Polizia Municipale - Viapontedinona.it!

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VIAPONTEDINONA
RomaEst
Periodico di attualità, cultura ed informazione
Anno V n. 3 - Aprile 2010 - Copia Gratuita -
Polizia Municipale
più vicino alle periferie
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Editoriale
C ari lettori, alcuni giorni fa sono stati consegnati dei locali a ridosso del centro commerciale,
dove sorgerà un nuovo distaccamento di Vigili
Urbani. Certamente un altro servizio importante,
che avvicinerà le Istituzioni ai cittadini.
Grave lutto, nel nostro municipio per la prematura
scomparsa dell’Assessore Adriano Luffarelli, una
persona amata e stimata da tutti.
Da circa due settimane, dopo otto anni e molte
polemiche, è stata riaperta la stazione di Salone.
Terminate le elezioni regionali, con la vittoria della
candidata di centro-destra Renata Polverini,
abbiamo fatto il punto su come hanno votato i
pontenonini. Inoltre diamo risalto al fatto che nel
nostro quartiere ogni volta che si vota, una buona
parte di elettori è costretta a recarsi in Via
Melizzano (Colle Prenestino).
Sempre in termini di elezioni, anche quelle del
nuovo Centro Anziani, hanno prodotto il loro esito.
Auguri dalla redazione a tutti gli eletti.
Dopo un periodo di rodaggio, anche la macchina
del nostro studentato si va perfezionando, è arrivata la “navetta”, ed alcuni servizi per i residenti
della Casa dello Studente.
Novità per i nostri vicini di Lunghezzina 2, dopo
qualche anno stanno vedendo realizzato un loro
sogno. Un parco pubblico attrezzato e funzionale.
Mentre i residenti di Castelverde B4, dopo la visita del sindaco Alemanno, sperano di vedere al più
presto completati i servizi primari, indispensabili
per una qualità di vita decorosa.
BUONA LETTURA
VIAPONTEDINONARomaEst
Periodico di attualità, cultura ed informazione
inserto al n.7 anno X di PrimaStamp@ del 09/04/2010
Reg. Trib. di Velletri (RM) n.5/01 del 20/02/2001
Direttore Responsabile: Massimo Tosti
Editore: Ass. Culturale “La Voce del Tempo”
Via Vittorio Veneto n. 16 - 00028 Subiaco (RM)
Progettazione Grafica: Sanja Radivojevic
Redazione e Pubblicità:
Tel. 333 50 95 621
email: [email protected]
www.viapontedinona.it
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Tel. 333 50 95 621
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Polizia Municipale più vicino...
Ciao Adriano, amico di tutti noi
Anche a Salone il treno si ferma
Stesso quartiere, ma si vota...
Abbiamo scelto le sequoie
La vita dello studente fuori sede
La primavera di Lunghezzina 2
L’immobilismo di Castelverde B4
Storie di biglietti fantasma
Non voltarsi dall’altra parte
Gli altri siamo noi...
Lezioni di scienze al Bioparco
Graduatorie Asili Nido
Centro Culturale e Musicale
Sensibili e protagonisti con voi
Un trofeo che tutti possono vincere
Ivan e la breakdance
Tutti in delirio per il Re Matto
La dolcezza della presenza di Dio
Inversione di tendenza
Oggetto di eredità
Vivremo fino a 100 anni e oltre
Niente ipoteca se il debito...
Le normative antincendio
Altre novità del Mod.730/2010
Vivere senza glutine
Le giornate della salute
Eccessivo consumo di sale!
Denti, Darwin e Scienza
Fornitura di ausili e presidi
Spirito e pupilla
Non solo dislessia
Nessuno è perfetto
Allergie e intolleranze alimentari
Facebook e solidarietà
Collesanti e Gnocchi alla menta
Londra tra moda e tendenze
Un inverno freddo e piovoso
I virus informatici
Annunci immobiliari
L’Oroscopo del mese
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Servizi Pubblici
Polizia Municipale più vicino
alle periferie
Un versante quello a est del Municipio
Ottavo che cresce sempre più in maniera
esponenziale, nuovi quartieri che nascono
e quelli già esistenti che continuano ad
estendersi giorno dopo giorno.
Naturalmente aumentando la popolazione,
la necessità di maggiori servizi pubblici
viene sempre più sentita dalla gente.
La buona notizia è che sono in corso trattative tra le Istituzioni Municipali,
Comunali e i Carabinieri per valutare la
possibilità di realizzare nel medio termine
una caserma nella zona di Castelverde.
Una necessità richiesta dalla cittadinanza
da lungo tempo.
Altro tassello che andrà ad aggiungersi in
materia di controllo e sicurezza sarà il
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nuovo distaccamento di Polizia
Municipale di Roma
est, infatti lo scorso
venerdì 26 marzo è
avvenuta la consegna ufficiale dei
locali dove sorgerà
il presidio.
La struttura, un
manufatto di circa
1400mq, viene ricavata da un’opera a
scomputo prevista
nella Convenzione
M2 (quella del centro commerciale), sono
stati ultimati i lavori della parte dedicata
al presidio (circa 600mq), dalla Master
Engineering, e in presenza del Delegato
del Sindaco per le Politiche della
Sicurezza Giorgio Ciardi, sono state consegnate le chiavi al Comandante Generale
dei Vigili Urbani Angelo Giuliani, il quale
dichiara: - Siamo soddisfatti di aver ricevuto questa struttura, realizzeremo entro
pochi mesi un distaccamento di Polizia
Municipale al servizio della popolazione
che avrà un impatto di maggior controllo
sul territorio, aumentando mezzi e uomini,
anche se attualmente le nostre risorse
economiche sono veramente esigue.
Presenti alla cerimonia il Presidente
Massimiliano Lorenzotti, molti consiglieri
e lo staff tecnico e amministrativo del
Municipio Roma Delle Torri, nonché il
mitico Comandante Antonio Di Maggio, il
quale racconta: - La scelta di ubicare qui
un distaccamento di Polizia Municipale
nasce innanzitutto dalle molte richieste
pervenute dai cittadini, inoltre visto che
oggi la sede dell’Ottavo Gruppo è a Tor
Bella Monaca, è evidente che la distanza
è un grande problema per noi che conseguentemente si riversa con qualche disservizio ai residenti di questa parte di territorio. Infatti l’apertura di questo presidio farà in modo che i nostri interventi
avranno una maggiore rapidità, anche in
campo di denunce ed esposti. Una volta
che la struttura sarà operativa, le stesse
saranno trasmesse alla centrale, in tempo
reale attraverso la via telematica.
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Servizi Pubblici
POLIZIA MUNICIPALE VIII Gruppo
Via Fernando Conti, 7 00133 Roma
tel 06.67695100-5101 fax 06.67695102
Polizia Amministrativa
La Polizia Amministrativa svolge attività di controllo negli
esercizi commerciali, nel commercio fisso ed ambulante,
il suo compito è fare rispettare le norme igieniche e tutte le
disposizioni relative alle merci ed ai locali a queste destinate.
U.I.T.S.
L’ufficio UITS è un ufficio integrato con gli uffici amministrativi, si occupa di problemi riguardanti la Segnaletica, il
Traffico e i posti di sosta Handicapp.
Da indiscrezioni ufficiose, i tempi per l’apertura del distaccamento
sono previsti entro la fine dell’anno. Ma, a questo punto viene naturale domandarsi, cosa si pensa di fare con il resto della struttura?
Abbiamo raccolto dalla parte politica alcune proposte.
L’idea è quella di realizzare un punto di “Primo Soccorso”, visto che
adiacente allo stabile sarà realizzato un piccolo eliporto che potrebbe
all’esigenza ospitare una postazione di Eli-Soccorso.
E qualcuno aggiunge che si sta vagliando la possibilità di un piccolo
distaccamento municipale anagrafico. Se ciò alla fine fosse realizzato
si otterrebbe un polo multifunzionale certamente di pubblica utilità.
di
Giuseppe Barolo
Polizia Stradale
Il servizio di Polizia Stradale predisposto per il rispetto delle
norme relative alla circolazione stradale è svolto da agenti ed
ufficiali della P.M. con pattuglie motorizzate e postazioni
fisse, le attività sono: Viabilità, Infortunistica Stradale,
Controlli di prevenzione (autovelox ed etilometro)
Polizia Ambientale
La Polizia Ambientale controlla l’abusivismo edilizio e
ambientale attraverso il monitoraggio continuo sul territorio
Municipale.
NAE (Nucleo Assistenza Emarginati)
Attualmente si occupa di vari fenomeni sociali quali, il
nomadismo, SFD (senza fissa dimora), tossicodipendenze,
prostituzione, minori ed anziani in stato di abbandono.
Svolge la sua attività di prevenzione insieme con il Servizio
Sociale e Associazioni di Volontariato e Comitati di
Quartiere; collabora con le Forze dell’Ordine per contrastare,
lo sfruttamento degli immigrati e le violazioni degli obblighi
scolastici.
Ritiro Verbali
Diversamente dagli altri uffici del gruppo siti al 3 piano, è
posto all’ingresso del Municipio, il suo compito è quello di
consegnare verbali ai cittadini precedentemente invitati al
ritiro, con avviso, attraverso cartolina postale.
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M u n i c i p i o R o m a D e l l e To r r i
Ciao Adriano, amico di tutti noi
Certe volte, anche per chi è abituato attraverso la scrittura a riportare fatti
e contenuti, cercando di rimanere spettatore asettico e distante dai luoghi
comuni, di fronte a tragedie che inspiegabilmente accadono, diventa difficile
raccontare lo sconforto e lo sgomento
che assale alla notizia che qualcuno ci
lascia. Quando se ne va in punta di
piedi, quasi senza disturbare con uno
stile di vita che tutti coloro che hanno
avuto il piacere di conoscere Adriano
Luffarelli, sanno bene.
Un uomo, un padre, un politico, ma in
sostanza uno di noi. Una persona che
coraggiosamente è scesa in campo,
mettendoci la faccia e tutto il suo
impegno per cercare di migliorare la
qualità di vita della gente di periferia.
Uno stimato professionista che dal suo
studio di Finocchio incontrava tutti i
giorni le stesse persone con le quali era
cresciuto.
Nel 2006 decide d’intraprendere la
strada politica, diceva: ” vorrei fare di
più, essere presente in un luogo come
il nostro municipio per fare qualcosa
di concreto”. Infatti viene eletto consigliere, ma è nel 2008 che gli viene
offerta l’opportunità di fare la differenza con la nomina ad Assessore alle
Politiche Scolastiche, un impegno
quello con gli alunni che lo fa sentire
gratificato, ma anche responsabile in un
territorio vasto con moltissime scuole e di conseguenza altrettanti problemi.
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Chi ha avuto occasione d’incontrarlo in municipio o nelle scuole,
lo ricorda sempre disponibile
cortese, ironico, ma soprattutto
sorridente, ed oggi pensare che
non c’è più rende tutti tristi e
addolorati.
Oltre questo incarico, all’unanimità è stato nominato anche Vice
Presidente de Municipio VIII
Roma Delle Torri. Un collaboratore degno e leale - racconta il
Presidente Massimiliano
Lorenzotti - ma, anche un amico
del quale porterò per il resto della
mia vita un ricordo indelebile.
Tutti i suoi colleghi sia di maggioranza sia di opposizione lo
ricorderanno con affetto… è proprio vero che sono sempre i
migliori ad andarsene.
Noi abitanti di Nuova Ponte di
Nona, lo ricorderemo invece quando in occasione dell’apertura della
scuola elementare di Piazza
Muggia, in maniera scherzosa, non
ha esitato un istante a trasformarsi
da assessore ad operaio, scaricando banchi, tavoli e sedie insieme
alla gente, per aiutare in maniera
fattiva l’inizio delle lezioni che
allora sembrava compromesso.
Ciao Adriano, grazie per tutto
quello che hai fatto, e speriamo che
tu abbia raggiunto quella pace che da lungo tempo cercavi.
Sanja Radivojevic
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Viabilità & Mobilità
Anche a Salone il treno si ferma
In molti hanno pensato che si trattasse
del classico “pesce d'aprile”, invece è
accaduto realmente. Lo scorso 1° aprile,
dopo otto anni di sospensione è stata riaperta la stazione urbana di Salone.
Il Gruppo FS in accordo con la Regione
Lazio assicurerà ai pendolari romani che
utilizzano la linea FR2 (Roma - Tivoli Avezzano) 18 collegamenti giornalieri.
Fino al 14 giugno, quando entrerà in vigore l'orario del servizio definitivo. Otto
treni, quattro per senso di marcia, fermeranno nella fascia pendolare del mattino e
10, cinque per senso di marcia, nel
pomeriggio.
La stazione di Salone
apre i cancelli con un
look completamente
cambiato, adeguato agli
standard di un servizio
ferroviario metropolitano. L'importo dell'operazione è complessivamente di circa 3 milioni
di euro. Oggi la struttura
si presenta con marciapiedi lunghi 250 metri
per facilitare l’accesso ai treni, un tunnel
sotto i binari e la ristrutturazione ex-novo
di tutte le pensiline. L’informazione al
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pubblico è garantita da un nuovo sistema di altoparlanti, con tele-indicatori e segnaletica e
tutta l’area passeggeri è dotata di
recinzioni di
sicurezza, gli
accessi sono
azionati a distanza
dal Posto centrale
di controllo di
Roma Termini.
Un locale al piano terra è destinato al presidio fisso della polizia
ferroviaria. A quest’ultimo sono
collegate ben 31 telecamere per la
video sorveglianza, attive 24 ore
su 24. Per quanto riguarda i
parcheggi, quello laterale più
grande, con un centinaio di posti
auto, sarà dato in gestione al
Comune. Il piazzale davanti alla
stazione, invece, sarà riservato ai
mezzi pubblici del Cotral.
Si chiude così una vicenda
travagliata e lunga quasi un decennio.
La stazione, famosa per aver ospitato nel
1955 il grande Totò nel film
“Destinazione Piovarolo”, era stata chiusa
nel 2002 per motivi di ordine pubblico a
causa del vicino campo nomadi che allora
era fuori controllo. Rocco Margapoti e
molti altri aderenti al comitato cittadini
della periferia est di Roma, nel quadrante
compreso tra Ponte di Nona e Case Rosse,
hanno portato avanti anni di battaglie per
ottenerne la riapertura visto che, quella
stazione, è l'unico modo per raggiungere,
nelle ore di punta il centro della città
senza dover fare ore di coda in auto.
Nel 2006, quando Trenitalia stava valutando l'ipotesi di sopprimere la fermata
Salone, i cittadini si opposero scoprendo,
tra l’altro, che era stato già realizzato, nel
frattempo, il sottopasso dei binari e che
poi era stato interrato.
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Viabilità & Mobilità
Nel novembre del 2007, in occasione
di un’assemblea pubblica a Case Rosse
dovuta ai soliti problemi di mobilità, la
Regione Lazio e il Comune di Roma si
impegnarono con i Comitati e i cittadini a ristrutturare e aprire al più presto
la stazione di Salone, promessa da
anni come unico mezzo di trasporto su
ferro al servizio dei quartieri di Case
Rosse, Settecamini e delle migliaia di
lavoratori della Tiburtina Valley.
Iniziati nel marzo del 2008 i lavori di
ristrutturazione si conclusero a fine
febbraio dell’anno successivo, ma il
prefetto Giuseppe Pecoraro, per motivi di
ordine pubblico, non autorizzò la riapertura della stazione. La causa, come dicevamo, era la presenza lì vicino del campo
nomadi. Seguirono mesi di proteste da
parte dei residenti e dei pendolari. Nel
dicembre del 2009 iniziò quindi una
protesta “silenziosa”, inviando migliaia di
email e fax all'ex assessore regionale,
Franco Dalia, al prefetto Pecoraro e al sindaco di Roma Gianni Alemanno in cui
sollecitavano la riapertura della stazione.
Visti i risultati sembra una strategia vincente... così i comitati qualche giorno fa
hanno scritto un'altra lettera al sindaco per
chiedere interventi urgenti per poter
usufruire al meglio della nuova stazione:
un bus navetta che colleghi la fermata ai
quartieri di Case Rosse e Settecamini;
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sblocca dieci milioni di euro da destinare alle infrastrutture del VI, VII e
dell'VIII Municipio. Un accordo che
prevede il completamento dell'ampliamento di Via Collatina e della nuova
viabilità del quartiere La Rustica.
Intanto si sta già studiando un collegamento diretto tra via dell'Acqua
Vergine e il parcheggio della UIR per
decongestionare il traffico nel
quartiere.
I residenti di Nuova Ponte di Nona,
anche loro aspettano la realizzazione
(tra l'altro già finanziata) della fermata prevista a ridosso del centro commerciale RomaEst, la quale può già contare su
circa 2.000 posti auto e una nuova arteria
stradale (Via Vincenzo Bonifati) realizzati,
e pronti all'uso. Speriamo che per ciò non
bisognerà attendere altri 10 anni.
nuovi parcheggi; l'apertura dello svincolo
sulla curva di via del Tecnopolo (altezza
Leroy Merlin) e prolungamento di via
Civitacampomarano con uscita sull'incrocio con il semaforo; l'accensione dell'illuminazione stradale sulle rampe per e dall'autostrada A 24 (uscita Settecamini).
L'apertura della stazione si inserisce in
una più compORARIO PROVVISORIO
lessiva riquali- Partenza Salone per Tiburtina:
ficazione del5.47 (arr. a Tiburtina alle 6.15);
l'intera area del
6.29 (arr. alle 6.57);
quadrante est di
7.34 (arr. alle 8.03);
Roma. Il 15
8.51 (arr. alle 9.19);
marzo Comune
16.49 (arr. alle 17.17);
e Rfi infatti
17.31 (arr. alle 17.59);
hanno siglato
18.37 (arr. alle 19.05);
un protocollo
19.31 (arr. alle 20);
d'intesa che
20.31 (arr. alle 20.59).
di
G.B.
Partenza Roma Tiburtina con
arrivo a Salone:
7.21 (arr. a Salone alle 7.46);
8.12 (arr. alle 8.37);
9.36 (arr. alle 10.01);
10.51 (arr. alle 11.16);
15.36 (arr. alle 16.01);
17.04 (arr. alle 17.28);
18.05 (arr. alle 18.30);
18.40 (arr. alle 19.05);
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Speciale Elezioni Regionali 2010
Stesso quartiere, ma si vota
in sedi diverse
Sono passati pochi giorni dalla tornata
elettorale che ha visto coinvolte 13 regioni
italiane, chiamate alle urne per rinnovare i
Governatori e i Consigli Regionali. La
particolarità di queste elezioni è stata
caratterizzata dalle note vicende accadute
durante la presentazione delle liste, che
alla fine non hanno permesso al Popolo
della Libertà di Roma e provincia di
essere presente sulle schede elettorali.
L’esito finale nella nostra Regione è ormai
noto a tutti, ha vinto la candidata del centrodestra, Renata Polverini che seppur ha
ricevuto meno consensi a Roma, si è
comunque affermata grazie al largo consenso ottenuto nelle altre province laziali.
Con una scarto di 77.000 mila voti in più.
In ogni modo noi siamo una realtà locale,
e allora abbiamo esaminato i dati che più
da vicino ci riguardano, in sostanza i nostri seggi pontenonini.
La popolazione del quartiere continua a
crescere, abbiamo sei seggi a noi dedicati,
purtroppo dobbiamo constatare che alcuni
residenti (circa 2.000), anche se sono passati sei anni sono costretti a recarsi per
votare a Colle Prenestino, questo perché
agli inizi nel nostro insediamento urbano
le scuole non esistevano, e pertanto ci
avevano parcheggiati temporaneamente
una parte a Lunghezza in Via Medail e
una parte a Colle Prenestino in Via
Melizzano. Poi con l’avvento dell’apertura
della scuola Elementare di Via Guido
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Corbellini, i nuovi
residenti e quelli che
prima si recavano a
Lunghezza sono stati
spostati nella nostra
sede. E quelli della
zona GastinelliMattè Trucco? Per
loro nulla è cambiato, per uno strano
ed incomprensibile
cavillo burocratico
ad ogni elezione
debbono percorrere
alcuni km per
andare a espletare il
loro diritto-dovere.
