regolamento edilizio regolamento edilizio

Transcript

regolamento edilizio regolamento edilizio
ASSESSORATO URBANISTICA E DECORO URBANO
DIREZIONE URBANISTICA E GESTIONE DEL TERRITORIO
SERVIZIO P.R.G. PIANIFICAZIONE URBANISTICA PROGETTI SPECIALI
REGOLAMENTO EDILIZIO
Sostenibilità, qualità del paesaggio e
dell'ambiente
Interventi edilizi, infrastriutture e verde
avv. Enzo Bianco
Sindaco
Salvatore Di Salvo
Assessore
Direttore
Dirigente e Progettista
Gruppo di Collaborazione
Gruppo di supporto
Assistenza Legale
arch. Gabriella Sardella
arch. Rosanna Pelleriti
arch. G. Salamanca, geom. G. Viglianisi
ing. S. Bonaccorsi, arch. L. Granzotto,
geometri F. Ranno, S. Barbagallo,
I. Campochiaro
avv. G. Muscaglione, avv. D. Macrì
avv. R. Russo
Linee Guida pericolosità geologica e sismica
dott. A. Puglia
2014
Comune di Catania
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA
SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E PAESAGGISTICA
INTERVENTI EDILIZI, INFRASTRUTTURAZIONI E
VERDE
PRINCIPI DI SOSTENIBILITA' PAESAGGISTICA
Il valore del paesaggio è tutelato dall’art. 9 della Costituzione
della Repubblica Italiana.
Il progetto del paesaggio urbano si inserisce in questa norma di
tutela in relazione alle sue diverse ed importanti funzioni
ambientali, urbanistiche e sociali, ma anche per il notevole ruolo
di educazione naturalistica e di miglioramento della qualità
urbana. Per tale motivo la progettazione delle aree urbane
attrezzate e verdi , nonché la loro gestione e manutenzione
devono essere attuate in modo esemplare, nel rispetto della
vegetazione e in conformità alla condizioni ambientali.
In riferimento alle direttive sui principi di sostenibilità
paesaggistica indicati dal Piano Paesaggistico provinciale, si
esplicitano di seguito i criteri qualificanti l’intervento nelle aree di
interesse paesaggistico, condivisi dall’Amministrazione comunale,
a cui la Soprintendenza ai BB.CC.AA si uniformerà nell’esame e
nella valutazione dei progetti. Ogni intervento effettuato sul
territorio, a partire dalle semplici manutenzioni fino agli
interventi più complessi, deve perseguire l'obiettivo di
salvaguardare, ripristinare, potenziare gli elementi strutturanti e
costitutivi del paesaggio.
Pertanto, i progetti, devono tenere conto dei PRINCIPI DI
SOSTENIBILITA' E QUALITA' PAESAGGlSTICA di seguito elencati.
Interventi Edilizi
a) Analisi ed estrapolazione nell'area oggetto di intervento
delle unità di paesaggio e delle relative componenti strutturali
e morfologiche, nonché dei componenti paesistico-culturali da
tutelare, valorizzare, riqualificare, che devono diventare le
invarianti strutturali dell'intervento;
b) Rispetto degli elementi strutturanti la maglia rurale storica,
degli elementi di interesse architettonico, dei manufatti storici,
compreso quelli di uso rurale (saje, abbeveratori, ecc.
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E AESAGGISTICA
3
Comune di Catania
stradelle, sentieri, canali, fossati, aree boscate, macchie,
esemplari arborei isolati) Il tessuto edilizio deve essere
preferibilmente articolato secondo uno schema tipomorfologico che faccia riferimento alla qualità spaziale e
urbana dei tessuti storici e che preveda la compattazione
volumetrica escludendo decisamente le logiche della città
diffusa e della crescita urbana disordinata;
c) Utilizzo di tecniche di bioedilizia, di risparmio idrico e di
reimpiego delle acque meteoriche, produzione di energia
rinnovabile con moduli tecnologici integrati elo semi integrati;
d) Le quote del terreno esistente devono essere mantenute, e
gli insediamenti, evitando per quanto possibile, sbancamenti e
movimenti bruschi che alterino il luogoe gli insediamenti, ove
fattibile, si dovranno collocare adagiandosi sul terreno in modo
da seguirne l'andamento; si eviteranno così le alterazioni dei
muri di contenimento; in ogni caso saranno da preferire
tecniche di ingegneria naturalistica;
e) Le tecniche di intervento devono privilegiare l'ingegneria
naturalistica per garantire un migliore inserimento;
f) nel paesaggio, una ridotta manutenzione nel tempo e
minori costi ambientali a fronte di una qualità molto alta; a tal
fine devono essere preferite tecniche di terra armata in
sostituzione dei muri in calcestruzzo variamente rivestiti,
oppure consolidamenti dei versanti franosi tramite palificate
vive o morte, piantumazioni, viminate, fascinate, ecc. in
quanto compatibili con le prescrizioni in ambito geotecnico di
cui alle NTC 2008 ed alle LINEE GUIDA PER L’APPLICAZIONE
DELLE NORME RELATIVE ALLA PERICOLOSITA’ GEOLOGICA E
SISMICA NEL TERRITORIO COMUNALE (2011).
