- GINNASTICA AL DOMICILIO - SOGGETTO PROMOTORE: UISP

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- GINNASTICA AL DOMICILIO - SOGGETTO PROMOTORE: UISP
Un altro welfare:
esperienze generative
- GINNASTICA AL DOMICILIO SOGGETTO PROMOTORE: UISP Ferrara
PARTNERSHIP: Servizi sociali del Comune di Ferrara, Servizio
e-Care del Comune di Ferrara, ASP di Argenta, Fondazione
Cassa di Risparmio di Ferrara, ASL di Copparo, Centri sociali per
anziani
AMBITO TERRITORIALE: Comuni di Ferrara, Copparo,
Codigoro, Cento, Argenta
Descrizione del progetto
“Anziani in movimento” è un’evoluzione di un progetto della UISP nazionale chiamato “Progetto
Grande Età” del 2004-05, promosso grazie a un finanziamento nazionale nell’ambito della legge
383/2000.
In particolare, per quanto riguarda il territorio di Ferrara, “Ginnastica al domicilio per anziani” si
innesta in una serie pre-esistente di attività, promosse dalla UISP che, a partire dal 1982, comincia a
dedicarsi al tema della ginnastica per la terza età. Da allora ad oggi, circa un migliaio di anziani sono
stati coinvolti. Rispetto al passato, l’evoluzione che caratterizza il progetto è il voler coinvolgere anche
quegli anziani che non possono partecipare alle normali attività dell’associazione sportiva. Infatti,
l’iniziativa è rivolta a persone:
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ultra-75enni;
che vivono in condizioni abitative isolate e che quindi non riescono ad accedere alle palestre;
che non riescono a spostarsi fisicamente.
La UISP coinvolge nei laboratori di ginnastica al domicilio, gli anziani residenti a Ferrara e in alcuni
Comuni della provincia, suddivisi in microgruppi, distribuiti su tutte le circoscrizioni della città, poiché
l’attività è strutturata in gruppi da 3 o 4 persone presso il domicilio di una di queste.
Gli obiettivi del progetto sono essenzialmente due, ovvero:
1. lavorare sulla corporalità dell’anziano (non vengono effettuate manipolazioni, perché non si tratta di
fisioterapia) al fine di stimolare una riattivazione motoria;
2. promuovere la socializzazione: i laboratori, infatti, si svolgono coinvolgendo 3-4 anziani che si
incontrano a casa di uno di loro.
A questi se ne aggiunge un terzo, di portata più ampia, ovvero il rafforzamento della rete territoriale
(relativa principalmente alla creazione di rapporti di vicinato fra anziani).
Tali obiettivi sono perseguiti attraverso una stretta collaborazione con gli enti locali, in particolare nella
funzione di diffusione del progetto e del coordinamento. L’attività di diffusione nel Comune di Ferrara,
si avvantaggia del servizio e-Care del CUP 2000 (progetto Giuseppina 16 ), che informa telefonicamente
i beneficiari potenziali, mentre negli altri Comuni della provincia è supportata dalle ASP (Aziende di
Servizi alla Persona), che si sono rivelate fondamentali nell’intercettare i beneficiari, in particolar modo
nelle frazioni. Per quanto riguarda il coordinamento, le riunioni coinvolgono oggi gli assistenti sociali
dei 5 comuni.
L’iniziativa è finanziata per il 50% grazie al Fondo per Non Autosufficienza e per il 50% dalla
Fondazione Cassa di risparmio di Ferrara.
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Il progetto Giuseppina del Comune di Ferrara, realizzato in collaborazione con gli stakeholders territoriali, offre un sostegno
concreto per il mantenimento a domicilio della popolazione anziana fragile. I servizi offerti dal progetto, erogati attraverso le
richieste che pervengono al Contact Center e-Care, riguardano accompagnamenti, consegna spesa e farmaci, ginnastica a
domicilio. L’e-Care è l’hub del sistema poiché soggetto capace di generare relazioni positive tra cittadini e servizi, consentendo
di leggere i bisogni emergenti della popolazione fragile del Comune di Ferrara.