Fortunatamente c’è
chi si è attivato, e
alle prossime elezioni tutti gli abitanti del
quartiere potranno andare a votare nella
stessa sede, e cioè in Via G.Corbellini.
Passando ai dati, i seggi come ribadito
sopra sono sei: 515-2555-2541-2542
(presso scuola di Via G.Corbellini), 5122540 (presso scuola Via Melizzano).
Iscritti al voto: n. 5.858
Votanti n. 3.003 (51,4%)
Schede nulle n: 98
Schede bianche n.18
Renata Polverini 50,8 %
Emma Bonino 48,5 %
Marzia Marzioli 0,7 %
Così hanno votato i pontenonini. Altra
particolarità, il Municipio VIII e il XX
sono stati gli unici municipi romani dove
la Polverini ha prevalso sulla Bonino.
Luca Malcotti, coordinatore romano del
PDL, soddisfatto del risultato ha dichiarato:- Abbiamo conquistato sul campo una
vittoria che appariva impossibile.
Il merito di questa vittoria va a tutte
quelle migliaia di persone che si sono battute con tenacia ed onore senza lasciarsi
sopraffare nè dallo sconforto nè dalla
stanchezza. Adesso abbiamo 5 anni per
dimostrare di essere capaci di mantenere
gli impegni presi con tutti coloro che
hanno creduto in noi.
di Maurizio Zimelli
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C .S.A. Nuova Ponte di Nona
Abbiamo scelto le sequoie
Lo scorso 18 marzo presso la sede di Via Raoul Chiodelli, si
sono svolte le elezioni del Presidente e del Consiglio di Gestione
del C.S.A Nuova Ponte di Nona. Secondo gli osservatori esterni
e gli impiegati del municipio addetti all’organizzazione, la partecipazione al voto è stata superiore all' 80%, il che dimostra un
alto interesse per il nuovo Centro Anziani; 166 persone che regolarmente hanno votato. Al termine dello scrutinio, è stato
eletto con 108 voti il primo
presidente del centro anziani,
Giose Ferrara, seguito da Pino
Biagioni con 51 voti ed infine
Nicola Cascia con 2 voti.
Mentre i consiglieri eletti per il
Consiglio di Gestione sono:
Tina Laganà
67 voti
Massimo Merli 46 voti
Elide Ciccarelli 36 voti
Nicola Diomedi 30 voti
Paolo Bonasera 30 voti
Gino Antonini 29 voti
Conosciamo meglio il nuovo
presidente del C.S.A., il quale anche attraverso le pagine della
nostra rivista, negli ultimi due anni ci ha informato sulle iniziative intraprese insieme ai maturi “ragazzi e ragazze” del nostro
quartiere. Giose Ferrara, sessantaquattrenne, figlio di un generale
di Brigata, e anche ex-carabiniere in congedo, padre di tre figli e
nonno di cinque nipoti. Sarà per la sua vocazione per la legalità e
per l'Arma dei Carabinieri, vanta comunque dei trascorsi di una
vita dedicata molto al sociale.
Presidente, come ha vissuto le elezioni del centro anziani?
E' stata un'esperienza nuova, bella e grande. Mi ha portato a
contatto con molte persone e per uno come me che si dedica alle
problematiche sociali è stato come il sale della vita.
Sono contento di essere stato eletto presidente, e sono orgoglioso
di poter rappresentare questa bella realtà, quella degli anziani di
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di
M. Z.
Nuova Ponte di Nona. E per questo ringrazio tutti gli iscritti e
anche tutte quelle persone che seppur ancora giovani ci hanno
aiutato ha realizzare il centro, in particolar modo il consigliere
municipale Mancuso, per la sua perseveranza ed impegno nei
confronti di tutti. Inoltre vorrei esprimere un pensiero verso Pino
Biagioni, altro candidato alla presidenza, purtroppo non eletto,
il quale ringrazio per la correttezza nei miei confronti durante la campagna elettorale. Sono sinceramente dispiaciuto per il fatto che soltanto per
un voto, non fa parte del Comitato di Gestione,
ma sono certo che ciò non impedirà il coinvolgimento di Pino in tutte le iniziative del futuro
Centro Sociale Anziani.
Quali saranno i prossimi passi del nuovo centro?
Prima cosa è la ratifica da parte del Municipio
Roma delle Torri, dopodichè si parte con le attività secondo i termini di legge. Fino ad oggi sono
state portate avanti iniziative come gite culturali,
convegni, disponibilità verso il settore scolastico... con i pochi mezzi propri che si avevano a
disposizione, ora desideriamo volare ancora più
in alto. Infatti già stanno arrivando delle richieste d'iscrizione anche da zone limitrofe. Ci rimboccheremo le
maniche tutti insieme per sconfiggere diversi luoghi comuni,
come ad esempio l’immobilità e la rassegnazione che spesso
caratterizzano la realtà di noi anziani. Con le attività dimostreremo sul campo, che essere anziani è bello e cercheremo di
coinvolgere tutti coloro ne hanno voglia a partecipare.
Inoltre la sede di C.S.A è nei pressi di due scuole, e noi con le
dovute cautele desideriamo offrire il supporto e il sostegno constante e costruttivo sia in senso pratico sia quello morale. Il nostro desiderio è diventare un connubio tra le generazioni che può
portare ad una crescita positiva di tutti a livello culturale, ma
sopra ogni cosa a quella sociale. Per questo come logo della
nostra realtà abbiamo scelto le sequoie, alberi che possono raggiungere 15 secoli di vita e 120 mt di altezza, simbolo di energia,
longevità e saggezza.
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Casa dello Studente
La vita dello studente fuori sede
Roma 2010 - Un autobus attraversa le
strade della periferia in una fredda mattina
d’inverno, mentre ascolto i rumori del
traffico e osservo fuori dal finestrino le
gocce di pioggia che scandiscono il ritmo
dei miei pensieri: come ogni giorno inizia
la corsa contro il tempo per arrivare in
orario all’università.
Sono passati quasi due mesi dal momento
in cui, trascinando a fatica la mia valigia,
per la prima volta sono arrivata in questo
quartiere e ho bussato alla porta della
Casa dello Studente. Ad accogliermi i
sguardi e i sorrisi degli abitanti di Nuova
Ponte di Nona interessati e forse un po’
incuriositi nei confronti dei nuovi arrivati,
noi, i giovani studenti fuori sede che grazie a LAZIO DISU (ente per il diritto agli
studi nella Regione Lazio) hanno ottenuto
un posto alloggio presso la nuova residenza di Via Colonnetti.
Giorno dopo giorno un po’ alla volta ho
cominciato ad ambientarmi, entrando in
contatto con luoghi, persone, storie, culture diverse degli studenti per la maggior
parte stranieri, ma come me giunti a Roma
con un progetto di studio da realizzare alla
Università La Sapienza.
All’inizio molti dei servizi dedicati agli
studenti non sono stati resi immediatamente disponibili e fruibili. Ma per questa
apertura sbrigativa della struttura,
andrebbe considerato il fatto della necessità per rendere immediatamente disponibili i posti letto per l’accoglienza degli
VIAPONTEDINONA RomaEst
studenti, che avrebbero
dovuto altrimenti attendere tempi troppo
lunghi prima di prendere possesso dell’alloggio a loro destinato.
Tuttavia il costante
impegno dei responsabili della residenza,
sig. Renato
Marchiatelli e il sig.
Claudio Ferri, le proposte e i progetti continuamente discussi e
approvati in sede di riunione del c.d.a
LAZIO DISU hanno dimostrato che una
volta risolte le formalità burocratiche e
trascorsi i tempi logistici di organizzazione dei vari servizi, la residenza universitaria si potrà considerare la più all’avanguardia dal punto dell’architettura e
del grado di comfort.
Ad ogni modo, molteplici
sono stati gli interventi
mirati a realizzare il maggior numero di obiettivi
possibili per sopperire
alle carenze iniziali e
garantire ai giovani neopontenonini il diritto allo
studio.
Infatti, per quanto riguarda la sicurezza, oltre al
servizio di vigilanza 24
ore su 24, che nelle ore
notturne è armata, si sta procedendo
all’installazione di telecamere di sicurezza, mentre per quanto concerne il sistema
di allarme antincendio, i sensori in ogni
camera sono stati attivati e la loro efficacia è stata ripetutamente testata. Un ulteriore intervento ha comportato la richiesta
al Municipio Roma delle Torri, da parte
dei responsabili della residenza studentesca, di strisce per l’attraversamento
pedonale su Via Colonetti.
Inoltre sono stati resi disponibili una serie
di servizi come internet sia nelle sale studio che nelle singole camere, e i distribu-
tori di vivande, mentre fra pochi giorni
dovrebbe essere avviata la palestra, affidata alla gestione del Cus (Centro
Universitario Sportivo).
Gli ambienti ricreativi ancora incompleti
rimangono la biblioteca e la sala internet,
ma si spera che al più presto possano
essere dotate di libri e dei computer.
Per noi studenti, come credo anche per
altri residenti del quartiere Nuova Ponte di
Nona, il disagio principale è la mobilità,
ovvero la scarsità di collegamenti con il
centro e con l'università. Qualche passo
avanti però c'è. Mentre attendiamo il prolungamento del percorso e il trasferimento
del capolinea del autobus 056, comunque
possiamo usufruire della linea 055 e del
314 che permette di raggiungere la
stazione di Lunghezza. Inoltre, dal 15
marzo c.d.a di LAZIO DISU ha provveduto all'istituzione di un servizio di
navette per il trasporto degli studenti in
orari stabiliti.
Attinente sempre alla mobilità, ma soprattutto alla nostra giovane età, c'è un altro
nodo da sciogliere, quello della possibilità
di poter partecipare alla cosiddetta movida
studentesca. Anche questo bagaglio di
esperienze insieme allo studio e alla cultura contribuisce alla nostra formazione e
spero che ci comprendano ed aiutino tutti
quelli che una volta erano giovani.
di
Dalila.Helis Caputo
studentessa
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Associazioni & Comitati
La primavera di Lunghezzina 2
Finalmente! E' questa
la prima parola che viene
in mente e che serpeggia
tra i residenti di
Lunghezzina due che, lo
scorso sabato 20 marzo, si
sono potuti ritrovare e fare
festa insieme in una parte
di parco tuttora in fase di
completamento. Ma
arrivare a questo, che pure
è un traguardo, non è stato
facile. Nessuno fa fatica
infatti a guardare indietro
a quando, appena un anno
fa, nel nostro quartiere non
c'erano i marciapiedi, le strade non erano
asfaltate, i cassonetti della spazzatura
erano un miraggio a più di 500 metri e al
posto di spazi comuni c'erano solo fango,
polvere e residui di cantiere.
Non erano bastate le lotte precedenti fatte
per ottenere servizi essenziali quali fogne,
luce, gas che si era tornati ad essere territorio di nessuno e le opere di urbanizzazione di competenza delle istituzioni
governanti dell'epoca erano rimaste
incomplete e noi tutti in attesa di un
futuro migliore.
Poi finalmente, qualcuno si accorge di
noi, si chiama Massimo Mancuso. E' consigliere municipale, si interessa alle nostre
problematiche e ci apre le porte della
Presidenza della Commissione Urbanistica
VIAPONTEDINONA RomaEst
del Comune di Roma, presieduta dall’on. Marco Di
Cosimo. Inizia così un
lungo lavoro di collaborazione tra le stesse
Istituzioni sia comunali
che municipali, a tal
proposito determinante il
supporto del Presidente
del Consiglio Municipale
Marco Dari. Iniziano così
una serie d’incontri con il
comitato di quartiere fatto
di tavoli di lavoro, telefonate, sopralluoghi.
Poi dopo gli insistenti
“inviti” di Di Cosimo,
arriva la ditta incaricata
dei lavori, con le sue reti
arancioni e la sua squadra
di operai.
Ti abitui a svegliarti la
mattina con il rumore
delle ruspe, fai il tifo per
loro, li incoraggi perché
vuoi che si sbrighino e tu
non vedi l'ora di riuscire
a vivere in un quartiere
"normale" anche nell'aspetto.
E finalmente, dopo mesi
di attesa, la festa e le sue facce. Facce di
bambini contenti di poter correre in spazi
aperti e senza pericoli, facce di bambini
divertiti davanti ad un piccolo spettacolo
di intrattenimento a loro dedicato. Facce
di adulti. Facce serene e soddisfatte di
persone tra le più comuni che ogni giorno
fanno sacrifici anche per pagare tutti i
mesi la rata di un mutuo. Facce di persone
orgogliose di riuscire ad esprimere la propria appartenenza al territorio, di viverlo
appieno questo territorio, di calpestarlo…
nel vero senso della parola!
Ma i traguardi da raggiungere sono ancora
tanti. Rimaniamo in attesa della conclusione ultima dei lavori tuttora in corso e
come comitato di quartiere, di cui faccio
parte, siamo sempre aperti ad ogni tipo di
suggerimento e aiuto qualsiasi persona
voglia e possa darci.
C'è bisogno della forza e dell'impegno di
tutti per dare valore al nostro quartiere, c'è
bisogno di credere ed investire in esso, di
sostenere coloro che lo hanno già fatto.
L'auspicio è che da questa giornata, si
esca tutti un po' più consapevoli e motivati, nel proporre ed eventualmente
imporre un modello culturale e sociale
differente da quello che domina attualmente quasi tutte le nostre periferie.
Un modello culturale nel quale non è il
posto dove vivi ad influenzare te, ma tu
ad influenzare il posto dove vivi.
Il vice presidente
del CdQ Lunghezzina 2
Claudio Cannone
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Associazioni & Comitati
L’immobilismo di Castelverde B4
Le elezioni Regionali sono
alle spalle ed è ora di rimboccarsi di nuovo le maniche per
risolvere i molteplici problemi
del Colle ed in particolar modo
quelli riguardanti il pdz
Castelverde B4. In questo articolo parleremo quasi esclusivamente di quella parte del
quartiere in quanto i problemi lì
presenti sono davvero pesanti.
Mentre per il pdz Lunghezza
C2 si stà vedendo qualche
risultato, l’immobilismo del B4
è davvero preoccupante, soprattutto alla
luce del fatto che dietro quel piano di
zona ci sono persone che hanno pianificato la loro vita in base a quanto è stato loro
detto al momento dell’acquisto. Per parlare meglio di questo ho chiesto aiuto a
Carmine D’Anzica, consigliere del CdQ
oltre che persona estremamente informata
sui fatti in quanto personalmente coinvolta. A quanto sembra la penna ha preso il
sopravvento su Carmine: - Quando sono
passato per la prima volta per il PdZ
Castelverde B4 ho subito notato la presenza di molto verde, c’era un boschetto
bellissimo e la tranquillità che si respirava da quelle parti mentre lo attraversavo
con quella che poi sarebbe divenuta mia
moglie, mi fece dire: “ma sai, se ci fosse
una casa qui penso che ci verrei proprio a
vivere”. Era il lontano 2004. In seguito,
quando per caso un intermediario immobiliare che ci aveva proposto un’apparta-
VIAPONTEDINONA RomaEst
mento su progetto ci portò a vedere la
zona dove sarebbe sorta quella casa, non
ci potei credere. Il posto dove alcuni mesi
prima ero passato innamorandomene, era
sotto i nostri piedi. Mentre il venditore
agitava le sue braccia profondendosi in
spiegazioni io avevo già deciso!
Il PdZ castelverde B4 è tra le zone del II
P.E.E.P. di cu alla legge 18 Aprile 1962 n°
167, approvato dalla legge regionale
n° 7387/1987, ed a regime conterà 4.000
persone. Nel 2006 sono stati confermati i
diritti di superficie e di proprietà a favore
di Cooperative ed Imprese, mentre l’approvazione del progetto preliminare delle
opere di urbanizzazione è avvenuto con
deliberazione della Giunta comunale nel
2006. Da allora purtroppo solo poche
cooperative/imprese hanno cominciato a
costruire, generando una situazione di
grave e pericoloso ritardo nella realizzazione delle opere di urbanizzazione.
Si pensi che alcune palazzine sono già
abitate nonostante nella zona
siano carenti ed in alcuni casi
inesistenti i servizi essenziali
quali acqua, luce, fogne e strade.
In pratica molti cittadini si sono
trovati costretti a pagare delle
case che non possono abitare ed
in cui devono vivere in situazioni
di gravissimo degrado. Tanto per
rendere l’idea nel momento in
cui scrivo circa 200 persone
stanno utilizzando l’acqua del
pozzo di cantiere, la luce di
cantiere (se ci riescono, visti l
limitati di Kw disponibili), non
possono uscire da casa perché non vi è
illuminazione pubblica e le strade sono
sterrati impraticabili, fatte di fango e
buche; tutti hanno il problema che non
essendoci le strade ufficialmente denominate non vi è nemmeno la possibilità di
prendere la residenza, che significa non
poter detrarre spese relative al mutuo o
alla casa o chiedere assenze al lavoro per
motivi di salute e nel caso in cui poi
dovesse accadere qualcosa alle persone
non sarebbero nemmeno raggiungibili dai
mezzi di soccorso.
Il forte ritardo nella realizzazione delle
opere di urbanizzazione si dice sia dovuto
ad una carenza di fondi conseguente sia
al mancato avvio di una consistente quota
delle previste cubature sia ad un errore
nell’ esecuzione di un esproprio che ha
comportato il blocco delle costruzioni in
una consistente parte del PdZ.
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Associazioni & Comitati
C’è da dire che questa situazione è il
risultato di un modo di realizzare quartieri
in cui si è privilegiata la costruzione e la
vendita delle case senza pensare alle opere
di urbanizzazione.
Da quando il CdQ Colle degli Abeti è
nato abbiamo provato a capire quali fossero i motivi di un così grave ritardo, in
mezzo ai silenzi, alle mezze parole, al
burocratese e alla scarsa competenza dei
cittadini acquirenti che si trovano per le
prime volte a dover fronteggiare certi
argomenti (espropri, legge 167, opere di
urbanizzazione, ecc.).
Molti i problemi da affrontare, tra cui l’
estrema disarticolazione del piano di zona
(ben 3 consorzi ci lavorano per le opere di
urbanizzazione) ed una serie di errori tecnici che hanno allungato oltremodo i
tempi di un esproprio.
Fortunatamente in questi mesi abbiamo
riscontrato l’interesse di alcuni esponenti
politici come il Presidente della
Commissione Urbanistica on. Marco Di
Cosimo ed il Consigliere Municipale
VIAPONTEDINONA RomaEst
Massimo Mancuso i quali ci hanno
ascoltato e permesso di organizzare delle
richieste da portare in commissioni in cui
tali problemi sono stati discussi, chiariti,
qualche volta riuscendo ad ipotizzare delle
soluzioni, alcune delle quali, in queste ore
in cui vi scrivo, stanno trovando la via di
risoluzione (è di oggi la notizia che le
nostre strade-sentieri hanno un nome ufficiale).
Moltissimo c’è ancora da fare. Risolvere
tutte le beghe legali che non permettono
di consegnare le aree ai consorzi e alle
cooperative; realizzare le strade al
momento solamente abbozzate, rendendole sicure e praticabili; realizzare il sistema di condotte idriche e di rete elettrica
(urbanizzazione primaria).”
Nella speranza che quanto sopra smuova
le coscienze di chi può e deve fare chiudiamo ricordando i prossimi importanti obiettivi del CdQ: realizzazione Via Liberti;
realizzazione asse interquartiere; accampamenti nomadi; asfaltatura definitiva
lunghezza C2; pulizia discariche e
rimozione materiali abbandonati dai
cantieri; urbanizzazione Castelverde B4;
AMA per ritiro dei rifiuti.
