Open Book - Comune di Fossano
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Open Book - Comune di Fossano
TUTTE LE FOTO SONO DI ALESSANDRA VOLPI Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Maurizio Bergia Assessore alle politiche giovanili del Comune di Fossano Carissimi amici, ciao a tutti. Un saluto particolare a voi ragazzi, perché i veri protagonisti oggi siete voi e spero lo sarete anche nel futuro della città. Credo che per il Sindaco, che fortemente in prima persona ha voluto questo percorso dell’Open Space, e per tutti noi Assessori sia davvero una buona giornata. 200 persone, giovani e adulti che hanno a cuore il futuro della nostra città, sono qui oggi per tutta la giornata in modo assolutamente gratuito per dare voce e cuore ad un cambiamento. Questo è un capitale umano di valore immenso, che dobbiamo prendere molto sul serio, valorizzare il più possibile e statene certi che lo faremo. Noi amministratori oggi saremo chiamati a fare una cosa straordinaria: stare in silenzio ed ascoltare il rumore della foresta che cresce e non l’albero che cade. Si dice spesso che l’Italia non è un paese per i giovani: governata in ogni ambito spesso da ultrasettantenni, pochissimi sono gli spazi di protagonismo diretto che avete a vostra disposizione. Vi riempiamo di cose, preoccupati di togliervi in ogni momento la fatica del vivere, credendo così di proteggervi. Abbiamo creato un mondo dove tutto ha un prezzo, dove avere vale molto più dell’essere. In una parola spesso vi rubiamo la cosa più importante, il sogno di costruire un futuro con le vostre mani, magari battendo anche qualche volta il naso. A nome della nostra generazione adulta voglio chiedervi scusa, perché spesso non vi prendiamo sul serio. Con questo percorso dell’Open Space vorremmo restituirvi il futuro che vi appartiene, la voglia di lottare per qualcosa di bello e grande, la voglia di faticare e spendervi per raggiungere un sogno. Vi trattiamo spesso come consumatori, dimenticandoci che non solo siete il futuro della nostra società, ma anche il presente. In questi mesi nei tantissimi incontri che abbiamo avuto credo di aver capito una cosa: dobbiamo pretendere molto di più da voi, dobbiamo prendervi più sul serio, perché dentro di voi c’è tanto talento, magari un po’ nascosto. Mi piace la metafora della sfida: se un giovane mi dice che la sua città è un po’ morta mi viene da rispondergli “e allora? Tu cos’hai da proporre?” Non è un caso che tutti i leader positivi adulti che sono emersi in città sono tutte persone che vi prendono molto sul serio, che vi valorizzano e pretendono anche molto da voi. Allora mentre come Amministrazione comunale siamo qui a ringraziarvi per la vostra presenza vogliamo anche dirvi che ci aspettiamo molto da voi, perché sappiamo che avete molto da dare. Non mi preoccupa oggi pensare a come riusciremo a concretizzare le tante proposte che emergeranno oggi, a come troveremo le risorse per portarle avanti. Mi sta a cuore creare insieme un clima di fiducia, una città delle opportunità, nelle quali vi sentiate davvero a casa, dove possiate trovare adulti non accondiscendenti ma che vi accompagnano a scoprire la “magia” di una vita buona e ben riuscita. Fossano è una città viva e bella che deve però crescere di più a misura di giovani: il bellissimo corteo delle Associazioni del 2 giugno in via Roma ce lo testimonia. Non aggiungo altro se non qualche ringraziamento, già sapendo e scusandomi se dimenticherò qualcuno. Un grazie grande alla squadra di Studio Evo (Monica, Sara, Lucio e Cristiano) per l’anima che sapete dare ai vostri progetti e per il modo di lavorare con il territorio, al Sindaco che per primo ha creduto a questo progetto e a tutti i miei colleghi Assessori che oggi sono qui ad ascoltarvi, alla nostra equipe delle politiche giovanili (Laura Bollati, Laura Monasterolo, Tiziana Pelazza, Andrea Allione, Albi e Cristina, Burdi, Lele, GianMaria, Alice, Paola), a tutti quelli che in qualche modo rendono possibile lo svolgimento dell’Open Space, a don Derio che chi ci ospita e per tutto quello che porta avanti con i giovani, a Walter per il suo lavoro giornalistico di questi mesi, alle due neonate Associazioni Shamrock e Crescendo che sono un bellissimo segnale di speranza, a Luciano, all’Ass. Giranimando e all’equipe di Cascina Sacerdote, ai ragazzi dello Spazio Studenti e a tutti i rappresentanti di classe. Grazie al Consorzio Monviso Solidale che insieme a noi lavora con i giovani e alla Fondazione della Cassa di Risparmio di Fossano che da anni Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? sostiene in modo convinto i nostri progetti. Un grazie particolare a tutti gli adulti che hanno a cuore i nostri ragazzi (e qui siete in tanti) perché il vostro impegno e il vostro lavoro come insegnanti, educatori, allenatori non ha un prezzo e vale tantissimo. Concludo questo mio intervento iniziale con la premessa che oggi farò volentieri come tutti gli altri miei colleghi Assessori una cosa importante: starò assolutamente in silenzio, curioserò fra i gruppi, ascolterò le vostre idee, sarà per noi una “full immersion” di ascolto, che ci aiuterà a sognare insieme la Fossano del futuro e del presente. Vi lascio come suggestione questa splendida canzone di Giorgio Gaber, “non insegnate ai bambini”, che mi sembra l’impegno della comunità adulta a prendere