Infrastrutturazioni
a) Le superfici impermeabili impegnate dall' infrastrutturazione
viaria e di parcheggio, devono essere limitate al minimo
indispensabile, il peso volumetrico dell'intervento deve essere
riequilibrato da altrettanto volume di masse verdi;
b) La progettazione delle infrastrutture può diventare
un'occasione per governare il disordine del territorio e creare
una sorta di "armatura" che contribuisce alla formazione delle
reti ecologiche. Per realizzare quest’obiettivo la strada va
pensata non soltanto in termini funzionali come un nastro
d'asfalto che congiunge due o più punti ma come un elemento
che si relaziona spazialmente ai vari contesti, e come una
4
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E AESAGGISTICA
Comune di Catania
"fascia" attrezzata principalmente con il verde, utilizzato e
combinato nelle varie tipologie d'impianto: fasce boscate,
filari, aree attrezzate, macchie e siepi, ecc. A tal fine è
essenziale prevedere in fase progettuale l'uso degli spazi vicini
alle carreggiate, o asservendoli con vincoli d'uso e normative
mirate o espropriandoli ed annettendoli al corpo stradale. In
ogni caso è importante progettare il rapporto tra
l'infrastruttura e il paesaggio, in modo che anche in questo
caso l'intervento non arrechi danno o minore qualità
paesaggistica, ma al contrario lo arricchisca e ne rafforzi
l'identità .
c) Le sedi viarie, soprattutto in ambito rurale compatibilmente
con le esigenze funzionali, devono essere realizzate con
tecniche di terra consolidata o asfalti drenanti ed ecologici;
Verde
a) Il "Verde", deve configurarsi come "sistema portante" e
fungere da raccordo e connettivo degli spazi di relazione; deve
riproporre la qualità del paesaggio originario, tramite l'uso di
vegetazione autoctona e storicizzata relativa alle varie fasce
pedoclimatiche e alle condizioni endogene dei suoli; deve
essere caratterizzato da un approccio sostenibile che privilegi
la naturalità o comunque la rinaturalizzazione dell’area.
b) Esso deve essere preferibilmente di tipo intensivo cioè con
utilizzo di piante di alto fusto ed arbusti, erbacee e piante da
fiore nella composizione, di preferenza appartenenti alla
vegetazione autoctona e/o storicizzata. Sono da incentivare la
creazione di aree boscate, fasce tampone boscate di ampiezza
adeguata, siepi. Va incoraggiato l'utilizzo paesaggistico della
vegetazione sia negli ambienti urbani che nelle fasce
periurbane o negli spazi rurali.
c) In linea di principio sono da escludere interventi mutuati da
una logica “consumistica” che riportano acriticamente esempi
e modelli non congruenti con il nostro paesaggio e quindi
snaturanti e fuorvianti. Sono ad esempio da evitare gli
interventi che si rifanno ad esempi americani o californiani di
prato all’inglese con rade piante, in genere palmacee o
cactacee o comunque "esotiche", in quanto estranee ai nostri
paesaggi e quindi alla nostra identità, considerando la difficoltà
manutentiva e gestionale dovuta alla richiesta di una ingente
quantità d'acqua, che, se non soddisfatta, porta rapidamente
al peggioramento dello stato di salute del verde, con evidenti
ricadute negative sulla qualità paesaggistica.
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E AESAGGISTICA
5
Comune di Catania
d) È da evitare l'utilizzo esclusivo di essenze "desertiche" o
tropicali quali Cocos Plumosa, cactacee, ecc. e delle palme in
modo ripetitivo. Le palme, con particolare preferenza per il
genere Chamaerops excelsa o dactilifera possono invece
essere utilizzate con esemplari limitati come elementi
"scultorei" che segnano punti particolari quali ingressi, corti,
ecc. così come nella tradizione urbana e rurale siciliana
consolidata; mentre le palme nane genere Chamaerops
humillis possono essere utilizzate soprattutto nelle aree
costiere come cespugli facenti parte della flora tradizionale
endemica.
