RACCONTANDO LARINO

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RACCONTANDO LARINO
N U ME RO
V
FEB B RAI O
2 01 6
RACCONTANDO LARINO
ARTICOLI MENSILI DI STORIA, ORIGINI, TRADIZIONI E CURIOSITA’
L’ i de a d i p u bb li c ar e m e ns i lm en t e d eg l i
ar t ic o li su l la s t or i a, or i gi ni ,
tr a di z io n i e c ur i os i tà di La ri n o,
na s ce al l ’i n te rn o d e l p ro g et to
“L a ri n o: Ar t e e C ul t ur a n e l Mu s eo
Di f fu s o“ de l S er v iz i o C iv i le N a zi o na l e
sv o lt o d a ll e v ol o nt a ri e
Ma r in a B u cc i e R o be r ta No t ar an g el o
Carnevale Larinese
Carnevale Larinese
N U M E R O
V
F E B B R A I O
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Origini del Carnevale
Il Carnevale consiste in feste mascherate, sfilate di carri allegorici e danze.
L'inizio del Carnevale varia da paese a paese, ma tradizionalmente viene
festeggiato nelle due settimane che precedono le ceneri, nel periodo di tempo che intercorre tra il 17 Gennaio (festa di S. Antonio abate) e martedì
grasso, che precede il mercoledì delle ceneri, primo giorno di quaresima. Il
nome deriva probabilmente dal latino medievale “carnem levare”, cioè
"togliere la carne" dalla dieta quotidiana, in osservanza del divieto nella
religione cattolica di mangiare la carne durante i quaranta giorni di quaresima. I festeggiamenti hanno un'origine lontana, probabilmente nelle feste religiose pagane, in cui si faceva uso delle maschere per allontanare gli spiriti
maligni. Con il cristianesimo questi riti persero il carattere magico e rituale
e rimasero semplicemente come forme di divertimento popolare. Durante il
Medioevo e il Rinascimento i festeggiamenti in occasione del Carnevale
furono introdotti anche nelle corti europee ed assunsero forme più raffinate,
legate anche al teatro, alla danza e alla musica. Ancora oggi rappresenta
un'occasione di divertimento e si esprime attraverso il travestimento, le sfilate mascherate, le feste.
Storia del Carnevale Larinese
In origine il Carnevale a Larino era legato ad antiche tradizioni popolari ed
in particolare all’usanza di vestirsi da “pacchianella”cantando e ballando in
giro per le case in cambio di un regalo. La prima manifestazione rievocativa
fu organizzata nel 1955, con la realizzazione di un carretto e costumi presi
in affitto. Negli anni successivi i carri vennero realizzati con materiale da
recupero (legno, stoffa ect.). Nel 1975, solo vent’anni più tardi dalla prima
manifestazione quattro giovani larinesi (Ugo Mancini, Tommaso Bucci, Alfredino Puntillo e Umberto Massini) iniziarono a realizzare veri e propri carri allegorici e decisero di costituire un comitato per l’organizzazione di questa festa.
Il Carnevale oggi
Oggi la manifestazione a Larino è legata soprattutto alla sfilata dei carri allegorici. Una festa molto sentita dai ragazzi, che per mesi lavorano per la
realizzazione di splendidi carri. Le opere in cartapesta fanno di loro dei veri
artisti, che migliorano la loro tecnica di anno in anno. I carri sono preceduti
da corpi di ballo che rallegrano l’atmosfera.
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Tecnica utilizzata
La cartapesta
La tecnica utilizzata per la realizzazione dei carri allegorici è la cartapesta. Sembra che l’origine
della cartapesta sia da attribuire ai cinesi che intorno all’anno zero l’utilizzarono addirittura negli
elmi e nelle armature dei guerrieri. Dalla Cina, passando per il mondo arabo, la carta arrivò in Europa intorno al X sec. Nella seconda metà del 700 si cominciano a trovare oggetti di arredamento
in carta pressata, mentre dall’Oriente arrivarono paraventi, paralumi, ombrelli, tavolini e vasellame vario. Nell’800 mobili in cartapesta si possono trovare in Europa, negli Stati Uniti ed in Russia. Al giorno d’oggi la tecnica della cartapesta viene usata in Messico, India, Pakistan, Kashmir,
Filippine, Giappone, per la fabbricazione di scatole, vassoi, cofanetti, maschere e sculture di vario
tipo. L’Italia è famosa nel mondo per le maschere veneziane ed i Carri di Carnevale.