A tal proposito segnaliamo che nonostante
l’AMA non effettui il posizionamento dei
cassonetti con il conseguente ritiro della
mondezza in quanto siamo ancora area di
cantiere ed ai loro mezzi è vietato l’ingresso per motivi di sicurezza, gli stessi
mezzi utilizzano tranquillamente Via Mejo
de Gnente (infrangendo il divieto di transito ai mezzi pesanti) per attraversare tutto
il quartiere e raggiungere più agevolmente
la Via Prenestina. Chiediamo ad AMA che
si faccia chiarezza, i loro mezzi possono o
non possono entrare? Se entrano che lo
facciano anche per effettuare la raccolta e
non solo per evitare traffico.
Un ringraziamento particolare a Carmine
D’Anzica, senza il quale questo articolo
non sarebbe stato così fedelmente corrispondente alla realta vissuta dagli abitanti del B4.
Il vice presidente
del CdQ Colle degli Abeti
Cristian Murgia
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l a Vo c e d e l C i t t a d i n o
Storie di biglietti fantasma
Nonostante il titolo dell’articolo, andando avanti nella lettura, anche se non troverete un
racconto del terrore, avrete la
descrizione di un vero e proprio
disagio per i cittadini di Ponte
di Nona che si muovono con i
mezzi per raggiungere le zone
più centrali di Roma.
La segnalazione ci giunge dal
sig. Antonio Pallozzi, residente
nella vicina Lunghezza che ha
l’ abitudine di muoversi con i
mezzi e spesso ha necessità di raggiungere
Roma.
Il sig. Antonio ci segnala quanto sia complicato acquistare un biglietto per il treno
in prossimità della stazione. Insomma, un
po’ tutti i romani che hanno avuto la fortuna di essere turisti nelle altre capitali
europee hanno notato già molte differenze
in merito ai sistemi di trasporto pubblico,
ma nessuno ha mai lamentato la totale
mancanza di erogazione dei biglietti.
A volte non ci sono le biglietterie aperte, a
volte la macchinetta erogatrice è guasta e
bisogna camminare fino alla successiva, a
volte c’è il tabaccaio interno della
stazione che ha la possibilità di vendere i
ticket. Ovunque… ma non alla Stazione di
Lunghezza.
Proprio per invogliare all’uso dei mezzi
pubblici al fine di ovviare al traffico che si
sviluppa per uscire ed entrare dal
quartiere, chi sceglie di usare il trenino
per raggiungere Roma si troverà di fronte
VIAPONTEDINONA RomaEst
a due soluzioni: tentare di acquistare il
biglietto nell’unica edicola della zona (che
per chi non ne è un po’ pratico, non è poi
così semplice da trovare), oppure salire a
“scrocco” sui vagoni sperando nella
clemenza dei controllori.
Eh si, perché sulla tratta indicata, spesso e
volentieri, i controllori ci sono, e, nel
giusto adempimento del loro dovere, multano coloro sprovvisti di biglietto, senza
preoccuparsi della giustificazione del malcapitato.
Naturalmente non vogliamo una biglietteria aperta 24h/24h, basterebbe che le FS si
adoperassero nella sistemazione delle
macchinette dispenser perennemente rotte,
per dare la possibilità di utilizzare il trenino ai cittadini della zona che si trovano ad
avere la fortuna di un rapido spostamento
con il rischio di pagarlo a caro prezzo.
In un quartiere come quello di Nuova
Ponte di Nona e le zone limitrofe, avere
infatti un trasporto veloce direttamente al
centro della città, con una spesa accettabile è sicuramente un vantaggio.
Rendere funzionale la Stazione incentiverebbe sicuramente i residenti del
quartiere ad un utilizzo più assiduo del
mezzo. Magari, se possiamo permetterci
un ulteriore consiglio, potremmo suggerire qualche altro treno diretto a Roma
nelle domeniche primaverili che ci stiamo
preparando ad affrontare.
Se infatti qualcuno di noi volesse fare una
passeggiata al centro di Roma e volesse
spostarsi, per ovvie ragioni di traffico e
blocchi di circolazione, con il treno,
sarebbe obbligatorio prenderlo intorno alle
9:20 del mattino, perché è l’unica corsa
prevista per la domenica.
Ringraziando il sig. Antonio per la segnalazione che ha fatto al giornale, ci permettiamo di augurarci che chi di dovere
possa attuare qualche miglioria che assicuri al quartiere un servizio efficiente.
di Linda Graziani
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l a Vo c e d e l C i t t a d i n o
Non voltarsi dall’altra parte
Desidero affrontare un argomento e
anche una discussione in merito con
tutti Voi, sia dal punto di vista civico
che da quello di maggiore richiesta di
Sicurezza, che riguarda sempre il
nostro Comprensorio.
Si tratta del problema dei nomadi,
oggi più che mai attuale. A mio avviso il nostro Sindaco Gianni
Alemanno ha intrapreso la strada
giusta, quella di poter integrare in
situazioni organizzate, attraverso dei
campi controllati, delle situazioni che
stavano degenerando sempre più nell’illegalità. Non voglio entrare in merito a
quanto questo potrà funzionare nel futuro,
anche se ci sono dei segnali positivi come
quelli che vengono dal campo autorizzato
di Via di Salone, come bambini che vanno
regolarmente a scuola, la maggior parte
degli adulti che lavora, nuclei familiari
ben integrati, situazioni che se ben monitorate, non possono non avere risultati
positivi futuri.
Il problema però è un altro: Il nostro
Comprensorio è ultimamente invaso da
nomadi provenienti da altri campi della
periferia, dove lontano dalle loro dimore
autorizzate e non, pensano di poter
spadroneggiare indisturbati a tutte le ore
diurne e notturne, come quella anche di
continuare a rovistare nei cassoni dell’immondizia e poi lasciare a terra ogni segno
del loro passaggio, incuranti che poco
prima le strade fossero state pulite a
dovere, o urinare tra le auto parcheggiate,
VIAPONTEDINONA RomaEst
come mi è capitato a me di vedere, o circolare con mezzi privi di copertura assicurativa, camioncini fatiscenti con fanalini
rotti, targhe illeggibili o addirittura assenti, pneumatici usurati all’inverosimile.
Tutto permesso... a Loro? Io direi proprio
di No! E lo dico a voce alta!
Se questi scempi di inciviltà continuano
ad esserci, è grazie anche a molti di noi,
che quando ci troviamo ad assistere a
delle scene simili, anziché proseguire per
la nostra strada, dovremmo fermarci e
rimproverare energicamente questi individui e se necessario chiamare le Forze
dell’Ordine.
Paura di farlo? Paura di cosa?... del nostro
orgoglio? E poi continuiamo a lamentarci
che certe situazioni siano sempre presenti!
Diciamo pure che quello che non comprendo è per quale motivo dobbiamo continuare a sottometterci a situazioni illegali
di altri che disprezzano dove noi abitiamo.
Vogliamo essere complici di una cattiva
abitudine a non intervenire o ci
teniamo che il nostro
Comprensorio sia difeso da
queste illegalità?
Certamente non mi rivolgo a coloro che per ignoranza contribuiscono al degrado come quelli che
continuano a creare discariche
vicino i bidoni dell’immondizia
abbandonando di tutto, dai
mobili, materassi, sedie, calcinacci vari, e tutt’altro che possano.
Mi rivolgo ai veri cittadini di
Nuova Ponte di Nona, a coloro che come
me desiderano più legalità e civiltà.
Inutile incolpare le istituzioni se noi non
partecipiamo alla vita delle stesse.
Le istituzioni ci danno gli strumenti per
intervenire, laddove non possono essere
sempre presenti, sta a noi chiamarle e collaborare con Esse, affinchè il Loro intervento sia più facilitato e immediato, ma se
oltre a già tanti problemi da risolvere
incappano anche nella nostra indifferenza
e apatia, allora non lamentiamoci.
Ma scusate, ma tutto questo non fa parte
anche della nostra Sicurezza, o meglio
della nostra tranquillità? A mio avviso
l’indifferenza di molti anche a queste
problematiche non può che favorire nel
tempo a quel tipo di degrado territoriale e
di nostro isolamento voluto, creando
altresì quell’immagine di deprezzamento
dove noi abbiamo con sacrifici investito.
di Franco
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Pirina
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l’Opinione
Gli altri siamo noi...
Periodo di Pasqua. Periodo di vacanze
ma anche di riflessioni.
Per i Cristiani il momento è particolarmente solenne. La morte e la resurrezione
di Cristo simboleggiano la fine di un era,
quella della vita terrena, e l’inizio di un'altra, quella della entità spirituale di un
uomo che ha cambiato la storia della terra.
Il simbolismo diventa ricorrenza e motivo
di profonda riflessione. Sono molte le città
che ospitano manifestazioni e rappresentazioni storiche della Passione di Cristo.
Il carattere è comunque sempre
struggente, le bande musicali che
seguono, i sepolcri, la commozione per
quanto accaduto è grande. Difficile
restarne fuori, difficile non essere coinvolti dal clima triste e festoso al tempo
stesso. Le parole delle omelie dei parroci
sono pesanti come macigni. Il riferimento
è storico ma terribilmente attuale. “come
un branco di cani che ringhiano mi circondano (…) si spartiscono le mie vesti (…)
mi sputano in faccia e mi insultano in
ogni modo”. Il male sembra aver preso il
sopravvento. Il Cristo, senza alcun motivo, reo di aver predicato l’amore, viene
prima baratato con un ladrone, poi crocifisso con un trattamento talmente crudele
che neanche i due ladroni condannati al
suo fianco avevano ricevuto. Reo di aver
predicato la verità, reo di essere l’ultimo
degli ultimi. Reo di essere stato vero, reo
di non aver dato seguito con un atteso
quanto smisurato ego alle proprie azioni.
La folla ìncita e infligge ulteriori supplizi,
quando quelli ricevuti non sarebbero
abbastanza.
Poi, infine, la morte in croce. Ed allora il
cataclisma, i terremoti. La terra si ribella
allo scempio compiuto. Qualcuno che
prima ne aveva inflitto il corpo, presto
capisce del grave fatto compiuto. La
stoltezza della folla ha lasciato il posto
alla ragione. Non abbastanza evidenti i
fatti compiuti, il gregge allo sbando, per
una volta falso padrone di se stesso, ha
preferito farsi giustizia del condottiero
libero e donatore di libertà piuttosto che
VIAPONTEDINONA RomaEst
cedere alla verità della ragione. Forse, se
schiacciato da un tono severo, il gregge
“inquisitore” avrebbe accettato di buon
grado, e si sarebbe piegato al nuovo regnante.
Le scene in chiesa sono di indubbio sgomento. Molti sono amareggiati, molti si
dolgono del grave atto compiuto. Duemila
anni fa come adesso. Tuttavia, nel corso
dei secoli, le cose sembrano cambiate di
poco, anzi per niente. Quanti oggi sarebbero capaci di accogliere Cristo se costui
si presentasse nelle stesse vesti morali di
allora. Quanti ne ascolterebbero le parole
e i gesti e ne farebbero lode. Quanti
apprezzerebbero le parole di verità e libertà e le farebbero proprie.
Probabilmente nessuno. Incantati dalle
apparenze, baratteremmo facilmente un
pretendente di un programma della De
Filippi con una persona che dispensi
saggezza e amore senza chiedere nulla in
cambio. Si badi bene che la figura non
dovrebbe necessariamente coincidere con
un profeta dal carattere religioso, che se
attualizzato, molti vorrebbero con uno
spinello tra le dita e un tatuaggio sul collo.
Probabilmente, costui potrebbe essere
anche un vicino di casa gentile e disponibile, un commesso di un supermarket che,
nell’assolvimento del suo compito, invece
di sbuffare alla richiesta della clientela
dispensi sorrisi e gentilezza, anche qualcuno che, indipendentemente dall’altrui
giudizio, compia il proprio dovere con
onestà e rettitudine, senza bugie di comodo e senza falsità
Invece, un ego smisurato porta ognuno di
noi a ribaltare comunque qualsiasi azione,
pensiero, determinazione o affermazione;
il suo peso equivale alla pietra tombale
posta sul sepolcro di Cristo.
In poche parole: questo mondo era una
merda duemila anni fa come è una merda
adesso. E la colpa non è del mondo ne
degli altri (entità sempre presente nella
moderna analisi dei problemi): è la nostra.
Gli altri siamo noi. Ognuno di noi è un
altri per gli altri.
di Francesco
Gargiuoli
Noi che con riponiamo più alcuna fiducia
nel prossimo, noi che sentiamo sempre
fregati anche e soprattutto quando la fregatura non è così palese come ci aspetteremmo, probabilmente perché non c’è.
Nelle discussioni come nella vita quotidiana o nella risoluzione pratica dei problemi, vale sempre tutto ed il contrario di
tutto. Nessuno capace di fare un passo
indietro, neanche di fronte all’evidenza.
Un esempio sono le elezioni politiche: pur
essendoci dei vincitori e dei vinti tutti si
proclamano soddisfatti, tutti avanzano,
tutti migliorano le performance. Come per
incanto, la torta composta dal 100%
diventerà del 150 o del 200%, si da tenere
conto dell’incremento di tutti gli schieramenti. Nessuno capace di fare un profondo esame di coscienza.
Non va meglio sul fronte elettorale. Per il
solo fatto di aver dato credito ad un candidato, lo stesso diventa al tempo stesso
risolutore di tutte le problematiche
(è pagato per questo!), o bersaglio di tutte
le nostre anche più recondite aspettative
tradite. Poco importa se, nonostante il
lavoro fatto, la cosa possa essere di difficile o impossibile realizzazione: noi lo
vogliamo, poi modi e forme spettano al
finto detentore di potere. Le aspettative
nel prossimo, tuttavia, partono già sconfitte. Ogni cosa deve essere fatta solo per
il ruolo che ognuno ricopre. Ed ogni cosa
viene fatta solo per poterne ottenere un'altra. Forse sarebbe meglio se ognuno
facesse il suo dovere indipendentemente
dalle altrui aspettative o se ad ogni preferenza non si attendesse nell’immediato la
attesa contropartita.
Incominciando a fare invece di chiedere, a
prendere e ringraziare per quello che ci
viene dato invece che reclamare per quello che non ci vien dato probabilmente perché non ci spetta. A riporre maggiore fiducia nel prossimo sicuri che lo stesso avrà
dato il meglio di se per il raggiungimento
di tali obiettivi.
Magari il mondo potrebbe diventare
migliore…
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le Nostre Scuole
Lezione di scienze al Bioparco
L’uscita didattica svoltasi lo
scorso 24 marzo 2010 presso la
Fondazione Bioparco di Roma,
organizzata dal plesso Gastinelli
della S.M.S. “Giovanni e
Francesca Falcone”, ha interessato
79 studenti e 8 docenti accompagnatori, tra le classi IB, IH e IQ del
plesso Gastinelli di Nuova Ponte
di Nona e I O e I Q del plesso di
Corcolle. I partecipanti hanno
potuto ammirare gli animali ospitati nel Bioparco: molte specie di
mammiferi che vivono in Africa,
in Europa, nelle Americhe, in
Australia e in Asia, nonché la
varietà di uccelli della grande voliera e la
moltitudine di rettili ed anfibi nel grande
rettilario coperto. L’obiettivo di questa
uscita è stato lo studio e la comprensione
dei concetti basilari dell’adattamento degli
animali all’ambiente naturale, utilizzando
a tale scopo anche un percorso tematico
sulle specie animali di savana offerto dalla
cooperativa Darwin, che da anni si occupa
di educazione ambientale all’interno del
Bioparco di Roma.
L’osservazione dei particolari morfologici,
delle caratteristiche anatomiche, dei diversi tipi e colori dei rivestimenti cutanei e
delle strategie di alimentazione di animali
che vivono in savana come la giraffa, la
gazzella di Thomson, la zebra, l’elefante
africano, il rinoceronte nero africano, il
leone, il licaone, lo struzzo, solo per
citarne alcuni tra i più rappresentativi, è
VIAPONTEDINONA RomaEst
stata un utile strumento a disposizione dei
nostri studenti al fine di capire, comprendere e sperimentare dal vivo il concetto di
adattamento di un animale all’ambiente
naturale.
L’obiettivo formativo della scuola è quello
di creare, attraverso l’oggetto sapere, studenti consapevoli: ecco perché ritengo che
all’interno dell’insegnamento delle scienze naturali il concetto di adattamento, per
la sua idoneità a promuovere negli alunni
capacità di ragionare per ricerca di significati, costituisca il migliore mezzo formativo. Esso è documentato dalla biologia,
intesa come disciplina che studia gli esseri
viventi nella loro globalità; in tal modo gli
studenti possono sviluppare capacità di
analisi e di sintesi a vari livelli, indagando
sulla diversità non solo inter-organismica,
ma anche sui diversi livelli di organiz-
zazione, dalla cellula ai tessuti,
agli organi fino ai sistemi dal
punto di vista anatomico-funzionale e dalle popolazioni alle
comunità fino agli ecosistemi
dal punto di vista ecologico.
L’argomento, nei modi e nei
tempi proposti, ha avuto una
funzione formativa generale per
educare all’individuazione dei
nessi tra forma e funzione in
chiave adattativa e può rappresentare un modo per imparare
in qualsiasi altro contesto dell’iter didattico scolastico.
E’ il caso delle colorazioni
criptiche sui toni dell’ocra di
animali come il leone, un esempio classico di criptismo aggressivo volto alla
predazione, o della colorazione bianca e
nera di tipo disruptivo evolutasi nella
zebra, con funzione antipredatoria, o del
lungo collo della giraffa, chiaro esempio
di specializzazione alimentare erbivora su
piante arboree. Per facilitare negli alunni
l’approccio ad una visione integrata dei
processi biologici ritengo sia utile sviluppare le loro capacità di analisi e di sintesi
mediante l’osservazione diretta delle
specie animali l’individuazione di risposte
comuni da parte di animali che vivono in
un dato ambiente ai problemi legati alla
ricerca del cibo, alla scarsità d’acqua o
alla difesa dai predatori ed il riconoscimento di risposte adattative simili in condizioni ecologiche simili, anche in organismi filogeneticamente lontani.
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le Nostre Scuole
E’ necessario invitare gli alunni a rispondere a
domande del tipo “che cosa?”, vale a dire cosa osservare nella struttura di un dato organismo, cosa descrivere, cosa confrontare; a domande del tipo “come?”,
dal livello del singolo organismo, dalle strutture
dell’“oggetto biologico” passare all’osservazione,
descrizione e confronto di alcuni adattamenti evoluti
negli animali per evitare la denutrizione, la
disidratazione o la predazione; a domande del tipo “perché?” focalizzando l’attenzione sulle cause dell’adattamento.
Il Bioparco rimane un luogo dall’alto valore educativo,
che ha permesso ai nostri alunni di riflettere sul valore
adattativo di strutture e particolari morfologici di animali che normalmente vivono molto lontano da noi.
Sorge spontanea la domanda su quali siano le funzioni
didattiche che oggi rivestono gli zoo, nell’epoca della
multimedialità e di internet, e di quali modalità sia auspicabile servirsi per aiutare a costruire il pensiero scientifico. La funzione dei giardini zoologici è e rimane
quella di fornire una corretta educazione scientifica e di
garantire la protezione delle specie in via d’estinzione,
configurandosi essi stessi come “serbatoi genetici
viventi” della biodiversità animale. Essi, pertanto,
devono porsi non solo come supporto alla didattica scolastica, ma anche come mezzo di divulgazione scientifica per l’intera collettività, assolvendo ad un ruolo
essenziale nella conservazione delle specie viventi e
nella protezione dell’ambiente.