voi ragazzi sul serio davvero. E’ un inno alla vita stupendo. Buon Open Space a tutti. Andrea Allione portavoce dell’equipe di lavoro sulle politiche giovanili “Un uomo si ferma al fondo di una terrificante cascata. In cima ci sono dei bambini e dei ragazzi, ne vede cadere alcuni e si decide a soccorrerli perché essi cadendo si feriscono. Provvede alle loro cure mediche e chirurgiche. Sono così tanti quelli che cadono che l’uomo si sente costretto a costruire un ospedale. Poi l’uomo, osservando meglio cosa accade in cima alla cascata, si accorge che ci sono dei bambini che cadono perché spinti e altri che cadono mentre spingono. Questi ultimi, pensa l’uomo, devono essere puniti. Costruisce per loro una prigione e ve li rinchiude. Così egli possiede un ospedale e una prigione: non vi è differenza fra i bambini ospitati, essi sono tutti caduti. E poi un giorno giunse una donna che gli disse: “perché non vai in cima alla cascata ed eviti che si spingano?”. E l’uomo rispose: “Non c’è tempo, molti bambini hanno bisogno di essere curati, altri di essere puniti. Per me sarebbe troppo costoso costruire una scala che vada dal fondo della cascata alla cima, non lo posso fare. Resterò qui!”*. Da più di un decennio il Comune di Fossano e il Consorzio Monviso Solidale investono in progetti di prevenzione rivolti alle famiglie, ai giovani, alle comunità locali. Scegliere politiche di prevenzione significa credere che lo sviluppo di azioni e iniziative per e con i cittadini produca migliori relazioni, maggior capacità di collaborare e di esprimere energie positive, più voglia di vivere insieme; significa dunque migliorare il capitale sociale di un territorio. Negli ultimi anni abbiamo sviluppato un progetto di Educativa di Strada che ha incontrato migliaia di giovani fossanesi e dato forma a varie iniziative in collaborazione con le scuole, le agenzie educative, i servizi. Da questo lavoro è nata l’associazione Shamrock: un gruppo di ragazzi che ha a cuore Fossano e i suoi giovani cittadini. Inoltre abbiamo profuso energie al Centro Giovani di Cascina Sacerdote, investendo su diversi gruppi e relativi progetti: lo Spazio Studenti è una realtà viva, che genera idee e nuovi progetti. Non ci siamo dimenticati degli adulti, coinvolgendoli in esperienze formative. Da qualche mese è nata Crescendo: un’associazione di genitori che intende presidiare le progettualità per e con gli adolescenti del territorio. Ma in questa giornata non vogliamo certo parlare di quanto siamo stati bravi. L’Open Space che ci accingiamo a vivere è la giusta occasione per guardare avanti e per farlo insieme. È necessario che oggi si facciano 2 cose: - la prima è vivere questa giornata come un’opportunità unica nel suo genere: è il momento in cui dare voce a idee, sogni, passioni, bisogni e valori. È la possibilità di prendere parola e farlo in una situazione collettiva di ascolto, in un contesto che intende prendere sul serio le persone che desiderano parteciparvi; - in secondo luogo è importante che il nostro guardare avanti sia un’operazione fatta insieme, una sorta di abbraccio. Quando si guarda lontano si abbandona lo sguardo dal terreno certo, in cui posano i piedi. Ci si affaccia all’orizzonte, con un po’ di capogiro e con il rischio di perdere un po’ l’equilibrio. Solo se condividiamo il sogno e l’idea di costruirlo insieme, abbracciandoci, possiamo sentirci più solidi. * Brano tratto da: Giovani a rischio di D.Bacchini e P.Valerio ed Franco Angeli Cristiano Ghibaudo facilitatore dell’Open Space Technology insieme allo staff si StudioEvo Benvenuti a questo Open Space! Sono molto contento di vedervi così numerosi. Qui con noi oggi c’è l’equipe di lavoro, che ha organizzato tutto: Open Night, aperitivi, oltre 60 interviste, montaggio e lavoro per comunicare e organizzare questo incontro. Queste persone sono quelle che poi si prenderanno la responsabilità di far funzionare il progetto che emergerà dal lavoro di oggi. C’è poi l’associazione di giovani Shamrock, l’associazione I guardiani del Warp, che organizza giochi di ruolo, l’associazione di genitori Crescendo, che ci ha aiutati molto, lo Spazio Studenti, fatto dei rappresentanti di istituto e di classe di Fossano. C’è tutta la Giunta! Cosa succederà oggi? Abbiamo un grande cartellone vuoto, che verrà riempito con le vostre idee. Quante volte vi è capitato di partecipare ad un incontro in cui potete decidere voi le questioni da discutere? Oggi ci sono solo 4 regole e 1 legge. Le regole dicono che: chiunque venga è la persona giusta, qualsiasi cosa succede è l’unica che possiamo avere, quando si comincia è il momento giusto, quando si finisce si finisce. La legge dei due piedi dice che: se ti accorgi che non ti stai divertendo, non sei produttivo, e stai sprecando il tuo tempo, prendi i tuoi 2 piedi e vai dove puoi essere più produttivo. I coffe break sono liberi e si può anche andare via. Si può decidere di essere “bombo” o “farfalla”. Il bombo è rumoroso, un po’ fastidioso, gira in tutti i gruppi. La farfalla invece è silenziosa e gradevole, si muove e rende i luoghi più belli. Entrambe sono figure cruciali per la natura. Adesso è il vostro momento. Questa agenda è pronta per essere riempita da voi. Come funziona? Al centro del cerchio ci sono pennarelli e fogli. Dopo che avrò lanciato la domanda chiunque abbia un’idea, una risposta, un dubbio, un