e) Sono da incoraggiare, gli interventi che si inseriscono nella
specificità locale, utilizzando, ad esempio, piante tappezzanti
per le superfici; d'altronde una impostazione naturalistica del
giardino è anche più "sostenibile" perché richiede minore
manutenzione
e
tende
a
riequilibrare
l'eccessiva
antropizzazione che pervade ormai senza soluzione di
continuità i nostri spazi.
f) È buona norma infine, evitare anche l'inserimento di
piante, sebbene appartenenti alla nostra cultura, come l'olivo,
quando, per un distorto concetto indotto dalle mode e dall'uso
"consumistico" che pretende di avere il "pronto effetto" quindi
l'albero già denso, adulto e ricco di foglie, si opta per
esemplari molto adulti, a volte centenari, che vengono
sradicati dai luoghi d'origine e, con grandissima fatica, (le
percentuali di moria sono infatti molto elevate), riescono ad
adattarsi alla nuova situazione. Inoltre, così come per gli
agrumi, niente è più desolante di vedere le olive o le arance a
terra, disfatte perché gli usi urbani cui sono costrette sono
incompatibili o comunque non adeguati con gli usi originari
prettamente agricoli. Parimenti sono da riprendere alcune
tradizioni ormai perdute come quella di mettere a dimora una
o più viti per il pergolato, o all'angolo della costruzione, così
come si può ancora rilevare dalle testimonianze di alcuni
lacerti di tessuti antichi.
g) Quale parametro di densità arborea ed arbustiva, si
suggerisce la piantumazione di 10 alberi/100 mq e una
arbustiva di 25 arbusti/100 mq e l’utilizzo delle varie essenze
indicate nel successivo punto d).
6
Nel caso in cui non sia possibile procedere in tutto o in parte
all’impianto di cui al comma precedente, sarà possibile versare
l’equivalente corrispettivo economico per gli alberi non impiantati
su apposito capitolo di entrata del bilancio comunale con vincolo
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E AESAGGISTICA
Comune di Catania
di destinazione, da utilizzare per la messa a dimora e la
manutenzione del verde pubblico.
VERDE - VARIETA’ E TIPOLOGIE
L'utilizzo delle diverse essenze, arboree, arbustive ed erbacee,
dipende sia dalle caratteristiche del terreno che dall’esposizione e
dalla fascia pedoclimatica. Queste indicazioni schematiche vanno
quindi integrate ed arricchite con considerazioni di tipo locale. In
linea di principio possiamo distinguere tra grandi insiemi o zone
omogenee:
1) fascia costiera
2) fascia, collinare
3) aree urbane
La maggior parte delle essenze proposte, appartenendo alla
vegetazione locale mediterranea o storicizzata, bene si può
adattare in linea teorica a tutte e tre le fasce; la scelta finale
dipende da una serie di considerazioni di natura progettuale e
funzionale che non possono essere decise a priori.
1) Fascia Costiera
Barriere frangivento: Canneti (Phragmites australis, Arundo
donax), Tamerici, (Tamadx gallìca), Pittosforo (Pittosporum
tobira), Acacia saligna.
Vegetazione d’alto fusto: Bagolaro (Celtis Australis), Pino
marittimo (Pinus marittimus), Carrubo (Ceratonia siliqua), Pino
d’Aleppo (Pinus Halepensis), Leccio (Quercus Ilex), Gelso bianco
o nero in varietà (Morus alba, Morus Platanifolia), OIivo (Olea
Europea), Cipresso (Cupressus sempervirens), Alloro (Laurus
Nobilis), Platano orientale (Platanus , Orientalis), Fico (Ficus
carica), Mandorlo (Prunus amigdalus), Noce (Junland regia)
Albero di Giuda (Cercis Siliquastrum), Pittosforo (Pittosporum
Tobira). Sebbene appartenente alle erbacee la Phytolacca Dioica,
assume forme e dimensioni di un albero di alto fusto e può
essere annoverata ormai tra le piante storicizzate e/o comunque
bene integrate.
Vegetazione arbustiva: Terebinto (Pistacia terebinthus),
Corbezzolo (Arbutus Unedo), Lentisco (Pistacia lentiscus),
Alaterno (Rhamnus Alaternus), Viburno (Viburnum tinus),
Oleastro (Olea oleaster), Mirto (Mirtus communis), Rosmarino
(Rosmarinus officinalis), Lavanda (Lavandula Spica), Fico d'india
(Opuntia ficus indica), Buganvillea in varietà, Salvia (Salvia
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E AESAGGISTICA
7
Comune di Catania
Splendens e salvia cerulea), Timo (Thymus vulgaris), Ginepro
(Jùniperus oxicarpa), Euforbia (Euphorbia).
2) Fascia Collinare
Barriere frangivento: Cipresso (Cupressus ss.pp.), Pitosforo
(Pittosporum tobira), Alloro (Laurus Nobilis).