Il concetto fondante che deve arrivare ai nostri studenti
è che ogni specie vivente è il prodotto dell’evoluzione e
che esiste una continuità tra gli organismi antichi e
quelli attuali.
prof. Andrea Grassi
VIAPONTEDINONA RomaEst
Graduatorie
Asili Nido
E' scaduto lo scorso 8 aprile il ter-
mine per presentare la domanda d'iscrizione negli asili nido comunali. Nei
prossimi giorni il Municipio formulerà
una prima graduatoria provvisoria suddivisa per fasce di età (piccoli, medi, grandi)
per l'assegnazione dei posti disponibili. Per
quanto riguarda gli asili nido Ponte di Nona 7 e Ponte di Nona 8 situati in
vi Luciano Conti n. 63, secondo i dati indicativi, la disponibilità complessiva, potrebbe essere per circa 52 bambini.
La graduatoria provvisoria verrà pubblicata indicativamente tra la fine
del mese di Aprile e i primi giorni del mese di Maggio 2010. I genitori
sono tenuti a verificare personalmente la graduatoria che verrà affissa
presso la sede del Municipio, sul sito internet municipale e presso i nidi
comunali e convenzionati. Qualora si ravvisasse un errore si può inoltrare
ricorso presso l’Ufficio Gestione Asili Nido I° piano stanza 143, entro
dieci giorni dalla pubblicazione della graduatoria provvisoria, indirizzato
al Dirigente U.O.S.E.C.S. presso l’Ufficio Gestione Asili Nido.
La graduatoria definitiva, sarà pubblicata indicativamente entro la
prima quindicina del mese di Giugno 2010.
Le famiglie sono tenute ad attivarsi personalmente per accertare la
posizione assunta nella graduatoria e accettare formalmente il posto eventualmente disponibile, al fine di non incorrere nell’esclusione dalla graduatoria stessa. Inoltre per i bambini ammessi alla frequenza è necessario
accettare il posto offerto entro il termine perentorio di quindici giorni
decorrenti dalla data di pubblicazione della graduatoria definitiva. In
caso di mancata accettazione del posto offerto, entro i termini stabiliti, l’utente sarà considerato rinunciatario al servizio.
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Eventi & Manifestazioni
Centro Culturale e Musicale Sci.Pa.Sa.Gi. di S.R.
azione insegna musica
negli asili nido e le scuole
materne. Inoltre per dare
un esempio di quello che
si può imparare frequentando un centro musicale,
gli allievi della Prof.ssa
Mineva hanno suonato
diversi brani al
pianoforte, estasiando
genitori e il pubblico presente.
Un pomeriggio di musica,
di festa in allegria. Rispettati
tutti pronostici del programma,
e non poteva essere altro considerato il fatto che proprio
nella giornata del 10 aprile è
stato inaugurato il nuovo
Centro Culturale e Musicale
“SCI.PA.SA.GI.”, situato in
via Ferla al n.29, praticamente
a due passi da Nuova Ponte di
Nona. A dare il via ai festeggiamenti il Direttore
Artistico, Maestro Paolo La Leta, che ha
intrattenuto i numerosi ospiti presenti con
una serie di brani suonati magistralmente
alle tastiere.
Gli organizzatori dell'evento, Sarah, Scilla
e Giordana, hanno riservato una particolare attenzione ai più piccoli per i quali
sono stati organizzati, giochi con trucco,
palloncini e il laboratorio di decoupage.
I bambini hanno anche molto apprezzato
la dimostrazione del metodo
“Colorandomusica”, con il quale l'associ-
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ballo, con corsi di: salsa, bachata, tango
argentino, danza del ventre, balli di gruppo, Hip Hop e baby dance. Il terzo settore
è quello delle lingue, si potrà imparare lo
spagnolo, l’arabo e l’inglese, nonché l'italiano per i tanti stranieri presenti sul territorio. E per finire anche il teatro, saranno
allestiti corsi di recitazione. Insomma, un
vero e proprio laboratorio multimediale a
disposizione di tutti, grandi e piccini.
Presente per il Municipio VIII Roma
Delle Torri, il consigliere Massimo
Mancuso, il quale si è complimentato con
gli ideatori del centro per la bella e funzionale struttura, che certamente
riscuoterà il successo che merita.
Dopo il simbolico “taglio del nastro”,
si è proseguito con diverse performance
di balli di gruppo, guidate dai maestri:
Stefano Antoniozzi, Enzo Conte e
Emdalala Abdul Aziz, famosa per la sua
danza del ventre. Il tutto accompagnato
da un delizioso e ricco buffet, che gli
ospiti hanno molto apprezzato.
Importante sapere che in questa
nuova realtà, esistono quattro
settori. Il primo, naturalmente
quello musicale dove si
effettueranno corsi di teoria e
solfeggio, preparazione esami di
Conservatorio, musica e gioco
per l’infanzia, inoltre all’interno
del centro è stata allestita una
moderna “sala prove” attrezzata
ed insonorizzata, dotata di Hard
Recording. Il secondo quello del
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Eventi RomaEst
Sensibili e protagonisti con voi
In occasione dei festeggiamenti per il terzo anniversario del
centro commerciale RomaEst, la direzione ha organizzato una
serie di iniziative con lo scopo d’intrattenere i propri clienti, ma
altrettanto sensibilizzarli su diversi temi sociali come l'ambiente.
Infatti, la prima iniziativa messa
in atto, è stata un concorso
denominato “Vince il Verde”,
organizzato in collaborazione con
AzzeroCO2, società creata da
Legambiente, diretta ad abbattere
le emissioni di gas serra.
Dal 19 marzo al 3 aprile i clienti
hanno potuto partecipare con un
acquisto minimo di 5 euro, che
permetteva di ricevere una cartolina “gratta e vinci”.
All’estrazione di premi immediati
o di partecipare ad un’ulteriore
fase del concorso, prevista attraverso SMS, o collegandosi online
al sito di RomaEst. Tra le migliaia di premi in palio eco-sostenibili, 2.500 “Green-Bag”, realizzate all’80% in PET, polietilene
tereflatato, un materiale termoplastico solitamente utilizzato per le bottiglie d’acqua
minerale e bibite, ed inoltre buoni spesa e
soggiorni presso diverse località turistiche. Mentre tra i premi finali
sorteggiati, una lavatrice classe “A” a
risparmio energetico e una automobile
Mitsubishi Colt, naturalmente a GPL.
Oltre a sensibilizzare i propri clienti, la
direzione di Romaest ha deciso di contribuire alla causa dell’eco-sostenibilità compensando l’emissione di gas serra, attraverso l’acquisto di crediti di emissione
VIAPONTEDINONA RomaEst
diretti a finanziare un progetto di teleriscaldamento a biomassa
in Valtellina. Promosso da AzzeroCO2, Kyoto Club e dall’istituto di ricerche Ambiente Italia per sostenere cittadini, imprese ed
enti pubblici in un percorso di abbattimento delle emissioni di
gas ad effetto serra.
Da sempre operiamo
perché la sostenibilità
non sia percepita come
rinuncia, ma diventi uno
stile di vita - ha
dichiarato Andrea
Seminara, direttore
commerciale, marketing
e comunicazione di
AzzeroCO2 – Con
l’azzeramento del concorso di RomaEst abbiamo dimostrato che
anche un momento della
quotidianità, come
andare in un centro
commerciale, si può
trasformare in un gesto
a tutela dell’ambiente.
L’eco-sostenibilità e il rispetto dell’ambiente – ha commentato Riccardo Lucchetti, direttore di Romaest – sono
temi fondamentali per il nostro futuro e quello
del nostro pianeta. Volevamo che l’iniziativa avesse una doppia valenza: fermare l’attenzione dei nostri clienti su
un argomento che non deve essere più
sottovalutato, anche a livello di gesti
quotidiani, e fare qualcosa a livello
concreto come struttura, suo malgrado, produttrice di emissioni. Grazie ad
AzzeroCO2 questo è stato possibile e anche se con una goccia
nel mare, siamo riusciti a dare un nostro contributo.
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Eventi RomaEst
E’ sempre un piacere ospitare
iniziative che possano intrattenere e far divertire i nostri
clienti. – ha commentato
Riccardo Lucchetti, direttore di
RomaEst, il ritorno del Cabaret
TV Show sul palcoscenico del
centro commerciale.
A dare il via al divertimento e
alle risate, lo scorso 21 marzo,
il trio ultracomico “I Ditelo
Voi”. Esilaranti artisti napoletani e protagonisti di Colorado
Cafè, trasmissione televisiva in
onda su Italia 1, ma possiamo
aggiungere anche “vecchi
amici” considerato il fatto che
sulle pagine della nostra rivista
a settembre del 2009 era stata
pubblicata una lunga intervista.
Francesco De Fraia, Mimmo
Manfredi e Raffaele Ferrante,
detto Lello si sono esibiti in
uno spettacolo con una serie di
personaggi dal taglio fumettistico spesso in situazioni più o
meno inverosimili. Tra le
molteplici scene, una grottesca
rapina, e poi, il confronto tra la
pila alcalina e quella Duracell.
Non poteva mancare lo sketch
con i tre preti, nel quale Padre
Eminem dà sfogo al suo strano
vizio di schiaffeggiare i suoi fratelli preferiti, Fra Capucchione e
Frallalero. Infine una lettura molto “personalizzata” di un grande
classico, l'Odissea. Un’ora di intenso spettacolo e risate a crepapelle per il numeroso pubblico presente, che ha premiato i comici con scroscianti applausi.
Terminata l'esibizione, gli artisti si sono messi a disposizione dei
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fans per gli autografi e le foto.
Per concludere i festeggiamenti del terzo anniversario,
lo scorso 10 aprile, la
direzione di RomaEst ha offerto ai propri clienti una maxi
degustazione di dolci. In
diversi punti del centro sono
state realizzate aree con bigné
e pasticcini assolutamente
irresistibili... e poi nella galleria del primo piano una maxi
torta con il logo del centro
commerciale, con tanto di candeline.
Inoltre per condire dolcezza,
risate ed allegria il giorno 11
aprile si è esibito con uno
spettacolo di cabaret, il comico Marco della Noce.
Protagonista della trasmissione
televisiva "Zelig Circus” in
onda su Italia Uno. Tra i suoi
personaggi spicca, il sedicente
Oriano Ferrari, capo meccanico dei box di Maranello, il
quale ha compito di svelare,
con ironia competente e professionale, i più comici retroscena del mondo patinato di
“Sochmacher”.
Ma c’è anche spazio per le
avventure del comandante
delle squadre speciali dei N.O.C.S, o quelle dell’ormai mitico
Larsen. Uno spettacolo che rispetta le regole del cabaret classico
con il susseguirsi dei personaggi che raccontano il loro mondo
minimale con un lampo di follia e uno di genio, diversi uno dall'altro ma accompagnati da una semplicità di fondo presente in
ognuno di loro.
di Sanja Radivojevic
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Sport & Dintorni
Un Trofeo che tutti possono vincere
Lo scorso Lo scorso 21 marzo presso
la piscina del Centro Sportivo Peter Pan a
Castelverde si è svolto il primo turno della
gara di nuoto, denominata Trofeo Csain
Lazio Nuoto. L'evento nato da un'idea di
Marcello Pace, Presidente Regionale
Csain Lazio, nonché coadiuvato dal
responsabile Regionale del settore nuoto
di Csain, ente di promozione sportivo
riconosciuto dal CONI che si occupa di
tutto ciò che è promozione di sport sociale
e culturale. Abbiamo incontrato l’ideatore
della manifestazione per capirne meglio
gli obiettivi.
E' un modo per aggregare i bambini e gli
adulti, e farli
innamorare dello sport
e non solo dell'agonismo puro. - racconta
Marcello Pace –
Purtroppo spesso i genitori pretendono dai
propri figli quello che
loro stessi avrebbero
voluto fare, ma per un
motivo qualsiasi non ci
sono riusciti. Questo
aspetto si riflette molto
nel settore dello sport
agonistico dal quale mi
occupo ormai da 25
anni sia come atleta sia
come allenatore, anche
se di una disciplina
sportiva diversa da quella che proponiamo noi oggi. Ed in tutti questi anni ho
VIAPONTEDINONA RomaEst
visto il meglio ed il peggio
che c'è: dall'esasperazione
di vincere a tutti i costi, al
completo disamoramento
dello sport in tanti bambini.
E tutto ciò perchè nessuno
o pochi hanno valutato che
spesso nei bambini non si
vede il più forte, ma il più
sviluppato in quel momento
a livello fisico. In questo
modo i bambini meno dotati
vengono esposti a sforzi
esagerati e compromettenti per la loro
crescita fisica ma altre tanto quella mentale.
Comunque il Trofeo è
una gara. Come siete
riusciti a creare dei
parametri?
La manifestazione è
approntata su un profilo volutamente più
basso, nel senso che
tutti i partecipanti al
trofeo devono avere
tempo in vasca NON ai
livelli agonistici.
Abbiamo chiesto agli
allenatori di fornirci i
tempi di gara personali
dei bambini, che in
seguito vengono esaminati dai giudici preposti ed esclusi dal circuito se ritenuti
altamente competitivi. Questo fa si che
tutti i nostri partecipanti abbiano dei
tempi personali molto similari che permettono di non creare quella esasperazione
della vittoria a tutti i costi, quindi far
avvicinare anche quei bambini che spesso
vengono esclusi nelle gare prioritarie
dove giustamente vige la regola dell'agonismo puro.
Un impegno anche a livello organizzativo
non indifferente. Quale è il messaggio
finale che desiderate lanciare?
Ci piacerebbe forgiarci di aver fatto
innamorare i bambini dello sport senza
esasperarli nell'allenarsi tutti i giorni.
Farli avvicinare allo sport con un clima
più sereno e spensierato per loro e per i
loro genitori. Nel contesto vorrei
ringraziare tutti i ragazzi coordinati da
Lorenzo Balvetti, vera macchina organizzativa, che si sono prodigati a far si della
riuscita della manifestazione e soprattutto
il centro sportivo Peter Pan che per l'occasione ci ha ospitato nella loro bellissima struttura permettendoci di organizzare
la manifestazione. Grazie a tutti e ci vediamo alla seconda tappa il 18 aprile.
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Conosciamoli Meglio
Ivan e la breakdance
Showbattle, one-to-one, breaks, freeze,
toprock, Go-down, Floorwork... No! Non
è uno “scioglilingua” in inglese, questo è
il linguaggio attraverso il quale comunicano i ballerini di breakdance.
Nato all’interno delle comunità afro-americane e latine alla fine degli anni '60 nel
Bronx a New York, si proponeva come
soluzione alle rivalità tra gang. I ragazzi,
anziché ricorrere alla violenza, si sfidavano in gare di danza, dove vinceva chi
eseguiva i passi più spettacolari.
La breakdance in Italia giunse nei primi
anni '80 con l'arrivo di alcune pellicole
storiche, quali Wild Style e Beat Street.
Dopo il boom iniziale, nonostante oggi la
breakdance sia diventata più marginale,
per molti ballerini rimane uno stile di vita,
invece per alcuni uno sport dove competere con esibizioni e gare annuali di livello sia nazionale che internazionale.
Alcuni di questi ragazzi (ai quali piace
farsi chiamare “b-boys”), negli ultimi anni
cercano, attraverso i corsi d'insegnamento,
di appassionare sempre più giovani per
portare avanti una cultura di musica e
danza, ma soprattutto quella idea originale
contro la violenza giovanile. Noi abbiamo
incontrato Ivan Scopino in arte Timon, un
professionista venticinquenne che insegna
breakdance al Centro Sportivo Peter Pan
di Castelverde, per conoscere meglio
questo stile di danza.
Ivan, come è iniziata la tua passione per la
breakdance?
Avevo diciassette anni e con altri quattro
VIAPONTEDINONA RomaEst
ragazzi, compagni di palestra, abbiamo
deciso di organizzarci in un gruppetto per
provare ad eseguire quei spettacolari
passi di danza. All'inizio sembrò tutto
molto difficile, infatti con tempo il nostro
gruppo diminuiva di numero, ma allo stesso tempo la qualità delle esibizioni cresceva sempre di più. Così un giorno ho
conosciuto Massimiliano Neish, allievo di
Massimo Colonna, considerato uno dei
pionieri più rappresentativo dell’intero
panorama del breaking italiano. Con
Neish ho cominciato un allenamento più
intenso e dopo poco tempo sono diventato
membro dello storico gruppo romano
Urban Force, del quale ancora oggi faccio parte.
Sei un b-boy professionista, ma da cinque
anni sei anche insegnante. Come mai
questa scelta?
Direi la voglia di trasmettere quella tecnica e quella capacità che mi è stata insegnata. Considerando l'abbigliamento e il
fatto che le esibizioni spesso si svolgono
su strade d'asfalto, può sembrare che si
tratta di un'improvvisazione, invece non è
così. Le mosse per creare delle spettacolari figure richiedono molto allenamento e
un'assoluta conoscenza del proprio corpo
e delle proprie capacità. Ai b-boys piace
sottolineare che sono loro a controllare il
pavimento e non il contrario.
Ho visto alcuni dei vostri spettacoli e non
posso negare che sono di un grande effetto
scenico. Avete mai partecipato alla realizzazione di qualche video clip?
Sì, con i cantanti Raf e Giorgia, e siamo
stati anche pagati. Inoltre abbiamo partecipato con gran piacere ad alcune manifestazioni benefiche. Negli ultimi due anni
abbiamo viaggiato molto, dagli Stati Uniti
alle diverse capitali europee dove si svolgono gli incontri e le gare tra i breaker a
livello internazionale. Lo scorso anno per
esempio, ad Atlanta abbiamo rappresentato l’Italia e ciò ci ha reso molto
orgogliosi.
Progetti per il futuro...?
Mi piacerebbe far innamorare molti giovani di questa mia passione, in modo che
si possa ufficializzare un grande movimento di breakdance anche in Italia.
Sono consapevole che l'ambizione è troppo grande, ma l’importante è allenarsi e
tenere il controllo...
Ringraziamo Ivan per l'intervista e gli
auguriamo di riuscire a realizzare tutti i
suoi progetti.
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Conosciamoli Meglio
Tutti in delirio per il Re Matto
27 marzo, RomaEst – presentazione
dell' Ep “Re Matto” con tanto di autografo
dell'artista. Un'occasione da non perdere
per i migliaia di fans accorsi al centro
commerciale da tutte le parti della capitale; alcuni presenti dalle sette del mattino
per accaparrarsi i posti in prima fila.
Tutti per lui, Marco Mengoni, il fenomeno
musicale del momento: vincitore di X
Factor, e terzo posto al 60° Festival di
Sanremo. Con il suo album (su etichetta
Rca/Sony) primo da diverse settimane
nelle classifiche dei dischi più venduti in
Italia, oltre 80.000 copie.
“Marco sei bello come il sole... sei uno di
noi”, così lo ha salutato la folla mentre
saliva sul palco di RomaEst. E Marco con
la sua estrema semplicità sorride e
risponde: “Certo che sono uno di voi!
Anche se abito a Roma da un po', qui non
c'ero mai venuto... Ammazza quanti siete,
aò! Io pensavo du' gatti...” Tra i presenti
ci sono persone di ogni età, dalle ragazzine che non superano i 12 anni, alle signore di mezza età. C’è chi piange, chi
urla, chi si accalca verso l’entrata prevista
per incontrare il beniamino, impegnato a
firmare autografi e a scattare foto insieme
ai suoi fan. Si va avanti così per oltre due
ore: Marco mostra il suo entusiasmo per
la notevole affluenza a questo evento, canticchia le canzoni del suo album che fanno
da sottofondo ed esulta quando la Roma
segna il primo goal contro l'Inter. Nei
paraggi del palco Nadia, la mamma di
VIAPONTEDINONA RomaEst
Marco che consola ed abbraccia alcune
ragazze in lacrime.
Abbiamo incontrato il cantante mezz'ora
prima della presentazione per una piccola
intervista, e non possiamo negare che ci
ha sorpreso per la sua disponibilità e la
sua dolcezza.
Marco, stai vivendo un grande successo,
come è cambiata la tua vita?