argomento di cui vuole discutere, un progetto nel cassetto, una recrimina- Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? zione, una speranza, un sogno, una richiesta, una buona esperienza da ripetere, si può fare avanti. Come? Viene al centro del cerchio, si presenta, propone un tema e lo spiega in poche parole. I temi vengono scritto su fogli colorati e vanno a riempire l’agenda. Chi si fa avanti e propone un tema si prende anche il compito di seguire la discussione di gruppo e di scrivere un resoconto di quello che è emerso. A fine giornata verrà distribuito l’Open Book, il libro dell’Open Space fatto da voi. Quello che discutiamo oggi tutti insieme sarà la base del programma di lavoro dell’equipe, dell’amministrazione e di tutti noi, come progetto futuro, fatto con e per i giovani. Più saremo bravi, più opportunità e collaborazioni si potranno aprire! Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani, è la domanda che apre questa giornata. Pensiamo a cosa possiamo fare noi, uno per uno e tutti insieme. Cosa possiamo fare insieme per ciascuno di noi? Cosa possiamo fare singolarmente per ciascuno? Cosa significa trovare uno spazio? Uno spazio fisico? Uno spazio mentale? Noi oggi vogliamo smontare la leggenda secondo cui a Fossano non c’è niente per i giovani. Vogliamo provarci e provare a vedere come già il mettersi in moto coincida col fare. Siamo qui per sentire e far sentire le nostre voci. Siamo qui per essere sorpresi! SESSIONE 1 GRUPPO 1 Aprire lo Spazio… Interiore Tema proposto da: Doju Dinajara Freire Partecipanti: Samuele, Anna Lucia, Ilaria,Federica, Tiziana, Lucia, Valentina, Marta, Alice, Massimiliano, Giorgia, Barbara, Andrea, Giulia, Sara, Flavia, Cristina, Eleonora, Derio, Graziella, Youssef - Tematiche come Corpo e Mente, la speranza, la fiducia, la necessità di contatto con il silenzio - Come entrare in contatto con l’altro in modo significativo, in una relazione dove vi sia ascolto delle proprie e altrui emozioni - La necessità di disporre di tempo e di luoghi in cui sperimentare (con gradualità… percorsi) lo spazio interiore attraverso: 1. Allestire una rete di coloro che hanno a cuore la spiritualità, la cura dello spazio interiore, le emozioni, la natura 2. Costruire progetti/laboratori con strumenti artistici: danza, canto, fotografia, cinema, spazi di confronto, dialogo, scambio (neutrali) con adulti “non ingombranti” SESSIONE 1 GRUPPO 2 Posti dove conoscerci Tema proposto da: Anna Andretta Partecipanti: Paola Bravo, Donatella Cardone, Lele Bressi, Francesca Dogliani, Giancarlo Serra, Paola Dao Geletta, Luca Burdisso, Matteo Basta, Anna Andretta I bisogni per noi ragazzi e adulti del luogo di Fossano dove e come conoscerci senza avere troppi pregiudizi. La possibilità di avere una squadra su cui contare formata da noi giovincelli e voi adulti dove ognuno possa dare il proprio contributo per un lavoro in rete. Avere un ascolto positivo, molto spesso lo si dà ma in modo aggressivo e ciò che si cerca è appunto darlo in un modo calmo e coerente. Talvolta, avere un solo posto in cui parlare e conoscersi e scambiare emozioni, TUTTO A COSTO ZERO PER NOI GIOVANI. Un ascolto positivo costruttivo aiuta non solo a farsi capire ma a capire. Se si cambia posto o amici, conoscere è difficile e per questo avere un ascolto non è solo un aiuto ma è il modo per dare una grinta in più. SESSIONE 1 GRUPPO 3 Un posto per giocare Tema proposto da: Daniele CastagninoPartecipanti: Barbara Bergese, Lucia Molineri, Valentina Maestrelli, Marta Gastaldi, Giorgia Grasso, Jessica Grasso, Virginia Bosio, Laura Meinero, Ornella Faiazza, Nicolas Viano, Cristian D’Angelo e Stefano Operti Abbiamo prlato principalmente di trovare uno spazio per socializzare giocando e divertendosi, con giochi di qualsiasi tipo: da tavolo, di ruolo, di miniature, manuali o motori. Attualmente abbiamo notato che oltre a non esserci gli spazi per trovarsi a giocare liberamente, si sta perdendo anche la cultura del gioco, soprattutto nel rapporto genitori figli. Manca un luogo di facile accesso, dove trovarsi in qualsiasi momento per giocare e divertirsi insieme. Una sorta di ludoteca aperta (un “Open Game”) con delle regole (accesso e comportamento regolamentati) e degli spazi riservati (per plance, aree, etc.), sfruttabile in qualsiasi momento. Il gioco oltretutto non va solo visto come divertimento “infantile”, ma in tutta la sua valenza sociale e culturale (il gioco ha delle regole, si basa sul rispetto reciproco, è interazione sociale…). Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Il gruppo chiede al Comune uno spazio adatto per queste attività che coinvolgerebbero soprattutto i giovani, ma anche le famiglie con figli di età uguale o superiore a 6 anni. Questo spazio potrebbe essere ricavato ex-novo oppure ripensando alle funzionalità di Cascina Sacerdote (che di per sé sarebbe già un ottimo centro aggregativo) in modo che vengano ricavati dei locali che servano unicamente per il gioco. Ci sono inoltre tanti progetti in ballo che potrebbero coinvolgere la città di Fossano, come il gioco fra le famiglie e i propri figli, una jointventure con la biblioteca per delle giornate culturali a tema (cinema – letteratura – gioco) oppure partecipare, portando i giochi, a delle serate “Open Night”. SESSIONE 1 GRUPPO 4 Open white Tema proposto da: Roberta Cagnotto e Federica