viaggi in Ladakh Kashmir tour India fn

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viaggi in Ladakh Kashmir tour India fn
Tour India – Kashmir & Ladakh
Documenti e visto: passaporto con validità minima 6 mesi (con 3 pagine libere) 2 foto colori formato5x5 , 1
copia del modulo visto India compilata on line e firmata in originale, stampa dei voli, itinerario con città e
hotel di residenza durante il soggiorno. Sul volo per l'India verrà consegnato un modulo da compilare e
presentare all'arrivo in aeroporto unitamente al passaporto.
Portare con sé qualche fotocopia del passaporto e del visto.
Vaccinazioni: nessuna vaccinazione è obbligatoria.
Valuta: La moneta indiana è la Rupia. 1 € = 69,8649 INR (cambio gennaio 2014). Si consiglia di portare Euro
o Dollari Americani. Si consiglia di cambiare il denaro nelle banche di Srinagar o Leh. Somme superiori a
USD 5000 contanti devono essere dichiarate all'ingresso in dogana. Le carte di credito – specialmente VISA sono accettate solo in alcuni hotel e negozi di souvenir. Per ricambiare le Rupie avanzate in USD o Euro,
devono essere presentate le ricevute del precedente cambio. Le Rupie indiane non sono convertibili
all’estero, vige inoltre il divieto di esportazione di valuta dal Paese.
Lingua: in Kashmir si parla il kashmiri, ma è facile sentir parlare altre lingue fra cui l'Hindi, l'Urdu e il
Punjabi. In Ladakh la lingua più parlata è il ladakho. Le persone che lavorano nel turismo parlano un
corretto inglese e ovviamente l'hindi.
Religione: il Kashmir è in larga parte un paese musulmano, mentre in Ladakh l'80% della popolazione
segue il buddhismo tantrico. Un 20% la religione musulmana.
Fuso orario: la differenza è di 4 ore e mezza in avanti con l'ora solare. 3 ore e mezza quando in Italia vige
l'ora legale.
Clima: l'altitudine influenza fortemente il clima di questa regione. I mesi migliori per effettuare il viaggio
vanno da giugno a settembre. Le temperature diurne in presenza del sole raggiungono anche i 25°. Le notti,
invece, sono piuttosto fredde. Il clima in questo periodo è piuttosto secco ma a sud della catena
Himalayana possono verificarsi piogge di forte intensità.
Telefono: Per telefonare dall'Italia in India il prefisso è il seguente: 0091/indicativo città senza lo 0/ numero
di telefono
Per telefonare in Italia dall'India il prefisso internazionale è: 0039/indicativo della città con 0/ numero di
telefono. Per utilizzare i telefoni cellulari nel modo corretto contattare il proprio gestore di telefonia prima
della partenza.
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Tel. 0039 011 0463949 email: [email protected]
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Chiamare l'Italia dagli hotel è piuttosto caro. E' conveniente utilizzare gli uffici privati che espongono
l'insegna STD-ISD, i quali applicano tariffe decisamente più convenienti.
Voltaggio: Il voltaggio varia dai 220 ai 240 V. L'elettricità è diffusa pressoché ovunque ma i
blackout sono frequenti. Le prese sono come quelle europee, rotonde a due buchi.
Cucina : La cucina del Kashmir, una delle più ricche di tutto il subcontinente indiano, è il risultato
dell’incontro di tre diversi filoni gastronomici: la tradizione dei pandit (gli induisti locali), quella dei rajput
(una casta di guerrieri induisti) e quella islamica, legata all’invasione di Tamerlano, arrivato alla fine del
trecento dalle regioni centrasiatiche del moderno Uzbekistan. Non mancano nemmeno le influenze
persiane e afgane. L’ingrediente principale dei pasti kashmiri è la carne, specialmente di montone: tritata
per farne kofte e kabab, secondo le ricette di matrice islamica, o altrimenti speziata con fieno greco,
zafferano, assafetida e curcuma ma senza aglio e cipolla, come prescrive la tradizione pandit.
Il più importante rituale gastronomico della regione è il wazwan: un pasto tradizionale composto da 36
portate, quasi tutte di carne, preparato dal vasta waza (il capocuoco) secondo una serie di regole codificate
da secoli, che sono parte integrante della cultura e dell’identità kashmire. Servito generalmente in
occasione dei banchetti di nozze e accompagnato dalle preghiere ad Allah all’inizio e alla fine del pasto, il
wazwan comprende, tra gli altri piatti, il rogan josh, uno stufato di agnello, e il gushtaba, polpette con salsa
di yogurt.
Il Ladakh non offre la delicata cucina mughul con pranzi di cento portate né il piccante della cucina del sud
India. Nei ristorantini di Leh ci si accosta all’arte culinaria ladakha, con gli schiu, sorta di orecchiette alla
pugliese condite con verdure piccanti; il riso, alimento pregiato quasi un piatto della domenica, preparato
con i gesti di un tempo quando le nostre madri lo acquistavano sfuso e poi lo mondavano da pula o
sassolini; la tsampa, orzo tostato e macinato, alimento precotto ed estremamente energetico, è una farina
che si butta in bocca o in pallottoline ammorbidite dal té e che acquistano un sapor di castagnaccio. I
momo, polpette di pasta ripiena di carne tritata, cipolle, aglio, zenzero, sale e grasso animale. Quella
tibetana è una alimentazione povera e frugale in cui la carne è un lusso.
Per bere c'è il té, bevanda ristoratrice se preparato all’occidentale con lo zucchero, ritemprante, ma ostica
al nostro palato se consumato alla tibetana: acqua, tè, burro e sale. Nelle feste e nei locali detti ciang-gang
scorrono decine e decine di litri di ciang, leggera birra fermentata di orzo, densa come la minestra di patate,
e di arak, un distillato dal gusto forte ed acre.
Varie: si tratta di un viaggio mediamente impegnativo centrato sulla visita dei monasteri principali e quelli
più remoti,oltre alle due città di Srinagar e Leh, in un contesto naturale e paesaggistico di grande impatto.
La valle di Zanskar e quella del Ladakh sono poste a circa 3500 metri di altitudine in un luogo di difficile
accesso via terra. La tradizione buddista è ancora intatta e la dura vita montanara non è cambiata di molto
nel corso dei secoli. Il viaggio viene effettuato a bordo di veicoli 4x4 . I tempi di percorrenza sono difficili da
calcolare poiché dipendono dalle condizioni di strade e piste. Prima di affrontare il viaggio non
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dimenticare di effettuare un controllo medico per accertarsi di possedere buone condizioni fisiche per
affrontare un viaggio in quota. Il sintomo più frequente per chi viaggia ad alte quote è la comparsa del mal
di testa che normalmente dovrebbe sparire entro un paio di giorni. E’ richiesto un minimo di spirito di
adattabilità nei confronti delle sistemazioni in campo tendato fisso. Queste strutture sono provviste di
lenzuola e coperte ma può essere comunque utile portarsi un sacco a pelo. Lo sforzo verrà ripagato dalla
profonda spiritualità della gente e dei luoghi in un contesto geologico di rara bellezza.
Le strutture di questo viaggio:
Srinagar: Deluxe Houseboat
Kargil : Zojila Residency
Padum: Mark/Zambala
Alchi : Zimskhang/Alchi Resort
Leh: Rafica/The Palace/Glacier View
Nubra: Cold Desert Camp
Panamik: Valley of Flower Camp
Delhi : The Grand
In caso di necessità le strutture potrebbero essere sostituite da altre di pari categoria e livello.
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