Fortunatamente gli amici sono sempre gli
stessi, quello che è cambiato è il mio
tempo, la mia quotidianità. Viaggio molto,
incontro tanta gente, molti impegni lavorativi... molte interviste...
Insomma, la vita del “Re” è stancante?
Il “Re” matto però... La stanchezza è solo
fisica, sono contentissimo di quello che sto vivendo.
A chi dedichi il
tuo nuovo album?
A tutte le persone
che hanno lavorato con me per realizzarlo. Il disco è
stato fatto in
pochissimo tempo,
senza poter pensare ad altre cose.
Dovevamo solo
farlo in piena promozione del precedente cd e in
preparazione per il Festival. È stata dura
e abbiamo fatto il possibile.
Sei giovane, hai solo 21 anni e sei già un
cantante acclamato. Che cosa consigli ai
ragazzi che vorrebbero diventare come te?
Io sono rimasto sempre lo stesso, nel
senso che ancora sono pieno di sogni da
realizzare. Pertanto è quello che consiglio
a tutti, cioè di non fingere, tanto è inutile.
E poi, è necessario studiare e lavorare
tanto, creare un qualcosa che ti differenzia da altri. Non mollare mai anche quando ti dicono che solo uno su mille c'è la
fa... oggi magari io sono uno di quei
mille, ma domani potresti essere anche tu
Quali sono i tuoi prossimi impegni?
Ci sono altre quattro tappe per la promozione del disco e poi si parte con il
Tour estivo da Milano il 3 e il 4
maggio, per poi proseguire per
tutta Italia. In tutto quasi 20
concerti. A Roma sarò presente il 6 maggio. Nel frattempo vorrei preparare con calma
il prossimo disco.
E le vacanze?
La stessa domanda l’ho fatta
anch'io ai miei produttori.
Prima mi hanno guardato in un
modo strano... e poi hanno
risposto: “Ne parliamo di
questa cosa l'anno prossimo”.
Grazie Marco per il tempo che
ci hai dedicato
Grazie a voi e un saluto a tutti
i vostri lettori. Posso tenermi la rivista?
di
Sanja Radivojevic
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B e a t a Te r e s a d i C a l c u t t a
Nel silenzio, la dolcezza della
presenza di Dio
Ogni mese mi ritrovo con i miei compagni di Ordinazione.
Siamo diventati sacerdoti sedici anni fa e da quel momento non
abbiamo mai smesso di incontrarci, anche se la vita ci ha portato
in direzioni diverse: molti di noi sono in parrocchia, qualcuno
insegna, qualcun altro occupa posti di grande responsabilità. Due
di noi sono già volati in cielo, dove celebrano la liturgia insieme
agli angeli al cospetto di Dio. A turno, facciamo visita alle nostre
Parrocchie per un momento di preghiera e per mangiare insieme.
E’ sempre una buona occasione per parlare di noi, di quello che
stiamo facendo, della vita delle nostre comunità.
Ogni tanto mi sento chiedere: “Come va? Cosa si fa a Nuova
Ponte di Nona?”. La mia risposta è sempre la stessa: “Si prega.
E si prega bene!”.
E’ proprio vero. Nella nostra Parrocchia i momenti della
preghiera sono sempre molto toccanti, vissuti con grande raccoglimento da parte di tutti. Anche quando celebriamo la Messa
VIAPONTEDINONA RomaEst
con i bambini, la più affollata della domenica, tra un canto e
l’altro c’è sempre il momento di silenzio, che sottolinea la misticità del l’evento. Sono proprio loro, i bambini, a riconoscere per
primi la sacralità delle parole oppure del gesto, soprattutto quando si trovano di fronte all’ostia consacrata, trasformata nel
Corpo di Gesù.
Anche durante le feste pasquali si è ripetuto questo fenomeno.
Nonostante il continuo via vai di persone, abbiamo tutti apprezzato i momenti di silenzio e di raccoglimento. Quest’anno poi
sono stati davvero tanti quelli che sono venuti a pregare di fronte
all’Altare della Reposizione e di fronte alla Croce, sempre con
grande rispetto, aprendo il cuore alla parola del Signore e
all’azione della sua Grazia.
Tra qualche giorno inizieremo a preparare la festa di Prima
Comunione con i bambini e le loro famiglie: ci auguriamo tutti
che il miracolo si ripeta, per gustare meglio la dolcezza della
presenza di Dio e per renderci un po’ più somiglianti a Lui,
capaci cioè di far trasparire il suo volto attraverso le parole e le
opere di ogni giorno.
di don Fabio
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la Le g ge è Uguale per Tutti
Inversione
di tendenza
Gentile Avvocato, avrei bisogno di avere un
chiarimento su un incidente in cui è stato
coinvolto mio figlio; era trasportato su di
un motorino da un amico quando
quest’ultimo ha perso il controllo finendo
in terra. Mio figlio ha riportato danni
seri che l’Avvocato cui ci eravamo rivolti
aveva garantito sarebbero stati risarciti
dall’assicurazione e per cui ho speso molto,
ma così non è stato e non mi è stata fornita alcuna spiegazione. Le
sarei grata se lo facesse lei. Grazie.
Gentile signora, sinceramente le sue scarne indicazioni non mi consentono di fornirLe una risposta certa, tuttavia posso presumere che
una delle motivazioni per cui l’assicurazione si è rifiutata di risarcire
sia il sopravvenuto orientamento giurisprudenziale per cui – presumendo che per “motorino” Lei intenda un ciclomotore 50 cc. – la
risarcibilità del terzo trasportato contra legem (e, cioè, contrariamente
a quanto prescritto dalla legge, su ciclomotore non omologato al
trasporto di altri passeggeri oltre al conducente) viene esclusa ritenendo che il terzo trasportato (rimasto danneggiato) abbia colpevolmente
contribuito alla circolazione del veicolo in condizioni di illegittimità
e, per ciò stesso, non gli si debba offrire la possibilità di “rimediare”
alle conseguenze dannose derivanti dalla propria condotta.
Il Collega che Vi ha assistito tuttavia – come sono certa Vi avrà spiegato egli stesso!!! – non poteva in alcun modo prevedere che, in
tempi successivi al proprio intervento legale in Vs. favore, si sarebbe
verificata una così decisa “inversione di tendenza” da parte della
giurisprudenza; in precedenza infatti – e secondo l’attuale orientamento per così dire tradizionale – il danno subìto dal trasportato contra legem doveva comunque essere risarcito dall’assicuratore del vettore, ferma restando l’esperibilità del diritto di rivalsa ex art. 18,
comma 2, legge 990/1969 (e, cioè, il diritto dell’assicurazione di
rivalersi poi sul proprio assicurato per il rimborso di quanto dovuto
risarcire al trasportato).
VIAPONTEDINONA RomaEst
Oggetto
di eredità
Egregio avvocato, mi è stata offerta da un amico la possibilità di acquistare ad un prezzo vantaggiosissimo beni oggetto di eredità, ma io non so che fare e,
soprattutto, ho molti dubbi circa
l’efficacia di una simile vendita. Mi
dispiacerebbe però perdere l’affare.
Come mi devo regolare?
Egregio lettore, sinceramente
l’istituto della vendita dell’eredità (disciplinato dagli
artt. 1542, 1543, 1544, 1545,
1546 e 1547 del Codice
Civile) presenta non
poche problematiche (non
da ultimo il rischio –
qualora l’asse ereditario
appartenga a più persone
– del venir meno del bene
ereditato per effetto del cosiddetto
“retratto successorio” con ovvie conseguenze pregiudizievoli
nei confronti dell’acquirente) che di certo non possono essere
specificamente ed esaustivamente affrontate in questa sede;
appare tuttavia opportuno rappresentarLe che l’art. 1543 c.c.
richiede a pena di nullità la forma scritta per la cessione, sia
che essa riguardi beni immobili, sia che riguardi beni mobili;
è poi da tenere nella debita considerazione, fra gli altri, l’art.
1546 c.c. che dispone che il compratore, salvo patto contrario, è obbligato in solido con il venditore a pagare i debiti
ereditari!!!!
Le consiglio pertanto di farsi assistere da un Legale nella
valutazione ed eventuale acquisto dell’eredità del Suo amico,
anche e soprattutto affinchè l’operazione si riveli effettivamente vantaggiosa.
Avv. Monica Checchini
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UFFICIO DEI PROMOTORI FINANZIARI - CASTELVERDE DI LUNGHEZZA - Via Sant’Omero, 3
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Economia & Finanze
Vivremo fino a 100 anni e oltre
La “tecnologia dell'informazione” ha detto lo scienderà: ma cosa c’entra l’alziato al Mediolanum
lungamento della vita con
Pension Forum che si è
una rubrica economicosvolto il mese scorso,
finanziaria? Molto più di
«cresce in modo esponenquanto non si possa pensare
ziale, non lineare, radper le implicazioni fortisdoppia
cioè ogni anno, e
sime che avrà a livello ecofra
dieci
anni sarà un milnomico sulla nostra vita e
ione
di
volte
più potente».
sulla composizione della
Applicata
alla
medicina,
ricchezza.
non
farà
più
aumentare
la
Ma iniziamo per gradi... in
lunghezza
della
vita
di
un
questo numero analizziamo
anno ogni tre anni, ma ogni
le motivazioni che ci hanno
due, poi ogni dodici mesi e
spinto a scrivere questo
poi ogni 8 mesi e così via,
titolo e con i relativi sotto
grazie alle nanotecnologie
titoli per vedere poi nel
Fra il 1971 e il 2006 in media uomini e
e
alla
robotica.
E non nel prossimo secolo
prossimo le implicazioni che ciò comdonne sono vissuti altri 13 anni in più.
ma
nel
giro
di
un
paio di generazioni.
porterà sull’economia e la sua compoTredici anni in più in 35 anni, un anno di
Tutto
ciò
rischia
inevitabilmente
di far
sizione.
vita in più ogni 3 anni scarsi.
sballare
ogni
previsione
che
non
ne
tenga
L’Uomo Cro-Magnon, che abitava in
Basandosi sui ritmi di questa crescita
conto,
anche
quelle
che
riguardano
le
penEuropa 25 mila anni fa, viveva in media
(e sulla denatalità), in Occidente gli enti
sioni,
perché,
avverte
Kurzweil,
la
nostra
18 anni, il tempo di mettere al mondo
previdenziali nazionali calcolano quale
mente è portata a ragionare in modo linqualche figlio. Noi ne
deve essere il
eare (l, 2, 3, 4 e così via), non esponenPrepariamoci
all’inevitabile
riduzione
viviamo oggi più di 80.
tetto massimo
ziale (2, 4, 16, 32,...). Ecco perché gli 8
progressiva
delle
pensioni
e
all’alMa che si viva sempre
delle pensioni.
milioni in più di “over 65” previsti in
lungamento
delle
aspettative
di
vita
più a lungo non è una
Ma dal calcoItalia per il 2050 appaiono sottostimati.
novità. La notizia
lo viene ignoSe consideriamo inoltre che, anche con le
davvero straordinaria è che questo
rato un fattore, quella che lo scienziato
allungamento è in continua accelerazione. americano Ray Kurzweil ha individuato e immigrazioni, la natalità non salirà in
modo altrettanto cospicuo, non è necesCi abbiamo messo infatti 20 mila anni per chiamato 'legge del ritorno accelerato '.
sario essere geni matematici per capire
aggiungerne 7 alla nostra esistenza (età
Kurzweil, per le cui scoperte è stato
che le pensioni dovranno diminuire ancomedia nell'Antico Egitto: 25), un anno in
definito "il giusto erede di Thomas
ra, e a partire da prima del 2050.
più ogni 2.900.
Edison" dalla quasi
Ma l'allungamento
Ma ce ne abbiamo messi soltanto 6.400
Ma avremo le risorse necessarie
secolare rivista di
per viverne altri 5 in più (Europa rinasciper garantirci la serenità economica della vita non è una
finanza Forbes, e
disgrazia, perché
mentale: età media 30 anni): uno in più
così a lungo?
per il cui genio
saremo sempre più
ogni 1.280.
matematico fin dalvecchi
ma,
grazie
proprio
alla “tecnologia
Soltanto quattro secoli dopo, nel 1800, la
l'età di 15 anni riceve i più prestigiosi
dell'informazione”,
anche
sempre più
vita si è prolungata di altri 7 anni: uno in
premi scientifici, in pratica sostiene che
“giovani”,
in
salute.
più ogni 57 anni. Tra il 1800 e l'anno
l'accelerazione della “tecnologia dell'
E al problema (del mondo Occidentale
1900 la vita in Europa fa un altro balzo,
informazione“ (1'informatica applicata
intero) delle pensioni che diventeranno
arrivando a una durata media di 48 anni.
alle attività umane) entrerà sempre di più
minime per tutti, si può ovviare: ciascuno
Ben 11 anni in un secolo, più di 12 mesi
nella biologia, moltiplicando sempre più
può infatti costruirsi la sicurezza
ogni l0 anni.
la sua capacità di influire sulla vita in
finanziaria di quella che sarà certamente
Dal 1951 al 1971 in Italia: da 64 a 70 anni senso positivo. Una specie di valanga che
la parte più lunga della sua vita.
in media. Ovvero: 6 anni in più in due
non può fermarsi, la cui velocità di svilupDott. Antonino Carbone e
decenni. Uno in più ogni 3 anni e 4 mesi.
po cresce a mano a mano che procede.
Qualcuno si doman-
Dott.ssa Monia Morbidelli
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dalla Par te del Consumatore
Niente ipoteca se il debito non
Avv. Andrea De Amicis
supera gli 8.000 euro
Nell'articolo di febbraio avevamo parlato della poco “ortodossa” pratica dell'agente di riscossione Tributi (Equitalia
Gerit per intenderci) di iscrivere ipoteca
sull'immobile del contribuente debitore
per tasse, tributi e sanzioni amministrative
anche laddove l'importo per tasse, tributi o
sanzioni non superasse la soglia degli
8000 euro; troppo spesso, infatti, l'agente
abusando dell'utilizzo di tale strumento,
ha provveduto ad iscrivere ipoteca anche
per poche centinaia di euro. Tali pratiche
dovute, come già detto, ad una interpretazione letterale degli artt. 76 e 77 del dpr
602/1973, sulla base dei quali, il legislatore avrebbe previsto il limite di 8000
euro solo per l'instaurazione di un pignoramento mobiliare e non per l'iscrizione
dell'ipoteca. E' bene precisare che l'avviso
di iscrizione di ipoteca può avvenire
anche dopo molti anni dalla notifica dell'ultima cartella esattoriale ed a fronte di
crediti magari prescritti o viziati da altre
forme di inesistenza, nullità o annullabilità
del credito ed il pregiudizio in caso di
iscrizione di ipoteca per il cittadino può
essere anche grave, non solo a causa della
difficile commerciabilità dell'immobile,
dei costi necessari a cancellare l'ipoteca
(che spesso possono addirittura superare il
valore del credito azionato) ma, soprattutto, dall'iscrizione pregiudizievole nelle
banche dati come “cattivo pagatore”.
Finalmente, in assenza di un chiaro inter-
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vento legislativo, ci ha
pensato la Suprema
Corte di Cassazione a
Sezioni Unite (che ha
composto un contrasto
interpretativo delle
sezioni semplici) il massimo organo giurisprudenziale, che con l'importantissima sentenza
n. 4077 del 22.02.2010
ha precisato che l'ipoteca, quale peso imposto
al bene con finalità di
garantire il creditore,
svolge la funzione sua
propria in sede di giudizio di esecuzione,
garantendo al creditore “iscritto” il soddisfacimento in via preferenziale sul ricavato
della vendita dell'immobile; tale collegamento funzionale tra ipoteca e procedura
espropriativa, autorizza ad estendere
all'ipoteca la disciplina prevista per l'esecuzione, in virtù di interpretazione logica
della norme di legge.
La Cassazione a Sezione Unite, sul punto
sembra tagliare corto ed infatti analizzando il motivo del ricorso ha affermato,
senza mezzi termini, che l'ipoteca,
essendo un atto preordinato e strumentale
all'espropriazione immobiliare, soggiace
al limite stabilito per tale procedura e, pertanto, non può essere iscritta se il debito
del contribuente non supera gli 8.000
euro.
Finalmente, quindi, in
assenza di un auspicabile intervento normativo chiarificatore è
prevalso il buon senso
grazie alla saggia interpretazione dei Giudici
della Cassazione che,
senza porre alcun limite
o margine di dubbio,
hanno stabilito che al
contribuente non può
essere iscritta ipoteca al
di sotto del limite fissato
dalla legge per l'esecuzione immobiliare. Chi dovrà procedere
ed accollarsi i costi della cancellazione
dell'ipoteca, non è stato in alcun modo
chiarito dalla Cassazione, ma, visti i
notevoli impatti della sentenza sulle procedure pendenti, la stessa non tarderà a
pronunciarsi in merito.
Sicuramente l'Agente di riscossioni Tributi
è avvertito, non saranno più ammesse le
minacciose comunicazioni di iscrizione di
ipoteca nei confronti di contribuenti che
sono debitori per presunti debiti di piccoli
e piccolissimi importi (anche di 500 euro),
ed è bene ricordare che l'iscrizione dell'ipoteca comporta anche la segnalazione
alla Centrale Rischi della Banca D'Italia o
presso il Crif cosa che, con molta probabilità, danneggia più dell'ipoteca stessa.
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il Condominio
Le normative antincedio
Gli impianti antincendi sono
obbligatori in tutti gli edifici
civili, vecchi o nuovi, con
altezza antincendi uguale o
superiore a 12 metri. L’altezza
antincendi è un po’ inferiore a
quella dell’edificio: si misura
infatti dal piano terra esterno
fino al livello inferiore dell’apertura più alta dell’ultimo
piano abitabile o comunque agibile. Le
norme base sono quelle del Decreto ministeriale 16 maggio 1987, n. 246, mentre il
testo fondamentale sulla sicurezza antincendio delle autorimesse è il decreto
ministeriale 1 febbraio 1986.
La legge fissa i requisiti che deve avere
l’area di accesso all’edificio (dal passo
carraio in poi), per permettere alle
autopompe dei vigili del fuoco di avvicinarsi all’edificio (larghezza 3,5 metri,
altezza libera di 4 metri, pendenza non
superiore al 10%, resistenza del pavimento di almeno 20 tonnellate e così via).
Per gli edifici da 12 a 32
metri di altezza antincendio
deve essere inoltre garantita la
possibilità di accostamento
delle autoscale a qualsiasi
finestra o balcone.
Le norme poi, a seconda sempre dell’altezza anti-incendi
del palazzo, regolamentano
l’ampiezza del vano scale e di
quello dell’ascensore, la
larghezza delle scale stesse
(compresa quella dei pianerottoli), e dettano altri requisiti (essere o non
essere, per esempio, a prova di fumo).
Anche i tipi materiali edili e la resistenza
al fuoco delle strutture sono oggetto di
precise prescrizioni così come l’aerazione
del locale macchine dell’ascensore. Negli
edifici di oltre 32 metri di altezza antiincendi deve esistere un sistema di illuminazione di sicurezza (quindi con alimentazione autonoma dal resto dell’impianto),
con segnalazione delle vie di fuga in caso
di sfollamento causa incendio.
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Centrale
Termica
Deve essere esterna e staccata dall’edificio, se:
- la caldaia è a
gasolio, e l’altezza anti-incendi è
superiore a 54
metri;
- la caldaia è a gas liquefatto (bombole) e
l’altezza anti-incendi è superiore a 24
metri.
Deve essere esterna all’edificio, ma può
essere sul terrazzo più alto se: - la caldaia
è a metano o a gas città, e l’altezza antiincendi è superiore a 54 metri.
Non può essere nel piano interrato, anche
quando in locali separati, se:
- la caldaia è a gas liquefatto.
Le conduttore principali degli impianti del
gas devono essere esterne al fabbricato, e
a vista. Sono ammessi attraversamenti
solo a certe condizioni.