Manzo Partecipanti: Miriam Gerlero, Chiara Gaidano, Grasso Rachele, Carletto Alice, Sanino Maura, Lucia Lamberti, Mazzucco Letizia, Grimaldi Francesca, Isoardi Eleonora, Barsotti Anna, Rinaudo Paola, Matteo Testa, Beatrice Cogliandro, Annalisa Grimaldi,Alberto Isaia, Monica Mazzucco, Cristiano Ghibaudo Abbiamo riproposto una serata modello Openight, con il miglioramento di alcuni stand e l’aggiunta di nuove attività come: 1. open-scivolo 2. open-happiness 3. video di presentazione shamrock e spazio studenti 4. open-dance 5. open-parkour 6. open-karaoke 7. gabbia 8. open-writers 9. concerto 10. frozen 11. porte volanti Abbiamo discusso sul pratico ovvero quante volte farlo (ogni 2 mesi), come migliorarlo, vari dettagli tecnici (illuminazione). L’abbiamo riproposto perché lo consideriamo un modo simpatico per incontrare nuove persone e per intrattenere i giovani a Fossano, evitando spostamenti in altre città. Un modo nuovo per divertirsi e per mettere in risalto il protagonismo giovanile. Bisogna riuscire a mettersi in gioco in prima persona e partecipare piu numerosi all’organizzazione dell’evento. È uscito fuori anche l’idea di utilizzare il vecchio GS come punto di ritrovo per i giovani da dove possono partire tutte le idee e le organizzazione per eventi quale OPENIGHT. SESSIONE 1 GRUPPO 5 Musica Tema proposto da: Imberti Francesco Partecipanti: Panero Davide, Bima Giorgia, Allasia Daniele, Bramardi Annalisa, Daniele Gianculano, Fruttero Andrea, Tavella Andrea, Maestrelli Giulio, Ulano Giulio, Maurizio Sarotto, Morano Giulia, Stefano Vizio, Pierangelo, Laura Rossi, Massucco Martina, Roccatagliata Martina, Grimaldi Francesca, Mazzucco Letizia, Luciano Cavallero Abbiamo parlato del problema dello spazio in Fossano per coloro che vogliono fare e ascoltare musica live. Spazio prove/Spazio per esibirsi: centro di aggregazione, gestito da ragazzi, dove ci si possa esibire liberamente o proporre attività tipo mostre, proiezioni, dibattiti, ecc. (simile al Nuvolari). Si pensava come locali al Cinema Politeama o alla vecchia cartiera da Stura. Possibilità di allestire una bacheca per l’incontro fra musicisti, per la creazione di nuovi gruppi. Questo luogo si può reggere autonomamente sulle entrate di sala prove e serate (prezzo equo sia per le prove, sia per il costo dell’entrata alle serate; necessità il contributo per il pagamento dei gruppi). Possibilità di un bar per aumentare le entrate e rendere più accogliente il luogo. Spazio al rumore: è difficile trovare spazi in centro città per via del rumore. Problema del dehor del bar Haiti, che ostacola la possibilità di esibirsi in piazza Manfredi. Cercare altri luoghi all’aperto: parco dello Stura, piazza Castello, davanti al duomo, ecc. Saletta prove Baravalle: troppo cara, si preferisce Genola per i costi, ma scomoda per il trasporto. Spazio anche a DJ emergenti, per continuare la serata dopo i live delle band. SESSIONE 1 GRUPPO 6 to o il finanziamento sociale (lavori socialmente utili individuati e pagati dal comune) SESSIONE 1 GRUPPO 7 Passione Tema proposto da: Giulia Grimaldi Partecipanti: Guido Fea, Anna Rottondo, Paolo Giraudo, Annalisa Grimaldi, Ilario Vissio, Beatrice Cogliandro, Rita Milanesio Abbiamo parlato della difficoltà dei ragazzi a capire come sviluppare le proprie passioni e metterle a frutto per il mondo del lavoro, della difficoltà a reperire informazioni su come trovare fondi, realizzare progetti. Abbiamo progettato la realizzazione di un ufficio “desideri da realizzare”, o anche un ampiamento del concetto di ufficio di gemellaggio e cooperazione internazionale. L’ufficio guiderà i giovani (ma anche tutti gli altri cittadini) nei meandri della burocrazia necessaria per accedere ai finanziamenti locali, regionali ed europei. L’idea è quella di dare ai giovani gli strumenti per poter creare da sé quei progetti o riempire quei vuoti che la scuola per diversi motivi non può colmare (corsi di informatica aggiornati, competenze più concrete necessarie nel mondo del lavoro, le lingue) Requisiti dell’ufficio: - Trasparenza e controllo qualità dei progetti e della loro implementazione - Che sia fortemente integrato con le scuole del territorio (presentazione e referente) - Referente nello spazio giovani (GS) - Che sia in grado di far comprendere il valore delle esperienze al fine del curriculum e delle competenze necessarie ad entrare nel mondo del lavoro (soprattutto in ambito europeo) - Che interagisca con i giovani prendendoli sul serio, affidando le giuste responsabilità ma anche i giusti meriti. - Essere in rete con le realtà locali già presenti nel territorio (lavorative come istituzionali, al fine di offrire un servizio completo) - Avere apertura globale, collegamenti con realtà internazionali (necessario nel 2011). - Utilizzo come metodo di finanziamento possibile l’autofinanziamen- Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Lavoro Tema proposto da: Enrica Delfino Partecipanti: Chiapello Nicolò, Revello Andrea, Capraro Mauro, Fachino Eva, Mannu Giorgio, Balocco Michele, Giraudo Paolo, Delfino Enrica, Monasterolo Laura, D’Incecco Ileana, Cavallero Gabriele Punto principale: cercare di trovare e favore opportunità di lavoro legate al territorio di residenza per garantire una miglior qualità di vita. Siamo partiti dal senso di smarrimento provocato dalla ricerca di un lavoro da parte