Funghi trifolati - Dott.ssa Anna D`Eugenio

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Funghi trifolati - Dott.ssa Anna D`Eugenio
Funghi trifolati
Questa preparazione va realizzata immergendo i funghi tagliati a pezzetti direttamente in olio
bollente, in modo tale che la formazione immediata di un film lipidico blocchi all’interno
dell’alimento tutti i nutrienti e quella quantità di acqua di vegetazione necessaria ad evitare la
disidratazione dei funghi, che li renderebbe meno digeribili.
L’olio deve essere sufficiente ad avvolgere totalmente l’alimento spezzettato e la padella deve
avere i bordi aperti, in modo tale da cuocere velocemente l’alimento senza farlo sobbollire. Per non
rendere i funghi stopposi ed indigesti è molto importante aggiungere il sale solo a fine cottura, in
quanto esso provoca una disidratazione spontanea con alterazione degli stromi cellulari ed
impoverimento nutrizionale degli alimenti.
Solo alla fine si aggiungono prezzemolo, aglio ed eventualmente peperoncino.
E’ importante ricordare che i funghi non andrebbero mai lavati ma solo puliti accuratamente con
uno straccio, per asportare la terra. Se lavati essi tendono ad assorbire l’acqua e diventano di
difficilissima digestione.
I funghi trifolati, come quelli crudi e quelli arrostiti vanno evitati in caso di gastrite, diverticolosi
del colon e cicli mestruali molto abbondanti.
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