Gli idranti
Sono obbligatori per ciascun vano scale degli edifici con altezza antincendio
oltre i 24 metri. Ne deve
esistere almeno uno, per
ciascun piano compresi
gli interrati.
E’ fissata dalle norme
anche la pressione minima dell’acqua che fuoriesce dall’idrante. Per le
autorimesse che non sono
in edifici adibiti esclusivamente a tale
uso, la legge detta numerose prescrizioni
di sicurezza. Ne citiamo alcune scelte tra
quelle più facili da verificare:
- autorimesse a box, ciascuno con accesso
diretto, o autorimesse con capacità fino a
9 automobili: 1) altezza del locale non
inferiore a 2 metri; 2) comunicazione con
altri locali con porte metalliche piene a
chiusura automatica; 3) aerazione naturale
attraverso aperture non inferiori a 1/30
a cura di Gestimmobil
della pianta del locale; 4) eventuali box
aerati con due aperture, in alto e in basso,
non inferiori a 1/100 della pianta;
- altre autorimesse: 1) altezza dei locali
non inferiore a 2,4 metri (2 metri sotto
trave); l’altezza minima per gli autosilo
scende a 1,8 metri; 2) spazio di parcheggio di perlomeno 20 metri quadrati, che
scendono a 10 solo per le autorimesse
sorvegliate e gli autosilo; 3) corsie di
manovra di ampiezza non inferiore a 4,5
metri (5 metri per i box); 4) ingressi da
spazi a cielo aperto; 5) rampe a senso
unico di larghezza perlomeno di 3 metri o
a doppio senso di perlomeno 4,5 metri;
con pendenza fino a 20°; 6) ventilazione
naturale con aperture di superficie complessiva non inferiore a 1/25 della pianta.
Il Certificato Prevenzione
Incendi
È un documento richiesto in particolare
quando la caldaia ha una potenza superiore a 116 Kw (100 mila kilocalorie/ora) e
per i garage condominiali con più di 9
posti macchina o box. Vale 6 anni: alla
scadenza è compito dell’amministratore
condominiale chiedere il rinnovo. Insieme
al Cpi i Vigili del Fuoco rilasciano anche
il certificato di conformità alle norme
anti-smog. E’ possibile che un impianto
non possieda un certificato prevenzione
incendi ma che
in compenso i
Vigili del Fuoco
abbiano rilasciato un nulla osta
provvisorio. Non
è del tutto chiaro
però se competa
al condominio,
nella persona del
suo rappresentante (l’amministratore)
richiedere e
ottenere il Cpi o se invece sia obbligo dei
Vigili del Fuoco stessi fare un’ispezione e
rilasciare il certificato (legge 818/84, art.
2, comma 8).
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F i s c o & Ta s s e
Altre novità del mod.730/2010
QUADRO E - ONERI E SPESE
- la nuova modalità di compilazione di colonna 3, ora denominata “Casi particolari”, nella quale, al ricorrere dei casi sotto
elencati va utilizzato uno dei seguenti codici:
“1”nel caso di spese sostenute per lavori iniziati nel 2007 e/o
nel 2008 ed ancora in corso nel 2009;
“2”nel caso in cui le spese sostenute riguardino un immobile
ereditato, acquistato o
ricevuto in donazione;
“3”nel caso in cui siano
presenti entrambe le ipotesi sopra descritte;
- l’introduzione della
nuova colonna 4
“Rideterminazione rate” riservata ai soggetti che nel 2009
hanno acquistato, ricevuto in donazione ovvero ereditato un
immobile oggetto di lavori di riqualificazione energetica nel
2008 ed intendono rideterminare il numero delle rate precedentemente scelto dal soggetto dal quale l’immobile è stato
acquistato/ereditato. In particolare, in tale campo va indicato il
QUADRO F – ACCONTI,
RITENUTE ED ECCEDENZE
Come noto l’art. 1, DL n. 168/2009 (poi
“riproposto” nella Finanziaria 2010) ha
ridotto/differito l’acconto IRPEF dello
scorso novembre 2009 del 20% e, ai
soggetti che avevano già versato l’acconto nella misura del 99% anziché
del 79%, ha riconosciuto un credito da
utilizzare in compensazione nel mod.
F24. Al fine di comunicare l’ammontare
di tale credito utilizzato in compensazione da detti soggetti, nella sezione I,
rigo F1 è stata introdotta la nuova
colonna “Eccedenza acconto Irpef
compensata nel Mod. F24”.
numero di rate precedentemente scelto. A seguito della compilazione del campo in esame la detrazione viene ripartita in 5 rate
(numero obbligatorio di rate a decorrere dal 2009).
Si evidenzia infine che per quanto riguarda gli “Altri oneri” per
i quali spetta la detrazione del 19% da indicare nei righi da
E19 a E21 della sezione I, sono confermate le tipologie di spesa
per le quali spetta la detrazione così come i relativi codici, con
l’unica modifica
riguardante: - le spese per
il pagamento delle rette
relative alla frequenza
dell’asilo nido da parte dei
figli, per le quali va utilizzato il codice “35”
(anziché il codice “36”);
- le spese per gli altri oneri per i quali spetta la detrazione del
19% non comprese altrove (quali quelle indicate nelle annotazioni del CUD 2010 con il codice “36” ovvero con il codice
“35” nel CUD 2009), per le quali va utilizzato il codice “36”
(anziché il codice “35”).
QUADRO G – CREDITI D’IMPOSTA
In tale quadro si segnala l’introduzione della nuova sezione IV, composta dai righi G5 e
G6, riservata al “Credito d’imposta per gli immobili colpiti dal sisma in Abruzzo”
riconosciuto ai soggetti colpiti dal sisma del 2009 che hanno presentato apposita domanda
al Comune territorialmente competente, per: la riparazione o ricostruzione degli immobili danneggiati e per
l’acquisto di una nuova abitazione principale equivalente a quella distrutta.
Altra novità rilevante connessa con il nuovo mod. 730/2010 è rappresentata dall’estensione dell’invio telematico all’Agenzia delle Entrate del mod. 730/4:
- ai sostituti d’imposta di tutte le province del territorio nazionale;
- a tutti gli intermediari abilitati e quindi, oltre ai CAF, anche ai dottori commercialisti, ai consulenti del lavoro, ecc.
Rimangono esclusi da tale modalità di invio del risultato contabile soltanto alcuni “grandi” sostituti d’imposta, quali l’INPS, l’INPDAP, l’IPOST, il Dipartimento del Tesoro, le
Ferrovie dello Stato e Poste italiane spa, che utilizzano appositi canali dedicati.
a cura di Studio Ponte di Nona
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Storie di Sanità
Vivere senza glutine
Nella vita possono capitare
molte cose, alcune possono essere
belle, alcune possono essere brutte e
alcune molto rognose da affrontare.
La CELIACHIA è una di quelle
rognose. Se ti capita di essere celiaco ti aspetta un lungo iter di cose
burocratiche da affondare, ma partiamo dall’inizio.
La celiachia è una di quelle patologie, se così si può chiamare, che
secondo me è molto difficile da
individuare dato che la sintomatologia può presentarsi in diverse
forme, e oltretutto può capitare di essere
celiaco ma asintomatico. Ho saputo di
persone che prima che gli venisse diagnosticata, hanno avuto diverse diagnosi
che variano dall’anemia se hai carenza di
ferro, alla colite se hai problemi intestinali
e ad alcuni addirittura in un primo
momento gli era stato diagnosticata una
forma tumorale, come nel caso di una persona che conosco. Ha passato un periodo
d’inferno, perché nel mese di novembre
dello scorso anno, portò la figlia in
ospedale al pronto soccorso perché da
qualche giorno aveva diarrea e vomito.
Pensando che fosse una semplice influenza intestinale si era recato al pronto soccorso con la convinzione che la sera
sarebbero tornati tutti a casa, invece, sono
rimasti in ospedale più di un mese, avevano diagnosticato alla figlia di circa un
anno una forma tumorale dietro lo stomaco. Ha passato un mese d’inferno tra canule per i prelievi ad una bambina con
vene troppo piccole per prelievi continui,
vista la tenera età, ed esami di ogni
genere. Ha visto genitori come lui, che
come lui avevano i propri figli in oncologia pediatrica, e che come lui avevano lo
sguardo vuoto dovuto alla possibilità di
perdere per sempre il proprio figlio.
Fortunatamente lui è uscito dalla corsia
del terrore, perché dopo alcuni esami
hanno escluso il tumore e si sono orientati
verso la celiachia, cosa che poi hanno
confermato altri esami. Certo lo spavento
VIAPONTEDINONA RomaEst
è stato tanto, ma quello che si chiede
ancora oggi è perché pensare subito al
tumore? Evidentemente la celiachia è sottovalutata e non presa quasi mai come
prima ipotesi. Solo se ti vengono prescritti
determinati esami del sangue e confermati
da una gastroscopia con biopsia puoi
sapere con certezza di essere celiaco. Il
tuo viaggio comunque non finisce qui,
perché il peggio, se di peggio si può parlare, deve ancora arrivare. La celiachia è
una malattia genetica, e allora, come è
successo alla persona di cui ho appena
parlato, tutti i familiari devono fare gli
stessi esami, e sperare che non succeda
come a lui di avere la celiachia, padre
figlio e figlia.
La celiachia, fondamentalmente, è un’intolleranza al glutine, e allora uno all’inizio
pensa, “vabbè! Vorrà dire che non
mangerò pane e pasta! Non è mica la fine
del mondo!”… e invece no!
Il glutine è quasi ovunque. E allora devi
iscriverti ad un’associazione che ti manderà un prontuario alimentare dove ci sarà
elencato una serie di alimenti che sono
sicuri per il celiaco, più una serie di suggerimenti per il celiaco. Dovreste vedere a
chi gli è stata diagnosticata la celiachia da
poco quando è al supermercato, credetemi
non è facile, girare per le corsie con il
prontuario in mano per vedere se una cosa
la puoi mangiare, senza contare che quando riesci a trovare la corsia dei prodotti
senza glutine ti prende un colpo per quan-
di
Alessio Salvatori
to costano. Fortunatamente lo stato da
un piccolo aiuto con dei buoni che
variano dai 62 euro ai 140 euro a secondo della fascia d’età, certo è un
aiuto ma se consideriamo il costo dei
prodotti è ben poco, anche perché una
scatola di merendine da 6 pezzi costa
dai 5 agli 8 euro, e se si pensa che per
esempio il mio amico ha due figli a
cui devi mandare una merendina al
giorno a scuola più una che vogliono
quando tornano a casa i conti si fa
presto a farli, per essere celiaci devi
avere un discreto reddito. La prassi,
comunque per avere questo buono, è
recarsi da un gastrointerologo che ti farà
un certificato con cui dovrai recarti alla
tua asl per farti rilasciare i buoni che
potrai spendere in farmacia. Certo non è
una somma eclatante ma è comunque un
aiuto. Il problema reale invece è avere dei
bambini che sono celiaci. Per l’alimentazione a scuola non c’è nessun tipo di
problema, in quanto le scuole sono
preparate a questo tipo di situazioni, e il
tuo unico compito è andare in circoscrizione a fare la richiesta per la mensa
da celiaco. Il problema di cui parlo è la
gestione del bambino, visto che bisogna
stare attenti in qualsiasi momento a ciò
che potrebbe mangiare. E poi c’è il problema dell’integrazione, si sa che i bambini
fanno domande, e il celiaco potrebbe sentirsi diverso, soprattutto se incontra altri
bambini che gli fanno pesare il fatto di
non poter mangiare le loro stesse cose.
Per le famiglie portare il proprio figlio ad
una festicciola è uno stress anche per
questo, il cercar di non farlo sentire diverso, il cercare di dargli un’educazione alimentare, stare attenti a non fargli prendere
qualsiasi ghiottoneria del buffet e volte
vederlo piangere perché non può avere
quello che vuole ti fa star male.
Sicuramente crescendo tutto migliorerà e
non si sentirà più diverso, e avrà la sua
normalità.
D’altra parte siamo tutti diversi, è questo
che ci rende unici.
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Salute & Prevenzione
Le Giornate della Salute
Gruppo Donatori Sangue
Nuova Ponte di Nona
in collaborazione con
8° GIORNATA
DONAZIONE DEL
SANGUE
DOMENICA
25 APRILE
DALLE ORE 7.30 ALLE ORE 10.30
Presso la Parrocchia
BEATA TERESA
DI CALCUTTA
VIAPONTEDINONA RomaEst
Nella società d'oggi, sono sempre più importanti le "azioni" che ogni
persona può compiere responsabilmente durante la propria vita per non
ammalarsi o, comunque, per ritardare la comparsa di una malattia o per
ridurne la gravità. Il primo strumento a disposizione consiste nel mettere
in atto una serie di semplici accorgimenti che riducono i fattori di rischio
e possono evitare la comparsa di una malattia. Si tratta di quelle importanti piccole azioni quotidiane che ognuno può compiere adottando stili
di vita salutari (in particolare evitare il fumo, fare attività fisica, seguire
un'alimentazione corretta, non abusare con il consumo di alcol). Il secondo strumento è la prevenzione che consente di scoprire la presenza di
alcune malattie allo stato iniziale attraverso l'esecuzione di semplici
esami. Questa possibilità di "diagnosi precoce" permette di intervenire
quando la malattia è all'esordio attraverso terapie che molte volte portano
alla guarigione. Per questo motivo e in occasione della Giornata mondiale
della Salute, il Centro polispecialistico Raphael ha organizzato alcune
giornate durante i quali in seguito alla prenotazione sarà possibile effettuare una serie di analisi per prevenirne la progressione e ridurre gli effetti negativi di diverse patologie. Nelle giornate del 17-18 e 19-20 marzo si
sono potuti effettuare gli screening per le patologie della tiroide, mentre i
prossimi 21- 22 aprile sarà possibile realizzare sempre in seguito alla
prenotazione un programma di check - up per la prevenzione delle
patologie del collo dell'utero.
In ogni intervento medico l’obiettivo principale è la guarigione del malato, ma per alcune malattie, ancora oggi la guarigione non arriva, semplicemente perchè la diagnosi è stata scoperta troppo tardi. - raccontano
i responsabili del Centro Raphael. - Per questo motivo abbiamo deciso di
organizzare almeno una volta al mese una Giornata specifica, attraverso
la quale cercheremo di informare e sensibilizzare le persone alla cultura
della prevenzione. Essa è la migliore difesa del nostro bene più prezioso,
la Salute.
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Salute & Prevenzione
Eccessivo consumo di sale!
Con poco sale nella dieta si tiene sotto
controllo la pressione arteriosa e si riduce
il rischio di patologie cardio-cerebrovascolari. Non si tratta di una nuova scoperta,
ma di un concetto noto da decenni, che
tuttavia ora è stato rispolverato e ripreso
alla luce dei più recenti risultati della letteratura. Nell’ultimo decennio studi sperimentali, epidemiologici e di intervento,
hanno confermato la relazione causale tra
livelli di assunzione di sale e pressione
arteriosa, supportando l’efficacia della
restrizione di questo componente nella
dieta per il controllo pressorio sia nei
soggetti normotesi che in quelli ipertesi.
Se il legame tra l’alto consumo di sale ed
elevati valori di pressione arteriosa sembra ben definito, poche indicazioni vi sono
VIAPONTEDINONA RomaEst
circa il peso del
sale nell’evoluzione delle
patologie cardiovascolari e nella
determinazione
del rischio complessivo.
Nell’antichità il
sale veniva usato
principalmente
per la conservazione degli alimenti, oggi, come
è noto, questo suo
valore è andato
perduto e in una
dieta tipica occidentale, oltre al sodio naturalmente contenuto negli alimenti, il maggior quantitativo di sale deriva dai cibi confezionati,
specialmente quelli in scatola, ma anche
pane e prodotti da forno.
Naturalmente non bisogna dimenticare
che troppo spesso per insaporire le ricette
quotidiane siamo portati ad aggiungere
sale in quantità ben al di sopra di quelle
effettivamente necessarie al nostro organismo. Probabilmente è una questione di
abitudine che porta a confondere il salato
con il saporito, dimenticando che esistono
modi alternativi e molto più salutari per
rendere i cibi più gustosi al palato.
I valori raccomandati per l’introito di sale
è di non oltre i 5 grammi al giorno per
persona, ma realmente ne consumiamo tra
i 10 e i 15 grammi
al giorno.
Nonostante da circa
quaranta anni vi sia
una costante informazione sui rischi
correlati ad una elevata assunzione di
sale, i consumi
anziché diminuire
sono andati progressivamente crescen-
do. Le motivazioni possono essere
molteplici, anche se per lo più riconducibili a fattori sociali e culturali: si ha
sempre meno tempo da dedicare alla
preparazione in casa dei cibi con il conseguente, ovvio aumento del consumo di
cibi pronti o semi lavorati.
Dal momento che è stata osservata una
relazione lineare tra consumo di sale e
incidenza di eventi cardiovascolari quali
infarto e ictus, basterebbe anche una
riduzione di un solo grammo al giorno per
assicurare una netta diminuzione di eventi
sfavorevoli.
Come prevedibile i risvolti positivi di un
tale intervento sulla salute pubblica sarebbero più che significativi.
Gli effetti sul cuore di un programma che
prevede la riduzione dell’introito di sale di
appena 3 grammi al giorno sarebbero
paragonabili a quelli che si otterrebbero
con la riduzione del cinquanta per cento
del tabagismo e del cinque per cento dell’indice di massa corporea. In pratica, la
riduzione del consumo di sale
apporterebbe benefici sulla salute in
maniera analoga a quelli di un trattamento
farmacologico, e a tutte le fasce di età.
Nel nostro paese, tenendo conto delle
principali fonti di sale nella dieta,
basterebbe ridurre il contenuto di sale nel
pane. Tra i prodotti trasformati, il pane è
infatti una delle fonti principali di sale.
Rispetto ad altri prodotti a più elevato
tenore, come formaggi e insaccati, il pane
è sempre presente sulla nostra tavola ed è
consumato da tutti, adulti e bambini.
Questo tipo di pane dovrà essere prodotto
sia nei forni artigianali che in quelli della
grande distribuzione, ma naturalmente
anche ogni singolo cittadino dovrebbe
progressivamente impegnarsi a limitare
per quanto possibile l’introito di sale, abituandosi per esempio a utilizzare erbe aromatiche, limone o altro per dare sapore
alle pietanze.
dott.ssa Liliana Faiola
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Salute & Prevenzione
Denti, Darwin e Scienza
Il 2009 è stato proclamato anno dar-
winiano. Infatti si è festeggiato il 150°
anniversario dalla pubblicazione del famosissimo “Sull’origine della specie per
mezzo della selezione naturale”,
libro chiave per la storia delle scienze naturali e biologiche. La sua chiusura è stata
caratterizzata, in contrasto con
le previste celebrazioni trionfalistiche, da grosse
polemiche per l’esistenza di un grosso
dibattito all’interno
della comunità scientifica. Ci si è infatti
domandato se
l’evoluzione può considerarsi scienza? E se non è
dimostrabile come tale, cos’è? Si sono
posti in discussione i presupposti che
Darwin ed altri hanno utilizzato come
prove argomentative e/o scientifiche.
Un dentista non riflette quotidianamente
su Darwin. Esso è parte integrante della
sua formazione di base che presuppone la
conoscenza di concetti fondamentali di
scienze fisiche, chimiche, biologiche, naturali. Egli è addestrato (si spera) alla pratica quotidiana della razionalità e della
filosofia empirica con verifica sistematica,
nelle situazioni di sua competenza, in base
alle conoscenze e al principio di causalità.
Esistono situazioni di anomalia o patologia dove il rimando al pensiero darwiniano è ricorrente.
Esse sono le anomalie di forma, numero,
VIAPONTEDINONA RomaEst
le patologie di eruzione con ritardo o
inclusione particolarmente dei denti del
giudizio (terzi molari).