di chi ci ha già provato, dalle sensazioni di chi è ancora studente e dalle difficoltà e soddisfazioni di chi ci è riuscito. • Favorire scelte universitarie o post-diploma orientate • Istituire una bacheca dei lavori offerti e dei profili ricercati. • Sito internet come punto d’incontro tra domanda e offerta • Open-Work: tavola rotonda/incontro tra aziende e candidati e studenti con l’obiettivo di creare una vera e propria rete di conoscenze • Ufficio esterno o interno al comune che si occupi di: - Insegnarci a proporci nel mondo del lavoro (figura dell’ “attivatore”) - Organizzi corsi professionali - Favorisca l’incontro tra scuole e università e aziende - Informi sui tipi di lavoro offerti e sulle competenze richieste - Coordinamento delle offerte di lavoro estivo - Organizzazione di stage presso aziende - Supporto per mettersi in proprio SESSIONE 1 GRUPPO 8 Cuore nuovo aperto Tema proposto da: Nino Mana Partecipanti: Tosto Karim, Alessia De Grazia, Busso Ariele, Maria Bergia, Franco Arese, Stefania Cogno, Anna Maria, Elena Rivarossa, Tosto Easylane, Alice Morano, Miriana Buccola, Eleonora Malvino, Martina Carboneri, Giulia Giraudo, Sara Morgana, Chiara Bosio, Luca Minuto Il mondo è come un ponte: tutte le arcate sono importanti, le più forti come le piu deboli. La società di oggi vede unicamente le prime e, dunque, tocca a noi sostenere le altre. Con questo non intendiamo affermare la necessità di leggi economiche diverse, bensì di un sentimento di solidarietà. Questa parola significa infatti rendere SOLIDO. Abbiamo deciso di tradurre tutto ciò nella creazione di un INFOPOINT, ovvero un luogo preciso in cui chiunque voglia fare volontariato poissa trovare tutte le informazioni necessarie per decidere come operare. In questo spazio le informazioni dovrebbero essere chiare e concrete. I giovani devono sapere esattamente cosa possono fare, come farlo e dove. Infatti è piu economico publicizzare un INFOPOINT piuttosto che tutte le diverse associazioni. Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? SESSIONE 2 GRUPPO 1 Aprire lo Spazio… Interiore Tema proposto da: Doju Dinajara Freire Partecipanti: Samuele, Anna Lucia, Ilaria,Federica, Tiziana, Lucia, Valentina, Marta, Alice, Massimiliano, Giorgia, Barbara, Andrea, Giulia, Sara, Cristina, Eleonora, Derio, Graziella, Youssef, flavia morano, Ariele Busso, Anna Andretta, Luca Burdisso, Elisa Beccaria, Michele Balocco, Alice Carletto, Lucia Lambereti, Chiara Bosio, Lucio Morra Musica Tema proposto da: Stefano Vizio Partecipanti: Francesco Imberti, Luisa Rossi e altri Servirebbe un ambiente da ristrutturare (tipo la cartiera a Stura) dove creare un polo culturale adibito a concerti, mostre, incontri, tipo centro sociale, ma slegato da ideologie politiche di riferimento. Sarebbe necessario un ambiente ampio messo a norma con un palco, un impianto audio, una batteria, dei servizi igienici e un bar. La gestione potrebbe essere affidata ad un gruppo di giovani. Il locale potrebbe essere usato anche durante il giorno come sala prove. Il venerdì e sabato sera si potrebbero organizzare dei concerti nei quali coinvolgere alcuni gruppi minori locali di giovani che aprono il concerto a qualcuno di un po’ più conosciuto, con eventuale spazio per i DJ alla fine del concerto. Potrebbe anche essere la sede di associazioni, cineforum, conferenze, mostre d’arte. Dovrebbe essere in uno spazio fuori Fossano, tipo una fabbrica in disuso. SESSIONE 2 GRUPPO 3 Spazio studenti Tema proposto da: Manzo Federica e Gerlero Miriam IL GRUPPO E’ STATO RIPROPOSTO: secondo round - Necessità di sapere dove e come sviluppare la conoscenza nello spazio interiore nella quotidianità - Trovare il punto di contatto tra interiorità e sociale/collettivo - Difficoltà dei giovani adulti nel dare confini a bambini e ragazzi - Adulti capaci di ascoltare e insegnare ad amare rispettando lo spazio personale del ragazzo - Imparare a “osservare” e “stare con” nelle emozioni - Necessità di fare rete e trovare luoghi in cui sviluppare progetti - Portare nelle scuole occasioni di ascolto e scambio, spazi circolari - Scuola delle emozioni e delle arti laica SESSIONE 2 GRUPPO 2 Partecipanti: Cristine Fiore, Matteo Naro, Henry Bosio, Convertino Francesca, Isoardi Luca, Namidia Ciccu, Chiara Allasina Quest’anno lo Spazio Studenti ha coinvolto inizialmente parecchi studenti del Vallauri e dell’Ancina, ma dalla metà dell’anno scolastico le partecipazioni sono notevolmente diminuite. Sono stati creati un gruppo su Facebook e un indirizzo e-mail dello Spazio Studenti per poter Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? informare chi non poteva partecipare alle riunioni del giovedì. La difficoltà è stata quella di mantenere la partecipazione degli studenti e perciò nella concreta organizzazione degli eventi. Le soluzioni pensate sono: - maggior coinvolgimento tramite assemblee che vergano esclusivamente sullo Spazio Studenti, con proiezione di filmati, foto… In cui si spieghi concretamente quali sono i ruoli dello Spazio Studenti. - Preparazione degli studenti a svolgere il ruolo di rappresentanti (più consapevolezza e responsabilità) - quest’anno è stato svolto dalle educatrici un corso su come si lavora in gruppo. L’idea è quella che l’anno prossimo propongano un corso ai vari rappresentanti. - Ognuno deve saper assumersi le proprie responsabilità per