Primo metodo
Gli elementi che compongono un
carro sono creati con la cartapesta.
La tecnica più utilizzata dai ragazzi
è quella costituita da strutture in
ferro, sulle quali modellano le forme con rete metallica. Questa viene rivestita da fogli di giornale
(quotidiani) con i quali realizzano
le “bombature”, che danno vita ai
personaggi. Queste verranno rivestite con strati di giornali e colla.
L’ultimo strato applicato è di
“carta marrone”, sul quale verrà
passato uno strato di vernice bianca, che farà da base per la pittura.
Secondo metodo
Alcune parti dei carri vengono
realizzate con gli stampi. Viene
prima realizzata l’opera in argilla, dalla quale si ricaverà lo stampo. Lo stampo viene realizzato in
gesso, attraverso il quale vengono create delle copie in cartapesta, grazie alla sovrapposizione di
giornali e colla.
CARNEVALE
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LARINESE
La mascotte Larinella
Nascita mascotte
Larinella è stata ideata grazie ad un concorso indetto nel 2007 dalla Pro Loco Città di Larino per la realizzazione della mascotte del Carnevale Larinese. La vincitrice, l’artista locale Sofia Abalmasova, ha
ideato la mascotte come un giullare in calzamaglia romboidale blu e rosso con finiture in oro, il volto coperto da una maschera nera, e circondata in vita
dall’Anfiteatro romano di Larino. La mascotte in cartapesta è stata realizzata nel
2011 da Nicola Di Bello, Sergio Verratti e
Stefano Vitulli, alcuni dei fondatori
dell’Associazione Culturale Larinella. E’
stata presentata al pubblico nell’ottobre
dello stesso anno e diventata con delibera
comunale la mascotte ufficiale del Carnevale Larinese.
Larinella, la mascotte del Carnevale
Le varie fasi della realizzazione di Larinella
Il Trofeo Larinella
Si tratta della mascotte Larinella in miniatura
alta circa mezzo metro realizzata in cartapesta
nel 2014. L’idea è quella di conferire ogni anno
la piccola mascotte al gruppo vincitore e rimetterla in palio ogni anno per la nuova manifestazione. Una sorta di passaggio di testimone tra i
gruppi costruttori che gareggiano per la vittoria.
La mascotte in miniatura
CARNEVALE
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LARINESE
Foto storiche
Carnevale 1978, “King Kong” ,
Gruppo Beniamino La Serra.
Carnevale 1980, “Khomeini”,
Gruppo Don Antonio Mastantuono.
Carnevale 1996, “Il prestigiatore” ,
Gruppo Franco Notaro.
Carnevale 1998, “Una ghigliottina per l’Italia”,
Gruppo Nicola Di Bello.
Carnevale 1999, “Come sono buoni i bianchi”,
Gruppo Luigi Ciccone.
Carnevale 2002, “Buongiorno Euro”,
Gruppo Notaro.
Carnevale 2005, “Se incantiamo la medusa facciamo
ricchi gli Usa”, Gruppo Toto.
Carnevale 2006, “Al paese dei balocchi”,
Gruppo 22.
CARNEVALE
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LARINESE
Carnevale 2007, “Sinistra o Destra da questi
mostri scappare ci resta” , Gruppo 22.
Carnevale 2008, “I Prodiani” ,
Gruppo I Boss.
Carnevale 2009, “Il Pagliaccio dei desideri” ,
Gruppo Torretta.
Carnevale 2010, “Dolce Sognare”,
Gruppo Torretta.
Carnevale 2011, “SoS si salvi chi può”,
Gruppo Gioventu' Frentana.
Carnevale 2012, “Forza e coraggio”,
Gruppo Gioventu' Frentana.
Carnevale 2013, “Non c’è più tempo per le
favole”, Gruppo Gioventu' Frentana.
Carnevale 2014, “La natura si ribella”,
Gruppo I Gatti Randagi.