Già in un mio precedente articolo trattai le
anomalie di numero in difetto (agenesie).
Ma quanti sono i denti permanenti? 32,
28, od altro?
Si ritiene normale una dentatura permanente con
32 elementi. E’,
però, dimostrato
dai grandi numeri
che un 25% non
presenta i denti
del giudizio e che
un piccolo numero
in occidente, più consistente nel continente
africano presenta addirittura i
quarti molari.
Perché in molti individui ci
sono ritardi o mancate
eruzioni di denti come quelli
del giudizio?
E’ esistita fino ad oggi una risposta ritenuto valida ”in ogni tempo e in ogni luogo”,
una specie di jolly da giocarsi perfino per
scrivere pubblicazioni scientifiche. Si tratta della causa evolutiva filogenetica.
Ecco cosa scrissi, con un filo di ironia,
molti anni fa in un saggio di studio di cui
qualcosa si trova su un mio precedente
articolo del giornalino: …“Dalla pubblicazione nel 1859 del testo “Sull’origine
della specie per mezzo della selezione naturale” si è cercato in ogni modo di ricondurre ragioni e spiegazioni di vario genere
alla evoluzione. Ha
trovato, quindi,
consistenza, nel
tempo, l’ipotesi che
le agenesie fossero
espressione di una
forza biologica evolutiva. La riduzione
del numero di denti
sarebbe conseguenza di una metamorfosi regressiva nella
dott. Guseppe Sbardella
dentatura dei mammiferi per cui tenderebbero a scomparire gli ultimi denti in
ordine di eruzione e posizione di ogni
serie: ossia i 3i molari, i 2i premolari e i
2i incisivi.
La teoria di SCHULTZE basata su misure
cranio-antropometriche ha
ipotizzato che le agenesie
dentali possano essere compensazione alla progressiva
riduzione di volume dello
splancnocranio...”
In poche parole il passaggio
dalla scimmia all’uomo
mediante i vari pitecantropi
avrebbe portato ad un ridimensionamento del massiccio facciale a favore del
neurocranio e relativo contenuto. Per cui i denti
esprimerebbero questo.
Crescere con l’imprinting
evoluzionista pensando (un
programma su LA7 di Tozzi è impostato
“sul credere nella scienza”) che Darwin
sia scienza, verità, ragione, fede… ed
accorgersi che esso è una sorta di “oggetto
scientifico non identificato”.
Secondo il Prof. Zichichi, - Evoluzione
non è scienza - perché mancano quelle
che lui chiama secondo e terzo livello di
ragione, che nella sua sistematica sono
l’analisi quantitativa da rigore matematico
con la sperimentabilità riproducibile.
Ma se l’evoluzione non è scienza… cos'è?
Secondo R.Dd Mattei è una cosmogonia,
storia, narrazione fantasiosa di un passato
immaginario costruito per sorreggere la
radicale avversione a principi di trascendenza e causalità e che si sostiene sull’idea filosofica che tutto sia materia in
continuo divenire. La teoria scientifica
non si regge da sola ma ha bisogno del
postulato filosofico per sopravvivere e
viceversa. Sempre secondo De Mattei è un
insulto alla ragione perché è la ragione
stessa che la rifiuta. Per Zichichi, essa non
si contrappone alla fede, bensì ai principi
primari della ragione e della logica.
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Salute & Prevenzione
Fornitura di ausili e presidi
Il ministero della sanità con il decreto
ministeriale n° 332 del 27 agosto 1999
ancora oggi in vigore, regolamenta la fornitura di ausili e presidi per gli aventi
diritto, regolamentando le prestazioni,
l’assistenza e l’erogazione dei dispositivi
(inseriti in elenchi) erogabili dal Servizio
Sanitario Nazionale.
Gli aventi diritto sono: gli invalidi civili,
di guerra, per servizio e i minori di anni
18 che necessitano un intervento di prevenzione, cura e riabilitazione, i soggetti
in attesa di riconoscimento in seguito
all’accertamento sanitario effettuato dalla
commissione medica dall’azienda Usl che
sia stata riconosciuta menomazione o una
riduzione delle capacità lavorative, i
soggetti in attesa di riconoscimento che
abbiano subito interventi come stomie,
laringectomie o demolitori come
amputazioni di arti, mastectomizzati. I
ricoverati in strutture sanitarie deve il
medico responsabile certifichi la necessità
dell’applicazione di un’ortesi ausilio o
protesi prima della dimissione, per l’attivazione di un progetto riabilitativo.
La modalità di erogazione (segue quattro
fasi): 1) La prescrizione dei dispositivi
che deve essere redatta da un medico specialista del Ssn dipendete o convenzionato
competente per la tipologia di menomazione o disabilità.
2) L’autorizzazione alla fornitura del dispositivo protesico, dell’ortesi o dell’ausilio viene rilasciata dalla Usl di resi-
Spirito e Pupilla
Il binomio “vita e vista” dai
passi biblici alle frasi fatte
dei giorni nostri
Nel linguaggio medico, e
specificatamente in quello
oculistico, i compiti sensoriali
degli occhi, assieme alle loro
patologie e difetti, vengono
espressi, pressoché in esclusiva, dal verbo “vedere”. Di contro, tanto nel discorrere abituale e
corrente, quanto nello scrivere letterario, codesto monopolio si perde e dissolve. Verbi “oculari” come adocchiare,
discernere, guardare, ravvisare, avvistare,
visionare, scorgere, stravedere, distinguere, scrutare, intravedere, mirare,
sbirciare, occhieggiare, notare, osservare,
fissare, ammiccare, etc. esistono da sempre in tutte le lingue e solo marginalmente
come sinonimi del capostipite “vedere”.
Essi, infatti, più che riferirsi alla attitudine
VIAPONTEDINONA RomaEst
fisiologica degli occhi di
non lasciarsi sfuggire le
percezioni ottiche,
indicano i modi e
le maniere, gli
atteggiamenti e le
circostanze, gli
affetti e i pensieri
che accompagnano sia il proprio
atto visivo, sia quello altrui.
In altre parole questi
verbi danno poco peso alla
funzione di vedere le cose, piuttosto focalizzano la vita vissuta attraverso la vista,
racchiusa in questa, modulata con le
palpebre, scandita dagli sguardi, scossa tra
gli abbagli e astratta per gli accecamenti.
“Finch’io m’avrò spirto e pupilla” dice
Achille nell’Iliade, affermando, forse per
primo, il pari valore della vita e della
vista. E se i latini lo seguono con la for-
denza dell’assistito previa presentazione
della documentazione relativa prescrizione medica verbale invalidità preventivo di spesa del fornitore che eroga il
dispositivo
3) La fornitura del dispositivo prescritto
viene eseguito dal fornitore entro i termini
definiti da una tabella che regolamenta i
tempi massimi di consegna del dispositivo
dall’acquisizione dell’autorizzazione.
4) Il collaudo accerta la corrispondenza
del dispositivo erogato i base ai termini
della prescrizione e autorizzazione e va
effettuato dallo specialista prescrittore.
Questo iter burocratico non deve scoraggiare il richiedente o l’utilizzatore esso
serve al fine di ottimizzare un progetto
riabilitativo e migliorare la qualità del
servizio ottimizzando la fornitura di dispositivi atti a migliorare la qualità della
vita di ciascuno di noi per ogni esigenza.
tec. ortop. Claudio Capodanno
dott. Paolo Turchetti
mula “vivus et videns”, Michelangelo
arriverà a scrivere il verso “Fa del mio
corpo tutto un occhio solo”. Sicché quando fra noi comuni mortali si passa con
identico peso dal “sei tutta la mia vita” al
“sei la luce dei miei occhi” si è in buona,
antica ed illustre compagnia.
Tutta la simbologia degli occhi, dalla
Bibbia in poi, gravita attorno a questa
sostanziale equivalenza con la vita. Così
le superstizioni dell’occhio protettivo e
del malocchio costituiscono le due facce
di una medesima medaglia, in cui il vivere
e il vedere si intrecciano e condizionano
reciprocamente, sia nel bene come nel
male. Resta comunque inteso e prioritario
che magie e simbolismi non devono distogliere oltre misura dall’obiettivo salute e
conservazione della vista.
La prosa e i consigli degli oculisti non
affascinano, ma tendono a quell’obiettivo
e non bisogna mai dimenticarlo. Prima
vedere, poi filosofare.
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Salute & Prevenzione
Non solo Dislessia
Tra i disturbi specifici dell’apprendi-
mento non c’è solo la dislessia, ma altri
disturbi come, la disortografia, la disgrafia
e la discalculia, ma cosa sono e come si
manifestano?
Bisogna sempre ricordare che tali disturbi,
come nel caso della dislessia, si manifestano in bambini con quoziente intellettivo
nella norma, e che tali disturbi vanno differenziati dalle difficoltà comuni a tutti i
bambini che, con un costante allenamento,
hanno notevoli progressi.
Vediamo specificamente quali sono e
come si manifestano.
La disortografia si manifesta quando gli
errori ortografici compiuti sono significativamente superiori per numero e caratteristiche rispetto a quelli che ci si dovrebbe
aspettare a quell’età. Le cause di
ciò sono molteplici,
innanzitutto il bambino deve essere in
grado di identificare i fonemi cioè i
suoni che compongono la parola, di
segmentarli e tenerli in memoria, successivamente dovrà individuare per ogni
suono la lettera corrispondente e convertire il fonema (suono) in grafema (parola
scritta), ma alcuni bambini incontrano particolari difficoltà in uno o più di questi
processi.
La disgrafia si manifesta come una scrittura completamente indecifrabile, riguarda
VIAPONTEDINONA RomaEst
solo il tracciato
grafico e non gli
errori ortografici.
Le cause sono nella
incapacità o maldestrezza nel realizzare
il gesto grafico collegata a difficoltà nel
dosare la pressione
per tracciare i segni
sul foglio, controllare la dimensione e
la grandezza delle lettere, a coordinare il
segno grafico in modo armonico. Inoltre
spesso la grafia è obliqua o spostata in
alto o in basso. Ogni scrittura indecifrabile
può essere definita disgrafica, la scrittura
deve infatti risultate leggibile sia da chi
legge ma soprattutto da chi
scrive, spesso questi bambini
non sono in grado di leggere
cosa hanno scritto e di correggere i propri errori.
La discalculia si manifesta
quando i bambini presentano
difficoltà superiori a quella
dei loro coetanei a scrivere o
leggere numeri, requisito fondamentale per affrontare
prove più difficili. Questi bambini presentano difficoltà relative alla lettura e
scrittura di numeri,
nelle tabelline, e difficoltà nell’esecuzione dei calcoli.
Questi disturbi pos-
dott.ssa Silvia Moschella
sono presentarsi isolatamente oppure in
associazione nello
stesso soggetto.
I bambini con disturbo specifico dell’apprendimento ovviamente manifestano
quotidianamente un
fortissimo disagio, e
spesso malgrado il
loro impegno i risultati sono negativi. Con questi bambini si
possono iniziare percorsi riabilitativi
specifici ed individualizzati.
Il percorso riabilitativo non è soltanto un
allenamento per il bambino attraverso
schede o esercizi specifici, ma deve
guardare alla globalità del bambino analizzando la singola situazione, perché non
esiste una ricetta magica uguale per tutti i
bambini.
Il percorso di aiuto, infatti, dovrà essere
mirato al benessere e alla motivazione,
alla serenità nell’affrontare e soprattutto
nel convivere con tale problema, al progredire nell’apprendimento, (perché per
ogni bambino è di fondamentale importanza crescere culturalmente apprendendo
più informazioni possibili), e solo allora si
potrà intervenire concretamente e specificamente sul
disturbo (lettura, scrittura,
calcolo) per poter permettere
al bambino un maggior livello di capacità e di autonomia
in ambito scolastico.
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Psicoterapia
Nessuno è perfetto
Què prudenti che s'adombrano delle virtù
come dè vizi, predicano sempre che la
perfezione sta nel mezzo; e il mezzo lo
fissan giusto in quel punto dov'essi sono
arrivati, e ci stanno comodi.
Alessandro Manzoni
Possiamo parlare di perfezionismo
parlando di accuratezza, cura, meticolosità, pedanteria, pignoleria, precisione, puntiglio o scrupolosità. Quando
questo desiderio di perfezioni s'intensifica
notevolmente ma dà comunque come
risultato la propria insoddisfazione, in psicologia è denominato “Disturbo ossessivo-compulsivo di personalità”.
Questo disturbo è descritto come un
quadro pervasivo di preoccupazione per
l'ordine, perfezionismo, e controllo mentale ed interpersonale, a spese della
flessibilità, dell'apertura e dell'efficienza.
La persona che ne soffre manifesta una
marcata attenzione per i dettagli, le regole,
le liste, l'ordine, l'organizzazione, l'agenda
o gli schemi. Il tutto in detrimento di altri
elementi che coinvolgono la spontaneità,
l'impulsività e il sentire. Il perfezionista
da priorità alle responsabilità e doveri,
escludendo le attività in grado di togliere
l'attenzione ai compiti auto imposti. In
genere è coscienzioso e scrupoloso, inflessibile, rigido. Con un elevato concetto
morale ed eticamente infallibile (in base ai
propri schemi di pensiero ovviamente).
Presenta una preoccupazione eccessiva
per l'ordine, la pulizia, il controllo di spazi
e ambienti. Incapace di delegare i compiti,
si sovraccarica con la certezza che nessuno potrà svolgerli meglio. Questo perché non si accetta altro modo di fare
diverso al proprio.
La procrastinazione è all'ordine del
giorno. Si rimanda in continuazione a
dopo o a domani le cose da fare. Le proprie spese sono talvolta ristrette e possiamo considerarlo una persona avara. Con
poca capacità di divertimento e di godimento per non dover rinunciare al denaro.
In genere ha una mania di controllo sulle
VIAPONTEDINONA RomaEst
persone e sulle situazioni. Prevedendo
l'imprevisto per evitarlo. Creando mentalmente le soluzioni alternative. Come si
dice nel quotidiano “ si fascia la testa
prima di romperla”
Autocommiserazione e autocolpevolezza
sono frequenti. Timoroso delle critiche
altrui diventa ansioso con facilità. Più preoccupato per i dettagli che per la totalità
degli eventi. Grande pessimista, ha bisogno di rassicurazioni costanti. I propri sentimenti attraversano sempre la ragione e la
logica.
Ed è un grande collezionista di oggetti che
non userà mai. Nuovi o vecchi. E
comunque non vuole perderli. Il suo pensiero è rigido, testardo ed inflessibile. Per
questo nelle relazioni interpersonali crea
attriti e manifesta aspettative esagerate. Si
mostra sempre scontento di sé e degli
altri. Fa sempre i conti con quello che gli
hanno dato e quello che ha ricevuto.
Baratta la materia e l'affetto. Dando
importanza eccessiva all'offerta e minima
al dono ricevuto.
Nella forma patologica questa sindrome è
molto dannosa, e perfino può bloccare le
azioni che non trovano la perfezione e
sono sempre rimandate. Questa caratteristica di personalità nasce nell'infanzia. Può
manifestarsi più o meno grave, passando
da una caratteristica di personalità a una
dott.ssa Rita Cristina Demelio
vera nevrosi. Il motivo del suo sviluppo
dipende da una scarsa autostima. In
genere dovuta ad un rapporto con le figure
parentali insoddisfacente. La persona perfezionista non si sente amata nella sua
originalità, dovendo sempre cercare di
migliorarsi per essere accettata e gratificata. Si sforza per essere accettata aspettando dall'altro, alla fine soddisfatto, un
amore mai arrivato. Da lì il tentativo di
perfezione irraggiungibile. Da un amore
inarrivabile.
In genere il perfezionista ha vissuto un'
infanzia all'insegna delle critiche. Senza
stimoli o gratificazioni per i propri valori.
Un'infanzia dove solo gli aspetti negativi
erano messi in evidenza.
Il perfezionista si sente di poco valore,
mancante, imperfetto, deludente, e di
dover sempre migliorare per guadagnarsi
l'elogio personale.
L'atteggiamento compulsivo che provoca
questa patologia coinvolge anche gli obesi
in rapporto al cibo. Il corpo dell'obeso
conferma l'imperfezione e viene alimentato compulsivamente rinforzando la mancanza di autostima. La consapevolezza
della propria condizione è il primo elemento indispensabile per modificare questa sindrome. Elaborando le motivazioni e
circostanze passate come causa di questo
rapporto con se stessi e con gli altri.
Cercando di ritrovare il valore della propria persona nella sua totalità e nella sua
imperfezione. Evitando di procrastinare
l'autostima a tempi migliori. Ricordate il
film “Qualcosa è cambiato”con Jack
Nicholson? Riesce a guarire la sua compulsione solo quando s'innamora, e grazie
all'amore di una donna. Il perfezionista fa
un costante sforzo per meritare
quest'amore introvabile.
La perfezione e l'imperfezione sono in
realtà soltanto modi del pensare, cioè
nozioni che siamo soliti inventare per il
fatto che confrontiamo gli uni agli altri
individui della stessa specie o genere
Baruch Spinoza
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i Nostri Amici Animali
Allergie e intolleranze alimentari
Le allergie alimentari sono fenomeni
patologici immunomediati caratterizzati
da ipersensibilità ad uno o più antigeni alimentari. Il principale segno
clinico è il prurito, mentre i sintomi gastrointestinali (vomito e
diarrea) sono meno frequenti.
La corretta diagnosi di allergia
alimentare prevede 3 fasi: la
dieta ad eliminazione, la prova
di scatenamento e l’identificazione dei singoli alimenti
allergenici. L’unica terapia attuabile è la gestione alimentare, che
deve essere mantenuta
per tutta la vita dell’ani-
male. Le allergie alimentari sono processi
immunomediati e nella loro eziopatogenesi è quindi coinvolta l’attivazione del
sistema immunitario.
Al contrario le intolleranze alimentari non attivano il sistema
immunitario ma sono di natura:
METABOLICA in genere
dovute ad un difetto congenito
nel metabolismo che porta ad
una risposta anormale ad un
componente dell’alimento,
ad esempio la mancanze
dell’enzima lattasi a
livello intestinale
porta a diarrea;
FARMACOLOGICA
quando un compo-
nente alimentare mima l’effetto farmacologico di una sostanza agendo allo stesso
livello recettoriale, ad esempio le metilxantine nel cioccolato o l’istamina del
pesce e dei formaggi;
TOSSICA causata da tossine nell’alimento
o prodotte da microrganismi presenti nell’alimento;
IDIOSINCRASICA cioè simile alle
reazioni allergiche, ma con eziopatogenesi
diversa, anziché di natura immunitaria è
dovuta a degranulazione dei mastociti con
rilascio di istamina.
dott. ssa Barbara Angelucci
Facebook e Solidarietà
Sono milioni i cani che ogni anno finiscono nei canili, ed è per questo che
Carrie Underwood ha deciso di fare la
testimonial per l’iniziativa di The
Pedigree Adoption Drive.
L’idea si serve di Facebook per una
lodevole attività: donare un pasto ad un
cane nel canile, cioè servire una ciotola
di cibo ad un cane per ogni fan della
pagina dell’iniziativa su Facebook.
A noi basterà un click, un’adesione virtuale e grazie al nostro “diventa fan” un
cane riceverà una ciotola di croccantini. Per ora sono state donate 696.738 ciotole di cibo:
oggi non c’è niente di più semplice di un click su Facebook per contribuire da lontano ad
una buona causa.
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la Nostra Bella Italia
Collesanti e Gnocchi alla menta
Collesanti 2008 - I.G.T LAZIO
Vino bianco ottenuto da uve
Arciprete, vitigno autoctono,
coltivate con metodo agricoltura
biologica. Azienda a Cori (LT)
Portabandiera dell’agricoltura biologica, l’azienda di Cori, si propone
con una valida gamma di prodotti
che ben evidenziano,
soprattutto nei bianchi,
una matrice territoriale
forte e radicata. Un’azienda in costante
evoluzione, che sta adeguando anche la sua
struttura per l’accoglienza con un agriturismo e la sala ospitalità per i visitatori.