crescere - Bisogno di un supporto più assiduo nello svolgimento delle attività Concretamente lavoreremo sulla grinta delle persone e sulla loro disponibilità nel far parte di un gruppo unito. SESSIONE 2 GRUPPO 4 Circolo del lettore Tema proposto da: Ana Maria Preka Partecipanti: Preka Ana Maria, Morano Alice, Enrica Delfino, Prato Ilaria, Gian Maria Leone, Giulia Morano, Valeria Rocca Creazione di un gruppo di lettura intergenerazionale. Incontri in cui ciascuno porta i suoi libri e ci si confronta. Creazione di un Circolo del lettore ispirato al Circolo del Lettore di Torino, anche se diverso nei generi perché quest’ultimo tratta argomenti più complessi. Basarsi sulla biblioteca in quanto ha già avuto esperienza precedenti riguardo. Circolo del lettore correlato ad incontri con l’autore (sfruttando gli eventi del territorio, Salone del Libro di Torino, Scrittori in città, …). Lettura del libro e mettere questa in relazione al film. Possibilità di realizzare contatto tra circolo del libro con un possibile cineforum del Cinema “I Portici”. Scelta di un libro mensile. Recensioni del circolo del lettore nei settimanali locali scritte dai ragazzi. SESSIONE 2 GRUPPO 5 Responsabilizzarci per responsabilizzare Tema proposto da: francesca dogliani Partecipanti: Martina Roccatagliata, Denisa Kola, Cristina Paschetta, Guido Fea, Giancarlo Serra Eva Fachino, Andrea Allione, Youseff (Novellara), Laura (Educatrice Asl Fossano). Gli adulti dovrebbero migliorare la comunicazione con i giovani nei vari ambiti di vita, consapevoli del proprio importante ruolo di educatori (nel senso lato della parola) e quindi responsabili nel dover offrire modelli positivi. La comunicazione potrebbe essere migliorata offrendo più fiducia ai giovani, ponendosi come adulti coerenti che propongono un continuum tra responsabilità e svago, in un contesto di rete e col- laborazione reciproca al di fuori di pregiudizi o preconcetti. Gli adulti dovrebbero mettere in scena uno stile educativo autorevole, ovvero dare dei confini, dei contenimenti, ma negoziare e motivare i confini e “paletti” posti, in un dialogo non unidirezionale. Andrebbero rinforzate la capacità di andare oltre la semplice tolleranza, verso un agire costruttivo; la capacità di aprirsi ai giovani non solo quando si ha tempo; la continuità nei progetti con buon esito realizzati con e per i giovani (es. progetto di educativa di strada “streetlife”). SESSIONE 2 GRUPPO 6 Luoghi inutilizzati Tema proposto da: Giorgio Mannu Partecipanti: Andrea Revello, Gabriele Cavallero, Massimiliano Anzivino, Laura Mosterolo, Giorgia Bima, Gabriele Giordano, Eleonora Isoardi, Paola Rinaudo, Anna Barsotti, Matteo Basta, Letizia Mazzucco, Francesca Grimaldi, Jessica Grasso, Rachele Grasso, Chiara Gaidano, Yari Marchisone, Virginia Bosio, Lorenzo Garnero, Davide Panero, Maura Sanino, Lucia Molineri, Marta Gastaldi, Valentina Maestrelli, Barbara Bergese, Giorgia Grasso Utilizzare luoghi abbandonati o riappropriarsi di luoghi già esistenti (piazzetta Manfredi, piazza castello, cascina Sacerdote, GS, palazzetto). Maggiore riferimento al TOUCH. Abbiamo bisogno di una figura di riferimento a cui esporre idee che faccia da intermediario con chi di dovere. Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Sostenere lo spazio giovani per proporre nuovi eventi, invogliando i giovani a parteciparvi. Migliorare i mezzi di comunicazione con i giovani. Trovare finanziamenti. “Tirarlo su da noi dà più soddisfazioni” SESSIONE 2 GRUPPO 7 Shamrock Tema proposto da: Associazione Giovanile Shamrock Partecipanti: Nicolò Chiapello, Annalisa Bramardi, Annalucia Allocco, Federica Dogliani, Ilaria Pato, Luciano Cavallero, Giulia Grimaldi, Maurizio, Virginia Bosio Abbiamo cercato di capire quali sono le problematiche che spingono i giovani ad allontanarsi dalla propria città. Dovremmo tornare a ricostruirci il divertimento, senza essere solamente consumatori di feste altrui. Essere ripetitivi può essere utile per affermarsi! Utilizziamo Shamrock come punto di riferimento, rafforziamoci inserendoci in contesti già avviati in partenza. Aspettiamo nuove adesioni! SESSIONE 3 GRUPPO 1 Open white Tema proposto da: Roberta Cagnotto Partecipanti: Ilaria Prato, Alice Morano, Francesco Imberti, Giorgio Bergese, Fabio Robustelli, Alice Avalle, Malvino Eleonora, Martina Carbonero, Miriana Buccola, Annalisa Grimaldi È uscito fuori che una serata come l’openight è divertente perché vi partecipa molta gente e perché è un modo diverso per conoscere gente nuova. Sono usciti però anche punti negativi, che andrebbero modificati, per esempio, il senso di troppa confusione dovuta alle troppe attività. Hanno riscontrato il problema di non riuscire nel corso della serata a guardare ogni stand e a partecipare a tutte le attività. Un consiglio che ci è stato dato è di evitare di mettere insieme le attività simili. Grazie a questo incontro ho capito che ci sono molti giovani disposti a creare e ad aiutare e quindi sarebbe bello e interessante organizzare altri eventi in stile OPENIGHT. SESSIONE 3 GRUPPO 2 Lavoro Tema proposto da: Michele Balocco Partecipanti: Ilario Vissio, Mirco Tomatis, Andrea Racca, Michelangelo Sarotto, Samuele Audero, Andrea Gnizio, Michele Balocco Siamo partiti dal fatto che nei giovani generalmente c’è una mentalità da lavoro dipendente. Però poi ci si rende conto che non