesi: 31.12.2013 (migliaia di euro) Totale Entità correlate Crediti commerciali e altri crediti Altre attività correnti Altre attività finanziarie non correnti Altre attività non correnti Passività finanziarie a breve termine 393.154 7.342 380.838 7.342 2.666 Debiti commerciali e altri debiti Passivita' finanziarie a lungo termine comprensive delle quote a breve termine Altre passività correnti Altre passività non correnti 31.12.2014 Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza % 96,87 100,00 390.668 1.067 378.588 1.067 96,91 100,00 2.291 85,93 7.983 7.601 95,21 220.889 185.319 83,90 206.226 165.436 80,22 218.253 6.298 9.274 218.253 9 8.375 100,00 0,14 90,31 163.676 430 10.777 163.676 9 5.651 100,00 2,09 52,44 95 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio L’incidenza delle operazioni con parti correlate sulle voci del conto economico è indicata nella seguente tabella di sintesi: Ricavi della gestione caratteristica Altri ricavi e proventi Acquisti, prestazioni di servizi e costi diversi Costo lavoro 2014 2013 (migliaia di euro) Totale Entità correlate Incidenza % Totale Entità correlate Incidenza % 962.810 888.812 92,31 862.794 796.943 92,37 19.437 17.231 88,65 18.876 16.857 89,30 706.633 627.138 88,75 628.179 601.503 95,75 34.177 516 1,51 31.441 1.056 3,36 70,15 595 420 70,59 469 329 Oneri finanziari 2.362 1.950 82,56 1.848 1.501 81,22 Strumenti derivati (123) (123) 100,00 1.153 1.153 100,00 22.743 22.743 100,00 16.193 16.193 100,00 Proventi finanziari Altri proventi (oneri) su partecipazioni I principali flussi finanziari con parti correlate sono indicati nella seguente tabella di sintesi: (migliaia di euro) Ricavi e proventi Costi e oneri 2013 2014 906.043 813.800 (627.654) (602.558) (22.743) (16.193) Dividendi,interessi ed imposte -dividendi -interessi attivi (395) (329) -interessi passivi 1.944 2.555 (31.835) 3.214 Variazione dei debiti commerciali e diversi (8.008) (33.081) Dividendi incassati 27.573 22.439 Interessi incassati 23 89 (2.131) (1.473) 242.817 188.463 Variazione dei crediti commerciali e diversi Altri proventi (oneri) operativi Interessi pagati Flusso di cassa netto da attività operativa Investimenti: - immobilizzazioni immateriali - immobilizzazioni materiali (6) (25.607) (26.253) - partecipazioni - variazione crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di investimento (20.486) 10.475 Flusso di cassa degli investimenti (46.099) (15.778) (46.099) (15.778) (54.546) (54.545) (6) (32) Disinvestimenti: - immobilizzazioni immateriali - immobilizzazioni materiali - partecipazioni - variazione crediti finanziari - variazione debiti e crediti relativi all’attività di investimento Flusso di cassa dei disinvestimenti Flusso di cassa netto da attività di investimento Assunzione di debiti finanziari a lungo Rimborsi di debiti finanziari a lungo Decremento di debiti finanziari a breve Dividendi pagati Flusso di cassa netto da attività di finanziamento Totale flussi finanziari verso entità correlate 96 (85.045) (139.597) (54.577) 57.121 118.108 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio L’incidenza dei flussi finanziari con parti correlate è indicata nella seguente tabella di sintesi: 2013 (migliaia di euro) Totale Flusso di cassa da attività operativa 2014 Entità Incidenza correlate % Totale Entità Incidenza correlate % 172.657 242.817 140,64 156.151 188.463 120,69 Flusso di cassa da attività di investimento (131.658) (46.099) 35,01 (65.190) (15.778) 24,20 Flusso di cassa da attività di finanziamento (139.597) (139.597) 100,00 (54.577) (54.577) 100,00 34 Eventi ed operazioni significative non ricorrenti Non si rilevano eventi e/o operazioni significative non ricorrenti che abbiano incidenza sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari della società. 35 Posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali Non si rilevano posizioni o transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali che abbiano incidenza sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari della società. 97 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 36 Attività di direzione e coordinamento A norma dell’articolo 2497-bis si indicano i dati essenziali del bilancio al 31 dicembre 2013 dell’eni spa che esercita sull’impresa attività di direzione e coordinamento. 98 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio I dati essenziali della controllante eni spa esposti nel prospetto riepilogativo richiesto dall’art. 2497-bis del codice civile sono stati estratti dal relativo bilancio di esercizio per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2013. Per un’adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di eni spa al 31 dicembre 2013, nonché del risultato economico conseguito dalla società nell’esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile presso la sede della società. 37 Eventi successivi alla chiusura dell’esercizio Eventuali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio sono illustrati nella stessa voce esposta nella Relazione sulla Gestione. 99 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Proposta del Consiglio di Amministrazione all’Assemblea degli Azionisti Signori Azionisti, il conto economico della Vostra società presenta l’utile di esercizio di 64.886.708,15. Si propone di deliberare in merito all’attribuzione dell’utile d’esercizio 2014 come segue: • alla riserva legale l’importo di euro 3.244.335,41; • agli azionisti l’importo di euro 61.642.372,74 unitamente all’ammontare di euro 4.503.976,69 a titolo di dividendo in ragione di 0,07 euro per azione del valore nominale di 1 euro, per un totale di euro 66.146.349,43. Il dividendo sarà pagato a partire dal 15° giorno successivo alla data dell’assemblea. 100 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio 101 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 102 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio 103 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 104 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio 105 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio 106 Enipower Bilancio di esercizio 2014 / Note al bilancio Convocazione dell’Assemblea degli Azionisti L'assemblea ordinaria degli azionisti di Enipower S.p.A è convocata in San Donato Milanese, Piazza Vanoni 1 per il giorno 20 aprile 2015 alle ore 11,00 in prima convocazione, e occorrendo, per il giorno 27 aprile 2015 stessi ora e luogo, in seconda convocazione, per discutere e deliberare sul seguente: Ordine del giorno 1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014, relazioni degli Amministratori, del Collegio Sindacale e della Società di Revisione. Delibere relative e conseguenti. 2. Nomina degli Amministratori, previa determinazione del numero e della loro durata in carica e del Presidente del Consiglio di Amministrazione; determinazione del compenso loro spettante. Il presente avviso di convocazione è trasmesso mediante posta elettronica, come previsto dall'art. 10 dello statuto. Per la partecipazione all'Assemblea si osservano le norme di legge e le disposizioni statutarie. Cordiali saluti. 107 Enipower Bilancio di esercizio 2014/ Note al bilancio Deliberazioni dell’Assemblea degli Azionisti L’assemblea degli azionisti di Enipower S.p.A si è riunita il giorno 20 aprile 2015 alle ore 11,00 in prima convocazione, in San Donato Milanese, Piazza Vanoni 1, presso gli uffici eni spa. Con riferimento al primo punto previsto all’ordine del giorno, l’Assemblea degli Azionisti ha deliberato di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2014 che presenta un utile di 64.886.708,15 euro e di attribuire l’utile dell’esercizio 2014 come segue: • alla riserva legale l’importo di euro 3.244.335,41; • agli azionisti l’importo di euro 61.642.372,74 unitamente all’ammontare di euro 4.503.976,69 a titolo di dividendo in ragione di 0,07 euro per azione del valore nominale di 1 euro, per un totale di euro 66.146.349,43. 108