Dalle tecniche di caccia del passato alla attuale tutela del gallo

Transcript

Dalle tecniche di caccia del passato alla attuale tutela del gallo
Dalle tecniche di caccia del passato alla attuale
tutela del gallo cedrone nella selva Boema
Il gallo cedrone è la più grossa fasianide presente nei boschi della Repubblica ceca. Conduce una
vita schiva nel sottobosco delle estese aree forestali. Si nutre di frutti, semi, nell'inverno dei
germogli e aghi di pini e abeti. Con la trasformazione della composizione dei boschi,
principalmente con l'avvio di nuove colture di abeti in pianura e nelle zone collinari, i galli cedrone
sono quasi spariti. Si sono mantenuti soprattutto nei boschi di montagna dove vi e' un ricco
sottobosco. In passato i galli cedrone venivano catturati con trappole speciali, simili a quelle
utilizzate per i predatori. Un altro metodo per la loro caccia fu l'uso dei lacci, come menzionato in
diversi documenti storici. In questi casi si costruiva una staccionata, formata da una fila di pali
piantati in terra, intrecciati con rami di sempreverdi. Tra questi pali venivano lasciate delle fessure
in cui si mettevano i lacci. I galli che passavano, scontravano il palo e camminavano lungo la
staccionata fino a quando non trovavano il buco con il laccio in cui s'intrappolavano.
Caccia al Gallo Cedrone con i lacci. Aitinger 1653
Una ulteriore tecnica di caccia fu quella con il fucile durante i canti nuziali. Il gallo cedrone dopo
un breve e ripetitivo canto perde sempre per alcuni secondi l'udito, come quando l'uomo sbadiglia, e
in contemporanea socchiude gli occhi. Grazie a questo il cacciatore poteva ogni volta avvicinarsi di
pochi passi fino ad arrivare a tiro. I galli cedrone venivano cacciati prima con gli archi, poi con le
balestre, infine con i fucili. Oggi sono una specie protetta per cui vige il divieto assoluto di caccia e
sono oggetto di una stringente tutela per garantirne la sopravvivenza. Un importante esempio di
come si stia tutelando la popolazione del gallo cedrone è costituito dalla Selva Boema (in ceco
Šumava) al confine con la foresta bavarese.
I boschi della Selva Boema nel territorio del relativo parco nazionale rappresentano un rifugio per
molte specie protette, rare non soltanto in Repubblica ceca ma in tutta Europa. Alle altitudini
intorno ai mille metri troviamo una popolazione di circa 250 esemplari di gallo cedrone, ormai in
pericolo di estinzione. Il gallo cedrone rappresenta ancora oggi per la maggior parte dei cacciatori, e
non solo, un uccello magico. Nei registri dei principi Schwarzenberg si riporta che i guardacaccia
dell’epoca avevano l’obbligo, ogni primavera, di scoprire dove si trovavano i galli cedroni. In questi
luoghi venivano accompagnati gli ospiti e i proprietari dei possedimenti. Tutti stimavano il gallo
cedrone a tal punto che dovunque uno di essi veniva abbattuto, venivano apposti sugli alberi
circostanti dei speciali cartelli sui quali c’era scritto in data X, in questo luogo, il cacciatore Y ha
preso un gallo cedrone dell’età Z.., eccetera. Oggi possiamo trovare questi cartelli soltanto nel
museo della caccia di Ohrada. Sono spariti dagli alberi molto tempo fa come reliquie della antica
attività venatoria. La popolazione di galli cedroni nella Selva Boema ha raggiunto il suo apice a
cavallo tra il XIX ed il XX secolo. Negli antichi boschi della Selva Boema con un fitto sottobosco
il gallo cedrone trova abbastanza cibo anche per la sua prole. Dagli anni 80, in questi luoghi, il
numero di galli cedroni è in lieve aumento mentre in altre zone della Repubblica ceca è presente
soltanto sporadicamente. Il gallo cedrone è un gioiello tra i gallinacei di bosco, da un lato perché
non ce ne sono molti ma soprattutto perché è assai difficile imbattersi in questo uccello in libertà e
avere la possibilità di osservarlo, perché si tratta di un animale molto schivo. Una delle esperienze
di maggior interesse è sentire il richiamo del gallo cedrone in amore alle prime ore del mattino.
Canto del gallo cedrone all'alba nella stagione degli amori
Occorre arrivare sui siti di accoppiamento quando il sole non è ancora sorto e capire su quale albero
si è appollaiato il gallo cedrone. All'improvviso all’alba si sente lo sbattere delle ali quando i galli
cedroni scendono a terra per lanciare il loro richiamo amoroso. A volte si riesce a sentirli mentre
sono ancora sugli alberi. Il loro canto ha il fascino accattivante del mattino della Selva Boema. Il
corteggiamento del gallo cedrone, che ha inizio a metà marzo e culmina in aprile, è parte del rito di
accoppiamento e, non solo per questo, i galli cedroni hanno bisogno di pace. È noto che questa
specie è assai sensibile ai disturbi, sia quelli derivanti dall’attività della gestione forestale, sia dal
turismo.
Questo uccello si ferma nei dintorni della zona di accoppiamento intorno ai mille metri s.l.m. e più
in alto, dove prevalgono condizioni climatiche rigide alle quali si adatta perfettamente. Il gallo
cedrone si nutre, essendo un animale erbivoro, prevalentemente di foglie aghiformi o eventualmente
di germogli di abete e di sorbo. Si tratta di un'alimentazione piuttosto povera in termini calorici.
Vanno pertanto evitate interferenze prolungate nella vita del gallo cedrone che lo porterebbero ad
abbandonare luoghi dove la mancanza di pace lo costringe a spendere troppe energie che non è in
grado di recuperare adeguatamente. Il tutto determina una perdita di condizione fisica che lo rende
una facile preda. Nel parco nazionale della Selva Boema il pericolo proviene anche dalle attività
ricreative quali lo sci di fondo, il ciclismo ed il trekking. Non solo d’inverno, ma anche nel periodo
di nidificazione, i galli cedroni sono molto sensibili alle interferenze. Al fine di proteggerlo sono
state create delle zone di riposo con divieto di accesso. Nemmeno il divieto di inoltrarsi in aree di
riposo del parco, tuttavia, ferma alcuni turisti che si recano in questi posti la sera tardi. Il gallo
cedrone è più o meno una gallina che si accovaccia sui posatoi la sera e vi rimane fino al mattino. E
ovviamente ogni disturbo in queste ore tarde ha un impatto negativo. I galli cedroni della Selva
Boema sono una delle ultime due popolazioni che sopravvivono nell’Europa centrale.
Paesaggio della Selva Boema
Il fatto che si riproducano naturalmente è una cosa preziosa, considerato anche il fatto che i tentativi
di reintroduzione artificiale non funzionano per questo volatile. Il numero di galli cedroni nella
Selva Boema negli ultimi anni è in graduale aumento ed essi stanno ripopolando aree sulle colline
pedemontane della Selva Boema in precedenza abbandonate. Il gallo cedrone ed altre specie di
animali e piante protette rappresentano la ricchezza culturale e naturale della Selva Boema e della
intera Repubblica ceca. Molti sforzi sono stati compiuti ed altri sono in preventivo al fine di tutelare
queste ricchezze. Con la collaborazione di tutti è possibile tenere viva la speranza che il mitico gallo
cedrone continui a popolare i boschi della Selva Boema.