conta tanto essere dipendente o indipendente, ma il fatto di saper gestire la propria professionalità. Per fare ciò è necessario avere passione per il proprio lavoro. In ciò contano molto le scelte che si operano già a 14-15 anni. Tipo scuole superiori. Scegliere ciò che piace. Poi sicuramente bisogna fare dei compromessi e dei sacrifici per la sopravvivenza economica. Le nuove generazioni sono abituati alla precarietà alla crisi, ma poi a volte vorrebbero il posto fisso, le garanzie i diritti. I diritti vanno reclamati, ma forse non è più tempo di chiederli allo stato, ma di prenderseli e gestirli. Possibile un rilancio del modello delle società di mutuo soccorso e delle cooperative innovando modelli spesso stantii. Inoltre è importante avere buone idee che sono difficili da avere ma spesso sono molto semplici. Cercare in un ambito lavorativo già esistente spazi per inventare nuove cose SESSIONE 3 GRUPPO 3 Eventi sportivi Tema proposto da: Nicolò Chiapello Partecipanti: Mannu Giorgio, Bosio Henry, Tosto Karim, Cavallero Gabriele, Busso Ariele, Chiara Gaidano, Yari Marchisone, Grasso Rachele, Max Giaccardo, Revello Andrea, Pierangelo Tomatis, Luca Minuto Problematiche sull’iscrizione di minorenni dovute all’assicurazione o a un eventuale tessera ASD. Trovare un luogo comunale possibile per organizzare eventi come 24 ore, tornei… Problemi di costi per l’iscrizione. I giovani non sono disposti anche a pagare cifre molto basse. Problemi dovuti alla mentalità chiusa verso luoghi d’associazione, dotati invece di strutture sportive. SESSIONE 3 GRUPPO 4 Posti per... conoscerci Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Tema proposto da: Anna Andretta Partecipanti: Anna Andretta, Francesca Dogliani, Andrea Lione, Eleonora Malvino, Martina Carbonero, Miriana Buccola Per noi adolescenti sarebbe opportuno avere a dispozione diversi contesti come punto rosa dove poterci confrontare sulle nostre emozioni ed esperienze su paure bisogni ecc. tra di noi e talvolta anche con persone più grandi in grado di ascoltarci anche se a volte non siamo noi in prima persona a chiedere aiuto per sostenerci nei momenti più difficili, senza pregiudizi ed in grado di capire. Un gruppo appunto di ritrovo che non sia per forza solo un’estate ragazzi ma un gruppo che si possa avere tutto l’anno. Per noi ragazzi abbiamo ipotizzato di riuscire a concordare un appuntamento ogni qualvolta riteniamo importante, tramite appunto i nosti mezzi di comunicazione facebook ecc. però logicamente il nostro desiderio di approccio tra di noi non si può realizare se non grazie a qualke adulto che ci dia un luogo tranquillo per i nostri incontri. Siccome noi giovani non abbiamo il potere di richiedere un luogo tale per incontrarci lo si può solo sperare da qualche adulto che assecondi le nostre scelte e le renda realtà. SESSIONE 3 GRUPPO 5 Una scuola a misura di giovane Tema proposto da: Luciano Cavallero Partecipanti: Lucia Lamberti, Alice Carletto, Francesca Convertino, Easy Tosto, Alessia De grazia, Anna Lucia Allocco, Federica Dogliani, Annalisa Bramardi, Anna Barsotti, Paola Reinaudo, Eleonora Isoardi, Luca Isoardi Della scuola di oggi, del rapporto professori allievi, della situazione difficile della scuola di oggi, di modi vecchi di fare didattica, del muro tra prof e allievi per paura di perdere il controllo della situazione e confondere i piani, di modi concreti per migliorare lo stare in classe di giovani, di difficoltà nel migliorare la propria didattica. E’ emerso che è sbagliato arrendersi e dire tanto le cose non cambieranno mai!!! Migliorare le cose è molto difficile e richiede innanzitutto una disponibilità da parte dei docenti e aiuti da parte dell’istituzione scolastica. Migliorare la propria didattica non significa “modernizzarsi” utilizzando agilmente nuove tecnologie (lavagne, pc, laboratori, ecc…) ma innanzitutto modificare alla radice il metodo didattico, passando da uno stile docente-discente ad un approccio maieutico, collaborativo, cooperativo, costruzionista, facendo tesoro di esperienze positive italiane ed europee. Basta!!! Ascoltare le esigenze degli studenti e poi… non fare assolutamente nulla per venir loro incontro!!! Basta giudicare male tutto ciò che è alternativo all’ora classica curricolare!!! E’ giusto “inventare” dei premi per i professori assegnati dagli studenti, in modo da alimentare il coraggio di insegnanti a mettersi in gioco, in discussione ed aprire la mente e la didattica a nuovi percorsi. Si constata che l’insegnante fa già molto per migliorare il proprio posto di lavoro ma, per una serie di problemi contingenti (laboratori, ecc.) o strutturali (tagli all’istruzione) vive costantemente in uno stato di stress che non lo aiuta. SESSIONE 3 GRUPPO 6 Arte e libera espressione Tema proposto da: Lucio Maria Morra Partecipanti: Virgina Bosio, Chiara Bosio, Alice Avalle, Annalisa Grimaldi, Doju Freire, Graziella Grosso Mancanza di spazio a Fossano per l’arte e la libera espressione, generale preconcetto contro la creatività. L’assoluta difficoltà di praticare l’arte come attività professionale. La creatività viene praticata con buoni risultati in ambito terapeutico, per esempio nei Centri Diurni. Si potrebbero avere degli spazi ludico-creativi (come quelli realizzati da Bruno Munari) che funzionano soprattutto con materiali poveri. L’ARTE però è una parola “pesante”, associata a standard mediatici, culturali, commerciali, in cui i giovani non si riconoscono. Si riconoscono invece con la libertà espressiva di “fare cose inutili senza essere giudicati”. Potrebbe essere una buona ridefinizione di “arte”. Manca una vera educazione artistica. La televisione ci ha reso molto passivi e ha impoverito l’istanza creativa. Sembra talvolta una esigenza rimossa. Altre volte riemerge fortemente nei graffitari, nel teatro di strada e le scuole circensi (Mirabilia, Cico Paniko), nella musica. In provincia sei isolato, ma più libero. SESSIONE 3 GRUPPO 7 Politica Tema proposto da: Rosita Serra Partecipanti: Beatrice Cagliandro, Paola Giraudo, Enrica Delfino, Maria Bergia, Youssef Salmi, Matteo Basta, Giorgio Ghillardi, Gabriele Giordano, Guido Fea, Luca Burdisso, Stefano Vizio, Johnni, Ileana D’Incecco, Rosina Pagano, Edoardo Pace, Peter Rosso, Andrea. Abbiamo parlato: - dello schierarsi a destra o sinistra senza sapere bene che cosa significa - della scuola come spazio di formazione anche rispetto ai temi politici - del come fare ponte tra i politici e i giovani - dei politici e del chiedersi se si rendano conto del loro ruolo - della politica come servizio o come malaffare - dell’open space come spazio di partecipazione politica - della politica e del diverso approccio ad essa a seconda delle generazioni di appartenenza Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? - del venir meno dei partiti come capaci di proporre una visione del mondo – della politica che si occupa di noi ed è quindi opportuno esserci - anche informarsi è fare politica - i politici non vanno nelle scuole a dire quello che fanno… - la politica è diventata più scontro tra singoli che considerazione di fatti e di come affrontarli - i politici NON sono tutti uguali SESSIONE 3 GRUPPO 8 Spazio Studenti Tema proposto da: Gerlero Miriam e Manzo Federica Partecipanti: Lucia Molineri, Anna Basta, Valentina Maestrelli, Marta Gastaldi, Giorgia Borgono Vogliamo che lo spazio studenti continui! PROPOSTE: • Far conoscere di più lo spazio studenti • Per quanto riguarda le assemblee noi studenti, se coordinati e con l’aiuto degli educatori, possiamo impegnarci a proporre e organizzare assemblee che facciano cambiare l’idea che l’assemblea sia una perdita di tempo, proponendo temi che coinvolgano di più. • Futuro incontro con i rappresentanti per ragionare sullo spazio studenti (prima riunione dell’anno). Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? I PARTECIPANTI Andrea Aghemo, Daniele Allasia, Chiara Allasina, Andrea Allione, Anna Lucia Allocco, Anna Andretta, Massimiliano Anzivino, Franco Arese, Samuele Audero, Alice Avalle, Michele Balocco, Francesco Balocco, Anna Barsotti, Matteo Basta, Anna Basta, Elisa Beccaria, Giorgio Bergese, Barbara Bergese, Maria Bergia, Maurizio Bergia, Paolo Bergia, Cristina Bertolino, Giorgia Bima, Laura Bollati, Giorgia Borgogno, Chiara Bosio, Virginia Bosio, Henry Bosio, Annalisa Bramardi, Paola Bravo, Emanuele Bressi, Miriana Buccola, Luca Burdisso, Ariele Busso, Roberta Cagnotto, Mauro Capraro, Martina Carbonero, Donatella Cardone, Alice Carletto, Sara Carneri, Daniele Castagnino, Enrico Castellano, Luciano Cavallero, Gabriele Cavallero, Nicolo Chiapello, Nahida Ciccu, Beatrice Cogliandro Stefania Cogno, Francesca Convertino, Paolo Cortese, Cristian D’Angelo, Paola Dao Geletta, Alessia De Grazia, Enrica Delfino, Rocco Di Folco, Ileana D’Incecco, Eleonora Dipierno, Francesca Dogliani, Federica Dogliani, Eva Fachino, Ornella Faiazza, Guido Fea, Cristina Fiore, Doju Dinajara Freire, Andrea Fruttero, Chiara Gaidano, Lorenzo Garnero, Marta Gastaldi, Miriam Gerlero, Cristiano Ghibaudo, Roberto Ghiglia, Giorgio Ghillardi, Massimo Giaccardo, Daniele Giangualano, Gabriele Giordano, Paolo Giraudo, Giulia Giraudo, Rachele Grasso, Jessica Grasso, Giorgia Grasso Annalisa Grimaldi, Giulia Grimaldi, Francesca Grimaldi, Graziella Grosso, Francesco Imberti, Alberto Isaia, Alessando Isaia, Eleonora Isoardi, Luca Isoardi, Denisa Kola, Lucia Lamberti, Walter Lamberti, Giuseppe Lauria, Gian Maria Leone, Giulio Maestrelli, Valentina Maestrelli Eleonora Malvino, Raffaele Mana, Stefano Mana, Giorgio Mannu, Monica Mano, Federica Manzo, Yari Marchisone, Martina Massucco, Monica Mazzucco, Letizia Mazzucco, Laura Meinero, Matteo Mellano Antonio Miglio, Luca Minuto, Lucia Molineri, Laura Monasterolo, Alice Morano, Giulia Morano, Flavia Morano, Sara Morgana, Doriana Morra, Lucio Maria Morra, Sabrina Morra, Matteo Naro, Nicola Nasi, Derio Olivero, Bruno Olivero, Stefano Operti, Andrea Ottolia, Edoardo Pace, Rosa Pagano, Manlio Pagliero, Davide Panero Cristina Paschetta, Tiziana Pelazza, Ilaria Prato, Ana Maria Preka, Andrea Racca, Alex Racca, Andrea Revello Paola Rinaudo, Elena Rivarossa, Fabio Robustelli, Valeria Rocca, Martina Roccatagliata, Laura Rossi Peter Rosso, Anna Rottondo, Youssef Salmi, Maura Sanino, Maurizio Sarotto, Giancarlo Serra, Rosita Serra, Federico Serra Associazione Shamrock, Mino Taricco, Andrea Tavella, Matteo Testa, Pierangelo Tomatis, Mirco Tomatis, Easylane Tosto, Karin Tosto, Alice Trabucco, Giulio Ulano Marco Vajra, Antonio Vallauri, Niki Viano, Ilario Vissio, Stefano Vizio, Alessandra Volpi Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani? Open Space Fossano, 4 giugno 2011 - Che cosa ci serve per fare spazio ai giovani?