CARNEVALE
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LARINESE
La mostra permanente del Carnevale
La mostra permanente del Carnevale
è situata all’interno del Palazzo Ducale. La sala è allestita con foto storiche
inerenti al Carnevale, duplicate dello
studio fotografico Mancini, e ornata
con stampi e maschere di cartapesta
realizzate da Maria Mariani. Qui viene conservata la mascotte Larinella,
che durante i giorni della manifestazione viene portata in piazza.
La canzone di Larinella
A Carnevale
ogni scherzo vale,
e se non scherzi a carnevale
che carnevale è?
Se ti annoia la realtà
Dai, cambia identità!
(larinella, la la larinella)
Scegli una maschera e balla!
Qui a Larino
non c’è Arlecchino
ma una maschera più bella
Larinella!!
Larinella, lalla Larinella!
Larinella, lalla Larinella
Ogni anno qui si fa festa,
È un carnevale che fa perdere la
testa!
Non startene lì impalato
Corri, fai in fretta,
È tutto pronto, Larino ti aspetta!
Guardati intorno c’è
Un esplosione di colori
Che crea frastuoni ed illusioni
La la la la…
La la la la...rinella!
Larin è nu fuoss
Chi ce vès’enfoss
E chi z’ne va è nu fess!
Ricciulella oilà!
L’unica cosa da fare
In questi casi
È quella più semplice:
Lasciati andare e canta!
Larin è nu fuoss
Chi ce vès’enfoss
E chi z’ne va è nu fess!
Bim bom, bim bom!
Larinella, lalla larinella!
Larinella, lalla larinella!
Testo di Eleonora Moro
CARNEVALE
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LARINESE
Carnevale 2016
CLASSIFICA CORPI DI BALLO:
1° POSTO: "Felici e contenti … in contrasto con i potenti"
2° POSTO: "Welfare, welfare delle mie brame”
3° POSTO: "In questa edilizia che non va, chissà chi ci salverà"
4° POSTO: "Gioco, stato e monopolio è una gara a chi svuota prima il portafoglio".
1° POSTO
2° POSTO
3° POSTO
Gruppo I Latitanti
Balletto fuori concorso
4° POSTO
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CLASSIFICA CARRI ALLEGORICI:
1° POSTO EX AEQUO: "Welfare, welfare delle mie brame” E "Felici e contenti
… in contrasto con i potenti"
2° POSTO: "Questo lo chiami amore?"
3° POSTO: "In questa edilizia che non va, chissà chi ci salverà"
4° POSTO: "Gioco, stato e monopolio è una gara a chi svuota prima il portafoglio".
1° POSTO
1° POSTO
3° POSTO
2° POSTO
4° POSTO
“I ragazzi del Centro Storico”
Carro fuori concorso
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LARINESE
CONCORSO MASCHERE
1° CLASSIFICATO maschera singola: “Il sultano di Dubai”
1° CLASSIFICATO maschera di gruppo: “I quadri viventi”
1° CLASSIFICATO maschera baby: “I Flintstones”
MASCHERE
VINCITRICI
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Fonti
XIV Edizione del “Carnevale nel Molise”, AA.VV., Opuscolo illustrativo,
Larino 1988;
Foto M. Bucci - R. Notarangelo
Foto amatoriali prese dal web
Foto Studio D. Mancini, Studio F. Mosca, Giuseppe Vitulli
www.carnevalemaschere.com
www.partecipiamo.it
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LARINESE
VECCHIO PAZZO
Carnevale vecchio e pazzo
S'è venduto il materasso
Per comprare pane, vino
Tarallucci e cotechino
E mangiando a crepapelle
La montagna di frittelle
Gli è cresciuto un gran pancione
Che assomiglia ad un pallone
Beve, beve all'improvviso
Gli diventa rosso il viso
Poi gli scoppia anche la pancia
Mentre ancora mangia, mangia
Così muore il Carnevale
E gli faremo il funerale
Dalla polvere eri nato
E di polvere è tornato.
Gabriele D'Annunzio
Informazioni
Centro Servizi Museali Larino
Piazza Duomo 44, Larino
tel 0874 828232
366 4988383
[email protected]
C e n t r o S e r vi z i M u s e a l i
Larino
Le volontarie
Marina Bucci e Roberta Notarangelo
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