Vegetazione di alto fusto: Quercia Roverella e Cerro (Quercus
Pubescens, Quercus cerris) Carrubo (Ceratonia siliqua), Bagolaro
(Celtis Australis), Pino marittimo (Pinus marittimus), Pino
d'Aleppo (Pinus Halepensis), Leccio (Quercus lIex), Gelso bianco
o nero in varietà (Morus alba, Morus Platanifolia), Olivo (Olea
Europea), Cipresso (Cupressus sempervirens), Alloro (Laurus
Nobilis), Platano orientale,(Platanus orientalis), Noce (Jungland
regia), Albero di Giuda (Cercis Siliquastrum), Pittosforo
(Pittosporum Tobira), Pino d'Aleppo, Fico (Ficus carica), Mandorlo
(Prunus amigdalus), Sofora (Sophora japonica).
Vegetazione arbustiva: Terebinto (Pistacia terebinthus),
Corbezzolo (Arbutus Unedo) Lentisco (Pistacia lentiscus),
Alaterno (Rhamnus Alaternus), Oleastro (olea oleaster), Ginestra
(Spartium Junceum, Genista Aetnensis), Viburno (Viburnum
tinus), Mirto (Mirtus communis), Rosmarino (Rosmarinus
officinalis), Lavanda (Lavandula Spica), Bouganvillea in varietà,
Salvia (Salvia Splendens e salvia cerulea), Fico d'india (Opuntia
Ficus indica), Timo (Thymus vulgaris), Ginepro (Juniperus
oxicarpa), Euforbia (Euphorbia), Lantana in varietà (Lantana
Camara, ecc.).
Vegetazione erbacea e rampicanti. Per la sua estrema
versatilità è comune a tutte e tre i sistemi. Tra i rampicanti tipici
della zona e quelli adattabili si possoni enumerare: Glicine
(Wistària sinensis), Vlte (Vitis Vinifera), Vite americana
(Parthenocissus quinquefolie, tricuspidata), Gelsomino in varietà
(Jasminum spp), Caprifoglio (Lonicera caprifolium).
8
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E AESAGGISTICA
Comune di Catania
Splendens e salvia cerulea), Timo (Thymus vulgaris), Ginepro
(Jùniperus oxicarpa), Euforbia (Euphorbia).
2) Fascia Collinare
Barriere frangivento: Cipresso (Cupressus ss.pp.), Pitosforo
(Pittosporum tobira), Alloro (Laurus Nobilis).
Vegetazione di alto fusto: Quercia Roverella e Cerro (Quercus
Pubescens, Quercus cerris) Carrubo (Ceratonia siliqua), Bagolaro
(Celtis Australis), Pino marittimo (Pinus marittimus), Pino
d'Aleppo (Pinus Halepensis), Leccio (Quercus lIex), Gelso bianco
o nero in varietà (Morus alba, Morus Platanifolia), Olivo (Olea
Europea), Cipresso (Cupressus sempervirens), Alloro (Laurus
Nobilis), Platano orientale,(Platanus orientalis), Noce (Jungland
regia), Albero di Giuda (Cercis Siliquastrum), Pittosforo
(Pittosporum Tobira), Pino d'Aleppo, Fico (Ficus carica), Mandorlo
(Prunus amigdalus), Sofora (Sophora japonica).
Vegetazione arbustiva: Terebinto (Pistacia terebinthus),
Corbezzolo (Arbutus Unedo) Lentisco (Pistacia lentiscus),
Alaterno (Rhamnus Alaternus), Oleastro (olea oleaster), Ginestra
(Spartium Junceum, Genista Aetnensis), Viburno (Viburnum
tinus), Mirto (Mirtus communis), Rosmarino (Rosmarinus
officinalis), Lavanda (Lavandula Spica), Bouganvillea in varietà,
Salvia (Salvia Splendens e salvia cerulea), Fico d'india (Opuntia
Ficus indica), Timo (Thymus vulgaris), Ginepro (Juniperus
oxicarpa), Euforbia (Euphorbia), Lantana in varietà (Lantana
Camara, ecc.).
Vegetazione erbacea e rampicanti. Per la sua estrema
versatilità è comune a tutte e tre i sistemi. Tra i rampicanti tipici
della zona e quelli adattabili si possoni enumerare: Glicine
(Wistària sinensis), Vlte (Vitis Vinifera), Vite americana
(Parthenocissus quinquefolie, tricuspidata), Gelsomino in varietà
(Jasminum spp), Caprifoglio (Lonicera caprifolium).
8
REGOLAMENTO EDILIZIO
LINEE GUIDA SOSTENIBILITA' AMBIENTALE E AESAGGISTICA