Degustazione: Vino ottenuto da un antico
vitigno detto in loco “Arciprete bianco
peloso”, biotipo del Bellone, che fin dall’antichità viene coltivato nelle campagne coresi. Il nome riconduce ad un’antica usanza del
luogo (XVIII sec.), quando molti terreni
erano di proprietà della Chiesa e durante la
vendemmia l’Arciprete, titolare della Chiesa
in cui si trovava il Battistero, sceglieva questa uva prelibata per ricavarne il vino della Santa Messa.
Questo anche perché tale uva donava al vino robustezza,
morbidezza e profumi. Da allora, i contadini chiamarono
questa uva così ambita “Arciprete”. Il vino si presenta con
un colore giallo paglierino lucente e sfumature giallo verdolino, molto trasparente. Delicati profumi che spaziano
dalla pera alla margherita, dall’anice all’erba tagliata. In
bocca ha buona personalità, proponendo un discreto equilibrio tra l’alcol e l’accoppiata acido-sapida. Passaggio in
acciaio. Alcol: 14% Temperatura di servizio consigliata:
10°C. Abbinamento: Gnocchi di patate alla menta.
a cura di Erika Damiani
VIAPONTEDINONA RomaEst
Gnocchi di patate alla menta
Gli gnocchi rappresentano uno dei piatti tipici
più conosciuti e apprezzati della tradizione
italiana. Da sempre sono considerati come
piatto semplice e molto popolare, gli gnocchi
costituiscono un piatto dalle origini molto
antiche, già si cucinavano in epoca romana per
celebrare alcuni riti e per i compleanni, in quell’epoca si preparava un impasto di farina di cereali bollito nell'acqua. In
origine venivano preparati con pane secco e farina e successivamente con
farina e acqua, si narra che gli gnocchi siano nati grazie all'ingegno delle
cuoche del passato, intenzionate a recuperare avanzi di cucina e a compensare alla mancanza di pasta. E’ consigliabile utilizzare patate vecchie
piuttosto che patate novelle, fredde o tiepide, cotte con la buccia e senza
passarle sotto l'acqua, le patate vecchie tengono di più la cottura.
Ricetta:
ta e il parmigiano e lavorate fino
Ingredienti per 4 persone: 850 g. di ad ottenere un impasto consistente
spinaci, 350 g. di ricotta, 200 g. di
ma morbido. Dall’impasto
farina, Foglie di menta fresca, 1
ricavarne tanti rotolini, dallo spesuovo, 1 tuorlo, 40 g. di burro, 4
sore di un dito, e tagliateli a toccucchiai di ricotta affumicata grat- chetti lunghi circa 3 cm. Versateli
nell’acqua bollente e fateli cuocere
tugiata, sale, poca noce moscata,
per pochi minuti, quando saliranno
grana grattugiato
a galla potete estrarli. Intanto in
Preparazione: Lavare e pulire gli
spinaci e la menta, lasciare qualche una padella fate sciogliere il burro.
foglia di menta da parte. Disponete Mettete gli gnocchi in un piatto da
portata, condirli con il burro fuso,
le verdure in una pentola con
la ricotta grattugiata e le foglioline
pochissima acqua e fatele lessare
di menta. Serviteli ben caldi e se vi
per circa 5 minuti, scolate, strizzate e lasciate raffreddare. Tritateli piace guarnite i lati piatto, consiglio piatto piano, con un po’ di
finemente, mettetele in una terrina
foglioline di menta tritata. Mentre
e unite la ricotta schiacciata con
preparate la pietanza sorseggiate il
una forchetta, e amalgamate gli
vino che poi metterete in abbinaingredienti con un cucchiaio di
mento per preparare meglio il palalegno. Nella terrina aggiungere: 1
uovo intero, 1 tuorlo, e la farina, il to al gusto di entrambi.
sale una spolverata di noce mosca- Buon appetito!
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Viaggiando
Londra tra moda e tendenze
Secondo gli ultimi sondaggi, la capitale
britannica risulta essere meta
di un costante “pellegrinaggio” di giovani
italiani. Chi va in
vacanza, chi per
migliorare la
conoscenza del proprio inglese. Vista le
condizioni e i prezzi
delle tariffe aeree, sono
sempre di più i ragazzi che
volano a Londra per un concerto rock o
per una mostra durante il weekend, ma
altrettanto sono in molti che si recano alla
ricerca di un lavoro o di successo, soprattutto musicisti “in erba”, ai quali la “city”
offre allettanti spazi senza file burocratiche o attese infinite, basta sapersi
mettere in gioco.
Alcuni hanno deciso di stabilirsi e vivere
in questa città, mentre sono in molti quelli
che la frequentano periodicamente,
esportando il proprio talento, lasciando
conoscere agli inglesi l'eccellenza italiana
della quale la capitale mondiale della cre-
VIAPONTEDINONA RomaEst
atività e della stravaganza,
mostra sempre più attenzione.
E quando si tratta di talenti, con orgoglio possiamo affermare che
alcuni di loro sono
abitanti del quadrante est di Roma.
Gaetano Di Gangi e
Catherine Borgese,
acconciatori e proprietari
del salone “Sagaro” di
Villaggio Prenestino, poche settimane fa sono stati a Londra, dove hanno
creato la nuova collezione “Primavera Estate hairstylist”. Di seguito raccontano
la loro avventura londinese.
La nostra azienda Z.One Concept, organizza due volte all'anno in una delle capitali mondiali un appuntamento con gli
hairstylist inglesi per
creare delle nuove
acconciature. Quest'anno
l'incontro si è svolto a
Camden Town situata a
Nord della
capitale britannica. Un
quartiere alla
moda molto
amato da giovani e studenti, ed inoltre
molto conosciuto per il suo
Market, un mercato enorme
con migliaia bancarelle colorate, zeppe di ogni sorta di
oggetti. Insieme ad altre migli-
aia di turisti mi è sembrato un chiassoso
labirinto, nel quale mia moglie Catherine
cercava in tutti i modi di “perdersi”. Non
posso negare che i colori e i profumi di
questo posto, hanno caricato ulteriormente anche la mia l'immaginazione creativa. Il nostro lavoro di hairstylist lo
abbiamo svolto in collaborazione con altri
dieci grandi professionisti presso la Hob
Academy London. Una scuola di fama
internazionale, spesso associata ad un
punto centrale di creatività, della moda e
l'espressione artistica.
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Viaggiando
E' stata una grande emozione lavorare
con Christel Lund (specialista” nella colorazione dei capelli), Abby Smith e Claire
Dawson (perfezioniste per quanto riguarda il taglio) e Darren Bain, il vincitore del
British Hairdressing Awards, (l'oscar per i
parrucchieri) il quale si è occupato
soprattutto dello stile delle nuove
acconciature. A far parte del team,
VIAPONTEDINONA RomaEst
Andrea Martinelli, parrucchiere italiano residente a
Londra, il quale per l'occasione ci ha aiutato con
le traduzioni.
Abbiamo lavorato tre
giorni, dalle dieci del mattino alle sei di sera, un
lavoro continuato che ha
prodotto secondo me, una
bella proposta per la primavera-estate: look giovanile, trendy e nello stesso tempo soft, senza eccessivi virtuosismi. Una linea di taglio dei
capelli classica, ma con l'accento sulla
precisione, specialmente nelle rifiniture.
Con questa tecnica la
ricrescita dei capelli non
comporta la deformazione
della forma iniziale.
La colorazione parte dalle
basi: bianco latte, rosso
porpora e varie tonalità
di marrone, per poi continuare con delle sfumature e i giochi di colore:
rosa, verde menta e arancione.
Nonostante l'impegno
lavorativo, comunque
siamo riusciti a goderci
insieme ai nostri colleghi
anche questa fantastica ed
affascinante città.
Certo le visite ai luoghi
storici sono state un po'
sbrigative, ma intense e
rimarranno per sempre nei
nostri cuori. Il prossimo
appuntamento con gli hairstylist per la collezione
“Autunno - Inverno” è previsto nella città di New
York. Con la speranza di
potervi raccontare in
futuro anche l'avventura
newyorkese. Un caloroso saluto a tutti i
lettori di Viapontedinona RomaEst da
Gaetano Di Gangi e Catherine Borgese
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il Meteo di Cristina
Un inverno freddo e piovoso
Per quanto riguarda l'Italia, l'inverno
meteorologico 2009-2010 che si è concluso il 1° marzo (da non confondersi con
quello astronomico che termina il 21
marzo), è stato tra i più piovosi degli ultimi 200 anni. A rilevarlo è stata la dott.ssa
Teresa Nanni, responsabile del Gruppo di
ricerca di Climatologia Storica
dell’Istituto di Scienze dell’Atmosfera e
del Clima (ISAC) del CNR di Bologna.
L'inverno 2009-2010 viene classificato al
23° posto dal 1800 ad oggi.
Per quanto riguarda invece la temperatura,
l'inverno 2010 in Italia, come nel resto
dell'Europa, è stato più freddo della media
(in Inghilterra è stato addirittura il più
freddo dal 1979 ad oggi) anche se, a livello globale è stato uno dei più caldi registrati. Si colloca infatti al 52° posto tra i
più caldi degli ultimi due secoli.
I metereologi del Cnr affermano che negli
ultimi due anni è stata registrata un’anomalia climatica, giustificando così l’arrivo
VIAPONTEDINONA RomaEst
della neve, anche in città
come Roma.
- L’inverno 2009-2010 scrivono i ricercatori - è stato
caratterizzato da un’anomalia stratosferica poco prima
della metà di dicembre,
definita “Minor Warming”,
che ha prodotto alcune fasi di
blocco della circolazione
nella troposfera zonale fino
alla metà del mese di gennaio. Questa anomalia ha
causato, oltre alle ondate di
intenso gelo su gran parte dell’Europa
centro-settentrionale, dell’America e del
continente Asiatico, anche il periodo
nevoso sull’Italia, prima di Natale.
di gelate, 5 grandi nevicate, record storico
di piovosità invernale, alluvione in
Versilia e in Sicilia.
Comunque sia, l’inverno appena finito è
stato senza dubbio piovoso ma alla frequenza delle precipitazioni dobbiamo
aggiungere e valutare anche l’intensità.
Purtroppo, nelle zone a rischio idrogeologico, questa provoca i disastri visti ultimamente. Eventi come quelli della Sicilia
sono legati a piogge sopra i 100 millimetri
di intensità e le precipitazioni di questo
tipo, negli ultimi vent’anni le abbiamo
avute sempre più spesso. Per riparare i
danni causati da questo tipo eventi mediamente ogni anno vengono spesi 4 miliardi
di euro. Purtroppo sempre per riparare e
mai per la prevenzione.
La temperatura media invernale è stata
circa 1-2 gradi sotto i valori normali al
Nord, mentre al Meridione l’inverno è
stato un po più caldo della media.
L’eccezionalità di questo inverno sulla
nostra penisola è testimoniata dal numero
insolito di eventi accaduti dal 1° dicembre
al 28 febbraio: 4 ondate di freddo, 3 gran-
Durante l’inverno 2009-2010 sull’Italia
sono caduti mediamente ben 295 mm a
fronte di una media climatica di 170 mm
(+ 75%), il valore in assoluto più alto
degli ultimi 60 anni e superiore anche a
quello dell’inverno passato che con 280
mm deteneva il record.
di
Cristina Giannetta
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N u ove Te c n o l o g i e
I virus informaticiA
seconda del tipo di danni causati, i
virus si classificano in:
innocui: se comportano solo una diminuzione dello spazio libero sul disco senza
nessun'altra alterazione delle operazioni
del computer;
non dannosi: se comportano solo una
diminuzione dello spazio libero sul disco,
col mostrare grafici, suoni o altri effetti
multimediali.
dannosi: possono provocare problemi alle
normali operazioni del computer (ad
esempio, cancellazione di alcune parti dei
file);
molto dannosi: Causano danni difficilmente recuperabili come la cancellazione
d'informazioni fondamentali per il sistema
(formattazione di porzioni del disco).
Ciò che distingue i virus propriamente
detti dai worm è la modalità di replicazione e di diffusione: un virus è un
frammento di codice che non può essere
eseguito separatamente da un programma
ospite, mentre un worm è un applicativo a
sé stante. Inoltre, alcuni worm sfruttano
per diffondersi delle vulnerabilità di
sicurezza, e non dipendono quindi dal
fatto di ingannare l'utente per farsi
eseguire.
Prima della diffusione su larga scala delle
connessioni ad Internet, il mezzo prevalente di diffusione dei virus da una
macchina ad un'altra era lo scambio di
floppy disk contenenti file infetti o un
virus di boot. Il veicolo preferenziale di
infezione è invece oggi rappresentato
VIAPONTEDINONA RomaEst
2a parte
dalle comunicazioni e-mail e dalle reti di
peer to peer (ad esempio eMule).
Nei sistemi informatici Windows è di consuetudine usare il registro di sistema per
inserire in chiavi opportune dei nuovi programmi creati ad hoc dal programmatore
di virus che partono automaticamente
all'avvio. Uno dei punti deboli del sistema
Windows è proprio il suo registro di configurazione.
I principali sintomi di infezione sono:
Rallentamento del computer: il computer
lavora molto più lentamente del solito.
Impiega molto tempo ad aprire applicazioni o programmi. Il sistema operativo
impiega molto tempo ad eseguire semplici
operazioni che solitamente non richiedono
molto tempo; Impossibilità di eseguire un
determinato programma o aprire uno
specifico file; Scomparsa di file e cartelle:
i file memorizzati in determinate cartelle
(di solito quelle appartenenti al sistema
operativo o a determinate applicazioni)
sono scomparse perché cancellate dal
virus. Potrebbero scomparire intere
cartelle e directory; Impossibilità di accesso al contenuto di file: all'apertura di un
file, viene visualizzato un messaggio di
errore o semplicemente risulta impossibile
aprirlo.
Settori difettosi: un messaggio informa
della esistenza di errori nella parte di
disco sulla quale si sta lavorando e
avverte che il file non può essere salvato o
che non è possibile eseguire una determinata operazione; Modifiche delle proprietà
del file: il virus modifica alcune o tutte le
di Emanuele
Bonifacino
caratteristiche del file che infetta. Di conseguenza risultano non più corrette o
modificate le proprietà associate al file
infettato. Tra le proprietà più colpite:
data/ora (di creazione o dell’ultima modifica), la dimensione…;
Errori del sistema operativo: operazioni
normalmente eseguite e supportate dal sistema operativo determinano messaggi di
errore, l’esecuzione di operazioni non
richieste o la mancata esecuzione dell’operazione richiesta; Ridenominazione di
file: un virus può rinominare i file infettati
e/o file specifici; Problemi di avvio del
computer: il computer non si avvia o non
si avvia nella solita maniera; Blocchi del
computer: nonostante l’apertura di pochi o
nessun programma e la mancanza di un
pesante carico sul sistema, questo si blocca (‘crasha’), rendendo necessario l’utilizzo del Task Manager per rimuovere il task
bloccato o riavviare il computer; Tastiera
e/o mouse non funzionanti correttamente:
la tastiera non scrive ciò che è digitato
dall’utente o esegue operazioni non corrispondenti ai tasti premuti. Il puntatore
del mouse si muove da solo o indipendentemente dal movimento richiesto dall’utente; Riavvio spontaneo del computer;
Antivirus disattivato automaticamente;
Programmi all'improvviso non più funzionanti o malfunzionanti; Lentezza della
connessione Internet; Microsoft Internet
Explorer si blocca o comunque funziona
male dando continui errori (ad esempio
non riesce a chiudere la finestra delle
applicazioni).
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Oroscopo del Mese
by
HOROSCOPOFREE
Non ci credo...ma verifico
Ariete
Buono l'amore soprattutto per la prima metà del
mese: con l'appoggio delle stelle sarai ottimista e
socievole e saranno favoriti tutti i nuovi approcci.
Si esigerà da te una profonda analisi di tutte le
operazioni, evitando di fidarti delle proposte troppo allettanti che potrebbero nascondere tranelli.
Rischi di rimanere senza energie.
Bilancia
Potresti avere confronti accesi ed incomprensioni, basterebbe un atteggiamento più
disponibile verso il partner per attenuare il
tutto in breve tempo. Cerca di valutare attentamente le nuove proposte di lavoro prima di
aderirvi, punta più del solito sulla prudenza,
per evitare poi brutte sorprese.
Toro
Grazie agli astri favorevoli, sarai in grado di fare
conquiste per la tua comunicatività eccelsa, chi ti
circonda non potrà che rimanerne affascinato.
Avrai la tendenza ad essere distratto e a lasciarti
condizionare dalle parole altrui, facendo, impulsivamente, tutto il contrario di quello che dovresti.
Questa mese le stelle promettono vigore fisico
Scorpione
Tra il 12 e il 20 il rapporto di coppia vivrà
una fase complessa, soprattutto dovuta ad una
mancanza di comprensione nei confronti del
partner. Nuove idee, verve e dinamismo animeranno l'ambito professionale. Dovrai ricorrere alla tua naturale diplomazia per risolvere
una situazione complessa.
Gemelli
Non avrai pazienza nell'affrontare alcune problematiche di coppia e rischierai di interpretare
male alcune reazioni del partner. Cerca di riflettere di più. Questo non è proprio il tuo mese.
Preparati a qualche contrattempo sia sul piano
lavorativo che su quello economico, dove avrai
qualche spesa di troppo. Le stelle ti favoriranno...
Sagittario
Per tutta la parte finale del mese, le stelle ti
renderanno particolarmente attraente, aiutandoti nelle nuove conquiste e nei rapporti consolidati. Sono probabili aumenti di stipendio,
mansioni gratificanti ed è anche possibile una
qualifica professionale che ti lancerà verso il
prestigio personale.
Cancro
Riuscirai a conciliare in modo equilibrato le tue Capricorno
esigenze con quelle della persona amata: vivrai in
grande armonia e ne trarrai la massima soddisfazione. Avrai un'energia positiva che ti aiuterà a
fronteggiare le difficoltà del quotidiano e a
trovare valide alternative per raggiungere gli obiettivi da solo. Ogni tanto ti lascerai andare...
Leone
Vergine
Le stelle saranno in posizione dissonante e
potrebbero provocarti una leggera instabilità.
Cerca di non innamorarti di persone che non
potrai mai conquistare. Volontà, determinazione e
tempestività: con queste qualità cercherai d'affrontare e di superare gli imprevisti lavorativi che
troverai sul tuo cammino. Ti attendono nottate
insonni
Le stelle ti regalano un'energia sfrenata che ti
permetterà di trascinare le tue amicizie in serate
insolite e di conquistarle con facilità e brio.
Il cielo ti aiuterà a consolidare la posizione professionale. Se stai lavorando al rinnovamento
della tua attività, ti consiglia progetti di ampio
respiro.
VIAPONTEDINONA RomaEst
Questo mese avrai la tendenza ad esagerare,
senza tenere troppo conto delle persone che ti
circondano, rischiando così di far traboccare il
vaso. Non dovrai farti vincere dall'impulsività
e dal sogno di guadagni facili. Cerca di
rimanere cauto negli investimenti che ti saranno proposti in questa fase.
Acquario
Gli Astri ti consigliano di agire con prudenza,
nel rispetto delle esigenze del partner, cercando di cambiare atteggiamento ed essere più
disponibile. Le stelle sono dalla tua parte: se
sei un imprenditore farai buoni investimenti
per la tua azienda, se sei dipendente potresti
ottenere una promozione.
Pesci
In questa fase avrai modo di sanare i problemi di comunicazione e di confronto nel tuo
rapporto affettivo e il tuo intimo risulterà
molto più equilibrato. Dovresti focalizzare
meglio l'attenzione sui risultati che più t'interessano per cercare di arrivare al dunque, senza
farti distrarre da obiettivi futili.
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