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Valori generati dall’innovazione sociale
Capacità di produrre valore sociale
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Capacità di individuazione di bisogni: realizzazione di un’analisi formalizzata della situazione degli
anziani nei territori oggetto dell’intervento. A partire da questa indagine che raccoglie dati
anagrafici e demografici, viene individuata, dal punto di vista qualitativo e quantitativo, l’esigenza
di interventi domiciliari a livello provinciale. L’analisi viene integrata da un’ulteriore indagine da
parte degli operatori rispetto alle esigenze che emergono durante l’implementazione del servizio.
Capacità di rafforzare le relazioni formali: ampliamento della partnership durante il progetto, da un
lato, attraverso l’estensione delle attività in altre aree territoriali (prima solo nel Comune di Ferrara
poi nella Provincia) con il conseguente coinvolgimento di altri soggetti, dall’altro, attraverso
l’individuazione di associazioni impegnate su altri bisogni espressi dagli anziani (ad esempio
assistenza agli ammalati di Parkinson); assidua partecipazione a momenti di programmazione
locale, in particolare nell’ambito dei piani di zona.
Capacità di produrre valore culturale e di promuovere partecipazione civica
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Sviluppo di attività di cross-fertilization: all’interno della UISP Emilia-Romagna è stata promossa la
diffusione e lo scambio di buone pratiche sul tema; inoltre la formazione degli operatori avviene a
livello di UISP nazionale. A livello europeo è stato avviato un progetto di scambio di buone
pratiche in materia di ginnastica dolce e di formazione tecnica degli educatori nell’ambito del
Programma europeo GRUNDVIG con la partecipazione di UISP Ferrara con il progetto “Anziani in
movimento” come capofila, e di partner provenienti da Lituania e Germania.
Presenza di una cultura della valutazione e della trasparenza: redazione di report di monitoraggio
richiesti dai finanziatori, somministrazione di un questionario di ingresso per gli anziani,
compilazione di una scheda di valutazione finale a cura dell’educatore e di una scheda volta a
valutare l’equilibrio e l’andatura dell’anziano, somministrazione di un questionario metodologico
agli insegnanti.
Capacità di produrre rafforzamento istituzionale
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Rafforzamento della sussidiarietà orizzontale: il progetto è di fatto inserito in una più ampia offerta
a sostegno degli ultra-settantacinquenni, gestita tramite una partnership pubblico-privato. Esso
inoltre è stato realizzato anche in altri territori provinciali, oltre quello del Comune di Ferrara.
Rafforzamento intra-istituzionale: l’esperienza ha favorito lo sviluppo di consapevolezza e la
condivisione di visioni tra differenti istituzioni (Comuni, ASL, Centri anziani, UISP).
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Un altro welfare:
esperienze generative
Meccanismi generativi dell’innovazione
Appare di rilievo una concezione del servizio alla persona non schiacciata sulla mera riattivazione
motoria piuttosto quale occasione di produzione di beni relazionali. Tale cultura del servizio, non
riduttivistica, informa sin dall’inizio l’iniziativa e si traduce in precise scelte gestionali ed organizzative.
In particolare si fa riferimento alla formazione degli operatori: essa non riguarda solo le competenze
tecnico-scientifiche adeguate a prendersi carico di condurre gli anziani in un percorso di attività
motorie che sia consono agli obiettivi e alle capacità dei praticanti, ma anche le competenze
relazionali, quali la consapevolezza delle variabili che influenzano il processo della comunicazione
interpersonale, della socializzazione, della relazione e dell’ascolto con le persone anziane, che risultano
fondamentali per la qualità complessiva del servizio.
Si segnala inoltre la capacità della UISP di svolgere un ruolo pro-attivo nelle occasioni di governance
locale, con particolare riferimento ai tavoli di zona. Tale capacità di networking con differenti
organizzazioni, agita in qualità di soggetto portatore di una cultura e di una progettualità originaria
(vedi punto precedente), ha consentito la condivisione di una visione da parte di differenti portatori di
interessi pubblici (comuni) e privati (fondazione bancaria, centri anziani).
Tale ruolo tra le altre cose, ha facilitato il riconoscimento dell’iniziativa, da parte della Pubblica
Amministrazione e degli altri enti coinvolti, quale attività di carattere eminentemente sociale, svolta
tramite l’esercizio fisico delle persone anziane.
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